La Fine del viaggio

di KillerQueen86
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Reagire ***
Capitolo 2: *** Ritorno ***
Capitolo 3: *** La nuova Rose ***
Capitolo 4: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Reagire ***


Note Autore: Vi ho lasciato con una finale davvero triste, e sono sicura che in molti avranno maledetto il mio nome, ma non preoccupatevi.

Eccovi con la prima parte dell’episodio finale e visto che ho molto da scrivere, credo che ci saranno più di tre capitoli stavolta.

Buona lettura

 

Beta:  Paolettazza e Feyilin

 

Disclaimer: Doctor Who e tutti i suoi personaggi non sono di mia proprietà (purtroppo), tutti i diritti sono dei legittimi proprietari. Il mio è solo un divertimento.

 

La Fine del viaggio (2)

 

Capitolo 1

Reagire

 

Sul Tardis c’era un silenzio surreale.

Il Dottore non si era mosso, inginocchiato accanto al corpo privo di vita della loro amica Rose. Di fretta Donna si asciugò le lacrime; quello non era il momento di piangere, era questo che il Dottore le aveva insegnato.

Osservò attorno a sé; Jack la guardava con gli occhi lucidi  ma le fece un gesto con la testa, sembrava che anche lui la pensasse come lei.

“Dottore” chiamò la donna avvicinandosi lentamente, ma il suo amico non rispose.

”Dottore” chiamò ancora.

“Dottore, i Dalek” la voce ferma di Jack la colpirono. Si voltò a guardarlo notando che l’umidità nei suoi occhi era scomparsa. Era incredibile la forza di quell’uomo. Non ebbe molto tempo per pensarci. Il Dottore si alzò di colpo, gli occhi scuri, si avvicinò alla console, alzò uno dei panelli del pavimento e iniziò a cercare qualcosa. Jack si avvicinò al monitor della console, evitando accuratamente di guardare verso Rose.

“Ci stanno circondando” disse frettolosamente.

“Lascia che si avvicinino, so come accoglierli” disse iniziando ad assemblare qualcosa. Donna lo guardò preoccupata, aveva già visto il Dottore in questo stato, ma Rose era sempre stata quella a riportarlo a prima.

“Che diavolo stai facendo?” chiese Jack.

Poco dopo le luci si spensero, persino il ronzio del Tardis cessò. Un tremito scosse l’intera stanza.

“Che sta succedendo?” chiese spaventata.

“E’ un anello crono quantico, hanno tolto tutta l’energia” disse il Dottore, continuando a lavorare al suo progetto.

“Sono i Dalek, ci stanno portando con loro” rispose Jack.

“Cosa? Dove?” chiese allarmata.

“C’è un’immensa nave Dalek al centro dei pianeti, la chiamano il Crogiolo, forse è la nostra destinazione” spiegò Jack.

“Che diavolo stai facendo?” chiese esasperato mentre il Dottore non la smetteva di montare.

“La nostra unica speranza”disse alzandosi e raggiungendo la console.

“Un catalizzatore, per l’inversione biologica di Z neutrini”.

“Spero tu stia scherzando”, disse allarmato Jack.

“E cosa sarebbe?” chiese ancora Donna.

“Dravos ha generato quei Dalek da sé stesso, il suo codice genetico è nell’intera razza” continuò a spiegare il Dottore saltando da una parte all’altra della console e montando lo strano aggeggio che aveva in mano.

“Se uso questo per concentrare le emissioni del crogiolo su Dravos stesso …”

“Distruggeresti i Dalek” continuò Donna preoccupata, non le piaceva l’espressione che aveva il Dottore.

"Il più grande ritorno di fiamma della storia” disse con tono freddo.

“Dottore, pensaci bene, non puoi davvero farlo” cercò di parlare Donna.

“Sarebbe troppo rischioso” aggiunse Jack.

“L’hanno uccisa” urlò disperato guardando i due.

“Me l’hanno portata via, come mi hanno portato via tutto il resto” continuò con la voce rotta. Adesso basta” concluse.

“Lei non lo avrebbe voluto e tu lo sai” intervenne Donna con dolcezza.

“Donna ha ragione, pensa a quello che ti ha chiesto di fare dopo essere stata prigioniera del Maestro” lo fece riflettere Jack. Il Dottore guardò verso Rose e poi l’oggetto che aveva in mano. Lo lasciò cadere e si avvicinò nuovamente a lei.

“Sarebbe dovuta restare a casa, al sicuro” sussurrò spostandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

“Non sarebbe stato da Rose” disse il capitano avvicinandosi.

“Troveremo un altro modo” disse appoggiandogli una mano sulla spalla, il Dottore fece un cenno con la testa quasi rassegnato.

 

Fine

Capitolo 1

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Capitolo 2
*** Ritorno ***


Note dell’autore: Eccovi il secondo capitolo, spero che vi stia piacendo come ho impostato l’intera storia; sono davvero curiosa di leggere le vostre opinioni. Intanto sto preparando un'altra piccola cosa con una nuova adepta.

Buona lettura.

 

Capitolo 2

Ritorno

 

Donna si tenne forte alla ringhiera. Il Tardis tremava e gemeva. Raggiunse la console a fatica e si nascose sotto, mentre le pareti attorno iniziarono a scoppiare. Fiamme e fumo invasero la sala centrale. Cercò di rimanere lucida, ma la paura avanzava sempre di più offuscando i suoi pensieri, il Dottore e Jack erano rimasti fuori, non capiva che stesse succedendo. Un altro scossone fece tremare tutto, il corpo di Rose cadde vicino a lei. Alzò lo sguardo sulla biondina inerme e risentì nuovamente il battito, si guardò attorno senza capire finché non vide la mano del Dottore chiusa in un barattolo. Non capiva perché ma si sentiva attratta da quella mano, il battito sembrava aumentare; scosse la testa chiudendo gli occhi e si voltò verso Rose. Fu allora che lo vide, un leggero bagliore attorniava la ragazza. Iniziò a preoccuparsi pensando al peggio, ma una parte di lei si sentiva tranquilla, deglutì avvicinandosi alla biondina che sembrava sempre più incandescente.

Aprì gli occhi e si sentì confusa. Il Tardis tremava e gemeva più di prima, non si rese conto di quello che era successo. L’ultima cosa che vide fu la sua mano destra stringere il braccio di Rose, mentre la sinistra avvicinarsi al barattolo. Si voltò, dove si trovava la mano, ma non c’era più niente. Rose invece era avvolta da una forte luce dorata; sussultò quando vide le dita della sua mano muoversi, alzò lo sguardo verso il viso e dopo un attimo incontrò i suoi occhi nocciola. La biondina si mise subito seduta e si guardò attorno, la luce sembrava sparire.

“Tu … non puoi essere” disse Donna sconvolta.

“Ok, direi che devo entrare in azione, prima di poterti anche solo spiegare il tutto” disse velocemente mettendosi in piedi. Donna la guardò sconvolta mentre la vedeva avvicinarsi ai comandi.

“Che diavolo fai?" chiese mentre la vedeva muoversi tra i comandi come non aveva mai fatto.

“Ci salvo la pelle” disse sorridendo verso la colonna centrale, la nave tremò ancora un po’ per poi fermarsi del tutto. Rose si voltò verso di lei sorridendo soddisfatta, c’era qualcosa di strano nel suo sguardo che non riusciva a cogliere.

“Attiva le ventole” disse accarezzando la console, mentre le fiamme si spegnevano lentamente.

“Cosa hai fatto?” chiese ancora la rossa frastornata.

“Tranquilla Donna, ora siamo al sicuro. I Dalek ci avevano gettato nel nucleo centrale pensando di distruggere il Tardis e ora ci stiamo allontanando in modalità silenziosa, dovremmo usarla un po’ più spesso” disse sempre velocemente,

“Ohhh ho la testa che brulica d’idee, capisco perché il Dottore non sta mai zitto” continuò sorridendo maniacalmente, Donna dovette chiudere gli occhi un attimo confusa da tutto quello che stava succedendo.

“Cos’è questa?” la voce tesa di Rose le fece riaprire gli occhi. Vide la ragazza prendere in mano l’arma che in precedenza lui aveva costruito.

"La stava mettendo insieme dopo …” iniziò a spiegare per poi fermarsi, si avvicinò a lei prendendole le mani, la guardò dolcemente.

“Rose, sei morta tra le sue braccia” disse con calma, la biondina abbassò la testa con aria colpevole.

“Questo l’ha distrutto” continuò a dire con dolcezza.

“Lo so e mi dispiace, non volevo tutto questo” disse.

"Rose, cosa sta succedendo?” chiese ancora confusa. A quello Rose alzò lo sguardo su di lei e le sorrise, prese la sua mano e la appoggiò sul suo petto all’altezza del cuore. Donna non riuscì a credere a quello che sentiva, guardò la ragazza tentando di dire qualcosa.

“Dopo capirai tutto Donna, il quadro non è ancora completo” disse enigmatica allontanandosi.

“Quale quadro?” chiese ancora.

“Oh vedrai mia cara amica” le rispose.

“Andiamo a salvare il Dottore” sorrise maniacalmente com’era solita fare quando lei e il Dottore trovavano qualcosa di entusiasmante.

 

Fine

Capitolo 2

 

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Capitolo 3
*** La nuova Rose ***


Note dell’autore: Ci ho messo più del previsto, ma eccovi il terzo e penultimo capitolo. Il prossimo sarà l’epilogo e vi prometto che ogni cosa sarà spiegata.

Beh correte a leggere e lasciare una bella recensione.

 

Capitolo 3

La nuova Rose

 

Con la sua voce fredda e metallica, guidato da un fuoco di follia, Dravos ordinò di attivare la bomba anti-realtà. Lui impotente poteva solo guardare l’intera realtà essere distrutta davanti ai suoi occhi. Tutte quelle persone, quei pianeti che ancora non aveva visto, quelle realtà che lui aveva sempre cercato di tenere al sicuro. Attorno a lui i suoi compagni, non tutti, ma era confortante averli accanto; la sua mano era fredda, solitaria e sarebbe rimasta tale, la sua Rose non c’era più, ma sicuramente adesso era un bene, non avrebbe assistito alla sua sconfitta.

All’improvviso un suono coprì la voce di Dravos, un rumore che non avrebbe più pensato di sentire. Guardò verso la direzione da cui proveniva il suono e rimase sbigottito nel vedere comparire la sua fidata Tardis.

Impossibile” disse Dravos sorpreso quanto lui. Una forte sensazione di Dejà vu lo colpì, soprattutto quando le porte si aprirono e Rose fece la sua comparsa, bella come ricordava, sorridente ma con una luce diversa negli occhi.

Magistrale” sospirò Jack accanto a sé.

Rose fece un passo in avanti stringendo in mano l’arma che lui stava costruendo, e una fremito di paura lo invase. L’ultima volta era stata sotto il controllo del Lupo Cattivo, del vortice del Tempo, e aveva fermato i Daleks, non aveva idea di cosa sarebbe stata in grado di fare.

Ferma, no” urlò quando la vide correre contro Dravos. Lui alzò la mano e la colpì al petto con una raffica di elettricità facendo volare l’arma che teneva in mano e costringendola a cadere a terra.

Attivare cellula di contenimento” disse Dravos accanto a sé.

Il Dottore non riusciva a staccare gli occhi da Rose, non riuscendo a credere a ciò che aveva davanti.

Rose” urlando Donna uscì dal Tardis prendendo l’arma.

L'ho presa, ma non so che devo fare” disse confusa la rossa. Dravos colpì anche lei con una scarica elettrica mandandola dove lui non riusciva a vedere.

Donna” urlò a squarciagola, mentre Dravos si assicurò che l’arma fosse innocua.

Mi sbagliavo riguardo ai vostri guerrieri Dottore, sono davvero patetici” disse Dravos avvicinandosi a lui, sentiva la rabbia bruciare le sue vene.

Com’è possibile che sia viva?” chiese Jack accanto a lui.

Oh questa è una storia divertente” disse Rose facendo spuntare la punta della lingua tra i suoi denti, non sembrava molto turbata del fatto che fosse in trappola insieme a loro.

Non importa questo, ma che non possiamo fermare la bomba anti-realtà.”

Dravos e i Daleks ripresero nuovamente il conto alla rovescia per l’azionamento dell’anti-realtà e quando ormai mancava poco, guardò verso Rose volendo solo poterla guardare ancora una volta. La vide sorridergli dolcemente come aveva fatto tanto tempo fa.

Prima che la bomba entrasse in azione, però, successe qualcosa, tutto si fermò, un allarme iniziò a suonare, il Dottore e tutti gli altri si guardarono attorno.

Chiusi i circuiti di trasmissione di Z neutrini, usando un anello di contro reazione a inversione singola” disse tutto in un fiato Donna sorridendo da dietro i comandi.

Quel pulsante lì” spiegò semplicemente. Il Dottore la guardò esterrefatto, Rose sembrava invece divertirsi parecchio a tutto quello.

Tu non sai neanche cambiare una spina” affermò sconvolto il Dottore.

Vogliamo scommettere Time Boy” scherzò la rossa.

Dravos la minacciò ma prima che potesse colpirla, fece qualcosa che bloccò la scarica elettrica.

Oh campo di abbattimento bioelettrico con inversione arco regressiva” scherzò Donna su di giri.

Prima che i Daleks potessero attaccarla, lei disattivò le loro armi lanciandosi nuovamente in una spiegazione.

Ma come hai fatto, tu ...”

Signore del Tempo” aggiunse semplicemente Rose.

In parte Signore del Tempo” continuò la biondina divertita.

In parte umano, per metà Dottore, per metà Donna” aggiunse la rossa.

Il Dottore-Donna esattamente come gli Ood avevano previsto” continuò il Dottore sconvolto da tutto quello.

Celle di contenimento disattivate, disigillate la volta” continuò la rossa.

Il Dottore si voleva lanciare verso Rose, ma vide la biondina raggiungere di corsa la rossa.

Forza Signore del Tempo, abbiamo del lavoro da fare” gli disse sorridendo divertita, scosse la testa incredulo e le raggiunse.

 

Sentiva l’energia crescere in lei, il Dottore era corso nel Tardis per prepararlo a trascinare la Terra, cadde sulle sue ginocchia ansimando, il potere in lei era sempre più forte, sentì due mani forti prenderla per le spalle.

Che succede?” chiese la voce di Jack. Alzò lo sguardo incontrando i suoi occhi azzurri, deglutì cercando un controllo a quello che succedeva, sentiva un formicolio sotto la pelle, ormai mancava davvero poco, abbassò lo sguardo e vide la sua pelle brillare di luce.

Entrate tutti sul Tardis, adesso” disse sentendo la sua voce tremare.

Rose!” sentì il Dottore urlare il suo nome, si avvicinò a lei prendendola fra le sue braccia.

Portali sul Tardis” disse lei tremante.

Cosa?” chiese confuso.

Salite tutti sul Tardis, ADESSO” disse con più urgenza.

Rose” tentò di intervenire il Dottore.

Non ho molto tempo, fai come ti dico” disse ancora più decisa, lo sentì allontanarsi, lei si rimise in piedi e si fece pervadere dal potere. Sentì il canto del Tardis e il vortice del tempo riempire ogni parte della sua mente, nelle vene sentiva lo scorrere del potere del vortice, era inebriante, fantastico. Si lasciò trascinare da quel potere, vide scorrere nei suoi occhi Gallifrey, la guerra del tempo, i Dalek e il Dottore. Il TARDIS le stava dando pieno accesso all’Universo, poteva fare tutto quello che voleva, ma sapeva che era importante fermare i Dalek, far tornare Dravos al suo tempo, e fu quello che fece, per poi cadere nell’oblio.

 

Si affacciò dalle porte del Tardis, tutto era scomparso, nessuna traccia dei Daleks o di Dravos, a terra inerme vide il corpo di Rose. Corse verso di lei con i cuori che battevano nel petto all’impazzata, cosa avrebbe fatto se l’avesse persa di nuovo? Tremava solo all’idea. Controllò i parametri vitali, sembrava stesse bene, la prese tra le braccia e la portò sul Tardis.

Sta bene?” chiese subito Mickey.

Sì, sembra abbia perso solo i sensi” disse appoggiandola sul sedile, Donna si avvicinò a lui e gli mise una mano sulla spalla.

Stai tranquillo, sta bene” lo tranquillizzò sorridendo.

Donna …” iniziò non sapendo bene cosa chiedere in realtà.

Non ora Dottore, dobbiamo riportare la terra al suo posto” lo fermò senza togliersi quel sorriso dal viso. Il Dottore guardò Rose un'ultima volta, sospirò con una sensazione di disagio nella sua mente, ma il Tardis sembrava volerlo calmare.

 

Fine

Capitolo 3

 

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Capitolo 4
*** Epilogo ***


Note dell’autore: FINALMENTE, eccovi il tanto atteso capitolo finale di tutta la mia quarta stagione. Purtroppo ho avuto non poche difficoltà, problemi a non finire che non mi hanno permesso di postarlo prima, ma avete aspettato troppo, quindi buona lettura.

 

Beta: Paolettazza e Feyilin

 

Capitolo 4

Epilogo

 

Si risvegliò un po’ intontita. Si stropicciò gli occhi; era su una superficie morbida, il Tardis ronzava felicemente nella sua mente, ma lo sentiva un po’ lontano, sicuramente non lì vicino.

La domanda sorse spontanea, dove si trovava?

Aprì gli occhi e si guardò attorno. Riconobbe subito il posto, era al Torchwood di Jack.

I suoi parametri vitali erano monitorati, sembravano buoni visto che era morta. Si mise seduta con le gambe che penzolavano giù dal letto.

“Dovresti riposare” disse la voce di Jack alle sue spalle; si voltò sorridendo.

“Sto bene, Jack” rispose lei avvicinandosi.

“Beh, per essere una che era morta, stai decisamente bene” scherzò lui.

Rose si morse il labbro inferiore e si lanciò su Jack stringendosi a lui.

“Mi sei mancata tanto” le disse con dolcezza stringendola.

“Anche tu” disse cacciando via il ricordo di lui che veniva portato via dai Sontaran nell’altra linea temporale. Si sciolse dal suo abbraccio.

“Allora credo che meriti una qualche spiegazione, non pensi?” chiese lui con calma .

“Hai ragione, ma prima ho bisogno di mangiare” gli rispose.

“Ianto” urlò Jack, il ragazzo spuntò dall’ufficio più alto.

“La nostra ospite vuole mangiare, che ne dici di ordinare qualcosa?” disse lui sorridendo.

“Agli ordini capo” rispose sorridendo il ragazzo.

“Vieni, andiamo nel mio ufficio” disse porgendole la mano. Rose la accettò con entusiasmo.

 

Il Tardis si fermò, ma lui rimase davanti alla console. Guardò nel display, aveva deciso di atterrare direttamente all’interno del Torchwood e nessuno sembrava in vista.

Aveva appena dovuto salutare Donna per sempre e adesso doveva affrontare Rose. Non ne aveva il coraggio, non sapeva cosa lo aspettasse e ne era terrorizzato. Non voleva rinunciare a lei, stava rinunciando a troppe cose, perdere lei sarebbe stata la cosa peggiore.

Sentì il Tardis spingerlo a uscire, a confrontarsi con lei, quindi sospirò e accarezzò la console per poi decidere di uscire.

Fece qualche passo fuori ma non vide nessuno, poi in alto, in un ufficio con pareti trasparenti, vide Rose scherzare e mangiucchiare qualcosa con due dei compagni di Jack.

“Non puoi scappare, lo sai vero?” la voce di Jack gli arrivò alle spalle. Si voltò trovandolo a braccia conserte, una cartella di documenti in mano, e appoggiato al suo Tardis.

“Non credo che me lo permetterebbe” disse indicando la sua navicella.

Jack si staccò dalla cabina e si avvicinò a lui consegnandogli la cartella di documenti che teneva in mano.

“Questo è tutto quello che sono riuscito a raccogliere prima che si svegliasse” disse. Il Dottore si mise gli occhiali e aprì il documento.

“Sembra tutto nella norma” continuò Jack.

Il Dottore lesse velocemente i documenti, aveva ragione il suo amico, tutto sembrava nella norma, ma il suo senso di Signore del Tempo gli diceva ben altro.

“Notato nulla di strano? Di diverso in lei?” chiese ancora, senza alzare gli occhi dalla cartella.

“Perché non me lo chiedi direttamente?” chiese la voce di Rose alle sue spalle.

Si voltò a guardarla, cercando di cogliere ogni suo cambiamento, un qualcosa che giustificasse il suo senso di pericolo, ma lei sembrava sempre la sua dolce e meravigliosa Rose.

“Credo sia meglio lascarvi soli” disse Jack battendo una mano sulla spalla del Dottore e allontanandosi. Vide la biondina condividere un piccolo sorriso con il Capitano.

“Allora, come ti senti?” chiese il Dottore posando la cartella su una scrivania lì accanto.

“Bene. Affamata a dire il vero, anche se ho già mangiato” rispose avvicinandosi.

“Vuoi dirmi cosa è successo?” chiese ancor il Dottore mettendo le mani in tasca.

“Sì, ma non è questa la domanda che volevi farmi” rispose lei.

“Davvero?” chiese ancora.

“Sono io, Dottore, guardami, sono sempre Rose” gli disse con calma cercando il suo sguardo.

“No” disse sottovoce con la voce rotta.

“Rose è morta tra le mie braccia” continuò lui.

Lei si avvicinò ancora, gli presa la mano dalla tasca e l’avvicinò al viso.

“Dottore, mi dispiace, mi dispiace così tanto” disse lei con le lacrime agli occhi.

“Non avrei voluto farti vivere una cosa del genere, ma era necessario” continuò.

“Perché?” chiese con calma.

“Perché questo ero destinata a essere e lo sai dai tempi della Game Station” continuò lei.

“Quindi, cosa sei?” chiese ancora.

“Sono sempre io, la tua Rose, ma con un pizzico di Tardis” rispose sorridendogli.

“Tardis?” la guardò confuso.

“Ricordi la Game Station? Tutto è iniziato lì. Il vortice ha aperto la mia mente, il Maestro senza volerlo ha accelerato il processo e adesso io e il Tardis siamo un'unica cosa” spiegò.

“Un ibrido Tardis-umano, non è mai esistita una cosa del genere” disse sconvolto.

“Beh sono la prima” disse lei sorridendo e facendo spuntare la punta della lingua tra i denti.

“Ma è impossibile” disse corrugando la fronte e allontanandosi un po’ da lei per osservarla.

“No, solo un po’ improbabile” rispose divertita. Si avvicinò nuovamente a lui.

“Sono sempre Rose, solo che adesso ho una prospettiva di vita simile alla tua” disse ancora.

Il Dottore deglutì, spaventato solo alla possibilità di quest’ opportunità con lei.

“E se tu mi vuoi, potremmo continuare a correre insieme fra le stelle” disse speranzosa.

Lui e Rose insieme, senza alcun limite di tempo, era un concetto così estraneo per lui, così lontano che aveva paura anche solo a pensarci.

“Dottore, ti prego dì qualcosa” disse deglutendo.

Il sorriso sul suo viso era scomparso, sembrava dubbiosa e spaventata.

“Non mi aspettavo nulla di tutto questo” disse lui con le lacrime agli occhi.

“Ti prego Dottore, guardami negli occhi” disse lei avvicinandosi a lui.

“Ti ho visto morire” disse ancora.

“Sono qui adesso e ci resterò per lungo tempo” disse prendendogli il viso tra le mani e costringendo i loro occhi a incontrarsi una buona volta.

“Ti amo e non ho alcuna intenzione di lasciarti andare” continuò sottovoce per poi baciarlo con dolcezza.

Quando le loro labbra si sfiorarono, si rese conto che sì, era ancora la sua Rose e potevano ancora stare insieme. La strinse a sé più che poteva e si lasciò trasportare da quel bacio, con la consapevolezza che adesso poteva condividere di più con lei: Il Dottore e Rose Tyler nel Tardis a correre tra le stelle.

 

Fine

 

Note Finali e Ringraziamenti: Vorrei ringraziare tutti voi che avete letto e seguito questa mia storia. Sembra ieri che l’ho iniziata, ma sono già passati cinque anni e tra alti e bassi sono riuscita ad arrivare proprio dove volevo arrivare. La scena finale è stata scritta proprio cinque anni fa ed è stato bello vedere quanto seguito ha avuto. Senza di voi non sarei giunta qui.

Voglio ringraziare anche le mie Beta che mi hanno supportato e hanno reso leggibile le mie storie.

Non so quando e se tornerò a scrivere per il Dottore e Rose, li amo tanto nonostante mi sia allontanata dal fandom, ma spero che la mia Dea ispiratrice mi aiuti a tornare a scrivere su di loro.

Fino allora un GRAZIE infinito a tutti e Allons-y.

 

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