Stories written in the ice

di Fuuma
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Silenzio di sale ***
Capitolo 2: *** Dubbi di cenere ***



Capitolo 1
*** Silenzio di sale ***


# Silenzio di sale #

 

Il risveglio di Elsa ha la violenza di un tuono schiantato sul terreno e il suono tagliente della lama di una ghigliottina azionata. Apre gli occhi nel buio della sua stanza e, con un singulto spaventato, si accorge di come il ghiaccio abbia preso forma da tutto il suo corpo, aprendosi in un tappeto di spine ai piedi del letto.
Le lenzuola sono fredde quando le solleva fin sulla nuca; si rannicchia al di sotto, cercando un modo per tornare a dormire e lasciare alla realtà – la stessa che dovrà riaffrontare il mattino seguente – la conseguenza delle proprie decisioni di Regina.
Ma quando chiude gli occhi, quelle sono ancora lì, accoccolate accanto a lei sul materasso che la guardano con il volto di Hans e le parlano con la sua voce. Le raccontano delle prigioni delle Isole del Sud, delle catene che legano i polsi dell'Ultimo dei principi, del suo corpo coperto di sudore e di sporco che ha sostituito il candore degli abiti con cui si è presentato ad Arandelle e del suo collo legato a un cappio.
Elsa si fa piccola sotto le coperte. Si preme il petto e implora il suo cuore gonfio di lacrime di smettere di battere per il Traditore. Eppure lo fa ogni notte nel buio di una stanza di ghiaccio, finché una di quelle – l'ultima – tutto finisce e il suo cuore tace, lasciandola in un silenzio che sa di sale.
Hans non c'è più.

 


 

Words: 245
Prompt di: Aris Parcker Efp ~ helsa: era il senso di colpa che la faceva svegliare in piena notte, il senso di colpa perché sapeva che mandando Hans nelle Isole del Sud aveva firmato la sua condanna a morte

Scritta per l'ANGST Day della Winter is Coming Week @We are out for prompt

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Raccolta di drabble non collegate l'una all'altra sulla copia Hans/Elsa e scritte per gli events di We are out for prompt. Ho deciso di metterle tutte insieme perchè sì.

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Capitolo 2
*** Dubbi di cenere ***


 

# Dubbi di cenere #

 

Aveva rinchiuso la Regina, condannato a morte sua sorella, ottenuto il cuore del popolo di Arendelle.
Aveva vinto. Lui, ultimo dei principi, l'eterno dimenticato.
«Allora, cosa ci faccio ancora qui?»
Si lasciò cadere seduto sulla nuda roccia, accanto alle catene che stringevano e ghiacciavano i polsi sottili di Elsa. Dormiva lei, rinchiusa in uno dei suoi incubi (forse anche in quello stava affondando con la magia nel cuore di Anna), le gambe raccolte al petto, snudate dallo spacco della gonna traslucida, i piedi rimasti nudi.
Hans avvicinò la mano alle sue cosce, senza toccarla, diviso dalla sua pelle dall'aria fredda della cella e dal candore dei propri guanti. Una scintilla rossa, bollente come il fuoco, ne mangiucchio la punta dall'interno.
«Anche io so cosa vuol dire non avere nulla se non se stessi.» lo sussurrò alla sua bocca, chinato su di lei a baciarne l'angolo soltanto, come un ladro che s'è spinto troppo oltre «Non siamo forse simili, Elsa?»

Elsa aprì gli occhi al silenzio inquietante della cella e ai segreti che custodiva.
Non c'era nessuno con lei, ma quando abbassò gli occhi alle proprie mani, tra le catene, si scoprì stringere al petto un guanto bianco consumato dal fuoco.

 


 

Words: 200

Prompt di: Elena Fanti ~ Ciao! Ti prompto una Helsa: "Ma io e te siamo davvero così diversi, Elsa?"

Scritta per la Drabble We 6/05-8/05 2016 @We are out for prompt

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