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di Lyris
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** [Distretto 1] Lux ***
Capitolo 2: *** [Distretto 1] Marvel ***
Capitolo 3: *** [Distretto 2] Clove ***
Capitolo 4: *** [Distretto 2] Cato ***
Capitolo 5: *** [Distretto 3] Tributo femmina ***
Capitolo 6: *** [Distretto 3] Ragazzo delle mine ***
Capitolo 7: *** [Distretto 4] Tributo femmina ***
Capitolo 8: *** [Distretto 4] Tributo maschio ***
Capitolo 9: *** [Distretto 5] Faccia di Volpe ***
Capitolo 10: *** [Distretto 5] Tributo maschio ***
Capitolo 11: *** [Distretto 6] Tributo femmina ***
Capitolo 12: *** [Distretto 6] Tributo maschio ***
Capitolo 13: *** [Distretto 7] Tributo femmina ***
Capitolo 14: *** [Distretto 7] Tributo maschio ***
Capitolo 15: *** [Distretto 8] Ragazza del fuoco nel bosco ***
Capitolo 16: *** [Distretto 8] Tributo maschio ***
Capitolo 17: *** [Distretto 9] Tributo femmina ***
Capitolo 18: *** [Distretto 9] Tributo maschio ***
Capitolo 19: *** [Distretto 10] Tributo femmina ***
Capitolo 20: *** [Distretto 10] Tributo maschio ***
Capitolo 21: *** [Distretto 11] Rue ***
Capitolo 22: *** [Distretto 11] Tresh ***



Capitolo 1
*** [Distretto 1] Lux ***


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Distretto 1: Lux


L'ho riconosciuto immediatamente. Appena è caduto: l'alveare di aghi inseguitori. Si sono avventati su di noi. Su di me. Uno mi punge al braccio ed allora riesco a smuovermi dalla paralisi che mi aveva trattenuta fino ad ora. Riesco a correre per poco tempo che un altro ago inseguitore mi punge sul polpaccio. Ne arrivano altri due.
Il terrore è padrone. Avrò una dozzina di punture. No, non riesco più a contarle e nemmeno mi importa. Non sento più il corpo. Solo dolore.
“Aiutatemi!” grido, ma una vespa mi entra nella gola. È un dolore lancinante. Mi sento morire. Anzi, voglio morire. Ti prego, fa che finisca.
Vedo per l'ultima volta i miei compagni che corrono via. Maledetti. Non mi hanno salvata. Sono sola. Lo sento. Sto morendo. Maledetti. Sto morendo sola.
Non sento più il dolore.
La mia ultima preghiera è che muoiano anche loro.

[146 parole]




NdL: Questa raccolta è nata mentre leggevo il primo libro di Hunger Games. Sentivo di dover dare spazio ai pensieri di quei personaggi di contorno, di cui si parla poco. Ho raccolto tutti quelli che sono stati gli ultimi pensieri prima di morire di tutti i tributi. Da quelli morti nel massacro della Cornucopia il primo giorno, a quelli uccisi alla fine. Ho cercato di rendere ognuno differente dall'altro, con una propria storia che emergesse in poche parole e spero di esserci riuscita. Buona lettura.

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Capitolo 2
*** [Distretto 1] Marvel ***


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Distretto 1
Marvel

 

Quando me la sono ritrovata davanti ho reagito d'impulso.
L'ho uccisa (ho fatto bene).
Uccisa... (ti prego, fa che sia così)
Quando è caduta nella rete ha iniziato a gridare (non smette nella mia testa). Ora sento altre grida. Ma non provengono dalla bambina. Sento un frusciare di foglie. Qualcuno si sta avvicinando. Non tento nemmeno di scappare (la paura mi blocca). Spunta da dietro i cespugli la femmina del dodicesimo distretto. Guarda prima me. Poi la bambina.
La bambina che io ho ucciso (per un folle attimo penso a mio padre fiero del mio gesto). Non ci pensa due volte. Incocca l'arco e tira una freccia.
Prima che mi colpisca, penso ad un'ultima cosa.
Penso ad una parola che non verrà mai ascoltata.
Che non verrà mai accettata.
(“Scusa”).

[130 parole]

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Capitolo 3
*** [Distretto 2] Clove ***


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Distretto 2
Clove



Katniss è sotto di me, ha paura. Fa bene. La voglio uccidere, uccidere, uccidere. Stupida ragazzina, crede di poter vincere. Ma non può. Chiama disperata Peeta. Lo sgozzerò non appena avrò finito con lei. La lama del mio coltello sta per affondare nella sua gola quando mi sento trascinare via.
Urlo. La mia schiena sbatte a terra. C'è Tresh sopra di me. Sento, violenta, la paura prendermi. No, non può finire così. Mi dimeno, ma lui è forte. Troppo forte. Ma non può finire così, sono ad un passo dalla fine, fa che qualcuno mi venga a salvare, non può finire così, non può non può non può. Tresh solleva un sasso sopra il mio viso. La mia vista è appannata. Grido. Cato mi verrà a salvare. Cato! Cato! Ti prego! Il sasso cala veloce.
Le mie preghiere non lo raggiungono.

[140 parole]

 
NdL: Ho modificato questa drabble/flashfic su Clove, in una versione che, spero, riterrete più IC. Lei è complicata. Non so se ho fatto un buon lavoro.

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Capitolo 4
*** [Distretto 2] Cato ***


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Distretto 2
Cato





C'è tutta la vita nei suoi occhi, anche se sono pieni di lacrime. Trattengo Peeta con un braccio, mentre lei incocca la freccia nell'arco e la punta verso di me, disperata. Non può toccarmi, giusto? Ho l'Arma nelle mie mani, non è una spada, ma qualcosa capace di recare ferite più profonde. Un'arma che nessuno potrà mai usare contro di me. Alzo lo sguardo su di lei. Non lancerà la freccia ed io avrò il tempo di spezzare il collo al ragazzo, prima di finire anche lei. Non ho ucciso per morire qui, non mi sono offerto come volontario per essere ammazzato a sedici anni in un'arena. Eppure, mentre la guardo, vedo che c'è tutta la vita nei suoi occhi... Mi accorgo una frazione di secondo troppo tardi del segnale di Peeta. Poco, ma è fatale: la punta della freccia si conficca nella mia mano, grido, cado giù. C'è tutta la vita nei suoi occhi, nei miei solo una morte iniziata molto tempo fa e che si conclude adesso.
Il resto, è urla e sangue.

[175 parole]
 







NdL: La scena è ripresa dal libro e non dal film. Cato muore sbranato dagli ibridi dopo essere caduto dalla cornucopia, a seguito della ferita che Katniss gli procura con una freccia alla mano, che Peeta le segnala di colpire tracciando una x sul dorso. Ho un po' tentennato a scrivere su Cato perché lo trovo complicato: la Collins lo costruisce abbastanza da poter rischiare di renderlo OOC e contemporaneamente non ne da una paronamica sufficiente per poterlo comprendere appieno. Ma, dopotutto, una chiave di lettura è sempre utile: sono ragazzi, della nostra età, pedine che vengono costrette a compiere azioni terribili.

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Capitolo 5
*** [Distretto 3] Tributo femmina ***


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Distretto 3
Tributo Femmina

 

So che non sopravviverò.
L'ho visto nello sguardo dei miei genitori.
Compassione, quello stupido sentimento con cui mi hanno fissata interi minuti.
“Sopravvivi, per favore” mi hai detto, madre, in un sussurro flebile. Accanto, c'era papà, impassibile. Con le parole pregavi per la mia vita, ma sapevamo entrambe che avrei perso.
Il conto alla rovescia è terminato. Cammino lentamente nella confusione. Nessuno si accorge di me.
Madre, tanto lo sai che morirò, no? E allora perché aspettare?
Mi fermo al centro della battaglia, aspettando la mia fine.
“Non soffrire, per favore” questo era quello che dicevano i suoi occhi.
 

Vero, madre?

 

[100 parole]

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Capitolo 6
*** [Distretto 3] Ragazzo delle mine ***


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Distretto 3
Ragazzo delle mine


Non è possibile, non è possibile! Come possono essere esplose da sole? Le mine non possono essere esplose da sole!

Osservo Cato. Mi ha preso tra i Favoriti solo perché ero riuscito a riattivarle.
Il mio sguardo vaga fino a soffermarsi sul mucchio di provviste ormai carbonizzate. Provviste che sono state distrutte dalle mine che io ho riattivato.
Guardo la mia mano.
Sta tremando.
La mia fronte è imperlata di sudore.
So il perché.
Cato si avvicina. Non sento nemmeno quello che mi sta dicendo.
Il terrore mi assale. Non riesco a muovermi.
Mi prende la testa fra le mani.
Non voglio far soffrire ulteriormente mia madre: ti prego, fa che sia veloce.
 
[113 parole]
 


NdL: Il ragazzo in questione viene ucciso da Cato quando scopre che le provviste sono state distrutte. Se non ricordo male, era il ragazzo storpio, che era riuscito a riattivare le mine intorno alla pedana. La scena della sua morte mi ha sempre inquietata parecchio.
 
 

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Capitolo 7
*** [Distretto 4] Tributo femmina ***


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Distretto 4
Tributo femmina

 
I muscoli sono indolenziti e ogni volta che poso i piedi a terra, un dolore lancinante mi attraversa le gambe. Mentre corro, sento il veleno degli aghi inseguitori circolare nelle mie vene. Sto bruciando.
“Aiuto! Aiuto!” urlo. Ad un tratto, tra le fronde mi sembra di intravedere una figura umana. La ignoro, ma quando me la ritrovo davanti sono costretta a frenare la mia folle corsa.
“Dove credi di scappare?” mi chiede. Questa voce...
“Piccola bambina?” cerca di toccarmi, sorridendo. È quell'uomo... mi ricordo il suo fetore di alcol e la violenza delle mani sul mio corpo.
“Aiuto! Aiuto! Vi prego, aiutatemi” urlo. Mi vuole uccidere, ha già tentato, mi vuole uccidere! Aiuto, vi prego, aiuto, non riesco a muovermi, è tutto freddo e poi caldo, la testa, i pensieri vorticano, è ghiaccio e fuoco, vi prego aiutatemi, aiutatemi!

[126 parole]






NdL: La ragazza muore a seguito delle numerose punture degli aghi inseguitori, che avevano attaccato i Favoriti quando Katniss aveva fatto cadere il nido in mezzo a loro. Il veleno provoca allucinazioni ed ho immaginato fosse possibile che si potesse ripresentare quella di un trauma ricevuto. Non so.

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Capitolo 8
*** [Distretto 4] Tributo maschio ***


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Distretto 4
Tributo maschio




39..38...37...

La tensione sale ad ogni numero. Il mio sguardo vaga tra gli oggetti sparpagliati davanti alla cornucopia.

25..24...23...

Più in là noto qualcosa di utile. Mi preparo a correre.

5...4...3...

E' quasi ora. Per un secondo mi vedo seduto su un trono. Ho vinto. E porto felicità al mio distretto. So solo che questo sogno si avererà.

2..1..0.

L'ultimo numero. Faccio uno scatto e i miei piedi quasi volano dalla pedana. Corro verso lo zaino e qualche arma che avevo notato prima. Ma non li raggiungo. Non li raggiungerò mai. Sento un dolore acuto alla schiena. E la consapevolezza mi assale. In tutta la sua verità. Non raggiungerò mai il trono del vincitore. L'ultima cosa che sento è il tonfo del mio stesso cadavere che cade.


[127 parole]  

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Capitolo 9
*** [Distretto 5] Faccia di Volpe ***


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Distretto 5
Faccia di Volpe




Il ragazzo innamorato nemmeno si è accorto che rubavo le sue scorte. Non troppe. Come per i favoriti. Non voglio che mi vedano come una ladra né voglio che qualcuno muoia per mano mia.
Lo stomaco brontola. Osservo quelle bacche scure per un po'.
Lo stomaco sta ruggendo. Le porto alla bocca.
Il sapore è dolciastro. Quasi amaro. Ma la fame incombe su di me.
Ne mangio altre.
Ora me ne accorgo... sono dolci ed amare... come il veleno.
Sono bacche velenose.
Appena me ne rendo conto le guardo.
E' troppo tardi.
I miei sensi si ovattano.
Poi, il terrore.
NO! NON POSSO MORIRE! Io...

[105 parole]









NdL: Alcuni sostengono il suicidio di Foxface e devo dire che più ci penso più questa teoria mi convince. Forse era veramente troppo intelligente per morire in questo modo. Ma quando avevo scritto questa flashfic/drabble ero di tutt'altro pensiero. Magari più avanti la riscriverò, lasciando intatta questa. Vedremo.
 

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Capitolo 10
*** [Distretto 5] Tributo maschio ***


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Distretto 5
Tributo maschio





C'è del sangue sulle mie mani. La presa non è salda sull'elsa, le dita rosse scivolano. L'odore forte mi raggiunge le narici, tanto che mi sembra di sentire in bocca il sapore ferroso. La nausea mi coglie impreparato e riesco a stento a trattenere un conato di vomito. Sotto di me sento il corpo dimenarsi, con un suono strozzato lascia la presa al mio collo, mentre io percepisco la lama del mio coltello affondata nel suo. Estraggo il coltello e il sangue schizza sul mio volto, così indietreggio di scatto, macchia l'erba e il terreno, si mischia al fango. Lei tiene premuta la ferita, continuando a urlare grida soffocate, ma non riuscirà a sopravvivere. Mi alzo lentamente. La vita l'abbandona, la lascia con gli occhi e la bocca spalancati.
C'è del sangue sulle mie mani, mentre la guardo in volto: le iridi sono puntate su di me, mi sta fissando. La vista si appanna, sento gli occhi pizzicare, il respiro bloccarsi in gola e il battito rimbombare potente nelle orecchie. Si è sentita così prima di morire? Si è sentita così?
C'è del sangue sulle mie mani e il coltello scivola dalle mie dita anche per il tremore. Non fa in tempo a toccare terra, che un'ombra si avvicina a noi due. Con la coda dell'occhio riconosco a stento il ragazzo del distretto due. Diventa falco, piomba su di me e attacca. Sono stordito, ma riesco a schivarlo. C'è del sangue sulle mie mani, ma non un coltello. Tento di riprenderlo, ma lui riesce a prevedermi e mi coglie di sorpresa con un affondo. Mi porto le mani alla ferita, ma lui si è già voltato e se n'è andato. Le mie grida strozzate si confondono con i rumori della lotta dell'arena, la vita scivola via, sgorga fluida dalla ferita.
C'è del sangue sulle mie mani e non è solo suo.

 

[311 parole]


 

NdL: Agh, ho scritto veramente tanto qui! Sarò stata presa dall'estro artistico :)
Comunque, questo tributo muore il primo giorno, nel bagno di sangue. Viene ucciso con una ferita al petto da Cato.

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Capitolo 11
*** [Distretto 6] Tributo femmina ***


Ultimi istanti

 

Distretto 6
Tributo femmina

 

Non capisco come gli altri possano essere così tranquilli. I loro occhi vagano per la radura intorno a noi, ognuno pronto a scattare sulla propria pedana. Sembrano tutti così coraggiosi. Io ho solo paura. Una fottuta paura. Il mio nome era presente dodici volte nella boccia, dodici fogliettini con impressa la mia condanna a morte. Quello della mia migliore amica trentaquattro. E anche se adesso mi dovrei sentire un mostro a pensarlo, mi chiedo perché sia toccato a me e non a lei. La mente vacilla, sento il sudore gelido imperlarmi la fronte. Avrei voluto ci fosse lei al mio posto, qui, ora. Digrigno i denti e sento gli occhi inumidirsi. Perché proprio io? Perché? Allo scattare della fine del conto alla rovescia, corro giù dalla pedana, verso la prima arma che vedo. Perché proprio io? Non riesco a non pensarlo. Mi asciugo le lacrime e afferro la lama. Nel farlo, mi ferisco alla mano, ma non ci faccio caso. C'è un'altra ferita che squarcia il fianco. Ho appena il tempo di registrare il dolore.

 

[175 parole]

 

 

NdL: La raccolta è quasi finita, manca solo Cato all'appello e si prospetta il più problematico. Ho paura a scrivere di lui, lo ammetto, di renderlo troppo OOC. Questo tributo, la ragazza del sesto distretto, viene uccisa nel Bagno di Sangue, il primo giorno. Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate.

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Capitolo 12
*** [Distretto 6] Tributo maschio ***


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Distretto 6
Tributo maschio




Il conto alla rovescia è finito da dieci secondi. Li ho contati. E sono ancora sulla pedana.

Non voglio uccidere.
Non voglio stare nell'arena.
Non voglio diventare una bestia da macello per Capitol City.
“Uccidi” è l'unica parola che mi ha detto mio padre durante la visita.
“Uccidi”.
Come può la gente serbare tanto rancore da togliere la vita a qualcuno?
Come può un uomo uccidere un suo simile?
I conigli non si uccidono tra di loro, nemmeno i topi o le scimmie.
Guardo il coltello che ho in mano.
Non mi ero accorto di essere sceso dalla pedana, di averlo raccolto.
Qualcuno me lo toglie dalle mani, nello stesso momento in cui mi taglia la gola.
È un'esecuzione rapida.

[120 parole]





 

NdL: Ecco il pacifista del gruppo. Dopo tanta gente che uccide e viene uccisa una ventata di pacifismo. Non che finisca molto bene, però. Il tributo viene pugnalato da Cato durante il Bagno di Sangue.
 

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Capitolo 13
*** [Distretto 7] Tributo femmina ***


Correre. Correre verso la cornucopia. Brava ragazza, puoi farcela. Il tempo sta per scadere, quando il conto alla rovescia finisce corri verso la cornucopia. Ci riesci, si? Certo che ci riesco. Mi sono allenata per questo. Mi sono impegnata nei giorni di addestramento per questo.

Certo che ci riesco. Non ho fatto tutto per nulla, non ho sfilato sui carri per nulla, non mi sono fatta vestire come una bambola di pezza per nulla.

Certo che ci riesco. Non ho sperato invano.

Certo che ci riesco. Ci riuscirò.

L'eco della voce che ha declamato i numeri è ancora nell'aria: zero... zero... ero.. ero...

Poso un piede a terra e corro verso la cornucopia. Brava ragazza, vedi che ci riesci? Evito per un pelo un coltello lanciato da una mano anonima, poi devo scansare un fendente di una spada. Mi abbasso velocemente e mi sposto a sinistra, scattando in avanti. Supero il mio avversario, che si concentra su qualcun altro. Sono quasi arrivata alla cornucopia quando il ragazzo del distretto uno si para davanti a me. Ha una lancia in mano e io niente. Mi attacca, ma riesco a spostarmi in tempo. Non sono così fortunata al secondo affondo, che mi lacera il fianco.

Ma ci riuscirò, vero?

 

 

[206 parole]

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Capitolo 14
*** [Distretto 7] Tributo maschio ***


Quando l'eco dello “zero” pronunciato dalla voce non si è ancora diradato, sono già sceso dalla pedana. Senza guardare gli altri, corro verso la cornucopia. Sento l'adrenalina entrare in circolo, il cuore scoppiarmi nel petto. Non mi sentivo così da quando ho sentito il mio nome estratto per questi fottuti Hunger Games. Riesco a raggiungere uno degli scaffali nella cornucopia e un pugnale dalla lama lunga attira la mia attenzione. Afferro il manico e mi volto appena in tempo per vedere, con la coda dell'occhio, il ragazzo del secondo avventarsi su di me. Cazzo! Per il peso mi sbilancio, cado all'indietro, trascino giù l'assalitore, la mia schiena tocca terra e un dolore sordo mi stordisce. Merda, merda merda. Lui è sopra di me, ma la caduta l'ha distratto quel poco grazie al quale riesco a togliermelo di dosso. Mi rialzo in fretta e poco dopo lui fa lo stesso. In mano, ha una fottuta spada! Senza aspettare ancora, lo attacco con il mio pugnale ma riesce a parare il colpo. Le due lame cozzano, il suono del ferro aggredisce i timpani. Faccio un piccolo balzo all'indietro e cerco di colpirlo al fianco, ma riesce ad evitarmi scartando a destra. Contrattacca velocemente con un fendente che riesco a parare a malapena. Ho una paura fottuta. Digrigno i denti e riesco a sfuggire ad un altro affondo. Non durerà molto. Uno dei due morirà e non ho nessuna intenzione di essere io. Lottiamo per qualche minuto fino a quando un movimento non distrae entrambi. Un sibilo e una lancia si pianta esattamente fra noi due, mancandomi per un soffio. Avrebbe potuto uccidermi, porca miseria, avrebbe potuto uccidermi una lancia del cazzo lanciata da chissà chi! Ma è la mia distrazione ad essere fatale. Il tributo del secondo passa la spada nella mano sinistra e allunga l'altro braccio verso gli scaffali. Riesco a evitare il primo affondo ed il secondo. Faccio un passo alla mia sinistra, tenendo gli occhi fissi sulla sua spada. Non vedo il piccolo pugnale stretto nella sua destra.
Un attimo dopo, tutto ciò che sento è al petto un dolore che ha il sapore di morte.

 

[357 parole]

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Capitolo 15
*** [Distretto 8] Ragazza del fuoco nel bosco ***


Avvicino lentamente le mani al fuoco. Chiudo gli occhi per assaporare il calore sulla pelle. Sospiro. La mente vaga tra i ricordi della mia casa. La voce calda di mia nonna mi riempie le orecchie.

Mi ricordo delle fiabe che mi raccontava davanti al caminetto della nostra casa. Una lacrima scende lentamente sulla mia guancia fredda. La asciugo con rabbia scuotendo la testa.

Sono in una arena.

E devo uccidere, non devo pensare a casa, alla nonna.

Prendo la testa tra le mani.

Coprendo le orecchie.

Cercando di non pensare.

E non penso quando una lama mi trapassa da parte a parte.

Sgrano gli occhi.

Abbasso lentamente lo sguardo verso la spada, ma il mio assassino la estrae. Poi, sento il dolore della mia ferita.

Le risa beffarde e vittoriose mi accompagnano mentre mi accascio al suolo. Mentre i miei sensi lentamente si offuscano. Mentre un tepore mi invade il corpo.

Chiudo gli occhi aspettando pazientemente la mia fine.

Il tepore è simile a quello del fuoco.

 

 

Il buio non scompare.

Sono morta?

Lentamente apro gli occhi. Vedo il bosco dell'arena.

Io... non... sono morta?

Sento dei passi.

Apro gli occhi. Tento di scappare. Mi trascino. Sono venuti per finirmi. Non voglio morire!

Un ragazzo si avvicina e mi guarda negli occhi. Dentro, c'è solo tristezza.

Mi sorride.

-Mi dispiace- sussurra.

Non vuole uccidermi.

Sento le lacrime calde scendere lungo la mia guancia bollente.

-Raccontami una fiaba- è l'ultima cosa che riesco a dire.

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Capitolo 16
*** [Distretto 8] Tributo maschio ***


Sono riuscito a scampare al tributo del terzo distretto e ora mi ritrovo nella cornucopia. Una volta sceso dalla pedana, è iniziato il finimondo. C'è un pugnale che attira la mia attenzione, così lo afferro senza pensarci due volte insieme ad un'ascia. Non so combattere molto bene, ma l'allenamento prima di entrare nell'arena mi ha aiutato. So quello che posso fare.

Mi guardo intorno, ansioso. Qualcuno sfuggito al bagno di sangue che si sta consumando fuori sta entrando nella cornucopia. Mi nascondo sotto a un ripiano. Ho il cuore in gola, il respiro spezzato.

Non voglio morire così, non voglio morire... penso disperato. Mi sfioro le guance e scopro che sono bagnate di lacrime. Il ragazzo che è entrato -ora lo riconosco, è quello del distretto due- cerca delle armi utili. Mi tappo la bocca per paura che senta il mio respiro pesante. Fa che non mi veda, fa che non mi veda, prego dentro di me. Mi sfugge un singhiozzo. Il mio cuore salta un battito e un terrore folle mi invade. Non riesco più a vederlo. Dov'è? Dov'é? Mi chiedo, il mio sguardo perlustra frenetico il posto, ma la mia vista è parzialmente bloccata.

-Cucù- lui compare all'improvviso di fronte a me.

Sorride, mentre urlo per lo spavento.

Ed è l'ultima cosa che vedo.

 

 

[216 parole]

 

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Capitolo 17
*** [Distretto 9] Tributo femmina ***


La pedana era quasi confortevole, come l'abbraccio dei mentori, che si sono affezionati ai tributi ma che sanno di mandarli verso morte certa. Se avessi avuto Edward vicino, probabilmente mi avrebbe avvolto fra le sue braccia e avrei ascoltato il battito del suo cuore seguire il ritmo del conto alla rovescia.

Ma quando Marvel, il tributo maschio del primo distretto, si è trovato di fronte a me, non ha esitato un attimo. Io ho cercato i suoi occhi nella speranza di trovare una piccola traccia di umanità. Sono rimasta delusa, il vetro delle illusioni si è infranto accompagnato dal rumore di una lama che penetrava nel mio stomaco.

Pensare all'amore, in questo momento, è stupidamente inutile. Gli Hunger Games, per quanto siano stati concepiti per un capriccio, mascherato da una distorta forma di bene per i ribelli, più di mezzo secolo fa, sono una delle tante cose che uccide l'amore. Questo non è affatto l'arma più potente del mondo. Per distruggerlo ci vuole ben poco. Una lancia, ad esempio. Marvel ha impiegato qualche secondo a ritirare l'arma ed a correre via. La ferita è profonda, si apre sempre di più e temo che il mio corpo sputi fuori le viscere. Mi accascio al suolo ma il tonfo non lo sente nessuno. Cado all'indietro e rimango stesa. Il dolore è così insopportabile che non lo sento quasi più. Il cervello probabilmente ha iniziato a spegnersi.

Non c'è nessun film della mia vita che scorre davanti ai miei occhi. Solo il viso di Edward. Sarei morta con un sorriso sulle labbra, se gli avessi detto che l'amavo, perché non avrei avuto rimpianti.

Ma sul mio volto, ora, c'è solo il solco salato lasciato da una lacrima.

 

[284 parole]

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Capitolo 18
*** [Distretto 9] Tributo maschio ***


Quando è finito il conto alla rovescia mi sono buttato nell'arena. Senza pensare, senza riflettere, mi sono precipitato nel bagno di sangue, senza volerne far veramente parte.
“Pensa solo a scappare” sento la voce della mia sorellina nella mia testa “corri forte come fai tu, ti prego, non morire”.
Ma le mie gambe non si dirigono verso il bosco: uno zaino arancione ha attirato il mio sguardo.
Come posso scappare se la salvezza è ai miei piedi?
Lo raccolgo, ma intanto la femmina del dodici si è avventata sul mio zaino. Non posso darglielo... questo significherebbe morire! Lei tira la mia preda verso di se, ma io la tengo stretta.
Non può scapparmi.
All'improvviso si ferma, gli occhi sgranati, che guardano dietro di me. Prima che possa girarmi, sento un dolore alla schiena. Il sangue scorre rapido.
E infrango la promessa.



[141 parole] 

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Capitolo 19
*** [Distretto 10] Tributo femmina ***


Il tributo maschio del mio distretto è sulla pedana accanto alla mia. Ci conosciamo da qualche anno, abbiamo frequentato la stessa scuola, le nostre famiglie sono sempre state di sostegno l'una per l'altra. Quando alla mietitura l'hanno sorteggiato, mi è mancata l'aria. Avrei dovuto ucciderlo? Perché? Perché? Ascoltando la dichiarazione di Peeta, mi sono sentita compresa, in parte. Non lo amo né è un mio amico stretto, ma pensare che potrebbe morire per causa mia... è una cosa che non riesco a concepire.
Lui è sulla pedana accanto alla mia e scatta insieme a me alla fine del conto alla rovescia. Ci guardiamo un attimo negli occhi, prima di precipitarci verso la cornucopia. Non saremo prede né predatori l'uno dell'altra. Non questa volta. E forse, tenta anche di avvertirmi del pericolo che incombe alle mie spalle.
Ma non faccio in tempo a capire, che sento un dolore lancinante alla schiena.

 

[150 parole]

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Capitolo 20
*** [Distretto 10] Tributo maschio ***


Durante i giorni di allenamento, credevo di potercela fare, davvero. Avrei resistito fino alla fine dei giochi, per mia madre e la mia sorellina. Mi aspettano a casa, avranno gli occhi incollati sullo schermo. Saranno così in pensiero adesso. Non si sarebbero dovute preoccupare: sono forte, lo sanno, avrei potuto vincere questa edizione.
Non so cosa sia andato storto.
Forse, avrei dovuto capirlo prima, quando la ragazza del Dodicesimo distretto si era offerta volontaria come tributo. Forse, avrei dovuto capirlo quando il compagno confessava il loro amore. Forse, avrei dovuto capirlo non appena ho messo il piede fuori dalla pedana. Forse, avrei dovuto capirlo allora, e non sarei venuto a saperlo in questo modo: ho combattuto abbastanza da riuscire a guadagnarmi altre ore di vita. Non è bastato: me lo hanno fatto capire Cato e il taglio sul mio petto.

[140 parole]
 


NdL: Il tributo maschio del decimo distretto viene ucciso l'ottavo giorno, al mattino. Nel libro non viene specificato come, ma credo sia molto probabile che sia stato vittima dei Favoriti. Spero comunque che la raccolta stia piacendo come a me piace scriverla. Mi dispiace pensare che tra poco la concluderò (mancano solo due tributi), ma devo dire anche "finalmente", perché è una cosa che si trascina avanti da ben tre anni. Vi ringrazio per aver letto fino a qui.

 

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Capitolo 21
*** [Distretto 11] Rue ***


Ultimi Istanti

Distretto 12
Rue


"Canta" sussurro.
Katniss mi guarda. Ha le lacrime agli occhi. “Non piangere” tento di dire. Ma la bocca non vuole parlare.
Vedo le sue labbra che si muovono. E sento una melodia. Non riesco a distinguere le parole.
“Stammi vicino” penso.
Credo che abbia capito.
D'un tratto mi viene voglia di cantare le mie note. Ma non ci riesco.
Vorrei vedere mamma, papà e miei fratellini. Ma non posso.
La vista mi si sta offuscando.
Non sento più il dolore alla pancia.
Katniss sta ancora cantando.
“Non smettere e stammi vicino” penso.
No, non mi abbandonerà.
Ne sono certa.
E morire è come addormentarsi.


[102 parole] 

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Capitolo 22
*** [Distretto 11] Tresh ***


Mi butto stremato sullo spiazzo d'erba. Non riesco più a muovere un muscolo. La corsa mi ha tolto il fiato dai polmoni. Non ce la faccio più.
Sento dei passi che si avvicinano.
Chi..?
Sto per alzare la testa ma una lama si conficca nella mia schiena. E' penetrata nella mia carne. Urlo.
Mi è arrivato da dietro. E' Cato, ne sono sicuro. Lo riconosco perché sta ridendo. Ma la sua risata non è cristallina come quella di Rue. E' diabolica.
Rue.
Non sono riuscito a proteggerla, nonostante l'avessi promesso al padre.
Cato estrae la sua spada dal mio corpo. Il sangue scorre rapido.
Sento dei passi.
Si sta allontanando.
No, non posso morire così.
Mi alzo a fatica.
Non posso morire così.
Prendo il pugnale.
Non posso morire... lo lancio.
Mi dispiace, Rue. Non sono riuscito a ferirlo.
Cato si gira. E mi trapassa da parte a parte.
Cado all'indietro.
Non ti preoccupare, Rue, sto per raggiungerti.
Osservo le stelle.
Per l'ultima volta sorrido.
Un sorriso sincero.

“Sto arrivando”.



[169 parole]

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