È una mia scelta

di giuggiola95p
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** È la mia scelta ***
Capitolo 2: *** Qualcosa di inevitabile ***



Capitolo 1
*** È la mia scelta ***


Buona sera fanciulli :* Non mi sono dimenticata di voi ma, la mia fantasia è sotto i piedi ultimamente e non ho scritto praticamente niente :( Ma dopo la tragica puntata di domenica boom è arrivata l'ispirazione per cui eccomi qui a distruggere i vostri poveri sentimenti con questa os (?). Sto pubblicando la os dal cell quindi mi scuso per eventuali errori che spero di correggere nel momento in cui mi metterò al pc :) Voglio dire un'ultima cosa, una mia amica mi ha pregato di scrivere un continuo, ovvero di rendere questa os in una vera e propria fanfiction a capitoli, voi che ne pensate? Suggerimenti? Fatemi sapere cosa ne pensate nelle recensioni.
 Vi bacio, buona lettura :*

 
"È una mia scelta"
 
Hook aveva portato a Storybrooke tutti i Signori Oscuri e quasi tutti gli abitanti erano stati marchiati, da lì a poche ore Caronte sarebbe arrivato a reclamare le loro anime. Ormai quasi tutti avevano perso la speranza, il loro destino era segnato ma Emma e Regina no, non potevano perdere le speranze, non ora. Nell'esatto momento in cui rimasero sole nella cripta i loro occhi si incontrarono e fu in quel momento che Regina si rese conto, guardando gli occhi verde azzurri di Emma pieni di lacrime che doveva fare qualcosa ma le parole di Emma la trafissero come una lama affilata.
<< Ti ricordi la promessa che mi hai fatto a Camelot? Che avresti fatto tutto il necessario per sbarazzarci dell'oscurità?  >>
Regina sgranò gli occhi, sapeva bene cosa le aveva promesso quel giorno a Camelot ma, non poteva farlo... ne avevano passate troppe e quella non era quella la scelta giusta, non poteva sacrificarsi, ancora.
<< Non mi piace dove vuoi arrivare. >>
 Le lacrime sul volto di Emma non avevano smesso di scorrere, sapeva a cosa stava andando in contro ma, non poteva permettere che le persone che amava potessero morire per un suo sbaglio, lei aveva scelto di legare Killian alla spada e ora lei doveva sistemare le cose.
<< Ora devi mantenere quella promessa e devi giurarmi di non dirlo a nessuno. >>
Le loro voci traballavano, Regina si avvicinò ad Emma, quelle parole confermavano ciò che le stava passando per la testa.
<< Ma per sbarazzarti dell'oscurità devi farla confluire in qualcuno e sacrificarlo. Chi? >>
Le lacrime rigavano il volto di Emma ma in cuor suo sapeva che era la scelta giusta, era l'unica.
<< Io >> 
<< No! Emma non puoi, non posso permettertelo. >>
<< Regina, non c'è un'altra soluzione. Questa è l'unica via d'uscita, non posso permettere che voi moriate. >>
Regina non era convinta di questa decisione ma, non c'era  verso di far cambiare idea ad Emma così, acconsentì ad aiutarla. Andarono da Gold per recuperare l'Excalibur che gli fu consegnata senza alcun problema.
<< Vieni da Granny's con me. >>
Emma voleva passare del tempo con la sua famiglia e ora, Regina ne faceva parte.
<< Non posso. >>
Regina pronunciò due semplicissime parole che racchiudevano mille pensieri.
Emma ne fu sorpresa ma, Regina continuò.
<< Io e Robin dobbiamo trovare un modo per proteggere Roland e la bambina da Zelena. Ti raggiungo dopo. >>
Ecco cosa aveva detto ad Emma ma, non era la sola verità. Regina stava cercando un altro modo per risolvere quella maledettissima situazione. 
 
 
        *****
 
 
Qualcosa nel piano di Emma era andato storto perchè improvvisamente fummo tutti trasportati sulle rive del lago. Pochi istanti dopo spuntò Killian con in mano Excalibur e poco dopo Emma. Alla visione di Emma Regina si avvicinò a Killian per cercare di convincerlo a smettere con quell'assurdo piano. 
<< E' ora di finirla. Non puoi semplicemente startene lì e guardare un'altra famiglia distrutta solo per avere la tua vendetta. >>
<< Cosa ti fa pensare che non possa? >>
<< Per quello che abbiamo giurato di non mensionare più. Conosco il vero motivo per cui non vuoi parlare di quello che hai fatto a tuo padre. >>
<< Mi sembra di aver già avuto questa conversazione. >>
<< Ma questa volta mi ascolterai, perchè se non lo farai te ne pentirai per il resto della tua vita, che nel tuo caso vuol dire per sempre. Quindi devi porti la stessa domanda che ti sei posto quella notte: " Che tipo di uomo vuoi essere?"
E in quel momento di esitazione Regina si fiondò sulla spada e la rivolse verso lui e gli altri Signori Oscuri e fu in quel momento che tutta l'oscurità venne risucchiata da quella spada. 
Killian cadde a terra ma, era ancora vivo.
Il volto di Regina era quasi sollevato perchè finalmente tutto aveva senso, quella era la cosa giusta da fare,quell'oscurità era destinata a lei ed era giusto che andasse a finire in quel modo. Mancava solo lei, mancava l'oscurità di colei che mi aveva salvata, che aveva cercato di far sì che la mia vita fosse felice, colei che ancora non aveva capito che mi ero innamorata di lei ma che sfortunatamente l'avevo capito troppo tardi.
Mi girai verso Emma e gli altri e con le lacrime agli occhi guardai prima Henry e subito dopo Emma, che piano piano si stava avvicinando a me.
<< Regina, no ti prego. Non puoi farlo! >> disse con voce singhiozzante, alzando la mano come a voler afferrare la spada ma, Regina si spostò.
<< Emma, non c'è altra soluzione. Non puoi perdere la tua famiglia,di nuovo, tutto questo non sarebbe successo se non fosse stato per me. Ti ho separata dalla tua famiglia per invidia, gelosia, vendetta... Siamo in questa terra per colpa mia e l'oscurità che tu hai dentro era destinata a me, ricordi? >> disse cercando di trattenere le lacrime che però avevano già iniziato a scendere copiose sul suo viso. << E non avresti ceduto ad essa se non fosse per me, ti ho chiesto di salvare Robin e non ti ho dato nessuna via d'uscita. Sono stata così stupida, ero così invidiosa di te e Killian che non potevo permettermi di perdere Robin. Lo hai fatto per me, hai sempre fatto qualcosa per aiutarmi, salvarmi la vita e io forse non ti ho mai veramente ringraziata per avermi dato la possibilità di vivere la vita che ho sempre desiderato o almeno cedevo di desiderare... E questo è l'unico modo che conosco per ringraziarti. Ora sono io che voglio fare questo regalo a te, voglio darti la possibilità di vivere questa nuova vita, con i tuoi genitori, con Henry, con Killian, con l'uomo che ami e spero che sia davvero lui colui che ti renderà felice perché nel momento in cui sei sparita, risucchiata da quel vortice, mi sono guardata intorno e quelle possenti braccia che mi stringevano non riuscivano a darmi la sicurezza che un semplice tuo gesto è sempre riuscito a darmi. Mi sono innamorata di te ma, me ne sono accorta troppo tardi... va e vivi la tua vita con Killian e si felice. >>
E in quel preciso istante avvicinò Excalibur ad Emma e risucchiò anche la sua oscurità, era tornata finalmente Emma, nel suo giacchetto rosso. Regina si avvicinò a lei e le asciugò una lacrima che aveva rigato il dolce viso di Emma, a quel gesto Emma abbozzò un lieve sorriso.
<< Eccola la mia Emma... eccola. >>
I loro occhi no riuscivano a staccarsi,entrambe avevano finalmente capito che dietro tutto quell'odio c'era molto altro. Emma non riusciva a crederci, era qualcosa che aveva cercato di reprimere per anni e stava riaffiorando tutto, nella sua mente iniziarono a scorrere flashback del suo passato, di tutti i loro litigi, dei loro sorrisi, della loro complicità e si accorse che tutto quello che provava Regina lo provava anche lei e forse non era troppo tardi.
<< Regina, non è mai troppo tardi. Possiamo trovare un'altra soluzione! Non devi per forza sacrificarti, possiamo farcela insieme, vero? >>
Le strinse la mano e una scossa calda invase entrambe. 
<< Non questa volta Emma, non questa volta. >>
 
<< Regina non lo fare, ti prego. >> le lacrime iniziarono a scorrere ancora più furiose sul volto candido della bionda, quell'insieme di emozioni la stavano distruggendo, ora che aveva capito quanto Regina fosse importante per lei non poteva perderla. << Solo ora mi rendo conto di quanto la tua presenza mi faccia star bene, di quanto io sia realmente innamorata di te. E non lo sono da ora, lo sono sempre stata ma inconsciamente ho sempre cercato di non far uscire questo amore. Che cosa stupida, ti rendi conto di quanto siamo stupide? >>
Emma strinse ancora più forte la mano di Regina.
<< L'amore è pazzo Emma, è stupido... ricordi quella volta che hai scoperto che Lili era ancora viva? Quanto tu ti sei arrabbiata? Noi non scegliamo la vita che dobbiamo vivere, è già tutto scritto ed era scritto anche questo, da qualche parte qualcuno aveva già scritto questo, deve andare così. Tieni questo amore con te quando io non potrò essere qui accanto a te. >> prese un respiro profondo e lasció la mano di Emma. << Ricordi cosa mi hai chiesto quando mi hai dato il pugnale? >>
Emma non riusciva a parlare, annui solamente.
<< Oggi ti chiedo di fare la stessa cosa, mi devi aiutare a salvarvi. Devi farlo Emma! Ho bisogno del tuo aiuto. >>
Regina avvicinò la spada ad Emma.
<< NO! Non sarò io ad ucciderti. Non posso. >>
<< Ti prego. Prendila! >> Regina non riusciva più a tenere la spada. << Ti prego, l'oscurità non rimarrà intrappolata qui dentro ancora per molto. >>
<< Non posso perderti Regina. >>
<< Non mi perderai, sarò sempre qui con te. Ma adesso devi lasciarmi andare... >>
Le lacrime coprivano entrambi i loro volti, Emma si fece forza e afferrò la spada con entrambe le mani.
<< Sarò sempre qui con te Emma, SEMPRE. Ti amo. >>
Emma non riusciva a smettere di piangere, aveva trovato il suo lieto fine e lo aveva perso.
<< Ti amo anch'io. >>
Regina si avvicinò dolcemente al corpo di Emma e cingendole i fianchi la baciò dolcemente.
<< Porterò questo ricordo con me, il nostro primo bacio, questo momento sarà stampato nei miei ricordi per sempre. Ti prego adesso fallo. >>
Emma prese tutta la forza che aveva in corpo e piantò la spada dritta nel petto di Regina che si lasciò andare contro il corpo di Emma. Quando la spada fu estratta si polverizzò e venne trasportata dal vento.  Gli occhi di Emma si piantarono su quelli di Regina che cercavano quello verdi azzurri della bionda, il corpo quasi senza vita di Regina cadde tra le braccia di Emma che, l'accascio al suolo.
<< Va bene così Emma, va tutto bene. >> furono le ultime parole di Regina prima di esalare l'ultimo respiro. Emma strinse forte a se il corpo ormai esanime di Regina, maledicendosi per tutto quello che era successo.
<< Troverò un modo per riportarti da me, fosse l'ultima cosa che faccio. >>
 

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Capitolo 2
*** Qualcosa di inevitabile ***


Buongiorno ragazzi, 
spero abbiate passato una sereno Natale, eccomi qui con la continuazione di quella che doveva essere una one shot ma, tra i vostri incitamenti e le continue idee che mi frullavano in testa ho deciso di tramutarla in una ff a capitoli. Probabilmente non pubblicherò ogni settimana perchè mi sto preparando per un esame ma, spero di non essere lentissima. Vi chiedo scusa in anticipo... Comunque spero vi piaccia :D Fatemi sapere un bacione e buone vacanze. 


"Qualcosa di inevitabile"
 

Il corpo di Regina era stato portato via dall'ambulanza, Emma aveva provato a salire ma l'avevano trattenuta.
<< Vi prego lasciatemi...Lasciatemi. >> aveva gridato quasi perdendo la voce mentre si dimenava tra le braccia dei suoi genitori. In preda alla disperazione si gettò sulle ginocchia tenendosi il volto nelle mani, non riusciva a non piangere, aveva ucciso Regina, l'aveva fatto veramente e non se lo sarebbe mai perdonato. Una piccola mano le sfiorò la spalla e lei girò lievemente il volto in modo da poter guardare l'autore del gesto, era Henry che piantò i suoi occhi su quelli rossi e gonfi della madre.
<< Se n'è andata mamma, non c'è più. Ci ha salvati, è morta da eroe. >>
<< No. >>
Emma si alzò di scatto con una strana luce negli occhi, non l'avevano mai vista così determinata.
<< Mamma? >>
<< No! Ok ragazzino? La riporterò qui, di nuovo con noi e poi saremo una famiglia. Ora che ho capito quello che provo per lei, ora che ho capito cosa significa davvero amare non posso perderla. La riporteremo a casa... >>
<< Come pensi di far tornar in vita Regina? >> chiese curiosa sua mamma staccandosi dalle protettive braccia di David.
<< Grazie a voi, grazie a quello che mi avete insegnato voi sull'amore, voi due condividete un cuore. Io e Regina condivideremo il mio. >>
Mary Margaret e David si guardarono poi MM parlò.
<< Potrebbe funzionare ma, come ci arrivi nell'oltretomba? >>
<< Hook ha aperto il portale che collega il nostro mondo con quello dei morti, giusto? >>
Tutti annuirono.
<< Perfetto, lui ci aiuterà ad aprirlo. >>
Emma si girò verso Hook che era ancora un po' stordito, seduto sull'erba. Non aveva pensato a lui fino a quel momento, era successo tutto così in fretta che non aveva prestato attenzione ad Hook. 
<< Emma... >>
Quel nome rimbombò nel silenzio e arrivò dritto alle orecchie di Emma, non aveva il solito suono, questa volta era triste... Emma aveva capito di aver ferito Hook, aveva agito usando il cuore e in quel preciso istante, nel momento in cui si era isolata dal resto del mondo confessando il suo amore a Regina aveva ferito Hook. Si avvicinò lentamente ad Hook e si accovacciò di fronte a lui.
<< Killian ascolta, mi dispiace... davvero mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto passare e per tutto quello che ti sto facendo passare ma, non era mia intenzione. Non sapevo di essermi innamorata di Regina, non... >>
<< Io si! >>
<< Cosa? >> scattò subito in piedi allontanandosi e guardando perplessa il volto del pirata.
<< Lo sapevo che ti eri innamorata di Regina, si vede lontano un miglio, si vede da come vi guardavate, dal modo in cui anche solo con un cenno vi capivate. Ero così geloso del vostro rapporto che... >>
<< Tu lo sapevi >> iniziò Emma alzando progressivamente la voce. << Tu lo sapevi e non mi hai mai detto niente? Dicevi di volermi rendere felice ma, non me l'hai mai detto. >> Emma iniziò a camminare verso la strada.
<< Emma aspetta! >>
<< Cosa? Cosa devo aspettare? Come mi posso fidare di te? >>
<< Ho sbagliato, scusa, avei dovuto dirtelo prima ma, avevo paura di perderti. Io ti amo lo capisci? >> Hook si alzò di scatto da terra per seguire Emma ma, David lo fermò.
<< Io no! Non voglio niente da te, non voglio avere più niente a che fare con te... >> 
Henry intanto stava andando verso Emma per consolarla.
<< Serve il sangue di Tremotino. >> strillò Hook.
Emma si girò di scatto.
<< Cosa? >>
<< Per aprire il portale, serve il sangue dell'unica persona che è morta ed è riuscita a tornare dal regno dei morti, serve il sangue di Tremotino. Va e riportala qui... e si felice. >>
Emma non lo ringraziò, non riusciva nemmeno a guardarlo in faccia, si diresse invece verso Tremotino.
<< Fa quello che devi Swan. >>
Tremotino non la fece nemmeno parlare, sapeva che quella era la cosa giusta da fare e non esitò un secondo, si tagliò la mano e lasciò cadere il suo sangue nel lago. Pochi istanti dopo, avvolta da una nube di fumo apparve Caronte. Emma si girò verso la sua famiglia per salutarla ma venne interrotta.
<< Noi veniamo con te. >>
<< No! Non posso mettervi in pericolo, ancora una volta. Regina si è sacrificata per non farvi andare nell'oltretomba e ora io dovrei portarvi con me? Non se ne parla. >>
<< Ma mamma!?. >>
<< Niente "Ma mamma" ok? L'ho mandata io nell'oltretomba, sarò io a riportarla. Ritorneremo insieme ma, se non dovessi tornare, se qualcosa andasse storto non preoccupatevi per me, perchè sono nel posto in cui dovevo stare. Con Regina. >>
<< Tu ritornerai... >> disse Henry abbracciandosi stretto a sua madre. << Ritornerete insieme, me lo sento. >> disse alzando lo sguardo, incontrando quello di Emma che gli sorrise teneramente per poi baciargli la fronte.
Po si avvicinò lentamente ai suoi genitori, con le lacrime agli occhi e li abbracciò.
<< Non è un addio, ve lo prometto, ci rivedremo. >>
<< Ti vogliamo bene Emma. >> disse MM baciando la guancia della figlia.
<< Anch'io. >>
Emma intanto si era allontanata dai genitori, aveva scompigliato i capelli ad Henry e aveva iniziato ad avvicinarsi alla piccola imbarcazione che c'era nel lago. Prima di salirvi sopra si girò per l'ultima volta verso la sua famiglia e gli sorrise, in quel esatto momento Emma impresse quell'immagine nella sua mente, era così che voleva ricordarli, una famiglia meravigliosa che l'amava. Prese un grosso respiro e salì sull'imbarcazione sicura che era la cosa giusta da fare, il cuore batteva forte, era sicuramente la cosa giusta da fare.
Sparì avvolta da un immensa nube di fumo con un solo pensiero che le ballava in testa.
"Ti troverò e non ti lascerò più! Sto arrivando Regina"

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