Il grande segreto di Aya...

di sophiakaulitz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Io la odio! ***
Capitolo 2: *** mi vuoi sposare? ***
Capitolo 3: *** Aiuto mi è cresciuta la coda! ***
Capitolo 4: *** Vegeta... ***
Capitolo 5: *** Il grande segreto di Aya... ***
Capitolo 6: *** Pronti, partenza, viaaaaaa! ***
Capitolo 7: *** Tristi confessioni ***
Capitolo 8: *** Rapporto padre/figlio o nonno/nipote? ***
Capitolo 9: *** ATTENZIONE ***



Capitolo 1
*** Io la odio! ***


Goten cadde a terra sfinito dal combattimento appena affrontato, la ragazza di fronte a lui appoggiò le mani sulle ginocchia e prese 

a respirare pesantemente con la speranza di riprendere presto una respirazione regolare...
-'Cidenti a te sorella, te la sei presa proprio a cuore!-
-E' un allenamento Goten, se non faccio sul serio che allenamento è? E comunque sei tu che sei troppo debole...dovevi allenarti di più!- Lo schernì. 

Per lei gli allenamenti erano sacri e dire che da bambina non era attratta dalle arti marziali, certo le piaceva giocare alla lotta con i suoi fratelli ma 
tutto nella più totale innocenza fanciullesca ma dopo lo scontro con Majinbu qualcosa era scattato in lei.                                                                       Non voleva più fare da spettatrice passiva, voleva contribuire alla salvaguardia del suo pianeta e così, a pace ripristinata, convinse il padre a sottoporla    a un'estenuante allenamento che continuava a seguire tutt'ora, dimostrando di possedere quel talento e quella forza che solo un vero Saiyan può avere.
-Uff, non c'è bisogno di ricordarmelo sempre!- Bofonchiò un imbronciato Goten.

-Bravi ragazzi, sono molto fiero di voi!- Disse Goku, applaudendo con un gran sorriso in faccia, subito ricambiato dalla figlia.
Aya ricambiò il sorriso soddisfatta, amava molto le arti marziali, ci si dedicava anima e corpo e ogni volta che aveva un minuto libero ne approfittava per allenarsi ma soprattutto le piaceva farlo con il padre ed era sempre contenta quando la lodava.
Aya era la gemella di Goten ma era chiaro che i due non avevano proprio nulla in comune! Se Goten era la fotocopia di suo padre lei era identica a sua madre Chichi con la sola differenza che lo spropositato orgoglio del sangue alieno che le scorreva nelle vene le conferiva una sicurezza in sé stessa tale che spesso agli occhi di chi non la conosceva appariva come una ragazza viziata e spocchiosa, quando invece era decisamente il contrario.
-Papà ti sfido!- Esordì appena recuperato un po' di fiato, si mise in posizione e con l'indice della mano destra lo invitò a fare la prima mossa.
-Sfida accettata!- Rispose prontamente il genitore, sferrando il primo colpo.
L'incontro non durò molto perchè furono interrotti da un elicottero che stava atterrando vicino a loro.
-Ma chi è?- Domandò l'uomo, ingenuamente.
-Sono Vegeta e Bulma!- Esclamò Aya estasiata e con gli occhi che brillavano.
-Ehi salve!-
-Ciao Goku.- Salutò Bulma, un po' accigliata.
-Quanto tempo che non ci vede!-
-Eh già, certo che potresti anche farti sentire e soprattutto vedere, ogni tanto! I tuoi figli li vediamo spesso ma te sia mai che vieni a dare un saluto ai tuoi vecchi amici! Possibile che dobbiamo sempre venire noi a cercarti?!...- Sbuffò acida poi il suo sguardo si posò su Aya e il suo viso si illuminò -...Oh, ragazza mia ma guardati, sei splendida! Diventi ogni giorno più bella! Sono pronta a scommettere che ai tuoi piedi hai una schiera di pretendenti che non finisce più!- Sghignazzò civettuola, abbracciandola amorevolmente.
La giovane arrossì a tutti quei complimenti -Ti ringrazio Bulma, ma ci siamo viste 3 settimane fa, non penso di essere cambiata molto in così poco tempo.-

-Sciocchezze!-
-Kakaroth, è vero che parteciperai al torneo?- Gli chiese Vegeta, che moriva dalla voglia di interrompere gli stupidissimi commenti della compagna.
-Già, proprio così, pare che quest'anno ci sarà un avversario fortissimo, che non vedo l'ora di incontrare!- Rispose aprendosi in uno dei suoi famosissimi sorrisi a 32 denti.
-Ma che stai dicendo? Lo sai benissimo che non esiste nessuno alla nostra altezza! In tutta la galassia non esistono esseri che possano competere con noi Saiyan. Dovresti saperlo ormai.- Gli ricordò Vegeta, stizzito.
-Oh, ma questo è speciale.-
Mentre i due uomini parlavano Aya si perse nel contemplare Vegeta, quanto era bello, nonostante avesse molti più anni di lei lo trovava incredibilmente affascinate, invidiava tantissimo Bulma che aveva la fortuna di essere sposata con lui.
Nei suoi pochi 16 anni aveva già le idee molto chiare su come dovesse essere il suo principe azzurro... voleva un compagno come Vegeta: bello e coraggioso come lui, forte e regale, un uomo che niente e nessuno avrebbe potuto scalfire, un vero Saiyan, ma sfortunatamente il suo sarebbe stato sempre e solo un sogno dato che gli unici Saiyan rimanenti erano lui e suo padre, non dimenticando poi Gohan, Goten e Trunks!
I suoi pensieri vennero poi interrotti dall'arrivo di quest'ultimo.
-Ehilà, Trunks!- Lo salutò un solare Goten, ancora sdraiato sull'erba fresca.
-Ciao Goten...- Ricambiò per poi arrossire visibilmente davanti alla sorella del suo migliore amico. -...C-ciao Aya.-
-Ciao Trunks.- Disse mentre si scioglieva la coda di cavallo, una folta chioma di lisci e lucenti capelli neri le ricadde lungo la schiena, scosse un po' la testa in modo che riprendessero volume.

Il mezzo Saiyan seguì estasiato ogni suo movimento e riuscì anche a percepire l'odore afrodisiaco del suo shampoo.
-Uff, questa frangia è un disastro!- Commentò soffiando.
Se non si era ancora capito era cotto a puntino ma, purtroppo per lui, lei non lo degnava neanche di uno sguardo e dire che a scuola c'erano tantissime ragazze pronte a tutto per lui. Nonostante si conoscessero da quando erano nati si era accorto di esserne innamorato soltanto due anni prima, avrebbe sperato di essere qualcosa di più di un semplice amico per lei ma finché non avrebbe trovato la forza di dichiararsi non avrebbe mai combinato molto e Goten gli aveva detto di lasciar perdere dato che molto probabilmente c'era già qualcuno nel suo cuore...Uffa che disdetta!
-Come mai ti stai allenando, Goten? Parteciperai anche tu al torneo?-
-Sì, per forza..- Disse mentre si rialzava. -...Mio padre mi ha costretto! Anche se per quel giorno avevo un appuntamento con la mia ragazza!-
La sorella roteò gli occhi al cielo, quante volte aveva sentito quella frase? Un milione!
-Eh dai su, con la tua ragazza puoi uscire quando vuoi!- Disse il padre.
-Allora a quanto pare anche tu hai un figlio svogliato.- Constatò Vegeta.
-Eh già, ma è colpa della pace.-
-Io, al contrario, mi alleno ogni giorno fino allo sfinimento e parteciperò anche io al torneo.- Si intromise orgogliosa, portando le mani ai fianchi, proprio come era solita fare la madre. Voleva farsi bella davanti agli occhi di Vegeta.
-Bene è deciso, parteciperemo anche noi Trunks!- Disse Vegeta con un tono che non ammetteva repliche.
-COSA?!- Chiese sconvolto, mentre i due gemelli se la ridevano di gusto.
In quel momento una piccola figura si diresse verso di loro e Aya, avendo riconosciuto subito di chi si trattasse, sbuffò girandosi da un'altra parte...
Era Pan, quella insopportabile bambina! Non la sopportava, era antipatica come sua madre!
Non aveva per niente un bel rapporto con la cognata, anzi spesso e volentieri litigavano e ad attaccar briga era sempre Aya, diverse volte i suoi genitori l'avevano rimproverata dicendole di comportarsi meglio nei confronti di Videl, che faceva ormai parte della famiglia, ma proprio non ci riusciva, l'aveva presa sul personale.
-Ma come mai ce l'hai a morte con lei? È solo una bambina, cosa ti ha fatto?- Le chiedevano sempre tutti... a parte portarle via il fratello niente...
Aya era gelosissima di Gohan, lo era di entrambi i fratelli ma con Gohan era ancora peggio! Era legatissima a lui e gli doveva molto, le aveva fatto da padre, da fratello maggiore, da confidente, era il suo migliore amico e si sentì tradita quando annunciò alla famiglia che si era fidanzato con Videl, che successivamente sposò, fu un duro colpo per lei e ne risentiva ancora oggi, dopo 10 anni.
Le cose erano peggiorate con la nascita della nipote...si era vista portar via il titolo di piccola di casa da un giorno all'altro, improvvisamente tutte le attenzioni erano su di lei, cosa aveva poi di così speciale? Lei era mille volte meglio di quel mostriciattolo travestito da bambina! Le aveva espressamente vietato di chiamarla zia. A complicare ulteriormente le cose era l'attaccamento che aveva nei confronti di Goku, era sempre in mezzo, lei un padre ce l'aveva e non aveva il diritto di portarle via il suo! 
Aya voleva attenzioni, voleva che il padre si allenasse con lei lasciando perdere la nipote e ogni volta che la lodava facendola sentire una principessa bruciava di rabbia, era lei sua figlia, non Pan, era a lei che doveva fare tutti quei complimenti!

-Nonnino ho già fatto il giro del mondo 80 volte!-
-DAVVERO? Urcaaa ma sei stata bravissima!-
-Tsk! Capirai, cosa ci sarà di tanto speciale? - Commentò Aya, incrociando le braccia al petto.
-Bhè, per una bambina della sua età...-
-E' sorprendente quanto sia veloce e apprenda in fretta e bla bla bla...- Lo bloccò stizzita, roteando gli occhi al cielo
-Ehi Pan, parteciperai anche tu al torneo?- Le domandò Bulma, cercando di spezzare il discorso.
-Sì!- Rispose orgogliosa la bambina.
-Come? Davvero? Ma quest'anno non ci sarà la sezione bambini- Disse sorpresa.
-Pan è la combattente più coraggiosa della famiglia, non avrà problemi.- L'informò orgoglioso Goku, spettinandole i capelli, già corti e arruffati.
-COSA?!...- Sbottò la figlia. -... Ma dico, sei impazzito papà?! Sai c'è un limite a tutto! Come puoi dire certe cose, ma ti senti quando parli?!-
Goku assunse un'espressione seria e accigliata, quella ragazza era identica alla madre e più cresceva più le somigliava. Avere a che fare con lei era sempre stato difficile, non aveva una gran dimestichezza con le femmine e ora che stava crescendo capirla era sempre più difficile. -Aya..-
-Aya un corno! Quella "cosa" non è niente di speciale perchè tutti quanti la trattate come se fosse un piccolo miracolo?! Alla sua età ero molto più forte ma tu non puoi saperlo dato che non c'eri!!!-
-Zia Aya.- Disse innocentemente Pan.
-QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON CHIAMARMI ZIA?! IO TI ODIO!!!- Detto questo si girò e volò via, era talmente arrabbiata che si mise a piangere dal nervoso... perchè! Perchè!

-Uff, non capirò mai da dove le nasca tutto quest'odio nei confronti della piccola.- Commentò Goku, grattandosi la testa pensieroso.

Vegeta continuò a guardare nella direzione in cui era volata a gran velocità la ragazza. -Allora è chiaro che non hai mai sentito parlare della gelosia, Kakaroth.-

-Uhm? Che vuoi dire?-

-Niente, lascia perdere...-


CONTINUA...


Saaalve! Come già scritto ho deciso di riscrivere la storia, rileggendola mi sono resa conto di aver commesso un sacco di errori, non corretti per colpa della mia pigrizia a rileggere quello che scrivo e se lo sommiamo al fatto che i capitoli sono un po' spogli, beh... non potevo proprio sopportarlo!!! Il mio obiettivo è arricchire i capitoli già scritti e renderli più carini, nella speranza poi di trovare l'ispirazione che mi manca per continuare!!! Di idee ne ho molte ma non ne vogliono sapere di confluire dalla mia testa alle dita!!! Detto questo vi saluto e aspetto recensioni! ;)

P.S.

In questo primo capitolo non ho aggiunto molto perchè mi sembrava a posto così ma nei prossimi le modifiche saranno molte di più. ^^

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Capitolo 2
*** mi vuoi sposare? ***


-Ehi-
Sobbalzò dallo spavento immersa nei suoi pensieri Aya non si era accorta che un ragazzo le si era avvicinato
-Oh ciao Trunks, mi hai spaventata-
Sorridendole amorevolmente si sedette sull'erba accanto a lei, cercando di non farle capire che la sua vicinanza lo rendeva nervosissimo
-Buon compleanno- Disse piano
Lo guardò sorpresa ma poi un sorriso si aprì sul suo viso -Ti ringrazio, sei venuto fin qui solo per farmi gli auguri?-
-A dire il vero non è stato tanto difficile trovarti, Goten mi ha detto che eri qui ad allenarti-
-Già, come sempre- Intrecciò le braccia intorno alle ginocchia e ci poggiò sopra il mento
-E' il tuo giorno, l'anniversario della tua grande entrata in scena e non dovresti essere felice?-
-Cosa ti fa pensare che non lo sia?-
-La tua faccia, sembra che hai visto un fantasma-
Sospirò e per la prima volta in 2 mesi dette voce a tutti i suoi pensieri -Sono triste perchè la mia vita fa schifo-
-Non è vero-
-Ah no? Mio padre se n'è andato per la seconda volta preferendo allenare uno sconosciuto e...-
-Aya non devi pensare a queste cose! Tu sei forte! Non ti vanti sempre di essere molto più Saiyan di me? Tuo padre non è morto si è solo assentato per un po', prendi la vita di petto e guarda avanti-
Lo guardò a occhi aperti, sorpresa
-Che c'è? Perchè mi guardi così?- Le domandò perplesso
-Come mai siamo così filosofici oggi? Non è da te!-
-Mi preoccupo per te-
-Non dovresti-
-Non ne posso fare a meno, non mi piace quando sei triste- Disse arrossendo
-E io ti ripeto che non dovresti-
-Bhè è naturale no preoccuparsi per la ragazza di cui si è innamorati?- Distolse lo sguardo da lei
-Come?-
-Eggià, adesso lo sai...-
-Trunks...ma davvero?-
Rise, era più una risata isterica dovuta all'imbarazzo -Sì, davvero-
-E' sorprendente- Disse ancora sorpresa
-Che cosa è sorprendente?-
-Bhè nessuno prima d'ora si era innamorato di me, è...strano...ma piacevole- Stavolta fu lei ad arrossire
-Bhè, adesso che lo sai mi sento già molto meglio...ora però devo andare...devo andare a finire di preparare la festa a sorpresa organizzata per te e Goten-
-Ma così non è più a sorpresa- Rise alzandosi anche lei
-Vi organizziamo feste a sorpresa ogni anno, tanto vale dirlo no?-
-Hai ragione, già ce lo immaginavamo-
Tra loro si crearò un'atmosfera imbarazzante, quasi percepibile
-Bhè, allora a stasera- Si girò pronto a spiccare il volo ma lei lo fermò prima stringendogli un braccio
-Grazie, di tutto, mi ha fatto bene parlare con te- Si alzò lievemente sulle punte e gli baciò una guancia
-Credi che...potresti aver bisogno di una ragazza? Io ne avrei proprio bisogno-

Da quando si era messa con Trunks la vita di Aya era migliorata notevolmente, la mancanza del padre non le pesava più come prima e aveva cominciato a vedere il mondo con una nuova luce...sapere che c'era qualcuno che l'amava le diede nuova energia...e così passarono due anni...
-Ciao Bulma!- La salutò calorosamente
-Ciao Aya! Sei venuta a trovare Trunks?-
-Sì, è in casa?-
-Mi dispiace ma purtroppo è appena uscito, aveva delle commissioni da fare-
-Oh bhè allora lo posso aspettare?-
-Certamente! Perchè intanto non vai a salutare Bra? La farai felice, lo sai no che stravede per te?-
-E io stravedo per lei!-
-E' strano sai? Con lei sei così affettuosa e piena di premure, perchè con Pan è diverso? In fondo è tua nipote-
-Bhè perchè Bra non è figlia di Gohan e Videl-
-Ancora con sta storia? Non sei ancora riuscita ad accettarlo?-
-No e non credo che ci riuscirò mai, comunque hai avuto una buona idea, andrò a giocare con Bra finche non torno Trunks-...
Per raggiungere la cameretta della sorellina tutto pepe del ragazzo dovette passare di fronte alla gravity room, dove si allenava sempre Vegeta, la luce rossa era accesa, era lì dentro...sapeva benissimo che odiava essere disturbato durante gli allenamenti ma fu più forte di lei, entrò nella stanza e aspettò che l'uomo le rivolgesse la sua attenzione, che non tardò ad arrivare
-E tu che ci fai qui?-
-Ciao Vegeta-
Indossava solo un paio di pantaloni aderentissimi e alla luce rossa della stanza era ancora più bello, con il corpo tutto sudato
-Che vuoi?-
-Bhè mi chiedevo se...se ti andasse di allenarti un po' con me- Chiese imbarazzata, in quel momento si sentiva la Aya di 5 anni che temeva quell'uomo e nello stesso tempo lo stimava, infondo era sempre il principe della sua razza no?
Vegeta dal canto suo rimase sbigottito da una simile richiesta ma si ricompose subito -Sparisci non ho tempo da perdere-
-Perchè scusa? Hai paura di perdere? Non sono una rammollita Vegeta, sono molto forte e te lo dimostrerò se accetti di batterti con me, non ti farò perdere tempo...-
-Che insolente- Ringhiò a denti stretti il principe dei Saiyan -E va bene! Vediamo un po' che cosa sai fare...ragazzina!-

Come Aya aveva predetto non fu per niente un brutto combattimento, anzi teneva testa a Vegeta senza problemi. Perchè veniva sottovalutata da tutti? Solo perchè era una ragazza non significava certo che era debole! Anche lei voleva superare il suo limite per diventare ancora più forte!
Era passata un'ora forse Trunks era già rientrato...
-Hai visto Vegeta? Hai visto di cosa sono capace?- Disse senza fiato
-Devo ammetterlo, mi hai sorpreso, sei molto più forte di Trunks e tuo fratello-
-Già! Però...però perchè nonostanti mi alleni costantemente fino allo sfinimento non riesco a trasformarmi in super Saiyan?-
-Perchè non puoi-
-Come non posso?-
-Le donne Saiyan non si trasformano-
-COME? E perchè scusa?-
-E' così e basta-
Stava per andarsene ma prima di uscire dalla gravity room le fece una proposta che mai si sarebbe immaginata potesse uscire dalla bocca di Vegeta -Possiamo allenarci ancora insieme...se ti va...-
-Con molto piacere!-
-Aya!- Esclamò Trunks sorpreso di veder uscire la propria ragazza dalla stanza d'allenamento del padre
-Oh ciao Trunks!-
-Ma, che cos'è successo?-
-Oh niente, mi sono solo allenata un po' con tuo padre, tutto qui!- Sorrise felice
-COS'HAI FATTO? -
-Mi sono allenata un po' con Vegeta e mi ha detto che possiamo farlo ancora, sai Trunks dovresti muoverti u po' anche tu, non ti farebbe male un po' di allenamento, sono sicura che a tuo padre farebbe piacere, io mi allenavo sempre con il mio-
Ma Trunks era troppo sconvolto per ascoltarla.
Adesso si trovavano nel grande cortile su retro a giocare con Bra
-Ci sai proprio fare con i bambini-
-Mi sto allenando per essere una brava futura mamma- Rise scherzosa
-Pensi già a queste cose? Ma non è un po' presto? Hai solo 19 anni-
-Bhè che c'è di male? Ho sempre sognato di sposarmi presto come i miei genitori, alla mia età avevano già Gohan-
-Bhè allora...- Trunks arrossì come mai in vita sua -Bhè se...cioè...te l'avrei chiesto comunque tra un paio d'anni ma...non credo sia una tragedia anticipare la cosa-
-Trunks, ma cosa stai dicendo? Non ti seguo-
-Ehm bhè ecco io...bhè sì insomma...diciamo che ti sto chiedendo di...bhè ti sto chiedendo di sposarmi-
-Dici sul serio?!- Domandò sorpresa
-Sì-
-Non me lo stai chiedendo per quello che ho detto prima vero?-
-Certo che no! Te l'ho detto, te l'avrei chiesto comunque-
-OH TRUNKS!- Esclamò felice gettandogli le braccia al collo -COME SONO FELICE!-

CONTINUA...






















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Capitolo 3
*** Aiuto mi è cresciuta la coda! ***


bill Aya e Vegeta erano nel vivo del loro allenamento quotidiano, calci, pugni, mosse e onde energetiche.
Stavano combattendo ormai da una buona ora quando Vegeta superò il livello del super Saiyan e dette un potente calcio nello stomaco ad Aya che cadde a terra tossendo ma si rialzò subito pronta a staccare per restituire al mittente un forte pugno che però Vegeta fu in grado di parare.
Quel calcio animò Aya con una forza nuova e attaccò il suo avversario con mosse più veloci ed efficaci. Per un attimo Vegeta ebbe qualche difficoltà a tenerle testa ma una volta passato lo stupore rispose con la stessa energia.
E così un altra ora volò via, entrambi avevano le divise letteralmente a pezzi, ferite ovunque e il fiatone ma nessuno dava cenni di arresa
-Che ne dici di fare una pausa?- Propose Vegeta
-Dico che ci sto, ho una sete!- Disse rilassandosi e passandosi un braccio sulla fronte, la francia bagnava appiccicata alla pelle le faceva il solletico. Si avvolte un asciugamano intorno al collo mentre bevve grandi sorsate da una bottiglia d'acqua. Per la prima volta Vegeta si ritrovò a guardare "veramente" Aya. Quella bambinetta insopportabile e piagnucolona si era trasformata in una bellissima donna. I pantaloncini corti e stretti lasciavano intravedere le lunghe e magre gambe, la pelle diafava in perfetto contrasto con quella cascata di capelli neri che teneva legati in una coda. Al contrario dei pantaloni la maglia era troppo grande per lei, propabilmente era di Trunks, ma non troppo da nascondere il seno prosperoso che si abbassava e alzava al ritmo regolare del suo respiro. C'erano strappi da pertutto e potè intravedere i fianchi e la schiena. La guardò bere quasi incantato, delle goccie d'acqua scapparono dalla sua bocca e ricaddero lungo il collo.
Da quando era così bella? Per lui era sempre stata la figlia di Kakaroth e quindi la degnava della stessa attenzione che aveva per un moscerino, si accorgeva che c'era soltanto perchè aveva lo stesso insopportabile tono di voce che avevano sua madre e Bulma eppure... Eppure in quel momento la trovò irresistibile. Doveva essere impazzito, come poteva trovare attraente la figlia del suo nemico numero uno? Eppure era così, quello che stava guardando gli piaceva e gli piaceva pure tanto! Si diete mentalmente uno schiaffo, doveva essere pazzo, era stanco per i troppi allenamenti ecco perchè si era perso in certi pensieri, era solo spossato, con un po' di riposo sarebbe passato tutto.
-Ahi! Vegeta credo che per oggi ho chiuso con gli allenamenti- Disse massaggiandosi un punto della schiena
-Perchè?- Si ritrovò a chiedere quasi inconsapevolmente
-No lo so è che ultimamente mi fa male qui, qui vedi? Proprio dove c'è l'osso sacro, non so che cosè ma fa molto male- Poi si tastò appena e spalancò gli occhi terrorizzata
-Oddio Vegeta! Aiuto!-
-Che c'è adesso?-
-Oddio c'è una roba strana che sporge!- Spaventata tirò su la maglia per scoprire un bozzo che spuntava appena, lungo appena un paio di centimetri -CHE COS'è?!-
-Rilassati non è niente-
-Come niente?! Vegeta se non l'avessi notato ho un bozzo che mi spunta dal fondoschiena!!!-
-Smettila di strillare non è niente ti ho detto, ti sta solo crescendo la coda- Disse stressato da tutti quegli strilli
-Come? La...la coda?-
-Sì la coda, strano però, teoricamenti avresti dovuto averla dalla nascita, strano che ti stia crescendo adesso-
-Già, quando sono nata non l'avevo e neanche Goten, la mamma ha detto che solo Gohan l'aveva-
-Bhè comunque stiano le cose non c'è niente di cui spaventarsi, aspetta che cresca poi la puoi tagliare-
-E perchè dovrei tagliarla? Ho sempre voluto avere la coda!-
-E allora fai quello che ti pare!-
-CHE BELLO!-
Vegeta continuò a fissarla -Scusa ma...ma quanti anni hai?-
Aya lo guardò sorpresa -Come quanti anni ho?-
-Sì, quanti anni hai?-
-Ma come Vegeta, non sai quanti hanni ho?-
-No e allora?- Sbottò seccato dall'espressione allibita che aleggeva nel viso di Aya
-Ehm, bhè ho 20 anni, li ho fatti il mese scorso non ricordi? Ho un anno in meno di Trunks-
-20 anni...l'età in cui le donne Saiyan raggiungono la maturità sessuale- Sussurrò tra sè e sè
-Maturità sessuale?-
- Sei diventata adulta forse è per questo che ti sta crescendo la coda, i maschi Saiyan raggiungono la maturità sessuale a 19 anni, mentre le femmine a 20, adesso sei ufficilmente un'adulta-
-Wow che figata!!! Devo correre a dirlo a Gohan!!!-...

La tranquilla vita di Vegeta era terminata quel giorno, da allora allenarsi con Aya era diventato insostenibile, si ritrovava spesso a pensare a lei e questo lo infastidiva e non poco ma a quanto pareva più si sforzava di non pensarci...più ci pensava! Ed ora eccoli lì, due settimane dopo...
Dall'alto Aya si diresse verso di lui ad alta velocità, con il pugno teso pronto a colpire, Vegeta si scostò all'ultimo secondo e la coda lunga e morbida della ragazza gli accarezzò la guancia , un brivido corse lungo la schiena del Saiyan che subito reagì d'istinto, la prese per il polso e la sbattè con forza contro il muro della gravity room e senza troppi complimenti la baciò intensamente...

CONTINUA...

Ringrazio tutti coloro che hanno recensito e anche quelli che l'hanno solamente letta, spero che vi piaccia, questo capitolo è corto lo so ma in questo periodo è tutto quello che posso offrirvi, siate clementi vi prego! Prometto che il prossimo sarà più interessante... vi do un piccolo indizio con una parola...gravidanza...




















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Capitolo 4
*** Vegeta... ***


kiji Aya fissò sconvolta il lavandino del bagno della camera da letto che divideva con quello che era suo marito da quasi 2 mesi
-Aya, tesoro?- La chiamò il marito, nel sentire quella voce saltò di colpo spaventata
-TRUNKS! Volevi uccidermi?!-
-Ehm, scusa ma ti ho chiamato e non rispondevi- Si giustificò perplesso, quando sua moglie faceva così aveva sempre un po' paura...forse perchè era molto più forte di lui! E questo un po' gli seccava, doveva essere lui a prendersi cura di lei non viceversa...
-Bhè che c'è?!- Rispose seccata
-Ehm, la cena...la cena è pronta-
-Arrivo subito, te intanto vai!-
-Ok- E senza dire niente se ne andò con la coda fra le gambe, una volta uscito dalla camera Aya sospirò stancamente e tornò a fissare il contenuto del lavandino, non poteva essere vero, doveva senza dubbio trattarsi di uno scherzo! Uno scherzo di poco gusto! In fondo non era una certezza matimatica, esiste sempre quel margine di errore a cui voleva tristemente aggrapparsi...no non voleva crederci, no, non sarebbe stata capace di adempiere a un simile compito, faceva già abbastanza fatica a badare a sè stessa senza combinare guai...
Avvolse il tutto in un asciugamano che poi nascose in un cassetto, doveva parlare con qualcuno e quel qualcuno in quel momento era Bulma, anche se ultimamente faceva una gran fatica a guardarla negli occhi...
Durante la cena fu stranamente silenziosa e questo particolare non sfuggì di certo a Trunks, sempre premuroso nei suoi confronti, forse anche troppo, ma non osò chiederle il perchè di quello strano comportamento, in lei percepiva un'aura tutt'altro che positiva...
-Bhè, grazie della cena mamma, era tutto buono, però adesso vi saluto devo andare a finire di controllare delle scartoffie- Disse Trunks alzandosi dalla sedia diretto nel suo ufficio dove avrebbe stancamente svolto il suo lavoro di presidente della Capsule Corporation, perchè sua madre aveva affidato a lui le redini della ditta? Non ne era per niente tagliato! Lei era molto più brava di lui e anche Aya era una splendida amministratrice, allora perchè era toccato proprio a lui un lavoro così ingrato?
Quando anche Vegeta si ritirò Aya cominciò a sparecchiare portando in cucina piatti, bicchieri e vassoi, che Bulma sistemava nella grande lavastoviglie, avere 3 Saiyan in casa significava avere un servizio da tavola per 24 persone e taaaaantissime pentole da lavare!
-Ehm Bulma?- Chiese timidamente poggiando sul ripiano un'altissima pila di piatti
-Sì cara? Cosa c'è?- Chiese gentile come sempre
-Ehm, e-ecco i-io c'è una cosa che vorrei chiederti-
-Cosa?-
-Bhè e-ecco, credo che tu sei la persona giusta a cui rivolgermi, mia madre drammatizzerebbe troppo la cosa...- Disse vaga
-E' successo qualcosa?- Chiese preoccupata, Aya era attaccatissima a Chichi e non esisteva niente al mondo di cui non parlava con la madre, da lei sempre considerata un forte punto di riferimento e se aveva scelto di parlare con lei doveva per forza essere qualcosa di molto grave
-C'è una cosa che ti devo far vedere, aspetta che la vado a prendere- E corse via a una velocità inaudita lasciando la povera Bulma stupefatta e immobile. Camera sua era dalll'altra parte della casa eppure andò e tornò in pochissimi secondi
-Voglio che dai un'occhiata e mi dici che cosa ne pensi- Disse poggiando l'asciugamano sul grande tavolo rotondo, senza neanche la traccia di un po' di fiatone.
Aprì l'asciugamano con innata curiosità per poi sgranare ulteriormente gli occhi alla vista del contenuto
-Aya ma...ma questi sono...MA QUESTI SONO TEST DI GRAVIDANZA!-
Si morse il labbro inferiore con forza e incrociò le braccia al petto
-E... e sono tutti positivi!!!- Esclamò passando a rassegra tutti e 6 i test
-Già- Sbuffò lasciandosi cadare stancamente sul divano, su cui la piccola Bra osservava la scena
-Che significa test di gravidanza Aya?- Le chiese con tutta l'innocenza che solo una bambina possedeva
-Significa che sono in un mare di guai- Piagnucolò
Bulma stava sognando chissà cosa a occhi aperti ma poi si ridestò nell'udire quell'ultima frase
-Ma cosa dici?! Sei incinta Aya ed è la cosa più bella del mondo! Ma ci pensi? Tu e Trunks diventerete genitori! Diventerò nonna!- Esclamò felice
Aya sospirò un'altra volta
-Che significa?- Domandò ancora Bra
-Significa che Aya aspetta un bambino Bra!- Rispose felice come una pasqua, non stava più nella pelle al solo pensiero di diventare nonna!
-DAVVERO? Ma è fantastico!- Disse Bra partecipando all'entusiasmo della madre
Aya dal canto suo non sembrava tanto felice -Bulma ma non capisci? Non sono pronta per diventare madre!-
-Ma cosa dici! Certo che lo sei! Si può dire che in questi anni ti sei preparata a questo grandioso evento facendo pratica con Bra! Oh chissà come sarà felice Chichi quando lo verrà a sapere!-
Proprio in quel momento nella stanza entrò Trunks
-Che succede qui? Perchè stai urlando mamma?-
-TRUNKS! Oh figlio mio non sai quanto sono orgogliosa di te! Bravo ottimo lavoro!- Disse correndo ad abbracciare il figlio
-Che ho fatto?- Chiese perplesso, Aya si irrigidì di colpo ma non fece in tempo ad aprire bocca che subito Bulma spifferò tutto
-Ma come non lo sai? Aya ha appena scoperto di essere incinta!-
Ecco la frittata è fatta, aveva fatto un grandissimo errore ad andare da Bulma, un errore madornale!
-Ah...in...incinta hai detto?- L'emozione per Trunks fu tale che svenne
Aya si coprì la faccia con una mano e si alzò per prendere il corpo senza vita del marito e lo mise sulo divano
-Trunks, Trunks svegliati, Ehi riprenditi!- Disse amorevolmente dandogli piccole pacche sulla guancia che alla fine funzionarono
-Te-tesoro, è vero? Sei, sei davvero incinta?- Le chiese ancora non del tutto coscente
-Sì è vero- Sorrise davanti alla sua espressione imbambolata
-Oh è meraviglioso!- Disse abbracciandola energeticamente
-Ho un'idea! Domani organizzeremo una speldida cena e inviteremo tutti!-
-Sì però a sto giro lascia che sia io a dirlo agli altri- L'interruppe Aya che stava cominciando a vederci qualcosa di buono in tutta questa storia, forse avere un bambino proprio di cui prendersi cura non sarebbe poi stata una cattiva idea...
-Oh certamente!-
Se per un mese aveva evitato Bulma adesso stava evitando Vegeta ma adesso era tempo di prepararsi per la festa...
-Sei bellissima- Disse romanticamente Trunks abbracciandola da dietro, fissarono per un po' il loro riflesso nello specchio da cui si scambiarono un dolce sorriso.
-Siamo bellissimi- Specificò
-Hai ragione- Disse baciandole il collo -Dici che al bambino farebbe male?-
-No non credo, sui libri di mio fratello ho letto che non si corrono rischi e che anzi fa bene- Disse girandosi per poter ricambiare l'abbraccio
-Allora dici che potremmo...amarci un po'?- Propose
-Non so, tra poco arriveranno tutti-
-Non c'è fretta...- Sussurrò sulle sue labbra che poi baciò avidamente...

Adesso erano tutti lì, riuniti intorno al grosso tavolo imbadito a festa, all'appello non mancava nessuno...o quasi... Non c'era Goku...
E questo ferì moltissimo Aya che però si sforzava di non farlo capire, altrimenti avrebbe dovuto rispondere a tutte le domande preoccupate di Trunks..però era stanca, stanca di queste lunghe assenze da parte del padre, avrebbe desiderato con tutto il cuore che fosse stato presente quella sera, infondo era suo padre no? Voleva che ci fosse anche lui lì, voleva che sentisse anche lui le parole che stava per dire...ma infondo il suo non era mai stato un padre modello e non lo sarebbe stato di certo ora...
-Un attimo di attenzione prego!- Disse Bulma alzandosi in piedi e per attirare l'attenzione dei presenti picchiettò un coltello contro il calice di cristallo che stringeva nella mano sinistra -Attenzione, mio figlio Trunks e sua moglie Aya devono comunicarvi qualcosa-
Imbarazzatissimi per la presentazione di Bulma si alzarono in piedi contemporaneamente
Prima di parlare Aya sospirò per darsi forza e poi finalmente parlò -Bhè non c'è molto da dire, volevo solo informarvi che io e Trunks diventeremo presto genitori...aspetto un bambino-
Entrambi i coniugi passarono a rassegra i volti dei presenti che rimasero completamente spiazzati dalla notizia appena ricevuta. Tutti rimasero ammutoliti e guardavano Aya e Trunks come se fossero dei mostri ma quando lo shock passò sul volto di tutti comparve un larghissimo sorriso...a parte Chichi che svenne all'idea che la sua bambina aspettasse un bambino
-Congratulazioni! Era ora che la famiglia si allargasse!- Esordì Crili
-E bravo il nostro Trunks! Siete sposati da solo due mesi e ti sei già dato da fare! Complimenti ragazzo mio!- Disse Genio dando una gomitata di intesa a Trunks, che non potè non arrossire
-Ahah benvenuta nel club dei genitori sorellina! Non ti nego però che mi fa un po' impressione pensare a te come mamma...sembra ieri che ti intrufolavi nel mio letto nel cuore della notte!-
-Oh Gohan!- Aya si gettò addosso al fratello abbracciandolo stretto, contro il suo petto scoppiò a piangere con una tale intensità che ben presto inzuppò la candida camicia del fratello di lacrime
-Non sai quanto ti voglio bene fratellone!-
-Anche io te ne voglio sorellina-
-ehi posso unirmi nell'abbraccio?!- Si intromise Goten abbracciando Aya e Gohan
-Vegeta aspetta un attimo!- Disse Aya correndogli incontro
-Che vuoi?- Le domandò dandole le spalle
-Dove stai andando?-
-Non credo siano affari tuoi-
-Eddai Vegeta- Lo implorò avvicinandosi ulteriormente a lui, rimasero in silenzio nel lungo corridoio ascoltando le sonore risate degli amici che si trovavano in cucina -A cosa stai pensando?-
-Al fatto che sei incinta-
-D-davvero?- Chiese sorpresa
-Sì, credi che...- Poi finalmente si girò a guardarla negli occhi, quegli occhi che tanto l'avevano incantato -Credi che sia mio?-
-Credo che ci siano grosse probabilità che lo sia- Rispose sinceramente
-Sarebbe un problema-
-Sì lo sarebbe ma c'è anche la possibilità che non lo sia-
-Bhè allora speriamo di no- Disse anche se infondo infondo non gli sarebbe affatto dispiaciuto...

Da quel giorno passarono altri 3 mesi e la pancia di Aya stava cominciando pian piano ad arrotondarsi, questo la rese ancora più bella e affascinante, anche se per il povero Trunks stavano iniziando i giorni bui, infatti negli ultimi giorni Aya stava cominciando ad avere quei famosissimi sbalzi d'umore tipici delle donne incinte...passava dal felice al triste, dal malinconico all'infuriato in meno di 5 minuti e lo svegliava nel cuore della notte con stranissime richieste, proprio ieri notte l'aveva costretto a ridipingere la camera da letto, cosa che gli aveva fatto fare due settimane prima!...
-Ciao Amore- La salutò sedendosi vicino a lei con in mano una lattina di soda
-Ciao caro- Gli rispose automaticamente senza neanche guardarlo in faccia
-Cosa stai sfogliando?-
-Una rivista di camere per bambini-
-Trovata quella che ti piace?- Chiese anche se la risposta già la conosceva
-No, ne ho vista qualcuna che mi ispirava ma non ne sono del tutto convinta e questo è il ventesimo giornale che sfoglio-
-Oh lo vedo- Disse notando l'enorme pila di riviste sparse in giro per tutta la tavola -Credo che l'ideale sia farsela fare su misura, magari componendone una con le varie parti che ti piacciono-
-Cosa vorresti dire con questo? Che sono troppo pignola ed esigente?!- Gli urlò dietro
-Ma no tesoro cosa dici! Dico solo che voglio una camera perfetta per il nostro bambino e l'ideale sarebbe fare così no?- Cercò di giustificarsi
-Uhm, forse hai ragione- Constatò tornando di buon umore
Trunks sospirò sollevato, l'aveva scampata bella -Tanto non abbiamo nessuna fretta, manca ancora tanto alla nascita- Non l'avesse mai detto...
-Non esiste! Dobbiamo sistemare le cose SUBITO non riposarci con la scusa tanto manca ancora tanto! Così poi ci riduciamo a dover far tutto di corsa e magari arriverà il bambino che la camera non è ancora pronta! NO! Dobbiamo finirla il prima possibile!-
-Scusa, sono un'idiota- Si giustificò
-Esatto sì lo sei-
-A-appropisto hai avuto più notizie di tuo padre?-
-Macchè! Sono mesi che non lo vedo e che non si fa sentire! E ancora non sa neanche che sono incinta!- Sbuffò seccata
-Bhè ma scusa perchè allora non glielo vai a dire di persona? Non capisco come nessuno abbia pensato di raggiungerlo-
-Hai ragione!- Disse scattando in piedi con una tale velocità da far cadere la sedia e per poco anche Trunks
-Sai tesoro non sei poi così tanto idiota come pensavo- Disse dandogli un fugace bacio sulla guancia per poi dirigersi in balcone dove spiccò il volo, dal canto suo il povero Trunks non petè fare a meno di stringersi il cuore felice di non aver scatenato le ire della sua "dolce" consorte...

Una volta localizzata l'aura del padre non ci mise molto ad arrivare al villaggio dove viveva Ub.
Atterrò vicino a una catapecchia che di tutto aveva tranne che della casa, era molto piccola ed era fatta di legno, come faceva a viverci una famiglia così numerosa come quella di Ub era un mistero!
Li trovò tutti sul retro intenti a consumare un pasto a base di pesce, senza dubbio pescato dal padre. C'erano tutti Ub e la sua schiera di fratelli e sorelle chiassosi, la madre, una paffuta signora di mezza età e Goku a capo tavola, chi non li conosceva poteva benissimo scambiarli per un'allegra e felice famigliola e questo pensiero mandò in bestia Aya che fu pervasa dal forte desiderio di acciuffare il padre per i capelli e riportarlo a casa a calci.
-Papà?- Lo chiamò, non appena il Saiyan riconobbe quella voce così famigliare si girò alla sua destra e non appena riconobbe la figura della figlia sorrise felice
-AYA! Ciao come va?! Che ci fai qui?-
-Sono venuta a trovarti- Disse avvicinandosi, notò subito Ub arrossire '' Ti odio '' pensò incrociando lo sguardo con il suo
-Bene! Ragazzi vi presento mia figlia Aya!- Disse rivolto ai presenti
-Ciao Aya!- Risposero in coro i fratelli di Ub
-Oh che piacere conoscerti cara, tuo padre mi ha parlato spesso di te sai? Prego unisciti a noi- Le disse educata la paffuta signora
-La ringrazio ma ho già mangiato, però mi siedo volentieri, ho le gambe a pezzi!-
-Aya ma...scusa se te lo dico figliola ma, ti stai allenando?-
-Certo che no papà! Non voglio correre rischi-
-Bhè dovresti invece, sei ingrassata molto dall'ultima volta che ti ho vista- Disse innocentemente il padre, la figlia sbiancò e sul suo volto passarano una marea di stati d'animo tutt'altro che rassicuranti
-Ma dico papà! Ma non vedi? Come faccio a essere semplicemente ingrassata?!-
-Non ti seguo...certo che voi donne siete proprio strane-
-Ma no Goku, tua figlia non è ingrassata, è semplicemente incinta-
-Incinta?!-
Ringraziò con un sorriso l'aiuto della madre di Ub che le sorrise amorevolmente
-Certo che sei proprio un caso disperato papà! Sono venuta qui apposta, dato che sono secoli che non ti fai vivo sono venuta di persona a dirti che presto diventerai nonno per la seconda volta-
-Urca che bella notizia!! Ma perchè non me l'ha detto prima?-
-E tu perchè non torni a casa un po' più spesso?!!!!- Dì urlò contro fuori di sè dalla rabbia -Bhè quello che ti volevo dire te l'ho detto adesso me ne vado,  non vorrei disturbare te e la tua " nuova famiglia"- Poi senza aggiungere altrò spiccò il volo e si allontanò il più velocemente possibile
-Ma che le è preso?- Disse confuso il padre che poi fece spallucce e tornò a dedicarsi al suo pasto...

Il grande giorno era finalmente giunto e adesso tutta la compagnia era riunina in religioso silenzio nel reparto maternità dell'ospedale della città dell'ovest...
Bulma, Chichi, Gohan, Goten, Videl, Pan, Bra, Trunks, Oscar, Genio, Yamco, Crili, C-18, Marrion c'era persino Junior , Vegeta, come sempre, si era allontanato dal gruppo e se ne stava nella pen'ombra poggianto a braccia incrociate contro un muro
-Uffa siamo qua da ore! Ma quanto ci mettono a far nascere un bambino!- Disse Bulma spazientita
-Porta pazienza Bulma, lo sai che sono cose lunghe- Disse saggiamente Videl
-Non mi interessa! Voglio vedere mio nipote e subito!-
-Non sarà successo niente vero?- Chiese Trunks preoccupatissimo
-MA NO! Cosa vai a pensare Trunks? Mia sorella è fortissima cosa vuoi che sia per lei partorire!- Disse Goten dando una pacca sulla spalla del'amico
Passarono ancora una buona decina di minuti e finalmente un medico si avvicinò al gruppetto
-E' lei il marito?- Chiese a Goten
-Eh? No no, non sono io!-
-Sono io- Disse Trunks alzandosi in piedi
-E' successo qualcosa alla mia bambina? Mi dica dottore come sta la mia piccola Aya? E il bambino? E' sano vero? Stanno bene?- Chichi, apprensiva come sempre, rimbambì il medico di domande a cui non riuscì a rispondere neanche a una
-Mamma forse è meglio se lo lasci parlare- Disse Gohan
-La paziente sta bene e anche il bambino, sono tutti e due in salute, è stata portata in camera- Disse sistemandosi
-Possiamo vederla?- Chiese Goten che non vedeva l'ora di poter abbracciare la sorella
-Certamente ma uno alla volta mi raccomando e solo i parenti-
-Bene allora vado io per prima!- Disse Bulma che si stava già avviando
-No ci vado io! Sono sua madre!- Protestò Chichi
-No ci vado io! E' mia sorella gemella!- Si intromise Goten
-Io sono il maestro del padre, posso considerarmi suo nonno- Esclamò Genio
-Ehm scusate- Cercò di intromettersi Trunks
-E'm mia figlia!-
-E' mia sorella!-
-Sono la madre del padre!-
-SCUSATE!- Urlò il povero Trunks interroppendo la discussione sempre più animata
-Che c'è Trunks? Perchè urli?- Gli chiese la madre
-Se non ve ne foste accorti sono io il padre del bambino e credo di avere il diritto di andare per primo!- Disse valendosi dei suoi diritti

In una bianca e anonima stanza d'ospedale Aya era comodamente sdraiata su quello che sarebbe stato il suo letto per i giorni a venire, stringeva tra le braccia quell'esile creaturina, così piccolo ma con un'aura già così potente!
Il cinguettio degli uccellini attirò la sua attenzione e guardò fuori dalla finestra, due piccoli passerotti si poggiarono sul davanzale senza smettere di cantare, Aya sorrise dolcemente ma poi fu disturbata dal bussare della porta
-Avanti-
Proprio come non aveva detto il dottore, inruppero tutti nella stanza con gran chiasso. Tutto quel rumore svegliò il piccolo che si mise a piangere
-No, no piccolino non fare così, non è successo niente! Guarda ti piace?- Gli disse sventolandogli la coda davanti agli occhi
Attratto da quella strana cosa smise di piangere e prese a fissare curioso i movimenti della coda della mamma che di tanto in tanto andava ad accarezzargli le guanciotte rosa
-Oh insomma volete fare meno casino?! Non siamo mica al parco giochi!- Disse rivolta agli amici
-Hai ragione tesoro, scusali- Disse Trunks sedendosi sul letto vicino a lei -Allora vediamo un po' questo giovanotto-
Immediatamente anche gli altri si radunarono intorno al letto per vedere per la prima volta il bambino
-Ok, amore ti presento...tutti i tuoi nuovi amici- Disse al bimbo, gli tolse la copertina dalla testa e lo girò in modo che tutti potessero vederlo e lui vedere loro...
-Tesoro questo qui con la faccia da pesce lesso è il tuo papà, non ti preoccupare è intelligente quando vuoi, poi lì ci sono le tue nonne, Gohan e Goten, i tuoi zii, sembra strano ma Bra è tua zia amore...poi lì ci sono Genio, Yamco, Crili...- Disse facendo le presentazioni -E quell'uomo dalla faccia cattiva è nonno Vegeta-
Quando si accorse che nessuno aveva ancora aperto bocca si preoccupò -Bhè che c'è? Non vi piace?-
-Ma certo tesoro è bellissimo è solo che...- Disse Chichi incredula
-Solo che...- Cercò di finire Bulma
-Solo che è identico a Vegeta!- Disse Genio
-Bhè sì un po' gli somiglia- Poi guardò Trunks
-E' bellissimo, allora, come lo vogliamo chiamare?-
-Non lo so, non mi è ancora venuto in mente niente-
-Vegeta!- Propose il principe dei Saiyan avvicinandosi alla coppia
-Vegeta?- Disse Bulma poco convinta
-E' una tradizione del nostro popolo, tutti i maschi della famiglia reale portano questo nome-
-Avanti non essere sciocco Vegeta non sei più sul tuo pianeta...-
-Mi sembra una buona idea invece-
-Davvero?- Le chiese Trunks
-Sì, perchè no scusa? Hai forse un'idea migliore?-
-Veramente no però..-
-Allora è deciso, il tuo nome sarà Vegeta, ti piace vero? E' il nome del nonno- Disse rivolta al piccolo
Vegeta sorrise soddisfatto, per fortuna esisteva qualcuno interessato alle antiche tradizioni del loro popolo...

CONTINUA...

Ringrazio tutte per le recensioni! Spero che non mi ammaziate leggendo questo capitolo!










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Capitolo 5
*** Il grande segreto di Aya... ***


aya -Buongiorno.- Pronunciò solare Aya quando Vegeta entrò in cucina.
-Buongiorno.- Rispose distaccato.
Nessuno dei due si guardò negli occhi, lei era seduta su una sedia, rivolta verso la finestra ed era intenta a giocare con il piccolo Vegeta.
Quando Vegeta si sedette allo stesso tavolo lo guardò con la coda dell'occhio.
-Bulma non c'è, è andata a lavoro con Trunks, se vuoi ti preparo io la colazione.-
-Bene- Rispose con lo stesso tono di voce rude e distaccato.
-Fammi un favore, tieni il piccolo.- Senza aspettare risposta glielo mise in braccio e si diresse verso il cucinotto.
Quando si ritrovò quel piccolo fagottino di poche settimane tra le braccia provo una stranissima sensazione, alzò il bambino così da guardarlo a modo, una strana e
intraducibile espressione comparve sul suo viso. Non era per niente abituato a tenere in mano un bambino, quando era nato Trunks gli rivolgeva poche attenzioni e
Bra l'aveva tenuta in braccio pochissime volte, si sentiva impacciato e questo non gli piaceva, non era per niente portato a ricoprire certi ruoli.
-Senti, penso che io e te dovremmo parlare.- Se ne saltò fuori Vegeta dopo aver trangugiato la colazione.
-Perchè? E' successo qualcosa?- Domandò sorpresa.
-E' da quando hai scoperto di aspettare il bambino che non mi rivolgi la parola.-
-Da quando noti certe cose?- Vivendo insieme a lui aveva abbandonato quel disagio che provava in sua presenza, adesso riusciva a parlare con lui
tranquillamente e dire, quasi, tutto. Anche se a volte era comunque difficile, Vegeta aveva il potere di congelarti il sangue nelle vene con una sola occhiata.
-Dopo quello che è successo nella gravity room e dal repentino cambio del tuo comportamento sono arrivato a una conclusione.- La guardò dritto negli occhi.
Aya non rispose, lo guardò semplicemente, sapeva cosa stava per dirgli e nell'attesa strinse forte il figlio al petto.
-Vegeta è mio figlio, vero?-
La ragazza chiuse gli occhi e distolse lo sguardo, guardando in tutt'altra direzione.
-Guarda che anche Trunks è la tua fotocopia. Si nota poco semplicemente perchè ha occhi e capelli di un altro colore.-
-Sei stata tu con i tuoi modi di fare a farmelo capire.-
-Pensavo che la figlia minore di Kakaroth fosse del tutto invisibile per te. Non pensavo che mi guardassi a tal punto.-
-Era così infatti, prima di quell'episodio...- Lasciò la frase a metà sapendo benissimo che aveva capito a cosa si riferiva.
-Amo Trunks e voglio bene a Bulma quanto ne voglio a mia madre.- Disse con la voce rotta dallo sforzo di trattenere le lacrime.
-In quel momento ha prevalso l'istinto, non eravamo lucidi, pensi davvero che a mente lucida avrei fatto l'amore con la figlia di Kakaroth?
Fidanzata con mio figlio? Sarebbe troppo anche per me.-
-L'istinto prevale un po' troppo, dev'essere un punto debole Saiyan. Come dice sempre Bulma: siamo degli animali.- Fece dell'amaro sarcasmo.
Silenzioso andò a mettersi minaccioso davanti a lei, lo sguardo fiero e orgoglioso, le braccia muscolose incrociate al petto.
-Esigo una risposta.-
-Non preoccuparti Vegeta, il piccolo è figlio di Trunks.-
-Non mentire, non ne sei capace.-
-E' la verità ti dico.- Tornò a dire convinta.
Gli bastò guardarla profondamente negli occhi per farla crollare.
-Va bene, l'ammetto, sì è tuo figlio, sei contento adesso?!- Scoppiò a piangere.
-Lo sospettavo.-
-Vorrei che non fosse così ma purtroppo è vero. Ho effettuato io stessa il test qualche giorno dopo essere uscita dall'ospedale. Mi faccio schifo.-
-Non devi fartene una colpa, il rimorso è un debole sentimento terrestre.- Disse quasi disgustato.
-Come faccio? Per quanto ci abbia provato ancora non capisco come abbia fatto a cedere in quel modo.-
-Te l'ho detto, eravamo completamente in balia del nostro istinto.-
-Non è una giustificazione valida.-
-Per te. Caratterialmente i Saiyan e i terrestri sono lontani anni luce. Essendo una mezzosangue possiedi i tratti di entrambe le razze. La tua parte umana
contrasta con quella Saiyan e ti fa provare sentimenti che non proveresti se fossi una purosangue.-
-La verità è che in fondo lo volevo. Hai una strana influenza su di me.- Anche se le parole giuste erano: ho sempre avuto un debole per te.
-Col tempo passerà. Non sei tu quella che tanto andava fiera delle sue origini? Abbandona questi sciocchi sentimentalismi umani e comportati da Saiyan!
Hai messo al mondo mio figlio, l'erede di un principe, dopo me e tuo padre lui è è il più puro, dovresti andarne fiera.-
-Di lui sì. E' del modo in cui è venuto al mondo che mi sento in colpa.-
-Ormai è successo e non possiamo farci proprio niente. Per tutti il padre è Trunks e così sarà sempre.-
-Tu ti limiterai a fare il nonnino?- Disse in tono sarcastico.
-Vedila così se ti fa piacere. Io mi occuperò della sua formazione come guerriero. Infondo è mio figlio, non dimenticartelo.- Disse al limite della sopportazione
poi uscì dalla stanza con l'intenzione di andare ad allenarsi per sfogare la rabbia che sentiva crescere dentro di sè. Non l'avrebbe mai ammesso ma era stato
contagiato dal modo di fare dei terrestri. Amava Bulma e voleva bene a Trunks quindi anche lui provava un forte senso di colpa per quello che era successo.
Per la prima volta in tutta la sua vita il principe dei Saiyan provava rimorso nei confronti di qualcuno, si stava davvero umanizzando senza accorgersene.
Ma niente avrebbe cambiato le cose, Vegeta era figlio suo, fortunatamente però nessuno l'avrebbe mai scoperto e tanto meno sospettato.
Chiudendosi la porta della gravity room alle spalle fece una tacita promessa: con lui non avrebbe fatto gli stessi sbagli che fece con Trunks, ci sarebbe stato,
si sarebbe preso cura di lui, come ogni padre dovrebbe fare col proprio figlio. L'unica differenza è che per il mondo sarebbero stati nonno e nipote. Per sempre.
Dopo che Vegeta lasciò la cucina Aya scoppiò a piangere ancora più disperatamente. Maledendosi con tutta se stessa, quello che avevano fatto era bruttissimo.
Vegeta diceva bene ma per una persona leale come lei l'avere avuto un figlio con un altro era una tortura. Ma d'altra parte aveva ragione, avrebbe dovuto
superare la cosa per il bene del piccolo, infondo non era colpa sua, non centrava niente.
-Scusami piccolino, scusami per tutto, non volevo, non volevo.- Singhiozzò stringendolo forte.
Quando riprese un po' il controllo di se stessa andò sul balcone e quando l'aria le colpì il viso cominciò a sentirsi meglio.
-Forse c'è un motivo se sei nato figlio suo e non di Trunks. Forse il destino ha qualcosa in serbo per noi, qualcosa di speciale che ora non capisco.
Vegeta ha ragione, io sono più Saiyan che terrestre e come tale mi devo comportare.Indipendentemente da chi sia tuo padre sei comunque un
principe e come tale devo crescerti. Crescerai sommerso dall'amore, te lo prometto piccolo mio. Sarai fortissimo e amato da tutti.-
Si asciugò gli occhi e guardò con sguardo fiero il mondo intorno a lei. Era inutile piangere sul latte versato, l'unica cosa che doveva fare era tirare fuori il carattere
e cercare in ogni modo possibile di rimediare al sbaglio commesso. Sarebbe stato per sempre il suo più grande segreto...

Eccomi di ritorno dopo tantissimo tempo!! Beh non so che dire, spero che la mia storia piaccia. ^^ a presto!
                                                                                                                                                                       Sophia Kaulitz









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Capitolo 6
*** Pronti, partenza, viaaaaaa! ***


aya In mezzo a uno scenario aspro di montagna, dove abitare era impossibile, si distinguevano tre fasci di luce che si muovevano velocemente nel cielo, ogni tanto si udivano dei tuoi
che in realtà non era altro che l'enorme energia di esse che si scontrava tra di loro.
Ad un certo punto una di queste luci precipitò violentamente a terra, poco dopo anche le altre due scesero a terra rivelando così che quei tre fasci di luce non erano altro che persone: un uomo, una donna e un bambino. Quest'ultimo giaceva disteso a terra con i vestiti a brandelli e il corpo ricoperto di ferite, faceva grossi e profondi respiri cercando di riprendere a respirare normalmente.
-Non dirmi che sei già stanco!- Tuonò burbero e autoritario l'uomo.
-Tutto bene Vegeta?- Chiese premorusa la donna, inginocchiandosi al capezzale del piccolo.
-Sì, sto bene mamma.- Rispose mettendosi faticosamente a sedere.
-Dai su alzati. Non abbiamo ancora finito di allenarci.-
-Cosa? No nonno ti prego basta. Non ce la faccio più.- Lo sopplicò.
-Vuoi diventare invincibile o no?-
-Certo che lo voglio ma combattere contro te e la mamma contemporaneamente è difficilissimo e stancante per me.-
-Ha ragione Vegeta, per oggi basta così, non dimenticare che ha solo 5 anni. Vieni tesoro, torniamo a casa a cambiarci che dobbiamo andare a trovare la nonna.-

-Mamma, dove sei? Oh ma ci siete tutti. Ciao!- Disse sorpresa Aya entrando nel salotto di casa. Aveva sostituito la tuta da Saiyan con un tubino blu scuro e aveva lasciato sciolti i capelli.
-Oh Aya, ciao tesoro.- La salutò amorevole la madre.
-Ciao sorellina, arrivi giusto in tempo, c'è una novità sai?- L'informò Gohan, a cui regalò un dolce sorriso fraterno.
-Aya?! Sei davvero tu? Wow come sei cambiata!- Aggiunse un bambino seduto su una poltrona.
-E tu chi sei? E come mai somigli così tanto a mio fratello Goten da piccolo?- Disse innocentemente.
-Ahahahah non sono Goten, sono papà!- Rispose allegramente.
-Come?! Papà?! Ma è impossibile!- Esclamò paralizzata dallo stupore.
-Ehi potevi anche aspettarmi! Non ti eri accorta che mi ero fermato?- Si intromise Vegeta mettendo il muso alla madre.
-Eh, Vegeta? Ma, ma come, sei tornato piccolo anche tu?!- Questa volta lo stupito fu Goku.
Il piccolo guardò perplesso prima lui, poi la madre, poi di nuovo lui e ancora la madre.
-Tesoro lui è nostro nipote.E' il figlio di Aya e Trunks. Anche lui si chiama Vegeta.-
Per evitare ulteriori malintesi si sedettero a tavola e davanti una buona tazza di caffè Aya e il piccolo Vegeta vennero aggiornati sulla situazione.
-Fammi capire bene, eri al palazzo del supremo dove si è intrufolato questo Pilaf che ha scoperto l'esistenza di altre sfere del drago. Per sbaglio ha desiderato che tu tornassi bambino e ora, insieme a Gohan, devi partire per recuperare queste sfere che si sono disperse per l'universo e il tutto entro un anno altrimenti la terra verrà distrutta.- Ricapitolò.
-Già, proprio così. A quanto pare nostro padre non sa proprio restare lontano dai guai. Vero papà?-
-Uffa voglio venire anche io! Perchè non posso?!- Si lamentò Pan, per l'ennesima volta.
-Ah! Una bambinetta inutile come te sarebbe solo di impiccio.- Disse portandosi la tazza alla bocca.
-Non sono una bambinetta inutile!- Le ringhiò in risposta.
-Tu dici?- La guardò beffarda.
-Anche a me piacerebbe andare con loro.-
-Quando sarai più grande.-
-Perchè? Io sono più forte di Pan!- Piagnucolò.
-Ma hai ancora 5 anni.-
-Tu non sei affatto più forte di me! Sei solo un moccioso!-
-Sì che lo sono, vuoi che te lo dimostro?- La sfidò mettendosi in posizione.
-Adesso basta litigare voi due. Sarà meglio andare da Bulma a vedere la navicella, cosa dici caro?- Chiese Videl al marito.
-Hai perfettamente ragione.-...

Alla Capsule Corp. Bulma e Gohan stavano dando gli ultimi ritocchi alla navicella e come voluto da Vegeta sarebbero stati Trunks e Goten ad accompagnare Goku.
-Salve consucero!- Esordì Goku avvicinandosi a Vegeta.
-C-come mi hai chiamato?- Chiese imbarazzato. -Per te sono Vegeta.-
-Sì lo so, tranquillo stavo solo scherzando.- Si mise a sedere sulla ringhiera a cui Vegeta era appoggiato e continuò. - Avresti mai immaginato che i nostri figli si sarebbero
sposati e avrebbero avuto un bambino?-
-No, ma è meglio tua figlia che una squallida terrestre.-
-Già, la stirpe continua. Però mi fa una strana impressione avere un nipote così tanto uguale a te e col tuo stesso nome.-
-Sei per caso invidioso?-
-Un po' e dimmi è forte?-
-E' fortissimo. Io e tua figlia lo stiamo allenando severamente affinchè diventi più forte di noi. Voglio fare di lui un guerriero valoroso.-
-Mi sembra un'ottima idea. Ci vuole qualcuno in grado di prendere il nostro posto.-
Proprio in quel momento il soggetto del loro discorso di avvicinò un po' titubante a loro.
-Ehm, nonno Goku posso chiederti una cosa?-
-Uhm?-
-Ecco mi chiedevo se... se ti andava di allenarti un po' con me.- Chiese arrossendo un po' dall'imbarazzo.
-Ma certo!-
-Devi assolutamente farmi vedere il super Saiyan di terzo livello! Mamma mi ha detto è diventi fortissimo e i capelli ti diventano lunghissimi!-
-Sì, va bene.-
-Anche io voglio diventarlo, mi insegni?!-
-Quando torno perchè no?-
-Fantastico! Dai nonno muoviti!-
-Caspita quanta fretta!-
-Vegeta non assillare così tanto il nonno.- Lo rimproverò Aya quando lo vide sfrecciare per i corridoi dell'azienda trascinando Goku per un braccio.
-Ma mamma domani parte!-
-Ma poi tornerà... Sperando non tra altri 15 anni.-
Sentendosi colto in causa si grattò la testa imbarazzato, sapeva bene cosa voleva dire con quella frase e sapeva anche se aveva perfettamente ragione.
-Appunto per questo è meglio che ne approfitto no?-
-Hai ragione. Allora vai, fa vedere al nonno quanto sei bravo.-
-Certo!- Dopo aver sfoggiato un grandissimo e solare sorriso sparì in direzione del giardino.
Da lì ad alcune ore sarebbero stati rapiti da due malviventi con l'intenzione di chiedere un sostanzioso riscatto per la vita dei due. Ma nessuno si preoccupò
perchè sapevano benissimo che erano in grado di difendersi da soli e poi col piccolo c'era Goku, infatti tornarono a casa poco prima di cena.
Dopo aver messo a letto il piccolo Vegeta i genitori si ritirarono nella loro camera da letto.
-Ehi tesoro cos'hai? E' da oggi pomeriggio che sei pensieroso.-
-Niente è solo che non sono tanto convinto di partire. Papà insiste perchè lo faccia ma questo significherebbe stare lontano da casa. Lontano da voi.-
-Non devi preoccuparti ce la caveremo benissimo. Prendila come una vacanza, ti farà bene staccare un po' dal lavoro. Tanto non sarebbe la prima volta.-
Affettuosa l'abbracciò da dietro e si lasciò coccolare dall'odore del marito che sorrise di rimando.
-Già, lo marino spesso e questa volta sarei assente giustificato, però mi mancherai tanto sai? Come farò a stare un anno lontano da te e il piccolo?-
-Beh non è detto che ci metterete un anno, potrebbe volerci meno. Poi con il sensore che ha montato Bulma potremmo tenerci in contatto.-
-Hai ragione, però...- Si girò per rispecchiarsi in quei profondi occhi neri che tanto amava ma fu interrotto da Aya che gli mise un dito sulla bocca per farlo tacere.
-Basta parlare, dovremmo stare lontani un bel po' quindi penso sia meglio fare il pieno di coccole, non pensi?- Sogghignò.
-Hai ragione tu, come sempre. Ti amo Aya.- Sussurrò sulle sue labbra.
-Anche io ti amo Trunks.- Rispose prima che le loro bocche si incontrarono in un dolce bacio.

La mattina seguente era tutto pronto alla grande partenza, si dove solo finire di fare gli ultimi accorgimenti e di rifornire le dispense di tonnellate di cibo.
Aya stava riempiendo il frigorifero di bibite quando una forte scossa la fece cadere a terra, la navicella prese a tremare ancora più forte poi sentì una forte
pressione spingerla ancora più giù.
-Ma che diavolo sta succedendo! Il terremoto?- Urlò un po' spaventata.
Quando la navicella si assestò corse in casa comandi per accertarsi che non ci fossero danni. Quando arrivò trovò il padre e Trunks seduti sui sedili
posteriori e Pan ai comandi.
-Si può sapere cos'è successo qui?!- Sbraitò.
-A-Aya?!- Esclamarono sorpresi quando la videro.
-Pan ha fatto decollare la navicella. Siamo nello spazio ora.- Spiegò Trunks spaventato della reazione che avrebbe potuto avere.
-Cosa?! Perchè non stai mai ferma?! Perchè devi essere sempre in mezzo a fatti che non ti riguardano?! Pan sei una rottura, adesso fate inversione
e mi riportate sulla terra ok?! Io e te faremo i conti dopo!- Minacciò.
-Ehm purtroppo non si può. E' inserito il pilota automatico con la prima destinazione.-
Non riuscì a rispondere perchè troppo sconvolta dalla notizia appresa. Aya avrebbe dovuto viaggiare, per lo spazio per un anno, insieme a trunks, Goku e Pan...

Salve a tutti e grazie per aver letto la mia storia! Un ringraziamento speciale va a chi ha recensito! ^^
Rispondo @Sitter: Avevo postato questa storia molto tempo fa ma poi per una serie di cose l'ho accantonata, ora che mi è tornata l'ispirazione ho deciso di
continuarla, non ho riportato modifiche ai capitoli precendenti anche se magari dovrei farlo, visti gli errori commessi. ^^
                                                                                                                   
                                                                                                                               Sophia Kaulitz







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Capitolo 7
*** Tristi confessioni ***


In un batter d'occhio si avventò sul marito come una furia. -Fammi tornare immediatamente sulla terra! Trova un modo! Non mi interessa come basta che tu lo trovi!-

-Ehm... s-sì, d-d'accordo tesoro, ma stai calma. Non arrabbiarti.- Balbettò terrorizzato.

Sempre col fuoco negli occhi spostò la sua attenzione sulla nipote. - Quanto a te, piccolo mostriciattolo, è mai possibile che non riesci a stare ferma?! Ho una voglia irrefrenabile di strozzarti!-

-Io non c'entro niente! Non è colpa mia se eri sulla navicella!- Rispose a tono Pan.

-Certo che è colpa tua! Se non ti intrufolavi rovinando tutto a quest'ora ero a casa mia!-

-Ehm, a-amore?- La chiamò Trunks.

-Che c'è?!

-Mi dispiace, non so spiegarmi come mai ma il sistema per l'inversione di rotta è rotto e non funziona e ogni collegamento con la terra è sospeso.-

-C-cosa... cosa significa?-

-Significa che dovremmo aggiungere un altro sedile.-

A quelle parole Aya si pietrificò completamente. Dopo qualche secondo dovette aggrapparsi ad ogni briciolo di autocontrollo che aveva per un espandere l'aura a dismisura e fare una strage. Purtroppo però la calma non era una sua virtù così esplose e si mise a rincorrere Pan per tutta la navicella, davvero intenzionata a strozzarla.

-Aya calmati, dai non fare così cara, troveremo una soluzione!- Esclamò Trunks trattenendola per un braccio.

-Rilassati Trunks, lasciale fare, è divertente!- Disse Goku ridendo come un matto alla scena.

Dopo qualche ora riuscì a calmarsi un po', per iniziare ad affogare i dispiaceri nel cibo.


-Ehi, sei ancora triste? Non hai più aperto bocca.- Chiese dolcemente Trunks, che era già sotto le coperte.

-Uff, non ho neanche un vestito.- Sbuffò osservandosi, indossava una t-shirt di Trunks che le stava molto larga.

-Tranquilla ti dona molto! Appena ne avremo l'occasione prenderemo dei vestiti nuovi.-

Con un lungo sospiro sconsolato lo raggiunse sotto le lenzuola e si strinse forte a lui, nascondendo il viso nel petto del marito. -Sì, vorrei fare dello shopping e sì, sono ancora triste.-

-Non devi, so cosa provi ma ti prego non abbatterti. Ci sono io qui con te. Nostro figlio starà benissimo, i suoi nonni si prenderanno cura di lui, lo sai.- Le accarezzò i capelli.

-Lo so, lo so bene che Vegeta e Bulma non gli faranno mancare niente, infatti non sono preoccupata per questo. Quello che mi affligge è che dovrò stare lontana da lui per mesi e mesi. Tutto questo tempo senza vedere il mio Vegeta, non sono neanche riuscita a dirgli ciao.-

-Non pensarci ora. Chiudi gli occhi e dormi amore, se davvero non riesci a sopportare la lontananza troverò il modo di farti tornare a casa.-

-Davvero? Faresti questo per me?- Le chiede speranzosa, specchiandosi nei suoi occhi azzurri.

-Ma che domande fai? Certo!...- Le diede un leggero bacio sul naso e aggiunse: -... non c'è niente che non farei per te. Farei di tutto pur di farti tornare il sorriso sulle labbra.-

-Oh Trunks, amore.- Con le lacrime agli occhi l'abbracciò ancora più forte.

Trunks dal canto suo sperò egoisticamente di non trovare il modo di farla tornare sulla terra. Con la moglie al suo fianco avrebbe avuto meno nostalgia di casa, meno nostalgia del piccolo Vegeta, che cresceva a vista d'occhio e sempre più uguale al suo nonno, ma se il suo desiderio era quello di tornare sulla terra avrebbe fatto di tutto per accontentarla. La guardò con l'espressione più romantica che potesse fare e le accarezzò piano una guancia.

-Ti amo piccola mia.- Disse quasi sussurrando.

-Ti amo anche io.- Rispose nello stesso modo.

Dopo queste dolci parole d'amore si scambiarono un bacio e poi un altro e un altro ancora, finendo per amarsi intensamente, cercando però di far piano per non farsi sentire da Goku e Pan che dormivano nelle camere affianco.


Quando Trunks si addormentò Aya rimase a guardarlo per qualche minuto poi sgattaiolò fuori dal letto, indossò la maglia che poco prima era stata gettata a terra e si diresse in sala comandi.

Si sedette al posto di Trunks e si rannicchiò stringendosi le ginocchia al petto, guardò lo spazio immenso intorno a loro e si perse nei pensieri.

''Piccolo mio, scusami, scusa se ti ho lasciato solo così all'improvviso. Sono passate poche ore eppure mi sembrano giorni.'' Una silenziosa lacrima scese dal suo occhio nero e andò a morire nell'angolo della bocca. Stava così male perchè si era promessa che mai si sarebbe allontanata dal suo piccolo bambino, eppure eccola lì, per colpa di quella immatura di Pan si ritrovava coinvolta in un viaggio che non avrebbe mai voluto fare. Nella mente rivisse tanti bei momenti passati con l'uomo che amava più di tutti, il suo dolce sorriso scolpito nei suoi ricordi.

Dopo aver pensato e ripensato a suo figlio non riuscì a fare a meno di pensare anche a suo padre, al suo vero padre.

-Oh, Vegeta.- Le scappò in un sussurrò disperato d'aiuto.

Quell'uomo le era entrato nella pelle già molti anni prima, quando appena adolescente ebbe la sua prima cotta, dapprima pensò che fosse solo una conseguenza alla sua enorme ammirazione nei confronti del principe, le ci vollero mesi per rendersi conto che in realtà era amore quello che provava nei suoi confronti. Tante volte si faceva schifo perchè oltre che essere il marito di una carissima amica era anche un uomo molto più grande di lei, eppure... i Saiyan invecchiano più lentamente degli esseri umani quindi fisicamente non sembravano avere così tanti anni di differenza ma c'erano e adesso che si era fatto crescere quei ridicoli baffi si notava di più, Aya lo sapeva ma questo non cambiò le cose.

Pensò all'enorme imbarazzo e timore che provò il giorno in cui gli chiese di diventare il suo maestro, aveva avuto così tanta paura di un rifiuto, ma poi, quando lui aveva accettato quasi il cuore le scoppiò nel petto dalla felicità. Gli allenamenti a cui la sottopose furono estenuanti ma non si lamentò neanche una volta, voleva diventare forte, fortissima, voleva che l'uomo che amava pensasse a lei come una forte e temeraria guerriera e non come la figlia del suo acerrimo rivale.

Si accarezzò una guancia con la lunga e morbida coda e un piccolo sorriso beffardo fece capolino sul suo viso. Se suo figlio era al mondo era grazie a lei. Arrossì al ricordo di quando lo concepirono. Le emozioni che aveva provato in quell'unico momento non le provava con Trunks, avevano un modo di fare talmente diverso da non sembrare neanche padre e figlio. Con il ragazzo che aveva sposato era amore, facevano l'amore in modo dolce e meraviglioso. Con Vegeta fu solo sesso, un'incredibile, passionale, selvaggio, rozzo e primitivo amplesso sessuale. Lui un orgoglioso uomo maturo dal cuore all'apparenza di ferro e lei, un'ingenua ragazzina appena sbocciata. Chi mai l'avrebbe detto?

I sensi di colpa l'attanagliavano ancora ora, dopo 5 anni, si sentiva in colpa soprattutto perchè le era piaciuto, le era piaciuto un mondo e nel profondo del suo cuore sapeva che se ci fosse stata un'altra occasione avrebbe ceduto alla tentazione un'altra volta. Per questo si disprezzava.

Con Trunks era felice, riusciva anche con il più piccolo e insignificante gesto a farla sentire la donna più bella e importante del mondo e l'adorava per questo, ringraziava sempre il cielo per averglielo dato ma contemporaneamente amava anche Vegeta, era innamorata di tutti e due ma in modo completamente diverso e questo le mandava il cervello in pappa.

-Ehi, cosa ci fai qui?-

La voce del padre risuonò in lei come un urlo e sobbalzò dallo spavento.

-Oh, papà, sei tu. Non ti ho sentito arrivare.-

-Me ne sono accorto.- Le sorrise com'era solito fare.

-Io non ho sonno e tu come mai in piedi?-

-Mi era venuta fame...- E come al suo solito si grattò la testa. -... stai ancora pensando alla storia del viaggio?-

Lei annuì con la testa.

-Aya non pensi che ci stai pensando un po' troppo? Ne stai facendo un dramma. Non sarà male, fidati.-

Tornò a guardare l'universo per alcuni secondi poi chiese: -Papà? Posso farti una domanda?-

-Certo, dimmi pure.- Rispose avvicinandosi un po' di più alla figlia.

-Come hai fatto? Come hai fatto ad abbandonare la tua famiglia così tante volte?- Chiese senza distogliere lo sguardo da quel meraviglioso panorama.

In un primo momento Goku rimase spiazzato dalla domanda ma poi si riprese. -Beh, la prima volta è stata un po' dura, strana più che altro. Ma poi ci si fa l'abitudine.-

-L'abitudine dici? Non è che più che altro non ti è mai importato più di tanto di noi?-

-Ma no, cosa dici!-

-Dico la verità. Questa volta sei stato via 10 anni. Ti sei mai fermato 2 minuti a pensare come ci sentivamo io, Gohan, Goten e la mamma?-

-Certo e mi dispiace per questo ma purtroppo non avevo scelta.-

-Bugiardo!..- Tuonò lei trapassandolo con lo sguardo. -... sei un grandissimo bugiardo papà! Di noi non te né mai importato niente. MAI! Se ti fossimo stati a cuore anche solo un pochino saresti tornato da noi quando sei morto contro Cell, avresti voluto tornare in vita per crescere i tuoi figli ma non l'hai fatto e da egoista quale sei hai lasciato questo enorme peso alla mamma, una persona sola fa fatica a crescere 3 figli, eppure c'è riuscita. E l'ammiro per questo.-

-Quella volta lo feci per il vostro bene, per proteggere la terra.- Disse abbassando lo sguardo.

-Ennesima bugia ma per un attimo fingiamo che sia vero. Quella volta sei stato via 7 anni, c'hai dato il contentino di stare con noi per 10 anni e poi per altri 10 te ne sei andato a vivere con un ragazzino. Perchè? Come la spieghi questa?-

-Ub è la reincarnazione di Majinbu. Possedeva un'enorme potere ma all'inizio non era in grado di controllarlo, per questo l'ho allenato. Per aiutarlo a gestire al meglio la sua incredibile forza, così da riuscire a proteggere la terra in futuro.- Si giustificò Goku ma quello che ricevette in cambio fu una fragorosa risata di Aya.

-Andiamo papà, Ub è forte ma mai quanto noi. Scommetteresti che se dovessimo scontrarci lo batterei senza problemi? Voglio farti un'altra domanda, se tu hai allenato Ub, chi ha allenato me e Goten? Rispettivamente tua figlia e tuo figlio.-

Punto nel vivo Goku distolse lo sguardo.

-Goten smise di allenarsi e quanto a me, sono stata allenata da Vegeta. Proprio così, Vegeta. Mi ha fatto da maestro, ha preso il tuo posto perchè hai preferito vivere e allenare uno sconosciuto piuttosto che stare con la tua famiglia. Vegeta è un marito e un padre migliore di te!-

-Mi dispiace...- Disse piano con voce colpevole. -... non pensavo di avervi fatto soffrire tanto.-

-Già. Sai cosa penso? Penso che non avresti mai dovuto sposare la mamma. Avresti dovuto rifiutarti di rispettare quella promessa che vi eravate fatti da bambini.-

-Perchè dici così? Io sono felice di aver sposato vostra madre.- Ribatté con più vigore.

-Non avresti dovuto. No, non dovevi sposarla, così io, Gohan e Goten non saremmo nati e non avremmo sofferto così tanto ai continui abbandoni di nostro padre.- Le lacrime che fino a quel momento era riuscita a controllare ora scendevano copiose dai suoi occhi scuri come la notte.

Era orgogliosa di lei per essere riuscita a dire al padre quello che veramente pensava di lui. Sperava che quelle parole facessero effetto su di lui. Troppe volte lei e i suoi fratelli avevano sofferto a causa sua, soprattutto la sua adorata mamma, odiava vederla triste e in lacrime. Silenziosamente pregò che il padre cominciasse a prendersi cura di lei come meritava.

-A-Aya a-aspetta.- Quando la vide alzarsi e fare qualche passo per tornare indietro Goku cercò di fermarla, voleva scusarsi ancora con lei ma non gliene diede modo.

-No papà, ne ho abbastanza di questo deprimente discorso. Ora me ne vado a letto. Buonanotte.- senza girarsi a guardarlo si diresse orgogliosa e impettita, come solo una Saiyan sa fare, verso le camere da letto. Quando fu fuori dal campo visivo di Goku iniziò a correre.

Arrivata in camera si fiondò sotto le coperte e tornò a cercare conforto tra le braccia del marito che la strinse forte, anche se stava dormendo beatamente.

-Per fortuna che ci siete tu e il mio grande segreto.- Sussurrò prima di addormentarsi a sua volta.


Dopo mesi e mesi ecco che come d'incanto mi è tornata l'ispirazione! Forse sarà dovuto al fatto che ora in televisione trasmettono Dragon Ball GT, mah, chi lo sa! Spero di essermi sbarazzata completamente del blocco dello scrittore!!!


Sophia Kaulitz

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Capitolo 8
*** Rapporto padre/figlio o nonno/nipote? ***


Pianeta Terra:

Il piccolo Vegeta fece giusto in tempo di finire l'abbondante cena che si addormentò con la testa sul tavolo.

-è crollato un'altra volta. Sono giorni che si addormenta così. Vegeta non pensi che questa sia la dimostrazione che i tuoi allenamenti sono troppo faticosi per il piccolo?- Disse Bulma con una punta di acidità nella voce.

-Sono stanco di parlare di questo argomento. Con Trunks sono stato troppo indulgente, da piccolo si allenava volentieri ma ora ha abbandonato le arti marziali, non si allena più da anni. Non voglio che succeda la stessa cosa con lui. Voglio che la sua passione per le arti marziali duri nel tempo. Vegeta deve diventare fortissimo.-

-Guarda che se continui a sottoporlo ad allenamenti estenuanti non so quanto potrebbe andare avanti prima di crollare, va bene che è un Saiyan ma resta comunque un bambino e a un bambino della sua età non fa bene tutto questo esercizio fisico.-

-Chi sei tu per dirlo?-

-Sua nonna!-

-Tu non sei una Saiyan quindi non puoi capire cosa proviamo davvero quando combattiamo. A te possono sembrare atroci allenamenti ma per noi è puro divertimento.-

-Scusa tanto se sono una terrestre! Ti sei mai posto la domanda che forse se Trunks ha smesso di allenarsi è anche un po' per colpa tua? Per tutte le pressioni che gli facevi quando aveva la sua stessa età?-

-No, Trunks ha smesso di allenarsi semplicemente perchè la sua parte terrestre ha prevalso su quella Saiyan e non posso permettere la cosa succeda un'altra volta! È inammissibile!-

-Questo non puoi deciderlo tu.-

-Invece sì, posso deciderlo eccome! Lui deve diventare il guerriero Saiyan più forte di tutti, più forte di suo padre e di Kakaroth!...- Accortosi di aver parlato di se stesso come suo padre tossicchiò. -... e comunque anche i suoi genitori sono d'accordo con me e tu, in quanto nonna, non lamentarti più. Non spetta a te la scelta di come dev'essere educato.-

-Mpf, neanche a te se è per questo ma ci rinuncio, avere a che fare con voi scimmioni è stancante. Fa almeno lo sforzo di portarlo a letto.- Sbuffando andò in cucina a mettere piatti, pentole e bicchieri nella lavastoviglie.

Vegeta sbuffò, discussioni del genere erano all'ordine del giorno da anni. Prese il piccolo Vegeta in braccio e cullandolo appena lo portò nella sua cameretta.

Lo mise a letto ma mentre gli stava rimboccando le coperte il piccolo aprì un occhietto.

-Nonno?- Biascicò per colpa del sonno.

-Uhm?-

-Quando tornano mamma e papà?-

-Non lo so, se le cose vanno bene entro un anno. Ti mancano?-

-Sì, ma per fortuna ci sei tu.- Si girò su un fianco e tornò nel dolce e magico mondo dei sogni. Vegeta rimase un po' a guardarlo intenerito, amava quel bambino, l'amava più di qualsiasi cosa al mondo, anche più della sua stessa vita. ''Da un errore è nata una meraviglia.'' pensò.

Era incredibile quanto sembrasse inoffensivo mentre dormiva eppure possedeva un enorme potere e molto probabilmente possedeva la stesse capacità di Gohan, ovvero aumentare la sua forza fino all'invero simile quand'era in balia dell'ira. Purtroppo però i suoi erano solo sospetti visto che il bambino non si era mai arrabbiato tanto da potersi scatenare a quel livello ma vista la sua esperienza ne era quasi certo al 100%.

Il petto del burbero e scontroso principe dei Saiyan si gonfiò d'orgoglio, era bello il suo bambino, bello e forte, un vero Saiyan, un vero principe, proprio come lo erano gli altri suoi figli ma lui era diverso, era quello che gli somigliava di più, la sua esatta copia in tutto e per tutto, con in aggiunta un pizzico di spensieratezza e ironia ereditata dalla madre che negli anni era diventata una bellissima donna. Stentava a credere che quel fiore fosse nato da quei due individui che erano i suoi genitori.

Un amaro sorriso comparve sulla sua faccia sempre seria. Se fossero stati su Vegeta non avrebbe avuto nessun problema a riconoscerlo come figlio legittimo ma sulla terra era tutto un altro discorso. La verità non avrebbe mai dovuto venire a galla altrimenti molte persone avrebbero sofferto per questo. ''Stramaledetta mentalità terrestre'' si ritrovò a pensare. Poi si inchinò sul piccolo e dopo avergli baciato teneramente la fronte sussurrò:

-Non mi importa se chiami tuo padre nonno e tuo fratello papà, per me sarai sempre il mio amato figlio.- se qualcuno l'avesse sentito e visto sarebbe di certo svenuto dallo shock, non era da lui dire certe cose e lo sapeva benissimo ma anche se non lo dimostrava e mai l'avrebbe ammesso era cambiato molto, soprattutto con il sangue del suo sangue.

-Oddio non riesco a credere che quello che ho visto è successo veramente!- Disse Bulma stupita quando l'uomo uscì dalla stanzetta.

-Che cosa?- Chiese scontroso come sempre.

-Hai davvero baciato il piccolo?-

-Tsk! Hai visto male, metti gli occhiali donna.- Borbottò incamminandosi verso la loro camera da letto.

Bulma sogghignò, quando faceva così lo trovava a dir poco adorabile.


Era ormai mattina inoltrata quando il piccolo Vegeta si svegliò, si stiracchiò e s stropicciò un occhio sbuffando sconfitto. Lui faceva sempre tanta fatica a svegliarsi, solo la sua mamma riusciva a farlo svegliare, con una coccola, un bacio e qualche dolce parola sussurrata ma la sua mamma non c'era, era chissà dove nello spazio con il suo papà e l'avevano lasciato a casa. Questo non era affatto giusto! Anche lui avrebbe voluto andarci e invece erano partiti senza dirgli niente, quando sarebbero tornati gliela avrebbe fatta pagare perchè non era giusto che si divertissero solo loro. Si chiese cosa stessero facendo in quel momento, su quale pianeta erano e se avevano già recuperato qualche sfera. ''Chissà se mi penseranno ogni tanto.'' Pensò e si rispose da solo: '' ma certo che mi stanno pensando! Sono il loro adorato piccolo Vegeta, figuriamoci!'' Sorridendo andò in cucina.

Dopo aver fatto un'abbondante e squisita colazione, ma mai buone come quelle che gli faceva nonna Chichi, andò nella stanza adibita a palestra dove, era sicuro, avrebbe trovato il nonno e infatti eccolo lì intento a fare un po' di sollevamento pesi, di chissà quante tonnellate.

Entrò e prese a osservarlo con non cerata venerazione. Adorava il suo nonno, era il suo punto di riferimento e da grande voleva diventare proprio come lui, magari più forte e più sorridente e perchè no, anche più alto.

Voleva bene e ammirava anche il suo papà ma tra i due si sentiva molto più legato al nonno, forse perchè era il suo maestro. Ogni cosa che faceva era per compiacerlo. Voleva che il suo nonnino fosse fiero e orgoglioso di lui e avrebbe fatto di tutto per farlo accadere. Il suo adorato nonno voleva che lui diventasse il guerriero Saiyan più forte di tutti i tempi e così sarebbe stato.

-Hai intenzione di guardarmi ancora per molto?- Disse lui senza degnarlo di uno sguardo.

Senza rispondere gli si avvicinò, gli si mise davanti e sorrise calorosamente.

-Nonno la sai una cosa?-

-Che sei tremendamente in ritardo per gli allenamenti del mattino?-

-No, che sei il mio eroe.-

Vegeta sogghignò. -Sai una cosa?-

-Cosa?-

-Tu sei il vice eroe.-


CONTINUA...



Sophia Kaulitz

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Capitolo 9
*** ATTENZIONE ***


STO MODIFICANDO E SISTEMANDO LA STORIA! Per ora è pronto solo il primo ma pian piano metterò a posto anche gli altri rendendoli più carini e dopo averli modificati andrò avanti ;)

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