~ Make Me Wanna Die ~

di _Rouge_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ~ Il Modo Migliore per Iniziare il Terzo Anno ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ~ Sibille ed Ippogrifi ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ~ Molliccio ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


La domanda centrale è una : E se ....E se Harry avesse avuto una sorella?! 
Non si tratta di una di quelle storie in cui improvvisamente il nostro amato Harry si trova tra capo e collo una sorella di dubbia provenienza.
No miei cari, questa fanfiction affonda le sue radici nel ''What if''?  Come sarebbe stata la storia più amata di tutti i tempi ( o almeno più amata dalla sottoscritta ,sicuramente!) se avesse incluso Arianne Lilian Potter??? Sorella gemella del nostro eroe.
Il prologo segue i primissimi momenti di ''Harry Potter e la pietra filosofale'' e già da questo potrete vedere come le mie intenzioni non sono di riproporvi fedelmente tutto l'operato della Rowling, anche perchè non sarebbe umanamente possibile imitarne la bravura. Il mio personaggio seguirà le linee base tracciate da mamma Rowling senza sovvertire la trama o i personaggi già esistenti, mi limiterò ,però, ad apportare alcune novità legate al personaggio , che permetteranno alla storia di trovare un proprio sviluppo ,spero armonioso, nei canoni del mondo di HP.
Non aggiungo altro, vi auguro una buona lettura!

_Rouge_

PROLOGO


 
- Primo anno,seguitemi.
Volsi lo sguardo verso il folto gruppo di miei coetanei che con aria spaurita mossero qualche passo in direzione della donna in attesa sulla rampa di scale.
Lasciai scorrere lo sguardo con avida curiosità su tutto quello che mi circondava,il marmo grezzo dei muri sembrava risaltare sotto le luci soffuse dallo splendido color ocra ,quello splendido connubio conferiva un’aria di altri tempi a quel luogo.
Mi voltai verso mio fratello ,continuava a camminarmi accanto seguito a ruota dal ragazzo dai capelli rossi,che ricordavo chiamarsi Ron.
Sul suo volto si poteva leggere una sorta di stupore reverenziale,probabilmente la stessa espressione impressa  nei volti di tutti quelli che come noi varcavano quelle porte per la prima volta.
Gli mostrai un sorrisetto allegro a cui rispose con una leggera contrazione delle labbra.
Sapevo quanto fosse teso .Probabilmente lo sarei stata anch’io se l’occhio dell’intero mondo magico fosse stato puntato da sempre su di me e io non ne avessi mai saputo niente fino al mio undicesimo compleanno. Ma fortunatamente tra i due era lui quello che tutti distinguevano nella folla .Lui,il bambino sopravvissuto.
A me sembrava essere toccato il ruolo secondario in tutta quella vicenda.Eppure non riuscivo badarci,era tutto troppo eccitante e nuovo per riuscire a provare anche solo un lieve sentimento rancoroso.
Tornai a guardare le facce curiose dei ragazzi che mi circondavano, attendevamo  con impazienza di oltrepassare i possenti battenti della porta d’innanzi a noi,dietro la quale, come ci aveva informato poco prima la donna con il buffo cappello nero,saremmo stati smistati in quelle che sarebbero state le nostre case di appartenenza.
- Ecco ci siamo -  sussurrò qualcuno .
 Scattai  sulle punte per avere una visuale migliore mentre le porte si spalancavano davanti a noi per permetterci l’accesso nella stanza.
Velocemente tutti ripresero a camminare ed io strinsi delicatamente il braccio di Harry mentre con un largo sorriso dipinto sul volto varcavamo la soglia di quella che si rivelava essere un’immensa sala illuminata in un modo tanto magistrale da farla risplendere interamente.
- E’…e’- balbettò qualcuno alle mie spalle
- Fantastico- conclusi  senza rendermene conto  mentre sollevavo lo sguardo verso il soffitto a volta dal quale si poteva vedere la notte stellata,sembrava che uno sprazzo dl cielo notturno fosse presente in quella stanza.
- Il soffitto non è vero,sembra un cielo stellato ma è una magia.E’ nel libro ‘’Storia della magia di Hogwarts’’,io l’ho letto!- affermò con tono saccente una ragazza dalla crespa chioma castana,cercando di contenere l’entusiasmo di tutti quelli che come me continuavano a guardare il soffitto ed emettere suoni sorpresi. Quell’informazione non riuscì a sminuire la mia meraviglia,il fatto che la magia potesse produrre qualcosa di tanto incantevole risultava essere ancora più magnifico di quanto non sarebbe stato uno spettacolo del genere se fosse stato naturale.
Harry mi tirò una manica del mantello per richiamare la mia attenzione.
Lo squadrai con aria interrogativa e lui mi indicò il centro della stanza dove si trovava un vecchio cappello adagiato su uno sgabello .
- Dunque ,prima di cominciare ,il professor Silente vorrebbe dirvi due parole- ci informò la donna dal cappello a punta .
 Gli occhi di tutta la sala sembrarono puntarsi sull’uomo dalla lunga barba bianca che si sollevò per guardarci meglio mentre iniziava a formulare alcune raccomandazioni su quelle che erano regole importanti ad Hogwarts.
Ascoltammo in profondo e religioso silenzio mentre il preside continuava a parlarci facendo scorrere lo sguardo su tutti con aria bonaria,capii all’istante che ,oltre ad essere uno dei maghi più importanti del mondo magico,come ci aveva fatto sapere Ron,era anche un uomo con delle qualità umane fuori dal comune.
Le mie riflessioni personali furono interrotte quando Silente si riaccomodò sulla sua sedia .
- Quando chiamerò il vostro nome verrete avanti,io vi metterò il cappello parlante sulla testa e verrete smistati nelle vostre case-  spiegò la donna mostrando dapprima una lunga pergamena ed infine il suddetto cappello.
Ci fu un attimo di silenzio mentre la professoressa scorreva i nomi della lista.
La tensione era tangibile .
- Hermione Granger
La piccola brunetta che poco prima aveva svelato i misteri del soffitto di Hogwarts avanzò titubante fino a raggiungere lo sgabello.
- Quella è tutta matta-asserì Ron mentre il vecchio cappello veniva adagiato sulla testa della ragazza.
Al mio fianco il corpo di Harry si tese ulteriormente .
-Rilassati - sussurrai mentre Hermione veniva mandata nel tavolo dei Grifondoro e al suo posto veniva chiamato un certo Draco Malfoy.
- Non ci riesco - replicò mio fratello mentre il cappello parlante urlava uno squillante ‘’Serpeverde’’ e il bel biondino sorrideva soddisfatto .
- Tutte le streghe e i maghi diventati cattivi erano Serpeverde -ci informò  Ron con aria spaurita prima che venisse chiamato il suo nome.
Lui e mio fratello si scambiarono un’occhiata solidale mentre il rosso raggiungeva il cappello.
Dopo un ulteriore sguardo lanciato a mio fratello compresi che aveva preso piuttosto seriamente quella storia delle Case. Dopo l’informazione datagli da Ron aveva seriamente paura di finire tra i Serpeverde,per quanto mi riguardava non riuscivo a capire tanto timore,alla fine conoscevo ben poco delle quattro Case ma non mi importava particolarmente in quale di essa sarei finita. Harry però, a detta del suo colorito pallido,non sembrava essere della stessa opinione.
Stavo quasi per ammonirlo nuovamente quando sentii il sangue gelarmi.
- Arianne Potter-chiamò a gran voce la professoressa soppesando con gli occhi la folla fino a trovare il mio volto sorpreso.
Cercai di articolare qualcosa,ma non vi riuscii ,troppo sorpresa da tanta rapidità,cosi,mi limitai a scambiare un’ultima occhiata con mio fratello e dopo un piccolo sospiro iniziai a salire i gradini che mi separavano dal mio destino.
‘’ Sta calma, sta calma”  continuai a ripetermi mentre il cappello mi veniva adagiato sul capo.
-Oh ,bene,la giovane Potter…
Sgranai istintivamente gli occhi .
-Mente brillante la tua Miss Potter,arguta e perspicace .Forse….poco riflessiva- asserì
-Si,senza dubbio.Agisce d’istinto in ogni occasione,questo dovrebbe cacciarti in molti guai-  abbassò il tono come si trattasse di una confessione, qualcosa di strettamente privato che non meritava di essere udito dal resto dei curiosi . - Riesco a vedere inoltre una certa voglia di distinguersi fra tanti…In questo caso non posso che dire…- ci fu una piccola pausa che tenne tutti col fiato sospeso
 -SERPEVERDE- urlò forte il cappello.
Una serie di applausi partirono dal tavolo sulla destra, facendomi sorridere allegramente mentre il cappello mi veniva tolto permettendomi cosi di raggiungere i miei compagni di casa.
- Benvenuta
-Benvenuta- continuarono a congratularsi una volta che mi fui introdotta nel tavolo.
SentiI un fiotto d’eccitazione pervadermi mentre osservavo tutti quei volti nuovi farsi avanti per darmi il ben venuto fra di loro.
Ma prima che potessi veramente ambientarmi la mia attenzione fu riportata nuovamente al centro della sala.
Era il turno di Harry. Vidi mio fratello scambiare qualche battuta con il cappello ,appena un paio di minuti ed ecco che il verdetto venne espresso.
 - GRIFONDORO
Sapevo che Harry avrebbe insistito per finire li anche se questo significava separarci, ciò che non avevo previsto era il senso di sollievo che mi pervase .
Appartenevamo a due case diverso ,questo avrebbe significato un sostanziale cambiamento nel nostro rapporto , eppure quando un coro di ‘’Abbiamo Potter’’ si sollevò dal  tavolo dei Grifondoro non potei che essere lieta di non trovarmi fra la mischia.
Potevo essere finalmente Arianne,solo Arianne,non avrei più dovuto giocare come la controfigura di mio fratello.
Finalmente avevo trovato qualcosa che apparteneva solo a me,osservai i miei compagni di casa e sorrisi felice,li in mezzo nessuno di loro avrebbe preferito Harry,li in mezzo io ero libera di essere apprezzata.
Scorsi velocemente i volti che mi si presentavano davanti fino ad imbattermi in quello del giovane biondo che era stato smistato qualche minuto prima di me.
- Piacere, sono Draco Malfoy
Il sorriso sul mio volto si accentuò ulteriormente  - Aria- risposi stringendogli la mano.
Il ragazzo ricambiò il mio sorriso con un piccolo ghigno che ben presto avrei imparato a riconoscere come familiare.
- Benvenuta nei Serpeverde .
 
 
Il mio nome è Arianne Lilian Potter e questa è la mia storia.


 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ~ Il Modo Migliore per Iniziare il Terzo Anno ***


CAPITOLO 1- IL MODO MIGLIORE PER INIZIARE IL TERZO ANNO


- Aria,puoi almeno velocizzare?! - sbottò Daphne soffermandosi in cima alle scale mentre mi lanciava un’occhiata avvilita.
- Solo …un attimo -replicai con tono distratto concentrando la mia attenzione sui bottoni laterali della gonna della divisa , si rifiutavano di collaborare con le mie dita nel difficile tentativo di riuscire ad affibbiarli correttamente.
Con la coda dell’occhio riuscii a vedere la mia amica roteare gli occhi,
- Ci uccide,me lo sento.
- Fatto -esultai quando finalmente anche l’ultimo bottone andò a rivestire l’asola di appartenenza.
- Bene,ora sbrigati- insistette Daphne saltellando leggermente sul posto.
Ricominciai a salire i gradini della scalinata cercando di non perdere ulteriormente tempo ,a meno che non avessi voluto vedere Daphne in preda ad un attacco isterico.
- Questa volta nessuno potrà impedirle di trasformarci in due posaceneri.
Sospirai sollevando lo sguardo al soffitto - Vuoi rilassarti Daph-la supplicai con tono stanco.
- Rilassarmi?!-ripetè voltando velocemente la testa bionda -Come potrei rilassarmi quando è solo il primo giorno e siamo già in ritardo a Trasfigurazione?!
Non riuscii a trattenere un sorrisetto .
- Hai veramente cosi tanta paura della McGrannit?- chiesi in tono divertito .
Daphne strabuzzò leggermente gli occhi - Ma certo che mi fa paura quella donna,e dovrebbe farne anche a te .Odia già tutti i Serpeverde senza che ci sia bisogno di dargli dei buoni motivi ,eppure tu trovi sempre il modo di offrirgliene di ottimi - mi lanciò un’occhiata carica di accusa.
- Non credo di essere la sola in ritardo - replicai .
Daphne inarcò le sopracciglia curate - Almeno io non ho trasformato il suo cappello in un rospo.
- E’ ingiusto che mi si rinfacci un episodio come questo,è successo durante il primo anno e son passati ben due anni da allora.
- Oh,si certo! -si limitò a dire ,lasciando cadere il discorso mentre raggiungevamo l’enorme porta in legno scuro ,dietro la quale si stava svolgendo la lezione di Trasfigurazione.
Rimasi qualche istante in attesa che Daphne spingesse la pesante maniglia,ma ciò non accadde.
- Beh,non apri?-chiesi in tono confuso,
- Sto cercando di raccogliere il coraggio- ammise con un filo di voce.
Sospirai pesantemente scansandola con un braccio mentre allungavo l’altr per aprire la porta . Ma ancor prima di riuscire ad afferrare la fredda maniglia, la porta si spalancò emettendo un forte tonfo mentre si scontrava con la parete sul lato .
Lanciai un’occhiata rapida a Daphne che si affrettò a ricambiare con un’espressione stupita identica a quella che si poteva leggere sulla mia faccia.
- Signorina Potter ,Signorina Greengrass, che piacere avervi qui con noi - la voce della McGrannit fuoriuscì affilata e gelida come una lama,senza la minima traccia di cortesia che lasciava presagire la frase in se.
Cercai di aprir bocca per dire qualcosa ,ma una gomitata ben assestata di Daphne ,mi fece desistere.
La McGrannit lasciò saettare lo sguardo da me alla mia compagna di sventura prima di tornare a parlare :
- Ora,eviterò di chiedervi una valida e motivata giustificazione a questo ritardo. Sono certa che tutto quello che riuscireste a dire in vostra discolpa,sarebbero delle balbettanti ,e del tutto controproducenti, scuse che non riuscirebbero a convincere neanche voi stesse - sentenziò esprimendosi con la stessa calma eloquenza che utilizzava di continuo.
- Mi fa piacere notare che siete d’accordo con me –concluse quando un’ulteriore occhiata le fece intendere che non l’avremmo contraddetta.
- Andate a sedere e cercate di recuperare il tempo che avete perso .
Daphne non sembrò intenzionata a farselo ripetere nuovamente e sfrecciò dritta nel posto che Blaise le aveva riservato.
Mi feci strada fra i banchi ricevendo alcune occhiatacce da qualche tasso rosso particolarmente inviperita per l’interruzione della lezione.
Lanciai un piccolo sorriso a mio fratello che mi osservava dal suo posto accanto a Ron.
Harry ricambiò l’occhiata scuotendo leggermente la testa senza però riuscire a trattenere un sorriso divertito.
Gli mostrai un occhiolino veloce prima di raggiungere il posto riservatomi da Caris.
Lasciai cadere la mia borsa a terra,incurante di quello che vi tenevo dentro ,ed infine mi voltai a fissare la mia amica.
Sul suo volto mostrava un sorrisetto sardonico.
- Arrivare in ritardo il primo giorno dall’inizio delle lezioni è proprio da te .
- Beh,di sicuro non avrei ritardato se qualcuno ,questa mattina,non fosse scappata fuori dalla stanza dimenticandosi di svegliarmi - replicai guardandola di sottecchi.
Il sorrisetto che le aveva increspato le labbra poco prima sparì del tutto. Velocemente distolse mentre lo sguardo dal mio per riportarlo sulla propria pergamena .
- Quando ho lasciato la stanza Daphne era li con te.Credevo che almeno una delle due avrebbe potuto alzarsi in tempo .
Una piccola smorfia mi incurvò le labbra - Sai che da quando fa le ore piccole con Blaise non è molto affidabile come sveglia - le feci notare,lanciando uno sguardo veloce al tavolo in cui Blaise accarezzava la mano della mia amica.
Caris si limitò ad annuire senza mostrare un vero interesse per la cosa,questo mi spinsi a credere che stesse cercando di lasciar cadere il discorso.Pessima mossa.
- Allora,dove sei scappata questa mattina?- domandai .
La vidi cercare di mantenere un atteggiamento tranquillo nel tentativo di sminuire il mio interesse
-Non sono scappata proprio da nessuna parte,semplicemente mi sono svegliata piuttosto presto e ho deciso di terminare i compiti estivi che avevo lasciato in sospeso- spiegò con tono neutro -Sai com’è siamo arrivate al terzo anno,anche tu dovresti iniziare a prendere lo studio sul serio – aggiunse rivolgendomi finalmente un’occhiata, che fu però fin troppo veloce.
- Non cercare di cambiare discorso- la ammonii smascherando le sue intenzioni,- Dunque,ti sei alzata,sei scesa in sala grande e…?- la esortai ricapitolando velocemente il discorso che aveva lasciato a metà.
Vidi le sue guance tingersi lievemente di rosso mentre cercava di continuare a mantenere un tono privo di qualunque inflessione emotiva.
- Si beh,sono scesa e in sala grande, ho trovato Theo che si è offerto di aiutarmi con i compiti,e così siamo andati in biblioteca per stare più tranquilli - concluse mentre il suo colorito rossastro tradiva il suo tono piatto.
Sbattei un paio di volte le palpebre prima di voltarmi alla ricerca del ragazzo in questione,lo trovai a qualche tavolo di distanza intento a scribacchiare sulla propria pergamena,mentre Draco al suo lato faceva del proprio meglio per copiare.
- Non pensavo che ti piacesse Theo- ammisi finalmente tornando a guardare verso la mia amica,che nel frattempo aveva seguito il mio sguardo fino al tavolo del ragazzo e ora sorrideva con aria impacciata.
- Beh,di sicuro devi trovare una scusa più convincente dello studio per infilarti sotto le sue coperte -sentenziai lanciandole uno sguardo malizioso.
- ARIA-strillo guardandomi con gli occhi sbarrati per lo stupore mentre le guance le si coloravano nuovamente di un rosso acceso.
Prima che una di noi due potesse apri bocca,anche solo per replicare,la voce autoritaria della McGrannit interruppe quel siparietto -Signorina Potter,Signorina Danver ,gradireste forse che io ed il resto della classe ci spostassimo fuori dall’aula,cosi che voi due possiate continuare ad intrattenervi senza essere disturbate?!-. La sua espressione era tutt’altro che amichevole.
- Ci scusi -mormorò con un filo di voce Caris.
La McGrannit sostenne il nostro sguardo per qualche secondo in più,dopo di che tornò a prestare attenzione ad alcune carte che le ricoprivano la scrivania.
Caris mi scoccò un’occhiata carica di rimprovero e capii che , almeno per il momento,non sarei riuscita a saperne di più sulla sua nuova cotta.
- Allora,Cosa dobbiamo fare?-chiesi quando ebbi notato che l’attenzione di tutti i presenti era concentrata sulle pergamene che si trovavano davanti.
Caris si sistemò una ciocca castana dietro l’orecchio, -Dobbiamo esporre i cinque punti…-
- Ma cosa…?- sbottai interrompendola e portandomi una mano fra la lunga chioma nera per tastare il punto nel quale si era infranto un piccolo foglietto di carta prima di posarsi sul tavolo.
Mi voltai alla ricerca del mittente che non fu difficile da individuare una volta incontrati gli sguardi divertiti di Theo e Draco.
Dopo aver lanciato loro un’occhiata critica,riportai la mia attenzione sul pezzo di carta .
Con fare sbrigativo aprii i lembi precedentemente piegati e guardai il contenuto.
Una risatina fuoriuscì dalle labbra di Caris quando entrambe fummo in grado di osservare la mia caricatura dibattersi sotto un fulmine fuoriuscito dalla bacchetta di un secondo personaggio che,dalle dimensioni spropositate del cappello,si intuiva essere la McGrannit.
Senza troppi sforzi riuscii a distinguere i tratti caratteristici dei disegni di Draco,perciò,fu a lui che lanciai il pezzo di carta dopo averlo arrotolato.
Il ragazzo parò il colpo con la mano senza troppi problemi, non si diede neanche la pena di smettere di ridere.
- Idioti -mormorai prima di essere costretta ad abbassare la testa mentre la McGrannit alzava il volto e tornava a fendere l’aria con lo sguardo.
- Ripeti quello che dobbiamo fare -chiesi a Caris tornando a prestarle la più completa attenzione
- In breve dobbiamo elencare e spiegare le cinque fasi che comprendono la trasformazione di un indumento in un animale.
Annuii vigorosamente - Bene…e quali sarebbero queste cinque fasi?.
Caris sollevò lo sguardo dalla sua pergamena per riportarlo su di me - Non credi che se lo sapessi il mio foglio non sarebbe totalmente bianco?!- replicò con tono esasperato.
Roteai gli occhi - D’accordo non ti agitare.
Ricominciai a guardarmi in giro alla ricerca di qualche aiuto quando ecco sopraggiungere un’idea.
-Presto,passami un pezzo di pergamena-ordinai a Caris con fare sbrigativo senza perdere di vista il mio obbiettivo.
-Ma…-
-Presto-insistetti lanciandole un’occhiata veloce.
Finalmente si arrese passandomi un pezzo di pergamena sul quale iniziai a scribacchiare qualche frase in modo veloce.
Dopo essermi assicurata che la McGrannit non stesse guardando,estrassi la bacchetta dalla mia borsa .
Picchettai due volte la punta sul foglio che prese a librarsi nell’aria e dopo una breve giravolta planò elegantemente davanti gli occhi di Theo.
Il ragazzo guardò il pezzo di carta con aria stranita,ma non perse tempo e lo aprì.
Vidi i suoi occhi scorrere sul testo e dopo aver riconosciuto la mia calligrafia roteò gli occhi e mi lanciò un’occhiata critica.
- P e r f a v o r e _ scandii piano con le labbra ,aggiungendo uno sguardo supplichevole e finalmente lui cedette.
Dopo qualche minuto il foglio riatterrò sul mio tavolo.
Aprii il piccolo pezzo di carta sotto lo sguardo stupito di Caris ,
- Non dire una parola- si affrettò ad intimare una volta notata la mia espressione vittoriosa.
Senza smettere di sorridere sistemai il foglio fra noi e iniziai a ricopiarne il contenuto su una pergamena nuova.
***

- Finalmente,pensavo che quest’ora non sarebbe mai passata- affermò Blaise accompagnando la frase con un sospiro carico di sollievo.
Avevamo abbandonato l’aula di Trasfigurazione da qualche istante ma nessuno di noi tardò a riconoscere il proprio sollievo.
Daphne era l’unica a conservare un’espressione abbattuta.
- Ma che ti prende?-si informò Caris guardandola con aria confusa,non era proprio da Daphne mostrare quell’aria tormentata dopo essere sopravvissuta ad un’ora di Trasfigurazione.
-Pensa che le sia andato male il tema- spiegò Blaise al posto della propria ragazza .
- Male?- ripetè quest’ultima in tono stridulo -E’ stato il peggior elaborato nella storia degli elaborati di Trasfiguarazione .
Vidi Theo e Draco roteare gli occhi davanti all’ennesima scenata della ragazza .
- A te com’è andata?- mi chiese a quel punto la bionda appoggiandosi al braccio di Blaise.
Mi limitai a fare spallucce mentre concentravo lo sguardo sul corridoio che stavamo attraversando per raggiungere l’aula di Pozioni .
- Penso che grazie a Theo eviterò un ‘’Trollesco’’-affermai,lanciando un piccolo sguardo al mio amico che ricambiò con un occhiolino.
Daphne tornò a mugugnare sempre più depressa - Spero che almeno il mio tema sulla pozione Riduttiva basti a soddisfare Piton.
Alla menzione del tema estivo lasciato da Piton contrassi istintivamente le labbra in una piccola smorfia. - Dalla tua facci si direbbe che tu non abbia svolto nemmeno quello- Draco mi regalò il suo sorrisetto di fabbrica .
- Ho avuto un’estate intensa-cercai di giustificarmi,
-Si certo...
La verità era che avevo avuto quel tema davanti gli occhi per tutta l’estate,ma pur non avendo nulla di più interessante da fare ,avevo sempre rimandato il momento.
Come se questo non bastasse gli ultimi giorni estivi,durante i quali solitamente mi mettevo in pari ,erano andati a farsi benedire dopo che Harry aveva deciso di gonfiare come un pallone aerostatico la sorella dello zio Vernon rischiando quasi l’espulsione da Hogwarts.
Ovviamente non intendevo utilizzare quella storia per giustificarmi con Draco .
Notai che il biondo continuava ad osservarmi con un’espressione provocatoriamente divertita ,decisi cosi di replicare - Tu invece Mr.Saccente?!Scommetto che neanche tu hai perso tempo per svolgere quel tema.
Draco sollevò un sopracciglio prima di sollevare le spalle con indifferenza.
-Sappiamo entrambi che Piton non mi chiederà mai di leggerlo- mi fece notare.
Aprii bocca per protestare ma la richiusi quasi subito :aveva ragione ,Piton non avrebbe mai messo in difficoltà il suo pupillo.
- In tal caso io occupo il posto accanto al tuo- lo informai proprio mentre raggiungevamo l’aula di Pozioni.
- Mi sento leggermente usato Aria!- affermò senza nascondere un sorrisetto compiaciuto.
- Solo perché spero di passare inosservata accanto a te non significa che io non apprezzi la tua compagnia-Mi abbandonai nello sgabello accanto il suo regalandogli un sorriso furbo.
La possibile replica del biondo venne messa a tacere dalla brusca entrata di Piton che,dopo aver richiuso le pesanti porte con un gesto veloce della bacchetta,si diresse con passo spedito al proprio tavolo.
Passò fra le file di banchi senza degnare la classe di un saluto e con la solita aria altezzosa iniziò a squadrare le facce di tutti gli studenti presenti nell’aula.
Mi addossai maggiormente al muro mentre gli occhi di Piton continuavano a scrutare i volti ammutoliti dei presenti.
Ero sempre più convinta che quell’uomo provasse piacere nel leggere il terrore negli occhi degli studenti che lo guardavano.
Draco sembrava essere l’unico totalmente immune in quella stanza.
- Signor Paciock- esordì ad un tratto il professore che aveva smesso di perlustrare la stanza per fissare il suo sguardo in quello del Grifondoro che sembrava terrorizzato,
- S…si- mormorò rauco.
- Legga il suo tema- sibilò l’uomo con la sua tipica cadenza strascicata .
Neville tremò visibilmente,mentre con mani malferme sollevava leggermente la pergamena che teneva davanti.
Cercò di schiarirsi la voce ma quello che gli uscì fu una sorta di lamento strozzato.
Questo indispose ulteriormente Piton che non cercò di nascondere una smorfia
- Stò aspettando.
Il Grifondoro iniziò a leggere ciò che aveva prodotto durante l’estate e pur non sembrando tanto male ciò non bastò a Piton
- Si fermi Signor Paciock,credo che non potrei sentire altro! - affermò con aria schifata.
Neville non sembrò tranquillizzarsi neanche quando a prendere la parola fu un Corvonero. Probabilmente temeva che Piton potesse tornare a lui con qualche domanda,ma ciò non accadde. Piton passò da un ragazzo all’altro mostrando una sempre più crescente insoddisfazione per ciò che sentiva.
L’unico elaborato che non fu stroncato sul nascere fu quello di Theo,che come suo solito riuscì a fare bella figura ,anche se questo Piton non lo ammise apertamente .
Seguii il saltellare incessante di Piton da un tema all’altro costantemente preoccupata che potesse arrivare a me.
- Ma cosa gli prende a quei due?- chiese di punto in bianco Draco richiamando cosi la mia attenzione.
Il ragazzo indicò con un gesto del capo il tavolo nel quale sedevano Caris e Theo . I due erano intenti a sorridere mentre intrattenevano una conversazione.
Nei due anni precedenti non si erano mai calcolati particolarmente,ecco perché risaltava subito all’occhio quel piccolo cambiamento .
Theo proprio come Draco ,ara uno dei ragazzi più richiesti in tutta Hogwarts,ma al contrario dell’amico aveva a cuore anche il proprio ruolo da studente.
Lo trovavo perfetto per Caris che era una ragazza sensibile.
- Credo che stia per nascere una nuova coppia -mi limitai a spiegare sollevando leggermente le spalle.
A quelle parole Draco mostrò una smorfia che poteva concorrere con quella dipinta sul volto di Piton dall’inizio della lezione.
- Hanno fatto un bagno comune nell’Amortentia ?- sbottò in tono cinico indicando prima Daphne e Blaise , poi Theo e Caris.
- Già,credo che fra un po’ ci toccherà celebrare il matrimonio di Tyger e Goyle.
Vidi la smorfia sul volto di Draco accentuarsi mentre apriva bocca per replicare ma prima ancora che potesse emettere una sillaba ,la voce di Piton sopraffece tutte le altre :
- E’ chiaro che i vostri cervelli non siano riusciti ad elaborare qualcosa anche solo lontanamente apprezzabile- fece una pausa per far scorrere lo sguardo sugli studenti che sembravano averlo disgustato maggiormente.
- Tuttavia,se volete salvarvi da una voto in Pozioni che potrebbe compromettere la vostra posizione scolastica,vi do la possibilità di mostrarmi qualcosa di almeno sufficiente nel campo pratico.
Con un colpo di bacchetta fece aprire il piccolo armadio nero che si trovava sul fondo dell’aula.
Una pila di libri ne uscì fuori iniziando a distribuirsi sui vari banchi.
Guardai con occhio critico la copia che si posò davanti a me e Draco : oltre ad essere piena di polvere sembrava potersi decomporre da un momento all’altro.
- Pagina venti- ordinò Piton.
Scorsi velocemente le pagine per raggiungere quella richiesta mentre Draco sistemava il calderone al centro del nostro tavolo.
-Pozione Rigenerante- lessi ad alta voce .
Draco gettò una rapida occhiata alla pagina prima di mettersi all’opera.Come sempre mi ritrovai ad osservarlo stregata mentre con movimenti calibrati,sminuzzava qualche erba o versava il contenuto di alcune fialette nel calderone.
Senza ombra di dubbio in Pozioni Draco eccelleva e quello che per pigrizia non gli riusciva nello scritto riusciva comunque a compensarlo nella pratica.
Era difficile trovare qualcuno più portato di lui in quella materia e trovava sempre il modo per rinfacciarmelo. D’altro canto, anche io avevo un asso nella manica: nessuno,neanche lui, riusciva a superarmi in Difesa contro le Arti Oscure.
Ero sempre stata portata per quella materia che sembrava essere l’unica che riuscissi a passare a pieni voti senza il minimo sforzo .
- Hai intenzione di aiutarmi?- chiesa ad un tratto allontanandomi dalle mie silenziose costatazioni.
Dipinsi un sorriso scaltro sulle labbra - Stai facendo un ottimo lavoro da solo non vorrei rovinare tutto.
- Sei una pessima bugiarda -si limitò ad informarmi senza però insistere oltre.
Quando finalmente il composto fu pronto Piton venne ad analizzarlo e si limitò a sillabare un “Mmh” che nel gergo di Piton era segno di approvazione.

***

Le ore passarono lente fra una lezione e l’altra dove io cercai di destreggiarmi per mascherare il fatto che non avessi aperto libro durante tutta l’estate.
Arrivata all’ultima lezione del giorno ero particolarmente stanca e agognavo il momento in cui avrei potuto abbandonare quelle aule.
Per mia fortuna quel momento arrivò prima del previsto , la lezione d’Incantesimi fu interrotta prima del tempo dopo che Daphne aveva cavato un occhio a Vitious che ,dopo aver urlato qualcosa di veloce ed incomprensibile ,aveva deciso di recarsi in infermeria sotto gli sguardi divertiti di noi studenti.
- Non è stata colpa tua!- insistette Blaise iniziando a lasciar trapelare una nota stanca nella propria voce.
Era da quando avevamo abbandonato l’aula che continuava a cercare di risollevare il morale della propria ragazza.
- E’arrivato alle mie spalle senza che me ne accorgessi ,piccolo com’è non sono riuscita a notarlo-si giustificò per l’ennesima volta Daphne con tono affranto.
Mi scambiai uno sguardo d’intesa con Caris ,tutti sapevamo che l’unica cosa ad essere ferita in Daphne era il suo orgoglio ,cosi io ,Theo e Draco ci limitammo al silenzio attendendo che le parole di conforto di Blaise e il supporto di Caris lenissero l’attacco isterico della bionda .
Nel frattempo ci spostammo nel patio per riuscire a respirare un po’ d’aria fresca.
Notai due ragazze del Corvonero sollevare lo sguardo verso di me prima di iniziare a confabulare fra loro.
Corrugai la fronte davanti a quella stranezza ,ma prima che potessi riflettere ulteriormente sulla cosa,la voce di Blaise mi distrasse facendomi riportare l’attenzione nel gruppo.
-Aria,pronto,mi senti?- gesticolò con una mano davanti al mio viso
- Si scusa,mi ero distratta- mi limitai a dire ,ma a lui bastò per tornare a ripetere ciò che non avevo udito - --Ti ho chiesto che impegni avessi per oggi pomeriggio .
Lo scrutai con aria confusa ,conoscevo bene Blaise e sapevo che quella domanda puntava a qualcosa ma non sapendo a cosa di preciso decisi di rispondere con sincerità;
-Penso che mi chiuderò in camera in compagnia dei libri per recuperare .Non ho intenzione di passare un’altra giornata come quella di oggi.
Blaise annuì con aria distratta .
- Ma perché ti interessa tanto?- si informò Theo precedendo la mia domanda .
Blaise sembrò ignorare l’intromissione del ragazzo e tornò a rivolgersi a me;
- Mi chiedevo,se fossi interessata a seguire l’allenamento di Quidditch..
- Venire a seguire l’allenamento?! -ripetei incredula.
- Si ,insomma,non ne vieni a seguire uno da un sacco di tempo
Il che era vero,avevo assistito a soli due allenamenti avevo deciso di non seguirne più dato che risultavano essere una colossale perdita di tempo.
-No grazie Blaise,credo che passerò - lo informai con tono ironico.
-Oh andiamo Aria,non puoi sprecare una giornata tanto bella fra i libri . Inoltre credo che a Flint farebbe veramente piacere vederti li
- Flint?- ripetei con tono stupito mentre risalivo all’origine dell’interesse di Blaise.
-Stai scherzando vero?- aggiunse Daphne guardando il suo ragazzo con nuovo interesse.
- Per niente-protestò quest’ultimo in tono risoluto,
- In questo caso Blaise,credo che declinerò a maggior ragione il tuo invito- sentenziai.
Il solo fatto di sapere che Marcus Flint provasse anche solo un lontano interesse nei miei confronti bastava a darmi la nausea. Ma questo Blaise non sembrò comprenderlo.
- Cos’ha Flint che non va?-
- E’un’idiota- intervenne a quel punto Draco mostrando un’espressione schifata.
- Ma è anche amico tuo- ribattè Blaise con espressione stralunata,
-Draco ha ragione: Flint è proprio un emerito idiota e non serve essere suo amico per non capirlo_ replicò Daphne.
Vidi un’espressione smarrita dipingersi sul volto di Blaise una volta resosi conto di aver tutti contro.
- Non è cosi,e poi mi ha solo chiesto un favore da amico e io non sto a giudicarlo ma…- cercò di riprendere la propria sicurezza mentre ricominciava a difendere il proprio amico,ma non riuscii ad ascoltare la fine del discorso. La mia attenzione fu richiamata altrove quando posai lo sguardo su un gruppetto di Grifondoro che continuavano a fissarmi mentre borbottavano qualcosa fra loro.
Mi diedi quasi della paranoica,ma quando intercettai gli sguardi di altri studenti e udii alcuni bisbigli sommessi intorno a me capii che stava succedendo qualcosa .
Sentii il sangue ribollirmi dentro davanti ad un’ennesima occhiata e quasi non mi accorsi di essermi diretta con passo spedito proprio verso il quartetto di Grifondoro che per prime avevano richiamato la mia attenzione.
-Aria,ma dove vai?- sentii qualcuno urlare alle mie spalle,probabilmente si trattava di Caris,ma ero troppo nervosa per poter riuscire a distinguere la voce della mia amica.
Le quattro Grifondoro si mossero nervosamente sul posto quando notarono che mi stavo avvicinando a loro rapidamente. Vidi una di loro sussultare mentre con fare maldestro arrotolava il giornale che teneva in mano e cercava di portarselo dietro la schiena
- Non tanto in fretta,dammelo!- le intimai parandomi davanti al suo volto sconvolto.
- C…cosa?- balbettò la ragazza con un fil di voce
- Hai capito perfettamente,ora non costringermi a ripeterlo oppure ti ritroverai a rimpiangerlo - la minacciai con voce tagliente.
La ragazza iniziò a guardarsi intorno ,probabilmente alla ricerca di un supporto,ma questo non arrivò, dei molteplici studenti che affollavano il posto,nessuno aveva avuto il coraggio di intromettersi.
- L’hai sentita o no?- intervenne in quel momento Draco portandosi alla mia destra mentre lanciava un’occhiata minatoria all’altra che impallidì ulteriormente .
- E…ecco- si limitò ad acconsentire con voce tremante mentre allungava la mano in cui stringeva il giornale,lasciando poi che io lo afferrassi con fare sbrigativo.
Senza badare più alla piccola inutilità che continuava a fissarmi con aria colpevole,abbassai lo sguardo su quella che si rivelò essere l’edizione giornaliera della gazzetta del profeta.
All’inizio rimasi alquanto interdetta mentre lanciavo uno sguardo veloce ai vari titoli in prima pagina,non riuscivo a capire come potessi essere coinvolta in uno di quegli articoli,quando il mio sguardo si fermò sulla foto di un uomo dal volto scarno e dai folti capelli bruni che continuava a dimenarsi dalla foto al centro della pagina.
Corrugai la fronte mentre davo una rapida lettura al titolo: ‘’Black in libertà: il braccio destro del Signore Oscuro non lascia sue tracce’’, senza riuscire realmente a cogliere il motivo per il quale mi sentivo fortemente attratta da quell’articolo iniziai a leggerne il primo paragrafo .
Bastarono poche righe per informarmi di quello che sembravo essermi persa,poche righe per comprendere che ,effettivamente,quell’articolo era direttamente collegato a me,poche righe per sentirmi mancare la terra sotto i piedi,come non succedeva più da tempo.
- Aria,tutto bene?- sentii chiedere da Daphne,ma le mie labbra non riuscirono a formulare una risposta mentre la nube di confusione che aveva appannato la mia mente iniziò a dissiparsi per far spazio alla rabbia.
Senza pensarci due volte partii con passo spedito in direzione del castello decisa più che mai a chiarire quella storia nell’immediato.
- ARIA - mi richiamò un coro di voci alle mie spalle,ma non vi badai.
Continuai a stringere la gazzetta del profeta nella mano destra e una volta raggiunto il corridoio del primo piano lo attraversai come una furia,incrociai lo sguardo di qualche ragazzo che osservava il mio passaggio con aria stralunata,ma non prestai loro attenzione,concentrata com’ero sul mo obbiettivo.
Una volta svoltato verso le scale che conducevano dritte a quella che era la sala comune dei Grifondoro intravidi Neville Paciock camminare nella mia direzione. Il ragazzo non sembrava essersi accorto della mia presenza perciò quando mi parai davanti a lui sussultò.
-Dov’è mio fratello?-sbraitai lasciandogli intendere che non avevo tempo da perdere.
Il ragazzo sbattè un paio di volte le palpebre con aria confusa -In Biblioteca…credo- affermò con non troppa sicurezza,ma quello mi bastò.
Senza degnarlo di una parola in più mi voltai e mi allontanai ripercorrendo nuovamente il corridoio di poco prima,questa volta diretta alla Biblioteca.
Mi sembrò quasi di aver volato quando finalmente mi introdussi nella grande stanza silenziosa ricolma di libri, mi soffermai qualche istante al centro della stanza iniziando a scrutare i vari tavoli dove alcuni studenti erano chinati su vari tomi polverosi.
Finalmente trovai ciò che cercavo a qualche tavolo di distanza da me .
Ron diede una gomitata ad Harry quando mi vide incedere verso di loro come una furia e mio fratello sollevò lo sguardo dalla propria pergamena proprio nel momento in cui raggiungevo il suo tavolo e vi lanciavo sopra l’edizione stropicciata della Gazzetta del Profeta.
- Tu sapevi di questa storia?!
Harry spostò lo sguardo dal mio per riportarlo sulla copia del Profeta davanti ai suoi occhi.
-Allora?- insistetti alzando il tono della voce,a quel punto mio fratello tornò a guardarmi con espressione indecifrabile – Si- ammise .
Sentii ogni fibra del mio corpo tremare di rabbia - E avevi intenzione di informarmi?
- Aria- sospirò lui socchiudendo gli occhi con aria stanca,in quel momento quell’espressione gli conferiva un’aria vissuta come se a parlare fosse stato un uomo solcato dalle intemperie del tempo,ma in realtà non era cosi,quello che avevo davanti era il mio fratello coetaneo che giocava a fare l’uomo maturo tanto da decidere di tenermi fuori da questioni che mi riguardavano direttamente.
-TU NON HAI IL DIRITTO- tuonai bloccandomi a metà frase quando Hermione si intromise -Vi stanno ascoltando tutti- mi fece notare con aria pratica.Le lanciai un’occhiata inviperita,non ce l’avevo mai avuta particolarmente con lei e come amica di mio fratello la rispettavo,ma in quel momento sarei stata capace di staccarle la testa con un gesto ed Harry sembrò accorgersene dato che si affrettò ad alzarsi e prendermi delicatamente per un braccio.
- Vieni- disse semplicemente iniziando a trascinarmi fuori da quella stanza ,dove ormai avevamo gli occhi di tutti puntati addosso.
-Lasciami- gli ordinai quando fummo finalmente nel corridoio deserto,lo sentii sospirare mentre obbediva paziente lasciando cadere la sua mano dal mio polso.
-Questa volta hai veramente esagerato- affermai guardandolo con aria disgustata -Tenermi fuori da una storia del genere è veramente troppo,perfino per te.
-Non capisci che l’ho fatto per te?!-sbottò
-Oh davvero?_- chiesi ironica -Allora questo cambia tutto,grazie Harry!Grazie si,per avermi celato che l’assassino dei nostri genitori è scappato da Azkaban e adesso è a piede libero per il Mondo Magico,si mille grazie fratello per avermelo tenuto nascosto.
-L’ASSASSINO DEI NOSTRI GENITORI E’ VOLDEMORT- urlò senza più riuscire a trattenersi
- E Sirius Black è colui che ha reso possibile ciò- replicai acidamente avanzando di qualche passo verso il volto di mio fratello,i nostri occhi dello stesso intenso colore verde si riversarono gli uni negli altri rimarcando tutto il mio astio.
-Questo lo so anch’io Aria- affermò riadattando un tono basso e sommesso,sembrava essersi ripreso da quell’iniziale fumata rabbiosa, mi ritrovai a pensare che probabilmente era anche quello uno dei motivi per cui io mi trovavo nei Serpeverde e lui nei Grifondoro,semplicemente lui non era capace di covare rancore,io si!
- Beh se lo sai non riesco a spiegarmi come tu abbia potuto credere che fosse una faccenda da tenermi nascosta. credi che non sia importante?Credi che solo perché non sia stato Black a pronunciare la maledizione che ha ucciso i nostri genitori,lui non rappresenti anche il loro assassino!?Quell’uomo li ha venduti al loro carnefice Harry- insistetti.
-E pensi che io non lo sappia?
-No,se lo avessi saputo avresti ritenuto giusto informarmi che ora Black si trova a piede libero- sentenziai acidamente.
- A che pro?A cosa sarebbe servito Aria?!Te lo dico io solo a farti provare lo stesso sentimento di impotenza che provo io- ribattè sicuro.
Scossi la testa distogliendo il mio sguardo dal suo -Io non sono come te Harry,non possiedo il tuo stesso sangue freddo,non ho tempo per sentirmi impotente,io agisco- gli ricordai.
Lo sentii sospirare -E’ proprio per questo che non ti ho informata,sapevo che avresti perso la testa, saresti partita alla ricerca insensata di quest’uomo.
- Beh grazie per aver preso tu la decisione al posto mio!Solo,una prossima volta vedi di non riprovarci!-lo avvisai con tono tagliente prima di voltargli le spalle e allontanarmi con lunghe falcate.

***

Avevo indugiato per qualche tempo nel corridoio vuoto e oscuro dei sotterranei. Non avevo voglia di rientrare nel dormitorio dove probabilmente avrei trovato ad attendermi Daphne e Caris.
Preferii trasformare quel sentimento di frustrazione e rabbia in energia da spendere,decisi cosi di avviarmi per il campo di Quidditch dove sapevo si stessero svolgendo gli allenamenti dei Serpeverde.
Mi affrettai dunque ad entrare nel verde campo circondato dagli spalti e mi soffermai appoggiandomi in quello che ricopriva i colori verde e argento dei Serpeverde.
Subito l’attenzione dei ragazzi fu riportata su di me e sentii persino qualcuno fare il mio nome .
-Pensavo avessi di meglio da fare- mi canzonò Blaise atterrando magistralmente davanti a me seguito a ruota da Draco,Theo e Flint,quest’ultimo mi lanciò un’occhiata lasciva mostrandomi un sorriso che metteva in evidenza i suoi orribili denti sproporzionati.
Cercai di trattenere una smorfia di disgusto preferendo riportare l’attenzione sui miei amici
-Sai che sono un tipo imprevedibile -mi limitai a replicare con un’alzata di spalle.Blaise mostrò un sorriso soddisfatto guardando Draco e Theo - Che vi avevo detto?!- disse loro in tono trionfante.
Theo roteò gli occhi mentre Draco non sembrò dare ascolto all’amico mentre continuava ad osservarmi con i suoi profondi occhi grigi. Conoscevo bene quello sguardo,significava che lui sapeva che qualcosa non andava.
Con ogni probabilità una volta che io ero scomparsa alla ricerca di mio fratello,i miei amici avevano avuto modo e maniera per scoprire la causa della mia fuga repentina,ma non lo diedero a vedere.
Mi mossi nervosamente sul posto - Dunque,pensate di poter fare uno strappo alla regola e lasciarmi giocare?
Flint fu il primo a rispondere senza smettere di sorridere - Certo che si- affermò facendo poi qualche passo avanti verso di me.
Assottigliai lo sguardo,pronta a intimargli di smetterla di osservarmi con tanta lascività,quando Draco si interpose fra di noi.
- Ti accompagno a prendere una scopa- si offrì iniziando a spingermi verso la parte opposta del campo.
Con la coda dell’occhio vidi Flint rabbuiarsi tempestivamente davanti l’intromissione dell’amico e io non riuscii a nascondere un sorriso soddisfatto.
-Credo che Flint ti debba essere grato per avergli appena risparmiato una fattura veramente dolorosa- informai Draco quando raggiungemmo il piccolo gruppo di scope.
Ne afferrai una senza troppa attenzione sotto lo sguardo divertito di Draco .
Una volta che anche io ebbi la mia scopa,ci alzammo nuovamente tutti in volo.
Ne approfittai per fare un giro di prova .
Avevo sempre saputo di aver una dote innata per il volo proprio come Harry,solo che prima di allora non l’avevo mai sfruttata per poter giocare a Quidditch.
- Ehi Malfoy,scommettiamo che riesco a prendere quel boccino prima di te- urlai al biondo con tono di sfida.
- Nei tuoi sogni Potter!
A quel punto la sfida era ufficialmente partita,entrambi ci lanciammo all’inseguimento del boccino dorato che sembrò sfrecciare più velocemente per sfuggire alla nostra presa.
Sbarrai la strada a Draco lanciandogli poi un’occhiata furba mentre con quel trucco mi aggiudicavo il vantaggio. Ma non sembrò durare molto,Draco con un abile virata mi fu nuovamente davanti.
-Piaciuto?-mi chiese voltandosi per mostrarmi un sorrisetto compiaciuto, prima ancora che potessi ribattere lui si lanciò nuovamente all’inseguimento del boccino.
Cercai di stargli dietro,riuscendo a schivare anche i bolidi che emettendo gorgoglii incomprensibili si lanciavano su di noi. Provai a riguadagnare campo per impedirgli di avere un netto vantaggio ma fu tutto inutile. In pochi istanti vidi la mano di Draco andarsi a chiudere sulla piccola pallina dorata.
Sbattei un paio di volte gli occhi con aria sorpresa proprio mentre nel campo si levava uno scroscio di fischi e applausi.
- Sei stata incredibile!- si complimentò Marcus Flint una volta che planai sul campo. Gli lanciai un’occhiata scettica -Ho appena perso - gli feci notare,ma lui non sembrò toccato dalla mia replica.
Cosi mi limitai a roteare gli occhi e a voltarmi nella direzione di Draco -Brucia la sconfitta,eh Potter?-esordì con aria trionfante.
- E’ stata solo fortuna Malfoy!- controbattei cercando di sembrare sicura di quello che dicevo,lui si limitò a ghignare malefico .
- Non ascoltarlo,hai giocato bene- si intromise Theo passandomi un braccio intorno alle spalle,
-Gia,dovresti ammetterlo anche tu-insistette Flint rivolgendosi direttamente a Draco.
-Si,hai giocato bene per essere una Potter- affermò con voce leggermente venata d’ironia.
Lo spintonai giocosamente prima di iniziare a camminare verso il castello.
Theo e Draco mi affiancarono mentre Blaise rimase a qualche metro di distanza insieme a Flint.
-Flint mi sta ancora fissando?- chiesi .
Theo si voltò per accertarsene,anche se sapeva non essercene bisogno
-Si- affermò infine con un mezzo sorrisetto compiaciuto.
-Bene,posso ufficialmente vomitare.
Draco mi guardò di sottecchi con aria compiaciuta.
-Oh sta zitto- gli intimai e i due ridacchiarono sommessamente.


ANGOLO AUTRICE
Avendo lasciato esclusivamente il Prologo , e poco mi sembra, ho deciso di pubblicare il primo capitolo con la sola distanza di un giorno dal precedente aggiornamento !
In questo primo capitolo conosciamo meglio Aria, la nostra protagnonista. Vediamo come la storia prenda una piega a suo modo diverso seguendo questo personaggio.
Fatemi sapere che ne pensate di Aria, dei Serpeverde e/o della storia fino a questo punto.
Avendo già molti capitoli pronti confido nella buona riuscite della pubblicazione con una certa frequenza!Ovviamente temendo di esaurire i capitoli prima di sfornarne di nuovi cercherò comunque di lasciare uno spazio di qualche giorno tra una pubblicazione e l'altra.
Il prossimo aggiornamento avverrà LUNEDI'10 MARZO !
Al prossimo capitolo ;
_Rouge_

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ~ Sibille ed Ippogrifi ***


CAPITOLO 2- SIBILLE ED IPPOGRIFI

 
 
-Continuo a chiedermi cosa ci faccia qui-  sbottai alludendo con aria disgustata all’aula ricolma di tavolini tondeggianti sui quali erano disposti alcuni veli dai colori sgargianti che facevano risaltare ulteriormente le enormi sfere trasparenti che vi giacevano sopra.
Theo mostrò un sorrisetto divertito ,
-Dico sul serio,come ho potuto lasciarmi convincere a frequentare Divinazione?
- Non credo che avessi molte alternative. Hai già provato a frequentare Antiche Rune finendo per farti odiare dal professore-mi ricordò .
- Già,penso che se l’anno scorso avessi saputo di questo- allargai le braccia per indicare l’aula - avrei assunto un atteggiamento diverso-  conclusi.
In quel momento  Draco e Blaise emersero nell’aula , prontamente anche sui loro volti si dipinse un’espressione di palese insofferenza
- Sembra un circo-  affermò con tono schifato Draco soffermandosi qualche istante davanti a noi,
- Molto peggio- convenni  abbandonandomi maggiormente sulla sedia prima di rivolgere la mia attenzione su  Blaise –Pensavo avresti  seguito Daphne ad Antiche Rune.
Blaise fece leggermente spallucce –Il piano originale era quello ,ma poi ho pensato che questa sorta di pantomima sarebbe stata  più esilarante-  spiegò stampandosi un sorriso divertito sul volto.
- Credo che vi tocchi prendere un tavolino se non desiderate finire a condividerne uno con qualche Grifondoro-  li informò Theo indicando l’aula che si stava popolando velocemente .
La smorfia sul volto di Draco si accentuò - Il solo pensiero di avere accanto Potter anche solo per un’ora mi fa inorridire!
- Senza offesa-  aggiunse Blaise rivolgendomi un sorriso ironico.
-Momentaneamente neanche io fremo dalla voglia di condividere anche solo un tavolino con mio fratello_ ammisi senza troppe remore.
Era passato qualche giorno dal nostro litigio eppure la rabbia non era ancora svanita del tutto.
Lo avevo incrociato più volte nei corridoi o durante qualche lezione comune, ma non gli avevo concesso niente di più di una gelida occhiata .Serbare rancore era una cosa che mi riusciva bene.
Dall’altro lato della stanza Ron abbozzò un mezzo sorriso in mia direzione. Sollevai la mano per ricambiare il saluto ma prima ancora che ci riuscissi Draco esalò una risata carica di scherno ed il volto del Grifondoro   cambiò repentinamente espressione divenendo fin troppo poco amichevole.
- Non sei riuscita ancora a sbarazzarti di tipi del genere?
- Tu non ti sei mai sbarazzato della Parkinson Draco,eppure io non te l’ho mai rinfacciato- controbattei  inarcando leggermente le sopracciglia .
Blaise e Theo risero sommessamente mentre Draco si limitò ad ignorare la mia provocazione ,fendendo l’aria alla ricerca di una sistemazione
-Li c’è un tavolo ancora libero!. Affermò dando una leggera pacca sul petto dell’amico,che smise di sghignazzare per riportare l’attenzione sul punto indicato dal biondo.
-Ci vediamo dopo Nott-  fece scorrere lo sguardo su di Theo per poi riportarlo su di me – Bimba- si congedò utilizzando il soprannome che mi aveva affibbiato  durante il primo anno.
Lo fulminai con lo sguardo mentre  sul suo volto si allargava un ghigno divertito
- Quante volte devo dirti che odio  quel soprannome?!- sibilai,ma lui non vi badò minimamente limitandosi a proseguire lungo la sua strada con aria divertita.
- Un giorno di questi Draco Malfoy farà una brutta fine-  sentenziai incrociando le braccia al petto sotto lo sguardo sornione di Theo.
- Cosa?- chiesi a quel punto notando l’espressione  del mio amico, quest’ultimo fece spallucce
- Penso solo che formereste una bella coppia .
Sentii la mia mascella contrarsi in una smorfia di puro stupore mentre gli si spalancavano per accentuare quell’espressione carica d’incredulità .
- Io e Draco?- ripetei scetticamente mentre riprendevo il controllo dei miei muscoli facciali,
-Sarebbe una cosa inverosimile!Ci conosciamo da troppo tempo e siamo esclusivamente amici- sentivo il bisogno di scacciare quell’idea tanto folle,era praticamente assurdo insinuare che fra me e Draco Malfoy ci potesse essere qualcosa di più di un’amicizia.
Theo non sembrò particolarmente convinto ma il nostro folle discorso fu interrotto dall’arrivo di una donna dall’aria stralunata.
Mi trovai ad osservare con aria disgustata il misero vestito color topo al quale erano abbinate delle orrende ,e alquanto baggiane,collane i cui ciondoli raffiguravano degli strani simboli che non mi soffermai ad analizzare. La mia attenzione fu richiamata dal volto ossuto dal quale risaltava una pesante montatura nera a sostegno di lenti oltremodo grandi.Il tutto era incorniciato da una folta capigliatura tenuta a bada da uno sgargiante foulard .
Mi trovai a sperare con tutte le mie forze che quella non fosse una professoressa.
 -Non posso crederci-sussurrai con disgusto ,Theo non ebbe bisogno di ulteriori spiegazioni per intuire la fonte del mio sdegno, anche lui come me guardava quella donna con aria scettica.
Raggiunta la propria poltrona ,i piccoli occhi da talpa della donna iniziarono a spostarsi sui vari volti senza soffermarsi mai su nessuno.
- Benvenuti ragazzi miei! In quest’aula esplorerete la nobile arte della Divinazione_ esordì con tono teatrale , le ultime parole furono quasi urlate giusto per dare un tocco in più a quella farsa.
- In quest’aula voi scoprirete se possedete la Vista - sembrava talmente presa dalle sue parole da non rendersi conto del piccolo tavolino posto d’innanzi a lei .
Dalla classe partì un piccolo coro di risate al quale  non riuscii ad unirmi sconvolta com’ero da tutta quella scena. Mi ritrovai a rimpiangere le ore di Antiche Rune.
-Buongiorno. Salve. Sono la professoressa Cooman - si tornando a far saettare il suo sguardo da topo per la stanza
-Insieme ci proietteremo nel futuro!- affermò in tono eccitato .
- In questo trimestre ci dedicheremo alla Tassiomanzia :l’arte di leggere le foglie di tè, perciò prendete la tazza della persona che vi trovate davanti- ci invitò con tono esortante.
Con un leggero sospiro sconsolato mi apprestai a seguire le indicazioni di quella invasata e presi la tazza che si trovava di fronte a Theo mentre lui faceva lo stesso con la mia.
- Te l’avevo detto che non servivano per farci una tazza di tè- scherzò lui alludendo all’espressione stranita che avevo mostrato quella mattina alla vista di tutte quelle tazze in fine porcellana disseminata sui vari tavoli.
- Credo che sarebbe stato meglio- ammisi senza distogliere lo sguardo dal contenuto della tazza.
I residui di tè si erano depositati sul fondo della porcellana andando cosi a creare una sorta di strano ghirigoro incomprensibile.
-L’unica cosa che posso vedere sono i detriti di quella che precedentemente doveva essere una bevanda- affermai con tono critico rigirando la tazza fra le mani.
-Dovete ampliare la vostra Mente!Dovete guardare Aldilà_ proseguì la Cooman mostrando un gesto alquanto teatrale con il braccio.
- Questo è troppo!- sentenziai posando nuovamente la tazza davanti a Theo -Avevo pensato che non ci potesse essere professore più incompetente di Allock quest’anno sono costretta a ricredermi.
Con aria annoiata osservai la professoressa Cooman prendere di mira Ron . Il povero malcapitato continuava  ad osservarla con espressione tipica di chi avesse appena mangiato una gelatina al gusto di cerume.
- Credi che questa farsa durerà ancora molto ?_ tornai a lamentarmi osservando Theo che aveva a sua volta smesso di fissare la mia tazza per rimirarsi le unghia.
- Giusto il tempo di danneggiare la nostra sanità mentale- rispose lui senza troppo interesse.
Mi trovai a credere che non stesse scherzando.
- AHHH-  un urlo spaurito riportò la mia attenzione sul punto di poco prima dove la Cooman stava indietreggiando di qualche passo mentre guardava con aria incredula mio fratello.
 -Mio caro ragazzo…- farneticò continuando ad indietreggiare sotto lo sguardo confuso di Harry.
-Tu hai il Gramo!
A quelle parole nell’aula scoppiarono una serie di brusii concitati .
Volsi la mia attenzione verso  Theo la cui espressione era a sua volta di palese confusione.
All’altro capo della stanza mio fratello scrutava la propria tazza con aria nervosa.
 Afferrai il pesante libro che Theo aveva disposto sul tavolo all’inizio della lezione,ed iniziai a sfogliarne le pagine ingiallite alla ricerca di qualcosa che mi potesse spiegare quella scena inverosimile.
Svoltai le pagine come una furia senza riuscire a trovare niente,stavo quasi per urlare tutta la mia indignazione quando qualcuno sembrò rispondere alle mie richieste .
-Il Gramo ha come la forma di un cane fantasma gigante.Uno dei presagi più oscuri del nostro mondo-  i brusii erano stati sostituiti da un silenzio carico di curiosità,tutti sembravano attendere che il ragazzo finisse di leggere ,
-E’ presagio…di morte!
A quel punto i mormorii concitati ripresero vita,fomentati da quelle nuove informazioni che sembravano aver appena dato vita a del materiale veramente interessante su cui spettegolare.
Senza più riuscire a trattenermi ,sbattei il palmo della mano sul tavolino
-E’ ridicolo- sbottai attirando gli sguardi dell’intera aula.
-Come dici cara?
Puntai il mio sguardo adirato dritto in quei due piccoli occhietti da talpa che continuavano a puntarmi curiosi. -Ho detto che è ridicolo- ripetei nuovamente scandendo bene le parole .
La Cooman sembrò piuttosto sorpresa ,probabilmente non si aspettava che una studentessa potesse mostrare un tale atteggiamento.
Le puntai addosso un’occhiata gelida - Sappiamo tutti che l’unico motivo per cui ha inscenato questa sorta di spettacolino è perché sa di avere avuto davanti a se Harry Potter.
-Tu…Tu pensi che io abbia inventato tutto ciò?- chiese con un filo di voce ,
-Si- sibilai asciutta.
-Perchémai avrei dovuto fare una cosa simile?- insistette con aria smarrita.
-Me lo dica lei!
In quel momento il piccolo pendolo in legno iniziò a riprodurre dei rintocchi ritmici mentre raggiungeva il centro della sala,segno che la lezione si era conclusa.
 
***
 
-Per la barba di Merlino,l’hai  proprio sconvolta!-  affermò Blaise.
Proseguii con passo spedito verso il corridoio mantenendo un’espressione adirata.
- Anche se come sempre è stato oltremodo divertente vederti sbraitare contro qualcuno,devo ammettere che quella scena da invasata con lo Sfregiato mi ha fatto proprio divertire – Draco sfoderò il suo solito ghigno mentre incedeva al mio lato.
- Si è stata una vera goduria- replicai acidamente.
- Non dirmi che non sei riuscita a goderti l’espressione spaventata di tuo fratello.Sembrava che da un momento all’altro dovesse svenire.
Gli scoccai un’occhiataccia - Io ho trovato il tutto semplicemente patetico! – affermai.
Iniziammo a scendere le scale che portavano all’esterno del castello.
Draco mostrò un’espressione schifata - Vuoi vedere qualcosa di veramente patetico? Questa sorta di inutile lezione di Cura delle Creature Magiche ne rientra totalmente nei canoni- concluse arricciando il naso con fastidio.
- E’ a dir poco assurdo che sia inclusa tra le materie obbligatorie_ Blaise rincarò la dose dando man forte all’amico,
-E  come se non bastasse sarà quel gigante a fungere da professore -concluse Theo.
Guardai i tre con aria critica,non si erano lamentati minimamente per la follia delle Cooman,si erano persino divertiti davanti a tutta quella sua ridicola pantomima,ma nel momento in cui si trattava della lezione di Cura delle Creature Magiche sembrava avessero ingoiato un rospo ed essere disposti a Cruciarsi fino allo spasimo al posto di seguire quella lezione.
-Proprio non vi capisco- mormorai soprapensiero,
-Cosa?-  chiese Draco volgendo nuovamente il capo verso me .
-Niente,lascia perdere- mi limitai a rispondere una volta che finalmente raggiungemmo la radura dove si sarebbe tenuta la lezione.
Un drappello di studenti circondavano la possente figura di Hagrid intento a dare alcune indicazioni sulla lezione del giorno.
- Ho una vera chicca per voi oggi!Una grande lezione,perciò seguitemi-
Guardai il gigantesco corpo di Hagrid muoversi fra gli studenti con aria impacciata e sorrisi, conoscevo  quell’omone da ormai tre anni ma era la prima volta che lo vedevo indossare i panni del professore e la cosa risultava piuttosto divertente.
D’altro canto ,conoscevo  la sua grande passione per le Creature Magiche come nel caso del piccolo Norberto, un cucciolo di Drago che Hagrid aveva deciso di accudire durante il mio primo anno ad Hogwarts.
Quando ne scoprii l’esistenza non riuscii a contenerne l’entusiasmo.
Talmente eccitata da quella scoperta corsi a raccontarla a Draco,sperando che il mio amico potesse condividere il mio stesso entusiasmo .
Pessima mossa. Al contrario delle mie previsioni,Draco si rivelò particolarmente sconcertato e corse a spifferare l’intera storia  contribuendo all’allontanamento del povero Norberto .
Quella vicenda produsse il primo litigio fra me e Draco. Non gli rivolsi parola per  giorni interi fino a quando non trovò il coraggio per dirmi che non aveva pensato di potermi ferire. Quella era la cosa che andava più vicino a delle scuse ,per Draco.
Ripensai all’intera vicenda con un piccolo sorriso prima di voltarmi a guardare il volto del biondo accanro a  me,
- Che ti prende?-chiese corrugando la fronte davanti alla mia espressione,
-Nulla-ribattei senza smettere di sorridere
Roteò gli occhi -Chi ti capisce è bravo!- sentenziò con un sospiro arrendevole.
 
-Eccoci qua,basta parlare!Formate un gruppo da quella parte-  ci ordinò Hagrid alzando il grosso ditone verso il margine sinistro della radura, nella quale ci eravamo fermati.
- Aprite il libro a pagina quarantanove.
Portai una mano all’interno della mio borsa iniziando a frugare fra i vari tomi voluminosi prima di estrarre  il peloso libro di Cura delle Creature Magiche.
- E come facciamo ad aprirlo?- sbottò Draco con tono irritato mentre osservava la propria copia con aria schifata,
- Accarezzandogli il dorso naturalmente-  Hagrid ci fissò  con aria ovvia.Mi sforzai di trattenere una sonora risata davanti all’espressione incredula di Draco.
-Dovremmo fare cosa?- chiese nuovamente facendo saettare il proprio sguardo da me a Theo..
Roteai gli occhi -Devi accarezzargli il dorso,Draco!
-Era serio?- insistette guardando Theo,evidentemente il fatto che io non mi fossi ancora lamentata  non era di suo gradimento. Serpeverde o no continuavo a nutrire una buona dose di simpatia per Hagrid,e non avevo alcuna intenzione di permettere che Draco rovinasse quel suo primo giorno di lezione.
Senza badare alle continue proteste dei miei amici,a cui si erano aggiunte anche Daphne e Caris,iniziai a fare come spiegato da Hagrid,portai la mano sul dorso del libro peloso.
Il libro sembrò emettere dei gorgoglii compiaciuti e finalmente si aprì.
Sollevai lo sguardo per mostrare un sorrisetto compiaciuto verso Draco
- Visto? Non era poi  tanto difficile-lo canzonai prima di guardare Caris e Daphne-Com’è andata ad Antiche Rune?- ,le due ragazze si limitarono a far spallucce
- Noioso come al solito. La lezione è stata monopolizzata dalla Granger che ha continuato a ciarlare senza sosta come un libro urlatore-  si lamentò Daphne.
Inarcai un sopracciglio con aria confusa -Hermione frequenta Antiche Rune? Sei sicura? A me è sembrato di vederla a Divinazione.
Daphne tornò ad annuire - Credimi ,era impossibile non notarla.
La mia mente tornò alla lezione di Divinazione aula di divinazione, mi era sembrato di vedere la figura di Hermione seduta proprio accanto ad Harry e Ron,ma prima che potessi anche solo insistere su quel punto la mia attenzione fu richiamata da una mano che si andò a posare sulla mia spalla.
Mi girai giusto in tempo per trovarmi davanti la figura di mio fratello.
-Cosa vuoi?- chiesi acidamente
-Possiamo parlare?-
Feci per aprir bocca pronta a regalare un secco no a mio fratello ma qualcuno fu più veloce di me,
-Vedi di smammare Potter!-  Draco si  frappose  fra di noi beccandosi un’occhiata carica di rabbia dal volto furente di mio fratello
-Non stavo parlando con te,Malfoy.
Draco inarcò un sopracciglio con aria di scherno -Stavi parlando con Aria quindi è come se lo stessi facendo con me-  affermò incrociando le braccia sotto il petto con aria tronfia.
Harry avanzò pericolosamente - Si dà il caso che Aria sia mia sorella.Posso parlare con lei tutte le volte che ne ho voglia senza chiedere il permesso a nessuno ,tanto meno a te.
-Fammi il piacere,non riusciresti a suonare minaccioso nemmeno se lo volessi Potter.
Palesemente scocciata da tutta quella storia gettai la borsa ed il mio libro sul muretto alle mie spalle,e con passo veloce mi frapposi nuovamente fra i due.
- Volete finirla?- li ammonii facendo scorrere lo sguardo dall’uno all’altro proprio mentre Harry portò una mano al mantello,pronto a tirar fuori la bacchetta per schiantare Draco.
Lo guardai con aria severa,ma prima che potessi intimargli di non fare stupidaggini sentii il braccio di Draco avvolgersi sulle mie spalle.Il suo sguardo strafottente ancora puntato su mio fratello.
- Giù le mani da lei!
Fra i miei compagni di casa partì un coro di ‘’Uh-uh’’ provocatori, mentre Draco,senza mai smettere di ghignare, spostò con calcolata lentezza il braccio dalle mie spalle per poter avanzare verso mio fratello.
Lo vidi incedere di qualche passo sotto lo sguardo curioso dei presenti, ormai disposti in cerchio per poter assistere meglio a quel diverbio .
-Draco-  lo richiamai con tono avvilito ma lui non sembrò sentirmi. Improvvisamente si fermò sollevando il capo per osservare qualcosa di invisibile alle spalle di Harry.
-DISSENNATORE, DISSENNATORE.
Come previsto tutti i Grifondoro si voltarono con aria carica di panico mentre fra i Serpeverde si alzavano delle risate divertite.
Draco ed un altro branco di idioti sollevarono il cappuccio del mantello iniziano a mimare degli ipotetici Dissennatori .
-Idioti- sospirai prima che Hermione trascinasse via mio fratello.
-Abbassati quel cappuccio- intimai al biondo spintonandolo con forza mentre lo sorpassavo per raccogliere la borsa ed il libro .
Hagrid richiamò la nostra attenzione con un colpo di tosse .
-Ma cosa?- mormorai strabiliata osservando lo strano animale che avanzava con passo lento verso il gigante,
Sul volto di Hagrid si diffuse un largo sorriso - Salutate Fierobecco.
-Hagrid, ma quello che cos’è?-domandò finalmente Ron dando voce alle domande di quasi tutti i presenti.
-Questo Ron è un ippogrifo-  spiegò il gigante facendo qualche passo verso di noi.
Sentii la mano di Caris stringersi sul mio braccio mentre osservava la bestia con aria allibita.
-Non dovete mai insultare un ippogrifo !Potrebbe essere l’ultima cosa che fate nella vita- aggiunse Hagrid con aria seria .
-Chi vuole venire a salutarlo?
 Venni  automaticamente trainata dalla folla e dalla mano di Caris che continuò a tirarmi fino a quando non fummo nuovamente vicino ai nostri amici.
-Bravissimo Harry-  esultò Hagrid accorgendosi che l’unico rimasto ancora immobile era proprio mio fratello quando in realtà era stato semplicemente troppo lento per scappare.
Osservai la scena con aria sconvolta,anche se in quel momento  non eravamo proprio in ottimi rapporti non desideravo particolarmente che venisse sbranato da un Ippogrifo.
Mi appoggiai alla spalla di Draco per vedere meglio la scena,
-E’ impazzito?-  sussultai vedendo l’Ippogrifo dibattersi  mentre Harry rimaneva inchinato davanti a lui sotto consiglio di Hagrid.
In quel momento neanche Draco sembrò riuscire a fare dell’umorismo,gli occhi di tutti erano puntati su quella scena .Quando finalmente la creatura chinò il capo a sua volta verso Harry la tensione sembrò sciogliersi .
-Ora puoi andare a dargli un buffetto- lo esortò Hagrid.
 Continuai ad osservare l’avanzare cauto di mio fratello verso quel gigantesco animale ,quando finalmente la mano di lui iniziò a carezzargli docilmente il becco senza alcun intoppo, partì un coro d’applausi ed io potei tornai a respirare.
-E’ semplicemente ridicolo-sbottò Draco con tono indignato mentre Hagrid faceva salire Harry in groppa a Fierobecco.
Quando Harry si librò in cielo sulla groppa dell’animale fra gli spettatori partì un coro di stupore,rimanemmo tutti ad osservare il cielo plumbeo nel quale si poteva intravedere la piccola figura dell’Ippogrifo.
Ben presto Draco mi scostò bruscamente da se evidentemente infastidito mentre raggiungeva un acciottolato di pietre che poteva benissimo fungere da sedile improvvisato.
Subito fu attorniato dagli altri Serpeverde che non vedevano l’ora di dimostrargli come provassero condividessero il suo stesso fastidio.
-Ancora una volta Potter conquista la fama-  berciò la Parkinson garantendosi la postazione al fianco di Draco -Per lo meno si può sempre sperare che quello stupidissimo animale lo faccia sfracellare al suolo-proseguì con voce sempre più velenosa cercando di guadagnarsi l’attenzione del biondo troppo contrariato per darle credito.
- Perchè non ti cuci la bocca ?- sbottai voltandomi verso la diretta interessata.
I miei compagni di Casa si allontanarono di qualche passo,  ,gli unici che non si scomposero minimamente furono i miei amici, Theo e Blaise si preparavano a godersi lo spettacolo con dei sorrisetti divertiti stampati sui volti mentre Daphne e Caris fulminarono la moretta ,neanche loro nutrivano una particolare simpatia per mio fratello ma l’odio provato per la Parkinson era abbastanza forte da farle aggregare alla mia causa.
Il volto di Pansy si rabbuiò mentre incrociava il mio sguardo
- Credo che tu abbia sbagliato Casata Arianne,il fan-club di San Potti si trova dall’altra parte- replicò tornando a sorridere acidamente.
Sentii le mie mani tremare per il forte desiderio di afferrare la bacchetta e schiantare quella sorta di oca petulante dall’altra parte della foresta
- L’unica cosa che ho sbagliato è stato il non averti cambiato i connotati in tutti questi anni,ma posso sempre rimediare- vidi il suo volto irrigidirsi davanti alla mia minaccia ma fece di tutto per celarlo .
- Sai Arianne,non capisco perché ti scaldi tanto!D’altro canto se non sarà quello stupido volatile ad uccidere tuo fratello  ci penserà senz’altro Sirius Black portandosi dietro anche te- affermò poggiandosi sul cumulo di rocce dove sedeva Draco - Ma sta tranquilla: i Serpeverde non piangeranno la perdita di una schifosa Mezzosangue come te!
Sentii il sangue bollire letteralmente mentre perdevo tutto la calma apparente
- Tu piccola vipera – ringhiai estraendo la bacchetta per puntarla dritta al volto della Parkinson .
- Credo che basti cosi!- Draco si sollevò frapponendosi tra di noi finendo per guardandomi dritto negli occhi mentre regalava semplicemente la vista delle sue spalle alla mora che sembrò leggermente delusa.
- Pensi che la lascerò andare cosi dopo quello che mi ha detto?- scattai furiosamente.
 Draco mostrò un’espressione indecifrabile - Si, è esattamente quello che mi aspetto da te!A meno che tu non voglia far togliere all’intera Casa cinquanta punti.
Continuai a fare saettare i miei occhi verdi nei suoi profondi e grigi. Con una certa riluttanza cedetti, ma non prima di aver lanciato uno sguardo d’avvertimento alla Parkinson , una muta promessa che non sarebbe finita li.
Un coro di applausi riecheggiò tutt’intorno segno che Harry era di ritorno .
- Bravissimo Harry-  si complimentò Hagrid dando una pacca affettuosa sulle spalle di mio fratello.
-Devo ammettere che non avrei scommesso neanche uno Zellino sulla sua riuscita- affermò Blaise .
Questo sembrò irritare ulteriormente Draco che per tutta risposta scansò l’amico bruscamente,
-Ma per favore- sbottò iniziando a dirigersi verso il punto in cui era atterrato l’Ippogrifo,
-Draco!-  lo richiamammo sia io che Blaise ma lui ci ignorò mentre continuava a fissare l’enorme volatile,
-Tu non sei pericoloso ,vero?- sbraitò contro la creatura che sembrò innervosirsi .
-Ma cosa pensa di fare?- trillò Daphne appendendosi al braccio del proprio ragazzo intento ad osservare la scena con la stessa aria preoccupata,
- Quello che gli riesce meglio: l’idiota!- non riuscii a nascondere un filo di timore .
Ma il biondo non sembrò nutrire i nostri stessi sentimenti,senza neanche rallentare  raggiunse il mastodontico Ippogrifo regalandogli un’occhiata di sfida,
- Pessima mossa- mormorò Theo . Stavo quasi per chiedergli a cosa si riferisse quando Fierobecco si issò sulle zampe posteriori mulinando freneticamente quelle anteriori.
Gli enormi arti dell’animale si protesero verso Draco,che cadde rovinosamente all’indietro mentre cercava di ripararsi con il proprio braccio finendo cosi per farsi colpire in quel punto.
Un urlo mi si mozzò in gola mentre tutto intorno scoppiava l’inferno: molti studenti iniziarono a correre impauriti,mentre altri si protesero velocemente verso Draco,il quale  aveva iniziato a lanciare urla doloranti.  Hagrid ,riuscito a placare l’ira di Fierobecco , si voltò a guardava Malfoy con aria disorientata.
Richiamai tutta la forza che avevo decidendomi ad intervenire rima che le cose potessero peggiorare ulteriormente,
- Bisogna portarlo in infermeria-  mi rivolsi direttamente ad Hagrid che sembrò animarsi lievemente davanti alla mia calma flemma,
-Si,si, lo porto io!- si offrì allungandosi verso il biondo,
- Toglimi le mani di dosso-  si lamentò quest’ultimo ritraendosi dalla presa di Hagrid .
Sospirai esasperata mentre mi calavo su di lui - Tranquillo Hagrid,lo accompagno io!- sentenziai prima di far cenno a Blaise e Theo di aiutarmi. I due prontamente issarono il corpo del loro amico mentre questo continuava  a lamentarsi.
- Andiamo Superuomo-  lo esortai passando il braccio sano attorno al mio collo.
- Vuoi che veniamo con te?- si offrì Blaise. ,
Scossi la testa – Non c’è bisogno che perdiate delle lezioni anche voi,ci penso io a lui-  sentenziai iniziando a dirigermi verso l’interno del castello.
 
***
- Un ultimo sforzo -  promisi una volta entrati nell’austera sala adibita come infermeria.
- Ah-  si lamentò Draco non appena  lo feci sedere su un lettino .
- Vuoi smetterla di compiangerti?-  sbottai infastidita.
Il biondo mi scoccò un’occhiata furiosa . Lo vidi prepararsi a replicare acidamente quando Madama Chips ci raggiunse,
- Cos’è successo?-  chiese facendo scorrere lo sguardo da me a Draco che continuava a sorreggere il braccio ferito.
- Ha avuto un acceso diverbio con un Ippogrifo,penso che si sia lussato il braccio- spiegai indicando l’arto in questione.
Gli occhi di Madama Chips corsero al mantello ridotto a brandelli per poi passare ad esaminare la faccia storpiata dal dolore.
- Aspettate qui,vado a prendere qualche unguento e poi daremo un’occhiata alla ferita- sentenziò prima di girare sui tacchi e scomparire fuori dalla porta.
-Però ,è sempre uno zuccherino- costatai continuando ad osservare il punto in cui la donna era scomparsa,
-Credo che le riesca naturale essere tanto acida- aggiunse Draco ma prima che potesse anche solo mostrare un ghigno sornione, un piccolo movimento del braccio malandato lo costrinse a tornare ad indurire i lineamenti.
-Fa tanto male?- chiesi in lieve apprensione
- Sono appena stato attaccato da un ammasso di peli che peserà almeno il triplo di me,certo che fa mal !
- Ok,ok,ho capito- sbuffai.
Lo vidi cercare di indietreggiare sul lettino per potersi distendere cosi mi decisi ad aiutarlo.
-Giuro che non la passerà liscia!-affermò quando un’ulteriore scossa di dolore lo costrinse a serrare gli occhi e reclinare il capo all’indietro.
Sospirai sommessamente -Sei tu che l’hai provocato- gli ricordai ma le mie parole non sembrarono servire a niente,
-Gliela farò pagare a quella sorta di stupida bestia-  continuò ad inveire.
- Mi spieghi cosa ti è saltato in testa?- chiesi a quel punto.
Mi accomodai su un piccolo sgabello che si trovava al lato del letto mentre Draco inspirava più volte a fondo per riprendersi dal dolore.
 - Pensavo che fosse solo una stupida bestia innocua - spiegò arricciando la bocca .
- Quante volte devo dirti che non tutte le bestie sono come te?
- Certo,prenditi pure gioco di me - replicò con tono infastidito mentre tornava a guardare il soffitto bianco della stanza.
Il nostro rapporto andava avanti cosi da anni,non riuscivamo a stare due minuti insieme senza punzecchiarci .
Eravamo fatti cosi.
Molto simili ma mai uguali.
Davanti a quel pensiero tornai con la mente al discorso avuto con Theo quella stessa mattina durante Divinazione.
 Senza neanche rendermene conto emisi un risolino scettico,
-E adesso che ti prende?- domandò inarcando un sopracciglio con aria critica.
- Stavo ripensando ad uno strano discorso avuto oggi con Theo-spiegai finendo per accrescere la sua curiosità.
 -E allora?
-E allora:Theo sostiene che io e te potremmo formare una bella coppia- conclusi prima di tornare a ridere
- Penso che ora che lui e Caris sono più uniti e che Blaise e Daphne stanno ufficialmente insieme,vogliano concludere il quadretto con noi due. Ma è semplicemente ridicolo!Ovviamente  gli ho detto che non potremmo mai essere nulla più che amici.
Il volto di Draco rimase impassibile mentre puntava i suoi occhi di ghiaccio su di me.
-Si-  convenne alla fine distogliendo lo sguardo  -E’ semplicemente ridicolo-  asserì ripetendo le mie stesse  parole .
Rimasi qualche istante interdetta mentre lo osservavo : fermo come una statua di sale, teneva il suo sguardo fisso sul lato opposto della stanza mentre i capelli biondi gli ricadevano scompigliati sul volto,i suoi occhi grigi sembravano essere più freddi del solito proprio come quando era infastidito da qualcosa e non voleva mostrarlo.
-Tutto bene?
La mia domanda venne surclassata dal repentino ritorno di Madama Chips . Tra le mani vassoio in argento sopra il quale erano disposte alcune ampolle.
- Su signor Malfoy,ora si tolga il mantello,mentre lei signorina Potter- portò il suo sguardo di pietra su di me - può anche andare,il signor Malfoy ha bisogno di riposo quindi lei può tornare alle sue lezioni- sentenziò .
Lanciai un’ultima occhiata a Draco  ma questo continuò semplicemente a guardare un punto non ben precisato  nel vuoto .
-D’accordo…Ci vediamo dopo-  mi congedai con aria lievemente abbattuta senza neanche saperne il motivo.
Mi ritrovai nuovamente nei corridoi di Hogwarts pronta a vagare per qualche minuto senza una meta precisa. Stavo quasi per immergermi nuovamente nella conversazione appena avuta con Draco,quando uno scalpiccio alle mie spalle mi costrinse a voltarmi .
-Signorina Potter-  Piton si soffermò a qualche metro di distanza,
-Professore- ricambiai rispettosamente il saluto.
-Ho sentito dello spiacevole incidente del signor Malfoy,suppongo che lei lo abbia accompagnato in infermeria?-  
­Annuii lievemente - Draco si trova ancora dentro - lo informai indicando con un gesto del capo la porta dell’infermeria
-In realtà ero venuto a cercare lei .
Aggrottai la fronte palesemente stranita,
-Me?
-Esatto- Pitono congiunse le mani che gli ricadevano mollemente sui fianchi - Il professor Silente ha voluto che la informassi che l’attende nel suo studio.
-Silente vuole vedermi….ora?- chiesi in tono titubante.
Piton annuì meccanicament -Le conviene affrettarsi Signorina Potter.
 
***
La stanza adibita a studio per i secolari presidi di Hogwarts risiedeva in una delle parti più sopraelevate del Castello. Ciò conferiva un aspetto ben illuminato a quel posto facendone risaltare i raffinati oggetti con i quali Silente aveva deciso di decorarlo.
Mossi qualche passo incerto verso il centro della grande stanza,
-E’ permesso?- chiesi guardando intorno alla ricerca della figura di Silente.
Per essere un comune studente di Hogwarts ero stata sin troppe volte in quello studio. Sempre per motivi legati alla mia parentela con Harry,tutto quello che riguardava mio fratello si rifletteva su di me e il senso di protezione provato da Silente nei suoi confronti non era da meno.
Infatti,mi ero ritrovata ad entrare in quella stanza sempre per motivi del tutto inconsueti,come ad esempio l’anno prima,quando Harry si era ritrovato ad affrontare un gigantesco Basilisco nei sotterranei della scuola.
Ma in quel momento,mentre mi trovavo ad aspettare il preside di Hogwarts nella sua stanza,non avevo la minima idea del perché mi trovassi li.
-Oh,Arianne ben arrivata.Quanta rapidità_ Silente riemerse nella stanza mostrandomi un sorriso gentile.
-Prego mia cara, siedi - aggiunse indicando con un dito le splendide poltrone che si trovavano davanti la scrivania.
Senza farmelo ripetere presi posto .
-Allora Arianne- esordì una volta che si fu elegantemente sistemato sulla sua poltrona -Mi è giunta voce che tu sia venuta a conoscenza di qualcosa di veramente spiacevole nei giorni passati- affermò completando la frase con un’occhiata eloquente.
-Si riferisce a Sirius Black ,signore?
-Vedi Arianne- iniziò lui incrociando le lunghe dita affusolate  -Sirius Black risulta essere ,al momento, l’unico uomo che sia mai riuscito a scappare dal carcere di massima sicurezza di Azkaban! Motivo per cui l’intero Mondo Magico è in allerta,ma io non sono preoccupato per nessuno dei miei studenti,Hogwarts è un luogo troppo sicuro e Black un uomo troppo astuto per provare a mettere piede qui dentro.
Annuii leggermente senza capire veramente dove volesse arrivare,
-L’unico mio cruccio risulti essere tu- concluse guardandomi attraverso i vetri a mezza luna.
-Io signore?- ripetei vagamente confusa,
-Si,mia cara !Vedi in questi anni ho imparato a conoscere a fondo il tuo temperamento,sei un tipetto combattivo Arianne Potter,non c’è che dire- un piccolo sorrisetto gli increspò le labbra ma dopo un attimo tornò nuovamente ad osservarmi con espressione seria
-So perfettamente che il solo fatto di rimanere con le mani in mano in una situazione come questa ti crei non pochi problemi ,rendendoti molto nervosa tanto da prendertela con chi non ti ha fatto nulla.
Mi mossi nervosamente sulla poltrona - Ha per caso parlato con la professoressa Cooman ,signore?-chiesi cercando di mantenere un tono neutro. Silente ricominciò a sorridere
-Oh si,Sibilla era veramente sconvolta,tanto da venire in questa stessa camere in lacrime raccontandomi del modo in cui una studentessa l’avesse attaccata dandole della bugiarda_
-E lei ha pensato subito a me?
-Chi altri avrebbe osato tanto?- replicò con tono retorico l’uomo.
-Beh,chiunque avesse capito che la Cooman è solo un’approfittatrice- affermai senza riuscire a trattenermi.
Silente lasciò scorrere il suo sguardo calmo su di me - La professoressa Cooman ,Arianna, è molto ferrata nel suo campo.Può non sembrarti cosi,ma è la migliore nel suo campo e credimi se ti dico che quella donna non ha nessuna mira approfittatrice.
Era la prima volta che mi trovavo palesemente in disaccordo con Silente.
-Tornando a Sirius Black- ricapitolò a quel punto  - Devo chiederti Arianne,di non esporti ad alcun rischio limitandoti a rimanere dietro le quinte mentre la fuori maghi più competenti fanno il loro lavoro al fine di  riportare il signor Black nella sua cella.
 Avrei voluto replicare che Black non poteva neanche essere denominato ‘’signore’’ ma mi morsi la lingua.
-D’accordo-  mi limitai a dire richiamando tutta la mia forza di volontà.
Silente sembrò scrutarmi per qualche altro istante come per capire se si potesse fidare delle mie parole.
-Bene,credo che tu ora possa tornare alla tua giornata- affermò congedandomi con un sorriso.
Abbozzai anch’io di rimando un piccolo sorriso non molto convinto. Apprezzavo veramente Silente,ma quello che mi aveva chiesto andava ben oltre ciò che potevo promettere.
-Buona giornata signore.
 
***
-Ma dove sei stata?
 Una volta che ebbi messo piede nella Sala Comune ,ritrovai i miei amici ad attendermi .
 Gettai la borsa per terra prima di lasciarmi cadere su una poltrona in pelle di drago , prima di riportare la mia attenzione su Daphne.
-Silente ha voluto vedermi-spiegai brevemente.
-Voleva qualcosa di particolare?- domandò Theo.
-Ammonirmi per il mio comportamento con la Cooman e assicurarsi che non corra dietro a Sirius Black.
Con la coda dell’occhio vidi i quattro scambiarsi un’occhiata veloce
-E tu…hai deciso di farlo?- chiese a quel punto Caris non troppo sicura,reclinai il capo per guardarla meglio
-Rispettare la Cooman?-
- Lasciar perdere Sirius Black- chiarì Blaise .
Feci scorrere lo sguardo sui miei amici ed infine sospirai -Per il momento.
-Sono andato a trovare Draco- esordì Blaise dopo un attimo di silenzio generale.
Sollevai nuovamente il capo per guardarlo meglio –Eh?
Fece una piccola smorfia -Ha veramente una brutta cera- affermò,
-Madama Chips ha deciso di intrappolarlo in infermeria fino a domani- aggiunse Theo.
 -Scommetto che non ne sarà troppo felice-affermai in tono divertito
-Ci ha persino chiesto di aiutarlo a scappare- ricordò Theo ridacchiando
-Tipico di lui- costatai tornando a gettare il capo all’indietro cercando di scaricare tutto lo stress della giornata.
Chiusi gli occhi per rilassarmi .

 

ANGOLO AUTRICE:
E rieccoci qui con un altro capitolo! Parto subito con il chieder venia per eventuali errori di battitura imputabili a stanchezza, sviste o più semplicemente la tastiera che ogni tanto ha vita propria.
Detto ciò passiamo ad analizzare questo capitoluccio!
Che ve ne pare?! 
Il titolo che ho scelto riprende, diciamo così ,un gioco di parole in quanto le Sibille sono appunto delle carte impiegate per predirre il futuro e ,allo stesso tempo, Sibilla è proprio il nome della Cooman! Siccome ho dedicato abbastanza spazio alla nostra amata lezione di Divinazione mi sembrava giusto figurasse anche nel titolo.
Inutile dire che la seconda parte del titolo ,ovvero Ippogrifi, fa invece riferimento a quel dolce mezzo pennuto di Fierobecco ! Amore della mamma.
Va bene su, su , scatenatevi con i commenti! Che ne pensate dei Serpeverde ?!
Ditemi che odiate la Parkinson quanto la odia Aria e sarò una ragazza felice,
Molto bene, non mi dilungo oltre ,anche perchè già il capitolo in sé è di una lunghezza che fa paura e me ne scuso, ma non potevo tagliarlo !!
Il prossimo aggiornamento è previsto per Venerdì 14 Marzo !
Quindi a presto miei cari;
_Rouge_

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ~ Molliccio ***


CAPITOLO 3- MOLLICCIO 

 
-Dove sono gli altri?- chiesi mostrando un’espressione stranita quando ,dopo aver abbandonato il mio dormitorio,scesi nella Sala Comune trovandovi solo Caris ad aspettarmi.
La ragazza richiuse il libro che teneva sulle gambe e si voltò a guardarmi,
-Theo e Blaise hanno pensato di andare a liberare Draco dalla grinfie di Madama Chips prima di colazione-spiegò .
-E Daphne?-
Caris mi lanciò uno sguardo d’intesa -Ovviamente ha seguito Blaise!- affermò, mi diressi verso lo specchio ovale che si trovava nel fondo della stanza -Quei due iniziano a far paura- ammisi mentre controllavo la mia immagine riflessa per assicurarmi che tutto fosse a posto.
A quell’ora del mattino la Sala Comune era quasi sempre deserta,perciò era un vero piacere poter indugiare in quella stanza senza essere costretta a respirare la stessa aria della Parkinson.
Caris mi raggiunse con passo leggero, emettendo un piccolo sospiro .
Ci incamminammo per i vari corridoi,salendo molte rampe di scale prima di arrivare al piano desiderato.
Una volta entrate nella sala grande sollevai gli occhi sul nuvoloso cielo di Hogwarts,quella di scrutare attentamente il soffitto incantato della scuola era un’abitudine che avevo preso dall’inizio del primo anno,era nato tutto per lo stupore che mi suscitava quello spettacolo e alla fine non ero più riuscita a farne a meno.
Quel giorno sembrava che il sole non riuscisse a spuntarla contro le pesanti nuvole cariche di pioggia che si estendevano come un lungo mantello grigio.
-Sembra che ce l’abbiano fatta-asserì Caris facendomi riportare l’attenzione sul tavolo dei Serpeverde dove le poche persone che vi erano sedevano tutti intorno ad un tronfio Draco Malfoy,quest’ultimo sollevò lo sguardo una volta che io e Caris raggiungemmo il tavolo.
-Com’è andata la notte di passione con Madama Chips?!- lo canzonai mentre prendevo posto davanti a lui,sentii Blaise ridacchiare sommessamente al mio lato mentre Draco continuava a mostrare un’espressione neutra.
-Molto spiritosa- replicò senza scomporsi .
-Oh povero Draco,ti fa molto male?- si intromise a quel punto la Parkinson, con delicatezza prese fra le sue mani il braccio fasciato di Draco e iniziò ad esaminarlo con aria compassionevole.
Draco mi lanciò una piccola occhiata ghignando davanti alla mia espressione infastidita alla vista della Parkinson.
-Va e viene- si lamentò il biondo distogliendo lo sguardo da me per riportarlo sul suo braccio -però mi ritengo fortunato -aggiunse prontamente mostrando un sorrisetto a Pansy che sembrò sciogliersi,
-Secondo Madama Chips,ancora qualche minuto e potevo rimetterci il braccio.
Roteai gli occhi voltandomi per incontrare l’espressione divertita di Blaise,evidentemente anche lui aveva intuito che l’amico stesse solo cercando di mettersi in mostra davanti a quell’oca della Parkinson.
Con un gesto della bacchetta feci volteggiare la caraffa contenente il succo di zucca fino a me versandone  un’abbondante dose nella mia tazza.
-Hai parlato con Piton?-mi chiese ad un tratto Daphne,allungandosi verso il suo ragazzo per potermi guardare in faccia.
-A che proposito?-replicai corrugando leggermente la fronte, Daphne sollevò gli occhi con aria esasperata
-Per Hogsmeade naturalmente! Ricordi?L’uscita,il permesso…- mi rinfrescò la memoria.
-Oh,già!Si,si gliene ho parlato qualche giorno fa,è tutto a posto,ha detto che non ci sono problemi- spiegai,riportando alla mente il discorso precedentemente avuto con Piton.
Quando gli avevo spiegato che per ovvi motivi non potevo procurarmi il permesso scritto dai genitori richiesto per l’uscita ad Hogsmeade al contrario di ogni previsionePiton non si era scomposto limitandosi ad affermare che avrebbe garantito per me.
Daphne sembrò soddisfatta e tornò a sedersi con espressione raggiante.
L’uscita ad Hogsmeade rappresentava la prima vera e propria uscita ufficiale dal castello,perciò ne eravamo tutti molto elettrizzati e Daphne non faceva che ripeterlo di continuo,la sola idea di poter uscire e spendere i soldi la eccitava spropositatamente.
-Aria,che piacere vederti-
Rischiai di strozzarmi con il succo di zucca quando Marcus Flitt prese posto al tavolo a poca distanza da me.
-Marcus- mi limitai a ricambiare il saluto lanciandogli un’occhiata veloce,se lo avessi fissato per più di qualche secondo avrei rischiato di non contenere una smorfia schifata .
Mentre Flitt passava a intrattenere una conversazione  sulle tecniche di gioco con Blaise io iniziai a passare al vaglio i vari tipi di dolci disposti sul nostro tavolo.Dovevo ammettere che una volta passata l’iniziale irritazione per la voce gracchiante della Parkinson e per le occhiata allusive di Flitt,mi si era aperta una vera e propria voragine nello stomaco.
Erano due giorni che quasi non toccavo cibo e ora tutti quei dolci sembravano essere ancora più invitanti.
Mi sporsi lievemente verso il tavolo,allungando una mano verso un vassoio ricolmo di quelli che dovevano essere tortini alla vaniglia,ma prima ancora che potessi sentire la consistenza del freddo vassoio tra le dita alcune urla provenienti dal tavolo dei Grifondoro mi distraessero.
Con uno scatto sollevai il capo giusto in tempo per vedere  Seamus Finnigan correre come un forsennato continuando a urlare  -E’STATO AVVISTATO E’ STATO AVVISTATO.
-Chi?-chiese Ron,mentre il ragazzo li ragazzo srotolava  una copia della Gazzetta del Profeta sul loro tavolo
-Sirius Black!
Il mio sguardo volò subito ad incontrare quello di Harry. Sentii il cuore iniziare a pompare più velocemente mentre senza pensarci due  volte abbandonai il tavolo dei Serpeverde per raggiungere quello dei grifoni.
-Dove?- proruppi sbattendo una mano sopra il giornale per tenerlo fermo davanti ai miei occhi,la solita foto di Black faceva bella mostra di se in prima pagina sotto lo sgargiante titolo ‘’Avvistato ‘’,
-Non lontano da qui- rispose Hermione,che senza soffermarsi sul titolo aveva già iniziato a leggere l’articolo. Percepii il corpo di mio fratello irrigidirsi alle mie spalle mentre Neville Paciock chiedeva rassicurazioni con tono titubante -Non crederete che venga ad Hogwarts ,vero?
 -E’ quello che mi auguro -sibilai tornando a guardare  la figura urlante di Sirius Black.
Colui che aveva venduto i miei genitori,colui che ben presto l’avrebbe pagata.
Sentii gli sguardi dell’intera tavolata su di me .Senza aggiungere altro mi voltai ricominciando a camminare verso il tavolo dei Serpeverde.
-Andiamo!- intimai una volta presa la mia borsa. Daphne e Caris si scambiarono un’occhiata prima di alzarsi nel modo più veloce possibile,mentre Theo e Blaise continuavano a fissarmi proprio come stavano facendo la maggior parte dei Serpeverde che aveva seguito l’intera scena svoltasi al tavolo rosso-oro.
Iniziai ad allontanarmi a grandi passi dalla Sala Grande senza preoccuparmi di chi mi stesse seguendo e chi no.
Fortunatamente le massicce porte della sala erano aperte se no avrei finito per scardinarle.
-Aria,fermati-  la voce di Harry mi raggiunse non appena fui fuori .
-Aria-  ripetè con il fiato corto per la corsa che aveva fatto per raggiungermi -Che intensioni hai?
Inarcai leggermente un sopracciglio con aria noncurante -Andare a lezione- risposi ovvia,ma ovviamente non funzionò con mio fratello,mi conosceva troppo bene per cedere.
-Dico sul serio- insistette  lanciandomi uno sguardo carico d’ansia.
Un sorriso privo di entusiasmo mi increspò le labbra,era tipico di Harry preoccuparsi per me,me che ero sua sorella,me che riuscivo a cacciarmi sempre nei casini,me che ero finita per diventare una Serpeverde recedendo quasi del tutto quel filo che ci aveva tenuti uniti nei primi undici anni della nostra vita.
-Ho intenzione di fare quello che va fatto- non avevo voglia di ferirlo ma non volevo neanche mentirgli.
Harry scosse la testa -Finirai per farti uccidere.
-Non sarò io quella che morirà Harry,chi dovrà pagare pagherà!- aggiunsi prima di tornare a voltarmi e ricominciare a camminare.
Percepii il mio stomaco brontolare,bene,ancora una volta avevo saltato un pasto.
 
***
-Chi sarà il fortunato di quest’anno?-scherzò Blaise facendo sorridere così anche Theo che si prestò subito al gioco  -In verità la domanda giusta sarebbe :durerà?
-Di sicuro chiunque sia non riuscirà ad abbassare gli standard di questa scuola più di quanto non abbia fatto quello zotico di Hagrid- aggiunse Draco senza utilizzare lo stesso tono ironico che invece traspariva dalle voci degli amici.
Stavamo risalendo di qualche piano,appena usciti dalla lezione d’incantesimi,pronti ad occupare quell’ultima ora con Difesa Contro le Arti Oscure.
I miei amici avevano cominciato a fare ipotesi sui possibili candidati alla cattedra di quest’anno facendo ridere di gusto Caris e Daphne,mentre io mi limitavo a camminare accanto a loro senza troppo entusiasmo.
La mia mente era stata occupata per tutta la giornata dalla notizia dell’avvistamento di Sirius Black. Ero passata da una lezione all’altra,preparato una pozione,trasfigurato un bicchiere ed estratto qualche foglia di qualche pianta curativa,senza mai aver prestato veramente attenzione a niente di tutto questo.
Non ero riuscita neanche a divertirmi alla vista di Tyger e Goyle che procedevano qualche passo indietro a noi sorreggendo gli effetti personali di Draco.
Raggiungemmo l’aula in questione ritrovandola già affollata.
 Intercettai subito la figura di mio fratello,stava ridendo allegramente in compagni dei suoi compagni di Casa. Per un attimo mi ritrovai a invidiargli quell’espressione allegra che riusciva a mostrare anche in una situazione come quella,ma Harry era cosi,positivo al massimo.
-Oh bene,siete già tutti qui!- esordì una voce alle nostre spalle richiamando le occhiate curiose di tutti i presenti.
L’uomo ci sorpassò posizionandosi al centro della stanza mentre ci mostrava un largo sorriso amichevole
-Salve a tutti ragazzi,io sono Remus Lupin e come avrete capito quest’anno sarò il vostro insegnante di Difesa contro le Arti Oscure!Sottolineo  ‘’quest’anno’’ perché ,come ben sapete,non si può mai sapere cosa succederà con questa cattedra- concluse facendo levare un coro di risate divertite .
-Oggi,ho preparato per voi una lezione che mi auguro troverete di vostro gradimento-estrasse la bacchetta,che teneva ben conservata nella tasca del proprio mantello, e con un gesto tolse un pesante telo nero che copriva un imponente oggetto a pochi passi da lui.
Inarcai un sopracciglio alla vista di quella sorta di armadio i cui vetri esterni rifletterono i volti stupiti dei vari ragazzi.
 L’armadio iniziò a tremare come se qualcosa li dentro lo stesse scuotendo prepotentemente.
Vidi Lupin abbozzare un sorriso mentre si allontanava per dare una miglior visuale del possente oggetto.
-Qualcuno vorrebbe azzardare ad indovinare cosa c’è all’interno?-chiese ad un tratto facendo scorrere lo sguardo su tutti i presenti.
-Quello è sicuro un Molliccio- affermò Dean Thomas mostrando un sorriso trionfante
-Molto bene Signor Thomas-si complimentò il professore iniziando a passeggiare per la stanza,
-Qualcuno sa dirmi un Molliccio com’è fatto?
Vidi Caris aprir bocca per rispondere ma prima ancora che potesse solo emettere una sillaba la voce di Hermione Granger sovrastò tutte le altre aggiudicandosi il merito della risposta
-Nessuno lo sa- affermò facendo una breve pausa per accaparrarsi lo sguardo di Lupin che sospese la sua lenta marcia per osservare la Grifondoro
-I Mollicci sono dei mutaforma,assumono la forma di ciò che una particolare persona teme di più è questo che li rende…
-Cosi terrificanti-la interruppe Lupin,probabilmente si era reso conto che la ragazza aveva speso quasi tutta la sua scorta d’ossigeno per rispondere con la massima prontezza possibile.
-Ma cosa diavolo si è messa in testa- sussurrò alle mie spalle Daphne criticando apertamente l’acconciatura raccolta di Hermione. Roteai gli occhi,era tipico di Daphne soffermarsi su particolari insignificanti.
-Esiste un semplicissimo incantesimo per respingere un molliccio- proseguì il professor Lupin riguadagnandosi la mia attenzione -Provate a dire ‘Riddiculus’’.
Un coro di ‘’Riddiculus’’ si sollevò in aria .
-Questa lezione è ridicola- mormorò Draco al mio lato guardando con aria sconcertata il professore.
-Non è neanche iniziata- gli feci notare palesemente scocciata dal suo atteggiamento, dopo un anno passato con Allock  quella con il professor Lupin sembrava essere la migliore lezione di Difesa contro le Arti Oscure del secolo.
Draco accentuò ulteriormente la propria smorfia e io decisi di lasciar perdere,probabilmente sarebbe stato contento solo dopo aver visto Piton nel ruolo assegnato al professor Lupin.
_Per sconfiggere un Molliccio dovete costringerlo ad assumere una forma davvero divertente_ aggiunse il professor Lupin.
-Passo a fare un esempio,Neville!
Ci voltammo tutti per osservare il ragazzo che sussultò lievemente.
-Vuoi venire per favore- lo invitò Lupin indicando lo spazio davanti a se.
-Neville,cos’è che ti spaventa di più?-  chiese  una volta che il ragazzo gli fu di fronte.
Dalla bocca di Neville fuoriuscì un borbottio inudibile.
-Come dici? - insistette Lupin
-Il Professor Piton!- ripetè a quel punto il Grifondoro.
Un coro di risate partì in risposta,e questa volta neanche io riuscii a trattenermi. Sapevo che Neville risultava essere una delle cavie preferite di Piton ma non immaginavo che il ragazzo avesse sviluppato una vera e propria forma di paura.
-Ora,quando aprirò la porta ecco quello che dovrai fare-aggiunse prontamente Lupin sedando l’ilarità di gruppo mentre affiancando Neville gli sussurò qualcosa all’orecchio.
-Bacchetta alla mano.
Vi fu un attimo di silenzio generale,tutti eravamo impegnati ad osservare con curiosità la scena che di li a poco si sarebbe svolta. Quando l’anta si aprì rivelando la figura del professor Piton rimanemmo quasi tutti di stucco.
-Ma è veramente lui?- balbettò Blaise con tono incredulo, io e Draco ci voltammo al contempo per lanciargli un’occhiata scettica,
-No,è solo un molliccio- si affrettò a rispondere Theo .
 Neville continuava ad osservare la propria paura con aria spaesata. Quando il Molliccio a forma di Piton si fermò davanti a lui sembrò raccogliere il proprio coraggio urlando –RIDDICULUS.
In un istante i vestiti di ‘’Piton’’ mutarono in quelli di una donna e a pensarci bene sembravano proprio  quelli della nonna di Neville.
Nuovamente la classe si ruppe in un fragore di risate a cui non seppe resistere neanche il professore mentre il Molliccio si esaminava con aria sconvolta.
-Bravissimo Neville. Davvero incredibile- si complimentò Lupin dando una pacca sulla spalla del ragazzo che ora sembrava vivamente sollevato.
-Mettetevi tutti in fila- ci esortò con tono allegro.
Con un piccolo ghigno divertito abbandonai il resto del gruppo per seguire le istruzioni del professore.
Lupin si allontanò per metter su un po’ di musica,che doveva risultare d’incoraggiamento.
Il primo della fila risultò essere Ron,che si ritrovò ad affrontare un Molliccio nelle sembianze di un ragno gigante.
Dopo di lui toccò ad un’altra Grifondoro il cui Molliccio prese le sembianze di un serpente a sonagli .
 La fila si andò smaltendo e ben presto fu il mio turno.
Avanzai con aria sicura verso il centro della stanza impugnando  prontamente la mia bacchetta . Non avevo la minima idea di cosa sarebbe uscito dall’armadio non mi ero mai soffermata particolarmente a riflettere sulle mie paure.
Con la coda dell’occhio notai Lupin lanciarmi un’occhiata  tra il preoccupato ed il curioso ma non badai a lui poiché il Molliccio iniziò a mutare forma.
La musica si interruppe,ma nessuno ebbe la prontezza di riattaccarla,gli sguardi di tutti erano ormai puntati sull’uomo che incedeva verso di me.
Sentii il sangue ribollirmi nelle vene e la presa sulla mia bacchetta divenne più fitta quando Sirius Black mi sorrise con aria di sfida.
Senza staccare gli occhi dalla figura sorridente di Black sollevai la bacchetta puntandola dritta al petto di Black.
Soffermai nuovamente il mio sguardo in quello dell’uomo mentre sentivo la rabbia crescermi dentro,
-Crucio!- sibilai ad un tratto con tono fermo ed impassibile,sentii scivolare quelle parole sulla mia lingua come un fiume in piena.
Un lampo blu partì dalla mia bacchetta .
-ARIA- urlò qualcuno alle mie spalle,mentre io continuavo a guardare impassibile il corpo che si contorceva sotto i miei piedi.
Una mano mi afferrò facendomi voltare su me stessa -Aria,Aria- ripetè Harry con tono preoccupato,accanto a lui Draco continuava a scuotermi alla ricerca di qualche segnale da parte mia.
Ebbi appena il tempo di incontrare i volti sconvolti dei miei amici poi tutto si fece buio.
***
Navigavo nel mare dell’oblio.
Trasportata da onde di fumo mentre continuavo a viaggiare in un limbo a me sconosciuto,quando ad un tratto iniziai ad aggrapparmi ad alcuni suoni frastagliati.
-Sembra che si stia risvegliando!
Mossi debolmente le palpebre sentendole pesanti e restie,
-Arianne,riesci a sentirmi?- chiese una voce profonda e calma,
-S-si- mormorai non troppo convinta mentre sforzavo maggiormente le mie palpebre che finalmente iniziarono a collaborare.
Con un ultimo sforzo riuscii a mettere a fuoco ciò che mi circondava. Ero distesa sul freddo pavimento di quella che ricordavo essere l’aula di Difesa contro le Arti Oscure.
Harry,Draco e il professor Lupin erano chini su di me ,tutti gli altri mi avevano circondata e mi osservavano dall’alto,chi con occhi preoccupati chi invece con espressioni sorridenti,era il caso della Parkinson che sghignazzava con aria soddisfatta. Avrei tanto voluto farle scomparire quel sorrisetto compiaciuto dalla faccia, ma in quel momento non avevo le forze necessarie.
Iniziai a sollevarmi nfastidita da tutta quella attenzione. Harry prontamente mi passò un braccio dietro le spalle per sorreggermi.
-Sto bene- affermai. In realtà sentivo la testa girare come se avessi volato a cavallo di una scopa al contrario e ne fossi poi scesa bruscamente.
-Sicura d star bene?_-insistette Harry,
-Sto benissimo.
-Non si direbbe- controbattè Draco sollevando un sopracciglio con aria critica,
-Beh sto una meraviglia- insistetti senza però smuovere minimamente il biondino che continuò a fissarmi con aria scettica.
-Bene ragazzi,per oggi e tutto.Raccogliete pure la vostra roba e andate- proruppe Lupin congedando la folla che si era creata intorno a me. Probabilmente aveva intuito che di li a poco li avrei inceneriti tutti a partire dalla mia adorata compagna di Casata che continuava a sorridere divertita.
-Harry ,puoi farmi la cortesia di lasciare che scambi quattro chiacchiere in privato con tua sorella?!_ aggiunse il professore puntando lo sguardo su Harry . Quest’ultimo si limitò a lanciarmi un’occhiata titubante ed infine annuì.
-Anche lei Signor Malfoy è libero di andare-insistette l’uomo voltandosi per lanciare un’occhiata eloquente a Draco che lo osservò senza troppo entusiasmo e senza muovere un passo.
-Andiamo- lo incitò a quel punto Blaise iniziando a tirarlo per una manica ignorando le sue vive proteste in merito.
Una volta che tutti furono fuori Lupin si assicurò di chiudere la porta con un gesto della bacchetta,
-Tipo curioso il Signor Malfoy- convenne mostrandomi un’occhiata divertita che ricambiai con un mezzo sorriso.
-Vuoi sedere?- mi chiese indicando una sorta di panca non molto lontana da noi,
-No grazie,non serve- lo rassicurai,avevo ricominciato a riprendere le forze e le mie gambe sembravano sorreggermi abbastanza bene.
-D’accordo,allora non ti dispiacerà se lo faccio io.
 -Voleva parlarmi di qualcosa?- chiesi senza riuscire a trattenermi,in quel momento avevo solo una gran voglia di tornare nella sala comune dei Serpeverde e abbandonarmi nel divanetto in pelle di drago che tanto amavo.
Lupin continuò ad osservarmi adottando un’espressione vagamente più seria -Effettivamente si.
- Riguarda l’episodio di poco fa?-chiesi senza mezzi termini .
-Beh,anche…- fece una breve pausa accompagnata da un sospiro  - Sai Arianne,quando ti guardo mi sembra quasi di rivedere tuo padre!
Quell’affermazione mi prese alla sprovvista -Lei,lo conosceva?- chiesi in tono stupito,
-Oh,puoi ben dirlo! Io e tuo padre eravamo grandi amici ,abbiamo passato i migliori anni della nostra vita come studenti in questa scuola e non sai quante volte abbiamo rischiato l’espulsione- ammise con aria divertita.
Sentii come un tuffo al cuore mentre ascoltavo quelle parole. Non avevo conosciuto nessuno che fosse in grado di parlarmi dei tempi in cui mio padre aveva avuto la mia età . In qualche modo ero grata a Lupin solo per il fatto di essere una sorta di testimone di quei tempi. Rendeva tutto più vero.
-Lui…lui com’era?
-Un eterno combina guai. Altrochè qualunque cosa succedesse ad Hogwarts potevi starne certo c’era lo zampino di James Potter-  gli occhi di Lupin si persero nel vuoto mentre tornava con la mente a quelli che dovevano essere tempi migliori.
-Tutto il contrario di tua madre,lei era sempre ligia al dovere,una vera Grifondoro-aggiunse tornando a guardarmi.
Sorrisi leggermente -Già,mi chiedo spesso cosa penserebbero della mia appartenenza alla Casa dei Serpeverde- confessai . Non avevo mai condiviso con nessuno  quel pensiero,neanche con Harry. Sapevo che lui avrebbe detto qualunque cosa per confortarmi e rendermi felice,persino una bugia.
-Oh credo che a tuo padre sarebbe venuto un infarto- ammise Lupin in tono divertito facendomi sorridere lievemente.
 -Ma poi sarebbe stato fiero nel vederti crescere in questo modo!Serpeverde o no ,risulti essere la sua copia esatta.
Sentii qualcosa di molto simile all’orgoglio gonfiarmi il petto-Dice sul serio?- chiesi titubante e lui annuì,
-Da chi credevi di aver preso quel caratterino che ti ritrovi?-mi canzonò e a quel punto non riuscii a trattenere una risata allegra.
Voltai lo sguardo incrociando senza volerlo l’enorme armadio nel quale era stato nuovamente rinchiuso il Molliccio.
-Professore,posso farle una domanda?- chiesi tornando a guardarlo,
-Ma certo.
-Il Molliccio,perché ha preso la forma di Black?!Insomma,non è certo lui che temo- ammisi seriamente confusa.
Lupin sembrò riflettere sulla questione qualche istante -Vedi Arianne,quando sei andata incontro al Molliccio la tua mente non ha proiettato la tua paura, bensi la cosa che ti faceva più rabbia.Il Molliccio non è riuscito quindi ad assimilare nessuna delle tue paure trovandosi così costretto ad aggrapparsi all’elemento più forte rilevato nella tua mente-spiegò.
-Beh ,si è plausibile.
-Credo che sia meglio che tu ora vada a riposarti- affermò sollevandosi dalla panca per venirmi incontro.
Mi passò una mano sulla spalla mentre mi accompagnava alla porta. Lo seguii con la testa ancora soprapensiero ma quando raggiungemmo la porta mi risvegliai.
-Professor Lupin-lo chiamai ad un tratto arrestandomi sull’uscio,
-Si?- chiese lui sollevando entrambe le sopraciglia,
-Se un giorno avessi voglia di sentir raccontare qualche storia su mio padre….lei sarebbe disposto a farlo?
Lupin sembrò piuttosto sorpreso ma gli ci vollero pochi istanti prima di tornare a sorridere,
-Certamente.
Gli mostrai un sorriso grato prima di abbandonare l’aula e chiudermi la porta alle spalle.
 
-Era ora,pensavo non uscissi più.
Mi voltai per ritrovare la figura di Draco appoggiata al muro.
Lo guardai con aria perplessa - Mi stavi aspettando?
Il biondo mostrò un ghignetto compiaciuto -Ti sorprende cosi tanto?
-Effettivamente ,si!-  ammisi mentre lui si staccava dal muro per affiancarmi.
-Dove hai lasciato i due gorilla e la gallina?-  chiesi guardandolo con un sorrisetto curioso,
-Chi?-domandò corrugando la fronte,
-Tyger,Goyle e la Parkinson.
-Saranno in giro da qualche parte- si limitò a rispondere scrollando lievemente le spalle,annuii senza troppo interesse.
-Sala Comune?- chiese  una volta che svoltammo verso il corridoio.
Ci riflettei per qualche istante - No,Sala Grande. Devo recuperare qualche pasto!- affermai prima di mostrargli un sorriso furbo.
Il biondo sbuffò sommessamente -Sempre la solita-  mormorò tra se .
Senza smettere di sorridere lo afferrai per la manica del mantello iniziandolo a trascinare .
La conversazione con Lupin mi aveva messo di buon umore e mi aveva ridonato l’appetito!


ANGOLO AUTRICE
Ehm ...come state ?!
Sisi lo so , manco da circa due anni e mi avrete data per morta, dispersa, rapita dagli alieni.
E per quanto l'ultima alternativa sarebbe stata molto meglio di quello che in realtà è successo, vi posso solo chiedere scusa per l'assenza.
Sono stati due anni da pazzi ,credetemi.
E' stato come entrare in una lavatrice mentre qualcuno inserisce la centrifuga.
Ora spero diesserne uscita totalmente, sicuramente non completamente indenne ma si cerca di superare anche questa e andare avanti e credo che il modo migliore sia proprio quello di buttarsi sulle cose che amo di più,come questa fanfiction.
Allora ,la brutta notizia è ormai assodata, sono passati due anni e io sono in ritardo di non so quanti venerdì! La bella invece è che ho mooolti capitoli già pronti quindi conto di pubblicarne un altro tra domani e domenica.
State certe che non si ripeterà questa lunga scomparsa....
Bene, andiamo al capitolo ,si ?!
Che dire di questo capitolo molto ''lezione di difesa contro le arti oscure'', conosciamo Lupin , conosciamo i nervi poco saldi di Aria e vediamo un povero Molliccio cruciato .
Ora , so benissimo che tecnicamente le maledizioni senza perdono sono un po' precoci da inserire così, ma onestamente Aria in quel momento si trovava davanti ''l'assassino dei suoi genitori'' , ok che era un Molliccio ,ma la ragazza non ci pensava e non penso che volesse soltanto schiantarlo.
Poi Draco , vabbè, è la mai unica gioia questo ragazzo .
Fatemi un pò sapere, affibiatemi pure degli epiteti poco carini per l'assenza se volete, ne avete tutto il diritto!
Ci risentiamo tra due giorni con il nuovo aggiornamento!
_Rouge_

 

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