Un nuovo inizio

di Soul Angel Hime
(/viewuser.php?uid=902063)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Sogno o... ***
Capitolo 3: *** Non più estranei ***
Capitolo 4: *** Verità svelate ***
Capitolo 5: *** Solamente speciale ***
Capitolo 6: *** Sapere-Parte uno ***
Capitolo 7: *** Sapere-Parte due ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


prologo A volte si crede che la fine sia solo la fine ma dipende dai punti di vista,ci sono persone che vedono il bicchere mezzo pieno e altre mezzo vuoto,e in base a chi tu sia farai scelte diverse forse giuste,forse sbagliate ma da esse dipenderà il tuo futuro.

Sauron era stato sconfitto,la compagnia sciolta e ognuno si apprestava a crearsi una nuova vita. Sull'ultima nave Frodo e gli altri si stavano dirigendo verso la meta successiva ignari di quello che il Fato avesse in serbo per loro. I primi giorni erano stati tranquilli, il tempo scorreva tra racconti di ere passate sempre da nuovi punti di vista a secondo di chi raccontasse,non mancava infatti che qualcuno venisse contraddetto perchè una data o il nome di una persona erano sbagliati. Quello sempre col sorriso stampato sulla faccia era Gandalf che Frodo considerava come una specie di padre o zio,poi c'erano Lady e Elrond gli ultimi elfi nonchè grandi regnati e infine suo zio, il vecchio Bilbo Baggins il primo portatore dell'Anello. Frodo però nonostante tutto si sentiva strano come se il nemico fosse ancora presente nell'aria, come se non se ne fosse andato veramente così come la sua cicatrice che ancora gli faceva male,venne risvegliato dai suoi pensieri da una voce familiare
-Frodo stai ascoltando?-
-Perdonami Gandalf ero assorto nei miei pensieri-
-Cosa ti turba ragazzo?-
-Non hai mai l'impressione che tutto quello che ci è capitato,tutte le persone che abbiamo visto morire,sia successo invano?-
-Ti senti in colpa?-
-No...assolutamente no,solo che...è come se non se ne fosse andato veramente- disse toccandosi la cicatrice. Gandalf gli mise una mano sulla spalla come era solito fare per rassicurlo,lui rispose con un debole sorriso ancora convinto che il suo presentimento non fosse errato. Prima di rientrare in coperta lanciò un ultimo sguardo al cielo,che come quella notte, era senza stelle illuminata solo dalla luce della luna;ancora non sapeva che una nuova avventura stava per cominciare...

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Sogno o... ***


sogno o... POV Frodo
"Ero in un campo sconfinato,cominciai a camminare senza una meta finchè in lontananza non vidi un'albero.Mentre mi avvicinavo notai che accanto ad esso c'era una figura che lentamente prese forma di una ragazza, indossava un'abito bianco e alla mano sinistra portava qualcosa. Arrivato li accanto mi invitò a sedermi li con lei
-Se ti dico un segreto, prometti che non lo dirai a nessuno?-
La sua voce era davvero melodiosa nonostante fosse solo un sussurro
-Si-
Con un'enigmatico sorriso si tolse quello che pareva essere un'anello e me lo mise in mano,emanava un tepore rassicurante quasi familiare;mi girai ad osservarla i suoi occhi sembravano una fusione di colori tra il nocciola e l'oro fuso,poi le vidi, due ali dispiegate che partivano dalla base della schiena sfumando dal candido bianco ai colori dele stelle in un cielo senza luna. Era davvero incantevole,quasi percependo i miei pensieri le sue gote si colorarono leggermente. Alzai lo sguardo al cielo ma al posto di esso vi trovai l'Occhio che mi fissava con sguardo truce"
Mi svegliai di colpo, bagnato da freddi rivoli di sudore che mi ricoprivano il viso, e decisi di uscire fuori per cercare di calmarmi,sperando che con la tranquillità arrivasse anche il sonno. Il cielo era scuro senza astri, ove le stelle si ergevano fiere di risplendere la loro luce,un pensiero però insinuava prepotentemente la mia testa:chi era quella ragazza? chi era quell'angelo?
-Cosa ti turba giovane hobbit?-
-Gandalf!-
-Scusa non volevo spaventarti,tranquillo gli altri stanno ancora dormendo-
-Tranquillo,fa niente. Ho solo fatto uno strano sogno...-
-Non era un sogno Frodo ma una visione-
-Perdonatemi non era mia intenzione svegliarvi-
-Tranquillo, ho percepito un'aura magica...è qualcosa di mai visto prima-
Sentii degli strani bisbigli che lentamente si fecero sussurri, 'Frodo' cominciai a guardarmi intorno sperando di non essere l'unico a sentirli, a quanto pare però nessuno sembrava udirli.'Frodo,aiutami'
-Chi sei?!? Cosa vuoi da me?!?-
Anche gli altri cambiarono espressione,che avvertissero un pericolo? 'Frodo...Frodo...aiutami, segui la luce'. Non capivo cosa volesse dire,quale luce era notte inoltrata. Senza aspettare oltre mi sporsi dalla barca e allora le notai, strane creature luminose formavano una corrente e sopra di essa un punto scuro galleggiava con lo stesso ritmo. La corrente costeggiava la nostra nave,quando fu abbastanza vicino notammo che quella cosa era una zattera che trasportava qualcuno,Gandalf con uno dei sui incantesimi la portò a bordo e mi venne un colpo quando la riconobbi: una ragazza dalla carnagione chiara e vestita di bianco. Era ancora viva,il suo petto si muoveva anche se impercettibilmente; la spostammo nel mio giaciglio,prima di dormire la osservai meglio: indossava un vestito di pizzo e veli che lasciava le gambe libere,indossava un piccolo tascapane di cuoio marrone chiaro che si abbinava alla sottile cinta stretta in vita da un fiocco. Il suo viso aveva lineamenti dolci,infantili e le labbra rosa spiccavano in contrasto con l'incarnato. Non avevo più dubbi,era lei.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Non più estranei ***


Non più estranei Appena svegliato notai che lei ancora dormiva...chissà cosa le era successo. Mi alzai con cautela senza neanche sapere perchè,forse perchè c'era mio zio che stava anche dormendo,tornando alla normaltà uscii fuori dagli altri.
- Buongiorno,già svegli?-
- Buongiorno Frodo, vorremmo discutere con te di alcune cose...-
Quelle parole mi fecero preoccupare perchè conoscevo l'argomento che avremmo trattato...
- Siamo qui riuniti per discutere dlla visione che hai avuto la scorsa notte -
- Non capisco...-
In quel momento arrivarono mio zio a braccetto con la ragazza, mi sorrise subito e stranamente sentii un'improvviso calore alle guance 'sono arrossito' pensai in evidente imbarazzo. Più tardi notai che al collo portava una collana particolare,molto diversa rispetto a quelle che avevo visto in questi anni. fece accomodare mio zio e poi venne da noi
- Buon...buongiorno...ecco...io avrei un po di fame...potrei...potrei prendere da mangiare?-
- Certo, Frodo potresti mostrare la dispensa a questa signorina?-
Accettai pieno di entusiasmo facendole strada verso la dispensa,giunti a destinazione si mise a guardare con curiosità cosa scegliere quando con un gridolino corse a prendre una ciotola per riempirla con quelle che poi non erano altro che fragole,dal suo sguardo sembrava che non mangiasse da molto. Ne ebbi la conferma quando usciti di nuovo all'aperto il suo stomaco emise un brontolio,divenne subito rossa dall'imbarazzo e l'espressione che assunse la sua faccia era così buffa che scoppiai a ridere. All'inizio mi rivolse uno sguardo carico d'odio ma finì per unirsi con me nella risata,la sua era cristallina e per un momento quel senso di oppressinone che continuavo a provare da giorni parve attenuato. Stranamente mi chiese se potevamo mangiare sul tetto ed io acconsentii,con delle agili mosse lei lo raggiunse in fretta porgendomi poi una mano per salire a mia volta
- Come mai sul tetto?-
-Mi piace stare nei punti alti e osservare tutto da li,perchè tutto sembra più piccolo e lontano ed è come se anche i problemi lo fossero-
-Come ti chiami?-
-Sa..Sara...tu sei Frodo...giusto?-rispose arrossendo di nuovo,era veramente timida
-Si esatto-
-Quanti anni hai?-
-Trentasette-sgranò gli occhi,sicuramente non se lo aspettava-sono un Hobbit e quelli della mia razza sembrano dei bambini in confronto agli umani. Tu invece?-
Prese alcune fragole porgenomene una che accettai contento e cominciammo a mangiare
-Io ne ho ventidue- questa volta fui io a rimanere sorpreso,credevo fosse una ragazzina invece non era molto più piccola di me;mi tornarono alla mente le immagini del mio sogno,le ragazze umane non avevano una statura così piccola e minuta,ma allora lei cos'era? Un'altra cosa che mi incuriosiva era la sua collana,era semplice ma al tempo stesso preziosa,forse al suo interno conteneva qualcosa.
-La tua collana è molto bella-
-Vero...apparteneva a mia nonna,sai lo ha fatto lei con molta pazienza e dedizione...e con tanto amore..con le pietre che le regalò mio nonno...-calò un'ombra sul suo sguardo-il cinturino è di cuoio mentre il ciondolo è di opale e diamante nero,molto raro-
-Qualcosa non va?-
-Ora tu mi odierai...ne sono sicura...-
-Ma cosa dici, non potrei mai!-
-Va bene,io...io...io sono la nipote di Sauron-

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Verità svelate ***


verità svelate Nell'udire quel nome il sangue mi si gelò nelle vene,pensavo che scherzasse ma l'espressione di angoscia sul suo viso era vera,si portò le ginocchia al petto quasi a creare una barriera tra lei e il mondo esterno.
-Successe tutto molti anni fa...ere...lui non divenne Valar subito,ci divenne dopo.Quando lui era giovane viveva sulla sua isola,grande quanto metà della Terra di Mezzo,detta di Mune per la particolare forma a mezzaluna,con tutti quelli della sua razza.All'età di quindici anni decise di lasciare la sua casa per esplorare il mondo,quello che mai aveva visto,quello che sognava di visitare.Ci impiegò cinque giorni di volo senza sosta,giunse ad una spiaggia racchiusa dalla scogliera ambo i lati e riparata d un bosco di abeti in alto.Fu quello il punto di partenza del suo viaggio e ogni cosa che accadeva la annotava sul suo diario;dopo sei mesi giunse in un villaggio e pensando di non essere visto manifestò le sue ali,li ebbe il colpo di fulmine quando vide una ragazza dai capelli di grano e gli occhi mare che raccoglieva della lavanda in un cesto,indossava un abito verde.Sentendosi osservata si voltò rimanendo stupita della sua vera forma,la descrive come dolce e gentile,lei era mia nonna;da quella sera in cui si conobbero e condivisero un pasto non si separarono più.Durante il resto del viaggio si innamorarono e lui cominciò a costruire,a modellare questa collana per la sua amata sperando un giorno di poterglielo donare come proposta di matrimonio-
Aprì il suo piccolo bagaglio cominciando ad ammuchiare roba intorno a lei,avevo qualche sospetto di cosa stesse cerando
-Scusami ho mezzo mondo qui dentro-rise,in quel momento mi sembrò il suono più bello che io avessi mai sentito.Una volta tirato fuori il misterioso oggetto rimise tutto a posto e continuò il racconto stringendolo al petto.
-Prima ho mentito,ha fatto tutto Sauron non mia nonna,sai continuo a chiamarlo nonno sperando che senta il mio affetto ovunque si trovi,che capisca che lo perdono nonostante gli orrori che ha commesso.Questo è il suo diario,lo sto continuando io raccontando il mio viaggio;l'ho letto innumerevoli volte e ora lo ricordo quasi in ogni sua parte;ha scelto queste pietre seguendo gli insegnamenti tramandatigli,l'opale significa luce rappresenta i colori dei sentimenti mentre il diamante nero significa unico e forte,sai è la pietra più dura di tutte,rappresenta l'oscurità che ognuno di noi ha dentro di se che però può risplendre se illuminata da un raggio di sole.Io credo che invece simboleggi l'animo,diviso tra bene e male,e spetta noi mantenere in equilibrio le due parti senza far prevalere una sull'altra-
-Hai ragione-
Si perse di nuovo nei suoi pensieri,ed io rimasi ad ammirare il suo profilo dolce ma al tempo stesso deciso,come quello di una donna che deve ancora sbocciare;si girò e mi fece una proposta che a me risultava già familiare
-Se ti dico un segreto prometti di non dirlo a nessuno e di non spaventarti?-
-Si,prometto-
Si tolse la collana rivelando un piccolo spazio al suo interno,prese un anello che riconobbi subito e con delicatezza lo poggiò sul palmo della mia mano.Lentamente cominciò a emanare calore finchè una luce rassicurante proruppe da esso, per pochi istanti poi tutto tornò alla normalità.
-Questo cosa significa?-
-Che sei un Portatore ma penso che tu già lo sappia-
Mi concessi di guardarla e rimasi incantato dalla sua visione:due ali candide come la neve partivano dalla sua schiena,scendendo a incorniciare la sua figura, le punte sfumavano con i colori degli astri gli stessi che adoravo osservare nelle notti d'estate;il colore dei suoi occhi poteva far invidia all'oro,lucenti come il sole e dolci come il miele,si non c'erano altre parole per descriverli.
-Sei incatevole-
Ancora non concepisco con quale naturalezza diedi sfogo a quel pensiero,lei di rimando arrossì ma si appoggiò alla mia spalla destra;le parole erano superflue,restammo a guardare l'orizzonte finchè il tramonto non illuminò il mare dei suoi riflessi vermigli e dorati.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Solamente speciale ***


solamente...speciale La voce di Elrond ci risvegliò entrambi dallo stato di torpore in cui eravamo caduti
-Entrate dentro ci sarà una tempesta a breve!-
Riprese l'anello per rimetterlo nel suo scomparto segreto e lentamente le sue ali scomparvero con mia grand delusione
-Allora le tue ali erano frutto dell'anello-
-No,sono mie.Mi sono spuntate cinque anni fà...lo ricordo bene.Non riucivo a respirare,finchè uscirono procurandomi due enormi squarci sulla schiena.Se vuoi ti racconto dentro-
Sorrisi e la seguii.Appena entrati tutti gli sguardi si volsero verso di lei che intimorita si nascose dietro di  me,ci appartammo in un angolo lontani da possibili orecchie curiose.Una volta seduti utilizzò una scatola come tavolino cominciando a posizionare vari ogetti in cerca di qualcosa all'interno della sua borsa
-Sembra piccola ma contiene molti oggetti...è per via di un incantesimo di ingrandimento sai, può contenere il doppio del suo spazio reale-
-Che stai facendo?-
-Un filtro cicatrizzante-
-Continua il tuo racconto- la incitai
-Stavo dicendo che una volta fuori il dolore era così forte che non riuscivo a muovermi,ero con i miei amici e ricordo il loro sguardo colmo d'orrore e paura.Fu mia nonna a salvarmi grazie all'anello che porto sempre con me,rimasi incosciente per molti giorni,avevo perso molto sangue,al villaggio nessuno sapeva la verità credevano che mi fossi tagliata cadendo da un'albero e credo che per me fu un bene-
Prese un piccolo mortaio e lo riempì con quella che identificai fosse lavanda secca,aveva un'odore molto forte e pungente,piacevole;la fece diventare polvere e alla giusta consistenza lasciò stare per dedicarsi al passo successivo
-Ma quindi le tue ali...sono solo trasparenti?-
-Si.Mi passeresti la boccetta tonda?-
Prima aveva sistemato tutto l'occorrente,per mia sfortuna ce n'erano tre.Poichè stavo esitando aggiunse
-Quella con la polvere verde-
Gliela porsi leggermente imbarazzato ma lei non ci fece caso continuando il suo lavoro
-Cosa accadde dopo?-
-Mi ritrovai nel mio letto con i miei amici che mi avevano vegliata preoccupati per la mia sorte,ero pallida più del normale poichè avevo rischiato di morire dissanguata,per fortuna l'anello mi aveva curato.Io avrei dovuto riposare ma di notte mi alzai non avendo sonno e cerando di andare verso il mio terrazzo inciampai rompendo una lampada e di conseguenza svegliando gli altri.C'era una dolce e fresca brezza notturna,tipica dalle mie parti nella stagione estiva.Ho sempre adorato sentire quel freddo rigenerante che penetra nelle ossa;fu li che stringemmo il nostro patto di fratellanza,la promessa che segnò l'inizio del nostro viaggio-
Avevo ascoltato ogni parola,cullato anche dall'odore che si era sprigionato da quella poltiglia violetta che adesso stava travasando dentro un pentolino di rame,lo mise sopra ad un treppiedi e poi aggiunse alcune goccie di un liquido rosso e denso provenienti da un'altra boccetta
-Cos'è?-
-È il mio sangue,tempo fà ho scoperto le sue proprietà curative e così ne ho corservato un po quando mi sono ferita...se non bolle rimane liquido e si corserva per molto tempo senza alterarsi-
Era sorprendente quanto fosse colta,almeno per quanto riguardava pozioni e la medicina erboristica,per il resto avevo molte cose da scoprire,mi incuriosiva. Mi sorrise,cavolo quel sorriso poteva essere un'arma...nessuno sarebbe riuscito a negarle qualcosa.Con un gesto della mano mi fece di segno di mettermi di fonte a lei per coprirla,congiunse le mani a preghiera e mormorò qualcosa,quando riaprì le mani tra di esse si era formata una sfera d'acqua che seguendo ogni suo movimento si allargava e restringeva.Sorrise compiaciuta  alla mia espressione stupita e con un movimento fluido la mise nel pentolino,poi prese un bastoncino cominciando a girare
-Secondo le credenze del mio popolo esistono otto elementi:aria,acqua,terra,fuoco,luce,oscurità,e...e...gli altri due non me li ricordo mai,comunque se si invocano i loro Spiriti Guardiani o Dei si può controllarli.Prima ho chiesto la forza a Glael,acqua-
Rifece gli stessi gesti ma stavolta invocò una sfera di fuoco che fluttuò fino a posizionarsi sotto al treppiedi.Osservando meglio notai che una sottile striscia,filo fi fuoco collegavano la sfera alla mano della sua creatrice.
-La vedì vero?- annui -Il fuoco è una manifestazione fisica del nostro pensiero,del nostro spirito ma non può esistere senza un contatto diretto con un essere vivente o che possiede un'aura.In poche arole il fuoco non nasce dal nulla,è sempre a contatto con qualcosa-
Passò del tempo,in silenzio a osservare la calda luce di quella fiammella che lasciava ombre suggestive su tutti gli oggetti attorno a noi.Quando chiuse la mano la sfera morì dissolvendosi nell'aria,prese il colino facendo attenzione a non scottarsi e travasò il liquido dentro un'altro contenitore che sigillò prontamente per evitare che il suo contenuto si deteriorasse.Pulì con cura ogni cosa  prima di rimetterli a posto dentro la sua tracolla
-Finito!-

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Sapere-Parte uno ***


ora sanno Il suo entusiasmo contagiò anche me,battemmo un sonoro cinque il suono che udimmo però fu un boato,capimmo che eravamo così concentrati da non esserci accorti che la tempesta era già iniziata
-Ragazzi avvicinatevi!-
-Si-
Ci alzammo dirigendoci verso gli altri unendoci al cerchio che si era formato,sempre vicini prima che cominciassero con le domande
-Come ti chiami?-
-Sara-
-Quanti anni hai?-
-Ventidue-
-Hai fratelli o sorelle?-
-Si,un fratello maggiore e una sorella minore-
-Elrond basta,non dobbiamo spaventarla.Scusalo cara-
Nonostante questo,continuava a guardarla in modo sospetto non si fidava di lei
-Tranquilli-
La mano destra non aveva smesso un solo istante di tormentare il gioiello che portava al collo,sicuramente doveva essere nervosa se non terrorizzata
-Quella collana è importante per te,vero?-
-S-Si-
-Cosa contiene?-
La sentii irrigidirsi,il suo colorito era diventato più pallido,malato
-N-no nulla...è solo un ciondolo-
-Di noi ti puoi fidare-
Gandalf trasmetteva sempre una tale tranquillità che sembrò calmarla a differenza degli altri,mi fissò in cerca di aiuto ma le risposi con un cenno d'assenso,si alzò e si posizionò al centro in mezzo a noi,aprì la collana e tirò fuori l'anello. A quella vista un'ombra calò su tutti i presenti e l'aria sembrò farsi più pesante;lo prese con delicatezza stringendolo al petto prima di consegnarlo nelle mani di Gandalf prima che le sue ali cominciassero a comparire,dalla schiena fino alle punte per poi aprirle di colpo mostrandole a tutti nella loro unicità e grandezza. "È bellissima" pensai,lo stregone sorrideva stupito e compiaciuto mentre gli altri non sembravano della stessa opinione. Le ali tornarono alla posizione ripiegata,fu Lay Galhadriel a parlare per prima
-Cosa rappresenta Sauoron per te?-
Mi rivolse la stessa occhiata e io la incitai a rispondere,le risposte le avrebbe lo stesso avute direttamente dalla sua mente
-E...era...mi...mio nonno-
-Anche lui era come te?-
-Non lo so con certezza,secondo mia nonna si...ma quando l'oscurità prese il suo cuorele ali divennero cenere-
-Lo conoscevi di persona?-
-Mia Signora questo è impossibile-
-Lasciatela parlare-
-Io sapevo di avere un nonno che era sempre in viaggio,mi sembrava strano che una persona tanto anziana avesse ancora le energie necessarie ma non ci posi molto peso,quando ho iniziato il mio di viaggio ho trovato...una cosa che ha chiarito molti dei miei dubbi-

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Sapere-Parte due ***


ora sanno parte due -Cosa?-
-No...non posso rivelarlo...è prezioso per me-
Lady provò a leggerle la mente,lo notai dal suo sguardo ora più intenso ma lei non parve minimamente turbata per essere la prima volta,il suo sguardo tornò normale e poi compresi:non ci era riuscita.
-Cosa puoi dirci a proposito dell'anello?-
-Posso sedermi?-
-Certo,fai con calma-
Sorrise e si mise a me,provai una strana sensazione come un pizzicore dietro la nuca poi improvvisamente sentii una voce conosciuta 'Ora che faccio?Non posso dire tutto,rischierei di mettere in pericolo i miei amici...non sono sicura...mi fido solo di te Frodo',pensai che avesse parlato ma non aveva aperto bocca.Era il suo pensiero ma come riuscivo a sentirlo?Un'idea folle mi balenò per la mente...'Tranquilla ti puoi fidare,io ci sarò' pensai intensamente e lei cominciò a girare la testa confusa
'Frodo...sei tu?'
'Si'
'Ma questo è impossibile...a meno che...certo!Poi dovrai venire con me'
'Ok'
I suoni ripresero a pulsare pieni di vita alle nostre orecchie,eravamo entrati in connessione escludendo il resto del mondo
-Sara stai ascoltando?-
Arrossimmo entrambi leggermente
-Scusate...qual era la domanda?-
-L'anello-
-Si...giusto...l'anello non è cattivo o pericoloso anzi il contrario,è stato creato nell'unico luogo dove si vedono sole e luna insieme,non so come si chiama o se esista ancora;esso inoltre ogni tanto va ricaricato esponendolo alla luce solare e poi quella lunare-
-Quali poteri possiede?-
-Rende invisibili le persone comuni mentre per i portatori amplifica le proprie capacità-
-E tu quali possiedi?-
Si alzò traballante posizionandosi al centro,lei riprese il suo tesoro e lo indossò.Chiuse gli occhi e prese un lungo respiro per svuotare la mente e focalizzarsi sul suo obbiettivo,pochi attimi dopo le sue ali divennero fiamme ardenti che non consumavano quello che stava intorno ad esse;i suoi occhi avevano cambiato colore,ora risplendevano vermigli in contrasto con il suo viso in ombra.Fece comparire delle sfere di fuoco che fluttuarono nell'aria seguendo i suoi gesti finchè non chiuse i palmi dalle quale erano nate;richiuse gli occhi,il fuoco si spense,le sue ali si ghiacciarono lentamente producendo un suono terrificante,con uno scatto distese le sue ali e le mille schegge si diressero veloci verso Elrond seguendo una corrente invisibile salvo poi fermarsi a pochi centrimetri dal suo volto.Il suo braccio teso confermava che tale corrente altro non era che la sua volontà,gli ochi brillavano come due zaffiri,lentamente lo abbassò e il ghiaccio esplose in tanti piccoli fiocchi di neve.Dopo un primo momento di tensione,tutti mostrarono di aver gradito lo spettacolo con sorrisi e battiti di mani,io però notai che qualcosa non andava:il suo respiro era affannoso,il colorito strano,malato.Quando riprese le sue sembianze originali sorrise prima di crollare a terra producendo un tonfo sordo,era svenuta provai a chiamarla più volte scuotendola leggermente ma niente
-Sta bene,è solo sfinita.Le abbiamo fatto consumare troppe energie,riposare gioverà alla sua salute-
La presero portandola da qualche parte,avevo bisogno di riflettere;la luna era alta e mi persi a osservarla.
-È stupenda non è vero?-
-Oh si,con quegli occhi farebbe sciogliere anche un troll-
-Gandalf tu mi consci troppo bene-ammisi ridendo-Secondo te ci sono altri come lei?-
-Non lo so Frodo,non lo so...-
Fu una sorpresa scoprire che ora lei si trovava nel mio giaciglio,sembrava così indifesa;mi sdraiai permettendole di appogiarsi sul mio braccio vista l'assenza di un cuscino,non aveva mai aperto gli occhi,chissà se erano come prima.Io ero un'hobbit ma lei per essere umana era veramente piccola o forse lo sembrava in confronto agli altri,le persone normali non avevano le ali però.Accarezzandole mi addormentai.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3372683