Antologia del Riformatorio

di Andrea_Vitali
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Il riformatorio statale ***
Capitolo 3: *** John Farewell - Risse multiple e aggravate ***
Capitolo 4: *** Dwelley Dupont - Aggressione a sfondo passionale ***
Capitolo 5: *** Jeff Perry - Aggressione di un poliziotto ***
Capitolo 6: *** Joseph Pigglinton - Aggressione di consanguinei ***
Capitolo 7: *** Ben Lesly Jr. - Sciopero non autorizzato e aggressione ***
Capitolo 8: *** Carl Parker - Furto ***
Capitolo 9: *** Leonard Sasha Ferron I - Furto con scasso ***
Capitolo 10: *** Bill Dramer - Evasioni plurime ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Avevo quattordici anni quando ho iniziato a interessarmi seriamente alla poesia; da Dante, a scuola, al più tormentato Pascoli, ho avuto modo di vivere molte storie, capire di più il mondo e, soprattutto, me stesso.

Mi sono reso conto che ci sono cose che non possono essere viste e che avrei potuto dare un contributo, avrei potuto aiutare le persone a vedere quelle cose. Questo è il motivo per cui ho iniziato a studiare vari autori, fino a quando, per caso, non ho ascoltato un cd di Fabrizio de Andrè, dal titolo "Non al Denaro non all'amore né al cielo".

Grandi canzoni, meravigliose!

L'artista era stato ispirato da una certa Antologia di Spoon River; cosa era quel il testo così illuminato di cui non avevo mai sentito parlare?

L'ho comprato e ho iniziato a leggerlo ... o meglio, per divorarlo!

Era un'opera originale, che, pur appartenendo al mondo poetico, aveva delle trame! Questa era la forma poetica che cercavo! Raccontare storie che non possono essere visti da tutti, che ci coinvolgono direttamente e avere la possibilità di dare voce a chi non ne ha!

In onore di quel momento, voglio dedicare questa raccolta a tutto ciò che l'Antologia di Spoon River ha significato per me: la coscienza di esistere e l'opportunità di dare voce agli ultimi, gli emarginati.

Chiunque, almeno una volta, lo è stato.

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Capitolo 2
*** Il riformatorio statale ***


Nel corridoio
Tra sbarre e lacrime
Sotto luce tremolante
Come i peccati
Chi ti sta chiamando?

Forse John, il rissoso
Dwelley, l'amante
Oppure Carl Parker, il ladro?

Vai, passa
e non ascoltare

E chi sono quelli che urlano
Che invocano pietà
Proprio quella che non ebbero
In quel minuto di inferno?

Forse George, lo stupratore
Kyle, l'incendiario
O Mark, l'assassino?

E chi è quel tizio
Nero come la notte
Sorridente
Come una luna calante?
Ti ascolta e non parla
Come Dio
Che si è dimenticato di loro

Amen

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Capitolo 3
*** John Farewell - Risse multiple e aggravate ***


Io ero il padrone della strada
Il principe del montante

Ho iniziato quando ho visto mio padre
Ubriaco
Malmenato e bastonato
Dalla banda di Raynold

Cinque ragazzi
Contro un vigliacco

Non sarei mai diventato come lui

Non guardarmi in quel modo
O ti spacco la testa, bastardo!

Io sono quello che ha spaccato le gambe
Di Sarah Chase
Perché non voleva baciarmi
E sono quello che ha rotto il naso
A Raynold, Carl Parker e Lee Upston

Sono quello che è diventato un lottatore
Per combattere lo spettro di suo padre

Mio padre

A volte le colpe dei padri
Ricadono sui figli

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Capitolo 4
*** Dwelley Dupont - Aggressione a sfondo passionale ***


Mai mi macchiai di peccati
solo l'amore
e nient'altro
guidavano la mia anima

E Sarah
oh, lei
discesa dal paradiso
dalle scale dell'inferno
col suo sguardo redentore
di una dolcezza blasfema

L'amore mi portò qui
quando la vidi appartarsi con Jeremy Dove
Quando il cieco arbitrio dell'esistenza
mi negò ciò per cui ero nato

Io sono qui perchè sfigurai Jeremy
con i pugni e con l'acido
sfregiai la mia ira col suo odio

Ma lui, ladro di illusioni
non sarà mai condannato

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Capitolo 5
*** Jeff Perry - Aggressione di un poliziotto ***


Sputa e colpisci
In una mano la bilancia

Sputa e colpisci
Nell'altra spada

La cieca giustizia
Te lo dico io
Non esiste!

Quando ho scoperto Quinn, il poliziotto
Tra le cosce della mia sorellina
Ho fatto dei miei pugni
Giustizia per quell'atto
Cieco nel colpire
Con la spada e la bilancia

La mia unica colpa
Fu quella di non ucciderlo

E ora sono qui
Bendato a queste sbarre

Anche gli occhi di Dio sono chiusi

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Capitolo 6
*** Joseph Pigglinton - Aggressione di consanguinei ***


Ricordo ancora il reverendo Hamills
"Onora il padre e la madre
Se vuoi entrare nella casa di Dio"

Mio padre
Consumato dall'avidità di una bottiglia
E mia madre
Accecata dalla lussuria

Ma io non parlavo
Ho sempre abbassato la testa
Alle loro bastonate
Fino a quando non decisero
Di farmi arruolare
Per avere qualche soldo in più
Per soddisfare le loro voglie

Allora divenni Uomo
Sfidai l'alta volontà
E alzai la testa
Alle loro bastonate
Come Lucifero
Sfidò l'Eterno

E persi

Onora il padre e la madre
Ma non scordarti del figlio

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Capitolo 7
*** Ben Lesly Jr. - Sciopero non autorizzato e aggressione ***


Sono innocente
Devi credermi!

È vero, c'ero anche io alla manifestazione
Ma stavo solo guardando!

Non sono stato io a lanciare il sasso
Nel negozio di spezie!

E quell'uomo, quell'uomo era già a terra
Quando i poliziotti sono arrivati!

Il sangue sulle mie nocche
Non era suo

Era il sangue di quei poveri
Che ogni maledetto giorno
Soffrono la fame!

Noi, schiavi del lavoro!
Loro, schiavi dell'avidità!

Non sono stato io a lanciare il sasso
Nel negozio di spezie!
E non ho spaccato la testa di
Whitman, il farmacista

Ma se solo avessi potuto
L'avrei fatto, stanne certo!

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Capitolo 8
*** Carl Parker - Furto ***


Hai mai provato
A svegliarti ogni mattina
Con l'anima vuota
E lo stomaco che scalcia?

Credi sia facile
Accettare l'ingordigia
Di ventri gonfi
Pregni di voluttà?

Cinque anni
Per il mio crimine
Per quando accecato dalla fame
Rubai del pane a Stanley Carson
Il panettiere

Lo so, ti indigni di questo
Ma, vedi
Devi sapere che è un delitto
Non rubare quando hai fame



NB: questa poesia è ispirata e contiene citazioni dalla "Canzone del Maggio" di Fabrizio de Andrè.

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Capitolo 9
*** Leonard Sasha Ferron I - Furto con scasso ***


Dal primo vagito
fui coperto d'oro
di camicie di seta
di autorità

Collezionavo porcellane
pistole in ebano
spade d'argento
e capricci incontentabili

Ma ciò che mai avrei potuto avere
me lo presi con la forza
e feci del brivido del furto
la mia nuova voglia

Così una notte
andai nel negozio di liquori
e rubai del Moonshine
che alimentava i contrabbandieri

Se il mondo mi ha sempre dato ciò che volevo,
allora perchè ha punito
la bramosia del mio essere?

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Capitolo 10
*** Bill Dramer - Evasioni plurime ***


Hai presente il grande salice
in cima alla collina?
Quando il vento lo frusta
e lui danza
prima a destra
poi a sinistra
barcolla e si dimena
andando e tornando?

Ecco, come quel salice
il vento mi chiede di andarmene
e di tornare
di scappare verso l'orizzonte
respirando la libertà
di poter tornare
tra queste sbarre

Volai oltre i campi
oltre la chiesa di San Bartolomeo
oltre la contea
e oltre le stelle
per poi tornare qui,
sempre

Libertà

Io l'ho vista
e quella che chiamano libertà
è solo una cella con le pareti un po' più larghe

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