Reminescenze (Repetita NON iuvant)

di Voldemortslostnose
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Stupiscimi ***
Capitolo 2: *** Sfere di cristallo ***
Capitolo 3: *** Il peggio succede sempre a Pozioni ***
Capitolo 4: *** Fa paura a tutti ***
Capitolo 5: *** Possibilità ***
Capitolo 6: *** Puro Spirito Malandrino ***
Capitolo 7: *** Tale padre... ***
Capitolo 8: *** Potter! ***
Capitolo 9: *** Tulipani ***



Capitolo 1
*** Stupiscimi ***


Disclaimer: i personaggi citati nella storia sono di proprietà degli aventi diritto. Questa storia e tutte quelle della raccolta non sono state scritte a scopo di lucro.


Harry aveva guardato Malfoy che gli puntava la bacchetta alla gola, il viso ad un centimetro dal suo. Poi si era abbassato leggermente e gli aveva schioccato un sonoro bacio sulla fronte. Malfoy aveva lanciato uno -Yeaurgh!- spaventato ed era corso via come se avesse visto Piton ballare la macarena seminudo. Remus, dentro di sé, non aveva potuto fare a meno di sogghignare alla scena, che gliene aveva riportata alla mente una simile. Quella in cui Sirius aveva lanciato un sorriso impertinente a chi lo aveva sollevato di peso per la collottola e poi gli aveva leccato-con la punta della sua lingua bavosa da cane- il labbro superiore. Lucius Barbie Malfoy era scappato a farsi rassicurare sulla sua inclinazione sessuale dalla fidanzata Narcissa - all'erede dei Black era praticamente impossibile resistere -, mentre nei corridoi echeggiava la risata canina di Sirius.




Angolo autrice
E questi sono i traumi che ha dovuto sopportare Draco. Quello che dovrete sopportare voi leggendo questa storia piomberà sul vostro capo ogni mercoledì e venerdì (la tortura non sarà lunga). Completerò comunque la raccolta, ma siccome non sono molto brava a scrivere drabble e flashfic un parere non può farmi che piacere. Un enorme grazie va come sempre alla mia beta Mrs Moony , per aver reso comprensibile anche questa raccolta.

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Capitolo 2
*** Sfere di cristallo ***


-Chissà come mai il professor Lupin ha paura delle sfere di cristallo- si chiese Lavanda pensierosa.

Sul viso stanco di Remus comparve un sorriso stiracchiato. Quell'idiota di Sirius, al sesto anno, aveva avuto la magnifica idea di attaccare una sfera di cristallo luminescente con occhi, naso e bocca maldestramente disegnati, giusto sopra il suo letto, ed incantarla in modo che sussurrasse -Remus...la tua vita è agli sgoccioli...- non appena lui fosse stato nei paraggi. Quando il ragazzo era tornato, stravolto, dalla ronda come Prefetto, era quasi mezzanotte. A quella vista gli si era gelato il sangue nelle vene, quella cosa sembrava una testa macabra grondante sangue. Quando poi, avvicinatosi per accertarsi di cosa fosse esattamente, aveva sentito il suo nome che sembrava arrivare dall'oltretomba, aveva lanciato un urlo che aveva fatto svegliare l'intera torre Grifondoro. Aveva avuto gli incubi per mesi.

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Capitolo 3
*** Il peggio succede sempre a Pozioni ***


-Professor Lupin...- -Dimmi, Harry- Remus si era voltato per accogliere Harry, che era appena entrato nel suo appartamento ad Hogwarts torcendosi le mani con aria colpevole, mentre teneva una bacchetta in mano. 
-Ecco, beh, stamattina avremmo dovuto preparare una pozione piuttosto complessa per la quale serviva l'uso delle bacchette. Ron ha dovuto cambiare calderone perché un bambino del primo anno ha accidentalmente fuso quello che Ron usa di solito, utilizzandolo durante una lezione, e allora lui si è seduto al tavolo in fondo, quello sempre vuoto, ha presente? Ecco, Piton mi ha detto di venire da lei perché potrebbe esserci della magia oscura e vuole che lei lo controlli, dato che Ron ora è in Infermeria coperto da bubboni rossi e gialli che gli sono spuntati non appena ha agitato la bacchetta...-
Remus gli era scoppiato a ridere in faccia. -Scusa, Harry- aveva provato a giustificarsi, osservando una bacchetta presa dalla sua scrivania con un'aria che sperava potesse sembrargli professionale -A quanto pare, anche questa bacchetta ha dei problemi, lancia casualmente degli incantesimi rallegranti che non ti dico.- Harry lo guardò stranito, poi fece spallucce e gli passò la bacchetta del compagno. Aveva preso la bacchetta di Ron e si era girato per esaminarla. Ah, James aveva fatto proprio un gran lavoro, quella volta, se il suo incantesimo per impedire a Lucius di usare la magia durante Pozioni e prendere costantemente bei voti senza muovere un dito funzionava ancora così bene!

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Capitolo 4
*** Fa paura a tutti ***


-Che cosa ti fa più paura, Neville?- -Ehm...i-ilprofess- -Scusa, non ho sentito. Potresti ripetere?- -I-il professor Piton.- Remus non potette trattenere un'inflessione divertita nel rispondere che, effettivamente, Piton faceva paura a tutti. Ancora si ricordava Peter che confidava quel suo terrore per "il ragazzo coi capelli neri e lunghi ed il naso enorme entrato in Serpeverde" la loro prima notte ad Hogwarts. Poi erano cresciuti, e la paura era pian piano svanita, fino a trasformarsi in un odio reciproco. Ma era stato davvero giusto? Remus aveva smesso di chiederselo pensando a cosa avrebbe detto Peter se avesse potuto godersi lo spettacolo di Piton con un abito da donna ed un cappello a forma di avvoltoio in testa.

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Capitolo 5
*** Possibilità ***


-E se andassimo a prenderci una Burrobirra?- -Perché ho come l'impressione che tu lo dica solo per Madama Rosmerta, Ron?- Remus aveva ridacchiato, alle parole del suo alunno. Non sarebbe stata la prima volta che l'avvenenza della locandiera le procurava ulteriori clienti oltre agli habitué. Durante il quinto anno, sia Peter che Sirius si erano presi una gran cotta per Madama Rosmerta. Sirius continuava a ripetere a Peter che non avrebbe mai avuto possibilità con la bionda locandiera perché troppo diverso dal tipo d'uomo che sarebbe potuto piacerle, e Peter rispondeva costantemente che invece lui di possibilità ne aveva avute fin troppe, se non si era fatto avanti aveva perso la sua occasione. Avevano deciso di provare a conquistarla "ufficialmente" tutti e due lo stesso giorno (anche se Sirius, sbruffone come al solito, sosteneva che i sorrisi rivolti a Rosmerta avessero già fatto una buona metà del lavoro. James si era ricordato di un'espressione troppo svenevole che l'amico aveva assunto mentre guardava la "sua" Lily e aveva palesato la sua intenzione di incornarlo alla prima Luna Piena.). Ma quando ormai la conversazione languiva ed era giunto il momento che si dessero da fare, una donna dai lunghi capelli neri era entrata nel locale, e dopo che lei e Rosmerta si erano abbracciate, le aveva dato un bacio sulle labbra. Sirius e Peter, a quella vista, si erano guardati e, ripensando alla loro stupidità, erano scoppiati a ridere in simultanea.

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Capitolo 6
*** Puro Spirito Malandrino ***


Remus era andato a trovare Silente nel suo studio, e ora i due stavano passeggiando per i corridoi. Ad un tratto, sentendo rumore di passi, Silente si era bloccato e, con il puro intento di mettere alla prova gli studenti senza dover intervenire, aveva fatto scattare il Deluminatore per spegnere tutte le luci nel corridoio. Remus, curioso, aveva provato a dare una sbirciata all' oggetto per capire quali movimenti Silente dovesse compiere per farlo funzionare, ma l'altro era stato più veloce e l'aveva richiuso. L'uomo scrollò le spalle, dicendosi che molto probabilmente James avrebbe fatto saltare comunque in aria quel corridoio, per puro spirito Malandrino, anche se avesse saputo perfettamente come usare lo spegnino che avevano trafugato dall'ufficio del Preside, quella notte di quasi vent'anni prima.

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Capitolo 7
*** Tale padre... ***


Remus osservava Luna che descriveva entusiasta i Ricciocorni Schiattosi a Ginny. Quella ragazza aveva una fantasia sfrenata, ma era poco convincente. Suo padre, invece, era un grande oratore: riusciva a far credere a tutti che ciò che descriveva potesse esistere, nonostante la maggior parte delle creature incantate da lui descritte non stavano né in cielo né in terra - e dire che di creature strambe ce n'erano davvero tante... Quando aveva adocchiato Frank, incredulo e concreto per natura, lui e James ci avevano messo due settimane per convincere il loro compagno di stanza che sotto il letto di Peter c'erano solo batuffoli di polvere dovuti all'incuria (i poveri elfi domestici della scuola si erano rifiutati a priori di addentrarsi in quel cumulo di carte di Cioccorane, gelatine tuttigusti dai sapori osceni sputate e poi appiccicate alle gambe del letto e chi più ne ha più ne metta) e che non c'era nessuna "colonia selvatica di poveri Nargilli imprigionati da un sadico torturatore".

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Capitolo 8
*** Potter! ***


-Ma Horace, con tutto quello che ho da fare ti pare davvero che possa anche occuparmi degli scompensi ormonali di due adolescenti?- sbottò la professoressa McGranitt, oltremodo infastidita dalle pressanti richieste di intervento del collega. -Suvvia, Minerva... Fagli fare qualcosa che li lasci soli insieme per almeno un po' di tempo! Qualunque cosa, una punizione, un compito, una torta... Ma, ti prego, fa' in modo che stemperino questa loro dannata tensione! Se non ci scapperà il morto, avremo una nuova coppia. E finalmemte entrambi potremo lavorare in santa pace, senza dover subire in continuazione gli urli isterici che la signorina Evans lancia al signor Potter!- La professoressa McGranitt si guardò attorno, incerta, come se tentasse di trovare un qualche appiglio, una scusa che le permettesse di fuggire da quella situazione assurda. Poi, la voce magicamente amplificata di James Potter che chiedeva per l'ennesima volta a Lily Evans di uscire con lui raggiunse le sue povere orecchie martoriate, presto seguito dall'urlo di battaglia della graziosa Banshee Lily Evans, che gridava "POTTER!". Sul volto della docente di Trasfigurazione si dipinse un'espressione battagliera. -Uscire, eh? Accadrà prima di quanto James pensi!- Diciott'anni dopo,era una voce maschile, appartenente ad un giovane biondo, a gridare "POTTER!" con tono rabbioso. La professoressa McGranitt sospirò. Certe cose non sarebbero mai cambiate.

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Capitolo 9
*** Tulipani ***


Remus era entrato nell'infermeria per farsi togliere una scheggia di vetro di svariati centimetri che lo tormentava dall'ultima Luna Piena e la prima cosa che aveva visto era stato un ragazzino Corvonero del primo anno con un mazzo di tulipani al posto del naso. Il poveretto aveva bisogno di un respiratore babbano, mentre Madama Pomfrey cercava in tutti i modi di far sparire il mazzo di fiori. Ma ogni volta che lanciava un incantesimo, i tulipani si trasformavano in qualcos'altro - nel tempo durante il quale Remus aveva osservato la scena, c'erano già stati una grattuggia, una piuma, una patata e addirittura un libro di testo, probabilmente di Trasfigurazione Avanzata, a giudicare dalle dimensioni - per poi tornare il mazzo di diabolici fiori che sembravano prendersi gioco di alunno ed infermiera. Remus si era avvicinato, e senza dire nulla, aveva posato la bacchetta dalla parte dell'impugnatura sul mazzo di tulipani, che era sparito immediatamente.
Ed era stato contento come mai prima di aver sbattuto la bacchetta addosso a Sirius anni prima, esasperato dalle sue lamentele, o lui e il ragazzino si sarebbero ritrovati entrambi con ancora degli ortaggi al posto del naso.





Ok. Questa raccolta finisce qui: prima di tutto, vorrei scusarmi con chi ha dovuto aspettare così tanto per l'ultimo capitolo, ma purtroppo ho dimenticato di pubblicare. Scusate anche per la scarsissima lunghezza del capitolo. Sul serio, non mi sono resa conto della mancanza di quest'ultima drabble, assolutamente non perché ero con la testa nei libri degli Eroi dell'Olimpo, assolutamente non per questo.
Per chi non avesse visto il film/letto la serie della Guida Galattica per gli Autostoppisti, il susseguirsi dellla trasformazione in diversi oggetti è preso da una scena dell'opera. Per chi invece ha letto la serie e/o visto il film, beh, qui c'è tutto il mio amore. Forse pubblicherò una storia sulla Guida così non resterete senza la mia orrenda scrittura nel 2016, chissà.
Ultima cosa... AUGURI, e spero che quest'anno sia il migliore per tutti voi e con più Nico Di Angelo

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