Soul Eater Not 2: Polichrome.

di ShiNear
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Nuove arrivate! I corvi staranno con gli usignoli mentre i ragazzi non stanno con i piedi per terra? ***
Capitolo 3: *** L'Arma Veggente. Scopriamo (gl)i (s)vantaggi dell'essere al di sopra degli altri e i colori dell'anima? ***
Capitolo 4: *** Strani avvenimenti. Compare la Strega Cacciatrice? ***
Capitolo 5: *** Nuove scoperte, arrivi e conoscenze. Splende il sole o sorge la notte su Death City mentre beviamo del the? ***
Capitolo 6: *** Zombie, mummie e scontri nel sottosuolo. Passiamo una giornata all'insegna del terrore? ***
Capitolo 7: *** Mummie e destini. Le cose di famiglia restano in famiglia? ***
Capitolo 8: *** La festa viene rimandata. Entriamo nella testa del passato? ***
Capitolo 9: *** Rabbia e sospetti. Qualcuno ci deve una spiegazione? ***
Capitolo 10: *** Salti settimanali e visite inaspettate. Buone Feste a tutti? ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


1. PROLOGO

La stanza del maestro Law era immersa nel silenzio. Le candele lasciavano a intendere il clima di preghiera che ardeva nella sala, dove si trovava una ragazza con un cappuccio color cobalto. Era troppo presa nei suoi pensieri. Pensava ai genitori che non aveva mai conosciuto e a tutto quello che non aveva ancora capito della sua vita. E Justin, sempre pregando, non mancò di farglielo notare.
Sussurrò: - Concentrati, figliola. La tua anima è un bruco nel bozzo, ancora. Lenisci i pensieri con la medicina della tranquillità e non pensare a quello che è stato. Il momento presente è tutto ciò che ci appartiene. Respira. Medita.-
Lei si maledì mentalmente, prima di iniziare. Siccome non aveva un metodo di preghiera, si limitò a mettersi in contatto con la natura circostante. I suoni vicini e lontani. I sensi. Il battito calmo del suo cuore. Il suo respiro calmo. Aprì piano piano gli occhi e l’anima si aprì come un ventaglio, arrivando fino a toccare l’anima di Justin, che non mancò di sorriderle.
Spense la sua anima, dicendo: - Vedi? Sei già da adesso una bellissima farfalla.-
Lei si strozzò per l’emozione, e farfugliò: - G-grazie, maestro.-
Lui la fece alzare, dicendo: - Sei già abbastanza grande da fare quello che feci io anni fa.-
Lei strabuzzò gli occhi: - Come dice?-
Justin le diede la sua croce d’oro, dicendole: - Ora è tempo che io non sia più il tuo maestro. Tutto quello che puoi ancora apprendere, puoi apprenderlo solo alla Shibusen.-
Lei capì e cercò di restituire la croce, dicendo: - No, maestro. Io... io non mi sento pronta!-
Lui le disse, benevolo, chiudendo gentilmente le sue mani sulla croce: - Non eri pronta quando ti trovai, piccola e spaventata, in una Francia desolata e misera. Tutto quello che ti ho insegnato, devi metterlo a frutto, ora. Ora vai, ho già preparato tutto. Il tuo aereo parte fra tre ore e hai circa due ore di viaggio se vai spedita. All’aereoporto troverai l’orfana Crow. Trattala come una sorella, come il tuo prossimo...-
Lei terminò, seria, portandosi la croce al cuore: - ...come me stessa. Ma, così, di colpo... dovrei preparare le valigie. Sistemarmi... Non pensavo di salutarti così.-
Lui la rassicurò, accompagnandola alla porta: - Lo pensavo anch’io, ma ho numerosi impegni da portare come Falce della Morte dell’Europa. Capisco che tu sia perplessa, ma ti devi fidare di me. Lascia le borse a casa, alla tua nuova scuola ti daranno tutto.-
Lei era dubbiosa: - Sicuro?-
Lui le accarezzò la testa: - Cosa ti dico ogni sera? “Non contate voi più di molti passeri?”. Il Sommo Shinigami baderà a te, come tutti gli studenti della Shibusen.-
Lei lo abbracciò, dicendogli: - Grazie ancora, Justin. Di tutto.- Si sorprese della sua sfacciataggine (se così si può dire!) a chiamare il suo maestro per nome dopo cinque anni che viveva con lui chiamandolo solo “Maestro”. Anche la situazione era quasi bizzarra, ma si era abituata alle stranezze di Justin-Sen... No, non Senpai.
Lui ricambiò l’abbraccio, dicendole: - Abbi cura di te e fatti degli amici. Arrivederci, Teony.-
Mentre oltrepassava al porta alzandosi il cappuccio, Law le disse: - Oh, e vedi di non pestare troppo forte i tuoi futuri compagni di classe.-
In tutta risposta, lei si allontanò piano piano, ridacchiando per nascondere la tristezza, mentre Justin la osservava in silenzio. Quando scomparve dalla strada, una voce malefica sussurrò dietro di lui: - Arrivederci? Hai commesso peccato a mentire, Justin Law. Sarebbe stato più corretto dire “Addio”.-
Law sussurrò, prima che la Follia lo attaccasse: - Pietà di me, o Dio.-
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Aereoporto.- Ciao!- La bambina non rispose, si limitò a fissare il vuoto.
La ragazza provò a insistere, ma la bambina, improvvisamente, le si aggrappò al braccio, sussurrando solo: - Hawk... Faina... Gorgon... Teach... mamma!- L’ultima parola la urlò, tanto che la gente intorno a loro fissò curiosa la figura vestita di nero aggrapparsi alla ragazza celeste piangendo dalla rabbia.
La ragazza le posò la mano sulla testa e sussurrò: - I see your soul and you are safe with me*.- Era una formula dell’antica lingua, al suono della quale la piccola si calmò.
Ritornò alla posizione di prima, sempre stando aggrappata alla manica della ragazza e sussurrando: - Lucy Crow. L’ultima.-
Una figura ammantata dall’ombra osservò la ragazza con il cappuccio celeste e la bambina con il vestito nero salire sull'aereo e sussurrò, più a se stessa che a lei: - Abbi cura di te, Teony Tengan. Veglierò sui tuoi passi come potrò. Sebbene “Fugit irreparabile tempus”. E aiuta la Gattina, ora che l’Oscurità la avvolge. Avrà bisogno di te, un giorno non molto lontano da questo. Joma joma dabarasa.-

*La lingua antica lingua prevede una conoscenza implicita e siccome nessuno la conosce, ne trascrivo le parole in inglese. 
 
Angolo dell’autore: Lo sapevo che in un braccio di ferro tra me e la mia fantasia, quest’ultima avrebbe vinto. Come avrete immaginato, questa ff è dedicata alla mia Sensei, Teony-Senpai (anziana, nel senso di veterana e maestra di scrittura su questo sito per me), la quale svetta tra le vicende che andrò a narrarvi.
Chiedo scusa all’altra mia Sensei, ShinigamiGirl se l’idea di Law-Sensei è venuta anche a me, scopiazzando, seppur rasoterra, la sua ff. Le chiedo scusa in tutte le lingue per questo (anche in giapponese! Gomen’nasai!), ma senza questo sviluppo, la storia non andrà mai avanti. Detto questo, spero vi piaccia questa vicenda. Spiegherà un mucchio di cose sulle quali non potrò dilungarmi nell’altra ff.
Joma joma dabarasa.

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Capitolo 2
*** Nuove arrivate! I corvi staranno con gli usignoli mentre i ragazzi non stanno con i piedi per terra? ***


2. NUOVE ARRIVATE! I CORVI STARANNO CON GLI USIGNOLI MENTRE I RAGAZZI NON STANNO COI PIEDI PER TERRA?
 

Meme si girò un’altra volta alzandosi da tavola e Anya sbuffò: - Meme, sei convinta ancora che ci sia un folletto a tirarti la coda dei capelli?!-
Lei scosse la testa: - Non capisco. Perché Tsugumi non è ancora venuta a mangiare? Sono già le nove del mattino, tra un po’ iniziamo il lavoro al Chupacabra e non è ancora scesa.-
Anya mise da parte la ciotola della colazione, ormai vuota, e puntò il cucchiaio contro Meme: - Sai bene che Tsugumi soffre di insonnie, ultimamente. Meno la disturbiamo, meglio è. Persino Eternal Feather-Senpai era d’accordo.-
Meme sospirò, rimettendosi a sedere: - Lo so, Anya... ma non posso fare a meno di essere preoccupata.-
Un attimo dopo, videro un barcollante Tsugumi avvicinarsi a loro, con una ciotola in mano, mugugnando: - Mmmgiorno, ragazze.-
Loro salutarono placide e preoccupate, mentre la loro partner si abbuffava su una ciotola con delle borse enormi sotto gli occhi. Si capiva che aveva dormito poco.
Meme stava per chiederle se aveva bisogno di un caffè, quando Jasper s’infilò tra lei e Anya, interrompendola: - Allora Tsugumi, tutto bene nella lotta con gli spiriti negli armadi? Hai l’aria di chi ha fatto un brutto sogno.-
Marzolin, sedutosi a lato di Anya, confermò: - Una ragazza chiaramente stanca!-
Tsugumi era davvero stanca morta, ma si sforzò di sorridere: - Adoro la vostra perspicacia, ragazzi.-
Jasper sorrise affabilmente e Anya arrossì dall’imbarazzo. Nonostante fossero fidanzati da oltre un mese, ad Anya riusciva difficile catalizzare quel pensiero. Lei, Jasper, insieme. In quel momento pensava di sognare ad occhi aperti. Jasper era uno dei ragazzi più fighi della sezione NOT. Rivelatosi un enfant prodige, faceva lezioni con la Falce della Morte Tezca Tlipoca! Mancava poco alla sua entrata all’EAT. Era un bel ragazzo, oltretutto: capelli ricci e biondi, volto raffinato e gentile, sguardo color ghiaccio e dai lampi d’intelligenza visibili a occhio nudo, non molto alto e con un perenne cilindro variopinto in testa.
Diversa era la situazione se si parlava del suo partner, Marzolin. Era il suo vero nome, e non ne aveva altri. Non si sapeva che faccia avesse, perché aveva il vizio di Tezca-Sensei: andarsene in giro con un copricapo a forma di coniglio.
Un istante dopo le riflessioni di Anya, Holmes si avvicinò a Tsugumi, con la pipa in bocca, dicendo: - Posso parlarvi un momento, ragazze?-
Tsugumi lo fissò, dubbioso. Parlare con Sherlock era una delle cose che ti faceva rischiare di più la vita, a suo parere, alla Shibusen. Era alto, un volto serio e risoluto, moro con riflessi bianchi trai i capelli scuri, con un vestito a scacchi e una pipa in bocca (dicevano fosse solo di liquirizia!) e se a Jasper si notavano i lampi d’intelligenza, Holmes era misterioso. Ogni volta cercava di coinvolgere qualcuno del NOT, quel qualcuno tornava con contusioni multiple. Non si capiva perché Shinigami lo tenesse in considerazione per l’EAT. Era vero che faceva progressi con il maestro Tlipoca, con il quale studiava insieme a Jasper, ma... era pazzo.
Tsugumi esclamò: - No, scordatelo! Kim ha alzato la tariffa delle guarigioni fuori orario e non ho voglia di chiederle di nuovo il suo aiuto.-
Lui la calmò con un cenno: - Tranquilla, non c’entro niente, io. Il Sommo Shinigami vuole che andiate ad accogliere, con un ragazzo dell’EAT, due nuove arrivate del NOT, stamattina. I lavori al Chupacabra sono quindi sospesi.-
Meme saltellò dalla gioia, prima di chiedere: - Bene, cosa facciamo, nel frattempo?- L’espressione rassegnata di Anya fece scoppiare a ridere Jasper.
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L’arrivo ai piedi della Shibusen fu semplice, dopotutto, Tsugumi c’era già stata. E si era ripromessa di non fare più quella scalinata!
Oltre a loro, però, arrivò a tutta velocità anche un ragazzo con la zazzera blu a forma di stella in testa, che strillava: - Ya-ooooh! Ammirate il grande me, comuni mortali!!!-, mentre una vocina dietro di lui gridava: - Black*Star, fermati!-
Tsugumi barcollò: - Dimmi che non è lui!-
Anya confermò con un sospiro: - E invece è proprio lui. Black*Star.-
Meme si grattò la testa: - Dove l’ho già sentito questo nome?-
Anya le disse in un orecchio: - Lui può uccidere Tsugumi. Ce l’ha detto Shinigami, ricordi?-
Lei schioccò le dita e gridò: - Ah, sì. Quando ha detto che lei è...-
Anya e Tsugumi le tapparono la bocca all’unisono, quando l’assassino arrivò in quel punto con una capriola: nessuno, oltre a Jasper, doveva sapere che lei era l’ultima degli Immortali. Pessima pubblicità, specie vicino a un assassino che poteva uccidere gli Immortali perché del Clan della Stella ormai distrutto.
Black*Star, che non aveva sentito niente, si rizzò in piedi, piantando i pugni sui fianchi e gridando: - Comune mortali, ritenetevi fortunate a conoscere un DIO.- mentre dietro la sua arma, Tsubaki, cercava di scusarsi per lui.
Anya chiese: - Mi spieghi perché ci sei tu e non Maka...-
Lui urlò (ma non sprecava mai voce, quello?!): - Maka è andata a cercare Uova di Kishin e il Sommo Shinigami si è rivolto a un suo pari! Muahahahahahah!-
Anya pensò: “Probabilmente, sarebbe vero solo se il Sommo Shinigami fosse un emerito tonto.”
Fu in quel mentre che sentirono una voce dal fondo della scalinata: - Ma stiamo scherzando?!-
Black*Star sogghignò: - Illuse mortali!-
Tsugumi provò timidamente ad alzare la voce: - Black*Star... non mi sembra carino definire così chi non conosci...-
Ma lui nemmeno l’ascoltava, crogiolandosi: - L’illustre me stesso ha fatto questa scalinata in appena trenta secondi, record IM-BAT-TU-TO...-
Un lampo celeste lo interruppe, lasciando tutti a bocca aperta. Una ragazza con il cappuccio e il mantello celeste che portava con sé un fagottino nero e scarmigliato con le fattezze di una bambina era arrivata in cima alla scalinata.
Un attimo dopo metteva giù la bambina, dicendo: - Con una scalinata così, chiunque potrebbe rompersi le ginocchia. Comincio a dubitare del Sommo Shinigami.-
Black*Star era livido, mentre Meme sussurrava tra sé: -... im-bat-tu-to fino ad ora.-
Tsubaki s’interpose tra la ragazza e il suo Meister, dicendo con voce argentina: - Piacere di conoscervi a nome della Shibusen! Il mio è Tsubaki Nakatsukasa. Sono l’arma di Black*Star, della classe EAT, e queste sono le ragazze della sezione NOT.-
La bambina intanto aveva fatto capolino da dietro la ragazza con il mantello, chiedendo: - Non sono del...-
E la ragazza, sorridendo: - No, Lucy, sono amici.-
Lei si presentò avanti, timida. L’avrebbero potuta scambiare per una bambola, da quanto il suo volto si avvicinava all’immagine stampo dei bambini. Era ricoperta da vestiti scuri un po’ sciupati e un’espressione incerta in quegli occhi color cenere tradiva un’immensa tristezza.
Tsugumi s’intenerì, al vederla e le disse, teneramente: - Piacere, piccola. Io sono Tsugumi Harudori. Come ti chiami tu?-
Lei chiese: - Harudori? Significa usignolo, giusto?-
Tsugumi annuì e Lucy fece un patto indietro: - Meglio se non ci conosciamo, allora. Dalle mie parti i corvi attaccano gli usignoli.-
Tsugumi era perplessa e la ragazza celeste chiarì i suoi dubbi: - Si chiama Lucy Crow. Voi altre siete, invece...-
Anya e Meme si presentarono, mentre la ragazza dava un’occhiata alle loro anime e chiedeva: - Chi di voi due è partner di Tsugumi?-
Le ragazze sorrisero, rispondendo all’unisono: - Tutte e due!-
Lei annuì: - Ma certo. Non può che essere così. Altrimenti, il legame sarebbe incompleto.-
Loro rimasero stupite e Lucy tirò la manica della ragazza, chiedendole: - E quel tizio con la faccia viola chi è? Sta male?-
Black*Star scansò Tsubaki e urlò addosso alla bimba, tremando dalla rabbia: - Occhio a quel che dici! Stai parlando a un DIO!-
Lei lo fissò, in un attimo di silenzio imbarazzante, poi rise di gusto, con un la faccia spiegata in un sorriso.
Balck*Star chiese, stupito: - Si può sapere perché ridi?-
Lei riprese a ridere, dicendo tra un respiro e l’altro: - Perché... gli dei... non possono avere una faccia così... ridicola!-
Anche le altre si misero a ridere e pure la ragazza con il cappuccio si teneva la mano davanti alla bocca per non ridere.
Balck*Star era furioso: - Ehi, marmocchia! Guarda che io sono anche un ass...-
Uno schianto furioso frenò la lingua bollente del killer, mentre, dove c’era lui un attimo prima, si ergeva la figura della ragazza celeste, che teneva il pugno ancora chiuso davanti a sé.
Un momento dopo lei gli urlò: - E ringraziami. Non sai cosa ti sarebbe potuto succedere se avessi detto quella parola a Lucy.-
La figura dell’assassino, ricoperta di fuliggine, riemerse dalla polvere creatasi con il fumo, mentre gli studenti si radunavano a vedere.
Black*Star urlò: - Ora basta! TI SFIDO!!! Supererò gli dei, quindi schiaccerò anche te!!!-
E un momento dopo era davanti a lei, con il pugno chiuso, pronto a colpirla, ma una voce tuonò: - FERMI!-
Si voltarono tutti. Era la professoressa Neigus, la cui rabbia era visibile attraverso gli occhiali a mezzaluna.
Disse: - Black*Star, dovevi accompagnare i nuovi studenti, non attaccarli.-
La ragazza celeste alzò una mano: - Se mi consente, sarei disposta a dargli io una giusta punizione.-
Lei si aggiustò gli occhiali, chiedendole: - Ah, sì? E tu come ti chiami?-
La ragazza si tolse mantello e cappuccio con un solo ampio movimento e le ragazze trattennero il respiro, mentre finalmente la ragazza si rivelava. Era una ragazza sui quattordici, quindici anni, con dei lunghi capelli color celeste raccolti in due lunghi codini legati da delle trecce viola. Il volto era limpido, attento e scrutatore, specie attraverso dei meravigliosi occhi color verde muschio. La sua figura era slanciata e sinuosa, come un serpente e il suo vestito grigio svettava su una maglietta a maniche lunghe nera e dei pantaloni aderenti dello stesso colore.
La ragazza disse il suo nome: - Teony. Il mio nome è Teony Tengan*. Discepola della Falce della Morte Justin Law. E vorrei sapere se riservate sempre quest’accoglienza ai nuovi arrivati della Shibusen. Perché mi sembra molto divertente.- L’ultima frase fu accompagnata da un sorriso smagliante.
La professoressa, ricordatasi delle informazioni appena ricevute sulla ragazza, si limitò a chiederle: - Te la senti davvero di affrontarlo?-
Teony si voltò tranquilla verso di lui, dicendo: - Importuna la mia amica. La mia risposta è abbastanza ovvia.-
La professoressa Neigus meditò un attimo, poi ordinò ai ragazzi: - Voi, filate in classe! E tu, ragazzo, vedi di portarmi una sedia. E già che ci sei, chiamami anche l’infermiera Medusa.-
Black*Star ordinò a Tsubaki, che si stava avvicinando: - No, Tsubaki! Lei non ha un Meister. Basterà il divino me stesso a farle rimpiangere il giorno in cui mi ha sfidato.-
Lucy, che si era nascosta dietro a Meme, fissava curiosa, come uno spettacolo di cui si è ansiosi di scoprire la trama quando il sipario non è stato ancora alzato.
Teony si mise in posizione, congiungendo le mani, mentre l’assassino cominciava a sfotterla, correndole addosso: - Tse! Come se pregarmi fosse abbastanza da perdonarti: io sono un dio che non perdona.-
Il calcio che le arrivò vicinissimo alla faccia, fu semplicemente rispedito indietro, come se un’onda d’urto avesse impedito al piede di passare.
Teony riaprì gli occhi: - Appunto per questo non sei Dio.-
Lui cercò di tirarle un pugno, urlando: - Chiudi quella boccaccia!!!-
Lei parò il pugno con la mano aperta, con una facilità che rasentava l’impossibile, sussurrando: - Costringimi.-
Un attimo dopo, era accovacciata sotto di lui, gli avambracci rilucenti, prima che gridasse: - Colpo della Sacra Croce!-
Un colpo a croce spedì all’indietro l’assassino, che tuttavia rimase in piedi, mentre la camicia sul petto era aperta da un colpo a croce da cui usciva del sangue. Intanto la ragazza rimase ferma, mentre delle lame quadrate le spuntavano dagli avambracci.
Tsubaki urlò: - Black*Star!- mentre una voce dietro la professoressa Neigus la fece sobbalzare: - Incredibile!-
Era la dottoressa Medusa, la quale commentò: - In tutti questi anni, ho visto solo tre persone riuscire a fare del male a Black*Star e una era il Professor Sid.-
Intanto, Black*Star fissava la ragazza con occhi di brace, dicendo: - Se esiste un briciolo di pietà in me... dovrai improvvisarti archeologa per recuperarlo!-
Detto questo, le si avventò addosso e per dieci minuti la scena fu un susseguirsi di schivate e parate velocissime.
A un certo punto, a un pugno minaccioso dell’assassino, lei si limitò a spostarsi e a tirargli una testata sul naso, urlando: - Testata d’Amore!-
L’assassino non si ritrasse, ma approfittò della situazione per colpire la ragazza al petto con un doppio calcio, che la costrinse ad arretrare, senza tuttavia farle perdere quel sorrisino strafottente.
Gli disse: - Non vorrei sembrare offensiva, ma sei tu quello che parla troppo.-
Black*Star si asciugò il sangue che gli usciva dal naso e commentò: - Non male, te la cavi piuttosto bene... ma la tua caparbietà non ti riuscirà a salvare. Quindi, facciamo così! Io ti sferrerò il mio colpo più potente; se lo scansi, poi toccherà a me schivare il tuo.-
Teony, però, era intenta a fissare Tsubaki, la cui anima finalmente le aveva dato la conferma: “L’unica che può scolorire il nero che c’è dentro di lui.”
Poi si accorse della proposta dell’assassino e si rizzò, congiungendo le mani e dicendo, prima di chiudere gli occhi: - Accetto!-
E pensò: “Dio, dammi la forza... per non fargli troppo male!”
Balck*Star scomparve in un attimo agli occhi della gente lì riunita, mentre Anya sussurrava: - Ecco! Ora sarà più veloce e letale che mai. Teony non riuscirà a stargli dietro.-
La vocina nella testa di Tsugumi commentò: “ Che idiozia! Quella ragazza è avanti anni luce rispetto a quel pivello!
Tsugumi gli intimò: “Zitto! Abbi il buon senso almeno di lasciarmi stare di giorno, scriteriato.” Lui tacque quasi subito.
Intanto Teony assimilava intorno a sé ogni spostamento d’aria, mentre l’anima si espandeva sempre di più. La Meditazione dell’Anima era quasi al culmine. Doveva solo decidere come attuarla. Fece sparire le ghigliottine dalle braccia e pensò: “Mazzafrusto? No, gli farei troppo male. Passiamo all’altro allora.”
Circa dieci silenziosi secondi dopo...
... Black*Star le apparve dietro, urlando: - BLACK*STAR BIG WAVE!!!-
Il colpo sollevò un polverone immenso. Ma alla fine, quando la polvere si dileguò, la figura di Black*Star colpiva il vuoto, mentre Teony gli stava appoggiata sopra, con fare beffardo, mentre un braccio, trasformato in una balestra, riluceva di luce azzurrognola.
Lei commentò: - Non si colpisce alle spalle, amico!-
Black*Star si voltò, ma era troppo tardi. La balestra si era allungata del doppio, mentre lei aveva appoggiato la punta sul petto del Killer.
Poi, un urlo: - Crossbow Soul!- e un’esplosione immensa spazzò indietro l’assassino, che finì dolorante ai piedi della Neigus.
Che disse alla dottoressa Medusa: - Credo sia il caso di portare il ragazzo in infermeria.-
Lei lo sollevò per le braccia chiedendo alla Neigus: - Mi porti delle funi elastiche. Ho finito i sedativi.-
Intanto, Teony aveva fatto sparire la balestra, pensando: “ Ho rischiato, comunque. Come ha fatto a lanciare quella potenza con la sola forza della sua anima? Impressionante! Era questo ciò che volevi dirmi, Justin-Senpai?”
Detto questo, si avvicinò a Lucy e le allungò la mano, dicendo: - Batti il cinque, piccola!-
Lucy batté debolmente la sua mano, mentre Tsugumi si faceva avanti, allungando la mano: - Beh, per quel che vale a questo punto, benvenuta al NOT. Anche se credo che sarai tu a insegnare a noi molto...-
Teony la fissò perplessa, poi le strinse la mano, sorridente: - Non scherzare, Tsugumi. Sono sicura di dover ancora imparare molto... e sono sicura che saremo ottime amiche!-
Tsugumi sorrise tranquilla di rimando: - In tal caso... benvenute alla Shibusen, amiche!-
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Intanto, una figura fissava la scena dalla sua sfera, commentando: - Sì, salutate le vostre future amiche. Non fate altro che rendermi più appetitoso il finale.-
 
 
*= Tengan, letteralmente, in Giapponese vuol dire Veggente. Il perché di questa scelta lo rivelerò capitoli facendo.
 
 
Angolo dell’Autore: Embè! Questo è il primo capitolo dopo il prologo. Spero che, spiegazioni a parte, la storia renda. E che non abbia sbagliato qualcosa di madornale, ma ne dubito.
Grazie infinite a tutti quelli che mi seguono, in special modo a Teony-Sensei e ShinigamiGirl-Sensei. Au revoir al prossimo capitolo di Soul Eater Il risveglio delle Tenebre. Spero di finirlo prima di Natale. Joma joma dabarasa.

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Capitolo 3
*** L'Arma Veggente. Scopriamo (gl)i (s)vantaggi dell'essere al di sopra degli altri e i colori dell'anima? ***


3. L’ARMA VEGGENTE. SCOPRIAMO (GL)I (S)VANTAGGI DELL’ESSERE AL DI SOPRA DEGLI ALTRI E I COLORI DELL’ANIMA?
 

Mentre si scambiavano i saluti e Lucy si faceva coraggio a parlare con le ragazze del NOT, si udì una voce nell’altoparlante: - Attenzione. La nuova arrivata Teony Tengan è pregata di recarsi con Lucy Crow nella Stanza della Morte accompagnate da Tsugumi Harudori, Meme Tatane e Anya Hepburn. Ci scusiamo per il disagio.-
Teony chiese, inarcando i sopraccigli: - Disagio?-
Anya sbuffò: - Credo si riferisca a Black*Star.-, provocando una risatina di Meme.
Lucy chiese, timida: - Chi c’è nella Stanza della Morte?-
Tsugumi le diede una carezza affettuosa: - Il Sommo Shinigami, ovviamente.-
Teony sembrò perdere un battito: - Di già?! Che emozione! Justin mi ha parlato così bene di lui...-
- Justin? Ti riferisci a Justin Law?-
La voce che aveva fatto sobbalzare Tsugumi e Anya era Jasper, che era apparso dietro di loro con una calma spaventosa.
Teony lo fissò interrogativamente: - Lo conosci?-
Lui sorrise appena: - Diciamo che il mio maestro è un suo grande amico.-
Lei lo fissò ancora più intensamente, come se fosse al microscopio, e commentò, improvvisamente gaia: - Aaaah! Capito. Sei allievo di Tezca Tlipoca. Justin mi ha detto che era suo compagno di classe alla Shibusen. Mi sembra sia diventato Falce della Morte da poco. Piacere di conoscerti, Teony Tengan.- Concluse allungandogli la mano.
Jasper gliela strinse vigorosamente, dicendo: - Jasper Trip, maestro dello specchio.-
Poi si rivolse ad Anya: - Spero non vi dispiaccia se vengo con voi.-
Lei lo fissò di traverso: - Il Sommo Shinigami non ha chiamato te...-
Marzolin s’intromise: - Il Sommo Shinigami deve essere informato di una cosa riguardo al Maestro Tlipoca e dobbiamo dirigerci da lui immantinente.-
Tsugumi non riusciva mai a prendere sul serio Marzolin, specie se tirava fuori simili frasi auliche con quella maschera di coniglio. Quindi, dovette mettersi le mani davanti alla bocca per non ridere.
Teony cominciò ad avviarsi, però, verso la scuola, alzandosi il cappuccio  e dicendo: - Allora, sbrighiamoci. Noi non sappiamo la strada e non credo sia saggio far aspettare un dio.-
Tsugumi si mise prontamente a fianco a lei. Stranamente (Teony-Sensei e io, però, sappiamo il perché n.d.r.) tra la Gatta Nera e l’allieva di Justin si era formato un certo feeling. Intanto, gli altri camminavano in gruppetto dietro, sebbene Meme cercasse di parlare solo con Lucy riguardo alla sua acconciatura dei capelli.
A metà del corridoio delle ghigliottine, Jasper sussurrò ad Anya: - C’è qualcosa che non va?-
Anya lo fissò di traverso: - Smettila di importunare la mia partner, Jasper. Ne abbiamo già discusso.-
Jasper la abbracciò da dietro: - Ti ho già detto che ho chiuso con questa storia.-
Anya lo fissò arrabbiata, sciogliendosi dall’abbraccio: - Menti! Non mando giù l’idea che lei abbia rinunciato alla sua natura di Immortale unicamente per restare normale...-
-... e per cacciarti nei guai.- Finì lui, improvvisamente accigliato.
Anya rispose: - Ecco, vedi? Non te la sei ancora tolta dalla testa.-
Lui si massaggiò le tempie, sollevando leggermente il cilindro: - Il fatto è che... non la capisco. Tanto potenziale che può farci evitare un mucchio di guai e lei se ne frega altamente. Di questo passo accadrà qualcosa alla quale tu non sei... cioè, tu e Meme non siete preparate e allora...-
Lei avanzò imperterrita, superandolo, sussurrando: - Sì, sì, fingi pure che ci sia solo io, che Meme non sia mia amica. Abbiamo deciso insieme questo rischio e ce ne siamo assunti la responsabilità.-
Jasper la trattenne per un braccio, dicendole: - Senti... scusami, mi rendo conto di essere un po’ nervoso. Non mi accorgo di esagerare quando si tratta di volerti al sicuro, ecco.-
Lei finalmente gli sorrise, baciandolo su una guancia e dicendogli: - Se mi volessi al sicuro, non avrebbe senso per me stare alla Shibusen. Pensa solo che staremo sempre bene qualunque cosa accada.-
Tsugumi, ormai arrivata con le altre alle porte, urlò ad Anya e Jasper: - Ragazzi, aspettiamo solo voi.-
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Il Sommo Shinigami, nella sua solita posa di commediante, cominciò con il dire, la sua voce nasale più profonda del solito: - Oooooh. Jaaaaasper, non ti aspettavo certo ooggiii.-
Lui si inchinò, subito imitato da Marzolin: - Deve scusarmi, ma Tezca-Sensei aveva un messaggio urgente da riferirle.-
Spirit, nel suo completo da smoking scollato, sbottò: - Eh, no! Prima devi prendere appuntamento...-
- SHINIGAMI CHOP!!!- Il colpo del dio della morte scaraventò contro la porta la Falce della Morte.
Poi, il Sommo Shinigami riassunse il suo aspetto gentile: - Desolaato. Ultimamente si comporta in modo più fiscaaale. Che voleva dirmi Tezca di così urgente?-
Jasper rialzò timidamente la testa: - Beh... ci sono stati problemi in America del Sud senza di lui. Quindi è dovuto partire subito su richiesta di Henry.-
Lui inclinò curiosamente la testa di lato: - Toooh. Non avrei mai detto che Henry sapesse scrivere.-
Poi, passò immediatamente alle nuove arrivate: - Allora, chi di voi è Lucy?-
La piccola fece un passo in avanti e Shinigami le accarezzò la testa con la sua manona, dicendole: - Marie ti saluta, piccola.-
Lei sorrise quasi subito a sentire quel nome: - Grazie.-
Lui si rizzò in piedi, dicendo: - Ooooh, figuurati. Sei sempre la benvenuta qui e mi fa piacere che tu abbia accettato di stare al NOT. Ah, sai anche che tipo di arma sei?-
Lei tentennò la testa e farfugliò: - Non lo so...-
Il dio della morte la rassicurò dicendole che ci sarebbe stato tempo per quello, poi si rivolse a Teony: - E andando per esclusione, tu sei Teony Tengan, giusto?-
Lei annuì leggermente e lui commentò: - Uhm. Mi dispiace che Black*Star si sia comportato in questo modo. Se sapessi come punirlo in modo da svilire il suo ego efficacemente... vabbè, lasciamo stare.-
Tsugumi alzò timidamente la mano, chiedendo: - Mi scusi, ma perché non passa direttamente all’EAT? Quello che abbiamo visto contro Black*Star è stato... pazzesco!-
Shinigami la fissò, poi si rivolse a Teony: - Tu che diciiii?-
Lei alzò le spalle: - Se saranno le mie compagne di corso, non vedo perché non debbano sapere.-
Lui allora disse: - Sedetevi, sarà una lunga spiegazione.-
Loro si guardarono intorno, ma non c’erano sedie. Allora si abituarono al Sommo Shinigami, che si era seduto sul pavimento e lo imitarono tutte.
Il Sommo Shinigami cominciò: - Il motivo per cui Teony è così preparata, glielo si deve per due motivi. Primo, lei è stata preparata da una Falce della Morte che è diventata così senza Maestro d’Armi; dal quale, si potrebbe pensare che la gara sia stata truccata. Se Black*Star l’avesse affrontata con Tsubaki, la sua arma, la battaglia sarebbe stata molto più lunga.-
Tsugumi era stupita, ma annuì. Meme era un po’ confusa, ma si sarebbe fatta spiegare tutto più tardi.
Shinigami proseguì: - In secondo luogo, Teony ha qualcosa che la tiene una spanna sopra le altre armi. Vedete, lei è l’Arma Veggente.-
Jasper chiese: - Che vuol dire?-
Lui prese una tazza di caffè e commentò, prima di berne un sorso: - Semplicemente che può prevedere ogni cosa stia per fare un essere vivente. In pratica l’arma perfetta, perché può prevedere quasi ogni attacco.-
Le ragazze spalancarono la bocca, mentre il dio della morte proseguiva: - Il suo è un tipo di arma che noi Shinigami chiamavamo “divina”. Questo tipo di armi, con il giusto allenamento, possono diventare utili e potenti come le Falci della Morteeee senza bisogno di mangiare Uova di Kishin. Le armi che possiamo paragonare al suo livello, sono, o meglio erano, Excalibur e Varja, arma dell’ormai defunto Kishin. Per questo ha bisogno di un giusto allenamentooo, sebbene Justin le abbia dato una buona infarinaturaaa.-
Tsugumi disse: - Scusi, ma anche solo così mi sembra che sia in grado d cominciare all’EAT.-
Lui si alzò in piedi: - Assolutamente no. Se Teony me lo permette, vorrei dare una spiegazione pratica.-
Lei sospirò e disse: - Sommo Shinigami, lo so. So di avere dei limiti. Non posso sentire le anime nascoste o gli oggetti inanimati, quindi sono preda facile di streghe e assassini. Se Tsugumi mi colpisse, non me ne accorgerei. Per favore, eviti di far saltar fuori i manichini animati di Eibon per dare una dimostrazione.-
Tsugumi le chiese, mentre Shinigami strabuzzava gli occhi dallo stupore: - Scusa, che vuoi dire?-
Teony sbatté gli occhi un paio di volte, come se fosse stupita che Tsugumi non sapesse: - Hai uno Scudo dell’Anima, quindi non posso prevedere i tuoi movimenti.-
Tsugumi spalancò la bocca per lo stupore, ma Shinigami riaprì l’argomento interrotto con un colpo di tosse: - Dicevo, Teony, comunque, deve ancora apprendere i rudimenti di un’arma comune un passo alla volta e credo che le farà bene cominciare con voi finché non scopriremo qualcosa sulle sue abilità e su come sfruttarle. Vorremo poter avere avuto un corso a parte per le armi divine, ma salvo che Excalibur non le insegni, dubito che si possa ottenere qualcosa adesso come adesso. Quindi, aiutatela a sistemarsi, ragazze, e cercate di dimenticare le vostre capacità per essere amiche. Beeeeh, credo sia tutto. Alla prossimaaaa!-
Le ragazze e Jasper si allontanarono verso la porta, ma Shinigami richiamò un attimo Lucy: - Se loro non dovessero esserci per qualsiasi ragione, ti affido a Kim. Vedrai che ti troverai bene.-
Lucy stava per parlare, ma si trattenne; era un pensiero ridicolo pensare che l’infermiera assomigliasse a... quella... ricacciò le lacrime indietro e uscì dalla Death Room con le amiche.
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Era quasi l’ora di pranzo e Tsugumi si diresse con le amiche, Teony e Lucy al Chupacabra per mangiare un boccone, mentre spiegava all’Arma Veggente: - Il nostro Senpai è Eternal Feather. Vedrai, è molto simpatica e ti spiegherà tutto quello che c’è da sapere.-
Poi si accorse di un particolare, mentre si sedevano: - Ma dove sono Liz e Patty?-
Jasper rispose, guardando il menù: - Pare che abbiano trovato un Maestro d’Arma.-
Anya sospirò: - Peccato. Era divertente quando c’erano loro. Chissà chi è così folle da volersi suicidare con quelle due.-
Meme chiese a Lucy: - Ti piace il ramen?- *
Lucy la fissò curiosa: - Cos’è il ramen?-
Meme stava per rispondere, ma si prese il mento seria e disse: - Fammi pensare. Mi sa che l’ho scordato.-
Jasper pagò per tutte un piatto di ramen, tutte a parte Tsugumi, che chiese un piatto di carne, affermando che erano anni che non mangiava un piatto come si deve; Justin era molto severo in fatto di cibo e dieta.
Mentre Teony ordinava, dieci minuti dopo, un altro piatto di fettine, Jasper le chiese: - Come ti allenerai?-
Lei commentò, pulendo con perizia il suo coltello con il tovagliolo: - Justin-Senpai mi ha assicurato un allenamento speciale, Shinigami mi ha dato carta bianca... uhm. Non ti dispiace se mi alleno con te ogni tanto?-
Lui si alzò teatralmente il cappello: - Che onore! Io, allievo di Tezca-Senpai, che mi alleno con l’allieva di Justin-Senpai.-
Anya commentò, rinunciando a usare le bacchette su un ormai freddo piatto di ramen: - Non sono sicura che basti.-
Teony confermò con un cenno della testa: - Per questo ho bisogno di allenamenti anche con il direttore della sezione NOT. Chi è?-
Una cortina nera scese sulla faccia di Tsugumi, che stava per rispondere, me fu preceduta da una voce dietro la ragazza celeste: - Era il professor Sid. -
Lei voltò lentamente la testa ad osservare il curioso personaggio che era arrivato. Un ragazzo, capelli castani e ricci. Sguardo di ghiaccio e calcolatore. Vestiti sgualciti e due catane ai lati delle gambe. Sulla spalla un cerchio disegnato a pennarello con una croce sul centro.
Al vederlo, Meme cominciò a tremare visibilmente, mentre Tsugumi le stringeva un braccio per farle coraggio.
Jasper si calò il cappello sugli occhi, fulminando il tizio con uno sguardo freddo e Lucy cominciò a balbettare: - Assassino... mostro... aiuto...-, ma bastò un braccio di Anya intorno alle sue spalle per rassicurarla.
Teony, per nulla allarmata, chiese con tranquillità: - Ah, sì? Perché era? Era di ruolo?-
Lui scosse la testa: - Per colpa di Meme, l’ha ucciso Shaula Gorgon.-
Tutti puntarono gli occhi su di lui, appena disse quel nome; era passato nemmeno un mese dall’orribile avventura di Shaula e tutti avevano paura solo al pronunciarla. La freddezza, poi, con la quale quel ragazzo pronunciava il suo nome, faceva venire i brividi a tutti, quasi lui fosse ancora sotto il suo incantesimo.
Lei si fece seria, ma sempre tranquilla, e disse: - Ah. Capisco. Beh, grazie, chiunque tu sia...-
Lui non le rispose, ma allungò a Tsugumi una busta, facendola sussultare: - Aprila tra cinque minuti dopo che accadrà.-, poi concluse, prima di allontanarsi; - Il mio nome è Zodiaco, Tengan. E grazie per la dimostrazione con quel pollo di Black*Star.-
Non appena fu fuori, Jasper sospirò; per la tensione, aveva piegato le bacchette nel suo pugno, facendo sbiancare le nocche.
Meme sussurrò: - Quel ragazzo è un mostro...-
Lucy le fece eco: - Orribile...-
Anya le interruppe con un grido: - Piantatela voi due!- per poi gridare a quelli che le fissavano; - E voi che avete da guardare?! Smammate!-
Teony chiese a Tsugumi: - Che aveva quel tipo?-
Lei scosse la testa: - Non ci fare caso. Zodiaco era allievo di Sid ed è invidioso marcio di Black*Star. Non va d’accordo nemmeno con la sua arma, per questo motivo. Per tutti è un tipo inquietante, però. Non si sa mai cosa gli passa per la testa e il tempo lo passa con Holmes sulla scacchiera. Hanno una partita in sospeso da cinque giorni, mi sembra.-
Teony commentò: - La sua anima è ancora più nera di Black*Star.-
Marzolin chiese: - Ma tu riesci a vedere le anime?!-
Lei scosse la testa: - Posso vederne il colore, però.-
Tsugumi strabuzzò gli occhi stupita: - Il... colore?-
Lei prese il piatto di carne appena arrivato e disse: - Ogni anima ha un colore specifico, legato alle caratteristiche e al carattere del corpo che la ospita. Io non vedo le caratteristiche dell’anima come fanno molto maestri di Terzo Livello, ma posso vedere chiaramente il colore. Zodiaco ha un’anima color nero fumo. Ed è un brutto segno, perché vuol dire che sta per abbandonare il sentiero dell’umanità.-
Jasper chiese, cercando di smorzare il clima teso che aleggiava: - Ah, sì? Io che anima ho?-
Lei prese un pezzo di carne con la forchetta, prima di dire: - Camaleontica.-
Lui inarcò il sopracciglio sinistro: - Eh?-
Teony intinse il pezzetto nel sughetto della carne, spiegando: - Tu hai un’anima che si conforma alla situazione o alla persona cui si lega. In questo momento hai l’anima similissima a quella di Anya, ma non è uguale. Come il riflesso di uno specchio.-
Anya chiese, improvvisamente curiosa, mentre Teony mangiava la carne: - E il mio colore quale sarebbe?-
Lei deglutì, poi rispose: - Rosso fuoco. Un colore collerico ma premuroso, a volte geloso, ma sempre umano, perché ricorda il sangue che scorre per tutti. Un colore che dona calore.-
Lucy commentò: - Il mio è il blu scuro notte. Me l’hai già detto.-
Meme batté le mani eccitata: - Divertente. Io?-
Teony rise davanti alla semplicità di Meme, prima di rispondere: - Un bell’azzurro scuro. Un colore libero come il cielo e maschile... uhm. Tu sei la forte del gruppo, giusto?-
Tsugumi rispose per lei: - A-ah. Molto più forte di quanto non sembri. E io che colore ho?-
Teony sembrò bloccarsi, ma rispose quasi subito: - Viola. L’unione di rosso e azzurro scuro. Il colore dell’attesa e del cambiamento. Il colore della forza di volontà.-
Poi pensò “Meglio non dirle che vedo anche un cerchio nero, come una pupilla, che s’ingrandisce poco a poco nella sua anima.”
Un secondo dopo, tutti udirono un grido e uscirono per vedere Tsubaki sconvolta davanti all’edificio, mentre indicava una ragazza bionda impiccata con un filo di ferro intorno alla gola.
Tsubaki urlò: - Quella è... l’arma di Zodiaco!-
Alle sue parole, mentre la calca s’infittiva e alcuni chiamavano aiuto, Lucy disse a Tsugumi: - I cinque minuti sono passati. Che dice il biglietto di Zodiaco?-
Tsugumi lo aprì, prima di leggere ad alta voce il contenuto:
“Una croce per niente sacra sul mondo,
e nell’Odio la Shibusen sprofonderà.”
 
Una croce con un cerchio firmava l’orribile contenuto del biglietto.


* Il ramen è un piatto giapponese a base di spaghetti.
 
Angolo dell’Autore: Bene! Credevo di non riuscire più, ma ce l’ho fatta prima dell’anno nuovo! Finalmente vediamo anche solo di sfuggita l’orribile assassino. E ci domandiamo, cosa sta succedendo?
Tutto a tempo debito, promesso.
Stupiti per Teony? Questo è solo l’inizio.
Ringrazio anzitutto
Teony-Sensei, a cui è dedicata la ff.
A seguire,
White Cat, che ho scoperto recentemente come mio compagno alla scuola di Teony-Sensei. Se vi piacciano le ff geniali, la sua è una di quelle.
Sempre e comunque ringrazio
ShinigamiGirl-Sensei, che stimo con tutto il cuore e dalla quale aspetto i prossimi capitoli della sua incredibile ff.
A tutti Joma joma dabarasa.

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Capitolo 4
*** Strani avvenimenti. Compare la Strega Cacciatrice? ***


4. STRANI AVVENIMENTI. COMPARE LA STREGA CACCIATRICE?
 

Mira Neigus si sistemò per l’ennesima volta gli occhiali sul naso. A causa del sudore freddo che le veniva a sapere quei dettagli, gli scivolavano continuamente.
Terminò chiudendo il fascicolo e dicendo: - Grazie, Ford. Aspetto informazioni qualora Zodiaco si rifacesse vivo.-
Il tipo occhialuto (Teony vedeva la sua anima color rosa... colore alquanto insolito) s’inchinò e disse: - Sicuro, Professoressa Neigus.-
Poi, una volta che si fu allontanato, Mira osservò con attenzione il gruppetto che si era formato. Tsugumi, Anya, Meme, Jasper, Marzolin, Teony e Lucy erano in fila in attesa di qualcosa.
Chiese: - Posso sapere cosa desiderate?-
Teony parlò per tutti: - Volevamo solo avere la conferma se la ragazza è stata... insomma, dopo quel che è successo...-
Neigus sospirò e commentò, con fare drammatico: - Non posso dirvi più di quanto non ci sia scritto in quel foglietto che mi avete dato.-
Lucy chiese: - Si tratta di una citazione?-
Mira scosse la testa: - L’ha scritto di suo pugno Zodiaco stesso. Ragazzi, approfitto dell’occasione per chiedervi di non dire ASSOLUTAMENTE niente a Black*Star e a Holmes. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno sono due fuori di testa che si mettono nei guai. E vedete di non cacciarvici anche voi, nei guai. Intesi?-
Annuirono all’unisono, con un leggero ritardo di Tsugumi, che era ogni secondo più verde dalla nausea. Poi, uscirono dalla stanza.
 
Una volta che Tsugumi uscì dal bagno, le ragazze non le dissero niente. D’altronde era meglio lasciar riprendere fiato a chi aveva tirato fuori il ramen appena ingerito. E non a torto, considerato che quella scena era abbastanza disgustosa. Quella povera ragazza... Clarisse... Anya la conosceva a malapena, ma era l’esatto opposto di Zodiaco, l’estroversione fatta persona. Non si ricordava nemmeno che tipo di arma era.
Tsugumi chiese a Jasper: - Jasper, che ore sono?-
Lui tirò fuori la sua cipolla, annunciando: - Le sei di sera. Però, vola in fretta il tempo, oggi.-
Cominciarono ad avviarsi verso la sezione NOT, quando un rumore di moto annunciò l’arrivo di un certo figo con la sua maestra d’Armi. Soul Eater Evans.
Jasper chiese all’albino, senza notare la cortina nera sul suo volto: - Ohilà, com’è andata la vostra anima numero cento?-
In tutta risposta, Soul gli affettò il cilindro.
Jasper lo prese in mano, lamentandosi: - Uffa! Era il mio cappello da festa!-
Tsugumi incrociò le braccia: - Come se ci fosse molto da festeggiare, oggi.-
Maka, la ragazza con i codini biondi, nonostante fosse triste come poche volte, si trovò a fissare Teony. Teony si accorse che la sua anima aveva un qualcosa di strano e bellissimo allo stesso tempo. Era giallo oro, splendente, quasi di luce propria, con qualche screziatura di verde che s’infrangeva come un riflesso. Un’anima solare e attenta, quindi.
Maka fissò Teony, poi Lucy, e concluse: - Voi siete le nuove arrivate?-
Teony allungò la mano: - Teony Tengan, classe NOT. Piacere.-
Lucy era quasi rassicurata da quella ragazza e sussurrò: - Lucy Crow.-
Lei strinse la mano a entrambe, presentandosi: - Maka Albarn. Questo scontroso è il mio partner, Soul Eater.-
Lui commentò: - Scontroso... lo saresti anche tu se dovessi riiniziare tutto da capo.-
Teony osservò la sua anima e fece del suo meglio per non ridere: nonostante il colore dei suoi capelli, la sua anima era come i suoi occhi, rosso rubino. Molto ribelle.
Maka rispose, tranquilla: - Lo so, Soul, ma se ti metti d’impegno una volta tanto, possiamo riuscirci.-
Lui la zittì: - Taci, “senza-tette”.-
Jasper coprì gli occhi ingenuamente a Lucy con il suo berretto tagliato, quando il Maka Chop risuonò per Death City.
Poi, il maestro dello specchio commentò: - Maka, Maka, Maka. Gli spettacoli di violenza sono vietati ai minori, lo sai?-
In quel mentre si sentì qualcosa volare sulle loro teste. Alzarono tutti lo sguardo, ma nessuno vide niente.
Soul chiese a Maka: - Dici che quella (*censura*) ci ha seguito?-
Lei sospirò:- Purtroppo temo di sì. Dobbiamo andare.-
Si girò verso Tsugumi: - Che è successo? La tua anima è triste oggi.-
Teony pensò: “Però! Lei sa vedere le anime! Non male, per una ragazza della sua età. Justin diceva che la classe EAT è straordinaria, ma questo...”
Tsugumi si assicurò che non passasse nessuno, poi sussurrò: - A titolo confidenziale, NON dovete dirlo a Black*Star o a Holmes. Zodiaco ha ucciso la sua arma e se n’è andato.-
Il silenzio si poteva toccare con un dito. Soul era tra l’incredulo e lo spaventato, mentre le nocche di Maka, poco alla volta, si esibirono in un concerto di schiocchi da brividi.
Sussurrò irata: - Quel mostro... lo dicevo che era un pessimo soggetto! Clarisse meritava di più di quel delinquente.-
Anya commentò: - Capisci perché né Holmes né Black*Star possono venire a saperlo?-
Lei annuì: - Certo. Black*Star distruggerebbe tutto e Holmes navigherebbe per mari e monti pur di trovare quell’individuo e terminare una sua dannata partita a scacchi! Andiamo, Soul. E buonanotte, ragazzi.-
E tornarono alle loro abitazioni.
Intanto, una donna su una zucca e un cappello a punta in testa li fissava, commentando: - Nyaaah! Non potevo scegliere casa migliore.-
 ^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
Mira Neigus salutò veloce i colleghi e si diresse velocemente verso l’uscita. In quegli ultimi mesi erano successe troppe cose: l’attacco di Shaula, la morte di Sid... e ora era morta anche Clarisse. Quanti sarebbero stati coinvolti in quella storia? Decise con un sospiro che non era il caso di pensarci e tornò a casa sua.
Tempo di chiudere la porta di casa e si accorse che c’era qualcosa di strano. Caldo. Lei non aveva acceso i caloriferi prima di uscire.
Un coltello le si piazzò esattamente sulla carotide, la lama pronta a secare, mentre una voce fin troppo familiare le diceva: - E lei è una dottoressa? Con un freddo simile, potrebbe prendersi l’influenza.-
Lei sussurrò rabbiosa: - Zodiaco! Sei sempre rimasto qui?-
Lui fece spallucce da dietro: - Avevo costruito una copia della chiave una settimana fa. Non è stato difficile. Mentre tutti mi cercano fuori, io sono rimasto qui.-
Mira provò ad allungare la mano per trasformarla, dicendo per distrarre l’assassino: - Beh, non ci vorrà molto prima che ti scoprano...- ma una leggera pressione del coltello la fece sobbalzare.
Zodiaco ridacchiò piano: - Ho lavorato con il professor Sid, Mira, non me la fai con una forzatura di primo piano. Quanto al trovarmi, ho qualche dubbio in merito.-
Lei cominciò a spaventarsi e lui proseguì: - Vada in cucina senza movimenti bruschi. Non sono venuto fin qui solo per fare quattro chiacchere.-
In cucina, una volta accesa la luce, Mira vide una figura completamente avvolta di un manto viola, la cui anima le ricordava qualcuno di molto particolare. O forse era meglio dire QUALCUNA. Shaula! Le vennero i brividi solo al pensarci. No, lei era morta!
La figura sussurrò e la sua voce sembrava carta che si stracciava in continuazione: - Bravo, ragazzo! Ci sei riuscito, infine!-
Zodiaco rimase impassibile: - Io ho fatto la mia parte. Ora tocca a lei, Cacciatrice.-
Lei rimase in silenzio un minuto, poi sembrò sorridere e disse: - Dirigiti a Santo Domingo, risali a Henry Jekyll e chiedi del dottor Nim. Vedrai che darà appoggio al tuo piano.-
Lui chiese, guardingo: - Che vuoi fare con lei?-
La figura sussurrò: - Tu non mi sveli i tuoi piani ed io non ti dico i miei.-
Mira provò a intervenire: - Scusate, io che c’entro?-
La figura svelò il suo volto, facendo sbiancare la professoressa, e disse: - Mi serve una cavia. Poi potrò vendicarmi. Vendicarmi di Harudori.-
^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
Eternal Feather-Senpai era simpatica. Aveva un carattere giovale ed era molto sincera e schietta. Mostrò a Lucy e a Teony i loro letti (avrebbero dormito vicine). Chi a Teony non andava molto a genio, all’inizio, era quella ragazza strega, Kim. Non ne vedeva l’anima e la cosa la metteva a disagio. Stranamente, però, Lucy andò subito d’accordo con lei. Quindi, dovette dedurre che non era un pessimo soggetto. Se poi era amica di Tsugumi, a lei andava bene.
Tsugumi... si sentiva bene con lei eppure non riusciva a spiegarsi come faceva a vedere il colore della sua anima nonostante non la percepisse a causa dello Scudo. Quel colore, poi... quel nero...
Mentre ci rifletteva, andò a sbattere addosso a Tsugumi, la quale aveva ancora lo spazzolino in bocca. Andava anche di fretta, a giudicare dal pigiama infilato per un braccio sì e uno no.
Tsugumi si tolse lo spazzolino e le disse: - Ti conviene sbrigarti ad andare a letto. Ultimamente la direttrice del dormitorio è alquanto severa sull’andare a dormire presto.-
Teony sapeva che era inquieta. Il viola era screziato di nero.
Ma non lo diede a vedere e commentò con un sorriso: - Ti ringrazio per il consiglio. Buona notte, Tsugumi.- e si diresse al suo letto.
Tsugumi, dal canto suo, augurò inutilmente la buona notte ad Anya e Meme (crollate dal sonno!), si sistemò il pigiama e si mise sotto le coperte, sperando di passare una notte tranquilla. E lì imparò a smettere di sperare.
 
La voce la colse quasi subito: - In ritardo anche questa notte, eh? D’accordo che questa è la tua testa, ma se dobbiamo fare qualcosa, gradirei eseguirlo prima di quest’orario.-
No, no, no, no. NO! Accidenti, perché non la lasciava in pace. Quel ragazzo sembrava essere scomparso, dopo la prima volta che si era trasformata in arma. Invece, dopo la morte di Shaula, le appariva in sogno quasi ogni notte. Per aiutarla, diceva. Le prime volte era una seccatura accettabile, ora diventava insopportabile.
Quindi gli urlò: - Se non vuoi farlo, nessuno ti vieta di andartene!-
Lui la fissò e per l’ennesima volta la rabbia si perse nei suoi occhi color cenere: era come fissarsi in uno specchio in cui uno vedeva solo un’immagine appagante di se stessi. Normalmente era magnifico, da arrabbiati era anti-stress.
Il ragazzo moro fissò quindi Tsugumi e le disse: - Oh, sbagli alla grande. Vedi, Tsugumi, mentre tu puoi fare come vuoi nella tua testa, io non posso. Devo stare qui. E dopo gli ultimi avvenimenti, se ti accadesse di peggio, non posso pensare di stare a guardare. Se dovessi morire, morirei anch’io. A maggior ragione debbo preoccuparmi se tu rifiuti testardamente il vantaggio dell’Immortalità. Quindi, se posso evitare di morire qui dentro, cerco di aiutarti come meglio posso. O vuoi dirmi che improvvisamente desideri sfruttare l’Immortalità? No? E allora vediamo di muoverci.-
Lei non seppe cosa rispondere. Si limitò ad annuire e a mettersi per l’ennesima volta in posizione. Gambe incrociate e mani giunte, quasi a pregare Buddha. Era ridicolo, ma non poteva fare altrimenti. Cominciò ad allungare la sua anima verso quella del ragazzo, che cominciò a regalarle una grossa bolla di energia. Tsugumi trasalì al contatto. Era un potere enorme e sconsiderato da sfruttare. Lui le aveva detto che non c’era pericolo, ma non poteva essere sicura al cento per cento di quel che diceva. Avrebbe potuto mentirle. Eppure si sentiva così a sicuro, con lui... come se l’avesse conosciuto da sempre.
Il ragazzo la richiamò sulla terra: - Non ti stai concentrando. Comincia a farla girare. Entrerà a poco a poco in te, catalizzando e aumentando l’energia della tua anima. Così aumenterà la potenza dell’Eco dell’Anima.-
Lei lo interruppe sul più bello del semi-monologo: - Se parli, non riesco a concentrarmi!-
Lui sembrò stupito, ma rimase zitto. La bolla cominciò a girare piano piano, assottigliandosi sempre di più, fino a scomparire. E, come ogni notte, a Tsugumi sembrava di aver fatto un’indigestione di Nachos (e dire che non aveva mai mangiato i Nachos!). Cercò un appiglio per sorreggersi, ma non c’era. Però, riuscì ad appoggiarsi su qualcosa. Il braccio del ragazzo. Rimasero due minuti a fissarsi, poi lei si liberò con uno strattone, balbettando una specie di grazie.
Lui la fissò, poi sorrise. Quel sorriso, o Shinigami! La faceva andare in brodo di giuggiole: era la cosa più bella che avesse mai visto.
Il ragazzo disse, alzando lo sguardo come su un quadrante invisibile: - Ti conviene riposare ora. Direi che ti resta un’ora di sonno.-
Tsugumi era allibita, erano passati sì e no dieci minuti! Eppure, sua madre glielo diceva che il sogno era la parte più breve del sonno.
Non riuscì a trattenersi dal dire: - Era la mia prima intenzione, a dirla tutta.-
Lui le mise l’indice sulle labbra, facendola arrossire, e sussurrò: - Ssst. Scegli: o litigare con me come ogni notte, o riposare un po’. Ne hai bisogno, direi.-
Non specificò cosa, si limitò a darle un bacio sulla fronte. Il buio calò su di lei, nascondendo così il viso paonazzo formatosi della Gatta Nera.
 
Si svegliò perché Anya, spazientita, le aveva tirato il cuscino in faccia.
Le urlò: - Sveglia, Tsugumi! Questa notte è successa una cosa orribile!-
Lei si alzò, stropicciandosi gli occhi ancora impastati: - Cosa?-
Anya le lanciò i vestiti, avviandosi all’uscita: - Vieni a vedere!-
Lei si mise il vestito sopra il pigiama, imbambolata e frettolosa di capire. Mentre andava in bagno per darsi una sciacquata alla faccia (nonostante l’ora di sonno, aveva una faccia orribile!) e lì trovò Teony, che la fissava seria.
Le disse: - Ciao, Teony, cosa...?-
L’Arma Veggente rispose, sempre seria: - Ciao, Tsugumi. Mi spieghi, gentilmente, cosa mi stai nascondendo?-
Lei la sorpassò, entrando nel bagnetto e cominciando a far scorrere l’acqua, dicendole: - Non so di cosa stai parlando.-
Teony chiuse il rubinetto nel momento stesso in cui lei metteva le mani a coppa sotto l’acqua: - Non me la racconti giusta. C’è qualcosa di oscuro in te che ti sta infettando.-
Tsugumi rabbrividì, ma finse sicurezza riaccendendo il rubinetto: - Secondo me sei solo un po’ paranoica.-
Teony rispense di nuovo l’acqua, fissandola e dicendole: - Tsugumi, capisco che hai paura. Sappi solo che ci sono tentazioni davanti alle quali persino Justin-Senpai può cadere. Una di queste è il Potere. Se non vuoi dirmi niente, ti capisco. Ma se hai bisogno di un’amica con cui confidarti, sai dove trovarmi.- Detto questo, si alzò il cappuccio celeste e se ne andò, riaprendo il rubinetto.
L’acqua scese copiosa sulle mani aperte di una più che esterrefatta Gatta Nera.
 
La prima cosa che saltava all’occhio era la porta, completamente distrutta. La seconda era la puzza di morto che s’innalzava dalla casa, come di qualcosa in putrefazione. L’ultima, che, a dirla tutta, NON saltava all’occhio, era Mira Neigus. Scomparsa. Svanita. Tutto meno che presente. E Lucy era lì, in cucinotto, a tenere tutti a distanza da un’innocua piuma con un foglio arrotolato sopra.
La ragazzina disse, con voce tremante: - Nessuno la tocchi. Porta una maledizione terribile.-
Tsugumi disse, mentre la sua faccia sconvolta diceva tutto: - Come fai a dirlo?-
Lei la fissò con occhi di cenere: - Una piuma di corvo dei Crow. Da sempre sono accompagnate da maledizioni vincolanti.-
Un ragazzo la fissò, al sentirla, e urlò: - Allora sei stata tu...-
Il pugno che ricevette da Teony fu più che eloquente.
Lucy allungò la mano: - Forse... io sono immune alla maledizione.-
Anya provò a fermarla: - Ferma! Non è sicu...-
Ma lei aveva già afferrato la piuma, che emise uno sbuffo di fumo che cadde come cenere. Bastò lo sbuffo a far indietreggiare tutti i presenti, Teony esclusa.
La ragazza aprì il foglietto: - “Ora inizia la corsa vincitrice,
                                                   fermate, se potete, la Strega Cacciatrice.”-
I ragazzi cominciarono a mormorare: - E ora che si fa?-
Una voce urlò imperiosa: - NIENTE!!!-
A parlare era stata Eternal Feather-Senpai, che tremava visibilmente per l’imbarazzo (nonostante fosse Senpai, era anche timida).
Proseguì: - Il compito di indagare sulla direttrice del NOT non spetta a noi del NOT. Questo è un lavoro per la sezione EAT e gli insegnanti. Tornate alle vostre occupazioni. ORA!-
La maggior parte si defilarono, tutti tranne Tsugumi, le amiche, Jasper e Sherlock con i loro partner.
Eternal Feather-Senpai si voltò verso Lucy e le disse: - Lucy, ti pregherei di tenere foglio e piuma, se non ti spiace. E fatti vedere questo pomeriggio, casomai il Sommo Shinigami desiderasse spiegazioni.-
Detto questo, cominciò a uscire, ma a metà si voltò verso tutto il gruppo e disse, ostentando sicurezza: - Oh, se vengo a scoprire che cercherete di fare qualcosa a mia insaputa... la-la-la pagherete, ecco.- Balbettato questo, uscì fuori.
Jasper commentò: - Ri-di-co-lo!-
Anya chiese, a suo rischio a pericolo, a Sherlock: - Hai scoperto qualcosa che non sia l’acqua calda?-
Lui masticò il manico della pipa, poi urlò a Watson: - Trovato niente alle finestre?-
Lui di rimando: - Niente!-
Sherlock si fece più meditabondo, parlando più a se stesso che alle altre: - Allora, due persone, probabilmente scaltre oltre ogni dire, che avevano la chiave, hanno rapito la professoressa...-
Teony chiese, interessata: - Come hai fatto a capirlo?-
Lui cominciò a camminare avanti e indietro, spiegando: - Le finestre sono intatte; la porta è stata chiaramente fatta saltare dall’interno, perché non ci sono pezzi dentro, quindi DOPO che il colpevole è entrato; la serratura è intatta, quindi avevano una copia della chiave; le streghe non sono dei fabbri e per aprire e chiudere devono usare un minimo di magia e ieri non ho udito nessuno Scudo dell’Anima disattivarsi; quindi, la strega si è fatta aiutare. Questo è tutto ciò che riesco a dedurre.-
Tutti si esibirono in un “Oooh!” di stupore, anche se quello di Jasper era ironico.
Lucy rilesse il biglietto: - Strega Cacciatrice... chi diamine è?-
Jasper sorrise enigmatico: - Oh, so io chi può darci una risposta in merito.-
Tsugumi rimase seria: - Non sono sicuro che valga la pena saperlo.-
Teony rimase impassibile: - Beh, meglio sapere dal peggio che restare al buio.-
Jasper si mise su il cappello, ridendo: - Beh, allora andiamo.-
Meme chiese: - Scusate, di cosa stiamo parlando?- Tutti a terra!
 
Anya era nervosa: - Jasper, non lo so... quella donna da’ i brividi.-
Lui la rassicurò con un cenno: - Lei è l’unica che ne sappia sull’argomento, oltre al Sommo Shinigami.-
Poi suonò sotto il campanello, che torreggiava serpentino sopra la targhetta su cui era scritto: “Dr.ssa Medusa”.
 

 
Angolo dell’Autore: Ora mi direte, “Ma che cavolo hai, ShiNear?! Un capitolo tranquillo, uno che uno!”
Lo so, le cose non sono mai tranquille con Soul Eater e solo Manuel e Tsugumi sono calamite di guai. Chi è la strega cacciatrice? Cosa vuole Zodiaco dal Dottore più sadico di tutti i tempi? Lo sapremo (forse) al prossimo capitolo.
Un saluto speciale a
Teony-Sensei, ShinigamiGirl-Sensei e White Cat-Dokyusei.
A proposito, so che non rendo bene per certi momenti speciali (non iniziamo con le ship Karkadoom-Tsugumi, per pietà!), ma d’altronde nessuno è come Teony-Sensei.
A tutti Joma joma dabarasa.

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Capitolo 5
*** Nuove scoperte, arrivi e conoscenze. Splende il sole o sorge la notte su Death City mentre beviamo del the? ***


5. NUOVE SCOPERTE, ARRIVI E CONOSCENZE. SPLENDE IL SOLE O SORGE LA NOTTE SU DEATH CITY MENTRE BEVIAMO DEL THE?

 
La porta si aprì e la dottoressa Medusa salutò felice i visitatori: - Oh, Jasper! Hai ancora problemi alla testa?-
Lui sembrò farsi nervoso, ma si ricompose quasi subito: - A dire il vero, sono venuto qui con le mie amiche per farle una domanda su un argomento di cui lei pare molto informata.-
La dottoressa fissò un attimo le ragazze e annuì, per nulla sorpresa: - Si tratta di Mira, vero?-
Meme fece un ovale di sorpresa: - E lei come lo sa?-
Lei spalancò definitivamente la porta e le invitò con un cenno ad entrare, dicendo: - Paese piccolo, la gente mormora, mia cara.-
Teony era sconcertata, dato che non riusciva a vederle l’anima. Che fosse...? No! Impossibile. Il volto della donna sembrava a posto. Capelli biondi, raccolti in due lunghe trecce che ricadevano, legate tra di loro, sul suo petto. Corpo sinuoso ed elegante, ma non fine. La cosa che non quadrava nell’insieme erano i suoi occhi, così ridotti e tirati da sembrare quasi due fessure.
Lucy solo rimase fuori, balbettando alle compagne: - I-io c-credo che resterò qui. V-voi fate con calma.-
Tsugumi era stupita, ma acconsentì, dicendole: - Sta solo attenta. Se vedi anche solo l’ombra di un pericolo, chiamaci.-
Lei annuì e le ragazze proseguirono. Medusa fissò tristemente la ragazza che si allontanava e sogghignò serpentina, mentre richiudeva la porta.
 
La casa era spaziosa, ma dall’entrata s’intravedeva solo il salotto. Medusa fece accomodare le ragazze all’interno, mettendole a sedere su delle sedie.
Chiese: - Volete un po’ di the?-
Jasper stava per rispondere, ma Tsugumi lo prevenne, chiedendo: - Domando scusa, dottoressa Medusa, ma andremmo di fretta e ci farebbe piacere cosa sapete della Strega Cacciatrice...?-
S’interruppe vedendo come Anya la fissava, con uno di quegli sguardi che si potevano tradurre: “Tsugumi-ma-che-combini-che-figura-non-si-fa-così-quando-si-è-ospiti-di-una-persona!”
Medusa osservò la Gatta Nera, allegra: - Harudori, giusto? E voi siete le sue maestre d’armi. Ho sentito del successo ottenuto con Shaula Gorgon. Sono davvero colpita.-
Poi, voltò lo sguardo a Teony: - E tu sei la ragazza che ha pestato Black*Star, dico bene?-
Lei si sentiva a disagio, ogni parola di quella donna le pareva arsenico, ma si fece forza e chiese: - Come sta?-
La dottoressa fece spallucce: - Con un po’ di sfortuna, si è ripreso in un giorno solo. Le sue capacità di assassino lo rendono molto più coriaceo.-
Detto questo, si sedette anche lei su un’elegante poltrona foderata e proseguì: - Allora, Tsugumi, mi chiedi della Strega Cacciatrice. Uhm... dovrei avere qualcosa, ma solo per curiosità, perché?-
Holmes prese il foglietto di Lucy e lo porse alla dottoressa.
Lei lo lesse un attimo e poi chiese con un sospiro: - Ah. Immagino che l’abbiate trovato in casa di Mira.-
Annuirono tutti, chi più chi meno.
Lei si rialzò, andando in camera sua, ma a un certo punto si voltò e chiese: - Il Sommo Shinigami lo sa?-
Sherlock e Jasper risposero all’unisono: - Lo saprà presto.-
Lei sorrise, quasi complice, per poi continuare il tragitto fino alla sua camera. Nell’aprire, nessuno riuscì a vedere cosa c’era, ma Teony avvertì un odore che riconobbe subito: candele! C’erano candele accese!
Jasper fissò trucemente Tsugumi e le disse: - Mi raccomando, dopo dimenticati di dire “grazie”, all’uscita. Ci risparmi la fatica di essere venuti fin qui.-
Watson, che difficilmente esprimeva le sue opinioni ad alta voce, stavolta per Jasper fece un’eccezione: - Lascia stare. Ha ragione lei, dobbiamo salvare la professoressa Neigus, non perdere tempo dietro una tazza di the.-
Lui fece una smorfia di disapprovazione: - C’è sempre tempo per del the.-
Holmes era inespressivo, ma commentò: - Vedi, Jasper, è proprio questo il tuo problema. Se non fosse per la cipolla nel tuo taschino o del fatto che “una tantum”  hai voglia di the alle cinque, non sapresti nemmeno che ore sono.-
Il giovane maestro dello specchio commentò: - Meglio smemorato che laconico e noioso come te, detective dei miei stivali. Fino a una settimana fa sostenevi che Kim e Jacqueline stessero insieme!-
Holmes non fece in tempo a rispondere per le rime, perché la dottoressa Medusa uscì fuori proprio in quell’istante, con un grosso libro polveroso, dicendo: - Scusate. L’ho trovato. Questo libro è molto vecchio, ma in uno di questi capitoli parla proprio della Strega Cacciatrice.-
Appoggiò delicatamente il libro sul tavolo e altrettanto lievemente lo aprì, rivelando una lingua strana e sibillina; solo al vedere le prime righe, Tsugumi cominciò ad avvertire mal di testa.
Teony s’incuriosì, spingendosi in avanti e chiedendo: - Ma questa è la lingua delle streghe!-
Medusa parve deliziosamente sorpresa: - Ma non mi dire! La conosci anche tu?-
Lei scosse il capo: - No, ma Justin-Senpai ha requisito un mucchio di manoscritti, in Europa, scritti dalle streghe. Il più delle volte, dice che più gli scritti sono vecchi, più potenti sono gli incantesimi contenuti al suo interno.-
La dottoressa annuì, seria: - In effetti, questo libro risale a un millennio e passa di anni fa. Un incantesimo molto pericoloso, quindi.-
Holmes rischiò nella sua fiscalità e chiese: - Come fa a conoscere questa lingua?-
Lei lo fissò enigmatica: - Mio caro, quando hai molti nemici, comincia a capire le loro abitudini.-
In effetti, aveva la sua logica e Holmes non rispose.
Tsugumi, però, non poté fare a meno di osservare la figura rappresentata nel libro, un ragazzo tenebroso con due spade enorme sui lati delle gambe, chiedendo: - Mi scusi, ma quell’immagine di chi è?-
Medusa la fissò un attimo, come stupita dalla domanda, ma poi si riprese: - Ah. Non è niente, nel folklore delle streghe era la vera faccia di Karkadoom, il Signore dell’Oscurità, molto più antico del Kishin. Ma a parer mio è solo una superstizione.-
Tsugumi era rimasta senza fiato: era la copia spiccicata del ragazzo nella sua mente. Un brivido percorse la schiena di tutti a sentire quel nome.
La donna cominciò a sfogliare, sempre delicatamente, le pagine del libro, fermandosi a un certo punto dello stesso e indicando un paragrafo scarabocchiato: - Ecco. Questo è l’incantesimo con la spiegazione per la creazione della strega cacciatrice.-
Meme, stranamente, era molto attenta: - E come funziona?-
Lei lesse due righe sottovoce, prima di dire: - Vediamo. Se una strega morisse di morte violenta ed esercitasse prima questo incantesimo su se stessa, una strega di vendetta uscirà dall’Oscurità per dare la caccia a coloro che provocarono la sua morte. La sua capacità sarà ampliata rispetto alla matrice e possederà, al di là dei suoi poteri, una sete irrefrenabile di caccia verso gli assassini della sua creatrice.-
Detto questo, richiuse il libro, dichiarando: - A seguire, le istruzioni, poco gentili se permettete.-
Tsugumi chiese, più a se stessa che agli altri: - Ma quale strega ce l’aveva con la Shibusen a tal punto? Contro una professoressa del NOT, poi.-
Anya chiese: - Credi che si tratti del NOT?-
Holmes annuì tristemente: - E non a torto. La professoressa Neigus ha espresso molte volte di non avere mai avuto a che fare con una strega e se una Strega Cacciatrice se l’è presa con lei...-
Meme scattò su: - Ma nessuno di noi ha ucciso una strega!-
Tutti la fissarono stralunati, Teony compresa. Le sue smemoratezze cominciavano a farsi sempre più preoccupanti e ciò nonostante aveva acceso a Tsugumi il campanello d’allarme.
Infatti, la Gatta si alzò in piedi, tremante dallo spavento: - No... no... non è possibile!-
Medusa annuì, sospirando: - Temo di sì, Harudori. Ci sono molte possibilità che la Strega Cacciatrice sia stata creata proprio da Shaula Gorgon.-
Fu in quel mentre che udirono un urlo provenire da fuori.
Teony urlò come risposta: - Lucy!- e si scaraventò fuori.
La bambina era lì, per terra, mentre una figura bluastra e muscolosa si ergeva davanti a lei, illuminata dalla debole luce del sole mattutino.
Il quale, vista la ragazza, si dileguò sottoterra, attraverso un buco già aperto in precedenza.
Teony tenne Lucy tra le braccia, chiedendole, preoccupata: - Lucy, stai bene?-
Lei tremava tutta e si limitò a dire: - Voleva... uccidermi.-
Tsugumi e le altre accorsero subito dopo, chiedendo informazioni, ma la voce di Watson bloccò tutti: - Holmes, l’ho riconosciuto!-
Il partner gli chiese: - L’hai visto dalla finestra, vero? Chi era?-
Lui era pallido come un cencio e disse lugubre: - Conciatura blu a parte... era il Professor Sid.-
 
Le ragazze cercarono di non pensare a quello che il ragazzo aveva detto e, dopo aver salutato e ringraziato la dottoressa Medusa, si diressero al Chupacabra, sperando in una bevanda calda. Un’altra sorpresa, forse più tranquilla li attendeva al portone.
Il padrone se ne stava andando, con delle pesanti borse sulle spalle, dicendo all’interno del bar: - Oh, nello scaffale in alto c’è l’argenteria per gente di riguardo come il Sommo Shinigami e i maestri di Terzo Livello. Non toccatela.-
Tsugumi era esterrefatta: - Ma... Master, che vuol dire questo?-
Lui si voltò, vedendole, e disse loro: - Ragazze! Mi spiace, ma cambio lavoro. Sono stato richiesto a casa di un certo BJ, quindi mi devo assentare. Adesso ci sono due nuovi gestori e una cameriera tuttofare. Ma se entrate ve ne accorgerete.-
Anya provò a protestare: - Come... se ne va così, senza avvisare e senza poterle dire grazie?-
Lui sembrò sorpreso: - Grazie di cosa?-
Meme provò a ribattere: - Per esempio, del suo lavoro alla DWMA!-
Jasper era il più deluso di tutti: - E del suo the! Cavoli, mi mancherà il suo the all’inglese con latte e zucchero in zollette. Questi drogati ormai si danno al caffè o alla pipa!-
Holmes non fece in tempo a protestare, perché la risata del Master lo bloccò: - Mio caro ragazzo, non ti devi preoccupare per questo. Le nuove bariste sono inglesi DOC!-
A Jasper gli s’illuminarono gli occhi come fanali e il Master li salutò: - Beh, devo andare. Buona permanenza, figlioli!-
Allontanatosi che fu, Teony disse: - Beh, se il bar cambia gestori, tanto vale conoscerli!-
I ragazzi approvarono all’unisono ed entrarono tutti insieme. Le nuove gestrici erano appoggiate mollemente al bancone e non appena notarono i neo-arrivati, si raddrizzarono immediatamente. Entrambe portavano un vestito lungo, entrambe avevano movimenti aggraziati e signorili, ma tradivano una maturità molto più alta. Una aveva gli occhi di un verde magnetico, l’altra di un rosso opaco. Entrambe erano bionde, ma una era più scura dell’altra.
La prima, quella con il vestito viola, si presentò, prima ancora che Tsugumi aprisse bocca: - ‘Giorno! Il mio nome è Lisa...-
Imitata dall’altra, con il vestito color azzurro: - ... e il mio è Arisa. Bentornate al Chupacabra! Desiderate qualcosa? Ma prego, accomodatevi!-
Lisa le fece il verso, ridacchiando: - Che sfacciate che siamo! Blair, servi le nostre ospiti!-
Per un attimo il portone si aprì, ma non videro nessuno.
Solo Lucy si accorse della gatta con il cappello a punta che usciva fuori e, felice, si accovacciò e disse: - Che carina, come ti chiami?-
Lei la fissò curioso, miagolando soddisfatta, prima di sparire in una nuvola di fumo e di lasciare al suo posto una ragazza, con il vestito succinto, il corpo maturo e sinuoso, un petto fin troppo (!) dirompente, un sorriso felino, gli occhi dorati e accesi e il cappello a punta come quella gatta.
Poi sussurrò: - Il mio nome è Blair. Tu?-
La bambina non riusciva a contenere lo stupore e balbettò: - L-L-Lucy! Ma... sei una Gatta Magica?!-
Le ragazze chiesero all’unisono: - Una Gatta Magica?-
Jasper rideva tranquillo e Holmes si limitò a spolverare la giubba, chiedendo a Teony: - Come, Justin Law non te l’ha mai detto dell’esistenza degli animali magici?-
Teony stava per protestare, ma fissando Lucy si costrinse a mordersi la lingua e a concordare con il detective: - No, effettivamente.-
Blair si rialzò, accarezzando Lucy con le sue unghie smaltate di rosso e dicendo ad alta voce: - Chi sono ha ben poca importanza. Potete andare a sedervi? Questo è un bar, non un ostello, nyah!-
In quel mentre entrò dentro Maka, con un più che depresso Soul, mentre gli intimava: - E se ti pesco ancora una volta in castagna con...-
Si fermò, vedendo la Gatta Magica e borbottò: - Io me ne vado!- allontanandosi e sbattendo la porta.
Soul commentò: - Tutto ciò è molto poco figo!- per poi rivolgersi a Blair; - Ancora qui?! Ti abbiamo detto di andartene!-
Veloce come una gatta, lei saltò addosso alla Falce, facendogli uscire sangue dal naso: - Soooulino, non puoi sempre farmi il broncio ogni volta.-
Tsugumi chiese: - Scusa?! Tu la conosci?-
La Falce sbuffò: - Se la conosco? Per colpa sua Maka e io dobbiamo ripartire da zero!-
Blair rise divertita, artigliando gentilmente il volto di Soul: - Già. Gli sciocchini mi hanno scambiato per una strega.-
Tutti esclamarono all’unisono: - Eh?!-
 
Casa di Medusa.
Tuut. Tuut. - Pronto, tesoro, cosa c’è? Necessiti di aiuto?-
- No, ma tu necessiti del mio, Canaris.-
- Che vuoi dire?-
La donna si leccò le labbra tranquillamente, dicendo: - Ho una chicca per te qui a Death City. Si chiama Lucy Crow.-
 

Angolo dell’Autore: Ta-ta-ta-taaaan! Spiegato l’arcano? Ma neanche un po’! Avrete molte più sorprese, a partire dai prossimi capitoli, garantito! Mi fermo qui, perché il prossimo capitolo sarà moooolto più lungo e imponente, garantito. Spero di aver reso la suspense necessaria per l’occasione!
Ringrazio vivamente
Teony-Sensei e ShinigamiGirl-Sensei, che m’insegnano, mi aiutano e m’incoraggiano con tutto il loro cuore. Grazie. E gli altri che leggono, anche solo un commento mi fa piacere. Grazie a tutti.

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Capitolo 6
*** Zombie, mummie e scontri nel sottosuolo. Passiamo una giornata all'insegna del terrore? ***


6. ZOMBIE, MUMMIE E SCONTRI NEL SOTTOSUOLO. PASSIAMO UNA GIORNATA ALL’INSEGNA DEL TERRORE?

 
Blair sorseggiava il suo drink distrattamente con una mano, tenendo il mignolo alzato in maniera quasi principesca, mentre con il braccio teneva intrappolato il collo di Soul in una morsa ferrea.
Tsugumi era ancora allibita per quello che la gatta magica aveva loro riferito e non mancò di farlo notare:- Quindi, ricapitoliamo, Soul deve ricominciare da capo perché ti ha preso per una strega?-
Lucy disse, con fare saccente:- Beh, il suo cappello a punta e il vestito possono trarre in inganno più del necessario.-
Blair si voltò verso di lei, facendo sbraitare Soul:- Beh, anche tu hai un buon gusto, piccola. Sai che mantello e cappuccio sono molto più eclatanti nel mondo delle streghe.-
Lucy a quelle parole attenuò il sorriso fino a tornare seria:- Beh... fino a qualche anno fa la mia famiglia viveva qui... ma di origine siamo sempre vissuti nel mondo delle streghe.-
A quelle parole Anya la fissò, dicendo:- Già, a proposito: non ci hai mai detto della tua famiglia...- Teony la fermò con un cenno quasi immediato, quasi a volerle impedire di citare quella parola.
Lucy disse con un sospiro:- Un’altra volta ragazze. Ce n’è voluto di tempo per dimenticare.-
Meme, era ancora un po’ rigida e Soul non mancò di farglielo notare, anche se bloccato ancora da Blair:- Ehi, piccola, che ti prende? Sembra che tua abbia visto un fantasma.-
Lei lo fissò stravolta:- Ci sei andato vicino! Prima Lucy ha visto un mostro!-
Lui sbuffò:- Sai che novità.-
Tsugumi chiese, stranita:- Prego?-
La falce tentò inutilmente di levarsi di dosso Blair, poi emise un sospiro e disse:- Viviamo in un mondo dove la differenza tra umano e mostro si calcola con un anima. Le armi come noi non fanno distinzione tra orchi, Uova di Kishin e gentaglia come Zodiaco.-
Jasper, seduto davanti al bancone con una tazzina in mano, ghignò, dicendo a Sherlock:- Uao! Il fighetto di turno comincia a vantare il suo lato filosofico!-
Soul li fissò in cagnesco tutt’e due e lo sguardò si acuì quando il detective in erba del NOT commentò con un’alzata di spalle:- D’altronde tutti i fighetti hanno un lato noioso.-
Fu Watson a salvare il bar da un imminente attacco, dicendo:- Comunque, Soul, Meme voleva dire che abbiamo incontrato il Professor Sid redivivo.-
Lui accese immediatamente la lampadina dell’interesse, mentre chiedeva:- Sid? Il professore ucciso da Shaula? Volete dire che è diventato tipo uno zombie?-
Holmes si grattò la fronte con la boccuccia della pipa, dicendo:- Beh, a giudicare dalla colorazione blu e la puzza di terra, direi che è una spiegazione valida. Senza contare che è apparso e comparso da un buco nel pavimento.-
Soul stava sbavando letteralmente all’idea di dirlo a Maka e di vederla saltare come un grillo. Certo, si sarebbe beccato un Maka Chop, ma ne sarebbe valsa la pena. Mentre si trastullava in certi pensieri, però, un rintocco dell’orologio della Shibusen lo riportò alla realtà.
Con uno strattone più forte del dovuto si liberò dalla presa di Blair, catapultandosi all’indietro e dicendo alle ragazze:- Scusate, ma se arrivo tardi il nuovo professore potrebbe mettermi in castigo. Comunque grazie per la notizia bomba, ragazze!- e corse fuori dirigendosi a lezione.
Teony disse, con la bocca aperta in un ovale perfetto:- Ooookay. Che si fa adesso?-
In quel mentre le ragazze udirono uno squillo da dietro il bancone.
Videro Lisa prendere una cornetta color magenta e dire con la sua voce squillante:- Bar Chupacabra, nuova gestione, prenotate per prenotazione e commissione gratu... oh, è lei! A-ah. Subito? Ma... d’accordo!-
Dopo aver riagganciato, fissò i ragazzi del NOT e disse loro:- Tsugumi, Jasper, Lucy, Teony, Holmes, Shinigami vi vuole tutti nella Death Room, adesso.-
Tsugumi sospirò:- Sta diventando un’abitudine. Che noia!-
Jasper si alzò subito, riassettandosi il cappello e, mettendo una banconota per pagare il conto delle ragazze, disse:- Beh, prima andiamo, meglio è. Almeno così potranno lasciarci in pace.-
Teony era dubbiosa, come se avesse paura di qualcosa, ma non lo disse ad alta voce per non creare confusione più del dovuto.
Le ragazze e i due maestri salutarono le bariste e la cara Blair che diede un abbraccio caloroso a Lucy, dicendole:- Quando vuoi, vieni a casa di Maka; io ci sarò per te, piccola!-
Una volta che se ne furono andate, Lisa sussurrò ad Arisa:- Credi che se la vedranno brutta con lei?-
Arisa era serissima e pallida dalla paura:- Shaula non era potente, ma in una cosa era più portata delle sorelle: scatenare la paura nel cuore dei suoi nemici. Lei era la strega che più si avvicinava a un Kishin tra tutte le sue colleghe... ed era davvero folle. L’incantesimo della Strega Cacciatrice è una magia proibita. Se scatenata... Mabaa conosce benissimo le conseguenze terribili che la maledizione può creare. Se la Strega Cacciatrice è figlia di Shaula... comincio a pensare che Medusa potrebbe essere l’ultimo dei loro problemi.-
Lisa scosse la testa:- Non contarci. Se Medusa è qui e ha visto la piccola Crow...-
Arisa la fissò stupita:- No, non dirmi che...-
Lisa era cadaverica:- Già. Se Canaris Teach mettesse davvero piede a Death City, la Shibusen potrebbe essere rasa al suolo.-
Arisa era sconfitta mentalmente:- Non ci credo. Allora aveva ragione la nostra tata. “Se la Strega Cacciatrice compare...”-
L’ultima frase la tennero per loro, ma sapevano che era veritiera: “... l’Inferno sulla terra si sta per scatenare.”
La bionda chiara si lamentò con se stessa ad alta voce:- Perché avrei mai accettato di difenderla?-
La sorella era decisa nella risposta che le diede:- Sorella, sai meglio di me che è meglio l’Inferno sulla terra che non quello di Yomi.-
Lisa commentò:- Lo spero... non vorrei provarne un assaggio sulla terra.-
Una voce gelida le fece voltare:- Allora meglio non mettersi contro la famiglia, vi pare?-
La voce era di una bionda signora, con il sorriso dolce più velenoso mai esistito: Medusa!
 
Death Room. Di nuovo. Che scatole! Jasper cominciava ad averne abbastanza.
Ma la faccia di Shinigami, sebbene sprovvista di espressione, sembrava emanare un’aria sconsolata, quando disse:- Ragazzi, la situazione è tragica e mi serve il vostro aiuto. Credetemi, non chiederei a voi di aiutarmi, ma non vedo altra soluzione.-
Meme alzò la mano, interrompendolo:- Se si tratta del Professor Sid, ci chiamiamo fuori. Subito!-
Spirit disse, sbuffando:- Non si tratta di Sid, lui è... se ne occuperanno quelli dell’EAT, insomma. C’è un altro problema.-
Teony era basita: come facevano a sapere di Sid se solo loro lo avevano visto quella mattina?
Shinigami interruppe Spirit con un gesto della mano, segno che voleva spiegare lui.
Disse, con voce cupa:- Anche se non l’avete ancora detto, sappiamo che Mira Neigus è stata rapita; ma sappiamo anche chi è stato. Da quel che abbiamo saputo, si tratta della...-
-... Strega Cacciatrice.- Tutti fissarono stupiti Teony, i ragazzi perché aveva avuto il coraggio di dire una cosa scoperta senza permesso, Shinigami e Spirit perché lo aveva detto prima di loro; non sapevano che oltre ad essere Arma Veggente sapesse prevedere il futuro!
Fu Holmes a terminare con un sospiro:- Abbiamo pensato di informarci da Ma‘ me Medusa.-
Shinigami annuì brevemente:- Già, pare che Shaula abbia deciso di vendicarsi alla grande. Abbiamo avuto una conferma dal Regno delle Streghe. Alcune streghe sono state attaccate da quella che sembra la sorella gemella spaventosa di Shaula prima che si riprendesse i “materiali da caccia”, come mi ha riferito Mabaa.-
Al pensiero di una Shaula ancora più spaventosa (e Shaula era l’incubo ufficiale per i novellini del NOT) a Tsugumi e Anya vennero i brividi fino alla nuca.
Shinigami sembrava ancora più sconsolato a dire quelle parole:- Non so cosa abbia fatto a Mira Neigus, ma conoscendo ne avrà fatto una schiava persa per sempre nella Follia. Inutile dire che Mira è stata ridotta a un’esca e abbiamo localizzato la sua posizione in men che non si dica. Non dovete preoccuparvi per lei, se ne occuperanno dei ragazzi del NOT, Black*Star forse...-
Holmes alzò la voce:- Assolutamente no! Se Black*Star entra a contatto con la Follia della Strega Cacciatrice, potrebbe essere lui la prossima esca!-
Un silenzio di tomba calò nella Death Room, prima che Tsugumi decidesse di farsi avanti decisa e dire:- Non penso proprio che Shaula mi voglia come schiava. Le altre sì, ma è per colpa mia se è morta: è a ME che da’ la caccia! Dovrei andare là, presentarmi e cercare di far ragionare Mira.-
Spirit scosse la testa, nervoso:- Vedi? Lo fai di nuovo!-
Lei inarcò un sopracciglio:- Che intende dire, signore?-
La Falce della Morte era serissima a quelle parole:- Sottovaluti la situazione, tanto per cominciare! La Strega Cacciatrice sa tutto quello che stava nella mente di Shaula, incluso il tuo espediente per far sì che Meme tornasse sui suoi passi. Una strega difficilmente commette lo stesso errore due volte. Se andrai da Mira, morirai e basta. Inoltre sei solo un’arma, se posso dire.-
Anya le mise una mano sulla spalla:- Non sarà sola. Meme ed io saremo con lei e l’aiuteremo.-
Shinigami scosse le sue enormi mani:- Levatevelo dalla testa, ragazze. Troppo pericoloso! Siete nel NOT e Mira Neigus anche da sola arma può facilmente mettere in difficoltà un esperto della classe EAT.-
Holmes e Jasper si fissarono negli occhi, poi sorrisero e il detective disse per entrambi:- Allora lo consideri il nostro test di ammissione, signore, perché le aiuteremo noi.-
Lucy si alzò in piedi (era rimasta accovacciata a pensare fino allora) e ribatté:- Anch’io sono del NOT e non resterò a guardare.-
Spirit chiese, inarcando le sopracciglia:- Se non sai nemmeno trasformarti in arma, come pretendi di...-
Non riuscì a finire, perché un corvo sfiorò il suo cuoio capelluto, per poi colpire una delle croci di metallo e farla saltare in aria con un botto. Dove prima si trovava il braccio destro di Lucy, ora svettava, come un faro, una specie di bastone con un rubino enorme sulla punta, intorno al quale svettavano scintille nere.
La ragazza commentò:- Correzione, signore: non SAPEVO come fare a trasformarmi.-
Spirit chiese, stralunato:- Ma... ma cosa sei?-
Lei fece spallucce:- Ah, che ne so. Uno stravagante bastone da passeggio?-
Shinigami si grattò la testa confuso:- Insommaaaa, ragazzi, non so se posso permettervelo. In ballo c’è la vostra vita e tutto quello che voglio evitare è che vi facciate male...-
Teony fece un passo avanti:- Signore, se permette, io posso cavarmela abbastanza bene e non me la sento di lasciare le mie amiche nei guai. Se me lo permette, di andare con loro, le prometto che tutto filerà liscio.-
Il dio della morte la fissò smarrito, pensando: “Niente, è proprio come Tengan alla sua età, inarrestabile e cocciuta.”
Con un sospiro enorme, alla fine lo concesse:- D’accordoooo, ma per qualunque eventualità dovete contattarmi; e se siete nei guai, la prima cosa che dovete fare è squagliarvela. Tenete.-
E consegnò loro una penna ciascuno, continuando:- Il beccuccio è speciale: una volta che la penna scatta, vi ritroverete immediatamente a casa vostra. Tenetele con voi, d’accordo?-
Annuirono tutti, poi Meme chiese:- E dove si trova Mira-Sensei?-
Shinigami scosse il capo:- Sììì, questa vi piacerà molto meno. Il luogo è nei sotterranei della Shibusen.-
Jasper a quelle parole divenne pallido pure lui:- Co-co-cosa?! Ma nessuno tranne gli insegnanti ci sa girare dentro senza perdersi!-
Rimasero in silenzio un attimo, poi Spirit disse:- Vi guiderò io fino a un certo punto, poi se volete proseguire da soli, non posso oppormi.-
Teony sussurrò, più a se stessa che alle altre:- Un picnic, insomma.-
 
Medusa sorseggiava tranquillamente il suo caffè davanti a una spaventata Arisa, che provò a dire:- I-il caffè è di suo gradimento?-
Medusa sorrise malefica:- E lo sarà anche in seguito se non v’intrometterete nel mio esperimento DC.-
Lisa si affacciò sorridendo benevola, dicendo:- DC? Sta per Dormite Contenti?-
La strega dei serpenti appoggiò la tazzina, dicendo:- No. Death of the Crow, ecco quel che vuol dire.-
Arisa cercò di essere diplomatica:- Medusa-Sama, non crede di aver già fatto abbastanza?-
Medusa socchiuse gli occhi a due fessure:- Scegli con cura le prossime parole, strega delle lucciole*, o potranno rivelarsi le tue ultime.-
Arisa cercò il sostegno di sua sorella, la quale si affrettò a dire:- Mia sorella intendeva che ha già rischiato la copertura quando ha aperto la Shibusen a Canaris e quella ha ucciso i Crow. Questa volta potrebbe non essere così fortunata.-
Il sorriso di Medusa si fece benevolo, anche per non trarre in sospetto i clienti, e disse:- Vi preoccupate per la mia copertura, che premurose! Ma temo che una volta che avremo finito, la mia copertura non sarà necessaria, perché l’esperimento sarà già finito.-
Lisa si lasciò sfuggire un gemito e Medusa la rassicurò con falsa benevolenza:- Non preoccuparti, cara; se non v’intrometterete, tutto andrà per il verso giusto e voi vivrete.-
Le ragazze dissero all’unisono:- Ma Mabaa...-
Medusa non riuscì a sbattere scocciata le mani sul tavolo, ignorando gli sguardi curiosi degli studenti, pur mantenendo un tono basso:- Mabaa non riesce più a vedere bene, se non quello che le va! Che volete che gliene freghi di un corvo fuori luogo? Pensate di proteggerla? Accomodatevi! Spero non vi siate dimenticate perché la mia amica è detta Canaris “Hiroshima” Teach.-
Le proprietarie del Chupacabra erano una maschera di spavento puro.
Fu in quel mentre che Blair si affacciò dal bancone, fissando pigramente Medusa:- Nyaah! Qualche problema? Non ha gradito il caffè?-
La strega dei serpenti fissò irata la Gatta Magica: neanche un briciolo di paura, solo menefreghismo, tipico dei gatti. Le storie più antiche delle streghe narravano di come serpenti e gatti si dessero battaglia, come nemici mortali. Non aveva risentimenti contro quella gatta, eppure l’odio che poteva provare per lei era quasi tangibile, e lo stesso si poteva di Blair. Lo sguardo della gatta era uno del tipo “Chi tocca la mia lettiera, l’affetto come una zucca, lombrico troppo cresciuto.”
Alla fine la signora Gorgon si accomiatò dicendo:- Al contrario, molto buono. Spero di assaggiarne di simili a Firenze.-
La Gatta chiese, mentre si allontanava:- Firenze, eh? Gita in famiglia?-
Medusa rimase un attimo sulla soglia e sogghignando disse semplicemente:- Qualcosa del genere, sì.-
 
Tsugumi stava scendendo. Lì sotto. DI NUOVO! Non poteva nascondere la professoressa in un bel giardino, al sole, o sotto un ciliegio giapponese! Noooo, la figlia pazza della sua nemica mortale doveva cercare il posto più disgustoso e confuso che esistesse per lei. Certo, le sue compagnie non lasciavano a desiderare!
Sì, oltre alle tue partner hai: una grande amica con modi di fare sibillini, un pazzoide fanatico di thè e cappelli a cilindro, un detective che passava più tempo a parlare che a fare e una piccola bambina con un bazooka di corvi ambulante; la vita è moooolto semplice, ora.” commentò Karkadoom in un momento morto in cui Spirit cercava di ricordare dove andare.
“Vuoi stare zitto?” gli intimò la Gatta Nera.
Lui, imperterrito, canticchiò: “Tutti insieme: Se vuoi morire e tu lo sai, fai come lei; se sai morire come lei fai come vuoi...
Tsugumi disse, annoiata: “Fai come vuoi, non mi serve la tua consulenza.”
Lui sbuffò: “Scegli, Gatta, o ti aiuto, o fai l’Immortale, o sei morta; e in tutti e tre i casi mi divertirò da matti.
La ragazza era indispettita, ora: “Ah, sul serio, ‘Signore del Male’?”
Stavolta toccò a Karkadoom sbuffare: “Di nuovo quella storia? Se Medusa ti avesse mostrato la mia immagine che tira fuori uno stormo di piccioni da un cappello, ci avresti creduto?
Tsugumi non fece in tempo a ribattere, perché Spirit si fermò dicendo:- Ecco, il Sommo Shinigami ha avvertito l’anima di Mira lì dentro.-
La porta che avevano davanti era ricoperta da muffa e muschio.
Anya chiese, curiosa:- Che diamine ci stava, lì dentro, se posso chiedere?-
Spirit rispose:- Se non vado errato, un vecchio insegnante ci allevava degli scorpioni, ma è stato molti anni fa.-
Jasper schioccò le dita, esclamando:- Uao! Che coincidenza!-
Spirit si voltò verso di loro, dicendo:- Ragazzi, non è assolutamente mia intenzione immischiarmi, ma se può servire, posso dare una mano come Falce della Morte del Sommo Shinigami.-
Holmes scosse il capo:- Signore, il suo aiuto potrebbe solo convincere la Strega a mandare Mira da un’altra parte. Non credo che serva più di quello che ha già fatto. Di qui in poi procediamo noi.-
Spirit assentì lentamente, seppur controvoglia, e sussurrò in risposta:- Buona fortuna, allora.-
Una volta che si fu allontanato, i ragazzi rimasero per un lungo istante a fissare la porta inverdita di sporco. Solo la maniglia sembrava lucidata di tutto punto, quasi li invitasse a entrare. Teony allungò la sua mano, strinse lentamente, piegò il chiavistello e spinse. La porta si aprì, cigolando come una trave sul punto di spezzarsi.
Il pavimento era ricoperto di sabbia e polvere, ragnatele e pezzi di stoffa. L’aria era inquinata da puzza di chiuso e decomposizione, come se un cadavere fosse stato messo lì a marcire e tutto il gruppo fu costretto a tapparsi il naso e tossire. Un lettino imbrattato di unto arredava l’interno, mentre una vasta cupola nascosta dall’ombra aleggiava sopra di loro. L’unico sentore di luce, era dato da una finestra malridotta e posta sopra una torcia spenta.
Una volta che furono dentro, la porta sembrò chiudersi automaticamente, con un botto assordante, spaventando le ragazze, Teony esclusa.
Jasper sbuffò infastidito:- Mi sembra giusto.-
Una voce gelida, ovattata e tetra giunse alle loro orecchie:- Era ora, piccioncini! Vi aspettavo.-
Tsugumi cercò di farsi coraggio, nonostante il panico invadesse il suo corpo come un uragano, e urlò:- Tu sei la Strega Cacciatrice, vero? Perché non liberi la prof e te la vedi con me, befana?-
La risata agghiacciante che si protrasse con l’eco aumentò sempre più la tensione e diminuì in grande scala il coraggio della piccola Harudori.
La voce continuò:- Oooh, sei adorabile, piccola, ma è ancora troppo presto e mi sono ricordata di avere un impegno urgente. Spero che la mia assistente possa supplire alla mia mancanza di accoglienza!-
Teony chiese, impassibile e pronta a scattare come una tigre:- Di che stai parlando, strega?-
Un fruscio li fece girare tutti di scatto. Davanti a loro si stagliava una figura con fattezze umane, ricoperta di stoffa come una mummia, in mano un paio di occhiali rotti che Meme conosceva anche troppo.
Infatti cominciò a piangere digrignando i denti:- Lurida arpia! CHE LE HAI FATTO?!-
Tsugumi balbettò:- Mi-Mira-Sensei?!-
 
Dall’altra parte della vallata del Nevada, fissando la sfera, la strega sussurrò alla sfera, usando la professoressa Neigus come “telefono”:- Io? Nulla. Diciamo che non ne voleva sapere di andare alla gita verso il Nilo senza la sua classe preferita!-
 

* Rispettivamente Arisa e Lisa sono la strega delle lucciole e la strega delle farfalle.-
Angolo dell’Autore: E rieccomi qui! Pian piano recupero tutto, promesso! Ho forse esagerato nei dettagli, tagliato la lunghezza, elaborato di più con la tensione che non il contenuto, ma questo mi sembra un buon risultato.
La prossima volta vedremo botte e cazzotti, promesso.
Ringrazio sinceramente le mie fan e sostenitrici: ShinigamiGirl-Sensei, che, anche se scomparsa, sono sicuro che recupererà; BBola, arrivata da poco, ma che vede di buon grado il mio scarabocchio lavoro; ultima, ma non ultima, Teony-Sensei, che ha atteso con ansia questo momento.
A tutti joma joma dabarasa! Nyah!

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Capitolo 7
*** Mummie e destini. Le cose di famiglia restano in famiglia? ***


7. MUMMIE E DESTINI. LE COSE DI FAMIGLIA RESTANO IN FAMIGLIA?

 
Mira fissò pigramente i suoi studenti. Era stanca e sconvolta, mezza decomposta e stravolta, le braccia si muovevano per conto loro. Si sentiva delusa, affranta e stanca. Aveva deluso Sid, era stata messa in stato di decomposizione per poi essere rivitalizzata e mummificata in due giorni. Era umiliante e doloroso.
La voce odiosa parlò di nuovo attraverso la sua bocca, ovattata da bende e mum:- Ammettilo, Harudori. Due in uno fanno male, vero? Se te lo stai domandando, non è morta; è solo in stato di decomposizione.-
Jasper sogghignò, prima di esclamare, prendendo in modo curioso la base del cilindro tra indice e pollice:- L’arma perfetta per il professor Sid, senza dubbio.-
La voce attraverso la sua bocca si fece quasi dubbiosa:- Di cosa stai parlando?-
Il ragazzo commentò, scherzosamente:- Oh, come? Non sa che il Professore è diventato uno zombie? Qualcuno dovrebbe leggerlo il giornale, non limitarsi a sfogliarlo.-
Mira sbarrò gli occhi, mentre la voce della strega tacque per un minuto, prima di sghignazzare:- Ma certo! Quel fesso del Dottor Stein!-
Tsugumi sobbalzò. Il Dottor Stein? Quello che aveva aiutato Eternal Feather-Senpai? Quello sì era un tipo inquietante!
Holmes chiese, guardingo:- Come conosce il Dottor Stein?-
Lei sembrò quasi scocciata a parlare:- Mio caro, meglio conoscere i propri avversari, non trovi? Compreso il campo scientifico.-
La Strega disse un’ultima volta:- Beh, mi scuserete, ma ho un impegno altrove! Vi lascio al... corso di recupero!-
Meme urlò un’ultima volta, le lacrime agli occhi:- Vuoi vendicarti di Shaula? Bene, ma sappi questo, IO mi vendicherò di Mira, demonio!-
Mira sentì nello stesso momento la mente della Strega abbandonarle la mente e disse immediatamente ai ragazzi, con voce ovattata ma decisa:- Ragazzi, spostatevi subito!-
In un istante, le bende scesero lungo il corpo dell’insegnante, cercando di colpire con decisione gli avversari con delle frustate. I più si scansarono, mentre Maestri e Armi si mettevano in posizione o si trasformavano, Lucy bruciava una benda con un corvo sparato dal suo braccio e Teony la imitava tagliandone una con il suo braccio mutato in ghigliottina.
Tsugumi, nelle mani di Meme e Anya, chiese, mentre le bende si accorciavano lentamente, quasi studiassero gli avversari:- Mira-Sensei! Riesce a parlare?-
Mira si limitò a dire:- Solo quello, Tsugumi! A quella sadica piacerebbe che vi dicessi mi dispiace mentre vi uccido, o a vedervi mentre esitate prima di colpirmi. Ragazzi, dovete colpirmi più forte che potete, se volete che il collegamento con la Strega salti. Il primo che dice “Non posso!”, lo boccio su due piedi.-
Jasper si leccò lentamente le labbra, dicendo:- M’invita a nozze, Mira-Sensei. Non vedevo l’ora di far vedere quanto vale uno come me!-
Anya lo fissò di sbieco:- Lo sai che sei inquietante, quando fai il sadico, vero, Mr. Trip?-
Teony si mise sulla colonna più vicina con un salto, dicendo:- Ragazzi, provo a vedere se ha dei punti deboli, ma mi servono cinque minuti.-
Holmes la rassicurò con un cenno, mentre gli altri si limitarono ad annuire; le bende cominciavano a moltiplicarsi e ad allungarsi da dietro la schiena della Professoressa Neigus. La cosa poteva complicarsi, specie per dei ragazzi di classe NOT, che affrontavano una mummia senza controllo, ex arma di un maestro d’assassinio.
Anya sussurrò a Meme, mentre una goccia di sudore scendeva lungo la sua fronte:- Meme... la senti anche tu questa sensazione?-
Meme annuì, una volta tanto convinta e in sintonia con Anya:- Sì. Sembra che il coraggio ci attraversi il corpo e ci riproietti nella realtà.-
Fissarono incredule la lama di Tsugumi, che brillava in maniera allucinante. Emanava qualcosa d’inebriante al solo contatto. Era capacità di farcela. Era una marcia in più. Era il primo peccato dell’uomo. Era il potere. Di fronte a quella visione, Teony poté solo indovinare cosa fosse successo; e indovinò.

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https://www.youtube.com/watch?v=LL2IRLBfh0Q*

La Strega Cacciatrice era giunta, infine, alla sala proibita del castello di Sleepy Hollow. Era stato uno scherzo da bambini riuscire a uccidere le guardie, ma sarebbero arrivati tanti altri di lì a qualche minuto. Doveva sbrigarsi.
La sentiva chiaramente. Non sapeva esattamente dove, ma l’Anima di Shaula Gorgon era là in cima. Le bastò un salto per arrivare alla finestra della torre. C’era una sala centrale e un poggia vaso, dove era legata da varie catene un’anima violacea e pulsante, che continuava ad agitarsi, come se avesse percepito la presenza della Strega Cacciatrice.
La quale si avvicinò lentamente, sussurrando:- Questo è un passo fuori programma, ma non voglio rischiare. Avremo la nostra vendetta, comunque vada.-
Una voce serpentina sussurrò dietro di lei:- Se tutto va bene, pseudo-nipote.-
La Strega si bloccò, senza voltarsi, riducendo gli occhi a due fessure.
Sussurrò, mantenendo contegno:- Medusa. Anche se in un corpo diverso, riconoscerei la tua fastidiosa voce in mezzo a migliaia di altre! Credevo fossi in viaggio a Firenze, a quest’ora.-
La dottoressa sorrise alla figura coperta dal violaceo mantello:- Ho fatto una capatina qui, prima di partire. Non pretenderai di venire a chiedere di me senza che io sappia, Shaula. O devo chiamarti Armida?-
La Strega si tolse il cappuccio, rilevando una capigliatura albina, sempre con la classica coda a forma di pungiglione della sorella originale. Poi si voltò, rilevando i suoi occhi. Che cambiamento! Come segno che era vicinissima alla Follia più di tutte loro fin da piccola, le sorelle credevano che quel segno dello Ying e dello Yang fosse apparso da solo, violaceo e blu. Ora era diventato Nero e Bianco, quasi vacuo.
Armida sorrise tristemente, dicendo:- Bene, Medusa, di cosa vuoi parlarmi?-
La Strega dei Serpenti sorrise placidamente, com’era solita fare, ammiccando nella sua direzione:- Avrei un affare da proporti, se sei d’accordo. Tanto il tempo non ti manca, dico bene?-
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La battaglia imperversava con molta rapidità da una parte e dall’altra. Da un lato, le bende di Mira ruotavano su se stesse, sferzando l’aria nella cella, legandosi in modo da formare pericolosi flagelli, fruste e legacci, senza contare che le mani di Mira si trasformavano abilmente in lame affilatissime come rasoi.
Dall’altra, Jasper continuava ad apparire e scomparire in continuazione, usando il trucco dell’immagine riflessa (o Mirror’s Trick) per ingannare la sua Sensei, mentre Holmes usava il piatto esterno della Lente d’Ingrandimento Watson per allontanare da sé le bende, che, seguendo la sua traiettoria, andavano a conficcarsi con forza negli stipiti dei muri. Lucy bruciava con i suoi corvi esplosivi solo le estremità delle bende, temendo di fare del male alla Professoressa; invece, Tsugumi veniva barcamenata velocemente tra Meme e Anya, che, oltre a difendere loro stesse, difendevano la colonna dove Teony era appoggiata, nel tentativo di individuare il punto debole dell’avversaria.
Karkadoom commentò, nella testa di Tsugumi: “Mi perdonerai, gattina, ma qui mi annoio a morte! E mi sta anche venendo il mal di testa!
Tsugumi lo rimbeccò, in un momento in cui era fuori contatto da Meme e Anya, quando la principessa la lanciò verso la compagna: “Sei l’unico ad annoiarti, rischiamo tutti la morte qui!”
Lui ribatté, sempre con la sua solita solfa: “Se lo fai all’ultimo, sai che nessuno se ne accorge, vero?
Tsugumi proseguì irata, non pensando che Meme la teneva tra le mani per parare una frustata ad alta velocità di Mira: “No, non abbasserò lo Scudo dell’Anima solo per farti piacere, mio caro!”
Il ragazzo rise di gusto: “E da quando sono caro a te, Gatta Nera?
Una voce estranea penetrò nella testa di Tsugumi, facendo sobbalzare entrambi: “Volete smetterla?”
Tsugumi sapeva di chi era e disse, stupita: “T-Teony?”
Teony era sulla colonna, mentre un’aura di colore azzurro scuro la inombrava.
La sua voce si fece sentire a Tsugumi, che si era distratta per colpo di pugnale di Mira sferzato alla piccola Lucy: “Tsugumi, sono riuscita a mettermi in contatto con te tramite un’antica tecnica, chiamata Risonanza a Catena; non possiamo sprecare molto tempo, quindi arrivo al sodo, fammi parlare con lui; gli rubo solo due secondi di tempo.”
Tsugumi non osò chiederle nulla, si fidava di lei, solo riuscì a formulare: “Se proprio ci tieni...”
 
Teony riaprì gli occhi, una volta entrata nella zona REM di Tsugumi. Aveva notato che durante il sonno la sua anima era molto provata, quindi doveva essere nella zona dei ricordi del sonno, quest’ospite riguardoso.
Si guardò in giro. C’era un mucchio di stalattiti di vetro, su cui partivano riflessi di vita della padrona. Sembrava interessante.
- Una noia, altroché!-
Teony si voltò, vedendo la figura del moro fissare con i suoi occhi nero cenere i pezzi di vetro sparpagliati per la stanza bianca, mentre lui proseguì:- Sono in questa sala da almeno quindici anni, e devo assistere sempre alle stesse azioni di routine, con delle scene ogni tanto più piacevoli di una strega uccisa. Fossi nei suoi panni, sarei euforico solo all’idea...-
Teony lo interruppe, dicendo:- E tu, perché ti lamenti, se là fuori ci si “diverte”?-
Lui la fissò, avvicinandosi fino ad arrivare a un pelo dal suo naso, sussurrando rabbioso:- Perché lei si trattiene! Lei è una gloriosa Immortale, potrebbe starsene tranquilla, e invece si reprime, come un cane che ha paura di abbaiare, o un gatto che si rifiuta di soffiare in caso di pericolo! Io mi annoio, là fuori!-
Teony gli passò davanti, fissando intensamente una scena di lavoro di Tsugumi in costume con Kim e le altre nella piscina, commentando:- Per gente come Tsugumi, l’euforia sa stare anche nella tranquillità di tutti i giorni.-
Il corvino sbuffò divertito, scuotendo il capo:- La tranquillità... non sono esattamente il lato tranquillo dell’uomo, dovresti saperlo.-
Teony lo guardò irata:- So ESATTAMENTE chi sei, Karkadoom, signore dell’Ombra e dei Kishin! Justin-Senpai mi ha messo in guardia da te!-
Karkadoom la fissò per un attimo, stupito, poi scoppiò a ridere:- Sei tale e quale a lei!-
Teony inarcò un sopracciglio:- Lei chi?-
Il ragazzo fece apparire un’immagine, quasi un ologramma, curiosa: una persona tale e quale a Teony, solo con abiti più ricchi, teneva le mani di un ragazzo, che sembrava la copia di Karkadoom, solo che i suoi occhi erano rossi come l’inferno e le guance più scavate.
Karkadoom indicò la ragazza nell’immagine:- Questa è la tua antenata, Tengan, la prima delle Armi Divine. Sei la sua copia esatta. Nemmeno lei si fidava di me... ma s’innamorava, contraddittoriamente, di chi mi apparteneva!- Le ultime parole furono accompagnate da un sogghigno.
L’Arma Veggente fissò il ragazzo nell’immagine, chiedendo:- E lui chi sarebbe, il tuo corpo precedente?-
Lui ridacchiò, spegnendo l’immagine:- A tempo e debito saprai tutto, ghigliottina cara. Cosa sei venuta a chiedermi?-
Teony piegò la testa di lato, incrociando le braccia:- Umph. Sono venuta solamente per chiedere le tue intenzioni verso Teony.-
Lui diede spallucce:- Niente che miri a farle del male. Anzi, potrei dire che voglio fare di tutto affinché lei stia bene e resti al sicuro.-
Lei non era del tutto convinta e rincarò la dose:- E cosa mi fa credere che tu non cerchi l’occasione propizia per ucciderla e uscire da lei?-
Il sorriso scomparve dagli occhi del corvino, che le ritornò di nuovo a un palmo dal naso, urlando:- Se volevo scappare, avrei fatto di tutto perché fosse stata uccisa da Shaula quando ne ho avuta l’occasione, non ti pare? Io non voglio che muoia! Non volevo finire prigioniero qui dentro: ci sono entrato dentro di mia spontanea volontà!-
Teony annuì lentamente, allontanandosi da lui:- D’accordo. Ti farò divertire per un attimo. Ma sappi che ti tengo d’occhio. Se scopro che cerchi di approfittarti della sua buona volontà, ti ucciderò personalmente! Sono stata chiara?- E sparì dalla mente di Tsugumi con uno sbuffo di fumo.
Karkadoom fissò il vuoto, prima di sussurrare:- Avevi ragione, Vlad. La piccola è tale e quale alla tua vecchia fiamma. Eh, i ragazzi di oggi!-
 
Teony tornò a spalancare gli occhi, dicendo ad alta voce:- Ho trovato! Il suo punto debole è il petto! Dovete abbattere le sue difese, poi la colpisco io per ultima!-
Jasper protestò, poco prima che la sua immagine riflessa fosse distrutta da una frustata:- Eh, già! Noi a lavorare e tu ti prendi la gloria. Comodo.-
Holmes ribatté, mentre osservava le bende ricompattarsi in posizione di difesa, quasi avessero capito il loro piano:- Jasper, non è il momento. Siamo una squadra e vinciamo insieme!-
Marzolin ribatté, enigmatico ma partecipe:- La fai facile, tu vinci sempre a scacchi!-
Mentre i due discutevano e Lucy cercava inutilmente di farli stare zitti, Teony comunicò mentalmente a Tsugumi, cercando di isolare il discorso da Meme e Anya: “Tsugumi, ascoltami; posso spezzare il legame di aggiogamento dalla Strega, ma serve che tu lo mandi un attimo in cortocircuito.”
Tsugumi era dubbiosa: “Vale a dire?”
L’arma Divina socchiuse gli occhi con aria decisa nel comunicarglielo: “Al mio via, devi togliere lo Scudo!”
La Gatta Nera era furibonda alla sola idea e protestò: “Assolutamente no! Non lo faccio, punto e basta; deve esserci un altro modo!”
Teony rispose per le rime: “L’alternativa è ucciderla! Ascolta, nemmeno io mi fido di quel ragazzo, ma non possiamo perdere tempo! Fidati di me! Se ti succede qualcosa, ritorno nel tuo subconscio e lo uccido!”
Come un gatto che soffia, perché certe novità le accetta solo con il tempo, così avrebbe soffiato Tsugumi se fosse stata un gatto! Ma non aveva tempo per discutere. Teony le aveva stregato l’Anima con le sue parole e si fidava ciecamente delle sue amiche!
Comunicò veloce a Tengan: “D’accordo!”
Teony allora comunicò velocemente a Sherlock:- Holmes! Io, Anya, Meme e Tsugumi dobbiamo colpire per ultime!-
Il ragazzo sogghignò tranquillamente, alzando la Lente:- Ottimo! Io e Jasper vi apriamo un varco là in mezzo, allora.-
Mira commentò, preoccupata dietro le sue stesse bende:- Ragazzi niente azzardi! La luce della finestra è troppo debole perché apra un buco, anche con l’Eco dell’Anima!-
Il giovane Trip rispose, preparando l’Eco dell’Anima:- Tranquilla, Sensei, abbiamo pensato anche a questo!-
Lucy si fece avanti, con il braccio trasformato, urlando:- Io vi faccio fuoco di copertura, ma sbrigatevi, calascioni!-
Teony disse rapida ad Anya e Meme:- Preparate l’Eco dell’Anima, dovrete spezzare la sua difesa. Poi toccherà a me.-
Anya sogghignò nervosa, mentre anche loro si preparavano:- Come? Se usi la Ghigliottina, la tagli in due! Se farai come hai fatto con Black*Star, anche la Balestra è inutile!-
Stavolta toccò a Teony sorridere:- Appunto. Dovrò usare questo!-
E il suo braccio destro s’illuminò, lasciando intravedere un’arma particolare, una mazza chiodata attaccata a una catena, per essere precisi.
Anya e Meme esclamarono all’unisono:- Un mazzafrusto?-
Era proprio una bella arma, ma sembra trasparente, quasi intangibile.
In quel mentre, Holmes puntò un raggio di sole con la lente verso una galleria di specchi inclinati e contorti, al centro del quale si ergeva Jasper. Man mano che il raggio si diffondeva seguendo le inclinazioni degli specchi, sembrava diventare più luminoso, fino a che, quando tornò per un’ultima inclinazione di specchi, alla lente, sembrava essere diventato incandescente.
Lucy continuava a gridare:- Tora! Tora! Tora!!!- e l’ultimo corvo spezzò un altro paio di bende, mentre il raggio colpiva l’ultima treccia e creava un buco. Era il momento!
Anya e Meme si lanciarono in avanti, urlando all’unisono:- Spring Bird...-
E Teony urlò nella mente di Tsugumi: “Ora, vai!”
La Gatta non poteva esitare e urlò nella testa: “Scudo dell’Anima! Disattivato!”
E le sue Meister gridarono all’unisono, nello stesso istante:-... attack!-
Il colpo scaraventò Mira contro il muro, mentre Teony faceva girare sopra la testa il mazzafrusto, prima di lanciarlo e gridare:- Ghost Flail!-
Semplicemente il colpo attraversò la Sensei, senza lasciare apparenti danni. Ma Teony avvertì come un rumore di cristalli rotti e sospirò soddisfatta. Era finita.
Lucy si avvicinò dubbiosa a Mira:- Mira... Sensei... lei è...-
Lei puntò gli occhi pieni di lacrime sulla piccola, prima di abbracciarla e dirle:- Io... io... sono così fiera di voi, ragazzi!-
 
*Consiglio a tutti di leggere il pezzo fino ai successivi asterischi ascoltando questo pezzo, perché è così che mi è venuto fuori! Nyah!
 

Angolo autore: E riiiieccoci qui! Lo so, capitolo piccinino, ma spero solo che la scena della battaglia taaanto sudata abbia sortito l’effetto sperato. Sono contento del risultato, sinceramente, e in quanto ad Armida e Medusaaaa, credo vi lascerò in sospeso per dispetto! Scherzo!
Ringrazio sinceramente le mie fan e sostenitrici:
ShinigamiGirl-Sensei, che, anche se scomparsa, sono sicuro che recupererà; BBola, arrivata da poco, ma che vede di buon grado il mio scarabocchio lavoro; ultima, ma non ultima, Teony-Sensei, che ha atteso con ansia questo momento.
Alla prossima! Joma joma dabarasa!

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Capitolo 8
*** La festa viene rimandata. Entriamo nella testa del passato? ***


8. LA FESTA VIENE RIMANDATA. ENTRIAMO NELLA TESTA DEL PASSATO?

 

La strega si appoggiò pigramente sul davanzale della torre e fissò la “nipote”, chiedendole:- Allora, che ne dici?-
La Strega Cacciatrice stava per rispondere, quando un dolore lancinante le trafisse la testa, e per poco non si mise a urlare. Dovette mantenere il contegno davanti a Medusa, tenendosi comunque il capo tra le mani e stringendo i denti. Poi, dopo il dolore, l’atroce verità: Mira non c’era più, il contatto era sparito. Sapeva che era prevedibile, ma era una seccatura fin troppo bruciante sapere che i suoi esperimenti potessero fallire con dei bambocci del NOT.
Medusa la squadrò, con finta compassione, sorridendo falsamente:- Che succede, la piccola Shinigami e la Gattina han dato filo da torcere alla tua cavia? Dovresti evitare di inimicarti così Shinigami, non trovi?-
Armida non rispose subito, rialzò di pochi gradi la sua schiena, ricomponendosi e sghignazzando follemente:- Gli Shinigami saranno sempre un mio obiettivo, sebbene di uno scalino inferiore, “zietta”. Se non fosse stato per il fatto che Shinigami mi aveva distratto durante la battaglia, io non avrei perso così miseramente contro il NOT. Per questo e per quelli che mi hanno dato la caccia anche in passato dalla Shibusen, Shinigami deve soffrire!-
La strega dei serpenti non diede alcuna reazione di fronte a quello sfogo, solo si limitò ad allungare il collo in avanti, mentre accavallava le gambe, e chiese nuovamente:- Quindi, approvi il mio progetto, cara?-
La Strega Cacciatrice sogghignò nervosa:- Non chiamarmi cara, Medusa. Troppo tempo ho vissuto sotto falsi aggettivi, quando aiutavo i membri della Shibusen a controllare la Follia, prima che questi ultimi mi si rivoltassero contro. Voglio che il terrore prenda loro e la Shibusen, e se questo include liberare il Kishin, non può che farmi piacere. Poi verrà anche il turno di quel... traditore di Stein!- L’ultima frase fu accompagnata da un ringhio feroce, oltre che da un innalzamento improvviso della sua anima, cosa che rischiò di farle volare via l’anima di Shaula.
Medusa ridacchiò, rimettendosi in testa il cappuccio:- Ah, sì. Me l’ero dimenticata che Shaula aveva combinato il caos con quella storia del... come l’aveva chiamato? Ah, già, la Confraternita per la Ricerca dei Potenziali Nascosti. Non credevo che anche tu la ricordassi.-
Armida accarezzò l’anima della strega degli scorpioni, mentre i ricordi le invadevano la mente. I ragazzi che aveva addestrato a sviluppare i loro potenziali in quel progetto scolastico erano tutti impressi nella sua mente: Jekyll e il suo lavoro sulla connivenza del buono e del malvagio; Katie Star e la sua impresa di lavoro presentata del Clan della Stella, prima della loro Follia; Achab e il suo desiderio di rivalsa nell’oceano contro i neo-pirati delle streghe, in modo particolare contro il membro conosciuto come MD; Nemo e i suoi progetti ritrovati su Eibon sull’isola del BREW; Nim e il suo progetto della centrale elettrica della Shibusen, mentre iniziava il suo declino nella Follia senza che lei potesse fermarlo; e Stein, quel lurido, viscido, traditore!
La voce di Medusa la riportò alla realtà:- Tesoro? A quanto pare ti piace sognare ad occhi aperti, ma la Shibusen arriverà da un momento all’altro. Mi serve una risposta, una vera risposta.-
Armida si limitò a scrollare la sua lunga chioma e ad avvicinarsi alla finestra, dove si trovava la “zia”.
La fissò per un lungo istante, poi sibilò:- Accetto con piacere. Ma Canaris Teach non deve avere nulla a che fare con Harudori. Lei è mia!-
Medusa sogghignò, sibilando a sua volta:- Direi che abbiamo un accordo.-
Mentre la Cacciatrice la superava e saltava giù, non poté fare a meno di pensare: “Non so se, però, Canaris accetterà l’idea.”
 
- Benebenebenebeeeeneeeee! Ben ritrovata, Mira. Viva e vegeta, oserei dire. Beh, viva non ne sono tanto sicuuuuroooo!-
La battuta macabra del Sommo Shinigami serpeggiò per tutta la Death Room. Nessuno rise, ma le gocce di sudore erano ben visibili sulle teste dei presenti, Teony, Tsugumi, Jasper, Scherlock e Neigus-Sensei. Meme, Anya e Lucy avevano riportato ferite superficiali durante lo scontro nei sotterranei e Marzolin e Watson le avevano accompagnate in infermeria.
In quel mentre entrò anche Spirit, sbraitando come un ossesso:- Shinigami, mi devi qualche spiegazione!-
Shinigami piegò la testa di lato:- Spirit, hai bevuto, vero? Non mi dai mai del “tu”.-
Spirit lo ignorò, arrivando sotto il naso di Shinigami e urlando:- Passi che hai osato fare quella pagliacciata con Sid, passi che hai osato prendere in giro dei ragazzi innocenti, ma COME hai solo osato avvicinare mia figlia a LUI?! Specie ora che è professore?!-
Il dio della Morte si limitò ad alzare le spalle e le mani in gesto conciliante:- Spirit-kun, quanto sei infantile! Ne è passata di acqua sotto i ponti.-
Spirit mimò il suo gesto con ironia:- Ma ceeeerto! Come no! Era solo allievo di quella...-
- SHINIGAMI-CHOP!-
Il colpo fece accasciare la Death Scythe, mentre Shinigami borbottava:- Impertinente! Se dico che di acqua ne è passata, ne è passata.-
Mira si avvicinò timidamente, chiedendo con voce ovattata:- Mi scusi, Sommo Shinigami, che c’entra Sid?-
Lui rialzò subito il capo, esclamando:- Oh, sì quasi dimenticavo! Sid, puoi uscire fuori.-
Non appena la figura bluastra saltò fuori, Tsugumi andò a nascondersi dietro Teony spaventata.
Jasper, per prenderla in giro, tirò fuori uno specchietto e si specchiò imitandola in farsetto:- “Oh, la prego, Zombie-Sensei di ritorno dai tombini della morte, non mi uccida, ho appena combattuto con una mummia molto meno spaventosa di lei ed ero così spaventata da non riuscire ad urlare...”- Finì non appena un pugno secco di Holmes ruppe il vetro.
Sid borbottò, massaggiandosi il capo:- Beh, glielo avevo detto, Sommo Shinigami. Posso occuparmi della difesa della città, ma non può chiedermi di tornare al NOT. Se si spaventano lo... MIRA! Che ti è successo?-
Si era accorto solo in quel momento dello stato di Mira. Era allibito e stupefatto e arrabbiato allo stesso tempo.
Mira abbassò il capo delusa, mormorando:- Mi spiace, Sid. Se non avessi abbassato la guardia con Zodiaco...-
Tsugumi trasalì ad alta voce, interrompendo la professoressa; Jasper si limitò a fissare Holmes, per tracciarne la reazione.
Il quale, dando sentore di non aver capito la risposta della Sensei, si limitò a chiedere:- Mi scusi, prof, ma è sicuro di non aver subito lo stesso trattamento della Neigus? Perché mi sembra lo stesso trattamento.-
Sid scosse la testa, mentre abbracciava paternamente Mira:- No, no. Tranquillo, Holmes. A riportarmi così è stato il professor Franken Stein.-
Tsugumi rabbrividì, dicendo:- Il do-dottor Stein?- Se lo ricordava ancora, con quelle sue affermazioni sadiche e piene di sarcasmo macabro, mentre risistemava Eternal Feather-Senpai.
Jasper sghignazzò alla sua volta:- E pensare che adesso è pure Stein-Sensei, Gattina.-
Shinigami lo silenziò agitando la sua enorme mano:- C’è poco da ridere. Visto che me lo avevi chiesto, sia tu che Holmes siete assegnati alla sezione EAT, e solo in quella sezione insegna scienze Stein-Kun.-
Il ragazzo chiese lentamente, mentre delle gocce di sudore si accalcavano sulla sua fronte:- Altre belle notizie?-
Il dio della Morte confermò con un cenno:- Ceeeeerto! Kim vi segue a ruota nell’EAT.-
Lui cominciò ad allargare le braccia, esasperato:- E allora perché non accettare Anya, Meme e Tsugumi?-
Shinigami sbuffò:- Se loro non vogliono, non è un mio problema.-
Jasper rimase senza parole, mentre Holmes commentò, furbamente:- Buffo, eh?-
- Buffo davvero, cip cip cip!-
Quella gelida voce veniva esattamente da sopra il cornicione dello specchio. Tutti alzarono la testa per vedere una ragazza comodamente appoggiata. Aveva i capelli corti e biondo canarino, colore presente anche sulle sue ghette e la sua gonna a pois rossi. Il suo cappello era a forma di canarino e il suo sorrisetto aleggiava d’ironia su quel viso stupendamente giovane e adulto allo stesso tempo. Gli occhi rossi lampeggiavano di furbizia e follia pura.
La ragazza volse lo sguardo in giro, chiedendo:- Dov’è la piccola? Dov’è andata?-
Jasper chiese:- Mi scusi, signorina, l’angolo-pazze è in fondo al corridoio infernale, scala b.-
Fu un lampo. La ragazza era a un passo da lui, le unghie laccate di giallo a sfiorare il naso del giovane.
La ragazza disse, con disinvoltura e a voce bassa:- Parlavo agli adulti, piccolino...-
Una breve pressione dell’altra mano sul suo petto e Jasper finì contro lo specchio di Shinigami, mandandolo in frantumi.
La ragazza continuò, sibilando le parole e mantenendo quel sorrisetto strafottente:-... perciò torna a giocare con le tue bambole. E lasciaci parlare.-
Tsugumi era come in trance davanti a lei e Karkadoom non poté fare a meno di commentare ad alta voce: “Urca, lei è matta forte; mi piace!”
La donna fissò Tsugumi per la prima volta e commentò, accarezzandole lievemente il viso:- Oh, tu sei quella che ha ucciso Shaula? Simpatica. Ricordi tanto me alla tua età. Già allora avevo una voglia matta... di uccidere!-
In quel mentre una serie di spari la costrinse a saltare dalla parte della stanza. Teony e Tsugumi si voltarono a vedere chi era.
Era un ragazzo sulla quindicina, con il vestito nero e bianco articolato in modo simmetrico. I suoi occhi erano dorati e splendidi, il suo volto serio e deciso, i suoi capelli corti neri come la notte, a parte la zona destra della testa, dove si presentavano tre lineette bianche.
Tsugumi, al vederlo, trasalì e Teony intuì che l’avesse già conosciuto.
Il ragazzo urlò:- Stai lontana da loro, mostro!-
La ragazza urlò, sbarazzina, mettendo l’indice destro sul labbro inferiore:- Oh, giovanotto. Non si parla così a una signo...-
Si spostò nuovamente all’ultimo davanti a un colpo di piatto della mano di Shinigami. La ragazza fissò in volo prima il ragazzo, poi il dio della Morte.
Fece la stessa cosa un’altra volta, prima di terminare con una capriola davanti allo specchio ed esclamare soddisfatta:- Interessante. La prima lezione si dimentica in fretta, vero, Shinigami?-
Lui la ignorò e urlò con forza:- Come? Come hai fatto a non morire?-
Lei fece un gesto di noia con la mano:- Intende quando questo imbecille- disse tirando un calcio a un ancora tramortito Spirit; - e la sua morosa mi hanno dato la caccia? Ah, quella era un’esca per allodole. Certo, hanno ucciso una strega, ma non me, a me è toccata semplicemente la fuga. Ma non rispondere alle mie domande con domande ancora più stupide. Dov’è Lucinda Crow?-
Un lampo le passò accanto, tagliando ancora di più lo specchio già rotto.
Teony le arrivò davanti, le ghigliottine pronte a tagliare, dicendo:- Avvicinati a lei ed io ti ammazzo, demonio!-
Si fissarono per un istante che ai più sembrò eterno.
Poi, la donna fissò un’ultima volta Shinigami, sempre con il sorriso sulle labbra, e disse:- Hai tre giorni, Shinigami. Poi me la vengo a prendere con le cattive. E sai che lo farò.-
Poi, cominciò a perdere letteralmente pezzi, che diventarono dei canarini cinguettanti e allegri, che volarono sulla Death Room, per poi riunirsi al centro. In un attimo, esplosero con un fragore immenso.
Il ragazzo corvino chiese a Tsugumi e Teony:- State bene, voi?-
Tsugumi annuì, debolmente, mentre Teony rimaneva immobile, come se avesse la ragazza ancora davanti agli occhi.
Spirit si rialzò, mentre stringeva in mano un frammento della gonna della ragazza, e disse a Shinigami:- Non c’è dubbio. Ci ha fregati tutti!-
Tsugumi chiese, quasi all’unisono con un Jasper rintontito:- Ma quella chi era?-
Stranamente, fu Teony a rispondere:- Si tratta di Teach. Canaris Teach. E anche lei è una strega.-
 
“Quartier Generale Anti-Strega”. L’ultima volta che Tsugumi l’aveva visto, Meme cercava delle informazioni per Shaula, poco prima di attirare il Professor Sid in una trappola mortale. Ora era lì, con Meme, Anya, Sid e Teony, mentre spiegavano l’accaduto a Clay Sizemore e Akane Hoshii, su ordine del Sommo Shinigami. Jasper era stato portato da Mira in infermeria con urgenza, mentre Holmes se n’era andato per delle faccende da sbrigare. Marzolin e Watson avevano raggiunto i rispettivi maestri, mentre Lucy, con una scusa, era stata mandata dal Sommo Shinigami per farsi raccontare la sua versione dei fatti e per assicurarsi che stesse davvero bene.
Clay era nervoso, e lo si capiva chiaramente da come camminava avanti e indietro per la stanza. Akane, invece, nonostante cercasse di nasconderlo e rimanesse tranquillo, era spaventato: Tsugumi lo capiva da come cercasse di nascondere lo sguardo e si grattasse in continuazione l’occhio sinistro, dove lampeggiava perennemente una stella, il suo unico legame con il clan della Stella.
Alla fine del resoconto, Sid domandò ai ragazzi:- Allora? Che ne dite, ragazzi?-
Akane corrugò la fronte, sedendosi sulla sua scrivania sommersa di fogli e carabattole varie:- Inaudito! Ero convinto che Kami l’avesse uccisa. Come se non avessimo già abbastanza problemi con la Strega Cacciatrice!-
Meme chiese, di scatto:- Ma che vuole quella pazza da Lucy? Come ha fatto a entrare nella Shibusen? E chi è questa Kami?!-
Clay scattò subito, irritato:- Assolutamente no! Statene fuori. Questo rientra nelle nostre competenze...-
Teony si fece avanti, decisa:- Domando scusa, ma Justin-Sensei mi ha ordinato di vegliare su Lucy, e anche se so qualcosa, vorrei sapere di più; credo di averne il diritto. E le mie amiche possono ascoltare, capiranno anche loro, visto che sono in classe con lei.-
Akane annuì, interrompendo con un gesto una risposta sgarbata di Clay:- Ha ragione la signorina Tengan. Tanto, conoscendole, non credo che sarebbe possibile trattenere informazioni.-
Clay sospirò, poi cominciò a spiegare:- D’accordo! Vediamo, come spiegarvelo? Immaginate di essere in un grosso alveare universale. Api, calabroni, vespe... non importa chi siate, rispondete tutti a una sola ape regina. La regina in questione è solo una, da centinaia di anni: Mabaa. La sua autorità l’ha sempre tenuta in vita e le streghe temono la sua furia, perché è la più potente di tutte.-
Akane si alzò in piedi, per continuare a spiegare:- Come un vecchio sistema feudale, anche le streghe danno autorità ad altre in cambio di fedeltà. In passato quattro famiglie di streghe in particolare erano legate alla vecchia Mabaa, nel bene o nel male: la famiglia Gorgon, che avete “amichevolmente” conosciuto in passato; la famiglia dei Frog, ormai ridotta a una sola strega, troppo giovane perché detti legge; la famiglia Leon, ormai distrutta; e la famiglia Teach, la cui reggente ora è l’unica Canaris.- Detto questo, indicò la foto dove era raffigurata una streghetta con un tenero cappellino giallo e un sorriso smagliante.
Anya la osservò a lungo, prima di commentare:- A vederla non sembra così malaccio. Anche se è una bambina, beninteso.-
Clay sogghignò rivolto a lei:- Quella foto è stata fatta da una nostra spia poco prima che la piccola uccidesse sua madre e sua sorella.-
Teony strabuzzò gli occhi:- La madre e la sorella?! Ma è... è... folle! Completamente!-
Il corvino si massaggiò le tempie, spiegando:- Non è così semplice, vero? La strega in questione ha poi avuto un ruolo di rilievo nel consiglio, in quanto, considerata malata di un qualche infantilismo o deficit. Era tutto calcolato: una volta ottenuta l’attenzione del consiglio, si scagliò contro la famiglia dei Crow, dichiarando che andava distrutta fino all’ultimo membro.-
Tsugumi chiese ingenuamente:- Ma perché? Che aveva fatto la sua famiglia a Canaris?-
Il partner di Akane rispose:- Era pura tattica, Harudori. I Crow erano l’anello di congiunzione per legare in una pace duratura Shibusen e Streghe, ed era quello che Canaris non voleva, assolutamente! Odiava la Shibusen, visceralmente, ma detestava ancora di più Shinigami. Era crudele e dispotica oltre ogni limiti e solo Mabaa stessa si era opposta a questa proposta di distruggere degli animali magici tanto legati a loro.-
Meme aprì la bocca in un ovale di sorpresa:- Oh, allora Lucy è un animale magico!-
Tutti si ammutolirono! Non erano abituati a delle risposte intelligenti di Meme.
Clay tossì piano, prima di proseguire:- Comunque, c’era solo un inconveniente all’opposizione di Mabaa. Le Gorgon erano d’accordo con Teach e Mabaa rischiava di dividere il consiglio. Alla fine decise di accettare contro la maggioranza che la squadra Omicidi di Canaris uccidesse i Crow, ma in segreto decise di chiedere a Shinigami di proteggere i Crow. Il messaggero arrivò in fin di vita, con addosso delle piume di canarino. Quando il massacro avvenne, Shinigami non voleva saperne, né di messaggeri, né di pace; era guerra, contro Canaris anzitutto.-
Akane aggiunse:- E appunto mandò contro lei e la sua squadra la migliore élite della Shibusen. Justin Law, Yumi Azusa e il suo partner Nemo, il signor Albarn e Kami Angel... questi ultimi appunto riferirono al gestore della sicurezza di aver ucciso la strega Canaris, ma evidentemente era una dei suoi sporchi trucchi!-
Anya chiese, sovrappensiero:- Ma come hanno fatto a entrare qui?-
Sid rispose, facendola trasalire:- Per due motivi. Anzitutto ogni strega ha uno Scudo dell’Anima, che la protegge dagli sguardi dei maestri d’arma, rendendola simile a un’anima umana.-
Karkadoom fece capolino nella testa di Tsugumi: “Inutile che ti spieghino cos’è, vero?
Lei lo ignorò, mentre il Professor Sid proseguiva:- Ma portare qui una banda di assassini? No, a differenza di Shaula, Canaris aveva un complice, qui alla Shibusen.-
Akane terminò dicendo:- Un complice che, a quanto pare, si trova ancora alla Shibusen. Se fosse così, Canaris porterebbe a termine quanto iniziato anni fa.-
Anya fece segno di time-out:- Alt! I Crow servivano solo per attuare la sua vendetta, a che le serve Lucy?-
Clay rise amaramente:- A niente, in effetti. Come ti ho già detto, lei era malata di un qualche infantilismo, quindi...-
Teony finì per lui, con un sussurro:-... per lei uccidere Lucy... è solo un gioco durato troppo a lungo!-
Sid annuì, lentamente, dicendo con decisione:- Statene fuori, ragazze. Tenete d’occhio la piccola, ma non azzardatevi, assolutamente, ad affrontare quella pazza.-
Tsugumi alzò le mani per protestare:- Ma se dovessimo difenderla...-
Sid alzò la voce interrompendola:- Non capisci, Tsugumi! Il suo potere è troppo grande e spaventoso, anche più della Strega Cacciatrice; solo a pensarci mi vengono i brividi. Ero fatto così, d’altronde.-
Teony chiese:- Quanto grande?-
Sid abbassò la testa, mentre Akane rispondeva in sua vece:- Vi basti sapere che... per distruggere la DWMA... le basterebbe un solo colpo.-
 

Angolo dell’Autore: Ok, rieccomi. Godetevi questo capitolo, perché non ho idea di quando potremo risentirci!
Troppe informazioni, ogni volta, e avete ragione, ma penso che questo capitolo mi sia venuto bene. Sui dottori e gli scienziati non so se parlarne qui o in una ff a parte, fatemi sapere.
Ora, vorrei ringraziare chi mi segue di buon cuore: ShinigamiGirl-Sensei e Teony-Sensei, temporaneamente scomparse, ma confido nel loro ritorno, e BBola, che segue il mio scarabocchio di lavoro su Soul Eater.
Alla prossima! Joma joma dabarasa!

 

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Capitolo 9
*** Rabbia e sospetti. Qualcuno ci deve una spiegazione? ***


9. RABBIA E SOSPETTI. QUALCUNO CI DEVE UNA SPIEGAZIONE?

 
Uscite fuori per lasciare soli Sid, Akane e Clay, si trovarono davanti il ragazzo corvino incontrato alla Death Room, in compagnia di due vecchie conoscenze...
- Liz! Patty! Ragazze!-
Le amiche si abbracciarono come se non si vedessero da una vita, mentre Teony restava ad osservare il corvino, con uno sguardo del tipo: “So chi sei.”
Meme chiese a Patty, tenendole entrambe le mani e tenendo la guancia contro la sua in segno di affetto, squittendo felice:- Ma dove siete sparite? Non ci avete nemmeno avvisato che partivate!-
Patty rispose, squittendo come l’amica:- Ma sì, sciocchina. Ti avevo lasciato un biglietto!-
Tsugumi e Anya fissarono entrambe la partner, che senza muoversi aveva assunto il colorito del peperone maturo.
Liz rise apertamente, esclamando:- Mi mancavano le tue stranezze, pupa!-
Il ragazzo si fece avanti, composto e serio, un pugno nero nel gruppo allegro:- Scusate il disagio causato dalle mie partner. Io sono il loro Meister, piacere di conoscervi.-
Tsugumi abbassò lo sguardo, arrossendo, mentre Anya chiedeva, fissandolo senza timori:- Molto bene. Io sono la Principessa Anastasia Yingling. E tu chi sei? Sei molto signorile, anche troppo.-
Il ragazzo inarcò leggermente un sopracciglio:- Che vuoi dire?-
- Sei stato eroico a offrirti per scacciare la strega da Tsugumi, mentre non hai alzato un dito per salvare Jasper, e non mi sembri il tipo che se la fa nei pantaloni. Quindi, credevi che Jasper se la cavasse, mentre hai dato per scontato che Tsugumi fosse in pericolo. Non mi sembra un ragionamento da plebaglia.-
Liz ridacchiò:- Te l’avevo detto che Jasper ti avrebbe dato alla testa con il suo dannato thè.-
Teony si avvicinò lentamente, dicendo soltanto in lingua sconosciuta:- Subete no raibu*, Death-kun.-
Il ragazzo, sempre impassibile, rispose laconicamente nella stessa strana lingua:- Subete shinimasu**, Teony-chan.-
Tsugumi la fissò di traverso:- Teony, tu lo conosci?-
L’Arma Veggente era immobile mentre lo diceva:- Justin-Senpai mi ha parlato di lui. Il suo nome è Death, ma tutti lo chiamano Kid.-
Meme chiese, ingenuamente:- Perché ti chiamano Morte?-
Liz rispose per Kid:- Perché lui è figlio del Sommo Shinigami.-
Le tre ragazze NOT spalancarono la bocca fino allo spasmo, con il rischio di sfondarsi la mascella. Quel ragazzo... il figlio del dio della Morte?
Teony, per nulla stupita, chiese:- A proposito... perché sei solo intervenuto per Tsugumi? La conoscevi già da tempo, per caso?-
Anya rispose per una più che rossa Tsugumi:- Assolutamente no! Se Tsugumi avesse conosciuto un tizio così figo, ce l’avrebbe detto, vero?-
Lei, diventando se possibile ancora più rossa, mugugnò:- Beh, sì, conoscere è una parola grossa, insomma, non è che conosci una persona solo perché ci sbatti contro capite è stato solo un attimo non me l’aspettavo mi ha messo una mano in tazza mi ha lisciato i capelli in modo strano mi ha fissato con quegli straordinari occhi dorati mi ha detto che ero perfettamente simmetrica...- il mugugno era salito in un crescendo sempre più acuto e potente di logorroicità improvvisata e le ragazze, Liz esclusa, la fissavano inebetite.
Fu proprio Liz a farla tacere esclamando:- Si sono intraviste al Chupacabra, sì. Non farla lunga, usignolo.-
Kid sbottò, e a Teony non sfuggì la nota seccata nella sua voce:- E tu come lo sapevi, Liz?-
Lei fece spallucce:- Ti avevo tirato una tazzina, quel giorno.-
- Ah, sì, vero.- commentò lui tornando composto.
Ma lei non voleva perdere il filo e proseguì:- Cos’è, eri talmente presa dalla piccola che ti sei dimenticato i miei insopportabili strilli? Cos’è, una cotta per la NOT?-
Meme intanto spiegava a un’Anya perplessa:- Anya-chan, non capisci? Tsugumi non ce l’ha detto perché era timida. Anche tu, all’inizio, andando in biblioteca, avevi conosciuto Jasper e non avevi detto nulla. Normalissimo, è una cotta!-
Sia Tsugumi che Kid urlarono in contemporanea alle loro partner:- Io non ho una cotta!- poi si accorsero del danno ed entrambi arrossirono nuovamente.
Teony fece finire la cosa con un gesto secco:- Oh, smettetela. Se continuano ad arrossire così, si troveranno la faccia rossa per le ustioni.-
Meme provò a chiedere, alzando le mani e muovendo le dita:- Ma se lui è figlio del Sommo Shinigami e il Sommo Shinigami è suo padre... chi è tua madre, scusa?-
Lui, con un sospiro, si voltò per risponderle... quando un fiotto di sangue gli uscì dal naso, mentre lui crollava a terra esalando:- Simmetria... fuori luogo...-
Teony inarcò un sopracciglio, mentre Tsugumi dovette fare del suo meglio per non lanciarsi in avanti:- Ma cos’ha?-
Liz gli prese la testa, borbottando:- No, ancora! Due volte in una giornata, oggi!-
Anya inclinò la testa, dicendo:- Non è... normale?-
Il Demone di Brooklyn scosse la testa, sospirando:- Magari lo fosse. Lui soffre di OPCD per la simmetria.-
Le tre ragazze esclamarono:- Ocipi... che?!-
Patty, intanto, tra una risata e l’altra, rispose a modo suo:- Ha visto il fiocco di Meme-chan, la rendeva asimmetrica, e il suo cervello ha fatto BUM! Dopo che gli hanno tagliato i capelli era già instabile, ora... puahahahah!-
Liz disse, tagliando corto:- Ok, Patty, ora dobbiamo andare. Volevamo solo dirvi che il Sommo Shinigami vuole rinnovarvi la proposta di entrare nell’EAT.-
- Ma se ho già ribadito il concetto una dozzina di volte! Mi spiace, ma la risposta è no!- Tsugumi scosse la testa, convinta delle sue parole.
L’altra esclamò furiosa, rischiando di far cadere la testa a Kid:- Ma sei deficiente o ci fai? Il Sommo Shinigami lo fa per metterti al sicuro!-
Anya commentò:- Al sicuro... con Stein come insegnante?-
- Stein è il più potente maestro d’armi della Shibusen. Lui può proteggervi da Canaris Teach e dalla Cacciatrice, al NOT sareste spacciate. Anche se avesse Sid Barret di nuovo come insegnante.-
- Infatti non sarà lui.- Akane interruppe il discorso di Akane con un gesto secco, chiudendo la porta: si sentiva ancora Clay discutere con Sid.
Patty chiese, con il suo sorriso arlecchinesco sulle labbra:- Ah, e chi, dai, sentiamo, sono curiosa!-
Akane diede un calcio al muro, esclamando:- Sarò IO! Mille volte dannato sistema!-
Il coro fu unanime:- EH?-
Liz fu la prima a parlare:- Ok, meglio spostare Kid. Ci vediamo, ragazze. Speriamo.-
Si udì nel corridoio la voce di Patty:- Ehi, One-chan, dici che se prendessimo una giraffa Kid se la prenderebbe?-
- Prendersela? Si metterebbe a colorare ogni dannata macchia di quel povero animale, per renderla simmetrica. E poi, non sopporterebbe vederla mangiare!-
Akane aspettò di sbollirsi un attimo, poi disse a Tsugumi e alle altre:- Siete sospese da ogni incarico di lavoro o studio al NOT fino a gennaio.-
Tsugumi, Anya e Meme esclamarono rispettivamente:- Sospese?!-
- Dal NOT?!-
- Gennaio?-
Lui annuì, come se avesse ascoltato solo la castana:- Da gennaio entrerete nell’EAT. Hanno già predisposto tutto, ma dovete comunque aspettare la fine del primo semestre.-
- Ma perché?! Io non voglio andare all’EAT! Ho tante amiche qui al NOT e all’EAT sarei perennemente in pericolo... non posso farlo!-
Akane interruppe Tsugumi strattonandole il vestito e il braccio:- Ma mi hai sentito cinque minuti fa, lì dentro?! Non si tratta più solo di te, Tsugumi, lo capisci? Sei egoista, accidenti a te, o non pensi alle tue amiche? Siccome sei un bersaglio e hai voluto disegnarti il cerchietto colorato addosso, liberando Mira-Sensei, la Strega Cacciatrice punterà al NOT per farti del male. Ucciderà tutti quelli intorno a te e poi ti farà soffrire molto lentamente prima di ucciderti. Vuoi rallentare la cosa? Bene, allora vai all’EAT e STA ZITTA!!!-
Passò un lungo attimo, poi lasciò il suo braccio dicendo con calma:- Perdonami. Ho sbagliato...-
- Non hai sbagliato a rimproverarmi, Akane, ma non comprendo cosa non hai capito quando te lo spiegai tempo fa. Io non voglio mettermi in pericolo proprio per le mie amiche. Ma se pensi che adesso, quando un canarino impazzito minaccia una mia amica e una pazza psicotica con manie di vendette mette le mani sulla mia Sensei, che io le lascerò fare? Ho visto cosa possono fare quelle come Shaula Gorgon, e SO che non si fermeranno mai finché non otterranno qualcosa che non sia un massacro. Non è il NOT o l’EAT a essere in pericolo, io sono in pericolo. Se quelle pazze si avvicineranno alle mie amiche, non voglio che un altro di qualsiasi classe si faccia male. Io le ucciderò! Anche da sola, se necessario, se vuol dire proteggere Meme e Anya! Nessuno toccherà più quelli che amo! Dovesse essere l’ultima cosa che faccio, le ucciderò entrambe con tutte le mie forze se si faranno avanti!!!- Tsugumi era furiosa e urlava con l’avevano mai vista.
Qualcuno nella sua mente fece capolino: “Tutte le tue forze? Ora chi si diverte a mentire?
Akane esclamò, seccato:- Niente discussioni. Andrai all’EAT, anche da sola, se vorrai. Ma sia tu che Lucy siete troppo in pericolo per parlare.-
Quando si allontanarono e Anya parlava di quello che era successo con Meme, Teony prese in disparte Tsugumi e le sussurrò:- Checché ne dicano, sono contenta per te, Tsugumi-chan.-
Lei inarcò la fronte, chiedendo perplessa:- D-Di che parli, Teony?-
- Sai bene di cosa parlo, piccola.- E la giornata procedette senza ulteriori novità.
 
Una settimana dopo, Franken Stein stava leggendo il giornale davanti al Chupacabra, nel reparto fumatori, e al contempo parlava con Lisa e Arisa:- Quindi, quell’arpia non si è fatta sentire.-
Arisa scosse la testa:- Non riesco a capire come sia successo, forse voleva solo farci perdere tempo?-
- Voi siete streghe e andate ai sabba anche voi. Se non potete riferire nulla che il Sommo Shinigami o io non sappiamo già, siete inutili. Strano, vi avevo portato qui proprio perché speravo in una vostra utilità... eppure non ne trovo alcuna. Oppure mi nascondete qualcosa, mh?-
La sorella sbatté le mani sul tavolo, facendo sobbalzare i presenti:- Se non vado errata, ci aveva chiamato qui perché potevamo mettere pace alla guerra in corso tra Shibusen e streghe, no? Ed è quello che stavo facendo.-
Un sorriso circondò il volto del dottore, mentre sussurrava girando la vita sulla tempia:- Ragazze, vi ho mai raccontato di quando collezionavo farfalle e lucciole da piccolo? Non le mettevo nel vetro, però, no; mi limitavo a dissezionarle!-
Il pallore delle bariste fu interrotto da una voce calma e sicura dietro di loro:- Scusi, è lei il dottor Franken Stein?-
Il dottore ghignò meno marcatamente:- Holmes, vero? Ti ho visto di sfuggita, alle lezioni, ma sembravi più interessato a dei vecchi giornali. Spero solo che il tuo prossimo compito venga bene, o mi vedrò costretto ad affettarti.-
- A questo proposito, potremmo spostare fuori la conversazione?- chiese il moro, indicando l’uscita.
Il dottore fece spallucce, ripiegò il giornale e si avviò all’uscita, non senza essersi voltato un momento e aver mimato il gesto della forbice alle bariste.
Una volta fuori, Stein si accese una sigaretta, dicendo:- Bene, giovanotto. Sputa il rospo.-
Holmes si calò il cappello sulla testa con più forza del dovuto, poi ricominciò a masticare la pipa, spiegando:- Sa, doc? Quando abbiamo subito l’attacco da Shaula, con i suoi traitors, mi sono più volte cosa le passasse per la testa. Ho controllato più volte il suo piano per capire dove fosse la falla, il punto debole. Mi sono reso conto che se non fosse stato per Harudori, Shaula avrebbe reso la Shibusen davvero una carneficina. Il piano era perfetto, ma perché voleva così tanto la Shibusen?-
L’altro fece spallucce:- Megalomania con un pizzico di psicopatia?-
- Ho capito che dovevo tornare indietro, per farmi un’idea. Ho ripercorso a ritroso tutti i passi che Shaula aveva lasciato, fino ad arrivare a una notizia che superava i limiti del Top Secret. Shinigami, da quel che ho capito, aveva trovato un modo per riappacificare le streghe: i Crow volevano stare a Death City, ma non bastava. D’altronde, erano solo animali magici che vivevano lì da generazioni. Perché non un’insegnante di strega per corsi di recupero? Una strega che però rientrava lei stessa da un recupero, a sua insaputa; forse Mabaa pensava di aiutare ragazzi con propensioni alla pazzia grazie al suo passato, chi lo sa?-
Stein non sorrideva più, girava la vite di tanto in tanto:- Dove vuoi arrivare, Holmes?-
Lui lo fissò corrucciato e convinto:- Confraternita per la Ricerca dei Potenziali Nascosti. Le dice nulla questo? Da quello che mi risulta il nome l’hanno dato tre persone. Un certo Nim, un suo collega Jekyll e un altro, mi sembra si chiamasse... Stein.-
Lui masticò lentamente la base della sigaretta, inspirando ed espirando, esclamando:- Jekyll! Non mi dire! Sai, anche lui faceva domande azzardate e non è finita bene.-
- Dunque, ammette di averlo conosciuto! E di aver conosciuto l’insegnante!-
- Se per questo, hai capito anche che Shaula era la strega insegnante della Confraternita; l’hai capito dall’operazione messa a confronto tra Sid e Mira, per caso? Non ci voleva un detective per capirlo.-
Siccome il ragazzo non rispondeva più, il dottore proseguì:- Lascia che ti racconti una bella storiella. La storia di un bambino e la sua migliore insegnante che divenne la sua amica e poi la sua peggiore nemica.
Era la minore delle tre sorelle, nata in un periodo dove dei e streghe erano sul piede di guerra. Una sua sorella voleva solo innalzarsi alle stelle, l’altra, pur avendo tentato inutilmente di iniziarla alla scienza, era preda della follia delle sue zie e poco o nulla poteva fregargliene se non per il suo interesse. Lei... si era trovato un amico, il fratello che non aveva mai avuto. Se ne innamorò, con il tempo, senza ignorare che era comunque nipote del Sommo Shinigami. Quello che ignorava era che sua madre, seppur geneticamente alterata dall’altra sorella, era della sorella maggiore, una traditrice che tu conosci come la Strega Eretica: Arachne Gorgon, colei che tradì Eibon e Shinigami e diede il via alla guerra tra dei e demoni. L’altra sorella sparì senza lasciare traccia, lasciandola sola. Indovina chi fu il solo a soccorrerla? Non il suo amichetto, non Shinigami (soprattutto non lui, voleva tutte e tre le sorelle morte), ma la sua nemesi creata dal nemico: il Kishin. Capisci? L’unico amico che ebbe con sé per lunghissimi anni fu la Follia stessa, di cui si nutrì costantemente. Quando tornò da Mabaa, era più morta che viva, ma sapeva controllare la Follia. Cerca di capire, scientificamente, fino ad allora, solo il Kishin riusciva a controllare la follia senza effetti collaterali. Lei era riuscita senza tutto... questo. Dopo un periodo di disintossicamento, durato circa qualche secolo, la strega riuscì a riprendersi e a reintegrarsi nel Concilio come l’ultima della sua casata. Ciò che nessuno immaginava, era il ritorno della seconda, che era seriamente intenzionata a riprendere posto nel concilio e a sfruttare il suo potenziale per creare un Kishin nuovo. Mabaa, decisa a riconciliarsi con Shinigami, decise che era il caso di spostare la strega a Death City come ostaggio regalo e insegnante per casi... che si avvicinassero al suo.
Qui arriva un ragazzo, che aveva un solo desiderio inconscio: capire ogni particolarità degli organismi viventi, a costo di dissezionarli vivi uno ad uno. La sua sete di curiosità lo rese introverso, eccentrico, asociale e... folle, letteralmente. Ma era forte e Shinigami lo sapeva. Era il primo allievo della strega, al quale si aggiunsero un’arma figlia di un assassino, un fanatico del punto limite tra Ordine e Follia, una specie di genio dell’ingegneria cibernetica, un orfano impazzito a causa della Strega Pirata, MB, un inventore allampanato.
Con loro, la Strega ottenne risultati eccellenti, anche superiori alla norma, ma le cose deteriorarono. La guerra tornò, intestina alle streghe e contro la DWMA, guidata dalla seconda sorella, la Strega Pirata e la Strega omicida, Canaris Teach. Shinigami si sentì tradito, sì, ma dalla Strega Insegnante, che venne licenziata e cacciata dai suoi studenti. E il ragazzo? Fu l’unico a difenderla, penseresti? No, fu il primo a darle la caccia, e lo sai perché? Voleva solo VIVISEZIONARLA! Vedere come un organismo pluricellulare alimentato da magia potesse superare la pazzia, in modo da superarla lui stesso. La scoperta fu sconcertante, anche se, da come hai visto tu stesso, non vi riuscì. Non aveva mai smesso di essere pazza! La sua Follia era così forte da rasentare l’impossibile, ma era diffusa così puramente da dare l’illusione che fosse normale. Voleva illudersi anche lei? Chi lo sa. Fatto sta che fuggì e il ragazzo rimase solo e pazzo, abbandonato anche dalla sua Buki.
Questa è la triste storia di una Strega di nome Shaula e il suo nemi/amico Franken. Soddisfatto?-
Holmes non disse nulla, solo si limitò a buttare a terra il cappello, dicendo con rabbia:- Quindi nemmeno lei sa dove  possa essere. Merda, tanto lavoro per niente!-
Stein si accorse solo allora che la sigaretta era finita, e la buttò a terra senza pensarci, chiedendo:- Mio caro ragazzo, sei interessante quanto esagerato. So dov’è Jekyll, ma non ti lascio andare a cercarlo solo per un assassino che poppa ancora dalle tette altrui.-
- Mira non voleva che sapessi, ma Zodiaco mi deve una partita a scacchi, senza contare che... se pensa di passarla liscia dopo quello che ha fatto a Clarisse...-
- EHI, MORTALE! CHE CACCHIO C’ENTRA ZODIACO CON CLARISSE?!-
Holmes e Stein si fissarono negli occhi e mimarono all’unisono: “Cacchio!”. Se c’era una cosa che Black*Star odiava di più al terzo posto (dopo che qualcuno colpisse i suoi amici e che non fosse ritenuto un dio) era proprio quella di essere tenuto all’oscuro di qualcosa. E il suo sguardo citava tutte e tre le cose, in quel momento, mentre Tsubaki faticava a dirgli di stare calmo.
L’assassino prese Holmes per le spalle e gli disse, rialzandolo in piedi con una mano sola:- Ora mi dirai TUTTO quello che sai, cappellone, poi t’inchinerai davanti a me e implorerai la mia misericordia!-
Il detective provò a voltare la testa verso il dottore, ma lui era scomparso quasi all’istante, lasciandolo solo con lui.
Riuscì a pensare solo una cosa lì per lì: “Che voltagabbana del cazzo!”
 
Contemporaneamente, base del C.T.T.
 
- Miei cari figlioli, a quanto pare non sapete aspettare, cip cip cip.-
Una voce roca rispose per i suoi compagni, davanti alla debole luce di una torcia:- Mia dolce signora, siamo dispiaciuti, ma saremmo dovuti entrare in azione quattro giorni fa. Lei ci ha promesso...-
- So perfettamente cosa ho promesso, Donk Wu. Non temete, presto o tardi potremo assaporare un bel fritto di viscere di corvo.-
Una vocetta più acuta strillò:- Mia signora, ma non capisco. Lei ha detto che avremmo attaccato quattro giorni fa...-
- Raid, deficiente, la nostra signora ha detto che aveva tre giorni per consegnarcela con le buone. Adesso dobbiamo solo aspettare l’occasione di prendercela con le cattive.-
Un essere informe strisciò fuori, accucciandosi come un animale ai piedi della padrona, che stava lisciandosi i capelli con una spazzola di metallo.
- Mia dolce signora, avrei una domanda...-
- Non dirmi che hai una domanda, Hawk, fammi la domanda.-
- Lei ha detto che dobbiamo venire a divertirci con lei, ma vuole la piccola Crow tutta per lei. Come... faremo a divertirci, io domando?-
Lei rise, con voce argentina e infantile:- Mio povero animo rapace, vi darò le sue amiche, ve l’ho detto. La principessa, l’usignolo, il burattino, la copia di Law...-
- Domando scusa se oso di nuovo, Lady Teach, ma l’usignolo appartiene ad Armida Gorgon. Lo ha chiarito quando ha fatto il patto con Lady Medusa...-
- Dici bene, mio piccolo amico;- lo interruppe lei alzandosi dalla sedia -Armida ha fatto un patto con Medusa-San, non con me. Io sono stata informata in seguito e se c’è una cosa che Medusa non ha mai capito e mai capirà... è che io non sono accomodante, né accondiscendente come lei, nemmeno per finta. Io, se voglio una cosa, la ottengo; non importa quanto ci devo mettere. E vi prometto una festa con i fiocchi, miei chiari amici. Divertimento per tutti!- E la sua risata satanica risuonò per tutti i meandri nascosti della grotta.
 
* Tutti devono vivere
** Tutti devono morire

 

Angolo dell’Autore: Rieccomi! Nessun capitolo è come sembra, eh? Aspetto con ansia i vostri commenti, se qualcosa non vi convince nel mio stile di scrittura o nel mio glossario, le recensioni possono tornare utili per farmelo notare. Le cose si complicano di minuto in minuto e la storia sarà sempre più drammatica, passo dopo passo. Se sarete buoni con me, vi prometto un gran finale!
Un ringraziamento a Teony-Sensei, che spero ritorni a commentare il mio lavoro (ci manchi, Sensei!) e BBola, la mia più recente fan.
A tutti Joma joma dabarasa.

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Capitolo 10
*** Salti settimanali e visite inaspettate. Buone Feste a tutti? ***


10. SALTI SETTIMANALI E VISITE INASPETTATE. BUONE FESTE A TUTTI?

 
Erano passate settimane dal litigio con Akane, e il gruppo che erano prima sembrava sul punto di spezzarsi. Era successo di tutto, Jasper era d’accordo con la decisione di trasferirle all’EAT, ufficialmente per il fatto di poter stare con Anya più di frequente, ma la realtà era che era soddisfatto perché Tsugumi sarebbe stata “più al sicuro”, termine che la Gatta Nera traduceva solitamente con “in gabbia”. Certo, era positivo il fatto che Lucy, il Corvo Magico, seppur all’oscuro dell’arrivo della Strega degli uccellini cromaticamente pazzi, si era dimostrata contraria, visto che doveva perdere le sue amiche (uniche) al NOT; il consiglio dei professori aveva poi deciso di lasciare Teony al NOT, seppur con insegnamenti privati per facilitarle l’approdo all’EAT, cosa che metteva l’arma nella stessa posizione di Lucy.
Holmes, dal canto suo, era troppo impegnato a cercare informazioni su Zodiaco. Quando le compagne avevano provato a dissuaderlo dall’opera, lui aveva sbottato:- Insomma! Se cercate anche voi di farmi la ramanzina come hanno tentato Stein e Shinigami, prometto e giuro che lo riferirò anche a Black*Star, e ho qualche dubbio che sarà diplomatico come me ad accettare l’informazione.-
Alla fine, il gruppo si era come rassegnato, seppur a denti stretti all’idea, mentre il rapporto tra Anya e Jasper era destinato al fallimento, a detta di alcune voci nella scuola. Quel giorno poi, si arrivò alla frecciata finale, che iniziò con quattro parole...
- NON SE NE PARLA!- urlate a squarciagola da Anya nel dormitorio delle ragazze, davanti alle sue amiche esterrefatte.
Jasper sospirò, come se lo aspettasse:- Si tratta solo di essere previdenti; se venissi con me, rischieresti molto di meno che in questa scuola...-
- Che, a quanto detto dai media, è uno dei posti più sicuri al mondo, rispetto a un postaccio dove tu pretenderesti portarmi.- ribatté la ragazza con un ghigno tutt’altro che amichevole.
Lui si calò il più possibile il cappello a cilindro sul cranio ringhiando esasperato:- Lo so, cosa pensi. Lo so che la Shibusen è ritenuta uno dei posti più sicuri al mondo. Ma se più di una volta le streghe entrano senza farsi scoprire il dubbio mi verrà, se permetti, sulla sua sicurezza. E, tra parentesi, in America Latina la vita è più tranquilla di qui.-
- Ma che vita sarebbe, Jasper? Mosche, zanzare, animali feroci...-
- Domando scusa, cosa non hai capito sul fatto che Tezca Tlipoca è una Falce della Morte?-
- E sentiamo, potrei portarci dietro le mie partner o sarei solo io l’invitata?- gli chiese la ragazza a un pelo dalla faccia.
Lui scandì ogni parola, come se si stesse muovendo su un campo minato:- Anya, è diverso... tu sei la mia ragazza... loro portano solo guai.-
Lei scosse la testa, andando verso una finestra vicina:- Non capisci, Jasper, non posso abbandonarle. Sono meister di Tsugumi tanto quanto Meme. Il mio posto è qui.-
Jasper sbottò esasperato:- Anya, se dobbiamo parlare di doveri, dovresti essere a corte, nel tuo palazzo, in attesa di finire promessa sposa a qualcuno...-
Le ragazze trattennero il respiro, spaventate, e Marzolin si prese la testa tra le mani, demoralizzato: lo sapevano tutti che toccare il tasto famiglia, con Anya, era pericoloso.
Dopo un attimo apparentemente infinito, lei cominciò a dire:- Non hai torto, Jasper. Io sono una principessa. Una delle più nobili nel mio paese, vero. Ho passato il più delle volte avrei voluto essere a divertirmi con gli altri... civili, piuttosto che stare ai balli e ai ricevimenti fin dall’età di cinque anni. E hai detto benissimo, dovrei essere in età da marito, adesso, per la gentile concessione dei miei natali. Ed è proprio per questo che sono qua, adesso; non è per dovere, o per ordine dei miei genitori. La Shibusen è l’unica cosa che ho chiesto che mi sia stata concessa come principessa per un mio capriccio. E adesso tu mi chiedi se posso separarmi dalle mie partners! Hai la benché più pallida idea di come sentissi a solo qualche kilometro da Tsugumi, quando volevano riportarmi a casa? Ti assicuro che è un dolore insopportabile. E tu vorresti portarmi addirittura in un altro continente?! Ti voglio bene, Jasper, e sento che vorrei passare con te ogni giorno della mia vita, ma se non riesci a starmi vicino alla minima difficoltà, non è vero amore. E non so nemmeno io se riuscirei ad amarti a tal punto da separarmi da Tsugumi e Meme per starti vicino.-
Il giovane Trip sospirò lentamente, quindi terminò con fare laconico:- Partirò il giorno dopo la Festa in Memoria della Fondazione, a Natale. Se vuoi venire con me, ti aspetterò.-
Detto questo si avviò con fare deciso verso la porta...
... un attimo prima che Kim Diehl sfondasse la porta in faccia al ragazzo, urlando:- Ragazze! Una cosa terribile!-
Teony, riscossasi, le arrivò al fianco, sostenendola con il braccio e cercando di calmarla:- Kim! Calmati, respira, e dimmi che è successo!-
Lei, ripreso fiato per un attimo, disse velocemente:- Mentre Maka era in missione con Soul... a Firenza... sono stati attaccati... Soul è in fin di vita!-
Tsugumi chiese, preoccupata:- Maka come sta? Per caso è ferita?-
- No, tranquilla.- disse lei scuotendo la testa; - Si è solo spaventata a morte, tutto qua. Sono stati salvati all’ultimo secondo da Stein e Albarn.-
Meme propose, con sicurezza:- Coraggio, ragazze! Andiamo a vedere come stanno!-
Mentre correva verso una porta, chiudendola con veemenza, Lucy le urlò:- Meme-San! Di lì c’è il bagno.-
Lei tornò indietro, richiudendo la porta rotta da Kim:- Lo sapevo.-
Jasper, barcollando, si allontanò dalla porta e disse ad Anya:- Beh, ci si vede in giro, Anya. O tra una settimana se preferisci!-
Mentre le ragazze se ne andavano, Teony trattenne Kim per un braccio, chiedendole:- Cosa sai che non hai voluto dire alle altre?-
La ragazza tremava visibilmente, quando lo disse:- S-Sarà una mia impressione, ma mi sembra di aver sentito il dottor Stein parlare di una... Spada Demoniaca.-
Teony la lasciò andare, mentre la sua mente elaborava la notizia: “La... Spada Demonica... di nuovo?!”
 
Tsugumi si tranquillizzò non poco, nel vedere che Maka era ancora viva e vegeta; certo, Kim le aveva assicurate, ma la Gatta Nera s’era abituata a vedere quella ragazza come un idolo, una star, un modello da seguire fedelmente. Era generosa, simpatica, altruista, decisa, determinata; ma più di tutto la contraddistingueva il coraggio, che la faceva apparire come un gigante in mezzo a tutti gli altri studenti. Forse era questo che mancava a lei, per compiere il passo che l’avrebbe portata all’EAT. Quello che l’avrebbe segnato per sempre come una NOT.
La ragazza platinata era lì, seduta davanti all’infermeria, le nocche contratte a pugno sulle ginocchia, gli occhi stanchi e pesanti come per una lunga notte passata da sveglia.
Tsugumi la raggiunse, stringendole le mani:- Maka, cosa è successo? Eravamo così preoccupate!-
Maka la fissò in lacrime, alzandosi di scatto e afferrandola in un abbraccio stritolante, sussurrandole:- Tsugumi... non è a me che è successo qualcosa. Soul... è stato... o Shinigami...-
Anya chiese, sudando freddo:- Che è successo al tuo partner?-
Lei singhiozzò, prima di dire finalmente:- Quella... “cosa” lo ha quasi tagliato in due.-
Le ragazze ammutolirono: non pensavano certo che le condizioni di Soul Eater fossero così disastrose.
Meme riuscì a dire:- S-Suvvia, il dottor Stein è riuscito a guarire anche Eternal Feather-Senpai, non sarà così impossibile... guarire anche Soul.-
- A tale proposito, ragazze...- dietro di loro, sbuffante, Eternal Feather sembrava sul punto di eruttare; - Che ci fate qui? Dovreste essere a preparare il dormitorio per la festa che faremo tra una settimana. Vero, vi hanno tolto dagli incarichi principali per la vostra entrata all’EAT, ma questo non vi elude dalle fatiche del gruppo ragazze al NOT. Non m’importa quali siano le vostre motivazioni o se siete preoccupate per Maka-San; intesi?!-
Mentre si salutavano prima di tornare al dormitorio, Teony afferrò la manica di Eternal Feather, chiedendole:- Posso parlare con Maka solo per un attimo? Si tratta di una cosa di cui devo parlare anche a Justin-Senpai.-
Lei sospirò, prima di fissare l’orologio:- Va bene, ma ti voglio in dormitorio tra cinque minuti.-
Aspettò che si allontanassero, poi si inginocchiò davanti a Maka, che si era rimessa seduta e le domandò:- Maka-San, so che è un momento difficile, ma te lo devo chiedere lo stesso. Sei assolutamente sicura che quella che avete incontrato oggi fosse la Spada Demoniaca?-
Maka sbarrò gli occhi, prima di parlare:- Sì... Stein l’ha chiamata così, quindi suppongo sia così... ma tu come fai a saperlo?-
Teony si alzò, girandosi a fissare un punto imprecisato nel muro:- Quando lavoravo come apprendista da Justin Law... in Francia... abbiamo avuto seri problemi con questa... Spada Demoniaca. Era incontrollabile, anche lì. Entrava in luoghi pubblici, facendo strage di anime, per poi finire in luoghi desolati a... digerire il tutto, ecco. Abbiamo trovato delle relazioni con le stragi, sebbene una più vaga dell’altra: vari testimoni affermano che, nelle vicinanze, si trovava qualcuno che, secondo la descrizione assomigliava in modo incredibile a una strega. Vorrei solo sapere se... avete visto pure voi una strega, tutto qui.-
Maka annuì lentamente, prima di affermare:- Sì, ha anche attaccato il professor Stein e mio... padre.-
- Capisco. Mi informerò dopo con il dottor Stein, allora. Non voglio disturbarti oltre.-
Mentre si allontanava, Maka la chiamò con voce flebile:- Teony! Tu... l’hai mai incontrata, la Spada Demoniaca?-
L’Arma Veggente si fermò bruscamente, mentre un brivido le avvolgeva la schiena.
Sussurrò:- N-No. Non ho mai avuto la fortuna... di incontrarlo.-
Mentre si allontanava, Maka pensò: “Strano... non ho specificato se era maschio o femmina.”
In quel momento si aprì la porta dell’infermeria, e Maka si affrettò a chiedere:- Professor Stein!-
 
Alla fine della settimana, le ragazze erano soddisfatte del loro lavoro in dormitorio, addobbato a dovere. Per Lucy era una novità: il Natale non l’aveva mai festeggiato in quel modo, anche perché sembrava che quella stessa notte, ottocento anni prima, era stata fondata dal Sommo Shinigami, per cause agli studenti sconosciute, quell’enorme amplesso conosciuto come Death City. Le cose sembravano andare per il meglio: nonostante il fatto che Anya e Jasper non si parlassero più, il gruppo ragazze restava unito, Teony e lei si ambientavano ogni giorno di più nella DWMA, e Soul era tornato tra i vivi con molta più spocchiaggine di prima, quindi tutto andava a gonfie vele. Almeno fino a quella fatidica sera... della Vigilia!
Era mattina tardi, quando Tsugumi si precipitò dalle ragazze, piangendo come una matta, urlando isterica:- Ragazze! Sono una stupidaaah! Non ci credo! Ho fatto la cretinata più grossa del secolo!-
Teony fu la prima ad abbracciarla, provocando non poca stizza in Anya:- Coraggio, Tsu, cosa sarà mai successo?-
- Ho rinunciato all’invito del figlio del Sommo Shinigami!-
Le ragazze urlarono stupefatte in coro:- Cheeee?! Scherzi?!-
La Gatta Nera si tenne la testa tra le mani, dondolandola avanti e indietro, provando a spiegare:- Mi aveva fatto la proposta di andare con lui alla festa della Commemorazione, cosa che non potremmo fare essendo ancora NOT, ed era così tenero e timido a domandarmelo! Ma ho pensato che ci sarebbero state anche Liz e Patty e che sarebbe stato inappropriato vedermi insieme al figlio del dio della Morte, e alla fine ho detto che non era il caso. Era deluso, sinceramente deluso, ma ero troppo imbambolata da quello che avevo detto per ripensarci. Mi sento così stupidaaaa!-
L’unica nota stonata nella scena divenne la risata sincera di Meme, che fece voltare tutte, mentre Tsugumi la fissava stupita, le lacrime ancora negli occhi.
La castana la abbracciò, dicendole:- Non devi mai tornare indietro dai tuoi passi, Tsugumi, o capirò che qualcuno ha preso il tuo controllo; ti sentivi piccola di fronte a Kid, ed è vero, sembrerebbe così di fronte a un dio, ma rifletti. Sei amica di un’Arma Divina. Sei... quello che sei. Hai combattuto a livelli impossibili per una NOT, anche se con il nostro aiuto. E hai ucciso una Strega, record che alcuni EAT sognano! Secondo me, anche lui doveva sentirsi timido a chiederti una cosa simile e scommetto che Liz e Patty ti avrebbero lasciato lo spazio che meritavate. E poi, diciamocelo, gli piaci un po’.- concluse facendole l’occhiolino.
La ragazza stava per protestare (non era assolutamente vero!), quando una voce le interruppe tutte bruscamente:- Ehm, scusate, mi sembra di capire che quindi per la festa siete libere, giusto?-
Anya e Meme la fissarono di traverso, mentre usciva da dietro la porta, con la sua irritante timidezza: Ao Hoshino, la ragazza che aveva fornito per qualche tempo come partner provvisoria di Tsugumi fino al loro ritorno alla Shibusen. La ragazza era quasi scomparsa da allora, ma ora si stagliava sull’entrata con la sua brillantezza, quasi non se ne fosse mai andata.
Chiese:- Scusa, Tsugumi-Chan... ma se siete libere stasera avrei una festa da proporvi.-
Anya stava per dire per tutte che non le interessava, ma Lucy fece capolino da dietro di lei:- Hai detto... festa?-
- Esatto, sì! Avevo proposto al Sommo Shinigami di poter allargare una festa comune al NOT in questa Commemorazione. Ma provando a chiedere in giro, mi hanno risposto molto pochi... tutti in modo negativo. Ma sei voi voleste, anche se fosse una cosa per poche ragazze, credo sarebbe... ecco... cool.-
Tsugumi sembrava dubbiosa, e lo era ancora, ma provò a chiedere con un sorriso alle ragazze:- Beh, voi che ne dite?-
Meme si voltò, improvvisamente imbronciata:- Se proprio vuoi...-
Anya la imitò, impettita:- Non vado a feste organizzate da plebaglia.-
Lucy sbuffò:- Nobili da quattro soldi.- beccandosi in risposta un’occhiataccia.
Teony stava per dire loro di smetterla, ma Ao la prevenne, con un cenno deluso:- Non fa niente, ragazze. Non voglio creare divisione tra di voi, non la Vigilia di Natale. Mi rendo conto che vi è ancora difficile fidarvi di me. Vorrà dire che mi limiterò ad annullare la festa...-
- No, aspetta!- Il coro di Tsugumi, Lucy e Teony fermò momentaneamente la ragazza, mentre la Gatta Nera si voltava verso le sue partner, supplicandole con lo sguardo.
Meme sospirò, annuendo lentamente, mentre Anya rimase quasi impassibile, mentre chiedeva:- C-Ci sono le torte alle fragole?-
Ao Hoshino batté le mani soddisfatta, esclamando:- Non ne abbiamo altre! Siete le benvenute, ragazze, ci vediamo nella seconda piazza, vicino al Chupacabra, alle undici in punto! Non mancate!-
Teony sospirò, poi propose:- Beh, meglio cercare l’abito per la festa, ragazze. Volente o nolente, stasera festeggeremo!-
Intanto, mentre scendeva le scale, Ao avvertì una voce nella sua testa: “Allora, se la sono bevuta?
Lei sussurrò, mentre nel suo occhio sinistro appariva uno strano simbolo:- Mia Lady... non sospettano nulla.-
 
22: 50. La festa sarebbe iniziata di lì a poco, ma le ragazze se la prendevano comoda, visto che erano le sole invitate. Tsugumi e Meme indossavano i loro abiti da festa lillà e blu scuro, prettamente moderni, mentre Anya e Teony erano un po’ più all’antica: Teony manteneva un lungo abito azzurro scuro, quasi barocco, regalatole da Justin Law, mentre la cara Anya manteneva il suo abito rosso elegante, stile rococò. L’unico pugno nell’occhio era di Lucy, che manteneva maglietta t-shirt e jeans scuri, molto casual; alle proteste delle ragazze, aveva risposto che i canoni di moda erano cretinate.
Tsugumi credeva di essere ancora rossa per la vergogna, ripensando a quello che era successo quella sera, quando, fissandosi allo specchio, una voce maligna aveva sussurrato nel suo orecchio: “Accidenti, sei uno schianto”. Per un attimo, solo per un attimo, le era sembrato che il suo coinquilino fosse presente fisicamente accanto a lei, come un brivido di freddo.
Cercò di non pensarci, chiedendo ad Anya:- Allora, ehm, Anya, come mai Jasper non ti ha invitato alla Festa?-
Lei sbuffò, tenendole il braccio alla destra, in parallelo a Meme alla sua sinistra, dicendo:- A dire il vero, mi ha invitato, ma non me la sentivo di venire a Festa con un ragazzo che abbandono entro domani. Sarebbe stato ipocrita.-
Tsugumi stette zitta un attimo, fissando Meme che cercava di rifissare il fiocco blu sulla sinistra, prima di proseguire:- Anya... non voglio che il nostro rapporto da partner rovini quello tra te e Jasper... non vorrei che vi accadesse qualcosa di irreparabile che vi impedirebbe di perdonarvi a vicenda.-
La principessa, strinse i denti, sempre più sulla difensiva, esclamando:- No, Tsugumi, ne abbiamo già parlato. Io non ho bisogno di venire incontro a lui abbandonando voi. Io seguirò il destino di noi tre ovunque, ma non seguirò lui in capo al mondo solo perché non si fida di te!-
- Ragazze, qui qualcosa non va. Guardate!- disse Teony, interrompendole, indicando la piazza davanti a loro, vuota.
Da dietro di loro, apparve Ao, tremante nella penombra della Luna ghignante.
- Ao, che succede? Dov’è la festa?-
- Le torte alle fragole?-
- Perché non ti sei cambiata il vestito?-
- Perché ci hai mentito?-
L’ultima frase di Teony zittì le compagne, mentre l’Arma Veggente la fissava imperturbabile la ragazza tremante.
Lei non rispose, solo fissò un momento Tsugumi, dicendo:- Tsu... gu... mi... mi... dispiace... così... t-tanto... SCAP...-
SZOCK!
L’ultima sillaba s’interruppe con un tonfo, seguito dal suo rantolo, mentre una freccia spuntava dal petto fiorente, coperto di sangue.
Nella città silenziosa si avvertivano improvvisamente botti ed esplosioni e  mentre il campanile batteva silenzioso le undici e un quarto, Teony avvertiva sette streghe (forse otto? Non si capiva!) e... CHRONA?! Che stava succedendo?!
Le ragazze, spaventate dalla vista di Ao morente, si strinsero l’una verso l’altra, mentre un forte sibilo serpeggiava nella piazza.
Alla fine, si udì finalmente una voce rotta, come carta straccia, che le ragazze conoscevano bene:- Molto interessante... pare che siate cadute nella mia trappola... povera ragazza, così futile in vita... almeno, le ho dato uno scopo nobile per cui morire!-
Lucy provò a urlare decisa:- F-Fatti vedere!-
La voce canticchiò, imperterrita:-
Terrea è la vista di morte ardente,
da essa fuggii, miscredente,
dall’ombra, da Yomi,
da strega glaciale,
il ricordo dei nomi
che ancora m’assale
di vite strappate per mio compiacimento
alla terra dei vivi con gran divertimento.
Orben ritorno, non per ricordi,
o perché è l’ora, o perché adesso ritardi,
ma per vendetta, distinta, di giusta brama
per l’anima che mi chiamò che ora mi reclama.
Chi uccise da preda divenne arciere
chi assassino fu sta per cadere.
Ora inizia la corsa vincitrice
fermate, se potete, la Strega Cacciatrice.”
 
Nel momento in cui la strega s’innalzò in cielo, le ragazze fissarono il suo contorno sulla Luna. Di fronte alle fiamme presente a Death City, il suo ghigno ricominciava a trasudare sangue.
 
Angolo dell’Autore: Rieccociiiii! Allora, non è il capitolo di cui vado più fiero, ma è quello che mi piace di più per il tanto atteso incontro che aspettavate. L’ultimo di Polichrome prima del 2016! Ne approfitto per ringraziare varie persone, tra cui:

Teony-Sensei, che sempre mi sostiene.
Kiyowa, che zitta zitta è diventata una mia fan.
ShinigamiGirl-Sensei, mia primissima fan, che spero possa tornare a trovarmi.
BBola-Sensei, ultima ma non ultima, che mi ha insegnato davvero tanto.
E infine
voi, lettori silenziosi, che spero un giorno possiate dirmi la vostra senza peli sulla lingua.
A tal proposito, ricordo che, per chi volesse seguirmi, oltre alla mia e-mail (
etb137@gmail.com) ho aperto un canale su Telegram. Per chi non sapesse cos’è, è un’applicazione per telefono gratis, simile a Whatsapp, con la differenza che puoi fare anche i canali pubblici. Se volete seguirmi anche lì, dovete cercarmi sotto https://telegram.me/ShiNear21, dove quasi sicuramente mi trovate tutti i giorni!
A tutti Joma joma dabarasa. E a tutti Buone Feste!

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