Seven deadly sins and seven heavenly virtues

di Fly to the sky
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Peeta Mellark. Wrath and Patience ***
Capitolo 2: *** Annie Cresta ~ Gluttony and Temperance ***
Capitolo 3: *** Haymitch Abernathy. Sloth and Diligence ***



Capitolo 1
*** Peeta Mellark. Wrath and Patience ***


~ Peeta Mellark. Ira e Pazienza.

 

Katniss Everdeen era stata un tempo ai suoi occhi un essere d’aspetto dolce e dal canto gentile, la bambina dalle trecce corvine di cui Peeta si era innamorato e poi la ragazza forte e indipendente grazie alla quale aveva vinto.
Era stata tutto questo per lui un tempo, ma ora non lo ricorda più, la bambina dalle trecce corvine è affogata nel mare della sua mente ormai malsana e putrefatta.
La odia, ed è tutta colpa sua.
Così, quando la vede dopo troppo tempo avanzare verso di lui esitante, speranzosa quasi, ma con quegli occhi da mostro che, Peeta si rimprovera, avrebbe dovuto notare già da prima, quando la scorge così, le salta addosso con forza, le mette le mani al collo e stringe, stringe finché non sente più le sue urla, stringe finché non percepisce la pelle arrossarsi e incrinarsi le ossa, stringe finché non vede la vita che scende piano piano da quegli occhi da mostro che, se solo non l’avessero fermato, adesso lo avrebbero finalmente lasciato in pace.
 

Katniss era stata un tempo molto bella ai suoi occhi, e anche fonte di speranza, e poi era stata un mostro  dagli occhi sanguigni, mentre adesso non è né l’una né l’altra.
Non è facile distinguere il vero dal falso, ma lo stanno aiutando in molti, e anche lei che gli ha detto, un giorno “Ce la farai alla fine. La pazienza è sempre stata la tua virtù”.
E quindi, con calma ed efficienza, Peeta si sforza di rientrare nella propria mente e mettere un po’ d’ordine in mezzo a quel disastro lasciato dai Giochi e dalle torture. Si concentra sui dettagli, corde lanciate nell’abisso, piccoli barlumi di speranza, e vi si attacca con tutte le proprie forze. Gli gira sempre la testa, ma ci si impegna davvero e magari a volte ritornano in superficie sorrisi o carezze o anche semplici sguardi senza più odio.
Non durano molto questi momenti, perché alla fine la corda si spezza e lui cade di nuovo giù, ma Peeta non si dà per vinto, e ci riprova, sempre.
Dopotutto, la pazienza è sempre stata la sua virtù.  

 
 
 
















~Fly's corner
Cosa sto facendo esattamente? 
Benvenuti nella mia nuova missione suicida   raccolta di drabble, incentrata sui vizi e le virtù!
Non ho molto da dire, tranne che per ogni personaggio ci sarà un vizio e la virtù corrispondente, e che per Peeta ho subito pensato all'ira e alla pazienza (prima alla pazienza e poi all'ira, in realtà) e poi come argomento mi piaceva troppo per non scriverci un po' su.

Vi ringrazio di aver letto e spero di avervi interessati ;) 

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Capitolo 2
*** Annie Cresta ~ Gluttony and Temperance ***


Annie Cresta. Gola e Temperanza. 


Era stato bello poter riabbracciare Finnick dopo così tanto tempo nella paura di non rivederlo che per un attimo Annie aveva dimenticato quanto il destino odiasse il loro amore.
Stringerlo di nuovo a sé e sentire il suo cuore battere all’unisono con il proprio era stato come recarsi per qualche minuto in un altro mondo, un pianeta senza guerre né dolori, un’utopica quanto irrealizzabile realtà.
Avrebbe dovuto capirlo già da quel momento che Finnick lo aveva perso troppe volte per poter sperare di tenerselo.  Ci prova comunque, quando le dice di dover partire e le lancia uno sguardo quasi pieno di scuse e di quel maledetto senso del dovere che lo ha sempre portato tra i guai,  ed Annie non riesce più a star zitta e lo afferra per le spalle, lo scuote, con disperazione.
“Non andare via! Non lasciarmi! Non più ti prego, mai mai mai!”
Stringe le sue membra con forza, decisa a non lasciarlo andar via, e inonda la stoffa grigia della camicia di lacrime salate.
A posteriori non può che pensare quanto patetica si fosse dimostrata.
~

E’ un richiamo tentatore quello della morte, e ha la voce di Finnick, quindi Annie a volte non esita nemmeno.
Lo sente quando si avvicina allo strapiombo e il mare sussurra da lontano. Lo sente quando fuori c’è la tempesta, e lei si trova ancora in mezzo all’acqua.
Vorrebbe seguirlo, vorrebbe davvero, ma non ci riesce mai completamente, e resta sempre a metà, in un limbo tra la vita e la morte che sa di amarezza e dolore.
Da un lato c’è Finnick, dall’altro suo figlio, ed è lui che segue, alla fine.
Non è facile, e ci vuole tutta la forza che Annie non ha mai avuto ma che ha sempre rubacchiato qua e là alle persone che le stavano accanto, ma alla fine si solleva e ritorna a vivere completamente, indifferente a quelle chiamate che non se ne vanno, certo – non pensa lo faranno mai – ma che adesso ignora, tranquilla e resistente, accanto al proprio bambino. Il dolore va bene, ma nella giusta misura.























~Fly's corner
Prima di tutto: Gola è inteso come incapacità di resistere a qualcosa che si sa sbagliato, mentre Temperanza è la giusta misura (in questo caso del dolore)
Lentamente, come una formichina laboriosa, mi impegno a completare questa raccolta.
Au revoir ^^

 

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Capitolo 3
*** Haymitch Abernathy. Sloth and Diligence ***


Haymitch Abernathy ~ Accidia e Diligenza


Un bicchiere, un altro e un altro ancora.
Sono fantasmi quelli che ogni notte ti perseguitano, ombre di morti che hanno ancora qualche faccenda in sospeso e che hanno deciso di tormentarti un po’ per vendetta e un po’ perché, alla fine, tu lo ritieni giusta punizione.
Ogni notte è di nuovo l’arena, e i fenicotteri dal collo aguzzo che strappano carne, e lo sforzo di tenere il sangue e gli organi dentro la pelle, e centinaia di occhi di bambini, da quelli agguerriti con qualche speranza di farcela a quelli ingenui e turgidi dei più giovani che cercano di trovare conforto in te – illusi, ti verrebbe da pensare - , tutti in un vortice indistinto e confuso che finiscono per coincidere con quelli penetranti e compassionevoli di lei.
“Ti prego, aiutali almeno quest’anno. Senza di te non potranno mai vincere”
Vincere o perdere, ad Haymitch non importa. Moriranno comunque.
Un bicchiere, un altro e un altro ancora. Forse così li dimentichi, forse così non ti appariranno più in sogno.
 
~

Sono stati gli occhi di Katniss a risvegliarti, della stessa sfumatura di grigio dei tuo,  che portano nelle iridi qualcosa che un tempo, adesso lo ricordi bene, era stampato anche nelle tue.
E non sai nemmeno cosa è che, ad un certo punto di questa tua misera ed inutile vita, ti fa scegliere una strada così diversa da quella che per anni hai visto tracciata davanti a te, che ti fa buttare via, non senza sforzo ovviamente, tutti i bicchieri che rimescolano e inacidiscono i ricordi, per metterti poi tra gli strateghi di una guerra  che è interesse comune e non personale.
Se ti chiedessero di spiegare il perché, no, questo non lo sapresti. Ma hai le idee chiare sul fatto che farai di tutto per proteggere gli occhi di lei che conservano ciò che nei tuoi è morto da tempo, e con determinazione e diligenza riuscirai a porre fine a tutto questo dolore.




 














~Fly's corner
Sinceramente ho paura che non sia venuto bene come speravo, ma considerando che non riuscirò a scrivere per un po' volevo mettermi al passo con questa raccolta (anche perché ho una nuova idea già in cantiere, maledetta me).
E ovviamente quella "lei" del primo paragrafo è Effie (come non inserirla quando si parla di Haymitch).
Per il resto, spero vi sia piaciuta, anche se, ripeto di non essere del tutto contenta del risultato.
Ringrazio  _Gia e pandafiore per i dolcissimi commenti che hanno lasciato sui primi due capitoli.

Goodbye ♥




 

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