Guerra per i dominatori.

di cricrifanficlover01
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


Capitolo 1. [ narratore esterno ]

“Ahhh! Maledizione!” gridò una voce da casa sua, poco prima che la porta si infuocasse davanti agli occhi di Hiccup, Astrid e tutti gli altri cavalieri, i quali avevano 23 anni.

Stephenie, la prescelta del fuoco, nonché proprietaria di quella casa la cui porta in quel momento stava andando a fuoco, camminò fuori casa pestando la terra con furia, con gli occhi rossi iridescenti e i capelli castani infuocati, segno che era irosa.

“Ora che cosa le sarà successo?” chiese Hiccup ad Astrid, guardando la ragazza allontanarsi.

Nessuno osava avvicinarsi a lei quand'era in quello stato. Nessuno tranne..

Stephenie si ritrovò bloccata da due braccia salde e muscolose. “Stephenie, fermati.” disse quella persona, con voce calma.

Stephenie sospirò. “Lasciami andare, Will.” disse lei, contraria a ciò che stava facendo il suo ragazzo.

“Non ti lascerò incendiare mezza Berk di nuovo.” disse lui, ridendo.

“Ho detto LASCIAMI ANDARE!” disse lei, strattonandolo per liberarsi dalla sua presa, non riuscendoci comunque.

“Cos'è successo?” chiese Will, guardandola negli occhi, che lei teneva bassi.

Li alzò, incontrando quelli castani del fidanzato e lasciando che anche i suoi tornarono del loro comune colore.

“Come ci riesce?” chiese Astrid ridendo, riferendosi al '' far-ritornare-in-sè '' Stephenie.

Lei alzò il braccio sinistro, su cui c'era inciso un taglio profondo.

William sospirò. “Di nuovo?” chiese, cercando di essere serio, senza riuscirci. Stephenie portò lo sguardo sull'altro braccio, dove c'era una cicatrice. Stesso taglio, un mese prima.

“Uhm..cosa stai combinando con quell'ascia?” chiese lui, poggiando una mano sul taglio ancora sanguinante.

“Spada.” lo corresse lei. “Nulla.” rispose poi, guardandolo.

“Senti, non sono un mago..o meglio, uno stregone.” disse, ridendo quasi con malvagità. [lol]

Lasciò il braccio di Stephenie ancora sanguinante, non riuscendo a fare niente con le sue '' doti '' di guardiano dei prescelti.

Lei se lo guardò, alzando le spalle e passando vicino a Will, il quale la fermò di nuovo. “No.” disse, questa volta davvero serio.

Stepphi scoppiò a ridere, correndo via.

“In ogni modo...” disse Astrid, lasciando stare quella strana coppia e girandosi verso la casa di Stephenie, in fuoco. “..meglio scoprire cosa stava facendo.” concluse.

I cavalieri entrarono nella casa della dominatrice, guardando in giro. Non c'era nulla fuori posto, a parte il fatto che tutto stava bruciando. Entrarono nella sua camera, trovando una serie di carte rimaste incredibilmente intatte.

Hiccup si sedette al suo tavolo, osservando attentamente disegni e scritte.

“Si narra che nell'isola dei dominatori siano stati catturati più di 5000 dominatori, per essere sacrificati al posto dei prescelti. Ogni anno vengono sacrificati 10 di loro.” Hiccup continuò a leggere, sentendosi gelare il sangue. “Fino a quando i prescelti degli elementi non andranno lì, i sacrifici continueranno.”

Astrid spalancò gli occhi, osservando attentamente la stanza di Stephenie, coperta di tagli da asce, spade, pugnali e altre armi.

“Sono contro i prescelti, un po' com'era Aaron, il padre di Will.” disse ancora Hiccup, cercando di capire la situazione.

“Ci vuole andare!” esclamò Astrid, capendo all'improvviso.

“Lo penso anch'io..” disse Hiccup, guardandola. “ Vuole salvare i dominatori, forse offrendosi a loro.”

“ Che mi dici di questi? Del taglio sul braccio e tutto il resto?” chiese Astrid, indicando la stanza di Stephenie a Hiccup.

“Allora vuole combattere.” disse lui, sicuro di tutto ciò.

Uscirono in fretta dalla casa della ragazza, ritrovandola lì fuori, con una fasciatura sul braccio, seduta accanto a Will.

“Dovremmo dirglielo o lasciare che sia lei a dirglielo?” chiese Astrid, guardandoli.

Era incredibile quanto quella ragazza lasciasse che la giustizia si impadronisse della sua vita. Amava Will, l'aveva dimostrato più di una volta, ora stava vicino a lui sorridendo, non preoccupandosi del futuro, minimamente.

“Grazie.” disse la ragazza di fuoco, avvicinandosi al fidanzato e stampandogli un bacio sulle labbra. Poi si diresse verso casa sua, guardandola mentre l'incendio si faceva sempre più grande.

“Beh, che fate lì impalati?” chiese lei, guardando i ragazzi davanti a lei.

Con l'aiuto dei draghi riuscirono a portare la quantità d'acqua necessaria per spegnere tutto il fuoco.

“Il tuo fuocherello brucia bene. Che ne dici di venire con noi quando facciamo esplodere le case con Rutto e Vomito?” chiese Testa di Tufo a Stephenie.

Stephenie sorrise ai gemelli. “Mi dispiace, ho cose più importanti a cui pensare ultimamente, ma...mi sarebbe piaciuto.” rispose lei, rattristendo i gemelli, ma non facendoci caso più di tanto.

Will andò via, salutando Stepphi un attimo prima.

“Stepphi...” la fermò Astrid, prima che entrasse in casa sua. “Vuoi andare a liberare i dominatori?” chiese ancora.

“Voi come fate a saperlo?” chiese lei, girandosi verso di loro e guardandoli, aspettandosi una risposta.
Non ricevendola, entrò nella sua casa, dirigendosi in camera sua e vedendo le sue carte sparse in un ordine diverso rispetto a quello in cui le aveva lasciate. Strinse i pugni, arrabbiata con i cavalieri.

Uscì di nuovo dalla casa, guardando Hiccup e Astrid. “Non avevate nessun diritto di entrare in casa mia e rovistare tra le MIE carte!” disse.

“Siamo tuoi amici! Possiamo almeno preoccuparci per te o..” disse Astrid.

“No! So cosa faccio.” rispose lei. Poi si girò, pensando di voler rientrare in casa, ma fermandosi poco prima. “Ditelo a William e siete morti.” riferì, poi continuò a camminare, entrando in casa e lasciando stare il fatto che fosse senza porta.

Era una ragazza strana. Aveva dimostrato di essere simpatica, con un buon senso dell'umorismo, ma dava importanza molto più al lato guerriero di lei. Era cresciuta come una guerriera, non poteva negare il passato. Poteva cambiare, ma probabilmente non ne aveva intenzione. Ciò che faceva era per salvare vite. Un animo buono. Avrebbe fatto di tutto per altre persone, anche sconosciute, se bisognose di aiuto; persino morire.

I cavalieri andarono via di lì, cercando di dimenticare tutto ciò che avevano scoperto. Non potevano riuscirci, ma dovevano provarci, perlomeno.

Stephenie continuò il suo ''allenamento'', cercando di pensare a qualunque modo per abbattere le persone le quali tenevano prigionieri quei dominatori.

“Devono essere davvero tanti...” disse poi, sospirando. Non poteva riuscirci da sola. Cominciò a pensare alla possibile richiesta da parte sua per i ragazzi, poteva chiedergli di aiutarla.

No, non mi aiuteranno mai.

Guardò in giro nella sua stanza distrutta senza un motivo, poi si sedette al suo tavolo, ma non per molto.

“Cosa cavolo è successo qui?!?” chiese una voce isterica che conosceva molto molto bene. “Stepphi!” gridò ancora, correndo in tutta fretta verso la camera della ragazza.

“Uhm..si?” chiese lei, alzando la testa.

“E' colpa tua, vero?” chiese l'altra, guardandola con occhi preoccupati. Ogni giorno si preoccupava sempre di più per lei..era come se stesse cambiando.

“Si..non preoccuparti, Katinne.” disse lei, alzandosi e abbracciando la sorella. Sentì i suoi lunghissimi capelli rossi posarsi sulle sue braccia. Le piacevano i capelli di sua sorella. Il colore che le ricordava il fuoco, la lunghezza incomparabile con quella dei suoi capelli..era semplicemente affascinata da essi. Aveva sempre, sempre voluto dei capelli lunghi, lisci e vellutati come quelli, ma non era possibile. Primo perché odiava tremendamente i suoi capelli e non sarebbe mai stata capace di mantenerli così lunghi, secondo perché i suoi non erano lisci, affatto.

Si separarono, Katrinne la guardò negli occhi castani, naturali.

“Va tutto bene, non preoccuparti.” disse ancora la più piccola, sorridendo.



ANGOLO AUTRICE :

I need a hero, to save me now, I need a hero ( save me now ) I need a hero, to save my life, a hero'll save me ( just in time ). -Skillet, Hero.

Ed ecco la quarta fanfiction della catena “Dominatori degli elementi”! Interessante? Ditemelo in una recensione, sempre se volete.

Dato che è passato tanto tempo volevo rimettere in chiaro alcune cose :

Stephenie è un anno più piccola dei cavalieri di Berk, quindi dato che loro ne hanno 23, lei ne ha 22. Veloce ri-descrizione : Stepphi ( soprannome ) ha capelli e occhi castani, è la dominatrice prescelta del fuoco, quando usa i suoi poteri di dominatrice gli occhi diventano rossi iridescenti e i capelli si infuocano ( solo sulle punte ). [ se volete altre informazioni che non ricordate, andatevi a leggere la ff “Dominatori degli elementi, tanto è piccola e ha solo 11 capitoli ]

William ( soprannome Will ) è il fidanzato di Stepphi, ha 24 anni ed è il guardiano dei prescelti ( domina tutti gli elementi )

Katrinne è la sorella adottiva di Stepphi, un anno più grande di lei ( 23 anni ), capelli rossi lunghi fino alle caviglie e occhi azzurri.

Per altre informazioni, che credo non vi servano, questo era solo un riepilogo di tutto, rileggetevi la mia seconda ff, come ho detto prima.

Se volete sapere come curiosità da dove ho preso l'idea di dominatori degli elementi..da Avatar-la leggenda di Aang, che vi consiglio assolutamente di vedere se non l'avete già fatto; è stata una parte della mia infanzia.

E...niente, non so proprio che dirvi XD

Stephenie è vestita un po' come Clary in”Shadowhunter : città di ossa”, sempre se l'avete visto...andate a vedervelo se non l'avete fatto *_*

E per una volta non so proprio che dirvi...LOL

Tu che stai leggendo * prende il Death note * ( il Death note è dove appunto la lista delle “cattive persone” ) ti conviene farmi capire che stai leggendo o ti aggiungo alla lista.

Si, avevo detto che [ a hero gonna save me just in tiiime ( sorry, stavo giusto ascoltando hero degli skillet ) ] ero nella lista “cattive persone”, infatti sono già morta...e ho incontrato già taaante persone...

Vabbè, ora me ne vado, che nessuno mi vuole. LOL

#inooutbycricri : ( è una sorta di nuova domanda, invece di una domanda qualunque vi chiedo se siete in o out ) siete in se ascoltate gli Skillet.

#cricririspostaalinooutbycricri(?): absolutely in, Gods!

By cricrina01.

Ps.voglio proprio vedere quanti out -.-

Ps2. Andate ora ad ascoltarli. ORA!

Ps3. Ps inutile perché comunque non ho niente da dire...LOL.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


Capitolo 2.

“So che devo preoccuparmi, Stephenie.” disse l'altra, allontanandosi lentamente e poi avvicinandosi di scatto, afferrando alcune carte dal tavolo della sorella.

“No!” esclamò Stephenie, cercando di riprendere i fogli, ma senza riuscirci.

La rossa cominciò a leggerli, restando sempre più shockata. Poi prese uno dei fogli e lo puntò davanti alla sorella, mostrandole il contenuto. “Cos'è questo?” chiese, guardandola preoccupata.

“Niente, solo..del materiale che mi ha dato Will.” rispose la mora.

“Stephenie..io sono tua sorella. Non dovresti mentirmi.” disse Katinne.

“Teoricamente non lo sei..” disse ancora Stephenenie.

Katrinne la guardò allibita, poi si girò verso la porta e prese a camminare, ignorando tutto ciò che le aveva detto la sorella. Come poteva non considerarla tale? Non era del suo stesso sangue, ma avevano sempre vissuto insieme e lei l'aveva anche protetta dalla morte.

Intanto Stephenie stava sistemando le carte al loro posto di nuovo. Ormai il numero di persone le quali avevano scoperto ciò che voleva fare era cresciuto davvero tanto e non poteva tenere ancora a lungo quel segreto. Sospirò, prendendo un pugnale, il suo pugnale, e legandolo alla cintura di pelle. In quel momento vestiva con una semplice maglia a maniche corte, le quali si fermavano sopra il gomito, scoprendo le numerose cicatrici sulle braccia, la maglia era di colore indaco, molto scuro; poi aveva dei pantaloni aderenti, ma non quanto i leggins, quasi una copia dei jeans, ma più elastici, di colore nero, stappati e a vita bassa, con una cintura dello stesso preciso colore. La cintura di pelle di colore ocra le stringeva la vita. Ai piedi aveva sempre gli stessi stivali di pelliccia, molto simili a quelli di Astrid, ma più bassi e scuri. I capelli li intrecciava quasi sempre in una treccia, una comune e semplice treccia, senza badare troppo ai ciuffi ribelli che le uscivano ogni tanto, ma non restavano lisci lungo il viso come ad Astrid, no; quelli di Stephenie si arricciavano e quindi lei con essi ne creava una ciocca sola, lasciandola sul lato sinistro del viso, ondeggiata. Quando usava i suoi poteri, e quindi i capelli si infuocavano, il laccetto con il quale chiudeva la treccia prendeva a bruciare, liberandoli da essa. Aveva con lei sempre una collana e l'anello che le diede Katrinne qualche anno prima. Inoltre, sua cugina Elizabeth le offrì un bracciale, che lei teneva sul braccio sinistro.

Uscì dalla camera, guardando la sorella adottiva e suo padre parlare in cucina, quasi completamente distrutta, gli fece un cenno con la mano come per salutarli e uscì di casa. Camminò diretta dritta dritta verso la casa di William. Doveva dirglielo; se l'avesse scoperto dai ragazzi sarebbe andato tutto in fumo e non avrebbe potuto sopportarlo.

Bussò alla porta tre volte, aspettando. Non passò più di 5 secondi che il ragazzo dai capelli neri, occhi castani e pelle abbronzata giunse alla porta, aprendola e trovandosi davanti la sua fidanzata.

“Dobbiamo parlare.” disse lei, cercando di vedere se era solo a casa, ma non riuscendo a capirlo.

“Hey, non si saluta nemmeno, oggi?” chiese lui, guardando Stephenie, passando dall'espressione felice a quella seria e preoccupata. “Qualcosa di serio?” chiese lui, chiudendosi la porta alle spalle e cominciando a camminare con la ragazza al suo fianco.

“Si.” disse lei, con voce ferma. Will aggrottò la fronte, poi continuò a camminare in silenzio, aspettando le parole di Stephhi, le quali non giunsero.

“Vuoi parlarmene o no?” chiese lui, girandosi e puntandolesi davanti.

“Io devo parlartene.” rispose lei, distogliendo gli occhi dai suoi, anche perché data la sua altezza, avrebbe potuto farle benissimo venire il torcicollo.

“Forza, sputa il rospo! Cos'hai combinato?” chiese lui, cercando di farla parlare.

“Non qui.” disse lei, guardando i vichinghi che passavano accanto a loro.

Will sbuffò, prendendola per mano e portandola in un posto isolato, non molto distante dal villaggio, solo in un bosco lì vicino. Si assicurarono di essere soli, poi Will ripose la domanda a Stepphi, aspettando la risposta.

“Ricordi...quella leggenda dei..dei dominatori prigionieri..?” chiese lei, cercando un modo per spiegarglielo.

“Non è una leggenda, è la realtà. Comunque si...perché?” disse lui, cercando di capire.

Lei deglutì, poi prese un respiro. “Libererò quei dominatori.” disse poi, non distogliendo un attimo gli occhi da quelli del suo ragazzo.

Lui la guardò con un'espressione a metà tra sorpreso e arrabbiato. “Stephenie!” disse poi, con un tono di voce un po' troppo alto. Poi continuò. “Erano 5000 dominatori, tu hai una minima idea di quante persone dovresti uccidere per salvarli?” chiese poi, prendendola per le spalle.

“Si, ma ce la farò.” disse lei.

Lui scosse la testa. “Sei una sola. Non ce la farai mai, ti uccideranno subito!” disse, cercando di farla ragionare.

“Io ho il potere del fuoco. Posso ucciderli.” disse ancora lei.

“Pensi che loro non ce l'abbiano? Come pensi che tutti quei dominatori allora siano stati catturati? Rispondi.”

“Come potrebbero essere dominatori se catturano dominatori?!?!” chiese lei, senza più parole, ma sapeva di dover credere a Will. Lui sapeva sempre tutto sui dominatori, lui era il guardiano dei prescelti.

“Loro ci ricavano qualcosa dai sacrifici. Loro ci ricavano il sangue dei dominatori e lo iniettano in normali umani!”rispose Will, dimostrando di avere perfettamente ragione.

Questo non l'aveva previsto. Si bloccò a pensare.

“Ti prego. Noi abbiamo bisogno di te. Io ho bisogno di te.” disse ancora Will.

Stephenie lo guardò, ripiegando un angolo della bocca verso il basso. Cosa doveva fare ora? Ciò che voleva lei era liberare quei dominatori. Era forte, conosceva sè stessa, ma..non capiva varie cose. La prima era come aveva potuto innamorarsi di William; aveva giurato a sé stessa che non si sarebbe mai innamorata di nessuno, ma l'aveva fatto. Era ceduta.

“Non posso permettere che queste carneficine continuino.” disse infine, respirando a fondo. “Ho fatto tanti errori, ma il più grosso è stato innamorarmi di te. Tutto questo mi sta distruggendo.” disse, prima di girarsi e cercare di tornarsene al villaggio.

“Cosa..?” chiese William basito, cercando di raggiungerla e fermarla.

“Non mi toccare.” disse, fredda, continuando a camminare quasi come se non l'avesse nemmeno sentito.

Rimase lì, fermo sotto agli alberi, guardandola andar via con il suo passo svelto. “Questo significa che mi stai lasciando?” chiese, inutilmente, perché lei ormai era già troppo lontana. Gocce di pioggia cominciarono a cadere sulle foglie, attraversando gli aghi dei sempreverdi e bagnando Will. Non se ne fece un problema. Rimase lì, ancora a lungo, bagnandosi sotto alla pioggia. Sapeva che Stephenie era una ragazza forte, l'aveva sempre saputo. Ma dopo tutte le parole dette l'uno all'altro..non credeva l'avrebbe lasciato..non se lo immaginava neanche.

Scosse la testa, muovendo con pesantezza e fatica le gambe e ritornando anche lui al villaggio.

Nel frattempo Stephenie era giunta a casa, entrata senza dire parole e tenendo la testa bassa, poi si era diretta subito in camera sua.

Si guardò intorno, poi si accasciò in un angolo, portandosi le gambe al petto e nascondendo il viso tra le ginocchia. Tra le mille gocce che la stavano bagnando e stavano cadendo sul pavimento, alcune erano salate, perché stavano uscendo direttamente dagli occhi della ragazza.

Si, lei, prescelta del fuoco o come alcuni la chiamavano “ragazza di fuoco”, stava piangendo.

“Ed ecco come finisce..con il sentirsi male per le persone che si ama...ma io non lo amo, ho solo mentito a me stessa.” sussurrò, cercando di smettere, ma non riuscendoci.

“Sono stanca..” disse ancora a sé stessa. “Stanca di essere così debole.” concluse, alzandosi in piedi e prendendo in mano una spada, poi piantandola nella parete della casa. “D'ora in poi..sarò forte.” disse, guardando il fuoco che divampava nelle sue mani, ricoprendo dopo un po' tutte le braccia, un po' spegnendosi a contatto con le gocce, ma non troppo.

Gli occhi le diventarono lentamente rossi iridescenti, cominciò a sentire il bisogno di infuocare qualcosa. Ma non lo fece. Trattenne la sua rabbia dentro di lei per far aumentare la forza e trionfare una volta per tutte su tutto il dolore segnato nella sua vita.

Basta.

Ecco cosa pensava. Soltanto basta.

Sentì qualcuno entrare nella stanza, si accorse immediatamente di chi fosse, ma tenne ancora la testa bassa.

“Amare non significa essere deboli.” disse quella persona, posandole una mano sulla spalla.



ANGOLO AUTRICE :

All the pain I tought I knew, all the tought lead back to you, back to what was never said, back and forth inside my head..I can't handle this confusion I'm unable; come and take me away. -Avril Lavigne, Take me away.

Avete presente Stephenie? ( ma che razza di domande sono, ovvio! ) bene! Allora io in questo momento mi sento esattamente come lei. Lei che per quanto si sforzi di essere forte finisce in un bagno di lacrime...esatto.

Ma vedrete grandi svolte nel suo carattere, molto mooolto grandi...

Anyway, stamattina ho iniziato a progettare la trama di una futura one-shot super super divertente...beh, almeno quello dovrebbe essere il mio obiettivo! Cioè...how to train your spider! Non chiedetemi spoiler, io non spoilero niente u.u * fa la linguaccia * LOL ç_ç Non so perché ho fatto sta faccia, mi sta simpatica :D Vi state chiedendo : ma te non eri quella che si sentiva come Stephenie??? Io : esatto...perchééé?? O.o Veramente io non riesco a essere triste..chi mi conosce lo sa bene! Perché anche se perdessi tutto in un colpo solo..come farei a non sorridere? So che ci sono persone le quali stanno molto peggio di me, perciò non me ne faccio mica un trauma!

Lalalalal...(?) Punto di domanda...non so davvero che scrivere .-. Devo ordinare i libri di Shadowhunters * risata diabolica * si, lo so, lo so, dovrei essere una pigrona che non ha voglia di leggere ff, ma i libri sono un'altra cosa...lol

Che poi no è vero...io dico di essere una pigrona per non ferire le persone dicendogli che le loro ff non mi piacciono...ok, ok, faccio schifo come amica! >.<

Ok, ora sto meglio :D ( non vi dico cosa mi è successo LOL top secret, top seeecreeet! [ disse la ragazza che non può tenere un segreto per più di un'ora XD ] )

Aaaallora, già oggi sono in ritardo con questo capitolo, ma purtroppo doma non so se riesco a pubblicare il terzo .-. No wi-fi connection LOL Questo non è divertente Cricrina, è un massacro. Yara : come quelli degli Hunger games?

Io : beeeh, non ho nessuno da ''massacrare'', quindi...no, però potremmo anche far finta!

Yara : Rue vivrà per sempreeeee!!

Io : siiii, vincerà lei gli Hunger games sta volta!!

Yara : wait, wait, wait...vuol dire che tu morirai.

Io : esatto. :D

Okay, pardon la conversazione con la mia sorella immaginaria...quando mi sento sola c'è sempre lei al mio fianco! [ peccato che non esista -.- .-. ] LOL

#cricridomanda : …... Mhm...mhm....hahahaha....avete qualche sorella o fratello immaginario?? LOL

#yararispostaallacricridomanda(?) : Io. :) Piacere di conoscerviiiii!!

Cricrina : * da una sberla alla sorella facendola cadere a terra e spiaccicarsi * Loro sono i miei lettori, i MIEI!

By cricrina01. :D

Ps. ho inserito qualcuno nella mia lista “cattive persone”...che bello, ci facciamo compagnia! XD :D

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


Capitolo 3.

Stephenie si girò, incontrando due occhi di ghiaccio.

“Mi rifiuto di crederci.” disse, poi estrasse la spada dalla parete e cominciò di nuovo a guardarsi intorno.

“Perché l'hai lasciato?” chiese Astrid, la ragazza che stava parlando con lei.

“Non fa altro che interrompere i miei tentativi di essere forte, perciò..” disse l'altra, girando la mano destra con il palmo all'aria, dove si alzò un piccolo fuocherello, con il quale si stava lentamente cominciando ad asciugarsi.

“Lui vuole solo proteggerti, lo sai bene!” disse Astrid, irrigidendosi alla vista del fuoco; un po' di quello a contatto con la pelle di una dominatrice dell'acqua ed era morta...

“Sono le cose che amiamo di più...a distruggerci.” disse la mora, osservando le piccole fiamme di fuoco.

“Oh, smettila! Perché devi sempre essere così fredda?” chiese Astrid, prendendo la prima cosa di stoffa capitata tra le mani e buttandola sulla mano destra dell'amica. “Lui ti ha insegnato tutto sui tuoi poteri, è stato lui a renderti forte!” continuò guardandola negli occhi, i quali rimanevano bassi.

“Io non sono fredda, il mondo è freddo, spietato. Se io non sarò forte, allora finirò per ferirmi soltanto..”

“Se tu cercassi la felicità in una persona il mondo non sarebbe più così spietato.” disse l'altra, girandosi con l'intento di uscire dalla stanza. Lo fece, lasciando la ragazza di fuoco da sola.

Avesse detto solo un'altra frase, cioè senza di lui non sei nessuno, allora probabilmente non sarebbe riuscita a reggerlo, perché Astrid non aveva nient'altro che ragione. Chiara e limpida ragione.

“Io posso essere forte quanto voglio!” urlò contro il muro, scagliandoci una palla di fuoco, spegnandolo subito con le sue stesse mani.

Si girò, guardando le carte sul tavolo, poi realizzò di doversene andare il prima possibile. Prese una borsa abbastanza grande, riempiendola il più possibile di spade e pugnali. Poi se la sistemò in spalla, afferrando con la mano sinistra la sua ascia e infilandosi all'anulare della mano destra l'anello. “Sarebbe bello avere un arco...o un tridente magari..vabbè, mi accontenterò.” disse poi, guardando le sue armi e poi alzando le spalle, facendo un sorrisetto abbastanza spaventoso e avviandosi nella stanza principale della casa.

“Katrinne, papà...io..vado a liberare i dominatori.” disse lei, puntandosi davanti a essi e guardandoli.

“Stepphi..no!” disse la sorella, scattando davanti a lei e guardandola negli occhi; i suoi erano lucidi, riflessi in quelli di Stephenie, totalmente asciutti, quasi come se avesse esaurito le lacrime.

“Lasciala andare.” disse suo padre, lì dietro. La rossa si girò verso di lui, basita. Cosa?!?sembrava chiedesse. “So che può farcela.” concluse lui, avvicinandosi alla figlia e posandole una mano sulla spalla sinistra. “Sono fiero di te, e non smetterò mai di esserlo.”

Stephenie gli sorrise, abbracciandolo, prima di salutarli con una mano e dirigersi fuori casa. Aveva pensato a lungo a quel giorno..sapeva di non avere un drago; 8 anni prima Hiccup le aveva addestrato un Incubo Orrendo, ma dopo un po' lei lo lasciò libero di ritornare alla vita ''selvaggia'', dichiarando di capire come il drago si sentisse.

E' ora di trovare un vero drago per me. si disse, sorridendo e dirigendosi verso uno dei tanti boschi vicino a Berk. Era sicura che avrebbe trovato il drago atteso da molto, molto tempo : un Morte Sussurrante. Molti la consideravano pazza per la sua scelta, Hiccup le diceva in continuazione di non essere mai riuscito ad addestrare un drago di quella specie, ma lei aveva la testa dura. Se voleva una cosa, la otteneva. Non c'era altra possibilità.

Camminò tra gli abeti, pestando aghi secchi e guardandosi intorno. Per qualche strano motivo stare lì la metteva a suo agio..niente umani, solo silenzio, interrotto da frusciare del rami. I suoi famigliari la consideravano asociale...ogni volta che si trovava in mezzo a persone si sentiva soffocare.

“Andiamo!Morte Sussurranteee!! Vieni quiii!!” sussurrò lei, tendendo bene le orecchie, pronta al minimo rumore e osservando la terra davanti ai suoi piedi. Sentì la terra vibrare, proprio davanti a lei. “Ci siamo!” esclamò, standosene ferma ad attendere con l'adrenalina che le saliva nel corpo.

E accadde tutto in un solo secondo...una Morte Sussurrante sbucò dal terreno, facendola cadere indietro. Le ringhiò contro, sparando degli spuntoni che per poco l'avrebbero colpita, se non fosse stato per i suoi riflessi pronti. Scattò in piedi, evitando di essere colpita facendo una ruota alla sua destra. Si rigirò, colpendo altri spuntoni con palle di fuoco e togliendoli dalla sua vista.

“Quanto ancora vuoi lottare? Giusto il tempo perché tu perda tutti gli spuntoni o..vuoi darmela vinta?” chiese lei, sorridendo e preparandosi a difendersi di nuovo, ricevendo però come risposta solo due occhi curiosi da parte del drago. Si avvicinò lentamente a lei, facendola retrocedere, ma non colpendola. “He-hey...ti sei calmato, vedo!” disse, non appena il drago cominciò a fare delle specie di fusa. Spalancò una mano davanti a esso, con l'intento di toccarlo. Quando meno se l'aspettava, però, scagliò contro di lei un'ultima spina letale, colpendola in pieno stomaco. Cadde indietro, con la schiena contro il terreno. La ragazza strinse i denti, afferrando un lato dell'''arma'' della Morte Sussurrante e estraendola il più veloce possibile dalla sua pancia. “Ah!” gemette, lanciandola lontano. Restò distesa, cercando di restare lucida ancora per un po', concentrando le sue forze nel fuoco e tendendo una mano verso il drago.

“Colpiscimi ancora e sarà la tua fine..”sussurrò stremata, con un dolore lancinante proveniente dalla ferita.

La risposta del drago? Si limitò a rimanere immobile, con la mano tesa davanti. Poi, quasi se lo sentisse, posò finalmente il muso su quella fragile, ma al tempo stesso forte, mano.

“Finalmente..” disse lei, prima di svenire.

Si risvegliò qualche tempo dopo. Guardò i rami sopra di lei e capì di essere ancora nel bosco, in quel maledetto, ma comunque miracoloso, bosco. Sarebbe dovuta morire al contatto con lo spuntone del drago, ma probabilmente quelli delle Morti Sussurranti non erano velenosi, solo taglienti e appuntiti.

Sbadigliò, cercando di tirarsi su. Ci riuscì dopo un po'; ignorò il dolore alla pancia e si alzò la maglia, controllando la ferita. Era profonda, davvero tanto, ora riusciva a vederlo, in parte si era rimarginata, ma non totalmente. Un ''buco'' come quello non poteva chiudersi tanto facilmente. Perlomeno non sanguinava più. Poi si accorse dalla maglia, quella che aveva alzato.

“Fantastico..ora non solo ho un buco in pancia, ma anche la maglia bucata e piena di sangue! Quanto sono felice! Perlomeno è sangue mio..” sghignazzò la ragazza, afferrando l'ascia non molto lontana da lei e infilzando il terreno, tirandosi su e alzandosi in piedi.

“Stupida pancia! Smettila di fare tutti questi capricci!” disse, quasi come una pazzoide che parla da sola. In realtà avrebbe dovuto restarsene in silenzio, avrebbe potuto benissimo morire.

Camminò lentamente, guardandosi intorno e cercando con gli occhi il suo Morte Sussurrante.

“Dimmi che sei ancora qui, ti prego..” disse, continuando a scongiurare gli Dei. Poi sentì un rumore basso, non molto distante da lei. Si girò e si ritrovò davanti il suo drago.

“Sei tornato!” esclamò lei, sorridendo. “Prima cosa, grazie per il buco in pancia, seconda cosa...” disse, cominciando a frugare nella sua borsa, dalla quale tirò fuori un pesce. “..grazie di esserti alleato con me..questa doveva essere la mia cena, ma chiuderò un occhio.” disse, facendo l'occhiolino e quindi chiudendo letteralmente un occhio. Le faceva venire da ridere da sola.

Il Morte Sussurrante si avvicinò, afferrando il pesce con i denti aguzzi e mangiandoselo in silenzio.

“Come potrei chiamarti?” chiese lei, girandogli intorno, mentre quello faceva degli strani versi, mai sentiti da lei. “Infilzatore di pance umane...oppure...assassino-provvisto-di-spuntoni-non-velenosi..non so, scegli tu!” disse ancora, ridendo. Le sembrava di star sognando; aveva sempre sognato di avere un Morte Sussurrante come drago, ma non aveva mai esaudito il suo desiderio. In quel momento lo trovava avverato davanti ai suoi occhi.

“Mortal-flaw, difetto mortale. Mortlaw? Che strane idee che mi vengono...” disse lei, ridendo. “Però non è tanto male..se tu sarai il mio difetto mortale...allora io sarò il tuo peccato fatale.” disse ancora, posando le mani sul suo muso.

Cominciò a camminare, andando verso il punto meno fitto del bosco e scorgendo Berk.

“Devo tornare a procurarmi una nuova maglia e due una sella da draghi..” disse, alzando la testa verso il suo nuovo drago e sorridendo.

“Ci vediamo più tardi, Mortlaw.”

Si diresse fuori dal bosco, lasciando la Morte Sussurrante nascosta da sguardi indiscreti.



ANGOLO AUTRICE :

Quante citazioni su Hunger games in questo capitolo! Davvero, se la Collins lo leggesse mi accuserebbe di plagio .-. LOL

Volevo dire che non so se gli spuntoni di Morte Sussurrante siano velenosi o no, io ho scelto di no perché volevo assolutamente fare questa scena...ma se gli spuntoni erano velenosi...addio Stepphi! Inoltre non so se un'umana può vivere con un buco in pancia...(?) Ma lei è una dominatrice del fuoco, facciamo di si!

Nel prossimo capitolo cercherò di mettere un po' tutti i personaggi, i cavalieri dico...

Realizzare di aver mal di gola per colpa della propria sorella...realizzare strani pensieri su una possibile coppia formata da elemento x e elemento y...realizzare di essere in una friendzone...realizzare che la mia migliore amica mi ha appena scritto....realizzare che l'app instagram mi si è appena bloccata in modo anomalo...realizzare che questa ff la leggono poce persone...realizzare che la mia bestie è sotto shock...realizzare di avere forse la febbre...realizzare che questo giorno sta andando di male in peggio...realizzare di star cadendo in un abisso senza fine...realizzare di...di un bel niente! LOL

Se davvero mi verrà la febbre, cosa un po' improbabile, ma mai dire mai...lascerò la ff ferma a questo capitolo...

Realizzare che questa fottuta vita non è fottutamente perfetta, cricrina! E pensarlo non mi porterà da nessuna parte .-. Realizzare che non c'è una persona al mondo che mi conosca...

Basta con sti realizzare, mi stanno facendo diventar matta :D

#cricridomanda : salvate questa povera ragazza innocente da...questo mondo spietato. LOL

#cricririspostaallacricridomanda(?) : No u.u

Statemi bene...

By cricrina01.

Ps. lo so che è un angolo autrice minicicciolo, ma...1 ho mal di testa 2 non ho voglia di andare avanti perché sennò vi spiffero cose che non devo spifferare a nessuno, nemmeno a me stessa. 

Ahh...realizzare che quando scrivo la ff mi scrivono tutti, quando finisco di scrivere e prendo il cellulare in mano non c'è una persona dico una che mi invii un mex. Che vita triste la mia, eh?

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4.

Quando arrivò a Berk si ritrovò i cavalieri davanti quasi come se sapessero ogni cosa. Probabilmente era davvero così..

“Ci spieghi dove stavi andando.?” chiese Hiccup, guardandola come se avesse commesso un crimine.

“Non ho tempo per spiegarvi, dammi una sella per drago.” disse lei, camminando verso di loro. “E non guardate la mia pancia.”

Katrinne arrivò lì un secondo dopo. Stepphi si girò verso di lei, sorridendole, ma l'espressione della sorella era totalmente diversa.

“Stepphi! Cosa hai combinato?! Sei già ferita!” disse la sorella con fare iperprotettivo, venendo respinta dall'altra.

“Non preoccuparti, sto bene.” disse, sorridendo. Rimanere viva a un passo dalla morte per lei era star bene.

Hiccup osservò la ferita, riconoscendo subito le cause. “Potresti esserti procurata questa ferita con un drago di classe sharp.” disse, osservando le reazioni sul volto della ragazza di fuoco.

“Infatti è così.” disse, annuendo. In quel momento il capo dei cavalieri la guardava come se non avesse imparato proprio niente dai suoi insegnamenti. “Non mi guardare così! Non è un semplice Uncinato Mortale..”

“Hai appena definito semplice il mio drago e non lo è!” disse Astrid, a metà tra seria e sarcastica. Forse aveva guadagnato un po' di senso dell'umorismo stando con Hiccup.

“E tu come lo definiresti confrontandolo con una Morte Sussurrante?” chiese lei, guardando la reazione di ognuno dei cavalieri.

Gran parte di loro, Hiccup, Astrid, Moccicoso e Gambedipesce, la guardavano come se avesse compiuto un'azione inimmaginabile, i gemelli invece ridevano come pazzoidi.

“Se hai addestrato un Morte Sussurrante vuol dire che riuscirai ad addestrare anche un Morte Urlante?” chiese Tufo, vedendo un futuro splendido.

“Ehm..le Morti Sussurranti sono più piccole delle Morti Urlanti...però ci posso provare!” disse lei, ridendo.

“Che tu sia riuscita ad addestrare un Morte Sussurrante è una fortuna, sarà un esemplare più calm rispetto..” cominciò a dire Hiccup, interrotto dalla prescelta del fuoco.

“Bla, bla, bla...tieni la bocca chiusa, ogni tanto..” disse lei, girandosi verso il bosco e guardando il punto in cui aveva lasciato il suo drago. “Mortlaw!” gridò, chiamandolo.

“Che nome è?” chiese Astrid, guardando Hiccup.

“Un nome con un significato che tu non puoi apprendere.” disse l'altra, aspettando la comparsa del suo drago. Non passò molto tempo, si sentì la solita scossa del terreno e poi lo si vide uscire fuori, distruggendo parte di una delle vie di Berk. Stephenie lo guardò, con un sorriso stampato sulle labbra come poche ore prima.

Gli altri indietreggiarono. Sdentato ringhiò contro Mortlaw.

“Ahh, stai buono!” disse Stephenie a Sdentato. Hiccup la guardò come per dire : cosa hai detto al mio drago?, l'altra fece spallucce.

“Non posso proprio credere che tu abbia addestrato uno di questi draghi.” disse Hiccup, cercando di avvicinarsi. Mortlaw fece un verso arrabbiato, come i soliti versetti di quelle specie di draghi.

“Quindi, fammi capire...” disse Moccicoso, collegando gli indizi. “Quel coso ti ha infilzato la pancia e ora è i tuo drago?” chiese, basito.

“Esattamente.” rispose Stephenie.

Rimsero lì ancora per qualche minuto, quando Stephenie trascinò praticamente di peso Hiccup alla bottega di Skaracchio per fargli costruire una sella adatta al suo drago, il quale lei riteneva meraviglioso e spettacolare. La ragazza rimase a parlare con gli altri cavalieri mentre il signore dei draghi procedeva nella sua nuova creazione. Avrebbe potuto costruire una sella in poco tempo, ma la ragazza pretendeva qualcosa di comodo sia per lei che per Mortlaw.

“Pensi di riuscire a scappare da Berk senza di noi?” chiese Astrid, dopo un po'.

La ragazza di fuoco alzò lo sguardo, guardandola senza capire. “Cosa intendi con ''scappare da noi'' ?” chiese, facendo un sorrisetto con aria di sfida.

“Intendo ciò che ho detto. Non ti lasceremo andare all'isola dei dominatori senza di noi.” disse l'altra, cercando di essere più chiara e precisa.

“E va bene, va bene, potete venire con me!” esclamò la dominatrice, alzandosi in piedi dalla roccia su cui era seduta e cominciando a gironzolare. “Però se vi uccidono sono affari vostri.” disse poi, riposando lo sguardo un secondo sulla dominatrice dell'acqua e poi rigirandosi.

Trovò a pochi metri da lei qualcuno che non avrebbe voluto vedere. Si, era William. C'era qualcosa di strano in lui, qualcosa che Stephenie notò subito nonostante la lontananza. Gli occhi. Gli occhi erano totalmente cambiati. Per quanto volesse essere forte anche lui era ceduto, esattamente come lei aveva fatto. Erano lucidi. Aveva davvero pianto?

“E ora che intendi fare? Cambiare strada, andartene con il tuo nuovo drago? Andare a morire?” chiese lui, anche la voce era diversa, spezzata, mancava la sua solita tonalità sarcastica.

Lei continuò a fissarlo, poi si decise a parlare. “Esatto.” rispose, poi si girò, camminando indietro verso la bottega del fabbro, per ricontrollare il lavoro di Hiccup.

Sentì dei passi dietro a lei, passi di una persona che correva. Sapeva che era Will.

“Stephenie...ti prego..almeno non mi ignorare!” chiese lui, continuando a camminare di fianco alla ragazza tranquillamente e senza sforzo, anche se lei continuava ad aumentare il passo sempre di più. Poi la superò, standole di fronte. “Almeno lasciami venire con te. Se tu muori, allora morirò anch'io.” disse, cercando di prendere una delle mani della ragazza di fuoco, non riuscendoci e ricevendo invece un pugno in piena faccia.

“Lo vuoi capire che è finita?” chiese lei, con fatica. Le parole le bruciavano nella gola, quasi come se il cuore stesse lottando contro il cervello. Strinse i denti, poi anche i pugni, ma preferì chiudere gli occhi e girargli intorno, senza causargli troppi danni. Per ora era anche troppo..forse gli aveva rotto il naso. Non le interessava più di tanto, doveva assolutamente dimenticarsi di lui. Ma come poteva farlo se continuava a girarle intorno? Non ci riusciva.

“Com'è il lavoro per la sella? Stai ancora lavorando o l'hai finita?” chiese lei, avvicinandosi a Hiccup.

Lui si girò, guardandola con i suoi occhi verdi. “Mi spieghi cosa ti ha fatto Will?” chiese lui, non rispondendo alla sua domanda, ma lasciandole tra le mani la sella terminata. Lei lo guardò con un'espressione tutt'altro che amichevole. Non le importava se lui o Astrid volessero aiutarla, lei sapeva cosa voleva fare.

“Lo so io.” rispose, cominciando a fissare la sella al drago.

“Andiamo...lui non ti ha fatto proprio niente. Pensi sia giusto trattarlo così? Voglio dire...se non vuoi più stare con lui nessuno ti obbliga a farlo, ma...tirargli un pugno in faccia non è stato un po'...esagerato?” chiese lui, osservando il lavoro dell'amica.

“Forse. Se fosse stato lontano da me non glie l'avrei tirato.” disse lei, sorridendo quando la sella fu pronta sul suo Mortlaw.

Astrid ritornò dal gruppo dei cavalieri; era stata fino a quel momento da Will con Gambedipesce, per assicurarsi che stesse bene..quella ragazza tirava pugni davvero forti a volte. Fortunatamente quel pugno non era stato tanto forte e lui se l'era cavata con del semplice sangue dal naso.

“Tu sei fuori di testa.” disse Astrid a Stephenie, tornando affianco a Hiccup.

“Ma come fai a saperlo?!” chiese l'altra, girandosi verso la bionda con uno sguardo di finta sorpresa.

“Dico davvero..Stepphi! Cosa cavolo stai facendo?!” chiese, continuando a irritare la ragazza. Alla fine finì come una brace ardente e sprigionò la sua furia con una palla di fuoco direttamente nella bottega di Skaracchio. Il fabbro accorse subito preoccupato e arrabbiato allo stesso tempo.

“Ah! Questa è già la terza volta!” disse, cominciando a versare acqua sulle fiamme.

La dominatrice tornò in sé, guardandolo. “Ooops...scusa, Skaracchio...non era mia intenzione..cioè..” cercò di spiegare. “E' colpa loro!” disse infine, puntando Hiccup e Astrid.

I due la fissarono furiosi.

“Va bene, ok. Ora prepariamoci per l'isola dei dominatori!” esclamò Hiccup, attirando l'attenzione di tutti i cavalieri.



ANGOLO AUTRICE :

Cavolo cavolo cavoloooo! Ho una cosa importante da dirvi...LOl..gli eventi di Dragon trainer 2 non si sono svolti prima di questa ff. Quindi Stoick è vivo..e Valka praticamente non esiste...Ok, sono un genio della lampada, vero? XD

Ma voi non potete capire come io mi senta quando ricevo recensioni da persone sconosciute...LOL XDXD Molte volte queste recensioni contengono parole tipo “tutte le tue storie sono bellissime” oppure “volevo da tanto farti una recensione”. Per tutti gli Dei! Fermi tuuutti!! Tu, tipo o tipa che non ho mai visto su questo fandom leggi le mie storie? Le hai lette tutte??? Permettimi di sposarti. Ok, si era capito...io ho sposato tutti i miei lettori...che a occhio, e non scherzo, sono più di 50. O.o Come posso ringraziarvi?? Ditemelo! Fino a ora ho fatto l'idiota, è vero quando la gente dice “le tue storie che le leggono tutti”...OMT...pardon, ho un cervello ritardato, me ne sono accorta solo ora. XD

Vabbé, innanzitutto grazie delle visite alla oneshot XDXD Che vi giuro sono salite su in un secondo...io non riesco a crederci XD Mentre questa ff non viene letta da proprio tante persone, ma...farmo/a lì! Metti giù quell'ascia che hai in mano! No, non cancellerò questa ff, ma scherzateee??? O.o Penso proprio di si...io voglio bene a ogni singola mia idea su cui ho scritto una fanfiction ( questo è strano )...

Ma passiamo alle cose davvero importanti! Voi conoscete il gioco a.a?? Bene, allora...so cosa provate. Non lo conoscete?? Salvatevi, ORA! Non provate neanche a installare quel gioco o il vostro cellulare/tablet finirà in mille pezzettini! SALVATEVI!!

Ok, la smetto.

E io...tra 12 giorni inizio scuola! T_T Si, di sabato! Dovrebbe iniziare il 14, no? Bene, questa scuola è fissata con il far iniziare la scuola il sabato.

Ora...lasciate che io vi dica cosa ne penso..

Ok, forse non avete capito! Il sabato è il mio giorno preferito, cavolo! Io dovrei svegliarmi alle 6 ( facciamo alle 7, così mi faccio portare da mia mamma almeno il primo giorno..T_T ) di sabato e andare in quel posto dimenticato dagli Dei ( non esagero, ho detto NON ESAGERO! ) e...ritrovarmi in una classe dove non conosco nessuno...ommieideiiii!! E poi uscire dalla scuola alle 12 per camminare fino alla stazione delle corriere ( sono specie di autobus, per chi non lo sapesse [ stormfly77 non sapeva cosa fossero LOL ] ) e poi aspettare lì, probabilmente giocando a.a o rimanendo lì impalata come un'idiota perché non ho fottutamente interneeet e non conoscerò nessuno tra quelle persone...malefiche. E se mi arriva qualche bullo a rompere?? E poi la cosa più irritante è uscire da scuola alle 12 e un quarto e arrivare a casa alle 2. Ehem...il liceo finisce prima apposta per farci studiareee!! ( almeno penso ) e io 2 ore le butto nel...ok, avete capito, penso.

E poi devo fare latinoooo...io che dicevo “pft...io non farò mai latino”...qualche settimana dopo.. “mamma..non è che posso cambiare l'iscrizione alla scuola perché ora voglio fare lo scientifico??” LOL No, Cricrina, non dovevi fottutamente farlo! In che guai ti infiliiii??!!

Scusate per la sclerata. :D

#cricridomanda : avete una triste storia tra casa e scuola anche voi o ce l'avete magari sotto casa? LOLXDXD

#cricririspostaallacricridomanda(?) : non so, cosa diresti tu...1 ora da casa a scuola...boh!

Che disagio. Sopratutto stare in corriera. E se non trovo un posto libero? Io odio sedermi vicino a gente sconosciuta!!! LOL Ho rotto, lo so. 

By cricrina01.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5.

Pochi minuti dopo erano pronti a partire. Ad andare con Stephenie c'erano Hiccup, Astrid, Gambedipesce, Moccicoso, Testa Bruta e Testa di Tufo; con i rispettivi draghi.

Ognuno aveva preso una scorta di cibo per sé, in caso non avessero avuto tempo per cacciare o pescare.

Stavano esattamente per spiccare il volo con i draghi, quando spuntò fuori Will, con al suo fianco un Cambia-ala. Tutti rimasero sorpresi, tranne Stephenie, alquanto irritata.

“Va bene, non mi vuoi tra i piedi, ma non puoi certo ordinarmi di non venirti dietro.” disse lui, guardando il suo drago.

“Ok, se proprio vuoi essere cotto da un anello di fuoco di Mortlaw quelli sono affari tuoi.” disse l'altra, spronando il Morte Sussurrante ad alzarsi in volo. Gli altri cavalieri la seguirono.

La dominatrice del fuoco ci ripensò su, arrivando al fatto che doveva portarsi dietro Will, lui era l'unico in grado di mostrargli la via giusta in quell'isola piena di insidie.

Poco tempo dopo arrivarono nel posto più conosciuto da loro : al santuario dei dominatori. C'erano stati otto anni prima, forse William c'era tornato anche più tardi.

“Cosa ci facciamo qui?” chiese Hiccup, non capendo.

“E' l'unico posto dove possiamo trovare una mappa dell'isola.” rispose l'altra, aprendo la porta del tempio ed entrando.

“Ma ce ne hai una vivente!” commentò Moccicoso, riferendosi a Will.

La ragazza frugò in mezzo a mille carte diverse, trovando la mappa più accurata, precisa, aggiornata di tutte. Uscì di nuovo, tenendo la mappa in mano e osservandola.

“Quella mappa l'ho fatta io e non c'è traccia di spiegazioni su dove potrebbero essere quei prigionieri.” disse Will scendendo dal suo drago e avvicinandosi a Stephenie, ignorando le conseguenze. “L'unico che ti può dire dove sono...sono io.” disse infine, guardandola.

Lei strinse i pugni, poi lasciando stare tutto il resto e fissando finalmente negli occhi il ragazzo.

“Bene, allora stabiliamo una specie di tregua.” disse lei, accorgendosi delle sue parole senza senso, dato che lei era l'unica in bisogno di calmarsi. Porse la mano a Will. “Amici.”

Lui la guardò, un po' sorpreso, poi afferrò immediatamente la mano, sorridendo. Non era esattamente quello che avrebbe voluto, ma lo accettava.

“Ora dimmi dove sono quei dominatori.” disse lei, prendendo un coltello e puntandolo alla gola del ragazzo. Lui indietreggiò delicatamente, guardando la lama.

“Okay, okay, ma non c'è bisogno di puntarmi un coltello alla gola!” esclamò lui.

Lei sbuffò, abbassando il coltello e rimanendo impassibile, aspettando le parole del ragazzo. Lui afferrò la mappa nella mano destra della ragazza di fuoco, osservandola come se non l'avesse mai vista. La posò per terra, poi si sedette dinanzi a essa a gambe incrociate. Stephenie l'osservò dall'alto.

“Allora..dato che noi siamo qui, dovrebbe essere il lato oscuro dell'isola, qui, a nord est.” disse lui, puntando un dito sui luoghi per essere chiaro. “Non è molto distante dalle caverne di ghiaccio, ma..molto più pericoloso.” disse.

“Pericoloso in che senso?” chiese l'altra.

“Ci sono trappole ovunque e chiunque ci vada con dei draghi per superarle..può considerare il proprio drago morto.” disse lui, osservando i draghi intorno a loro.

“Se ci andiamo a piedi quanto ci metteremo? E cosa possono causare quelle trappole?” chiese, accarezzando il muso di Mortlaw.

“Un paio di giorni, penso.” disse, rispondendo alla prima domanda. Poi si alzò in piedi. “Quando avevo circa quindici anni ero andato là, quella volta ero curioso, volevo sapere cosa succedeva..le trappole erano attive, ma io, non so con quale fortuna, riuscii a superarle quasi tutte senza riportare troppi danni. Mi inseguì una strana creatura, non so che roba sia..non è un drago...quei cosi uccidono senza pietà, peggio dei draghi. Scappai, inciampando varie volte, poi mi morse.” disse, sussultando come se si ricordasse perfettamente il dolore. “Non ho mai provato nulla di più doloroso..poi, dopo avermi morso se n'è andato, lasciandomi lì a morire. Fortunatamente avevo già previsto qualcosa del genere, portandomi dietro una serie di unguenti e robe simili, quelle rob che aiutano le ferite a guarire..” continuò. “Mi venne qualcuno a cercare. Pensavo volessero aiutarmi, ma era il contrario. Volevano uccidermi. Mi portarono in uno strano posto, ora..non ricordo bene com'era. Mi legarono a un palo, non potevo vedere nulla di ciò che stava accadendo alle mie spalle. E poi tanti colpi, uno dopo l'altro. Non abbastanza, come vedete sono vivo..perché mio padre arrivò giusto in tempo per uccidere quei torturatori e liberarmi, aiutarmi, farmi vivere.” disse, poi togliendosi la maglia e mostrando a tutti i segni sulla schiena. Segni creati da una frusta. Will era stato fustigato. Erano segni profondi, chiari, visibili anche dopo nove anni dall'accaduto. Stephenie rimase a guardarli, con gli occhi lucidi, vedendo nei suoi occhi la scena della fustigazione, lui inerme legato a uno stupido palo a soli quindici anni. Lui intento a soffrire, a gemere, forse urlare dal dolore. Ri-indossò la maglia, girandosi verso di lei. Vedeva in lui la paura, la paura di tornare in quel posto pieno di torture. Aveva paura, vero, ma lo stava facendo per lei. Lei che voleva andare incontro la morte, lei che voleva salvare la vita e sacrificare la sua per persone sconosciute.

“Perché non me l'hai mai detto? Perché non mi hai mai detto di essere stato fustigato?” chiese lei, cercando di trattenere le lacrime.

“Perché ti saresti spaventata.” disse, colpendo in pieno i pensieri della ragazza. Aveva perfettamente ragione.

“Ora sei tu quello spaventato!” disse lei, ritornando lucida e seria.

“Io non ho paura di niente.” disse. Anche lì aveva ragione, in realtà. Però era spaventato.

“Hai paura che io muoia.” disse lei, sorridendo per un secondo.

Lui abbassò gli occhi, cercando di trattenere un sorriso. “Si.” disse.

“Hai paura che io e te rimarremo per sempre solo amici.” disse ancora la ragazza di fuoco. “Beh, allora dovrai essere spaventato per tutta la tua vita.” disse, guardandolo.

Lui sospirò, come per dire Dopo tutto quello che ho fatto!

La ragazza si girò verso il resto dei cavalieri, poi prese a camminare verso di loro, bloccandosi un attimo prima. Si rigirò vero Will, guardandolo e avvicinandosi a lui. L'abbracciò, come se fosse l'unica cosa in grado di fare. Lui la strinse a sé, sperando che quello non fosse il loro ultimo abbraccio.

Stephenie si chiese se stesse sbagliando. Lei aveva messo da parte il voler avere un ragazzo, considerando il fatto ''essere deboli''. Le ritornarono in mente le parole di Astrid. Amare non significa essere deboli. Will non era certo debole, e aveva deciso di amarla. Non era diventato debole. O forse si. Quando stava per morire, lui aveva pianto per lei. Aveva pianto forse tre volte in vita sua, una di esse era la sua quasi-morte.

E se dovesse vederla in un altro modo? Se le persone piangessero non perché sono deboli, ma perché sono state forti per troppo tempo? Lui era sicuramente un esempio di questa frase.

Sciolse l'abbraccio, lasciando i suoi pensieri nella sua mente e le cose com'erano, avvicinandosi a Mortlaw.

“Andiamo a cercare vendetta, allora. Io per i dominatori, tu per ciò che ti hanno fatto.” disse, stringendo i pugni, come sempre quando cercava di essere forte o quando era arrabbiata.

I cavalieri la guardavano da un po'. Erano rimasti un po' scioccati da tutte quelle rivelazioni. Astrid sembrava quasi arrabbiata con Stephenie. Il suo volto diceva : come hai potuto SOLO abbracciarlo? Sta cadendo a pezzi e tu solo lo abbracci?

“Okay, se ci siete, se siete ancora in questo mondo dateci un segnale.” disse la mora, salendo su Mortlaw. “Dove potremmo lasciare i draghi?” chiese ancora Stephenie.

“Vicino alle caverne di ghiaccio dovrebbe esserci una radura, perfetta per i draghi.” disse lui.

“Allora partiamo.” disse lei, sicura di ciò che stava facendo. Ora più che altro voleva prendersi una vendetta anche per Will, non che le importasse poi così tanto.

Doveva innanzitutto passare attraverso le trappole senza rimanerne fritta, andare da quegli schifi di persone per liberare tutti i dominatori ancora in vita. Se moriva..beh, prima o poi avrebbe comnque dovuto morire.

I cavalieri spronarono i draghi per farli volare e in poco tempo si ritrovarono a volare nel cielo azzurro sopra l'isola dei domiantori.



ANGOLO AUTRICE :

It's been a long days, without you, my friend, and I'll tell you all about it when I'll see you again.

Scusate se ho sbagliato a scrivere qualcosa, uccidetemi. :D

Bella a tutti ragazzi, io sono Cricrina01 e oggi siamo in un nuovo capitolo! ( in?? Forese a un nuovo capitolo XD )

Se Favij legge questo mi accusa di plagio...LOL

Si, si, lo so che sto trattando troppo male Will...T_T Mi sento in colpa..ma non posso dirvi se torneranno o no insieme, non posso proprio. Nana. Che tristezza mio fratello che impreca contro il salvavita perché non gli permette di accendere il computer...fratello quel coso ti salva la vita..LOL.

No, non penso...io non so come funzia quel coso! XD

Io. Odio. Avere. il. Raffreddore! Uffa! T_T Ora si, posso dire che è colpa di mia sorella u.u LOL

Comunque...non avrei mai pensato di dirlo ma mi manca il mio migliore amico...e mi macherà per sempre T_T

Perché lui è la persona che ha rallegrato i miei giorni di esame, quando io aspettavo lo scuolabus e salivo e ritrovavo lui che mi diceva tipo ''nessuno ti vuole'' oppure ci faceva sentire strane vocine con il cellulare..e lì ci mettevamo a ridere per tre ore. Oppure dopo gli esami andavamo in un parco giochi vicino alla scuola tanto per perdere un po' di tempo invece che tornare a casa e metterci sui libri per il giorno dopo, lui stava sull'altalena e io gli facevo i video XDXD Poi c'ero io che lanciavo il cellulare nel prato ( schermo di plastica! XD ) e gli altri cercavano di fottermerlo! OMT quanti ricordi. O quando mostravo sempre a lui la voce sul dizionario di tedesco che traduceva “vu cumprà” ( giuro, c'è davvero ) e lui che mi chiedeva “ma tu ti metti a cercare ste robe durante gli esami?” LOL ma l'avevo scoperto per sbaglio! XD

Oppure durante quei minuti prima delle gite in cui lui diceva robe che mi facevano arrabbiare troppo, troooppo, e io chiedevo alla mia bestie “posso i fazzoletti?” e glieli tiravo addosso, sopratutto in faccia. Altre volte in cui durante le lezioni di religione mi appoggiavo sul muro vicino al suo banco ( lui era nell'angolo, troppa fortuna dalla sua parte! ) e prendevo in mano il suo libretto per vedere la sua collezione di 3, 4 e 5.

Che tristezza T_T Oppure quando eravamo andati in gita con anche un'altra terza di un'altra scuola e in corriera lui era davanti a me e alla gemella della mia bestie e mi faceva inca**re e allora io gli tiravo dei pugni da oscar ( LOL ), osservata da quelli dell'altra classe che mi guardavano tipo : O.o Anche perché urlavo contro di lui XDXD Sotto lo sguardo anche dei prof!

O quando a Motoria dovevamo fare i giri della palestra e dato che io li faccio velocemente e lui invece non c'ha voglia ( non perché è grasso, non è grasso, è solo pigro LOL ) io era dietro di lui e lui si era lasciato cadere su di me e io l'avevo preso prima che mi schiacciasse sul pavimento e ho fatto un giro di palestra spingendolo dalla prof. E lui alla fine a dire qualcosa tipo : visto come faccio i giri veloce? E io a sbuffare e ridere. Non penso di avergli mai dato un pugno..ma lui a me si! XDXD

#cricridomanda : avete amici maschi se siete femmine e amiche femmine se siete maschi?

#cricririspostaallacricridomanda(?) : questo individuo qua sopra XD, il fid. della mia bestie e il migliore amico del fid. della mia bestie XDXD

Ah altra cosa...una volta avevamo fatto un progetto a scuola con una psicologa e dovevamo commentare delle frasi, dicendo se erano vere o no. XD C'era capitata al mio gruppo ( capitata, il buffone della classe, cioè un tizio del mio gruppo che fa troppo ridere, ne aveva guardati tipo 30 ) una frase tipo..'' non è molto comune che due persone di diverso sesso siano amiche '' ( okay, non me la ricordo XD ) e il buffone aveva scritto : questa frase non ha senso, un'amicizia può essere anche tra una persona e un sasso. LOL

Poi ve ne dico un'altra nel prossimo angolo autrice XDXD

By cricrina01.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6.

Una volta arrivati nella zona nord dell'isola, cominciarono a cercare la radura di cui aveva parlato Will. Seguirono le sue indicazioni le quali dicevano di procedere vicino alle grotte di ghiaccio, ma più in basso, dove la temperatura era un po' più mite.

“Qui non c'è niente!” esclamò Moccicoso dopo un po', stanco di cercare.

“Non mi sono sognato la radura!” esclamò Will, continuando a guardare in giro.

“E se ora non esistesse più?” chiese Stephenie, sbuffando.

Will ignorò le voci accanto a lui, cercando di ricordare dove era andato per trovare quella radura. Era circondata da un bosco, quindi avrebbero dovuto cercare tra gli alberi. Si avvicinò a un bosco abbastanza comune, passando tra cespugli e rovi. Ignorò i graffi e continuò a farsi strada.

Finalmente giunse alla fine di quel ''cerchio'' di bosco, trovando esattamente la radura.

“Finalmente!” disse, chiamando il suo drago e i ragazzi nella radura.

“E se qualcuno si intrufolasse qui e portasse via i draghi?” chiese Astrid.

“Beh..l'unico con un problema è Sdentato. Lui non può volare. Quindi o te ne vai o lo lasci qui rischiando o te lo porti dietro mandandolo al massacro..scegli tu.” disse Will, rivolgendosi a Hiccup.

Lui ci pensò su, arrivando all'unica conclusione, un po' rischiosa. Non poteva andarsene e certo non poteva nemmeno mandare Sdentato al massacro.

“Rischio lasciandolo qui. Ho modificato un po' la coda..e penso che dovrebbe funzionare così. Dovrebbe riuscire a volare anche senza di me.” disse Hiccup, azionando una leva vicino alla sella di Sdentato, legata alla coda.

Una volta lasciati i draghi, uscirono dalla radura, poi dal bosco circostante, guardandosi intorno. Lì vicino c'era un sentiero. Secondo Will avrebbe dovuto portare alle zone più a est, così decisero di continuare procedendo con esso. I passi dei ragazzi erano veloci, abbastanza attenti e agili, tranne quelli dei gemelli. Quando i piedi di Will toccavano il suolo non si sentivano neanche, cosa strana e inquietante al tempo stesso, ma molto utile per non essere sentito. I passi di Stephenie e Astrid si equivalevano, silenziosi ma non troppo. Quelli di Hiccup causavano un leggero rumore dalla protesi. Moccicoso e Gambedipesce cercavano di essere silenziosi, di capire come facesse Will, ma non ci riuscivano. I gemelli procedevano pestando il terreno con forza e non fregandosene del rumore.

Dopo una mezz'ora buona di cammino arrivarono in un luogo piuttosto strano. Un corridoio stretto si formava tra due alte mura, sicuramente qualcosa di artificiale, creato dagli umani.

“Che posto è questo?” chiese Hiccup, guardando le mura.

“Shht!” esclamò Will con un dito davanti alla bocca, passando davanti a tutti e osservando quel luogo. Poi si girò verso di loro, con un mezzo sorriso sulle labbra. “Signori e signore..benvenuti nella prigionia dei dominatori.”

Stephenie scattò in avanti, alzando la testa, guardando le mura con la bocca aperta. Non se l'era proprio immaginata così. Era qualcosa a metà tra spettacolare e spaventoso. Si avvicinò in tutta fretta al corridoio,tentando di entrarci, ma venendo bloccata da Will, il quale la prese e la riportò indietro di peso.

“Lasciami andare!” ringhiò lei, cercando di liberarsi.

“Tu cosa pensi ci sia lì dentro?” chiese Will a Stepphi, aspettando una risposta.

“Non lo so..forse che finisca il corridoio e ci sia un enorme spazio cinto da queste mura.” disse lei, cercando di pensare. Perché le stava facendo quelle domande? Cosa voleva dire?

“E pensi che lì ci siano subito i dominatori?” chiese ancora.

Lei sospirò. “Se no ci sono i dominatori, allora cosa c'è?”

Will sorrise, annuendo per chissà cosa con la testa. Lei socchiuse gli occhi. “Trappole mortali.”

“Cosa..?” disse la ragazza, provando a osservare la fine del corridoio. Era troppo lontano. Quel corridoio era lungo almeno una cinquantina di metri.

“Quando sarai pronta andremo.” disse lui, lasciandola e prendendo in mano una spada, la quale era stata fino a quel momento nascosta sotto il suo mantello.

“Perché? Se non sono pronta cosa succede? Muoio?” chiese lei, cercando di capire la tanta preoccupazione del ragazzo.

“No. Non puoi più tornare indietro.” disse lui.

Lei lo guardò confusa, allora il guardiano fece alcuni passi verso il corridoio,, fermandosi poco prima, poi entrando effettivamente. Tornò indietro subito, come se una trappola stesse scattando. Ed era così.

I ragazzi indietreggiarono, spaventati. Stephenie aveva gli occhi fuori dalle orbite.

Le due pareti..si stavano avvicinando l'una all'altra. Si stavano chiudendo, stavano diventando una sola parete. La ragazza di fuoco deglutì, sedendosi a terra.

“E' per questo che bisogna essere veloci...o si finisce come questa.” disse poi, prendendo una pigna da terra e lanciandola tra i muri, distanti poco più di dieci centimetri. I muri si unirono, si sentì solo lo scricchiolare della pigna, schiacciata. Realizzare che quello sarebbe potuto essere il destino di tutti loro non era facile, per niente. Potevano morire in un istante.

“Cosa c'è dopo queste mura?” chiese ancora la prescelta, rialzandosi in piedi. “Dove sono i dominatori?”

“Ti ho portata fino a qui per farti capire che tu non puoi liberarli!” disse Will guardandola.

“Rispondi alle mie domande.”

Il ragazzo sospirò, guardando il corridoio, in quel momento inesistente. “I dominatori sono molto, molto lontani..questo è solo l'inizio.” disse.

Stephenie prese la spada dalla mano del ragazzo, puntandogliela di nuovo alla gola. “Io ti ho chiesto solo dove sono i dominatori, non se sono lontani o vicini o che ne so!” disse, irosa.

“Io so solo che morirai prima di trovarli.” disse, stranamente pessimista. Di solito pensava alle cose al meglio, considerava il pessimismo qualcosa capace di distruggere sogni e pensieri. Non era mai stato pessimista...mai tranne che in quel momento. No, qualcosa non andava. Tutto non andava.

Abbassò la spada di sua volontà, limitandosi a starsene zitta e lasciargli pensare ciò che voleva.

“Quando si riapriranno quei muri?” chiese ancora. “Rispondi almeno a questo.”

“Fra qualche minuto. Ma non sarai pronta per entrare.” disse, alzando una mano davanti a lui diretta verso la ragazza, quasi come a fermare le parole che stava per pronunciare. “Tutte le battaglie in cui sei sopravvissuta fin'ora..non erano nulla. Considerale nulla. Sei quasi morta per nulla. Cosa pensi di fare adesso? Morire alla prima difficoltà che ti si pone davanti? O tornare indietro a Berk con un po' di sanità mentale? Tu non ce la puoi fare! Io stesso sono quasi morto! Se non ci fosse stato mio padre sarei morto. Non c'è nessuno a proteggerti, Stephenie. Sono troppo debole.”

Quella era forse la prima volta che lo diceva. Era troppo debole per proteggerla. Quelle parole le vagavano nella mente, cercando inutilmente una via d'uscita. Non c'era scampo, non c'erano soluzioni. Ma nonostante tutto no, lei non era una che si arrendeva facilmente. Avrebbe lottato, si sarebbe ferita, sarebbe svenuta, avrebbe sofferto, forse addirittura salvato qualcuno dei suoi amici o forse sacrificato uno di loro per liberare quei dominatori e tornare a casa. No, se quella era una sfida non sarebbe morta. Non l'avrebbe mai fatto. Non la entusiasmava il ''sacrificare qualcuno dei suoi amici'', ma se avrebbe proprio dovuto..l'avrebbe fatto. Avrebbe ucciso con le sue stesse mani. Squarciato corpi con spade e coltelli, colpendo altre minacce con il fuoco rovente che scorreva le nelle vene. Utilizzare armi non era mai stato il suo forte, amava usare la sua risorsa naturale di dominatrice. Però aveva sempre voluto imparare a impugnare correttamente spade, usare non per il loro scopo asce e imparare a scoccare frecce dagli archi. Sopratutto quest'ultima cosa.

“Non posso.” disse ancora lui, deglutendo e cercando di andare via. Lei lo fermò.

“No. Io non morirò. E poi non eri quello ''se muori tu muoio anch'io'' e blablabla??” chiese la mora. “Non eri il guardiano dei prescelti, colui che doveva proteggere con la sua stessa vita i prescelti? Uhm?”

Lui si girò. “Ho fatto ciò che potevo. Ora non sono affari miei se muori o no. Ho fatto ciò che potevo.” disse, respirando profondamente e girandosi di nuovo, camminando lentamente.

“Will!” gridò la ragazza, cercando di fermarlo. Ma lui continuava a camminare.

Cosa aveva fatto? Perché l'aveva fatto? Aveva perso Will in un solo istante. Era tutta colpa sua, ma invece di ammetterlo aveva cercato di fingere, fingere ancora e ancora.

“Io non posso andare senza di te.”



ANGOLO AUTRICE :

No, not gonna die tonight, we're gonna stand and fight forever ( don't close your eyes ) No, not gonna die tonight, we're gonna fight for us togheter..no we're not gonna die tonight. -Skillet, not gonna die.

Okay, l'avete capito che mi piacciono gli Skillet XDXD No, non mi piacciono..li amo...XD LOL

Nooo, no, Cricrina...perché dovevi far finire il capitolo lìì?? Cosa le dice Wiiiillll?? DEVO SAPERLO! Ammettetelo, siete così. °.° che bella sta faccia...sono un genio.

No, non lo sono. XD

Eeee io sto a scrivere e ritorno su efp e ritorno a scrivere..perché? Perché c'è il temporale e con l'internet che ho qui...la linea va e viene! Che felicità! Ecco, adesso è tornata. * torna su efp * ok niente di nuovo. XD

Sappiatelo, io sono quella ragazza onnipresente su efp, in Dragon trainer, ho letto tutte le storie, anche se certe non le ho recensite, ho letto tutte le recensioni di qualunque autore, io so tutto...TUTTO. Ho letto le recensioni che hai lasciato alla storia “Almeno tu, nell'universo” di Astrid lover le ho lette tutteee!! Okay, faccio paura...meglio Muhaahahahahah!

Nonostante tutto, quello di cui volevo parlarvi oggi è..il mio compleanno! Hahahah..si!

Siamo in anticipo...di molto...ma vabbè

Come qualcuno sa, il mio compleanno è il 16 ottobre...lo so, lo so, è ancora il 2 settembre...ma si sta avvicinando, abbi pazienza cricrina! E dato che io non ho mai festeggiato un compleanno appropriatamente ci terrei che mi mandereste almeno un messaggino minicicciolo ( LOL XD ) qui su efp, oppure se avete il mio numero su whatsapp o se mi seguite su instagram lì. Che ne so! Se avete tutte le occasioni elencate sopra e volete rendere questa ragazza felice dopo scuola perché è il suo compleanno e la rompete sia su efp, su whatsapp e su instagram...ne sarei onorata. Viva i rompico***oni!! :D

Se non mi mandate un messaggio la domenica dopo vengo a casa vostra di persona e vi sgozzo con una katana. u.u

Dato che ho chiesto a mia mamma : cosa mi regali per il compleanno?? :D E lei ha risposto : Boh. Quindi...

#cricridomanda : cosa pensate dovrei ricevere per il mio compleanno?? Perchéonestamente non lo so neppure io. XD

#cricririspostallacricridomanda(?) : andare a fare il Bungee jumping oppure buttarmi con il paracadute!

Ha.ha.ha...un tizio su instagram ha postato una foto dove c'èscritto ''lista delle ragazze a cui piaccio'' e sotto un foglio bianco. Muhahahahahah...LOL A me divertono ste cose! XD

Sarà perché non ci metto più di tre secondi ad attirare ragazzi? Tipo l'altra volta ero...dov'ero? In un negozio che non ricordo quale..XDXD...e mi sono accorta che una specie di nanetto strambo mi guardava...ehm...amico, io stavo guardando quel figo laggiù sai....non gli somigli per niente. XDXD

E' cosìche funziona...cotte e controcotte! XDXD ( la modifica cricriniana di ''mosse e contromosse'' del presidente Snow in Hunger games ) Che poi...presidente Snow significa presidente neve...che tristezza i cognomi americani...XD

No, le mura sopra non le ho copiate da the maze runner! O meglio..si, ma non de tutto. XD

By cricrina01.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7.

Will si girò, incrociando lo sguardo della ragazza.

“Si, tu puoi..non vuoi, ma puoi.” la corresse, restando girato.

“Va bene!” esclamò, alzando le braccia all'aria. “Non voglio! Okay?” chiese ancora, non sapendo esattamente cosa dire.

“Mi stai supplicando di venire con te?” chiese lui, con un sorrisetto stampato sulle labbra.

Lei gli si avvicinò immediatamente, tirandogli un pugno in pancia. “Io non supplico mai nessuno!” gli gridò contro, mentre lui si piegava a terra con le mani sulla pancia.

“Tu mi STAI supplicando.” sussurrò lui, cercando di rialzarsi in piedi, ma finendo giù poco dopo, spinto dalla ragazza di fuoco.

“Senti..se vuoi vieni, se non vuoi stai lì.” disse lei, girandosi verso le mura, le quali cominciavano lentamente ad aprirsi.

“Tu non ci andrai senza di me...” disse ancora il ragazzo spiaccicato a terra.

“Stai zitto!” esclamò l'altra. Si avvicinò al corridoio, guardando dentro. Non c'era via d'uscita, bisognava per forza entrarci, correre velocemente e arrivare laggiù. Una volta chiusi i muri, avrebbero dovuto aspettare un po' per poter uscire. Ma quel ''non si torna indietro'' di Will la metteva a disagio. Cosa voleva dire? Magari se riuscivano a entrare le mura non si aprivano più..?

“Cosa succede se arriviamo laggiù?” chiese dopo un po', cominciando a pensare.

Il guardiano si rialzò da terra, avvicinandosi alla mora. “Per prima cosa le pareti rimangono incollate fino al sorgere del sole il giorno seguente..” cominciò a dire, interrotto per un secondo da un ''oh, grande'' da parte di Stepphi. “E poi...sai, quelle belve che mi hanno attaccato a quindici anni..dovrebbero essere ancora lì, vive e vegete.” disse ancora.

“Possiamo attaccarle con il fuoco?” chiese lei, cercando un modo per rimanere in vita.

“No.” rispose secco lui.

“Con l'acqua? Possiamo annegarle?” chiese, guardando verso Astrid.

“Non penso. Quanta acqua ci vorrebbe per farle annegare? Astrid non può usare tutte le risorse del suo elemento.” disse lui.

“Se posso dire la mia...perché non ci arrampichiamo sopra i muri quando sono chiusi e guardiamo cosa c'è laggiù?” chiese Astrid, avvicinandosi ai ragazzi.

“Le pareti sono lisce e alte almeno una trentina di metri..non c'è modo per arrampicarcisi.” disse Will, rivelando il pensiero di Astrid totalmente inutile.

“E perché non abbiamo portato i draghi fino a qui? Il pericolo parte da qui, non è così?” chiese Hiccup a Will.

“Per noi umani, ma non per loro. Si, forse un drago normale sarebbe riuscito a fuggire, ma per Sdentato non ci sarebbe stata via di fuga. Credimi.” disse ancora, rispondendo con pazienza a tutte le domande di cui sapeva le risposte.

“Come facciamo a uccidere quei cosi?” chiese ancora Stephenie, immaginandosi quello che doveva esserci alla fine di quel corridoio.

“Tu non puoi ucciderli..devi fuggire. Devi essere veloce.” rispose il guardiano. Lei si girò verso di lui, fissandolo. Ecco cosa intendeva con ''non sei ancora pronta''. Poteva essere forte e agile quanto voleva, ma non era abbastanza veloce, secondo ciò che pensava Will.

“Quanto veloci bisogna essere?” chiese lei, osservando i ragazzi; di sicuro se la velocità era richiesta non c'erano molte possibilità di uscirne vivi per loro, sopratutto per Hiccup, con la sua protesi, Gambedipesce e i gemelli. O forse loro erano in grado di darsela a gambe. Si, forse loro si.

Era strano sentire quelle parole dalla bocca di Will. Era sempre stato uno in grado di affrontare i problemi, ma questa volta doveva fuggire. Non era mai fuggito. Quel posto rendeva la ragazza di fuoco sempre più spaventata, cosa in parte nascosta dalle sue domande, le quali facevano in modo che sembrasse quasi piena di voglia di entrare lì dentro, come se non potesse aspettare ancora a lungo.

“Bella domanda.” commentò lui, prima di risponderle. “Mi hanno morso, una volta. Ma devo dire che allora non ero veloce, affatto. Ero ancora come lui.” disse, puntando il dito verso Hiccup. “Inciampavo varie volte, mi guardavo indietro..e stavo per uscirne perfettamente salvo. Quindi ho ideato un piano, ma alcuni di voi devono aumentare la loro velocità.” disse, sedendosi a terra e prendendo un bastoncino. Tracciò dei segni sul terreno arido, non molto chiari, utili soltanto a lui. “Alcuni di noi, quelli meno veloci, dovranno entrare per primi e attirare quelle bestie da loro, in modo che l'altro gruppo, quello dei più veloci, entrerà più tardi, quando le mura avranno già cominciato a chiudersi. Attaccheranno dalla parte opposta.”

“Attaccheranno?” intervenne Stepphi. “Non avevi detto che dovevamo scappare?”

“Si, ma...non possiamo correre all'infinito. Ci stancheremo presto. Quindi..almeno un taglietto con una spada glielo possiamo procurare..” disse, cercando di pensare.

“Ma mi spieghi cosa ti passa per la testa?! Prima mi dici che dobbiamo scappare, poi che dobbiamo attaccare! Deciditi una buona volta!” gridò irosa Stephenie, mentre i suoi occhi si facevano rossi iridescenti.

“Shhht!” esclamò il ragazzo, scattando in piedi e tappandole la bocca. Non per molto, dato che lei gli morse la mano.

“Au!” esclamò l'altro, guardando il segno sulla mano. “Tu impara a fare silenzio per una buona volta!” disse, non forte quanto l'altra.

“Ah, e ora cosa stai facendo TU? Silenzio?!?” chiese ancora lei.

Hiccup e Astrid si intrufolarono tra i due. “Fermi!” dissero all'unisono, tenendo la voce bassa come consigliato da Will.

“Bene..allora fai le squadre.” disse lei, camminando via.

“La squadra numero uno sarà quella dei più veloci : io, Stephenie, Astrid e i gemelli.” cominciò a dire, interrotto da Moccicoso.

“Vuoi dire che tu prendi quei due al posto mio?” chiese lui, adirato.

“Si. Sono più veloci di quanto sembrino e inoltre sono molto bravi nel creare esplosioni. Potrebbero tornarci davvero utili.” disse. “L'altro gruppo sarà formato da Hiccup, Gambedipesce e Moccicoso.” concluse, avvicinandosi poi a Gambedipesce. “Cerca di essere il più veloce possibile, non ti fermare, non guardare indietro.”

Il biondo annuì, un po' preoccupato per la sua sorte.

Will si girò, camminando verso Stepphi e posandole una mano sulla spalla. “Quando vuoi andare?” chiese, mentre lei si girava basita.

“Me lo stai davvero chiedendo?” chiese, guardandolo negli occhi.

“Si.” rispose semplicemente lui.

La ragazza alzò lo sguardo al cielo, osservando la posizione del sole e deducendo che fossero le cinque del pomeriggio. “Domani mattina, penso.” rispose.

“Ne devi essere sicura, o non andiamo.” disse, prima di girarsi e tornare tra il resto del gruppo.

Lei rimase lì da sola, vicino a un bosco, guardando in giro. Le piaceva stare da sola, con il vento che le arrivava in faccia. Sorrise, slacciandosi la treccia e disfandosela sulla spalla sinistra. Poi le ritornò a galla il ricordo di Will, il quale le diceva : Stai molto meglio con i capelli sciolti, dovresti dimenticare quella stupida treccia.

Era così. Le trecce erano qualcosa di vichingo, lei non era una vichinga. Lei era una dominatrice. Guardò il braccio sinistro. Il bracciale di sua cugina Elizabeth era ben visibile. Era di un colore acceso, verde, come quei prati al sole leggermente coperti di rugiada. Poi guardò la sua mano destra. L'anello che una volta era stato di sua madre era ora sul suo anulare. Si ricordò della pazza avventura di Hiccup e Astrid con lo spirito del padre della seconda, e si chiese se fosse possibile incontrarla di nuovo. Infine, la collana che aveva indosso era della sorella Katrinne. L'adorava, non glie l'aveva mai detto ma l'adorava.

Si accorse solo in quel momento di avere ancora qualcosa di Will addosso, qualcosa che non si sarebbe più tolta, non per scelta sua, perché non poteva farlo. Distese il braccio sinistro, controllando tutti i punti vicino al gomito e infine trovandola. Una W. W di William. Piccola, ma marchiata con il fuoco. Non aveva sofferto tatuandosela, essendo completamente abituata al fuoco sulla sua pelle. Il fuoco non è totalmente innocuo per loro, le prime volte brucia, brucia davvero. Poi un po' cala il dolore, un po' i dominatori non lo sentono più.

Si rialzò in piedi, tornando dagli altri ragazzi.



ANGOLO AUTRICE :

When you cried I'd wipe away all of your tears When you'd scream I'd fight away all of your fears I held your hand through all of these years But you still have All of me. -Evanescence, my immortal.

Lalalal...boh. XDXD Non so che scrivere...tra 3 secondi lo saprò.

Recensite, e ditemi nella recensione se shippate la Stephill. ( lo so, il nome non è il massimo...ma mettiamo in confronto Hiccstrid? BOH. XD )

Io...non vi dico se la shippo o no, perché vi rivelerei il finale...bum! Io non spoilero un beeeel niente u.u * torna un attimo su whatsapp a fare terzi diti sotto forma di emoji a caso * Mi piacciono troppo le nuovo emoji del nuovo aggiornamento...vabbè..nuovo non è, io faccio gli aggiornamenti tutti in ritardo XDXD Mi sa che sto per distruggere la tastiera del mio pc...fa uno strano suono O.o

E...oggi è stata una specie di pugnalata al cuore avere l'ultimo libro di liceo...ma mi volete maleee??? T_T

* ricomincia a guardare Lo Hobbit * okay, Bilbo mi assomiglia troppo...partendo dal fatto che è un cespuglio XDXD

Are you, are you, coming to the tree..they strung up a man, they say who murdered tree..

che canzone dolce e felice, vero? Che poi non so che cavolo c'entra, è di Hunger games.

Nooooo...stanotte ho sognato una cosa troooppo epica! Tipo...c'ero io che facevo gli Hunger games..ed ero in una squadra, avevo degli alleati come nel secondo libro/film...però stavo andando contro il campo di forza...che per chi non lo sa è tipo una barriera che se la tocchi ti sbalza indietro e muori..infatti Peeta sarebbe morto se Finnick non gli avesse fatto la respirazione bocca-a-bocca. Perché Finnick??! Dimmi solo perché?? IO ODIO PEETA! Ora lo sapete...io shippo KatnissxGale dal primo film e libro...quando li ho visti per la prima volta ero tipo...oh ma che coccoli *_*

In ogni caso...che cavolo ho fatto nel sogno?!? No, dovevo combattere, non suicidarmi! Stuida testa che mi ritrovo. La cosa che trovo più frustrante dei sogni è il dover rimanere impassibili a guardare, se qualcosa va storto non puoi fare niente, non puoi fargli fare qualcos'altro...no, la tua testa si ribella di notte, non dà retta al cervello. Oppure quei sogni bellissimi dove hai tutto quello che vuoi oppure dove sei la fidanzata di Hiccup...ok, tralasciando la stessa cosa, per ora non ho mai sognato nulla del genere..ne fatti sogni premonitori sul mio futuro ragazzo...ammesso che ne avrò uno...in ogni modo. Quei sogni in cui tutto e meraviglioso e poi BUM! Ti svegli e realizzi che era solo un sogno...perché? Solo..perché?! T_T

#cricridomanda : qualcuno mi rompa nella chat di efp!! Mi piace chi mi rompe :D Perché tanto non so che cavolo fare :D

#cricririspostaallacricridomanda(?) : gno. u.u

Yara, smettila di rispondere alle MIE domande con il MIO ashtag!

#yaraèintelligentecricrinano.

Grazie.

By cricrina01.

Ps. non usate l'ashtag inventato da Yara, grazie c:

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8.

La mattina dopo si svegliarono presto. Alcuni di loro decisero di fare degli allenamenti brevi, altri pensarono che si sarebbero stancati troppo facilmente.

Stephenie era una del primo gruppo. Appena svegliata aveva cominciato a scagliare palle di fuoco contro rocce e alberi e allenarsi con le sue armi preferite. Aveva provato a usare un arco, ma non faceva molto per lei, non ne era abituata.

Hiccup aveva deciso di fare alcune modifiche alla sua protesi con il materiale portatasi dietro, in modo che non si inceppasse mai durante la corsa.

Astrid aveva deciso di allenarsi con la sua ascia, cosa che faceva ogni giorno.

Gli altri preferirono riposarsi e mangiare qualcosa. Non c'era una grande scelta lì, se non di alcune bacche. Molte erano velenose, ma fortunatamente Will conosceva bene quelle piante, essendo vissuto a lungo sull'isola dei dominatori.

Alle nove della mattina, abbastanza tardi perché il sole fosse alto nel cielo, ma non accecante e fastidioso, giusto per la luce sufficiente. I due gruppi si prepararono.

Il primo era pronto davanti alle mura aperte. Freschi, pronti per la corsa, per il rischio. Non avevano molte armi con loro, giusto qualche pugnale, dovevano rimanere leggeri per correre più velocemente.

Il secondo gruppo invece sembrava quasi come se non se ne preoccupasse del peso. Astrid aveva scelto la sua ascia, ovviamente, Stephenie una spada e un pugnale, il secondo legato alla sua cintura, Will aveva varie cose : una spada, un pugnale, una lancia..quasi come se non gli pesassero nulla. Tutti erano legati al suo mantello marrone. Testa di Tufo aveva la sua bella mazza ferrata e Testa Bruta aveva qualche strano oggetto per creare esplosioni varie. Tutti si chiedevano come facessero quei due.

“Sei sicuro di voler lasciare i gemelli nel vostro gruppo?” chiese Hiccup, con un po' di preoccupazione.

Will li guardò, poi si girò verso l'amico. “Si. Saranno veloci, te lo prometto.” disse.

“Non dovrebbero essere loro a prometterglielo?” chiese Astrid, avvicinandosi ai due.

“Dovrebbero.” disse il guardiano, guardando verso il corridoio. “Se siete pronti allora direi di andare.” aggiunse, poi guardò verso Stephenie.

Era strana, stava tremando, lo si vedeva lontano un miglio. Si avvicinò a lei, posandole una mano sulla spalla sinistra e facendola sussultare. “Coraggio, ragazza di fuoco.”

Le parole che giravano nella mente della ragazza però erano totalmente diverse. Si limitò a pensare ad altro.

“Andiamo.” disse.

Gli altri si guardarono, poi annuirono. Dovevano essere veloci, più veloci possibile. Non potevano perdere uno di loro, dovevano dare tutto per rimanere in vita.

Hiccup, Moccicoso e Gambedipesce si fecero avanti, uno di fianco all'altro, mentre dietro di loro si preparavano anche glia altri.

“Andate!” esclamò all'improvviso Stephenie, segno che davvero ''era pronta'', come diceva Will.

I tre davanti guardarono indietro, cominciando a correre quando videro che Will aveva annuito.

Correvano con tutte le loro forze, senza guardarsi indietro, ma vedendo chiaramente le pareti che si stavano restringendo mano a mano che si avvicinavano alla fine del lungo corridoio.

Una volta arrivati alla fine scattarono in avanti, bloccandosi a guardarsi intorno. Era esattamente come aveva immaginato Stepphi. Un enorme spazio circondato da alte mura.

“Dove sono?” sussurrò Hiccup agli altri due, guardandosi intorno.

“Non lo so.” rispose Gambedipesce.

“Non chiederlo a me.” disse poi Moccicoso.

Intanto l'altro gruppo stava correndo tra le pareti ormai vicinissime, sperando di non finire come una schiacciatina.

“Correte, correte!” gridò Will, cercando di farli muovere.

Gli altri cercarono di ascoltarlo, aumentando un po' il passo.

Il primo gruppo non se la stava passando bene. Infatti se prima si chiedevano dove fossero le tanto spaventose e pericolose belve ora cercavano di scappare dalle loro fauci.

Erano uscite da un passaggio segreto, una specie di scalinata che portava chissà dove sotto di loro, coperta da un'ulteriore pavimento mobile.

“Moccicoso, attirali da te, non ce la facci più a correre!” gridò Gambedipesce, cercando di mantenere la velocità.

“Cosa?!?! Pensi che io non stia correndo?!” gli gridò contro l'altro.

Le bestie erano cinque, un po' troppe per loro, troppo veloci.

“Dove sono finiti i ragazzi?” chiese Hiccup, controllando che la sua protesi continuasse a funzionare correttamente mentre correva.

Poco dopo le sue parole, gli altri cinque si tuffarono praticamente sul pavimento del luogo circondato da mura. Le mura si chiusero un secondo dopo; fortunatamente erano tutti salvi.

Will e Stephenie si alzarono subito, cominciando a correre dietro ai loro amici con in mano un'arma.

“Tu vai da Hiccup!” disse Will a Stephenie. Lei annuì, guardando la bestia dietro di Hiccup. Prima di poterci arrivare si sentì un'esplosione. Erano stati i gemelli, i quali stavano allontanando le bestie da loro usando varie di quelle esplosioni. Funzionava, erano spaventati.

Senza pensarci nemmeno un secondo, Stephenie lasciò cadere la spada a terra e puntò le sue mani contro la bestia che seguiva Hiccup. Poi lasciò uscire una palla di fuoco, una di quelle capaci di creare esplosioni potenti e forti. Andò a colpire la bestia, che però ne rimase immune, ma scappò spaventata.

“Strano che abbiano paura di cose totalmente innocue per loro.” commentò la ragazza di fuoco, raccogliendo da terra l'arma.

Dall'altra parte Will stava correndo dietro alla bestia la quale aveva rincorso fino ad allora Moccicoso. Decise di attaccarla usando uno dei suoi elementi : la terra.

Fece tremare la terra sotto di loro, creando una crepa, poi andando a prendere Moccicoso prima che cadesse dentro a essa.

Ma non stava funzionando molto..le bestie continuavano a tornare all'attacco e l'unica cosa che facevano era farle correre dietro a loro, senza una certa utilità.

Una di loro prese a correre dietro a Stephenie, finendoci sopra e bloccandola a terra, ringhiandole in faccia. Lei cercò di liberarsi, ma perse la sua spada e stesa a terra com'era non poteva uare il suo elemento per colpirla. L'unica cosa che poteva fare era chiedere aiuto.

“Aiutatemi!” urlò a caso, sperando che qualcuno venisse ad aiutarla.

Poco dopo vide morire la bestia davanti ai suoi occhi, poi qualcuno la tirò via da lei. Era stato Will. Le tese la mano, per aiutarla ad alzarsi, lei decise di afferrarla.

“Grazie.” disse, guardandolo negli occhi.

“Niente.” rispose l'altro, rimanendo a guardarla quasi ipnotizzato dai suoi occhi di fuoco.

“Avevi detto che non potevi salvarmi.” disse lei, cominciando a correre nuovamente, con il ragazzo al suo fianco.

“Avevo detto.” disse lui, con la sua solita mania di ripetere le parole degli altri come risposta, non sapendo che dire ma dandogli ragione.

Una su cinque erano fuori. Continuarono a combattere, cercando di ucciderle come avevano appena fatto; attirandole su un persona e poi saltando fuori silenziosamente.

All'improvviso da un lato della costruzione iniziarono a cadere frecce infuocate.

“State giù!” gridò Will, guardando il luogo dal quale venivano scoccate le frecce.

Dopo un po' capì dove andavano le frecce. Erano dirette verso le bestie, non contro di loro; chiunque le stesse scoccando era dalla loro parte.

“Chi sei?” gridò Will, un minuto dopo che le frecce furono cessate e le bestie caddero tutte a terra senza vita.

I ragazzi si riunirono vicino a Will, guardando in giro.

Dal bosco vicino a uno dei quattro muri uscì un ragazza dai capelli biondo platino e gli occhi grigi. Aveva in mano un arco, sulle spalle una faretra ancora piena di frecce. Un sorriso smagliante sul viso perfetto. Si stavano guardando, non lei e tutti i ragazzi, lei e Will. Lei e Will continuavano a fissarsi e a sorridersi a vicenda.

Stephenie ribollì di rabbia da dentro, avvicinandosi minacciosamente alla nuova ragazza, non prima di aver tirato un pugno a Will.



ANGOLO AUTRICE :

I'm a soldier, 'till it's over , you and I fighting for the art of war, I'm a soldier, up against the wall..yeah, I'm a soldier, 'till it's over live and die fighting for the art of war, I'm a soldier, I will never fall...I will never fall.

* aggiunge la sorella alla lista ''cattive persone''. *

Sorella idiota : no, è impossibile che incomincino scuola il lunedì, la fanno cominciare il sabato.

* Cricrina va sul sito della scuola * La scuola inizia il 14 settembre.

Ahhhh!! Sorella idiotaaaa!! Ok ok. XD

Non è giusto! XD Beh...non so se sia meglio che cominci lunedì o sabato..perché poi il sabato potevo arrivare a casa e...relax, doma è domenica! NO. E' martedì. Ok (?) Che rottura >.<

Aaaallora..siete curiosi di sapere chi sia questa tizia che vuole ''rubare'' Will a Stepphi? E ci riuscirà? Lo scoprirete prossimamente..su canale cricrina (?)

lalalalalalalal...non so che dire XD :P Oh, si giusto...altro perché dovrei mettere mia sorella nella lista ''cattive persone'' è che io e mia mamma stavamo guardando un vecchio diario scolastico di mia sorella...e lei segnava tutti i compleanni, non so perché..arriviamo al mio compleanno e leggiamo : comp. Cristina. Subito sotto : un giorno ti ammazzerò.

Ora ditemi voi...[...] cosa...un giorno mi ammazzerai?? Beh, sto ancora aspettando..quant'è che ci metti? Boh.

E nella pagina del compleanno di mio fratello : Comp. Stefano ( mio fratello ). Subito sotto : schifoso sei. LOL ma LOL.

Perché praticamente lei quella volta era fissata con i Tokio Hotel, che a me fanno schifo ma dettagli...e tipo un giorno io e mio fratello, quando mia sorella era chissà dove ( non mi ricordo XD ) siamo andati in camera sua e abbiamo cominciato a fare i baffi, la barba, gli occhiali, ecc..ai membri dei Tokio Hoter su un poster..era venuto un capolavoro! Solo che poi lei si è inca**ata di brutto e io ho detto : ma anche Stefano l'ha fatto, nono solo io! E lei : si, ma lui in matita, tu in penna!

Io..ero una genia già da allora..XDXD

#cricridomanda : dovrei ammazzare mia sorella prima che lei ammazzi me?

#cricririspostaallacricridomanda(?) : non lo so, forse dovrei solo aspettare...tanto non mi ucciderà mai...troppa paura a impugnare un coltello e tagliarmi la gola...io no. u.u

By cricrina01.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9.

Stephenie si bloccò davanti agli occhi di pietra della nuova ragazza, fissandola minacciosa.

“Chi sei?” chiese, secca e irritata.

“Mi chiamo Cynthia. Piacere.” disse lei, con una sorta di gentilezza, portando in avanti la mano destra.

“Non mi interessa il tuo nome. Voglio solo sapere chi sei.” disse l'altra, fredda.

“Una dominatrice del fuoco scampata dalla prigionia.” rispose, cominciando a camminare verso il resto del gruppo. Sorrise di nuovo a Will. Stephenie la guardò come dicendo : tu? Dominatrice del fuoco?

“Io sono Will, il guardiano dei prescelti.” disse il ragazzo, presentandosi alla sconosciuta. Lei sorrise ancora, portando lo sguardo tra gli occhi castani della persona di fronte a lei.

“Io sono Hiccup!” si presentò il cavaliere della Furia Buia, mettendosi di fianco a Will e cominciando a pronunciare i nomi dei suoi amici : “Loro sono Astrid, Moccicoso, Gambedipesce e i gemelli Testa Bruta e Testa di Tufo.”

La ragazza bionda annuì, portando lo sguardo sulla ragazza di fuoco. “Mi pare manchi solo tu a presentarti. Chi sei?” chiese, usando le stesse parole usate dalla mora poco prima.

“La prescelta del fuoco, Stephenie. Non devi sapere altro.” disse, bloccandola con lo sguardo e cominciando a raggruppare le sue armi.

Will guardò la nuova arrivata, poi girandosi verso Stephenie e camminando verso di lei. “Non dovresti essere gelosa se non mi ami.” disse, con un sorrisetto provocatorio.

Lei prese il pugnale nella mano destra, girandosi verso il guardiano. “Io. Non. Sono. Gelosa!” disse, passando il pollice sulla lama.

“A me pareva il contrario.” disse lui, lanciandole un'occhiata, prima di tornare con il gruppo.

La ragazza di fuoco sbuffò, scrocchiandosi le dita.

“Allora...da dove sei saltata fuori?” chiese Will alla nuova arrivata, guardando verso il bosco.

“E' qualche giorno che sono qui. E' un posto fatto perfettamente per ospitare umani, si può cacciare e si può trovare anche acqua.” rispose lei, camminando velocemente verso le bestie morte e inermi al suolo, estraendo le frecce sporche di sangue e rimettendole direttamente nella faretra.

“Dove tengono prigionieri gli altri?” chiese ancora il guardiano, guardando i movimenti di Cynthia. Non sapeva cosa di lei, ma gli piaceva. Forse la pazzia che l'aveva indotta a scappare e cercare di rimanere in vita, forse il viso, i capelli, il corpo perfetto. Ma certo a Stephenie quello non mancava.

“Non molto lontano, ma è un posto comunque difficile da trovare. Bisogna essere intelligenti, astuti, veloci, rapidi..” cominciò a dire, fermandosi in un punto in mezzo a quella distesa di terra battuta arida, quasi sabbia. Si abbassò a terra, piantando una piccola spada. Poco dopo la spada venne risucchiata dal terreno, poi si aprì un portale a terra, il quale dava su delle scale nascoste. Esse scendevano sottoterra, procedendo fino a una svolta, poi continuando sempre dritte, senza curve o altre svolte.

“Come lo sapevi?” chiese Will, guardando i gradini bianchi.

Lei non rispose, li limitò a scoprire uno strato inciso di qualche materiale duro, qualche tipo di rocce, perfettamente nascosto sotto la terra. “C'è prima di ogni scala di questo tipo.” disse, sorridendogli e prendendo a scendere le scale.

I cavalieri la guardarono mentre scendeva, decidendosi dopo un po' a seguirla. Stephenie avanzò per ultima, alquanto riluttante.
Era un vero e proprio passaggio sotterraneo, il quale alla fine delle scale si trasformava in una galleria. Procedettero in silenzio, osservandosi intorno e cercando di capire dove portasse.

La ragazza di fuoco iniziò a essere scettica sul conto della ragazza. Come aveva fatto a fuggire?

“Possiamo fare una pausa un attimo? Devo parlarti, Will.” chiese al gruppo, sapendo di non poter ricevere una risposta negativa.

Will si chiese se fosse ancora per Cynthia. Si bloccò, togliendosi il cappuccio del mantello dalal testa e avvicinandosi alla ragazza. “Cosa c'è, adesso?”

“Will, quella ragazza non può essere fuggita così facilmente! Nessuno è mai fuggito, oltre a te!” disse, cercando di trovare la soluzione, di capire chi fosse davvero quella ragazza.

Le parole di Stepphi bloccarono Will, facendogli ricordare la fustigazione. “Ecco dove stiamo andando..” disse, guardando il corridoio buio.

“Visto?! Ci sta portando verso il massacro!” esclamò la prescelta, guardandolo negli occhi.

“No, lei ci sta portando dove vogliamo andare. Sei stata tu a voler andare al massacro.” rispose calmo l'altro.

Lei sospirò, raccogliendo tutte le idee della sua testa e dicendole tutte allo stesso tempo. “Io penso che lei sia una di loro, non una povera dominatrice scampata per un soffio dalla morte.”

Will scosse la testa, abbassando un angolo della bocca verso il basso; poi si girò dalla parte opposta e disse ai ragazzi di ripartire.

Così proseguirono il loro cammino, arrivando qualche minuto dopo alla fine della galleria, la qaule portava a un'altra di quelle grandi sale circondate da mura, ma in quel caso, dato che erano sottoterra, c'era anche il soffitto.

Entrarono nell'enorme stanza, girandosi intorno e scoprendo una serie di scritte sulle pareti, in rune berkiane.

“Perché mai dovrebbero usare il berkiano?” chiese Will, passando le dita sulle scritte.

“O perché sono berkiani o..per non farsi capire dagli altri di quest'isola.” rispose Cynthia, ricevendo un'occhiataccia da parte di Stephenie.

“Tu stai cercando di dire che quegli stronzi sono parenti dei nostri amici?” chiese la ragazza di fuoco, avvicinandosi tutto a un colpo alla bionda e puntandole una mano contro, pronta a scagliare una palla di fuoco. Will corse immediatamente da lei, bloccandole le mani. “Non stava dicendo questo.” sussurrò lui, cercando di calmarla come faceva una volta, ma ovviamente non riuscendoci.

“Invece si! L'hai sentita o no?!” disse lei, in collera.

Cynthia la ignorò, camminando per la sala e piantando un'altra spada su una parete. Si aprì un'altra galleria, la quale portava ancora più in profondità nell'isola dei dominatori.

“Niente pericoli?” chiese Will, tenendo ancora Stepphi per le braccia.

Prima che la bionda potesse rispondergli, dalla galleria appena aperta cominciarono a uscire degli uomini. Will lasciò le braccia a Stephenie, quest'ultima cominciò a colpire le nuove persone con palle di fuoco, ma risultavano inutili.

“Dobbiamo ucciderli alla vecchia maniera.” disse Will, prendendo una spada e facendo un sorrisetto diretto a Stephenie. Lei lo seguì, prendendo un pugnale, ma chiedendosi il perché di quel sorriso diretto verso di lei, si girò per capire se Cynthia era dietro di lei, ma lì non c'era nessuno.

Scosse la testa, dirigendosi verso uno degli uomini. Li contò in fretta, erano dodici, mentre loro, con Cynthia, erano nove.

Stepphi corse verso uno di loro, puntando davanti a sé il pugnale, riuscendo a essere rapida e astuta, non facendosi nemmeno toccare, ma lasciando il suo pugnale come ricordino all'uomo, conficcato nel suo petto, all'altezza del cuore.

“Si! Violenza! Io adoro la violenza!” esclamò Testa di Tufo, partendo alla carica contro un uomo.

Cynthia ne stava colpendo alcuni con delle frecce scagliate con il suo arco, mettendoli fuori gioco prima che la toccassero.

Will se la stava cavando piuttosto bene con la sua spada. Hiccup era un po' schifato da tutto ciò, ma mai quanto Gambedipesce, invece totalmente sconvolto. Il guardiano corse da lui, avvicinandosi e dandogli una pacca. “Se non volevi venire bastava che lo dicessi!” esclamò, prima di ritornare al combattimento.

Si ritrovò davanti un uomo armato, con una spada molto simile alla sua. Rimase lì, a combattere contro di lui, non dandogliela mai vinta. Ogni volta il colpo sferrato dal nemico veniva parato dal guardiano, molto abile con qualsiasi tipo di arma.

“Will!” gridò una voce ben conosciuta da lui. Quella di Stephenie. Si girò verso di lei, trovandola bloccata a terra con un coltello alla gola, pronto a tagliare, a uccidere.

“Stephenie!” gridò lui, cercando di liberarsi del nemico, ma non riuscendoci. Si limitò a togliere l'arma da lì e cercare di correre verso la ragazza di fuoco per salvarla. In tutto ciò si prese una ferita creata dalla spada del nemico alla coscia. Gemette, ma non smise un attimo di correre, pur sentendo il forte dolore.

Sorprese da dietro l'uomo, piantandogli la spada nella schiena, la quale penetrò la carne e rispuntò sul petto. Poi la tolse, pulendola dal sangue sulla sua stessa manica della maglia.

Si abbassò su di lei, tirandola su. “Stai bene?” sussurrò, con il suo viso a pochi centimetri dal proprio.

“Si.” rispose lei.

Si sentì un urlo di aiuto da parte di Moccicoso, quindi si girarono verso di lui e si rimisero in gioco in un secondo.



ANGOLO AUTRICE :

Your silence is a gun, gun, gun, gun, aiming in the one, one, one, one, who still the same...my love won't change.

Hahahahahahahahahha...lo so, volevate che si baciassero....LOL Io sono una cattiva persona, mi piace farvi soffrire Muhahahaha! Vabbé, non è veeeero.
Yara : Certo, come no. A te piace solo prendermi a pugni.

Cricrina : ma quando mai?!

Davvero, io ho un problema serio sul trattenere la mia voglia di picchiare e manovrare la mia forza al livello giusto...ok, sono strana...but...I don't care, I love it! XDXD

Cooomunque...pensavo di fermare la ff qui, non lasciarla proprio incompleta come l'altra ( incompiuta ), ma aggiornarla un po' qualche volta, un po' come uno svago, se mi viene qualcosa butto giù un capitolo e bom...perché rispetto alle altre storie di dominatori degli elementi questa ha pochissime visite...troppe poche >.< credetemi.

Quindi...cercherò di farmi venire una nuova idea per una nuova ff a capitoli, nel caso non riuscissi nel mio intento continuerò questa...perché cavolo le visite da 100 sono calate sempre di più..l'ultimo capitolo ne ha solo 18.

Tra poco pubblicherò una one-shot e, in ogni caso, penso che per questa ultima settimana di libertà mi darò da fare, scriverò due ff allo stesso tempo e aggiornerò un capitolo al giorno...se non ci riesco...abbiate pietà per questa mezza vampira...

Idee, idee...frullate nella mia testa, muovetevi!

Vabbè...per ora non ho spoiler proprio su nulla, non ho idee pronte.

Se vedete comparire una ff dal nulla a capitoli scritta da me...tanto non è possibile. XDXD No, posso pubblicare 2 capitoli al giorno, ma 2 capitoli e una one-shot proprio no. Non illudetevi di cose che proprio non possono succedere...credo. XD LOL

Questo angolo autrice lo finisco qui perché non so che dire e in ogni caso..non è il luogo adatto per parlare di robe di me...si, ci sto ripensando. Che straaano. Perché se uno dei miei amici scoprisse le mie storie...non so cosa potrebbe pensare di me dagli angoli autrice...ora che ho pure condiviso il mio profilo su Facebook. >.< XDXD LOL che idiota che sono! Vabbé!

#cricridomanda : com'è possibile che io ancora non sia arrivata all'indossare gli occhiali da vista? Mio fratello li ha messi a...non so quanti anni e mia sorella a...boh...13 forse. Io ne ho 14 :/ e sto il 99% della giornata attaccata a cellulare/pc. Ho la fortuna dalla mia parte! Yuppyyy!LOL

By cricrina01.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10. ***


Capitolo 10.

Lottarono ancora per un po', giusto il tempo di uccidere tutti gli altri uomini rimasti. I ragazzi respirarono a fondo, cercando di riprendersi dalla battaglia.

Will si guardò la ferita, restando impassibile, nonostante la profondità del taglio. Bruciava, ma faceva finta del contrario.

“Will, possiamo parlare?” chiese Stephenie, avvicinandosi al ragazzo.

“Si.” rispose lui, cercando di rimanere lucido. Anche lei aveva una ferita. Un lungo taglio le apriva la pelle sul braccio sinistro, facendolo sanguinare.

“Io..” cominciò a dire, prima di cadere letteralmente a terra. Il ragazzo al prese giusto in tempo, tenendola a qualche centimetro da terra con le braccia.

“E' un brutto taglio.” commentò, osservando il braccio. Lei riaprii gli occhi lentamente, guardandolo.

“E' arrivato quel momento in cui inizi a strapparti la maglia per fasciarmi le ferite?” chiese lei, con un velo di sarcasmo nella voce.

Lui fece un sorrisetto. “Se volevi che mi spogliassi bastava che lo chiedessi.” rispose, tirando invece fuori dal suo mantello un pezzo di stoffa e avvolgendolo intorno al braccio della ragazza. Poi cercò di tirarla su delicatamente, senza urtare il braccio. “Abbiamo bisogno di fermarci per un po'.” disse poi, al resto del gruppo. “Né io né lei riusciamo a continuare con queste ferite.”

Gli altri annuirono. Cynthia però si avvicinò a lui, con un'espressione seria. “Stare qui sarà pericoloso.” disse.

Lui alzò lo sguardo, incrociando gli occhi di pietra. “Io ce la potrei anche fare, ma lei no, è troppo debole. La farei uccidere così!” disse, d'accordo con le parole della bionda, ma non volendo continuare il tragitto.

“Beh, se è così dovrebbe diventare più forte.” disse, riferendosi a Stephenie. Lui la lasciò per un attimo a terra, alzandosi e avvicinandosi minacciosamente a Cynthia.

“Chi pensi di essere per dire qualcosa del genere? Tu non conosci la sua storia, tu non sai cos'ha affrontato. Cose che se le avresti affrontate tu, saresti caduta a terra in ginocchio a pregare perché tutto ciò finisse. Lei è stata forte troppo a lungo, lo capisci questo?!” chiese il guardiano, a pochi centimetri dalla ragazza, minuta e impotente davanti a lui.

“Forse io ho sopportato di peggio...e sono rimasta in piedi.” disse lei, fissandolo con un'espressione neutra.

“E' impossibile.” disse lui, stringendo i denti. La mandibola era rigida, i pugni stretti. Se solo Cynthia fosse stata un ragazzo sarebbe già finita a terra piena di ferite sanguinanti, tutte create da Will. Si girò, cercando di ignorarla e tornò da Stephenie.

“Lei continua a ignorarti e tu le fai la corte?” chiese l'altra, con una bella faccia tosta.

Lui sbuffò. “Lei non mi sta ignorando.” disse poi.

“Se non ti sta ignorando allora ti sta ferendo.” disse ancora.

Will si girò verso di lei, gli occhi pieni di parole non dette, forse insulti. “Smettila di ribattere.” disse, freddo e fermo con la voce.

Cynthia lo guardò per ancora qualche secondo, poi si girò e ritornò al suo posto. Gli altri cavalieri stavano parlando tra loro.

“Perché Will ha difeso Stephenie? Pensi che quei due torneranno insieme?” chiese Astrid a Hiccup.

Lui la guardò, poi portò per un secondo lo sguardo sui due. “Si, ne sono sicuro. A meno che Stephenie non voglia proprio farlo soffrire...in ogni modo è stato davvero carino ciò che Will ha fatto per lei.” disse, poi incamminandosi verso Cynthia. “Perché hai detto quelle cose su Stephenie?” le chiese, aspettando una risposta.

Lei lo guardò. “Perché io ho detto solo la verità. Dovrebbe diventare più forte.” disse lei, appoggiando il suo arco per terra e togliendosi la faretra dalle spalle.

“Tu hai un'idea di cosa abbai sopportato?” chiese Astrid. “Se pensi che la tua storia sia peggiore dalla sua, allora raccontacela, noi aspettiamo.” disse, sedendosi a terra. I cavalieri al imitarono, formando un semicerchio davanti a Cynthia.

“Oh, d'accordo.” disse, sedendosi dinanzi a loro. “Nacqui qui, nell'isola dei dominatori, vent'anni fa.” La sua età si fece subito chiara. “Fin da piccola ho vissuto al tempio dei dominatori, dove viveva Will. E' per quello che mi ah sorriso quando ci siamo visti. Da piccoli eravamo ottimi amici, suo padre mi guardava come ottima futura fidanzata per lui...ma come sapete..qualcuno h preso il mio posto.” disse, poi lanciando un'occhiata alla ragazza di fuoco.

“I tuoi genitori?” chiese Hiccup.

“Non hanno mai vissuto con me, sono sempre stata con i miei istruttori.”

“Istruttori?” chiese ancora il castano, facendosi sempre più curioso.

“Esatto. Sai..ci sono istruttori per guardiani e per semplici dominatori. Per imparare ad usare i propri elementi al meglio. I miei genitori li incontrai di nuovo a 13 anni, poi cominciai a viaggiare e quindi il tempo per incontrarli si fece sempre più breve. Poi mi catturarono. Mi torturarono e mi buttarono in una sporca cella per giorni senza darmi del cibo. Mi liberai, per poco non persi la vita nel farlo.” continuò a raccontare la ragazza.

“Non mi sembra minimamente comparabile con ciò che fa Stephenie.” disse Hiccup.

Intanto, dall'altra parte della stanza, Will si stava occupando delle ferite della ragazza di fuoco. Una volta fatto, si bendò anche la sua, ma solo per ultima, quando ormai aveva già smesso di sanguinare.

Poi si sedette appoggiando la schiena contro la parete, gli occhi guardavano in giro.

“Hai detto che io non ti sto ignorando...ma è quello che sto facendo.” disse la ragazza, guardandolo. Lui si girò, ricambiando lo sguardo. “Non l'hai scelto tu.” disse.

Lei rimase sorpresa. Cosa intendeva? “Se non l'ho scelto io allora come faccio a compiere queste azioni?” chiese ancora lei, cercando di capire.

“Tu volevi solo essere forte..ti sei basata su chi vorresti essere, un personaggio perfetto, forte, audace...ma non potevi diventarlo, con me.” disse, colpendo in pieno i pensieri della ragazza. Lui sapeva esattamente cosa pensava, ogni singolo dettaglio. La capiva. Si sentì bene, anche solo per un secondo. Le bastava. Chiuse gli occhi, lasciando che una lacrima scendesse sulla sua guancia destra.

“Ho sbagliato...non smetto un attimo di sbagliare. Mi faccio schifo da sola.” sussurrò, non potendo più trattenere a lungo quelle parole dentro di sé. Doveva parlarne a qualcuno, doveva dirlo a qualcuno. E ora aveva finalmente capito chi, l'unica persona in grado di capirla soltanto guardandol negli occhi. Era incredibile.

“Tutti possono sbagliare. Umani, dominatori...stregoni, vampiri...a patto che esistano. Ma non si sa mai.” disse, con un po' di sarcasmo. Lei adorava quando faceva così.

“Ma nessuno può sbagliare quanto io ho fatto.” disse poi la ragazza. “Volevo diventare chi non sono...sono solo una ragazza qualunque, devo accettarlo.”

Lui rimase in silenzio per un po', poi aprì bocca, fissandola. “Tu pensi di non essere quella persona, ma in realtà lo sei. Tu pensi di essere semplice, ma non lo sei. E' da una persona qualunque cominciare a vivere da sola a sette anni in un bosco? E' da una persona qualunque cavarsela da sola per sette anni? E' da una persona qualunque voler sacrificare la propria vita per quelle di sconosciuti?” chiese, facendole aprire gli occhi e guardarlo. “Non c'è nessuno in questo mondo più forte di te..e se non vorrai crederci...farò in modo che tu ci creda.”

Continuò a guardarla negli occhi, lei sentiva il suo respiro caldo sulle sue labbra, una sensazione che le era mancata da molto. Lei si lasciò scappare un sorriso, abbassando gli occhi. Lui ricmbiò il sorriso. Sicuramente era felice quando lo era lei.

“Io ti amo. E questo non cambierà. Anche se diventassi ancora più forte di quanto tu non sia già..ti amerei comunque. E tu ameresti me, non è così?”

Stephenie rise divertita dalle parole del guardiano. Aveva ragione. Lui aveva sempre ragione.

“Si.” rispose lei, avvicinandosi di più a lui, chiudendo gli occhi e unendo le loro labbra di nuovo, dopo tanto tempo, lasciandosi andare, così come doveva essere. Una coppia di fuoco, forte insieme, non si sarebbe mai spezzata. Era forte esattamente quanto i due membri. Perché d'altronde si sa, l'unione fa la forza.

Sorrisero mentre le loro labbra si muovevano le une sulle altre.

Si staccarono dopo molto, accorgendosi di essere osservati.

“Voi non avete visto niente.” dissero all'unisono i due, girandosi verso il resto del gruppetto.

“No.” disse Astrid.

“Perché cos'è successo?” chiese Hiccup, con una mano sulla nuca e andandosene.

“Non lo so.” disse Gambedipesce, seguendo l'amico.



ANGOLO AUTRICE :

Wait, wait, wait...com'è che sono diventata così fluffuosa? Non mi riconosco più XDXD E' che quando ti lasci con una persona, poi non hai più voglia di essere tanto fluffuosa...ma a quanto pare la fluffuosità è nel mio DNA.

It's in his DNA, D-D-D-DNA, is in his DNA, and he just take my breath away, bre-bre-bre-breath away, I feel it everyday...and that's what makes a man, not hard to understand..perfect in everyway, I see it in his face, nothing more to say, it's in his D-D-D-DNA.

Cosa c'entra? Non chiedetemelo. :/

Lo so, è strano che pubblico due capitoli uno dietro all'altro, anche se sono di ff diverse...è che non ho niente da fare...quindi...

Non ho niente da dire. XD

Ciaooo!

By cricrina01.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11.

Passarono la notte lì. Will rimase sveglio per la gran parte del tempo, a vigilare il posto attentamente, seduto accanto a Stephenie. Lei dormiva, con la testa poggiata sul petto del ragazzo.

Le ultime parole della sera precedente pronunciate dai ragazzi? Semplicemente lui aveva ripetuto sottovoce dei versi di una canzone, ricevendo un sorriso come risposta dalla ragazza.

On this time

I can make it right

With one more try

Can we start again?

Dopotutto Stephenie continuava a pensare di essere l'unica ad aver sbagliato.

Quando l'alba arrivò tutti si alzarono, solo per la mancanza di sonno, dato che rinchiusi lì sotto non potevano scorgere i raggi del sole. Cynthia a quanto pareva si era svegliata prima degli altri. Se ne stava seduta in un angolo a lucidare la sua faretra con un panno, probabilmente portatasi dietro. Nessuno dei ragazzi presenti riuscivano a capirla, sembrava così scontrosa, sembrava anche volesse attirare l'attenzione di tutti, sempre.

I ragazzi presero a chiacchierare animatamente tra loro, come se si fossero dimenticati di dov'erano. Stephenie aprì gli occhi, guardando la prima cosa puntataglisi davanti : la faccia di Will.

“Dormito bene?” chiese Will.

“Si, grazie.” gli rispose lei, con un sorriso. Si tirò su, capendo di doversi dare una mossa. Urtò il braccio, dimenticandosi della ferita, e provò un leggero dolore. Si portò la mano destra sulla benda, facendo una smorfia. Poi la tolse, stringendo la benda tra le dita e rimuovendola lentamente. La ferita si era quasi completamente rimarginata.

“Come va?” chiese sempre Will, guardando la ferita e sfiorandole il braccio.

Lei si girò verso di lui, tirandogli un pugno sul braccio. “Ora smettila di fare l'iperprotettivo!” disse, ridendo.

Dall'altra parte Cynthia non smetteva un attimo di fissare la coppia, con un'espressione tutt'altro che amichevole. Hiccup e Astrid si avvicinarono a lei, con l'intento di estrapolarle qualche informazione in più sulla sua conoscenza di Will.

“Hey, ciao Cynthia.” disse Astrid, rivolgendole un sorriso, parzialmente ricambiato dalla ragazza di fronte a lei. Si alzò in piedi, mettendo al suo solito posto la sua faretra : sulla sua spalla.

“Ciao.” rispose, con una voce cupa. “Cosa siete venuti a cercare da me?” chiese, proprio come un invito a stare lontani da lei.

“Vorremmo soltanto...sapere come stai.” rispose Hiccup, per cercare di non essere troppo avventato. La ragazza li fissò. Aveva già capito il loro intento, si poteva leggerlo nei suoi occhi. Lanciò un'occhiata alle spalle dei due ragazzi, diretta verso Stephenie e Will, poi spostò lo sguardo schifata.

“Bene, ma non capisco perché cavolo dovrebbe interessarvi. Voi mi odiate.”

I due rimasero in silenzio, perché effettivamente era così, entrambi la odiavano, come tutti gli altri del loro gruppetto. Però se solo avesse avuto l'intenzione di diventare un po' più amichevole, avrebbe potuto benissimo diventare loro amica e smettere di essere odiata da tutti. “Io non odio Stephenie, odio chi è, in un certo contesto.” aggiunse, camminando via con il suo arco in mano. Guardò verso la galleria, la quale procedeva al buio verso il basso, ancora e ancora. Gli altri ragazzi si chiedevano quanto ancora sarebbero scesi verso il basso, ma Cynthia lo sapeva, lei lo sapeva benissimo. Era stata catturata quand'era una bambina, piccola, aveva solo sette anni, ma i ricordi erano vividi. Aveva mentito a Hiccup e Astrid, dicendogli di essere stata catturata a tredici anni; tutto ciò solo per evitare di dover rispondere a domande su quell'orrendo posto. Per fingere di sapere ben poco sui corpi ammassati in un angolo di un'enorme stanza.

Aveva imparato a mentire proprio per sopravvivere, e dalla prima volta aveva continuato, senza riuscire a smettere. La verità uscita da quella bocca era ridotta in pochissime parole delle totali già dette, ma non poteva farci a meno. Era stata torturata davvero tanto, continuamente, come se le ferite già causate non fossero abbastanza per sentire dolore. Le avevano chiesto vari volte di passare dalla loro parte, sterminarli tutti con il suo aiuto. All'inizio aveva sempre negato la possibilità di tutto ciò, poi però capì tutto : quella non era una leggenda, essi volevano sterminarli tutti come aveva voluto il padre di William; chi decideva di non schierarsi dalla loro parte moriva. Non era una stupida leggenda, affatto. Ovviamente come avrebbe potuto essere viva se non si fosse schierata dalla parte nemica? Le avevano tolto i poteri, nel loro strano modo, molto doloroso. L'avevano resa inutile, senza un briciolo di fuoco ancora in lei. Ma ella promise a tutti loro che avrebbe trovato i prescelti e li avrebbe portati nel loro covo. Ci stava quasi riuscendo, aveva con sé la prescelta del fuoco e un guardiano, il guardiano più potente di quelle terre.

Perché lo stava facendo? Perché non fuggiva via?

Si accorse solo poco dopo che i ragazzi la stavano seguendo, guardandosi intorno. Cosa stava facendo?

“Fermi!” esclamò, voltandosi e allungando le mani con i palmi verso essi, lasciando apparire espressioni stupite sui volti di ognuno davanti a lei. Le lacrime le scorrevano senza sosta; non voleva più nascondere il dolore da lei provato.

“Cosa...c'è?” chiese Will, restando basito da tutto ciò. Non riusciva a capire perché avrebbero dovuto fermarsi, erano semplicemente nel tunnel.

“Io...se verrete con me vi cattureranno.” disse, cercando di spiegarsi, ma avendo paura di dire tutta la verità. L'avrebbero uccisa, se lo sentiva.

“Ma cosa stai blaterando?!” disse Stephenie, ricominciando a camminare e superandola, sfiorandole il braccio destro. Subito dopo però Cynthia la bloccò, prendendole un braccio, ma subito pentendosi di averlo fatto. L'occhiataccia ricevuta dalla ragazza di fuoco era ancora peggio del bruciore sotto il palmo della sua mano, a causa della pelle rovente della ragazza. La tolse, scusandosi con lo sguardo; ma Stephenie si bloccò, osservandola con attenzione. Non aveva mai visto quella ragazza così, era sempre stata scontrosa con lei e con tutti. “Cosa vuoi? Perché non mi lasci andare?” chiese fredda, in contrasto con la sua immagine. Attese con pazienza la risposta, la quale giunse vari secondi più tardi.

“Perché vi ho mentito, vi ho mentito su tutto. Vi stavo portando dove sarebbero stati pronti a uccidervi.” disse, svelando a tutti la verità.

Will fece dei passi avanti, verso la ragazza bionda con aria irosa. “Cosa hai fatto?” chiese. I suoi occhi erano iniettati di odio, lo si vedeva lontano un miglio. “E come pensi di rimediare a questo? Mettendoti a piangere come una bambina, a fingere di essere realmente dispiaciuta?” chiese ancora, stringendo i denti per restare lucido e non spaccare qualcosa per l'ira.

“Will, smettila.” disse la ragazza di fuoco, posando le sue mani sul suo petto e spingendolo indietro. Lui la guardò piuttosto confuso, anche irritato a dire il vero. Non capiva perché lo stava facendo, si era aspettato che lei le urlasse contro, come ogni volta. Ma stavolta non l'aveva fatto. Perché? “Grazie di averci avvertiti e di esserti pentita. La prossima volta, sii un po' più veloce a spifferarci i tuoi piani diabolici contro di noi.” disse la castana, continuando in ogni modo a camminare nel tunnel. Will le corse dietro, cercando di capire cosa avesse in mente. “Perché continui a camminare dopo ciò che ci ha detto Cynthia?” chiese.

Lei lo guardò un attimo, poi riabbassò gli occhi davanti ai suoi piedi. “Questa è la mia missione, non è una trappola, ci sto andando di mia volontà.”

I ragazzi dietro di loro sentirono tutto e si fiondarono accanto ai due, dicendo cose alla rinfusa per tentare a modo loro di bloccarla. Stepphi si tappò le orecchie con i suoi indici, ignorando le voci. Will la prese per le braccia; non riuscendo a bloccarla totalmente le cinse i fianchi e la portò a sé, stringendola il più possibile, senza soffocarla. “Non ti permetterò di morire, lo sai benissimo.” sussurrò al suo orecchio destro, facendola rabbrividire.

“Non posso lasciar morire tutte quelle persone.” disse lei, con una voce forte, in contrasto con quella di lui.

“O tu o essi.”

“Essi.”

Will la strinse ancora di più, non lasciandola andare un secondo. “No, tu.” disse, posandole un leggero bacio sulla guancia.




ANGOLO AUTRICE :

Heilà people (?) Vi starete chiedendo : beh, che è sto aggiornamento a sta non aggiornata per secoli, anzi millenni?

La risposta è : non ne ho la più pallida idea. E' che avevo voglia di scrivere una ff ma non ero in vena di aggiornare l'altra, quindi...eccomi qui!

So che questo capitolo era bramato con ansia da una certa HHH, che probabilmente ora non vorrà più neppure leggerselo perché dal tempo passato si è dimenticata dov'eravamo rimasti (?)

Volevo solo dire alcune cosette:

1 E' passato un anno e un mese da quando mi sono iscritta su efp e...boh, volevo solo ricordarlo a me stessa. XD

2 Sto meditando sul cambiare il mio username in “cricrina01” una volta per tutte.

3 Sto meditando pure su un sequel della ff “Il cavaliere invisibile”, perché comunque è piaciuta un botto, ditemi se apprezzereste la lettura di codesta ff.

4 Qualcuno mi deve obbligare a finire almeno una delle ff rimaste in sospeso, tipo questa.

Dopo tutto ciò volevo ringraziarvi di tutto, dicendovi che forse siete gli unici amici che questa nerd asociale ha.

Lascio un po' di titoli di fanfiction che potrebbero interessarvi, giusto...così a caso. (?)

  • I cavalieri del sud – Skrill rider

  • E' tutta colpa mia – camilove97

  • Il modo oltre lo specchio – Astrid4ever

  • Il cavaliere dei draghi – Ipox_017

  • Matröd ( so che non è una d, non vogliatemi male, non ho sta lettera nella tastiera XD ) - Ruffnut Thorston.

Con questo vi saluto.

By cricrina01.

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