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di NinaS24
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Back to Columbia. ***
Capitolo 2: *** Sushi. ***
Capitolo 3: *** First day. ***
Capitolo 4: *** Basket and problems. ***
Capitolo 5: *** Hospital. ***
Capitolo 6: *** Happy New Year. ***



Capitolo 1
*** Back to Columbia. ***


 
Chapter 1. Back to Columbia
Pov Jennifer
 
-Liam, sbrigati! Faremo tardi come al solito!-  carico in macchina la mia pesante valigia, salutando con un bacio la madre del mio migliore amico. Io e Liam avevamo deciso di passare le ultime due settimane di vacanze estive in Australia dalla famiglia di Liam e mi ero completamente goduta il sole invernale dell’isola.
-Liam! L’aereo, santo cielo!- esclamo impaziente, cercando di trascinarlo via dall’abbraccio di suo fratello. So benissimo quanto questi due adorino farmi impazzire, ma ora è davvero troppo.
-Chris, per l’amor di Dio, lascia andare tuo fratello! Jen ha ragione, perderanno il volo –
-Grazie Craig-
L’uomo mi sorride, aprendomi la portiera posteriore dell’auto per farmi salire. Finalmente, due minuti dopo, siamo in viaggio per l’aeroporto di Melbourne.
-Allora, come vi sembra avvicinarvi all’ultimo anno di college? Siete pronti alla laurea? –
-Papà, per favore! – Liam scuote la testa, rimanendo ad osservare il paesaggio che gli scorre di fianco. So benissimo che a lui costa molto allontanarsi dalla sua isola e non è la prima volta che vuole solo essere lasciato in pace mentre se ne va.
-Sono sicura che questo ultimo anno sarà fantastico- esclamo al suo posto, giusto per non deludere Craig. Lui mi sorride dallo specchietto retrovisore ed un attimo dopo accende la radio.
 
L’aeroporto è decisamente affollato, come al solito. Il check – in del volo per New York è già iniziato, quindi ci sbrighiamo a salutare il padre di Liam che rimane ad osservarci fino a quando non scomparve nella folla.  
-Liam, è tutto ok? –mi arrischio a chiedere, osservando il mio amico e il suo sguardo perso.
-Certo. Perché non dovrebbe? –
“Oddio, adesso eccolo che fa il duro.” Gli lancio un’occhiataccia, ma lui fa finta di niente. – Sono solo stanco-
Sospiro, ma non indago oltre.
-Josh mi ha mandato un messaggio oggi. Ha detto che lui è arrivato ieri e che manchiamo solo noi due. La casa era a posto, è sopravvissuta all’abbandono estivo con solo due dita di polvere. Un record per quei vecchi mobili-
Liam sorride –Andiamo, il gate è aperto –
21 ore di volo non sarebbero passate facilmente.
 
Pov Liam

-Jooossshhh!!! – esclama Jennifer, ancora prima di scendere dal taxi. Il nostro amico, nonché coinquilino e collega di colleg, ci aspetta sulla porta.
-Hey, bella bionda! –
I due si abbracciano, mentre io inizio a scaricare le valigie –Il tachimetro corre, gente-
Josh e Jen si lanciano un’occhiata di intesa, convinti che io non li veda,  ma si affrettano comunque a venirmi ad aiutare.
-Come mai sei tornato prima del Kentucky? – mi informo, portando in camera mia le due valigie.
– Dovevi tornare domani, giusto?-
Josh appoggia la valigia di Jennifer nella sua camera
–Si, ma l’azienda a cui avevo chiesto di poter fare uno stage mi ha chiamato la settimana scorsa, dicendomi che potevo iniziare in questi giorni. E così eccomi qui – scrolla le spalle, come se non ne fosse super felice.
Il volto sorridente di Jennifer spunta dalla porta del bagno – Ti hanno preso? Ma è fantastico! Sono così contenta per te! –
-congratulazioni amico – aggiungo, dandogli un colpetto sulle spalle –In ogni caso spero che la notizia non ti abbia esonerato dal far la spesa, sto morendo di fame. –
-Forse è meglio andare a prendere una pizza. Jen, come la vuoi? –
-Tonno!- urla lei, uscendo dal bagno armata di sgrassatori e stracci. –Andate voi due, così posso pulire un po’ in pace. –
Io e Josh ci guardiamo, indecisi se essere rassegnati a vivere un nuovo anno sotto gli ordini di Jen o se essere felici perché non toccherà a noi togliere la polvere dai mobili –Agli ordini-
 
Pov Josh
 
Io e Liam cammiamo in silenzio verso la piccola pizzeria del campus. Il sole sta tramontando ed il cielo è di uno strano colore rosso.
-Come sta Jen? Dopo la rottura con Chris mi è sembrata piuttosto triste.. –decisi di rompere il silenzio con quella domanda scomoda che mi girava in testa da un poì.  Liam era stato con la sua migliore amica tutta l’estate, avrebbe dovuto saperlo.
-Bene, credo. Non ne abbiamo mai parlato in realtà. Le due settimane che abbiamo trascorso a casa sua le ha passate sempre con la sua famiglia e con i suoi vecchi amici. Nelle due in Australia non ha fatto altro che stare in spiaggia a prendere il sole e cucinare insieme a mia madre. – Liam sorride al ricordo –Quella donna la adora. Ed ogni anno è sempre più convinta che ci metteremo insieme –
-Come si fa a non adorare Jen? E comunque è normale, vi conoscete da molti anni, passate sempre le vacanze insieme … Anche qui molti pensano che siate una coppia di fatto –
Liam allontana le mie parole con la mano, probabilmente infastidito dalla piega che ha preso la conversazione. Fa sempre così quando si parla della relazione che c’è tra lui e Jen
 – Quante stupidate.. –
-OKok lasciamo stare il discorso. Sono contento che si sia divertita comunque. Meno male che Chris si è laureato lo scorso anno. Almeno non correrà il rischio di ritrovarselo in giro per il campus-
-Già.. meno male-
 
-Jen, siamo arrivati! –
Nessuna risposta
-Jen! Muoviti o si raffredda tutto! –
-Iniziate a mangiare. Io arrivo tra un attimo-
Ma sia io che Liam conosciamo benissimo quel tono. Ci avviamo il più silenziosamente possibile verso la camera di Jennifer e la troviamo sul letto, il cellulare in una mano e gli occhi lucidi puntati sullo schermo.  
-Jen? Stai bene? – Liam si fionda vicino a lei, sbattendo il piede sullo spigolo del letto –Dannazione-
-Liam!-
-Lascia stare il mio piede! Cosa diavolo è successo? –
-Chris mi ha scritto. Mi ha detto che in questi giorni deve tornare al campus per alcune referenze e mi ha chiesto se ci possiamo vedere.. – Jennifer gli passa il cellulare, mentre vedo Liam fremere di rabbia-
-Josh.. -
Liam mi passa il telefono di Jennifer ed inizio a leggere
-No Jennifer, non ti azzardare a dirgli di si! Ti ha lasciato perché aveva voglia di farsi le sue belle avventure durante l’estate e non si è più fatto sentire. Non ti merita nemmeno lontanamente. Non ti azzardare a rivederlo. Qui fuori ci sono un sacco di ragazzi che fanno la fila per uscire con te e.. – oddio, non mi fermo più. Josh, stop, per carità. Fermati.
-ok Josh ho capito. Spegniti. Ho capito. Non lo vedrò – Jennifer, suo malgrado, sorride, alzando le mani in segno di resa e facendomi sentire meno stupido per la mia tirata di prima –Meno male che ho qui le mie due guardie del corpo.. –
scoppio a ridere –Sempre al suo servizio signora!-
-Vi adoro! Ora però.. Pizza!! –
Non la capirò mai. 
 

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Capitolo 2
*** Sushi. ***


NB: Nel caso qualcuno avesse già letto il capitolo precedente, noterà che ho cambiato il narratore, facendolo diventare in prima persona, ed anche il tempo è cambiato, perché ora scrivo al presente. Non sono impazzita, ma mi sono accorta che ero più comoda scrivendo in questo modo, quindi ho provveduto a modificare anche il precedente pezzo. 
Spero che il capitolo vi piaccia! Un bacio :) 


Pov Liam

-Ragazzi, Amy mi ha chiesto se stasera andiamo tutti a mangiare sushi, per festeggiare l’inizio dell’anno scolastico! Ci saranno lei, Bradley, Emma, Daniel, Christian, Kate e il suo nuovo fidanzato. Ah, e Rupert, se riesce ad arrivare in tempo. Torna oggi dal Messico. – Jen si sporge dalla porta della sua camera, per farsi sentire da me e Josh.
-Ehm.. in realtà io dovrei vedere Selene. Ci siamo visti pochissimo quest’estate e .. – Josh scrolla le spalle, indeciso sul da farsi.
-Beh, puoi portare anche lei. Mangiamo insieme e se poi voi volete andarvene potete tranquillamente farlo. Anzi, io e Jen potremmo anche lasciarti la casa libera.. fino alle due massimo però. Domani iniziano gli allenamenti di basket. – sapevo che non avrei dovuto fare così tardi proprio quella sera, ma era anche vero che Josh non stava un po’ da solo con la sua ragazza da un sacco di tempo. E poi io sarei stato con Jen, quindi la cosa mi andava più che bene.
Mi riscuoto dalle mie riflessioni giusto in tempo per sentire Josh che dice che avrebbe chiesto a Selene e ci avrebbe poi dato la conferma.
-Liam, tu ci sei?-
Annuisco, anche se il sushi non mi fa impazzire. Ma a tuti gli altri piace e non mi va di fare il solito bastian contrario.
-Sicuro che non preferisci andare da qualche altra parte? – mi chiede Jen, raggiungendomi sul divano e buttandocisi sopra senza tanti complimenti.
-Si, certo. Non c’è problema. Ho già mangiato sushi prima. Non ti preoccupare. – le sorrido, cambiando l’ennesimo canale.
-D’accordo allora. Mando la conferma. Bisognerà prenotare- Jennifer si alza, allontanandosi per chiamare la sua migliore amica. La osservo camminare verso la porta di ingresso e la vedo sedersi sui gradini dell’entrata. –Liam! Liam, ci sei?! Terra chiama Liam! – sussulto sentendo Josh che chiama il mio nome.
-Liam, sei con noi o sei rimasto in Australia? Che stai… - il mio amico segue il mio sguardo prima che possa concentrarmi su altro che non sia Jen – Ora ho capito perché eri così assorto –
-oh sta zitto! Che vuoi?-
-Solo dire che Selene è d’accordo a venire con noi. Ma deduco debba andare ad avvisare Jen. –
 
Pov Josh

Lascio quel cretino di Liam a fantasticare per i fatti suoi e mi dirigo verso la nostra piccola veranda. Sento che Jennifer è ancora al telefono, quindi le faccio semplicemente segno che questa sera ci saremo anche io e Selene.
In realtà lei non è molto entusiasta di venire, credo non le piaccia qualcuno della compagnia, ma lo trovo abbastanza normale. È entrata nel giro solo da qualche mese, mentre noi siamo inseparabili da 4 anni.
Il cellulare mi vibra nella tasca <<Possiamo almeno vederci oggi pomeriggio per stare un po’ da soli? Mi sei mancato tantissimo e quest’anno tra esami, tesi e lavoro sarà difficilissimo restare insieme. Ti prego, Josh L >>
Alzo gli occhi al cielo, irritato. Non mi piace quando la gente insiste in questo modo. <<ok. Passi da me?>> Sono il solito stupido, ma mi è mancata anche lei.
<<Ma non ci sono Jen e Liam in casa?>>
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-Liam! Vado un attimo a far la doccia, se dovesse arrivare Sel, puoi intrattenerla te? Cerco di fare in fretta. – il che tradotto significa che per almeno un’ora non uscirò dal bagno. -D'accordo -
 Mezz’ora dopo sento il campanello suonare e la voce squillante di Claudia che saluta Liam, mentre io mi sto ancora asciugando i capelli. Dio, mi ucciderà.
 
Pov Liam

-Ciao Selene, vieni pure! Josh si sta facendo la doccia e Jen.. boh credo sia in camera a studiare… Studiare cosa poi non si sa, ma è fatta così. Vuoi qualcosa da bere? Da mangiare? – le chiedo, cercando di riscuotermi dall’apatia della giornata. Sarà colpa del jet leg, ma non riesco proprio a connettere.
-Da bere, grazie. Una coca, se c’è. Inoltre vorrei che il mio ragazzo si sbrigasse ad uscire da quel bagno – Selene alza la voce per farsi sentire da Josh e mi viene da sorridere –Come fate a sopportarlo?! –
-Beh, in realtà deve sopportare solo Liam. Io ho un bagno personale- Jennifer fa la sua entrata in sala, sorridendo –Ciao Selene! Come stai?- la abbraccia e io ne approfitto per correre in cucina a prendere una coca per la nostra ospite e una birra per me. Forse qualcosa di ghiacciato mi aiuterà a mettere a posto le idee.
-Allora mi dispiace per te Liam! Comunque sto benissimo, grazie. Te? Josh mi ha detto che tu e Liam avete passato le vacanze tra il Kentucky e l’Australia!.. Oh, grazie – mi dice, mentre le appoggio davanti il bicchiere colmo di coca.
-Si, abbiamo deciso di fare due settimane dalla mia famiglia e due dalla sua, per essere equi. –
Dieci minuti dopo, Josh emerge dalla sua camera –Ciao tesoro! Possiamo andare-
Selene lo guarda male, non riuscendo a nascondere un certo divertimento –Era anche ora! Ciao ragazzi, ci vediamo stasera! Grazie per la coca-cola! –
Quando i due piccioncini si decidono ad uscire, Jennifer si avvicina e mi leva la birra dalle mani –Non ti azzardare. Sono le tre di pomeriggio. Piuttosto, non dovresti allenarti un po’ per domani? E’ da un po’ che sei fermo –
-Vedo che confidi molto nella mia forma fisica- borbotto, cercando di riprendermi la mia bottiglia. Nonostante io sia alto ameno un quindici centimetri più di lei e molto più forte, non riesco mai a batterla.
Jen salta sul divano, che ora è in mezzo a noi due –Non è questo e lo sai. Comunque io lo stavo dicendo per te, poi mica sei obbligato. Non sono io quella che domani farà una figuraccia-
-Colin e Bright non ci sono oggi e non mi va di chiedere agli altri ragazzi della squadra – la informo, rassegnandomi alla sua vittoria e ributtandomi sul divano, mentre lei se ne va felice con la mia birra in mano.
-Beh e io che ci sto a fare qui? Potremmo andare a fare una corsetta e poi fare due tiri. So che non posso stare dietro ai ritmi dei tuoi amici, ma non faccio così tanto schifo- Jennifer mi guarda sorridendo –Davvero verresti con me? –
-Vai a cambiarti, scemo-
 
POV Jennifer
 
-Liam muoviti con quel bagno! Amy è fuori che ci aspetta! Possibile che devo sempre chiamarti cinquantamila volte?! Sono io la donna qui, non tu. – urlo mentre saltellando da una parte all’altra cerco di infilarmi le scarpe. Sono stata in ciabatte per gran parte dell’estate e non sono sicura di saper camminare di nuovo sui tacchi. In ogni modo devo ricominciare a fare la persona per bene, quindi mi conviene essere nell’idea giusta.
-Arrivo, arrivo! Tanto lo so che ti stai ancora mettendo le scarpe. Il che significa che devi ancora prendere la giacca e la borsa. Quindi, sei in ritardo anche tu. – Liam esce dal bagno soddisfatto, guardandomi trafficare con il cinturino dei sandali che non ne vuole sapere di chiudersi.
-Ah-ah, molto divertente – sbuffo, togliendomi la scarpa e zoppicando fino in camera per afferrare giacca e pochette. Finirò di vestirmi in macchina.
Amy, al volante della sua auto nuova, mi osserva ridendo – Immaginavo che il ritardo fosse colpa tua – mi dice, mentre cerco di aprire la portiera con le poche dita che mi sono rimaste libere. Faccio per protestare, ma l’occhiata beffarda di Liam mi fa desistere dal ricominciare a punzecchiarci come al solito.
-Allora, Amy, come sono andate le vacanze? – chiede il mio amico, mentre io finisco di fare ciò che devo dal sedile posteriore.
-Oh magnificamente! Sono stata in Grecia per due settimane. Non so se ci siate mai andati ma dovete farlo, il mare è qualcosa di favoloso! E tutte quelle casette bianche.. sembra di stare in paradiso. Ve la consiglio un sacco! –
-Si, abbiamo notato che ti è piaciuto! Caricavi 20 foto al giorno su Instagram! –
- E tu come fai a saperlo, miss “sono allergica ad ogni social network esistente sulla terra”? – mi prende in giro lei, facendo riferimento al mio odio per i siti tipo Facebook, Twitter e compagnia bella. I miei amici mi avevano pregato in tutte le lingue di mettere almeno Facebook, ma non ne volevo sapere. Non sarei mai riuscita a star dietro a quelle cose. Inoltre, non sapevo nemmeno bene come funzionassero.
-Liam me le ha fatte vedere. – dico, prendendo dalla borsa il mio Eos azzurro e passandomelo sulle labbra.
-Io invece ti consiglio l’Australia. Sole perenne, mare fantastico, possibilità di sciare sulle montagne in inverno e grandi fighi che girano per le città – Liam scocca un’occhiata sprezzante ad Amy, che arrossisce. “Oh Dio, ti prego”
-Siamo arrivati- la mia amica parcheggia proprio vicino all’entrata, dove i nostri amici ci stanno già aspettando.
 
Pov Josh

-Ecco i ritardatari! – esclamo quando vedo la macchina di Amy, la migliore amica di Jen, parcheggiare accanto a noi. Selene sta parlando con Bradley e la cosa mi sorprende non poco. Mi aveva sempre detto di non sopportarlo.
Noto con orrore che Jen si è messa i tacchi e prevedo che qualcuno dovrà portarla a casa con una storta alla caviglia.
-Ci siamo tutti? Possiamo entrare? – Daniel ci conta, come se fossimo dei bambini in gita e poi ci conduce dentro al locale, dove ci hanno riservato un tavolo in una saletta piuttosto intima. Non so se l’abbiano fatto di proposito, per evitare che dessimo fastidio agli altri clienti. Visto i precedenti, potrebbe anche essere.
Prendo posto accanto a Selene e Rupert, che per fortuna è riuscito a tornare in tempo dalle vacanze per unirsi a noi. Siamo in 11, la compagnia al completo. Subito iniziano a circolare i menù e nel giro di mezz’ora il tavolo si riempie di piatti e piattini. C’è da mangiare per un esercito.
-Kate, dì loro dello squalo che abbiamo visto quest’estate mentre surfavamo! – Emma rabbrividisce all’idea, ma Kate sorride orgogliosa.
-Beh non era tanto grande, ma me lo sono trovato davvero pericolosamente vicino. Tom – indica con una mano il nuovo ragazzo dell’amica – è riuscito a trascinarmi via in tempo per fortuna. Potrei essere senza un braccio o una gamba a quest’ora. Grazie Tom-
Il ragazzo sorride e mi fa una gran tenerezza. È la prima volta che esce con noi e credo che non si ricordi nemmeno tutti i nostri nomi. Di sicuro non gradisce tutta quell’attenzione, perché è immediatamente arrossito.
-Anche Liam tempo fa si è trovato faccia a faccia con uno squalo, vero? – dico, cercando di distogliere l’attenzione da quel poveretto.
Liam alza la testa dalla sua tartare di salmone, sorpreso di sentire il suo nome –Che?-
Alzo gli occhi al cielo – Ho detto, che anche tu hai visto uno squalo, una volta. Mentre facevi surf.. Sai, quell’attività che pratichi con la tavola… Nel mare.. – gli ripeto, prendendolo in giro.
-Ah, sisi. Cioè, più di una volta. La prima è stata anni fa… avevo circa…. Non so, undici, dodici anni ed ero con Chris, mio fratello. A Byron Bay. In Australia – Liam scrolla le spalle, come se trovarsi davanti una bestia enorme fosse una cosa completamente normale.
-Se dovesse capitare a me probabilmente non metterei più piede in acqua – Daniel fa una smorfia, mentre afferra un altro pezzo di sushi.
-Sei inglese, non puoi capire certe cose –
-Ed ecco a voi Mister Australia, invece! – Dio, adoro quel ragazzo. Sa sempre come rispondere a tono a chiunque.
Liam si alza e fa un inchino plateale, rischiando di sbattere contro la minuta cameriera che cercava invano di portarci via i piatti vuoti.
-Siediti, per carità, prima che tiri giù tutto il locale!-
-Dai ragazzi, basta! Propongo un brindisi! – Bradley alza il suo bicchiere di vino bianco, invitandoci a fare lo stesso.
-Al nuovo anno accademico che sta per cominciare, sperando che sia l’ultimo per tutti. Al nostro magnifico gruppo, non potevo chiedere amici migliori. Ai nostri sogni, che si spera si avvereranno tutti!-
-Alla salute! A noi! - 

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Capitolo 3
*** First day. ***


 
Pov Jennifer

Mi sveglio di colpo, ricordandomi che oggi è il primo giorno di lezione. L’orologio sulla parete segna le 7.30, ma la mia sveglia non ha ancora suonato. Afferro il cellulare e lo stacco dal caricabatterie, aprendo Spotify per sentire un po’ di musica mentre mi preparo. Scalcio via il lenzuolo che mi incastra le gambe ed afferro il vestito leggero e la giacca che ho preparato ieri sera. Josh e Liam mi prendono sempre in giro per questa mia ossessione dell’organizzazione, ma non potrei farne a meno.
-Giorno Josh – dico sorridendo, vedendolo uscire dal suo bagno ancora decisamente addormentato.
Lui si guarda in giro –Che? Ah, giorno Jen. Siamo sicuri che oggi sia il primo giorno? – Josh sbadiglia trascinando i piedi verso la sua camera.
-Purtroppo si! – gli rispondo, sparendo nel mio piccolo bagnetto.
Mezz’ora dopo sono pronta, mi mancano solo i capelli, che ho intenzione di legare in una coda alta.
-Ma Liam? – chiedo a Josh mentre inserisco la cialda del caffè nella macchina.
-Credo che sia andato a correre stamattina- prende le fette biscottate e le appoggia sul tavolo insieme alla Nutella.
-Sei sicuro? Non ho sentito la porta e poi ieri è tornato tardi dagli allenamenti. – inizio a bere il caffè, dimenticandomi come al solito che è bollente –Accidenti!- impreco, trattenendomi dallo sputare tutto sul tavolo della cucina. Vedo Josh che alza gli occhi al cielo trattenendo una risata.
-Che ne so Jen, vai a guardare! – mi risponde, scrollando le spalle.
-Non posso entrare così dal nulla in camera sua! Tu sei un ragazzo, è meglio che lo faccia tu-
Josh mi guarda, probabilmente cercando di capire se mi sono rincoglionita o meno – No aspetta, spiegami bene. Lo conosci da una vita, ci vivi insieme, ci passi le vacanze insieme, nelle vostre rispettive case. Probabilmente avete anche dormito insieme.. ed ora ti vergogni ad entrare in camera sua? –
Ok, detto così il ragionamento non fa una piega.
-Si, ma Liam ha il vizio di dormire nudo.- poi mi rendo conto di quello che ho appena detto –ovviamente è capitato che dormissimo insieme, ma come amici, quindi è sempre stato vestito. E poi che ti lamenti, ho dormito anche con te quella volta che c’erano le perdite in camera tua! – mi affretto a difendermi, arrossendo. Pessimi discorsi per la prima mattina di lezione, davvero pessimi.
- Jen… Muoviti o arriveremo in ritardo. Apri quella porta – Josh alza gli occhi per l’ennesima volta, così mi decido ad alzarmi.
-Ti odio-
-Ti adoro anche io Jen-
 
Pov Liam

Sento una voce che mi chiama, ma non voglio darle retta. “Liam! Liam forza, siamo in ritardo”. La conosco questa voce.
-Dai, ancora cinque minuti- borbotto, girandomi e stringendo il lenzuolo per allontanare quella fastidiosa voce.
-Liam! Porca vacca, sono le 8 e mezza e alle 9 dobbiamo essere a lezione.. Liam! –
Delle mani ghiacciate mi scuotono, prendendomi per la spalla nuda, visto che mi sono addormentato senza maglietta. Mi costringo ad aprire gli occhi e mi trovo a fissare una Jennifer piuttosto incazzata.
-Jen? Che.. che ci fai qui?- mi allungo fino a prendere una maglietta da mettermi addosso, imbarazzato.
-Sono le 8 e mezza Liam, siamo in ritardo. A che ora sei tornato ieri sera? – Jennifer sta già aprendo il mio armadio per decidere cosa posso indossare.
-Alle tre. Bright e Colin hanno voluto andare a festeggiare- mi massaggio le tempie, per svegliarmi definitivamente, mentre la mia migliore amica mi lancia una maglietta e un paio di jeans, senza commentare.
-Dai, ti vado a preparare il caffè, tu muoviti però. Josh è di là che aspetta – ed esce, chiudendosi la porta alle spalle.
Mi alzo dal letto, ringraziando il lenzuolo che mi ha coperto le gambe, visto che ero completamente nudo anche sotto e mi chiedo come mai non sia venuto Josh a chiamarmi. Sarebbe stato molto meno imbarazzante.
In dieci minuti riesco ad essere più o meno pronto e corro in cucina, dove i miei amici mi stanno aspettando, pazienti.
-Scusatemi, ci sono. Scusate-
Josh mi tende un bicchiere di carta con dentro il mio caffè – Non avevamo tempo di aspettare che lo bevessi –
Annuisco –Grazie-
 
Corriamo per le stradine del campus per cercare di non arrivare in ritardo il primo giorno. Jennifer, con l’adrenalina che ha in corpo, è persino più veloce di me.
-Jen … - sbuffo, cercando di evitare le persone che si affollano davanti alle scale dell’edificio principale – rallenta! –
Josh scoppia a ridere, - Non si fermerà fino a quando non arriverà in classe, lo sai. E non lamentarti, sei tu che non ti sei svegliato! –
-A proposito, perché non sei venuto tu a svegliarmi?! Jen ha rischiato di vedermi completamente nudo! – mi lamento, zigzagando tra gli studenti per il sontuoso corridoio. Possibile che nessuno sia già in classe?! La lezione inizia tra tre minuti.
-Non è che io avrei apprezzato la cosa eh, Liam! – mi prende in giro lui, alzando gli occhi al cielo – comunque trovo estremamente stupido che dormiate persino insieme e che non possa entrare in camera tua per svegliarti perché entrambi vi vergognate. –
-Josh, forse non hai capito una cosa. Io dormo nudo. Totalmente nudo. - una ragazza di fianco a me mi guarda, sorridendo insieme alla sua amica. Dio, l’ho detto a voce troppo alta.
Il mio amico non la smette di ridere, mentre io divento rosso come un pomodoro –Perfetto, mezzo campus ora saprà che io dormo nudo. Davvero un grande inizio – borbotto, prendendo posto accanto a Jennifer nella grande aula.
 
Pov Josh

Anche la prima giornata è finita. Chiudo gli occhi, godendomi l’ultima parola del prof. Una massa informe di ragazzi si riversa nel corridoio, entusiasti della fine di quella noiosissima lezione.
-Ragazzi, io devo vedermi con Selene oggi. Ci vediamo a casa,ok? –
Urlo, per farmi sentire da Jen e Liam che stanno parlando con Bradley e Kate.
Jennifer si gira verso di me – Salutacela. A dopo –
Annuisco, anche se sicuramente non gliela saluterò. La mia ragazza ieri mi ha rovesciato addosso un sacco di parole non certo gentili e abbiamo passato tutta la giornata a litigare. Non credo che oggi andrà meglio.
Mi faccio largo tra la gente ed esco nei giardini del campus. L’appartamento di Selene è in un altro angolo rispetto a casa mia, ma decido di farmela a piedi, nonostante i libri mi pesino sulla spalla. Ho bisogno di tempo per riflettere.
Quest’estate Sel mi è mancata moltissimo, ma non tanto quanto pensavo mi sarebbe mancata. E la cosa mi ha dato da pensare parecchio. Pensavo che le cose si sarebbero sistemate una volta che fossimo tornati a New York, ma così non è stato. Credo che oggi succederà l’inevitabile.
Arrivo davanti a casa sua e le mando un messaggio “ci sono”.
scendo”. Due minuti dopo Selene compare sulla porta. Indossa una tuta e ai piedi porta ancora le ciabatte, segno che non ha intenzione di andare a fare un giro. Faccio per entrare ma lei mi ferma – Dentro c’è Sara – mi dice, riferendosi alla sua coinquilina nonché migliore amica –restiamo qui – e si siede sui gradini. La imito, non sapendo cosa dire. Il suo ultimo messaggio era stato un Vaffanculo, quindi mi aspetto che sia lei a fare la prima mossa.
-Ti ho tradito – ok, forse non era questa la mossa che pensavo. Rimango in silenzio, senza parole.
Selene mi guarda con la coda dell’occhio, forse si aspettava una scenata. Ma non è nel mio stile.
-Quando? – le chiedo, cercando di tenere un tono di voce neutro.
-Quest’estate. Con un ragazzo del mio paese. Non volevo farlo succedere, eravamo in compagnia e poi mi ha baciato e.. – Selene inizia a piangere e la cosa mi sembra estremamente stupida. Sono io quello che è stato tradito, cosa piange a fare?!
-E poi è successo tutto il resto. E’ stata solo quella volta? – la costringo a guardarmi in faccia, alzandole il viso fino ad incontrare il mio sguardo. Vedo la paura nei suo occhi: sta decidendo se mentirmi o meno. Qualunque cosa faccia, io ho già capito. –No- le lascio andare il viso e lei abbassa subito gli occhi. Mi alzo –Direi che qui abbiamo finito –
Selene scatta in piedi, trattenendomi per un braccio –Josh, ti prego. Mi dispiace. Mi dispiace davvero –
Ma non me ne faccio niente delle sue scuse – Dovevi pensarci prima. Ciao Sel. Buona continuazione – mi giro e mi incammino verso casa.
 
Pov Jennifer

Sento la porta di casa aprirsi e sbattere –Liam, ha chiamato tua madre! Ha detto di chiamarla appena puoi – urlo dalla mia camera. Sto cercando di scrivere un articolo per il blog che gestisco, ma l’ispirazione manca ad arrivare.
Nessuna risposta.
-Liam, mi hai capito? –
Di nuovo il silenzio totale.
Sbuffo, mettendo da parte il computer e dirigendomi verso la camera di Liam. Che trovo vuota.
-C’è qualcuno?- chiedo, maledicendo la nostra cattiva abitudine di non chiudere la porta a chiave.
-Sono io Jen, tranquilla – dalla cucina arriva la voce di Josh.
-Dio, mi hai fatto venire un colpo – gli dico, raggiungendolo. Poi noto i suoi occhi rossi. –Josh, che è successo? Stai bene?? –
Lui annuisce, senza però essere convincente.
Apro il frigo e verso un bicchiere d’acqua, mettendolo davanti al mio amico –Non mi freghi, lo sai-
Lui beve un sorso, cercando di calmare il respiro –Io e Selene ci siamo lasciati –
Rimango a bocca aperta. Questa non ci voleva. –Come vi siete lasciati?! Ma l’altro giorno è venuta qui ed eravate decisamente affiatati –
Josh scrolla le spalle – Oggi mi ha confessato che quest’estate mi ha tradito. Più volte, con un ragazzo che esce con la compagnia di casa sua. –
Che stronza. –Josh, mi dispiace tanto. – metto la mia mano sulla sua, cercando di consolarlo, anche se in realtà non so bene cosa dire. L’unica cosa che so è che vorrei andare da Selene e prenderla a sberle con tutta la forza che ho.
-Sono cose che capitano- minimizza lui, cercando di fare un sorriso. La cosa non gli esce granché bene, ma non mi metto di sicuro a farglielo notare.
-Si ma… Senti, che vuoi fare? Sono disposta anche a guardare uno dei tuoi bruttissimi film demenziali-
Josh scuote la testa –Fai quello che devi fare Jen, non preoccuparti per me. Sto bene –
Gli rivolgo un grande sorriso –Ma io non ho niente da fare. Quindi propongo schifezze e film. Ti conviene approfittare della cosa, perché non capiterà spesso che io ti faccia scegliere cosa guardare. –
Il mio amico sorride, questa volta in maniera sincera. –Grazie Jen. Non so cosa farei senza di te in queste situazioni. Riusciresti a far ridere anche un sasso. –
-Lo so. È per questo che mi adorano tutti- gli faccio la linguaccia, ma lui mi sorprende abbracciandomi di slancio, rischiando di farmi perdere l’equilibrio –Ti voglio bene-
Sorrido, stampandogli un bacio sulla guancia –Anche io Joshino- 

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Capitolo 4
*** Basket and problems. ***



Pov Liam
È il giorno della prima partita di Basket e sono super agitato. Sono sveglio da ormai un’ora, ma non riesco a trovare la voglia di alzarmi dal letto. È presto, sono appena le otto del mattino e la partita non inizierà prima delle tre. Devo essere in palestra per mezzogiorno, perché io, Colin e Bright abbiamo un nostro particolare modo di affrontare le partite. È il nostro rito scaramantico a cui non possiamo rinunciare.
Io e la mia squadra ci alleniamo ormai da due mesi e sappiamo di essere abbastanza forti. Il problema è che lo sono anche i nostri avversari.
Prendo il cellulare e chiamo mio fratello Chris, sperando che sia ancora sveglio. In Australia è mezzanotte, le sedici ore di differenza che ci separano sono terribili da gestire. Le prime volte ci chiamavamo a caso, con il risultato che ci tiravamo sempre giù dal letto a vicenda.
-Ehy fratello!- la sua voce suona squillante. Buon segno, significa che non l’ho svegliato.
-Come va Chris?- sento dei rumori in sottofondo.
-Tutto bene! Sono qui con Luke e le nostre bellissime mogli – un coro di “Ciao Liam” rischia di spaccarmi un timpano. Scoppio a ridere –Ciao a tutti! Ti ho chiamato perché tra qualche ora ho la prima puntata di basket della stagione e volevo un po’ di incoraggiamento.. – scosto il lenzuolo, alzandomi e cercando qualcosa da mettere per andare a fare colazione.
Sento Chris che dice qualcosa agli altri e tutto ad un tratto il rumore di fondo sparisce –ok, ci sono. Liam, spaccherai tutto come al solito. Tu e il basket siete una cosa sola. Sarai grandissimo. Tu e tutti i tuoi compagni –
Indosso una maglietta e un paio di pantaloncini, andando poi verso la cucina.
-Non so. Sono rimasto fermo un bel po’ e ci stiamo allenando solo da un paio di mesi. L’altra squadra ha fatto diverse buone partite anche quest’estate. – inserisco la cialda nella caffettiera e prendo un cornetto che ha fatto Jen ieri. La casa è ancora silenziosa.
-Liam, finiscila, ogni volta è la stessa storia. I tuoi amici verranno? –
-Jen e Josh sicuramente, non mancano mai. Gli altri non so, ma credo di si. – bevo l’ultimo sorso di caffè e appoggio la tazzina nel lavandino.
-Ehy campione! Agitato per oggi? – Jennifer spunta dal corridoio, allegra come al solito. Le faccio segno di aspettare perché sono al telefono e lei mi mima uno “scusa”.
-E’ arrivata Jen? – mi chiede Chris, che deve aver sentito la sua voce.
-Si, è arrivato tornado Jen – la mia amica mi guarda male, facendomi segno di passarle il cellulare –Aspetta che vuole salutarti –
Allungo il telefono a Jen e vado in camera a prendere l’ipod. Ho voglia di andare a fare una corsa per cercare di stemprare la tensione.
Quando cinque minuti dopo torno in cucina, Jennifer sta addentando una fetta biscottata con la nutella –Dove vai?- mi chiede con la bocca piena.
-A correre- le rispondo, prendendo il cellulare che mi ha lasciato sul bancone.
-Non so quanto ti convenga stancarti prima della partita… Chris mi ha detto di augurarti buona fortuna da parte di tutti loro. –
-Fa niente, Jen, devo far qualcosa o impazzisco. –
-Vuoi che venga con te? –
Scuoto la testa. No, voglio stare da solo. Jennifer sospira –D’accordo. Ma non stancarti troppo-
 
Pov Josh
Mi alzo con un gran mal di testa. Ieri sera ho davvero esagerato, non dovevo bere così tanto. Ricordo il bicchiere che era sempre pieno. Ricordo anche un viso. Una ragazza, Claudia. Spingo via le coperte, cercando di calmare la testa che mi pulsa. Mi serve una pastiglia.
Arranco verso la cucina, dove trovo Jen che scrive al computer
–Ciao. Non ti azzardare a commentare la mia situazione- la metto in guardia, rovistando nell’armadietto dei medicinali per trovare un’aspirina.
-Veramente non ho detto niente-
-Lo avresti fatto. Ho solo giocato d’anticipo- mi riempio di acqua un bicchiere e lo bevo tutto d’un fiato, insieme alla piccola capsula bianca.
-D’accordo, come dici tu. Vedi di rimetterti per le tre perché oggi c’è la partita di Liam- mi ricorda lei, chiudendo di scatto il pc. Cazzo. Oggi inizia il campionato di basket. Me ne sono completamente scordato. Vorrei starmene nel letto tutto il resto della giornata, ma non posso fare questo a Liam. Io e Jen siamo andati ad ogni partita della sua squadra, anche quando il nostro coinquilino se ne stava semplicemente in panchina.
-Ci sarò-
Jennifer mi squadra il braccio, poi sorride –Che hai da ridere? Faccio così pena?- le chiedo, controllando che non abbia addosso qualcosa di imbarazzante. Oh, un numero di telefono scritto con un pennarello nero. E una C.
-Vedo che hai fatto conquiste ieri sera – osserva Jen, guardandomi di sottecchi – Chi è C? –
No, non voglio parlarne. Anche perché non c’è assolutamente niente da dire. Ma la mia migliore amica mi sta guardando con i suoi occhi enormi ed è impossibile eludere la sua domanda. Con un sospiro, mi siedo accanto a lei –Claudia. L’ho conosciuta ieri sera, sai sono andato con Brad e Rupert in quella nuova discoteca. Frequenta anche lei la Columbia, ma ha un anno in meno di noi. Abbiamo iniziato a chiacchierare e ci siamo scambiati qualche bacio. E poi evidentemente anche il numero, ma io questo non lo ricordo- alzo le spalle, prendendo un foglietto per annotarmelo.
-E com’è? Dai Josh, racconta qualcosa di interessante-
-Jen non lo so, che ti posso dire! Questo è quello che è successo ieri. Che io sappia – quanto può essere irritante sta ragazza.
-Hai intenzione di chiamarla? Potresti chiederle di venire alla partita –
Scuoto la testa. Un primo appuntamento ad una partita di basket insieme ai miei amici impiccioni non è esattamente il massimo della vita. Anche se forse.. –Non so Jen, non mi pare una buona idea-
-Oppure potresti chiederle di vedervi dopo. –
Questa mi pare una buona idea. –Ci penserò- le rispondo, per non darle troppe speranze.
 
Pov Jennifer
Sono le due e mezza e sto entrando nella grande palestra del campus, che è già piena. Oltre ai nostri tifosi, sono presenti molti studenti della squadra avversaria, rendendo tutto un grande caos. Io, Josh e Rupert ci facciamo largo tra la calca fino ad arrivare nelle prime file. Kate è una cheerleader, quindi ci riserva sempre i posti migliori.
-Ciao ragazzi!- saluto tutti, prima di prendere posto. Non ho visto Liam rientrare oggi, spero che la sua agitazione sia passata.
Nel giro di cinque minuti la palestra è talmente piena che potrebbe scoppiare.
-Comunque ho chiesto a Claudia di vederci dopo la partita. In realtà dovrò andarmene un attimino prima della fine, ma lei deve essere a casa per cena- Josh cattuta la mia attenzione scuotendo la mia gamba.
-Che? Oh ma è fantastico! Sono felice per te! Davvero, te lo meriti – gli sorrido, ma non faccio in tempo ad aggiungere altro che il presentatore annuncia l’inizio della partita.
Le due squadre entrano in campo correndo e in fretta si preparano per il fischio iniziale.
-Jen, Liam sta bene? – mi chiede Rupert, continuando ad osservare il campo. Effettivamente il nostro amico non sembra essere al massimo della forma. Mi mordo il labbro, perché ho la tentazione di scendere in campo e dirgliene quattro davanti a tutti. Cosa che ovviamente non posso fare.
-Stamattina era agitato ed è andato a correre- gli spiego, scrollando le spalle.
Anche Josh deve essersi accorto che c’è qualcosa che non va, perché si gira verso di me, preoccupato.
-Spero che lo mettano in panchina!- mi urla nell’orecchio per cercare di farsi sentire –Non credo riuscirà a combinare qualcosa messo così –
Annuisco, ma proprio in quel momento i giocatori iniziano a muoversi sul campo e vedo che Liam è tra loro. “Speriamo in bene”.
 
-Jen! Io devo andare da Claudia! – Josh si guarda intorno, per cercare di capire quale sia la via di fuga più rapida in quell’ammasso di gente. Nonostante i nostri pronostici negativi, Liam sta riuscendo a giocare abbastanza bene, anche se non è al massimo della forma. Non capisco perché l’allenatore continui a tenerlo in campo, ma immagino che lui sappia cosa è meglio per tutti. Io so solo che tra dieci minuti sarà tutto finito e potrò smettere di preoccuparmi.
Mi giro verso il mio amico, annuendo –Vai pure, tanto abbiamo praticamente vinto! Ti mando comunque un messaggio per dirti il risultato. E.. Josh! Mi raccomando, non fare il cretino. Fai vedere la meravigliosa persona che sei. –
Josh sorride, allungandosi per darmi un bacio sulla guancia
Grazie Jen. Ciao Rupert! –

Mancano quattro minuti alla fine della partita e siamo in netto vantaggio. L’altra squadra non potrà mai raggiungere il nostro punteggio, lo sappiamo già tutti. Nonostante questo, l’entusiasmo in palestra non si è ancora spento.
Vedo Colin passare la palla a Liam, che sta correndo verso il canestro. Non corre come fa di solito. Afferro istintivamente la mano di Rupert, accanto a me –Qualcosa non va- sussurro.
Liam cerca saltare per fare canestro, mentre un avversario fa lo stesso movimento per cercare di bloccare la traiettoria della palla. Ma le cose non vanno come previsto, perché la forza che Liam ha messo nella sua spinta è minima e cade per terra, sul parquet della palestra, bloccando il passaggio a Bright, che inevitabilmente inciampa sulla sua caviglia. Sono pochi secondi, ma mi sembra di aver visto la scena a rallentatore. Nella palestra scende un tremendo silenzio, mentre tutti i giocatori si affollano intorno al luogo dell’incidente.
-Liam!- urlo, scattando in piedi e correndo verso il campo più veloce che posso. 

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Capitolo 5
*** Hospital. ***


Pov Liam
Mi gira la testa e la caviglia mi fa malissimo. Ho gli occhi chiusi, ma sento un gran caos attorno a me. Tra tutti, la voce di Bright che continua a ripetere “Mi dispiace” come se fosse una macchinetta. Ho capito, amico, basta.
Qualcuno mi svuota una bottiglietta d’acqua in testa così mi decido ad aprire gli occhi –La.. la caviglia- borbotto, cercando di capire chi ho vicino. Tutti, in pratica.
L’allenatore cerca di farmi mettere seduto, ma decide saggiamente di tenermi una volta che ho raggiunto la posizione, perché la testa mi gira davvero troppo. –Chiamate l’ambulanza-
-Liam!! Liam, oddio, stai bene?- Ah, ecco chi mancava. Una testa bionda si fa largo tra i miei compagni, inginocchiandosi accanto a me. I suoi occhi sono preoccupati ma severi e temo mi arriverà una bella sgridata. Con un’occhiata di intesa con il mio allenatore prende il suo posto nel sostenermi la schiena, ma non posso non sorridere quando fa una leggera smorfia a causa della maglietta sudata.
Dietro di lei spunta anche Rupert, che si tiene a distanza.
-Sto bene, Jen, tranquilla. Credo di essermi rotto la caviglia però-
-Sei un deficiente, mi hai fatto spaventare!- so che vorrebbe picchiarmi e probabilmente lo farebbe se non fossi ridotto così male.
-Liam, mi dispiace.. insomma, la caviglia è colpa mia – Bright si avvicina,interrompendoci e  ricominciando con la litania iniziale.
-Smettila di dire stronzate, se io non mi fossi sentito male non sarebbe successo nulla. Non preoccuparti, è tutta opera mia – il mio compagno mi sorride –Vuoi una mano ad alzarti?- mi chiede, tendendomi la mano.
Scuoto la testa -Non credo di riuscire a stare in piedi –
Bright annuisce, ma viene interrotto dall’arrivo degli infermieri, che cercano in qualche modo di farmi salire sulla barella. Che imbarazzo. Vedo Jennifer che parla con uno dei ragazzi dell’ambulanza, indicandomi. Quello le sorride e annuisce.
-Che gli hai detto?- le chiedo quanto torna affianco a me, mentre tutti ci lasciano passare per raggiungere l’uscita dell’edificio.
-Che? Ah no, ho solo chiesto se potevo salire in ambulanza con te.- Jen scrolla le spalle, mentre vengo preso da un grande senso di colpa.
-Non c’è bisogno che tu venga, sto bene- protesto, sfruttando gli ultimi istanti che ci restano prima di arrivare all’automezzo.
La mia amica mi guarda e sale sull’ambulanza, con la sua solita faccia strafottente –Non vengo perché sono preoccupata per te, voglio solo essere la prima a prenderti a parole non appena avrò la certezza che stai davvero bene-
Il ragazzo con cui Jen ha parlato prima ridacchia mentre prende l’ago per attaccare quella che credo sia una flebo –Siete proprio una bella coppia –
Cosa?! –Noi non.. non stiamo insieme. – borbotto, guardando dalla parte opposta rispetto alle mani del ragazzo. Odio gli aghi. Stringo i denti quando la punta buca la mia pelle, causandomi un leggero pizzicorio. –Liam, ti rendi conto che hai una caviglia rotta e tu stai facendo delle smorfie disumane solo per un ago minuscolo, vero?-
-Vaffanculo Jen. – grugnisco, maledicendo la mia ansia da prestazione che mi ha fatto stare male.
Jennifer dà una gomitata al tipo biondo –Vedi? Mi adora-
Pov Josh
Sono nervoso. Sono nervoso e questa cosa mi rende ancora più nervoso. Che mi è saltato in mente, chiedere ad una ragazza che ho conosciuto da ubriaco di uscire. Devo essere impazzito.
<<Io sono arrivata J Sono davanti all’entrata del Jazz Cafè. Inizio ad entrare a prendere un tavolo >> Cazzo, è anche puntualissima.
<<Sono quasi arrivato. Due minuti ;) >>
Inizio a correre, cercando di evitare i taxi gialli che sfrecciano per le strade di New York. Finalmente vedo l’insegna del bar, così rallento un secondo per riprendermi. Le parole di Jen mi risuonano nella mente: ce la posso fare.
Spingo la porta di vetro e la vedo; è seduta ad un tavolo in un angolo e sta osservando il menù. È decisamente più carina di come la ricordavo. Indossa un vestito azzurro e una giacca di pelle, ai piedi delle Converse. Sorrido, è la prima ragazza che si presenta al primo appuntamento senza tacchi.
-Hey, straniera- le dico avvicinandomi, facendola sussultare –Scusa, non era mia intenzione spaventarti-
Claudia sorride arrossendo –Non ti preoccupare. Ero totalmente assorta a contemplare tutti questi tipi di drink che non ti ho nemmeno visto-
-Ce ne sono tanti vero? Io e i miei amici veniamo spesso qui- afferro un menù, sapendo che comunque prenderò il solito.
Il cameriere si avvicina, dandomi una pacca sulla spalla –Ciao amico.. Allora, che vi posso portare ragazzi? –
-Io prendo il solito ma dì a Luke di abbondare con la vodka questa volta – indico con il mento il barista, che è un mio amico.
-Io prendo un Cosmopolitan, grazie – Claudia chiude il menù e lo passa al cameriere, che scappa via lanciandomi un’occhiata eloquente “Stra bella!” sembrano dire i suoi occhi. Guardo Claudia, per assicurarmi che non abbia captato nulla. È leggermente rossa,non so se sia per l’imbarazzo o per altro. Che disastro.
-Ma oggi il tuo amico non aveva la partita di basket?-
Mi riscuoto dai miei pensieri sul peggior appuntamento della sua vita per accorgermi che mi sta parlando.
-Si, Liam.. Sono andato insieme ai nostri amici, ma sono uscito un attimo prima. In ogni caso la Columbia stava vincendo-
-Mi dispiace, non volevo incasinarti la giornata –
-Sono contento di essere qui con te, Claudia. Non te lo avrei chiesto se non fossi stato sicuro – le sorrido, azzardandomi a toccarle la mano con la mia. Ciò che ho detto non è esattamente vero, ma non c’è bisogno che lei lo sappia.
Passeggiamo fino a quando non mi avvisa che deve assolutamente tornare a casa.
-Ti accom.. ah no, sono venuto a piedi – arrosisco a causa dell’ennesima figura della giornata. –Scusami –
Claudia scoppia a ridere, scuotendo la testa –Non ti preoccupare. Prendo un taxi. Mi ha fatto piacere passare questa giornata con te. Sei davvero simpatico –
Claudia mi guarda e io sono indeciso se baciarla o meno. Voglio farlo, Dio quanto voglio farlo, ma non voglio sembrare troppo veloce. Il suo sguardo trema e la vedo allontanarsi impercettibilmente. Oh, al diavolo! Mi avvicino, colmando la piccola distanza che c’è tra noi e poso le mie labbra sulle sue. Sanno di fragola. Claudia per fortuna ricambia, stringendosi ancora di più a me. Nel giro di un attimo si stacca e ferma un taxi, lasciandomi lì fermo e sorridente in mezzo al marciapiede –Scivimi- mi urla, mentre il suo volto scompare in auto.
Pov Jennifer
Sono seduta nella sala d’aspetto dell’ospedale, indecisa se chiamare o meno i genitori di Liam per avvisarli dell’incidente. Forse dovrebbe chiamarli lui. Sentire la sua voce eviterebbe l’effetto ansia. Manca una sola settimana all’inizio delle vacanze di Natale, deve tornare a casa e quindi non può insabbiare l’accaduto. Lancio un’occhiata veloce all’orologio appeso alla parete: sono quasi le sei di sera, in Australia è l’una di pomeriggio di domani,  non rischio di svegliare nessuno. No, posso aspettare. Li chiamerà Liam.
Afferro una rivista cercando di distrarmi, ma non ci riesco. Il gruppo che io, Josh e Liam abbiamo con i nostri amici su Whatsapp sembra impazzito, ma non ho novità da riferire.
Durante il tragitto verso l’ospedale Liam è nuovamente stato male, quindi ora gli stanno facendo delle analisi. La caviglia è ovviamente rotta. Riappoggio la rivista sul tavolino.
-Jennifer? – il giovane infermiere che c’era in ambulanza e al quale mi sono presentata esce da una stanza.
Mi avvicino –Come sta?-
-Senti, Liam non ha parenti da queste parti? Non potrei davvero dirti certe cose –
Scuoto la testa –Noi studiamo qui, i suoi parenti sono tutti in Australia-
Il ragazzo si morde il labbro, aggrottando le sopracciglia –D’accordo. Vedrò come fare. Non ha nemmeno una fidanzata?-
-No!! – esclamo, forse con troppa veemenza. Tossisco –Ehm, no, non ce l’ha. Non che io sappia. Puoi almeno dirmi se sta bene?-
-puoi andare da lui. Gli abbiamo già messo il gesso, per questa notte lo terremo qui in osservazione-
Annuisco, avviandomi verso la camera 312, ma vengo interrotta dalla voce di Colin, che vedo correre verso di me insieme a Bright.  –Jen!- la voce è affannata, come se fossero venuti fin qui a piedi e anche di corsa –Come sta? È grave? –
Scuoto la testa per tranquillizzarli –No, state tranquilli. Ha la caviglia rotta, il malessere è stato causato da una mancanza di forze. Almeno questo è ciò che ho capito –
Il viso di Bright è una smorfia di colpevolezza –Hey- gli dico, mettendogli una mano sul braccio –Ti ripeto, non è colpa tua. Liam è stato male per una scelta che lui stesso ha fatto. Non avresti mai potuto evitarlo quando è caduto. Fidati di me, ok?- gli sorrido, anche se sto fremendo per andare da Liam.
Bright ricambia il mio sorriso –Grazie Jen. Stavi andando da lui?-
-Si, volete venire anche voi?- indico la porta socchiusa.
-Vai prima tu, noi aspettiamo qui.. Ah Jen.. Non ucciderlo- Colin mi strizza l’occhio, prima di sedersi e trascinarsi dietro Bright.
-Liam?- spingo leggermente la porta, controllando se è sveglio.
-Hey rompipalle – mi sorride, buon segno. L’ho visto solo due ore fa, ma il suo colorito è migliorato e ora ha anche il piede ingessato.
-Come stai? – mi avvicino, sedendomi sulla sedia accanto al letto.
-Meglio. Ho fatto un gran casino vero? Non mi era mai capitato di.. –
-Liam! Sono venuto appena ho letto il messaggio di Jen. Oddio, come stai? Che è successo?- Josh irrompe nella stanza, trafelato. Si appoggia al letto per riprendere fiato, mentre con la coda dell’occhio controlla le nostre facce per cercare di capire qualcosa.
-Sto bene, amico, tranquillo. Non volevo attirare qui tutta questa gente-
-Che è successo? –
-Come stavo dicendo a Jen, è tutta colpa mia. Non so cosa mi sia successo oggi, avevo.. una paura assurda. La prima partita mi mette sempre una grande ansia, ma mai così tanta. Ho trascurato il fatto di dover mangiare per riuscire a giocare bene e questo è il risultato. Il coach mi aveva chiesto se volevo sedermi, ma gli ho detto di no. – Liam si stringe nelle spalle.
-Sei un idiota. Ci hai fatto venire un infarto. – gli do una botta sul braccio, mentre Josh ridacchia.
-Mi dispiace. Josh, mi dispiace anche di aver interrotto il tuo appuntamento.. Come stava andando? –
Cazzo, me l’ero dimenticato. Il nostro amico fa una smorfia.
-Oh, non l’hai interrotto. Ho letto il messaggio dopo averla salutata, lei doveva andare a cena con i suoi. È andato.. discretamente. L’inizio è stato un mezzo disastro, ma poi abbiamo preso un po’ di confidenza ed è andato meglio-
-Uscirete di nuovo?- chiedo, curiosa.
-Non lo so, forse. Se accetterà- Josh sorride, come non lo vedevo sorridere da molto.
Gli stringo la mano, ma in quel momento il mio cellulare suona, facendomi sobbalzare.
-Liam, è tuo padre. Che faccio?-
-Dannazione, non so dove sia il mio telefono quindi non ho potuto rispondere. Dammi qui – Liam tende la mano e io gli passo il cellulare.
-Papà?- posso quasi sentire la voce di Craig arrivare con tutta la sua portata dall’Australia e faccio segno a Josh di uscire dalla stanza, perché credo che Liam ne avrà per un po’.
Pov Josh
Esco da quella camera d’ospedale e tiro un sospiro di sollievo. Il messaggio di Jennifer mi aveva spaventato davvero, ma sono contento che Liam stia bene.
-Sarà un problema per lui frequentare le lezioni dell’ ultima settimana.. Meno male che non abbiamo le scale in casa – dico, appoggiandomi allo stipite della porta. Posso sentire la voce del mio amico che cerca di tranquillizzare la famiglia con un tono esasperato. Mi sa che tra due giorni la famiglia Hemsworth approderà a New York in tutta la sua completezza.
Dalla faccia di Jennifer capisco che ancora non aveva pensato alla parte pratica della situazione –Porca miseria. Non ci avevo pensato-
-Beh, abbiamo quasi tutti i corsi uguali, possiamo passargli i nostri appunti. E poi ci sono anche i nostri amici, anche loro possono darglieli. Certo sarà esonerato dalle pulizie della casa..-
-Come se voi puliste davvero qualcosa! – mi interrompe Jen, ridendo –è già tanto se vi mettete a posto la vostra camera, lo sai bene –
-Sono sottigliezze signorina Lawrence, solo sottigliezze. In ogni caso dovremo dargli una mano. –
La mia amica annuisce – Stasera rimane in osservazione. Rimani tu o rimango io? O entrambi, se ci fanno stare qui –
-Posso rimanere io, non è un problema. Domani non devo fare nulla di importante-
La vedo mordersi il labbro, indecisa –Oppure puoi stare qui tu, se non ti fidi delle mie capacità infermieristiche. Non che servano, visto che siamo in un ospedale-
-No, non è questo.. è che comunque non riuscirei a dormire sapendolo qui dentro. Ok, sta bene, ma è in osservazione e se stesse male di nuovo o se succedesse qualcosa o.. non so. – Jennifer sospira, portando indietro la testa e facendo scivolare per terra l’elastico che le teneva fermi i capelli. Una cascata di capelli biondi le ricade sul viso.
-Rimani tu se la cosa ti fa stare più tranquilla. Domattina lo dimettono, prendo la macchina e vi vengo a recuperare, ok?-
Lei sposta con un gesto stizzito i capelli dal viso e recupera l’elastico dal pavimento, infilandoselo nella borsa. –D’accordo- dice, tornando nella stanza di Liam.
Il nostro amico ha uno sguardo rassegnato – i miei genitori e i miei fratelli arriveranno con il primo volo. A quanto pare in Australia dire “ho un piede ingessato” equivale ad essere sul letto di morte. Devo anche trovare un hotel vicino al campus in cui farli stare- Liam sbuffa, restituendo a Jennifer il cellulare.
-ci penso io- dico, afferrando il giubbotto che avevo appoggiato su una sedia –prenoterò un paio di camere. A domani-
Parcheggio la macchina vicino all’entrata del reparto in cui Liam è ricoverato, controllato a vista dal guardiano che mi ha lasciato passare. Prendo l’ascensore fino ad arrivare al terzo piano. Quando entro nella stanza di Liam, lo trovo seduto sul letto al cellulare.
-Si Chris, ho capito.. Guarda, è arrivato Josh, ora te lo passo così ti dice tutte le indicazioni del caso. Si, sto bene. Stiamo parlando, quindi non sono morto. Ci vediamo domani. – il mio amico mi allunga il telefono, esasperato.
-Hey, big brother … Si, ok, è l’hotel Virginia, a dieci minuti a piedi dal campus in cui stiamo. Ci lavora un mio conoscente. Dopo chiamo per confermargli l’ora di arrivo. Vengono anche Elsa e Samantha? – chiedo, estraendo il mio cellulare per prendere appunti.
-Ah ok, quindi due doppie. Perfetto, allora, poi confermo tutto, voi fate buon viaggio. – riattacco.
-Vi rendete conto che quelli sono già in aeroporto?! Io prenoto i miei voli mesi prima e questi nel giro di tre ore riescono ad organizzarsi e a trovare quattro posti disponibili. Io non ho parole – Liam alza gli occhi al cielo, buttando il cellulare nella borsa di Jennifer, abbandonata sul letto affianco a lui.
-Dov’è Jen?- chiedo, notando solo in quel momento che manca la bionda.
-E’ andata a prendere i moduli che devo firmare per le dimissioni.. Josh, hai mai camminato con le stampelle? Perché credo che mi ucciderò con quelle cose, non so davvero usarle. –
Scuoto la testa – No e non ci tengo. Ma vedrai che devi solo abituarti.. oh, ciao Jen-
La nostra amica entra in camera con la testa bassa, intenta a leggere dei fogli. Ha delle occhiaie che le arrivano al pavimento e i capelli nuovamente raccolti in uno chignon disordinato.
-Ciao Josh – borbotta, rimanendo concentrata su quello che sta leggendo. Non appena finisce, li passa a Liam –Devi firmare questi due, poi possiamo andare. –
POV Liam
Josh mi aiuta a mettermi in piedi tenendo l’equilibrio su una gamba sola e mi passa le stampelle, senza lasciarmi andare. Prendo un respiro profondo e tento di fare qualche passo. Se vado lento così a casa ci arrivo tra una settimana.
-Sono solo i primi passi Liam, poi ti ci abitui- Jen mi sorride, precedendomi per aprire la porta. Sarà, io non ne sono convinto.
I tre gradini davanti a casa sono la cosa più brutta che io abbia mai visto. Josh scarica me e Jen lì davanti, prima di andare a portare la macchina nel parcheggio poco distante. Jennifer mi guarda, so che sta cercando di rimanere paziente, anche se devo dire che non dissimula molto bene la sua irritazione.
-Liam, santo cielo, devi solo fare tre salti con una gamba sola, lo hai già fatto migliaia di volte. Dammi quelle cose!- esclama, togliendomi di mano le stampelle e sostituendosi ad esse per tenermi su. Non voglio farla arrabbiare, quindi salto, appoggiando tutto il mio peso su di lei quando atterro sul gradino più in alto. La vedo vacillare un secondo –Peso eh- la prendo in giro, cercando di smorzare l’espressione cupa del suo viso.
-Vai avanti-
Sospiro e faccio altri due salti, fino ad arrivare alla porta di ingresso.
-Hai bisogno di altro?- mi chiede Jen, dopo avermi messo affianco sul divano il mio pc,il cellulare, da bere e da mangiare per un reggimento e il telecomando del televisore.
-Se ha bisogno di altro può chiedere a me – Josh si butta sulla poltrona, scalciando via le scarpe. Jen lo fulmina con lo sguardo, ma mi sembra troppo stanca anche solo per provare ad urlargli dietro. –Tu vai a dormire Jenny. Ce la caveremo per qualche ora senza di te. Nel frattempo ho confermato la prenotazione in hotel e ho chiesto a Kate e Bradley di mandarti una mail con gli appunti di oggi. E se stai pensando alla cena di stasera, non ti preoccupare, cucinerò una pasta o qualcosa. – Josh sorride, soddisfatto.
-Chiamate… -
-BUONANOTTE JEN!-
 

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Capitolo 6
*** Happy New Year. ***


POV LIAM
29 dicembre
Osservo mia mamma preparare elettrizzata i letti nelle camere degli ospiti, in previsione dell’arrivo dei miei amici. Quest’anno io e Jennifer abbiamo deciso di passare il Natale separati, visto che io ero bloccato con la caviglia ingessata, ma mi raggiungerà comunque per il Capodanno insieme a Josh ed anche alcuni dei nostri amici dell’università.
Mia madre non ha voluto sentire ragioni e ha deciso che nessuno andrà in hotel, quindi per la casa ci sono materassi ovunque.
-Mamma, non arriveranno prima di un paio d’ore, stai calma. – la rimprovero mentre la vedo sfrecciare da una porta all’altra. Mi sento tremendamente inutile con questo gesso maledetto.
-Liam, Jen dorme nella solita camera? Chi ci mettiamo con lei? – mi urla mio padre, comparendo con una pila di coperte.
-Kate, Amy ed Emma! Invece con me puoi mettere Bright e Josh. Bradley, Rupert e Colin possono stare nell’altra camera. Papà, vuoi una mano?-
Mio padre mi guarda sorridendo –Ti ringrazio tesoro, ma non mi saresti utile –
Sospiro, afferrando il cellulare per guardare Facebook.
 
Sento la risata di Jen e la voce di Josh che le intima di abbassare il tono ancora prima di vederli spuntare sul vialetto. –Mamma, son… - ma lei è già corsa fuori per salutarli. Sospiro, afferrando le stampelle e saltellando sul vialetto.
-Ecco il nostro ingessato preferito!- esclama Josh, staccandosi da mia madre e venendo verso di me per salutarmi.
-Attento a quello che dici, non starò ingessato ancora per molto- ricambio il suo abbraccio e poi guardo Jennifer, che è ancora presa con i saluti ai miei genitori.
-Mamma, me la fai salutare o no? Hai una settimana di tempo per raccontarle tutto quello che ti passa per la testa!-
Mia madre si gira sorridendomi –Tutta tua, tieni!- mi dice, prendendo la borsa di Jen e portandola in casa.
-Finalmente! – la mia amica mi corre incontro, abbracciandomi –Oh, mi sei mancato a Natale! Mi siete mancati tutti. Allora, come stai?-
-Tutto alla grande. Anche Luke, Chris e tutta la compagnia non vedono l’ora di vedervi. Ai bambini sei mancata tantissimo Jen- rientriamo in casa.
-Ho portato dei regali per tutti. In realtà credo di aver portato più pacchetti che vestiti, avevo il terrore che in aeroporto mi fermassero per contrabbando. Si sa come sono fatti gli australiani, no? – mi fa la linguaccia, buttandosi sul divano come se fosse a casa sua. E probabilmente lo è.
Il cellulare di Josh squilla e vedo che arrossisce leggendo il nome sul display. –Chi è? –
-Oh sarà Claudia – sbuffa Jen, alzando gli occhi al cielo – non fa altro che messaggiare con lei. Ed arrossisce ogni volta! –
Josh alza gli occhi dal cellulare –Sarai mica gelosa, Lawrence?! –la prende in giro, rimettendo il cellulare nella tasca dei pantaloni –No perché non hai speranze con me. Le bionde rompipalle e chiacchierone non mi piacciono –
Uno a zero per Josh.
-Ah, ah, ah, molto, molto divertente Hutcherson. Ti brucia la verità vero? Sei completamente cotto. Cotto e stracotto-
Jennifer si alza, buttandosi poi addosso a Josh e iniziando a fargli il solletico. –Basta, basta, basta! Ti prego Jen smettila- ansima lui, cercando di scappare da un lato, senza molti risultati. Ma Jennifer si ferma solo quando è soddisfatta.
-Comunque te lo meriti di essere cotto e stracotto- dice, e poi si alza per andare da mia madre.
Chi la capirà mai.
 
Pov Josh
30 dicembre
Apro gli occhi e la prima cosa che sento è un gran casino provenire dal piano di sotto. La sveglia di Liam segna le dieci del mattino, ed i miei compagni di stanza provvisori sono già in piedi. Mi stiracchio, sentendo una strana voglia di caffè e scendo in cucina.
-Giorno Josh – mi saluta Leonie, che è già alle prese con il pranzo –lì c’è del caffè se vuoi – mi indica la tavola, sistemata alla bell’è meglio.
-Giorno. Grazie – mi siedo e prendo una tazza. –Dove sono tutti?-
La madre di Liam scrolla le spalle –Sparsi per la casa e per i dintorni immagino. Craig, Bright e Colin sono andati a fare la spesa per domani sera, Liam credo sia in spiaggia con qualcuno dei vostri amici. –
Annuisco, osservandola mentre taglia delle patate con movimenti ritmici e calcolati.
-Vuoi una mano? Mi dispiace così tanto che siamo venuti ad incasinarvi la casa, anche solo per una settimana – dico, sciacquando velocemente la mia tazza della colazione.
-Non pensarci nemmeno, è bellissimo vedere tutta questa gente qui. Siamo sempre stati abituati ad essere numerosi in casa, da quando anche Liam se n’è andato è una tristezza assoluta. Io e Craig siamo molto felici di avervi qui – Leonie mi sorride –Forza, raggiungi gli altri in spiaggia –
 
-Hey bell’addormentato!- mi prende in giro Liam, non appena mi vede arrivare.
-Ha parlato l’ingessato – gli faccio una linguaccia prima di sedermi in mezzo tra Jenny ed Amy. –Allora, che mi sono perso?-
-Niente, stavamo parlando della grigliata di domani sera. Sarà fantastico. – ad Amy brillano gli occhi dall’eccitazione.
-Ma in quanti saremo più o meno?-
Liam sorride, con l’aria di chi la sa lunga –Non puoi contare, Josh. Noi, poi i miei genitori ed alcuni loro amici, Chris, Luke e rispettive famiglie, amici loro e probabilmente anche gente che passerà di qui e deciderà di imbucarsi. In pratica tantissimi. –
Porca miseria. Ci sarà il delirio. –La spiaggia sarà piena di feste del genere. Ecco perché Capodanno qui è fantastico – aggiunge Jen, che ha già partecipato a diverse feste organizzate dagli Hemsworth.
Scrollo le spalle –Lo immagino-
-Hey, avresti dovuto far venire anche Claudia! Che cosa farà lei?-
-No Emma, ci conosciamo da troppo poco e non voglio affrettare le cose. Comunque è a casa sua, penso che festeggerà insieme ai suoi amici-
-Oooh piccolo Joshino innamorato- Jennifer mi scompiglia i capelli e poi si toglie la maglietta e i pantaloncini –Chi viene con me a fare un bagno?- chiede, legandosi i capelli in uno chignon. Tutti si alzano.
-Io rimango qui a fare compagnia al nostro malato – sorrido agli altri –sono ancora troppo addormentato per l’oceano, annegherei nel giro di due secondi. –
Osservo i miei amici correre verso il mare, poi guardo Liam, che ha lo sguardo fisso su Jennifer.
-Quando ti deciderai a dirglielo?- gli chiedo, distogliendolo dai suoi pensieri.
-Dire cosa? A chi? –
Oh ti prego Liam, non facciamo come i bambini. Sbuffo.
-A Jennifer. Che sei innamorato di lei. –
-Io non sono innamorato di Jennifer. È la mia migliore amica- il tono di Liam diventa più acuto, come sempre quando parla di qualcosa di scomodo.
-Dai, l’abbiamo già avuta questa conversazione mi pare. Non fare il finto tonto con me. –
-Non voglio parlarne-
Stavolta non ho intenzione di lasciar perdere il discorso.
-E invece ne parlerai. Credo che Jen sia l’unica a non essersi accorta dei tuoi sentimenti per lei. Sono palesi Liam, sei pessimo nelle bugie- gli faccio notare.
-Bene, allora mettiamo giù così la cosa: mi sono innamorato della mia migliore amica, nonché coinquilina per la maggior parte dell’anno, visto che me la ritrovo anche a casa. Pensa te che sfiga. A lei non frega nulla di me in quel senso. – Liam stringe i pugni nella sabbia.
Alleluia, lo ha detto!
-Per forza cretino, se non glielo dici!-
-Certo, falla facile tu! Così quando mi rifiuterà, io avrò perso la mia migliore amica ed inoltre la convivenza in casa diventerà qualcosa di insostenibile. Non ci pensi? Eppure saresti coinvolto anche tu. – il ragionamento di Liam non fa una piega, ma sinceramente il mio sesto senso mi dice che Jennifer non rifiuterebbe.
-Non è detto che rifiuti-
-Lo farebbe-
-Non puoi saperlo-
-Basta Josh- Liam ha perso la pazienza. Cerca di alzarsi dalla sabbia, con qualche difficoltà a causa del gesso. Mi sto ancora chiedendo come facciano i granellini a non andargli nella gamba.
-Aspetta, ti aiuto- mi alzo in fretta, ma lui spinge via la mia mano –Ce la faccio da solo-
 
Pov Liam
                                             31 dicembre
Dannato Josh che mi ha messo in testa quell’idea. Maledetto, ora per colpa sua sto continuando a pensarci. Ieri sono stato scontroso tutto il giorno e mia madre è arrabiata con me per questo, perché dice che con degli ospiti non ci si comporta così. Ha ragione, lo so, ma i miei sentimenti per Jennifer sono un tasto dolente che avrei preferito non toccare di nuovo. Non qui almeno. Anche Josh ha ragione. Ma come faccio a dire a Jen che sono innamorato di lei? Non posso. Lei ha la sua vita, una miriade di ragazzi che le vanno dietro. Mi vuole bene, certo, ma solo come amico. Friendzone, Liam, accettala.
Sono seduto sul divano a guardare la tv mentre tutti sistemano le cose in spiaggia per stasera. Ho provato a dare una mano anche io, ma rallentavo ogni cosa quindi ho preferito rinunciare.
Giro l’ennesimo canale.
-Liam, mi aiuteresti a gonfiare i palloncini da mettere in piscina per favore? – Jennifer spunta accanto a me con dei sacchetti in mano. Mi sorride, nonostante la mia faccia cupa.
-Certo- mi sposto leggermente per farle posto sul divano.
Jennifer mi passa un pacchetto di palloncini e una pompa di plastica rossa, poi inizia a gonfiare la sua parte.
-Allora, mi vuoi dire che ti succede? – mi chiede dopo qualche minuto di silenzio. Lo sapevo, lo sapevo che me l’avrebbe chiesto.
-Non ho nulla. Sono solo un po’ infastidito perché per via di questo stupido gesso non riesco a darvi una mano e mi sento inutile. Niente di che. – cerco di sorriderle, per essere più convincente.
Jen mi guarda, non totalmente convinta –Non appena torneremo a New York potrai toglierlo-
Annuisco –Lo so, finalmente-
Lavoriamo in silenzio ancora per un po’.
-Sai, in Kentucky sono uscita con un ragazzo – lo dice piano, a bassa voce e mi viene voglia di urlarle di stare zitta, di non dire nulla di più.
-Ah si?- chiedo invece, anche io con un filo di voce.
-Si chiama.. si chiama Nicholas, ha qualche anno in più di noi. È simpatico, un amico di mio fratello. Siamo usciti solo un paio di volte, quindi niente di serio ancora. Volevo aspettare a parlarne con te e Josh, ma adesso mi andava di farlo. – Jen sorride e sembra davvero felice. Invece non oso nemmeno immaginare la mia faccia.
-Sono contento. Josh già lo sa? –
-Non ancora. Sei il primo a cui lo dico – pensa che fortuna.
-Scusa, non mi sento tanto bene. Vado un po’ in camera, finisci tu qui?- mi alzo, afferrando le stampelle accanto al divano. Davvero un ottimo inizio dell’anno, Liam stavolta hai battuto tutti i record di sfortuna.
-Si.. certo. Vuoi che venga con te?-
-No!- sbotto, saltellando verso le scale.
 
Che disastro. Sarà un Capodanno disastroso. Lo so. Apro gli occhi e guardo nervosamente l’ora sul display del cellulare: 19.00. Tra poco Josh e Bright dovranno entrare in camera per prepararsi e avrò finito i miei momenti di pace. Dalla stanza accanto sento le risate di Kate ed Amy, probabilmente sono alle prese con trucco e parrucco. Jen invece è ancora giù in spiaggia, la vedo dalla finestra. Sta sistemando le sedie intorno ai tavoli che abbiamo messo.  Non penso che basteranno per tutti. Non sorride più come stamattina e io mi sento tremendamente in colpa. Poi ad un tratto alza gli occhi e corre verso il nostro vialetto di casa. Incuriosito mi alzo anche io, per sbirciare meglio: Chris e Luke stanno arrivando, anche loro carichi di borse frigo e sacchetti. Abbracciano velocemente la mia amica, che poi viene requisita dalle mie nipotine. Vedo che le porta in casa, probabilmente per consegnare loro tutti i regali che ha portato da casa sua.
Mi scuoto dalla finestra solo quando sento bussare.
-Liam? Possiamo entrare? –
-si!-
-Dovresti girare la chiave allora- cazzo.
Mi affretto verso la porta e faccio scattare la serratura.
-Amico, che problemi hai oggi? Perché te ne stai qui da solo? – Bright mi guarda incuriosito.
-Non mi sentivo molto bene- mento. Mento spudoratamente, sperando che il mio amico non se ne accorga. Josh scuote la testa, ma lo ignoro.
-Forza Liam, è quasi il nuovo anno! Bisogna festeggiare! –
Sorrido, sperando di riuscire a convincerlo a cambiare discorso, perché di festeggiare non ne ho proprio voglia.
Quando il mio compagno di squadra esce, Josh mi tira il cuscino –Sei un coglione-
Scrollo le spalle. Chissene importa.
-Jen esce con uno. – esordisco.
-Che?-
-Uno del Kentucky, un amico di suo fratello. Me lo ha detto prima- Josh si siede sul letto accanto a me.
-Cosa seria? – mi chiede.
-Non lo so. Sono usciti due volte. Lei dice di no-
Il mio amico si morde il labbro come se volesse aggiungere qualcosa, ma non lo fa. –Cambiati, ti aspettiamo giù. La festa sta per cominciare-.
 
POV Jennifer
Mi guardo allo specchio per dare un’ultima controllata al look finale. Indosso un vestitino nero piuttosto aderente e dei sandali rasoterra argentati, in tinta con il resto degli accessori. Non mi sono truccata molto, fa troppo caldo. Scendo le scale di corsa, sentendo che la musica inizia a diffondersi nell’aria. Come avevo previsto, c’è un sacco di gente e lungo gran parte della spiaggia si vedono luci di falò identici al nostro. Nonostante non sia la prima volta che passo il Capodanno in Australia, mi fa ancora una grande impressione pensare che a casa mia l’ultimo giorno dell’anno deve ancora iniziare. Osservo i miei amici scherzare vicino al fuoco, ma prima di raggiungerli voglio trovare Liam. Dalla nostra conversazione di oggi pomeriggio non ci siamo più parlati e vorrei assicurarmi che stia bene. Non lo vedo, ma in compenso noto una sua copia che cammina verso di me con un bicchiere di vino in mano.
-Jen, lo sai che chi non beve a Capodanno non beve tutto l’anno?- mi chiede Chris, porgendomi il calice pieno fino all’orlo. Non me lo faccio ripetere due volte e mi porto il bicchiere alle labbra, buttandone giù metà.
Chris annuisce soddisfatto –Brava bambina-
Sorrido –Dov’è Liam? – gli chiedo, continuando a scrutare tra la gente.
-Prima era alle griglie insieme ad un paio di vostri amici e a mio papà – mi indica il lato della casa. Lo ringrazio e vado nella direzione che mi è stata indicata, fino a quando non lo vedo, intento a girare delle salsicce sul fuoco.
-Liam!- lo chiamo e lui si gira, rimanendo a bocca aperta.
-Stai benissimo- mi dice, abbassando subito lo sguardo verso il cibo.
-Grazie. Come stai? Dopo oggi, non ti ho più visto in giro.- Prendo una bottiglia di birra dal tavolo e la stappo, bevendone un generoso sorso.
-Meglio, grazie –
Che loquacità. Vorrei davvero insistere per sapere cos’è che lo turba così tanto ma non ho voglia di litigare anche stasera.
-Me lo concedi un ballo dopo? – cerco di cambiare discorso.
Liam guarda prima me e poi la sua caviglia ingessata –Non credo che questa sia fatta per ballare. O che io, sia fatto per ballare.-
Sbuffo, stanca della sua passività.
-Eddai, balliamo da fermi, che ti frega. Era solo un modo per divertirci un po’- finisco la bottiglia di birra e la appoggio sul tavolo. Il mio amico non mi risponde più, così decido di girare al largo –Va beh, se hai voglia di festeggiare insieme ai tuoi amici sai dove trovarci-
 
Ho bevuto troppo. Me lo sento. La testa inizia ad essere decisamente più leggera ed io molto più allegra. Sto ballando con Josh ed Amy da almeno mezz’ora ma non sono per niente stanca. Voglio andare avanti così tutta la notte. Faccio per bere un altro sorso di vodka alla menta, ma Josh mi toglie il bicchiere dalle mani con un gesto veloce –Signorina, credo tu abbia bevuto troppo- mi dice ridendo e tenendomi mentre mi sporgo verso di lui per riprendermi ciò che mi appartiene. Rido –Signorino, credo che tu abbia ragione. E sai cosa c’è? Non me ne importa!Chris ha detto che chi non beve a Capodanno non beve tutto l’anno. E di sicuro non voglio passare 365 giorni senza champagne. O senza vodka. O senza alcool in generale. – I miei amici ridono, ma so benissimo che anche loro non sono del tutto lucidi. Credo che solo pochi lo siano in questo momento. E di sicuro in questo ristretto gruppo non rientrano i genitori di Liam. Leonie e Craig ballano da ore insieme ad una coppia di amici e hanno gli occhi lucidi di alcool. Domani avremo tutti un mal di testa colossale.
Un botto annuncia che manca solo un minuto alla mezzanotte. Qualcuno spegne la musica ed accende la radio, così che possiamo seguire il conto alla rovescia. Tutto il gruppo si calma e ci giriamo all’unisono verso il mare per osservare i fuochi d’artificio. Bright ha trascinato Liam in mezzo a noi e ora se ne sta appoggiato ad un tavolo, osservando l’orizzonte.
Dieci secondi. Nove. Otto. Un coro di voci roche dall’alcool inizia a contare insieme al presentatore. Cinque. Quattro. Tre. Due. Uno. È ufficialmente il nuovo anno. I fuochi partono puntualissimi, mentre le persone intorno a me si abbracciano scambiandosi gli auguri per un anno bellissimo. Anche io inizio a fare gli auguri a chiunque mi capiti sotto tiro, anche se inizio ad avere la vista offuscata. Liam mi si para davanti –Buon anno Jen- mi dice, abbassandosi per abbracciarmi. –Buon anno, orso – gli dico, ricambiando il suo abbraccio. Faccio per staccarmi da lui, ma un’ondata di vertigini mi travolge. Liam mi afferra per la vita, cercando di non farmi cadere e mi ritrovo a pochi centimetri dal suo viso. Non so cosa sto facendo ma lo bacio. Quando mi stacco, l’espressione di Liam è un misto tra stupore e impazienza. E mi rendo conto di ciò che ho appena fatto.
Ho appena baciato il mio migliore amico. 

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