Una storia d'amore tra Vampiri e Demoni

di Glory_95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un'amica per Kanato ***
Capitolo 2: *** Ringraziamenti ***
Capitolo 3: *** La famiglia Collins ***
Capitolo 4: *** Tutte le sorelle riunite ***
Capitolo 5: *** Annuncio speciale ***



Capitolo 1
*** Un'amica per Kanato ***


Era un tranquilla notte nella scuola notturna Sashamiku.
Una notte limpida, senza nemmeno una nuvola. Il cielo, nero come l'inchiostro, era coronato da miliardi di bianche stelle e la luna piena regnava alta nel cielo, brillante come un diamante.
La scuola era davvero grande, era una tipica scuola giapponese: di giorno si svolgevano regolari lezioni con studenti umani, la notte era popolata da studenti non umani, più precisamente erano vampiri o demoni.
Nella scuola regnava un silenzio glaciale, paragonabile a quello che si può udire nello spazio profondo. Tutti gli studenti erano nelle rispettive classi e stavano studiando o svolgendo regolarmente lezione.
Un lieve rumore di passi aleggiava nel corridoio del 2 piano, interrompendo il silenzio che sovrastava.
Kanato, con il suo inseparabile Teddy, si stavano concedendo una piccola pausa dallo studio. Stava in classe da 4 ore ed aveva davvero bisogno di staccare la spina, non che stesse particolarmente attento alla lezione. Stavano facendo 4 passi per sgranchirsi un po le gambe, Kanato amava passeggiare da solo col suo inseparabile orsacchiotto di peluche nei silenziosi corridoi della scuola , << Che ti va di fare Teddy? Hai sete vero? >> , disse Kanato al suo morbido amico, << Non preoccuparti, adesso andiamo a prendere un buon thé caldo >> e strinse ancora più forte a se il suo peluche.
Kanato non si era mai separato da Teddy, nemmeno da bambino. Aveva un legame molto profondo con il suo adorato peluche e non sopportava nemmeno l'idea di separarsi da Teddy.
Stava per entrare in caffetteria per gustare un buon thé caldo quando, appena prima di entrare, si fermò. Percepiva una presenza estranea, diversa e per niente gradita. Si girò e vide Kou appoggiato al muro.
Kou Mukami era il secondo figlio della famiglia Mukami: aveva i capelli biondi ricci, l'occhio sinistro di colore azzurro e l'occhio destro di colore rosso. La sua uniforme scolastica era davvero diversa dalla sua: era vestito con un blazer nero con le maniche arrotolate fino al gomito e sotto una camicia bianca, leggermente sbottonata, pantaloni neri che arrivavano fino al ginocchio e lunghe calze nere. E hai piedi stivali bianchi.
Kanato non lo conosceva molto bene, sapeva che era un idolo del mondo umano e che non era un vero vampiro, o almeno non un purosangue. Lo sapeva perché sentiva spesso Ayato e Raito lamentarsi di lui e dei suoi fratelli. Si lamentavano in particolar modo del loro insopportabile comportamento e del fetore che si portavano dietro e che appestava l'aria.
Finalmente capiva quello che intendevano.
Era davvero rivoltante, un fetore davvero nauseante.
Kou aveva lo sguardo fisso su di Kanato ed un losco ed inquietante sorriso dipinto sul volto. << Sai che non ti risponderà mai quel coso...vero? >> domandò Kou, con un tono sarcastico e molto fastidioso. Kanato lo fissava coi suoi tenebrosi occhi viola chiaro senza dire una parola, pensava che quella domanda era talmente stupida da non meritare neanche una risposta.
Kou si rimise diritto e fece un passo verso di lui << Non mi rispondi mocciosetto? Cosa c'è non sai parlare? Se non a questo stupido affare?! >> disse spazientito ed irritato per non aver ricevuto una risposta.
Kanato, con un tono di assoluto disinteresse, disse << Non parlo con chi non mi suscita un minimo di interesse...ed ora me ne vado, il tuo fetore sta appestando l'aria e inizia a darmi la nausea >>, fece per voltarsi ed andarsene quando sentì improvvisamente il vuoto tra le sue braccia.
Vuoto nel posto in cui teneva sempre Teddy, si girò di scatto verso Kou e rimase pietrificato.
Kou teneva Teddy sospeso per una zampa. Il suo prezioso Teddy.
<< TEDDY!! RIDAMMELO! >> urlò Kanato con tutto il fiato che aveva. Aveva gli occhi spalancati, tremava e aveva la bocca aperta ed era sul punto di scoppiare a piangere. Kou fece un sorriso beffardo e disse << Allora sai parlare piccolino...mi sa che questo coso lo prendo io! >>. Kanato urlò << TEDDY!!! >> e si avvicinò a Kou, ma lui fece un passo indietro, spalancò la finestra.
Poi si voltò verso Kanato per leggere la disperazione sul suo volto, sorrise e disse << Non sapevo fosse così importante per te...e visto che lo rivuoi così tanto indietro...VATTELO A PRENDERE! >> e lo lanciò dalla finestra.
<< TEDDY!! >> urlò disperato Kanato.
Andò alla finestra e guardò fuori per cercarlo con lo sguardo, ma non lo trovò.
Kou fece una risata soddisfatta e se ne andò. Kanato cercò Teddy in ogni angolo, tra le piante, nei cespugli, nella fontana...niente. Nemmeno l'ombra. Sembrava letteralmente svanito nel nulla.
<< TEDDY!! TEDDY!! >> urlò Kanato.
Si accasciò al suolo piangendo, era disperato. Il suo prezioso Teddy era sparito e non sapeva come ritrovarlo. Si mise seduto e iniziò a piangere ancora più forte e battere i pugni per terra.
Era in piena crisi isterica.
Urlava e si disperava. Rivoleva il suo Teddy. Subito.
<< Ehm...scusami...>>.
Improvvisamente Kanato sentì una calda e dolce voce provenire da dietro di lui. Non era una voce conosciuta, e l'individuo aveva un odore che non aveva mai sentito.
Profumava di terriccio e foglie.
Un odore incantevole, esattamente l'opposto di quello di Kou.
Si girò, confuso e ancora singhiozzante, e vide una ragazza. Era alta più o meno come lui e magra, portava i capelli corti, rossi come il fuoco e arruffati, aveva gli occhi neri come la notte e profondi come l'oceano. La sua carnagione era molto chiara. Ed indossava la divisa scolastica, forse un po larga, ma le donava davvero molto.
Quando furono faccia a faccia, la misteriosa ragazza gli passò il suo fazzoletto e continuò << Ciao...scusa non volevo disturbarti...ero qua sotto a leggere il mio libro, quando mi è caduto questo sulla testa...ho guardato su e ti ho visto piangere ed urlare...quindi deduco che questo sia tuo >> e da dietro la schiena tirò fuori Teddy.
Kanato non poteva crederci. Spalancò gli occhi e fece uno dei suoi rarissimi sorrisi.
Era proprio il suo Teddy.
Prese subito Teddy ed urlò << Teddy! Sei tornato! >>. Scoppiava di felicità. Aveva di nuovo il suo Teddy. Si alzò in piedi e rimise Teddy al suo posto, tra le sue braccia.
Poi guardò la misteriosa ragazza. Kanato non aveva notato che era davvero molto carina, lo fissava in modo affettuoso e gli stava sorridendo. Poi disse << Sono felice di averti aiutato...adesso vado, almeno non ti disturbo oltre >>, e fece per andarsene ma Kanato le prese la mano. Lei si voltò stupita dell'improvviso gesto, lo fissò e Kanato le disse << Grazie per aver salvato Teddy >>.
La ragazza si girò completamente verso di lui e disse sorridendo << Figurati! È stato un vero piacere! È davvero bellissimo il tuo peluche sai? Quella benda gli dona molto, poi è davvero morbidissimo....si vede che ci tieni particolarmente >> , Kanato sorrise ed abbassò lo sguardo sul suo Teddy dicendo << Hai sentito Teddy? Ti ha fatto un complimento >>.
Poi, alzando lo sguardo, Kanato notò il libro che aveva in mano la ragazza.
Era vecchio e un po consumato, ma comunque sembrava molto curato, si vedeva che ci teneva molto, << Che libro è? >> chiese, la ragazza guardò il libro poi tornò con i suoi splendidi occhi neri sul vampiro e continuò << Questo? È Alice in Wonderland di Lewis Carrol. È una storia bellissima! Questa ragazza cade in una buca e va in un mondo davvero assurdo! >>. Kanato era sempre stato affascinato dalle storie, questa non l'aveva mai sentita e questo lo incuriosì molto.
Non capitava quasi mai che s'imbattesse in un libro sconosciuto, così la guardò negli occhi e le disse << Non l'ho mai sentita...me la racconti? >> , la ragazza fece un meraviglioso sorriso << Certo! Volentieri! Allora praticamente c'è questa ragazza che...>> e s'interruppe subito. Rimase in silenzio un attimo. Guardò il suo libro, poi riportò lo sguardo su Kanato e gli porse il libro dicendo << Tienilo, te lo presto volentieri...sai raccontarla non fa lo stesso effetto che leggerla >>. Kanato afferrò il libro e disse << Grazie...sei gentile >>, la ragazza rispose << Ma ti pare! Per così poco! >>.
Si fissarono un attimo negli occhi, poi la ragazza gli chiese << Posso sapere come ti chiami? >> , << Kanato Sakamaki, e lui è il mio amico Teddy >> disse il vampiro. La ragazza rispose << Piacere Kanato, e piacere Teddy! Io mi chiamo...>>.
DRIIIINN!
La campanella di fine giornata interruppe la loro conversazione, la ragazza guardò l'orologio e disse << Caspita sono in ritardo! Mi dispiace Kanato ma devo proprio andare! È stato un piacere conoscerti e spero di vederti presto! Ci vediamo! >> e corse via, Kanato urlò << Hey aspetta! Come ti chiami? >> la ragazza si fermò di colpo, si girò e sorridendo disse << Mi chiamo Lydia...Lydia Collins! A domani Kanato! >> e se ne andò.
Kanato rimase un attimo a fissare il corridoio.
Chiuse gli occhi ed inspirò ancora quel profumo delizioso che aleggiava nell'aria, non aveva mai sentito nulla di simile. Intenso ed assolutamente perfetto.
Riaprì gli occhi e spostò la sua attenzione fuori dalla finestra e vide Lydia correre fuori dal cancello, era davvero molto carina. Poi salì su una macchina nera e sparì nel buio della notte.
Dopo pochi minuti arrivò Raito, lo guardò e disse << Eccoti qua Kanato, ti ho cercato ovunque...dai muoviti, dobbiamo tornare a casa >>, Kanato si girò verso il fratello e disse << Arrivo Raito >>. 

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Capitolo 2
*** Ringraziamenti ***


Kanato e Raito arrivarono al cancello, dove li aspettava una limousine nera splendente, salirono a bordo e partirono verso casa.
Il viaggio di ritorno non fu particolarmente diverso dagli altri giorni: Ayato guardava fuori dal finestrino immerso nei suoi pensieri, Raito si stava rilassando con gli occhi chiusi, Reiji osservava i fratelli con sguardo attento e scrupoloso, Subaru guardava fuori dal finestrino riflettendo su qualcosa, Shu dormiva tranquillo sempre con le sue inseparabili cuffie nelle orecchie e Kanato leggeva il suo nuovo libro.
Era davvero una storia bellissima e ne era assolutamente rapito.
Ayato notò il fratello così intento nella sua lettura, gli prese il libro e urlò << Ehy Kanato! Cosa leggi di nuovo? >>, Kanato, terribilmente seccato per essere stato interrotto dal fratello, gli disse << Ayato, ridammelo...se non te ne fossi accorto lo stavo leggendo >>, << Perché?! Sembra tremendamente noioso! Ti sto salvando >> disse il fratello, sfogliando velocemente il libro.
S'intromise Raito che disse << Sei sempre il solito topo di biblioteca Kanato! Sei tremendamente noioso...>>.
Reiji, con un tono fermo ed autoritario, disse ai fratelli << Basta adesso. Raito smettila di parlare così a tuo fratello. Ayato ridagli il libro immediatamente >> e riportò l'ordine nel gruppo, poi incuriosito per l'interesse del fratello nei confronti di un libro, gli chiese << Che libro è Kanato? >>. Il fratello rispose << S'intitola Alice in Wonderland, di Lewis Carrol >>, << Sembra molto interessante...lo hai preso in biblioteca? >>.
Kanato guardò la copertina e gli disse << No...me lo ha prestato un'amica >>.
<< Un'amica?! >> dissero in coro Ayato e Raito con un tono stupito e quasi incredulo. Il loro stupore era comprensibile. Kanato non aveva mai avuto un amico, e non aveva mai parlato con qualcuno che non fosse parte della famiglia.
Reiji, stupito anche lui dalla nuova amicizia di Kanato, disse << Sono contento che hai stretto amicizia Kanato...ti farà bene stare con persone esterne alla famiglia >>, Ayato si mise accanto al fratello e chiese sorridente << Allora Kanato racconta un po...come hai conosciuto questa nuova amica?! >>.
Kanato guardò il fratello, poi il libro e disse << Ero stufo di stare in classe, così ho deciso di farmi una passeggiata...poi a me e Teddy è venuta voglia di thé caldo e stavo andando in caffetteria...e lì ho incontrato Kou...mi ha preso Teddy e lo ha buttato dalla finestra...poi lei me lo ha riportato ed abbiamo parlato un po >>, Kanato sorrideva mentre raccontava la strana disavventura.
Era proprio contento di averla conosciuta.
Reiji, guardando il fratello, disse << É stata davvero molto gentile >>, Ayato invece sbottò << Maledetto Kou! Domani gliela faccio vedere io! >>.
Raito s'aggiunse e disse << Se se la prendono con uno di noi, se la prendono con tutti! >>.
Subaru aprì i suoi splendidi occhi rosso sangue, alzò lo sguardo e disse << Siete proprio due bambini...impulsivi e teste calde...ma per una volta vi do ragione...non possiamo farci mettere i piedi in testa da un paio di meticci >>.
Shu, che aveva ascoltato tutto, s'intromise sempre con tono calmo << Kanato...se ti infastidiscono di nuovo fammelo sapere immediatamente...sono stufo della loro arroganza...ed è ora di rimetterli al loro posto >>.
Reiji concluse il giro << Domani mattina come prima cosa parlerò col direttore e vedremo una punizione esemplare >>.
Per una volta tutti i fratelli erano d'accordo. Kanato disse agli altri << Grazie ragazzi...vero Teddy? >>.
La macchina si fermò, i fratelli scesero ed entrarono in casa. La casa era illuminata, avevano intuito che c'era un ospite. Avevano percepito la sua presenza appena scesi dalla macchina, non avevano idea di chi potesse essere, anche se il suo odore gli era molto familiare. Entrarono decisi e videro che la porta del salotto principale era spalancata.
Seduto sulla poltrona principale, che era più simile ad un trono, ad attenderli, c'era Karlheinz.
Il loro padre.
Tutti e 6 i fratelli si bloccarono di colpo, era un evento raro che venisse a trovarli. Di solito veniva per eventi speciali, come la cena annuale di famiglia o la festa del papà. Ma quando appariva, senza che fosse un evento particolare, non era mai di buon auspicio.
Un po titubanti i 6 fratelli entrarono nella stanza e si misero seduti di fronte a lui.
Sembrava una cosa assurda, ma ognuno dei fratelli aveva la propria poltrona: la prima a sinistra era di un giallo splendente, in stile vittoriano ed era quella di Shu, il fratello maggiore; la seconda era blu, come lo zaffiro, anch'essa in stile vittoriano, ed era la poltrona assegnata a Reiji, il secondogenito; la terza era di colore rosso brillante e acceso, in tipico stile gotico, ed era la sedia che Ayato trovava più comoda, il terzo dei fratelli; la quarta, di un calmo e armonioso color beige, era in stile gotico ed era quella di Kanato, il quarto fratello; la quinta poltrona era colorata di un bel verde smeraldo, in perfetto stile gotico, apparteneva a Raito, il quinto; ed infine, l'ultima a destra, di colore oro scuro, in un stupendo stile barocco era la preferita di Subaru.
Quando i fratelli furono tutti seduti, fissarono con i loro brillanti occhi il padre, seduto di fronte a loro.
Il suo vero nome era Tougo Sakamaki, ma, in seguito alla sua popolarità a livello polito nazionale ed internazionale, aveva cambiato nome in Karlheinz, più affidabile e riconoscibile. Aveva i capelli chiari e lunghi, gli occhi color rosa pallido, freddi e autoritari. Indossava una giacca nera con sopra una decorazione di color rosso sangue, con sotto una camicia bianca molto decorata, con pantaloni neri e scarpe nere lucide. Era sempre molto elegante ed impeccabile.
Fissava i suoi figli senza dire nulla ed un silenzio glaciale regnava nella stanza.
Reiji, con tono fermo e deciso, decise di rompere quel silenzio e chiese << Siamo lieti di vederti padre...a cosa dobbiamo il piacere di questa tua visita improvvisa? >>, l'uomo, con un tono deciso iniziò << Sono stato chiamato 5 minuti fa dal direttore della scuola, e mi ha gentilmente informato di quello che è successo tra Kanato e Kou Mukami. Parlerò con lui e suo padre tra qualche giorno. Ma prima voglio la conferma di quello che mi è stato detto...Kanato...è vero che Kou ti ha provocato e ha lanciato il tuo peluche fuori dalla finestra senza che tu lo avessi provocato in alcun modo? >>.
Kanato si alzò in piedi subito, sempre stringendo il suo inseparabile Teddy. Guardò il padre negli occhi e disse << Si padre. Io mi stavo recando in caffetteria, quando l'ho incontrato casualmente. Mi ha provocato la prima volta, ma non ho reagito e stavo per andarmene. Dopodiché ha afferrato Teddy e lo ha buttato dalla finestra senza un apparente motivo. Credo volesse solo farmi arrabbiare o provocarmi per capire la mia reazione...vero Teddy? >> e si rimise seduto.
Il padre chiuse gli occhi un momento, poi li riaprì e disse << Grazie Kanato. Ed è vero che una ragazza, senza che tu la obbligassi o le chiedessi niente, te lo ha riportato gentilmente senza chiederti nulla in cambio? >>.
Kanato si alzò nuovamente e confermò << Si padre. Ero disperato e lei me lo ha riportato perché mi ha visto molto triste. Mi ha anche prestato questo libro >> e mostrò il libro al padre e si rimise seduto al suo posto.
<< Ho capito, adesso è tutto più chiaro. Grazie Kanato. Sai il nome della ragazza che ti ha aiutato? >> , << Lydia Collins >>. << I Collins, bella famiglia...Preparatevi, andiamo immediatamente a ringraziare la ragazza per il gesto >>.
I fratelli si guardarono tra di loro con stupore, il padre non amava particolarmente familiarizzare con le altre famiglie.
Raito si alzò in piedi e disse confuso << Padre, capisco la gentilezza del gesto ma...ha solo raccolto il peluche e lo ha riportato a Kanato...non ha fatto granché...>>. Il padre dei fratelli si alzò in piedi e disse, con tono fermo e autoritario << Ha fatto un gesto gentile nei confronti di mio figlio, senza volere nulla in cambio, merita i miei ringraziamenti e voglio che veniate anche voi per conoscere la famiglia...fare nuove conoscenze non può far altro che giovarvi >>.
I fratelli non sapevano cosa dire, era vero che era stata molto gentile ed andava ringraziata, così si guardarono e, infine, dissero insieme << Come desideri padre >>. Sapevano che disubbidire non era una buona idea e che, se ci teneva ad andare di persona, voleva dire che era una questione davvero importante.
Così si alzarono, uscirono dall'abitazione, dove c'era già ad attenderli la loro limousine, salirono tutti in macchina e partirono per casa Collins.
La casa era situata a una 20 di chilometri da dove vivevano loro, era in mezzo al bosco di Hushimoko, il bosco più grande della zona. Il bosco comprendeva molte specie diverse di piante ed una ricca varietà di fiori, erbe aromatiche ed insetti. Era una grande attrazione turistica per i viaggiatori, ma si diceva anche che fosse infestato da molti spiriti maligni.
Ovviamente i Sakamaki, essendo vampiri, non credevano a queste stupide leggende ed invenzioni create col solo scopo di spaventare gli umani.
Il bosco faceva parte del patrimonio della famiglia Collins, che se ne prendeva cura come se fosse parte della loro casa.
Contrariamente a quanto pensato dai fratelli, la strada che conduceva all'abitazione era ben curata ed asfaltata, così il viaggio fu piacevole. Kanato era molto impegnato nella sua lettura, ormai gli mancavano un paio di pagine e voleva cogliere l'occasione per restituire il libro a Lydia.
Durante il tragitto nessuno parlò, il padre metteva molta soggezione ai sui figli ed esigeva rispetto, ordine e disciplina. E sapeva bene come ottenerla.
Ayato e Raito stavano osservando fuori, curiosi di vedere il nuovo panorama, Subaru stava con le braccia conserte e gli occhi chiusi a riflettere su qualcosa che sembrava parecchio importante, Reiji osservava i fratelli, Shu dormiva tranquillo e il padre osservava la strada.
L'auto si fermò improvvisamente ed il padre disse << Siamo arrivati >>, i fratelli guardarono dal finestrino per vedere la casa.
E rimasero a bocca aperta.  

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Capitolo 3
*** La famiglia Collins ***


Al centro esatto del bosco, c'era l'abitazione della famiglia Collins.
Erano circa 5 chilometri di spazio totalmente privo di alberi dove sorgeva la magnifica casa. Sembrava proprio una tipica magione inglese: realizzata con materiale chiaro, in classico stile Vittoriano. Completata con splendidi torrette, finestre gotiche colorate e grandi porte in legno scuro. A sinistra si vedeva un corridoio esterno che portava in una stanza esterna alla casa.
Una casa davvero ricca di fascino e bellezza. La casa era circondata da un bellissimo prato verde, con moltissimi fiori colorati e piante varie.
<< Una casa davvero magnifica...in perfetta armonia col paesaggio che la circonda >> disse Reiji guardando quello spettacolo. << Wow è una casa da schianto! >> urlò Ayato guardandosi intorno, << La nostra a confronto è una catapecchia! >> disse Raito osservando la casa, << É davvero molto carina...vero Teddy? >> disse Kanato al suo soffice amico. Anche Shu e Subaru, seppur non dicendolo con le parole, sembravano apprezzare molto la casa. Anche se Kanato non pensava molto alla casa, i suoi pensieri erano rivolti alla sua nuova amica, non vedeva l'ora di dirle che aveva adorato il libro.
Il padre riportò l'ordine dicendo << Ragazzi calma, avete ragione nel dire che è molto bella, ma non siamo qui per questo >>.
<< Benvenuti nella mia umile dimora! >>.
Tutti si girarono verso la misteriosa voce e videro una giovane donna in cima alla scalinata che permetteva l'accesso alla casa. Era una donna molto bella: capelli lunghi, castani e coronati da splendidi boccoli che le risaltavano il viso, gli occhi blu come il fondale dell'oceano. Era vestita con un abito rosso e bianco senza spallini: un abito semplice, lungo fino ai pieni e decorato con pizzo bianco in fondo, hai piedi portava deliziose scarpe rosse. Era una donna molto elegante.
Il padre dei fratelli salì la scalinata seguito dai figli, baciò la mano della signora e poi disse << Voi dovete essere Marigold Collins...io sono Tougo Sakamaki, incantato di conoscerla >>. La donna fece un inchino molto regale e rispose << Onorata di conoscerla signor Sakamaki, ho sentito molto parlare di voi...posso chiedervi chi sono i gentiluomini che vi accompagnano? >> chiese guardando i sei fratelli. Il padre si girò verso di loro e disse << Certamente Signora Collins...Il più grande è Shu, poi ci sono Reiji, Ayato, Kanato, Raito e il più piccolo Subaru...sono i miei figli >>. La signora s'inchinò e disse << Incantata di fare la vostra conoscenza >>, i fratelli s'inchinarono a loro volta e dissero in coro << L'onore è tutto nostro signora Collins >>.
Poi la signora tornò a concentrarsi sul padre e chiese << Perdonate la mia curiosità, ma posso chiedervi il motivo della vostra visita? >>. Il padre rispose << Mi scuso per la mia imperdonabile mancanza...vostra figlia ha aiutato mio figlio Kanato a ritrovare il suo prezioso peluche e vorrei ringraziarla per il gesto gentile >> e fece gesto a Kanato di avvicinarsi, Kanato ubbidì subito e, quando fu a fianco del padre la signora s'inchinò davanti al ragazzo e disse << Quindi sei tu Kanato...mia figlia Lydia non fa che parlare di te da quando è tornata >>.
Inspiegabilmente Kanato fu molto felice di sapere quella notizia. Non lo dava molto a vedere, ma era davvero felice di aver trovato un'amica.
Poi la signora continuò << Grazie mille per la gentilezza, non dovevate disturbarvi per venire fin qui di persona >>, il padre dei vampiri rispose << Ha fatto un gesto molto gentile e vorrei ringraziarla di persona >>.
La signora si girò ed aprì la porta dicendo << Prego entrate, fate come se foste a casa vostra >>.
Appena i fratelli entrarono rimasero molto colpiti dalla cura per i dettagli: due scalinate in marmo bianco simmetriche davano l'accesso al piano superiore, al centro della sala era collocato un tavolino nero con un vaso pieno di rose bianche. Quadri di ogni tipo erano appesi per le pareti blu chiaro e un luccicante lampadario di cristallo illuminava la stanza.
La signora si voltò verso i suoi ospiti e disse << Vi farò preparare un buon thé caldo con qualche dolcetto...vi prego di accomodarvi nella sala grande, poi manderò a chiamare mia figlia Lydia >>, la signora condusse la famiglia Sakamaki in una stanza grande, appena aprì la porta si sentirono delle urla.
<< SCENDI SUBITO E RIDAMMI QUELLE VERDURE! >>.
Si vedevano due ragazze litigare, una che cercava di saltare abbastanza in alto da arrivare alla trave del soffitto, e l'altra sdraiata su quella stessa trave a mangiare un cesto di verdure.
Quella che saltava era molto carina : era alta e magra, aveva i capelli lunghi e marroni, sembrava che avessero delle striature nere, gli occhi erano verde smeraldo, quasi ipnotici.
Quella sulla trave, invece, si vedeva che era più giovane: aveva i capelli rossi e tutti arruffati, il viso tondo e adorabile, gli occhi neri come un pezzo di carbone. La cosa strana è che sembrava che avesse come delle orecchie di animale sulla testa e sembrava spuntare una specie di coda rossa molto pelosa. << Insomma ridammele! Devo cucinare per gli ospiti di stasera! Scendi subito! >> urlava la ragazza ormai al limite della pazienza. L'altra si limitò a guardarla e dire << Cucina qualcos'altro! Io ho fame e queste sono deliziose! >> e si rimise a mangiare tranquilla.
Kanato aveva riconosciuto subito Lydia, e si era messo a ridere per la buffa scena.
<< Ok, lo hai voluto tu ragazzina..>> la ragazza che stava giù fece un paio di salti sul divano poi, con estrema agilità fece una capriola in aria ed afferrò la coda, e la sorella cadde giù dalla trave. Mentre la sorella era atterrata perfettamente in piedi. Stranamente a lei sembrava che le fossero spuntate delle orecchie da gatto e una coda. << Aiaiai che male! >> disse la sorellina scrollandosi il cibo di dosso. La sorella maggiore, raccogliendo le verdure, disse << Io ti avevo avvisato...ora comportati bene, gli ospiti staranno per arrivare >>.
E in quel momento la loro madre urlò << Siamo già qui veramente...>>, le ragazze si girarono di scatto e arrossirono visibilmente.
Lydia notò subito che tra gli ospiti c'era il suo nuovo amica  Kanato. Nel vederlo il suo sguardo sembrò illuminarsi, fece un enorme sorriso e gli corse incontro, quando lo raggiunse lo abbracciò dicendo << Kanato! Che bella sorpresa! Sono felicissima di vederti! >>. Kanato arrossì parecchio a quell'abbraccio improvviso, non era abituato a ricevere tanto affetto, però gli fece molto piacere. Poi Lydia si staccò e la madre le disse << Lydia, non metterlo a disagio...scusala Kanato è molto espansiva >>.
Poi fece gesto all'altra ragazza di avvicinarsi, che ubbidì. Era vestita in modo semplice, ma che le stava davvero bene: portava un maglioncino di cotone azzurrino, non le copriva le spalle, ma questo la rendeva ancora più bella, e dei morbidi fusò neri che mettevano in risalto le sue lunghe gambe sottili. Il suo corpo era splendido, slanciato e aggraziato nei movimenti.
Una volta davanti ai fratelli, la madre disse << Questa è la mia terza figlia, Angel >> e la ragazza fece un inchino, poi disse << Sono felice di fare la vostra conoscenza >> e i suoi occhi incontrarono tutti quelli dei fratelli, ma furono catturati da quelli di Ayato. Occhi di un verde brillante. Occhi splendidi e dal quale la ragazza non riusciva a staccarsi, anche Ayato notò quei meravigliosi occhi verdi. Un verde ipnotico. Si fissarono intensamente e la ragazza gli fece un sorriso sincero, un sorriso che Ayato ricambiò volentieri.
La magia fu spezzata dalla madre che disse << Angel, prendo io il cesto...tu e Lydia tenete compagnia ai ragazzi mentre io parlo con il signor Sakamaki >> , << Certo madre >> dissero in coro le ragazze. Poi il padre dei fratelli li guardò e disse << Comportatevi in modo impeccabile...torneremo subito >> e si allontanarono.
Angel guardò i ragazzi e disse con un sorriso << Benvenuti a tutti! Fate come se foste a casa vostra, prego accomodatevi sul divano >> e i fratelli si accomodarono.
Una volta che tutti furono seduti, Lydia guardò Kanato e gli chiese << Kanato hai finito il libro? >>, Kanato la guardò sorridendo e disse << Si, avevi ragione è molto bello! >>, << Sono felicissima che ti sia piaciuto! Se vuoi ho una biblioteca piena di questi libri! Posso mostrartela se vuoi! Anche a Teddy ovviamente >> disse con un sorriso. A Kanato l'idea piaceva tantissimo, era curioso di vedere quali altri libri avesse Lydia, così rispose << Ci piacerebbe molto, vero Teddy?...Reiji posso accettare l'invito di Lydia? >>, e si girò verso il fratello, che lo guardò per qualche istante. Era raro che Kanato fosse così amichevole, passare un po di tempo con queste ragazza, così espansiva e diversa rispetto a lui gli avrebbe di sicuro fatto bene, e soprattutto non voleva certo essere scortese in casa d'altri, visto che l'invito era arrivato dalla padrona di casa. Così rispose << Va bene...ma tornate il prima possibile per favore >> , << Certo! Andiamo Kanato! >> e, prendendogli la mano, Lydia fece strada a Kanato e lasciarono la sala. Kanato era felice di passare un po di tempo con la sua nuova amica, le piaceva molto.
Una volta ritornata la calma, Angel si scusò subito << Mi dispiace per la scena di prima...è che ci capita molto spesso di litigare, siamo molto diverse tra di noi...mi dispiace se vi ha dato fastidio >>. Raito disse spavaldo << Fastidio? Quella piccola è un autentico spasso! >>, Reiji rimproverò immediatamente il fratello << Raito...un po di buone maniere...Figurati Angel non ha dato il minimo fastidio, grazie per l'accoglienza >> poi alzandosi in piedi continuò << Permettimi di presentarmi io sono Reiji il secondogenito; lui è Shu, il maggiore; quello seduto accanto a te è Ayato; lui è Raito, infine lui è Subaru...e mi pare che hai già capito chi è Kanato >> poi si sedette, Angel disse << Piacere di conoscervi! >> e fece un sorriso.
Shu, a sorpresa di tutti, chiese ad Angel << Se non sono troppo indiscreto posso farti una domanda? >> , << Certamente, puoi chiedermi qualsiasi cosa >> disse Angel incuriosita. Shu, ottenuta l'approvazione, chiese << Quando siamo entrati nella casa ho subito sentito un profumo particolare, di terra e muschio selvatico...mentre quando siamo entrati nella stanza ho percepito un odore completamente diverso...un odore che non mi è familiare, più precisamente che non ho mai sentito...quindi ho dedotto che voi non siete umane...giusto? >>.
Angel guardò stupita Shu, doveva avere sensi molto sviluppati per essersene accordo dal loro odore. Poi si voltò verso gli altri e disse << Scusatemi...credevo che Lydia lo avesse detto a Kanato...>> poi tornò con lo sguardo fisso su Shu e rispose << Hai perfettamente ragione Shu...e mi stupisce che tu l'abbia capito dall'odore...noi non siamo umane...siamo demoni. Alla nascita siamo state incrociate con spiriti di animali e ne abbiamo ereditato gli aspetti e le caratteristiche fisiche e mentali... ad esempio Lydia è frutto dell' incrocio con il Panda rosso, un animale estremamente ghiotto di verdure e, come avete notato, molto socievole e giocoso....>>. Shu era soddisfatto della spiegazione e rispose << Grazie per avermi risposto >>, Angel, sempre sorridendo, disse << Figurati, avete il diritto di fare qualsiasi domanda >>.
Ayato, fissando Angel chiese << Scusa la domanda ma...Perché hai delle orecchie ed una coda? >>, << Ayato..un po di tatto...>> disse Subaru con tono di rimprovero. Angel, prima si toccò la testa, poi fece una leggera risata, si girò verso Ayato e rispose << Scusatemi, non mi ero accorta che fossero spuntate...vedete quando vi parlavo di caratteristiche fisiche intendevo proprio questo: quando mostriamo caratteristiche comportamentali tipiche del nostro animale ne assumiamo l'aspetto: nel nostro caso specifico spuntano orecchie, coda e altro...>> e Ayato interruppe Angel con un'illuminazione << Certo! Quando tua sorella era sulla trave gli è spuntata la coda perché i panda rossi mangiano sugli alberi, mentre a te sono spuntate le orecchie da gatto perché hai fatto un salto molto agile! >> , << Capisci molto in fretta Ayato! >> disse Angel sorridendo.
Angel e Ayato si guardarono negli occhi e furono ancora catturati l uno dagli occhi dell altro. Un momento davvero magico, dove scattava una sorta di elettricità tra i due.
Ad interrompere quel momento, stavolta, ci pensò Raito che le chiese << Ma i tuoi capelli hanno delle strisce nere? >>, lei si girò, un po stupita e disse << Si...quasi nessuno le nota: vedete quando siamo state incrociate eravamo molto piccole, praticamente appena nate....quindi abbiamo assunto caratteristiche estetiche permanenti, come ad esempio i capelli, gli occhi e la personalità, mentre le orecchie e la coda spuntano momentaneamente ed in determinate occasioni...>> e prese una ciocca dei suoi capelli come esempio << I miei capelli hanno lo stesso manto del gatto selvatico, il mio animale, e ne hanno la stessa morbidezza; i miei occhi hanno lo stesso colore ed ho le unghie retrattili >>.
<< Molto interessante devo dire >> disse Reiji, stranamente coinvolto nella spiegazione. Ayato ascoltava rapito e non distoglieva lo sguardo da lei.
Improvvisamente nella stanza entrò una ragazza in costume da bagno: era alta e magra, con i capelli grigi e lunghi fino al fondo schiena. Indossava un costume a due pezzi di colore nero, che evidenziava le sue curve sinuose.
Guardò nella stanza e vide questi sei bei ragazzi seduti sul divano, nessuno l'aveva informata che avrebbero avuto ospiti e lei non li conosceva, così con voce sorpresa disse << E voi chi siete? >>.
I fratelli la guardarono incuriositi, era davvero una bella ragazza.
Shu aprì gli occhi per vedere chi fosse entrata e i suoi occhi si spalancarono nel vederla, era la creatura più splendida che avesse mai visto in tutta la sua vita: corpo sinuoso ed elegante, pelle talmente liscia da sembrare seta, splendidi occhi neri come il cielo estivo senza stelle e profondi come un pozzo. Si alzò in piedi e disse << Mi scuso per la nostra maleducazione. Noi siamo la famiglia Sakamaki. Siamo venuti qui per ringraziare Lydia per essere stata gentile con nostro fratello. Io mi chiamo Shu e sono il fratello maggiore, e loro sono Reiji, Ayato, Raito e Subaru. Kanato dovrebbe essere con vostra sorella Lydia >>.
La ragazza si avvicinò a Shu, con un passo elegante ed armonioso, Shu non riuscì a smettere di fissarla. Quando furono faccia a faccia lui le prese la mano e la baciò con fare molto galante, la ragazza arrossì un po, gli sorrise e disse << Onorata di conoscervi, io sono Evangeline >>.
Si sorrisero e si fissarono per qualche istante, i fratelli di Shu erano quasi sconvolti.
Non si era mai comportato così in tutta la sua vita.
Improvvisamente la signora Collins e il padre dei fratelli entrarono nella stanza dicendo << Angel, Evangeline radunate le vostre sorelle...abbiamo una notizia da comunicarvi >>.

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Capitolo 4
*** Tutte le sorelle riunite ***


<< Che notizia padre? >> chiese Reiji molto incuriosito dall'improvviso annuncio del padre.
Naturalmente, tutti i presenti erano molto curiosi di scoprire cosa avessero deciso i capifamiglia. E a che proposito soprattutto.
Il padre, con sguardo fermo e tono autorevole, disse << Quando saranno tutti presenti daremo l'annuncio >>.
In quell'istante riapparvero Lydia e Kanato, sorridenti e intenti in un discorso tutto loro, discorso che venne interrotto quando videro che nella stanza tutti erano seri. La madre disse a Lydia e alle sue figlie << Ragazze, per favore andare a chiamare le vostre sorelle >>, << Certo madre >> dissero in coro le tre ragazze.
Ayato, sorpreso dalla nuova notizia, chiese << Posso chiedere quante siete? >>, << Sei in tutto >> disse Angel con un sorriso, poi rivolgendosi alle sorelle disse << Allora io vado a chiamare Odette, Evangeline tu vai da Juliet e Lydia chiama Belle >>, << Dove sono? >> chiese un po spaesata Lydia, Evangeline pensandoci un momento rispose << Mmmm...vediamo un po...dunque sono certa che Odette sia in giardino...Belle sarà di sicuro in camera sua a schiacciare un pisolino...e Juliet penso sia nello studio >>.
Si erano alzate e stavano per andare, quando il padre dei vampiri disse << Ragazzi, voglio che accompagnate le ragazze. Sarà un modo per approfondire la vostra conoscenza >>. I vampiri si guardarono un po confusi, era davvero strano questo insolito comportamento.
Ayato ruppe il ghiaccio alzandosi in piedi, e disse << Come desideri padre...io vado con Angel...se non è un problema >> disse con un sorriso e facendole l'occhiolino. Angel arrossì e disse << Certo! Non c'è problema >>. Angel era felice di passare un po di tempo con quel ragazzo dagli occhi verde elettrico. Tra i due si mise Raito dicendo << Vengo anche io con voi >> , << Certo Raito >> disse Angel sempre con un bel sorriso, stranamente Ayato non sorrideva più.
<< Io accompagno Evangeline, se non preferisce qualcun altro >> disse Shu mettendosi accanto alla ragazza, che, dopo essersi scostata i capelli disse, guardandolo negli occhi, << La tua compagnia non mi dispiace affatto...>> e sorrise. Shu guardò Reiji e disse << Vuoi venire con noi? >>, << Certo, se non dispiace >> rispose Reiji mettendosi accanto a loro, Evangeline rispose << Ma figurati! Più siamo più ci divertiamo! >>.
Infine Lydia si mise tra Kanato e Subaru dicendo << Allora noi chiamiamo Juliet! Andiamo su! Sono troppo curiosa! >> e Subaru rispose << Va bene...andiamo >> e tutti uscirono dalla stanza in tre direzioni diverse.
Angel, Ayato e Raito andavano in giardino, stavano percorrendo il corridoio del piano terra, e ad Angel stava frullando in testa una domanda da fare ai suoi due nuovi amici, così prese coraggio e chiese ai fratelli << Posso chiedervi voi cosa siete? >>, Ayato sorrise alla strana domanda e rispose << Noi siamo vampiri >> , << Davvero? Deve essere davvero forte! >> disse Angel entusiasta della notizia << Ho sempre trovato i vampiri creature misteriose ed affascinanti! >> concluse con un sorriso. Raito disse con tono di fierezza << Si...è molto fico! Non possiamo trasformarci in pipistrelli, ma abbiamo super velocità e forza, sensi amplificati e altri poteri..>> , Angel ascoltava rapita, poi disse << Wow! Deve essere proprio bello! >>.
Ayato, seccato dal fatto che il fratello stesse rubando l'attenzione della ragazza, disse << Tu puoi trasformarti in gatto? >>, la ragazza lo guardò poi disse << Non ci sono mai riuscita, anche se ci ho provato tantissimo...>> e il suo viso apparve un po triste. Trasformarsi completamente era uno dei pochi obiettivi che era mai riuscita a raggiungere e questo la faceva sentire come se avesse fallito tutto.
Ayato si accorse di aver toccato un nervo scoperto e pensò subito a come rimediare. Così le accarezzò la testa e disse << Se ti può consolare...i tuoi capelli sono morbidi proprio come il pelo di un gatto >>. Angel, a quella frase, si riprese dalla tristezza e lo guardò, era arrossito, era evidente che era il suo modo di chiederle scusa. Lo trovava estremamente gentile, lo guardò con uno sguardo intenerito e disse << Grazie Ayato >>.
Appena finita la frase arrivarono in giardino e videro la sorella che cercavano. Era seduta sul bordo della fontana, cantando e facendosi una treccia, usando alcuni fiori come decorazione.
Raito restò senza fiato nel vederla. Era davvero bellissima: era alta più o meno come Angel e magra, aveva un corpo assolutamente perfetto, i suoi capelli erano lunghi, lisci come fili d'erba e bianchi come la neve appena caduta; aveva una voce melodiosa e gli occhi blu come il mare. Sarebbe rimasto ad ascoltarla per ore.
Angel fece qualche passo verso di lei e disse << Odette? Mi spiace disturbare la tua seduta di bellezza ma nostra madre vuole darci una notizia, ci ha chiesto di andare nel salone >> , << Scusa sorellina, ero così presa dalla treccia che non ti ho neanche sentita arrivare...dopo cinque volte finalmente è uscita bene! Ti piace? >> disse alla sorella mostrandola. Angel rispose << É magnifica! Ti sta proprio bene >> sempre con un tenero sorriso.
La sorella, ricordandosi del motivo per cui la sorella l'aveva cercata, disse gentilmente << Grazie Angel, andiamo subito >> .
Si alzò in piedi e mostrò il suo meraviglioso vestito: un abito bianco latte lungo fino a terra, senza spallini, con un nastro blu in vita e la gonna finemente decorata con un filo giallo. Un vestito semplicissimo, ma che le donava magnificamente.
Guardò verso la porta e vide due ragazzi, poi chiese confusa alla sorella << Chi sono questi gentili signori? >>, Angel, con un elegante gesto della mano, li indicò e rispose << Sono nostri ospiti per oggi, lui e Ayato e lui è Raito Sakamaki >>. La ragazza s'inchinò e disse << Piacere di conoscervi, io mi chiamo Odette >>.
Ayato e Raito risposero << É un piacere conoscerti >>, poi Raito si avvicinò e, togliendosi il cappello, le disse << Un onore più che un piacere...sei la ragazza più bella che io abbia mai visto >>, Odette arrossì molto per il complimento e rispose << Grazie Raito, sei davvero gentilissimo...anche tu sei molto carino >> e gli sorrise teneramente.
Si guardarono per un tempo che a loro sembrò infinito, poi Angel disse << Scusate se interrompo questo momento...ma dobbiamo andare >> , << Certo! Scusami sorellina! >> disse immediatamente la sorella, e s'incamminarono tutti e quattro.
Evangeline, Shu e Reiji stavano andando nello studio, situato al primo piano, dove Juliet amava stare per intere ore. Evangeline chiese ai fratelli << Ho notato che voi 2 siete molto simili, ma gli altri non vi somigliano molto...posso chiedere se siete tutti figli della stessa madre? Se non sono indelicata ovviamente >> Shu la guardò e disse << Tranquilla, è solo legittima curiosità...io e Reiji siamo fratelli ed abbiamo la stessa madre...Ayato, Raito e Kanato hanno un altra madre..e Subaru un altra...abbiamo solo il padre in comune >>.
Evangeline, dal tono di voce di Shu, notò subito che aveva toccato un tasto dolente, così cercò subito cambiare argomento << Grazie, sei stato molto gentile...se posso intromettermi...cosa vi piace fare nel tempo libero? >>, Shu rispose subito << Mi piace la musica e la tranquillità >>, Reiji disse << A me piace molto leggere e fare esperimenti >>.
Evangeline disse con un sorriso << Allora andrai molto d'accordo con Juliet...eccoci qua! >> disse fermandosi davanti ad un portone, lo aprì e videro una ragazza immersa nella lettura.
Era una ragazza molto elegante, stava comodamente seduta a leggere un libro.
Era seduta su una poltrona blu e questo fece sorridere Reiji, che non smetteva i fissarla dalle lenti dei suoi occhiali: era magra e molto bella, i capelli bianchi e arruffati non erano multo lunghi, ed erano fermati da un nastro blu che terminava in cima alla testa con un elegante fiocco, i suoi occhi grigi come la strada erano concentrati sulle pagine del libro che sembrava averla risucchiata. Era vestita con una camicia bianca a manche lunghe, decorata con merletti assolutamente splendidi, una gonna fino al ginocchio nera che valorizzava le bellissime gambe.
Evangeline, con grazia, si avvicinò alla sorella e disse << Juliet? >> e la sorella, come se riportata alla realtà la guardò dicendo << Ehm?! Cosa?! >> , << Scusami se ti ho disturbata, so che odi essere interrotta mentre leggi...ma nostra madre vuole darci una notizia e ci vuole tutte giù...>> poi indicando i ragazzi continuò << Loro sono i nostri ospiti, Shu e Reiji Sakamaki >>, la ragazza guardò i suoi ospiti e si alzò in piedi scusandosi << Piacere di conoscervi, scusate la mia disattenzione ma stavo leggendo il mio libro preferito >>. Reiji chiese incuriosito << Che libro è? >>, << Les Misérables, di Victor Hugo >>, << Che incredibile coincidenza...è anche uno dei miei romanzi preferiti >> fece notare il vampiro dagli occhi color rosa brillante.
Juliet fece un grande sorriso, lo guardò e disse << Sei intelligente oltre che molto carino >> , << Potrei dire lo stesso di te >> replicò Reiji sorridendole. C'era molta complicità tra loro e si poteva percepire.
Poi Juliet disse << Meglio andare nel salone, probabilmente ci staranno aspettando tutti >> e partirono.
Lydia, Kanato e Subaru, nel frattempo, stavano andando nella camera di Belle al primo piano, nel tragitto Lydia e Kanato parlavano un po dei libri, ma la ragazza si accorse che stava escludendo un po Subaru, così gli chiese << Senti Subaru...non ho potuto fare a meno di notare che non sei un tipo molto socievole...>> e Subaru guardandola, disse << Sono fatto così, non mi piace essere al centro dell'attenzione >> , Lydia lo prese sotto braccio e disse con un sorriso << Ma neanche stare da soli è bello! >>, Subaru la guardò, sorrise leggermente e rispose << Sei gentile Lydia ma non preoccuparti per me, sto bene anche da solo >>, Kanato s'intromise e disse << Lydia non farci caso, anche a casa nostra sta sempre solo...se vuole compagnia sa dove trovarla...giusto Teddy? >>, Subaru guardò il fratello e fece un cenno d'intesa, Kanato lo conosceva bene.
Appena arrivarono alla porta Lydia disse << Eccoci qui...fate piano..> e aprì lentamente la porta.
La stanza era molto ordinata, le tendere erano chiuse, anche se i raggi del sole illuminavano bene la stanza.
Guardarono il letto e la videro sdraiata sopra le lenzuola che dormiva beatamente, era vestita con una maglietta bianca e nera e dei jeans corti chiari. Entrarono lentamente per non svegliarla e Subaru rimase colpito dalla bellezza della ragazza: era alta e magra, aveva i capelli corti, arruffati e arancio come la sabbia del deserto, gli occhi erano chiusi. Dormiva tranquillamente e profondamente, come se galleggiasse su una nuvola.
Subaru si avvicinò un po per guardarla meglio, era davvero bellissima. Il vampiro notò che le era apparsa la coda e delle orecchie davvero curiose, non le aveva mai viste in vita sua. Così a punta erano quasi buffe.
Guardò Lydia e le chiese sottovoce << Che orecchie sono? >> , Lydia lo guardò ma non aveva capito e così chiese << Subaru cosa hai detto? >>. Così lui ripeté appena appena più forte << Che orecchie sono queste? >>, << Lince del deserto >>.
Subaru, stupito, si girò verso la ragazza dormiente, vide che si era svegliata e che i loro visi erano poco distanti l uno dal altro.
Aveva gli occhi di un bel verde brillante e vispi, davvero bellissimi. Era rimasto incantato nel vedere quanto era bella, allo stesso tempo, la ragazza rimase incantata dai bellissimi e setosi capelli rosa del vampiro. E dei suoi occhi rosso sangue, li trovava così strani ma affascinanti al tempo stesso.
Poi disse << Piacere di conoscerti Subaru, io sono Belle >> e si mise seduta, strofinandosi gli occhi. Subaru, arrossendo un po, disse << Scusami....non volevo svegliarti..>>, lei guardandolo e sorridendo rispose << Tranquillo..è tutto apposto...e poi mi ha fatto piacere svegliarmi con un bel viso davanti >> e gli fece l'occhiolino, Subaru la guardò e le sorrise a sua volta.
Poi Lydia gli disse << Forza piccioncini! Nostra madre vuole darci una notizia e dobbiamo andare nel salone! Muoviti su! >> e lei, prendendo sotto braccio Kanato, uscì di corsa dalla stanza, Belle si alzò in piedi e disse << Andiamo va o li perderemo >> e uscirono anche loro.
Arrivarono giù per ultimi, tutti erano già seduti ed anche loro si accomodarono.
La madre delle sorelle disse << Ora che ci siete tutti, prima di dare la notizia, se il signor Sakamaki è d'accordo, vorrei presentare ufficialmente le mie figlie >> e guardò il padre dei vampiri, che disse << Certamente signora Collins, ne sarei onorato >>.
Così radunò le ragazze in fila e disse << La primogenita è Evangeline, e rappresenta lo spirito del delfino comune >> e in quel momento Shu pensò “Elegante nei movimenti, leggiadra, intelligente, sempre disposta ad aiutare gli altri e socievole, tuttavia schifa e prudente...una creatura perfetta”.
<< La secondogenita è Juliet, che rappresenta lo spirito del lupo bianco >> e Reiji pensò “Forte, intraprendente, stratega, coraggiosa e bellissima nel suo habitat naturale, ma anche distaccata e diffidente...una creatura interessante”.
<< La terza è Angel, che rappresenta lo spirito del gatto selvatico >> e Ayato, guardandola, pensò “Agile, aggraziata, silenziosa, cacciatrice nata e armoniosa, però anche timorosa e selvatica...una creatura semplicemente splendida”.
<< La quarta è Lydia, che rappresenta lo spirito del Panda rosso >>, e Kanato vedendo i suoi meravigliosi occhi pensò “Amichevole, espansiva, giocosa, astuta e veloce, anche però impulsiva e ingenua...una creatura davvero curiosa”.
<< La quinta è Odette, che rappresenta lo spirito del cigno reale >>, in quell'esatto momento Raito pensò “Raffinata, delicata, gentile, sublime e fiera, ma anche vanitosa ed estetica...che creatura magnifica”.
<< E la più piccola è Belle, che rappresenta lo spirito della lince del deserto >> e Subaru rifletté sull'accaduto di pochi minuti fa e pensò “Determinata, istintiva, predatrice, solitaria e furtiva, tuttavia anche pericolosa e feroce...una creatura fantastica”.
Finita la presentazione le ragazze fecero un elegante inchino.
Il signor Sakamaki, notando che i figli stavano osservando le ragazze disse << Adesso siamo pronti >>, si alzò in piedi insieme alla signora Collins e, quando le ragazze si misero sedute dissero all'unisono << L'annuncio che volevamo darvi è...>>

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Capitolo 5
*** Annuncio speciale ***


<< EEEEHHH??? MATRIMONIO?! >> urlarono i ragazzi e le ragazze all'unisono.
Erano scioccati dalle parole dei genitori.
Poi la signora Collins aggiunse << Esatto, un matrimonio! Vedete ragazze, ormai avete raggiunto l'età per sistemarvi e dovete iniziare a pensare al vostro futuro...a mettere su famiglia >>, poi continuò il Signor Sakamaki << Ed io sono seccato di dover continuare a cercare spose sacrificali in tutto il Giappone...è giunto il momento di crescere e di trovarvi una sposa definitiva. Così, ci siamo messi a cercare dei pretendenti validi >>, e la signora Collins continuò << Ma non trovavo nessuno che rispecchiasse, o almeno accettasse le vostre particolarità, poi il signor Sakamaki, quando siete arrivati mi ha proposto un accordo >>, e il signor Sakamaki aggiunse << Precisamente...voi sei avete delle personalità davvero singolari e sarebbe stata una vera impresa trovare la ragazza perfetta per ognuno di voi, così quando la signora mi ha detto che aveva sei figlie e che stava cercando loro un marito ho proposto voi...ci siamo messi a discutere ed ho deciso che queste sei splendide fanciulle sono le spose perfette >>, e concluse la signora Collins << E voi bellissimi ragazzi siete i pretendenti perfetti per le mie adorate figlie >>.
I ragazzi e le ragazze ascoltavano l'assurda giustificazione dei loro genitori, non potevano organizzare il loro futuro senza nemmeno interpellarli. Rimasero a bocca aperta.
Certo c'era stata senza ombra di dubbio una buona intesa tra di loro, ma pensare addirittura al matrimonio, conoscendosi a mala pena da un paio d'ore, era davvero impensabile. Folle per certi versi.
Odette si alzò di scatto e disse << Madre, non vi sembra ingiusta l'idea di proporci in matrimonio senza esservi consultata prima con noi? La nostra opinione e giudizio contano davvero così poco per voi? >> era evidentemente seccata, non poteva fare una cosa simile.
La signora Collins la guardò e disse << La vostra opinione mi interesserà quando ve lo chiederò, e mi sembra più che giusto invece, io sono vostra madre...io sola so cosa è meglio per voi...e se non farete come vi dico vi esilierò dalla mia casa...vedremo quanto gli umani possono tollerare dei demoni >>.
Odette, alle parole autorevoli della madre, si rimise seduta senza fiatare, sapevano bene tutte e sei che non sarebbero sopravvissute un giorno fuori dalla foresta, o comunque da un posto dove potessero sfogarsi. Fuori, vedendole le avrebbero di sicuro arrestate, o peggio uccise.
Raito si alzò in piedi disse a suo padre << E se per caso ci rifiutassimo di sposarci? >>, i suoi occhi traboccavano rabbia che minacciava di esplodere, come lava da un vulcano.
Il padre lo fulminò con lo sguardo e disse in tono autorevole << Vi esilierei dal Giappone e vi torturerei fino a farvi rimpiangere il giorno in cui siete venuti al mondo >>. Raito, stringendo i pugni e trattenendo la collera, si rimise immediatamente seduto, il messaggio era cristallino.
Matrimonio o morte.
Zero alternative.
Le ragazze si fissarono a vicenda, non sapevano cosa dire o cosa pensare, sapevano che era ingiusto. Loro dovevano essere le artefici del loro destino, ma non potevano opporsi. Così fecero tutte un cenno di si col capo e guardarono Evangeline, di solito quando dovevano comunicare con la madre, in queste circostanze, Evangeline era la portavoce, essendo la primogenita.
Così Evangeline si alzò e disse << Se questo è il tuo volere madre lo faremo...visto che non abbiamo alternativa >> e la signora Collins fece segno d'approvazione e disse << Brave ragazze...siete persone molto ragionevoli >>. Appena terminata la frase, inaspettatamente, Evangeline continuò << Tuttavia, la nostra approvazione, non significa che apprezziamo il vostro gesto...anzi lo disprezziamo nel modo più totale...ma più di tutto disprezziamo il fatto che avete così poca fiducia nel nostro giudizio e che vi importi così poco della nostra opinione...>>.
Pronunciò quelle parole nel tono più calmo, controllato ed educato possibile, tuttavia, quelle parole traboccavano di odio, disprezzo e disgusto.
Sensazioni che erano arrivate alla madre con la violenza e sorpresa di uno schiaffo in piena faccia. Terminata la frase si rimise seduta.
Si leggeva negli occhi delle sorelle che aveva perfettamente rispecchiato il loro stato d'animo e tutte concordavano con ciò che aveva appena detto.
I ragazzi, dopo la dichiarazione delle ragazze si fissarono anche loro.
Non avevano molte altre scelte a disposizione, così Shu, leggendo l'approvazione forzata negli occhi dei fratelli si alzò e disse << Va bene padre...se questa è la tua volontà noi eseguiremo il tuo ordine...visto che non abbiamo opzioni >> e il padre, guardandoli disse << Sono fiero i voi ragazzi...scelta saggia >>. Anche Shu, però, aggiunse una frase << E, credo di parlare a nome di tutti i miei fratelli, quando sostengo che tutta la faccenda non è solo una grave mancanza di rispetto nei nostri confronti...ma è, soprattutto, una mancanza di fiducia...pretendi che ti dimostriamo la nostra maturità ma non ce ne dai la possibilità...è davvero patetico padre >> e si rimise seduto, fissando tuo padre con diffidenza.
Il padre era notevolmente stupito dalle parole del figlio, che riceveva il consenso dei fratelli con leggeri cenni del capo.
La signora Collins, entusiasta alla notizia del matrimonio e nel tentativo di cambiare aria nella stanza, disse alle figlie << Non mi aspetto che siate d'accordo ragazze...ma lo faccio per il vostro bene...adesso veloci, andate a preparare le vostre cose, partirete tra poco >>.
E tutti si guardarono con stupore e confusione.
Che altra sorpresa c'era ad attenderli? Angel si alzò decisa e chiese << Scusa madre...preparare cosa? Per andare dove? >> e il signor Sakamaki aggiunse << Scusateci voi, non lo abbiamo specificato...naturalmente non pretendiamo che vi sposiate da un giorno all'altro >> e, a questa frase tutti i ragazzi fecero un sospiro di sollievo. Poi la Signora Collins aggiunse << Il signor Sakamaki si è gentilmente offerto di ospitarvi tutte nella sua magione per un anno...così da potervi conoscere meglio...e dopo questo anno vi sposerete!>>.
Le ragazze ed i vampiri non riuscivano a crederci, era una vera e propria follia.
Come puoi innamorarti di una persona e decidere di sposarlo in appena un anno? Ma, come avevano già capito prima, non era una trattativa, quelli erano ordini. Così le ragazze si alzarono ed anche se contrarie, andarono nelle loro stanza a prepararsi. I due capifamiglia uscirono per ridefinire i particolari ed i sei vampiri erano finalmente liberi di poter discutere.
Ayato sbottò subito << É un'enorme cazzata! Non può obbligarci a sposarle! >> e Reiji, scoraggiato rispose in tono estremamente seccato << Purtroppo credo che ci abbia appena obbligati Ayato...>>. Raito alzandosi disse << Non nego che siano incredibilmente carine, educate e gentili...ma un matrimonio è per tutta la vita! E nel nostro caso per l'eternità...>>, Subaru disse << Lo sappiamo bene ma che possiamo farci? Dobbiamo accettare la cosa...>>. I ragazzi non sapevano cosa dire o come sfogarsi, poi Shu, che nel frattempo si era sdraiato per calmarsi, dopo aver affrontato apertamente il padre, disse << Ha ragione nostro padre >>.
<> urlarono tutti i fratelli voltandosi verso il fratello che li aveva difesi appena un attimo prima.
Non potevano credere alle parole del maggiore. Erano pura follia.
Ayato urlò << Sei completamente impazzito?! Quello ci sta sistemando con chi gli pare e tu sei pure d'accordo?! >>. Era davvero fuori di se il vampiro. Kanato guardava il fratello accanto a se, non capiva il perché di questo suo improvviso cambio di opinione.
Poi Shu, capendo di dovere delle spiegazioni ai fratelli increduli, si alzò e prese in mano la situazione << Calmatevi tutti adesso...sedetevi e ascoltatemi...la mia opinione non è cambiata, penso sempre che è una follia e che è una mancanza di rispetto per noi e per il nostro metodo di giudizio...ma da una parte ha ragione...non siamo più ragazzini a cui servono spose sacrificali per divertirci e svagarci un po...siamo adulti ormai ed è il momento di pensare al nostro futuro. Non so voi ma io non intendo vivere con nostro padre per l'eternità...voglio andare via di casa e avere un futuro che voglio...ma per fare ciò dobbiamo dimostrare di potercela cavare da soli...se volgiamo che nostro padre ci veda come adulti e smetta di darci ordini dobbiamo comportarci come tali, smetterla con la cose da ragazzini e pensare seriamente al nostro domani...anche io amo divertirmi come voi, ma dobbiamo prenderci delle responsabilità >> concluse, conservando sempre un tono fermo e deciso.
In quel momento tutti i fratelli lo ascoltarono e si accorsero che aveva davvero ragione.
Come potevano pretendere che loro padre li vedesse come adulti se loro per primi non si vedevano adulti? Il matrimonio era comunque sbagliato, ma era l'unico modo per dimostrare a loro padre e a se stessi che erano pronti ad affrontare il mondo.
Reiji guardò con stupore il fratello, non aveva mai parlato così. Finalmente si comportava da fratello maggiore qual'era. E disse con tono d'ammirazione << Hai ragione Shu...dobbiamo comportarci da persone adulte >> e tutti fecero cenno di si con la testa.
La pace e l'ordine erano ristabiliti.
Improvvisamente si sentì bussare alla porta, i vampiri si voltarono temendo che fossero i capofamiglia, invece videro le sei ragazze sulla soglia. Avevano le valigie in mano, pronte a partire. Li guardavano stupite e con dei sorrisi dipinti sui loro bellissimi volti.
Angel prese la parola ed iniziò << Ciao ragazzi...scusateci tanto, non volevamo origliare ma mentre scendevamo con le valigie, abbiamo sentito il discorso di Shu e non volevamo interromperlo...sapete eravamo davvero arrabbiate anche noi per questa faccenda del matrimonio...insomma, ci siamo conosciuti neanche un ora fa ed adesso dobbiamo sposarci, è stato tutto così veloce ed inaspettato...ci sentivamo private della libertà di poter scegliere il nostro destino ed obbligate a seguire un percorso che qualcun altro aveva già tracciato per noi...e questo ci mandava fuori di testa...avevamo solo voglia di urlare e colpire qualcosa ed io, parlo a nome mio...credo di aver rotto il muro della mia stanza...>>, questa battuta disegnò un sorriso divertito sul volto dei vampiri, ma Angel notò particolarmente quello di Ayato.
Un sorriso divertito e sincero.
Poi continuò << Scusatemi, adesso torniamo seri...insomma eravamo davvero arrabbiate nere...ma poi, ascoltando quello che ha detto Shu, abbiamo capito che avete pienamente ragione. Dobbiamo essere mature ed affrontare questa sfida...certo non l'abbiamo scelta noi, ma la vita è anche saper accettare le novità... sappiamo bene tutti quanti che non sarà affatto facile...siamo tutti così diversi, ma sono certa che possiamo convivere...ci rendiamo conto che ci vorrà del tempo, sia per noi che per voi, ci saranno litigi, incomprensioni, gioie e pianti...ma vivremo questo anno e tutto quello che comporterà con tutto il nostro cuore e le nostre energie...grazie per averci fatto capire che non dobbiamo arrabbiarci, ma affrontare la vita e prenderla di petto >> e fecero un inchino.
Tutti guardavano Angel, aveva detto quello che tutti volevano sentirsi dire, che non sarà facile, ma ce la faranno.
Poi i vampiri raggiunsero le ragazze e tutti insieme si diressero fuori dalla casa.
Evangeline guardò Shu negli occhi. Uno sguardo pieno di stupore e ammirazione, che non passò inosservato per il vampiro dai biondi capelli. Gli andò vicino e gli disse << Hai fatto un bel discorso...sei più maturo di quel che credi Shu >>. Shu sorrise a quel complimento.
Poi, quando tutti furono fuori, Lydia, prendendo sotto braccio Kanato disse << Non vedo l'ora di iniziare questa novità! Saremo amici e conviventi! Sono così felice Kanato! >> disse con uno dei suoi contagiosi sorrisi, Kanato rispose << Sono contento anche io Lydia! Leggeremo molto! Vero Teddy? >>.
Subaru disse, un po seccato << Ma...nostro padre metterà le radici qui? >>, << Speriamo di no...>> rispose Belle, che si era sdraiata a scaldarsi un po al sole sul muretto dietro di lui.
Lydia e Kanato si stavano rincorrendo in giro per il giardino.
Improvvisamente arrivò la limousine nera, tanto familiare ai vampiri, e Shu disse << Ecco la macchina...ci porterà tutti a casa >>, << Sono curiosa di vederla >> disse Evangeline.
<< Non è granché...ma è sempre casa >> commentò Raito, << Secondo me invece è molto bella >> rispose Odette con un sorriso.
<< Non fatevi illusioni...è una catapecchia >> disse Ayato con tono scherzoso, ma Angel rispose subito dopo << Esagerato...per me è stupenda! Sono un inguaribile ottimista! >> con un radiante sorriso.
<< Ayato un po di finezza...appartiene alla nostra famiglia da secoli >> lo rimproverò Reiji, << Le case con una storia sono sempre le più belle >> appoggiò Juliet.
Subaru commentò << Non è così male come dite...c'è di peggio in giro >> e Belle, stiracchiandosi, commentò << Sono davvero curiosa adesso di vederla >>.
Kanato disse, guardando Lydia << Abbiamo una grande biblioteca piena di libri tutti da leggere >> e Lydia, guardandolo sorridente disse << Davvero?! Meraviglioso! Andiamo subito! >> e afferrò la sua valigia al volo e corse alla macchina, seguita da Kanato.
Le sorelle risero alla scena e Evangeline disse << Farà fatica a starle dietro...non è facile tenerla a bada >>, << Nemmeno Kanato è tanto facile >> commentò Shu.
Angel, prendendo le valigie tra le mani e sotto braccio Evangeline e Shu urlò con un sorriso << Inizia l'avventura! >>. 

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