Inevitable Trouble di Sarah_Oncer (/viewuser.php?uid=905165)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Thinking about you ***
Capitolo 2: *** Dancing with you ***
Capitolo 3: *** We Can't ***
Capitolo 4: *** No More Tears ***
Capitolo 5: *** The first and only time ***
Capitolo 6: *** The reality can wait ***
Capitolo 7: *** Love is a ghost you can’t control ***
Capitolo 8: *** She's the light in all my darkness of confusion ***
Capitolo 9: *** Our happy beginning ***
Capitolo 1 *** Thinking about you ***
"Thinking about you"
JEN POV
“Finalmente...” esclamo immergendo il primo piede nell'acqua della vasca da bagno.
Mi sdraio tra la schiuma vaporosa e mi lascio coccolare dal tepore.
Un bel bagno caldo era proprio ciò di cui avevano bisogno i miei nervi, dopo un'intensa giornata di riprese.
Amo le mille nuove sfaccettature che ha assunto Emma Swan, in questa quinta stagione.
Mi sono preparata al meglio per poter interpretare Dark Swan e mi sento molto soddisfatta del risultato, spero che anche i fan di Once Upon A Time potranno apprezzare questa nuova Emma, quando la potranno vedere.
Le riprese sono ricominciate solo da pochi giorni, ma ogni giorno è sempre più intenso.
E ogni giorno è sempre più estenuante recitare anche quando i riflettori sono spenti.
Si, perchè quando lui parla con me, scherza, ripassa le scene o semplicemente mi è vicino, non posso fare a meno di indossare una maschera e entrare in scena con la mia miglior performance, e non è quella di Emma Swan, ma quella di Jennifer Marie Morrison, un'attrice professionista, che non nutre alcun interesse amoroso per il suo collega, il quale per lei è solo questo, un collega, un amico molto importante, ma mai niente di più, perchè lui fuori dal set ha una moglie, un figlio, una famiglia. Una vita nella quale io non sono prevista.
Chiudo gli occhi e mi immergo completamente, fino a farmi coprire anche il viso, così lascio che le lacrime si disperdano e confondano con l'acqua tiepida.
COLIN POV
“Anche tu mi manchi campione, domani però ci risentiamo, d'accordo? ...e mi racconti di nuovo la tua giornata. Ciao Evan! Ciao Helen.”
Chiudo skype e metto giù lo schermo del mio portatile. Ogni volta che chiudo la video chiamata con il mio piccolino è un colpo al cuore.
Ed il fatto che vederlo tramite uno schermo sia diventato parte della nostra routine, mi spaventa.
Basta.
Devo pensare ad altro.
Prendo il telecomando, dal tavolino da fumo di fronte a me e inizio a fare zapping alla tv. Niente. Spengo subito dopo. Mi accascio sul divano, fissando il soffitto. Ultimamente quando torno a casa, dopo una giornata di riprese sono particolarmente irrequieto.
Chiudo gli occhi.
La prima immagine proiettata dal mio subconscio è di lei.
Maledetto Colin! Mi dico sbattendo le palpebre più volte.
Richiudo gli occhi, sperando stavolta di visualizzare il volto di mia moglie.
Ma fallisco di nuovo. Perché? Dannazione!
Alla fine decido di arrendermi a quel pensiero.
Quanto era bella oggi, è così bella sempre. La cosa che più mi colpisce di lei è che non sembra essere consapevole di quanto sia meravigliosa. Scuoto la testa come se potessi scuotere via anche ciò che provo solo pensando a lei.
Mi alzo dal divano e mi costringo ad una doccia fredda.
JEN POV
Il bagno mi ha fatto molto bene, almeno fisicamente sono riuscita a rilassarmi un po'.
Entro nella cabina armadio, tolgo l'asciugamano con cui mi sono avvolta e libero i capelli da quello che ho in testa. Mi vesto velocemente, scegliendo gli indumenti più comodi che posseggo, un paio di shorts neri e un top bianco, siamo a luglio e anche a Vancouver fa caldo in questi giorni.
Mi dirigo in cucina, il bagno mi mette sempre appetito, quindi vado in cerca di qualcosa da sgranocchiare.
Afferro dal freezer una barattolo di gelato al cioccolato e un cucchiaio dal cassetto. Mi siedo sullo sgabello della cucina, e mentre mi crogiolo nella mia solitudine, inizio a ripensare a San Diego. Al Comic Con. Sono passati pochi giorni, ma sembra già passata una vita.
Ripenso a quanto mi sono divertita, a quanto ci siamo divertiti. Mi ritengo davvero fortunata a far parte di questa famiglia strampalata. Per quanto sia stato stancante rispondere mille volte alle stesse domande, era bello essere ancora una volta lì tutti insieme, felici e spensierati, grazie al successo della serie e alle soddisfazioni che questa riesce a darci.
E poi... c'era anche Colin.
Un piacere per gli occhi e per la mente.
E ancora una volta mi ritrovo a pensarlo.
Cerco di distrarmi, prendo il mio cellulare e mi sposto sul divano in salotto.
Apro l'applicazione di twitter, scorro i miei tweet degli ultimi giorni e mi imbatto in una foto che ho postato.
Quella del' “intervista” che mi aveva fatto Colin. Sorrido ripensando a quel momento. Ero realmente sorpresa quando l'ho visto arrivare con quel microfono e credo proprio che si capisse.
Quasi mi spavento quando il telefono inizia a vibrare, distogliendomi dai miei pensieri, e appare l'ultimo nome che avrei immaginato potesse apparire in questo momento sul display: Colin O'Donoghue!
Colin! Perchè mi sta telefonando?
“Credo che tu abbia sbagliato numero.” cerco senza successo di dire qualcosa di simpatico, non è certo la prima volta che mi chiama.
“Non parlo per caso con la signorina Morrison?” aaah....Quell'accento mi fa sciogliere ogni volta.
“Dipende chi la sta cercando.. ok basta.. Ciao Col! È successo qualcosa?”
“No tranquilla, stavo dando un'occhiata al programma di domani...”
Già, cavolo. Lo avevo completamente dimenticato, Eddy ci aveva dato un programma particolare per domani, mi era sembrato strano, ma alla fine non lo avevo nemmeno letto, ero salita in macchina e corsa subito a casa.
Quindi mi limito a rispondere:
“E?”
“...e volevo chiederti se vuoi un passaggio domattina per andare alle prove?”
“Prove?”
“Non lo hai letto, vero? Sembra che Emma e Hook avranno di nuovo occasione di cimentarsi in un bel balletto!”
************************************
Angolo dell'Autrice:
Salve a tutti quelli che sono giunti al termine di questo breve prologo. Non scrivevo una fanfiction da anni. E soprattutto è la prima volta che ne scrivo una su due attori, ma credo di aver letto tutte le fanfiction Colifer presenti su questo sito ;) e alla fine ho deciso di cimentarmi anche io. Amo i Captain Swan e mi sono lasciata conquistare dai Colifer. Fantasticare non fa male a nessuno, no?
Fatemi sapere cosa ne pensate e se posso continuare con nuovi capitoli <3
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Capitolo 2 *** Dancing with you ***
capitolo 2 ff
Dancing with you
COLIN POV
La sveglia inizia a suonare, sono le otto del mattino. Ma io è
da un pezzo che sto guardando fuori dalla finestra, prima ancora che il
sole sorgesse probabilmente.
Ho pensato ancora a lei, tutta la notte.
Si dice che la notte porti consiglio, ma nella mia mente ha portato soltanto confusione, altra confusione.
Mi alzo e vado a fare una doccia veloce, sperando che possa svegliarmi
abbastanza da nascondere i segni evidenti della mia notte insonne.
Oggi voglio cercare di trascorrere al meglio la giornata, mi aspettano
le prove di ballo nel mattino e un'intero pomeriggio di riprese. Un
giorno intero insieme a lei.
Monto in macchina, infilo gli occhiali da sole e metto in moto, devo
passare a prendere Jen, quindi la prima sosta sarà un Sturbucks
di strada. Viviamo abbastanza vicini e quindi arrivo da lei in poco
tempo, forse sono anche in anticipo. Busso e attendo che venga ad
aprirmi. La sento camminare vicino alla porta, ed immaginando
che mi stia guardando dallo spioncino, alzo il sacchetto di
Sturbacks. Apre un secondo dopo.
"Come fai sempre a sapere ciò che desidero? E soprattutto come
facevi a sapere che non ho ancora fatto colazione?" Mi dice
strappandomi via il sacchetto dalle mani.
"Credo di conoscerti almeno un pò, sai?"
Mi sorride con gli occhi. La luce che sta trapelando dalla finestra
della cucina le illumina il viso. Dio quanto è bella. Come
può essere tanto perfetta anche appena sveglia? Mentre io mi
perdo ad osservarla, lei si siede su uno sgabello e prende dalla busta
il suo cappuccino, il suo muffin e passa a me i miei, distogliendomi
dai miei pensieri. Meglio così. Mi siedo anch'io accanto a lei.
"Allora, sei pronta per danzare?"
"Prontissima, non vedo l'ora di cominciare. Lo sai, io amo queste cose!"
"Si, infatti, mi sono stupito di non aver ricevuto nessun messaggino
pieno di faccine sorridenti e cose così, da parte tua quando
Eddy ci ha dato il programma ieri."
"Già... ieri ero stanchissima quando abbiamo finito e mi sono completamente dimenticata."
"Capisco."
Mentre facciamo colazione insieme, continuiamo a parlare del più
e del meno. Riusciamo a parlare di qualsiasi cosa. Ci viene naturale.
Poi ci accorgiamo che si sta facendo tardi e usciamo per andare alle prove.
Arriviamo sul posto con una buona mezz'ora di ritardo. Con i volti
arrossati dal caldo, dato che abbiamo dovuto parcheggiare abbastanza
lontano e abbiamo quindi corso per arrivare più velocemente.
Appena entriamo troviamo Lana, Sean, Ginni e Josh, impegnati insieme
all'insegnante di danze medievali, ma distratti dalla nostra presenza
si voltano tutti a guardarci.
"Scusate il ritardo." Dico, ancora con la voce affannata, mentre Jen accenna un sorriso dispiaciuto.
"Bravi bricconcelli! Ecco che fine avevate fatto!" dice Sean ridendo.
"Credo che loro abbiano già fatto anche le prove del dopo ballo" aggiunge Josh, anche lui ridendo.
"Si certo, come no. Che maliziosi che siete... sempre a pensare male!" risponde quindi Jen. Io mi limito a guardarli storto.
Anche Lana e Ginni stanno ridendo di questa buffa scenetta. E poi Ginni
risolve la situazione. "Dai smettetela, guardate che Colin è un
uomo sposato!"
"Ok ragazzi, ora che ci siamo tutti, sarebbe il caso di proseguire!" A
quel punto l'insegnante di ballo, si intromette, probilmente anche un
pò offeso dal nostro ritrado.
JEN POV
Non è la prima volta che i nostri colleghi ci prendono in giro,
insinuando che tra me e Colin ci sia del tenero. Ma puntualmente
qualcuno ricorda a tutti dell'esistenza di Helen. Ormai non dovrei
più farci caso, invece tutte le volte quelle battute riescono a
mettermi in imbarazzo e a ferirmi se finiscono per menzionare la moglie
di Colin.
Iniziamo le prove, Javier, l'insegnante, ci spiega i pochi passi che
dobbiamo imparare. A me sembra tutto molto semplice. Dopo un paio di
ore concludiamo e andiamo tutti sul set, dove ci attendono Adam ed Eddy
per iniziare a girare qualche scena del secondo episodio.
Eddy ci viene incontro "Allora, come sono andate le prove? Abbiamo chiesto a Javier qualcosa di semplice."
"Benissimo - rispondo, forse anche troppo euforica - Una coreografia
molto carina e raffinata. Non vedo l'ora di vedere il risultato e di
indossare il mio bel vestito bianco" aggiungo sorridendo sinceramente.
Gli altri sono già abituati a quel tipo di abigliamento sul set,
mentre io non ho avuto ancora tantissime occasioni per sentirmi una
principessa, e mi piace moltissimo.
"Brava mi piaci così motivata, ti voglio così anche
domani, quando gireremo la scena del ballo! Ok, andate a cambiarvi, vi
aspetto per cominciare con le scene di oggi." Risponde Adam prima di
allontanarsi insieme ad Eddy.
Colin si avvicina a me con aria preoccupata. "Domani? Credevo che la girassimo oggi."
"Che c'è Col? Temi di non ricordarti i passi?
"Esattamente!"
Rido, e anche lui dopo qualche secondo lascia andare la preoccupazione e inizia a ridere di gusto.
Il resto della giornata, trascorre tranquilla.
Arriva l'ora di andarcene, e dato che ero arrivata con Colin, mi riaccompagna a casa lui.
"Grazie, ancora del passaggio." Gli dico prima di scendere dall'auto,
ma poi mi avvicino per dargli un bacio sulla guancia in segno di
gratitudine, o semplicemente per salutarlo, non so perchè, lo
faccio istintivamente. Colin non si aspettava che lo facessi, infatti
si volta e le mie labbra sfiorano l'anoglo destro della sua bocca.
Mi fermo.
Ci guardiamo negli occhi. Deglutisco imbarazzata e terrorizzata
perchè temo che possa sentire i battiti del mio cuore che sta
quasi per esplodere.
Poi mi rendo conto che lui ha distolto lo sguardo dai miei occhi, sta
fissando le mie labbra. Passano solo pochi secondi, ma a me sembra
un'eternità.
E' lui il primo a interrompere il silenzio.
"Di niente" dice, come nulla fosse successo.
Così io scendo dall'auto, lo saluto con un cenno della mano,
prima di entrare in casa. Mi soffermo sula porta e lo guardo
allontanarsi.
Scuoto la testa, e cerco di autoconvicermi che non è stato
niente. Soltanto un gesto che invece di risultare semplicemente gentile
come avrei voltuo, era diventato goffo e maldestro. Tutto qui. Quello
che avevo sentito, non era niente. Quello che sento ancora adesso, non
è assolutamente niente! Infondo ci siamo baciati così
spesso nei panni dei nostri personaggi, baciati appassiontamente,
mentre quell'attimo tra me e Colin non era davvero niente.
Apro il frigorifero in cerca di qualcosa da mangiare, ma il frigo
è semi-vuoto, non ho avuto nemmeno il tempo di fare la spesa in
questi giorni. Quindi, opto per una tazza di caffè, magari
più tadi chiamerò un take-away, in fondo non ho molta
fame ancora.
Suona il campanello.
E adesso chi sarà? Non ho preso impegni con nessuno stasera,
volevo starmene ancora un pò con la mia amata solitudine.
Mi avvicino alla porta e guardo dallo spioncino.
Rimango a bocca aperta nel vedere una scena familiare a quella di
questa mattina, vedo solo una busta, ma questa volta non di Sturbucks
ma di Burger King.
Poi la busta si abbassa e dietro di essa fanno capolino gli occhi
più belli che i miei abbiano mai incontrato, inconfodibili.
"Colin..." dico sottovoce, sorridendo.
Poi apro la porta.
"Ma non eri tornato a casa Colin?"
"Se disturbo me ne vado. Sono passato davanti al Burger King, e ho
immaginato che anche tu fossi stanca per metterti a cucinare, ma
affamata." Dice entrando, togliendosi la giacca e avviandosi in
cucina. E come se fosse a casa sua, appoggia la giacca allo schienale
della sedia e distribuisce sul tavolo la cena.
"In effetti, non avevo proprio voglia di cucinare stasera." Tralascio
il fatto che in casa da cucinare non ci fosse praticamente niente,
nemmeno volendo.
Ci sediamo entrambi. Questi suoi gesti così pieni di
quotidianità riescono sempre a sorprendermi e allo stesso tempo
riempirmi il cuore.
"In realtà, c'è un motivo se sono venuto qui da te..."
Mi si gela il sangue nelle vene. Pensando che volesse parlare del quasi bacio di poco prima.
"... ho bisogno del tuo aiuto."
"Cioè? Comunque certo, dimmi..."
"Ti va di ripassare insieme la coreografia? Tu sei molto più
brava di me in queste cose. Sono solo pochi passi, ma credo di averli
già dimenticati. E domani non voglio far perdere troppo tempo a
girare perchè io sono un'incapace..."
Scoppio a ridere, è più forte di me.
"Non ridere! Ti stai prendendo gioco di me, Swan!?"
"Solo un pò..." dico continuando a ridere. E lui indispettito
allunga la mano per farmi il solletico su un fianco. Io mi alzo di
scatto, per sfuggirgli. Ma lui mi afferra per un braccio attirandomi a se e continua a solleticarmi con l'altra mano.
Certi momenti divertenti e di completa confidenza ci vengono
così naturali, come se ci conoscessimo da tutta la vita e non
solo da qualche anno.
Sfuggo di nuovo, lui mi rincorre e finiamo per cadere sul divano.
Riusciamo a disturbare anche la piccola Ava che arriva dalla sua cuccia
e inizia ad abbaiare preoccupata. Ridiamo con il fiatone.
Io sono distesa su di lui.
I nostri volti sono pericolosamente vicini.
L'azzurro dei suoi occhi si mescola con il verde dei miei.
Poi un filo di buonsenso, mi alzo in piedi e gli porgo una mano.
"Vediamo se riesco ad insegnare a danzare a questo maledetto pirata irlandese!"
COLIN POV
Afferro la sua mano e mi alzo in piedi anch'io. Ava mi saltella
intorno. E per smorzare la tensione che si era creata, prendo in
braccio la cagnetta e lei contenta mi lecca il naso.
"Scusaci principessa... ti abbiamo svegliato." Le accarezzo la testa e
la metto sul divano, dove lei si accocola di nuovo per dormire.
Intanto Jen si è avvicinata alla scrivania e sta facendo
qualcosa con il suo portatile. Capisco cosa stia facendo solo quando
sento partire la musica. Inizia a spiegarmi tutti i passi dall'inizio.
Con il dito indice della mia mano sisnistra formo quello che dovrebbe
sembrare un uncino. Jen mi guarda perplessa.
"Non pensi mica che mi porti sempre dietro il mio uncino vero? Javier
mi ha detto stamattina che Adam vuole che lo usi per ballare."
Ridiamo, balliamo e io continuo a fingere di non aver ancora capito bene i passi. Non voglio interrompere questo momento.
Ad un certo punto Jen, probabilmente stanca, si ferma e mi appoggia
innocentemente una mano sul petto e mi guarda negli occhi, così
mi arrendo.
"Ok, credo che ci siamo."
"Bene" risponde, ma rimaniamo in quella posizione.
Continuiamo a guardarci.
Ancora quella pericolosa sensazione. La stessa provata nella mia macchina. La stessa provata su quel divano.
Non riesco a distogliere lo sguardo, i miei occhi sono incollati a suoi. Accenno un sorriso, che lei subito ricambia.
Le mie mani sono posizionate sui suoi fianchi. Ma istintivamente una si sposta sul suo viso.
Inizio a sfiorarla con la punta delle dita.
I nostri respiri sono sempre più vicini.
I battiti accellerano.
E' un attimo, ma un attimo che sembra essere infinito.
Lentamente le mie labbra sfiorano le sue. Lei chiude gli occhi.
"Scusa, scusami. Meglio se vado a casa." Dico di colpo, allontandomi da lei, che rimane in silenzio.
Recupero la giacca e prima di uscire dalla porta mi volto a guardarla.
"Grazie della lezione di ballo. Buonanotte Jen." Lei sorride, sembra triste però.
"Prego. Notte Col".
*************************************************************
Angolo dell'autrice:
Eccomi con un nuovo capitolo.
Spero che vi sia piaciuto. Quello che è successo verrà
dimenticato o porterà conseguenze nel rapporto dei nostri attori
preferiti? Staremo a vedere. #StayTuned. Recensite! Sono molto curiosa
di sapere che cosa ne pensate! A presto con il terzo capitolo ;)
Sarah_Oncer
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Capitolo 3 *** We Can't ***
capitolo 3
We Can't
JEN POV
Lui se ne va e io rimango lì, immobile a fissare la porta che si chiude.
Mi sfioro la bocca, pensando a quello che è appena accaduto. Un
attimo prima stavamo ballando, ridendo e scherzando.
Qualcosa che
avevamo già fatto tante, tante volte. Io e Colin siamo stati
sempre buoni amici, fin dal suo arrivo nello show.
Un'amicizia che il
mio cuore avrebbe voluto sicuramente che si trasformasse in
qualcos'altro, ma fortunatamente sono sempre riuscita ad andare avanti
con la testa.
E adesso?
Cosa significava quel gesto? Anche il cuore di Colin voleva forse
qualcosa di più? Anche lui sente ciò che sento io quando
mi è vicino?
Tante domande, domande che mi fanno impazzire. Ma tutte con un unica risposta, composta semplicemente da due nomi:
Helen ed Evan!
Sua moglie e suo figlio, che lo amano e lo aspettano a casa, in Irlanda.
Come può Colin pensare davvero a me?
Quello di questa sera è stato sicuramente un momento di
debolezza, dettato dalla stanchezza, qualcosa che non si
ripeterà e che, almeno lui, riuscirà a dimenticare
facilmente.
Con questo pensiero anche questa sera vado a dormire malinconica.
Senza
rendermene conto delle lacrime iniziano a rigarmi il viso e Ava, la mia
cagnolina, corre a consolarmi, l'abbraccio come un peluche e ci
addormentiamo così.
Arrivo sul set stranamente in anticipo, mi dirigo nella mia roulotte,
in attesa della troupe che deve aiutarmi a preparare una Emma molto
principesca.
Infatti oggi dobbiamo girare la scena del ballo. Una volta pronti dobbiamo trovarci tutti per cominciare.
Appena arrivo non posso fare a meno di cercarlo con lo sguardo.
Poi lo vedo.
Si sta avvicinando al resto del gruppo, intento a sistemarsi l'uncino sulla
mano sinistra. Sembra un vero principe vestito in quel modo, altro che pirata.
Troppo
affascinante, il mio cuore non più resistere di fronte a tanto
fascino.
Alza gli occhi e anche lui vede me. "Wow..." dice sottovoce ma
scandendo in modo che io possa leggere il labiale.
Mi ero quasi dimenticata del fantastico vestito bianco che mi aveano
fatto indossare e della corona di rose che portavo nei capelli.
Accenno
un sorriso in segno di gratitudine e faccio un mezzo inchino, simile a
quello che dovranno fare anche i nostri personaggi tra poco.
Iniziamo a girare. Diciamo le nostre poche battute e ci cimentiamo
nelle danze. Ripetiamo un paio di volte e sembra che le mie lezioni
abbiano funzionato. Infatti Colin è perfettamente nella parte e
non sbaglia nemmeno un passo.
Dopo aver girato anche le altre scene previste, finalmente concludiamo
e io mi faccio coraggio, esco dal ruolo di Emma Swan e torno ad essere
solo Jennifer, mi avvicino a Colin per capire come sono le cose
adesso tra di noi.
"Allora? E' andata bene, visto? Non sei sembrato affatto un incapace." Gli dico per rompere il ghiaccio.
"Si, ma solo perchè mi hai aiutato tu. A proposito, grazie di
nuovo. Mi hai evitato una figuraccia." Bene, sembra tutto tranquillo, come pensavo, niente è cambiato.
"E' stato un piacere." Dico senza rendermi conto che la mia
affermazione poteva nascondere un velato doppio senso, dato quello che
era successo aiutandolo.
"Cioè, è stato un piacere, sai che mi piace ballare."
aggiungo per salvare la situazione. E lentamente, forse ancora un
pò imbarazzata, indietreggio, per poi andare a rifugiarmi nella
mia roulotte.
O almeno è quello che vorrei fare.
Mentre apro la porta, mi sento afferrare delicatamente una mano.
Quando mi volto, lui è li davanti a me e mi guarda, mi guarda in un modo differente.
"Dobbiamo parlare, non credi?"
"Non serve Colin, davvero..."
Senza lasciarmi la mano, entriamo nella mia roulotte.
"Invece credo che dovremmo affrontare subito la cosa, lavoriamo insieme e non voglio che ci sia tensione tra di noi."
"E non pensi che se ne parliamo gli diamo fin troppa importanza? Allora si che ci sarà tensione."
"Gli daremmo l'importanza che ha, e per me tu sei importante." dice prendendomi anche l'altra mano.
"Colin, anche tu per me sei importante. La nostra amicizia è importante."
"Amicizia?"
"Certo, amicizia." dico lasciandogli le mani. Mi allontano di qualche
passo e mi tolgo la corona di fiori che ho ancora tra i capelli.
Mi volto ad appoggiarla sul tavolino. Una scusa per prendere fiato e
ributtare dentro le lacrime che stanno pungendo i miei occhi.
"Ok, forse hai ragione tu. Ti lascio cambiare, ma riprenderemo
l'argomento." Continuo a dargli le spalle, sento che si sta
avvicinando, poi torna indietro e lo sento lasciare la roulotte.
Finalmente posso lasciarmi andare in un pianto liberatorio.
COLIN POV
Amicizia! Amicizia?
Davvero crede che la nostra sia soltanto semplice amicizia?
Dopo quello che è successo ieri sera? Penso, mentre mi allontano dalla roulotte di Jennifer.
Poi il mio cellulare suona, mi prende un colpo quando vedo che è Helen.
Cavolo ieri mi sono dimenticato dell'appuntamento che avevamo su Skype. Sarà sicuramente arrabbiata. E ha ragione.
L'ultima cosa che vorrei è ferirla o deludere Evan. Continuo a
fissare il display del cellulare ma non riesco a rispondere,
perchè d'un tratto realizzo che per poco rischiavo di tradirla.
Non ho il coraggio di parlarle, non ce la faccio, non ora.
Aspetto che la chiamata termini senza risposta e poi le mando un messaggio, per messaggio è più semplice.
"Helen scusami, sono sul set, stiamo
girando e non posso risponderti adesso e credo che ne avremo per un
pò, ti chiamo io appena mi libero."
Mi risponde quasi subito "Allora io e Evan aspettiamo che ci chiami tu. Ma non dimenticarti di nuovo." Cavolo, speravo me la facesse passare liscia.
"Scusatemi, ieri abbiamo girato fino a sera e quando sono arrivato a casa era tardi per parlare con Evan" due messaggi, due bugie.
"Potevi parlare con me..." Questa frecciatina fa troppo male, rimetto il cellulare in tasca senza rispondere.
Vado anch'io nella mia roulotte per togliermi questi abiti pesanti.
Per fortuna io per oggi ho finito con le riprese, ma non mi va ancora di
andarmene a casa, così mi rilasso sul divanetto. Ho bisogno di
riflettere. Ho bisogno di capire quello che voglio in questo momento
nella mia vita. Ma come si fa a capire una cosa del genere?
D'improvviso la porta della roulotte si apre.
"Ok, hai ragione tu. Dobbiamo parlare. Dobbiamo parlare del fatto che
tu hai una moglie e ieri sera mi hai quasi baciata! Ecco perchè
tra noi c'è e ci sarà sempre e solo amicizia!" Jen mi sta praticamente urlando contro quelle parole dopo aver sbattuto la porta.
Mi alzo e mi avvicino a lei. La osservo, sorpreso.
Noto che ha gli occhi lucidi ed arrossati. Ha pianto. Per me? Non voglio che pianga per me. Non voglio che soffra per colpa mia!
Le prendo il viso tra le mani, cercando di calmarla.
"Hai pianto?"
"No." risponde secca.
"Si, hai panto."
"No. Sono solo stanca."
"Non ti credo Jen." le mie mani, che sono ancora sul suo viso, iniziano
a bagnarsi con le lacrime che le stanno scendendo lentamente dagli
occhi.
Per fortuna volevo calmarla, penso.
"Perchè mi fai questo? Perchè non potevi lasciare tutto com'era?"
"Lo sai perchè. Non potevamo continuare a fingere ancora a lungo. Io non potevo. Non ce la facevo più."
"Ma non possiamo."
"Lo so."
"E allora?" appoggia le sue mani sulle mie, accarezzandomele.
"Non lo so. Ma io ho bisogno di farlo. Questa volta non tornerò indietro."
"Cosa vuoi f.."
La interrompo. Delicatamente le mie labbra si avvicinano alle sue.
La bacio, piano.
Dolce.
Continuando a guardarla negli occhi fino a quando la vedo socchiuderli.
Li chiudo anch'io.
Intensifico il bacio. Le nostre bocche aderiscono alla perfezione, si
schiudono, e le lingue si liberano, si trovano e iniziano una danza
frenetica.
Quanto desideravo tutto questo. So che è sbagliato. Ma lo desideravo da troppo tempo.
Mentre la bacio, l'abbraccio, le accarezzo i capelli, la schiena. Vorrei che fosse mia adesso, qui, nella mia roulotte.
Veniamo però interrotti dal suono del mio cellulare.
Una video - chiamata di skype in entrata.
Ci stacchiamo, e approfittiamo per riprendere a respirare.
Ed entrambi vediamo il nome della video - chiamata.
Natualmente è Helen.
Mi guarda, e di nuovo i suoi occhi si riempiono di lacrime, ed in lacrime lascia la mia roulotte.
******************************************************************
Buonasera, a tutti! Spero che questo terzo capitolo vi sia piaciuto e
che anche la fan fiction in generale vi stia piacendo. La storia sta
iniziando a intensificarsi, ma siamo sempre all'inizio, quindi ancora,
tutto può succedere! Attendo le vostre recensioni. A presto con
il quarto capitolo ;)
Sarah_Oncer
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Capitolo 4 *** No More Tears ***
capitolo
No more tears
JEN POV
Non ci posso credere. Jennifer come puoi esserti lasciata andare in quel modo? Proprio con lui?
Corro direttamente verso la mia macchina. Voglio andarmene a casa il prima possibile.
Non voglio assolutamente dover incrociare nessuno, soprattutto non
voglio dare il tempo a Colin di venirmi a cercare, dopo che avrà
parlato con la sua famiglia.
La sua famiglia.
Arrivata a casa, non ho affatto fame, me ne vado quindi dritta a letto.
Addormentarmi non è una cosa facile però. Mi giro e rigiro tante volte tra le lenzuola.
Ogni volta che chiudo gli occhi lo vedo, mi sembra di sentire ancora le sue labbra sulle mie. Istintivamente le sfioro.
Ma anche nei miei pensieri quel momento viene interotto da quel nome apparso sul display del suo cellulare: Helen.
Non posso permettere a Colin di andare avanti, non gli permetterò di farlo ancora.
Di baciarmi ancora.
Helen non lo merita, infondo è anche mia amica... e io non sono quel tipo di persona.
Mi sveglio presto, troppo presto. Approfitto per prepararmi con calma.
Devo prepararmi psicologicamente ad affrontare questa giornata, che
prevedo sarà particolarmente intensa tra riprese e incontri
indesiderati.
Inizio con una doccia rinfrescante. Mentre mi asciugo i capelli, mi
osservo nello specchio. Non posso fare a meno di notare i miei occhi,
arrossati e gonfi, gli evidenti segni delle ore passate a piangere.
Decido che d'ora in poi, non piangerò mai più per
quell'irlandese.
Mai più!
O almeno lo spero. Lo vorrei tanto...
Intanto oggi mi impegnerò a comportarmi come non fosse mai
accaduto nulla tra me e Colin. Nessuno dovrà capire niente.
Fingo già da molto tempo, non sarà difficile farlo ancora, anche adesso che ci siamo esposti così tanto.
Una volta pronta, prendo la mia borsa, le chiavi dell'auto e mi rendo
conto solo adesso di non sapere dove sia il mio cellulare.
Guardo in giro per casa. Niente. Probabilmente lo avrò
lasciato nella roulotte sul set, data la fretta con cui sono venuta a
casa ieri sera.
Arrivo sul set anche oggi in anticipo, non sono ancora pronta ad
incontrare nessuno. Entro nella mia roulotte, e la troupe per il
make-up mi raggiunge subito per preparare Dark Swan. Trovo finalmente
il mio cellulare abbandonato sul divanetto. Mentre mi pettinano e
truccano per la versione oscura del mio personaggio, controllo cosa mi
sono persa in queste ore. Tante notifiche sui social network, qualche
messaggio. Apro l'applicazione dei messaggi, ne vedo diversi a cui
adesso non mi va di rispondere. Solo un nome attrae la mia attensione,
un messaggio di Colin. Assicurandomi che il truccatore non possa
vedere, lo apro:
"Avrei voluto correrti dietro e riprendere da dove ci hanno interrotti.
Ma l'unica cosa che posso fare adesso è chiederti scusa per ogni lacrima che versi a causa mia."
Blocco lo schermo del cellulare per nascondere quelle parole taglienti, deglutisco e faccio un lungo sospiro.
Devo mantenere la promessa che ho fatto a me stessa.
Non piangerò.
Mentre continuano a sistemarmi i capelli, decido di fare il mio dovere e dedicarmi al lavoro.
Prendo il copione per vedere quali scene sono previste per oggi, so solo che gireremo nella nuova casa di Emma.
Leggo quali saranno le battute, e quasi mi prende un colpo, avevo
dimenticato del bacio appassionato che dovevano scambiarsi Emma e Hook.
Accidenti, proprio oggi!
Ma siamo professionisti, si.. siamo due professionisti e non lasceremo che i nostri problemi personali s'intromettano.
COLIN POV
Entrato nei panni del pirata, mi dirigo verso la casa dove dobbiamo girare oggi.
Arrivo presto, sperando che Jen sia già li. Vorrei parlarle prima di cominciare.
Sono rimasto piuttosto male che ieri non mi abbia risposto al messaggio
che le ho mandato, anche solo per mandarmi a quel paese.
Per quanto possibile vorrei poter sistemare le cose. Farle capire che
io non sono quel tipo d'uomo. Un uomo che tradisce. E che se mi sono
comportato in quel modo non è stato certo per un capriccio.
La vedo arrivare, bellissima anche così.
Ammetto di avere un pò paura a rivolgermi a lei, devo farlo però.
Le vado incontro, ma lei mi precede.
"Ehi! Buongiorno Col!" Mi dice sorridendomi, sembra sincera.
"Buongiorno a te!"
"Allora, hai studiato le battute?"
"Certo" Rispondo, cercando di capire come interpretare il suo atteggiamento, estremamente tranquillo.
"Pare che ci dovremmo baciare..." detto questo entra nella casa, lasciandomi li completamente scioccato.
Entro anche io in casa, dove Jen e la troupe stanno aspettando per iniziare le riprese.
Diciamo le nostre poche battute e arriviamo al momento del fatidico bacio.
Mi avvicino lentamente e la bacio.
"Stop!" Il regista ci interrompe, dal tono della voce non sembra soddisfatto.
"No, Colin. Puoi fare di meglio. Non dimenticare che Hook vuole
risvegliare il vero amore con questo bacio, mettici più impegno,
più passione, su. La rifacciamo."
Ripetiamo le battute, questa volta mi fiondo su di lei e bacio Emma come vorrei baciare Jen, con trasporto.
Vorrei tanto che fossimo soli, che questo momento fosse solo nostro e potesse durare in eterno.
"Stop!" ci interrompe di nuovo la voce del regista. "Ok, ragazzi questa
è la passione che voglio, ma ricordatati Colin che devi
interrompere bruscamente il bacio, Emma dice la sua battuta, tu capisci
che il bacio del vero amore non ha funzionato e dici la tua."
Io e Jen ci scambiamo uno sguardo, colpevoli di esserci lasciati
prendere l'uno dall'altra, e di esserci praticamente dimenticati delle
nostre battute.
Per qualche secondo avevamo scordato Emma e Hook, facendo prendere il sopravvento a Jen e Colin.
Ripetiamo ancora, riusciamo in un paio di ciak a concludere la scena.
Per il resto della giornata dobbiamo girare separatamente, non abbiamo altre scene insieme.
Usciamo dalla casa, lei è avanti a me, allungo il passo per raggiungerla mentre si incammina verso la sua roulotte.
Le sfioro un braccio per attirare la sua attenzione.
Lei si volta, ancora una volta sorridente. "Oh scusa Colin, devi dirmi qualcosa?"
La guardo con aria interrogativa, non capisco.
"Cosa stai facendo Jen?"
"Vado nella roulotte, ho un'altra scena con Jared e Lana, ma devono
ritoccarmi capelli e trucco." Risponde tranquilla, indicando nella
direzione della roulotte.
"Lo sai che non intendevo questo, perchè fai così?"
"Così come?" Sembra che non sappia davvero a cosa mi riferisco. E' davvero una brava attrice, penso.
Intanto Lana ci raggiunge e io non sono riuscito a parlare con Jen come avrei voluto.
"Avete finito?" chiede Lana.
"Si, mi do una ritoccatina veloce e sono con voi. Se vuoi venire con me
in roulotte mi fai compagnia" chiaro tentativo da parte di Jen di
evitare che la seguissi ancora.
Mi salutano e s'incamminano alla roulotte.
JEN POV
Finiamo le riprese, e il resto della giornata trascorre tranquilla.
Missione compiuta, sono riuscita ad evitarlo.
A quanto pare Colin se n'è già andato perchè quando monto in macchina, noto che la sua non c'è.
Meglio così.
Arrivata a casa, sono abbastanza stanca. Oggi abbiamo girato per tutto
il giorno, l'unica cosa che voglio adesso è un pò di
relax.
Rimango paralizzata quando lo vedo appoggiato con la schiena sulla porta di casa mia.
"Colin! Cosa ci fai qui? Ti serve qualcosa?" Dico, girando la chiave nella serratura a pochi centimetri da lui.
Si avvicina e mi cinge i fianchi con le mani, in attesa che apra la porta per entrare.
"Per quanto pensi di poter continuare così?" mi chiede
sussurrandomi nell'orecchio. Sento il suo respiro tra i miei capelli.
Entro in casa velocemente e mi allontano da lui di scatto.
"Pensi davvero che io non abbia capito quello che stai facendo?" insiste.
"Ah si? E cosa starei facendo? Sentiamo..."
"Vuoi fingere che non sia successo niente. Ma Jen, qualcosa è
successo. E credo di essere un pessimo attore o un pessimo uomo
perchè io non riesco a fingere così. Non posso andare
avanti come nulla fosse."
"Colin, gli stai dando troppo peso, non credi? Infondo è stato
solo un bacio. Un momento di debolezza." cerco, inutilmente, di
sminuire.
"Jen tu per me sei molto più di un momento di debolezza." Si avvicina, ma io mi allontano di nuovo.
"Ok, vuoi davvero sapere cosa ho cercato di fare per tutto il giorno?"
"Evitarmi."
"Non solo. Ho cercato di autoconvincermi che potevamo fare un passo
indietro, dimenticare tutto, e tornare ad avere il meraviglioso
rapporto che avevamo."
"Amicizia."
"Si. Amicizia, Colin. Perchè tu ed io, prima che rovinassimo
tutto, eravamo ottimi amici, e anche grazie a questo eravamo riusciti a
creare la chimica giusta per i nostri personaggi. Quindi per tutto il
giorno mi sono ripetuta che quel bacio, era stato solo l'ennesimo
sogno. Non la realtà."
"Ennesimo?" Di tutto quello che ho appena detto sembra aver capito solo l'unica parola sfuggita per errore.
Il mio stomaco, si intromette, brontolando.
"Hai fame? Da quanto non mangi?" mi chiede preoccupato.
"Un pò..."
"Ok senti mettiamo tutta questa storia in standby, ma solo per un pò. Adesso che ne dici se mangiamo qualcosa?"
"Ok." Rispondo annuendo.
"Che cos'hai nel frigo?" Dice aprendolo.
"Non molto, temo."
Finiamo per prepararci due sandwich con quello che riusciamo a
raccimolare.
"Perchè non hai risposto al mio messaggio di ieri sera?"
Mi chiede d'un tratto rompendo il silenzio assordante che si era creato mentre cenavamo.
COLIN POV
La vedo alzarsi, senza rispondere alla mia semplice domanda, non capisco dove sia andata. Forse nella sua camera, o in bagno.
Vengo distratto dalla suoneria dei messaggi del mio cellulare.
"Per cadere in tentazione si deve
essere in due, le mie lacrime non sono solo colpa tua. Io sono
colpevole di non essere capace di lasciarti andare."
Mi alzo e vado a cercarla.
La trovo appoggiata al muro del corridoio che conduce nella zona notte della casa.
Ha ancora il cellulare in mano.
Alza lo sguardo.
Mi osserva con i suoi occhioni verdi da cerbiatto.
Senza dire niente mi avvicino.
Le accarezzo piano i lunghi capelli dorati, poi con entrambe le mani le
sfioro le guance, che si colorano e si scaldano al mio tocco.
Lei si lascia avvolgere teneramente, quasi appoggiandosi alle mie mani,
i miei occhi nei suoi, poi io distolgo lo sguardo, noto che anche lei
lo fa.
Le osservo le labbra rosa che dolcemente si schiudono, mi aspettano.
Con una mano scendo sulla schiena, e la spingo contro il mio corpo.
Con il pollice dell'altra mano passo dalla guancia a sfiorarle il labbro inferiore.
Avvicino anche il volto.
Fronte su fronte.
Naso su naso.
I nostri corpi incollati.
I nostri respiri si mescolano.
La sento ansimare.
Gli occhi sono ancora inchiodati, poi iniziamo entrambi a socchiuderli.
Mi avvicino ancora, lentamente.
All'improvviso sento il rumore del cellulare che cade sul
pavimento, mi afferra per il collo e in un secondo la sua bocca
è incollata alla mia.
Angolo dell'Autrice
Ciao a tutti, allora? Cosa ne pensate dei primi quattro capitoli? Vi sta piacendo la fanfiction nata dalla mia povera mente disagiata? Fatemi sapere. Grazie a tutte le persone che stanno recensendo. Mi raccomando continuate a farlo, che a me fa tanto piacere <3 A presto con il quinto capitolo, che qualcosa mi dice sarà particolarmente interessante! #StayTuned!
Sarah_Oncer
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Capitolo 5 *** The first and only time ***
capitolo 5
The First and Only Time
JEN POV
La mia bocca incollata alla sua.
Le nostre lingue si incontrano.
Le nostre mani accarezzano e esplorano i nostri corpi.
I nostri cuori battono all'unisono.
Mi scosto piano dalle sue labbra, rimanendo fronte su fronte.
Riprendiamo a respirare regolarmente. Alzo gli occhi in cerca dei suoi.
"E' un errore." dico in un sussurro.
"Vorrei solo che tu fossi mia."
"E io vorrei che tu fossi solo mio. Ma stiamo sbagliando" distolgo lo sguardo. Fa troppo male.
"Voglio sbagliare con te stanotte."
"Sarà solo per stanotte, sbaglieremo solo stanotte." torno ai
suoi occhi, sono di un blu speciale al riflesso solo della luce
della luna, che arriva da una finestra del corridoio.
Accenna un sorriso e mi bacia, veloce ma con passione.
"Solo stanotte." ripeto,
"La prima e unica volta" aggiungo senza staccare le mie labbra dalle sue.
Riprendiamo a baciarci, senza interruzioni.
Decido di spegnere i pensieri e lasciarmi andare. Avrò tutta la
vita per pentirmi di tutto questo, ma adesso... adesso lo voglio, lo
voglio per me, voglio essere sua e poter fingere solo per questa volta che Colin sia mio.
Le nostre mani ricominciano a muoversi ansiose di scoprire i nostri corpi.
Lo afferro per la t-shirt, e indietreggiando lo trascino nella mia camera da letto. Senza abbandonare la sua bocca.
Raggiungiamo il mio letto e ci fermiamo in piedi.
Gli sfilo la maglia.
Poi lui sfila la mia.
Mi accarezza la schiena nuda. Scende con le mani
a sbottonarmi i jeans. Io resto immobile ad osservare ogni suo gesto,
affascinata dal modo in cui si muove, e dal modo in cui mi tocca, come
fossi un oggetto fragile, i più fragile che abbia mai avuto tra
le mani.
Ad un certo punto si ferma, sembra estasiato e fa un passo indietro.
COLIN POV
Faccio un passo indietro. Ho bisogno di guardarla, anzi ammirarla.
Una visione celestiale ai miei occhi, una Dea.
E' lì immobile davanti a me, con i jeans sbottonati e sopra solo il reggiseno.
I capelli lunghi le scendono sulle spalle. Mi guarda imbarazzata.
Mi avvicino di nuovo.
La bacio. Mi avvolge con le braccia intorno al collo, intensifica il
bacio. Mi accarezza il viso e passa le mani tra i miei capelli.
E' incredibile come un tocco così semplice e delicato possa smuovere in me sensazioni mai provate.
Finiamo di spogliarci. La cospargo di baci sul viso, sul collo, sulle spalle. Scendo nell'incavo del seno.
La guardo neglio occhi e le sorrido, lei ricambia.
Dolcemente la spingo sul letto, continuo a
baciarle ogni centimetro del suo corpo, sfioro con le dita la pelle
candida e morbida.
La sento emettere un gemito, e vibrare quando le accarezzo il ventre e l'interno-coscia.
Torno alla sua bocca, la bacio con tutta la passione che risco a esprimere.
"Ti desidero così tanto, Jen." dico sottovoce tra le sue labbra, prima di unirmi a lei.
Ci lasciamo coccolare da quel momento anche se sappiamo entrambi quanto sia proibito e sbagliato.
Sappiamo bene che domani, per quanto possiamo riprometterci che tutto
tornerà come prima, niente sarà più come prima,
questa notte indimenticabile rimarrà inedelebile nei nostri
pensieri e nei nostri ricordi, forse per sempre.
Ma nonostante questa consapevolezza non possiamo fare a meno l'uno dell'altra.
Soprattutto io non riesco a fare a meno di lei.
Sono io quello che
doveva fermarsi finchè era in tempo, ma dall'attimo in cui
questa donna è entrata nella mia vita, il mio cuore sapeva che
nemmeno tutto il tempo del mondo sarebbe bastato perchè io
facessi la cosa giusta e la lasciassi andare. Presto o tardi avrei
ceduto. E così è stato, cedo a ciò che il mio
cuore vuole da troppo.
Sento che anche se ho cercato di trattenermi da quando l'ho conosciuta, tutto questo probabilmente era inevitabile.
Lo sento in ogni brivido che percorre i nostri corpi quando sono a contatto.
Lo vedo nei miei occhi riflessi nei suoi quando sto per baciarla.
Questo momento era inevitabile.
Lo so che sto facendo un casino, so che ci saranno conseguenze e ancora tante lacrime, e so che sarà solo colpa mia.
E' quasi mattina credo, guardo verso la finestra ed è ancora buio.
Abbiamo fatto l'amore. In un modo così bello, così dolce.
E adesso siami qui nel suo letto, abbracciati. Io indosso soltanto i boxer,
mentre lei si è messa la maglietta con cui mi ha strattonato
fino qua, la mia maglietta.
E' così sexy.
Allungo una mano per prendere il lenzuolo e coprire entrambi, mentre con l'altra mano le accarezzo un braccio e la spalla.
"Vorrei che il tempo potesse fermarsi qui. Io e te. Soltanto io e te." dico piano.
Ma non ricevo nessuna risposta da Jen, forse si è addormentata.
Non riesco a vederle il viso perchè è appogigiato sul mio
petto. Dove all'improvviso però sento umido, e lei si volta. Mi
da le spalle, ma rimane con la testa sul braccio con cui la stavo
abbracciando, afferra dolcemente la mia mano con entrambe le sue e se
l'avvicina al volto.
Oh no, la sento singhiozzare.
Sta piangendo.
Sta piangendo di nuovo per colpa mia.
Io non so che dirle, vorrei esprimere tutto ciò che scaturisce
in me sentirla soffrire così, ma so che ogni parola adesso
sarebbe superflua.
Quindi mi limito ad avvicinarmi di più a lei e ad avvolgerla
anche con l'altro braccio, stringendola a me. Le bacio la nuca e i
capelli.
Ed è così che ci addormentiamo entrambi.
Angolo dell'Autrice:
Amici #Colifer eccomi di nuovo con il quinto capitolo <3 Spero che vi sia piaciuto! :P
Lascaitemi una recensione se vi va, mi fa tanto piacere leggerle <3
Fatemi sapere se preferireste capitoli più lunghi oppure vanno bene anche così.
A presto con il sesto capitolo ;)
Sarah_Oncer
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Capitolo 6 *** The reality can wait ***
capitolo 6
The reality can wait
JEN POV
Sto scendendo dalla macchina. Metto fuori il primo piede. Faccio attenzione a non sgualcire bel vestito che indosso.
Il tappeto rosso mi attende, tante fotografie, telecamere, interviste.
Intravedo già qualche flash dai fotografi che non vogliono
perdersi nemmeno il mio arrivo.
Quindi cerco di rimanere concentrata ed evitare qualche pessima figura.
Devo smettere di scegliere vestiti così lunghi e complicati.
Al
prossimo red carpet indosserò dei jeans, anzi una tuta.
Alzo gli occhi e vedo una mano tesa verso di me.
Naturalmente è Colin, siamo arrivati qui insieme, e da
galantuomo di altri tempi qual è, è venuto ad aprirmi la portiera e adesso mi offre aiuto per uscire dall'auto.
Afferro la mano
e mi alzo in piedi di fronte a lui, che non si sposta e rimane li, a
pochi centimetri da me, per poi annullare la distanza stampandomi un
dolce bacio sulle labbra. All'improvviso io sgrano gli occhi, e in un
secondo ripercorro mentalmente ogni istante passato insieme a lui prima
di raggiungere quell'istante.
Poi di nuovo apro gli occhi, questa volta lentamente.
Mi sveglio.
Sono
nel mio letto, sola, sdraiata su un fianco.
La luce del sole che entra
dalla finestra ha interotto quello che purtroppo era soltanto un sogno.
Era tutto un sogno.
Mi sdraio supina, passo una mano sul viso e tolgo i capelli dalla
fronte, cercando di far maggiore chiarezza nei miei pensieri.
Abbasso lo sguardo e osservo la t-shirt che sto indossando. Allora non
ho sognato anche la notte meravigliosa appena trascorsa?
Mi guardo intorno, ma non c'è alcuna traccia di Colin.
Ma, allora dov'è? Che se ne sia andato senza dire niente?
Per un attimo, un'orribile sensazione percorre il mio corpo e la mia mente.
Ha fatto l'amore con me - o forse per lui si è trattato solo di
sesso - e se ne è andato senza dire niente, è tornato da
Helen, da sua moglie? Anche se solo metaforicamente, dato che lei al momento si trova in Irlanda.
Mai in vita mia ero arrivata a sentirmi così: una puttana.
Sento le lacrime che spingono per essere liberate ancora una volta.
Quando il mio olfatto viene solleticato da un profumo che riconosco immediatamente: Caffè!
Subito anche gli altri miei sensi si svegliano e sento rumori di
stoviglie e sportelli di pensili che si chiudono, provenire dalla
cucina.
Balzo in piedi e corro in scoperta di quello che sta succedendo.
Eccolo li.
Come ho potuto pensare di lui cose tanto orribili? Di nuovo sono io a sentirmi uno schifo nei suoi confronti per averlo fatto.
Intanto Colin è intento a preparare quella che immagino sia la nostra colazione.
Non mi ha sentita arrivare, io istintivamente mi avvicino piano a lui,
che è voltato verso il piano di lavoro della cucina, impegnato a
spalmare qualcosa su delle fette di pane, perfettamente tostate.
Da dietro mi avvinghio a lui, avvolgendolo delicatamente con le braccia
e baciandogli dolcemente la schiena. Lo sento sobbalzare, forse l'ho
spaventato, ma non dice niente. Appoggia davanti a sè quello che
aveva in mano e con uno strofinaccio si pulisce le mani, prima di
afferrare le mie e portarsele alla bocca per baciarle.
Poi si volta verso di me e mi cinge i fianchi, stringendomi a sè.
"Buongiorno mia principessa." sussurra tra i miei capelli prima di
lasciare un'altro tenero bacio sulla guancia, che sento infiammarsi
anche per quel delicato contatto.
"Buongiorno mio pirata." rispondo io, accennando un sorriso e alzando il volto per stampargli un bacio sulle labbra.
Mi soffermo in quella posizione, come in attesa della sua prossima mossa, lo guardo negli occhi.
Lui ricambia lo sguardo, poi chiude gli occhi, mi abbraccia e mi bacia, appassionatamente e dolcemente allo stesso tempo.
Ci stacchiamo solo perchè i nostri polmoni richiedono ossigeno.
Mi scosto di poco, giusto per poterlo guardare meglio.
Gli accarezzo le spalle, notando che indossa un'altra maglietta. E solo
ora mi rendo conto di indossare ancora io quella di ieri sera, anzi di
indossare solo la sua maglietta.
"Tranquilla non sono uscito nudo. Questa era nella mia macchina." risponde alla mia domanda
inespressa.
"Uscito?" Effettivamente in casa non c'era niente fino a ieri.
"Hai fatto la spesa?" Aggiungo. Sciolgo l'abbraccio incredula, per
andare ad aprire il frigorifero, che adesso è finalmente pieno.
"Con cosa credi che avrei potuto prepararti la colazione?"
"Perchè non mi hai svegliata quando ti sei alzato?"
"Semplicemente perchè dormivi così beatamente che non
osato farlo. Anzi a dire il vero ho provato a chiamarti un paio di
volte ma ti sei girata dall'altra parte e quindi ho dedotto che avresti
preferito continuare a dormire."
"Ah." riesco a dire ancora stupita da quel semplice gesto.
"E poi hai rovinato tutto."
"Cosa? Perchè avrei rovinato tutto? Che cosa ho fatto?"
"Avrei voluto portarti la colazione a letto... ma sei già qui."
"Senti... lo sai che non dovremmo continuare... Col non possiamo."
"No." Mi zittisce, si avvicina di nuovo a me e afferrandomi con un
braccio da dietro la vita, appoggia delicatamente l'indice sulle mie
labbra, prima di lasciarci anche un piccolo bacio a stampo.
"Non
cominciare, non rovinare questo momento. Godiamoci ancora qualche ora.
Non sono ancora pronto a tornare alla realtà." aggiunge facendo
labbrino. Sembra un bambino che non vuole andare via troppo presto dal
parco giochi.
Mi lascio intenerire da quei meravigliosi occhi che mi
supplicano, gli accarezzo una guancia e gli sorrido, rassegnata.
Di nuovo quell'espressione da bambino sul suo volto, ma adesso sorride come un bambino felice la mattina di Natale.
Mi bacia ancora, e provo una strana sensazione, sensazione di
quotidiano, di familiare. Le mie labbra conoscevano già le sue ma adesso
è tutto diverso. Non sono Emma, e lui non è Killian. Siamo
semplicemente e per una volta sinceramente, noi stessi.
Facciamo colazione seduti sul divano. Tranquilli, ci concediamo ancora
un pò di tempo prima di riazionare i pensieri. Mentre mangiamo,
parliamo come al solito del più e del meno. Dei nostri amici,
dei nostri colleghi, dei nostri fan e naturalmente di lavoro, dei
nostri personaggi, delle scene che dobbiamo girare questo pomeriggio.
E' un'immagine già vista, siamo già stati così, ma
qualcosa è già cambiato. L'atteggiamento di Colin nei
miei confronti è diverso. Di tanto mi accarezza le mani, i
capelli, mi sorride. Sembriamo una coppia. Mi viene
il nodo alla gola a questo pensiero, c o p p i a.
No, io e Colin non
saremo mai una coppia, lui ed Helen lo sono. Noi al massimo siamo
soltanto i Captain Swan, come ci chiamano i nostri fan, questa è
l'unica coppia a cui possiamo dare i nostri volti.
"Un penny per i tuoi pensieri"
La sua voce mi riporta alla realtà.
"Pensavo che forse è arrivato il momento di andare a mettermi
qualcosa addosso." Gli faccio notare che sto indossando ancora soltanto
la sua maglietta.
Mi attira a se afferrandomi dalla t-shirt
"Questa è mia."
"Già.." dico innocentemente.
"Forse dovrei riprendermela" capisco la sua allusione e rimango in silenzio.
Si avventa sulle mie labbra, inizia a baciarmi con frenesia come se la
sua vita dipendesse da questo bacio. Come se il mio respiro potesse
essere la boccata d'ossigeno di cui i suoi polmoni hanno disperato
bisogno. Con una mano inizia ad accarezzarmi una coscia, nuda. La mia
pelle freme al suo passaggio.
Afferra con entrambe le mani la maglietta, con l'intento di togliermela.
Ma io lo fermo, riportando in basso le sue mani con le mie.
"No Col. Fermati."
"Non voglio fermarmi Jen. Non posso."
"Ma devi farlo, lo sai. Avevamo promesso che si sarebbe trattato di un unica volta. Non possiamo di nuovo."
"Io non ho promesso e nemmeno tu."
Lo guardo severa " Sai che quello di stanotte non potrà ripetersi."
"Quella di stanotte è stata la prima volta, questa sarà l'ultima."
Faccio cenno di no con la testa.
"L'ultima." ripete.
"L'ultima." gli faccio eco.
Gli libero le mani e lui finalmente mi sfila la sua maglietta.
Riprende a baciarmi e io mi lascio scivolare sotto di lui, sdariata sul divano.
Il mio corpo e la mia pelle ringraziano la mia incoscienza.
COLIN POV
Dopo aver di nuovo fatto l'amore e
aver passato un pò di tempo accocolati, Jen decide di andare a
farsi una doccia veloce.
Sono tentato di raggiungerla, ma credo che sia meglio lasciarle i suoi spazi.
Quindi mi limito a rivestirmi, e rimango seduto sul divano ad aspettarla.
Prendo il cellullare e faccio un giro su twitter, mi limito a
ritwittare un paio di post sulle notizie della quinta stagione in
arrivo.
Principalmente interviste uscite dopo il comic-con di San Diego.
Se penso a quante cose sono cambiate da quei giorni, diventano lontani anni luce.
Anche se in cuor mio so che questo non è stato del tutto improvvisato.
Non sono riuscito a cogliere il momento giusto, altrimenti avrei voluto
parlarle già quando eravamo nell'albergo di San Diego.
Ma le giornate sono state completamente riempite da interviste, servizi
fotografici, firme degli autografi e chiaramente a fine giornata
eravamo troppo stanchi per poter affrontare qualsiasi argomento. Oltre
questo, era presente buona parte del cast e quindi rimanere soli
è stato impossibile.
Mi sono trattenuto con lei così a lungo che ormai ci ho fatto l'abitudine a rimandare quando farmi avanti.
Mi dicevo le devi parlare, oggi è il giorno giusto. Ma ogni volta il mio buonsenso riusciva a prevalere sui sentimenti. Fino a ieri.
Helen è una donna fantastica e le vorrò bene per sempre.
E' sempre stata parte della mia vita. E' sempre stata la mia migliore
amica e adesso è la madre del mio piccolo Evan. Ma a questo
punto non sono più sicuro che scegliere di continuare a stare
con lei abbia senso, vista la situazione in cui siamo.
"Ehi! Sono pronta. Andiamo? Ehi...Col! Andiamo?"
Mi risveglio da quei malinconici pensieri. Mi alzo e le sorrido
semplicemente. Recuperiamo le nostre cose e ci accingiamo ad uscire da
casa sua.
"Senti.. forse è meglio che io venga a Stevenson con la mia auto."
"No, Jen.. perchè? Non è certo la prima volta che arriviamo insieme sul set?"
"Si, lo so.. ma tu termini prima le riprese oggi, non abbiamo
nemmeno molte scene insieme per cui non mi sembra necessario che tu
debba stare lì ad aspettarmi."
"Già, ok. Come vuoi." Si avvicina e mi da un leggero quanto freddo bacio sulla
guancia. Dopodicè si avvicina alla sua auto. Mi fa un cenno
di saluto con la mano
"Ci vediamo la!" Si infila gli occhiali da sole, monta in macchina e se
ne va. Ricambio il saluto con la mano e faccio lo stesso.
Non mi aspettavo di andarcene insieme e camminare mano nella mano
appena arrivati sul set, ma non credevo che sarebbe stata così
fredda dopo stanotte e dopo questa mattina. E adesso dovremo veramente
proseguire nelle nostre vite come se niente fosse? Io non sono sicuro
di poterlo fare, ma prometto che ci proverò, approfittando che
questa settimana non dovremmo incrociarci molto.
Due settimane dopo:
JEN POV
Queste
settimane sono trascorse torturandomi ogni secondo. Ho inalzato muri
metaforici e stavolta nessuno è riuscito a buttarli
giù, nemmeno Colin. Ha tentato svariate volte di avvicinarsi a
me, ma fortunatamente sono riuscita a tenerlo alla giusta distanza. Mi
spezza il cuore doverlo fare, ma è la cosa giusta.
Questi giorni abbiamo avuto riprese per lo più separatamente. Io
avevo da girare scene con Robert e Amy e lui con gli altri quindi sono
stata avvantaggiata.
Nei prossimi invece faremo una pausa quindi...
potrò evitare davvero anche di incontrarlo.
Mi trovo ancora nella mia roulotte ho girato un pò di scene da
Dark Swan e i ragazzi dello staff mi hanno aiutata a struccarmi, ma
adesso dopo una giornata con tutto quel trucco ho proprio bisogno di
una doccia prima di fare ritorno a casa.
Mi vesto velocemente, e lascio i capelli bagnati.
Prendo il mio cellulare per controllare l'ora e se ho ricevuto
qualcosa. Un rumore mi distoglie da quel momento di rara
tranquillità. Qualcuno sta bussando alla porta della rouotte.
Distrattamente e istintivamente apro, senza chiedere chi fosse.
Spalanco gli occhi vedendo l'ultima persona che avrei voluto che si presentasse qui e adesso.
Senza essere invitato, Colin entra.
Angolo dell'autrice:
Chiedo umilmente perdono per la lunga attesa!!!
Ho avuto problemi con il mio pc, e attualmente è fuori uso,
infatti adesso scrivo da un computer preso in prestito. Spero che il
sesto capitolo vi sia piaciuto, non è molto lungo, ma non volevo
farvi aspettare ulteriormente. Mi metto subito a scrivere anche il
settimo, sperando di aggiornare a breve.
Grazie a tutti quelli che leggono, lasciate un commento se vi va che a me fa tanto piacere leggerli.
Sarah_Oncer
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Capitolo 7 *** Love is a ghost you can’t control ***
capitolo 7
Love is a ghost you can’t control
COLIN POV
Raccolgo tutto il mio coraggio per decidermi e raggiungere la roulotte di Jen.
Faccio un lungo respiro e infine riesco a bussare alla porta.
Non tarda molto ad aprire. Cerco di non far caso al fatto che spalanca
gli occhi, visibilmente infastidita da questa mia improvvisata, entro senza
aspettare che sia lei a chiedermelo.
"Colin che ci fai qui? Credevo che te ne fossi già andato a casa ormai."
"Stavo per farlo, poi ho visto la luce accesa e..."
"E?"
"Mi manchi Jen. Avevo semplicemente voglia di vederti, perchè mi manchi."
"Colin..."
"Non fraintendermi, mi manca il rapporto semplice che avevamo, passare
il tempo insieme come abbiamo sempre fatto, mi manca parlare con te,
scherzare con te, divertirmi con te."
Le parole escono da sole, senza controllo.
Lei rimane in silenzio,
accenna un sorriso. So di averla sorpresa, io stesso lo sono. Non avevo
idea di cosa le avrei detto una volta entrato.
"Anche tu mi manchi Colin, non sai quanto..." si avvicina di qualche passo.
Riesco a percepire il profumo di vaniglia dai suoi capelli ancora bagnati.
"Però sai che le cose sono un pò complicate tra di noi ora,
io non riesco semplicemente a tornare a quelli che eravamo, non so se
sarò mai in grado di farlo. E mi odio per questo."
"Jen... è me che dovresti odiare, non te stessa. Tutta questa
situazione è colpa mia. Spero tanto che un giorno tu potrai
perdonarmi per..."
"Per essermi innamorata di uomo sposato?"
Rimango senza parole. Mi avvicino, cerco di annullare la poca distanza rimasta, ho così tanta voglia di baciarla.
Le accarezzo i capelli umidi che le scendono sulle spalle, avvicino il
mio volto lentamente al suo, sento il suo respiro accellerare insieme ai battiti dei nostri cuori.
"Credevo che sentissi la mancanza della nostra amicizia." Distolgo lo sguardo dalle sue labbra, e mi allontano dal suo viso, di poco.
"Ed è così Jen, mi manca tutto di te, di noi."
"Non esisterà mai alcun noi, e tu lo sai Col."
Cerco di ignorare la sua risposta.
"Mi manca la nostra amicizia, si. Questo non significa che io non senta la mancanza della tua pelle..."
Sussurro, accarezzandole lentamente un braccio.
"... il tuo corpo..." le sfioro un fianco, e la sento sussultare al mio tocco.
".. la tua bocca..." tornando molto vicino, disegno il profilo delle sue labbra con l'indice.
Senza staccare i miei occhi dai suoi, finalmente la bacio. Un bacio delicato e breve.
".... non significa che non abbia voglia di fare l'amore con te, proprio adesso, qui, nella tua roulotte." riprendo.
Lei fa un lungo sospiro, come se per tutto il tempo avesse trattenuto il fiato.
"Ti prego Colin, non continuare. Fermati."
Appoggia le sue mani sul mio petto, poi lentamente le fa salire
dietro al mio collo, stringendomi infine un abbraccio inaspettato.
A
mia volta la stringo a me. Non so quanto tempo stia passando, ma a me
sembra un istante interminabile e vorrei davvero che potesse esserlo,
interminabile. Ma all'improvviso lei scioglie l'abbraccio,
indietreggia. Una mano è ancora sulla mia spalla, mentre con
l'altra cerca di scacciare una lacrima che non posso non notare. Per l'ennesima volta sta piangendo a causa mia. Mi
viene il nodo alla gola a questo pensiero. Non posso far altro che
sentirmi un lurido verme, nei suoi confronti e nei confronti della mia
famiglia. Mai avrei creduto di potermi trasformare in qesto tipo
d'uomo. Mai!
Le prendo quella mano e bacio il dorso, come se potessi aiutarla a cacciare il dolore che le ho provocato ancora.
"Scusami Jen, sono uno stupido. Non ho alcun diritto di presentarmi qui
e comportarmi così." dico allontandomi da lei di un paio di
passi "E' che ho una tale confusione in testa. L'ultima cosa che vorrei
è ferirti o ferire..."
"Helen!" Mi precede, probabilmete rendendosi conto che io non sono in
grado di pronunciare il nome di mia moglie proprio adesso.
Mi limito a
rispondere con un cenno della testa.
"So che non vuoi, Colin. Ma è quello che stai facendo. Tu sei
confuso, e lo capisco. Ma quando mi sei vicino, non fai che confondere
anche me. Sono riuscita a starti lontana per due settimane, e per
quanto mi facesse male, sapevo che era la cosa giusta, e credevo di
aver fatto qualche passo avanti. Poi arrivi qui, mi guardi, mi tocchi
ed in un secondo tutto torna al punto di partenza."
"E se ci provassimo?" Non riesco a credere nemmeno io a ciò che sto per dire "A stare insieme?" Jen sgana gli occhi.
"Ma che stai dicendo? Sei impazzito? Ti ricordo ancora una volta, dato
che sembra che tu lo abbia dimentcato, che in Irlanda hai una famiglia.
Io non voglio essere la tua amante!"
"Non ti sto chiedendo di essere la mia amante, e mai lo farei!"
"E allora come ti viene in mente di chiedermi una cosa simile? Come
potrei stare con te, sapendo che hai una moglie?" Il tono della voce di
Jen inizia ad essere leggermente alterato.
"Dato che non riusciamo a stare lontani l'uno dall'altra..."
"Io ci stavo riuscendo perfettamente, prima di stasera! Ho capito dove
vuoi arrivare. Vuoi che proviamo a stare insieme, dimenticandoci
davvero che sei un uomo impegnato. Vuoi capire se vale la pena rovinare
il tuo matrimonio per me." Dice indicando se stessa con un gesto della
mano.
"Se non sapessi che tu vali la pena, Jen... non avrei mai osato sfiorarti.
Nemmeno una volta!" non dice niente, deglutisce e stringe i denti,
credo stia trattenendo le lacrime.
"Quello che avrei voluto è semplicemente passare del tempo insieme, prima che io torni in Irlanda tra qualche giorno."
"Non sapevo che tornassi in Irlanda durante la pausa."
"Dal momento che mi hai ignorato per due settimane fuori dal set,
è logico che tu non lo sapessi. Si, andrò io là, per
stare un pò con mio figlio."
Jen accenna un sorriso triste. "E con tua moglie..."
"Passare del tempo con lei credo che mi aiuterà a fare chiarezza
e a capire come comportarmi, mi serve del tempo per fare le cose per
bene. Ti giuro che io non voglio prendere in giro nessuno. Quello che
provo per te Jen è qualcosa che va al di là di qualsiasi
sentimento abbia mai provato in vita mia." inizio ad avvicinarmi alla
porta, arrendendomi.
"Me ne vado. Ti lascio in pace. Ci vedremo tra 10 giorni." mi volto e
quando sto per uscire mi sento improvvisamente afferrare una mano.
Senza dire niente Jen mi tira a se e mi bacia.
Non riesco a credere che sia stata lei questa volta a farlo ma intendo godermi pienamente questo momento.
Passa le mani tra i miei capelli, e mi spinge ancora verso di
sè, intensificando il bacio. Poi lentamente scende con le dita a
sbottonarmi la camicia. Continuando a baciarmi con una passione che
ancora non conoscevo. Mi prende il labbro inferiore tra i denti, e poi
la sua lingua torna a cercare la mia. Il mio corpo è in fiamme.
Quando arriva all'ultimo bottone, slaccia anche la cintura e i
pantaloni, poi torna su accarezzandomi l'addome con la mano. Si stacca
dalle mie labbra e mentre io riprendo fiato, lei mi lascia piccoli baci
sul collo e sul torace.
Poi si ferma e mi guarda negli occhi.
Sembra
che stia aspettando che io reagisca.
Credo sia arrivato il mio turno.
Adesso sono io che mi avvento sulla sua bocca, il suo viso, il suo
collo. Intanto le slaccio i jeans e le sfilo la maglietta.
Una volta nudi entrambi, lei mi guida a sedermi sul divanetto della roulotte.
Ha lei le redini del gioco.
JEN POV
Stupida Jennifer! hai ceduto di nuovo al fascino irlandese!
E' successo ancora, abbiamo
fatto di nuovo l'amore.
Ho spento ogni tipo di inibizione lasciandomi
travolgere completamente dalla passione.
Siamo ancora qui sdraiati
stretti stretti sul divanetto della mia roulotte, nudi.
Le nostre gambe
intrecciate, la mia testa appoggiata sul suo petto, lui intanto mi
accarezza i capelli e ogni tanto lo sento lasciare qualche bacio.
E' un
momento così dolce e così naturale, che mi spaventa a
morte.
Dove ci porterà tutto questo? Riusciremo ad avere un lieto fine
ad un certo punto o ci siamo spinti già troppo oltre e adesso le
cose non faranno altro che peggiorare?
I miei pensieri vengono interrotti dal suono del cellullare di Colin, credo gli sia arrivato un messaggio.
"Non guardi chi è?" gli chiedo.
"Potrò farlo più tardi, adesso voglio rimanere ancora un
pò così" Mentre lo dice mi stringe ancora di più a
sè e con una mano mi alza delicatamente il mento avvicinado il mio viso al suo, per
guardarmi un istante negli occhi e baciarmi. Io lo ricambio, poi sorridendo mi
sposto e mi sdraio sopra di lui.
Lo bacio, lo bacio ancora e ancora. Insaziabili, senza quasi rendercene conto stiamo di nuovo facendo l'amore.
Si è fatta mattina, mi sveglio ancora accocolata a Colin. E' una
sensazione così speciale. Mi sento privilegiata ad avere l'onore
di osservarlo dormire. E' talmente bello. Profuma di buono.
Con una mano gli accarezzo il petto, raggiungo il collo e il viso.
Accenna un sorriso e socchiude gli occchi, sogghignando.
"Ehi."
"Ehi." ripeto, anch'io sorridendo prima di stampargli un bacio veloce sulle labbra.
"Come fai ad essere così bella appena sveglia?"
"Stai flirtando con me pirata?"
"Forse. Ma dato che sei tra le mie braccia nuda, direi che sono già stato fortunato." Preferisco ignorare questo suo commento.
"E' giorno, non so se lo hai notato. Forse dovremmo guardare che ore sono e pensare di tornare a casa, non credi?"
"No, no.. non voglio!" Risponde con voce da bambino capriccioso.
Io intanto mi alzo e mi siedo, cercando di fargli fare lo stesso tirandolo per un braccio.
"Che guastafeste sei signorina Morrison!".
Alla fine si arrende, ci alziamo entrambi e recuperiamo in nostri vestiti sparsi sul pavimento della roulotte.
Noto che lui sta controllando il cellulare, probabilmente sta leggendo
il messaggio che ha ricevuto ieri sera. Mi sembra stia sorridendo.
Muoio dalla curiosità.
"Tutto ok?" chiedo, cercando di non farglielo notare.
"Assolutamente si! E' Christina.... Perri, ci ha invitati stasera al suo concerto."
"Ci?" stupita, sottolineo il plurale.
"Mi sta supplicando di portare
anche te, e chiunque del cast voglia venire, ma in particolare vorrebbe
conoscere te! E' una tua fan e naturalmente shippa Captain Swan."
"Come potrebbe non farlo...?" sorrido ma non riesco a non far trasparire la mia ansia "Credi che sia il caso?"
"Certo, perchè no? Ci farà bene un pò di svago per iniziare questa pausa."
"Si ma..."
Si avvicina a me e mi prende le mani fra le sue baciandole dolcemente.
"Dai, non farti pregare. Sarà bello poter passare del tempo
insieme in un ambiente neutrale. Lo chiederò anche a Liam, Lana
e gli altri."
"Non lo so Col... Non sarà strano?"
"Non lo sarà."
Non mi sembrava il momento per presentarci insieme ad un evento
pubblico, ho cercato di evitarlo, giuro che ho provato ad insistere, ma
Colin è riuscito a convincermi.
Come faccia ad ottenere da me tutto quello che vuole ancora non lo so.
Odio sentirmi così debole di fronte ai suoi occhi color del mare.
Sul posto troviamo gran parte dei nostri colleghi. Naturalmente a
nessuno di loro sembra una cosa strana vederci arrivare
insieme, essendo io e Colin buoni amici da sempre.
La serata trascorre molto tranquilla, scattiamo selfie con i fan che ci riconoscono, scheziamo, ci divertiamo.
Adoro le canzoni di Christina Perri e la sua voce.
"Ti stai divertendo?" Mi sussurra all'orecchio Colin.
"Moltissimo."
"Hai visto che non è affatto strano, possiamo stare insieme anche nei luoghi pubblici."
"Grazie per avermi convinta." Sinceramente avevo davvero bisogno di un
pò di svago. Lui mi risponde con dolce sorriso. Siamo molto
vicini, in mezzo alla folla, abbassando lo sguardo, noto che sembra
tentato a prendermi la mano.
Mi sfiora le dita...
"Voglio dedicare la prossima canzone ai Captain Swan."
La voce di Christina e le urla dei fan, ci interrompono.
Inevitabilmente le nostre mani tornano ad allontanarsi, ma ci lanciamo un'occhiata e iniziamo entrambi a ridere.
Non posso crederci che ci abbia appena dedicato questa canzone. O meglio, che l'abbia dedicata ai nostri personaggi.
"Cavolo è davvero una nostra fan, allora?"
"Assolutamente si. Questa canzone è quella del viedo-clip..."
"Dove ci sei tu, lo so." Mi sorride.
Rimaniamo in silenzio, ascoltando "The words", la nostra canzone.
Le parole riescono a scaturire strane sensazioni in entrambi, forse anche un pò fastidiose.
Sappiamo che la dedica è per Emma e Killian, ma come possiamo ignorare ciò che proviamo noi davvero?
Istintivamente, di tanto in tanto, voltiamo lo sguardo l'uno verso l'altra, ed i nostri occhi si incontrano.
Anche i suoi sembrano tristi quanto i miei.
".... Love is a ghost you can’t control..."
(L'amore è un fantasma che non puoi controllare)
https://www.youtube.com/watch?v=B9tc9R_Y3FY&feature=youtu.be
Angolo dell'autrice:
Eccomi tornata con il settimo capitolo. Spero tanto che vi sia piaciuto <3
Non sono molto sicura se gli eventi citati siano completamente calzanti
con i tempi reali in cui sono avvenuti, ma per la fan fiction faremo
finta che lo siano, ok? lol ;)
Lasciate un commento per farmi sapere se questo capitolo e la storia un pò disagiata vi sta piacendo.
Spero di riuscire a tornare il prima possibile con il capitolo 8.
Baci
Sarah_Oncer
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Capitolo 8 *** She's the light in all my darkness of confusion ***
capitolo 8
She's the light in all my darkness of confusion
Jen Pov
Il ritorno verso casa è silenzioso. Nell'auto di Colin
riecheggia soltanto la musica piacevole proveniente dall'autoradio.
Il luogo del concerto non è molto distante da casa mia, ma il tragitto sembra non giungere mai al punto di arrivo.
Vorrei dire qualcosa. Qualsiasi cosa. Proverei con una battuta, oppure
dovrei dire qualcosa di serio.
Ma le parole non escono. Non ho la forza
di affrontare nessun argometo. Non voglio pensare a niente.
Non voglio
pensare a tutto quello che è accaduto, e soprattutto a quello
che accadrà.
Tra poco dovrò salutare Colin, consapevole
del fatto che devo lasciarlo andare, perchè la sua famglia lo
aspetta a casa, in Irlanda.
Vedere sua moglie e suo figlio è
ciò di cui ha bisogno per capire davvero quello che vuole.
Dentro di me so che non posso nemmeno illudermi di far parte ancora
della sua vita in un ruolo differente da quello che ho ricoperto in
questi anni, dovrò ancora una volta farmi da parte, ed essere
per Colin solo una collega e se lui lo vorrà una buona amica.
Sono
così stanca di soffrire...
"Eccoci arrivati." Dice schiarendosi la voce, riportandomi alla realtà.
Sorrido e spero non si renda conto di quanto il mio sorriso sia forzato. Mi avvicino allo sportello per scendere.
"Buon rientro in Irlanda." Alzo a pena lo sguardo, sperando di non dover incontrare i suoi occhi.
"Ehi.. aspetta." Mi ferma, afferrandomi una mano delicatamente.
"No, Colin. Basta. Prendiamo la scorsa notte e questa serata come un addio. Lasciamo perdere."
"Ma Jen.."
Lascio andare la sua mano e scendo dalla macchina, mi dirigo alla porta quasi correndo, e senza voltarmi indietro entro in casa.
Chiudo velocemente la porta, non posso permettergli di fermarmi, o di
convincermi in alcun modo a passare insieme un'altra notte.
Staremo
distanti per quasi due settimane, questo farà bene ad entrambi,
cercando di auto-convincermi che questa sia la cosa giusta da fare,
scivolo a terra piangendo, singhiozzando.
10 giorni dopo
Questi 10 giorni sono passati così lentamente, sembrava
non arrivare mai il momento per tornare sul set, ma chi voglio prendere
in giro? Il momento per rivedere Colin.
Mi sono sentita come una tossico-dipendente, in astinenza della
sua droga preferita. Colin è la mia droga preferita.
Fortunatamente le mie amiche e la mia famiglia sono riuscite a
distrarmi un pò con la loro compagnia. Ma in ogni momento di
solitudine, non pensare a lui è stato davvero difficile. Oggi
torniamo a lavorare e per quanto voglia fingere indifferenza, il
mio cuore impazzisce all'idea di vederlo e allo stesso tempo si spezza.
Sono seduta in auto, nel parcheggio riservato agli attori. Aspetto,
perdo tempo, cercando di proposito di arrivare in ritardo. Così non
ci sarà il tempo per incontri furtivi nelle nostre roulotte e
nemmeno per parlare, se non di lavoro.
Quando arrivo sono già tutti pronti per girare le scene
ambientate nel castello a Camelot.
"Eccomi, sono pronta. Scusate il ritardo." Accenno un sorriso dispiaciuto.
Adam e Eddy mi lanciano un'occhiataccia, probabilmente stavano
aspettando solo me per iniziare, e questo significa che... si eccolo.
Colin mi sta fissando, è in piedi di fianco al letto. Vado verso di lui
per posizionarmi dove e come stabilito dal copione.
Quando mi avvicino, lui
deglutisce, sembra imbarazzato, ma fortunatamente è un
professionista e non dice niente.
Mi sdraio sul letto, lui si siede vicino a me ed io istintivamente
afferro l'uncino. Devo fingere di essere particolarmente provata
dall'oscurità e da Rumple che tortura psicologicamente
Emma. La mia parte è facile: devo
starmene sdraiata sul letto mentre gli altri parlano, il mio attuale
stato d'animo potrà essermi d'aiuto per l'interpretazione, magari
fossero
tutte così.
Terminiamo la nostra parte molto velocemente. Io, Colin e Jared usciamo
di scena, lasciando continuare gli altri con le loro battute.
Rimaniamo in disparte, disponibili in caso che ci chiamino a ripetere o che agli autori venga voglia di aggiungere altro.
"Torno subito." e Jared se ne va lasciandoci soli. Ma si sono messi d'accordo? No!! Jared torna qui! Ti prego!!
Abbasso lo sguardo, cercando di evitare il suo. Fissare le mie scarpe sembra essere l'idea migliore.
"Ti ho chiamata."
Non rispondo, continuo a fissare le mie scarpe.
"Sono tornato in Canada da due giorni. Ti ho chiamata, diverse volte e
ti ho scritto diversi messaggi. Non hai mai risposto. Nemmeno una
volta. Jen? Non puoi ignorarmi per sempre, lavoriamo insieme."
"Quando vorrai parlare di lavoro, ti ascolterò. Vado a cercare
Jared, Adam sta facendo cenno di ritornare." Mento, Adam non credo si
sia nemmeno accorto che siamo ancora qui. Approfitto della distrazione
di Colin e me ne vado in direzione della mia roulotte.
Accidenti! Mi sta già rincorrendo, accelero inutilmente il passo, e Colin mi raggiunge.
"Ti è andata male, hanno finito la scena e stanno andando tutti in pausa."
"Ah, avrò capito male, allora. Vado a cambiarmi..."
"Dato che vuoi parlare con me soltanto di lavoro, hai dato un'occhiata allo script di domani?"
No, non l'ho fatto. Effettivamente ho riletto solo quello di oggi e mi
sono sentita sollevata dal fatto che per noi non ci fosse molto da fare.
"Certo che si." Mento di nuovo.
"Sei troppo tranquilla, qualcosa mi dice che non hai idea di cosa dobbiamo fare io e te domani."
Beccata!
Eddy sta venendo verso di noi, quindi resto in silenzio.
"Ragazzi, oggi voi due vi lasciamo tranquilli, avete solo un paio di
scene semplici da girare, ma domani vi voglio particolarmente in forma.
Non mi ricordo, ma spero che vi piacciano i cavalli!" Annuisco,
fingendo di capire cosa intendesse.
Lascio Colin ed Eddy a discutere di alcuni dettagli e con la scusa del
ritocco al trucco, me la svigno nella mia roulotte, la prima cosa che
faccio è cercare il copione di domani per rinfrescarmi la
memoria. Momenti molto romantici per Emma e Hook, a quanto pare. Come
farò a rimanere ancora impassibile e professionale sentendo
quelle belle parole pronunciate dalla voce di Colin? Anche se sono
parole per Emma, anche Jen sarà lì. Continuo a sfogliare
le pagine del copione. Perfetto, dopo un giro a cavallo ci
sarà un fantastico bacio, in un bellissimo prato pieno di fiori.
L'ideale per la situazione in cui siamo attualmente io e Colin.
Intanto terminiamo le riprese della giornata, girando prima insieme a Bobby in versione Rumple e dopo di nuovo con Jared.
Fortunatamente sono riuscita ad essere impassibile, e soprattutto professionale, quando io e Colin ci siamo dovuti abbracciare.
Saluto tutti e raggiungo di nuovo la mia roulotte. Voglio andarmene a
casa il prima possibile quindi mi cambio velocemente, ma forse non
abbastanza.
Sento bussare.
Non rispondo, già so che è lui. Magari pensa che me ne sia già andata.
"Avanti Jen. Voglio solo che parliamo. So che ci sei, vedo la luce accesa."
Dannazione! La luce! Non ci avevo pensato. :-)
Non ho altra scelta. Apro la porta.
Colin Pov
Finalmente la porta si apre.
Jen si fa da parte per lasciarmi entrare e la vedo mordersi il labbro e sfuggire al mio sguardo. Quanto vorrei essere io a morderle quel labbro. Scuoto la testa per sfuggire a quella fulminea fantasia.
"Ho letto il copione. Quindi domani si va a cavallo e poi un'altra
scena in un prato di fiori... Sembra che quest'episodio prenderà
una piega interessante, credo che i fan dei Captain Swan saranno
davvero molto felici..."
"Davvero Jen? Non ci vediamo da 10 giorni e tu vuoi davvero parlare solo di lavoro?"
Stava parlando a raffica, ma io interrompo la sua parlantina, cosa m'importa adesso dell'episodio.
"Non mi sembra che ci siano altri argomenti di cui possiamo parlare."
"Non vuoi sapere com'è andata in Irlanda?"
"Ah certo. Come sta Evan? Chissà com'è cresciuto!"
"Sta bene e si è cresciuto molto." Lei accenna un sorriso.
"Abbiamo finito con i convenevoli e le frasi di circostanza? Possiamo
parlare sul serio adesso?" Aggiungo, irritato dalla strana situazione.
"Credo di non volerlo sapere com'è andata. Non sono ancora pronta." Dice, questa volta mostrandosi sincera.
"Mi sei mancata." Mi avvicino, lei fa un passo indietro, ma io le prendo le mani e la tiro a me.
Le accarezzo i capelli, lei non dice niente, mi guarda negli occhi, con sguardo vulnerabile.
"Sono stati i 10 giorni più lunghi della mia vita. Ecco
com'è andata. Ho pensato sempre a te, Jen." Ancora silenzio.
Avvicino il viso al suo, mi sono mancati così tanto i suoi baci,
ma mi aspetto che lei mi respinga, quindi mi muovo con cautela.
Lentamente le mie labbra sfiorano le sue.
"Ehi, Jen volevo chiederti..."
Un ticchettio ed una voce proveniente dalla porta, che abbiamo
sbadatamente lasciato aperta, ci fa schizzare via l'uno dall'altra.
"Oops, scusate. Già che sei qui anche tu
Colin, lo chiedo anche a te, avete voglia di andare a mangiare
qualcosa tutti insieme, prima di tornare a casa? Continuerete domani... a provare..." Dice Josh,
palesemente imbarazzato. E' evidente che ha visto e capito quello che
stava succedendo.
"Mi sembra un ottima idea." Jen afferra al volo la sua borsa e esce
dalla roulotte. Fa cenno di uscire anche noi, così può
chiudere a chiave.
"Dove andiamo? Avete già deciso?" Chiedo, rassegnato ma senza mostrarmi troppo contrariato.
"Ad un nuovo pub che hanno aperto recentemente vicino Stevenson. Tu e Jen potete venire in macchina con noi,
poi vi accompagniamo a recuperare le vostre auto più tardi."
Arriviamo al pub in poco tempo, effettivamente è molto vicino a
Stevenson. Durante il tragitto, Jen
si è seduta dietro insieme a Ginny e abbiamo parlato del
più e del meno. Di Evan, di Oliver e delle scene girate oggi.
Vorrei capire cosa ha davvero visto Josh poco fa, ma è evidente
che non è il momento giusto per capirlo.
Anche gli altri sono arrivati. Ci sono quasi tutti quelli presenti oggi
alle riprese. La serata trascorre molto serenamente. Jen è stata
ben attenta a sedersi il più lontano possibile da me. Quando
abbiamo finito di mangiare, decido di andare fuori a prendere una
boccata d'aria fresca, ne ho decisamente bisogno.
"Ehi aspetta, Colin!"
Josh mi raggiunge sulla porta, porgendomi una birra.
"Ah grazie, amico."
Usciamo, ci appoggiamo ad un muretto all'esterno del locale ed iniziamo a sorseggiare le nostre birre.
"Allora mi vuoi raccontare qualcosa tu, o continuiamo entrambi a far
finta di niente?" Prevedevo che mi avrebbe detto una cosa simile, ma
è ugualmente difficile rispondere. Finora non ho mai parlato a
nessuno di quello che sta succedendo con Jen, se non con la diretta
interessata.
Ammettere tutto con una terza persona è più doloroso di
quanto immaginassi. Rende tutto più reale e senza via di scampo.
Mentre penso a cosa dire, Josh continua a fissarmi, in attesa che sputi il rospo. Io continuo a non dire niente.
"Ok, ascolta, non devi farti problemi con me, se ti va di raccontarmi,
di sfogarti un pò, io sarò una tomba. E' che hai proprio
l'aria di uno che ha bisogno di parlare e non solo perchè ho
visto quello che ho visto, è da un pezzo che tu e Jennifer siete
strani, passiamo così tante ore insieme, non è difficile
accorgersi che è cambiato qualcosa, quello che potrei aver visto
stasera, per me sarebbe solo una conferma... ma se non ti va,
fingerò di non aver visto niente."
"Sto facendo un casino Josh...." Inizio, con un filo di voce, carico di
vergogna. "Giuro che ho provato a non cedere alla tentazione, ho
cercato per anni di scacciare ogni sentimento, ogni impulso,
praticamente da quando la conosco. Non volevo ferire nessuno, non
volevo che accadesse tutto quello che già è accaduto..."
"Quindi non mi sbagliavo, è già successo qualcosa?"
"Più di una volta a dire il vero, la prima doveva essere l'unica
e le successive... ogni volta diciamo che è l'ultima... Ed il
bastardo so di essere io... Lei mi respinge continuamente, ma io non le
riesco a stare lontano, semplicemente non posso starle lontano! Queste
settimane senza poterla vedere, né parlare con lei, sono
state strazianti. Ero in Irlanda, con la mia famiglia, con mio figlio e
il mio chiodo fisso era sempre lei. Speravo
che questo periodo di distanza, potesse servire per farmi tornare a
credere nei miei principi e alle mie priorità, e invece è
servito a farmi capire ancora di più quanto Jen sia davvero
importante per me."
"Scusa amico, devo chiedertelo: Helen?"
"Mi sto rendendo conto che il nostro rapporto è cambiato. Le
voglio bene, è la madre di mio figlio, è la persona che
meglio mi conosce al mondo..."
"Ma?"
"Ma... Non lo so... forse è proprio questo il nostro problema.
Portare avanti un matrimonio a distanza di per sè non è
semplice... Siamo marito e moglie, abbiamo un bambino... ma avvolte
sento che non siamo niente più che buoni amici, è brutto
dirlo, lo so... ma siamo quasi come fratello e sorella. E non
fraintendermi Josh, non lo dico per giustificare quello che sta
succedendo con Jen. Anche se Jen non esistesse, il mio rapporto con
Helen non sarebbe migliore. Jen non ha colpe nel fallimento del mio
matrimonio. Io ed Helen conduciamo due vite molto differenti,
all'inizio credevamo che il mio lavoro non sarebbe riuscito a
dividerci, ma più andiamo avanti e più mi rendo conto che
i miei ideali e i suoi ideali non sono più gli stessi come un
tempo, noi non siamo più gli stessi, forse era inevitabile
arrivare a questo punto se voglio continuare a fare questo lavoro."
"E Jen che ruolo ha in tutto questo?"
Pensando a lei, sorrido spontaneamente. "Jen è la luce in tutta
questa mia oscurità di confusione. - il riferimento alla
storyline della serie è del tutto casuale, forse mi sarò
lasciato influenzare - Quando sto con lei io sto bene, sensi di colpa a
parte, quando riesco a spegnere il cervello e a non pensare alle mie
responsabilità, con lei sto bene. Quello che mi sorprende
è che non mi sono mai sentito così prima. Sono come un
adolescente alle prese con il primo amore. Ma lei per me non è
un capriccio. Provo sentimenti reali nei suoi confronti. E' una delle
poche persone con cui riesco ad essere me stesso al cento per cento, ed
è anche la persona che meglio mi capisce in ogni circostanza.
Siamo stati amici a lungo, prima di arrivare dove siamo, e abbiamo
sempre avuto un rapporto speciale. Abbiamo cercato di reprimere con
tutte le nostre forze quello che davvero ci univa. Lei è
più brava di me in questo, riesce a tenermi a distanza se decide
di farlo, mentre io..." Scuoto la testa esasperato.
"E non ti sembra forse arrivato il momento di prendere una decisione
drastica?" Temevo questa domanda, domanda che io stesso mi pongo
costantemente.
"Io non voglio far male a nessuno, non voglio far soffrire nessuno. Ho
già fatto piangere Jen così tante volte in questo
periodo, che non mi dovrebbe essere più concesso nemmeno di
pensarla."
"Quindi nonostante tutto vuoi dire che resterai con tua moglie?"
"Non intendevo questo, non voglio più che Jen soffra a causa
della mia confusione. Vorrei solo poter stare insieme a lei,
tranquillamente, senza sentirmi un verme ogni volta che la tocco."
"Senti, sai che nessuno può capire la tua situazione meglio di
me? Ci sono passato anch'io. La mia storia non è molto
differente dalla tua. Non ti mentirò, all'inizio è dura,
lo è per tutti, per te, perchè tu cerchi di proteggere
gli altri ma lo fai a tue spese, per tua moglie e per la terza persona.
Ma vedrai che con il tempo le cose andranno accomodandosi da sole.
Guarda me e Ginny adesso... Quando mi sono sposato, la prima volta,
immaginavo che sarebbe stato per sempre, ma poi Ginnifer è
entrata nella mia vita e ha cambiato tutto il mio mondo, rendendolo
migliore, abbiamo dovuto soffrire per arrivare ad essere felici, ma
adesso lo siamo."
"Forse hai ragione tu. Infondo al mio cuore so bene qual è la
scelta drastica che devo fare per la mia vita. Anzi, in realtà
il mio cuore ha già deciso da tempo che è Jen quella che
vuole."
Josh, sorride fiero di avermi fatto giungere a questa conclusione.
Parlare con lui mi ha fatto realmente bene. Non mi ero reso conto di
quanto avessi bisogno di confidarmi con qualcuno, qualcuno che capisse
ciò che sto passando.
Sorride ancora e si allontana in direzione dell'entrata del locale.
Non capisco perchè dopo questa lunga chiacchierata se ne sia
andato così, ma gli sono talmente grato che non do
particolarmente peso alla sua uscita di scena.
Io resto lì, ancora appoggiato a questo muretto, alzo lo sguardo
verso il cielo, ammiro le stelle e medito su quello che è stato
detto e su come dovrò comportarmi d'ora in avanti.
Sento un rumore, dei passi, una colpetto di tosse, per schiarire la voce.
Mi volto e con la coda dell'occhio vedo che da un angolo esce dall'ombra una sagoma che riconosco all'istante.
Il mio cuore perde un battito, realizzando che Jen per tutto questo tempo era lì ed ha sentito tutto.
Angolo dell'Autrice
Benritrovati amanti disagiati dei Colifer come me ;)
Mi scuso per la lunga attesa, ma finalmente eccomi qua con il nuovo
capitolo. Questa volta un capitolo meno passionale e più
riflessivo, spero tanto che vi sia piaciuto!
La fine della fan fiction, probabilmente si avvicina, spero che vi stia
piacendo anche in generale. Se vi va lasciatemi una recensione, a me fa
tanto piacere leggerle!
A presto.. con i prossimo capitolo! Cercherò di non farvi attendere troppo ;)
Sarah_Oncer
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Capitolo 9 *** Our happy beginning ***
capitolo 9
Our happy beginning
Jen Pov
Non posso credere a ciò che le mie orecchie hanno appena
ascoltato. Ero uscita semplicemente con l'intenzione di prendere una
boccata d'aria. Bè forse inconsciamente anche con quella di
cercare Colin, che infatti ho trovato, all'esterno del locale. Stava
parlando con Josh. Io so bene che non è educato ascoltare le
conversazioni altrui. Ma anch'io sapevo che Josh ci aveva visti ed
è stato più forte di me, dovevo sapere cosa aveva da
dire. Non mi aspettavo però di sentire le parole di Colin. Come
posso adesso continuare ad ignorarlo? Josh si è accorto della
mia presenza, mi ha lanciato un'occhiata, avrei dovuto prenderlo come
un avvertimento a farmi gli affari miei e tornare dentro, ma come
potevo? Quando ho capito che Colin stava confidando a Josh i suoi
problemi coniugali, e quando ha iniziato a parlare di me sono rimasta
paralizzata, letteralmente paralizzata. Sono ancora qui ad osservarlo
incredula, mentre lui sembra cercare le sue risposte nelle stelle.
Deglutisco, mi faccio coraggio e faccio un passo avanti. Lui è
immerso nei suoi pensieri e non sembra essersi ancora accorto della mia
presenza.
Cerco di attirare la sua attenzione con un finto colpo di tosse. Si
volta ed io esco dall'angolo buio in cui mi trovo, avvicinandomi a lui.
Non so cosa dire. Non so cosa fare.
"Jen!"
Non riesco a parlare, lo fisso. Sento che gli occhi iniziano a bagnarsi
e resto concentrata su di loro, sforzandomi di non lasciar sfuggire le
lacrime impertinenti che li stanno pungendo insistentemente.
"Da quanto eri lì?"
"Da un pò." Riesco a dire finalmente con il nodo in gola.
Sperando che lui non si sia accorto della mia voce che trema
leggermente.
Visibilmente imbarazzato, distoglie lo sguardo da me e torna a guardare per un attimo il cielo.
"In realtà quello che hai sentito è ciò che avrei
voluto spiegare a te, quando ti ho chiesto se volevi sapere com'era
andata in Irlanda." Di nuovo i suoi occhi color del mare su di me,
incontrano i miei ed io sento il sangue ribollire nelle vene. "Volevo
dirti che mi sei mancata come l'aria che respiro e ti avrei spiegato
che non ti devi sentire colpevole, in alcun modo, se mi sono innamorato
di te, Jennifer Marie Morrison." Il mio cuore inizia a battere
all'impazzata e sembra che sia sul punto di esplodere al suono della
sua voce che con il suo affascinante e sexy accento irlandese,
pronuncia il mio nome rendendo tutto più sensuale.
Mi guardo intorno cercando di non farmi sopraffare e di rimanere lucida.
Noto che il locale dove ci troviamo è situato al margine di un
boschetto. Mi avvicino a Colin, senza dire niente lo prendo per mano e
lo trascino con me tra gli alberi, lontani da occhi indiscreti. Anche
lui non dice niente, ma sento addosso il suo sguardo incuriosito.
Colin Pov
Non so cosa aspettarmi dal gesto impulsivo ed inaspettato di Jen di
trascinarmi con lei nel bosco. Ci fermiamo vicino ad un albero e lei
continua a tenermi la mano. Mi guarda intensamente negli occhi ed io mi
soffermo ad osservarla. La luce della luna e delle stelle la illuminano
permettendomi di notare i suoi occhi verdi, che adesso mi sembrano un
pò lucidi. Istintivamente le accarezzo una guancia con la mano
libera e lei l'afferra dolcemente trattenendosi così per un
attimo. E' meravigliosa.
Prende un lungo sospiro, sembra che abbia difficoltà a parlare o
forse sta solo cercando le parole. Alzo un sopracciglio per invitarla
ad esprimersi.
"Ne sei davvero sicuro?" inizia a parlare nervosamente "Voglio dire,
non sarà stata la birra a farti parlare? O magari ti sei
lasciato trascinare da Josh.... magari domattina cambierai idea ed io
dovrò farmi ancora da parte. Colin ho bisogno che tu sia sincero
con me e che la tua sia una decisione definitiva. So che la tua
famiglia verrà sempre prima di tutto, prima di me... ma..."
Non resisto. Le sorrido e l'afferro delicatamente per i fianchi
annullando la distanza fra i nostri corpi. Lei smette di parlare a
raffica ed io la bacio.
Per un attimo Jen riesce a rilassarsi, si lascia andare e risponde al
mio bacio. Poi si ferma. Appoggia le mani sul mio petto. Apre gli
occhi, riprendendo fiato, ma non si allontana. I nostri nasi si
sfiorano e i nostri respiri continuano a mescolarsi.
"Col, parlo sul serio. Sei sicuro che è questo quello che vuoi?"
"Jen, non sono mai stato così sicuro di qualcosa in vita mia. In questo momento sei la mia unica certezza."
Mi scosto, rimanendo io con le mie mani sulla sua vita e lei con le sue
sul mio petto, intenta a giocherellare con i bottoni della mia camicia.
"Jen capisco quali siano le tue paure. Credimi, lo capisco davvero. Ma
ti giuro che sono stufo di soffrire e veder soffrire te a causa mia.
Non voglio ferire Helen, ma portare avanti questo matrimonio, senza
l'amore che dovrebbero provare l'uno per l'altra marito e moglie,
presto o tardi finirebbe comunque per ferirla..." Mi blocco un attimo,
rendendomi conto che forse mi sto sbagliando a dare per scontato che
questo sia quello che anche Jen vuole. Nella frazione di un secondo
vengo assalito da un milione di dubbi che finora non mi ero posto. So
che io voglio stare con lei e che la storia con Helen è finita
da molto più tempo di quanto credessi, l'unico cosa che ancora
ci accomuna e ci unirà per il resto delle nostre vite è
naturalmente l'amore per Evan, nostro figlio. Ma Evan merita di avere
dei genitori felici, anche se questo significa che non sono felici
insieme. Ma se Jen non fosse pronta a vivere a pieno una vera storia
con me? E se avessi interpretato male quello che prova davvero per me?
Mentre rifletto mi allontano ancora un pò, rimanendo comunque
nella stessa posizione. Lei non dice niente e rimane con lo sguardo
perso, è evidente che abbia capito che il mio discorso è
rimasto a metà, intanto continua a sbottonare nervosamente il
primo bottone dalla mia camicia.
"Sempre che anche tu abbia voglia di stare con me naturalmente." Dico
quasi sottovoce, con un filo d'imbarazzo distolgo lo sguardo. Lei mi
prende il volto tra le sue mani riportando i miei occhi a contatto con
i suoi. Scuote la testa, sorridendo, come se avessi appena fatto la
domanda più stupida che potesse sentire.
"Davvero hai bisogno di chiedermelo?" Mi chiede avvicinandosi di nuovo ed io appoggio la mia fronte sulla sua.
"A questo punto credo di non essere più in grado di mascherare
quello che provo. Se davvero è me che vuoi, voglio smettere di
recitare anche nella vita."
"Ti amo Jen." Finalmente lo dico, spontaneo e naturale come se il mio
cuore non aspettasse altro che poter finalmente liberare quelle parole
che aveva custodito per troppo tempo.
Lei deglutisce, nonostante tutto sembra sorpresa. "Ti amo Colin."
Sorridiamo entrambi, felici di vivere quel momento così speciale.
Le accarezzo la schiena e lei passa le dita fra i miei capelli. E'
incredibile quello che riesce a provocarmi un gesto tanto semplice.
Le mie labbra incontrano le sue. Ci baciamo. Un bacio tranquillo,
carico di una nuova consapevolezza. Questa volta non c'è il
sapore ed il timore che questo possa essere l'ultimo bacio rubato. E'
il bacio che da inizio ad una nuova vita.
Nel buio di quel bosco, dimentichiamo tutto e tutti. Ma ho il sospetto
che Josh non sarà particolarmente preoccupato per noi se non
facciamo più ritorno al pub, cosa che non abbiamo infatti
minimamente intenzione di fare a breve.
Senza abbandonare la sua bocca, tenendola ancora per i fianchi la
spingo lentamente verso l'albero alle sue spalle, unico testimone della
passione incontrollabile che si sta impossessando inevitabilmente dei
nostri corpi. Trattenersi si è fatto impossibile.
Le nostre bocche continuano ad esplorarsi fameliche, come se invece di
farci mancare il respiro, quel bacio fosse la boccata d'ossigeno che ci
sta riportando in vita.
Le accarezzo i capelli, il viso, i fianchi, i seni sotto la maglietta.
Le bacio il collo, poi scosto delicatamente la spallina del reggiseno e
continuo a baciare l'incavo delle spalle lasciando piccoli e delicati
morsi, la sento trattenere un gemito silenzioso, con le mani si afferra
ai miei capelli tirandoli un pò quando le provoco piacere. Lei
finalmente mi sbottona completamente la camicia, accarezzandomi il
petto e l'addome, provocandomi un brivido lungo la schiena.
Ci slacciamo i jeans a vicenda lasciandoli cadere a terra. La tiro su e
lei, aiutandosi con un piccolo slancio, si avvinghia al mio bacino con
le gambe e al mio collo con le braccia. Contro quell'albero, in quel
boschetto, in una meravigliosa notte stellata ci lasciamo andare
completamente a noi stessi e alla nostra passione e facciamo l'amore.
Un anno dopo (circa)
Jen Pov
Non è stato facile, non lo è stato affatto. Ma da quella
notte nel bosco io e Colin non ci siamo più lasciati. Dopo
qualche giorno lui è riuscito a tornare di nuovo in Irlanda ed
ha parlato con Helen. All'inizio non voleva saperne di separarsi, ma
probabilmente a mente fredda ha riflettuto e anche lei ha capito che il
loro era un matrimonio senza amore, e che ostinarsi a rimanere insieme
non faceva bene a loro né tanto meno al piccolo Evan. Colin
continua a ripetermi che io non centro niente con la loro separazione e
che avrebbero divorziato anche se non ci fossi stata io di mezzo. Io
fingo di credergli, perchè lo amo e stare con lui mi rende
felice, ma nel mio cuore è più forte di me continuare a
sentirmi in colpa. Naturalmente abbiamo evitato di dire a Helen di noi
due, per paura che, sentendosi tradita, potesse riversare la sua rabbia
impedendo a Colin di vedere suo figlio.
In realtà non sa niente nessuno ancora, o quasi nessuno, lo sa
Josh e di conseguenza Ginny, sono gli unici con cui possiamo essere noi
stessi di tanto in tanto e qualche volta sono nostri complici. Sul set
sono in molti a sospettare, soprattutto i nostri fan che non si perdono
niente. Un sorriso, uno sguardo, un bacio di Emma e Hook più
appassionato, per loro diventa subito Colifer, così ci chiamano,
la cosa mi diverte anche se cerco di non darlo a vedere. Avvolte
però esagerano e quindi adesso dobbiamo essere sempre molto
cauti. Non potevamo sicuramente uscire subito allo scoperto, dovevamo
comunque mantenere le apparenze in un certo modo, nel rispetto delle
persone coinvolte, di noi stessi e per non creare troppi disagi al
nostro lavoro. Quindi cerchiamo di limitare le apparizioni in pubblico,
e quando non possiamo evitarlo di fronte ai riflettori, ci avviciniamo
e parliamo il minimo indispensabile. E' stata dura ad esempio vederlo
insieme ad Helen alla festa per il centesimo episodio della serie,
nonostante si fossero già lasciati. Dopo un paio di mesi
dall'evento, di comune accordo, Colin ed Helen hanno lasciato che
uscisse allo scoperto la notizia sul loro divorzio, avvenuto in maniera
del tutto amichevole per il bene del bambino. I rumors su di noi si
sono fatti ancora più frequenti e pesanti. Qualcuno esultava
felice, mentre altri puntavano il dito contro di me accusandomi di
essere una rovina famiglie. E tutto senza sapere niente. Sui social
abbiamo iniziato ad ignorarci quasi completamente, è incredibile
quello che spesso riescono a percepire i fan con un semplice tweet o un
selfie, il più delle volte hanno ragione, ma è proprio
per questo che lo evitiamo, anche se probabilmente per i più
attenti potrebbe sembrare sospetto anche questo nostro
atteggiamento.
Sta davvero diventando estenuante portare avanti una storia in questo
modo, ma ogni momento che vivo fra le braccia di Colin, ogni suo bacio,
ogni suo tocco e ogni volta che facciamo l'amore, fanno sì che
valga la pena aver portato pazienza fino ad oggi....
Comic Con San Diego 2016
"Sei sicuro che sia il momento giusto?"
"Ne abbiamo già parlato a lungo mi pare. Non voglio più aspettare."
Mi da un bacio delicato sulle labbra e mi accarezza i capelli prima di
scendere dall'auto. Proprio come avevo sognato un pò di tempo
fa, Colin viene ad aprirmi la portiera e mi porge una mano per aiutarmi
ad uscire.
Da un paio di settimane siamo tornati a Stevenson per iniziare a girare
la sesta stagione e nonostante la nostra costante attenzione negli
ultimi giorni ci hanno paparazzato insieme e sono uscite alcune foto di
noi due che hanno subito scatenato la rete, in particolare i social. In
realtà nelle foto non facciamo niente di sconveniente. Parliamo
e ridiamo piuttosto vicini. Toccandoci un braccio o una mano ogni
tanto. In una un pò sfocata e distante sembra che ci baciamo, ed
infatti è così, anche se non si vede bene. Inutile dire
che non pensavamo di essere ripresi e/o fotografati mentre eravamo in
pausa. Anche se forse è stato il nostro inconscio a farci essere
imprudenti perchè iniziamo ad essere davvero stufi di
nasconderci. Ma anche se qualcuno più ingenuo ha creduto che si
trattasse comunque di una scena e che fossero Emma e Hook, non Jen e
Colin, abbiamo deciso che questo lo avremo preso come il segno che ci
indica che è arrivato il momento di liberarci finalmente di
questo segreto e che insieme, rimanendo sempre uniti, saremo pronti ad
affrontare qualsiasi cosa.
Prima di venire qua a San Diego, ne abbiamo parlato con Adam e Eddy ed
il resto del cast, anche loro si sono detti d'accordo sul fatto che
fosse il momento di uscire allo scoperto. Nessuno di loro si è
mostrato minimamente sorpreso, offeso o contrariato. A dire il vero
erano tutti molto contenti per noi. Molti di loro si sono anche
congratulati con noi con strette di mano, baci e abbracci.
Ci avviciniamo al red carpet, con naturalezza. Cercando di non dare
troppo peso al fatto che ci stessero vedendo arrivare insieme. Forse
qualcuno se lo aspettava e forse qualcuno lo sperava. I flash iniziano
subito ad abbagliarci. I fotografi non perdono nemmeno un nostro
movimento e quando arriviamo di fronte a loro, in attesa dei
giornalisti che aspettano impazienti di intervistarci, Colin sorprende
tutti, me compresa, prendendomi per mano. I fan radunati lì
dintorno, anche se tenuti a distanza dalla sicurezza, appena ci vedono
iniziano ad urlare e strepitare. Io deglutisco, leggermente spaventata
da quello che quel semplicissimo gesto può significare. Cerco di
prepararmi psicologicamente a rispondere centinaia di volte alle stesse
domande, forse preferirei spiegare ancora una volta di come sarà
Emma Dark Swan. Oppure preferirei spoilerare l'intera sesta stagione
piuttosto che parlare di me stessa e della mia storia d'amore con
Colin, proprio perchè questa è mia. O al massimo nostra.
Ma devo arrendermi e accettare le cose come andranno perchè anche questo fa parte del nostro lavoro e delle nostre vite.
"Stai tranquilla." Mi sussurra all'orecchio e mi lascia un bacio veloce
sulla guancia. Tutta questa sua nuova audacia è sicuramente
frutto dell'adrenalina. Intanto i flash e le urla diventano sempre
più insistenti.
Io gli sorrido e vedo la prima intervistatrice arrivare verso di noi.
Ci presenta alla telecamera e ci fa un paio di domande sulla nuova
stagione di Once Upon a Time. Noi diamo le risposte che Adam e Eddy ci
hanno suggerito, raccomandandosi, soprattutto con me, di non raccontare
troppi dettagli, no spoiler ha ripetuto più volte Adam.
"Sembrerebbe quasi che finalmente Emma e Hook siano riusciti ad avere
il loro tanto desiderato Lieto Fine." Afferma sorridente la giornalista
inviata da un emittente di cui sinceramente non ho capito il nome.
"Sembrerebbe di si, credo che si meritassero davvero questo Lieto Fine
e mi auguro che riescano ad avere un pò di tranquillità
nella prossima stagione, con tutto quello che hanno passato per stare
insieme." rispondo.
Sorridiamo tutti e tre.
"E che mi dite di voi? Di Jennifer e Colin? A quanto pare anche qua c'è aria di Lieto Fine..."
Sorrido di nuovo, stavolta nervosamente. Vorrei scomparire. Sento la
mano di Colin cingermi il fianco e avvicinarmi a lui e per un attimo
riesco a tranquillizzarmi.
"Io adoro il Lieto Fine." Sorrido ancora, ora sincera e alzo lo sguardo verso di lui in cerca di approvazione.
"In realtà il nostro non è affatto un lieto fine..." Aggiunge Colin. Spalanco gli occhi, non capisco.
"Questo per noi è soltanto l'inizio."
Fine
*.*.**.*.**.*.**.*.**.*.**.*.*
Angolo dell'autrice:
Ebbene si, siamo giunti al termine di questa fan fiction super
disagiata. Mi sono divertita molto a scriverla e spero che a voi sia
piaciuto leggerla. Questa era più o meno la mia visione di una
possibile storia Colifer, ho cercato di mettermi nei loro panni ed
esprimere il loro punto di vista, non so se si realizzerà mai
niente di tutto ciò, ma noi continueremo a sognare. Vi sarei
molto grata se mi faceste sapere cosa ne pensate di quest'ultimo
capitolo e di tutta la storia.
Grazie a tutti quelli che sono arrivati fino qui, se vi va, continuate
a segurimi. In arrivo una nuova fan fiction dedicata ai Captain Swan,
ho appena iniziato a scirverla, ma sono ancora indecisa se sarà
una One Shot o una Long con più capitoli, ma comunque più
breve di questa, se vi va ditemi cosa preferireste ;) <3
Sarah_Oncer
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