....It Goes On With A Call....

di MayBane
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1) Right Questions ***
Capitolo 2: *** 2) Magic Tree! ***
Capitolo 3: *** awkward knowledge ***



Capitolo 1
*** 1) Right Questions ***


....It Goes On With A Call....


7.10 
Beacon Hill


Quando la sveglia suona, Stiles sbuffa e sorride, sbuffa perché le vacanze sono finite da ormai quasi un mese; Ancora non riesce a crederci, che poi vacanze, si possono davvero chiamare tali considerando che ha passato ogni mattina estiva al Beacon Hills Hospital?

Ed ora è costretto a tornare a scuola e bhe lasciatevelo dire, passare la mattinata seduto ad un banco per poi tracorrere il pomeriggio a correre tra compiti, riunioni col branco, una crisi della propria sessualità, serate di legame, amici umani da incontrare separatamente, alcuni amici un po' troppo maggiorenni e una cotta per un lupo più che ventenne....aggiungi al mix la segretezza di più della metà queste attività e buttatevi dalla finestra.

Poi sorride perché tra una trentina di minuti arriverà un messaggio che aspetta con impazienza  ogni mattina, puntuale alle 7:48 (non che sia un messaggio standard, tipo un buongiorno, è più tipo...si okay è un buongiorno, ma non è proprio scritto, di solito è una foto di Gerome con i fratelli Winchester o qualche luogo in cui stanno risolvendo un caso, qualcosa che Gerome dice gli ricorda di Stiles- non è un "buongiorno" anche se poi ad essere onesti il giorno glielo migliora- è più un "ciao" ecco.) 

Ma non è ancora ora è deve spicciarsi se non vuole fare tardi.
Si getta sotto la doccia -fredda come al solito! Fanculo al miscelatore!- poi esce e afferra al volo un accappatoio e si dirige in camera.
Boxer, jeans, canottiera ,  maglioncino, calzini e all star.
Stiletto tra canottiera e maglioncino, strozzalupo nella cartella e cenere di montagna in tasca.
Prende le chiavi di casa e della macchina, infila il telefono i tasca dopo aver visto l'ora. 7:36

Scende le scale a due-a-due arrivando in cucina, fa un cenno con la mano al padre, con l'altra appoggia il telefono sul tavolo, poi copre uno sbadiglio e si versa il caffè -doppia schiuma, tre cucchiaini di zucchero e  una spolverata di cannella e zenzero.

"Allora padre, come vanno questi casi?" Butta lì casuale, o almeno ci prova 

"Stiles, lo sai che non posso parlarti dei casi" Sbuffa il padre appoggiando la testa sulla mano destra.

"Infatti non è quello che ti ho chiesto, i casi non mi interessano, mi interessa sapere come stanno procedendo, you know, bene, male, quasi vicino, il colpevole non sarà trovato neppure tra cento anni,...questo genere di 'come vanno questi casi?'"

Ma la verità è ben altra, e se ci fosse un lupo l'avrebbe facilmente scoperto, ma suo padre è umano, è stanco e si fa distrarre dal continuo cianciare e gesticolare di Stiles, o quanto meno si fa distrarre abbastanza da permettergli di lanciare qualche rapida occhiata alle foto sul tavolo. Sono artigli quelli?

"Non bene, del tipo non idea di dove cercare, o cosa per quel che vale, questi omicidi seplicemente non hanno senso" Dice con tono esasperato.

Stiles guarda il padre dispiaciuto, sapendo che si dannerà nel cercare una spiegazione -un assassino- normale, quando in realtà esso è soprannaturale.
Ma la verità è che una parte di Stiles gigna feroce e si contorce nella soddisfazione, perchè ha ragione, ha avuto ragione fin dall'inizio nel sostenere che dovessero cercare una causa sovrannaturale. E ovviamente tocca al branco risolvere la situazione, dopo che Stiles a trovato, selezionato e combinato le informazioni per loro, ovviamente. 

A cosa devono dare la caccia questa volta?

"Stiles ti vibra il telefono...(?)"

Ah. Eh. Cosa?

"Il telefono. Vibra."

Stiles prende un sorso di caffe e con la mano sinistra prende il telefono e legge l'ora 7:39. inserisce PIN e Passward poi apre il messaggio, e non può trattenere la risata improvvisa, il caffè straborda leggermente dalla tazza, che si appresta ad appoggiare sul tavolo, poi incontra lo sguardo di suo padre.

Vorrbbe davvero fargli vedere questa foto: Dean seduto sul divano, che dorme a bocca aperta con la testa appoggiata al retro del sofà, al suo lato sono arricciati il Re dell'inferno e un'Angelo del Signore, alle spalle un palese Sam in post sbornia che sembra un morto vivivente. Sotto alla foto legge:

#IlMondoStaPerFinire #SoloInCameraNostra #MaIoBho

E Stiles continua a ridere, non sapendo come smettere di trovare cose assurde in quela foto quasi blasfema, il padre continua a guardarlo però, e Stiles è veloce nell'aprire e nel fargli vedere una foto di Scott con delle pantofole rosa.

Lo sheriffo ride, ma sa che non è ciò che faceva ridere il figlio in precedenza, si chiede quanti altri segreti dovranno accumularsi tra loro, e Dio l'aiuti, considrando la strana e poco affidabile compagnia in cui era entrato non riusciva a non preoccuparsi.

Stiles sospira, vorrebbe davvero dire la verità, ma dovrebbe partire dal branco dalla natura di Derek e  Scott, Isaac, Malia e Liam; e della loro controparte, i cacciatori, della famiglia Argent e della strana romance alla Romeo&Giulietta tra Scott ed Allison; e trovare le parole per spiegare l'esistenza di angeli, demoni e tutti gli altri esseri sovrannaturali.....non gli avrebbe creduto, faceva male dirlo, ma non gli avrebbe creduto....e non importava comunque perchè anche se la vesse fatto non gli avrebbe perdonato le varie illegalità compiute e in quella foto avrebbe solo visto quattro uomini ubriachi che avevano passato la notte a far follie, appena tornati da un'orgia e -aveva sottolineato che erano tutti in boxer? Bhe lo stava dicendo ora, erano tutti in intimo- e mandavano foto di loro semi-nudi al figlio adolescente....no grazie, la sua vita era gia abbastanza incasinata senza che suo padre accusasse di molestie i suoi nuovi amici -e se giocava bene le sue carte potenziali alleati per il branco.

Digita un "hahahahha" di risposta e una faccina sorridende, si fa un selfie ridicolo poi si alza dalla sedia, beve l'ultimo sorso di caffè e mette la tazza nel lavandino.

"Padre, io vado a scuola, dopo mi fermo da Danny, torno per cena!"

Esce sentendo uno 'Stiles!' urlato dal padre, lo ignora, è in ritardo e non ha tempo per un interrogatorio.
L'orologio dell'auto dice 7:56. Cazzo. 10 minuti per arrivare puntuale. La radio intona 'it's too late' e Stiles è sicuro che questa sia una presa in giro divina, e che da qualche parte qualcuno si stia facendo beffe di lui.

Preme l'acceleratore e parte.

Arriva a scuola col suono della campanella e corre in classe, si siede accanto a Scott, gli fa un cenno per non irritare il professore, poi si accascia sul banco.

C'era stato un periodo di pace, si dice Stiles aprendo il libro di letteratura inglese, ci deve essere stato, ne è sicuro, solo che di ricordarselo non se ne parla proprio.

Era iniziato tutto pochi mesi prima della fine del loro primo anno, con un Apha selvaggio che morde Scott e Derek che uccidendo il selvaggio diventa l'Alpha, da lì era stato tutto poco credibile.

C'erano stati i cacciori e la stipulazione di un contratto di pace che ad essere onesti somigliava più ad un armistizio firmato di malavoglia da tutti i partecipanti.

Poi c'erano stati i nuovi lupi,  Isaac e Liam e da lì a Stiles era venuto il dubbio che Derek a quel contratto non ci tenesse poi così tanto: prima si scontra con Chris al supermercato e gli ringhia contro mentre l'altro fa per tirare fuori la pistola, e tocca a lui intervenire per calmare gli animi e salvare la situazione.

Poi Isaac che quasi investe Eleanor, sorella non cacciatrice di Chris e Liam lupo tredicenne durante una partita di lacrosse si incazza e manda un giocatore all'ospedale.

E, per non farsi mancare niente, Gerard Argent, e la figlia che arrivano in città con un gruppo di cacciatori per iniziare la nipote all'azienza di famiglia.

E giustamente i cacciatori di rompere non possono farne a meno:
Prima spediscono Liam in prigione per 24h con false accuse, e tentano di avvelenare Scott;
Tra salvare Liam -e l'intero dipartimento dello sceriffo da un lupo gigante- occuparsi di Isaac che non era ancora in pieno controllo della sua trasformazione, dimostare agli Argent che la morte si Kate e Gerard era stata solo incidentale, frutto di una legittima difesa del lupo di Scott che era stato tirato fuori con la forza dalla strozzalupo, quindi  assolutamente non programmata era stata un'impresa; ma superare il super-funerale e i centinaia di cacciatori in città era stato un vero incubo...e solo una settimana dopo erano spuntati due omega canaglia, avevano ucciso il primo e mentre il secondo era un coyote mannaro che si era rivelato essere una lei dalle intenzioni pacifiche e dopo un primo interrogatorio le avevano permesso di entrare a far parte del branco...ciò si era dimostato essere una catastrofe, Malia di controllo ne aveva pochissimo, soprattutto durante le lune piene, fortunatamente insegnarle a restare umana non era compito di Stiles. Almeno una cosa!

Ma niente era paragonabile al dover nascondere i referti di Scott con la Strozzalupo nel sangue e la guarigione accellerata; e i video di sorvegliaza alla stazione di Liam e i suoi occhi sbrilluccicanti e la trasformazione parzialmente avviata: Quello era stato quasi impossibile.

Poi era arivato Gerome e a nascondere i documenti era già bravo.

Ed ora ecco questa "cosa" che uccideva la gente, Stile aveva gia la sua personale lista di indizi: 

Partendo dall'ultimo corpo ritrovato, quello dell'infermiera Gillian, e dalle similitudini tra questo e i tre corpi precedenti. I referti avevano rilevato la presenza di una strana sostanza nel sangue e mancanza di lotta, Deaton aveva confermato che i segni sul petto, braccia e gambe erano tutti paralleli a due a due, sembravano lasciate da mani con artigli animali. Ma la cosa ancora più strana è un segno, lungo circa 8 cm, l'avevano trovato dietro al collo delle quattro vittime, è pulito, tracciato con precisione chirurgica.

Il fatto che le vittime non combattessero gli faceva pensare che la 'strana sostanza' fosse un qualche tipo di veleno, che uccideva la vittime o le rendeva incoscienti. Gli artigli però lo confondevano, dai tagli e dalle parole di Deaton sembravano stroppo simili a quelli di un lupo mannaro.

Ma era stato Gerome l'altra sera in video chimata a  dargli un punto di riflessione, qualcosa di così ovvio da non averci pensato 

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La sera prima. Ore 22.10


"Il punto LittleRed è che non ti stai ponendo le giuste domande"

"Illuminami: quali sarebbero le giuste domande?"

"Sei il figlio di un poloziotto Stiles, sono certo che lo sai. Stai cercando un assassino, ma ti stai concentrando sul 'come' compie le sue uccisioni, quando quello che ti serve sapere è il-

"È il perchè! Cazzo hai ragione, ho guardato l'intera situazione dal punto di vista sbagliato.
Ma....aspetta, ogni creatura, seppur soprannaturale risponde ad alcuni bisogni naturali, giusto? Dei bisogni di base intendo"

"Giusto. Quindi?"

"Quindi, in natura gli animali uccidono per il territorio, per l'accoppiamento o per nutrirsi. Ma qui ci sono solo lupi mannari, e dal modus operandi sappiamo che non può esserlo, questo esclude le prime due. E non ha preso nulla dalle sue vittime, non i muscoli, non gli organi o l'epidermide, quindi non è la sopravvivenza."

"Uccide per il gusto di uccidere, questa è un'azione pensata, umana LittleRed, non animale."

"Ma questo non ha senso....ho bisogno di fare qualche ricerca"

"Ti serve un'aiuto o qualche libro?"

Stiles sorride.

"Aiuto? No, devo  imparare"

E sa che non è proprio giusto considerando le recenti morti e le possibili future, ma è proprio per quelle morti ancora più future che deve sacrificare quelle di un futuro prossimo, perchè prima o poi deve imparare a fare analisi e indagini di tipo sovrannaturale, e nessun libro può insegnarglielo, niente può sostituire l'esperienza sul campo.

"Altri libri? Decisamente si, ora fuggo che ho ancora i compiti della mia semplice vita umana da svolgere, grazie BigBad, ti scrivo domani!"

Gerome sorride di riflesso, i denti da lupo in bella vista.

"Bye LittleRed"

Poi gli invia un bacio in videochiamata, e vede il nero sostituirsi agli occhi azzurrissimi del lupo.

Guarda alla sua destra e vede i compiti per il giorno successivo e la ricerca per Harris ancora a metà, poi alla sua sinistra, e vede un malloppo di fogli e appunti tratti dal bestiario e dai libri dei Whincester.

Sbuffa e prende i fogli a sinistra

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Stiles già annoiato dopo cinque minuti di lezione estrae un libretto nero e comincia a scrivere lettere -strani segni per essere onesti- in enochiano, sono linee dall'aspetto bizzarro, sembrano i disegni di un bambino, tanti scarabocchi. Stiles li ha memorizzati, e ora tenta di imparare a scriverli naturalmente, perche i suoi oppunti, il suo grimorio -no, non è una strega, ha solo il potenziale di un druido, e la parola bestiario proprio non gli piace, quindi vada per grimorio- lo vuole scrivere in enochiano, perché pochi lo conoscono e pochi hanno la pazienza di impararlo e quelle linee strane impregnate di potere lo affascinano.

Stiles è 66 kg di pelle pallida e ossa fragili, il sarcasmo non può essere la sua unica difesa, il coltello può funzionare quanto vi pare, ma Stiles è umano, se è abbastanza vicino da usarlo, bhe allora è anche abbastanza vicino da lasciarci la pelle -e ok, Stiles ha una buona mira, volendo può anche lanciarlo il coltello, ma dopo averlo lanciato una volta? Che fa? Lo richiama indietro tipo cagnolino? " fuffy vieni qui!"- no Stiles non può affidarsi solo ad un coltello, un mucchietto di polvere e ad una pianta  velenosa: non può solo giocare in difesa -e in ogni caso come dicesa fà abbastanza schifo, fa troppo affidamento sulla fortuna e sulla distrazione dell'avversario.

Castiel nella loro prima videochiamata gli aveva dato tre modi per uccidere un avversario: Tagliargli la testa, cospargerlo si sale e dargli fuoco e per difendersi o intrappolare una creatura sovrannaturale: latino, enochiano e qualche sigillo.
Gerome con l'aiuto di un certo Bobby aveva iniziato a inviarli pdf su pdf di libri suoi tre argomenti e altri sul sovrannaturale in generale, fortunatamente a causa del bestiario Argent, Stiles era già piuttosto ferrato, nonostante fosse un latino decisamente arcaico.

Grazie ad una certa Ellen -che quel che ha capito è tipo la mamma adottiva di tutti- nel suo primo cassetto si trova una specie di "dieta per cacciatori" o "come non farti ammazzare in mezzo minuto" per citare il  brontolio di Bobby.

Stiles aveva iniziato le letture, prendeva appunti su un quadernino nero e scriveva in polacco -non buono quanto l'enochiano, ma comunque incomprensibioe ai più- le occompaganava allo studio -e traduzione- del bestiario Argent, così da sapere come sconfiggere cosa, e aveva iniziato una dieta più sana, con la scusa che fosse per la salute del padre -non che fosse falso eh! Anche lui ne avrebbe benificiato!-  ad eccezzione del suo caffe super zuccherato, a quello non avrebbe mai rinunciato; accompagnata da una corsa di un'ora o poco più ogni giorno, di solito dalle 2:00 alle 3:00, per non sovrapporla alle sue mille attività pomeridiane, poi la sera dalle 7:00 alle 8:00 si dedica a delle serie di flessioni e ad alcuni esercizi necessari per padroneggiare la sua "magia" da druido.

Dire che dopo tre settimane si sentisse stanchissimo era un grande eufemismo, ma riuscire a completare tutti gli allenamenti di lacrosse senza sentirsi svenire, seguire i suoi lupi nei boschi -anche se qui la lotta è impari- senza morire stramazzato al suolo era soddisfacente, così come il guardare quelle linee nere e vederci lettere, parole, frasi.

La campanella suona e Stiles esce, parla con Scott e saluta Allison al suo fianco, Stiles si scollega quasi subito da queste chiacchiere banali.

Ci sono troppi cadaveri!

Prende il telefono e scrive.
3b

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Intanto annuisce e non a qualsiasi cosa Scott abbia detto e procede verso la classe successiva;

Della sua classe di Religione Stiles dirà 5 cose:

1)È un corso nuovo e come tale dire che è disorganizzato e totalmente immerso nel caso non rende neanche lontamenente l'idea dei fogli svolazzanti e delle faccie mezze allibite dei più.
2)A frequentare questo corso sono solo in 17, 17 povere anime dannate che hanno preferito dare una chance a questo corso piuttosto che fare un'altra ora di matematica avanzata.
3)il loro insegnante, Don Emmanuele è una specie di santone italiano che gesticola come se il mondo dovesse finire domani, guarda verso l'alto incessantemente e per un momento Stiles aveva pensato che stesse intercettando "radio angelo", ma no...è soltanto un pò pazzo.
4)Il santone si solito gli permetre di estrarre fascicoli su fascicoli, metà di ricerche personali, metà di schede rubate in centrale più il tablet con il bestiario Argent e i libri Winchester.
5)A volte il santone dice qualcosa di utile, qualcosa che fa Stiles riflettere, anche perchè questa sua religione spesso odora di mitologia e magia, e questo gli piace. Ed è quello che succede oggi.

Alza lo sguardo alla lavagna e legge "Abominio". Poi tutto fa clik e il quadro prende forma sotto ai suoi occhi.

Come ha fatto a non vederlo! Il cervello corre veloce tra le informazioni. Gli artigli! Sapeva che erano troppo simili a quelli di un lupo!

Abominio.

E la parola gli risuona nelle orecchie, la sussurra piano assaporandone il gusto e la lascia rimbalzare nel crevello mentre il trionfo gli scorre placido nelle vene: sa dove cercare.

Il bestiario. Stiles digita le informazioni che conosce poi cerca e infine vede: 

Kanima (abominio)
Il Kanima non è una creatura realmente esistente in natura, è una mutazione, una trasformazione andata male...


 
Keep Going....


Noticine:

Allora prima di tutto: BUON NATALE A TUTTI !

Poi quale appunto tecnico: Questa seconda parte sarà divisa in 3 o forse 4 capitoli, tutto dipende da quante parole mi viene la conclusione, volevo evitare un papagema di roba lunghissima, quindi forse potrebbero essere pure 5....in ogni caso è tutto scritto su cartaceo, deve solo essere battuto e corretto, quindi niente panico, non sparirò lasciando tutto a metà :)

Per quanto riguarda il nostro amico Gerome qui è poco presente, ma non preoccupatevi, tornerà, e a breve sapremo anche la sua identità.
 
La foto che Gerome manda a Stiles è un'immagine fissa che ho avuto da ben prima che questa storia fosse pensata, mio malgrado a disegnare faccio pittosto schifo, se qualcuno avesse un'immagine che ci si possa anche lontanamente avvicinare o la voglia di disegnarla, sarò ben lieta di aggiungerla alla storia, insieme ai miei più sentiti ringraziamenti.

Prossimamente: Wiki-Stiles si dà alla magia, lo Sheriffo riceverà una brutta batosta e il nome di questa serie avrà finalmente senso.

Ancora Buone Feste a  tutti!

May

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Capitolo 2
*** 2) Magic Tree! ***


Salve! Aggiorno una volta ogni secolo, me ne rendo conto, ma almeno alla fine ritorno!

Brevi avvertimenti:
-Verranno citati suicidio e droga, nonstante nussuno faccia realmente una delle due cose.
-Il nome di questa raccolta di fic è
 Więzy , qualcuno forse si sarà incuriosito e avra cercato quale sia il significato di questa parola...perc chi non l'avesse fatto, qui avrà la sua illuminazione.
-Gerome, chi è costui? A voi le risposte.

Con questo vi saluto, buona lettura!

May



Dal capitolo precedente:

*Abominio.

E la parola gli risuona nelle orecchie, la sussurra piano assaporandone il gusto e la lascia rimbalzare nel crevello mentre il trionfo gli scorre placido nelle vene: sa dove cercare.

Il bestiario. Stiles digita le informazioni che conosce poi cerca e infine vede: 

Kanima_(abominio)
Il Kanima non è una creatura realmente esistente in natura, è una mutazione, una trasformazione andata male...


*


Stiles si segna la pagina poi si alza ed esce, ringraziando mentalmente che nessuno del branco frequenti quel corso. Manda un rapido messaggio a Danny, poi apre -ok, scassina- l'armadietto di Scott e lascia un post-it.
Poi guarda l'orologio: ha venti minuti di vantaggio, allora Stiles  scappa. Lettaralmente. Perchè tutti i suoi sensi umani lo informano che il suo branco di lupi troverà a breve il post-it dentro l'armadietto di Scott con scritto "porta la jeep a casa ;)" al fianco delle chiavi, sedute comodamente sul quaderno di matematica. Stiles esce dalla porta sul retro e sale sull'auto blu di Danny.

"Prima o poi dovrai spiegarmi  queste tue fughe strategiche" Inizia Danny ridacchiando.

"Niente di serio Danny-boy! Solo Scott che vuole parlare di Allison e poi ancora di Allison...e basta, a volte non posso proprio sopportarlo"

"Tu lo sai che non ti credo, giusto?"

"Questo è perchè non sto cercando di essere credibile!" 

"Solo tu Stilinski, solo tu. Dove ti porto?"

"A casa ovviamente" 

Quando arrivano Stiles saluta e ringrazzia Danny, poi corre in casa, caccia la mano nel vaso sulla mensola dell'ingresso ed estrae un pugno di cenere di montagna, alza il braccio e chiude gli occhi pensando alla magica polvere che circonda il perimetro della casa, poi apre il pugno: la polvere cade a mezzaria poi inizia a sfumare nel vuoto e Stiles può sentirla posarsi all'esterno, a proteggere lui e la casa.(1)
Spegne il cellulare e stacca il filo del telefono di casa, mette gli auricolari e si dedica alle ricerche, con calma, senza lupi iperattivi che curiosano in giro. Prende prima il bestiario Argent chiedendosi ancora una volta perchè dovesse essere scritto in latino, sbuffa e apre 3 diversi dizionari e con calma inizia a tradurre, parola per parola, frase per frase, così da non sbagliare la traduzione di quel testo impossibile. Poi prende i testi dei Whincester e non trova nessuna specifica per uccidere o intrappolare un kanima, suppone che la classica triade di sale, taglio di testa e fuoco sarà sufficiente. 

Quando guarda l'ora scopre che sono le 4:30, si affaccia alla finestra e vede la jeep con Scott appoggiato al suo lato destro, prende l'I-pad e clicca su 'stampa', poi prende il suo malloppo di fogli e scende le scale,  uscendo rompe la bariera magica.

"Ehy Scotty! Non sarai stato qui in piedi per tutto questo tempo?"

"Ehm si, Derek ha tipo insistito...molto...ma che hai fatto per due ore? Ho provato a chiamarti!"

"Ricerche ovviamente, che sarebbero molto più semplici se non fossi assalito da un branco di animali"

"Sai che ci preoccupiamo!....ma che cosà è?"

"Spoiler! (2) Ne parleremo quando saremo con il branco, ora salta su!" Finisce Stiles  facendo cenno alla jeep.

Guidano fino al loft di Derek, una volta dentro Stiles vede l'Alpha avvicinarsi, pronto a spiaccicarlo al muro. No grazie.

"Non ci provare!" Inizia mettendo una mano davanti a sè, inidicandogli di fermarsi "Non è il momento, abbiamo di meglio da fare"

Derek si ferma, e ghigna tutto zanne e occhi rossi. Poi si fa serio.

"Non puoi chiuderti in casa in questo modo" 

" Le persone normali possono fare ciò che vogliono in casa loro...comunque volete sapere cosa ho scoperto si o no?

Detek annuisce, lascia rientrare le zanne, e gli artigli, gli occhi tornano verdi, borbotta un "Ne riparleremo" poi si siede sul divano, Isaac e liam si siedono ai suoi lati, Malia sul tappeto ai suoi piedi, Scott naturalmente si sposta alle sue spalle.

Stiles ama queste dinamiche di branco, come tutti, lui compreso, tendono a ruotare attorno a Derek, di come il loro istinto allo stesso tempo suggerisca loro che l'Alpha deve essere difeso e che al contrario è Derek che se sono insieme puó difenderli, è come un reciproco rapporto di coodipendenza di gruppo. È strano e forse non ha nemmeno tanto senso,  ma Stiles può avvertirlo anche se non è un licantropo.

Ok, basta riflessioni sceme, è il momento dello show di Wiki-Stiles.

"È un kanima" Inizia e lancia a Derek il plicco di fogli delle sue ricerche.

"Il bestiario Argent, pone il Kanima sotto la categoria degli abomini, ho cercato di riassumere in punti cosi con dobbiate leggervi l'intero malloppo, quindi seguitemi ok?...bene ...

1)Il kanima non è una creatura realmente esistente in natura, è frutto di una trasformazione andata male.

2)I lupi mannari cercano un branco e sono in armonia con il proprio lupo, mentre il kanima è separato dalla sua parte umana, infatti quando si trasforma esso non si riconosce allo specchio, non sa di essere il kanima. Le sue capacità di guarigione sono a metà fra quelle di un beta e quelle di un Alpha. Come i lupi mannari è più forte durante la luna piena, ma il suo Maestro risulta più debole...è come una bilancia, il potere può essere in equilibrio oppure no....pensate alla legge di conservazione della massa di Lavoisier, ok? Ma al posto della massa qui abbiamo potere e forza vitale.

3)Il Kanima cerca un Maestro, è sostanzialmente un'arma, uno strumento di vendetta, uccide le persone che il Maestro ritiene colpoveli...ma se in realtà queste persone sono innocenti anche il Maestro inizia la trasformazione in kanima, questo può esserci utile per scoprire chi siano...

4)Tra il Kanima e il Maestro si crea un profondo legame telepatico attraverso il quale più o meno consapevolmente possono condividere emozioni, paure ed eperienze, e anche caratteristiche fisiche, tipo allergie e intolleranze, quindi se il Maestro fosse tipo allergico alle arachidi, volendo potremmo uccidere il Kanima con una nocciolina.

5)Un kanima nasce inseguito al morso di un qualunque mutaforma e da alcuni problemi personali non risolti, se i problemi vengono risolti.... la normale traformazione del morso riprende.

6)Il kanima ha una coda prensile, gli occhi sono gialli, con la pupilla verticale, la pelle è grigiastra e ricoperta di scaglie, li artigli così come la sua saliva secernono un potente veleno paralizzante, che in uno stadio avanzato, che spero non dovremmo affrontare, lo rendono capace di creare una sorta di bozzolo da cui ne esce alato e deciamente molto più potente di quanto ci piacerebbe.

Ok, Wiki-Stiles ha finito. Il problema resta: stiamo cercando la bestia, ma per trovarla dovremmo conoscere le intenzioni del mestro" conclude Stiles.

"Come lo fermiamo?" Chiede Derek lottando per trattenere il lupo.

"Non ho trovato nessuna partiolarità, quindi suppongo che tagliargli la testa, cospargerlo di sale e dargli fuoco sarà sufficente.... il problema è che non sapedo chi è prima di poterlo eliminare potrebbe uccidere chiunque."

"Idee?" Chiede Derek rivolto al branco.

"Hai detto che condividono un forte legame.... non posiamo usarlo per condurli entrambi in una trappola?! Chiede Malia.

"In trappola dici....forse" Stiles si ferma a pensare, forse c'è qualcosa, quello strano foglio sui legami nel suo libro sui talismani, può provare qualcosa, ma puzza di magia nera lontano un miglio, negromanzia quasi....ma il fine giustica i mezzi, no?

"Penso di avere qualcosa...ma ho bisogno di cercare, questo significa privacy, silenzio, get it? Datemi tempo e spazio, ok?

"Hai fino a domani a quest'ora" dice Derek chiudendo la riunione.
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Nella privacy della sua camera Stiles si concetra sulla pagina di appunti scritti a mano che ha trovato infilata in uno dei suoi normali libri di magia.
E' magia nera, non ha dubbi su questo, ma andiamo, non può essere così male.

Si sdraia sul pavimento a pacia in su, poi chiude gli occhi e si immerge in se stesso. Si immaginandosi sdraiato, coperto dall'ombra delle foglie del Nemeton, regola il respiro. 

Dentro, fuori, dentro, fuori.

Stiles è il Nemeton, sente la sua chioma muoversi al ritmo di un vento che non c'è, le radici che affondano su un mare di sangue.

Dentro, fuori. Dentro, fuori.

Stiles non è il Nemeton, ma lo sente, lo avverte come se fosse un suo arto e lo vede alle sue spalle con il suo lago di sangue, e quel sangue lo sente intono alle sue stesse caviglie.
Stiles lo vede finalmente è il filo rosso del destino, rosso perchè gonfio di sangue, il suo legame con il Nemeton.

Allora si concentra maggiormente su di se, su se stesso in quanto Nemeton, e il sangue sale avvolgendogli i pompacci.

Un filo rosa gli avvolge il polso sinistro e corre lontano, è sottile e fragile, ed legato al polso un lupo che inginocciato sussura piano "svegliati",  ma Stiles è troppo in profondità, il sangue sale alle ginocchia al formarsi di un nuovo legame, è giallo e spesso, lo sente forte e resistente, è avvolto in spirali attorno al suo braccio destro e lo lega ad un altro lupo, Scott che lo guarda preoccupato e tira sul legame cercando di attrarre la sua attenzione, ma non è il momento.

Pù in profondità, il sangue sale all'altezza delle cosce con l'apparire di un legame verde, è legato al suo indice, è  in continua tensione come l'alpha dall'altro lato, Derek, che ruggisce nel tantativo di richiamare la sua attenzione, ma è tardi, il sangue è all'altezza della vita e  Stiles è già su un altro legame, uno doppio, formato da due fili, collegati direttamente al suo cuore, sono indaco, uno è legato alla figura preoccupata di suo padre che cerca di trattenere le lacrime, l'altro è sfilacciato e annodato ad un'altro filo, uno arancione, legato al cuore di una donna che l'ha amato da sempre e che ora sta ripetendo a ruota "Stiles resta con me"

I legami cadono nel sangue poi tutto diventa nero.
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Quando Stiles si risveglia non ha idea i dove si trovi, ma il suono costante di un beep e le pareti bianchissime gli danno fin troppo indizzi: Beacon Hills Hospital.
Il punto è: che diavolo ci fa in ospedale? Ci sono dei nemici?
Nel dubbio Stiles recupera il telefono sul comodino e lo mette sotto le coperte, poi abbassa o sguardo e corruga le sopracciglia: ha un braccio fasciato, un polso, una specie di stecca all'indice e una faciatura si intravede sotto la maglietta.
Con le mani tremanti tenta di sciogliere la benda attorno al polso, quando ci riesce guarda shokkato una linea di un rosso acceso che attraversa il polso da un lato all'altro, il taglio sembra profondo, soprattutto a giudicare da quando fa male.
Stiles si afretta a sciolgliere la benda sull'altro braccio, e cazzo, ch'è un taglio unico, lungo diversi centimetri arrotolato lungo il suo avambraccio, Stiles lo accarezza con delicatezza, e lo sente, è il filo giallo, Scott.
Che infatti entra correndo nella sua stanza, suo padre e Melissa al seguito.
"Stiles! Cazzo amico non farmi una cosa simile mai più!"
Stiles ricambia l'abbraccio cercando di tratenere un gemito di dolore, ma Scott ovviamente lo sente e salta indietro.
"Cazzo scusa, non ci ho pensato!"
"Lingua" Lo riprende Melissa, poi si avvina, gli accareza i capelli e gli stampa una bacio sulla fronte "Sono contenta che tu stia bene" poi si volta verso il figlio "Forse dovremmo dare a Stiles e Jhon un momento da soli" dice lanciando a Scott un'occhiata che non ammette repliche.
"Uhm, si certo, a dopo amico" quando è praticamente fuori rientra di corsa "Ah! Stiles di sotto ci sono dei tizi dai nomi strani che chiedono di te, uno di loro è un ..." Scott si ferma e si da del rimbambito da solo, cazzo non può dirlo davanti al padre di Stiles! "...è un tipo strano! Si esatto strano!
Stiles gli lancia un'occhiata come a dirgli 'amico, fai sul serio?' ma fa finta di niente.
"Sono amici. A dopo Scotty. "
"Okaaay. A dopo amico."

Quando Scott esce il silenzio cade sulla stanza.

Suo padre, appoggiato contro il muro laterale rispetto al suo letto, sembra stanco, e il senso di colpa fiorisce nel petto, non voleva fargli del male, non avrebbe mai voluto, ma incosapevolmente l'aveva fatto, a lui, al branco, e Melissa e perfino quel gruppo di cacciatori con cui aveva legato grazie a Gerome, male abbastanza da farli correre tutti qui. Tutto per uno stupido errore. 

Non era magia nera come aveva pensato all'inizio o negromanzia, era peggio, era magia di sangue, se l'avesse intuito prima non avrebbe fatto una simile cazzata, se qualcuno non lo avesse trovato si sarebbe ammazzato da solo, sul pavimento, in un mare di sangue. La magia di sangue va presa con calma, va accarezzata, lusingata e usata a piccole dosi, non a tutta velocità come aveva fatto in precedenza.

E com'è vero che si sentiva in colpa per aver fatto preoccupare tutti, non poteva negare che infondo era quasi un po' soddisfatto, perchè il kanima non sarebbe stato un problema ancora per molto tempo, non appena fosse stato in grado di restare da solo per 5 minuti e fosse stato un poco meglio avrebbe cercato di infilasi in obitorio, perchè era più che sicuro che a contatto con un uno dei corpi la magia del sangue avrebbe reagito....non che fosse una scienza esatta, ma supponeva che si creasse un legame -un legame di morte con cui conviene non giocare sugerisce una vocina, che Stiles si appresta a zittire- e che questo gli avrebbe mostrato chi fosse il kanima, una volta scoperto il kanima si sarebbe concentrato su di lui e avrebbe scoperto il suo legame più forte, il mestro.

Può funzionare.

"Stiles? Stai bene?"

Quando Stiles mette a fuoco si accorge che suo padre è a circa una spanna dal suo viso e lo guarda preoccupato.

"io...uhm...si, mi sono giusto perso nei miei pensieri..."
Fantasctico Stiles, fantastico, bel modo per non farlo preocupare ancora di più, davvero ti meriti un applauso.

"Stiles...so che le cose non sono state esattamente facili, tu ed io, senza la mamma, e io e Melissa poi, e questa specie di gang di cui tu e Scott fate parte, ma credevo che fossi felice..."
Dice lasciando la frase in sospeso.

"Uhm...non è stato e non è facile, ma siamo ok, io sono felice con il nostro gruppo e con le cose a casa"
Forse sono i farmaci per il dolore, ma Stiles davvero non afferra.

Lo Sceriffo fa un sospiro pesante e si siede sul lettino del figlio, si passa le mani sul volto, e cazzo, Stiles può vedere che si asciuga le lacrime dagli occhi.

"Allora dimmi perchè hai tentato questo..."

"Questo cosa?" Dice gesticolando, mettendo in risalto le cicatrici e le fasciatute sul petto.

"Hai cercato di ammazzarti Stiles..."

"Cosa?! No! Certon che no, perchè avrei dovuto....no no, questo è un fottuto malinteso io..."

Io cosa? Pratico magia? Certo come no.
Mi hanno accoltellato? Certo più credibile
Per non parlare del "é stato l'albero!" (3)

"Io..."

Bella partenza, vai così Stiles!

"Ero fatto. Ok, l'ho detto, ero completamente fatto, di...eroina, e uh, non idea di cosa io abbia detto o fatto...non è un tentato suicidio io..." Oh merda. Non uscirà vivo da questa cosa. "Ho un problema di droga da...un po' e...il motivo per cui sono sempre con il br-gruppo è che loro lo sanno...mi stavano aiutando, ma uhn ho avuto una scivolata...e non l'ho fatto a posta, non toccavo assolutamente sulla da più di sei mesi, ero a posto, lo giuro!"

Lo sceriffo ha gli occhi sbarrati. Droga? Suo figlio? Non riesce crederci, come a fatto a non vedere una cosa sotto i suoi occhi?
Quando parla quasi non gli viene la voce, è  rauca per le lacrime trattenute, ma parla ugualmente.

"Droga...sei serio, vero?"

Stiles annuisce.
"
Chi? Chi te la dava....sono quei ragazzi di sotto?"

"No no, lo sono tipo dei consulenti, uno di loro è stato un paziente qui, e...mi è sfuggito e...mi a messo in contatto con gli altri due, sono bravi ragazzi, mi hanno dato una mano...se non ho avuto altre ricadute è anche grazie a loro..."

"Penso che tu abbia bisogno di un aiuto un po' più vicino Stiles, almeno per un po'"

Stiles sapeva che stava per arrivare, ma è preparato, lui è sempre preparato.

"I ragazzoni di sotto saranno in giro per un po'...io...uhm questa cosa è un po' sulla fiducia e...non so spiegartelo ok, ma deve essere personale, perchè ho bisogno di fidarmi di chi mi sta aiutando, e non posso fidarmi a caso di altri sconosciuti, non funziona per me...ma deve anche essere impersonale, perche...tu, Melissa e Scott e tutti gli altri mi volete troppo bene e mi stareste troppo addosso e...è sulla fiducia....e deve essere reciproca, ho bisogno che chi mi aiuta da vicino abbia fiducia in me e nel non mandare tutto a puttane di nuovo, che mi dia spazio per dimostrare che posso farcela senza essere seguito come un bambino di cinque anni...."

"Quindi vuoi affidarti di nuovo a questi tizi...non mi sembra abbiano fatto un gran lavoro...e poi chi cavolo sono?"

"Sono Dean, Sam e Gerome, se ci sono altri saranno la famiglia " Fa Stiles con tono neutro, fingere di conoscere tutti sarebbe davvero troppo strano "Hanno fatto quello che potevano considerando che erano in un'altro stato fino a pochi giorni fa, io...gli avevo detto che mi sentivo uhm...vicino ad un crollo ecco.."

"Il gruppo?"

"Troppo vicini, io...non potevo, mi dispiace...non essere arrabbiato con loro, hanno fatto molto per me...."

"Ok... ma parlerò con loro, poi immagino vorranno farti tutti visita...io..."

"Saremo a posto Papà, te lo prometto, saremo a posto"

Lo Sceriffo esce e Stiles recupera il telefono che aveva noscosto appena sveglio sottole coperte...perchè Stiles non è così scemo da raccontare un balla così ben articolata e poi lasciarla sfasciare da un branco di animali o da qualche cacciatore casuale, nossignore.

Quell'abbraccio con Scott era stato di più.

C'era stato un sussurro, veloce: "Appena sei fuori chiamami, raccogli il branco e i ragazzoni di sotto"

Appena Scott era uscito, aveva fatto partire una chiamata al telefono di Stiles, che veloce aveva fatto scorre il dito sullo schermo: Chiamata accettata.

Scott aveva corso veloce, nel mentre che Stiles si perdeva nella sua stessa mente, prima che il padre iniziasse a parlare, aveva chiato il branco e con grande fastidio di Derek aveva fatto cenno ai due uomini seduti in sala d'attesa...poi avevano ascoltato.
Derek in silenzio, le sopraccigli aggrottate, Scott che tratteneva a stento le lacrime e gli altri beta stretti attorno a lui, tutti commossi da quel piccolo umano che per aiutarli ci aveva quasi rimesso la pelle e che per proteggere il loro segreto stava mentendo al padre inventando quella balla.

Quando la telefonata finisce il primo a parlare è uno dei cacciatori: "Quel figlio di puttana!"
"Dean!"
"Cazzo, no, il discorso col papino no!"

"Chi cazzo siete?" 
Brontola l'Alpha, questi due puzzano di cacciatore lontano un miglio, non li avrà sul suo territorio, men che meno con un compagno di branco ferito.

"Cacciatori"
Un ringhio.

"Dean!" Dice il compare poi si volta verso quello che è chiaramente i lupo Aplha. "Io sono Sam e lui è mio fratello Dean, siamo cacciatori, MA non siamo qui su una caccia ok? Stiles ci ha chiamati qui, più o meno, è un amico, è..."
"...é famiglia" conclude Dean, e forse può sembrare esagerato, ma da quando hanno recuperato Gerome all'ospedale quel ragazzetto si era infilato a poco a poco nella loro vita -e nel loro cuore.
Avevano chat interminabili su whatsapp e videochiamate almeno una volta a settimana, più le chiamate varie.

"Famiglia" Ringhia Dereck, e cerca di trattenere la trasformazione, e sa che che la sua irritazione è la stessa del branco, Stiles è loro, punto.

Poi una voce interviene e Derek sbarra gli occhi occhi, non credeva che l'avrebbe risentita, non qui perlomeno, e non ora.

"Calma gli animi nipote, c'è abbastanza Stiles per due branchi"

Peter.

Due piani più in alto un ragazzino iperattivo si lascia andare ad un profondo respiro, si è lui, può sentirlo: è il filo rosa. 



NOTICINE

Forse non  è così chiaro, ma  
 Więzy è una parola polacca che significa "legami" .

Perchè proprio il polacco?

Perchè il mio Headcanon di 
Stiles  comprende tutta la sua vita, il mio Stiles viene dalla Polonia, lì ha passato alcuni belliissimi anni della sua infanzia e periodi della sua adolescenza, lì ha una nonna iperprottiva che parla di folletti e fate dei boschi,  che cucina Mazurek fischiettando antiche canzoni popolari....e sì è un background che esiste solo nella mia testa e non esiste nel canon, but who cares?, prima ho poi scriverò anche questa....

Perchè proprio la parola "
Legami"?

Perchè l'uomo è un animale sociale, vive in mezzo hai suoi simili e forma naturalmente dei legami, perchè Stiles in particolare è molto sociale e perchè i legami, quelli veri a volte sembra di poterli toccare con mano, nel caso di Stiles, quasi letteralmente.....

E mi fermo qui, perchè ognuno può vederci un universo nella parola Legami, questo era solo un piccolo scorcio del mio, vi lascio alle note vere e proprie.....


(1) Come potete notare in questo paragrafo e ancor più nei seguenti il mio Stiles è molto più a contatto con la sua magia di quanto non lo sia nella serie Tv, qui Stiles è "magico" da capo a piedi, è alle prime armi, ma non ha timore di provare ad usare quella magia che gli viene spontanea.

(2)Questa nota forse è un po' una cavolata, ma è un rimando spontaneo e molto palese a Doctor Who e al meraviglioso personaggio di River Song, che immancabimente ripete "spoilers" a noi e al Dottore di turno.

(3) Qui la nota ritengo che sia necessaria. Il Nemeton in questa fic ha una funzione molto
attiva e partecipe, e anche nella serie Tv ha un'importanza notevole, in questo caso si fa riferimento a quanto successo con i legami precedentemente, e quel "è stato l'albero" ...non mi sono potuta trattenere, ho dovuto scriverlo, in generale è una cosa che mi diverte particolarmente, ridurre un albero centenario dalla potenza incredibile ad un semplice "albero magio", mi piace ridicolizarlo ecco.....forse è stupido, non lo nego, ma ogni scrittrice a le sue tare, apparentemente gli alberi sono la mia :D

 

....Keep Going....

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Capitolo 3
*** awkward knowledge ***



Salve!  "A volte ritornano!" , Penso che dovrebbe essere il mio motto, l'attesa è allarmante e non ho scuse, se non che tra la maturità e la traduzione di una fic dai capitoli interminabili, mi sono semplicemente scordata di "Więzy", sì, sono una persona molto brutta, ma la memoria, (e il ricordarmi le cose in generale), non è mai stata un mio punto forte; Abbiate pazienza.....in ogni caso per i pochi lettori che forse sono rimasti (?) siamo esattamente a metà, altri 2 o 3 capitoli e "...it goes on with  call..." giungerà a termine, il seguito ovviamente è già pianificto ;)

Ma bando alle ciance, ecco a voi il terzo capitolo, buona lettura!


May


Dal capitolo precedente:

*"Famiglia" Ringhia Dereck, e cerca di trattenere la trasformazione, e sa che che la sua irritazione è la stessa del branco, Stiles è loro, punto.

Poi una voce interviene e Derek sbarra gli occhi occhi, non credeva che l'avrebbe risentita, non qui perlomeno, e non ora.

"Calma gli animi nipote, c'è abbastanza Stiles per due branchi"

Peter.


Due piani più in alto un ragazzino iperattivo si lascia andare ad un profondo respiro, si è lui, può sentirloè il filo rosa. *


"Peter." Ruggisce Derek.

"Gerome." Salutano i cacciatori.

"Sisi, entrambi vanno bene." Ridacchia il lupo.

"Che diavolo sta succedendo" Ringhia Derek lampeggiando gli occhi rossi allo zio.

"Succede nipote caro, che sono andato con il mio secondo nome dopo il fuoco: Gerome"

"E che cazzo ci fai qui? Con Dei cacciatori poi?"

"Suvvia nipote, non è carino giudicarmi per i miei accompagnatori, visto i tuoi precedenti....in ogni caso, sono qui per Stiles ovviamente"

"Perchè?"

Questa volta la domanda viene da un uomo alle sue spalle, il padre di Stiles.

"Salve Sceriffo Stilinski" Inizia tutto melassa e sorrisi affabili "sono Gerome, ero un paziente qui non troppo tempo fa, Stiles mi ha tenuto compagnia mentre ero qui, gli ho presentato i 'tutor' e siamo tipo rimasti in contatto"

Quando finisce il suo pezzo i due cacciatori si apprestano a presentarsi. 

"Dean Halloward"

"Sam Halloward, ci dispiace non essere potuti correre qui prima"

Lo Sceriffo annuisce stancamente e stringe le mani di entrambi, poi parla.

"Grazie per averlo aiutato, lui...si fida molto di voi...dice che siete disposti a rimanere" Finisce la  frase con tono interrogativo. 

"Lo siamo" Si affretta a rispondere Sam " Resteremo fino a quando avrà bisogno di noi qui"

"E il vostro lavoro?"

"Possiamo risolverlo in qualsiasi luogo con una connessione decente, possiamo restare." Conclude Dean con sicurezza.

"Bene" Conclude lo Sceriffo, poi si rivolge a tutto il gruppo.
"Penso che a Stiles farebbe piacere vedervi..."

Non appena finisce la frase un telefono suona, è quello di Scott, e a chiamarlo è proprio Stiles. Scott fa una faccia un po' stranita, ma accetta la chiamata, consapevole che tutti i lupi saranno perfettamente in grado di sentire le parole di Stiles dall'altro lato.

"Stiles?"

"Scotty-boy! Sei con il branco?"

"Uhm si, con il bra-gruppo, tuo padre e i tuoi 'tutor'...e un tizio inquietante" Gerome boccheggia un 'grazie' al beta mentre Stiles mezzo ridacchia dall'altro lato "Ok, Ok, get it, mi manderesti su il 'tipo inquietante'?"
"Sicuro?"
"Cento per cento, bro, mandalo su"

Scott chiude il telefono, poi si guarda intorno e infine guarda il lupo che non conosce; non si fida a lasciarlo solo con il suo migliore amico ferito e debole.

"Stiles chiede di Gerome" Dice a beneficio dei cacciatori e del padre di Stiles.

"Vedo di non farlo attendere allora..." Dice e inizia a dirigersi verso le scale da cui è sceso lo Sceriffo precedentemente, sentendo la tensione del gruppo che si lascia alle spalle e la minaccia ringhiata tra i denti dal nipote.

Quando arriva alla stanza Stiles è sveglio e lo aspetta.

"Ehy BigBad"

"Ehy LittleRed...come andiamo?"

Bastano poche parale, un leggero sfiorarsi delle mani e il corpo di Gerome che si siede di fianco a lui per stabilizzare il legame, quel filo rosa impalabile che sembra rafforzarsi sempre di più; più spesso, più elastico, più resistente; talmente reale da poterlo quasi toccare.

Stiles abbandona il filo dei suoi pensieri e si concentra sul lupo seduto sul suo letto.

"Io? Starò bene in poco...mio padre? Uhm, mettere le cose a posto sarà un'impresa, ma il kanima? Il kanima necessita di lavoro immediato. Ho bisogno del tuo aiuto" Conclude Stiles convinto.

"Sento che finirò sbranato o con una pallottola nel culo...ma cosa posso fare per aiutarti?"

Stiles ghigna.

"Mi devi aiutare a fuggire, possibilmente di notte: il branco posso gestirlo ma mio padre e Melissa, no e ancora no."

"Che devi fare?" Chiede il lupo con tono curioso.

"Devo...uhm vedere un cadavere, uno del kanima, ma sono bloccato qui...non ci vorrà molto, fra andare e tornare non più di un'ora e mezza."

"E questo tuo semplice 'vedere' un corpo sarà pericoloso per la tua salute?"

Stiles non risponde. Gerome annuisce.

"Passerò da te alle 2 esatte, cerca di dormire un po'LittleRed"

"Grazie BigBad, grazie"

Poi Gerome esce, quasi si scontra con Derek per le scale, quando sente il ringhio si affretta a parlare.

"Senti non voglio una lotta, ok? Non sono qui per sfidarti per la terra o altro, non sono una minaccia e non lo sono i cacciatori che sono con me...ho cercato di lasciarmi alle spalle questa città, tu hai un nuovo branco, Laura è un'avvocato a New York e Cora sta vivendo la sua grande avventura in Mexico...Io...ho un nuovo branco, decisamente non tradizionale, sono stato adottato come uno di famiglia da questi cacciatori, non so perchè e onestamente non mi interessa saperlo. Sono Peter Hale nato a Beacon Hills il 4 luglio 1992, rinato come Gerome Champell nell'agosto del 2010 a Monaco."

Quando Petere finisce cala il silenzio. Derek annuisce. Poi allunga la mano "E' un piacere conoscerti Gerome"
Ricambia la stretta e entrambi sentono che qualcosa sta finalmente posizionandosi al posto giusto, forse un giorno anche loro potranno essere a posto.

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Quando Gerome torna sono già le 2:00 e Stiles è seduto sul letto, in attesa.


"Buonasera BigBad, pronto per la serata?"
Chiede mentre si accomoda sulla sedia a rotelle nel angolo della camera.


"Io si, lei signor Stilinskii?"


"Ci porti fuori" (1)Dice Stiles ridacchiando da solo.


Mentre prendono l'ascensore Stiles inizia a spiegare come funzioni il sistema interno ed esterno delle telecamere, così che Gerome sappia come sgattaiolare fuori. 
Percorrono il corridoio e Stiles inizia a spiegare come eliminare parti di filmato da una o più telecamere.
Nel loro percorso salutano un paio di infermiere. Dopo un altro paio di svolte e corridoi finalmente ci sono.
Appena sono in obitorio Stiles si alza in piedi e guarda in alto, a destra, di solito sono li i corpi arrivati di recente, infatti trova subito il nome dell'ultima vittima: Gillan Petterson.(2)


"Potrebbe non essere carino BigBad, ma ho bisogno che tu mi lasci fare, ok? Non importa cosa vedi."


Gerome annuisce  con un gesto  secco del capo: è chiaro che quella richiesta non gli piaccia.


Stiles fa un profondo respiro, fa uscire il corpo, lo guarda, poi gli mette le mani sul petto, chiude gli occhi e tocca il legame rosso.
Lo tocca appena, come una corda, un do su un basso, che continua a vibrare e gli permette di sentire quel corpo e di ascoltare il suono della vita, della magia, del suo essere se stesso. Cerca di creare un legame temporaneo, ma risulta più complesso del previsto, non sorge spontaneo come gli altri...poi lo sente, è sottile, grigiastro e malaticcio -negromanzia, sussurra una vocina-  è legato...non è legato a lui, è un semplice filamento sfilacciato tra tanti uguali, perchè quello è un corpo, non può legarcisi fisicamente o psicologicamente, può solo toccare stralci grigi di filamenti, di legami distrutti dalla morte.
Ne cerca uno che sia affilato, selvaggio quasi, è un legame creato dalla  morte, il legame che una vittima ha con il suo assassino....continua a cercare....e alla fine lo trova: è un po' nascosto, è breve e tozzo, ha delle sfumature di nero e puzza di zolfo. È quello del kanima, lo sente. Sa chi è.
Poi la vibrazione di fondo sparisce, è il Nemeton che reclama il sangue per mantenere quel contatto che sembra proprio non piacergli.
Ritira la sua magia, toglie le mani da corpo e ondeggia un po'.
Quando torna coscientemente nel presente è appoggiato al petto di Gerome, ha il fiatone, gli tremano le gambe e le mani. 
E a giudicare dall'orologio alla parete sembra che sia passata quasi un ora.


"Stai bene?" Chiede Gerome preoccupato. "Non hai una bella cera"


"Grazie BigBad..."prende un respiro profondo, poi un altro. "Starò bene...so chi è il kanima" dice poi un sorrisetto affiora sul suo volto, è traballante, 'cattivo' e Stiles lo maneggia come se fosse un arma tenuta nel palmo per la prima volta.


"Davvero?" Chiede il lupo il sorriso altrettanto tagliente.


"Ovvio" Dice mentre si siede sulla sedia a rotelle "Mi riporti nella mia stanza?"


"Ai suoi ordini LittleRed"



Quando è di nuovo  nel letto Stiles si addormenta al volo, e Gerome dopo avergli dato un bacio sulla fronte si appresta a cancellare i video di sorveglianza, poi esce dall'ospedale.


Quando il sole sorge e la sveglia trilla segnando le 6.30 Stiles vorrebbe mettersi ad urlare, è stanchissimo, ma fa finta di niente, sorride a Melissa quando entra ad aprirgli le tende, mangia una brioche integrale con il padre e cerca di impegnarsi in una conversazione, nonostante la sensazione di nausea e il mal di testa sempre più pressante, gli assicura che non è ok, adesso, ma lo sarà sicuramente, in un futuro non troppo lontano, lo avvisa anche che fino a quando uscirà -un paio di giorni al massimo- il branco e i suoi tutor improvvisati faranno continue apparizioni.
Lo sceriffo annuisce, lo sguardo acuto si concentra sulle occhiaia del figlio, il lieve sudore sulla fronte, e pensa che siano causati dall'astinenza forzata....e Stiles finge di non accorgersene, perchè quello è più facile del dover spiegare che è una sorta di strega legata ad un albero magico, tuttavia non può impedirsi di distogliere lo sguardo quando lo vede cercare segni di aghi sulle sue braccia. Non li troverà. Può aver chiesto al branco di modificare le sue analisi, ma il punto resta: non è davvero un drogato, per cui non ci saranno ne buchi sulle braccia ne altro.


Poco dopo il padre esce per recarsi al lavoro  alla sua uscita entra Derek, e Stiles non può davvero iniziare a descivere il senso di pace che si deposita in lui e il modo in cui la sua magia sembra sapere che è al sicuro.
Al suo fianco ci sono Liam e Isaac; Malia e Scott immagina che siano stati trattenuti a scuola, in punizione come al solito.


"Buongiorno 'oh Grande Alpha' e a voi cucciolotti del mio cuore"


Derek lo guarda truce, i due ragazzi sorridono tutti fossette e si spostano sui loro piedi, gli occhi fissi su di lui, il desiderosi di toccarlo e farlo odorare nuovamente di "branco".

"Buon giorno Stiles." Dice Derek cercando di essere l'adulto della situazione.

"Pff, venite qui cucciolotti." Sbuffa Stiles aprendo le braccia, Isaac e Liam si accoccolano ai suoi lati, il primo con un' espressione adorante, il secondo vagamente imbarazzato.
I loro tocchi sono gentili, ma è evidente che tentino di toccarlo il più possibile e di lasciare sul suo corpo il loro odore, arricciano in modo buffo il naso percependo il retrogusto dei farmaci e la traccia sottile di Gerome e un vago odore di zolfo, che fortunatamente non riconducono al corpo della vittima del kanima -Gillan, si ripete, Gillan Petterson, era una persona con una famiglia e degli amici, una persona reale, non solo un numero del conteggio vittime.
Viene riportato al presente quando sente Liam, che facendo lo gnorri, gli ha dato una breve leccata sul braccio, poi Derek si affianca al suo letto, e Stiles scopre il collo per lui, l'Alpha è sorpreso ma veloce nell'avvicinarsi, e nello strofinare il palmo della mano destra lungo il collo costellato di nei e nel fare un leggero gratino alla base della nuca, che fa contorcere l'umano come un gattino coccoloso.

Fuori dalla stanza lo sceriffo è a dir poco sorpreso, ha la costante sensazione di perdersi qualcosa, come se ci fosse qualcosa di palese che dovrebbe sapere, ma che non sa. 

Quelle dinamiche di gruppo sono a dir poco strane, ma suo figlio sembra perfettamente a suo agio -anche se Jhon in tutta onestà non ricorda di essere mai stato così vicino ad uno solo dei suoi amici maschi.

"Buongiorno Sceriffo" Dice piano una voce, interrompendo il corso quasi inquietante assunto dai suoi pensieri.

"Buongiorno....Gerome, giusto?" E' una domanda retorica, di cortesia, ma non vuole allarmare quell'uomo la cui presenza gli pare ancora decisamente dubbia.

"Corretto Sceriffo." Dice con voce quasi trasognata mentre guarda nella stanza, sembra rilassato...Jhon non sa dire cosa non vada con quel tipo.....no, a dire il vero sa cosa non lo convince; è solo troppo rilassato, tutto il suo corpo è morbido, ma gli occhi sono vispi, attenti, e la linea delle labbra sembra pronta a scattare in un sorrisetto ironico; Appare rilassato, ma è sulla difensiva.

"Li conosci bene?" Chiede lo Sceriffo, cercando di non far suonare quella domanda come un interrogatorio.

Gerome inclina la testa e lo guarda solo per un secondo, di sottecchi, un occhiata valutativa che sembra lasciarlo abbastanza soddisfatto da dargli una risposta.

"Bene? Bene è molto relativo, " inizia a mezza voce "Liam e Isaac sono praticamente degli estranei per me, ma sono dei cuccioli eccitabili, questo è ovvio....Derek è, bhe tecnicamente è mio nipote, ma siamo cresciuti come fratelli, abbiamo le nostre divergenze e ci seppelliremo a vicenda maledicendo la noia del dovere organizzare il funerale, ma infondo è famiglia....e Stiles è un amico"

Gerome si volta e sembra degnarlo finalmente di uno sguardo, le labbra tese in un  piccolo ghigno che sembra assurdamente naturale sul suo volto.

"Mi rendo conto che può sembrare strana un'amicizia tra un ventitreenne e   un sedicenne-"

"Sembra quasi pedofilia." Lo interrompe bruscamente lo Sceriffo.

"Adesso non esageri Sceriffo, suo figlio non è ne stupido ne così facilmente manipolabile." Dice calmo e serio, sembra stranamente toccato da quell'accusa.(3)

"Non so quanto dovrei preoccuparmi del fatto che hai sottolineato che mio figlio non sia la tipica vittima, ma non che tua sia capace di fare una cosa del genere ad un bambino."
Dice lo Sceriffo, una delle mani in tasca, l'atra gioca inconsciamente con un filo lungo la fondina della pistola d'ordinanza.

"Stiles può essere giovane, ma sono piuttosto sicuro che in caso di manipolazione, lui sarebbe il manipolatore, non la vittima....e in ogni caso lei non conosce me, non sa di cosa posso o non posso essere capace, ma conosce suo figlio, potrei tenere un comizio di un'ora sulla mia rettitudine morale, ma alla fine lei non saprebbe quanto ci sia di vero e quanto sia inventato...." Gerome si interrompe e lascia la frase così, sospesa nel'aria, perchè vede che Jhon ha afferrato.

"Non conosco te, ma conosco lui. Buon punto. E buona difesa, " Insinua "Hai qualche accusa da cui difenderti?" Termina guardandolo sospettoso.

"Questo non credo la riguardi Sceriffo, l'unica cosa che deve sapere è che non c'è nulla di sbagliato, di sporco, nella mia amicizia con Stiles" Poi si volta per andarsene, ma Jhon gli fa cenno con la mano di aspettare.

"Sei tu che gli scrivi sempre di mattina, e videochiamate sempre il giovedì sera, giusto?" Chiede.

"Non capisco dove vuole arrivare." Replica Gerome, ormai chiusosi in se stesso.

"Potresti solo rispondere?" 

"Sì, sono io, quindi?" Chiede con aria supponente, lo Sceriffo vorrebbe prenderlo a schiaffi, come diavolo fa la gente a sopportarlo?

"Stiles ha una cotta per te" Attensta ad alta voce Jhon, e cazzo, dirlo ad alta voce lo rende così reale.

"Lo so, ed è ricambiato, MA nulla è accaduto, e nulla accadrà ora che sono fisicamente qui, Stiles ha secidi anni, me ne rendo conto, legale o meno, sono troppo vecchio per lui, ora, ma il tempo scorre Sceriffo, e una volta all'università Stiles sarà abbastanza grande per compiere una scelta sensata, e se accadrà, se lui sceglierà me, io sarò lì ad aspettarlo. Ma non è per quello che sono qui, Stiles è mio amico, le cotte possono essere passeggere, non perderò una persona speciale per un motivo simile, sarebbe solo stupido."

Concluse Gerome sentendo di essersi esposto fin troppo, e di non essere stato poi così chiaro con l'uomo di fronte a lui, ma di certo non poteva annunciare di essere un licantropo, e che il suo lupo interiore avesse riconosciuto Stiles come suo compagno -e il lupi si accoppiano per la vita, non è difficile trarre le conclusioni.

"Tu ha una cotta per mio figlio sedicenne....e non l'hai toccato....e non sei intenzionato a farlo in un fututo prossimo....e io dovrei crederti?" Chiese irato ed esasperato.

"Ci Stiamo girando attorno Sceriffo, non è di me che deve fidarsi, non è a me che deve credere, ma a suo figlio, e mi creda, ha bisogno di lei."

Jhon lo guarda come se fosse un fantasma mentre Gerome si volta e apre la porta della stanza. 


"Prenditi cura di lui Jhon, avrà bisogno di te"
Le parole di una donna che nel suo ultimo momento di lucidità l'ha supplicato di prendersi cura di quel bambino iperattivo che colora con i pastelli i muri bianchi di un ospedale che non avrebbee dovuto vedere così presto.
"Avrà bisogno di te Jhon, prenditene cura" Bisbiglia con gli occhi pieni di amore per quel bambino tutto nei e sorrisi gentili, poi la malattia torna a conquistarla per l'ultima volta, quella definitiva.


Una lacrima gli bagna una guancia, se l'asciuga e si allontana dalla stanza, Stiles avrà bisogno di lui, ma non ora, di aiuto ne ha più che a sufficienza, e in ogni caso al momento non si sente molto stabile.

Esce dall'ospedale dopo aver fatto un cenno di commiato a Melissa, poi guida verso la centrale.

***

Intanto in una stanza d'ospedale due alpha, Derek e Gerome, si abbracciano nel modo più rigido ed imbarazzante mai visto.

"Ben tornato Zio" Borbotta Derek.

"E' bello essere qui. " Dice sorridendo piano.

Ma l'attimo è rapidamente spezzato da un gemito di dolore.

Stiles non sa come abbia fatto a succedere, perchè non si è concentrato, non c'è stata nessuna magia, ma li sente lo stesso, i legami con il suo branco, fatti di sangue e di colori differenti, quello di Liam è di un bel blu oltremare, e gli si avvolge poco sopra la caviglia destra, il legame azzurrino di Isaac è una circonferenza parallela, distante circa quattro o cinque centimetri dalla precedente, e il legame viola elettrico di Malia si avvolge poco sotto lo stesso ginocchio. Tutti i legami presentano una sorta di riflesso verde, e Stiles intuisce che sia il verde del legame di Derek, del loro Alpha. Sente il branco per la prima volta, e non può non commuoversi un po'.

Spaventando tutti i presenti, ovviamente.

"Ehi?"

"Stiles?"

"Ohi?"

"LittleRed?"


"Calma. Sto bene. E' solo quella cosa con la magia, riesco a sentire il branco, e Gerome, e mio padre e Melissa. Sono belli, davvero belli e niente, la cosa mi a colpito all'improvviso. I legami sono...-fatti di sangue ripete a ruota una vocina- ...forti" 
Finisce trattenendo una smorfia, perchè quel pensiero l'ha distratto, ma contento perchè  vede che la sua scivolata apparentemente non è stata notata, e perchè vede che i lupetti più giovani sembrano inteneriti e anche Gerome e Derek hanno dei sorrisi sui loro volti.....forse è il momento buono per lasciar cadere la bomba -buono un corno, non esisterà mai un momento davvero buono.

"Attraverso i legami so anche chi è il Kanima." 

Bomba lasciata, esplosione prevista in  3....2....1....0....

"Tu cosa?! Tu come?! Da quando?!" Ringhia Derek.

"Me l'ha detto una pianta magica l'ultima volta che abbiamo preso il thè insieme" Dice ironico, poi torna serio "L'ho sentito attraverso la magia" vero a sufficienza da mantenere il battito costante, allora conclude:

" Il Kanima è Jackson Wittmore"




Noticine:

Allora, come potete vedere dalle ultime righe il mio prendere in giro il Nemeton è una costante! Le note che troverete qui sotto sono solo dei piccoli riferimenti, niente di indispensabile per la comprensione del testo. Detto questo buona estate!

Note:

(1) "ci porti fuori" è un riferimento a Star Trek, e alla velocità di curvatura, che essendo Stiles un po' nerd di suo anche nel canon, ho immaginato che potesse conoscerla.


(2) Gillan Petterson non è un nome scelto a caso. Il nome è riferito a Gillan Anderson, attrice da me adorata nella serie x-files e riscoperta anni dopo nel cast di Hannibal. Petterson è il cognome di una delle due donne lesbiche protagoniste della serie Queer as Folk, in realtà ho odiato quel personaggio con la potenza di mille soli. Ma a questa infermira deceduta volevo dare un nome significativo. Petterson perchè è un personaggio odiato, infatti l'infermiera è morta, ma ho scelto un nome positivo, Gillan, perchè per Stiles e per il branco è un punto di svolta positivo; Finalmente sanno chi è il kanima!

(3) il "sembra stranamente toccato da quell'accusa." (di pedofilia) è un chiaro riferimento a Kate e a quello che a fatto a Derek, un tasto ovviamente molto dolente per Peter, in "Więzy" Kate non è mai stata citata in modo diretto, e non credo che avverrà in futuro, giusto per chiarezza vi informo che Kate e l'incendio dell casa Hale sono avvenuti. Peter, Derek, Laura e Cora sono gli unici ad esserne usciti vivi e illesi, visto che non si trovavano a casa al momento del fuoco, ma non potevano sopportare di restare insieme, in quanto si ricordavano a vicenda quanto hanno perso, Peter è partito in viaggio per l'america, e a conosciuto i Winchester, e il mondo di Supernatural in generale, Derek è rimasto in Beacon Hills come nel canon, Laura è un avvocato a New York e Cora continua a viaggiare senza sosta alla ricerca di se stessa.

 
....Keep Going....

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