IL BELLO ADDORMENTATO DI RIZEMPOOL

di Akiho87
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** LA FIABA...HA INIZIO... ^^ ***
Capitolo 2: *** IDENTITA' SVELATA ***
Capitolo 3: *** AMORE OSTEGGIATO ***



Capitolo 1
*** LA FIABA...HA INIZIO... ^^ ***


Ciao a tutte!

Questa fanfic nasce dalla mia voglia di sperimentare un pairing differente dal mio solito...qui infatti ritrovate i personaggi di FMA!
Ringrazio Lostris86 perchè l'idea di avvicinarmi a FMA mi è nata leggendo le sue fanfic! GRAZIE MILLE!

DISCLAIMER: I personaggi NON sono miei (e magari lo fossero!) e questa fanfic NON è stata scritta a scopo di lucro. I personaggi sono, inoltre, maggiorenni e vaccinati. ^^

L'obiettivo che mi propongo è rendere piacevoli le giornate di chi ama lo yaoi! Se questo genere non ti piace, passa oltre...accetto le critiche costrttive, ma non le offese gratuite ^^

Bene! Detto questo, auguro una piacevole lettura ^^

IL BELLO ADDORMENTATO DI RIZEMPOOL

“Ed! Ed!”

Un biondino tutto pepe corre a perdifiato per uno degli immensi corridoi del quartier generale dell’esercito.

“Ehi, non si corre nei corridoi!” esclama un collega di Ed.

“Scusiiiiiiiii, sono di fretta!” risponde Al, continuando a muoversi a tutta velocità.

“Ed! Ed!” urla Al, spalancando la porta dell’ufficio del colonnello Mustang.

“Colonnello, Ed è q---”

Al resta paralizzato.

“Kyaaaaaaaaaaaaaa, scusateeeeeeeeee!!!” dice, voltandosi e portando le mani al viso.

Ed è steso sulla scrivania. Ha la camicia aperta completamente aperta, dei bottoni sono a terra, vicino ai piedi di Al.
Roy è chino su Ed, con le mani sull’addome e le labbra quasi a sfiorarne il collo.

“Al!”

Roy si alza immediatamente e Ed fa altrettanto.

“Cos’è successo?” chiede Ed al fratello, procedendo verso di lui.

“Niente, niente! Ero solo venuto a farti leggere una cosa, ma torno più tardi, non importa!”

Le guance di Al sono di un rosso acceso.

“Cos’è?” chiede Ed al fratello, prendendo un blocco che il più giovane trattiene sotto al braccio.

“Su, Al...facci leggere...” continua Roy.

“E’ una fiaba...che ho appena scritto...” risponde Al, ancora imbarazzato.

“Mh...”

Ed e Roy si siedono sul divanetto dell’ufficio...

“Allora io vado! Ciaooooo” e così dicendo, Al esce in fretta, richiudendosi la porta alle spalle.

“Al!”

“Dai, leggiamo” suggerisce Roy “Come si intitola?” chiede, incuriosito.

“IL BELLO...ADDORMENTATO...DI RIZEMPOOL”

“?” a Roy compare una gocciolina ad un lato della testa “Molto ingegnoso il fratellino...” asserisce, poi, sospirando.

Ed si mostra altrettanto titubante.
Iniziano a leggere...

<< C’era una volta, tanti e tanti anni fa, un regno. Ma non era un regno come gli altri.
Portava il nome di... Rizempool.
In un castello, circondato da una bellissima e florida vegetazione, vivevano un re e la sua bella regina, Hohemheim e Trisha Elric.
A lungo i sovrani avevano desiderato la nascita di un erede, finché un giorno...finalmente nacque loro un bambino, che decisero di chiamare ‘Edward’. >>

“Ehi, Ed...il fratellino ti ha fatto diventare ‘IL BELLO ADDOMENTATO’, eh?” sghignazza Roy.

“Ma che ti ridi?!” risponde Ed, sbuffando.

“Dai...continua a leggere...”

<< Il re, al colmo della gioia, decise di proclamare una grande festività in tutto il regno, perché tutti, di alto e basso rango, potessero rendere omaggio al principino.
La storia ha inizio in questo giorno festoso...
Il buon re Hohemheim e la sua regina dettero il benvenuto ai loro invitati per celebrare quel dono del cielo.
Il suono delle trombe iniziò a diffondersi nella maestosa sala per annunciare l’arrivo del sovrano del regno limitrofo, insieme al figlio, il principino Roy. >>

- SMILE -

Ed sfoggia i suoi denti perfetti e bianchissimi in un enorme sorriso. Ovviamente, sta prendendo in giro Roy.

“Visto?! Al ha dato una bella parte anche a te!!!”

Roy si volta di scatto dal lato opposto, apparentemente contrariato. In realtà, il fatto che nella fiaba lui faccia coppia con Ed, gli piace da morire.

“Adesso leggo io” asserisce Roy, prendendo il blocco dalle mani di Ed.

<< I due re erano da tempo buoni amici e speravano, un giorno, di poter unificare i propri regni grazie ai loro figli. Il principino appena giunto, otto anni circa, si avvicinò alla culla, accompagnato dalla bella regina.
Portandogli un dono, Roy non sapeva ancora di rimirare colui che un giorno sarebbe stato il suo compagno.
Il suono delle trombe riecheggiò nuovamente nell’aria, per dare il benvenuto a nuovi ospiti.
Una voce esclamò:

- Le loro venerate e onorate eccellenze...le tre buone fate

- Ahò, io sarei un elfo!
Al sembrò contrariato per essere stato accomunato alle ‘donne’...

- Ops, mi perdoni… Le loro venerate e onorate eccellenze...le due buone fate e il piccolo elfo

- ??? grrrrrrrrrr
Al, sempre tranquillo e pacato, era, in quel momento, furibondo, ma cercò di darsi un contegno.

- La signorina Flo-Winry, la signorina Fau-Rose e il piccolo elfo Ser-Al

- Ancora, con ‘sto ‘piccolo elfo’?!

Le due fatine e l’elfo si avvicinarono alla culla del principino.

- Oh, che carino...

- Sì è davvero un amore di bimbo...

Avanzarono, poi, verso i sovrani e in coro asserirono:

- Maestà...

Poi Flo-Winry prese la parola:

- Ciascuna di noi...

- CIASCUNO! - sussurrava Ser-Al, insistente, lanciando una leggera gomitata. >>

“Ahahahahah” Ed inizia a ridere a crepapelle, tanto da farsi fuoriuscire due piccole lacrime agli angoli degli occhi.
Roy lo scruta, mostrando poi un sorriso dolcissimo.

“Vuoi continuare tu a leggere?” chiede al biondo.

“Ok” risponde Ed, ponendo fine alla sua fragorosa risata, continuando, però, a sorridere.

<< - Ciascuno di noi puoi donargli una virtù, ma una soltanto...né meno, né più.

Poi Flo-Winry si avvicinò alla culla e sussurrò:

- Principino, il mio dono è quello della beltà

Agitò la bacchetta.

Si fece, poi, avanti Fau-Rose.

- Principino, il mio dono è quello del canto

E anch’ella agitò la bacchetta.

Infine, si avvicinò Ser-Al.

- Principino, il mio dono è---

L’elfo fu improvvisamente interrotto da una folata di vento gelido.
Le porte della sala vennero spalancate improvvisamente e al centro, tra le scintille di fuoco, apparve un losco figuro, che...per farsi avanti, inciampò nel lunghissimo tappeto ricadendo a terra col sedere.

- Quando imparerete a sistemare meglio ‘sti tappeti! >>

“Ahahahahahah, non ce la faccio più! Guarda che figura!!!” esclama Ed, riferendosi alla scena appena letta.

Anche Roy accenna una risata, ma a differenza di Ed, lui cerca sembra di contenersi.

“Da’ qua...continuo io” asserisce Roy.

<< - Ma è...l’homunculus...quell’Envy! Che cosa vuole qui?! - esclamò Ser-Al

- Shhh – sussurrò Flo-Winry

- Bene - iniziò Envy - Ma che splendida adunanza! Reali, nobili, signore e... - si rivolse alle fate e all’elfo – Ma che strano...anche la plebe!

Ser-Al tentò di andare incontro all’homunculus, ma fu tirato indietro da Flo-Winry.

- Mi ha addolorato moltissimo non ricevere un invito - continua l’homunculus

- NON ERI GRADITO! - rispose immediatamente l’elfo

- Non ero...ah ah ah...che situazione imbarazzante. Speravo si trattasse puramente di una svista...Beh, allora, se è così, forse è meglio che me ne vada

- E...non vi siete offeso, eccellenza? – chiese ossequiosa la bella regina.

- Ma no, maestà...e per mostrarvi che non serbo rancore, anch’io voglio porgere un dono al principino

Contemporaneamente la fatine e l’elfo si pararono davanti alla culla del piccolo.

- Ascoltate tutti quanti! - iniziò a dire l’homunculus, spalancando le braccia, con il fido corvaccio Wrath sulla spalla sinistra - Il principino, in vero, crescerà in forza e bellezza, amato da tutti coloro che lo circondano, ma...prima che il sole tramonti sul suo diciottesimo compleanno...egli si ferirà un dito...con la punta scaturita da un automail...e morrà! >>

Ed interrompe nuovamente Roy nella lettura, ridendo...

“La punta scaturita da un automail, invece del classico ago di un arcolaio...certo che ne ha, di fantasia, tuo fratello” sussurra Roy all’orecchio di Ed.

Il respiro del moro è percettibilissimo, ‘abbattendosi’ su un punto estremamente sensibile...

“Basta, Roy...dai...” risponde Ed con un fil di voce.

Le guance del biondino si tingono di un rosa carico, tendente al rosso e il respiro si fa più corto.

“Ok...continua tu...” Roy porge il blocco a Ed, il quale continua a leggere.

<< - Oh, no! - esclamò la regina, avvicinandosi in fretta alla culla e prendendo in braccio il bimbo.

- Ahahahah - sogghignò Envy

- Arrestate quell’homunculus! - ordinò il re alle guardie.

- Indietro, pazzi! - urlò Envy, con nuovamente alle spalle scinitille di fuoco – Ahahahahahahah - e cercò di dissolversi, ma ad un tratto - Ahio! ‘Ste fiamme bruciano! - esclamò l’homunculus, saltando in aria, col sedere bruciacchiato!

Tutti i presenti rimasero praticamente allibiti e in più a bocca aperta e con gli occhi col puntino.

- Va bene, io vado! Ahahahahahahah - e così si dissolse davvero.

[“Sempre figure di merda! Maledetta autrice!!! Grrrrrrrrrr” Nd Envy / “Su Envy, sta’ buono...” Nd autrice]

La regina strinse a sé il figlio, con occhi addolorati, e si diresse al fianco del consorte.

- Non disperatevi, maestà...Ser-Al deve ancora offrire il suo dono - asserì Flo-Winry.

- Allora può annullare, questa orribile maledizione? - chiese il sovrano.

- Oh, no sire... - risponse dispiaciuto l’elfo.

- I poteri di quell’homunculus sono troppo forti - continuò Flo-Winry

- Ma qualcosa può fare... - disse Fau-Rose, facendo avanzare l’elfo, aiutata da Flo-Winry.

- Fa’ quello che puoi, caro... - sussurrò Fau-Rose, infine.

- Ma io... - iniziò Ser-Al. Poi si avvicinò al piccolo, che era in braccio a sua madre, e continuò...

- Bel principino...se il triste maleficio si avverasse, bimbo mio, non per questo morirai...ma nel sonno tu cadrai e il tuo sonno cesserà...se l’amor ti bacerà. Sia questo il più fulgido dei tuoi doni. Che la speranza mai ti abbandoni...

E così dicendo, l’elfo agitò il medaglione che aveva al collo e piccole sfere di luce colorata andarono a posarsi sul piccolo.

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In seguito il buon re, ovviamente in apprensione per la sorte del suo erede, dispose la distruzione di tutti gli automail del regno, convincendosi così di poter preservare la vita del principino.
Intanto le fatine e l’elfo si riunirono per decidere il da farsi...

- Non sarà una semplice distruzione di automail a fermare quell’homunculus - sbottò Ser-Al.

- Certo che no - rispose Flo-Winry - Ma cosa lo fermerà?

- Io credo che se ragionassim--- - iniziò Fau-Rose

- Ragionare? Con quell’Envy? - risposero, di rimando, Flo-Winry e Ser-Al

- Non può essere tanto cattivo! - continuò Fau-Rose

- Oh, sì che può esserlo! - concluse Flo-Winry

- Oh, quanto vorrei trasformarlo in un vecchio rospo grasso! - esclamò Ser-Al

- Suvvia, non è una cosa carina da dire... - Fau-Rose rimproverò a Ser-Al

- E poi la nostra magia non opera in quel senso... - proseguì Flo-Winry

- Può soltanto fare del bene, lo sai...portare gioia e felicità... - concluse Fau-Rose

- Beh, farebbe felice me! - concluse Ser-Al >>

“Ahahahah” Ed sta impazzendo mentre legge.

“Dai, continua a leggere...vedi ancora quante pagine...”

Roy sa bene come fermare le risate.
Voce sensuale.

“Mh...” un mugolio esce, dispettoso, dalle labbra del biondino mentre il moro gli bacia lievemente il collo.

“Su...leggi...”

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Capitolo 2
*** IDENTITA' SVELATA ***


<< Le fatine e l’elfo si concentrarono per lungo tempo al fine di trovare una soluzione che garantisse l’incolumità al principino.
Così, dopo essersi rimpiccioliti e rintanati in un portagioie, Flo-Winry propose l’idea che le erano appena balenata nella mente.

- Lo trasformerò in un mantello...

- Ma chi, l’homunculus?? - chiese immediatamente Ser-Al

- Ma no...il principino!

- Oh, sarebbe un mantello elegantissimo! - disse, sognante, Fau-Rose.

- Capite? Un mantello non può pungersi le dita! - asserì Flo-Winry

- Eh, già! Non ne ha! - esclamò Ser-Al

Poi il suo viso si rabbuiò.

- Già...finché quell’Envy non appicca un incendio!

- Oh...è vero...

Infine A Flo-Winry balenò un’idea migliore, che ben di prestò al caso.

‘Avrebbero assunto le sembianze di contadini, portato con loro il principino, accudendolo come un nipotino, e l’avrebbero cresciuto in una casetta modesta, ma confortevole, immersa in una bellissima vegetazione. Envy non avrebbe mai scoperto nulla’

Con il sorriso sulle labbra, Ser-Al esclamò:

- E con l’aiuto della nostra magia---

- Magia? No, no, no, no, no, no, no! - interruppe Flo-Winry - Niente magia! Anzi, sequestro bacchette e medaglione all’istante...e facciamo sparire anche queste ali - concluse

- Dovremo vivere come mortali per diciotto anni?? Non possiamo!

Ma Flo-Winry non mollò e infine prese anche il medaglione di Ser-Al.

Quella stessa notte le fatine e l’elfo portarono via dal castello il principino.
Per molti anni nei cuori dei sovrani e del popolo regnò la tristezza.
Poi, con l’avvicinarsi del diciottesimo compleanno del principe, tutti iniziarono a ritrovare il sorriso poiché sapevano che finché dall’oscuro palazzo dell’homunculus, in cima alla montagna incantata, fossero riecheggiati rabbia e disappunto, il maleficio non si sarebbe avverato...

- E’ incredibile! Diciotto anni e nessun segno di vita! Non può essersi dissolto nel nulla! Continuate a cercarlo! – urlò Envy, adirato con i suoi servitori. Poi sedette un cupo trono e proseguì ad urlare, preda com’era della sua rabbia. - Sei la mia ultima speranza, mio fido Wrath...sorvola tutta la regione...cerca un giovanotto di diciotto anni con i capelli color dell’oro e le gote rosee come i petali di una rosa. Ora va’, e non deludermi!

Il fido Wrath volò fuori da una delle lugubri finestre.

*******

Per diciotto lunghi anni nessuno conobbe l’astuto piano delle fatine e dell’elfo e...il giorno del compimento del diciottesimo anno, Ed, ora così chiamato, fu mandato via col pretesto di cercare della legna.

- Ma zie! Ne abbiamo ancora un bel po’...

- Non è mai abbastanza, figliolo...lo zio ha dei lavori da fare oggi, quindi, sii buono e va’... - disse con dolce voce Flo-Winry.
Non poteva neanche immaginare che, in realtà, le fatine e l’elfo l’avevano allontanato per i preparativi del suo diciottesimo compleanno.
Il giovane, un bel ragazzo biondo, anche se leggermente basso [“Come ti permetti di chiamarmi ultra-super-mega microbo, eh?!” Nd Ed / “Veramente, io ho detto ‘leggermente basso’, Ed…” Nd autrice ^^] si allontanò dalla casetta, giungendo fino ad un laghetto sulle cui sponde era possibile reperire una grande quantità di legna.

*******

Mentre le fate e l’elfo si davano da fare, Ed passeggiava sulla sponda del laghetto, canticchiando una nenia alquanto stonata.

[Ma siamo sicuri che il dono di Fau-Rose sia stato quello del canto?? XD Nd autrice] >>

“Pft...” Roy accenna una risata. “Ha proprio fatto bingo, il tuo fratellino!”

“Ma che ridiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii?!” esclama Ed, tutto rosso, alzandosi in piedi. Poi si risiede...a-ehm...a cavalcioni su Roy.

“Che fai?? La storia ancora non è finita...”

“Quanto sei bello, Roy...” sussurra Ed all’orecchio del moro. “Scommetto che...adesso ti sia passata la voglia di ridere di me...e poi, io canto benissimo!” continua il biondo.

Roy sembra un po’ spiazzato da quanto dettogli.

“Vuoi restare così?” dice sorridendo “Ok...ma io voglio finire di leggere la fiaba...”

“Ok...” risponde Ed, ricambiando il sorriso.

<< Su quella riva si era steso un giovane alto e forte, con i capelli corvini e gli occhi della stessa sfumatura. Disturbato da quel canto, somigliante molto ad un lamento, il giovane si destò...

- Ehi, ma chi è che si lamenta?! Chiunque tu sia, sappi che sei stonato come una cam…pa…na…

L’immagine che il giovane ebbe di fronte a sé era quella di un angelo del paradiso.
Occhi color miele, dolce nettare...capelli di seta dorata, irradiati dai raggi del caldo sole.
Voce dannatamente sensuale, seppure incapace di produrre un canto melodioso...ma forse...non si era impegnato davvero, in quel canto...

- Stonato a chi?!

L’immagine che Ed ebbe di fronte a sé abbandonava ogni più oscura aspettativa, lasciando posto soltanto ad una figura atletica, dal fisico asciutto e scolpito, i capelli corvini al vento e gli occhi penetranti a scrutarlo. Non aveva che un paio di pantaloni stretti e scuri addosso - che non lasciavano spazio all’immaginazione - e una fascia rosso fuoco stretta in vita. >>

Ed si ferma, rivolgendo lo sguardo a Roy.

‘Cavolo, Roy...Al ti ha descritto in modo impeccabile...’ pensa.

“Che hai da fissarmi?” domanda Roy. Poi il moro inizia a sentire qualcosa che lo rapisce completamente. “Ed...dai Ed, scendi da qui e torna sedermi accanto...”

Il biondo sta troppo bene in quella posizione e risulta restio a seguire ciò che gli è stato appena detto.

“Finisco io di leggere” Roy sorride, prende il blocco dalle mani di Ed e seguita a leggere.

<< Per i due fu un colpo di fulmine...

- Canta ancora...sono sicuro che se ti impegnassi, riusciresti ad emettere dei suoni bellissimi

Ed sorrise e seguì quanto chiestogli.
Una voce, stavolta, melodiosa.

- So chi sei
vicino al mio cuor
ogni or sei tu...
So chi sei
di tutti i miei sogni
il dolce oggetto sei tu
anche se nei sogni
è tutta illusione e nulla più
Il mio cuore sa
che nella realtà
a me tu verrai
e che mi amerai
ancor di più...

La la la, la la la la la, la la, la la...

Il mio cuore sa
che nella realtà
a me tu verrai

Il giovane prese a cantare con Ed...

- E che mi amerai
ancor di più
So chi sei
vicino al mio cuor
ogni or sei tu
So chi sei
di tutti i miei sogni
il dolce oggetto sei tu...

I due si soffermarono poi ad ammirare, abbracciati, il paesaggio...

- Come ti chiami? - chiese il ragazzo misterioso

- Il mio nome? - il biondo sgranò gli occhi - Oh, non posso dirtelo! - poi iniziò a correre

- Ma dove vai?! Resta qui?!

- Non posso!

- Allora quando potrò rivederti??

- Mai!

- Ma come?

- Va bene...allora stasera!

- Dove?

- Alla vecchia casetta...alla fine di questa radura!

E così dicendo, Ed si dileguò.

Intanto, a casa, le fate e l’elfo si stavano dando da fare...

Flo-Winry decise di cucire un delizioso abito nero da principe, con un elegante mantello, aiutata da Ser-Al, mentre Fau-Rose si propose di impegnarsi nella preparazione di una torta.

- Vado a prendere gli oggetti magici!

- Cosa prendi?! - esclamò Flo-Winry

- Oh, no! - sussurrò Fau-Rose

- Noooooo??? Ma i diciotto anni sono quasi finiti!

- Non dobbiamo correre rischi - concluse Flo-Winry

E così dicendo, si misero tutti all’opera nel tentativo di creare qualcosa buono.

Un vero disastro!

- E’ un po’ diverso dal vestito del libro - asserì Fau-Rose quando le venne richiesto il parere.

- Sarà più solida quando l’avrò cotta - rispose Fau-Rose quando Flo-Winry le fece notare quanto fosse insolita, dato che la torta si stava praticamente sciogliendo sulla tavola, facendo scivolare via le candeline.

- Tu cosa ne pensi, Ser-Al?

Ser-Al si convinse, allora, ancor di più che in quel momento avrebbero necessitato degli oggetti magici.

- Ooooh, io penso che dovremmo smetterla con queste sciocchezze! Dovremmo pensare a Ed e a ciò che penserà di questa confusione! Penso quello che pensavo prima! Vado a prendere gli oggetti magici!
E così affermando, Ser-Al si diresse al piano superiore, discendendone poi qualche istante dopo, con gli oggetti magici.

- Credo che abbia ragione - disse, intanto, Fau-Rose a Flo-Winry

- Eccoli qui, più belli che mai! - esclamò Ser-Al.

- Attento Ser-Al! - esclamò, di rimando, Flo-Winry – Presto! Chiudi porte e finestre...dobbiamo tappare ogni fessura, non possiamo correre rischi!

Mentre Fau-Rose riprese ad occuparsi della torta, a Ser-Al furono affidate le pulizie e Flo-Winry si preparò per la realizzazione dell’abito.

- Oh no, non nero... Che sia rosso! - e così dicendo, Ser-Al mutò il colore del vestito che Flo-Winry stava realizzando.

- Ohhhh! Ser-Al! Che sia nero!

- Che sia rosso!

- Neroooo!

E così l’elfo e la fata iniziarono una sorta di diatriba sul colore dell’abito...tanto che dalla canna del camino ne fuoriuscirono le scintille magiche.
Fu così che il corvaccio di Envy, il fido Wrath, riuscì a scoprire il ‘nascondiglio’ del principe.

Ad un tratto le fate e l’elfo si resero conto del ritorno di Ed e si affrettarono nel risistemare tutta la casa e in primis il vestito, che adesso risultava di due colori.

- Presto! Presto!

Mentre il biondo chiamava le fate e l’elfo con affetto, Ser-Al provvide, con un’ultima magia, a rendere rosso il vestito.
Ed entrò dalla porta e...

>>> SBONK!!! <<<

Una delle scope (con cui Ser-Al stava facendo le pulizie, con l’ausilio della magia) ancora in movimento fece inciampare Ed, il quale cadde a terra come un sacco di patate!!!

- Ma che ci fa questa scopa in mezzo ai piedi?!

Poi, rialzatosi, vide torta e abito e non poté contenere la sua gioia. Immediatamente dopo aver ringraziato calorosamente, il biondo manifestò la sua immensa felicità per l’incontro fatto non molto tempo prima.

- Hai conosciuto un estraneo?

- Ma no...io lo conoscevo già...nei miei sogni...

- Ma è terribile! - esclamò Flo-Winry.

- Ma perché?!...dopotutto ho diciotto anni, ora...

- Non è questo...è solo che tu...hai già un impegno formale...

- Cosa?

- Il principe Roy, caro... - rispose Fau-Rose.

- Ma come posso io...dovrei essere anch’io un--

- Principe - esclamò Ser-Al.

- Ma lo sei, caro...il principe Edward...questa sera sari di nuovo al palazzo reale, da tuo padre, re Hohemheim - asserì Flo-Winry.

- Ma...ma non posso! Lui viene qui, stasera...ho promesso di vederlo...

- Mi dispiace, ma dovrai dimenticare quel giovane...

- Oh, no! - e quasi sconvolto, Ed corse via.

Intanto il corvaccio di Envy aveva assistito a tutta la scena...

*****************

Per Lucia_Elric: mi fa piacere che tu abbia riso... un po' di comicità non guasta mai, sei d'accordo? ^^

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Capitolo 3
*** AMORE OSTEGGIATO ***


"Roy...perché non finiamo di leggerla dopo...?" Ed, voglioso, guarda già con occhi liquidi di piacere, il moro.

"Quanto sei impaziente..." lo bacia "Dai, tieni...leggi, che manca poco alla fine...poi se vuoi..."

Roy lascia intuire cosa potrebbe accadere alla fine della lettura, così Ed afferra saldamente il blocco e riprende a leggere.

<< >>> CRA CRA CRA CRA <<<

Il fido Wrath cercò di allontanarsi dalla casetta, ma nel tentativo di dileguarsi silenziosamente, per non farsi scoprire, andò a sbattere dritto dritto contro un albero!

Intanto, nell’oscuro palazzo dell’homunculus...

- Non c’era da fidarsi neanche di quel corvaccio!!! Grrrrrr, sono tutti degli idioti!!!! - le urla di Envy risuonavano dappertutto, ma poco dopo il corvaccio ritornò con le notizie sperate.

Nello stesso momento, il principe Roy fece il suo rientro a palazzo.

- Roy, vai subito a cambiarti! Non puoi incontrare il tuo futuro compagno conciato così! - esclamò il re, suo padre.

- Ma io l’ho già incontrato, padre!

- Davvero? E dove?

- In un sogno - e così dicendo, Roy iniziò a cantare la stessa canzone intonata in precedenza con Ed, iniziando una sorta di danza col padre.

- Roy! Basta, Roy! Smettila! Smettila!

Il principe si fermò, mentre il padre domandò:

- Cos'è quest'idiozia del sogno?!

- Non è stato un sogno, padre - asserì il giovane - L'ho incontrato davvero! - concluse.

Il vecchio re scosse il capo, mostrando poi un viso radioso.

- Il principe Edward? - chiese in maniera retorica, dando per scontato che fosse così - Oh, santo cielo, dobbiamo dirlo ad Hohemheim, questa è--

- Non ho detto che era Edward - interruppe il principe.

- Certo che lo hai detto...hai detto--

- Ho detto che ho conosciuto il ragazzo che voglio al mio fianco...non so chi sia, il figlio di un taglialegna, suppongo...

- Il figlio di un taglialegna, supponi? Tu vorresti vivere al fianco di un...oh, no, no...tu stai scherzando, non è vero? Eh? - il sovrano si avvicinò al figlio, aggrappandosi a lui con le mani ai lati delle braccia - No! No, non puoi farmi questo! Tu non puoi rinunciare al trono e al regno per un essere insignificante! - continuò - Mai! Non lo permetterò! - esclamò infine, quasi strappandosi la corona dal capo, presa in tempo dal principe prima che il padre potesse scaraventarla a terra.

Il sovrano era già su tutte le furie.

- Tu sei un principe e devi vivere soltanto con un principe!

- Ma padre, tu sei troppo all'antica! Oggi gio--

- Oggi giorno sono ancora il re! - irruppe il padre, interrompendo suo figlio - E ti ordino di tornare in te stesso!

- E di vivere con il ragazzo che amo! - aggiunse il principe - Addio, padre - concluse, rimontando a cavallo.

- Esatto! Addio! Tu vivrai col ragazzo che--- - Eh, no, no, no! Un attimo! Roy! Fermati! Rooooooooy!!! Fermatiiiiiiii!!!

A nulla valsero le parole di suo padre.
Il principe Roy era già lontano, mentre il sovrano sedutosi sulle scale del castello, si arrovellava in cerca di un modo per dare la triste notizia al suo amico sovrano, re Hohemheim.
Nel frattempo era scesa la sera e le due fatine e l'elfo lasciarono la capanna per condurre il principe Edward a palazzo, dai suoi genitori.
Erano quasi giunti a destinazione, i movimenti avvolti nel più completo silenzio, ma poi...

- Ahio! Stai attenta a dove metti piedi, stupida!

Flo-Winry inavvertitamente aveva calpestato i piedi a Ser-Al, il quale iniziò ad urlare con tutto il fiato che aveva in corpo.

- Silenzio! Vuoi che ci scoprano?!

Iniziò un battibecco che sembrava non voler più terminare e per evitare di essere scoperti sul serio, Fau-Rose ebbe un'idea a dir poco geniale...

>>> Bliiiiin <<<

Un tocco di bacchetta magica e sulle labbra di Flo-Winry e Ser-Al comparvero dal nulla due enormi cerotti!

- Così starete un po' zitti, voi due... - concluse Fau-Rose.

Il principe Edward, che era uscito con lo sguardo basso e gli occhi tristi, iniziò a ridere a crepapelle senza riuscire più a trattenersi. >>

Ed strabuzza gli occhi.

"Identico!" Roy inizia a ridere, mentre Ed prende ad urlare qualcosa di incomprensibile, agitando il blocco di Al come un forsennato.

"Su, finisci di leggere..." asserisce il moro.

"Va bene..."

<< Le fatine e l'elfo condussero il principe in una delle ragali stanze del castello, assicurandosi che nessuno avesse visto nulla e per maggior protezione tirarono le tende e chiusero a chiave la porta.
Le fatine e l'elfo unirono per un istante le loro bacchette per creare una splendida corona per il loro protetto.
Gliela posero sul capo, poi il biondo fu condotto di fronte ad un altissima specchiera e fatto sedere, o quasi perché...non appena tentò di farlo, lo sgabello indietreggiò di un po' come fosse incantato ed il povero principino...si ritrovò a terra col didietro dolorante per la caduta!

- Ma in che cavolo di castello mi avete portato, si può sapere?! - inveì il giovane

- Shhh, non alzare la voce, mio caro - prese a dire Fau-Rose - altrimenti potrebbero scoprirci e poi, tu...e il principe Roy--

La fatina si bloccò di colpo, notando due piccole lacrime rigare le guance di Ed, il quale, rialzatosi, si era diretto verso la finestra dando il viso alle tende e le spalle ai tre.

- Su, caro...

- Venite - sussurrò Flo-Winry - lasciamolo solo per un po'...

Lasciata la stanza, Ser-Al non poté esimersi dall'asserire:

- E' per il giovane che ha conosciuto...

- Che cosa possiamo fare? - si domandò Fau-Rose

Intanto nella stanza di Ed, il fuoco del camino si spense come per magia.

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Finalmente ho ripreso questa fanfic e credo manchi un solo capitolo alla fine, al massimo due XD.
Sono davvero contenta davvero che sia piaciuta... ^^

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