Draco Malfoy e l'Erede della Mangiamorte di Piuma e Pergamena (/viewuser.php?uid=63105)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** She close her Eyes ***
Capitolo 2: *** Il Peggio della nostra Famiglia ***
Capitolo 3: *** Dolore ***
Capitolo 4: *** Ciao ***
Capitolo 5: *** AVVISO ***
Capitolo 1 *** She close her Eyes ***
Capitolo 1
Probabilmente ero fuori come un poggiolo, anzi, era certo che lo fossi, ma
non avrei mai, e ripeto mai, permesso a nessuno, tanto meno alla mia
pazza zia, di portarmi l'unica cosa bella e totalmente mia che avevo,
non volevo sembrare scemo, sdolcinato o chissà cos'altro,
figuriamoci, a parte tutto io sono un Malfoy, e ... o,Salazar, io sono
stato uno stronzo, l'ho maltrattata, l'ho sfruttata e insultata... lei
con me è stata un angelo, sempre... lei mi ha reso migliore e
non la perderò, mai, se non per sua scelta, se smetterà
di amarmi, se finirà il miracolo che le fa dimenticare di come
l'ho maltrattata per anni...
A questo pensavo mentre guardavo l'ingresso di quella stanza,a questo
pensavo mentre l'unica cosa che sentivo era il mio cuore a mille e i
passi correre su per le scale
-continuate a raccogliere! continuate a raccogliere!- gridai mentre
Blaise accorreva accanto a me, bacchetta spianata - Draco
Calmati, la stai ammazzando- ringhiai dalla frustrazione correndo
accanto a Lei, accidenti ero completamente vincolato, non potevo fare
nulla, la guardai riversa a terra, gli occhi socchiusi, poco distante
dal suo vomito, no! lei non poteva essere così, quella scena non
era degna di lei, mi inginocchiai e la tirai su, strinsi le labbra
mentre la sua testa ricadeva all'indietro
-se
dei due c'è qualcuno che merita di vivere, quella sei certo tu,
farò di tutto per avere questa cura perchè ti amo, e
voglio continuare a farlo, per il resto della mia vita- a mia discolpa
posso dire che non fui io a parlare, ma i miei sentimenti completamente
imbizzarriti di quel momento
-tu!! traditore del tuo sangue! della famiglia! via di qua! via!-
quando mi ritrovai davanti mio zio mi accorsi di non avere accanto il
mangiamorte, niente maschera, niente mantello, a differenza dei suoi
compari, ma solo l'uomo a cui avevano portato via la moglie: si
bloccò infatti a guardare fisso dietro di me, gli occhi stretti
a due fessure puntati su Fred Weasley
-ti ucciderò! ti ucciderò tra atroci sofferenze cane!- gridò mentre i suoi compagni già avevano ingaggiato battaglia
-andatevene!! lasciate questa roba! non siete degni! non siete degni di
lei!!- ma niente avrebbe tenuto me i i miei compagni lontani da
quegli oggetti che, se esisteva davvero, contenevano la cura per la mia
ragazza; lottai come un animale, usando solo l'istinto, la forza e
tutta la potenza magica che possedeva il mio corpo; non escludo neanche
di aver usato le mani, atterrando due mangiamorte puramente alla babbana
-abbiamo finito! via tutti!- la voce della Weasley mi raggiunse
fra mille tonfi e scoppi,dopo poco infatti schiantai l'ultimo
Mangiamorte che mi bloccava il passaggio, raccolsi fra le braccia
Hermione e con uno strappo all'ombelico eravamo
già al campo
-No! no Hermione! Hermione apri gli occhi! ti giuro che ti odio, io ti
odio Hermione! ti odio perhè non puoi farmi questo!- venni
allontanato dal suo corpo da Blaise, lottai ma lui era più
forte, lo era sempre stato; me lo ritrovai davanti, a pochi centimetri
dal mio naso
-ascoltami Draco! ascoltami... non è finita, ok? non è
finita...- vidi tutto attorno a me confuso, tutto girava, la Pansy che
si aggirava frettolosa attorno alla mia ragazza si muoveva in maniera
innaturale, era così flessuosa, così alta, quando mai Pansy era stata così
alta? bè, non era mai stata bassa.... la Lovegood era bassa...
la Lovegood... chissà se...
-Draco! Draco smettila! guardami!-di nuovo vidi il mio amico davanti a
me, lo sentii appoggiarmi alla sua spalla e trascinarmi via, ma non
vidi dove mettevo i piedi, non giuardavo avanti, il mio sguardo
era offuscato da qualcosa che mi mostrava Hermione, che veniva fatta
levitare lontana da me, completamente appannata.
Guardai avanti e due grosse lacrime mi rotolarono giù dalle guancie, due, solo due, ma le odiai
-ti odio, giuro che ti odio...ti odio...- mormorai mentre nella mia testa rividi il volto della mia donna ricadere all'indietro.
Mi sentii buttare sul divano di una tenda e mi guardai attorno: quella dei gemelli Weasley, di Neville e Astoria
-Draco... chi sono io?- guardi male il mio amico
-un coglione! voglio vederla! perchè mi hai portato via!-mi
alzai ma Blaise mi ributtò sul divano, mi ci accasciai
praticamente, mi accorsi di non avere più forze
-è viva... è viva... vero?- lo vidi annuire davanti a me
-ma ti devi calmare se vuoi che lo rimanga...- fu come se mi avesse
tirato una secchiata d'acqua, lo guardai corrucciato e mi ascigiugai
velocemente le gote bagnate
-ha visto qualcuno?- mugugnai offeso da me stesso, Salazar! piangere
come una ragazzina! fare queste scenate? che diavolo mi stava
succedendo?
- nessuno ha visto le lacrime..... il resto era un po' impossibile non
vederlo... ma lo sai Draco, qui nessuno giudica... e comunque neanche
gli altri sono del tutto a posto... - annuii
-dobbiamo leggere i diari, dobbiamo setacciare tutto quello che abbiamo
trovato, dobbiamo...- ma non feci in tempo a dire nulla che mi ritrovai
la bacchetta del mio amico puntata contro
-scusami tanto amico... - non feci in tempo a mandarlo a quel paese che crollai sul divano.
-Draco....- appena aprii gli occhi sentii una presenza nel letto
accanto al mio agitarsi un poco la voce di una ragazza chiamare il mio
nome, strinsi le labbra, non era la voce che avrei tanto voluto, aprii
entrambi gli occhi e mi voltai per guardare il viso della mia amica
accanto a me, feci un picolo sorriso, quanto era bella
-come stai?- mi chiese carezzandomi la mandibola con un dito leggero, sospirai
-intontito... - lei sorrise e si infilò tra le mie braccia, la
strinsi forte, incredibile come in quel momento avessi davvero bisogno
di lei: Blaise era Blaise, ridevamo, scherzavamo, parlavamo di ragazze
e .. bè, era il mio migliore amico, mio fratello; Daphne, Daphne
era la ragionevole del gruppo, forse la meno sentimentale, la
più Nobil-purosangue di tutti.... ma Pansy, bè Pan era in
grado di tirare fuori da una persona tutto il suo lato più
emotivo con uno sguardo di smeraldo; nella nostra società ci
avevano insegnato a nascondere sempre i sentimenti perchè
sarebbero stati un'arma contro di noi, lei è veramente portata per questo, è in grado di
leggere tutte le emozioni di una persona con estrema facilità, e
le sa usare a suo piacimento, come un'arma oppure come una medicina
-Draco...- mugolai in risposta
-Hai bisogno di una doccia...- disse soghignando, ridacchiai
-non ora devo ..- ma mi bloccò
-no Drake.... non devi andare da nessuna parte... non puoi....- mi guardò mesta
-vai a farti la doccia... intanto ti devo dire delle cose- smisi di
carezzarle il braccio e mi tirai un poco su giusto da sovrastarla un
poco
-cosa devi dirmi- chiesi diventanto serio improvvisamente
-tu ti lavi e io parlo...- strinsi le labbra e, ancora con lei fra le
braccia, mi alzai dal letto dirigendomi verso il bagno; la misi seduta
sel wc e chiusi la porta
-andata...- cominciai a togliermi i vestiti
-no ma tranquillo...- esclamò indignata voltandosi da un lato con il naso all'insù e gli occhi chiusi
-io mi lavo, tu parli...- risposi risoluto, la sentii sbuffare mentre mi infilavo in quella doccia così babbana
-allora.... in queste ore che tu hai dormito...-
-ah già... quello stronzo di Blaise...dopo me la paga!- la
sentii agitarsi e sorrisi, odiava i litigi nel nostro gruppetto
-lo ha fatto per il tuo bene!- sorrisi mangiando un po di shampoo, mi sciacquai la bocca e sorrisi
-lo so Grifa! sto scherzando!- la sentii lamentarsi al nomignolo ma continuai
-quanto ho dormito?- lei tacque un attimo, forse per fare un breve calcolo
-quattordici...quindici ore...sono le tre Drake...- sbuffai lasciandomi che l'acqua mi massaggiasse le spalle
-c'è andato giù pesante Zabini...- incrociai le braccia davanti agli occhi e le appoggiai al muro
-in realtà no Drake... eri distrutto...- spensi l'acqua e aprii la porta suscitando un urletto nella mia amica
-copriti Salazar!- esclamò arrossendo e portandosi una mano davanti agli occhi, sorrisi e mi allungai verso l'asciugamano
-fatto...- mormorai ridacchiando -cos'è, a Weasel manca qualcosa?- lei tolse la mano per lanciarmi un' occhiataccia
-per la cronaca Ron ha tutto assolutamente in regola, anzi!- ridacchiai
e cominciai a frizionarmi i capelli con un altro asciugamano
-dei diari?- la vidi aflosciarsi un poco
-ecco Drake...il fatto è che... qualcosa c'è ma...- lanciai l'asciugamano e cominciai a vestirmi velocemente
-cosa Salazar aspettavi a dirmelo?- la vidi sospirare e posarmi una mano sul braccio per calmarmi
-Drake... non ti montare la testa... in tutta sincerità... non
ha senso... non è possibile...- lasciai cadere le braccia lungo
i fianchi, i pantaloni caduti a metà gamba
-che vuol dire... che vuol dire Pan... non può essere...- mi vece segno di sedermi sul letto accanto a lei
-Gli altri ci stanno ancora studiando... non abbiamo ancpora fatto
pranzo, ancora non riusciamo a smettere... Draco... la maledizione
è stata creata anni e anni fa... per un tuo ipotetico
matrimonio... con una Purosangue...-la guardai confuso
- anni e anni fa mi sarei sposato senza problemi con una purosangue,
che poteva essere Astoria o chiunque altro... che bisogno c'era di una
maledizione?- lei sospirò
-non una Purosangue qualunque Drake... e secondo quello che abbiamo
trovato... non doveva essere neanche una maledizione mortale... doveva
essere solo un modo per .... allontanare una tua ipotetica fidanzata e
bè... farti sposare con questa maledetta ragazza... solo che ...
non abbiamo più notizie di questa... non abbiamo trovato neanche
più nient'altro sulla maledizione o niente...- per ora sappiamo
solo questo e ... bè... non ha senso...- finii di infilarmi la
mia camicia e il maglione e, prendendo per mano la mia amica, corsi
fino alla tenda principale; rimasi un'attimo basito: Blaise era
svaccato su un divano e tra le sue gambe c'era la Lovegood, appoggiata
con la schiena al suo petto, ed insieme confabulavano con uno dei diari
in mano; Neville e Astoria, evidentemente appena tornati, venivano
informati delle ultime news dai gemelli e accanto a loro Daphne leggeva
un'altro diario, ma le sue lunghissime gambe distese si incrociavano
con quelle di uno dei gemelli in piedi; alzai ancora un poco lo sguardo
e vidi la Rossa seduta sul bancone della cucina mentre leggeva il
diario mangiucchiando biscotti
-Malfoy!- fu la prima a vedermi e , cosa che mi colpì parecchio, fu il grande, luminoso e sincero sorriso che mi fece
-Pansy ti ha raccontato tutto?- chiese avvicinandosi a noi, la mia
amica mora annuì accanto a me e fregò dalla mano della
rossa il biscotto che la rosa aveva pescato poco prima dal sacchetto,
le vidi farsi una smorfia e scoppiare a ridere: che diavolo mi ero
perso?
-bene! allora dato che siete arrivati anche voi tre- disse lanciando un
diario a me e due a Neville, il quale ne porse uno alla mia ...
promessa sposa, questa cosa doveva essere sistemata prima o poi...
- potete mettervi anche voi al lavoro!- quella della rossa non era una proposta, ma
in fondo, nessuno aveva voglia di fare altro in quel momento, fu uno
dei pomeriggi più strani della mia vita: il nostro poteva
sembrare il gruppo di studio più male assortito della storia di
tutti gli studenti di Hogwarts, studenti delle case più diverse
che svogliavano dei diari che sembravano tutti uguali, diari di
atrocità e annotazioni di cene banali, eppure alcuni si
scrivevano appunti su un foglio, altri facevano battute e altri
ancora erano accocolati gli uni sugli altri; poche ore dopo però
su una cosa eravamo tutti d'accordo: i diari sembravano
scritti da due persone completamente differenti
-dobbiamo metterli in ordine cronologico e ....- le parole di Fred
vennero interrotte da un urlo di dolore e frustrazione di Neville, ci
voltammo verso di lui giusto per vederlo lanciare un diario contro il
muro ed uscire scoppiando in lacrime, prendendo a calci tutto
ciò che incontrava sulla sua strada, comprese le sue stesse
valigie, Astoria si fiondò al suo finco e lo
abbracciò limitando i suoi movimenti rabbiosi con una forza
incredibile per quelle braccine cosi delicate; mi chinai e raccolsi il
diario, lo sfogliai velocemente finchè non trovai una parola che
mi fermò, cominciai a leggere da metà pagina
"tenevo le loro vite tra pollice ed indice, potevo fermarmi, certo che
potevo, ma non volevo! non volevo! le loro grida di dolore mi
perforavano le orecchie, quelle grida ! quelle
gridaquellegridaquellegrida.... ma quella era voce di adulti, era voce
di adulti e più la ascoltavo, più la mia bacchetta
richiamava la loro linfa vitale restituendo loro dolore, più la
sua voce spariva dalla mia memoria, volevo sparisse, doveva sparire...
davanti a me i Paciock chiamavano l'uno il nome dell'altro, chiamavano
mamma e papà, poveri sfigati, mamma e papà... oh si,
avrei davvero voluto che i loro genitori li guardassero in quel
momento, stupidi e schifosi traditori del loro sangue! e anche il loro
bambino, oh si! i bambini portano solo guai, solo
guaisologuaisologuaiLASUA VOCE! le sue grida! ancora mi tornava in
mente! maledettamaledettamaledetta! come se non mi avesse causato che
guai, solo guai ma l'ha pagata! eccome se l'ha pagata! e l'ho pagata
io! ho aumentato la potenza della mia bacchetta spostandola su Alice
Paciock, le sue urla crescevano e di nuovo la sua voce scemò
nella mia testa, voce adulta, anche se gli urletti stridoli di quella
mentecatta non pottevano
certo definirsi da "adulta", spostai la bacchetta su quel Frank, ecco,
ecco il suo viso contrarsi i suoi muscoli tendersi e le articolazioni
piegarsi innaturalmente, riversi sul pavimento di quella casa schifosa,
ecco, ora stavo meglio, guardavo gli occhi di Paciock spalancarsi,
rossi, lacrimavano sangue... sono scoppiati a ridere, anche a lei erano
sanguinati gli occhi, anche a lei, Alice ha cominciato a ridere, folle,
era folle, l'ho resa folle! che bello! no l'avevo mai fatto! di solito
mi stufo primo! volevo uccedrla poi ho pensato, non sarebbe stato
più divertente? non era più divertente lasciarli vivi e
pazzi? oh si, infondo era meglio, sarebbero stati delle larve, larve
umane! infondo e molto meglio che lei sia mortamortamortamorta...... me
lo sono meritata e anche lei l'ha meritato!io mi ero persa, avevo perso
la fede, avevo perso la strada del mio Signore .... si è fatto
la pipì addosso.. ecco, traditore del suo sangue, animale!
Paciock se l'è fatta sotto! se l'è fatta sotto..... sono
scoppiata a ridere mentre lo vedevo rotolare nel suo piscio...- smisi
di leggere con lo stomaco sottosopra e mi voltai verso i miei compagni
di avventure, non ci fu il bisogno di dire loro cosa c'era scritto,
tutti conoscevano la storia dei Paciock, chi l aveva sentita raccontare
da una parte, chi dall'altra
- Astoria, Neville, che ne dite di andare a disfare le vostre valige e
a darvi una rinfrescata ? noi intanto riordiniamo i diari- propose
Daphne con uno sguardo attento al ragazzo accanto alla sorella, la
quale annuì e, preso per mano il ragazzo, fece levitare le loro
valige verso la loro camera
- molto bene.... qualcuno conosce un incantesimo per riordinare tutto
?- chiese speranzosa la Rossa senza però ottenere risposta, mi
morsi le labbra: tutti sapevamo che una persona c'era, e al momento era
incoscente; mi si sentii bloccare la gola come quando, al sesto anno,
avevo il compito di uccidere Silente e ... bè, lo ammetto,
perdevo il controllo, completamente, avevo vere e proprie crisidi...
d'identità
-crisi di panico!- la voce di Pansy si levò nella mia mente, scossi la testa sorridendo
-ragazzi io ho dormito tre giorni, voi non vi siete fermati un
attimo... prendetevi una pausa, qui ci penso io..- dissi sicuro, non
c'era spazio di trattativa, infondo era un lavoro facile e farlo in
tanti sarebbe stato peggio che farlo da solo, guardai gli occhi stanchi
della Rossa, sentii la mancanza delle battute dei gemelli e di Blaise e
vidi la stanchezza nella folle bionda appoggiata al suo petto
-Grazie ...- mi rispose quella con un sorriso sognante, per poi
allontanarsi dalla tenda con aria assorta, vidi lo sguardo del mio
amico nero seguirla
-davvero... qui ci penso io- dissi risoluto facendo finire tutti i diari nei borsoni e spedendoli in camera mia
-prometti che appena li avrai riordinati ci chiamerai- mi chiese il
"Gemello di Daphne", non li sapev distinguere, ma uno gravitava attorno
alla mia algida amica, e l altro no, quindi quello che probabilmente si
chiamava Fred per me era il "gemello di Daphne" a scanso d'equivoci.
-tranquilli, mica mi metto a fare tutto il lavoro da solo- sogghignai,
ma in fondo era la verità, primo perchè non c'era tempo,
secondo perche non volevo togliere agli altri la possibilità di
aiutare, era incredibile come tutti fossimo legati ad Hermione... i
Grifi, ovviamente... ma chissà cosa aveva fatto per o con la
Lovegood...e con Daphne.... e Pansy.... chissà se si erano
fermate a parlare... e di cosa.... sentii una strana sensazione che
quasi definii come un moto d'orgoglio: chissà, era forse
possibile che una ragazza fantastica come Lei, si fosse fermata a
parlare.. di me??- aprii il primo diario con un piccolo, inconfessabile
sorriso.
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Capitolo 2 *** Il Peggio della nostra Famiglia ***
Capitolo 2
Avevo lavorato un paio d'ore, ma adesso tutti i diari erano
posati uno leggermente accavallato all'altro in perfetto ordine
cronologico, il prima cominciava il 1 settembre dell'ultimo anno di
scuola di mia zia, l'ultimo terminava pochi giorni prima della sua
morte; per fortuna, nella prima pagina, c'era la data di inizio e
quella di fine che mi aveva reso molto più semplice il lavoro.
Quando ebbi terminato andai nelle varie tende, chiamando tutti i
ragazzi, eccetto Neville che mi era sembrato piuttosto sconvolto
-perchè non dovevo svegliare Pan?- chiese Weasel ancora mezzo intontito, alzai gli occhi al cielo
-lezione di cavalleria n 1....-lui parve arrossire e si sedette nell'ultimo posto libero al tavolo
-molto bene, come avevamo notato i diari sembrano scritti da due
persone differenti, se la mia teoria e giusta, ovvero che in un tempo a
noi sconosciuto mia zia potesse essere più o meno sana di mente,
i primi diari allora dovrebbero essere scritti con una grammatica...
sana ... e gli ultimi... come dire... da folle... questo è
quello che mi è sembrato dando una veloce occhiata mentre li
mettevo in ordine... dateci una lette velocemente e ditemi se la
pensate come me...- li vidi annuire e prendere qualche diario qua e
là, stando ben attenti a dove dovevano poi essere riposti.
poco tempo dopo eravamo tutti d'accordo.
-ci deve essere stato un evento nella vita di tua zia che l abbia
scossa profondamente rendendola folle... e dopo la nostra scorribanda
in casa sua... credo che si tratti della perdita di una figlia...
ricordate la cameretta bruciata no? - la verità mi piombò
davanti appena George la propose, ma come diavolo era possibile? una
cugina?
-C'è solo una persona a cui possiamo chiedere... - mormorai,
uscii dalla tenda per non mostrare il mio patronus, era una cosa troppo
personale, quella piccola volpe, la mia volpe...mandai un breve
messaggio a mia madre, protetta a Villa Conchiglia, chiedendole di
raggiungerci.
-Draco! vieni...- Blaise era spuntato dalla tenda, l'espressione lunga
- Weasley ha pensato una cosa...- mi chiesi quale, perchè
diavolo non specificava mai? scoprii che era Ron, tutti sembravano
depressissimi - Mi pare ovvio...Tua zia aveva creato quell'incantesimo
come fattura contro la tua promessa sposa per farti sposare una ragazza
specifica... se supponiamo che questa ragazza fosse tua cugina... se
non fosse successo tutto quello che e successo tu, sposando questa
tizia avresti rotto l'incantesimo... e tanti saluti a dolore e
sofferenze.... ma una volta che tua cugina è morta...Draco
questa non è più una fattura.. e una Maledizione... una
Maledizione Degenerativa....- mi portai le mani agli occhi,
stropicciandoli
-no...non è possibile...- sembravo l'unico a pensarla in quel
modo - cos'è? cosa sono quelle facce??- gridai - possibile che
io sia l unico a volere che Hermione sopravviva??- mi alzai di scatto
facendo cadere la sedia all'indietro
-Miseriaccia Malfoy! so che non lo pensi veramente, per questo non ti
prendo a pugni per quello che hai detto, ed è orribile, siamo
tutti d'accordo! ma accetta il fatto che sia una possibilità!
un'orribile possibilità, la odiamo tutti! ma non ci arrenderemo,
continueremo a cercare una cura fino... fino all'ultima nostra
possibilità- fino all'ultimo suo respiro, parole non dette ma
pensate da tutti - ma se non accetti le cose come stanno, o per
carità, come potrebbero stare, non sarai abbastanza lucido da
cercare seriamente la cura! quindi ora ti siedi, furetto pulcioso, e
insieme a noi analizzi parola per parola, lettera per
lettera questi diari, perchè ora come ora, è tutto
quello che abbiamo, chiaro?- rimasi senza parola, tutti lo eravamo
-avrei dovuto parlare così a mio marito... avrei evitato il
peggio troppe volte...- mi voltai, all'entrata della tenda c'era mia
madre, era contro luce, non si vedeva il volto, ma avrei riconosciuto
quella voce tra mille, mi fiondai da lei e la abbracciai forte come
probabilmente non avevo mai fatto, mi sentii di nuovo come quando avevo
saputo della mia missione contro silente, se non peggio, e lei mi
sembrava l'unica che potesse salvarmi, per qualche minuto, dalla mia
orribile realtà.
-Madre....oh, grazie a Salazar sei venuta- lei sorrise contro la mia fronte
-era impossibile non farlo, a sentire il tuo tono di voce...- rialzai
la sedia e la spostai per farla accomodare, mentre lei salutava tutti
gli altri ragazzi
-questi sono...- annuii
-i diari della zia...mamma so che è un argomento che ti fa
male... ma devi aiutarci...Bellatrix ha... ha avuto una figlia?- mia
mamma abbassò il volto, come poche altre volte l'avevo vista
fare, neanche davanti al Signore Oscuro lo faceva spesso, per questo
lui non stravedeva per lei
-si..... Saphire...è stata una storia... orribile...credo la
peggiore nella storia della nostra famiglia...- il che era tutto dire
-tua zia...tua zia rimase incinta poco più di un anno prima di
me... Saphire era bellissima, era identica a Bellatrix e Andromeda da
piccole, ma aveva gli occhi blu di Rod.... Bella.... Bella con la
maternità era cambiata, come ogni donna... e Lui... lui non
aveva apprezzato... cioè, inizialmente era entusiasta, un nuovo
bambino da piegare al suo volere, da crescere come un'arma... ma poi...
lei non era più quella di prima, la fredda luogotenente del
Signore Oscuro e.. e l'ha punita...- gli occhi di mia madre si velarono
-l'ha uccisa? Voldemort ha ucciso Saphire?- chiese Blaise stringendo la mano di mia madre
-peggio...costrinse... costrinse Bella...- Ron la interruppe con sgomento
-costrinse Bellatrix a uccidere la figlia?- mia madre singhiozzò scuotendo la testa, lanciai un'occhiataccia al rosso
-la costrinse a torturarla... fino alla morte....Saphire aveva appena tre anni-
Quella sera non andai a Cena, credo che nessuno andò, per la
prima volta dal nostro arrivo al campo non ci fu la solita tavolata,
ognuno rimasi nella propria tenda; mettemmo al corrente le ragazze, chi
più e chi meno, e ce ne rimanemmo ognuno nella propria stanza.
Guardavo fisso il soffitto della tenda, sforzandomi di non pensare ad Hermione: la
mente mi riportò le parole che sbucavano qua e là nel
racconto della tortura dei genitori di Neville... si... paragonava
quella tortura a quella di una bambina..- mi sentii lo stomaco
sottosopra, che storia orribile, quasi mia zia mi fece tenerezza e io
mi sentii molto fortunato, in un certo senso mio padre, con il suo modo
di fare, mi aveva salvato, se si fosse rammollito probabilmente sarei
finito come quella povera piccola... chissà Rod come aveva
fatto a.... mi alzai di scatto seduto: mio zio Rodolfus era noto in
famiglia, per esser un uomo con qualche difficoltà ad accettare
la morte, i corridoi di casa sua erano tappezzati di ritratti di
famigliari e amici con cui lui non aveva accettato il fatto di non
poterci più chiacchierare.... eppure... eppure non mi aveva mai
lasciato minimamente credere che avesse sofferto per un lutto del
genere, per me c'era sotto qualcosa; andai nel nostro salottino dove
trovai Pansy immersa nella lettura di un libro di medicina, regalatole
da Madama Chips, sorrisi, era incredibile come in quei momenti
fosse importante sperare di avere un futuro; ed era quello che volevo
io!
Spiegai la mia idea alla ragazza
-mi sembra una buona supposizione; ma considera che il cervello umano
è qualcosa di spettcolare, ed esiste un meccanismo per cui
quando si a una grande sofferenza la tua testa te la rifiuta e... te la
fa dimenticare completamente...- feci una smorfia infastidita
- a me quel meccanismo manca di certo...ma insomma... è
possibile no?tu lo conosci mio zio- la vidi studiarmi con attenzione,
poi sopirò
-sì... è probabile... ma questo non vuol dire che...- ma
non la sentii, mi ero già fiondato fuori dalla tenda alla
ricerca di Blaise: lo trovai seduto su un tronco con la Lovegood
accanto che confabulavano
-Eise! ho bisogno del tuo aiuto! devo tornare da mio zio...- lo vidi alzare lo sguardo verso di me
-cosa? vuoi farti ammazzare?- scossi la testa camminando all'indietro verso la tenda dei Grifi
-no!- gli gridai con un poco di fiatone - venite dentro... vi spiego la
mia idea!- e detto questo corsi verso le altre grotte chiamando a gran
voce il gruppo
-Perciò...io sta notte andrò da mio zio... se vorrete
accompagnarmi... sarete i benvenuti...- terminai così la mia
arringa sotto gli sguardi sconvolti, stanchi e perplessi dei miei ...
amici
-io ci sono...conta su di me- Blaise, non avevo dubbi
-e su di me...-Paciock
-noi ci siamo- I gemelli
-ovviamente..- la Weasley
-ovviamente un cavolo!- gli altri Weasley
-e no, eh?! non ricomincerete con questa storia?- Daphne e la sorella saltarono in piedi indignate
-mi avete lasciato a terra già la volta scorsa- Pansy
-fermi tutti...- Paciock ci zittì con un gesto della mano
- Draco dovrà soltanto parlare con lo zio, lo scorteremo noi
ragazzi...qui servirà qualcuno che rimanga accanto ad
Hermione... qualcuno come Pansy, ovviamente... e Ginny...- e qualcuno
che faccia la guardia mentre non ci siamo, qualcuno come Astoria e
Daphne...- tutte lo guardarono malissimo
-io quindi posso venire...- Luna sbucò felice dalla cucina, dove
era protetta dallo sguardo esclusore di Neville, come se stassimo
organizzando una gita in campagna
-no- Blaise la stroncò con un occhiataccia
-si invece, chi sei per dirmi di no?-lei rispose tranquilla con un
sorriso, in quel momento scoprii che le guance nere del mio amico
potevano arrossire
Non so come la convinse alla fine a restare, perchè io avevo riavvolto il disco della discussione per tornare a quel "qui servirà qualcuno che rimanga accanto ad Hermione... qualcuno come Pansy, ovviamente".
Mentre stavamo per smaterializzarci chiesi spiagazioni a Blaise
-non lo sai? Pansy sta con Hermione quasi tutto il giorno, e la cura
con tutto quello che sa e che riesce ad imparare... - mi voltai
di scatto e vidi la mia amica mora preoccupata ed evidentemente
stanchissima, appena notò che la guardavo si aprì in un
gigantesco, bellissimo sorriso, una delle pochissime cose che aveva
sempre scaldato il mio discutibile cuore di ghiaccio.
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Capitolo 3 *** Dolore ***
Capitolo 3
-ok ragazzi, piano semplice e conciso...io e Blaise entriamo,
parliamo con mio zio e usciamo... saremo in quella stanza là,
l'unica con la luce accesa va bene? Poi mi servono due che da fuori
controllino la situazione...in caso di... - Neville mi interruppe
annuendo - non c'è problema...- quella sera la posta in gioco
era alta, ma mi aveva lasciato comunque il comando della spedizione; lo
guardai titubante stringendo le labbra
- no ... voglio due Weasley....- vidi i volti di tutti rimanere basiti, tutti tranne Blaise, ovviamente
- andrà tutto bene, se mio zio chiama rinforzi i due dalla
finestra dovranno avvisare gli altri... ma non molliamo la presa...io e
Blaise tentiamo l'incantesimo che mi aveva bloccato in casa quando ci...mi erano
venuti a prendere... ma è la prima volta, non prometto nulla; se
la mia supposizione è giusta c'è ancora una
possibilità per Hermione...- conclusi, e con un piccolo cenno
del capo mi voltai verso la casa, seguito dal mio amico e dai gemelli;
entrare fu facile, con un misto di incantesimi miei e di Paciock la
casa era agibile.
Tentai l'incantesimo che ci aveva bloccato a Villa Slytherin quando mi
erano venuti a prendere, lo avevamo studiato con i Gemelli Weasley,
erano davvero portati per creare incantesimi e mi era bastato
raccontare cosa potevo e non potevo fare, le sensazioni fisiche che
avevamo provato e loro erano riusciti a creare qualcosa di simile
-Credi davvero che non sia in grado di sopportarlo?- tirai un'
occhiataccia al mio amico, gli sembrava il momento adatto di farmi la
morale? stavamo per introdurci in casa di un Mangiamorte e lui mi
parlava di Paciock
-Neville è un ragazzo fortissimo, è un eroe, più
di San Potter, più di chiunque altro probabilmente al campo...
ma lo hai visto anche tu... ad Azkaban si è fatto beccare in
pieno e non ha saputo reagire... quando ha letto i diari...Blaise sai
bene che per convincere mio zio a parlare non basterà offrirgli
un paio di Drink...- sentii il mio amico darmi una pacca sulla spalla
e, con un cenno d'intesa appellai la bacchetta di mio zio che, dal
bracciolo del divano volò dritta nella mia mano, mio zio
balzò in piedi e si bloccò quando mi vide
- ma bene bene bene... pensi di tornare in famiglia presentandoti così...?- risi
- bando alle ciance zio... siamo qui per farti delle domande su
Saphire...- al nome della figlia mio zio sembrò perdere tutta la
sua sicurezza
-tu che ne sai di Saphire...- non avevo voglia di fare scena
-so che non è morta...- mio zio rise istericamente
-Draco eri troppo piccolo, non avevi neanche un anno, perdonami, ma
credo di saperne di più io sulla morte di mia figlia...-
-questo non è vero... correggimi se sbaglio...quando il Signore Oscuro..- mio zio spalancò gli occhi
-tu non hai il diritto di chiamarlo così!- alzai gli occhi al cielo
-non puoi correggermi se non mi fai parlare un po'... dicevo... quando
Voldemort ha deciso di punire la zia uccidendo Saphire... tu non lo hai
accettato, non avresti mai potuto superare la morte di tua
figlia, così tu in un qualche modo l'hai presa e l'hai
salvata...-mio zio scosse la testa
-tu stai delirando, come avrei potuto mentire al Signore Oscuro?- alzai gli occhi al cielo
-zio non fare il finto modesto, sappiamo tutti che di tutta la sua
cricca tu e Severus eravate i più grandi Legilimens , e quindi
eravate i più bravi a schermare la vostra mente, eravate gli
unici a essere in grado di mentire al Signore Oscuro, ed entrambi lo
avete fatto ...ora dimmi... dove diavolo è Saphire...- mio zio
scosse la testa, le lacrime agli occhi
-è morta Draco...è morta, ora vattene!andatevene! sai che
posso chiamarli senza bisogno della bacchetta..- misi su la mia faccia
di ghiaccio migliore
- no fidati, non puoi... zio... allora... come ti è sembrata la mia storia...-lui guardò altrove
-inverosimile...- Guardai Blaise e lui fece un cenno d'assenso, pochi
secondi e mio zio si contorceva in silenzio sul pavimento, le labbra
strettissime in una smorfia di dolore, ad un mio cenno il mio amico
interruppe il flusso
-zio tua moglie ha scagliato una maledizione sulla mia ragazza, e la
chiave per guarirla è tua figlia... pensi che me ne andrò
tanto facilmente? pensi davvero che me ne andrò senza aver saputo
qualcosa?- ad un altro cenno la maledizione ricominciò; andammo
avanti per minuti e minuti, fummo anche costretti a mandare un
messaggio agli altri, per dire che andava tutto bene dentro, ma di
stare con gli occhi ancora più aperti fuori, fu con sgomento che
accettai di fare ciò che avevo sempre sperato di non esser
costretto a fare da quando avevo pensato di parlare con mio zio;
infondo Hermione stava soffrendo così tanto per colpa del mio....affetto, ora toccava a me soffrire
-facciamolo Blaise... io devo entrare...- guardammo entrambi mio zio,
non riusciva neanche più ad alzarsi da terra, continuava a
mordersi le labbra per non urlare e per non parlare, e ormai il
pavimento era coperto di sangue; deglutii e gli puntai anche la mia
bacchetta contro
-legilimens- fui sommerso da un'ondata di dolore che mi fece crollare
in ginocchio, ora era solo una lotta mentale con uno dei due
Mangiamorte dalla mente più potente della storia, ma infondo il
mio insegnante era stato Severus; ero nella mente di mio zio e sentivo
il suo dolore, ma io non ero vincolato da nessun incantesimo e dovevo
solo riuscire a viaggiare nella sua mente, ma il dolore, il dolore
Salazar! mi faceva appannare tutto, immobilizzava la mia forza mentale,
forza, forza, lei era forte, ed era la mia forza...dovevo concentrarmi,
dovevo combattere per lei, sopraffare tutto quel dolore e trovare
Saphire, trovare Saphire in quel mare di fuoco in cui era immersa la
mente di mio zio; combattei per separare la mia mente dalla sua, e solo
quando io, Draco Malfoy, riuscii a riconoscere la mia identità
in quel dolore atroce, riuscii a far scorrere davanti ai miei occhi i
ricordi di mio zio, e il dolore si interruppe immediatamente, davanti
ai miei occhi comparve la cameretta di mia cugina, così diversa
da quella che avevamo visto noi, appigliarmi a ciò che IO avevo
visto mi aiutava a mantenere il distacco fra le nostre menti,
perchè il dolore che continuava a provare mio zio era
così forte che continuava a bussare alla mia concentrazione;
così paragonavo tutto ciò che vedevo a quello che avevo
visto nella realtà, gli unicorni che volavano sulla carta da
parati erano bianchi e rosa pallidi e pochi secondi dopo erano anneriti
e dalle ali bruciate, i libri di favole erano ben riposti sugli
scaffali antichi e subito dopo carbonizzati o strappati sul pavimento,
il paragone era utile ma faceva venire il voltastomaco.
Vidi mio zio addentrarsi nella cameretta, prendere la bambina tra le
bracia e smaterializzarsi, era notte, era aperta campagna, sulla cima
di una collina stava un vecchio casolare ben ristrutturato, avevo visto
qualcosa del genere da qualche parte, ma non riuscivo a ricordare dove,
il dolore mi stava di nuovo risucchiando, Hermione! Salazar dovevo
farcela! dovevo farcela per lei! sforzo la mente, la testa comincia a
dolermi e sta volta era un dolore reale, un dolore mio, dovevo
muovermi, assolutamente, altra concentrazione, altro dolore, mio, suo,
non lo so più, Hermione, molte immagini si affollano nella mia
mente, sono troppo confuse, immagini della mia vita si mischiano a
quelle della sua, Hermione! di nuovo vedo la campagna, lo vedo correre
lungo un vialetto accompagnato da cipressi, un cimitero? no, non
è un cimitero, ma dove Salazar?? un lume è acceso sopra
una porta,uno zerbino, mio zio piange e bussa, una coppia apre, la
donna prende tra le braccia la bimba addormentata, l uomo posa una mano
sulla spalla di mio zio e un dolore profondissimo mi si posa sul petto,
il dolore di una separazione, una separazione, non mi separerò
da Hermione! vado avanti, scorro velocemente le scene, mio zio si trova
in una piazza, grandissima, dove diavolo è? un palazzo con una
torretta fa da sfondo, una loggia piena di statue, bellissime, il mondo
babbano? so che posto è, lo so.... ma la mia mente è
così annebbiata, vedo mio zio raggiungere un barbone e puntargli
la bacchetta contro, che fa? presto addormentata per terra non
c'è più quell'uomo vecchio e povero ma la piccola
Saphire, mio zio la prende, e poco dopo è di nuovo a casa,
scorro veloce, vedo Voldemort convocare tutti i Mangiamorte, mia zia
è al centro del cerchio, fredda come il marmo, so che ha
vomitato e pianto tutta la notte, so che ha cercato di farsi del male,
lo so perchè mio zio non riesce più ad opporre
resistenza alla mia invasione mentale, ormai è invaso dal dolore fisico, non lo combatte
più, ormai in quella mente siamo solo più io e le fiamme
della Cruciatus
-Crucio- la maledizione comincia, Saphire quella mattina viene
svegliata così e io mi ritrovai ad annaspare su un pavimento
coperto di sangue, nelle orecchie ancora quelle grida disperate di
bambina, pochi respiri e svuoto il mio stomaco accanto a me.
-scusa amico, ho dovuto smettere e tirarti fuori... non possiamo
proseguire, o di tuo zio rimarrà solo... bè..una mente
distrutta come i Paciock... e io non sono Bellatrix...- annuii e
afferrai la mano nera che mi porgeva, mi tirai su e barcollai verso
l'uscita appoggiato al mio amico, ero distrutto e mio zio lo era
più di me, perciò non ho la minima idea di come feci a
sentirlo
-è tutto ciò di bello che mi rimane... proteggila...-
guardai gli occhi di mio zio, mi guardavano ma non mi vedevano
-lo farò...-
Quando tornammo al Campo le ragazze erano tutte sveglie e tese, appena
ci videro ci saltarono addosso, martellandoci di frasi e rimproveri, ma
non potevo che sentirmi di troppo, Astoria mi lanciava sguardi
preoccupati, era corsa da me, come il protocollo comandava, ma non
aveva occhi che per Neville, Pansy mi stringeva forte, ma subito dopo
già si allungava verso Pel di Carota, Luna era già in
braccio a Blaise e persino Daphne era corsa incontro alle battute del
suo Gemello, La Weasley stringeva l'altro Gemello a se
preoccupata, mi venne da sorridere, mi sentivo così vicino a lei
che quasi mi spaventava la cosa, entrambi amavamo una persona a cui non
potevamo rimanere accanto, me la vidi venire incontro
-Come stai...- nessun abbraccio, nulla di ... troppo, ma sentivamo,
entrambi, che fra noi c'era qualcosa che ci accomunava, primo fra tutti
ovviamente l'amore per Hermione, la sua immagine mi scoppiò nel
cervello, settimane e settimane di freddo controllo purosangue per
tenerla lontana dalla mia testa andarono in fumo, sbriciolate in mille
pezzi mentre il suo grido di dolore, proveniente dalla sua tenda,
congelava tutti noi; emisi un verso strozzato e disperato e corsi via,
ma allontanarmi fisicamente non sembrava bastare, era come un fiume in
piena, come se tutto quello che avevo trattenuto in quei giorni si
accumulasse nel mio cervello, nel mio cuore, oserebbero dire alcuni...
cuore, cervello.... non lo so, a dire la verità mi sentivo
completamente pieno di lei, amarla .... mi faceva sentire pieno.... ma
accidenti se era sbagliato! lei soffriva e io con lei, mi nascosi nel
bosco e mi raggomitolai sotto ad un albero cercando di respirare molto
profondamente, di calmarmi.... di cancellarla dalla mia testa, mi
focalizzai sul dolore della Cruciatus che avevo provato neanche
mezz'ora prima, ma dentro di me sapevo che quel dolore non era
così forte, dato che lo avevo provato per lei, per salvarla.
Un altro grido mi raggiunse, ancora più forte ed io... scoppiai
in lacrime...le nascosi, le odia, ma accidenti se quelle erano vere e
proprie lacrime.
Sentii dei rumori dietro di me e scattai in piedi, tutti i sensi ormai
allenati e sempre all'erta, ma pochi secondi dopo mi rilassai, tra gli
alberi del bosco rispuntò Astoria, di nuovo, asciugai
velocemente le lacrime ma ovviamente le aveva viste, mi sorrise
dolcemente; sospirai.... era splendida, anche in quel semplice abitino
babbano, sembrava una ninfa così bionda, gli occhi così
verdi, si avvicinò e si sedette accanto alle mie gambe, anche io
mi risedetti.
Mi sentii nuovamente uno stupido... come le altro volte in cui, a causa
del nostro contratto, era stata lei a venirmi a cercare e , con una
saggezza inaspettata per la sua età, mi aveva fatto ragionare
tutte le volte
-dobbiamo chiuderlo sto contratto Astoria, non devi sempre essere tu a
venire a farmi la paternale...lo so che non ti interessa... vedo
benissimo quello che hai con Neville e ti giuro, non sai quanto ti
invidio... perchè non l'abbiamo già chiusa questa
pagliacciata?- lei sorrise
-perchè quando ti ho visto il giorno della fuga non sapevo come
comportarmi... e quindi ho seguito il protocollo... tu hai fatto lo
stesso e...- sospirò brevemente - e siamo ancora fidanzati,
ufficialmente...- sembrò riscuotersi un attimo e si aprì
in un grande sorriso
-ma ora non siamo più sotto l'influenza dei nostri genitori, e
per quanto tu sia un bel ragazzo non intendo sposarti... quindi...- mi
allungò una mano - quindi fine del contratto!- la afferrai al
volo sorridendo, entrambi sapevamo benissimo che non era certo
così che si scioglieva un contratto matrimoniale e che quando
fossimo usciti dalla clandestinità avremmo dovuto cercare i vari
registri di famiglia e spezzare l'incantesimo.... guardai le nostre
mani, ancora intrecciate
-spezzeremo l'incantesimo Draco, tranquillo....- rimasi bloccato nei
suoi grandi occhi verdi e seppi che non stava parlando solo del
contratto matrimoniale
- ce la faremo... ma ora devi tornare al campo e devi
calmarti...riprendi il controllo e vediamo cosa possiamo fare con
quello che hai scoperto.....- annuii e mi alzai porgendole una mano;
pochi minuti dopo eravamo nella tenda principale, mancava solo Pansy,
che ci raggiunse più tardi
Esposi ciò che avevamo scoperto concedendo i miei ricordi a tutti, o almeno i meno dolorosi.
-Allora è deciso, si parte per l'Italia!- alle parole di Blaise
fu come se la mente mi si riaccendesse, come se di scatto riebbi tutta
la mia lucidità
-ma certo! Firenze! ecco che città era! facciamo le valige
ragazzi! si parte!- esclamai con un sorriso saltando quasi in piedi,
dovevo trovare quella benedetta ragazza e... non lo sapevo
effettivamente cosa dovevo fare... ma avrei studiato bene i diari
durante il viaggio; fu in quel momento che Pansy ci aveva raggiunti, la
mia rinnovata lucidità aveva giovato ad Hermione e Pan ci aveva
raggiunti, fu in quel momento che la mia migliore amica mi
soterrò all'inferno
-Dovremo separarci... Hermione non sopravviverà ad una
smaterializzazione... e a tutta questa situazione... dobbiamo portarla
lontana... - da me ... non concluse la frase, ma lo capimmo tutti, lo
capii io, mi guardai intorno perso, erano tutti tristi e preoccupati,
ma perchè Salazar nessuno era sorpreso?? Sentii la rabbia
invadermi, Come avevano potuto nascondermi una situazione del genere?
Avevano passato gli ultimi giorni a tenermi fisicamente e mentalmente
lontano da lei, non ricevevo nessuna notizia sulla sua salute e se le
chiedevo mi guardavano male e mi facevano desistere perchè il
mio interesse la debilitava sempre di più, ma come potevano
uscire ora così? e dire che la mia strega non sarebbe
sopravvissuta ad una maledettissima smaterializzazione? lei che
certamente era riuscita ad imparare al primo tentativo? lei che era
sempre fortissima e potentissima, ora una semplice smaterializzazione
l'avrebbe... ucisa...- boccheggiai con gli occhi appannati e nelle
orecchi un nuovo grido di dolore in lontananza; l'ultima cosa che vidi
fu di nuovo la bacchetta del mio migliore amico puntata contro di me
-di nuovo! fanculo coglioooon..-
Chiedo umilmente perdono, so che vi avevo detto che sarei riuscita a
pubblicare una vita fa, e non voglio mentirvi dicendo che non ho avuto
tempo, semplicemente sono stata affetta dalla fastidiosa influenza
della "sindrome della pagina bianca" che è orribilmente
fastidiosa e so che molti di voi potranno capire! spero di essermi
fatta perdonare, che vi piaccia il capitolo e sopratutto di essere
definitivamente guarita! in modo da scartavetrarvi le palle con ancora
un bel po di capitoli!
Pronti per un bel viaggetto sulle colline Toscane?
fatemi sapere!
Piuma e Pergmena!
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Capitolo 4 *** Ciao ***
capitolo 4
Quando mi svegliai quella mattina non ebbi neanche la forza
di maledire Blaise per l'ennesimo colpo basso del sonno obbligato,
senza considerare che presto mi sarei trasfigurato in un ghiro, dato il
numero di volte in cui i miei amici avevano pensato di calmarmi
facendomi crollare come un bambino; ma di nuovo non ebbi la forza di
innervosirmi perchè quella mattina me l'avrebbero portata via, e
il pensiere che, se qualcosa fosse andato male, sarebbe stato per
sempre, mi toglieva tutte le energie.
Spalancai gli occhi: possibile che io, rifiutandomi di perdere
Hermione, avevo scatenato al maledizione anche in me e ora cominciavo a
perdere le forze? In fondo non sarebbe stato così improbabile,
considerando che quando mia zia era in vita e non si faceva quello che
voleva lei erano zucche senza semi!
Mandai un poco agitato un patronus a Pansy, non gridavo ne parlavo
concitatamente, ma Pan capì subito che qualcosa non andava e nel
giro di nulla era già nella mia tenda
-che succede?- mi sedetti, rimanendo incurvato, privo di forze
-Pan... è possibile che la maledizione si stia espandendo anche
a me? non ho la forza di alzarmi dal letto- la mia amica mi
guardò con occhio critico e nel men che non si dica avevo la sua
bacchetta contro
-non mi vorrai far addormentare di nuovo vero? non ho bisogno di
dormire!- obiettai easperato cercando la mia bacchetta sotto al
cuscino, senza trovarla, effettivamente non mi ero addormentato come al
solito
-idiota... stai zitto...- ammutolii alla sua espressione concentrata
spalancai gli occhi quando cominciò a ripetere una litania
di incantesimi a me totalmente sconosciuti, dopo di che facendo
schioccare la lingua soddisfatta mi guardò con un sorriso sadico
-no Draco, stai benissimo, sei solo così schifosamente
innamorato che l'idea di separarti da lei ti toglie la forza di
iniziare la giornata... e no, non penso che guarirai molto presto ma ti
avviso... il prossimo stadio è la composizione di poesie in suo
onore...- la mandai cortesemente a raccogliere sanguisughe e mi alzai
dal letto nervoso
-quale è il programma?- Pan sospirò e con uno sventolio di bacchetta rifece il letto, mi bloccai ad osservarla
-che c'è...- chiese arrossendo, la disarmai e le puntai la bacchetta contro
- quale è stata la prima cosa che hai detto entrando nella sala
grande la sera dello smistamento?- la mia amica mi guardò
sconcertata
-Draco ... sono io! comunque ho detto " per la mia festa di debutto
voglio un vestito fatto con questo cielo" me l'avete menata per mesi
per quella frase "mancano ancora sei anni e già pensi al
vestito!"....che c'è Drake? - mi
sentii stupidissimo, ma se tutti eravamo cambiati drasticamente al
campo, Pansy era quella veramente irriconoscibile
-scusami Pan... è che...sei così cambiata...- lei sorrise
-lo so... non ti piaccio più?- scossi la testa sorridendo - ma
no Pan... è solo... strano... fai i letti, i lavori di casa
così, senza he nessuno te lo dica, ti stai facendo in quattro
per studiare Medimagia, probabilmente il lavoro più altruista
che esista... per non parlare che stai con Pel di Carota!- rabbrividii
teatralmente e lei scoppiò a ridere, saltandomi addosso e
scompigliandomi i capelli perfettamente pettinti
-pagherai con la vita per questo!- lei sorrise e si guardò attorno, incupendosi improvvisamente
-è tempo di andare Drake... credo che sia il momento di fare le
valige...- mi guardai attorno, probabilmente, dopo Hogwarts, quello era
stato il posto in cui più mi ero sentito a casa in vita mia, e neanche me n' ero accorto
- va bene.... quale è il programma?- Pan sventolò la bacchetta
-allora è l'una... stiamo preparando il pranzo, poi smontiamo
tutto... a quel punto arriveranno la McGranitt da Villa conchiglia,
sai, dove si nascondono tutte le donne, i bambini, i Sangues... i nati
babbani e chi non può combattere... all'inizio doveva essere
casa di Bill, il fratello di Ron e di sua moglie... ora è una
specie di campo come questo... ma tipo... 100 volte questo...
comunque... arriverà anche il Prof Lupin... era in giro alla
ricerca di varie creature per alleanze, ma la moglie è incinta
ormai da mesi... e lui si trasferirà a Villa conchiglia per
starle accanto, loro porteranno Hermione alla Villa, lì
sarà curata da persone molto più competenti di me...
quindi tu, Blaise, Daph, Astoria, i Gemelli, e Nev andrete alla rierca
di tua cugina e io... io Draco andrò con Ron...- si interruppe
guardandomi incerta le sorrisi e lei parve più rilassata, come
se avesse temuto di dirmi che ci saremmo separati da quando era entrata
nella tenda
-andrò con Ron, Ginevra e Luna alla ricerca di Potter... e che
Salazar ce la mandi buona...Partenza di Hermione prevista per
l'imbrunire... direi alle 5... 5e mezza ormai... credo che tutti
aspetteremo lei, per partire..- annuii nervoso
-molto bene... allora andiamo a pranzo..- mi raddrizzai e la vidi fare
lo stesso, istintivamente ci aggiustammo i capelli e i vestiti, e le
porsi il braccio per uscire dalla tenda, non per fare gli stupidi, non
per tirarcela, semplicemente perchè era nel nostro sangue,
perchè ci era sempre stato insegnato ad entrare ed uscire dalle
stanze cme se stessimo girando per varie sale da Ballo nel pieno della
festa del 1 Settembre, il più grande evento nell'alta società magica.
Assorti nei nostri pensieri raggiungemo i nostri compagni di campo, i
nostri amici, sorrisi, sarà stato anche anche nel mio sangue
essere rigdo ed impettito, ma la differenza tra un pranzo tra "amici"
nella nostra società era palesemente diverso da ciò che
vdevo davanti a me: il tavolo bastava appena per tutti noi, tra le mie
braccia e quelle dei miei vicini ci saranno stati 5 centimetri
abbondando, nelle cene dell'alta società c'era minimo un metro ;
qui Ginevra riceveva applausi e fischi per le sue ottime doti
culinarie, i gemelli scatenavano ilarità fra tutti noi aiutati
dalla perfetta spalla Blaise, nelle cene a Malfoy Manor, quelle in cui
la parola Mangiamorte era tabù, in cui vi era una spessissima patina di
buonismo e finzione, in cui si chiedevano con sorrisi viscidi
infomazioni di persone che in realtà avevi denuncito al Signore
Oscuro... insomma, tutto era diverso, e probabilmente il mio sangue
apparteneva a quelle cene buie, ma io... io non ero solo il mio sangue,
io appartenevo a quella caciarosissima tavolata malassortita, anche se davanti a tutti quei ragazzi non l'avrei mai ammesso.
Subito dopo pranzo tutti i piatti furono fatti levitar nel lavello e
cominciarono a lavarsi mentre Neville, a capotavola, riassumeva
ciò che ci avrebbe aspettato nei giorni, forse nelle settimane o
mesi sucessivi, poi con sguardi preoccupati ci separammo, ognuno nelle
proprie grotte o casette a fare le valige; io mi lasciai cadere sul
letto ed osservai Pansy entrare ed uscire dalla nostra tenda mentre
cercava di raccimolare le sue cose, che un po' aveva lasciato qui, ed
un po in camera di Weasel, sorrisi, sembrava fosse riuscita ad unire i
due modi, forse, il giorno che ne avrei avuto l'occasione, ci sarei
riuscito; ora come ora potevo solo guardare la mia amica affaccendarsi
per fare le valige e partire... lontano da me- sospirai, da quando
avevo cominciato quest'avventura, da quando in un secondo mi ero
cecamente fidato di Hermione e mi ero fatto trasportare in tutto
questo, l'avevo immaginata sempre accanto a me, Daph, Blise e Theo...
Theo... chissà come sarebbe stato tutto questo con lui,
più volte mi ero ritrovato a pensare al mio amico e ogni volta
ero rabbrividito, ero stato pronto a rinunciare a Tiger e Goyle, certo
non dei gran cervelloni, ma amici sinceri, leali e divertenti, ma loro
erano sempre stati davvero troppo convinti di tutto ciò che ci era
stato insegnato, e mai si erano posti domande, sapevo che avrei
rinunciato anche a loro, ma Theo no, era stato assolutamente
inaspettato e sopratutto doloroso, perderlo in quel modo... ma noi
infondo siamo Serpi, certamente il coraggio non è mai stato il
nostro forte; ancora adesso, se penso a come ho fatto a scappare, a
ribellarmi davvero... bè, Hermione è l'unica risposta che
mi viene in mente, senza di lei non l'avrei mai fatto e questo era
perfettamente chiaro nella mia mente, per questo, segretamente, mi
sentivo debitore, eternamente debitore.
Ma tutto era stato più semplice, praticamente da subito, grazie
ai miei amici, i rimanenti, che avevano accettato di rimanermi accanto
anche in questa follia; cominciare un rapporto con i Grifi, buttare
giù generazioni e generazioni di pregiudizi... grazie a Blaise,
Daph e Pan... ora ci saremmo separati... quasi mi dava fastidio,
insomma, la mia Pansy partiva con.. Weasel!! scossi la testa
ridacchiando tra me e me, infondo, se la maledizione non me lo avesse
impedito, cosa sarebe riuscito a tenermi lontano da Hermione?
probabimente nulla.
In men che non si dica Blaise apparve all'ingresso della nostra tenda,
l'unica cosa che era rimasto era l'arredamento, che osservavo da quel
divano sul quale, mi pareva una vita prima, avevo stretto tra le braccia
mia madre piangente
-è ora...-
Quando uscii dalla tenda, senza guardarmi indietro, e mi voltai verso
al gruppetto di persone già pronto il mio sguardo si posò
su un ammasso di piume e stoffa come se qualcosa lo richiamasse, poi
capii, sul dorso si quello "stupido pollo" era assicurata una branda e
da strati e strati di stoffa spuntava la testa di Hermione, deglutii.
Erano settimane che non avevo il permesso di vederla, e ora, la vedevo
così, che anche tutta infagottata si poteva vedere quanto era
deperita, il suo viso bellissimo e liscio era magrissimo e di un
colorito così spento che sembrò cadaverico, a quel
paragone involontario rabbrividii, ma chi aveva avuto quella brillante
idea di portarla su quel pennuto troppo cresciuto?
Feci per avvicinarmi velocemente, nervoso, a cosa Salazar era servito
tenerla lontana da me per così tanto se poi l avrebbero fatta
ammazzare in quel modo? poi mi ricordai di quella imbarazzante lezione
a scuola, della figura che avevo fatto, della stupidità di quell
animale ma anche che, sopratutto, su quel pennuto c'era Hermione, lo
guardai fisso negli occhi poi, a malincuore e con l'orgoglio sotto i
piedi mi inchinai, inchinarmi davanti ad un animale, se solo mi
avessero deto che l'avrei fatto avrei riso, riso!
Il Pennuto mi guardò sospettoso poi inclinò un poco il
collo, stando ben attento a non muovere le spalle su cui era
assicuarata la lettiga, o almeno così mi parve, d'un tratto mi
sembrò un poco più simpatico, mi avvicinai lentamente a
lui, e gli posai una carezza sul becco come a prendere il coraggio per
fare ciò che davvero ero lì per fare , sospirai e mi
voltai verso di lei.
Sentii il cuore stringersi come mi era successo pochissime altre volte,
e sapere che la sua bellezza era sfiorita così, la sua vita era
così in pericolo a causa mia mi attenagliava lo stomaco e mi
faceva sentire un mostro; che diritto avevo io di amare una creatura
perfetta come lei?nessuno e il risultato era stato quello, sospirai e
sobbalzai quando sentii una mano posarsi sulla mia spalla
-starà bene... lei è forte- mi voltai trovandomi davanti Ginevra
-lo so... lei è mia, e le cose mie sono sempre perfette...- la
ragazza alzò gli occhi al cielo come a dirmi che continuare a
fare così non era più necessario, dato che la mia
educazione Nobil purosangue era finita in un calderone pieno di pus di
bubotubero senza che io potessi farci nulla, o almeno questo era quello
che pensai; vidi venirmi incontro Pansy, accompagnata dal professor
Lupin e dalla Mec, tutti mi guardarono con apprensione e la dolcezza
negli occhi della prof, che per la prima volta era rivolta anche a me,
mi fece sentire piccolo, piccolo come non mi ero mai sentito in vita mia
-Drake... ora ci siamo noi con lei...- Pan mi guardò mesta,
sapevo che avrebbe voluto sfiorarmi il braccio, forse la nuca, nei suoi
gesti così affettuosi che quando li compiva sembrava impossibile
che la sua educazione era stata uguale alla mia, se non peggiore,
considerando il fatto che lei aveva portato il grande disonore in
famiglia, avendo osato nascere femmina.
Ma li non eravamo nella nostra tenda, lì c'erano occhi davanti
ai quali non avremmo mai voluto dimostrarci ... affettuosi, per cui,
con un'ultima carezza ad Hermione, mi allontanai, non prima di aver
guardato i due professori dritti negli occhi " ve la affido" forse
più che un ordine, come avrei voluto fosse, sembrò una
muta preghiera, ma alla fine che importava? volevo solo che lei stesse
meglio, anche se questo voleva dire rimanere lontano da lei, forzarmi a
fingere di allontanarla, forzarmi a fingere di amare un altra.
Il mio pensiero corse a Saphire e mi chiesi se l'avrei mai trovata,
quando vidi il maledetto pollo alzarsi in vilo mi morsi le labbra,
trattenendo a forza una lacrima, e mi dissi che l'avrei trovata, anche
se questo avesse voluto dire imbottire di veritaserum tutte le ragazze
di questa terra.
scusate la brevità di questo capitolo dopo tutto il tempo che vi ho fatto aspettare (causa esami) ma secondo me doveva finire qui, spero di farmi perdonare presto....
baci!
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Capitolo 5 *** AVVISO ***
avviso
Avviso !!
questa serie è in fase di revisione e correzione!
Dopo anni, difficili da riassumere in poche righe, sono rientrata in
questo profilo ( per problemi tecnici ero dovuta passare su Redhaired)
e con gigantesco piacere ho trovato più di una persona che mi chiedeva informazioni su questa serie.
Così ho aspettato di finire gli esami dell uni ( yaaayyyy) per
ricominciarla, ma mi sono resa conto che i primi capitoli non mi
piacevano più perchè, credo, di essere migliorata in
questi anni.
O così mi piace credere =)
Quindi è cominciata la correzione di Hermione Granger e la
maledizione dell'amore, spero di fare veloce così da poter
tornare presto a Draco Malfoy e l'erede della Mangiamorte e postare i
nuovi capitoli!
Se qualcuno dei vecchi lettori fosse intenzionato a farmi sapere cosa
ne pensa mi farebbe molto piacere, e sarebbe anche molto bello
conoscere nuovi lettori!
A presto quindi
Piuma e pergamena
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