Soldato non disertare (Atto I)

di _Niente_Paura_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Data per morta ***
Capitolo 2: *** La banda del deserto ***



Capitolo 1
*** 1. Data per morta ***


Soldato non disertare
(Atto I)
In un campo di battaglia dell'Iraq una squadra viene informata dai superiori di allontanarsi entro sette giorni da quel luogo poichè verrà sganciata una bomba atomica, Anna non è molto d'accordo e diserta in segno di protesta, i suoi compagni invece di cercarla la danno per morta lasciandola da sola in Iraq .
 
  1. Assalto
Il cielo nuvoloso non prometteva nulla di buono, il vento tiepido di scirocco soffiava contro i soldati che imbracciando un fucile, marciavano con sguardo serio misto a preoccupazione, all'orizzonte si scorgeva una fortezza in pietra con dei cecchini sul tetto vigili e attenti pronti a sparare a qualunque cosa si sarebbe avvicinata, il capitano fece cenno ai suoi uomini di nascondersi dietro dei muri in rovina

Prendendo la mappa il capitano cercò di ereggere una strategia
- Non possiamo entrare tutti insieme, dobbiamo essere invisibili, quindi ci occorre un piano, due soldati particolarmente silenziosi dovranno "ripulire" fuori, uno si occupa del piano inferiore, l'altro dei cecchini, direi che Jonh e Anna vanno più che bene
-Si sono silenziosi e molto agili
Disse intervenendo tempestivamente Jaques per evitare che Jonh cuor di leone si ritirasse
- Allora è deciso, Anna tieni questa bandierina nera, piazzala su quell'antenna quando avrete finito.

Disse il capitano porgendo una bandierina nera ad Anna che la nascose con molta cura dentro il giubbino verde militare, i due soldati svelti ed agili si separarono in direzioni diverse, Jonh dietro un furgone nero mentre Anna dietro un cumulo di pietre, dietro di lei dei fanatici parlavano in una lingua che non saprei dire, molto probabilmente arabo, lei osservava i loro movimenti e al momento più opportuno tirò fuori il coltello , pugnalò il tipo che le dava le spalle e nel mentre tirò un calcio ad un altro facendolo sbattere un bidone di benzina rovesciandolo a terra, l’altro gli sparò mormorando forse bestemmie arabe, lei si parò con il corpo del defunto accoltellato impugnandolo per il coltello, velocemente lo tirò fuori conficcandoglielo in mezzo alla fronte, si appiattì al muro e strisciando senza farsi vedere raggirò tutti i tipi che erano fuori ma stranamente non si erano accorti dell’assalto programmato da circa un mese, forse erano veramente stupidi come credeva, Jonh era ancora dietro il furgone un po’ impacciato, aveva in realtà paura ad affidare la sua vita in mano a quell’imbranato ma non aveva scelta

-Jonh
Disse a bassissima voce
- Eh?
- Sto salendo sopra, vedi di non farmi ammazzare per favore
Così con il cuore in gola salì la scala antincendio, sul tetto la situazione era peggio delle aspettative, oltre ai cecchini che non si erano per fortuna ancora accorti della presenza nemica, c’erano altre persone, probabilmente tirapiedi scelti appositamente dal Califfo
- Minchia e ora?
Mormora a denti stretti la ragazza presa dalla rabbia ,ma non poteva arrendersi poiché si era fatta in quattro per non farsi vedere dall’ interno, poi il lampo di genio
- Capitano, lanci una bomba a mano qui alla base e anche un fantoccio con i vestiti da soldato
Il capitano aveva piena fiducia in Anna, era ormai da circa due anni che era nella sua squadra e non aveva mai fallito una missione, nonostante era nella merda non si sapeva come la spuntava, la bomba scoppiò e i cecchini, stupidi come erano, cominciarono a sparare da Dietro il muro dove sbucava il fantoccio vestito da soldato, gli “ufficiali” si allontanarono per un attimo, Anna accoltellò in silenzio quello più vicino a lei che tra l’altro era molto alto e riusciva a coprirla, con calma cominciò a spostarsi facendo credere che era il defunto a camminare,si avvicino e puntò il suo fucile contro il cecchino vicino infilando la canna tra la coscia e l’avambraccio, sparò e con grande velocità usando come scudo il cadavere impugnandolo con il coltello sparò ai due restanti, nel mentre i tipi di prima sentendo gli spari stavano ritornando sul soffitto, Anna tirò fuori lo straccio nero e lo attaccò ad una antenna, poi scese e si nascose in una fessura  aspettando l’arrivo del resto della squadra.
Il capitano con estrema cautela e prudenza guidava i propri uomini, si guardavano intorno un po’ spaesati e anche impauriti, cercavano i due soldati che avevano mandato in missione, dietro un mucchio si sacchi stava accovacciato Jonh e ogni tanto sbirciava per avere sempre presente il quadro della situazione,il capitano che scorse mezza testa del soldato gli andò incontro e il soldato vedendo una presenza amica e capendo che momentaneamente non c’era pericolo si alzò
- Capitano abbiamo fatto “pulizia”
- L’ho notato ma Anna?
- Anna si è occupata dei cecchini signore
- Quindi è sul tetto?
Domandò il capitano per ricevere conferma di ciò che aveva capito mentre guardava un’insenatura appena sotto il tetto, da lì scorse una figura che stava uscendo
- Capitano ecco Anna
Disse Jaques indicando l’insenatura, la bassa e muscolosa figura di Anna era appena uscita dall’insenatura e aveva un sorriso trionfante, aveva vinto ancora.
°°°°°°°
 Dopo il successo di quella giornata Anna era veramente soddisfatta, si era dimostrata una carta fondamentale per la squadra, il capitano stava a parlare tramite radio e sembrava preoccupato, mormorava qualcosa con tono molto grave
- Va bene
E riattaccò, chiamò i suoi uomini e li fece sedere in modo che dargli la notizia fosse più semplice, prese una sedia al contrario e si sedette poggiando la pancia sullo schienale
- Ragazzi ho delle notizie
Le parole erano pesanti e il tono molto teso
- Dobbiamo andarcene da qui entro sette giorni
- Perché?
- Dovranno sganciare una bomba atomica a circa 10 Km da qui
In quella stanza cala il silenzio totale, il capitano gira i pollici in attesa di qualche reazione dei soldati che sono in uno stato di shock, in fondo chi non lo sarebbe, centinaia di vite innocenti verranno spezzate, eppure avevano deciso dopo i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki la bomba non avrebbe più fatto rientro ma invece eccola qui, a incombere sulla vita di povere anime innocenti, Anna con sdegno va nel suo letto, prende il borsone nero, qualche arma e se ne va, il capitano la segue e fermandola per una spalla dice
- Non hai capito, dobbiamo partire tutti insieme
- No lei non ha capito
- Come non avrei capito?
- La mia è una diserzione, la consideri il mio modo di protesta
- Lo sa che prenderemo provvedimenti disciplinari?
- Certo.
Detto ciò Anna si allontana ma stranamente il capitano non la ferma, così a passo svelto continua ad allontanarsi con un obbiettivo ben preciso : Far capire il grosso sbaglio della Mack’s industries
 
Vocaboli
Mack’s industries = industria produttrice di armi a cui capo c’è il famoso miliardario Danny Mack, uomo con grande peso sulla politica estera.
 
Bhe salve!
Che ne dite di farmi sapere come è la storia?  Accetto anche le critiche u.u

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Capitolo 2
*** La banda del deserto ***



 
Soldato non disertare
(atto I)
2. La banda del deserto

Il nervosismo di Anna era più che evidente, aveva i nervi logorati e brontolava sotto il sole cocente del deserto arido dell’Iraq, il mondo è così odioso per un soldato, aveva marciato instancabilmente  per tutta la notte con un borsone nero su una spalla e un fucile da caccia in mano.

Una carovana composta da circa sei uomini e sette cammelli , di cui uno portava probabilmente il necessario per sopravvivere, camminavano con passo adagiato lungo l’orizzonte, avevano  tatuato uno stemma sul braccio , un triangolo a testa in giù che era il simbolo di una famosa banda criminale del deserto ,usavano questo tatuaggio come segno di appartenenza , il quale veniva tatuato appena essi superavano delle prove, un qualcosa di simile ad un rito di passaggio o iniziazione,questi si stavano dirigendo verso Anna con passo moderato e leggero, appena ella si era accorta dello stemma a pochi metri di distanza (circa 3 m), estrasse con disinvoltura la pistola e con brusca freddezza e con mira netta e precisa, li colpì uno dopo l’altro senza battere ciglio e senza dargli un momento per reagire, i corpi caddero delicatamente dai cammelli ovviamente privi di vita, i poveri animali atterriti scapparono via, prese il fucile e guardando attraverso la lente opaca del mirino, sparò al cammello con in i viveri dei malcapitati tra le due gobbe pelose

- Eh no amico! Dove pensi di andare?-

Disse facendo girare il fucile in senso orario, avvicinandosi alla grande carcassa dell’animale trafugò un po’ riserve , che infilò dentro il borsone semi-vuoto, svuotò le munizioni dentro i fucili dei banditi, ma non si preoccupò di bruciare i corpi, poiché anche se li avessero trovati , non potevano risalire a lei come assassino, ma non aveva fatto bene i conti.
Quello che aveva raggiunto sarebbe stato un miraggio fatto realtà, se non fosse stato per dei componenti della banda del deserto ,che stavano davanti ad un fosso con sopra una carrucola, questa era fatta di un legno scadente, mangiato dalle termiti, lì appesa ad una trave c’era una corda molto spessa, che all’estremità aveva attaccato ad un secchio in ferro, una fila di persone aspettavano il turno per comprare l’acqua da quei farabutti, Anna osservava lo spettacolo terribile, vedeva nei volti di quei abitanti il dolore di una guerra di cui non avevano alcuna colpa

- E pensare che verranno spazzati via

Pensò con grande rammarico, stringendo i pugni, passò dinanzi a quella fila, cercando di mantenere l’indifferenza più totale,

scese la stradina in pietre che conduceva ad un piccolo centro abitato, il villaggio era parzialmente composto da case in mattoni di fango e paglia , un po’ come gli egizi e in parte da case in legno, non vi erano moschee ma due piccoli cortili coperti di verde ,ove alcune donne stavano pregando, sul ciglio di una porta stava un bambino che piangeva senza un apparente motivo, Anna si avvicinò

- Perché piangi?-

Gli disse con tono rude,  il bambino risentito entrò in casa,quest’ultima lo seguì e salì al primo piano in una stanzina buia, alzò le tapparelle e la luce investì tutta la stanza, sul letto stava una donna che si coprì gli occhi per il contatto improvviso con la luce, aveva la pelle secca ed era senza alcuna voglia di alzarsi da lì, il bimbo le teneva stretta la mano

-Non lasciarmi mamma!-

-Perché è lì?-

-Non lo vedi? sta male! Aiutala!-

-Era mia intenzione, ma come faccio ad aiutarla se non so cosa ha?-

- Bhè... non beve da due giorni-

Disse il bambino inarcando le sopraciglia e mettendo l‘indice in bocca,

Anna prese la boraccia e la porse alla donna inerme , ma non ebbe alcuna reazione particolare, se non quella di fissare la bottiglia con lo sguardo perso chissà dove, allora si sedette sul suo letto all’altezza del ventre , le sollevò delicatamente con la mano il viso stanco e sciupato dalla guancia, le poggiò l’orlo della borraccia, inumidendole le labbra vistosamente screpolate, questa  aprì leggermente gli occhi dapprima serrati, anche se erano incavati, avevano ripreso un po’ di vita, le mani del bambino che stringevano forte la grande e delicata mano della madre, furono stretta da quest’ultima

- Come ci sei arrivata a questo punto?-

Domandò alla donna riponendo la borraccia, essa si stropicciò gli occhi e accarezzò la testa del bambino, che stava al suo capezzale guardandola come se avesse viaggiato nell’oltretomba e fosse ritornata

-Un giorno sono arrivati dei uomini, avevano tutti tatuato un triangolo al contrario sul braccio-
- La banda del deserto, sono arrivati anche qui adesso?-


La banda del deserto era da tempo che dava filo da torcere alle varie squadre, irrompendo nei vari accampamenti, rubavano risorse belliche e alimentari, in rari casi uccidevano i soldati se venivano visti, non era raro che i vari capitani si riunivano per rapportare delle nuove scoperte per aiutarsi a vicenda, ma nell’ultima riunione non si erano spinti oltre ed erano passati circa tre giorni, erano veramente pochi.

- Quanti sono qui?-

- Bhe, solamente due sue scagnozzi, ma ogni tre ore arrivano altri due a bordo di una jeap nera per il cambio-

- Una jeap eh?-

Sorrise maliziosamente e imbracciando il suo fucile da caccia si diresse all’uscita

- Aspetta! Come posso ringraziarti?-

-Non ringraziarmi, ho svolto il mio dovere da soldato-

-Visto mamma? I soldati non sono cattivi!-

La mamma fece una smorfia di disappunto, in fin dei conti lei conosceva i soldati che facevano strage tra la sua gente, era innaturale per lei vedere un soldato, che per una volta si preoccupava a servire la libertà invece della propria patria.

Con passo duro e deciso si recò al pozzo, il quale era ai piedi di una piccolissima collina dove vi era insediato un muro rovinato dal tempo, interrompendo il passo del colle, esso si innalzava di poco rispetto la collina, e disegnava a terra dei giochi di ombre e luci.
Si nascose dietro  il muro, facendolo scricchiolare leggermente, fece cadere due mattoni, i due uomini si girarono per guardare , ma giunsero alla conclusione che erano caduti perchè il muro si stava sgretolando essendo vecchio e malandato, Anna fece passare la canna del fucile dentro la fessura da lei volutamente prodotta e aspettò il momento opportuno, appena una bambina si allontanò dai due malviventi, sparò all’elemento alla sua sinistra, colpendolo  in testa,
quest’ultimo cadde facendo un tonfo assordante, l’altro saltò in aria spaventato, nel momento di sobbalzo per sbaglio premé il grilletto e sparò colpendo un piccione, che si scagliò al suolo, diventando un ammasso informe di piume e viscere, divertita dalla scena Anna rise un po’ troppo forte e il bandito sentendola cominciò a sparare al muro, i proiettili rimbalzavano, ma lasciavano piccole ammaccature sui mattoni di argilla, Anna vi stava  dietro ,attenta a captare ogni movimento dell’avversario ,che non volendo avvicinarsi al bersaglio, aveva finito le poche munizioni inutilmente, codesta  uscì dal suo nascondiglio, corse giù per il piccolo colle, mentre sparò un colpo all’occhio dell’aggressore, quando  stava quest’ultimo cercando di contattare i suoi amichetti, questo cade, producendo anch’esso un assordante tonfo,
una folla esultante investì Anna ,dentro, il suo cuore era colmo di gioia ,anche se non lo dava a vedere,ma ancora non era finita : fra circa mezz’ora c’era il cambio.

La postazione questa volta era diversa, stava sopra una casa nascosta dietro un comignolo, aspettando la jeap che infatti già si incominciò a intravedere all’orizzonte, appena passò sotto la casa sparò al tipo con il fucile, che non stava alla guida , saltò rapidamente dal tetto ammortizzando la caduta, nel mentre la macchina sbandò poiché il guidatore era stato colto alla sprovvista, corse imbracciando il suo amato fucile da caccia e si buttò a terra appena dietro il veicolo,dato che il guidatore cominciò a sparare a raffica da dietro, Anna con cautela cominciò a fare qualche passo con le ginocchia piegate, il guidatore si guardava intorno un po’ disorientato, guardò sotto la jeap in cerca del cecchino, ma Anna era già dall’altro lato e caricando il fucile era pronta a sparare, questo caricando anche la sua arma,  girò dalla parte di Anna, che sparò alla vista del uomo e contemporaneamente si buttò a terra alla sua destra,schivando così il proiettile tirato dal nemico,il proiettile sparato da ella, colpì l’uomo al torace, che cadde a terra sollevando un po’ di sabbia, codesto brulicava di sangue e sibilava parole in arabo, Anna che lo guardava con freddezza e disprezzo, si domandava cosa volesse dire
- منظمة الشفافية الدولية
- Ti stiamo cercando Anna (traduzione della battuta di sopra)

Quelle parole gli uscirono fredde dalla sua bocca affaticata, aprì leggermente la bocca esalando il suo ultimo respiro , dopo di che spirò

-Eh?

Ovviamente Anna non capì nulla delle parole dette dal nemico, la folla esclamava qualcosa simile ad :

-Hero

Acclamandola e festeggiandola , ma aveva tutt’altro per l testa, era preoccupata per il tono minaccioso delle parole dette dall’uomo prima di morire,così scappò, lasciando gli abitanti del paesino, ma con grande rammarico, voleva fare qualcosa per tutte quelle persone ,ma non aveva alcun potere, era più sensato provare a salvare soltanto la propria pelle con poche probabilità ,che provare a salvare tante vite andando contro morte certa ,prese la jeap e partì con la folla che la salutava e esultava, poiché un eroe piombato dal nulla era venuto e gli aveva restituito il pozzo.
Una ferrari nera e lucida sfrecciava in direzione del piccolo centro abitato seguito da tante jeap nere, uno strano personaggio scese dalla ferrari in piazza ove calò all’istante un aria pesante e tesa, gli abitanti lo guardavano con timore ed altri ancora con preoccupazione, il tipo un po’ goffo ma alto e magro con sguardo severo gridò a gran voce

-Avete visto questa donna?

Già i soldati stavano distribuendo delle foto ritraenti una giovane donna sui vent’anni , con capelli corti e neri, carnagione scura e occhi marroni









































Si levò un mormorio generale , il “capo” assisteva a questo scambio di bisbigli provocandogli una rabbia crescente e cominciandosi a spazientire, cominciò a battere il piede ripetutamente sulle pietre incastonate nella sabbia, allora il leccaculo di turno  preoccupato,  gli corre incontro sorridente e col moccolo al naso

-Ma ceeeeerto signore mio! Ella è venuta stamani e ha ucciso uno dei vostri, costei era una soldatessa

-Grazie … ehm come ti chiami?

- Kerim signore, per servirla

Esso si lisciava le mani e aveva uno sguardo maligno e digrignava i denti con della bava che vi scendeva, il capo lo guardava abbassando il collo di 90° con guardo austero e maligno, schioccò le dita e un tirapiedi si avvicinò al capo nascondendo sotto la giacca qualcosa

- Ora

Alle parole del capo il tira piedi tirò fuori da dove era nascosta la pistola e sparò a Kerim, che restò con la stessa espressione di qualche secondo fa, solo che cadde all’indietro facendo un solco in terra.
°°°°°°°°°

Che dire se non che ci ho messso più impegno del solito? Anche nel HTLM U_U 
beh, c'è da dire che la mia descrizione fa schifo come al solito, ma almeno ho fatto attensione alle virgole, cosa dire? Nulla di particolare, qui vi lascio i link di canzoni che mi hanno accompagnato nella battitura :
https://www.youtube.com/watch?v=GZB9l3TMAvM&ebc=ANyPxKr_roj4laE-TnRvzXwek1HejLmohXi468R0erVp83OraKcZQfGLZiVuzEET2PGjCTEvWF496oJYdTlk2aB99zUKqsSVBQ

https://www.youtube.com/watch?v=n5riyajbsq0​

https://www.youtube.com/watch?v=0uTh4VE30fw&ebc=ANyPxKr6IhTBDHw369kmVagkLP4zefQOSJUM0-ghzzLqP7Wn_LNAPYd1S-2FXl7gT19Tu6Yvn2IPhUJJ5ps-QZc6NVhtCYpNGQ


 

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