Through time and space

di MissGolightly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Haven't met you yet (River/Ten) ***
Capitolo 2: *** A moment like this (River/Eleven) ***



Capitolo 1
*** Haven't met you yet (River/Ten) ***


Wherever you are, whenever it's right, you come out of nowhere and into my life. 
 
And I know that we can be so amazing, and baby your love is gonna change me. And now I can see every possibility. 
[...] I just haven't met you yet.
 
(Haven't met you yet - Michael Bublè)
 
 
 
 
 
 
Uno sguardo vuoto. 
Ecco tutto ciò che aveva ottenuto. 
 
L'aveva salutato chiamandolo Dolcezza, come faceva sempre, e lui l'aveva guardata come se non l'avesse mai vista. 
 
Ci aveva messo un po' a capire che effettivamente nella sua linea temporale non si erano ancora incontrati. 
 
Non era colpa di nessuno, semplicemente le loro linee temporali non coincidevano. Eppure, non poteva negare di essere rimasta delusa quando si era resa conto che il Dottore non aveva la minima idea di chi fosse. 
 
Nemmeno la prima volta che lo aveva visto, prima di rigenerarsi nella donna che ormai era da anni, aveva avuto quello sguardo. Nemmeno mentre lei cercava di ucciderlo. Anche in quel momento, l'aveva guardata come se fosse l'unica persona della quale gli importava. L'aveva chiamata River quando lei era ancora Melody e aveva parlato di lei come si parla della ragazza di cui sei innamorato. L'aveva guardata e le aveva parlato come se riuscisse a vedere qualcosa di più della psicopatica addestrata dal Silenzio che tentava di ucciderlo. 
 
Avrebbe dato qualsiasi cosa per rivedere quello sguardo. Ma forse, sarebbe stato più giusto dire che avrebbe dato qualsiasi cosa per rivedere quel Dottore. 
 
Il Dottore che è davanti a lei è estremamente attraente, sicuro di sè e si porta dietro quell'alone di mistero che lo rende affascinante. Non c'è  nulla del Dottore ingenuo e impacciato di cui si era innamorata o del burbero, ma in fondo anche romantico, che ha visto l'ultima volta. 
 
Abbassa lo sguardo sul diario blu che tiene tra le mani, quel diario su cui è scritto ogni attimo della sua vita che ha passato con il Dottore. Lo sfoglia distrattamente pensando che forse un po' invidia l'uomo davanti a lei, quel Dottore che non ha ancora vissuto nulla di ciò che c'è in quel diario. 
 
Ogni attimo passato con il suo Dottore, ogni parola detta, ogni gesto... River darebbe qualsiasi cosa per rivivere tutto, il che è ironico perché lei viaggia nel tempo e potrebbe andare in qualsiasi posto e in qualsiasi epoca ma paradossalmente gli unici luoghi e tempi in cui desidera andare sono anche gli unici a cui non può (e non deve per nessun motivo) avvicinarsi. 
 
Non riesce a immaginare cosa succederebbe se incontrasse la se stessa del passato. Probabilmente le conseguenze sarebbero gravissime. 
 
Ricorda che una volta il Dottore, il suo Dottore, ha incontrato se stesso. Lei ha mancato la scena per un soffio e si è accorta di ciò che stava succedendo solo quando l'altro Dottore ormai stava già uscendo dal Tardis. Ricorda di aver chiesto al suo Dottore cosa ci facesse lì un'altra versione di se stesso, lui aveva risposto semplicemente: "Spoiler!" e non ne avevano più parlato. 
 
Qualche tempo dopo, durante una delle sue notti con il Dottore, River era entrata per errore nel Tardis sbagliato e si era trovata davanti una versione più giovane del suo Dottore. Aveva finto di essere sorpresa di vedere due Dottori (il suo e quello più giovane), ma in realtà non lo era. La sera di tanto tempo prima, quando aveva visto due Dottori identici, era ancora impressa nella sua memoria. Sapeva che stava vivendo di nuovo quella sera, solo da un altro punto di vista. E sapeva anche che sarebbe stato rischioso incontrare l'altra versione di se stessa, quindi si era messa a dire qualcosa sul fatto che il suo Dottore aveva promesso di portarla a Darillium e poi era uscita di corsa. 
 
Alla fine poi, quella sera, il Dottore non l'aveva nemmeno portata a Darillium come promesso. Aveva detto che c'erano problemi con il Tardis e che non sarebbe proprio riuscito a farli atterrare accanto alle Singing Towers. Quella era stata solo la prima di tante scuse e da quella sera erano passati anni prima che si decidesse finalmente a portarla a vedere quelle dannate torri. 
 
River richiude il diario sospirando. Poco prima di partire per la spedizione, aveva scritto l'ultima pagina. Il diario era finito e ora non sapeva cosa aspettarsi. 
 
Il Dottore era il tipo di uomo che sa quanto deve essere lungo un diario. Se il diario è finito significa solo che lei e il Dottore non si vedranno più.
 
River si asciuga velocemente una lacrima che le sta scendendo lungo la guancia e torna al lavoro, facendo finta di nulla.
 
La sua prima impressione sul Dottore non è stata così buona come sperava: lui ancora non si fida di lei, ci manca solo che la veda piangere. 
 
Anche se... 
 
River lascia che un sorriso prenda lentamente posto sulle sue labbra. Forse ha appena capito come fare in modo che il Dottore si fidi di lei. 
 
 
 
 
 
Il Dottore butta uno sguardo veloce verso l'archeologa, chiedendosi per l'ennesima volta cosa ci sia tra loro. 
 
Ormai è evidente che è qualcuno che viene dal suo futuro. Qualcuno di importante. 
 
Lei ha detto di averlo già incontrato, o meglio di aver incontrato un'altra versione di se stesso, e lui si sente in qualche modo legato a quella donna ma proprio non capisce in che modo. 
 
La vede sfogliare il diario blu, lo stesso diario che poco prima ha sfogliato davanti a lui chiedendogli se erano già stati sulla Bisanzio o se avevano già fatto il pic-nic ad Asgard. 
 
Un diario blu tardis. Non c'è altro modo per definire quella particolare tonalità di blu. E fissando quel diario, il Dottore inizia a pensare che forse quel colore non è casuale e che forse quello è proprio il primo indizio per capire chi è davvero River Song. 
 
Ancora non riesce a spiegare come sia possibile che quell'archeologa sia un persona così importante per il se stesso del futuro. Lui odia gli archeologi! Cosa deve essergli andato male nella vita per aver permesso che un'archeologa diventasse qualcuno di così importante per lui?!
 
Una parte del suo dotatissimo cervello continua a suggerirgli di prendere quel diario e iniziare a leggere, giusto per capire che rapporto ci sarà tra lui e River, ma la sua parte razionale continua a intimargli di non fare nulla. 
 
Conoscere il proprio futuro non porta mai a nulla di buono, è una delle prime regole che impara chiunque si metta a viaggiare nel tempo. 
 
"Tutto ok?" 
 
Il Dottore si volta verso Donna e annuisce distrattamente. In realtà, nulla va bene. River lo distrae. Il pensiero che lei diventerà importante nel suo futuro lo distrae. 
 
Poco prima l'ha chiamato Dolcezza, Bocconcino... Tutti soprannomi che si danno quando c'è una certa intimità. E lui, che è ancora legato a Rose più di quanto voglia ammettere, non riesce a pensare di potersi innamorare di nuovo. 
 
No, di certo ci deve essere dell'altro.
 
La vede richiudere il diario e asciugarsi velocemente una lacrima prima che qualcuno possa accorgersi che sta piangendo. Ma lui se n'è accorto e questo è solo l'ennesimo particolare che lo spinge a desiderare di leggere quel diario. 
 
Che mistero nascondi, River Song? 
 
Il Dottore non riesce a fare a meno di porsi questa domanda e spera che alla fine di quell'avventura, River sia disponibile a dargli qualche risposta. 
 
 
 
***
 
 
 
Il polso inizia a fargli male e la pelle è graffiata in corrispondenza della chiusura delle manette. Ha cercato di liberarsi con così tanta forza che gli è sembrato addirittura di sentire del sangue uscire da un graffio, a un certo punto. 
 
Ma non è servito a niente. River si è comunque sacrificata per lui. 
 
Continua a fissare il punto in cui, fino a pochi attimi prima, c'era l'archeologa, quasi come se sperasse di vederla tornare. 
 
Ma lei non tornerà. Sarà solo l'ennesima persona che se n'è andata a causa sua. 
 
L'ha conosciuta solo poche ore prima, eppure si sente vuoto come non mai all'idea di averla persa. 
 
Ripensa agli ultimi attimi in cui era lì, a ciò che gli ha detto. Ripensa al momento in cui lui le ha detto: "Devi lasciarlo fare a me!" e lei ha risposto: "Se tu muori qui adesso, non ci incontreremo in futuro!"
 
Ricorda il tono con cui l'ha detto. Come se il loro futuro, o meglio il futuro del Dottore, fosse l'unica cosa importante. 
 
È stato in quel momento che il Dottore ha unito i pezzi e ha capito tutto. 
 
Improvvisamente ha ricordato lo sguardo di River quando Dave ha detto che stavano litigando come marito e moglie. E poi, cosa più importante, ha ricordato ciò che River gli aveva sussurrato all'orecchio. 
 
Lei sapeva il suo nome. Nessuno lo sapeva e nessuno avrebbe mai dovuto saperlo, ma lei sì. 
 
Perché lei sì? 
 
Solo un motivo poteva spingere il Dottore a confessare il suo nome a qualcuno. 
 
Il Dottore chiude gli occhi e sospira profondamente. Ormai non serve torturarsi. Tutto ciò che può fare è andare avanti e aspettare il momento in cui, finalmente, incontrerà River di nuovo.  

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Capitolo 2
*** A moment like this (River/Eleven) ***


 
Some people wait a lifetime for a moment like this
 
Some people search forever for that one special kiss
 
Oh, I can't believe it's happening to me
 
Some people wait a lifetime for a moment like this
 
(A moment like this - Kelly Clarkson) 
 
 
River chiude gli occhi per un attimo e cerca di trattenere uno sbadiglio. 
Ha sonno, ma sono così rare le occasioni in cui lei e il Dottore passano del tempo insieme senza rincorrere il nemico di turno. Non sarebbe saggio sprecare il tempo dormendo. 
 
"Sei stanca?" 
 
La voce del Dottore le fa riaprire gli occhi di scatto. Lui, sdraiato su un fianco accanto a lei, la fissa sorridendo. Sembra felice e molto più sereno di quanto lo abbia mai visto in passato. 
 
"Un po'. Ma non mi va di dormire."
 
"Dovresti. La mancanza di sonno può essere pericolosa."
 
"Ho paura che quando mi sveglierò, tu non sarai accanto a me." dice River lasciando che il cuore parli per lei. 
 
"Non vado da nessuna parte. E poi, eravamo d'accordo sul fare una sorpresa a Rory e Amy per il loro anniversario. Quindi anche se volessi, e ci tengo a precisare che non voglio, non potrei andarmene. Ormai ho preso un impegno." 
 
"Hai una macchina del tempo. Puoi fare tutto quello che vuoi." sussurra River, chiudendo di nuovo gli occhi che ormai non vogliono proprio saperne di restare aperti. 
 
"Ho già sbagliato le coordinate temporali una volta. Meglio rimanere fermi." risponde lui ridendo.
 
River sorride ricordando quello che è successo non più di due ore prima. 
 
Erano entrambi d'accordo sul fare una sorpresa ai Pond per il loro anniversario. Non li vedevano da un po' ed erano certi che sarebbero stati felici di vedere apparire il Tardis nel loro giardino. Ma qualcosa era andato storto perché, invece di arrivare la mattina del 15 luglio, erano piombati nel giardino dei Pond la sera precedente. 
 
"In fondo, non è stato male arrivare un po' prima." risponde River. 
 
Il Dottore arrossisce e cerca di nascondere la faccia tra i cuscini, ricordando come hanno passato il tempo da quando sono arrivati. 
 
È successo tutto così in fretta che quasi non ricorda come sono arrivati alla camera da letto. Tutto ciò che ricorda sono le mani di River che gli sbottonano la camicia mentre lui la guarda imbarazzato. 
 
Bel modo di iniziare la vita coniugale.
 
"Sei così carino quando arrossisci." dice River, vedendo la reazione del marito. 
 
"Non riesco a non pensare a quanto sono stato imbranato. Insomma, non era certo la prima volta!" dice il Dottore. 
 
River gli accarezza dolcemente una guancia. "Non sei stato imbranato. Sei stato dolce."
 
Lui rimane in silenzio per un attimo, godendosi la carezza di River. Non riesce a fare altro che domandarsi a che punto sia della sua storia, se nel suo percorso temporale sono già stati a fare quel pic-nic ad Asgard o se hanno già affrontato l'avventura sulla Bisanzio. 
 
"Tutto ok?" chiede River. 
 
"Sì. Mi stavo solo domandando a che punto siamo. Voglio dire, ci siamo sempre incontrati in momenti diversi delle nostre linee temporali. Mi chiedevo a che punto siamo ora."
 
Lei sta un momento in silenzio, indecisa su come rispondere senza rischiare di dire uno spoiler. Poi lo guarda e dice: "Questa è stata la nostra prima volta, per me."
 
Lui sgrana gli occhi stupito. "Anche per me." 
 
Lei sorride. "Ecco il punto di incontro nelle nostre linee temporali."
 
Il Dottore si avvicina quel tanto che basta a lasciarle un bacio sulla fronte, poi la attira a se facendole appoggiare la testa nell'incavo della sua spalla. 
 
Rimangono in silenzio per un po', assaporando quell'unico momento in cui le loro vite stanno procedendo sulla stessa lunghezza d'onda. Il Dottore gioca con i capelli di River, facendo passare i riccioli tra le dita, mentre River resta ad ascoltare il battito dei suoi due cuori fino a quando il sonno ha la meglio su di lei.
 
 
 
 
 
Rory Pond si stropiccia gli occhi mentre segue sua moglie Amy all'interno della cabina blu. 
 
Quando si sono svegliati, pochi minuti prima, e sono scesi in cucina per la colazione, hanno notato il Tardis parcheggiato nel loro giardino. Amy, senza pensarci troppo, ha afferrato la chiave che il Dottore le aveva regalato tempo prima e si è fiondata fuori seguita da un assonnatissimo Rory.
 
"Ok, mi sembra evidente che non c'è. Torniamo in casa?" chiede Rory, dopo essersi guardato intorno. 
 
Amy non lo ascolta e sparisce lungo il corridoio. "Ovviamente è qui. Dobbiamo solo trovarlo!" 
 
Rory sbuffa sonoramente ma la segue. In fondo, sa perfettamente che la seguirebbe ovunque e seguirla lungo i corridoi del Tardis non è poi la fine del mondo. 
 
La raggiunge dopo qualche minuto. È al fondo del corridoio, davanti alla porta di una stanza che lui non aveva nemmeno mai notato e se ne sta immobile, con la mano destra appoggiata sulla maniglia. 
 
"Che c'è?" chiede Rory. 
 
"Credo di aver trovato la camera del Dottore."
 
"E...?"
 
"E sta dormendo, torniamo in casa." dice Amy, staccandosi finalmente dalla porta e tornando sui suoi passi. 
 
Rory la guarda confuso. "Mi hai fatto venire fino qui solo per chiamare il Dottore e adesso vorresti tornare in casa?"
 
"Credo sia meglio non disturbarlo."
 
Ma Rory non la ascolta e apre la porta della stanza, trovandosi davanti una scena che mai avrebbe voluto vedere. 
 
Senza dire una parola, richiude la porta e, con lo sguardo fisso nel vuoto, sussurra: "Nostra figlia è a letto con il nostro migliore amico."
 
"Sì. Beh, sono sposati..." cerca di dire Amy. 
 
"È comunque strano! Io... Credo proprio sia meglio tornare in casa." dice Rory, percorrendo velocemente il corridoio e uscendo dal Tardis. Per una volta, è Amy quella che segue Rory e non il contrario.
 
Ha visto tante cose incredibili durante le sue avventure con il Dottore ed era convinta che ormai niente avrebbe potuto lasciarla di stucco. Ma a quanto pare, nessuna delle assurdità successe in compagnia del suo Uomo Stropicciato può prepararla a vedere sua figlia in quella situazione. 

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