Il caso Kira

di Buggato
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rinascita ***
Capitolo 2: *** Confronto ***
Capitolo 3: *** Scambio ***
Capitolo 4: *** Inseguimento ***
Capitolo 5: *** Strategia ***
Capitolo 6: *** Strappo ***
Capitolo 7: *** Tentazione ***
Capitolo 8: *** Sguardo ***



Capitolo 1
*** Rinascita ***


≪27. 27 criminali morti per arresto cardiaco negli ultimi giorni. O almeno questi sono tutti quelli che possiamo contare. Che si tratti di giustizia divina? Magari un Dio ha deciso di giustiziare tutti i criminali. No. E’ impossibile. Possibile che qualcuno, tramite uno strano potere paranormale, possa uccidere a distanza senza lasciare tracce?  Che ci sia da qualche parte del mondo una o più persone che, scoprendo di avere questo potere, abbiano deciso di giustiziare i criminali? E se così fosse, come si potrebbe mai scoprire e arrestare l’assassino?≫

Mentre il detective stava pensando questo, venne Watari all’improvviso con una torta alla crema. ≪Dove la lascio? ≫
≪Mettila pure lì, sul tavolo. La mangio tra un attimo. ≫
≪Ha visto qualcosa d’interessante?≫
≪Ho visto qualcosa di molto interessante. ≫
≪Di cosa si tratta? ≫
≪Non prendermi in giro, Watari. Sai benissimo di cosa si tratta. ≫
≪Crede che le morti dei criminali possano essere degli omicidi?≫
≪ Onestamente? Lo spero. Non ho mai visto un caso del genere e sono certo che ci sarebbe da divertirsi. ≫
≪Allora diciamo che sono omicidi. Ma qual è stato il primo in assoluto? ≫
≪Vediamo, secondo la polizia internazionale il primo criminale morto per arresto cardiaco è stato il noto serial killer arrestato l’anno scorso. ≫
≪Oh, mi ricordo di lui. Ha ucciso più di 70 persone a Boston. Ma è diventato famoso in tutto il mondo solo dopo aver ucciso quel giornalista. ≫
≪Non mi convince. ≫
≪Cosa non la convince?≫
≪Sembra troppo perfetto. Subito dopo la sua morte i criminali hanno cominciato a morire in massa. Il problema è proprio il “subito”. Se scoprissi di avere questo potere lo proverei per vedere fin dove arriva. Il fatto che i criminali siano morti così in fretta mi sembra strano. Watari, aiutami a cercare tutti i criminali morti per arresto cardiaco negli ultimi giorni. Magari troviamo qualcosa d’intrigante. ≫
Dopo 20 ore di estenuante lavoro, Watari e L finirono di cercare le loro informazioni.
≪Molti di loro sono criminali morti dietro le sbarre. Il primo omicidio noto, quello del serial killer di Boston, risale ad una settimana fa, quindi cerchiamo i criminali morti poco prima.
≪ Ho trovato qualcosa!≫ disse Watari esultando. ≪Si tratta di un sequestratore. E’ morto di arresto cardiaco mentre teneva sotto ostaggio una classe in una scuola. Però, la notizia ha fatto notizia solo…≫
≪Dove?≫ chiese L.
≪In Giappone.≫
≪Bene, Watari. Sappiamo dove si trova il nostro serial killer.≫
≪Ne è sicuro?≫
≪Al 90 %≫
Improvvisamente si sentì squillare il telefono di Watari.
Dopo aver risposto, andò subito da L .
≪Devo andare alla sede dell’Interpol.≫
≪Rimani in contatto con me. Stavolta accetterò il caso.≫

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Capitolo 2
*** Confronto ***


≪Forse è vero. Forse c’è davvero un pazzo che si è messo in testa di giustiziare tutti i criminali. Ma come ci riesce? Come può avere questo strano potere? Magari non esiste. Magari si tratta di giustizia divina. Se fosse davvero così nessuno potrebbe stare tranquillo. Nessuno è perfetto. Nessuno. Devo scoprire se si tratta di omicidi. Mi dovrò servire di una cavia. Non è moralmente giusto, ma una persona dovrà sacrificarsi per il bene dell’umanità.≫
Mentre L pensava ciò, Watari era nella sede dell’Interpol.
In quella stanza erano presenti tutti i capi di polizia del mondo, o almeno quelli più importanti.
Il dircorso era rivolto, ovviamente, allo strano caso di omicidi per arresto cardiaco. Si era già trovato uno pseudonimo all’assassino: “Kira”, traslitterazione della parola inglese “Killer”.
Ad un tratto si sentì, tra le varie voci, il capo della commissione che fece il nome di L, dicendo che solo lui avrebbe potuto risolvere il caso.
Immediatamente tutti si ammutolirono. C’era solo qualcuno che spifferava sotto voce che L poteva davvero risolvere il caso.
Apparve Watari, vestito in modo tale da non farsi vedere in faccia. Disse: ≪L sta già lavoranedo al caso≫. Mentre avanzava tra i presenti regnava il silenzio. ≪L sa tutto e ha già iniziato le indagini. Vi prego di fare silenzio. Ora vi metterò in contatto con L≫. Così dicendo, aprì il computer che teneva con sé e L, con la voce modificata da un microfono e dietro all’immagine di una ‘L’ in stile gotico, disse: ≪Illustri rappresentanti dell’Interpol, è L che vi parla. Questo è un caso di grossa portata ed estremamente complesso. Un caso di atroci omicidi di massa assolutamente inammissibili. Per risolverlo sarà necessaria la collaborazione dell’Interpol. Anzi, sarebbe opportuno che nel corso dell’assemblea acconsentiste a darmi l’appoggio delle organizzazioni di tutto il mondo. In particolare, mi servirà la massima collaborazione della polizia giapponese≫. I due rappresentanti della polizia giapponese, Soichiro Yagami e Toto Matsuda, si alzarono in piedi di scatto. Il più anziano, Yagami, chiese subito: ≪Perché la polizia giapponese?≫ Ed L rispose: ≪ Che il colpevole sia una singola persona o un’organizzazione, è molto probabile che sia giapponese. E anche se non lo fosse, si nasconde comunque in Giappone≫. Con aria di sfida Yagami chiese:≪E quali prove ha?≫
≪Che sia giapponese? Presto potrò dimostrarvelo, confrontandomi direttamente con il colpevole. Inoltre, vorrei che il quartier generale delle indagini fosse stabilito in Giappone≫ rispose il detective.
L  aveva un piano. Aveva un piano rischioso, ma voleva a tutti costi scoprire che si trattasse di omicidio e voleva scoprire come Kira potesse uccidere. Per  farlo doveva dimostrare a tutti che ci fosse qualcuno in grado di uccidere a distanza in qualsiasi momento. Sapeva già come farlo. Quando il criminale Lind L. Tailor fu catturato L raccomandò alla polizia giapponese di non rendere pubblico il suo arresto, dicendo che gli sarebbe servito in seguito. A Tailor spettava la pena di morte, ma in cambio di un favore la polizia gli prometteva solo qualche anno di carcere. Solo per un favore.
In TV mandare i messaggi era molto più facile. E quello era il mezzo che aveva scelto L, sicuro che Kira stesse guardando.
Un uomo apparve all’improvviso e disse: ≪Interrompiamo le trasmissioni per trasmettere in diretta mondiale un annuncio molto importante da parte dell’Interpol≫. E fu in quel momento che entrò in azione Lind L. Tailor. Disse: ≪Chi vi parla è l’unica persona capace di mobilitare la polizia di tutto il mondo. Il mio nome è Lind L. Tailor, conosciuto come L. Ci troviamo di fronte a una serie di omicidi di pregiudicati. Ciò rappresenta un crimine senza precedenti che non sarà assolutamente tollerato, pertanto, giuro che ne catturerò l’autore, colui che viene comunemente soprannominato Kira.
Kira, a grandi linee posso immaginare cosa ti passi per la testa per agire in questo modo, ma sappi che ciò che stai facendo è malvagio≫. Dopo aver detto questo Lind L. Tailor continuava a parlare e a promettere a Kira che lo avrebbe catturato. Poco dopo, però, morì. Morì come fecero tutti i criminali prima di lui. Morì di arresto cardiaco. La sua salma venne subito portata fuori dall’inquadratura e rimasero lì solo una scrivania ed una sedia. La scrivania e la sedia vennero immediatamente sostituite dall’immagine di L che disse: ≪Incredibile. Ho voluto provare proprio per sicurezza ma non avrei mai pensato ad una cosa simile. Kira, tu sei in grado di uccidere la gente a distanza. Non ci avrei mai creduto se non l’avessi visto con i miei occhi. Ascoltami bene. Se sei stato veramente tu ad uccidere Lind L. Tailor, l’uomo che è apparso in TV, sappi che era un condannato a morte la cui esecuzione era prevista per oggi e non ero io. La polizia aveva tenuto la TV e i giornali completamente allo scuro della sua cattura. Da ciò che vedo, pare che nemmeno tu sapessi della sua esistenza. Ma io esisto davvero. Forza, prova a uccidermi. Forza, prova a uccidermi. Che aspetti? Avanti, prova ad ammazzarmi. Ti vuoi muovere? Uccidimi! Fatti sotto, Kira. Che c’è? Non ce la fai? Si direbbe proprio che tu non riesca a uccidermi. Quindi ci sono persone che non puoi uccidere. Grazie per il prezioso indizio. In cambio, però, lascia che ti spieghi un’ altra cosa: questo annuncio è stato presentato come una diretta internazionale, ma in realtà è stato trasmesso solo nel Kanto, in Giappone. Avevo in programma di mandarlo in onda in altre regioni, ma ora non è più necessario. So che ti trovi nel Kanto. E anche se la polizia non se n’è accorta perché era un piccolo criminale, io so che la tua prima vittima è stato il sequestratore di Shinjuku. Con tutti i grandi criminali morti per arresto cardiaco, quella morte è sembrata una fatalità. Inoltre, aveva fatto notizia soltanto in Giappone ed è grazie a questo che mi è stato facile arrivarci. Ho capito che tu sei in Giappone e che quell’uomo, la tua prima vittima, è stato soltanto la tua cavia. Ho trasmesso nel Kanto perché è una regione altamente popolata e ho fatto centro. Francamente non mi aspettavo che le mie previsioni fossero esatte ma, visti i risultati, il giorno della tua condanna a morte non è poi così lontano. Kira, sono proprio curioso di sapere come fai a commettere quegli omicidi e non sarà facile perché, per farlo, dovrò prima catturarti. Ci vediamo, Kira≫.
Dopo la trasmissione, preso dall’euforia, L gridò: ≪Kira, stai pur certo che ti troverò e ti ucciderò. Io sono la giustizia!≫

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Capitolo 3
*** Scambio ***


≪Iniziamo con le informazioni dai civili≫ disse Soichiro Yagami.  Un agente si alzò e disse: ≪Sì. Abbiamo ricevuto 3029 telefonate riguardanti questo caso, anche se per la maggior parte si trattava di domande di curiosi, più 14 chiamate di persone che affermano di conoscere Kira o di averlo avvistato. Abbiamo preso attentamente nota di ogni telefonata, ma, come stilato nel mio rapporto, non abbiamo riscontrato alcuna traccia di veridicità. Infine, abbiamo anche 21 casi di individui che sostengono di essere Kira. Per non scartare alcuna possibilità, abbiamo convenuto di mettere tutto a verbale e poi archiviare≫.
≪Passiamo, ora, alle vittime≫ disse Yagami un po’ deluso.
Iniziò a parlare un altro agente: ≪Sì. Abbiamo verificato che tutti i decessi per arresto cardiaco chiaramente imputabili a Kira riguardano individui sui quali è possibile ottenere tutte le informazioni in Giappone≫. L ascoltava incuriosito grazie al microfono del computer che Watari teneva acceso. ≪Inoltre≫ continuava l’agente ≪Ho qui le stime degli orari dei decessi espressamente richiesteci da L. Il 68% è avvenuto tra le sedici e le due di notte, ora giapponese, con una più alta concentrazione tra le venti e la mezzanotte. I decessi, avvenuti il sabato, la domenica e i giorni festivi, vanno dalle undici del mattino fino a tarda sera≫.
≪E’ un’ informazione davvero interessante≫ disse L. ≪Stando agli orari dei decessi, ritengo possibile che l’assassino sia uno studente≫. Yagami era sorpreso da quell’indizio.
≪Ma c’è dell’altro≫ continuò L. ≪Poiché uccide soltanto criminali, deduco che l’assassino agisca seguendo un proprio senso della giustizia. E’ possibile che voglia imporsi come una specie di divinità. Non ho dubbi che si tratti di una persona dalla mentalità infantile, ma le mie sono soltanto ipotesi, quindi, non fissatevi troppo sull’idea che l’assassino sia davvero uno studente. Valutare diverse possibilità ci dovrebbe aiutare ad avvicinarci alla cattura di Kira. Prego, continuate pure con la vostra relazione≫. ≪S-sì, certo≫ disse Yagami, stupito da come L avesse usato il suo istinto per raccogliere informazioni tanto utili. ≪A qualcuno è venuto in mente dell’altro?≫ continuò il capo della polizia giapponese. ≪Ehm, s-sì≫ esordì Matsuda. Si alzo in piedi e disse: ≪Beh, con questo non intendo assolutamente appoggiare Kira, ma, ecco, negli ultimi giorni ho notato che, a livello mondiale e in particolare in Giappone, il numero dei crimini è decisamente diminuito≫.
≪Beh≫ rispose Yagami ≪C’era da aspettarselo, visto come stanno le cose. C’è dell’altro?≫. Matsuda si sedette.
Intanto L pensava: ≪Ma chi è questo idiota? Che ci fa qui?≫.
≪E’ tutto≫ disse Yagami. ≪Questo era il rapporto di oggi, L≫.
≪Grazie della collaborazione≫ rispose L. ≪Questo è un altro passo verso la cattura del colpevole. Ora avrei un’altra richiesta da farvi, se non vi dispiace. Mi rivolgo alle squadre che si occupano delle indagini sulle vittime tramite notiziari e web. Vorrei che controllaste di nuovo le notizie che sono state pubblicate o trasmesse in Giappone prima che le vittime venissero uccise da Kira. Vorrei sapere se sono state rese pubbliche fotografie o filmati del volto dei criminali. Buon lavoro≫.
Quando tutti uscirono dal quartier generale, L cominciò a riflettere sul caso Kira. ≪Ormai è sicuro che il colpevole sia un uomo. Anzi, è sicuro che il colpevole sia un pazzoide infantile. Se non fosse un uomo, non avrebbe bisogno di eliminare chi gli si oppone. Kira ha ucciso Lind L. Tailor che non aveva mai visto. Se fosse stato un Dio lo avrebbe ucciso prima? Beh, non importa. Adesso dobbiamo scoprire di più su Kira. Dobbiamo scoprire come uccide. Magari potremmo seguire la pista dello studente. Magari sarà Kira stesso a darci qualche informazione su di lui. La sua mentalità infantile lo porterebbe sicuramente a cercare lo scontro. Devo catturarlo≫. Subito dopo si rivolse a Watari e gli disse: ≪Watari, dobbiamo trovare un albergo. Trovane uno a cinque stelle vicino a Tokyo. E voglio un buffet di dolci≫.
Il giorno dopo la polizia si riunì di nuovo nel quartier generale. ≪Che cosa?≫ chiese stupito Yagami. ≪I-ieri ci sono state altre ventitrè vittime per arresto cardiaco?≫. ≪S-sì≫ rispose un agente. ≪Anche l’altro ieri le vittime sono state ventitrè≫ disse Yagami ≪E tutte a distanza di un’ora l’una dall’altra≫.
≪Inoltre≫ disse un altro poliziotto ≪C’è da aggiungere che sono avvenute per due giorni feriali di fila≫. ≪Esatto≫ rispose un altro ≪E questo metterebbe in dubbio la pista dello studente≫. ≪Ma chiunque potrebbe non andare a lezione per un paio di giorni≫ disse un altro ancora.
≪Siete fuori strada≫ intervenne bruscamente L. ≪E’ vero che l’ipotesi dello studente si fa meno probabile, ma non è questo che Kira voleva comunicarci. Perché uccidere a distanza di un’ora e limitare le vittime a dei criminali già dietro le sbarre così da farci venire immediatamente a conoscenza delle morti? Ciò che Kira ci sta dicendo è che può decidere l’ora del decesso a suo piacimento≫. Nel quartier generale tutti erano stupiti. L pensava tra sé e sé: ≪E’ molto strano. Esprimo il sospetto che Kira sia uno studente e subito dopo si verificano omicidi che mettono in discussione la mia teoria. Sarà un caso? No. Il tempismo con cui sono avvenuti è perfetto. Che Kira sia a conoscenza delle informazioni in mano alla polizia? Questa è chiaramente una sfida. Kira ha un modo per sottrarre informazioni alla polizia. Non posso ignorare questo fatto. Ma quale sarà il suo vero obiettivo? Cosa sta cercando di ottenere?≫
Il giorno seguente al quartier generale ci fu una brutta sorpresa per Yagami. Molti dei suoi uomini cominciarono a dimettersi. Ciò che era accaduto a Lind L. Tailor poteva accadere anche a loro. Avevano paura di essere uccisi perché volevano catturare Kira. Non si poteva biasimarli. Dopo aver spiegato le sue dimissioni, un agente disse a Yagami: ≪Si ricordi di quella volta che, con una messa in scena, L sfidò Kira in TV, invitandolo a ucciderlo. Ma L non si fa vedere e nessuno conosce il suo nome. Qualche giorno fa L ci ordinò di indagare sulle notizie che erano uscite in Giappone a proposito delle vittime di Kira. Voleva che scoprissimo se erano state rese pubbliche foto o filmati dei criminali prima di essere uccisi e aveva visto giusto. Abbiamo scoperto che nei notiziari giapponesi erano stati mostrati i volti delle vittime. Il punto è che a differenza di qualcuno noi indaghiamo con un distintivo che riporta la nostra foto, siamo allo scoperto. Noi non indaghiamo nell’ombra come fa quel tizio. Sarebbe perfettamente plausibile se prima o poi Kira ci facesse fuori. Per questo chiediamo di essere trasferiti in un’altra squadra. Con permesso≫. Così dicendo l’agente, insieme a due colleghi, uscì dal quartier generale. Yagami provò a fermarli, ma fu inutile.
 L era infastidito dal comportamento di quei tre poliziotti, ma se lo aspettava e si aspettava che molti altri poliziotti avrebbero lasciato presto il quartier generale. Intanto, aveva contattato l’FBI perché voleva indagare sui poliziotti del quartier generale e l’FBI gli mandò alcuni agenti. Gli agenti dovevano indagare su tutti coloro che avevano legami con la polizia. ≪Soltanto tra gli agenti≫ pensò L ≪141 persone hanno accesso alle informazioni del quartier generale, ma tra di loro o tra le loro conoscenze c’è sicuramente Kira≫.

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Capitolo 4
*** Inseguimento ***


Quel giorno alla centrale di polizia sembrava un giorno come tutti gli altri. Si sentì squillare il telefono. Il sovrintendente Yagami alzò la cornetta e rispose: ≪Sì, sono io. Non è possibile, sono morti altri sei detenuti. Arresto cardiaco? E’ opera di Kira, allora. Cosa? Tre di loro hanno compiuto azioni mai riscontrate finora? Ma che significa? Non si è trattato di un semplice arresto cardiaco?≫.
Dalla prigione gli risposero che la causa delle morti era un arresto cardiaco, ma uno di loro si era tagliato un dito e col sangue aveva fatto uno strano disegno. Un altro aveva lasciato un messaggio, ma non si capiva se si trattasse di un testamento. Il terzo era evaso dal carcere ed era morto trenta metri più avanti, nei bagni del personale. Watari contattò L, gli raccontò cos’era successo e gli inviò le foto scattate dopo la morte dei detenuti. ≪Sono parole di terrore nei confronti di Kira≫ pensò il detective tra sé e sé. ≪Potrebbe trattarsi di azioni volontarie delle vittime. Ma se Kira può controllare l’ora del decesso, può anche manipolare le azioni precedenti la morte? In tal caso …≫ si avvicinò al microfono e urlò: ≪Sovrintendente, la pregherei di limitarsi a comunicare ai media che queste morti sono avvenute per arresto cardiaco, senza aggiungere altro. E’ possibile che Kira stia effettuando qualche test sui criminali. In tal caso, è probabile che aspetti una conferma≫. ≪D’accordo≫ rispose Yagami. ≪Capisco≫.
Nel quartier generale, c’era sempre di più uno sconforto generale. ≪Non può essere. Li ha uccisi per fare un test≫ disse un agente. ≪ E’ terribile≫ rispose un altro. ≪Non può permettersi di giocare così con delle vite umane≫ disse Yagami. ≪ La pagherà per questo≫.
Intanto L, come era solito fare, rifletteva: ≪ Se è arrivato a usare delle vite umane come cavie, a che cosa mira? Cosa vuol fare? Ora che ci penso, potrebbe essere inutile non dire ai media ciò che è successo a quei tre detenuti. Kira riesce a sottrarre informazioni alla polizia, quindi, prima o poi, lo saprà lo stesso. Beh, tanto vale fare un tentativo≫.
Intanto, L si preparava ad arrivare a Tokyo. Credeva che, da vicino, avrebbe potuto gestire meglio il caso.
 ≪Chi è Kira?≫. Se lo chiedeva in continuazione. Quel caso era diventato parte di sé.
≪Come lo catturo?≫
Mancavano 5 minuti. L’aereo stava per atterrare.
≪Perché sta facendo dei test?≫
4 minuti.
≪Come fa ad avere questo potere?≫
3 minuti.
≪Sarà davvero uno studente?≫
2 minuti.
≪Dove si nasconde?≫
1 minuto.
≪Dove sono i miei bignè?≫
L’aereo era atterrato. Ad attendere L, c’era Watari vestito elegante. ≪Come è stato il viaggio?≫
≪Noiosetto≫ rispose L.

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Capitolo 5
*** Strategia ***


≪L≫ disse Watari ≪C’è una chiamata da parte del capo dell’FBI≫.
Il capo dell’FBI aspettò un po’ e disse a L: ≪ Mi è giunta notizia dal Giappone che i miei agenti sono morti. Sono morti tutti di arresto cardiaco. E’ stato Kira. Non può esserci altra spiegazione. Perdonami, L, ma, a questo punto, l’FBI abbandona le indagini in Giappone≫. Kira aveva scoperto che degli agenti dell’FBI indagavano su di lui e li aveva uccisi. Come aveva fatto?
Deluso, L stava per andare in cucina, quando udì la voce di Watari che disse: ≪C’è in linea il sovrintendente Yagami≫.
≪L≫ disse Yagami ≪ ho appena parlato con il capo dell’FBI. Mi ha detto che gli hai chiesto di inviare degli agenti a indagare su tutti coloro che, in qualche modo, possano avere a che fare con noi del quartier generale≫.
≪Esatto≫ rispose L.
Infastidito, Yagami gli chiese subito: ≪Che significa? Sospetti forse di noi?≫.
≪Ho ritenuto≫ disse L ≪che fosse necessario per scoprire l’identità di Kira≫.
≪Non sono d’accordo≫ disse il sovrintendente. ≪Mettere delle spie alle nostre costole? Non siamo forse alleati?≫.
≪Come immaginavo. Lo sapevo che non potevamo fidarci di lui≫ disse un agente. In quel quartier generale, più si parlava, più saliva l’ansia. Più ci si avvicinava a Kira, più si aveva la paura che questo avrebbe ucciso tutti i poliziotti. ≪Questo vuol dire che Kira avrebbe ucciso anche gli agenti dell’F   BI?≫.
≪Significa che farà lo stesso con tutti coloro che cercano di scovarlo≫.
≪Kira è un pazzo assassino≫.
In mezzo a quelle voci, L sentì di nuovo la voce di Watari: ≪C’è un’altra vittima che ha lasciato un messaggio≫.
L sperava che in quei messaggi che gli stava lasciando Kira si trovasse un indizio. Prendendo le prime lettere delle righe di ogni messaggio si leggeva la frase “L, lo sai che gli Shinigami mangiano solo mele?”. Quando il messaggio fu completato, L non sapeva cosa pensare. Non sapeva se avesse dovuto credere all’esistenza degli Shinigami o che quel messaggio era senza significato. Era certo, però, che quel messaggio non lo avrebbe portato da nessuno parte perché, anche se gli Shinigami esistessero, lui non poteva parlare con degli dei.
Quella stessa sera i poliziotti si consultarono con le proprie famiglie. Dopo ciò che era successo agli agenti dell’FBI, era normale che alcuni di loro non volessero più lavorare a quel caso. La stessa sorte toccò al sovrintendente Yagami che, più che consultarsi, voleva comunicare alla sua famiglia le sue intenzioni.
La famiglia Yagami era una famiglia normale: padre, madre e due figli, un maschio di 18 anni e una femmina di 13.
Erano tutti seduti ad un tavolo e la figlia femmina (Sayu) chiese al padre: ≪Cos’è questa storia della riuniune di famiglia?≫.
≪Inutile nasconderlo≫ rispose Soichiro. ≪Prima o poi lo scoprireste, quindi preferisco dirvelo. In questo momento mi trovo io al comando del quartier generale per le indagini sul caso Kira≫.
≪Ma è incredibile! Complimenti papà. Tu sei veramente in gamba≫ disse subito Sayu.
≪Non sono ancora arrivato al punto≫ rispose Soichiro. ≪Il fatto è che ieri sono morti ben 12 agenti dell’FBI venuti in Giappone soltanto per scovare Kira≫.
≪E tu pensi che possa averli uccisi lui?≫ disse Light, il figlio più grande.
≪Il mio timore≫ disse il padre ≪è che lui uccida tutti coloro che, in qualche modo, tentano di catturarlo. Si tratta di un criminale senza precedenti. Molti dei miei uomini stanno abbandonando il caso≫.
Sayu, preoccupata, disse: ≪E allora rinuncia anche tu! Non voglio che tu muoia≫.
≪Ha ragione, caro≫ disse la moglie. ≪La vita è più importante della carriera≫.
Ma Soichiro Yagami era un uomo tutto d’un pezzo e disse: ≪No. Non ho intenzione di abbandonare né ora né mai questo caso. Non mi piegherò di fronte al male≫.
Mentre le due donne sembravano non essere molto felici della scelta del sovrintendente Yagami, il figlio Light disse: ≪Sono fiero di te, papà. E se mai dovesse succederti qualcosa, ti giuro che sarò io stesso a mandare Kira sulla forca≫.
Il giorno dopo al quartier generale, Soichiro Yagami accolse i suoi uomini con queste parole: ≪Kira uccide chiunque gli metta i bastoni tra le ruote, anche se non si tratta di criminali, ed è anche possibile che uccida uno di noi. Le vostre vite e quelle dei vostri familiari sono in pericolo, pertanto, chi vuole tirarsi fuori, è libero di farlo e non ci saranno conseguenze. Ve lo prometto. Per questo chiedo di restare solo a coloro che sono convinti di dare la caccia a Kira a costo di sacrificare ciò che ho menzionato. E’ tutto≫.
Dopo il suo discorso, quasi tutti i poliziotti lasciarono per sempre il quartier generale.
Allora Yagami cominciò a parlare a chi era rimasto: ≪Solo 5, dunque. Me compreso siamo in 6. Pazienza, significa che ci sono ben 6 uomini disposti a rischiare la vita per combattere il crimine≫.
≪Con un senso della giustizia forte come il vostro≫ disse L ≪non posso che aver fiducia in voi≫.
Allora Shuichi Aizawa, uno degli uomini rimasti disse: ≪Un momento, però. L avrà anche fiducia in noi, ma adesso siamo noi che non ci fidiamo di lui≫.
≪L≫ disse Hideki Ide ≪noi qui presenti abbiamo deciso di catturare Kira a tutti i costi e tu dovresti sapere bene quanti rischi comporta la nostra scelta≫.
≪Eppure≫ continuò Aizawa ≪non fai altro che darci ordini, senza mai mostrarti in volto. Come possiamo lavorare e soprattutto fidarci di una persona così?≫.
Intervenne Yagami: ≪L, ascoltami, per favore. Se anche tu, come noi, intendi catturare Kira e confidi in un’assoluta collaborazione, perché non vieni qui, al quartier generale?≫.
Dal microfono si sentiva la sua voce modificata. Disse: ≪Come vi ho detto poco fa, io ho molta fiducia in voi≫. Così dicendo Watari girò il computer dove L aveva scritto “quello che sto per dirvi rimanga un segreto tra noi. Vorrei incontrarvi il prima possibile ma gradirei che usciste tutti fuori e decidiate se fidarvi o meno di me”. L temeva che ci fossero delle cimici addosso agli agenti.
≪Perché proprio adesso che siamo rimasti in sei?≫ chiese Ide. ≪Se fino a questo momento L è riuscito a risolvere tutti quei casi da solo, potrebbe anche continuare a fare a meno di noi. Tutti conoscete i suoi trucchetti. E se ci trovassimo davanti una persona che si spaccia per lui?≫.
≪Un’altra persona … Beh, può darsi≫ disse Aizawa.
≪I-io, però, mi fido di lui≫ intervenne Toto Matsuda. ≪E poi, secondo me, abbiamo bisogno del suo aiuto per risolvere questo caso≫.
≪Anche secondo me≫ disse Kanzo Mogi.
≪L ha ammesso fin dall’inizio che per risolvere questo caso aveva bisogno del sostegno della polizia≫ disse Yagami. ≪Vediamola in maniera diversa. E se L avesse aspettato questo momento?≫.
≪Che cosa?≫ disse Matsuda stupito. ≪Questo momento?≫.
Yagami rispose: ≪Sin dal principio, all’interno del quartier generale, c’è stata gente che dubitava di lui. Poco alla volta, molti di loro hanno dato le loro dimissioni. In una situazione del genere, come poteva L offrirci la sua piena fiducia?≫.
≪Quindi≫ continuò Matsuda ≪aspettava che rimanessero solo gli agenti disposti ad affrontare il crimine senza timore di morire e che in più si fidassero di lui≫.
≪Già≫ rispose Yagami.
≪Comunque sia≫ disse Ide ≪se vi alleate con L, io me ne vado. Non preoccupatevi, non vi seguirò. Né cercherò di scoprire dove si trova lui≫.
≪Io, invece≫ disse Hirokazu  Ukita ≪mi fido di L e farò il possibile per collaborare≫.
≪Sì, anch’io≫ rispose Aizawa.
Ciò che L disse agli agente fu “al momento mi trovo in una stanza del Teita Hotel. Da adesso, ogni giorno, mi sposterò in un diverso hotel di Tokyo. Da oggi in poi vorrei che consideraste la mia stanza d’albergo il quartier generale. Se volete collaborare con me in questo caso dividetevi in due squadre e a mezz’ora di distanza l’una dall’altra venite qui, entro la mezzanotte”.
Gli agenti del quartier generale avevano seguito alla lettere le istruzioni di L e stavano per incontrarlo. Intanto, L aspettava e pensava: ≪Kira, immagino che a questo punto ognuno di noi si sia avvicinato all’altro in egual misura. E va bene, per la prima volta mostrerò ad altre persone il mio volto. Se in qualche modo tu dovessi venirlo a sapere, sono sicuro che ti farai avanti e io non aspetto altro≫.
Si sentì bussare alla porta. L, che era davanti alla finestra, disse: ≪Prego, entrate pure≫. Per la prima volta, qualcuno stava per vedere il volto del detective più famoso al mondo. Per la prima volta, L era in difficoltà.

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Capitolo 6
*** Strappo ***


Per la prima volta qualcuno vedeva L. Non portava scarpe o calzini. Portava un jeans blu e una maglietta di colore bianco, niente di più semplice. Il suo viso era un viso normale: pelle chiara, tratti leggeri, una bocca, un naso, due occhi neri, due orecchie, capelli lunghi neri e due spesse strisce nere sotto gli occhi che facevano pensare che non dormisse mai. Le sue occhiaie erano lui e lui era le sue occhiaie. “Ma sarà veramente lui?” pensavano tutti. ≪Io sono L≫ disse, come se li stesse leggendo nel pensiero. ≪Lui sarebbe L?≫ pensò Yagami. ≪Io me lo immaginavo diverso≫ pensò Matsuda. Intanto L si grattava la testa. Forse aveva anche i pidocchi in quei capelli assolutamente non pettinati. I poliziotti si presentarono:
≪Io sono Yagami, capo della polizia≫;
≪M-Matsuda≫;
≪Aizawa≫;
≪Mogi≫;
≪Ukita≫.
≪Scusa il ritardo≫ disse Yagami. ≪Al momento siamo solo noi cinque≫.
L tese l’indice e il pollice della mano destra e disse: ≪Bang≫.
≪M-Ma … Ma che scherzo è questo?≫.
≪Se io fossi Kira adesso sareste già morti, dico bene signor Soichiro Yagami? Per uccidere le sue vittime, a Kira basta un nome e un volto. Questo ormai dovreste saperlo, giusto? Evitate di rivelare i vostri nomi con leggerezza. Tenetevele ben strette le vostre vite≫.
Matsuda si avvicinò all’orecchio di Yagami e sussurrò: ≪Ma che cos’è questa storia del nome? Io sapevo che avesse bisogno di un volto ma non pensavo anche di un nome≫.
Yagami rispose: ≪Finora, tutti i criminali che non erano conosciuti o i cui nomi sono stati riportati erroneamente sono stati risparmiati dalla furia assassina di Kira e, comunque, ne avevo già parlato al quartier generale≫.
≪Perché – disse L – non andiamo di là a parlare? Che ne dite?≫.
≪Ah, sì, certo≫.
≪Spegnete i cellulari, portatili o qualunque apparecchio portiate con voi. Posateli pure su quel tavolino≫ disse L, indicandolo.
Allora, Aizawa infuriato disse: ≪L, non penserai che lasciamo i cellulari accesi per trasmettere le nostre conversazioni all’esterno?≫.
≪Lascia perdere e fa come ti dice≫ gli rispose Yagami.
≪Che fosse prudente lo sapevamo già ma mi chiedo se davvero si fidi di noi≫ sussurrò ancora Matsuda.
≪Non è questo il punto≫ disse L. ≪E’ solo che non sopporto che squilli un telefono mentre sto parlando≫. Finito di dire questo si sedette su una poltrona. Soltanto adesso gli agenti notavano la sua gobba e, vedendo come si sedeva, capivano come gli era venuta. ≪Vi chiedo anche di non prendere appunti ma di tenere a mente tutto ciò di cui vi parlerò qui, al nuovo quartier generale. Prego, mettetevi pure comodi≫.
I cinque uomini della squadra anti-Kira si sedettero. Tre di loro erano su un divano, mentre per gli altri c’erano due poltrone.
≪Ascolta, L…≫
≪D’ora in poi non chiamatemi più L, ma Ryuzaki. Per precauzione≫.
≪D’accordo, Ryuzaki≫ continuò Matsuda. ≪Se Kira ha bisogno di volti e di nomi, non potremmo impedire la trasmissione di informazioni sui criminali in modo da ridurre le vittime?≫
≪Se lo facessimo, a rimetterci la pelle sarebbe la gente comune≫.
≪Gente comune? E perché?≫ chiesero Ukita e Aizawa.
≪Perché Kira è infantile e non sopporta di perdere≫.
≪E’ infantile e non sopporta di perdere?≫.
≪Esatto. Anch’io sono infantile e detesto perdere. Per questo lo so≫.
≪Ryuzaki – chiese Yagami – scusa, ma ti dispiacerebbe spiegarti meglio?≫.
≪Quando ho dichiarato guerra a Kira servendomi della televisione, lui, che fino ad allora aveva ucciso soltanto criminali, ha ammazzato senza esitazione il mio sostituto. Inoltre, quando ho rivelato che si nascondeva nel Kanto, si è concentrato sui criminali giapponesi, come se volesse sfidarmi. Non si lascia intimorire dalle nostre provocazioni ma risponde con provocazioni altrettanto forti. Come credete che possa reagire una persona del genere se nascondessimo i criminali censurando i notiziari? Se non tirate fuori i criminali, inizierò ad uccidere anche i piccoli malviventi e gli innocenti. Prenderò tutta l’umanità in ostaggio. Non sono io il cattivo, il male siete voi che mi ostacolate, nascondendo i malvagi. E’ così che ragiona Kira. Piuttosto, pensiamo a come possiamo servirci dei media≫.
≪Per esempio?≫ chiese Aizawa.
≪Che ne dite di questa idea: “l’uccisione degli agenti dell’FBI         ha provocato indignazione in tutto il mondo nei confronti di Kira. I paesi del G8 hanno quindi inviato in Giappone 1500 agenti”.
Per Kira sarà tutto un altro paio di maniche rispetto alla storia dell’FBI. Inizierà a considerare chiunque come un nemico e una tale pressione psicologica lo porterà a reagire in qualche modo≫.
≪Questa sì che è bella!≫.
≪Fingere di essere in 1500 quando siamo soltanto sette! E a differenza degli agenti dell’FBI, questi non possono essere uccisi perché non esistono≫.
≪Può funzionare!≫.
≪Ora, però – continuò il detective – vorrei esprimere la mia opinione su questo caso≫. Tutti annuirono.
≪Kira agisce da solo e ha sottratto informazioni al precedente quartier generale≫.
≪Ma come fai a dire che agisce da solo?≫ chiese Aizawa.
≪Aspetta, Aizawa – intervenne Yagami – prima ascoltiamo fino alla fine il suo ragionamento≫.
≪Per uccidere – continuò L – ha bisogno di un volto e di un nome ed entro certi limiti può manipolare l’orario della morte e gli avvenimenti che la precedono. Tenete a mente ciò che vi ho detto e ascoltate attentamente quanto ho da dirvi≫. Prese un pennarello nero e cominciò a scrivere su un tovagliolo. ≪Il 14 dicembre arrivano in Giappone 12 agenti dell’FBI. Il 19 dicembre, invece, Kira svolge dei test su alcuni carcerati allo scopo di manipolare gli eventi precedenti la morte. Ciò significa che nell’arco di soli 5 giorni Kira si accorge degli agenti dell’FBI e, sentendosi minacciato, effettua dei test per capire se può manipolare le azioni precedenti la morte. Con questi esperimenti ucciderà gli agenti dell’FBI dei quali non conosce né i volti né i nomi. Dopodichè, il 27 dicembre, i 12 agenti dell’FBI sono morti. Per quanto ne sappiamo, in questo arco di tempo, sono morte 23 persone per arresto cardiaco. Trattandosi soltanto di ricercati e pregiudicati, a questo punto sembra evidente che i suoi obiettivi sono differenti dagli obiettivi che poteva avere in precedenza. In parole povere, per uccidere gli agenti dell’FBI ha avuto bisogno di manipolare qualche criminale di piccolo calibro e ha usato così tanti criminali per non farci capire quali gli siano serviti veramente. In realtà, dubito che siano stati molti. Gli otto giorni tra i test e l’attuazione del piano gli sono serviti a nascondersi in modo che gli agenti dell’FBI indagassero anche altra gente. Dunque, posso affermare senza ombra di dubbio che Kira era tra le persone indagate dall’FBI tra il 14 e il 19 dicembre. Qui ci sono i dati dell’FBI e molte altre informazioni altrettanto importanti. Non vi è concesso portare queste informazioni fuori da qui ma …≫
≪Fantastico! – urlò Matsuda – E’ davvero fantastico! Con queste informazioni possiamo condurre le indagini anche da soli!≫.
≪Dividiamoci in due gruppi – propose Aizawa – e vediamo se riusciamo a ricavare qualche indizio dagli agenti dell’FBI≫.
≪Non credo che siano poi molte le persone indagate nei primi cinque giorni dall’FBI per aver sottratto informazioni al quartier generale≫ disse Matsuda.
≪Già, lo credo anch’io≫ rispose Aizawa.
≪Allora? Non avete domande da fare?≫ chiese L.
≪Sì, io≫ disse Yagami. ≪Io ne avrei una, Ryuzaki. Prima hai detto che anche tu, come Kira, detesti perdere. Ma il fatto che tu abbia mostrato a noi il tuo volto non potrebbe già costituire una vittoria per Kira?≫.
≪Esatto – rispose L – il fatto che abbia mostrato il mio volto, così come la morte dei dodici agenti, rappresenta una sconfitta per me. Tuttavia, alla fine, vincerò io. Anch’io sto rischiando la vita, per la prima volta. Tutti noi, che ci siamo riuniti qui, mettendo in gioco le nostre vite, dimostreremo che la giustizia trionfa sempre≫.
≪Giusto, ben detto≫.
≪La giustizia trionferà≫.
≪Mettiamocela tutta!≫.
≪Diamoci subito da fare, Ryuzaki!≫.
≪Francamente – pensava Yagami – appena l’ho visto ho dubitato che fosse davvero lui, ma ora non ho più dubbi. E’ proprio L≫.
≪Benissimo≫ disse L. ≪Per prima cosa vorrei parlare con voi uno alla volta, in modo da verificare che nessuno dei presenti sia Kira≫.
≪Ancora non si fida di noi≫ disse Aizawa, ma Yagami cercò di calmarlo e disse: ≪No, è giusto così. Se Kira ha potuto sottrarre fin dall’inizio informazioni al quartier generale, le probabilità che sia tra di noi sono molte≫.
≪Giusto – disse Matsuda – e in tal caso vorrebbe dire che è riuscito a vedere la faccia di Ryuzaki≫.
≪Intendeva questo per rischiare la vita≫ aggiunse Aizawa.
Intanto, L andò alla finestra per pensare. ≪Fin qui tutto bene. Se mi capitasse tra le mani un altro indizio decisivo, uno solo …≫.

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Capitolo 7
*** Tentazione ***


Il Teita Hotel non era mai stato così interessante.
≪Scusate se vi ho interrogati uno per uno ma era importante. Kira non è nessuno di voi≫ disse L.
Dopo il consueto sospiro di sollievo di tutti, Yagami chiese: ≪Scusa, Ryuzaki, ma come fai a esserne così sicuro?≫.
≪A dire il vero, avevo escogitato un trucchetto per capire se la persona che avevo di fronte era Kira ma con nessuno di voi è stato il caso di usarlo≫.
Squillò il telefono di Ryuzaki che subito rispose tenendo il telefono solo con pollice e indice, come se la sua mano fosse una molletta. ≪E pensare che a noi, invece, li ha fatti spegnere≫ pensò Matsuda.
≪Va bene. Sì, anch’io ho appena finito. Puoi entrare pure con la tua chiave≫. Poi, L chiuse il telefono e annunciò: ≪Sta arrivando Watari≫. Nella stanza tutti erano curiosi di conoscere anche il volto di Watari. Infatti, sia lui che L erano conosciuti al mondo per il loro nome d’arte, ma nessuno conosceva i loro veri nomi o li aveva mai visti in faccia.
Mentre stava per arrivare in camera tutti lo immaginavano. Sapevano che era un uomo alto e magro. Sarà giovane o vecchio? Come si vestirà?
Aprì la porta e disse: ≪ Signori, vi ringrazio della vostra collaborazione≫. Aveva il tipico aspetto da maggiordomo. I capelli bianchi tirati all’indietro, il bastone, l’atteggiamento e il suo modo di vestire facevano pensare che la coppia L – Watari fosse un po’ simile alla coppia Bruce Wayne – Alfred.
Ovviamente, le domande degli agenti si sprecavano.
≪Sarebbe lui Watari?≫.
≪Come mai non è vestito come al solito?≫.
≪Se mi fossi recato in questo albergo conciato in quel modo – rispose Watari – avrei rischiato di essere riconosciuto e avrei svelato a tutti dove si trova Ryuzaki≫.
≪Ah, si, giusto≫ disse Matsuda.
≪Inoltre – continuò Watari – aver mostrato il mio volto senza problemi è la prova del fatto che Ryuzaki si fida di voi≫.
≪Beh, in effetti questo è un vero onore≫ e Matsuda si lasciò andare in una risata.
≪Ryuzaki, ho portato ciò che mi avevi chiesto≫ disse Watari aprendo una valigetta.
≪Consegnali pure ai signori≫.
≪Subito≫.
Aprì la valigetta e disse: ≪Ecco i vostri nuovi distintivi≫.
≪Nuovi?≫. Cominciò la discussione tra gli agenti.
≪Sia il nome che il grado sono inventati≫.
≪Un falso distintivo?≫.
≪Per uccidere – li interruppe Ryuzaki – Kira ha bisogno di un volto e un nome. Dargli la caccia con un simile presupposto mi sembra una soluzione scontata≫.
≪Sì, certo, ma un poliziotto non può usare documenti falsi≫.
≪No, ma se Kira ha bisogno di sapere i nostri nomi per ucciderci, questi documenti sono assolutamente indispensabili per la nostra incolumità. Sarà meglio tenerli con noi≫.
≪Sì, anch’io la penso così≫.
≪Già≫.
≪Bene≫ disse L. ≪Fuori da qui, ogni volta che dovrete presentarvi, vi prego di usare questo distintivo falso≫.
≪D’accordo≫ dissero tutti in coro.
≪Ma fate molta attenzione a non mostrare questi distintivi all’interno della questura. Potrebbero creare problemi≫.
≪Sì, d’accordo≫.
Watari aprì un’altra valigetta e disse: ≪Inoltre, ci terrei che indossaste queste cinture≫.
≪Delle cinture?≫.
≪Nella fibbia – continuò Watari – è inserita una trasmittente, in modo che Ryuzaki possa seguire tutti i vostri movimenti. In più, premendo la fibbia per due volte, farete squillare il mio cellulare. Dopodichè sarò io stesso a richiamarvi da un numero sicuro. La mattina, come prima cosa, vi recherete in questura. Subito dopo, mi chiamerete per conoscere l’hotel e il numero della stanza in cui recarvi. Adoperatela anche nelle situazioni di emergenza≫.
Matsuda era entusiasta: ≪Che figo, sembriamo proprio una squadra speciale: “La super squadra anti-Kira”!≫.
≪Matsuda, devi smetterla di essere infantile≫ lo rimproverò Yagami. ≪Non è un gioco per bambini≫.
≪Signorsì≫ rispose con aria delusa.
≪Oh, a proposito, che ne è del vero quartier generale?≫ chiese L.
≪In questo momento non c’è nessuno≫.
≪Non va bene. Fate dei turni in modo che ci sia sempre qualcuno≫.
≪D’accordo≫ rispose Yagami. ≪Per oggi ci andrai tu, Aizawa≫.
≪Agli ordini. Da qui ci metterò un attimo, signore≫.

 

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Capitolo 8
*** Sguardo ***


Ad L era venuto in mente di analizzare attentamente gli ultimi spostamenti degli agenti dell’FBI, in modo da vedere se Kira li avesse intercettati. Quando L diceva “analizzare attentamente” intendeva analizzare ogni singolo frame di ogni singolo video di sorveglianza. Potevano volerci settimane di lavoro, ma riusciva a venire a capo di ogni caso.
≪Questa era l’ultima ripresa delle telecamere di sorveglianza che hanno inquadrato per caso gli agenti dell’FBI morti≫ disse Aizawa assonnato.
≪Mostratemi di nuovo tutte insieme soltanto le tre scene di Raye Penber: quella ai cancelli, quella in cui sale sul treno e quella della sua morte≫. L mangiava delle patatine.
≪Sì. Dunque, alle 15:11 Raye Penber è entrato dai cancelli di Shinjuku Ovest; alle 15:13 è salito sulla linea Yamanote. Anche se stava pedinando qualcuno, da questa immagine è difficile capire di chi si trattasse. Dopodichè, alle 16:42, Raye Penber è … Ah, grazie. Grazie mille, Watari ≫ disse Matsuda ricevendo un gelato al pistacchio dal maggiordomo. ≪Dicevo, alle 16:42 è morto sulla piattaforma della stazione di Tokyo≫. Watari dava il gelato a tutti gli agenti.
≪E’ molto strano, non vi pare?≫ intervenne L.
≪Eh?≫.
≪Che cosa c’è di strano, L?≫.
≪Hai notato qualcosa, per caso?≫.
≪Stando a quanto è stato appena detto – rispose L – anche se il giro della Yamanote dura soltanto un’ora, da quando Penber è salito e sceso dal vagone è passata un’ora e mezza. E poi c’è anche quella busta≫.
≪Quale busta?≫.
L prese in mano il telecomando e fece vedere ad Aizawa la busta nel video. ≪Sia ai cancelli, sia quando sale a bordo, aveva in mano una busta≫.
Aizawa era tremendamente sorpreso di non aver notato quel particolare oppure era sorpreso che L l’avesse notato: ≪E’ vero! Ce l’ha! Ma quando muore non ce l’ha più. Accidenti, non ti sfugge proprio nulla, Ryuzaki?≫.
≪Tra gli effetti personali di Penber non è stata registrata alcuna busta≫.
≪Allora significa che l’ha lasciata a bordo≫ affermò L compiaciuto. ≪E inoltre, stando a quest’ultima ripresa, ho come l’impressione che si stia sforzando per guardare nel treno≫.
≪Se anche fosse, ritieni che possa costituire un indizio?≫ gli chiese Yagami.
≪Può anche darsi che Penber stesse guardando Kira≫.
≪Ma perché mai Kira avrebbe … ≫.
≪Anch’io credo che Kira non si trovasse lì, visto che può determinare le morti a distanza. Ma potrebbe perfino aver deciso di rischiare, certo del fatto che avremmo seguito questo ragionamento≫.
Nelle riprese delle telecamere di sorveglianza Penber si era girato verso il treno, come se si sforzasse di guardare qualcosa. Ed L non vedeva l’ora di sapere cosa.
Si sentì squillare il telefono di Watari che rispose: ≪Sì. Sì, attenda un attimo, per favore≫. Poi si rivolse a L: ≪Ryuzaki, è Ukita dalla questura. Dice che c’è una telefonata con informazioni alquanto importanti≫.
≪Ah, allora dagli il numero del telefono 5 e digli che può tranquillamente passarmi l’informatore su quella linea. Matsuda, può accendere il cellulare, per favore? E la prego di farlo subito≫.
≪Ah, sì≫. Appena accese il cellulare, subito squillò e Ryuzaki glielo tolse dalle mani: ≪Pronto, qui parla Suzuki, il direttore del reparto segnalazioni. Dica pure. La fidanzata di Raye Penber? “Naomi Misora”≫. Cominciò a riflettere: ≪Ho già sentito questo nome≫. Watari gli mostrò una sua foto e L trasalì: ≪Lei? Lavorava al caso del serial killer di Los Angeles. Ora ricordo. Lavorava sotto le mie direttive e così adesso si trova in Giappone≫. Chiuse il cellulare. Disse ad alta voce: ≪Sembra che non si abbiano più sue notizie dal giorno successivo alla morte del fidanzato≫.
≪Chiunque cadrebbe in depressione per la morte del compagno. Non si sarà suicidata?≫ chiesero Matsuda e Aizawa.
L rispose: ≪Lo escludo. La Naomi Misora che conosco io era un ottimo agente dell’FBI dotata di grande determinazione. E’ più probabile che abbia pensato di catturare Kira. Stando insieme a Penber, forse, avrà captato qualche indizio. In tal caso è possibile che Kira l’abbia intercettata. Signori, da ora indagheremo solo su coloro che sono stati pedinati da Raye Penber dopo il suo arrivo in Giappone. L’oggetto delle indagini saranno due poliziotti e le loro famiglie≫.
≪E potresti dirci chi sarebbero queste persone?≫ chiese Yagami.
≪Il vice-direttore          Kitamura e famiglia e il sovrintendente Yagami e famiglia≫.
L’espressione del volto di Yagami era tanto scioccata quanto spaventata. Il solo pensiero che uno dei membri della sua normalissima famiglia potesse essere il più spietato serial killer mai vissuto lo faceva rabbrividire. E poi su chi potevano andare i suoi sospetti?
Mentre Yagami era sconvolto da quei pensieri L continuava: ≪Inoltre, ho intenzione di far installare nelle loro case microfoni e telecamere≫.
Come di consueto, si sprecavano le considerazioni di Matsuda e Aizawa.
≪Installare delle telecamere? Ma Ryuzaki … ≫.
≪Non possiamo spingerci a tanto. Se ci scoprissero, verremmo tutti licenziati per violazione della Privacy≫.
Ma Ryuzaki era pronto a rispondere: ≪Licenziati? Credevo foste decisi a rischiare la vita per queste indagini≫.
Ripresosi dallo shock, Yagami intervenne: ≪Ryuzaki, che probabilità ci sono che Kira sia uno di loro?≫.
≪Il 10%. Anzi, il 5%≫.
≪E noi dovremmo spingerci a tanto per il 5%?≫.
≪Certo – rispose di nuovo Yagami – finora le indagini non ci hanno condotto a un solo sospetto. Anche se si trattasse dell’1% dobbiamo indagare fino in fondo≫.
≪Ma capo … ≫.
≪Anch’io sono indignato che si sospetti della mia famiglia, ma va bene così. Piazza pure quelle telecamere. Però devi promettermi che non tralascerai alcun punto, nemmeno il bagno≫.
L era contento: ≪La ringrazio molto, è ciò che intendo fare≫.
≪Ma che sta dicendo , sovrintendente?≫.
≪Aizawa ha ragione, capo. Ma come fa? Non pensa a sua moglie e a sua figlia?≫.
Di colpo, Yagami rispose: ≪Credete che non ci abbia pensato? Ma se bisogna farlo, allora, che si faccia come si deve. Non voglio sentire lamentele≫.
≪Ci scusi≫.
≪Ma no, lascia stare. Scusatemi voi≫.
L si sedette sul divano e disse agli agenti: ≪Per una questione di rispetto ho deciso che saremo solo io e il signor Yagami ad occuparci dei suoi familiari. Watari, quanto ci vorrà per procurarsi le micro-spie e i monitor?≫.
≪Possiamo iniziare già da domani. Bisognerà solo scoprire gli orari nei quali le abitazioni saranno vuote≫.
Dopo una settimana, tutte le telecamere erano state piazzate. La prima persona che entrò a casa Yagami fu Light, il figlio del sovrintendente Soichiro e le sue prime parole furono: ≪Sono tornato≫ anche se sapeva che non c’era nessuno. Salì le scale ed entrò in camera sua. Aprì la porta e si sdraiò sul letto, come fa un qualsiasi ragazzo tornato stanco da scuola. Si alzò dal letto e rimise a posto un piccolo foglio che aveva messo nella fessura della porta, in modo da vedere se qualcuno fosse entrato in camera sua. Per fortuna, chi aveva messo le telecamere, si era accorto di quel foglio. Stupito e spaventato, Soichiro Yagami commentava in diretta: ≪No, non ci posso credere. Perché sta facendo una cosa del genere? Avrà forse qualcosa da nascondere in camera sua?≫.
≪In fondo – rispose L – è soltanto un ragazzo. Non c’è assolutamente niente di cui stupirsi. Anch’io lo facevo senza un motivo preciso. Senta, avete mai discusso delle indagini?≫.
≪Non dire assurdità. Non ho mai rivelato alcuna informazione riservata. Inoltre, ultimamente rincaso di rado e, se lo faccio, sono così stanco che vado a dormire≫.
≪Certo, capisco≫.
Dopo essere uscito, Light rientrò a casa e cominciò a sfogliare delle riviste erotiche.
≪Ma come? Un ragazzo così diligente che compra quelle riviste?≫ si chiese di nuovo il sovrintendente.
E subito seguiva la risposta di L: ≪E’ normale per un ragazzo della sua età. Tuttavia ho come l’impressione che sia una messinscena per farci credere che tiene sotto controllo la porta della sua stanza soltanto perché nasconde riviste di quel tipo≫.
≪Ma non vorrai forse dire che veramente stai sospettando di mio figlio?≫.
≪Certo che sì. Altrimenti perché avrei piazzato delle telecamere in casa sua e in quella del vice-direttore≫.
≪Light, la cena è prontaaaa≫ disse Sayu, la figlia di Soichiro.
La famiglia Yagami guardava una telenovela con protagonista l’attore Hideki Ryuga, di cui Sayu era pazza. “Magari ce ne fosse solo uno così nella mia classe” diceva. Intanto, L parlava al telefono: ≪Aizawa, ascolta. Anche in casa Kitamura guardano la TV?≫.
≪Sì. A parte il vice-direttore, adesso sono tutti seduti a tavola. Guardano il canale 4≫.
≪L chiuse il telefono e disse: ≪Watari, di’ a tutte le emittenti di mandare in sovrimpressione la notizia≫.
≪Ricevuto≫.
La notizia era “per contrastare Kira, l’Interpol ha deciso d’inviare in Giappone 1500 detective provenienti da tutti i paesi del g8”. Subito il sovrintendente e L sentirono la voce di Sayu: ≪Cosa? 1500 agenti? Mamma mia!≫.
Light le rispose: ≪Quelli dell’Interpol sono un branco d’idioti. Che senso ha fare un annuncio del genere? Se li inviano dovrebbero farlo in incognito, per lasciarli investigare in tranquillità. Si è visto che fine hanno fatto gli agenti dell’FBI che indagavano di nascosto. Così faranno ripetere la stessa tragedia. E poi è una notizia talmente esagerata che non può essere vera. Sarà una falsa per mettere Kira alle strette. E se me ne sono accorto io, figurati se non se ne accorge Kira≫.
Sul volto di L c’era un accennato sorrisetto. ≪E’ molto sveglio, suo figlio≫.
≪Ah, beh, direi di sì≫.
Light Yagami prese delle patatine e andò a studiare in camera sua.
≪Dopo cena, suo figlio non ha smesso di studiare un secondo – disse L – non ha mai acceso TV e computer≫.
≪Beh, mancano meno di dieci giorni agli esami d’ammissione≫.
Light Yagami, dopo cena, non aveva fatto altro che studiare, prendere patatine e mangiarsele.
Watari si avvicinò al sovrintendente e L e chiamò quest’ultimo.
≪Cosa c’è, Watari?≫.
≪Poco fa, sono morte per arresto cardiaco due persone apparse per la prima volta in TV durante i notiziari delle 21: un impiegato di banca sospettato di appropriazione indebita e uno scippatore.
Yagami era quasi euforico: ≪E’ opera di Kira!≫.
≪Sua moglie e sua figlia stavano guardando una fiction a quell’ora. Una volta terminata, hanno spento la TV e sono andate a dormire senza più riaccenderla, mentre Light ha studiato ininterrottamente dalle 19:30 fino a ora, le 23. Per uccidere, Kira deve conoscere il volto e il nome della vittima, quindi, chiunque non abbia visto quel notiziario non può essere Kira, forse≫.
≪Questo vuol dire che la mia famiglia non è più sospettata?≫.
≪Oggi, Kira ha ucciso due persone pochi secondi dopo che i loro volti sono stati diffusi dal notiziario. Oggi abbiamo piazzato le telecamere in casa Yagami, ma già sembra cadere ogni sospetto≫.
Ancora una volta, Yagami aveva sul volto quell’espressione di terrore misto a stupore, mentre L era incuriosito e sentiva di essersi avvicinato a Kira.

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