I peggiori compagni di banco.

di emanuela21
(/viewuser.php?uid=869822)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** IL SECCHIONE, il classico dei classici. ***
Capitolo 2: *** L'ANSIOSO, colui che diffonde panico ***
Capitolo 3: *** IL BUFFONE, elemento strettamente necessario. ***
Capitolo 4: *** IL MANGIONE, lo scroccone inarrestabile. ***



Capitolo 1
*** IL SECCHIONE, il classico dei classici. ***


Uno dei  giorni più brutti durante la vita di uno studente è quello in cui il professore arriva pronunciando una delle frasi più temute dopo “Oggi si interroga” e cioè “ Dopo aver discusso con i colleghi in consiglio abbiamo deciso che da oggi si faranno le rotazioni  dei banchi in modo da favorire la socializzazione, tutti avranno l’occasione di stare con tutti”. Può esserci di peggio? Dopo esserti accampato fuori dalla scuola con tenda, sacco a pelo e termos con caffè, in attesa della mattina del primo giorno, per arrivare primo in classe e occupare il banco in ultima fila con il tuo migliore amico e poi dover vedere il frutto di quel sacrificio infrangersi, non credo, solo un compito a sorpresa a distruggere la quiete mattutina potrebbe scatenare reazioni peggiori, urla strazianti, vesti strappate e mani nei cappelli con face affrante. Doverti separare da colui che ormai ti faceva prendere qualsiasi cosa dal suo astuccio, quello su cui potevi contare se non avevi fatto i compiti o quando eri disattento e il professore ti diceva di continuare a leggere e c’era sempre lui a indicarti la riga giusta, compagni di avventure e sofferenze, con cui hai condiviso i momenti più brutti e quelli più felici, quello che legge il voto sul compito di matematica prima di te quando non hai coraggio e poi è sempre pronto a consolarti. Quando si adotta la rotazione dei banchi solitamente la permanenza in una postazione dura da una settima fino a un mese, si possono incontrare le persone migliori e più disponibili fino ai soggetti peggiori. Per quanto riguarda quest’ultima categoria ecco a cosa sicuramente siete andati in contro o comunque se non vi è ancora capitato di imbattervi in nessuno di questi soggetti vi capiterà.
  • IL SECCHIONE, in ogni classe ce ne è uno, da chi iniziar se non da lui? Esempio più che classico.
I secchioni si dividono in due classi, quello disponibile a farti copiare durante una verifica e a passarti i compiti anche su whatsapp ( incontrare un secchione del genere è raro, solamente pochi fortunati possono ricevere questa grazia, è più probabile che tutta la classe riesca a prendere sei al compito di matematica). Il secondo caso, sicuramente molto diffuso, più del virus intestinale il giorno della versione di latino in classe è il caso del secchione geloso e non altruista, che si barrica dietro astucci, diari e vocabolari per tenere tutto per se il suo cervello. Se avete mai avuto un compagno del genere sicuramente vi sarà capitato di ascoltare una delle frasi più utilizzate da questa specie ancora non identificata di strani esseri che hanno più della sufficienza in tutte le materie e cioè: “Ieri hai avuto tempo anche tu di studiare, potevi farlo, io l’ho fatto e non capisco dopo tutti gli sforzi perché dovrei aiutarti”.Dopo aver ascoltato queste parole separi i tuo banco da quello del secchione meditando vendetta, sicuramente quando il secchione sarà assente riceverà i compiti per casa sbagliati o ritroverà il motorino rigato. Chi non vorrebbe cambiare immediatamente banco e poi c’è ancora chi dice che non c’è niente di male a essere dei secchioni…
 
 
Ciao a tutti quanti, grazie per essere arrivati a leggere fin qui! Vorrei sapere cosa ne pensate, è la prima volta che scrivo una storia comica e non vorrei fosse un fiasco totale, vi prego lasciate consigli e suggerimenti!
Bacioniii
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** L'ANSIOSO, colui che diffonde panico ***


 
  • L’ANSIOSO, penso sia il compagno peggiore dopo il secchione, lo metto in seconda posizione perché non decide di sua spontanea volontà di essere incredibilmente irritante, mentre il secchione lo fa appositamente. L’ansioso arriva a scuola, in un giorno in cui non sono programmate verifiche o interrogazioni, mangiandosi le unghie come in preda a una crisi isterica, seduto al suo banco si agita, muove le gambe e i piedi in maniera incredibilmente  veloce, si dispera e continua ad aprire e a chiudere il libro,  rileggendo e ripetendo. Interrompe ogni secondo il tuo sogno nel qual immagini di essere all’esterno della scuola, magari in un parco con il sole splendente chiedendoti: “Puoi farmi una domanda per vedere se sono pronto?” ma poiché tu non ti preoccupi di stare al passo con la classe e non apri il libro da più di un mese non hai idea di quale sia la  materia che preoccupi tanto il tuo compagno e tanto meno l’argomento. Ti impegni allora a tornare indietro nel tempo, a ricordare l’ultima lezione con quel professore così incredibilmente noioso e ti torna in mente che in quel lontano lunedì stava parlando di Giulio Cesare. Elabori il più in fretta possibile una domanda il  più facile possibile per essere sicuro che sappia rispondere e ti lasci in pace il più presto possibile: “Da chi fu ucciso Giulio Cesare?”. Dopo pochi secondi di interminabile silenzio durante i quali l’ansioso tamburellava in maniera insistente le sue dita sul banco vedi i suoi occhi diventare lucidi e poi riempirsi di lacrime e infine lo vedi scappare via a consultare il suo libro. Nei casi peggiori, nei giorni di verifiche e interrogazioni il l’ansioso manda già da una settimana prima messaggi con scritto “Verremo interrogati tutti, nessuno si salverà!” nemmeno dovesse prevedere la fine del mondo. Riesce a tubare la quiete del più tranquillo della classe che sicuro di aver studiato ed essere ben proto, negli ultimi minuti prima di essere estratto e quindi di essere interrogato, finisce nel panico influenzato dal carattere della ansioso irrequieto e riesce a mostrarsi insicuro, balbettante e soprattutto non abbastanza preparato per arrivare alla sufficienza. Cosa peggiore, che si verifica nel 99,99% dei casi l’ansioso non viene interrogato, dopo aver sparso terrore e agitazione in tutta l classe e alla riconsegna della verifica sul suo foglio c’è scritto con una penna rossa fiammeggiante 7.5…Allora, non odiereste anche voi qualcuno così?

Ecco, vi ho descritto una personalità ben precisa che sicuramnte avrete incontrato in classe, spero di esservi riuscita a strappare almeno un sorriso. Grazie se siete arrivati a leggere fin qui!
Bacii

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** IL BUFFONE, elemento strettamente necessario. ***


  • IL BUFFONE, non sempre si è totalmente sfortunati, si può anche capitare di fianco al pagliaccio della classe, che riuscirà a strapparvi sorrisi e risate anche durante l’interminabile ora di storia dell’arte durante la quale solo il fantasma di Picasso riuscirebbe a far svegliare l’alunno all’ultimo banco ormai in coma. Il pagliaccio ha lati positivi e negativi, per esempio riuscirà a far innervosire a causa del suo comportamento e delle sue battute il professore che, quel giorno voleva interrogare ad estrazione salvandovi automaticamente poiché questo, ormai stremato dalla vivacità del buffone sarà costretto a dire: “Perché visto che fai tanto lo spiritoso, non ti accomodi qui alla cattedra? Ti farò ridere io oggi …”. Questo però non accade sempre poiché il professore se particolarmente nervoso potrebbe decidere di punire tutta la classe con compiti extra e allora, in quel caso il pagliaccio per paura di essere pestato dai più violenti scomparirà dalla circolazione andando a rifugiarsi in Alaska per una settimana. Può anche capitare che in seguito a una battuta particolarmente divertente  raccontata dal vostro compagno di banco voi non riusciate più a smettere di ridere e quindi dopo essere stati richiamati più volte e avere la faccia rossa e in procinto di esplodere nel tentativo di trattenere la vostra risata vi troverete nella condizione di rispondere a questa domanda: “Come mai ridi? Di a tutti quanti perché stavi ridendo, su, dai,vogliamo ridere anche noi, dai su, stiamo aspettando.” A quel punto la risata si ferma automaticamente, per forza, tutto il tuo corpo è paralizzato dalla paura, non puoi certo dire che stavate prendendo in giro la più cessa della classe per come era vestita, allora dopo il tuo silenzio infinito il professore ti si rivolge con occhi infuocati e sorriso malefico: ”Vuoi farmi il piacere di continuare a leggere da dove ci hai interrotto?” sapendo benissimo che tu non ne hai la benché minima idea di quale sia la riga da dove riprendere e che nemmeno il pagliaccio sia in grado di indicartela.  Se devo dirla tutta io sarei disposta a rischiare qualche volta e a trovarmi in situazioni del genere pur di avere u po’ di divertimento assicurato, quindi non metto il buffone tra i compagni totalmente negativi ma tra quelli strettamente necessari alla sopravvivenza di ogni individuo all’interno di una classe. Voi che ne pensate in proposito? Parlatemi un pochino del vostro buffone di classe …

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** IL MANGIONE, lo scroccone inarrestabile. ***



IL MANGIONE, penso sia arrivato il momento di parlare di lui, mi includo in questa categoria, molti considerano il mangione la causa delle colonie di formiche in classe e non penso abbiano tutti i torti. Il mangione, come dice il nome, mangia e mangia, durante tutte e cinque o più le ore di scuola. Prima del suono della campanella osserva attentamente il distributore di delizie che pochi stolti considerano schifezze, il mangione inserisce poi tutte le sue monete, ritrovate nelle tasche di felpe, cappotti, jeans e ogni dove, una per una all’interno della fessura e attende con ansia le sue patatine/schiacciatine/crostatine/pizzette. In seguito porta la sua scorta di cibo in classe e durante la spiegazione, pensando che nessuno lo noti, inizia a scartare tutto ciò che ha acquistato attirando su di se gli sguardi sdegnati e infastiditi dei suoi compagni. Il classico mangione nasconde la testa all’interno dello zaino e poi si ficca un biscotto in bocca, mastica rumorosamente sbriciolando il suo banco, quello del compagno e tutto il pavimento. Cosa che non c’è bisogno di specificare è che le cartacce vengono lasciate sul sotto banco e possono rimanere li anche per mesi. Cosa ancora peggiore sono le sue mani sporche anzi, peggio, unte, dopo che si è ingozzato di pizza rossa con cui va impiastricciando libri, diari, quaderni … Durante la ricreazione il mangione da poi inizio alla sua caccia di sopravvivenza, precipitandosi su tutti quei poveri indifesi dotati di merenda. La sua tattica preferita è seguire la preda e sfinirla con le richieste insistenti, il soggetto che è stato scelto scelto alla fine cede e lascia fare un morsetto al mangione, quel morsetto sarà però enorme, gigante e sottrarrà al generoso ma sfortunato compagno quasi metà merenda.

Nota: Era da un po' che non pubblicavo, mi scuso per l'assenza, vi chiedo di dirmi cosa ne pensate di questo nuovo capitolo. Un bacioo.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3314755