Inevitable Trouble

di Sarah_Oncer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Thinking about you ***
Capitolo 2: *** Dancing with you ***
Capitolo 3: *** We Can't ***
Capitolo 4: *** No More Tears ***
Capitolo 5: *** The first and only time ***
Capitolo 6: *** The reality can wait ***
Capitolo 7: *** Love is a ghost you can’t control ***
Capitolo 8: *** She's the light in all my darkness of confusion ***
Capitolo 9: *** Our happy beginning ***



Capitolo 1
*** Thinking about you ***


"Thinking about you"

JEN POV

“Finalmente...” esclamo immergendo il primo piede nell'acqua della vasca da bagno.
Mi sdraio tra la schiuma vaporosa e mi lascio coccolare dal tepore.
Un bel bagno caldo era proprio ciò di cui avevano bisogno i miei nervi, dopo un'intensa giornata di riprese.
Amo le mille nuove sfaccettature che ha assunto Emma Swan, in questa quinta stagione.
Mi sono preparata al meglio per poter interpretare Dark Swan e mi sento molto soddisfatta del risultato, spero che anche i fan di Once Upon A Time potranno apprezzare questa nuova Emma, quando la potranno vedere.
Le riprese sono ricominciate solo da pochi giorni, ma ogni giorno è sempre più intenso.
E ogni giorno è sempre più estenuante recitare anche quando i riflettori sono spenti.
Si, perchè quando lui parla con me, scherza, ripassa le scene o semplicemente mi è vicino, non posso fare a meno di indossare una maschera e entrare in scena con la mia miglior performance, e non è quella di Emma Swan, ma quella di Jennifer Marie Morrison, un'attrice professionista, che non nutre alcun interesse amoroso per il suo collega, il quale per lei è solo questo, un collega, un amico molto importante, ma mai niente di più, perchè lui fuori dal set ha una moglie, un figlio, una famiglia. Una vita nella quale io non sono prevista.
Chiudo gli occhi e mi immergo completamente, fino a farmi coprire anche il viso, così lascio che le lacrime si disperdano e confondano con l'acqua tiepida.

COLIN POV

“Anche tu mi manchi campione, domani però ci risentiamo, d'accordo? ...e mi racconti di nuovo la tua giornata. Ciao Evan! Ciao Helen.”
Chiudo skype e metto giù lo schermo del mio portatile. Ogni volta che chiudo la video chiamata con il mio piccolino è un colpo al cuore.
Ed il fatto che vederlo tramite uno schermo sia diventato parte della nostra routine, mi spaventa.
Basta.
Devo pensare ad altro.
Prendo il telecomando, dal tavolino da fumo di fronte a me e inizio a fare zapping alla tv. Niente. Spengo subito dopo. Mi accascio sul divano, fissando il soffitto. Ultimamente quando torno a casa, dopo una giornata di riprese sono particolarmente irrequieto.
Chiudo gli occhi.
La prima immagine proiettata dal mio subconscio è di lei.
Maledetto Colin! Mi dico sbattendo le palpebre più volte.
Richiudo gli occhi, sperando stavolta di visualizzare il volto di mia moglie.
Ma fallisco di nuovo. Perché? Dannazione!
Alla fine decido di arrendermi a quel pensiero.
Quanto era bella oggi, è così bella sempre. La cosa che più mi colpisce di lei è che non sembra essere consapevole di quanto sia meravigliosa. Scuoto la testa come se potessi scuotere via anche ciò che provo solo pensando a lei.
Mi alzo dal divano e mi costringo ad una doccia fredda.

JEN POV

Il bagno mi ha fatto molto bene, almeno fisicamente sono riuscita a rilassarmi un po'.
Entro nella cabina armadio, tolgo l'asciugamano con cui mi sono avvolta e libero i capelli da quello che ho in testa. Mi vesto velocemente, scegliendo gli indumenti più comodi che posseggo, un paio di shorts neri e un top bianco, siamo a luglio e anche a Vancouver fa caldo in questi giorni.
Mi dirigo in cucina, il bagno mi mette sempre appetito, quindi vado in cerca di qualcosa da sgranocchiare.
Afferro dal freezer una barattolo di gelato al cioccolato e un cucchiaio dal cassetto. Mi siedo sullo sgabello della cucina, e mentre mi crogiolo nella mia solitudine, inizio a ripensare a San Diego. Al Comic Con. Sono passati pochi giorni, ma sembra già passata una vita.
Ripenso a quanto mi sono divertita, a quanto ci siamo divertiti. Mi ritengo davvero fortunata a far parte di questa famiglia strampalata. Per quanto sia stato stancante rispondere mille volte alle stesse domande, era bello essere ancora una volta lì tutti insieme, felici e spensierati, grazie al successo della serie e alle soddisfazioni che questa riesce a darci.
E poi... c'era anche Colin.
Un piacere per gli occhi e per la mente.
E ancora una volta mi ritrovo a pensarlo.
Cerco di distrarmi, prendo il mio cellulare e mi sposto sul divano in salotto.
Apro l'applicazione di twitter, scorro i miei tweet degli ultimi giorni e mi imbatto in una foto che ho postato.
Quella del' “intervista” che mi aveva fatto Colin. Sorrido ripensando a quel momento. Ero realmente sorpresa quando l'ho visto arrivare con quel microfono e credo proprio che si capisse.
Quasi mi spavento quando il telefono inizia a vibrare, distogliendomi dai miei pensieri, e appare l'ultimo nome che avrei immaginato potesse apparire in questo momento sul display: Colin O'Donoghue!
Colin! Perchè mi sta telefonando?
“Credo che tu abbia sbagliato numero.” cerco senza successo di dire qualcosa di simpatico, non è certo la prima volta che mi chiama.
“Non parlo per caso con la signorina Morrison?” aaah....Quell'accento mi fa sciogliere ogni volta.
“Dipende chi la sta cercando.. ok basta.. Ciao Col! È successo qualcosa?”
“No tranquilla, stavo dando un'occhiata al programma di domani...”
Già, cavolo. Lo avevo completamente dimenticato, Eddy ci aveva dato un programma particolare per domani, mi era sembrato strano, ma alla fine non lo avevo nemmeno letto, ero salita in macchina e corsa subito a casa.
Quindi mi limito a rispondere:

“E?”
“...e volevo chiederti se vuoi un passaggio domattina per andare alle prove?”
“Prove?”
“Non lo hai letto, vero? Sembra che Emma e Hook avranno di nuovo occasione di cimentarsi in un bel balletto!”

               
                                                         ************************************

Angolo dell'Autrice:

Salve a tutti quelli che sono giunti al termine di questo breve prologo. Non scrivevo una fanfiction da anni. E soprattutto è la prima volta che ne scrivo una su due attori, ma credo di aver letto tutte le fanfiction Colifer presenti su questo sito ;) e alla fine ho deciso di cimentarmi anche io. Amo i Captain Swan e mi sono lasciata conquistare dai Colifer. Fantasticare non fa male a nessuno, no?

Fatemi sapere cosa ne pensate e se posso continuare con nuovi capitoli <3

 

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Capitolo 2
*** Dancing with you ***


capitolo 2 ff Dancing with you

COLIN POV

La sveglia inizia a suonare, sono le otto del mattino. Ma io è da un pezzo che sto guardando fuori dalla finestra, prima ancora che il sole sorgesse probabilmente.
Ho pensato ancora a lei, tutta la notte.
Si dice che la notte porti consiglio, ma nella mia mente ha portato soltanto confusione, altra confusione.
Mi alzo e vado a fare una doccia veloce, sperando che possa svegliarmi abbastanza da nascondere i segni evidenti della mia notte insonne.
Oggi voglio cercare di trascorrere al meglio la giornata, mi aspettano le prove di ballo nel mattino e un'intero pomeriggio di riprese. Un giorno intero insieme a lei.
Monto in macchina, infilo gli occhiali da sole e metto in moto, devo passare a prendere Jen, quindi la prima sosta sarà un Sturbucks di strada. Viviamo abbastanza vicini e quindi arrivo da lei in poco tempo, forse sono anche in anticipo. Busso e attendo che venga ad aprirmi. La sento camminare vicino alla porta, ed immaginando che mi stia guardando dallo spioncino, alzo il sacchetto di Sturbacks. Apre un secondo dopo.
"Come fai sempre a sapere ciò che desidero? E soprattutto come facevi a sapere che non ho ancora fatto colazione?" Mi dice strappandomi via il sacchetto dalle mani.
"Credo di conoscerti almeno un pò, sai?"
Mi sorride con gli occhi. La luce che sta trapelando dalla finestra della cucina le illumina il viso. Dio quanto è bella. Come può essere tanto perfetta anche appena sveglia? Mentre io mi perdo ad osservarla, lei si siede su uno sgabello e prende dalla busta il suo cappuccino, il suo muffin e passa a me i miei, distogliendomi dai miei pensieri. Meglio così. Mi siedo anch'io accanto a lei.
"Allora, sei pronta per danzare?"
"Prontissima, non vedo l'ora di cominciare. Lo sai, io amo queste cose!"
"Si, infatti, mi sono stupito di non aver ricevuto nessun messaggino pieno di faccine sorridenti e cose così, da parte tua quando Eddy ci ha dato il programma ieri."
"Già... ieri ero stanchissima quando abbiamo finito e mi sono completamente dimenticata."
"Capisco."
Mentre facciamo colazione insieme, continuiamo a parlare del più e del meno. Riusciamo a parlare di qualsiasi cosa. Ci viene naturale.
Poi ci accorgiamo che si sta facendo tardi e usciamo per andare alle prove.
Arriviamo sul posto con una buona mezz'ora di ritardo. Con i volti arrossati dal caldo, dato che abbiamo dovuto parcheggiare abbastanza lontano e abbiamo quindi corso per arrivare più velocemente. Appena entriamo troviamo Lana, Sean, Ginni e Josh, impegnati insieme all'insegnante di danze medievali, ma distratti dalla nostra presenza si voltano tutti a guardarci.
"Scusate il ritardo." Dico, ancora con la voce affannata, mentre Jen accenna un sorriso dispiaciuto.
"Bravi bricconcelli! Ecco che fine avevate fatto!" dice Sean ridendo.
"Credo che loro abbiano già fatto anche le prove del dopo ballo" aggiunge Josh, anche lui ridendo.
"Si certo, come no. Che maliziosi che siete... sempre a pensare male!" risponde quindi Jen. Io mi limito a guardarli storto.
Anche Lana e Ginni stanno ridendo di questa buffa scenetta. E poi Ginni risolve la situazione. "Dai smettetela, guardate che Colin è un uomo sposato!"
"Ok ragazzi, ora che ci siamo tutti, sarebbe il caso di proseguire!" A quel punto l'insegnante di ballo, si intromette, probilmente anche un pò offeso dal nostro ritrado.

JEN POV

Non è la prima volta che i nostri colleghi ci prendono in giro, insinuando che tra me e Colin ci sia del tenero. Ma puntualmente qualcuno ricorda a tutti dell'esistenza di Helen. Ormai non dovrei più farci caso, invece tutte le volte quelle battute riescono a mettermi in imbarazzo e a ferirmi se finiscono per menzionare la moglie di Colin.
Iniziamo le prove, Javier, l'insegnante, ci spiega i pochi passi che dobbiamo imparare. A me sembra tutto molto semplice. Dopo un paio di ore concludiamo e andiamo tutti sul set, dove ci attendono Adam ed Eddy per iniziare a girare qualche scena del secondo episodio.
Eddy ci viene incontro "Allora, come sono andate le prove? Abbiamo chiesto a Javier qualcosa di semplice."
"Benissimo - rispondo, forse anche troppo euforica - Una coreografia molto carina e raffinata. Non vedo l'ora di vedere il risultato e di indossare il mio bel vestito bianco" aggiungo sorridendo sinceramente. Gli altri sono già abituati a quel tipo di abigliamento sul set, mentre io non ho avuto ancora tantissime occasioni per sentirmi una principessa, e mi piace moltissimo.
"Brava mi piaci così motivata, ti voglio così anche domani, quando gireremo la scena del ballo! Ok, andate a cambiarvi, vi aspetto per cominciare con le scene di oggi." Risponde Adam prima di allontanarsi insieme ad Eddy.
Colin si avvicina a me con aria preoccupata. "Domani? Credevo che la girassimo oggi."
"Che c'è Col? Temi di non ricordarti i passi?
"Esattamente!"
Rido, e anche lui dopo qualche secondo lascia andare la preoccupazione e inizia a ridere di gusto.
Il resto della giornata, trascorre tranquilla.
Arriva l'ora di andarcene, e dato che ero arrivata con Colin, mi riaccompagna a casa lui.
"Grazie, ancora del passaggio." Gli dico prima di scendere dall'auto, ma poi mi avvicino per dargli  un bacio sulla guancia in segno di gratitudine, o semplicemente per salutarlo, non so perchè, lo faccio istintivamente. Colin non si aspettava che lo facessi, infatti si volta e le mie labbra sfiorano l'anoglo destro della sua bocca.
Mi fermo.
Ci guardiamo negli occhi. Deglutisco imbarazzata e terrorizzata perchè temo che possa sentire i battiti del mio cuore che sta quasi per esplodere.
Poi mi rendo conto che lui ha distolto lo sguardo dai miei occhi, sta fissando le mie labbra. Passano solo pochi secondi, ma a me sembra un'eternità.
E' lui il primo a interrompere il silenzio.
"Di niente" dice, come nulla fosse successo.
Così io scendo dall'auto, lo saluto con un cenno della mano, prima di entrare in casa. Mi soffermo sula porta e lo guardo allontanarsi.
Scuoto la testa, e cerco di autoconvicermi che non è stato niente. Soltanto un gesto che invece di risultare semplicemente gentile come avrei voltuo, era diventato goffo e maldestro. Tutto qui. Quello che avevo sentito, non era niente. Quello che sento ancora adesso, non è assolutamente niente! Infondo ci siamo baciati così spesso nei panni dei nostri personaggi, baciati appassiontamente, mentre quell'attimo tra me e Colin non era davvero niente.
Apro il frigorifero in cerca di qualcosa da mangiare, ma il frigo è semi-vuoto, non ho avuto nemmeno il tempo di fare la spesa in questi giorni. Quindi, opto per una tazza di caffè, magari più tadi chiamerò un take-away, in fondo non ho molta fame ancora.
Suona il campanello.
E adesso chi sarà? Non ho preso impegni con nessuno stasera, volevo starmene ancora un pò con la mia amata solitudine.
Mi avvicino alla porta e guardo dallo spioncino.
Rimango a bocca aperta nel vedere una scena familiare a quella di questa mattina, vedo solo una busta, ma questa volta non di Sturbucks ma di Burger King.
Poi la busta si abbassa e dietro di essa fanno capolino gli occhi più belli che i miei abbiano mai incontrato, inconfodibili.
"Colin..." dico sottovoce, sorridendo.
Poi apro la porta.
"Ma non eri tornato a casa Colin?"
"Se disturbo me ne vado. Sono passato davanti al Burger King, e ho immaginato che anche tu fossi stanca per metterti a cucinare, ma affamata." Dice entrando, togliendosi la giacca e avviandosi in cucina. E come se fosse a casa sua, appoggia la giacca allo schienale della sedia e distribuisce sul tavolo la cena.
"In effetti, non avevo proprio voglia di cucinare stasera." Tralascio il fatto che in casa da cucinare non ci fosse praticamente niente, nemmeno volendo.
Ci sediamo entrambi. Questi suoi gesti così pieni di quotidianità riescono sempre a sorprendermi e allo stesso tempo riempirmi il cuore.
"In realtà, c'è un motivo se sono venuto qui da te..."
Mi si gela il sangue nelle vene. Pensando che volesse parlare del quasi bacio di poco prima.
"... ho bisogno del tuo aiuto."
"Cioè? Comunque certo, dimmi..."
"Ti va di ripassare insieme la coreografia? Tu sei molto più brava di me in queste cose. Sono solo pochi passi, ma credo di averli già dimenticati. E domani non voglio far perdere troppo tempo a girare perchè io sono un'incapace..."
Scoppio a ridere, è più forte di me.
"Non ridere! Ti stai prendendo gioco di me, Swan!?"
"Solo un pò..." dico continuando a ridere. E lui indispettito allunga la mano per farmi il solletico su un fianco. Io mi alzo di scatto, per sfuggirgli. Ma lui mi afferra per un braccio attirandomi a se e continua a solleticarmi con l'altra mano.
Certi momenti divertenti e di completa confidenza ci vengono così naturali, come se ci conoscessimo da tutta la vita e non solo da qualche anno.
Sfuggo di nuovo, lui mi rincorre e finiamo per cadere sul divano. Riusciamo a disturbare anche la piccola Ava che arriva dalla sua cuccia e inizia ad abbaiare preoccupata. Ridiamo con il fiatone.
Io sono distesa su di lui.
I nostri volti sono pericolosamente vicini.
L'azzurro dei suoi occhi si mescola con il verde dei miei.
Poi un filo di buonsenso, mi alzo in piedi e gli porgo una mano.
"Vediamo se riesco ad insegnare a danzare a questo maledetto pirata irlandese!"

COLIN POV

Afferro la sua mano e mi alzo in piedi anch'io. Ava mi saltella intorno. E per smorzare la tensione che si era creata, prendo in braccio la cagnetta e lei contenta mi lecca il naso.
"Scusaci principessa... ti abbiamo svegliato." Le accarezzo la testa e la metto sul divano, dove lei si accocola di nuovo per dormire.
Intanto Jen si è avvicinata alla scrivania e sta facendo qualcosa con il suo portatile. Capisco cosa stia facendo solo quando sento partire la musica. Inizia a spiegarmi tutti i passi dall'inizio. Con il dito indice della mia mano sisnistra formo quello che dovrebbe sembrare un uncino. Jen mi guarda perplessa.
"Non pensi mica che mi porti sempre dietro il mio uncino vero? Javier mi ha detto stamattina che Adam vuole che lo usi per ballare."
Ridiamo, balliamo e io continuo a fingere di non aver ancora capito bene i passi. Non voglio interrompere questo momento.
Ad un certo punto Jen, probabilmente stanca, si ferma e mi appoggia innocentemente una mano sul petto e mi guarda negli occhi, così mi arrendo.
"Ok, credo che ci siamo."
"Bene" risponde, ma rimaniamo in quella posizione.
Continuiamo a guardarci.
Ancora quella pericolosa sensazione. La stessa provata nella mia macchina. La stessa provata su quel divano.
Non riesco a distogliere lo sguardo, i miei occhi sono incollati a suoi. Accenno un sorriso, che lei subito ricambia.
Le mie mani sono posizionate sui suoi fianchi. Ma istintivamente una si sposta sul suo viso.
Inizio a sfiorarla con la punta delle dita.
I nostri respiri sono sempre più vicini.
I battiti accellerano.
E' un attimo, ma un attimo che sembra essere infinito.
Lentamente le mie labbra sfiorano le sue. Lei chiude gli occhi.
"Scusa, scusami. Meglio se vado a casa." Dico di colpo, allontandomi da lei, che rimane in silenzio.
Recupero la giacca e prima di uscire dalla porta mi volto a guardarla.
"Grazie della lezione di ballo. Buonanotte Jen." Lei sorride, sembra triste però.
"Prego. Notte Col".

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Angolo dell'autrice:
Eccomi con un nuovo capitolo. Spero che vi sia piaciuto. Quello che è successo verrà dimenticato o porterà conseguenze nel rapporto dei nostri attori preferiti? Staremo a vedere. #StayTuned. Recensite! Sono molto curiosa di sapere che cosa ne pensate! A presto con il terzo capitolo ;)

Sarah_Oncer

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Capitolo 3
*** We Can't ***


capitolo 3 We Can't

JEN POV

Lui se ne va e io rimango lì, immobile a fissare la porta che si chiude.
Mi sfioro la bocca, pensando a quello che è appena accaduto. Un attimo prima stavamo ballando, ridendo e scherzando.
Qualcosa che avevamo già fatto tante, tante volte. Io e Colin siamo stati sempre buoni amici, fin dal suo arrivo nello show.
Un'amicizia che il mio cuore avrebbe voluto sicuramente che si trasformasse in qualcos'altro, ma fortunatamente sono sempre riuscita ad andare avanti con la testa.
E adesso?
Cosa significava quel gesto? Anche il cuore di Colin voleva forse qualcosa di più? Anche lui sente ciò che sento io quando mi è vicino?
Tante domande, domande che mi fanno impazzire. Ma tutte con un unica risposta, composta semplicemente da due nomi:
Helen ed Evan!
Sua moglie e suo figlio, che lo amano e lo aspettano a casa, in Irlanda.
Come può Colin pensare davvero a me?
Quello di questa sera è stato sicuramente un momento di debolezza, dettato dalla stanchezza, qualcosa che non si ripeterà e che, almeno lui, riuscirà a dimenticare facilmente.
Con questo pensiero anche questa sera vado a dormire malinconica.
Senza rendermene conto delle lacrime iniziano a rigarmi il viso e Ava, la mia cagnolina, corre a consolarmi, l'abbraccio come un peluche e ci addormentiamo così.

Arrivo sul set stranamente in anticipo, mi dirigo nella mia roulotte, in attesa della troupe che deve aiutarmi a preparare una Emma molto principesca.
Infatti oggi dobbiamo girare la scena del ballo. Una volta pronti dobbiamo trovarci tutti per cominciare.
Appena arrivo non posso fare a meno di cercarlo con lo sguardo.
Poi lo vedo.
Si sta avvicinando al resto del gruppo, intento a sistemarsi l'uncino sulla mano sinistra. Sembra un vero principe vestito in quel modo, altro che pirata.
Troppo affascinante, il mio cuore non più resistere di fronte a tanto fascino.
Alza gli occhi e anche lui vede me. "Wow..." dice sottovoce ma scandendo in modo che io possa leggere il labiale.
Mi ero quasi dimenticata del fantastico vestito bianco che mi aveano fatto indossare e della corona di rose che portavo nei capelli.
Accenno un sorriso in segno di gratitudine e faccio un mezzo inchino, simile a quello che dovranno fare anche i nostri personaggi tra poco.
Iniziamo a girare. Diciamo le nostre poche battute e ci cimentiamo nelle danze. Ripetiamo un paio di volte e sembra che le mie lezioni abbiano funzionato. Infatti Colin è perfettamente nella parte e non sbaglia nemmeno un passo.
Dopo aver girato anche le altre scene previste, finalmente concludiamo e io mi faccio coraggio, esco dal ruolo di Emma Swan e torno ad essere solo Jennifer, mi avvicino a Colin per capire come sono le cose adesso tra di noi.
"Allora? E' andata bene, visto? Non sei sembrato affatto un incapace." Gli dico per rompere il ghiaccio.
"Si, ma solo perchè mi hai aiutato tu. A proposito, grazie di nuovo. Mi hai evitato una figuraccia." Bene, sembra tutto tranquillo,
come pensavo, niente è cambiato.
"E' stato un piacere." Dico senza rendermi conto che la mia affermazione poteva nascondere un velato doppio senso, dato quello che era successo aiutandolo.
"Cioè, è stato un piacere, sai che mi piace ballare." aggiungo per salvare la situazione. E lentamente, forse ancora un pò imbarazzata, indietreggio, per poi andare a rifugiarmi nella mia roulotte.
O almeno è quello che vorrei fare.
Mentre apro la porta, mi sento afferrare delicatamente una mano.
Quando mi volto, lui è li davanti a me e mi guarda, mi guarda in un modo differente.
"Dobbiamo parlare, non credi?"
"Non serve Colin, davvero..."
Senza lasciarmi la mano, entriamo nella mia roulotte.
"Invece credo che dovremmo affrontare subito la cosa, lavoriamo insieme e non voglio che ci sia tensione tra di noi."
"E non pensi che se ne parliamo gli diamo fin troppa importanza? Allora si che ci sarà tensione."
"Gli daremmo l'importanza che ha, e per me tu sei importante." dice prendendomi anche l'altra mano.
"Colin, anche tu per me sei importante. La nostra amicizia è importante."
"Amicizia?"
"Certo, amicizia." dico lasciandogli le mani. Mi allontano di qualche passo e mi tolgo la corona di fiori che ho ancora tra i capelli.
Mi volto ad appoggiarla sul tavolino. Una scusa per prendere fiato e ributtare dentro le lacrime che stanno pungendo i miei occhi.
"Ok, forse hai ragione tu. Ti lascio cambiare, ma riprenderemo l'argomento." Continuo a dargli le spalle, sento che si sta avvicinando, poi torna indietro e lo sento lasciare la roulotte.
Finalmente posso lasciarmi andare in un pianto liberatorio.

COLIN POV

Amicizia! Amicizia?
Davvero crede che la nostra sia soltanto semplice amicizia?
Dopo quello che è successo ieri sera? Penso, mentre mi allontano dalla roulotte di Jennifer.
Poi il mio cellulare suona, mi prende un colpo quando vedo che è Helen.
Cavolo ieri mi sono dimenticato dell'appuntamento che avevamo su Skype. Sarà sicuramente arrabbiata. E ha ragione.
L'ultima cosa che vorrei è ferirla o deludere Evan. Continuo a fissare il display del cellulare ma non riesco a rispondere, perchè d'un tratto realizzo che per poco rischiavo di tradirla. Non ho il coraggio di parlarle, non ce la faccio, non ora.
Aspetto che la chiamata termini senza risposta e poi le mando un messaggio, per messaggio è più semplice.
"Helen scusami, sono sul set, stiamo girando e non posso risponderti adesso e credo che ne avremo per un pò, ti chiamo io appena mi libero."
Mi risponde quasi subito "Allora io e Evan aspettiamo che ci chiami tu. Ma non dimenticarti di nuovo." Cavolo, speravo me la facesse passare liscia.
"Scusatemi, ieri abbiamo girato fino a sera e quando sono arrivato a casa era tardi per parlare con Evan" due messaggi, due bugie.
"Potevi parlare con me..." Questa frecciatina fa troppo male, rimetto il cellulare in tasca senza rispondere.
Vado anch'io nella mia roulotte per togliermi questi abiti pesanti.
Per fortuna io per oggi ho finito con le riprese, ma non mi va ancora di andarmene a casa, così mi rilasso sul divanetto. Ho bisogno di riflettere. Ho bisogno di capire quello che voglio in questo momento nella mia vita. Ma come si fa a capire una cosa del genere?
D'improvviso la porta della roulotte si apre.
"Ok, hai ragione tu. Dobbiamo parlare. Dobbiamo parlare del fatto che tu hai una moglie e ieri sera mi hai quasi baciata! Ecco perchè tra noi c'è e ci sarà sempre e solo amicizia!" Jen mi sta praticamente urlando contro quelle parole dopo aver sbattuto la porta.
Mi alzo e mi avvicino a lei. La osservo, sorpreso.
Noto che ha gli occhi lucidi ed arrossati. Ha pianto. Per me? Non voglio che pianga per me. Non voglio che soffra per colpa mia!
Le prendo il viso tra le mani, cercando di calmarla.
"Hai pianto?"
"No." risponde secca.
"Si, hai panto."
"No. Sono solo stanca."
"Non ti credo Jen." le mie mani, che sono ancora sul suo viso, iniziano a bagnarsi con le lacrime che le stanno scendendo lentamente dagli occhi.
Per fortuna volevo calmarla, penso.
"Perchè mi fai questo? Perchè non potevi lasciare tutto com'era?"
"Lo sai perchè. Non potevamo continuare a fingere ancora a lungo. Io non potevo. Non ce la facevo più."
"Ma non possiamo."
"Lo so."
"E allora?" appoggia le sue mani sulle mie, accarezzandomele.
"Non lo so. Ma io ho bisogno di farlo. Questa volta non tornerò indietro."
"Cosa vuoi f.."
La interrompo. Delicatamente le mie labbra si avvicinano alle sue.
La bacio, piano.
Dolce.
Continuando a guardarla negli occhi fino a quando la vedo socchiuderli.
Li chiudo anch'io.
Intensifico il bacio. Le nostre bocche aderiscono alla perfezione, si schiudono, e le lingue si liberano, si trovano e iniziano una danza frenetica.
Quanto desideravo tutto questo. So che è sbagliato. Ma lo desideravo da troppo tempo.
Mentre la bacio, l'abbraccio, le accarezzo i capelli, la schiena. Vorrei che fosse mia adesso, qui, nella mia roulotte.
Veniamo però interrotti dal suono del mio cellulare.
Una video - chiamata di skype in entrata.
Ci stacchiamo, e approfittiamo per riprendere a respirare.
Ed entrambi vediamo il nome della video - chiamata.
Natualmente è Helen.
Mi guarda, e di nuovo i suoi occhi si riempiono di lacrime, ed in lacrime lascia la mia roulotte.

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Buonasera, a tutti! Spero che questo terzo capitolo vi sia piaciuto e che anche la fan fiction in generale vi stia piacendo. La storia sta iniziando a intensificarsi, ma siamo sempre all'inizio, quindi ancora, tutto può succedere! Attendo le vostre recensioni. A presto con il quarto capitolo ;)

Sarah_Oncer

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Capitolo 4
*** No More Tears ***


capitolo No more tears

JEN POV

Non ci posso credere. Jennifer come puoi esserti lasciata andare in quel modo? Proprio con lui?
Corro direttamente verso la mia macchina. Voglio andarmene a casa il prima possibile.
Non voglio assolutamente dover incrociare nessuno, soprattutto non voglio dare il tempo a Colin di venirmi a cercare, dopo che avrà parlato con la sua famiglia.
La sua famiglia.

Arrivata a casa, non ho affatto fame, me ne vado quindi dritta a letto.
Addormentarmi non è una cosa facile però. Mi giro e rigiro tante volte tra le lenzuola.
Ogni volta che chiudo gli occhi lo vedo, mi sembra di sentire ancora le sue labbra sulle mie. Istintivamente le sfioro.
Ma anche nei miei pensieri quel momento viene interotto da quel nome apparso sul display del suo cellulare: Helen.
Non posso permettere a Colin di andare avanti, non gli permetterò di farlo ancora.
Di baciarmi ancora.
Helen non lo merita, infondo è anche mia amica... e io non sono quel tipo di persona.

Mi sveglio presto, troppo presto. Approfitto per prepararmi con calma. Devo prepararmi psicologicamente ad affrontare questa giornata, che prevedo sarà particolarmente intensa tra riprese e incontri indesiderati.
Inizio con una doccia rinfrescante. Mentre mi asciugo i capelli, mi osservo nello specchio. Non posso fare a meno di notare i miei occhi, arrossati e gonfi, gli evidenti segni delle ore passate a piangere. Decido che d'ora in poi, non piangerò mai più per quell'irlandese.
Mai più!
O almeno lo spero. Lo vorrei tanto...
Intanto oggi mi impegnerò a comportarmi come non fosse mai accaduto nulla tra me e Colin. Nessuno dovrà capire niente.
Fingo già da molto tempo, non sarà difficile farlo ancora, anche adesso che ci siamo esposti così tanto.
Una volta pronta, prendo la mia borsa, le chiavi dell'auto e mi rendo conto solo adesso di non sapere dove sia il mio cellulare. Guardo in giro per casa. Niente. Probabilmente lo avrò lasciato nella roulotte sul set, data la fretta con cui sono venuta a casa ieri sera.
Arrivo sul set anche oggi in anticipo, non sono ancora pronta ad incontrare nessuno. Entro nella mia roulotte, e la troupe per il make-up mi raggiunge subito per preparare Dark Swan. Trovo finalmente il mio cellulare abbandonato sul divanetto. Mentre mi pettinano e truccano per la versione oscura del mio personaggio, controllo cosa mi sono persa in queste ore. Tante notifiche sui social network, qualche messaggio. Apro l'applicazione dei messaggi, ne vedo diversi a cui adesso non mi va di rispondere. Solo un nome attrae la mia attensione, un messaggio di Colin. Assicurandomi che il truccatore non possa vedere, lo apro:
"Avrei voluto correrti dietro e riprendere da dove ci hanno interrotti.
Ma l'unica cosa che posso fare adesso è chiederti scusa per ogni lacrima che versi a causa mia."
Blocco lo schermo del cellulare per nascondere quelle parole taglienti, deglutisco e faccio un lungo sospiro.
Devo mantenere la promessa che ho fatto a me stessa.
Non piangerò.
Mentre continuano a sistemarmi i capelli, decido di fare il mio dovere e dedicarmi al lavoro.
Prendo il copione per vedere quali scene sono previste per oggi, so solo che gireremo nella nuova casa di Emma.
Leggo quali saranno le battute, e quasi mi prende un colpo, avevo dimenticato del bacio appassionato che dovevano scambiarsi Emma e Hook.
Accidenti, proprio oggi!
Ma siamo professionisti, si.. siamo due professionisti e non lasceremo che i nostri problemi personali s'intromettano.


COLIN POV

Entrato nei panni del pirata, mi dirigo verso la casa dove dobbiamo girare oggi.
Arrivo presto, sperando che Jen sia già li. Vorrei parlarle prima di cominciare.
Sono rimasto piuttosto male che ieri non mi abbia risposto al messaggio che le ho mandato, anche solo per mandarmi a quel paese.
Per quanto possibile vorrei poter sistemare le cose. Farle capire che io non sono quel tipo d'uomo. Un uomo che tradisce. E che se mi sono comportato in quel modo non è stato certo per un capriccio.
La vedo arrivare, bellissima anche così.
Ammetto di avere un pò paura a rivolgermi a lei, devo farlo però.
Le vado incontro, ma lei mi precede.
"Ehi! Buongiorno Col!" Mi dice sorridendomi, sembra sincera.
"Buongiorno a te!"
"Allora, hai studiato le battute?"
"Certo" Rispondo, cercando di capire come interpretare il suo atteggiamento, estremamente tranquillo.
"Pare che ci dovremmo baciare..." detto questo entra nella casa, lasciandomi li completamente scioccato.
Entro anche io in casa, dove Jen e la troupe stanno aspettando per iniziare le riprese.
Diciamo le nostre poche battute e arriviamo al momento del fatidico bacio.
Mi avvicino lentamente e la bacio.
"Stop!" Il regista ci interrompe, dal tono della voce non sembra soddisfatto.
"No, Colin. Puoi fare di meglio. Non dimenticare che Hook vuole risvegliare il vero amore con questo bacio, mettici più impegno, più passione, su. La rifacciamo."
Ripetiamo le battute, questa volta mi fiondo su di lei e bacio Emma come vorrei baciare Jen, con trasporto.
Vorrei tanto che fossimo soli, che questo momento fosse solo nostro e potesse durare in eterno.
"Stop!" ci interrompe di nuovo la voce del regista. "Ok, ragazzi questa è la passione che voglio, ma ricordatati Colin che devi interrompere bruscamente il bacio, Emma dice la sua battuta, tu capisci che il bacio del vero amore non ha funzionato e dici la tua."
Io e Jen ci scambiamo uno sguardo, colpevoli di esserci lasciati prendere l'uno dall'altra, e di esserci praticamente dimenticati delle nostre battute.
Per qualche secondo avevamo scordato Emma e Hook, facendo prendere il sopravvento a Jen e Colin.
Ripetiamo ancora, riusciamo in un paio di ciak a concludere la scena.
Per il resto della giornata dobbiamo girare separatamente, non abbiamo altre scene insieme.
Usciamo dalla casa, lei è avanti a me, allungo il passo per raggiungerla mentre si incammina verso la sua roulotte.
Le sfioro un braccio per attirare la sua attenzione.
Lei si volta, ancora una volta sorridente. "Oh scusa Colin, devi dirmi qualcosa?"
La guardo con aria interrogativa, non capisco.
"Cosa stai facendo Jen?"
"Vado nella roulotte, ho un'altra scena con Jared e Lana, ma devono ritoccarmi capelli e trucco." Risponde tranquilla, indicando nella direzione della roulotte.
"Lo sai che non intendevo questo, perchè fai così?"
"Così come?" Sembra che non sappia davvero a cosa mi riferisco. E' davvero una brava attrice, penso.
Intanto Lana ci raggiunge e io non sono riuscito a parlare con Jen come avrei voluto.
"Avete finito?" chiede Lana.
"Si, mi do una ritoccatina veloce e sono con voi. Se vuoi venire con me in roulotte mi fai compagnia" chiaro tentativo da parte di Jen di evitare che la seguissi ancora.
Mi salutano e s'incamminano alla roulotte.

JEN POV

Finiamo le riprese, e il resto della giornata trascorre tranquilla.
Missione compiuta, sono riuscita ad evitarlo.
A quanto pare Colin se n'è già andato perchè quando monto in macchina, noto che la sua non c'è.
Meglio così.
Arrivata a casa, sono abbastanza stanca. Oggi abbiamo girato per tutto il giorno, l'unica cosa che voglio adesso è un pò di relax.
Rimango paralizzata quando lo vedo appoggiato con la schiena sulla porta di casa mia.
"Colin! Cosa ci fai qui? Ti serve qualcosa?" Dico, girando la chiave nella serratura a pochi centimetri da lui.
Si avvicina e mi cinge i fianchi con le mani, in attesa che apra la porta per entrare.
"Per quanto pensi di poter continuare così?" mi chiede sussurrandomi nell'orecchio. Sento il suo respiro tra i miei capelli.
Entro in casa velocemente e mi allontano da lui di scatto.
"Pensi davvero che io non abbia capito quello che stai facendo?" insiste.
"Ah si? E cosa starei facendo? Sentiamo..."
"Vuoi fingere che non sia successo niente. Ma Jen, qualcosa è successo. E credo di essere un pessimo attore o un pessimo uomo perchè io non riesco a fingere così. Non posso andare avanti come nulla fosse."
"Colin, gli stai dando troppo peso, non credi? Infondo è stato solo un bacio. Un momento di debolezza." cerco, inutilmente, di sminuire.
"Jen tu per me sei molto più di un momento di debolezza." Si avvicina, ma io mi allontano di nuovo.
"Ok, vuoi davvero sapere cosa ho cercato di fare per tutto il giorno?"
"Evitarmi."
"Non solo. Ho cercato di autoconvincermi che potevamo fare un passo indietro, dimenticare tutto, e tornare ad avere il meraviglioso rapporto che avevamo."
"Amicizia."
"Si. Amicizia, Colin. Perchè tu ed io, prima che rovinassimo tutto, eravamo ottimi amici, e anche grazie a questo eravamo riusciti a creare la chimica giusta per i nostri personaggi. Quindi per tutto il giorno mi sono ripetuta che quel bacio, era stato solo l'ennesimo sogno. Non la realtà."
"Ennesimo?" Di tutto quello che ho appena detto sembra aver capito solo l'unica parola sfuggita per errore.
Il mio stomaco, si intromette, brontolando.
"Hai fame? Da quanto non mangi?" mi chiede preoccupato.
"Un pò..."
"Ok senti mettiamo tutta questa storia in standby, ma solo per un pò. Adesso che ne dici se mangiamo qualcosa?"
"Ok." Rispondo annuendo.
"Che cos'hai nel frigo?" Dice aprendolo.
"Non molto, temo."
Finiamo per prepararci due sandwich con quello che riusciamo a raccimolare.
"Perchè non hai risposto al mio messaggio di ieri sera?"
Mi chiede d'un tratto rompendo il silenzio assordante che si era creato mentre cenavamo.

COLIN POV

La vedo alzarsi, senza rispondere alla mia semplice domanda, non capisco dove sia andata. Forse nella sua camera, o in bagno.
Vengo distratto dalla suoneria dei messaggi del mio cellulare.
"Per cadere in tentazione si deve essere in due, le mie lacrime non sono solo colpa tua. Io sono colpevole di non essere capace di lasciarti andare."
Mi alzo e vado a cercarla.
La trovo appoggiata al muro del corridoio che conduce nella zona notte della casa.
Ha ancora il cellulare in mano.
Alza lo sguardo.
Mi osserva con i suoi occhioni verdi da cerbiatto.
Senza dire niente mi avvicino.
Le accarezzo piano i lunghi capelli dorati, poi con entrambe le mani le sfioro le guance, che si colorano e si scaldano al mio tocco.
Lei si lascia avvolgere teneramente, quasi appoggiandosi alle mie mani, i miei occhi nei suoi, poi io distolgo lo sguardo, noto che anche lei lo fa.
Le osservo le labbra rosa che dolcemente si schiudono, mi aspettano.
Con una mano scendo sulla schiena, e la spingo contro il mio corpo.
Con il pollice dell'altra mano passo dalla guancia a sfiorarle il labbro inferiore.
Avvicino anche il volto.
Fronte su fronte.
Naso su naso.
I nostri corpi incollati.
I nostri respiri si mescolano.
La sento ansimare.
Gli occhi sono ancora inchiodati, poi iniziamo entrambi a socchiuderli.
Mi avvicino ancora, lentamente.
All'improvviso sento il rumore del cellulare che cade sul pavimento, mi afferra per il collo e in un secondo la sua bocca è incollata alla mia.


Angolo dell'Autrice
Ciao a tutti, allora? Cosa ne pensate dei primi quattro capitoli? Vi sta piacendo la fanfiction nata dalla mia povera mente disagiata? Fatemi sapere. Grazie a tutte le persone che stanno recensendo. Mi raccomando continuate a farlo, che a me fa tanto piacere <3 A presto con il quinto capitolo, che qualcosa mi dice sarà particolarmente interessante! #StayTuned!
Sarah_Oncer

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Capitolo 5
*** The first and only time ***


capitolo 5 The First and Only Time

JEN POV

La mia bocca incollata alla sua.
Le nostre lingue si incontrano.
Le nostre mani accarezzano e esplorano i nostri corpi.
I nostri cuori battono all'unisono.
Mi scosto piano dalle sue labbra, rimanendo fronte su fronte. Riprendiamo a respirare regolarmente. Alzo gli occhi in cerca dei suoi.
"E' un errore." dico in un sussurro.
"Vorrei solo che tu fossi mia."
"E io vorrei che tu fossi solo mio. Ma stiamo sbagliando" distolgo lo sguardo. Fa troppo male.
"Voglio sbagliare con te stanotte."
"Sarà solo per stanotte, sbaglieremo solo stanotte." torno ai suoi occhi,  sono di un blu speciale al riflesso solo della luce della luna, che arriva da una finestra del corridoio.
Accenna un sorriso e mi bacia, veloce ma con passione.
"Solo stanotte." ripeto,
"La prima e unica volta" aggiungo senza staccare le mie labbra dalle sue.
Riprendiamo a baciarci, senza interruzioni.
Decido di spegnere i pensieri e lasciarmi andare. Avrò tutta la vita per pentirmi di tutto questo, ma adesso... adesso lo voglio, lo voglio per me, voglio essere sua e poter fingere solo per questa volta che Colin sia mio.
Le nostre mani ricominciano a muoversi ansiose di scoprire i nostri corpi.
Lo afferro per la t-shirt, e indietreggiando lo trascino nella mia camera da letto. Senza abbandonare la sua bocca. 
Raggiungiamo il mio letto e ci fermiamo in piedi.
Gli sfilo la maglia. Poi lui sfila la mia.
Mi accarezza la schiena nuda. Scende con le mani a sbottonarmi i jeans. Io resto immobile ad osservare ogni suo gesto, affascinata dal modo in cui si muove, e dal modo in cui mi tocca, come fossi un oggetto fragile, i più fragile che abbia mai avuto tra le mani.
Ad un certo punto si ferma, sembra estasiato e fa un passo indietro.

COLIN POV

Faccio un passo indietro. Ho bisogno di guardarla, anzi ammirarla.
Una visione celestiale ai miei occhi, una Dea.
E' lì immobile davanti a me, con i jeans sbottonati e sopra solo il reggiseno.
I capelli lunghi le scendono sulle spalle. Mi guarda imbarazzata.
Mi avvicino di nuovo.
La bacio. Mi avvolge con le braccia intorno al collo, intensifica il bacio. Mi accarezza il viso e passa le mani tra i miei capelli.
E' incredibile come un tocco così semplice e delicato possa smuovere in me sensazioni mai provate.
Finiamo di spogliarci. La cospargo di baci sul viso, sul collo, sulle spalle. Scendo nell'incavo del seno.
La guardo neglio occhi e le sorrido, lei ricambia.
Dolcemente la spingo sul letto, continuo a baciarle ogni centimetro del suo corpo, sfioro con le dita la pelle candida e morbida.
La sento emettere un gemito, e vibrare quando le accarezzo il ventre e l'interno-coscia.
Torno alla sua bocca, la bacio con tutta la passione che risco a esprimere.
"Ti desidero così tanto, Jen." dico sottovoce tra le sue labbra, prima di unirmi a lei.
Ci lasciamo coccolare da quel momento anche se sappiamo entrambi quanto sia proibito e sbagliato.
Sappiamo bene che domani, per quanto possiamo riprometterci che tutto tornerà come prima, niente sarà più come prima, questa notte indimenticabile rimarrà inedelebile nei nostri pensieri e nei nostri ricordi, forse per sempre.
Ma nonostante questa consapevolezza non possiamo fare a meno l'uno dell'altra.
Soprattutto io non riesco a fare a meno di lei.
Sono io quello che doveva fermarsi finchè era in tempo, ma dall'attimo in cui questa donna è entrata nella mia vita, il mio cuore sapeva che nemmeno tutto il tempo del mondo sarebbe bastato perchè io facessi la cosa giusta e la lasciassi andare. Presto o tardi avrei ceduto. E così è stato, cedo a ciò che il mio cuore vuole da troppo.
Sento che anche se ho cercato di trattenermi da quando l'ho conosciuta, tutto questo probabilmente era inevitabile.
Lo sento in ogni brivido che percorre i nostri corpi quando sono a contatto.
Lo vedo nei miei occhi riflessi nei suoi quando sto per baciarla.
Questo momento era inevitabile.
Lo so che sto facendo un casino, so che ci saranno conseguenze e ancora tante lacrime, e so che sarà solo colpa mia.

E' quasi mattina credo, guardo verso la finestra ed è ancora buio.
Abbiamo fatto l'amore. In un modo così bello, così dolce.
E adesso siami qui nel suo letto, abbracciati. Io indosso soltanto i boxer, mentre lei si è messa la maglietta con cui mi ha strattonato fino qua, la mia maglietta.
E' così sexy.
Allungo una mano per prendere il lenzuolo e coprire entrambi, mentre con l'altra mano le accarezzo un braccio e la spalla.
"Vorrei che il tempo potesse fermarsi qui. Io e te. Soltanto io e te." dico piano.
Ma non ricevo nessuna risposta da Jen, forse si è addormentata. Non riesco a vederle il viso perchè è appogigiato sul mio petto. Dove all'improvviso però sento umido, e lei si volta. Mi da le spalle, ma rimane con la testa sul braccio con cui la stavo abbracciando, afferra dolcemente la mia mano con entrambe le sue e se l'avvicina al volto.
Oh no, la sento singhiozzare.
Sta piangendo.
Sta piangendo di nuovo per colpa mia.
Io non so che dirle, vorrei esprimere tutto ciò che scaturisce in me sentirla soffrire così, ma so che ogni parola adesso sarebbe superflua.
Quindi mi limito ad avvicinarmi di più a lei e ad avvolgerla anche con l'altro braccio, stringendola a me. Le bacio la nuca e i capelli.
Ed è così che ci addormentiamo entrambi.

Angolo dell'Autrice:
Amici #Colifer eccomi di nuovo con il quinto capitolo <3 Spero che vi sia piaciuto! :P
Lascaitemi una recensione se vi va, mi fa tanto piacere leggerle <3
Fatemi sapere se preferireste capitoli più lunghi oppure vanno bene anche così.
A presto con il sesto capitolo ;)

Sarah_Oncer

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Capitolo 6
*** The reality can wait ***


capitolo 6 The reality can wait

JEN POV

Sto scendendo dalla macchina. Metto fuori il primo piede. Faccio attenzione a non sgualcire bel vestito che indosso.
Il tappeto rosso mi attende, tante fotografie, telecamere, interviste.
Intravedo già qualche flash dai fotografi che non vogliono perdersi nemmeno il mio arrivo.
Quindi cerco di rimanere concentrata ed evitare qualche pessima figura. Devo smettere di scegliere vestiti così lunghi e complicati.
Al prossimo red carpet indosserò dei jeans, anzi una tuta.
Alzo gli occhi e vedo una mano tesa verso di me.
Naturalmente è Colin, siamo arrivati qui insieme, e da galantuomo di altri tempi qual è, è venuto ad aprirmi la portiera e adesso mi offre aiuto per uscire dall'auto.
Afferro la mano e mi alzo in piedi di fronte a lui, che non si sposta e rimane li, a pochi centimetri da me, per poi annullare la distanza stampandomi un dolce bacio sulle labbra. All'improvviso io sgrano gli occhi, e in un secondo ripercorro mentalmente ogni istante passato insieme a lui prima di raggiungere quell'istante.
Poi di nuovo apro gli occhi, questa volta lentamente.
Mi sveglio.
Sono nel mio letto, sola, sdraiata su un fianco.
La luce del sole che entra dalla finestra ha interotto quello che purtroppo era soltanto un sogno.
Era tutto un sogno.
Mi sdraio supina, passo una mano sul viso e tolgo i capelli dalla fronte, cercando di far maggiore chiarezza nei miei pensieri.
Abbasso lo sguardo e osservo la t-shirt che sto indossando. Allora non ho sognato anche la notte meravigliosa appena trascorsa?
Mi guardo intorno, ma non c'è alcuna traccia di Colin.
Ma, allora dov'è? Che se ne sia andato senza dire niente?
Per un attimo, un'orribile sensazione percorre il mio corpo e la mia mente.
Ha fatto l'amore con me - o forse per lui si è trattato solo di sesso - e se ne è andato senza dire niente, è tornato da Helen, da sua moglie? Anche se solo metaforicamente, dato che lei al momento si trova in Irlanda.
Mai in vita mia ero arrivata a sentirmi così: una puttana.
Sento le lacrime che spingono per essere liberate ancora una volta.
Quando il mio olfatto viene solleticato da un profumo che riconosco immediatamente: Caffè!
Subito anche gli altri miei sensi si svegliano e sento rumori di stoviglie e sportelli di pensili che si chiudono, provenire dalla cucina.
Balzo in piedi e corro in scoperta di quello che sta succedendo.
Eccolo li.
Come ho potuto pensare di lui cose tanto orribili? Di nuovo sono io a sentirmi uno schifo nei suoi confronti per averlo fatto.
Intanto Colin è intento a preparare quella che immagino sia la nostra colazione.
Non mi ha sentita arrivare, io istintivamente mi avvicino piano a lui, che è voltato verso il piano di lavoro della cucina, impegnato a spalmare qualcosa su delle fette di pane, perfettamente tostate.
Da dietro mi avvinghio a lui, avvolgendolo delicatamente con le braccia e baciandogli dolcemente la schiena. Lo sento sobbalzare, forse l'ho spaventato, ma non dice niente. Appoggia davanti a sè quello che aveva in mano e con uno strofinaccio si pulisce le mani, prima di afferrare le mie e portarsele alla bocca per baciarle.
Poi si volta verso di me e mi cinge i fianchi, stringendomi a sè.
"Buongiorno mia principessa." sussurra tra i miei capelli prima di lasciare un'altro tenero bacio sulla guancia, che sento infiammarsi anche per quel delicato contatto.
"Buongiorno mio pirata." rispondo io, accennando un sorriso e alzando il volto per stampargli un bacio sulle labbra.
Mi soffermo in quella posizione, come in attesa della sua prossima mossa, lo guardo negli occhi.
Lui ricambia lo sguardo, poi chiude gli occhi, mi abbraccia e mi bacia, appassionatamente e dolcemente allo stesso tempo.
Ci stacchiamo solo perchè i nostri polmoni richiedono ossigeno.
Mi scosto di poco, giusto per poterlo guardare meglio.
Gli accarezzo le spalle, notando che indossa un'altra maglietta. E solo ora mi rendo conto di indossare ancora io quella di ieri sera, anzi di indossare solo la sua maglietta.
"Tranquilla non sono uscito nudo. Questa era nella mia macchina." risponde alla mia domanda inespressa.
"Uscito?" Effettivamente in casa non c'era niente fino a ieri.
"Hai fatto la spesa?" Aggiungo. Sciolgo l'abbraccio incredula, per andare ad aprire il frigorifero, che adesso è finalmente pieno.
"Con cosa credi che avrei potuto prepararti la colazione?"
"Perchè non mi hai svegliata quando ti sei alzato?"
"Semplicemente perchè dormivi così beatamente che non osato farlo. Anzi a dire il vero ho provato a chiamarti un paio di volte ma ti sei girata dall'altra parte e quindi ho dedotto che avresti preferito continuare a dormire."
"Ah." riesco a dire ancora stupita da quel semplice gesto.
"E poi hai rovinato tutto."
"Cosa? Perchè avrei rovinato tutto? Che cosa ho fatto?"
"Avrei voluto portarti la colazione a letto... ma sei già qui."
"Senti... lo sai che non dovremmo continuare... Col non possiamo."
"No." Mi zittisce, si avvicina di nuovo a me e afferrandomi con un braccio da dietro la vita, appoggia delicatamente l'indice sulle mie labbra, prima di lasciarci anche un piccolo bacio a stampo.
"Non cominciare, non rovinare questo momento. Godiamoci ancora qualche ora. Non sono ancora pronto a tornare alla realtà." aggiunge facendo labbrino. Sembra un bambino che non vuole andare via troppo presto dal parco giochi.
Mi lascio intenerire da quei meravigliosi occhi che mi supplicano, gli accarezzo una guancia e gli sorrido, rassegnata.
Di nuovo quell'espressione da bambino sul suo volto, ma adesso sorride come un bambino felice la mattina di Natale.
Mi bacia ancora, e provo una strana sensazione, sensazione di quotidiano, di familiare. Le mie labbra conoscevano già le sue ma adesso è tutto diverso. Non sono Emma, e lui non è Killian. Siamo semplicemente e per una volta sinceramente, noi stessi.
Facciamo colazione seduti sul divano. Tranquilli, ci concediamo ancora un pò di tempo prima di riazionare i pensieri. Mentre mangiamo, parliamo come al solito del più e del meno. Dei nostri amici, dei nostri colleghi, dei nostri fan e naturalmente di lavoro, dei nostri personaggi, delle scene che dobbiamo girare questo pomeriggio.
E' un'immagine già vista, siamo già stati così, ma qualcosa è già cambiato. L'atteggiamento di Colin nei miei confronti è diverso. Di tanto mi accarezza le mani, i capelli, mi sorride. Sembriamo una coppia. Mi viene il nodo alla gola a questo pensiero, c o p p i a.
No, io e Colin non saremo mai una coppia, lui ed Helen lo sono. Noi al massimo siamo soltanto i Captain Swan, come ci chiamano i nostri fan, questa è l'unica coppia a cui possiamo dare i nostri volti.
"Un penny per i tuoi pensieri"
La sua voce mi riporta alla realtà.
"Pensavo che forse è arrivato il momento di andare a mettermi qualcosa addosso." Gli faccio notare che sto indossando ancora soltanto la sua maglietta.
Mi attira a se afferrandomi dalla t-shirt
"Questa è mia."
"Già.." dico innocentemente.
"Forse dovrei riprendermela" capisco la sua allusione e rimango in silenzio.
Si avventa sulle mie labbra, inizia a baciarmi con frenesia come se la sua vita dipendesse da questo bacio. Come se il mio respiro potesse essere la boccata d'ossigeno di cui i suoi polmoni hanno disperato bisogno. Con una mano inizia ad accarezzarmi una coscia, nuda. La mia pelle freme al suo passaggio.
Afferra con entrambe le mani la maglietta, con l'intento di togliermela.
Ma io lo fermo, riportando in basso le sue mani con le mie.
"No Col. Fermati."
"Non voglio fermarmi Jen. Non posso."
"Ma devi farlo, lo sai. Avevamo promesso che si sarebbe trattato di un unica volta. Non possiamo di  nuovo."
"Io non ho promesso e nemmeno tu."
Lo guardo severa " Sai che quello di stanotte non potrà ripetersi."
"Quella di stanotte è stata la prima volta, questa sarà l'ultima."
Faccio cenno di no con la testa.
"L'ultima." ripete.
"L'ultima." gli faccio eco.
Gli libero le mani e lui finalmente mi sfila la sua maglietta.
Riprende a baciarmi e io mi lascio scivolare sotto di lui, sdariata sul divano.
Il mio corpo e la mia pelle ringraziano la mia incoscienza.

COLIN POV

Dopo aver di nuovo fatto l'amore e aver passato un pò di tempo accocolati, Jen decide di andare a farsi una doccia veloce.
Sono tentato di raggiungerla, ma credo che sia meglio lasciarle i suoi spazi.
Quindi mi limito a rivestirmi, e rimango seduto sul divano ad aspettarla.
Prendo il cellullare e faccio un giro su twitter, mi limito a ritwittare un paio di post sulle notizie della quinta stagione in arrivo.
Principalmente interviste uscite dopo il comic-con di San Diego.
Se penso a quante cose sono cambiate da quei giorni, diventano lontani anni luce.
Anche se in cuor mio so che questo non è stato del tutto improvvisato.
Non sono riuscito a cogliere il momento giusto, altrimenti avrei voluto parlarle già quando eravamo nell'albergo di San Diego.
Ma le giornate sono state completamente riempite da interviste, servizi fotografici, firme degli autografi e chiaramente a fine giornata eravamo troppo stanchi per poter affrontare qualsiasi argomento. Oltre questo, era presente buona parte del cast e quindi rimanere soli è stato impossibile.
Mi sono trattenuto con lei così a lungo che ormai ci ho fatto l'abitudine a rimandare quando farmi avanti.
Mi dicevo le devi parlare, oggi è il giorno giusto. Ma ogni volta il mio buonsenso riusciva a prevalere sui sentimenti. Fino a ieri.
Helen è una donna fantastica e le vorrò bene per sempre. E' sempre stata parte della mia vita. E' sempre stata la mia migliore amica e adesso è la madre del mio piccolo Evan. Ma a questo punto non sono più sicuro che scegliere di continuare a stare con lei abbia senso, vista la situazione in cui siamo.
"Ehi! Sono pronta. Andiamo? Ehi...Col! Andiamo?"
Mi risveglio da quei malinconici pensieri. Mi alzo e le sorrido semplicemente. Recuperiamo le nostre cose e ci accingiamo ad uscire da casa sua.
"Senti.. forse è meglio che io venga a Stevenson con la mia auto."
"No, Jen.. perchè? Non è certo la prima volta che arriviamo insieme sul set?"
"Si, lo so.. ma tu termini prima le riprese oggi, non abbiamo nemmeno molte scene insieme per cui non mi sembra necessario che tu debba stare lì ad aspettarmi."
"Già, ok. Come vuoi." Si avvicina e mi da un leggero quanto freddo bacio sulla guancia. Dopodicè si avvicina alla sua auto. Mi fa un cenno di saluto con la mano
"Ci vediamo la!" Si infila gli occhiali da sole, monta in macchina e se ne va. Ricambio il saluto con la mano e faccio lo stesso.
Non mi aspettavo di andarcene insieme e camminare mano nella mano appena arrivati sul set, ma non credevo che sarebbe stata così fredda dopo stanotte e dopo questa mattina. E adesso dovremo veramente proseguire nelle nostre vite come se niente fosse? Io non sono sicuro di poterlo fare, ma prometto che ci proverò, approfittando che questa settimana non dovremmo incrociarci molto.

Due settimane dopo:

JEN POV

Queste settimane sono trascorse torturandomi ogni secondo. Ho inalzato muri metaforici e stavolta nessuno è riuscito a buttarli giù, nemmeno Colin. Ha tentato svariate volte di avvicinarsi a me, ma fortunatamente sono riuscita a tenerlo alla giusta distanza. Mi spezza il cuore doverlo fare, ma è la cosa giusta. 
Questi giorni abbiamo avuto riprese per lo più separatamente. Io avevo da girare scene con Robert e Amy e lui con gli altri quindi sono stata avvantaggiata.
Nei prossimi invece faremo una pausa quindi... potrò evitare davvero anche di incontrarlo.

Mi trovo ancora nella mia roulotte ho girato un pò di scene da Dark Swan e i ragazzi dello staff mi hanno aiutata a struccarmi, ma adesso dopo una giornata con tutto quel trucco ho proprio bisogno di una doccia prima di fare ritorno a casa.
Mi vesto velocemente, e lascio i capelli bagnati.
Prendo il mio cellulare per controllare l'ora e se ho ricevuto qualcosa. Un rumore mi distoglie da quel momento di rara tranquillità. Qualcuno sta bussando alla porta della rouotte.
Distrattamente e istintivamente apro, senza chiedere chi fosse.
Spalanco gli occhi vedendo l'ultima persona che avrei voluto che si presentasse qui e adesso.
Senza essere invitato, Colin entra.

Angolo dell'autrice:
Chiedo umilmente perdono per la lunga attesa!!!

Ho avuto problemi con il mio pc, e attualmente è fuori uso, infatti adesso scrivo da un computer preso in prestito. Spero che il sesto capitolo vi sia piaciuto, non è molto lungo, ma non volevo farvi aspettare ulteriormente. Mi metto subito a scrivere anche il settimo, sperando di aggiornare a breve.
Grazie a tutti quelli che leggono, lasciate un commento se vi va che a me fa tanto piacere leggerli.

Sarah_Oncer

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Capitolo 7
*** Love is a ghost you can’t control ***


capitolo 7 Love is a ghost you can’t control

COLIN POV

Raccolgo tutto il mio coraggio per decidermi e raggiungere la roulotte di Jen.
Faccio un lungo respiro e infine riesco a bussare alla porta.
Non tarda molto ad aprire. Cerco di non far caso al fatto che spalanca gli occhi, visibilmente infastidita da questa mia improvvisata, entro senza aspettare che sia lei a chiedermelo.
"Colin che ci fai qui? Credevo che te ne fossi già andato a casa ormai."
"Stavo per farlo, poi ho visto la luce accesa e..."
"E?"
"Mi manchi Jen. Avevo semplicemente voglia di vederti, perchè mi manchi."
"Colin..."
"Non fraintendermi, mi manca il rapporto semplice che avevamo, passare il tempo insieme come abbiamo sempre fatto, mi manca parlare con te, scherzare con te, divertirmi con te."
Le parole escono da sole, senza controllo.
Lei rimane in silenzio, accenna un sorriso. So di averla sorpresa, io stesso lo sono. Non avevo idea di cosa le avrei detto una volta entrato.
"Anche tu mi manchi Colin, non sai quanto..." si avvicina di qualche passo.
Riesco a percepire il profumo di vaniglia dai suoi capelli ancora bagnati.
"Però sai che le cose sono un pò complicate tra di noi ora, io non riesco semplicemente a tornare a quelli che eravamo, non so se sarò mai in grado di farlo. E mi odio per questo."
"Jen... è me che dovresti odiare, non te stessa. Tutta questa situazione è colpa mia. Spero tanto che un giorno tu potrai perdonarmi per..."
"Per essermi innamorata di uomo sposato?"
Rimango senza parole. Mi avvicino, cerco di annullare la poca distanza rimasta, ho così tanta voglia di baciarla.
Le accarezzo i capelli umidi che le scendono sulle spalle, avvicino il mio volto lentamente al suo, sento il suo respiro accellerare insieme ai battiti dei nostri cuori.
"Credevo che sentissi la mancanza della nostra amicizia." Distolgo lo sguardo dalle sue labbra, e mi allontano dal suo viso, di poco.
"Ed è così Jen, mi manca tutto di te, di noi."
"Non esisterà mai alcun noi, e tu lo sai Col."
Cerco di ignorare la sua risposta.
"Mi manca la nostra amicizia, si. Questo non significa che io non senta la mancanza della tua pelle..."
Sussurro, accarezzandole lentamente un braccio.
"... il tuo corpo..." le sfioro un fianco, e la sento sussultare al mio tocco.
".. la tua bocca..." tornando molto vicino,  disegno il profilo delle sue labbra con l'indice.
Senza staccare i miei occhi dai suoi, finalmente la bacio. Un bacio delicato e breve.
 ".... non significa che  non abbia voglia di fare l'amore con te, proprio adesso, qui, nella tua roulotte." riprendo.
Lei fa un lungo sospiro, come se per tutto il tempo avesse trattenuto il fiato.
"Ti prego Colin, non continuare. Fermati."
Appoggia  le sue mani sul mio petto, poi lentamente le fa salire dietro al mio collo, stringendomi infine un abbraccio inaspettato.
A mia volta la stringo a me. Non so quanto tempo stia passando, ma a me sembra un istante interminabile e vorrei davvero che potesse esserlo, interminabile. Ma all'improvviso lei scioglie l'abbraccio, indietreggia. Una mano è ancora sulla mia spalla, mentre con l'altra cerca di scacciare una lacrima che non posso non notare. Per l'ennesima volta sta piangendo a causa mia. Mi viene il nodo alla gola a questo pensiero. Non posso far altro che sentirmi un lurido verme, nei suoi confronti e nei confronti della mia famiglia. Mai avrei creduto di potermi trasformare in qesto tipo d'uomo. Mai!
Le prendo quella mano e bacio il dorso, come se potessi aiutarla a cacciare il dolore che le ho provocato ancora.
"Scusami Jen, sono uno stupido. Non ho alcun diritto di presentarmi qui e comportarmi così." dico allontandomi da lei di un paio di passi "E' che ho una tale confusione in testa. L'ultima cosa che vorrei è ferirti o ferire..."
"Helen!" Mi precede, probabilmete rendendosi conto che io non sono in grado di pronunciare il nome di mia moglie proprio adesso.
Mi limito a rispondere con un cenno della testa.
"So che non vuoi, Colin. Ma è quello che stai facendo. Tu sei confuso, e lo capisco. Ma quando mi sei vicino, non fai che confondere anche me. Sono riuscita a starti lontana per due settimane, e per quanto mi facesse male, sapevo che era la cosa giusta, e credevo di aver fatto qualche passo avanti. Poi arrivi qui, mi guardi, mi tocchi ed in un secondo tutto torna al punto di partenza."
"E se ci provassimo?" Non riesco a credere nemmeno io a ciò che sto per dire "A stare insieme?" Jen sgana gli occhi.
"Ma che stai dicendo? Sei impazzito? Ti ricordo ancora una volta, dato che sembra che tu lo abbia dimentcato, che in Irlanda hai una famiglia. Io non voglio essere la tua amante!"
"Non ti sto chiedendo di essere la mia amante, e mai lo farei!"
"E allora come ti viene in mente di chiedermi una cosa simile? Come potrei stare con te, sapendo che hai una moglie?" Il tono della voce di Jen inizia ad essere leggermente alterato.
"Dato che non riusciamo a stare lontani l'uno dall'altra..."
"Io ci stavo riuscendo perfettamente, prima di stasera! Ho capito dove vuoi arrivare. Vuoi che proviamo a stare insieme, dimenticandoci davvero che sei un uomo impegnato. Vuoi capire se vale la pena rovinare il tuo matrimonio per me." Dice indicando se stessa con un gesto della mano.
"Se non sapessi che tu vali la pena, Jen... non avrei mai osato sfiorarti. Nemmeno una volta!" non dice niente, deglutisce e stringe i denti, credo stia trattenendo le lacrime.
"Quello che avrei voluto è semplicemente passare del tempo insieme, prima che io torni in Irlanda tra qualche giorno."
"Non sapevo che tornassi in Irlanda durante la pausa."
"Dal momento che mi hai ignorato per due settimane fuori dal set, è logico che tu non lo sapessi. Si, andrò io là, per stare un pò con mio figlio."
Jen accenna un sorriso triste. "E con tua moglie..."
"Passare del tempo con lei credo che mi aiuterà a fare chiarezza e a capire come comportarmi, mi serve del tempo per fare le cose per bene. Ti giuro che io non voglio prendere in giro nessuno. Quello che provo per te Jen è qualcosa che va al di là di qualsiasi sentimento abbia mai provato in vita mia." inizio ad avvicinarmi alla porta, arrendendomi.
"Me ne vado. Ti lascio in pace. Ci vedremo tra 10 giorni." mi volto e quando sto per uscire mi sento improvvisamente afferrare una mano.
Senza dire niente Jen mi tira a se e mi bacia.
Non riesco a credere che sia stata lei questa volta a farlo ma intendo godermi pienamente questo momento.
Passa le mani tra i miei capelli, e mi spinge ancora verso di sè, intensificando il bacio. Poi lentamente scende con le dita a sbottonarmi la camicia. Continuando a baciarmi con una passione che ancora non conoscevo. Mi prende il labbro inferiore tra i denti, e poi la sua lingua torna a cercare la mia. Il mio corpo è in fiamme. Quando arriva all'ultimo bottone, slaccia anche la cintura e i pantaloni, poi torna su accarezzandomi l'addome con la mano. Si stacca dalle mie labbra e mentre io riprendo fiato, lei mi lascia piccoli baci sul collo e sul torace.
Poi si ferma e mi guarda negli occhi.
Sembra che stia aspettando che io reagisca.
Credo sia arrivato il mio turno.
Adesso sono io che mi avvento sulla sua bocca, il suo viso, il suo collo. Intanto le slaccio i jeans e le sfilo la maglietta.
Una volta nudi entrambi, lei mi guida a sedermi sul divanetto della roulotte.
Ha lei le redini del gioco.

JEN POV

Stupida Jennifer! hai ceduto di nuovo al fascino irlandese!
E' successo ancora, abbiamo fatto di nuovo l'amore.
Ho spento ogni tipo di inibizione lasciandomi travolgere completamente dalla passione.
Siamo ancora qui sdraiati stretti stretti sul divanetto della mia roulotte, nudi.
Le nostre gambe intrecciate, la mia testa appoggiata sul suo petto, lui intanto mi accarezza i capelli e ogni tanto lo sento lasciare qualche bacio.
E' un momento così dolce e così naturale, che mi spaventa a morte.
Dove ci porterà tutto questo? Riusciremo ad avere un lieto fine ad un certo punto o ci siamo spinti già troppo oltre e adesso le cose non faranno altro che peggiorare?
I miei pensieri vengono interrotti dal suono del cellullare di Colin, credo gli sia arrivato un messaggio.
"Non guardi chi è?" gli chiedo.
"Potrò farlo più tardi, adesso voglio rimanere ancora un pò così" Mentre lo dice mi stringe ancora di più a sè e con una mano mi alza delicatamente il mento avvicinado il mio viso al suo, per guardarmi un istante negli occhi e baciarmi. Io lo ricambio, poi sorridendo mi sposto e mi sdraio sopra di lui.
Lo bacio, lo bacio ancora e ancora. Insaziabili, senza quasi rendercene conto stiamo di nuovo facendo l'amore.

Si è fatta mattina, mi sveglio ancora accocolata a Colin. E' una sensazione così speciale. Mi sento privilegiata ad avere l'onore di osservarlo dormire. E' talmente bello. Profuma di buono.
Con una mano gli accarezzo il petto, raggiungo il collo e il viso.
Accenna un sorriso e socchiude gli occchi, sogghignando.
"Ehi."
"Ehi." ripeto, anch'io sorridendo prima di stampargli un bacio veloce sulle labbra.
"Come fai ad essere così bella appena sveglia?"
"Stai flirtando con me pirata?"
"Forse. Ma dato che sei tra le mie braccia nuda, direi che sono già stato fortunato." Preferisco ignorare questo suo commento.
"E' giorno, non so se lo hai notato. Forse dovremmo guardare che ore sono e pensare di tornare a casa, non credi?"
"No, no.. non voglio!" Risponde con voce da bambino capriccioso.
Io intanto mi alzo e mi siedo, cercando di fargli fare lo stesso tirandolo per un braccio.
"Che guastafeste sei signorina Morrison!".
Alla fine si arrende, ci alziamo entrambi e recuperiamo in nostri vestiti sparsi sul pavimento della roulotte.
Noto che lui sta controllando il cellulare, probabilmente sta leggendo il messaggio che ha ricevuto ieri sera. Mi sembra stia sorridendo. Muoio dalla curiosità.
"Tutto ok?" chiedo, cercando di non farglielo notare.
"Assolutamente si! E' Christina.... Perri, ci ha invitati stasera al suo concerto."
"Ci?" stupita, sottolineo il plurale.
"Mi sta supplicando di portare anche te, e chiunque del cast voglia venire, ma in particolare vorrebbe conoscere te! E' una tua fan e naturalmente shippa Captain Swan."
"Come potrebbe non farlo...?" sorrido ma non riesco a non far trasparire la mia ansia "Credi che sia il caso?"
"Certo, perchè no? Ci farà bene un pò di svago per iniziare questa pausa."
"Si ma..."
Si avvicina a me e mi prende le mani fra le sue baciandole dolcemente.
"Dai, non farti pregare. Sarà bello poter passare del tempo insieme in un ambiente neutrale. Lo chiederò anche a Liam, Lana e gli altri."
"Non lo so Col... Non sarà strano?"
"Non lo sarà."

Non mi sembrava il momento per presentarci insieme ad un evento pubblico, ho cercato di evitarlo, giuro che ho provato ad insistere, ma Colin è riuscito a convincermi.

Come faccia ad ottenere da me tutto quello che vuole ancora non lo so.

Odio sentirmi così debole di fronte ai suoi occhi color del mare.

Sul posto troviamo gran parte dei nostri colleghi. Naturalmente a nessuno di loro sembra una cosa strana vederci arrivare insieme, essendo io e Colin buoni amici da sempre.
La serata trascorre molto tranquilla
, scattiamo selfie con i fan che ci riconoscono, scheziamo, ci divertiamo.
Adoro le canzoni di Christina Perri e la sua voce.
"Ti stai divertendo?" Mi sussurra all'orecchio Colin.
"Moltissimo."
"Hai visto che non è affatto strano, possiamo stare insieme anche nei luoghi pubblici."
"Grazie per avermi convinta." Sinceramente avevo davvero bisogno di un pò di svago. Lui mi risponde con dolce sorriso. Siamo molto vicini, in mezzo alla folla, abbassando lo sguardo, noto che sembra tentato a prendermi la mano.
Mi sfiora le dita...
"Voglio dedicare la prossima canzone ai Captain Swan."
La voce di Christina e le urla dei fan, ci interrompono.
Inevitabilmente le nostre mani tornano ad allontanarsi, ma ci lanciamo un'occhiata e iniziamo entrambi a ridere.
Non posso crederci che ci abbia appena dedicato questa canzone. O meglio, che l'abbia dedicata ai nostri personaggi.
"Cavolo è davvero una nostra fan, allora?"
"Assolutamente si. Questa canzone è quella del viedo-clip..."
"Dove ci sei tu, lo so." Mi sorride.
Rimaniamo in silenzio, ascoltando "The words", la nostra canzone.
Le parole riescono a scaturire strane sensazioni in entrambi, f
orse anche un pò fastidiose.
Sappiamo che la dedica è per Emma e Killian, ma come possiamo ignorare ciò che proviamo noi davvero?

Istintivamente, di tanto in tanto, voltiamo lo sguardo l'uno verso l'altra, ed i nostri occhi si incontrano.
Anche i suoi sembrano tristi quanto i miei.

".... Love is a ghost you can’t control..."
(L'amore è un fantasma che non puoi controllare)

https://www.youtube.com/watch?v=B9tc9R_Y3FY&feature=youtu.be

Angolo dell'autrice:
Eccomi tornata con il settimo capitolo. Spero tanto che vi sia piaciuto <3
Non sono molto sicura se gli eventi citati siano completamente calzanti con i tempi reali in cui sono avvenuti, ma per la fan fiction faremo finta che lo siano, ok? lol ;)
Lasciate un commento per farmi sapere se questo capitolo e la storia un pò disagiata vi sta piacendo.
Spero di riuscire a tornare il prima possibile con il capitolo 8.
Baci

Sarah_Oncer



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Capitolo 8
*** She's the light in all my darkness of confusion ***


capitolo 8 She's the light in all my darkness of confusion

Jen Pov

Il ritorno verso casa è silenzioso. Nell'auto di Colin riecheggia soltanto la musica piacevole proveniente dall'autoradio.
Il luogo del concerto non è molto distante da casa mia, ma il tragitto sembra non giungere mai al punto di arrivo.
Vorrei dire qualcosa. Qualsiasi cosa. Proverei con una battuta, oppure dovrei dire qualcosa di serio.
Ma le parole non escono. Non ho la forza di affrontare nessun argometo. Non voglio pensare a niente.
Non voglio pensare a tutto quello che è accaduto, e soprattutto a quello che accadrà.
Tra poco dovrò salutare Colin, consapevole del fatto che devo lasciarlo andare, perchè la sua famglia lo aspetta a casa, in Irlanda.
Vedere sua moglie e suo figlio è ciò di cui ha bisogno per capire davvero quello che vuole. Dentro di me so che non posso nemmeno illudermi di far parte ancora della sua vita in un ruolo differente da quello che ho ricoperto in questi anni, dovrò ancora una volta farmi da parte, ed essere per Colin solo una collega e se lui lo vorrà una buona amica. Sono così stanca di soffrire...
"Eccoci arrivati." Dice schiarendosi la voce, riportandomi alla realtà.
Sorrido e spero non si renda conto di quanto il mio sorriso sia forzato. Mi avvicino allo sportello per scendere.
"Buon rientro in Irlanda." Alzo a pena lo sguardo, sperando di non dover incontrare i suoi occhi.
"Ehi.. aspetta." Mi ferma, afferrandomi una mano delicatamente.
"No, Colin. Basta. Prendiamo la scorsa notte e questa serata come un addio. Lasciamo perdere."
"Ma Jen.."
Lascio andare la sua mano e scendo dalla macchina, mi dirigo alla porta quasi correndo, e senza voltarmi indietro entro in casa.
Chiudo velocemente la porta, non posso permettergli di fermarmi, o di convincermi in alcun modo a passare insieme un'altra notte.
Staremo distanti per quasi due settimane, questo farà bene ad entrambi, cercando di auto-convincermi che questa sia la cosa giusta da fare, scivolo a terra piangendo, singhiozzando.

10 giorni dopo

Questi 10 giorni sono passati così lentamente, sembrava non arrivare mai il momento per tornare sul set, ma chi voglio prendere in giro? Il momento per rivedere Colin.
Mi sono sentita come una tossico-dipendente, in astinenza della sua droga preferita. Colin è la mia droga preferita.
Fortunatamente le mie amiche e la mia famiglia sono riuscite a distrarmi un pò con la loro compagnia. Ma in ogni momento di solitudine, non pensare a lui è stato davvero difficile. Oggi torniamo a lavorare e per quanto voglia fingere indifferenza, il mio cuore impazzisce all'idea di vederlo e allo stesso tempo si spezza.
Sono seduta in auto, nel parcheggio riservato agli attori. Aspetto, perdo tempo, cercando di proposito di arrivare in ritardo. Così non ci sarà il tempo per incontri furtivi nelle nostre roulotte e nemmeno per parlare, se non di lavoro.
Quando arrivo sono già tutti pronti per girare le scene ambientate nel castello a Camelot.
"Eccomi, sono pronta. Scusate il ritardo." Accenno un sorriso dispiaciuto.
Adam e Eddy mi lanciano un'occhiataccia, probabilmente stavano aspettando solo me per iniziare, e questo significa che... si eccolo. Colin mi sta fissando, è in piedi di fianco al letto. Vado verso di lui per posizionarmi dove e come stabilito dal copione.
Quando mi avvicino, lui deglutisce, sembra imbarazzato, ma fortunatamente è un professionista e non dice niente.
Mi sdraio sul letto, lui si siede vicino a me ed io istintivamente afferro l'uncino. Devo fingere di essere particolarmente provata dall'oscurità e da Rumple che tortura psicologicamente Emma. La mia parte è facile: devo starmene sdraiata sul letto mentre gli altri parlano, il mio attuale stato d'animo potrà essermi d'aiuto per l'interpretazione, magari fossero tutte così.
Terminiamo la nostra parte molto velocemente. Io, Colin e Jared usciamo di scena, lasciando continuare gli altri con le loro battute.
Rimaniamo in disparte, disponibili in caso che ci chiamino a ripetere o che agli autori venga voglia di aggiungere altro.
"Torno subito." e Jared se ne va lasciandoci soli. Ma si sono messi d'accordo? No!! Jared torna qui! Ti prego!!
Abbasso lo sguardo, cercando di evitare il suo. Fissare le mie scarpe sembra essere l'idea migliore.
"Ti ho chiamata."
Non rispondo, continuo a fissare le mie scarpe.
"Sono tornato in Canada da due giorni. Ti ho chiamata, diverse volte e ti ho scritto diversi messaggi. Non hai mai risposto. Nemmeno una volta. Jen? Non puoi ignorarmi per sempre, lavoriamo insieme."
"Quando vorrai parlare di lavoro, ti ascolterò. Vado a cercare Jared, Adam sta facendo cenno di ritornare." Mento, Adam non credo si sia nemmeno accorto che siamo ancora qui. Approfitto della distrazione di Colin e me ne vado in direzione della mia roulotte.
Accidenti! Mi sta già rincorrendo, accelero inutilmente il passo, e Colin mi raggiunge.
"Ti è andata male, hanno finito la scena e stanno andando tutti in pausa."
"Ah, avrò capito male, allora. Vado a cambiarmi..."
"Dato che vuoi parlare con me soltanto di lavoro, hai dato un'occhiata allo script di domani?"
No, non l'ho fatto. Effettivamente ho riletto solo quello di oggi e mi sono sentita sollevata dal fatto che per noi non ci fosse molto da fare.
"Certo che si." Mento di nuovo.
"Sei troppo tranquilla, qualcosa mi dice che non hai idea di cosa dobbiamo fare io e te domani."
Beccata!
Eddy sta venendo verso di noi, quindi resto in silenzio.
"Ragazzi, oggi voi due vi lasciamo tranquilli, avete solo un paio di scene semplici da girare, ma domani vi voglio particolarmente in forma. Non mi ricordo, ma spero che vi piacciano i cavalli!" Annuisco, fingendo di capire cosa intendesse.
Lascio Colin ed Eddy a discutere di alcuni dettagli e con la scusa del ritocco al trucco, me la svigno nella mia roulotte, la prima cosa che faccio è cercare il copione di domani per rinfrescarmi la memoria. Momenti molto romantici per Emma e Hook, a quanto pare. Come farò a rimanere ancora impassibile e professionale sentendo quelle belle parole pronunciate dalla voce di Colin? Anche se sono parole per Emma, anche Jen sarà lì. Continuo a sfogliare le pagine del copione. Perfetto, dopo un giro a cavallo ci sarà un fantastico bacio, in un bellissimo prato pieno di fiori. L'ideale per la situazione in cui siamo attualmente io e Colin.

Intanto terminiamo le riprese della giornata, girando prima insieme a Bobby in versione Rumple e dopo di nuovo con Jared.
Fortunatamente sono riuscita ad essere impassibile, e soprattutto professionale, quando io e Colin ci siamo dovuti abbracciare.
Saluto tutti e raggiungo di nuovo la mia roulotte. Voglio andarmene a casa il prima possibile quindi mi cambio velocemente, ma forse non abbastanza.
Sento bussare.
Non rispondo, già so che è lui. Magari pensa che me ne sia già andata.
"Avanti Jen. Voglio solo che parliamo. So che ci sei, vedo la luce accesa."
Dannazione! La luce! Non ci avevo pensato. 
Non ho altra scelta. Apro la porta.

Colin Pov

Finalmente la porta si apre.
Jen si fa da parte per lasciarmi entrare e la vedo mordersi il labbro e sfuggire al mio sguardo. Quanto vorrei essere io a morderle quel labbro. Scuoto la testa per sfuggire a quella fulminea fantasia.
"Ho letto il copione. Quindi domani si va a cavallo e poi un'altra scena in un prato di fiori... Sembra che quest'episodio prenderà una piega interessante, credo che i fan dei Captain Swan saranno davvero molto felici..." 
"Davvero Jen? Non ci vediamo da 10 giorni e tu vuoi davvero parlare solo di lavoro?"
Stava parlando a raffica, ma io interrompo la sua parlantina, cosa m'importa adesso dell'episodio.
"Non mi sembra che ci siano altri argomenti di cui possiamo parlare."
"Non vuoi sapere com'è andata in Irlanda?"
"Ah certo. Come sta Evan? Chissà com'è cresciuto!"
"Sta bene e si è cresciuto molto." Lei accenna un sorriso.
"Abbiamo finito con i convenevoli e le frasi di circostanza? Possiamo parlare sul serio adesso?" Aggiungo, irritato dalla strana situazione.
"Credo di non volerlo sapere com'è andata. Non sono ancora pronta." Dice, questa volta mostrandosi sincera.
"Mi sei mancata." Mi avvicino, lei fa un passo indietro, ma io le prendo le mani e la tiro a me.
Le accarezzo i capelli, lei non dice niente, mi guarda negli occhi, con sguardo vulnerabile.
"Sono stati i 10 giorni più lunghi della mia vita. Ecco com'è andata. Ho pensato sempre a te, Jen." Ancora silenzio.
Avvicino il viso al suo, mi sono mancati così tanto i suoi baci, ma mi aspetto che lei mi respinga, quindi mi muovo con cautela.
Lentamente le mie labbra sfiorano le sue.
"Ehi, Jen volevo chiederti..."
Un ticchettio ed una voce proveniente dalla porta, che abbiamo sbadatamente lasciato aperta, ci fa schizzare via l'uno dall'altra.
"Oops, scusate. Già che sei qui anche tu Colin, lo chiedo anche a te, avete voglia di andare a mangiare qualcosa tutti insieme, prima di tornare a casa? Continuerete domani... a provare..." Dice Josh, palesemente imbarazzato. E' evidente che ha visto e capito quello che stava succedendo.
"Mi sembra un ottima idea." Jen afferra al volo la sua borsa e esce dalla roulotte. Fa cenno di uscire anche noi, così può chiudere a chiave.
"Dove andiamo? Avete già deciso?" Chiedo, rassegnato ma senza mostrarmi troppo contrariato.
"Ad un nuovo pub che hanno aperto recentemente vicino Stevenson. Tu e Jen potete venire in macchina con noi, poi vi accompagniamo a recuperare le vostre auto più tardi."

Arriviamo al pub in poco tempo, effettivamente è molto vicino a Stevenson. Durante il tragitto, Jen si è seduta dietro insieme a Ginny e abbiamo parlato del più e del meno. Di Evan, di Oliver e delle scene girate oggi. Vorrei capire cosa ha davvero visto Josh poco fa, ma è evidente che non è il momento giusto per capirlo.
Anche gli altri sono arrivati. Ci sono quasi tutti quelli presenti oggi alle riprese. La serata trascorre molto serenamente. Jen è stata ben attenta a sedersi il più lontano possibile da me. Quando abbiamo finito di mangiare, decido di andare fuori a prendere una boccata d'aria fresca, ne ho decisamente bisogno.
"Ehi aspetta, Colin!"
Josh mi raggiunge sulla porta, porgendomi una birra.
"Ah grazie, amico."
Usciamo, ci appoggiamo ad un muretto all'esterno del locale ed iniziamo a sorseggiare le nostre birre.
"Allora mi vuoi raccontare qualcosa tu, o continuiamo entrambi a far finta di niente?" Prevedevo che mi avrebbe detto una cosa simile, ma è ugualmente difficile rispondere. Finora non ho mai parlato a nessuno di quello che sta succedendo con Jen, se non con la diretta interessata.
Ammettere tutto con una terza persona è più doloroso di quanto immaginassi. Rende tutto più reale e senza via di scampo.
Mentre penso a cosa dire, Josh continua a fissarmi, in attesa che sputi il rospo. Io continuo a non dire niente.
"Ok, ascolta, non devi farti problemi con me, se ti va di raccontarmi, di sfogarti un pò, io sarò una tomba. E' che hai proprio l'aria di uno che ha bisogno di parlare e non solo perchè ho visto quello che ho visto, è da un pezzo che tu e Jennifer siete strani, passiamo così tante ore insieme, non è difficile accorgersi che è cambiato qualcosa, quello che potrei aver visto stasera, per me sarebbe solo una conferma... ma se non ti va, fingerò di non aver visto niente."
"Sto facendo un casino Josh...." Inizio, con un filo di voce, carico di vergogna. "Giuro che ho provato a non cedere alla tentazione, ho cercato per anni di scacciare ogni sentimento, ogni impulso, praticamente da quando la conosco. Non volevo ferire nessuno, non volevo che accadesse tutto quello che già è accaduto..."
"Quindi non mi sbagliavo, è già successo qualcosa?"
"Più di una volta a dire il vero, la prima doveva essere l'unica e le successive... ogni volta diciamo che è l'ultima... Ed il bastardo so di essere io... Lei mi respinge continuamente, ma io non le riesco a stare lontano, semplicemente non posso starle lontano! Queste settimane senza poterla vedere, né parlare con lei, sono state strazianti. Ero in Irlanda, con la mia famiglia, con mio figlio e il mio chiodo fisso era sempre lei. Speravo che questo periodo di distanza, potesse servire per farmi tornare a credere nei miei principi e alle mie priorità, e invece è servito a farmi capire ancora di più quanto Jen sia davvero importante per me."
"Scusa amico, devo chiedertelo: Helen?"
"Mi sto rendendo conto che il nostro rapporto è cambiato. Le voglio bene, è la madre di mio figlio, è la persona che meglio mi conosce al mondo..."
"Ma?"
"Ma... Non lo so... forse è proprio questo il nostro problema. Portare avanti un matrimonio a distanza di per sè non è semplice... Siamo marito e moglie, abbiamo un bambino... ma avvolte sento che non siamo niente più che buoni amici, è brutto dirlo, lo so... ma siamo quasi come fratello e sorella. E non fraintendermi Josh, non lo dico per giustificare quello che sta succedendo con Jen. Anche se Jen non esistesse, il mio rapporto con Helen non sarebbe migliore. Jen non ha colpe nel fallimento del mio matrimonio. Io ed Helen conduciamo due vite molto differenti, all'inizio credevamo che il mio lavoro non sarebbe riuscito a dividerci, ma più andiamo avanti e più mi rendo conto che i miei ideali e i suoi ideali non sono più gli stessi come un tempo, noi non siamo più gli stessi, forse era inevitabile arrivare a questo punto se voglio continuare a fare questo lavoro."
"E Jen che ruolo ha in tutto questo?"
Pensando a lei, sorrido spontaneamente. "Jen è la luce in tutta questa mia oscurità di confusione. - il riferimento alla storyline della serie è del tutto casuale, forse mi sarò lasciato influenzare - Quando sto con lei io sto bene, sensi di colpa a parte, quando riesco a spegnere il cervello e a non pensare alle mie responsabilità, con lei sto bene. Quello che mi sorprende è che non mi sono mai sentito così prima. Sono come un adolescente alle prese con il primo amore. Ma lei per me non è un capriccio. Provo sentimenti reali nei suoi confronti. E' una delle poche persone con cui riesco ad essere me stesso al cento per cento, ed è anche la persona che meglio mi capisce in ogni circostanza. Siamo stati amici a lungo, prima di arrivare dove siamo, e abbiamo sempre avuto un rapporto speciale. Abbiamo cercato di reprimere con tutte le nostre forze quello che davvero ci univa. Lei è più brava di me in questo, riesce a tenermi a distanza se decide di farlo, mentre io..." Scuoto la testa esasperato.
"E non ti sembra forse arrivato il momento di prendere una decisione drastica?" Temevo questa domanda, domanda che io stesso mi pongo costantemente.
"Io non voglio far male a nessuno, non voglio far soffrire nessuno. Ho già fatto piangere Jen così tante volte in questo periodo, che non mi dovrebbe essere più concesso nemmeno di pensarla."
"Quindi nonostante tutto vuoi dire che resterai con tua moglie?"
"Non intendevo questo, non voglio più che Jen soffra a causa della mia confusione. Vorrei solo poter stare insieme a lei, tranquillamente, senza sentirmi un verme ogni volta che la tocco."
"Senti, sai che nessuno può capire la tua situazione meglio di me? Ci sono passato anch'io. La mia storia non è molto differente dalla tua. Non ti mentirò, all'inizio è dura, lo è per tutti, per te, perchè tu cerchi di proteggere gli altri ma lo fai a tue spese, per tua moglie e per la terza persona. Ma vedrai che con il tempo le cose andranno accomodandosi da sole. Guarda me e Ginny adesso... Quando mi sono sposato, la prima volta, immaginavo che sarebbe stato per sempre, ma poi Ginnifer è entrata nella mia vita e ha cambiato tutto il mio mondo, rendendolo migliore, abbiamo dovuto soffrire per arrivare ad essere felici, ma adesso lo siamo."
"Forse hai ragione tu. Infondo al mio cuore so bene qual è la scelta drastica che devo fare per la mia vita. Anzi, in realtà il mio cuore ha già deciso da tempo che è Jen quella che vuole."
Josh, sorride fiero di avermi fatto giungere a questa conclusione. Parlare con lui mi ha fatto realmente bene. Non mi ero reso conto di quanto avessi bisogno di confidarmi con qualcuno, qualcuno che capisse ciò che sto passando.
Sorride ancora e si allontana in direzione dell'entrata del locale.
Non capisco perchè dopo questa lunga chiacchierata se ne sia andato così, ma gli sono talmente grato che non do particolarmente peso alla sua uscita di scena.
Io resto lì, ancora appoggiato a questo muretto, alzo lo sguardo verso il cielo, ammiro le stelle e medito su quello che è stato detto e su come dovrò comportarmi d'ora in avanti.
Sento un rumore, dei passi, una colpetto di tosse, per schiarire la voce.
Mi volto e con la coda dell'occhio vedo che da un angolo esce dall'ombra una sagoma che riconosco all'istante.
Il mio cuore perde un battito, realizzando che Jen per tutto questo tempo era lì ed ha sentito tutto.

Angolo dell'Autrice

Benritrovati amanti disagiati dei Colifer come me ;)
Mi scuso per la lunga attesa, ma finalmente eccomi qua con il nuovo capitolo. Questa volta un capitolo meno passionale e più riflessivo, spero tanto che vi sia piaciuto!
La fine della fan fiction, probabilmente si avvicina, spero che vi stia piacendo anche in generale. Se vi va lasciatemi una recensione, a me fa tanto piacere leggerle!
A presto.. con i prossimo capitolo! Cercherò di non farvi attendere troppo ;)

Sarah_Oncer

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Capitolo 9
*** Our happy beginning ***


capitolo 9 Our happy beginning

Jen Pov

Non posso credere a ciò che le mie orecchie hanno appena ascoltato. Ero uscita semplicemente con l'intenzione di prendere una boccata d'aria. Bè forse inconsciamente anche con quella di cercare Colin, che infatti ho trovato, all'esterno del locale. Stava parlando con Josh. Io so bene che non è educato ascoltare le conversazioni altrui. Ma anch'io sapevo che Josh ci aveva visti ed è stato più forte di me, dovevo sapere cosa aveva da dire. Non mi aspettavo però di sentire le parole di Colin. Come posso adesso continuare ad ignorarlo? Josh si è accorto della mia presenza, mi ha lanciato un'occhiata, avrei dovuto prenderlo come un avvertimento a farmi gli affari miei e tornare dentro, ma come potevo? Quando ho capito che Colin stava confidando a Josh i suoi problemi coniugali, e quando ha iniziato a parlare di me sono rimasta paralizzata, letteralmente paralizzata. Sono ancora qui ad osservarlo incredula, mentre lui sembra cercare le sue risposte nelle stelle.
Deglutisco, mi faccio coraggio e faccio un passo avanti. Lui è immerso nei suoi pensieri e non sembra essersi ancora accorto della mia presenza.
Cerco di attirare la sua attenzione con un finto colpo di tosse. Si volta ed io esco dall'angolo buio in cui mi trovo, avvicinandomi a lui. Non so cosa dire. Non so cosa fare.
"Jen!"
Non riesco a parlare, lo fisso. Sento che gli occhi iniziano a bagnarsi e resto concentrata su di loro, sforzandomi di non lasciar sfuggire le lacrime impertinenti che li stanno pungendo insistentemente.
"Da quanto eri lì?"
"Da un pò." Riesco a dire finalmente con il nodo in gola. Sperando che lui non si sia accorto della mia voce che trema leggermente.
Visibilmente imbarazzato, distoglie lo sguardo da me e torna a guardare per un attimo il cielo.
"In realtà quello che hai sentito è ciò che avrei voluto spiegare a te, quando ti ho chiesto se volevi sapere com'era andata in Irlanda." Di nuovo i suoi occhi color del mare su di me, incontrano i miei ed io sento il sangue ribollire nelle vene. "Volevo dirti che mi sei mancata come l'aria che respiro e ti avrei spiegato che non ti devi sentire colpevole, in alcun modo, se mi sono innamorato di te, Jennifer Marie Morrison." Il mio cuore inizia a battere all'impazzata e sembra che sia sul punto di esplodere al suono della sua voce che con il suo affascinante e sexy accento irlandese, pronuncia il mio nome rendendo tutto più sensuale.
Mi guardo intorno cercando di non farmi sopraffare e di rimanere lucida.
Noto che il locale dove ci troviamo è situato al margine di un boschetto. Mi avvicino a Colin, senza dire niente lo prendo per mano e lo trascino con me tra gli alberi, lontani da occhi indiscreti. Anche lui non dice niente, ma sento addosso il suo sguardo incuriosito.

Colin Pov

Non so cosa aspettarmi dal gesto impulsivo ed inaspettato di Jen di trascinarmi con lei nel bosco. Ci fermiamo vicino ad un albero e lei continua a tenermi la mano. Mi guarda intensamente negli occhi ed io mi soffermo ad osservarla. La luce della luna e delle stelle la illuminano permettendomi di notare i suoi occhi verdi, che adesso mi sembrano un pò lucidi. Istintivamente le accarezzo una guancia con la mano libera e lei l'afferra dolcemente trattenendosi così per un attimo. E' meravigliosa.
Prende un lungo sospiro, sembra che abbia difficoltà a parlare o forse sta solo cercando le parole. Alzo un sopracciglio per invitarla ad esprimersi.
"Ne sei davvero sicuro?" inizia a parlare nervosamente "Voglio dire, non sarà stata la birra a farti parlare? O magari ti sei lasciato trascinare da Josh.... magari domattina cambierai idea ed io dovrò farmi ancora da parte. Colin ho bisogno che tu sia sincero con me e che la tua sia una decisione definitiva. So che la tua famiglia verrà sempre prima di tutto, prima di me... ma..."
Non resisto. Le sorrido e l'afferro delicatamente per i fianchi annullando la distanza fra i nostri corpi. Lei smette di parlare a raffica ed io la bacio.
Per un attimo Jen riesce a rilassarsi, si lascia andare e risponde al mio bacio. Poi si ferma. Appoggia le mani sul mio petto. Apre gli occhi, riprendendo fiato, ma non si allontana. I nostri nasi si sfiorano e i nostri respiri continuano a mescolarsi.
"Col, parlo sul serio. Sei sicuro che è questo quello che vuoi?"
"Jen, non sono mai stato così sicuro di qualcosa in vita mia. In questo momento sei la mia unica certezza."
Mi scosto, rimanendo io con le mie mani sulla sua vita e lei con le sue sul mio petto, intenta a giocherellare con i bottoni della mia camicia.
"Jen capisco quali siano le tue paure. Credimi, lo capisco davvero. Ma ti giuro che sono stufo di soffrire e veder soffrire te a causa mia. Non voglio ferire Helen, ma portare avanti questo matrimonio, senza l'amore che dovrebbero provare l'uno per l'altra marito e moglie, presto o tardi finirebbe comunque per ferirla..." Mi blocco un attimo, rendendomi conto che forse mi sto sbagliando a dare per scontato che questo sia quello che anche Jen vuole. Nella frazione di un secondo vengo assalito da un milione di dubbi che finora non mi ero posto. So che io voglio stare con lei e che la storia con Helen è finita da molto più tempo di quanto credessi, l'unico cosa che ancora ci accomuna e ci unirà per il resto delle nostre vite è naturalmente l'amore per Evan, nostro figlio. Ma Evan merita di avere dei genitori felici, anche se questo significa che non sono felici insieme. Ma se Jen non fosse pronta a vivere a pieno una vera storia con me? E se avessi interpretato male quello che prova davvero per me? Mentre rifletto mi allontano ancora un pò, rimanendo comunque nella stessa posizione. Lei non dice niente e rimane con lo sguardo perso, è evidente che abbia capito che il mio discorso è rimasto a metà, intanto continua a sbottonare nervosamente il primo bottone dalla mia camicia. 
"Sempre che anche tu abbia voglia di stare con me naturalmente." Dico quasi sottovoce, con un filo d'imbarazzo distolgo lo sguardo. Lei mi prende il volto tra le sue mani riportando i miei occhi a contatto con i suoi. Scuote la testa, sorridendo, come se avessi appena fatto la domanda più stupida che potesse sentire.
"Davvero hai bisogno di chiedermelo?" Mi chiede avvicinandosi di nuovo ed io appoggio la mia fronte sulla sua.
"A questo punto credo di non essere più in grado di mascherare quello che provo. Se davvero è me che vuoi, voglio smettere di recitare anche nella vita."
"Ti amo Jen." Finalmente lo dico, spontaneo e naturale come se il mio cuore non aspettasse altro che poter finalmente liberare quelle parole che aveva custodito per troppo tempo.
Lei deglutisce, nonostante tutto sembra sorpresa. "Ti amo Colin."
Sorridiamo entrambi, felici di vivere quel momento così speciale.
Le accarezzo la schiena e lei passa le dita fra i miei capelli. E' incredibile quello che riesce a provocarmi un gesto tanto semplice.
Le mie labbra incontrano le sue. Ci baciamo. Un bacio tranquillo, carico di una nuova consapevolezza. Questa volta non c'è il sapore ed il timore che questo possa essere l'ultimo bacio rubato. E' il bacio che da inizio ad una nuova vita.
Nel buio di quel bosco, dimentichiamo tutto e tutti. Ma ho il sospetto che Josh non sarà particolarmente preoccupato per noi se non facciamo più ritorno al pub, cosa che non abbiamo infatti minimamente intenzione di fare a breve.
Senza abbandonare la sua bocca, tenendola ancora per i fianchi la spingo lentamente verso l'albero alle sue spalle, unico testimone della passione incontrollabile che si sta impossessando inevitabilmente dei nostri corpi. Trattenersi si è fatto impossibile.
Le nostre bocche continuano ad esplorarsi fameliche, come se invece di farci mancare il respiro, quel bacio fosse la boccata d'ossigeno che ci sta riportando in vita.
Le accarezzo i capelli, il viso, i fianchi, i seni sotto la maglietta. Le bacio il collo, poi scosto delicatamente la spallina del reggiseno e continuo a baciare l'incavo delle spalle lasciando piccoli e delicati morsi, la sento trattenere un gemito silenzioso, con le mani si afferra ai miei capelli tirandoli un pò quando le provoco piacere. Lei finalmente mi sbottona completamente la camicia, accarezzandomi il petto e l'addome, provocandomi un brivido lungo la schiena.
Ci slacciamo i jeans a vicenda lasciandoli cadere a terra. La tiro su e lei, aiutandosi con un piccolo slancio, si avvinghia al mio bacino con le gambe e al mio collo con le braccia. Contro quell'albero, in quel boschetto, in una meravigliosa notte stellata ci lasciamo andare completamente a noi stessi e alla nostra passione e facciamo l'amore.

Un anno dopo (circa) 

Jen Pov

Non è stato facile, non lo è stato affatto. Ma da quella notte nel bosco io e Colin non ci siamo più lasciati. Dopo qualche giorno lui è riuscito a tornare di nuovo in Irlanda ed ha parlato con Helen. All'inizio non voleva saperne di separarsi, ma probabilmente a mente fredda ha riflettuto e anche lei ha capito che il loro era un matrimonio senza amore, e che ostinarsi a rimanere insieme non faceva bene a loro né tanto meno al piccolo Evan. Colin continua a ripetermi che io non centro niente con la loro separazione e che avrebbero divorziato anche se non ci fossi stata io di mezzo. Io fingo di credergli, perchè lo amo e stare con lui mi rende felice, ma nel mio cuore è più forte di me continuare a sentirmi in colpa. Naturalmente abbiamo evitato di dire a Helen di noi due, per paura che, sentendosi tradita, potesse riversare la sua rabbia impedendo a Colin di vedere suo figlio.
In realtà non sa niente nessuno ancora, o quasi nessuno, lo sa Josh e di conseguenza Ginny, sono gli unici con cui possiamo essere noi stessi di tanto in tanto e qualche volta sono nostri complici. Sul set sono in molti a sospettare, soprattutto i nostri fan che non si perdono niente. Un sorriso, uno sguardo, un bacio di Emma e Hook più appassionato, per loro diventa subito Colifer, così ci chiamano, la cosa mi diverte anche se cerco di non darlo a vedere. Avvolte però esagerano e quindi adesso dobbiamo essere sempre molto cauti. Non potevamo sicuramente uscire subito allo scoperto, dovevamo comunque mantenere le apparenze in un certo modo, nel rispetto delle persone coinvolte, di noi stessi e per non creare troppi disagi al nostro lavoro. Quindi cerchiamo di limitare le apparizioni in pubblico, e quando non possiamo evitarlo di fronte ai riflettori, ci avviciniamo e parliamo il minimo indispensabile. E' stata dura ad esempio vederlo insieme ad Helen alla festa per il centesimo episodio della serie, nonostante si fossero già lasciati. Dopo un paio di mesi dall'evento, di comune accordo, Colin ed Helen hanno lasciato che uscisse allo scoperto la notizia sul loro divorzio, avvenuto in maniera del tutto amichevole per il bene del bambino. I rumors su di noi si sono fatti ancora più frequenti e pesanti. Qualcuno esultava felice, mentre altri puntavano il dito contro di me accusandomi di essere una rovina famiglie. E tutto senza sapere niente. Sui social abbiamo iniziato ad ignorarci quasi completamente, è incredibile quello che spesso riescono a percepire i fan con un semplice tweet o un selfie, il più delle volte hanno ragione, ma è proprio per questo che lo evitiamo, anche se probabilmente per i più attenti potrebbe sembrare sospetto anche questo nostro atteggiamento. 
Sta davvero diventando estenuante portare avanti una storia in questo modo, ma ogni momento che vivo fra le braccia di Colin, ogni suo bacio, ogni suo tocco e ogni volta che facciamo l'amore, fanno sì che valga la pena aver portato pazienza fino ad oggi....

Comic Con San Diego 2016

"Sei sicuro che sia il momento giusto?"
"Ne abbiamo già parlato a lungo mi pare. Non voglio più aspettare."
Mi da un bacio delicato sulle labbra e mi accarezza i capelli prima di scendere dall'auto. Proprio come avevo sognato un pò di tempo fa, Colin viene ad aprirmi la portiera e mi porge una mano per aiutarmi ad uscire.

Da un paio di settimane siamo tornati a Stevenson per iniziare a girare la sesta stagione e nonostante la nostra costante attenzione negli ultimi giorni ci hanno paparazzato insieme e sono uscite alcune foto di noi due che hanno subito scatenato la rete, in particolare i social. In realtà nelle foto non facciamo niente di sconveniente. Parliamo e ridiamo piuttosto vicini. Toccandoci un braccio o una mano ogni tanto. In una un pò sfocata e distante sembra che ci baciamo, ed infatti è così, anche se non si vede bene. Inutile dire che non pensavamo di essere ripresi e/o fotografati mentre eravamo in pausa. Anche se forse è stato il nostro inconscio a farci essere imprudenti perchè iniziamo ad essere davvero stufi di nasconderci. Ma anche se qualcuno più ingenuo ha creduto che si trattasse comunque di una scena e che fossero Emma e Hook, non Jen e Colin, abbiamo deciso che questo lo avremo preso come il segno che ci indica che è arrivato il momento di liberarci finalmente di questo segreto e che insieme, rimanendo sempre uniti, saremo pronti ad affrontare qualsiasi cosa. 
Prima di venire qua a San Diego, ne abbiamo parlato con Adam e Eddy ed il resto del cast, anche loro si sono detti d'accordo sul fatto che fosse il momento di uscire allo scoperto. Nessuno di loro si è mostrato minimamente sorpreso, offeso o contrariato. A dire il vero erano tutti molto contenti per noi. Molti di loro si sono anche congratulati con noi con strette di mano, baci e abbracci.

Ci avviciniamo al red carpet, con naturalezza. Cercando di non dare troppo peso al fatto che ci stessero vedendo arrivare insieme. Forse qualcuno se lo aspettava e forse qualcuno lo sperava. I flash iniziano subito ad abbagliarci. I fotografi non perdono nemmeno un nostro movimento e quando arriviamo di fronte a loro, in attesa dei giornalisti che aspettano impazienti di intervistarci, Colin sorprende tutti, me compresa, prendendomi per mano. I fan radunati lì dintorno, anche se tenuti a distanza dalla sicurezza, appena ci vedono iniziano ad urlare e strepitare. Io deglutisco, leggermente spaventata da quello che quel semplicissimo gesto può significare. Cerco di prepararmi psicologicamente a rispondere centinaia di volte alle stesse domande, forse preferirei spiegare ancora una volta di come sarà Emma Dark Swan. Oppure preferirei spoilerare l'intera sesta stagione piuttosto che parlare di me stessa e della mia storia d'amore con Colin, proprio perchè questa è mia. O al massimo nostra
Ma devo arrendermi e accettare le cose come andranno perchè anche questo fa parte del nostro lavoro e delle nostre vite.
"Stai tranquilla." Mi sussurra all'orecchio e mi lascia un bacio veloce sulla guancia. Tutta questa sua nuova audacia è sicuramente frutto dell'adrenalina. Intanto i flash e le urla diventano sempre più insistenti.
Io gli sorrido e vedo la prima intervistatrice arrivare verso di noi.
Ci presenta alla telecamera e ci fa un paio di domande sulla nuova stagione di Once Upon a Time. Noi diamo le risposte che Adam e Eddy ci hanno suggerito, raccomandandosi, soprattutto con me, di non raccontare troppi dettagli, no spoiler ha ripetuto più volte Adam.
"Sembrerebbe quasi che finalmente Emma e Hook siano riusciti ad avere il loro tanto desiderato Lieto Fine." Afferma sorridente la giornalista inviata da un emittente di cui sinceramente non ho capito il nome.
"Sembrerebbe di si, credo che si meritassero davvero questo Lieto Fine e mi auguro che riescano ad avere un pò di tranquillità nella prossima stagione, con tutto quello che hanno passato per stare insieme." rispondo.
Sorridiamo tutti e tre. 
"E che mi dite di voi? Di Jennifer e Colin? A quanto pare anche qua c'è aria di Lieto Fine..."
Sorrido di nuovo, stavolta nervosamente. Vorrei scomparire. Sento la mano di Colin cingermi il fianco e avvicinarmi a lui e per un attimo riesco a tranquillizzarmi.
"Io adoro il Lieto Fine." Sorrido ancora, ora sincera e alzo lo sguardo verso di lui in cerca di approvazione.
"In realtà il nostro non è affatto un lieto fine..." Aggiunge Colin. Spalanco gli occhi, non capisco.
"Questo per noi è soltanto l'inizio."

                           Fine

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Angolo dell'autrice:
Ebbene si, siamo giunti al termine di questa fan fiction super disagiata. Mi sono divertita molto a scriverla e spero che a voi sia piaciuto leggerla. Questa era più o meno la mia visione di una possibile storia Colifer, ho cercato di mettermi nei loro panni ed esprimere il loro punto di vista, non so se si realizzerà mai niente di tutto ciò, ma noi continueremo a sognare. Vi sarei molto grata se mi faceste sapere cosa ne pensate di quest'ultimo capitolo e di tutta la storia.
Grazie a tutti quelli che sono arrivati fino qui, se vi va, continuate a segurimi. In arrivo una nuova fan fiction dedicata ai Captain Swan, ho appena iniziato a scirverla, ma sono ancora indecisa se sarà una One Shot o una Long con più capitoli, ma comunque più breve di questa, se vi va ditemi cosa preferireste ;) <3

Sarah_Oncer

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