IL SEGRETO PIù GRANDE di prosa (/viewuser.php?uid=68440)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** IncipiT ***
Capitolo 2: *** Un baciO ***
Capitolo 1 *** IncipiT ***
IncipiT
INCIPIT
Ciao a tutti, sono Prosa, ho appena scoperto l'esistenza di questo sito... e questa è la mia prima storia!
A dire la verità non sono proprio una fanatica del "la mia vita
con Derek" (avrò visto si e no 5 puntate della serie), e
tantomeno faccio parte del "Dasey funclub", anche se credo che i due
fratellastri starebbero bene insieme (e a quanto ho visto non sono
l'unica persona a pensarlo)...
...e poi ADORO SCRIVERE!!!!! Lo adoro, e spero un giorno che questa mia
passione possa trasformarsi in qualcosa di più... Mi piacerebbe
tantissimo scrivere un libro...
...perciò aprite gli occhi, leggete attentamente e recensite...
...però siate non troppo cattivi... vi ricordo che è la mia prima storiella...
Buona lettura a tutti e un grande bacio a tutti coloro che amano scrivere come me!!!!
Un errante sussurro nell’ombra.
Piccole mani tremanti e sudate.
Un fremito di paura.
Silenzio.
Una goccia di sudore freddo che attraversa la schiena.
Grappoli cristallini di lacrime agli occhi.
Un magone amaro a bloccare una gola secca, arsa dalla sofferenza.
Di nuovo silenzio.
Il battito impazzito di un cuore spezzato.
Un sospiro soffocato dal dolore.
Un ultimo passo verso l’inferno.
Silenzio.
In un battito di ciglia era di nuovo lì. Davanti a quella porta.
Davanti a quella scritta: “KEEP OUT”.
Quella porta… l’unica vera testimone della sua più intensa storia d’amore.
Era stata testimone della Loro primo litigio e di tutte quelli che ne
erano seguiti; del grande odio che inizialmente Li aveva separati e
della graduale metamorfosi che quest’ultimo aveva subito fino al
giorno in cui era diventato amore; del loro primo bacio e di tutto
ciò che ne era seguito.
Quella porta era entrata ormai a far parte della sua vita, come
d’altronde la persona che si trovava dall’altra parte di
essa. Era un tassello essenziale della loro magica storia. Gli occhi e
le orecchie del loro amore.
Lei si era trovata dozzine di volte davanti a quella porta negli ultimi
tre anni, da quando abitava lì, e dozzine di volte si era
trovata bussare sul cartello scritto a caratteri cubitali
“KEEP OUT”, ma mai aveva provato una tale sensazione.
Mai il cuore le aveva battuto così forte per timore della
persona dall’altra parte della porta. A dire la verità MAI
aveva avuto paura di Lui.
Rancore, felicità, rabbia, amore, desiderio di vendetta, eccitazione… ma MAI paura.
Lei fissò la maniglia d’ottone e solo il pensiero che avrebbe dovuto aprirla le fece venire il volta stomaco.
Le mani ricominciarono a sudare freddo.
E, imprigionato tra loro, tra le sue eleganti dita affusolate era
nascosto un piccolo grande segreto. Un grande segreto. Di certo
abbastanza grande da sconvolgerle la vita per sempre.
Una piccola lacrima le rigò la guancia e si adagiò sul suo labbro.
La ragazza si fece forza. Afferrò decisa la maniglia d’ottone con la mano destra, e la girò.
Sentendo la porta aprirsi sotto il peso del suo polso, non poté
fare a meno di esitare. Il suo stomaco sembrava essersi riempito
improvvisamente d’aria; un vuoto vertiginoso fuori e dentro di
lei.
La porta era ormai aperta e lei fu investita dal Suo profumo.
Il profumo di Lui.
Il profumo del quale si era innamorata ancora prima di innamorarsi di Lui.
Lo sguardo di Lei si posò su di Lui. Solo il fatto di guardarlo le mandava a fuoco gli occhi pieni di lacrime.
Lui era coricato sul letto, fra le mani il cellulare.
Bello come sempre, semplicemente perfetto.
Sentendo la porta aprirsi si girò verso di lei e la
guardò sorridendo, poco prima di capire che c’era qualcosa
che non andava.
Lei era lì, ma era diversa dal solito.
Il suo aspetto sempre al limite dell’ordine e del perfezionismo
era stato sostituito da un paio di occhi gonfi e arrossati per il
troppo piangere, da una multiforme chioma di capelli scompigliati e da
un incessante tremore.
-Casey? Hey? Tutto bene?-
Lui l’abbracciò.
-Ma stai tremando…-
Lei strinse il suo piccolo grande segreto fra le mani sudaticce e prese un grosso respiro.
-Siediti Derek. Ho bisogno di parlarti… e ti prego non
interrompermi, credimi è già difficile
così…-
La stanza venne inghiottita da un impressionante silenzio.
Molta tensione nell’aria.
-Ho bisogno di parlarti…-
Alla prossima puntata...
Prosa
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Capitolo 2 *** Un baciO ***
Capitolo1
1. UN BACIO
Ciao... SONO TORNATA!!! Ed ecco a voi il primo capitolo..
…QUATTRO MESI PRIMA…
Erano le nove e mezza di sera.
In
via RoseMary, gli ultimi raggi di sole
erano da poco scomparsi lasciando il posto al buio e alla brezza di una tipica notte
estiva canadese.
Casa Venturi (una delle villette marroni di via RoseMary) era stranamente
silenziosa. Coperta da un misterioso, pacato velo di silenzio. Tutto era calmo.
L’unico rumore percettibile proveniva
dalla cucina, dove uno strofinaccio azzurro veniva ostinatamente passato in
modo circolare sul dorso di un piatto fondo.
Quando fu completamente asciutto
e lustro venne riposto con cura nella credenza assieme agli altri sei piatti
fondi, reduci da una cena a base di maccheroni al formaggio. Una graziosa mano
femminile chiuse delicatamente l'anta del pensile di legno.
Casey sospirò soddisfatta. Non
che amasse particolarmente lavare i piatti, ma amava l’ordine. I momenti di
ordine, erano i pochi che la facevano sentire a proprio agio in quella
casa di matti… e questo era uno di quei rari momenti.
Non sentiva volare una mosca, ne
vedeva un oggetto volare... tutto era al suo posto!
La ragazza si asciugò le mani ed
uscì dalla cucina per ispezionare il perché di quell’innaturale silenzio.
Entrò nel salone.
Qui trovò Marty, che, dopo
un intenso pomeriggio di giochi, sotto il cocente sole estivo con la sua
amichetta Alicia, stava dormendo sul divano. Le spostò dal viso una ciocca mora
di capelli, le diede un bacino sulla guancia rosea e le sussurrò all'orecchio
-buonanotte Marty-
La bambina mugugnò qualcosa e si girò
su se stessa.
Casey prima di andarsene la
fissò... com'era bella, delicata, innocente, sembrava proprio un
incantevole angioletto sdraiato sulla sua nuvoletta
argentata… La ragazza avrebbe dato tutto l'oro del mondo per
poter ritornare ad avere otto anni. Niente pensieri, niente brufoli, niente crisi adolescenzialI, niente stess. Ma
soprattutto niente ragazzi!!!!
Casey sospirando uscì dalla sala e passò davanti alla camera da
letto di Nora e George.
I due sposini erano andati a farsi una passeggiata dopo cena e dovevano ancora tornare.
Salì le scale per ispezionare il piano superiore. Si fermò davanti alla camera di
Lizzie, e appoggiando l'orecchio sulla porta poté sentire le risate della
sorella e di Edwin. Sorrise, almeno lei si stava divertendo...
In fine, l' ultima tappa: la camera di Derek, il suo acerrimo nemico.
Anche se da una settimana a questa parte provava non poco imbarazzo
nei suoi confronti (a causa di una spiacevole situazione in cui si erano trovati insieme il sabato precedente) e da allora cercava di evitarlo, doveva
chiarire
alcune cose con lui... quindi bussò.
Nessuno rispose; decise di entrare comunque.
Derek era seduto sulla sedia, con la testa appoggiata sulla scrivania.
Si era addormentato davanti al computer acceso. Casey lo guardò
con compassione…
Poi il suo sguardo lo superò e si
posò sul fondo della stanza, di fianco al letto c’era una valigia verde
militare.
Casey sbuffò... l'indomani l'allegra famigliola sarebbe partita per
l'Italia. Sarebbero andati a trovare gli zii italiani di Derek: Lia e Paolo
Venturi.
La ragazza aveva l'amaro in bocca... non sapeva se la sua mente le
avrebbe permesso di sopportare altri Venturi... e poi con lei ci
sarebbe stato il Venturi per eccellenza... Mister Derek! Il solo
pensiero di dover
passare 15 giorni con lui, con il ragazzo odioso e rompiscatole che le
aveva reso la vita impossibile negli ultimi 3 anni (e per il quale, tra
l'altro ora
provava imbarazzo), le fece venire il volta stomaco...
uff a volte la vita è proprio ingiusta!
Discostandosi dai suoi infelici
pensieri, ma sempre con la consapevolezza dei 15 giorni infernali che le
sarebbero spettati, riguardò il ragazzo. Gli toccò una spalla e lui
sobbalzò.
Lei scoppiò a ridere... quanto era buffo!!! Con i suoi capelli
spettinati e i suoi due
enormi occhi lucidi e arrossati dal sonno, che la stavano fissando.
Prima di svegliarsi del tutto, mugugnò qualcosa, proprio come
aveva fatto poco prima Marty.
-Che... che vuoi Casey?
Stavo dormendo, anzi, ancora peggio stavo sognando... ed era anche un bel
sogno...-
-Ti ho svegliato per un
motivo più che legittimo...- lei si sedette sul letto, profondando nel
materasso -... domani, come sai, partiamo per l'Italia. E... io ci ho
riflettuto bene, e... dovrei chiederti un favore. Beh, questa è la nostra
vera prima vacanza da famiglia McDonald/Venturi...-
-Come? Forse intendevi Venturi/
McDonald...-
Lei non ribatté, ma bastò un solo
sguardo per zittirlo.
-Dicevo... questa è la nostra prima vera
vacanza come "famiglia"- ebbe un attimo di esitazione, aveva appena
chiamato famiglia quell'essere ripugnante che si trovava davanti a lei
e che la stava guardando con occhi ancora trasognanti -non che
ciò mi faccia star bene, anzi... ma il fatto è
che, secondo me dovremmo darci un attimo di tregua. Sarebbe meglio
limitare
il nostro antagonismo ossessivo per i prossimi 15 giorni. Chiaramente è solo per un fare un favore a mamma e George... in fondo
glielo dobbiamo. In questi ultimi tre anni non abbiamo fatto altro che
litigare, farci dispetti, urlarci dietro e ancora litigare. Credo che
finalmente si meritino una vacanza come si deve, una vera vacanza, senza urla e liti. Cosa dici... ci stai?-
Derek la guardò sospettoso, come
se temesse che dietro quello sguardo innocente e quelle labbra che
erano venute
a proporgli una tregua si celasse un mostro ingannevole, pronto a farlo
cadere nella sua trappola. Dopo averle minuziosamente studiato i
grandi
occhi turchesi alla ricerca di un qualche inganno nascosto, rispose:
-Si, non è una cattiva
idea... anche se credo sia impossibile non litigare con te per 15
giorni... ormai fa parte della mia normale routine!! Però,
è giusto nei confronti di papà e Nora. Sia chiaro,
accetto la proposta solo per loro, ed è anche chiaro
che questa storia della pace momentanea non andrà minimamente a
influire sul nostro rapporto... sul nostro pessimo rapporto-
Casey notò in
quell'ultima frase una certa cattiveria. Come se Derek volesse
sottolineare che qualsiasi cosa fosse successa tra loro (il che includeva anche lo spiacevole episodio di
una settimana prima), sarebbero rimasti nemici
giurati. Per sempre. Sentì una stretta alla bocca dello stomaco, avrebbe voluto rompergli qualcosa in testa!!
Soffocò la collera in un ultima
frase -Bene... allora, mio caro fratellino, buonanotte-
-Buona notte sorellina cara. Sogni
d'oro...-
Ribollendo di rabbia, la sua cara
sorellina, uscì dalla camera sbattendo la porta.
Mamma mia, quanto lo odiava...
Era da una settimana circa che
andava avanti questa storia. Da quando, quel sabato sera, erano usciti con
Emily, Max, Sam e altri loro compagni di classe per festeggiare la fine
dell'anno scolastico e l'inizio delle vacanze estive.
Casey, contrariamente alla sua
indole calma e responsabile (ma soprattutto astemia), aveva esagerato col bere e si era ritrovata, alle
2 di notte, ubriaca fradicia, a risalire le scale di casa sua, in braccio a suo
fratello.
Si ricordava appena quello che era successo, ma ogni volta che ci pensava sprofondava in un gran imbarazzo:
Derek che la porta su
per le scale cercando di non far rumore. Lei
che, ubriaca, canticchia filastrocche stonate nel silenzio della notte.
Lui che le tappa la bocca per non svegliare George e Nora. Si ritrovano
nel
corridoio del secondo piano, davanti alla porta di Derek. A causa
dell'alcool la stanza sembra girarele
a mille e, nella confusione di luci e rumori che esplode nella sua
testa, lei si avvicina e posa le sue labbra su quelle di lui. UN BACIO.
Casey si ritrae, disgustata
dal gesto che ha appena compiuto. Ride, il suo alito sa di alcool. Poi sente il
sapore dell'ultimo Whisky che ha tracannato risalirle la gola: un
biglietto di sola andata verso il giacchino in pelle nero di Derek.
Vomita.
Vomita a dosso a lui e al suo amato giacchino... che
disastro!!! L'ultimo ricordo che ha di quella lunga serata è l'acre odore di
vomito che ha infestato il parquet. Subito dopo il nulla... è svenuta tra le braccia
di Derek.
Da allora lui non perdeva occasione per rinfacciarle quell'episodio e di conseguenza quel bacio...
Casey arrabbiata come non mai, entrò in camera sua, aprì
il cassetto del suo comodino e vi estrasse il suo unico vero amico, l'unico con
cui poteva confidarsi veramente... IL SUO CARISIMO DIARIO!!!!!
"caro diario,
indovina un po? domani si parte... UFFFFFFFFFFFAAAAA!!!!!!!
uff.. proprio ora?!?!?!??!?!?
Però a pensarci bene è meglio così, mi
serve proprio un momento di pausa. Pausa dalla mia
casa, dai miei amici, e soprattutto da Max.
Ultimamente le cose con lui non
vanno tanto bene... ma che dico? Sta andando tutto a rotoli!! Ci sentiamo sempre meno e bisticciamo sempre più.
A dire la verità io non provo più per lui quel sentimento che provavo fino a qualche settimana fa. Non so, forse mi sto stancando, forse ci stiamo stancando l’uno
dell’altra, forse…
Beh, sta di fatto che Noi domani
partiamo... purtroppo. Noi. La mia nuova famiglia… che comprende a mio malgrado
anche Derek.
Uff, ma doveva per forza venire anche lui!?!?!? GRRRR...
Vabbè,
ormai... non ci posso più far nulla, ma IO GIURO
che se quell'essere inutile mi rompe le scatole anche in vacanza, IO
GIURO che non tornerà più in Canada perchè lo
ammazzerò prima!!!!!!!!!!!!! GRRRR....
Bene, ed ora che mi sono sfogata posso anche andare a dormire... Buonanotte Caro Diario!! CASEY"
La ragazza spense la luce e si addormentò pensando ai mille modi
con i quali avrebbe potuto uccidere il suo dolce fratellino.
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