Il grande segreto di Aya... di sophiakaulitz (/viewuser.php?uid=53699)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Io la odio! ***
Capitolo 2: *** mi vuoi sposare? ***
Capitolo 3: *** Aiuto mi è cresciuta la coda! ***
Capitolo 4: *** Vegeta... ***
Capitolo 5: *** Il grande segreto di Aya... ***
Capitolo 6: *** Pronti, partenza, viaaaaaa! ***
Capitolo 7: *** Tristi confessioni ***
Capitolo 8: *** Rapporto padre/figlio o nonno/nipote? ***
Capitolo 9: *** ATTENZIONE ***
Capitolo 1 *** Io la odio! ***
Goten
cadde a terra sfinito dal combattimento appena affrontato, la ragazza
di fronte a lui appoggiò le mani sulle ginocchia e
prese
a respirare
pesantemente con la speranza di riprendere presto una respirazione
regolare...
-'Cidenti
a te sorella, te la sei presa proprio a cuore!-
-E'
un allenamento Goten, se non faccio sul serio che allenamento
è? E
comunque sei tu che sei troppo debole...dovevi allenarti di
più!- Lo
schernì.
Per lei gli allenamenti erano
sacri e dire che da bambina
non era attratta dalle arti marziali, certo le piaceva giocare alla
lotta con i suoi fratelli ma
tutto nella più totale innocenza
fanciullesca ma dopo lo scontro con Majinbu qualcosa era scattato in
lei.
Non voleva
più fare da spettatrice passiva, voleva contribuire
alla salvaguardia del suo pianeta e così, a pace
ripristinata,
convinse il padre a sottoporla a un'estenuante
allenamento che
continuava a seguire tutt'ora, dimostrando di possedere quel talento
e quella forza che solo un vero Saiyan può avere.
-Uff,
non c'è bisogno di ricordarmelo sempre!-
Bofonchiò un imbronciato
Goten.
-Bravi
ragazzi, sono molto fiero di voi!- Disse Goku, applaudendo con un
gran sorriso in faccia, subito ricambiato dalla figlia.
Aya
ricambiò il sorriso soddisfatta, amava molto le arti
marziali, ci si
dedicava anima e corpo e ogni volta che aveva un minuto libero ne
approfittava per allenarsi ma soprattutto le piaceva farlo con il
padre ed era sempre contenta quando la lodava.
Aya
era la gemella di Goten ma era chiaro che i due non avevano proprio
nulla in comune! Se Goten era la fotocopia di suo padre lei era
identica a sua madre Chichi con la sola differenza che lo
spropositato orgoglio del sangue alieno che le scorreva nelle vene le
conferiva una sicurezza in sé stessa tale che spesso agli
occhi di
chi non la conosceva appariva come una ragazza viziata e spocchiosa,
quando invece era decisamente il contrario.
-Papà
ti sfido!- Esordì appena recuperato un po' di fiato, si mise
in
posizione e con l'indice della mano destra lo invitò a fare
la prima
mossa.
-Sfida
accettata!- Rispose prontamente il genitore, sferrando il primo
colpo.
L'incontro
non durò molto perchè furono interrotti da un
elicottero che stava
atterrando vicino a loro.
-Ma
chi è?- Domandò l'uomo, ingenuamente.
-Sono
Vegeta e Bulma!- Esclamò Aya estasiata e con gli occhi che
brillavano.
-Ehi
salve!-
-Ciao
Goku.- Salutò Bulma, un po' accigliata.
-Quanto
tempo che non ci vede!-
-Eh
già, certo che potresti anche farti sentire e soprattutto
vedere,
ogni tanto! I tuoi figli li vediamo spesso ma te sia mai che vieni a
dare un saluto ai tuoi vecchi amici! Possibile che dobbiamo sempre
venire noi a cercarti?!...- Sbuffò acida poi il suo sguardo
si posò
su Aya e il suo viso si illuminò -...Oh, ragazza mia ma
guardati,
sei splendida! Diventi ogni giorno più bella! Sono pronta a
scommettere che ai tuoi piedi hai una schiera di pretendenti che non
finisce più!- Sghignazzò civettuola,
abbracciandola
amorevolmente.
La
giovane arrossì
a tutti quei complimenti -Ti ringrazio Bulma, ma ci siamo viste 3
settimane fa, non penso di essere cambiata molto in così
poco
tempo.-
-Sciocchezze!-
-Kakaroth,
è vero che parteciperai al torneo?- Gli chiese Vegeta, che
moriva
dalla voglia di interrompere gli stupidissimi commenti della
compagna.
-Già,
proprio così, pare che quest'anno ci sarà un
avversario fortissimo,
che non vedo l'ora di incontrare!- Rispose aprendosi in uno dei suoi
famosissimi sorrisi a 32 denti.
-Ma
che stai dicendo? Lo sai benissimo che non esiste nessuno alla nostra
altezza! In tutta la galassia non esistono esseri che possano
competere con noi Saiyan. Dovresti saperlo ormai.- Gli
ricordò
Vegeta, stizzito.
-Oh,
ma questo è speciale.-
Mentre
i due uomini parlavano Aya si perse nel contemplare Vegeta, quanto
era bello, nonostante avesse molti più anni di lei lo
trovava
incredibilmente affascinate, invidiava tantissimo Bulma che aveva la
fortuna di essere sposata con lui.
Nei
suoi pochi 16 anni aveva già le idee molto chiare su come
dovesse
essere il suo principe azzurro... voleva un compagno come Vegeta:
bello e coraggioso come lui, forte e regale, un uomo che niente e
nessuno avrebbe potuto scalfire, un vero Saiyan, ma sfortunatamente
il suo sarebbe stato sempre e solo un sogno dato che gli unici Saiyan
rimanenti erano lui e suo padre, non dimenticando poi Gohan, Goten e
Trunks!
I
suoi pensieri vennero poi interrotti dall'arrivo di
quest'ultimo.
-Ehilà,
Trunks!- Lo salutò un solare Goten, ancora sdraiato
sull'erba
fresca.
-Ciao
Goten...- Ricambiò per poi arrossire visibilmente davanti
alla
sorella del suo migliore amico. -...C-ciao Aya.-
-Ciao
Trunks.- Disse mentre si scioglieva la coda di cavallo, una folta
chioma di lisci e lucenti capelli neri le ricadde lungo la schiena,
scosse un po' la testa in modo che riprendessero volume.
Il
mezzo Saiyan seguì estasiato ogni suo movimento e
riuscì anche a
percepire l'odore afrodisiaco del suo shampoo.
-Uff,
questa frangia è un disastro!- Commentò soffiando.
Se
non si era ancora capito era cotto a puntino ma, purtroppo per lui,
lei non lo degnava neanche di uno sguardo e dire che a scuola c'erano
tantissime ragazze pronte a tutto per lui. Nonostante si conoscessero
da quando erano nati si era accorto di esserne innamorato soltanto
due anni prima, avrebbe sperato di essere qualcosa di più di
un
semplice amico per lei ma finché non avrebbe trovato la
forza di
dichiararsi non avrebbe mai combinato molto e Goten gli aveva detto
di lasciar perdere dato che molto probabilmente c'era già
qualcuno
nel suo cuore...Uffa che disdetta!
-Come
mai ti stai allenando, Goten? Parteciperai anche tu al torneo?-
-Sì,
per forza..- Disse mentre si rialzava. -...Mio padre mi ha costretto!
Anche se per quel giorno avevo un appuntamento con la mia
ragazza!-
La
sorella roteò gli occhi al cielo, quante volte aveva sentito
quella
frase? Un milione!
-Eh
dai su, con la tua ragazza puoi uscire quando vuoi!- Disse il
padre.
-Allora
a quanto pare anche tu hai un figlio svogliato.- Constatò
Vegeta.
-Eh
già, ma è colpa della pace.-
-Io,
al contrario, mi alleno ogni giorno fino allo sfinimento e
parteciperò anche io al torneo.- Si intromise orgogliosa,
portando
le mani ai fianchi, proprio come era solita fare la madre. Voleva
farsi bella davanti agli occhi di Vegeta.
-Bene
è deciso, parteciperemo anche noi Trunks!- Disse Vegeta con
un tono
che non ammetteva repliche.
-COSA?!-
Chiese sconvolto, mentre i due gemelli se la ridevano di gusto.
In
quel momento una piccola figura si diresse verso di loro e Aya,
avendo riconosciuto subito di chi si trattasse, sbuffò
girandosi da
un'altra parte...
Era
Pan, quella insopportabile bambina! Non la sopportava, era antipatica
come sua madre!
Non
aveva per niente un bel rapporto con la cognata, anzi spesso e
volentieri litigavano e ad attaccar briga era sempre Aya, diverse
volte i suoi genitori l'avevano rimproverata dicendole di comportarsi
meglio nei confronti di Videl, che faceva ormai parte della famiglia,
ma proprio non ci riusciva, l'aveva presa sul personale.
-Ma
come mai ce l'hai a morte con lei? È solo una bambina, cosa
ti ha
fatto?- Le chiedevano sempre tutti... a parte portarle via il
fratello niente...
Aya
era gelosissima di Gohan, lo era di entrambi i fratelli ma con Gohan
era ancora peggio! Era legatissima a lui e gli doveva molto, le aveva
fatto da padre, da fratello maggiore, da confidente, era il suo
migliore amico e si sentì tradita quando annunciò
alla famiglia che
si era fidanzato con Videl, che successivamente sposò, fu un
duro
colpo per lei e ne risentiva ancora oggi, dopo 10 anni.
Le
cose erano peggiorate con la nascita della nipote...si era vista
portar via il titolo di piccola di casa da un giorno all'altro,
improvvisamente tutte le attenzioni erano su di lei, cosa aveva poi
di così speciale? Lei era mille volte meglio di quel
mostriciattolo
travestito da bambina! Le aveva espressamente vietato di chiamarla
zia. A complicare ulteriormente le cose era l'attaccamento che aveva
nei confronti di Goku, era sempre in mezzo, lei un padre ce l'aveva e
non aveva il diritto di portarle via il suo!
Aya voleva attenzioni,
voleva che il padre si allenasse con lei lasciando perdere la nipote
e ogni volta che la lodava facendola sentire una principessa bruciava
di rabbia, era lei sua figlia, non Pan, era a lei che doveva fare
tutti quei complimenti!
-Nonnino
ho già fatto il giro del mondo 80 volte!-
-DAVVERO?
Urcaaa ma sei stata bravissima!-
-Tsk!
Capirai, cosa ci sarà di tanto speciale? -
Commentò Aya,
incrociando le braccia al petto.
-Bhè,
per una bambina della sua età...-
-E'
sorprendente quanto sia veloce e apprenda in fretta e bla bla bla...-
Lo bloccò stizzita, roteando gli occhi al cielo
-Ehi
Pan, parteciperai anche tu al torneo?- Le domandò Bulma,
cercando di
spezzare il discorso.
-Sì!-
Rispose orgogliosa la bambina.
-Come?
Davvero? Ma quest'anno non ci sarà la sezione bambini- Disse
sorpresa.
-Pan
è la combattente più coraggiosa della famiglia,
non avrà
problemi.- L'informò orgoglioso Goku, spettinandole i
capelli, già
corti e arruffati.
-COSA?!...-
Sbottò la figlia. -... Ma dico, sei impazzito
papà?! Sai c'è un
limite a tutto! Come puoi dire certe cose, ma ti senti quando
parli?!-
Goku
assunse un'espressione seria e accigliata, quella ragazza era
identica alla madre e più cresceva più le
somigliava. Avere a che
fare con lei era sempre stato difficile, non aveva una gran
dimestichezza con le femmine e ora che stava crescendo capirla era
sempre più difficile. -Aya..-
-Aya
un corno! Quella "cosa" non è niente di speciale
perchè
tutti quanti la trattate come se fosse un piccolo miracolo?! Alla sua
età ero molto più forte ma tu non puoi saperlo
dato che non
c'eri!!!-
-Zia
Aya.- Disse innocentemente Pan.
-QUANTE
VOLTE TI HO DETTO DI NON CHIAMARMI ZIA?! IO TI ODIO!!!- Detto questo
si girò e volò via, era talmente arrabbiata che
si mise a piangere
dal nervoso... perchè! Perchè!
-Uff,
non capirò mai da dove le nasca tutto quest'odio nei
confronti della
piccola.- Commentò Goku, grattandosi la testa pensieroso.
Vegeta
continuò a guardare nella direzione in cui era volata a gran
velocità la ragazza. -Allora è chiaro che non hai
mai sentito
parlare della gelosia, Kakaroth.-
-Uhm?
Che vuoi dire?-
-Niente,
lascia perdere...-
CONTINUA...
Saaalve!
Come già scritto ho deciso di riscrivere la storia,
rileggendola mi
sono resa conto di aver commesso un sacco di errori, non corretti per
colpa della mia pigrizia a rileggere quello che scrivo e se lo
sommiamo al fatto che i capitoli sono un po' spogli, beh... non
potevo proprio sopportarlo!!! Il mio obiettivo è arricchire
i
capitoli già scritti e renderli più carini, nella
speranza poi di
trovare l'ispirazione che mi manca per continuare!!! Di idee ne ho
molte ma non ne vogliono sapere di confluire dalla mia testa alle
dita!!! Detto questo vi saluto e aspetto recensioni! ;)
P.S.
In
questo primo capitolo non ho aggiunto molto perchè mi
sembrava a
posto così ma nei prossimi le modifiche saranno molte di
più. ^^
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Capitolo 2 *** mi vuoi sposare? ***
-Ehi-
Sobbalzò dallo spavento immersa nei suoi pensieri Aya non si
era accorta che un ragazzo le si era avvicinato
-Oh ciao Trunks, mi hai spaventata-
Sorridendole amorevolmente si sedette sull'erba accanto a lei, cercando
di non farle capire che la sua vicinanza lo rendeva nervosissimo
-Buon compleanno- Disse piano
Lo guardò sorpresa ma poi un sorriso si aprì sul
suo viso -Ti ringrazio, sei venuto fin qui solo per farmi gli auguri?-
-A dire il vero non è stato tanto difficile trovarti, Goten
mi ha detto che eri qui ad allenarti-
-Già, come sempre- Intrecciò le braccia intorno
alle ginocchia e ci poggiò sopra il mento
-E' il tuo giorno, l'anniversario della tua grande entrata in scena e
non dovresti essere felice?-
-Cosa ti fa pensare che non lo sia?-
-La tua faccia, sembra che hai visto un fantasma-
Sospirò e per la prima volta in 2 mesi dette voce a tutti i
suoi pensieri -Sono triste perchè la mia vita fa schifo-
-Non è vero-
-Ah no? Mio padre se n'è andato per la seconda volta
preferendo allenare uno sconosciuto e...-
-Aya non devi pensare a queste cose! Tu sei forte! Non ti vanti sempre
di essere molto più Saiyan di me? Tuo padre non è
morto si è solo assentato per un po', prendi la vita di
petto e guarda avanti-
Lo guardò a occhi aperti, sorpresa
-Che c'è? Perchè mi guardi così?- Le
domandò perplesso
-Come mai siamo così filosofici oggi? Non è da
te!-
-Mi preoccupo per te-
-Non dovresti-
-Non ne posso fare a meno, non mi piace quando sei triste- Disse
arrossendo
-E io ti ripeto che non dovresti-
-Bhè è naturale no preoccuparsi per la ragazza di
cui si è innamorati?- Distolse lo sguardo da lei
-Come?-
-Eggià, adesso lo sai...-
-Trunks...ma davvero?-
Rise, era più una risata isterica dovuta all'imbarazzo
-Sì, davvero-
-E' sorprendente- Disse ancora sorpresa
-Che cosa è sorprendente?-
-Bhè nessuno prima d'ora si era innamorato di me,
è...strano...ma piacevole- Stavolta fu lei ad arrossire
-Bhè, adesso che lo sai mi sento già molto
meglio...ora però devo andare...devo andare a finire di
preparare la festa a sorpresa organizzata per te e Goten-
-Ma così non è più a sorpresa- Rise
alzandosi anche lei
-Vi organizziamo feste a sorpresa ogni anno, tanto vale dirlo no?-
-Hai ragione, già ce lo immaginavamo-
Tra loro si crearò un'atmosfera imbarazzante, quasi
percepibile
-Bhè, allora a stasera- Si girò pronto a spiccare
il volo ma lei lo fermò prima stringendogli un braccio
-Grazie, di tutto, mi ha fatto bene parlare con te- Si alzò
lievemente sulle punte e gli baciò una guancia
-Credi che...potresti aver bisogno di una ragazza? Io ne avrei proprio
bisogno-
Da quando si era messa con Trunks la vita di Aya era migliorata
notevolmente, la mancanza del padre non le pesava più come
prima e aveva cominciato a vedere il mondo con una nuova luce...sapere
che c'era qualcuno che l'amava le diede nuova energia...e
così passarono due anni...
-Ciao Bulma!- La salutò calorosamente
-Ciao Aya! Sei venuta a trovare Trunks?-
-Sì, è in casa?-
-Mi dispiace ma purtroppo è appena uscito, aveva
delle commissioni da fare-
-Oh bhè allora lo posso aspettare?-
-Certamente! Perchè intanto non vai a salutare Bra? La farai
felice, lo sai no che stravede per te?-
-E io stravedo per lei!-
-E' strano sai? Con lei sei così affettuosa e piena di
premure, perchè con Pan è diverso? In fondo
è tua nipote-
-Bhè perchè Bra non è figlia di Gohan
e Videl-
-Ancora con sta storia? Non sei ancora riuscita ad accettarlo?-
-No e non credo che ci riuscirò mai, comunque hai avuto una
buona idea, andrò a giocare con Bra finche non torno
Trunks-...
Per raggiungere la cameretta della sorellina tutto pepe del ragazzo
dovette passare di fronte alla gravity room, dove si allenava sempre
Vegeta, la luce rossa era accesa, era lì dentro...sapeva
benissimo che odiava essere disturbato durante gli allenamenti ma fu
più forte di lei, entrò nella stanza e
aspettò che l'uomo le rivolgesse la sua attenzione, che non
tardò ad arrivare
-E tu che ci fai qui?-
-Ciao Vegeta-
Indossava solo un paio di pantaloni aderentissimi e alla luce rossa
della stanza era ancora più bello, con il corpo tutto sudato
-Che vuoi?-
-Bhè mi chiedevo se...se ti andasse di allenarti un po' con
me- Chiese imbarazzata, in quel momento si sentiva la Aya di 5 anni che
temeva quell'uomo e nello stesso tempo lo stimava, infondo era sempre
il principe della sua razza no?
Vegeta dal canto suo rimase sbigottito da una simile richiesta ma si
ricompose subito -Sparisci non ho tempo da perdere-
-Perchè scusa? Hai paura di perdere? Non sono una rammollita
Vegeta, sono molto forte e te lo dimostrerò se accetti di
batterti con me, non ti farò perdere tempo...-
-Che insolente- Ringhiò a denti stretti il principe dei
Saiyan -E va bene! Vediamo un po' che cosa sai fare...ragazzina!-
Come Aya aveva predetto non fu per niente un brutto combattimento, anzi
teneva testa a Vegeta senza problemi. Perchè veniva
sottovalutata da tutti? Solo perchè era una ragazza non
significava certo che era debole! Anche lei voleva superare il suo
limite per diventare ancora più forte!
Era passata un'ora forse Trunks era già rientrato...
-Hai visto Vegeta? Hai visto di cosa sono capace?- Disse senza fiato
-Devo ammetterlo, mi hai sorpreso, sei molto più forte di
Trunks e tuo fratello-
-Già! Però...però perchè
nonostanti mi alleni costantemente fino allo sfinimento non riesco a
trasformarmi in super Saiyan?-
-Perchè non puoi-
-Come non posso?-
-Le donne Saiyan non si trasformano-
-COME? E perchè scusa?-
-E' così e basta-
Stava per andarsene ma prima di uscire dalla gravity room le fece una
proposta che mai si sarebbe immaginata potesse uscire dalla bocca di
Vegeta -Possiamo allenarci ancora insieme...se ti va...-
-Con molto piacere!-
-Aya!- Esclamò Trunks sorpreso di veder uscire la propria
ragazza dalla stanza d'allenamento del padre
-Oh ciao Trunks!-
-Ma, che cos'è successo?-
-Oh niente, mi sono solo allenata un po' con tuo padre, tutto qui!-
Sorrise felice
-COS'HAI FATTO? -
-Mi sono allenata un po' con Vegeta e mi ha detto che possiamo farlo
ancora, sai Trunks dovresti muoverti u po' anche tu, non ti farebbe
male un po' di allenamento, sono sicura che a tuo padre farebbe
piacere, io mi allenavo sempre con il mio-
Ma Trunks era troppo sconvolto per ascoltarla.
Adesso si trovavano nel grande cortile su retro a giocare con Bra
-Ci sai proprio fare con i bambini-
-Mi sto allenando per essere una brava futura mamma- Rise scherzosa
-Pensi già a queste cose? Ma non è un po' presto?
Hai solo 19 anni-
-Bhè che c'è di male? Ho sempre sognato di
sposarmi presto come i miei genitori, alla mia età avevano
già Gohan-
-Bhè allora...- Trunks arrossì come mai in vita
sua -Bhè se...cioè...te l'avrei chiesto comunque
tra un paio d'anni ma...non credo sia una tragedia anticipare la cosa-
-Trunks, ma cosa stai dicendo? Non ti seguo-
-Ehm bhè ecco io...bhè sì
insomma...diciamo che ti sto chiedendo di...bhè ti sto
chiedendo di sposarmi-
-Dici sul serio?!- Domandò sorpresa
-Sì-
-Non me lo stai chiedendo per quello che ho detto prima vero?-
-Certo che no! Te l'ho detto, te l'avrei chiesto comunque-
-OH TRUNKS!- Esclamò felice gettandogli le braccia al collo
-COME SONO FELICE!-
CONTINUA...
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Capitolo 3 *** Aiuto mi è cresciuta la coda! ***
bill
Aya e Vegeta erano nel vivo del loro allenamento quotidiano,
calci, pugni, mosse e onde energetiche.
Stavano combattendo ormai da una buona ora quando Vegeta
superò il livello del super Saiyan e dette un potente calcio
nello stomaco ad Aya che cadde a terra tossendo ma si rialzò
subito pronta a staccare per restituire al mittente un forte pugno che
però Vegeta fu in grado di parare.
Quel calcio animò Aya con una forza nuova e
attaccò il suo avversario con mosse più veloci ed
efficaci. Per un attimo Vegeta ebbe qualche difficoltà a
tenerle testa ma una volta passato lo stupore rispose con la stessa
energia.
E così un altra ora volò via, entrambi avevano le
divise letteralmente a pezzi, ferite ovunque e il fiatone ma nessuno
dava cenni di arresa
-Che ne dici di fare una pausa?- Propose Vegeta
-Dico che ci sto, ho una sete!- Disse rilassandosi e passandosi un
braccio sulla fronte, la francia bagnava appiccicata alla pelle le
faceva il solletico. Si avvolte un asciugamano intorno al collo mentre
bevve grandi sorsate da una bottiglia d'acqua. Per la prima volta
Vegeta si ritrovò a guardare "veramente" Aya. Quella
bambinetta insopportabile e piagnucolona si era trasformata in una
bellissima donna. I pantaloncini corti e stretti lasciavano intravedere
le lunghe e magre gambe, la pelle diafava in perfetto contrasto con
quella cascata di capelli neri che teneva legati in una coda. Al
contrario dei pantaloni la maglia era troppo grande per lei,
propabilmente era di Trunks, ma non troppo da nascondere il seno
prosperoso che si abbassava e alzava al ritmo regolare del suo respiro.
C'erano strappi da pertutto e potè intravedere i fianchi e
la schiena. La guardò bere quasi incantato, delle goccie
d'acqua scapparono dalla sua bocca e ricaddero lungo il collo.
Da quando era così bella? Per lui era sempre stata la figlia
di Kakaroth e quindi la degnava della stessa attenzione che aveva per
un moscerino, si accorgeva che c'era soltanto perchè aveva
lo stesso insopportabile tono di voce che avevano sua madre e Bulma
eppure... Eppure in quel momento la trovò irresistibile.
Doveva essere impazzito, come poteva trovare attraente la figlia del
suo nemico numero uno? Eppure era così, quello che stava
guardando gli piaceva e gli piaceva pure tanto! Si diete mentalmente
uno schiaffo, doveva essere pazzo, era stanco per i troppi allenamenti
ecco perchè si era perso in certi pensieri, era solo
spossato, con un po' di riposo sarebbe passato tutto.
-Ahi! Vegeta credo che per oggi ho chiuso con gli allenamenti- Disse
massaggiandosi un punto della schiena
-Perchè?- Si ritrovò a chiedere quasi
inconsapevolmente
-No lo so è che ultimamente mi fa male qui, qui vedi?
Proprio dove c'è l'osso sacro, non so che cosè ma
fa molto male- Poi si tastò appena e spalancò gli
occhi terrorizzata
-Oddio Vegeta! Aiuto!-
-Che c'è adesso?-
-Oddio c'è una roba strana che sporge!- Spaventata
tirò su la maglia per scoprire un bozzo che spuntava appena,
lungo appena un paio di centimetri -CHE COS'è?!-
-Rilassati non è niente-
-Come niente?! Vegeta se non l'avessi notato ho un bozzo che mi spunta
dal fondoschiena!!!-
-Smettila di strillare non è niente ti ho detto, ti sta solo
crescendo la coda- Disse stressato da tutti quegli strilli
-Come? La...la coda?-
-Sì la coda, strano però, teoricamenti avresti
dovuto averla dalla nascita, strano che ti stia crescendo adesso-
-Già, quando sono nata non l'avevo e neanche Goten, la mamma
ha detto che solo Gohan l'aveva-
-Bhè comunque stiano le cose non c'è niente di
cui spaventarsi, aspetta che cresca poi la puoi tagliare-
-E perchè dovrei tagliarla? Ho sempre voluto avere la coda!-
-E allora fai quello che ti pare!-
-CHE BELLO!-
Vegeta continuò a fissarla -Scusa ma...ma quanti anni hai?-
Aya lo guardò sorpresa -Come quanti anni ho?-
-Sì, quanti anni hai?-
-Ma come Vegeta, non sai quanti hanni ho?-
-No e allora?- Sbottò seccato dall'espressione allibita che
aleggeva nel viso di Aya
-Ehm, bhè ho 20 anni, li ho fatti il mese scorso non
ricordi? Ho un anno in meno di Trunks-
-20 anni...l'età in cui le donne Saiyan raggiungono la
maturità sessuale- Sussurrò tra sè e
sè
-Maturità sessuale?-
- Sei diventata adulta forse è per questo che ti sta
crescendo la coda, i maschi Saiyan raggiungono la maturità
sessuale a 19 anni, mentre le femmine a 20, adesso sei ufficilmente
un'adulta-
-Wow che figata!!! Devo correre a dirlo a Gohan!!!-...
La tranquilla vita di Vegeta era terminata quel giorno, da allora
allenarsi con Aya era diventato insostenibile, si ritrovava spesso a
pensare a lei e questo lo infastidiva e non poco ma a quanto pareva
più si sforzava di non pensarci...più ci pensava!
Ed ora eccoli lì, due settimane dopo...
Dall'alto Aya si diresse verso di lui ad alta velocità, con
il pugno teso pronto a colpire, Vegeta si scostò all'ultimo
secondo e la coda lunga e morbida della ragazza gli
accarezzò la guancia , un brivido corse lungo la schiena del
Saiyan che subito reagì d'istinto, la prese per il polso e
la sbattè con forza contro il muro della gravity room e
senza troppi complimenti la baciò intensamente...
CONTINUA...
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito e anche quelli che l'hanno
solamente letta, spero che vi piaccia, questo capitolo è
corto lo so ma in questo periodo è tutto quello che posso
offrirvi, siate clementi vi prego! Prometto che il prossimo
sarà più interessante... vi do un piccolo indizio
con una parola...gravidanza...
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Capitolo 4 *** Vegeta... ***
kiji
Aya fissò sconvolta il lavandino del bagno della
camera da
letto che divideva con quello che era suo marito da quasi 2 mesi
-Aya, tesoro?- La chiamò il marito, nel sentire quella voce
saltò di colpo spaventata
-TRUNKS! Volevi uccidermi?!-
-Ehm, scusa ma ti ho chiamato e non rispondevi- Si
giustificò
perplesso, quando sua moglie faceva così aveva sempre un po'
paura...forse perchè era molto più forte di lui!
E questo
un po' gli seccava, doveva essere lui a prendersi cura di lei non
viceversa...
-Bhè che c'è?!- Rispose seccata
-Ehm, la cena...la cena è pronta-
-Arrivo subito, te intanto vai!-
-Ok- E senza dire niente se ne andò con la coda fra le
gambe,
una volta uscito dalla camera Aya sospirò stancamente e
tornò a fissare il contenuto del lavandino, non poteva
essere
vero, doveva senza dubbio trattarsi di uno scherzo! Uno scherzo di poco
gusto! In fondo non era una certezza matimatica, esiste sempre quel
margine di errore a cui voleva tristemente aggrapparsi...no non voleva
crederci, no, non sarebbe stata capace di adempiere a un simile
compito, faceva già abbastanza fatica a badare a
sè
stessa senza combinare guai...
Avvolse il tutto in un asciugamano che poi nascose in un cassetto,
doveva parlare con qualcuno e quel qualcuno in quel momento era Bulma,
anche se ultimamente faceva una gran fatica a guardarla negli occhi...
Durante la cena fu stranamente silenziosa e questo particolare non
sfuggì di certo a Trunks, sempre premuroso nei suoi
confronti,
forse anche troppo, ma non osò chiederle il
perchè di
quello strano comportamento, in lei percepiva un'aura tutt'altro che
positiva...
-Bhè, grazie della cena mamma, era tutto buono,
però
adesso vi saluto devo andare a finire di controllare delle scartoffie-
Disse Trunks alzandosi dalla sedia diretto nel suo ufficio dove avrebbe
stancamente svolto il suo lavoro di presidente della Capsule
Corporation, perchè sua madre aveva affidato a lui le redini
della ditta? Non ne era per niente tagliato! Lei era molto
più
brava di lui e anche Aya era una splendida amministratrice, allora
perchè era toccato proprio a lui un lavoro così
ingrato?
Quando anche Vegeta si ritirò Aya cominciò a
sparecchiare
portando in cucina piatti, bicchieri e vassoi, che Bulma sistemava
nella grande lavastoviglie, avere 3 Saiyan in casa significava avere un
servizio da tavola per 24 persone e taaaaantissime pentole da lavare!
-Ehm Bulma?- Chiese timidamente poggiando sul ripiano un'altissima pila
di piatti
-Sì cara? Cosa c'è?- Chiese gentile come sempre
-Ehm, e-ecco i-io c'è una cosa che vorrei chiederti-
-Cosa?-
-Bhè e-ecco, credo che tu sei la persona giusta a cui
rivolgermi, mia madre drammatizzerebbe troppo la cosa...- Disse vaga
-E' successo qualcosa?- Chiese preoccupata, Aya era attaccatissima a
Chichi e non esisteva niente al mondo di cui non parlava con la madre,
da lei sempre considerata un forte punto di riferimento e se aveva
scelto di parlare con lei doveva per forza essere qualcosa di molto
grave
-C'è una cosa che ti devo far vedere, aspetta che la vado a
prendere- E corse via a una velocità inaudita lasciando la
povera Bulma stupefatta e immobile. Camera sua era dalll'altra parte
della casa eppure andò e tornò in pochissimi
secondi
-Voglio che dai un'occhiata e mi dici che cosa ne pensi- Disse
poggiando l'asciugamano sul grande tavolo rotondo, senza neanche la
traccia di un po' di fiatone.
Aprì l'asciugamano con innata curiosità per poi
sgranare ulteriormente gli occhi alla vista del contenuto
-Aya ma...ma questi sono...MA QUESTI SONO TEST DI GRAVIDANZA!-
Si morse il labbro inferiore con forza e incrociò le braccia
al petto
-E... e sono tutti positivi!!!- Esclamò passando a rassegra
tutti e 6 i test
-Già- Sbuffò lasciandosi cadare stancamente sul
divano, su cui la piccola Bra osservava la scena
-Che significa test di gravidanza Aya?- Le chiese con tutta l'innocenza
che solo una bambina possedeva
-Significa che sono in un mare di guai- Piagnucolò
Bulma stava sognando chissà cosa a occhi aperti ma poi si
ridestò nell'udire quell'ultima frase
-Ma cosa dici?! Sei incinta Aya ed è la cosa più
bella
del mondo! Ma ci pensi? Tu e Trunks diventerete genitori!
Diventerò nonna!- Esclamò felice
Aya sospirò un'altra volta
-Che significa?- Domandò ancora Bra
-Significa che Aya aspetta un bambino Bra!- Rispose felice come una
pasqua, non stava più nella pelle al solo pensiero di
diventare
nonna!
-DAVVERO? Ma è fantastico!- Disse Bra partecipando
all'entusiasmo della madre
Aya dal canto suo non sembrava tanto felice -Bulma ma non capisci? Non
sono pronta per diventare madre!-
-Ma cosa dici! Certo che lo sei! Si può dire che in questi
anni
ti sei preparata a questo grandioso evento facendo pratica con Bra! Oh
chissà come sarà felice Chichi quando lo
verrà a
sapere!-
Proprio in quel momento nella stanza entrò Trunks
-Che succede qui? Perchè stai urlando mamma?-
-TRUNKS! Oh figlio mio non sai quanto sono orgogliosa di te! Bravo
ottimo lavoro!- Disse correndo ad abbracciare il figlio
-Che ho fatto?- Chiese perplesso, Aya si irrigidì di colpo
ma
non fece in tempo ad aprire bocca che subito Bulma spifferò
tutto
-Ma come non lo sai? Aya ha appena scoperto di essere incinta!-
Ecco la frittata è fatta, aveva fatto un grandissimo errore
ad andare da Bulma, un errore madornale!
-Ah...in...incinta hai detto?- L'emozione per Trunks fu tale che svenne
Aya si coprì la faccia con una mano e si alzò per
prendere il corpo senza vita del marito e lo mise sulo divano
-Trunks, Trunks svegliati, Ehi riprenditi!- Disse amorevolmente
dandogli piccole pacche sulla guancia che alla fine funzionarono
-Te-tesoro, è vero? Sei, sei davvero incinta?- Le chiese
ancora non del tutto coscente
-Sì è vero- Sorrise davanti alla sua espressione
imbambolata
-Oh è meraviglioso!- Disse abbracciandola energeticamente
-Ho un'idea! Domani organizzeremo una speldida cena e inviteremo tutti!-
-Sì però a sto giro lascia che sia io a dirlo
agli altri-
L'interruppe Aya che stava cominciando a vederci qualcosa di buono in
tutta questa storia, forse avere un bambino proprio di cui prendersi
cura non sarebbe poi stata una cattiva idea...
-Oh certamente!-
Se per un mese aveva evitato Bulma adesso stava evitando Vegeta ma
adesso era tempo di prepararsi per la festa...
-Sei bellissima- Disse romanticamente Trunks abbracciandola da dietro,
fissarono per un po' il loro riflesso nello specchio da cui si
scambiarono un dolce sorriso.
-Siamo bellissimi- Specificò
-Hai ragione- Disse baciandole il collo -Dici che al bambino farebbe
male?-
-No non credo, sui libri di mio fratello ho letto che non si corrono
rischi e che anzi fa bene- Disse girandosi per poter ricambiare
l'abbraccio
-Allora dici che potremmo...amarci un po'?- Propose
-Non so, tra poco arriveranno tutti-
-Non c'è fretta...- Sussurrò sulle sue labbra che
poi baciò avidamente...
Adesso erano tutti lì, riuniti intorno al grosso tavolo
imbadito
a festa, all'appello non mancava nessuno...o quasi... Non c'era Goku...
E questo ferì moltissimo Aya che però si sforzava
di non
farlo capire, altrimenti avrebbe dovuto rispondere a tutte le domande
preoccupate di Trunks..però era stanca, stanca di queste
lunghe
assenze da parte del padre, avrebbe desiderato con tutto il cuore che
fosse stato presente quella sera, infondo era suo padre no? Voleva che
ci fosse anche lui lì, voleva che sentisse anche lui le
parole
che stava per dire...ma infondo il suo non era mai stato un padre
modello e non lo sarebbe stato di certo ora...
-Un attimo di attenzione prego!- Disse Bulma alzandosi in piedi e per
attirare l'attenzione dei presenti picchiettò un coltello
contro
il calice di cristallo che stringeva nella mano sinistra -Attenzione,
mio figlio Trunks e sua moglie Aya devono comunicarvi qualcosa-
Imbarazzatissimi per la presentazione di Bulma si alzarono in piedi
contemporaneamente
Prima di parlare Aya sospirò per darsi forza e poi
finalmente
parlò -Bhè non c'è molto da dire,
volevo solo
informarvi che io e Trunks diventeremo presto genitori...aspetto un
bambino-
Entrambi i coniugi passarono a rassegra i volti dei presenti che
rimasero completamente spiazzati dalla notizia appena ricevuta. Tutti
rimasero ammutoliti e guardavano Aya e Trunks come se fossero dei
mostri ma quando lo shock passò sul volto di tutti comparve
un
larghissimo sorriso...a parte Chichi che svenne all'idea che la sua
bambina aspettasse un bambino
-Congratulazioni! Era ora che la famiglia si allargasse!-
Esordì Crili
-E bravo il nostro Trunks! Siete sposati da solo due mesi e ti sei
già dato da fare! Complimenti ragazzo mio!- Disse Genio
dando
una gomitata di intesa a Trunks, che non potè non arrossire
-Ahah benvenuta nel club dei genitori sorellina! Non ti nego
però che mi fa un po' impressione pensare a te come
mamma...sembra ieri che ti intrufolavi nel mio letto nel cuore della
notte!-
-Oh Gohan!- Aya si gettò addosso al fratello abbracciandolo
stretto, contro il suo petto scoppiò a piangere con una tale
intensità che ben presto inzuppò la candida
camicia del
fratello di lacrime
-Non sai quanto ti voglio bene fratellone!-
-Anche io te ne voglio sorellina-
-ehi posso unirmi nell'abbraccio?!- Si intromise Goten abbracciando Aya
e Gohan
-Vegeta aspetta un attimo!- Disse Aya correndogli incontro
-Che vuoi?- Le domandò dandole le spalle
-Dove stai andando?-
-Non credo siano affari tuoi-
-Eddai Vegeta- Lo implorò avvicinandosi ulteriormente a lui,
rimasero in silenzio nel lungo corridoio ascoltando le sonore risate
degli amici
che si trovavano in cucina -A cosa stai pensando?-
-Al fatto che sei incinta-
-D-davvero?- Chiese sorpresa
-Sì, credi che...- Poi finalmente si girò a
guardarla
negli occhi, quegli occhi che tanto l'avevano incantato -Credi che sia
mio?-
-Credo che ci siano grosse probabilità che lo sia- Rispose
sinceramente
-Sarebbe un problema-
-Sì lo sarebbe ma c'è anche la
possibilità che non lo sia-
-Bhè allora speriamo di no- Disse anche se infondo infondo
non gli sarebbe affatto dispiaciuto...
Da quel giorno passarono altri 3 mesi e la pancia di Aya stava
cominciando pian piano ad arrotondarsi, questo la rese ancora
più bella e affascinante, anche se per il povero Trunks
stavano
iniziando i giorni bui, infatti negli ultimi giorni Aya stava
cominciando ad avere quei famosissimi sbalzi d'umore tipici delle donne
incinte...passava dal felice al triste, dal malinconico all'infuriato
in meno di 5 minuti e lo svegliava nel cuore della notte con
stranissime richieste, proprio ieri notte l'aveva costretto a
ridipingere la camera da letto, cosa che gli aveva fatto fare due
settimane prima!...
-Ciao Amore- La salutò sedendosi vicino a lei con in mano
una lattina di soda
-Ciao caro- Gli rispose automaticamente senza neanche guardarlo in
faccia
-Cosa stai sfogliando?-
-Una rivista di camere per bambini-
-Trovata quella che ti piace?- Chiese anche se la risposta
già la conosceva
-No, ne ho vista qualcuna che mi ispirava ma non ne sono del tutto
convinta e questo è il ventesimo giornale che sfoglio-
-Oh lo vedo- Disse notando l'enorme pila di riviste sparse in giro per
tutta la tavola -Credo che l'ideale sia farsela fare su misura, magari
componendone una con le varie parti che ti piacciono-
-Cosa vorresti dire con questo? Che sono troppo pignola ed esigente?!-
Gli urlò dietro
-Ma no tesoro cosa dici! Dico solo che voglio una camera perfetta per
il nostro bambino e l'ideale sarebbe fare così no?-
Cercò
di giustificarsi
-Uhm, forse hai ragione- Constatò tornando di buon umore
Trunks sospirò sollevato, l'aveva scampata bella -Tanto non
abbiamo nessuna fretta, manca ancora tanto alla nascita- Non l'avesse
mai
detto...
-Non esiste! Dobbiamo sistemare le cose SUBITO non riposarci con la
scusa tanto manca ancora tanto! Così poi ci riduciamo a
dover
far tutto di corsa e magari arriverà il bambino che la
camera
non è ancora pronta! NO! Dobbiamo finirla il prima
possibile!-
-Scusa, sono un'idiota- Si giustificò
-Esatto sì lo sei-
-A-appropisto hai avuto più notizie di tuo padre?-
-Macchè! Sono mesi che non lo vedo e che non si fa sentire!
E
ancora non sa neanche che sono incinta!- Sbuffò seccata
-Bhè ma scusa perchè allora non glielo vai a dire
di
persona? Non capisco come nessuno abbia pensato di raggiungerlo-
-Hai ragione!- Disse scattando in piedi con una tale
velocità da far cadere la sedia e per poco anche Trunks
-Sai tesoro non sei poi così tanto idiota come pensavo-
Disse
dandogli un fugace bacio sulla guancia per poi dirigersi in balcone
dove spiccò il volo, dal canto suo il povero Trunks non
petè fare a meno di stringersi il cuore felice di non aver
scatenato le ire della sua "dolce" consorte...
Una volta localizzata l'aura del padre non ci mise molto ad arrivare al
villaggio dove viveva Ub.
Atterrò vicino a una catapecchia che di tutto aveva tranne
che
della casa, era molto piccola ed era fatta di legno, come faceva a
viverci una famiglia così numerosa come quella di Ub era un
mistero!
Li trovò tutti sul retro intenti a consumare un pasto a base
di
pesce, senza dubbio pescato dal padre. C'erano tutti Ub e la sua
schiera di fratelli e sorelle chiassosi, la madre, una paffuta signora
di mezza età e Goku a capo tavola, chi non li conosceva
poteva benissimo scambiarli per un'allegra e felice famigliola e questo
pensiero mandò in bestia Aya che fu pervasa dal forte
desiderio di acciuffare il padre per i capelli e riportarlo a casa a
calci.
-Papà?- Lo chiamò, non appena il Saiyan riconobbe
quella
voce così famigliare si girò alla sua destra e
non appena
riconobbe la figura della figlia sorrise felice
-AYA! Ciao come va?! Che ci fai qui?-
-Sono venuta a trovarti- Disse avvicinandosi, notò subito Ub
arrossire '' Ti odio '' pensò incrociando lo sguardo con il
suo
-Bene! Ragazzi vi presento mia figlia Aya!- Disse rivolto ai presenti
-Ciao Aya!- Risposero in coro i fratelli di Ub
-Oh che piacere conoscerti cara, tuo padre mi ha parlato spesso di te
sai? Prego unisciti a noi- Le disse educata la paffuta signora
-La ringrazio ma ho già mangiato, però mi siedo
volentieri, ho le gambe a pezzi!-
-Aya ma...scusa se te lo dico figliola ma, ti stai allenando?-
-Certo che no papà! Non voglio correre rischi-
-Bhè dovresti invece, sei ingrassata molto dall'ultima volta
che ti ho vista- Disse innocentemente il padre, la figlia
sbiancò e sul suo volto passarano una marea di stati d'animo
tutt'altro che rassicuranti
-Ma dico papà! Ma non vedi? Come faccio a essere
semplicemente ingrassata?!-
-Non ti seguo...certo che voi donne siete proprio strane-
-Ma no Goku, tua figlia non è ingrassata, è
semplicemente incinta-
-Incinta?!-
Ringraziò con un sorriso l'aiuto della madre di Ub che le
sorrise amorevolmente
-Certo che sei proprio un caso disperato papà! Sono venuta
qui apposta, dato che sono secoli che non ti fai vivo sono venuta di
persona a dirti che presto diventerai nonno per la seconda volta-
-Urca che bella notizia!! Ma perchè non me l'ha detto prima?-
-E tu perchè non torni a casa un po' più
spesso?!!!!- Dì urlò contro fuori di
sè dalla rabbia -Bhè quello che ti volevo dire te
l'ho detto adesso me ne vado, non vorrei disturbare te e la
tua " nuova famiglia"- Poi senza aggiungere altrò
spiccò il volo e si allontanò il più
velocemente possibile
-Ma che le è preso?- Disse confuso il padre che poi fece
spallucce e tornò a dedicarsi al suo pasto...
Il grande giorno era finalmente giunto e adesso tutta la compagnia era
riunina in religioso silenzio nel reparto maternità
dell'ospedale della città dell'ovest...
Bulma, Chichi, Gohan, Goten, Videl, Pan, Bra, Trunks, Oscar, Genio,
Yamco, Crili, C-18, Marrion c'era persino Junior , Vegeta, come sempre,
si era allontanato dal gruppo e se ne stava nella pen'ombra poggianto a
braccia incrociate contro un muro
-Uffa siamo qua da ore! Ma quanto ci mettono a far nascere un bambino!-
Disse Bulma spazientita
-Porta pazienza Bulma, lo sai che sono cose lunghe- Disse saggiamente
Videl
-Non mi interessa! Voglio vedere mio nipote e subito!-
-Non sarà successo niente vero?- Chiese Trunks
preoccupatissimo
-MA NO! Cosa vai a pensare Trunks? Mia sorella è fortissima
cosa vuoi che sia per lei partorire!- Disse Goten dando una pacca sulla
spalla del'amico
Passarono ancora una buona decina di minuti e finalmente un medico si
avvicinò al gruppetto
-E' lei il marito?- Chiese a Goten
-Eh? No no, non sono io!-
-Sono io- Disse Trunks alzandosi in piedi
-E' successo qualcosa alla mia bambina? Mi dica dottore come sta la mia
piccola Aya? E il bambino? E' sano vero? Stanno bene?- Chichi,
apprensiva come sempre, rimbambì il medico di domande a cui
non riuscì a rispondere neanche a una
-Mamma forse è meglio se lo lasci parlare- Disse Gohan
-La paziente sta bene e anche il bambino, sono tutti e due in salute,
è stata portata in camera- Disse sistemandosi
-Possiamo vederla?- Chiese Goten che non vedeva l'ora di poter
abbracciare la sorella
-Certamente ma uno alla volta mi raccomando e solo i parenti-
-Bene allora vado io per prima!- Disse Bulma che si stava
già avviando
-No ci vado io! Sono sua madre!- Protestò Chichi
-No ci vado io! E' mia sorella gemella!- Si intromise Goten
-Io sono il maestro del padre, posso considerarmi suo nonno-
Esclamò Genio
-Ehm scusate- Cercò di intromettersi Trunks
-E'm mia figlia!-
-E' mia sorella!-
-Sono la madre del padre!-
-SCUSATE!- Urlò il povero Trunks interroppendo la
discussione sempre più animata
-Che c'è Trunks? Perchè urli?- Gli chiese la madre
-Se non ve ne foste accorti sono io il padre del bambino e credo di
avere il diritto di andare per primo!- Disse valendosi dei suoi diritti
In una bianca e anonima stanza d'ospedale Aya era comodamente sdraiata
su quello che sarebbe stato il suo letto per i giorni a venire,
stringeva tra le braccia quell'esile creaturina, così
piccolo ma con un'aura già così potente!
Il cinguettio degli uccellini attirò la sua attenzione e
guardò fuori dalla finestra, due piccoli passerotti si
poggiarono sul davanzale senza smettere di cantare, Aya sorrise
dolcemente ma poi fu disturbata dal bussare della porta
-Avanti-
Proprio come non aveva detto il dottore, inruppero tutti nella stanza
con gran chiasso. Tutto quel rumore svegliò il piccolo che
si mise a piangere
-No, no piccolino non fare così, non è successo
niente! Guarda ti piace?- Gli disse sventolandogli la coda davanti agli
occhi
Attratto da quella strana cosa smise di piangere e prese a fissare
curioso i movimenti della coda della mamma che di tanto in tanto andava
ad accarezzargli le guanciotte rosa
-Oh insomma volete fare meno casino?! Non siamo mica al parco giochi!-
Disse rivolta agli amici
-Hai ragione tesoro, scusali- Disse Trunks sedendosi sul letto vicino a
lei -Allora vediamo un po' questo giovanotto-
Immediatamente anche gli altri si radunarono intorno al letto per
vedere per la prima volta il bambino
-Ok, amore ti presento...tutti i tuoi nuovi amici- Disse al bimbo, gli
tolse la copertina dalla testa e lo girò in modo che tutti
potessero vederlo e lui vedere loro...
-Tesoro questo qui con la faccia da pesce lesso è il tuo
papà, non ti preoccupare è intelligente quando
vuoi, poi lì ci sono le tue nonne, Gohan e Goten, i tuoi
zii, sembra strano ma Bra è tua zia amore...poi
lì ci sono Genio, Yamco, Crili...- Disse facendo le
presentazioni -E quell'uomo dalla faccia cattiva è nonno
Vegeta-
Quando si accorse che nessuno aveva ancora aperto bocca si
preoccupò -Bhè che c'è? Non vi piace?-
-Ma certo tesoro è bellissimo è solo che...-
Disse Chichi incredula
-Solo che...- Cercò di finire Bulma
-Solo che è identico a Vegeta!- Disse Genio
-Bhè sì un po' gli somiglia- Poi
guardò Trunks
-E' bellissimo, allora, come lo vogliamo chiamare?-
-Non lo so, non mi è ancora venuto in mente niente-
-Vegeta!- Propose il principe dei Saiyan avvicinandosi alla coppia
-Vegeta?- Disse Bulma poco convinta
-E' una tradizione del nostro popolo, tutti i maschi della famiglia
reale portano questo nome-
-Avanti non essere sciocco Vegeta non sei più sul tuo
pianeta...-
-Mi sembra una buona idea invece-
-Davvero?- Le chiese Trunks
-Sì, perchè no scusa? Hai forse un'idea migliore?-
-Veramente no però..-
-Allora è deciso, il tuo nome sarà Vegeta, ti
piace vero? E' il nome del nonno- Disse rivolta al piccolo
Vegeta sorrise soddisfatto, per fortuna esisteva qualcuno interessato
alle antiche tradizioni del loro popolo...
CONTINUA...
Ringrazio tutte per le recensioni! Spero che non mi ammaziate leggendo
questo capitolo!
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Capitolo 5 *** Il grande segreto di Aya... ***
aya
-Buongiorno.- Pronunciò solare Aya quando Vegeta
entrò in cucina.
-Buongiorno.- Rispose distaccato.
Nessuno dei due si guardò negli occhi, lei era seduta su una
sedia, rivolta verso la finestra ed era intenta a giocare con il
piccolo Vegeta.
Quando Vegeta si sedette allo stesso tavolo lo guardò con la
coda dell'occhio.
-Bulma non c'è, è andata a lavoro con Trunks, se
vuoi ti preparo io la colazione.-
-Bene- Rispose con lo stesso tono di voce rude e distaccato.
-Fammi un favore, tieni il piccolo.- Senza aspettare risposta glielo
mise in braccio e si diresse verso il cucinotto.
Quando si ritrovò quel piccolo fagottino di poche settimane
tra
le braccia provo una stranissima sensazione, alzò il bambino
così da guardarlo a modo, una strana e
intraducibile espressione comparve sul suo viso. Non era per niente
abituato a tenere in mano un bambino, quando era nato Trunks gli
rivolgeva poche attenzioni e
Bra l'aveva tenuta in braccio pochissime volte, si sentiva
impacciato e questo non gli piaceva, non era per niente portato a
ricoprire certi ruoli.
-Senti, penso che io e te dovremmo parlare.- Se ne saltò
fuori Vegeta dopo aver trangugiato la colazione.
-Perchè? E' successo qualcosa?- Domandò sorpresa.
-E' da quando hai scoperto di aspettare il bambino che non mi rivolgi
la parola.-
-Da quando noti certe cose?- Vivendo insieme a lui aveva
abbandonato quel disagio che provava in sua presenza, adesso riusciva a
parlare con lui
tranquillamente e dire, quasi, tutto. Anche se a volte era comunque
difficile, Vegeta aveva il potere di congelarti il sangue nelle vene
con una sola occhiata.
-Dopo quello che è successo nella gravity room e dal
repentino
cambio del tuo comportamento sono arrivato a una conclusione.- La
guardò dritto negli occhi.
Aya non rispose, lo guardò semplicemente, sapeva cosa stava
per dirgli e nell'attesa strinse forte il figlio al petto.
-Vegeta è mio figlio, vero?-
La ragazza chiuse gli occhi e distolse lo sguardo, guardando in
tutt'altra direzione.
-Guarda che anche Trunks è la tua fotocopia. Si nota poco
semplicemente perchè ha occhi e capelli di un altro colore.-
-Sei stata tu con i tuoi modi di fare a farmelo capire.-
-Pensavo che la figlia minore di Kakaroth fosse del tutto invisibile
per te. Non pensavo che mi guardassi a tal punto.-
-Era così infatti, prima di quell'episodio...-
Lasciò la
frase a metà sapendo benissimo che aveva capito a cosa si
riferiva.
-Amo Trunks e voglio bene a Bulma quanto ne voglio a mia madre.- Disse
con la voce rotta dallo sforzo di trattenere le lacrime.
-In quel momento ha prevalso l'istinto, non eravamo lucidi, pensi
davvero che a mente lucida avrei fatto l'amore con la figlia
di
Kakaroth?
Fidanzata con mio figlio? Sarebbe troppo anche per me.-
-L'istinto prevale un po' troppo, dev'essere un punto debole Saiyan.
Come dice sempre Bulma: siamo degli animali.- Fece dell'amaro sarcasmo.
Silenzioso andò a mettersi minaccioso davanti a lei, lo
sguardo
fiero e orgoglioso, le braccia muscolose incrociate al petto.
-Esigo una risposta.-
-Non preoccuparti Vegeta, il piccolo è figlio di Trunks.-
-Non mentire, non ne sei capace.-
-E' la verità ti dico.- Tornò a dire convinta.
Gli bastò guardarla profondamente negli occhi per farla
crollare.
-Va bene, l'ammetto, sì è tuo figlio, sei
contento
adesso?!- Scoppiò a piangere.
-Lo sospettavo.-
-Vorrei che non fosse così ma purtroppo è vero.
Ho effettuato io stessa il test qualche giorno dopo essere uscita
dall'ospedale. Mi faccio schifo.-
-Non devi fartene una colpa, il rimorso è un debole
sentimento terrestre.- Disse quasi disgustato.
-Come faccio? Per quanto ci abbia provato ancora non capisco come abbia
fatto a cedere in quel modo.-
-Te l'ho detto, eravamo completamente in balia del nostro istinto.-
-Non è una giustificazione valida.-
-Per te. Caratterialmente i Saiyan e i terrestri sono lontani anni
luce. Essendo una mezzosangue possiedi i tratti di entrambe le razze.
La tua parte umana
contrasta con quella Saiyan e ti fa provare sentimenti che non
proveresti se fossi una purosangue.-
-La verità è che in fondo lo volevo. Hai una
strana influenza su di me.- Anche se le parole giuste erano: ho sempre
avuto un debole per te.
-Col tempo passerà. Non sei tu quella che tanto andava fiera
delle sue origini? Abbandona questi sciocchi sentimentalismi umani e
comportati da Saiyan!
Hai messo al mondo mio figlio, l'erede di un principe, dopo me e tuo
padre lui è è il più puro, dovresti
andarne fiera.-
-Di lui sì. E' del modo in cui è venuto al mondo
che mi sento in colpa.-
-Ormai è successo e non possiamo farci proprio niente. Per
tutti il padre è Trunks e così sarà
sempre.-
-Tu ti limiterai a fare il nonnino?- Disse in tono sarcastico.
-Vedila così se ti fa piacere. Io mi occuperò
della sua formazione come guerriero. Infondo è mio figlio,
non dimenticartelo.- Disse al limite della sopportazione
poi uscì dalla stanza con l'intenzione di andare ad
allenarsi per sfogare la rabbia che sentiva crescere dentro di
sè. Non l'avrebbe mai ammesso ma era stato
contagiato dal modo di fare dei terrestri. Amava Bulma e voleva bene a
Trunks quindi anche lui provava un forte senso di colpa per quello che
era successo.
Per la prima volta in tutta la sua vita il principe dei Saiyan provava
rimorso nei confronti di qualcuno, si stava davvero umanizzando senza
accorgersene.
Ma niente avrebbe cambiato le cose, Vegeta era figlio suo,
fortunatamente però nessuno l'avrebbe mai scoperto e tanto
meno sospettato.
Chiudendosi la porta della gravity room alle spalle fece una tacita
promessa: con lui non avrebbe fatto gli stessi sbagli che fece con
Trunks, ci sarebbe stato,
si sarebbe preso cura di lui, come ogni padre dovrebbe fare col proprio
figlio. L'unica differenza è che per il mondo sarebbero
stati nonno e nipote. Per sempre.
Dopo che Vegeta lasciò la cucina Aya scoppiò a
piangere ancora più disperatamente. Maledendosi con tutta se
stessa, quello che avevano fatto era bruttissimo.
Vegeta diceva bene ma per una persona leale come lei l'avere avuto un
figlio con un altro era una tortura. Ma d'altra parte aveva ragione,
avrebbe dovuto
superare la cosa per il bene del piccolo, infondo non era colpa sua,
non centrava niente.
-Scusami piccolino, scusami per tutto, non volevo, non volevo.-
Singhiozzò stringendolo forte.
Quando riprese un po' il controllo di se stessa andò sul
balcone e quando l'aria le colpì il viso cominciò
a sentirsi meglio.
-Forse c'è un motivo se sei nato figlio suo e non di Trunks.
Forse il destino ha qualcosa in serbo per noi, qualcosa di speciale che
ora non capisco.
Vegeta ha ragione, io sono più Saiyan che terrestre e come
tale mi devo comportare.Indipendentemente da chi sia tuo padre sei
comunque un
principe e come tale devo crescerti. Crescerai sommerso dall'amore, te
lo prometto piccolo mio. Sarai fortissimo e amato da tutti.-
Si asciugò gli occhi e guardò con sguardo fiero
il mondo intorno a lei. Era inutile piangere sul latte versato, l'unica
cosa che doveva fare era tirare fuori il carattere
e cercare in ogni modo possibile di rimediare al sbaglio commesso.
Sarebbe stato per sempre il suo più grande segreto...
Eccomi di ritorno dopo tantissimo tempo!! Beh non so che dire,
spero che la mia storia piaccia. ^^ a presto!
Sophia
Kaulitz
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Capitolo 6 *** Pronti, partenza, viaaaaaa! ***
aya
In mezzo a uno scenario aspro di montagna, dove abitare era
impossibile, si distinguevano tre fasci di luce che si muovevano
velocemente nel
cielo, ogni tanto si udivano dei tuoi
che in realtà non era altro che l'enorme energia di esse che
si
scontrava tra di loro.
Ad un certo punto una di queste luci
precipitò violentamente a terra, poco dopo anche le altre
due
scesero a terra rivelando così che quei tre fasci di luce
non
erano altro che
persone: un uomo, una donna e un bambino. Quest'ultimo giaceva disteso
a terra con i vestiti a brandelli e il corpo ricoperto di ferite,
faceva grossi e profondi respiri cercando di riprendere a respirare
normalmente.
-Non dirmi che sei già stanco!- Tuonò burbero e
autoritario l'uomo.
-Tutto bene Vegeta?- Chiese premorusa la donna, inginocchiandosi al
capezzale del piccolo.
-Sì, sto bene mamma.- Rispose mettendosi faticosamente a
sedere.
-Dai su alzati. Non abbiamo ancora finito di allenarci.-
-Cosa? No nonno ti prego basta. Non ce la faccio più.- Lo
sopplicò.
-Vuoi diventare invincibile o no?-
-Certo che lo voglio ma combattere contro te e la mamma
contemporaneamente è difficilissimo e stancante per me.-
-Ha ragione Vegeta, per oggi basta così, non dimenticare che
ha solo 5 anni. Vieni tesoro, torniamo
a casa a cambiarci che dobbiamo andare a trovare la nonna.-
-Mamma, dove sei? Oh ma ci siete tutti. Ciao!- Disse sorpresa Aya
entrando nel salotto di casa. Aveva sostituito la tuta da Saiyan con un
tubino blu scuro e aveva lasciato sciolti i capelli.
-Oh Aya, ciao tesoro.- La salutò amorevole la madre.
-Ciao sorellina, arrivi giusto in tempo, c'è una
novità
sai?- L'informò Gohan, a cui regalò un dolce
sorriso
fraterno.
-Aya?! Sei davvero tu? Wow come sei cambiata!- Aggiunse un bambino
seduto su una poltrona.
-E tu chi sei? E come mai somigli così tanto a mio fratello
Goten da piccolo?- Disse innocentemente.
-Ahahahah non sono Goten, sono papà!- Rispose allegramente.
-Come?! Papà?! Ma è impossibile!-
Esclamò paralizzata dallo stupore.
-Ehi potevi anche aspettarmi! Non ti eri accorta che mi ero fermato?-
Si intromise Vegeta mettendo il muso alla madre.
-Eh, Vegeta? Ma, ma come, sei tornato piccolo anche tu?!- Questa volta
lo stupito fu Goku.
Il piccolo guardò perplesso prima lui, poi la madre, poi di
nuovo lui e ancora la madre.
-Tesoro lui è nostro nipote.E' il figlio di Aya e Trunks.
Anche lui si chiama Vegeta.-
Per evitare ulteriori malintesi si sedettero a tavola e davanti una
buona tazza di caffè Aya e il piccolo Vegeta vennero
aggiornati
sulla situazione.
-Fammi capire bene, eri al palazzo del supremo dove si è
intrufolato questo Pilaf che ha scoperto l'esistenza di altre sfere del
drago. Per sbaglio ha desiderato che tu tornassi bambino e ora, insieme
a Gohan, devi partire per recuperare queste sfere che si
sono disperse per l'universo e il tutto entro un anno
altrimenti
la terra verrà distrutta.- Ricapitolò.
-Già, proprio così. A quanto pare nostro padre
non sa proprio restare lontano dai guai. Vero papà?-
-Uffa voglio venire anche io! Perchè non posso?!- Si
lamentò Pan, per l'ennesima volta.
-Ah! Una bambinetta inutile come te sarebbe solo di impiccio.- Disse
portandosi la tazza alla bocca.
-Non sono una bambinetta inutile!- Le ringhiò in risposta.
-Tu dici?- La guardò beffarda.
-Anche a me piacerebbe andare con loro.-
-Quando sarai più grande.-
-Perchè? Io sono più forte di Pan!-
Piagnucolò.
-Ma hai ancora 5 anni.-
-Tu non sei affatto più forte di me! Sei solo un moccioso!-
-Sì che lo sono, vuoi che te lo dimostro?- La
sfidò mettendosi in posizione.
-Adesso basta litigare voi due. Sarà meglio andare da Bulma
a
vedere la navicella, cosa dici caro?- Chiese Videl al marito.
-Hai perfettamente ragione.-...
Alla Capsule Corp. Bulma e Gohan stavano dando gli ultimi ritocchi alla
navicella e come voluto da Vegeta sarebbero stati Trunks e Goten ad
accompagnare Goku.
-Salve consucero!- Esordì Goku avvicinandosi a Vegeta.
-C-come mi hai chiamato?- Chiese imbarazzato. -Per te sono Vegeta.-
-Sì lo so, tranquillo stavo solo scherzando.- Si mise a
sedere
sulla ringhiera a cui Vegeta era appoggiato e continuò. -
Avresti mai immaginato che i nostri figli si sarebbero
sposati e avrebbero avuto un bambino?-
-No, ma è meglio tua figlia che una squallida terrestre.-
-Già, la stirpe continua. Però mi fa una strana
impressione avere un nipote così tanto uguale a te e col tuo
stesso nome.-
-Sei per caso invidioso?-
-Un po' e dimmi è forte?-
-E' fortissimo. Io e tua figlia lo stiamo allenando severamente
affinchè diventi più forte di noi. Voglio fare di
lui un
guerriero valoroso.-
-Mi sembra un'ottima idea. Ci vuole qualcuno in grado di prendere il
nostro posto.-
Proprio in quel momento il soggetto del loro discorso di
avvicinò un po' titubante a loro.
-Ehm, nonno Goku posso chiederti una cosa?-
-Uhm?-
-Ecco mi chiedevo se... se ti andava di allenarti un po' con me.-
Chiese arrossendo un po' dall'imbarazzo.
-Ma certo!-
-Devi assolutamente farmi vedere il super Saiyan di terzo livello!
Mamma mi ha detto è diventi fortissimo e i capelli ti
diventano
lunghissimi!-
-Sì, va bene.-
-Anche io voglio diventarlo, mi insegni?!-
-Quando torno perchè no?-
-Fantastico! Dai nonno muoviti!-
-Caspita quanta fretta!-
-Vegeta non assillare così tanto il nonno.- Lo
rimproverò
Aya quando lo vide sfrecciare per i corridoi dell'azienda trascinando
Goku per un braccio.
-Ma mamma domani parte!-
-Ma poi tornerà... Sperando non tra altri 15 anni.-
Sentendosi colto in causa si grattò la testa imbarazzato,
sapeva
bene cosa voleva dire con quella frase e sapeva anche se aveva
perfettamente ragione.
-Appunto per questo è meglio che ne approfitto no?-
-Hai ragione. Allora vai, fa vedere al nonno quanto sei bravo.-
-Certo!- Dopo aver sfoggiato un grandissimo e solare sorriso
sparì in direzione del giardino.
Da lì ad alcune ore sarebbero stati rapiti da due malviventi
con l'intenzione di chiedere un sostanzioso riscatto per la vita dei
due. Ma nessuno si preoccupò
perchè sapevano benissimo che erano in grado di difendersi
da soli e poi col piccolo c'era Goku, infatti tornarono a casa poco
prima di cena.
Dopo aver messo a letto il piccolo Vegeta i genitori si ritirarono
nella loro camera da letto.
-Ehi tesoro cos'hai? E' da oggi pomeriggio che sei pensieroso.-
-Niente è solo che non sono tanto convinto di partire.
Papà insiste perchè lo faccia ma questo
significherebbe stare lontano da casa. Lontano da voi.-
-Non devi preoccuparti ce la caveremo benissimo. Prendila come una
vacanza, ti farà bene staccare un po' dal lavoro. Tanto non
sarebbe la prima volta.-
Affettuosa l'abbracciò da dietro e si lasciò
coccolare dall'odore del marito che sorrise di rimando.
-Già, lo marino spesso e questa volta sarei assente
giustificato, però mi mancherai tanto sai? Come
farò a stare un anno lontano da te e il piccolo?-
-Beh non è detto che ci metterete un anno, potrebbe volerci
meno. Poi con il sensore che ha montato Bulma potremmo tenerci in
contatto.-
-Hai ragione, però...- Si girò per rispecchiarsi
in quei profondi occhi neri che tanto amava ma fu interrotto da Aya che
gli mise un dito sulla bocca per farlo tacere.
-Basta parlare, dovremmo stare lontani un bel po' quindi penso sia
meglio fare il pieno di coccole, non pensi?- Sogghignò.
-Hai ragione tu, come sempre. Ti amo Aya.- Sussurrò sulle
sue labbra.
-Anche io ti amo Trunks.- Rispose prima che le loro bocche si
incontrarono in un dolce bacio.
La mattina seguente era tutto pronto alla grande partenza, si dove solo
finire di fare gli ultimi accorgimenti e di rifornire le dispense di
tonnellate di cibo.
Aya stava riempiendo il frigorifero di bibite quando una forte scossa
la fece cadere a terra, la navicella prese a tremare ancora
più forte poi sentì una forte
pressione spingerla ancora più giù.
-Ma che diavolo sta succedendo! Il terremoto?- Urlò un po'
spaventata.
Quando la navicella si assestò corse in casa comandi per
accertarsi che non ci fossero danni. Quando arrivò
trovò il padre e Trunks seduti sui sedili
posteriori e Pan ai comandi.
-Si può sapere cos'è successo qui?!-
Sbraitò.
-A-Aya?!- Esclamarono sorpresi quando la videro.
-Pan ha fatto decollare la navicella. Siamo nello spazio ora.-
Spiegò Trunks spaventato della reazione che avrebbe potuto
avere.
-Cosa?! Perchè non stai mai ferma?! Perchè devi
essere sempre in mezzo a fatti che non ti riguardano?! Pan sei una
rottura, adesso fate inversione
e mi riportate sulla terra ok?! Io e te faremo i conti dopo!-
Minacciò.
-Ehm purtroppo non si può. E' inserito il pilota automatico
con la prima destinazione.-
Non riuscì a rispondere perchè troppo sconvolta
dalla notizia appresa. Aya avrebbe dovuto viaggiare, per lo spazio per
un anno, insieme a trunks, Goku e Pan...
Salve a tutti e grazie per aver letto la mia storia! Un ringraziamento
speciale va a chi ha recensito! ^^
Rispondo @Sitter: Avevo postato questa storia molto tempo fa ma poi per
una serie di cose l'ho accantonata, ora che mi è tornata
l'ispirazione ho deciso di
continuarla, non ho riportato modifiche ai capitoli precendenti anche
se magari dovrei farlo, visti gli errori commessi. ^^
Sophia Kaulitz
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Capitolo 7 *** Tristi confessioni ***
In un batter d'occhio si
avventò sul
marito come una furia. -Fammi tornare immediatamente sulla terra!
Trova un modo! Non mi interessa come basta che tu lo trovi!-
-Ehm... s-sì,
d-d'accordo tesoro, ma
stai calma. Non arrabbiarti.- Balbettò terrorizzato.
Sempre col fuoco negli
occhi spostò la
sua attenzione sulla nipote. - Quanto a te, piccolo mostriciattolo,
è
mai possibile che non riesci a stare ferma?! Ho una voglia
irrefrenabile di strozzarti!-
-Io non c'entro niente! Non
è colpa
mia se eri sulla navicella!- Rispose a tono Pan.
-Certo che è
colpa tua! Se non ti
intrufolavi rovinando tutto a quest'ora ero a casa mia!-
-Ehm, a-amore?- La
chiamò Trunks.
-Che c'è?!
-Mi dispiace, non so
spiegarmi come mai
ma il sistema per l'inversione di rotta è rotto e non
funziona e
ogni collegamento con la terra è sospeso.-
-C-cosa... cosa significa?-
-Significa che dovremmo
aggiungere un
altro sedile.-
A quelle parole Aya si
pietrificò
completamente. Dopo qualche secondo dovette aggrapparsi ad ogni
briciolo di autocontrollo che aveva per un espandere l'aura a
dismisura e fare una strage. Purtroppo però la calma non era
una sua
virtù così esplose e si mise a rincorrere Pan per
tutta la
navicella, davvero intenzionata a strozzarla.
-Aya calmati, dai non fare
così cara,
troveremo una soluzione!- Esclamò Trunks trattenendola per
un
braccio.
-Rilassati Trunks, lasciale
fare, è
divertente!- Disse Goku ridendo come un matto alla scena.
Dopo qualche ora
riuscì a calmarsi un
po', per iniziare ad affogare i dispiaceri nel cibo.
-Ehi, sei ancora triste?
Non hai più
aperto bocca.- Chiese dolcemente Trunks, che era già sotto
le
coperte.
-Uff, non ho neanche un
vestito.-
Sbuffò osservandosi, indossava una t-shirt di Trunks che le
stava
molto larga.
-Tranquilla ti dona molto!
Appena ne
avremo l'occasione prenderemo dei vestiti nuovi.-
Con un lungo sospiro
sconsolato lo
raggiunse sotto le lenzuola e si strinse forte a lui, nascondendo il
viso nel petto del marito. -Sì, vorrei fare dello shopping e
sì,
sono ancora triste.-
-Non devi, so cosa provi ma
ti prego
non abbatterti. Ci sono io qui con te. Nostro figlio starà
benissimo, i suoi nonni si prenderanno cura di lui, lo sai.- Le
accarezzò i capelli.
-Lo so, lo so bene che
Vegeta e Bulma
non gli faranno mancare niente, infatti non sono preoccupata per
questo. Quello che mi affligge è che dovrò stare
lontana da lui per
mesi e mesi. Tutto questo tempo senza vedere il mio Vegeta, non sono
neanche riuscita a dirgli ciao.-
-Non pensarci ora. Chiudi
gli occhi e
dormi amore, se davvero non riesci a sopportare la lontananza
troverò
il modo di farti tornare a casa.-
-Davvero? Faresti questo
per me?- Le
chiede speranzosa, specchiandosi nei suoi occhi azzurri.
-Ma che domande fai?
Certo!...- Le
diede un leggero bacio sul naso e aggiunse: -... non c'è
niente che
non farei per te. Farei di tutto pur di farti tornare il sorriso
sulle labbra.-
-Oh Trunks, amore.- Con le
lacrime agli
occhi l'abbracciò ancora più forte.
Trunks dal canto suo
sperò
egoisticamente di non trovare il modo di farla tornare sulla terra.
Con la moglie al suo fianco avrebbe avuto meno nostalgia di casa,
meno nostalgia del piccolo Vegeta, che cresceva a vista d'occhio e
sempre più uguale al suo nonno, ma se il suo desiderio era
quello di
tornare sulla terra avrebbe fatto di tutto per accontentarla. La
guardò con l'espressione più romantica che
potesse fare e le
accarezzò piano una guancia.
-Ti amo piccola mia.- Disse
quasi
sussurrando.
-Ti amo anche io.- Rispose
nello stesso
modo.
Dopo queste dolci parole
d'amore si
scambiarono un bacio e poi un altro e un altro ancora, finendo per
amarsi intensamente, cercando però di far piano per non
farsi
sentire da Goku e Pan che dormivano nelle camere affianco.
Quando Trunks si
addormentò Aya rimase
a guardarlo per qualche minuto poi sgattaiolò fuori dal
letto,
indossò la maglia che poco prima era stata gettata a terra e
si
diresse in sala comandi.
Si sedette al posto di
Trunks e si
rannicchiò stringendosi le ginocchia al petto,
guardò lo spazio
immenso intorno a loro e si perse nei pensieri.
''Piccolo mio, scusami,
scusa se ti ho
lasciato solo così all'improvviso. Sono passate poche ore
eppure mi
sembrano giorni.'' Una silenziosa lacrima scese dal suo occhio nero e
andò a morire nell'angolo della bocca. Stava così
male perchè si
era promessa che mai si sarebbe allontanata dal suo piccolo bambino,
eppure eccola lì, per colpa di quella immatura di Pan si
ritrovava
coinvolta in un viaggio che non avrebbe mai voluto fare. Nella mente
rivisse tanti bei momenti passati con l'uomo che amava più
di tutti,
il suo dolce sorriso scolpito nei suoi ricordi.
Dopo aver pensato e
ripensato a suo
figlio non riuscì a fare a meno di pensare anche a suo
padre, al suo
vero padre.
-Oh, Vegeta.- Le
scappò in un sussurrò
disperato d'aiuto.
Quell'uomo le era entrato
nella pelle
già molti anni prima, quando appena adolescente ebbe la sua
prima
cotta, dapprima pensò che fosse solo una conseguenza alla
sua enorme
ammirazione nei confronti del principe, le ci vollero mesi per
rendersi conto che in realtà era amore quello che provava
nei suoi
confronti. Tante volte si faceva schifo perchè oltre che
essere il
marito di una carissima amica era anche un uomo molto più
grande di
lei, eppure... i Saiyan invecchiano più lentamente degli
esseri
umani quindi fisicamente non sembravano avere così tanti
anni di
differenza ma c'erano e adesso che si era fatto crescere quei
ridicoli baffi si notava di più, Aya lo sapeva ma questo non
cambiò
le cose.
Pensò all'enorme
imbarazzo e timore
che provò il giorno in cui gli chiese di diventare il suo
maestro,
aveva avuto così tanta paura di un rifiuto, ma poi, quando
lui aveva
accettato quasi il cuore le scoppiò nel petto dalla
felicità. Gli
allenamenti a cui la sottopose furono estenuanti ma non si
lamentò
neanche una volta, voleva diventare forte, fortissima, voleva che
l'uomo che amava pensasse a lei come una forte e temeraria guerriera
e non come la figlia del suo acerrimo rivale.
Si accarezzò una
guancia con la lunga
e morbida coda e un piccolo sorriso beffardo fece capolino sul suo
viso. Se suo figlio era al mondo era grazie a lei. Arrossì
al
ricordo di quando lo concepirono. Le emozioni che aveva provato in
quell'unico momento non le provava con Trunks, avevano un modo di
fare talmente diverso da non sembrare neanche padre e figlio. Con il
ragazzo che aveva sposato era amore, facevano l'amore in modo dolce e
meraviglioso. Con Vegeta fu solo sesso, un'incredibile, passionale,
selvaggio, rozzo e primitivo amplesso sessuale. Lui un orgoglioso uomo
maturo dal cuore all'apparenza di ferro e lei, un'ingenua ragazzina
appena sbocciata. Chi mai l'avrebbe detto?
I sensi di colpa
l'attanagliavano
ancora ora, dopo 5 anni, si sentiva in colpa soprattutto
perchè le
era piaciuto, le era piaciuto un mondo e nel profondo del suo cuore
sapeva che se ci fosse stata un'altra occasione avrebbe ceduto alla
tentazione un'altra volta. Per questo si disprezzava.
Con Trunks era felice,
riusciva anche
con il più piccolo e insignificante gesto a farla sentire la
donna
più bella e importante del mondo e l'adorava per questo,
ringraziava
sempre il cielo per averglielo dato ma contemporaneamente amava anche
Vegeta, era innamorata di tutti e due ma in modo completamente
diverso e questo le mandava il cervello in pappa.
-Ehi, cosa ci fai qui?-
La voce del padre
risuonò in lei come
un urlo e sobbalzò dallo spavento.
-Oh, papà, sei
tu. Non ti ho sentito
arrivare.-
-Me ne sono accorto.- Le
sorrise
com'era solito fare.
-Io non ho sonno e tu come
mai in
piedi?-
-Mi era venuta fame...- E
come al suo
solito si grattò la testa. -... stai ancora pensando alla
storia del
viaggio?-
Lei annuì con la
testa.
-Aya non pensi che ci stai
pensando un
po' troppo? Ne stai facendo un dramma. Non sarà male,
fidati.-
Tornò a guardare
l'universo per alcuni
secondi poi chiese: -Papà? Posso farti una domanda?-
-Certo, dimmi pure.-
Rispose
avvicinandosi un po' di più alla figlia.
-Come hai fatto? Come hai
fatto ad
abbandonare la tua famiglia così tante volte?- Chiese senza
distogliere lo sguardo da quel meraviglioso panorama.
In un primo momento Goku
rimase
spiazzato dalla domanda ma poi si riprese. -Beh, la prima volta
è
stata un po' dura, strana più che altro. Ma poi ci si fa
l'abitudine.-
-L'abitudine dici? Non
è che più che
altro non ti è mai importato più di tanto di noi?-
-Ma no, cosa dici!-
-Dico la verità.
Questa volta sei
stato via 10 anni. Ti sei mai fermato 2 minuti a pensare come ci
sentivamo io, Gohan, Goten e la mamma?-
-Certo e mi dispiace per
questo ma
purtroppo non avevo scelta.-
-Bugiardo!..-
Tuonò lei trapassandolo
con lo sguardo. -... sei un grandissimo bugiardo papà! Di
noi non te
né mai importato niente. MAI! Se ti fossimo stati a cuore
anche solo
un pochino saresti tornato da noi quando sei morto contro Cell,
avresti voluto tornare in vita per crescere i tuoi figli ma non l'hai
fatto e da egoista quale sei hai lasciato questo enorme peso alla
mamma, una persona sola fa fatica a crescere 3 figli, eppure
c'è
riuscita. E l'ammiro per questo.-
-Quella volta lo feci per
il vostro
bene, per proteggere la terra.- Disse abbassando lo sguardo.
-Ennesima bugia ma per un
attimo
fingiamo che sia vero. Quella volta sei stato via 7 anni, c'hai dato
il contentino di stare con noi per 10 anni e poi per altri 10 te ne
sei andato a vivere con un ragazzino. Perchè? Come la
spieghi
questa?-
-Ub è la
reincarnazione di Majinbu.
Possedeva un'enorme potere ma all'inizio non era in grado di
controllarlo, per questo l'ho allenato. Per aiutarlo a gestire al
meglio la sua incredibile forza, così da riuscire a
proteggere la
terra in futuro.- Si giustificò Goku ma quello che ricevette
in
cambio fu una fragorosa risata di Aya.
-Andiamo papà,
Ub è forte ma mai
quanto noi. Scommetteresti che se dovessimo scontrarci lo batterei
senza problemi? Voglio farti un'altra domanda, se tu hai allenato Ub,
chi ha allenato me e Goten? Rispettivamente tua figlia e tuo figlio.-
Punto nel vivo Goku
distolse lo
sguardo.
-Goten smise di allenarsi e
quanto a
me, sono stata allenata da Vegeta. Proprio così, Vegeta. Mi
ha fatto
da maestro, ha preso il tuo posto perchè hai preferito
vivere e
allenare uno sconosciuto piuttosto che stare con la tua famiglia.
Vegeta è un marito e un padre migliore di te!-
-Mi dispiace...- Disse
piano con voce
colpevole. -... non pensavo di avervi fatto soffrire tanto.-
-Già. Sai cosa
penso? Penso che non
avresti mai dovuto sposare la mamma. Avresti dovuto rifiutarti di
rispettare quella promessa che vi eravate fatti da bambini.-
-Perchè dici
così? Io sono felice di
aver sposato vostra madre.- Ribatté con più
vigore.
-Non avresti dovuto. No,
non dovevi
sposarla, così io, Gohan e Goten non saremmo nati e non
avremmo
sofferto così tanto ai continui abbandoni di nostro padre.-
Le
lacrime che fino a quel momento era riuscita a controllare ora
scendevano copiose dai suoi occhi scuri come la notte.
Era orgogliosa di lei per
essere
riuscita a dire al padre quello che veramente pensava di lui. Sperava
che quelle parole facessero effetto su di lui. Troppe volte lei e i
suoi fratelli avevano sofferto a causa sua, soprattutto la sua
adorata mamma, odiava vederla triste e in lacrime. Silenziosamente
pregò che il padre cominciasse a prendersi cura di lei come
meritava.
-A-Aya a-aspetta.- Quando
la vide
alzarsi e fare qualche passo per tornare indietro Goku cercò
di
fermarla, voleva scusarsi ancora con lei ma non gliene diede modo.
-No papà, ne ho
abbastanza di questo
deprimente discorso. Ora me ne vado a letto. Buonanotte.- senza
girarsi a guardarlo si diresse orgogliosa e impettita, come solo una
Saiyan sa fare, verso le camere da letto. Quando fu fuori dal campo
visivo di Goku iniziò a correre.
Arrivata in camera si
fiondò sotto le
coperte e tornò a cercare conforto tra le braccia del marito
che la
strinse forte, anche se stava dormendo beatamente.
-Per fortuna che ci siete
tu e il mio
grande segreto.- Sussurrò prima di addormentarsi a sua volta.
Dopo mesi e mesi ecco che
come
d'incanto mi è tornata l'ispirazione! Forse sarà
dovuto al fatto
che ora in televisione trasmettono Dragon Ball GT, mah, chi lo sa!
Spero di essermi sbarazzata completamente del blocco dello
scrittore!!!
Sophia Kaulitz
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Capitolo 8 *** Rapporto padre/figlio o nonno/nipote? ***
Pianeta Terra:
Il piccolo Vegeta fece
giusto in tempo
di finire l'abbondante cena che si addormentò con la testa
sul
tavolo.
-è crollato
un'altra volta. Sono
giorni che si addormenta così. Vegeta non pensi che questa
sia la
dimostrazione che i tuoi allenamenti sono troppo faticosi per il
piccolo?- Disse Bulma con una punta di acidità nella voce.
-Sono stanco di parlare di
questo
argomento. Con Trunks sono stato troppo indulgente, da piccolo si
allenava volentieri ma ora ha abbandonato le arti marziali, non si
allena più da anni. Non voglio che succeda la stessa cosa
con lui.
Voglio che la sua passione per le arti marziali duri nel tempo.
Vegeta deve diventare fortissimo.-
-Guarda che se continui a
sottoporlo ad
allenamenti estenuanti non so quanto potrebbe andare avanti prima di
crollare, va bene che è un Saiyan ma resta comunque un
bambino e a
un bambino della sua età non fa bene tutto questo esercizio
fisico.-
-Chi sei tu per dirlo?-
-Sua nonna!-
-Tu non sei una Saiyan
quindi non puoi
capire cosa proviamo davvero quando combattiamo. A te possono
sembrare atroci allenamenti ma per noi è puro divertimento.-
-Scusa tanto se sono una
terrestre! Ti
sei mai posto la domanda che forse se Trunks ha smesso di allenarsi
è
anche un po' per colpa tua? Per tutte le pressioni che gli facevi
quando aveva la sua stessa età?-
-No, Trunks ha smesso di
allenarsi
semplicemente perchè la sua parte terrestre ha prevalso su
quella
Saiyan e non posso permettere la cosa succeda un'altra volta!
È
inammissibile!-
-Questo non puoi deciderlo
tu.-
-Invece sì,
posso deciderlo eccome!
Lui deve diventare il guerriero Saiyan più forte di tutti,
più
forte di suo padre e di Kakaroth!...- Accortosi di aver parlato di se
stesso come suo padre tossicchiò. -... e comunque anche i
suoi
genitori sono d'accordo con me e tu, in quanto nonna, non lamentarti
più. Non spetta a te la scelta di come dev'essere educato.-
-Mpf, neanche a te se
è per questo ma
ci rinuncio, avere a che fare con voi scimmioni è stancante.
Fa
almeno lo sforzo di portarlo a letto.- Sbuffando andò in
cucina a
mettere piatti, pentole e bicchieri nella lavastoviglie.
Vegeta sbuffò,
discussioni del genere
erano all'ordine del giorno da anni. Prese il piccolo Vegeta in
braccio e cullandolo appena lo portò nella sua cameretta.
Lo mise a letto ma mentre
gli stava
rimboccando le coperte il piccolo aprì un occhietto.
-Nonno?-
Biascicò per colpa del sonno.
-Uhm?-
-Quando tornano mamma e
papà?-
-Non lo so, se le cose
vanno bene entro
un anno. Ti mancano?-
-Sì, ma per
fortuna ci sei tu.- Si
girò su un fianco e tornò nel dolce e magico
mondo dei sogni.
Vegeta rimase un po' a guardarlo intenerito, amava quel bambino,
l'amava più di qualsiasi cosa al mondo, anche più
della sua stessa
vita. ''Da un errore è nata una meraviglia.''
pensò.
Era incredibile quanto
sembrasse
inoffensivo mentre dormiva eppure possedeva un enorme potere e molto
probabilmente possedeva la stesse capacità di Gohan, ovvero
aumentare la sua forza fino all'invero simile quand'era in balia
dell'ira. Purtroppo però i suoi erano solo sospetti visto
che il
bambino non si era mai arrabbiato tanto da potersi scatenare a quel
livello ma vista la sua esperienza ne era quasi certo al 100%.
Il petto del burbero e
scontroso
principe dei Saiyan si gonfiò d'orgoglio, era bello il suo
bambino,
bello e forte, un vero Saiyan, un vero principe, proprio come lo
erano gli altri suoi figli ma lui era diverso, era quello che gli
somigliava di più, la sua esatta copia in tutto e per tutto,
con in
aggiunta un pizzico di spensieratezza e ironia ereditata dalla madre
che negli anni era diventata una bellissima donna. Stentava a credere
che quel fiore fosse nato da quei due individui che erano i suoi
genitori.
Un amaro sorriso comparve
sulla sua
faccia sempre seria. Se fossero stati su Vegeta non avrebbe avuto
nessun problema a riconoscerlo come figlio legittimo ma sulla terra
era tutto un altro discorso. La verità non avrebbe mai
dovuto venire
a galla altrimenti molte persone avrebbero sofferto per questo.
''Stramaledetta mentalità terrestre'' si ritrovò
a pensare. Poi si
inchinò sul piccolo e dopo avergli baciato teneramente la
fronte
sussurrò:
-Non mi importa se chiami
tuo padre
nonno e tuo fratello papà, per me sarai sempre il mio amato
figlio.-
se qualcuno l'avesse sentito e visto sarebbe di certo svenuto dallo
shock, non era da lui dire certe cose e lo sapeva benissimo ma anche
se non lo dimostrava e mai l'avrebbe ammesso era cambiato molto,
soprattutto con il sangue del suo sangue.
-Oddio non riesco a credere
che quello
che ho visto è successo veramente!- Disse Bulma stupita
quando
l'uomo uscì dalla stanzetta.
-Che cosa?- Chiese
scontroso come
sempre.
-Hai davvero baciato il
piccolo?-
-Tsk! Hai visto male, metti
gli
occhiali donna.- Borbottò incamminandosi verso la loro
camera da
letto.
Bulma sogghignò,
quando faceva così
lo trovava a dir poco adorabile.
Era ormai mattina inoltrata
quando il
piccolo Vegeta si svegliò, si stiracchiò e s
stropicciò un occhio
sbuffando sconfitto. Lui faceva sempre tanta fatica a svegliarsi,
solo la sua mamma riusciva a farlo svegliare, con una coccola, un
bacio e qualche dolce parola sussurrata ma la sua mamma non c'era,
era chissà dove nello spazio con il suo papà e
l'avevano lasciato a
casa. Questo non era affatto giusto! Anche lui avrebbe voluto andarci
e invece erano partiti senza dirgli niente, quando sarebbero tornati
gliela avrebbe fatta pagare perchè non era giusto che si
divertissero solo loro. Si chiese cosa stessero facendo in quel
momento, su quale pianeta erano e se avevano già recuperato
qualche
sfera. ''Chissà se mi penseranno ogni tanto.''
Pensò e si rispose
da solo: '' ma certo che mi stanno pensando! Sono il loro adorato
piccolo Vegeta, figuriamoci!'' Sorridendo andò in cucina.
Dopo aver fatto
un'abbondante e
squisita colazione, ma mai buone come quelle che gli faceva nonna
Chichi, andò nella stanza adibita a palestra dove, era
sicuro,
avrebbe trovato il nonno e infatti eccolo lì intento a fare
un po'
di sollevamento pesi, di chissà quante tonnellate.
Entrò e prese a
osservarlo con non
cerata venerazione. Adorava il suo nonno, era il suo punto di
riferimento e da grande voleva diventare proprio come lui, magari
più
forte e più sorridente e perchè no, anche
più alto.
Voleva bene e ammirava
anche il suo
papà ma tra i due si sentiva molto più legato al
nonno, forse
perchè era il suo maestro. Ogni cosa che faceva era per
compiacerlo.
Voleva che il suo nonnino fosse fiero e orgoglioso di lui e avrebbe
fatto di tutto per farlo accadere. Il suo adorato nonno voleva che
lui diventasse il guerriero Saiyan più forte di tutti i
tempi e così
sarebbe stato.
-Hai intenzione di
guardarmi ancora per
molto?- Disse lui senza degnarlo di uno sguardo.
Senza rispondere gli si
avvicinò, gli
si mise davanti e sorrise calorosamente.
-Nonno la sai una cosa?-
-Che sei tremendamente in
ritardo per
gli allenamenti del mattino?-
-No, che sei il mio eroe.-
Vegeta
sogghignò. -Sai una cosa?-
-Cosa?-
-Tu sei il vice eroe.-
CONTINUA...
Sophia Kaulitz
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Capitolo 9 *** ATTENZIONE ***
STO MODIFICANDO E SISTEMANDO LA STORIA!
Per ora è pronto solo il primo ma pian piano metterò a posto anche gli altri rendendoli più carini e dopo averli modificati andrò avanti ;) |
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