Light il Dio sopravvissuto

di Minto Aizawa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nel regno degli Shinigami ***
Capitolo 2: *** Il quaderno ***
Capitolo 3: *** Il ritorno ***
Capitolo 4: *** Il nuovo Kira ***
Capitolo 5: *** La scelta giusta ***
Capitolo 6: *** Il piano A, B, C parte 1 ***
Capitolo 7: *** Il piano A, B, C parte 2 ***
Capitolo 8: *** L'inizio di una nuova vita/il litigio ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 L'abbraccio ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 Lo Shinigami Light ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11: La confessione ***



Capitolo 1
*** Nel regno degli Shinigami ***


Dal mondo degli Shinigami Light osservava gli esseri umani.
 
Sono passati due mesi da quando sono morto da umano e rinato come Shinigami.  Ho sempre voluto essere un Dio della morte, ma non in questo senso. Volevo essere un Dio umano, visibile, bello e attraente, non volevo essere un mostro invisibile destinato a un’esistenza misera. Volevo essere famoso, ma in queste condizioni non mi era concesso.
Le persone da tempo si sono dimenticate di me e sembravano anche essere felici perché non c’era più quel casino e quella lotta eterna tra la polizia e Kira. È possibile che io due mesi fa sia stato ancora Kira, un Dio umano quasi invincibile? È possibile che un bimbo come Near mi abbia sconfitto? È possibile che ora lui sia ancora vivo?
- Ryuk! 
- Sì Raito? Che c’è? 
Gli lanciai una mela marcia. 
- So che la preferiresti più succosa... ma arriviamo al dunque. Devo trovare qualcuno che possa vendicarmi e uccidere Near umiliandolo agli occhi di tutto il mondo.
Ryuk scoppiò in una risata chiassosa. 
- Scusa amico, ma non te ne sei accorto che tutti ormai se ne fregano di te? Non c’è più Kira, e anche se ci sarà uno nuovo, cosa impossibile, non sarà più così interessante...
Serrai i pugni e iniziai a urlargli addosso. 
- Pensi che io non lo sappia?! Pensi che dopo quello che ho fatto per il mondo sacrificando la mia vita per un ideale  venendo ricordato ora come un semplice assassino, io non faccia niente per ricattarmi?! Farò di tutto per trovare un mio successore degno di questo nome e tornerò sulla terra, anche se in queste sembianze!
- E perché non lo fai semplicemente dall’alto? – chiese Ryuk con un tono dispregiativo.
Ora scoppiai a ridere io.
- Lo sai benissimo, l’hai detto tu, Ryuk, non sarebbe interessante...

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Capitolo 2
*** Il quaderno ***


(Gabriella) 
Aprii gli occhi. Erano le 21:00. Ho dormito così tanto? Mi avvicinai alla finestra. Due mesi fa volevo buttarmi da essa dopo aver saputo che il Dio della giustizia è morto. L’ho scoperto di notte e d’ora in poi dormo di giorno appena tornata da scuola e poi tutta la notte penso a lui, come simbolo della mia eterna devozione nei suoi confronti. Oh Kira! Il mondo grazie a te stava diventando un posto migliore, ora di nuovo tutto sta andando a puttane.. 
Quanto vorrei vendicarti, uccidere i tuoi traditori, i criminali, uccidere N.
Adesso iniziano le manifestazioni. Gli assassini, I ladri, gli stupratori, i pedofili e altra gentaglia fanno di tutto e di più per deridere Kira. Se solo potessi fare qualcosa! Possono succedere varie cose, ma la gente per un paio di monetine date dallo stato si dimentica di te. Idioti. Devono morire. I miei compagni si sono allontanati da me, mi danno della pazza fanatica di Kira, la gente dice che sono strana, mi sparlano dietro. Anche i miei genitori non sono meglio: mi portano dallo psichiatra da anni, e adesso quando piango, sanno il perché e mi picchiano. Sono piena di lividi ma non importa. Kira è morto per la giustizia, a me qualche dolore non farà di certo niente. Ne vado fiera dei miei ideali! Cosa possono capire i miei? Sono degli esseri deboli, marionette dello stato. 
- Ormai l’unica cosa che voglio e il...-
Iniziai la frase ad alta voce, ma qualcosa mi interruppe: UN QUADERNO STAVA CADENDO DAL CIELO.

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Capitolo 3
*** Il ritorno ***


Ciao, prima di passare a scrivere il terzo capitolo, voglio scusarmi per aver fatto sto casino con la pubblicazione... prima ho pubblicato una storia, ma l’ho eliminata perché non mi convinceva, poi quando ho creato l’altra, sempre dallo stesso titolo, ho cliccato più volte sul tasto e i capitoli si sono moltiplicati per sei tipo e dovevo eliminarli tutti.. scusate ancora, ora è tutto apposto 
 
Ryuk mi fissò. 
- Sei sicuro che sia la persona giusta?
Mi aspettavo questa domanda. 
- Sì, è una ragazza, lo so, ma ha quel qualcosa che la rende perfetta per questo compito. Non può essere una sottomessa come gli altri miei servi. 
Se devo fare da Shinigami, preferisco passare il mio tempo con una persona che ritengo superiore agli altri. Lei per me lo è, nessuno è mai stato così leale con me quando non mi conosceva nemmeno. Voglio porre fine alle sue sofferenze, di cui la causa sono io. 
L’ho osservata per un po’ e sono sicuro della mia scelta.
Sorrisi in modo malefico.
- Allora Ryuk, vieni con me o rimani?
- Per adesso rimango, ma ogni tanto verrò per mangiarmi delle mele..
Mi feci scappare una risata. 
- Non sei proprio cambiato eh?
Scesi sulla terra. Toccai i fiori, l’erba,  l’albero di quel bel giardino in cui mi trovavo. Questo posto mi fece sentire vivo, sono a casa! Kira non è morto! Near, questo piano funzionerà stavolta!
Feci qualche passo, chissà come reagirà la ragazza.. si spaventerà? Nah.
Ed eccola, è lei! Sta raccogliendo qualcosa da terra! Adesso mi nascondo,  voglio vedere la sua reazione. Mi sentivo eccitato come un bambino che gioca a fare la spia, e questo sentimento di leggerezza non mi infastidiva affatto.
Passarono circa dieci secondi e sentii un urlo spaventoso.
Non era un urlo di terrore, ma era un urlo di una felicità folle, un urlo psicopatico che mi era tanto famigliare. Era il mio urlo, la mia risata. Ora posso uscire fuori, ormai lei sa cos’ha in mano.
 

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Capitolo 4
*** Il nuovo Kira ***


Il nuovo Kira
Scesi di corsa dalle scale, quel quaderno è caduto dal cielo! Non abito in un condominio quindi è impossibile che qualcuno lo abbia semplicemente buttato dalla finestra o dal balcone. 
Arrivai in giardino e nel buio cercai il diario nero. Eccolo! Lo presi e passarono dieci secondi circa prima che capii cosa fosse. „Death Note” con le istruzioni su come uccidere le persone scrivendo semplicemente il loro nome.
Era folle, ma non volevo non crederci perché questo diario mi fece pensare subito al Dio. Mi misi a urlare di gioia e a ridere come una pazza psicopatica, ero felice, ma dovevo avere comunque una prova. Corsi in camera e presi una penna qualsiasi, ma mi fermai. Che nome scrivo per scoprirlo ora? Mica aspetto fino a domani per saperlo! 
- Come capire ora se sei vero? Se tu lo fossi, allora potrei portare a compimento la mia vendetta! 
Mentre parlavo al quaderno, sentii una voce proveniente da dietro di me.
- Vendicare Kira? È un’arma perfetta allora, visto che è come quella che apparteneva a lui.
Mi girai. Avevo davanti a me il Dio della morte, lo shinigami. Era veramente terrificante e brutto. Ma io non avevo paura, il suo sguardo che dovrebbe spaventarmi mi affascinò. 
- Oh Dio Kira, le mie mani deboli e impure toccano un oggetto divino! – dissi guardando il cielo e in seguito mi rivolsi allo Shinigami - Dio della morte che sei qui davanti a me, come mai mi è stato concesso questo onore? Sono degna di usare l’oggetto dello stesso tipo che usava Kira? - che impressione gli ho fatto?
Il Dio mostruoso mi fissò un attimo.
- Sei stata scelta. Non te l’ho dato a caso, per gioco. Avevi un sogno, un sogno grande. Se Kira fosse tra noi, sarebbe fiero della sua seguace più fedele e l’avrebbe premiata. Ora lo faccio io al posto suo per porre fine alle tue sofferenze. In cambio DEVI continuare ciò che faceva lui, come un vero successore. 
- Puoi contare su di me. Dedicherò la mia vita a questa missione!  
Sono le uniche parole che mi sono uscite dalla bocca. Mi scendevano le lacrime di gioia, volevo inchinarmi e venerare il Dio, ma ora se voglio prendere questo compito devo essere fiera e andare a testa alta. Lo guardai maliziosamente negli occhi e aggiunsi – sono pronta -

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Capitolo 5
*** La scelta giusta ***


La scelta giusta
Rimmarremmo a fissarci per qualche minuto senza dire una parola.
Ho iniziato a dubitare della mia scelta.
No Light,  aspetta, non è il massimo, ma ti servirà. Ovviamente non le dirò di essere Kira, perché ciò potrebbe distrarla dal suo compito, impazzirebbe dalla gioia.. poi voglio conoscerla in un modo diverso, non essendo Kira. Vediamo cosa ne uscirà da questa creatura.. se non mi andrà bene la uccido. La ragazza però interruppe i miei pensieri. 
- Ehm scusa si può sapere come ti chiami?
Drasticamente cambiò tono per farmi capire quanto è sicura di sé. 
- Sono uno Shinigami senza nome. – le dissi.
Non mi rispose.
- Tu invece sei Gabriella, giusto?
- Sì. 
Nel buio si vedevano solo i suoi occhi verdi che brillavano come delle stelle. Se avevo qualche dubbio su di lei, mi bastava guardare il riflesso malefico del suo sguardo per cambiare idea. È un’ essere „buono” , ma con una bella porzione di cattiveria dentro di sé. 
Vediamo se sei intelligente quanto sei bella.. 
- Vieni a casa mia, ne sarò onorata.
- Certo, non me lo devi neanche chiedere... sono uno Shinigami e non posso abbandonare il nuovo possessore del quaderno. Rassegnati, non solo oggi, ma fino alla fine ti seguirò.  – pensavo che si sarebbe spaventata dall’idea e invece no, disse solamente quasi come se lo dicesse a se stessa che spera di non essere accompagnata pure in bagno.
Ignorai la „battuta” e mi avviai verso il portone. Sembrava essere abituata al buio, perché si muoveva con agilità anche se non si vedeva praticamente niente. Dopo qualche secondo fummo in camera sua e lei accese la luce e senza far rumore chiuse la porta. Mi guardai intorno e rimasi scioccato. Non era una tipica cameretta giovanile:
Erano appiccicati dappertutto (non solo sulle pareti nere, ma anche sui mobili) poster, non con facce di cantanti, ma con volti di criminali con su scritto „Wanted”, tutti bucati da freccette. In mezzo c’era il letto tutto color rosso sangue, ad eccezione di due cuscinetti a forma di gatto nero. Sopra il letto, sulla parete c’erano due *Sai (cioè due „spade”se si può dire così) che formavano una X. La libreria era piena di gialli e di libri d’orrore. La scrivania sarebbe più o meno normale se non fosse per il vaso pieno di rose nere, che non credo ce l’abbia li di solito la gente in casa un vaso con fiori del genere, anche se sono gli unici fiori che mi sono piaciuti fin’ora. La sedia sembrava un trono da strega, ma non era niente in confronto alla poltrona vera e propria, che sembrava pure essere ornata da pietre preziose. Non riuscii a fissare i particolari, perché mi interruppe. 
- Vedo eh.. che ti piace la mia camera.. ACCOMODATI.
L’ultima parola la disse con un tono più ostile e minaccioso, o forse mi sembrava? 
Le raccontai la storia di Light Yagami, dei suoi nemici, dei suoi ideali, della sua intelligenza, ma anche del modo in cui ha perso ed è „morto”. 
Gabriella era un misto di orgoglio, gioia e rabbia in questo momento. Volevo ampliare il suo odio verso Near e i miei nemici, anzi verso i NOSTRI nemici, per facilitarne il venire dell’istinto omicida.
All’inizio pensavo che fosse una depressa, avente zero speranze nel futuro, ma scoprii che raccoglieva e metteva nelle cartellette fogli con nomi e foto di assassini, ladri e non solo: c’erano dei politici che si sono messi contro di me qualche tempo fa, agenti, poliziotti e in poche parole tutte le persone ingombranti che erano da eliminare. 
- Come mai li collezioni?
-  Era per vedere quanti nomi raccolgo, cioè quanto si alza il numero delle persone da giustiziare da quando è morto Kira. Sono stata veramente fortunata! Ora mi servirà anche per motivi pratici!
Mi guardò con aria di sfida e si mise a ridere come un’assatanata. Era la migliore scelta che abbia mai potuto fare, mi dissi. 

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Capitolo 6
*** Il piano A, B, C parte 1 ***


Il piano A, B, C.
(Gabriella)
Erano le 23:32. Stavo guardando la cartelletta con tutti i nomi con la A di gente da eliminare. La situazione era stranissima, sentivo una leggerezza immensa al cuore, mi sentivo forte e potente, ero felice. Lo Shinigami senza nome mi osservava attentamente. Scoppiai in una risata chiassosa e dovetti azzittirmi per non svegliare i miei. 
- Che c’è di tanto divertente? – chiese insospettito il Dio.
Gli lanciai un’occhiataccia.
- Farò in modo che si caghino sotto dalla paura – feci scappare una risata acuta – li ucciderò in ordine alfabetico, così aspettare il proprio turno sarà una vera e propria tortura! 
- Possono trovare la tua lista, ti scopriranno subito! – mi rimproverò. 
- Sciocco, dopo aver finito le brucerò e se si parla di tempo, moriranno giorno e notte, non farò una pausa! Tutto sarà programmato alla perfezione, lo schema sarà così preciso che loro capiranno subito che non sono coincidenze. Poi vedrai il mio comportamento! Diventerò felice e tutta bella pimpante! – risi di nuovo – farò capire a tutti da che parte sono e che sono pronta ad aiutare Kira. Non si può smascherare così semplicemente una persona così sincera! – lo guardai con aria di sfida e gli sussurrai – non si insospettirano. Ormai mi conoscono. – lo osservai un attimo e gli sorrisi. Mi sorrise anche lui. 

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Capitolo 7
*** Il piano A, B, C parte 2 ***


Non c’è che dire, la ragazza è intelligente. 
Però mi chiedo se riesca a trovare un modo per uccidere Near dal vivo.
- Per quanto riguarda quel bamboccio, cosa hai intenzione di fare?
- Ci ho pensato già prima, ma avevo solo un piano, cioè il piano „A”. Con te ho già il „B” e il „C”.
- Cioè? 
- Piano A:  Ho un grande talento musicale, ho tutti i contatti per andare in TV anche oggi. Questa è una grande opportunità visto che in questo modo potrò andare negli Stati Uniti. Avrò un alibi: essendo una cantante sarò al concerto, al talent show o quel che sia e lo ucciderò facendo credere agli altri di non centrare niente, perché teoricamente dovrei essere occupata.
Non sapevo che fosse così determinata, ma al piano mancava qualcosa.
- Scusa, non si diventa famosi in un giorno e poi come arriverai da Near quando ti troverai in America, facendo credere agli altri di trovarti completamente in un altro posto? 
Gabriella ridacchiò. 
- Pensi che io non ci abbia pensato?
Prese un foglietto che era nascosto in un’agenda: c’era su scritto l’invito per esibirsi al concerto a New York insieme a una famosa cantante americana.
- Sarà tra 21 giorni. Quando facevo parte del coro due anni fa conobbi una ballerina che il mese scorso mi „pubblicizzò” a questa cantante che le è molto amica. Fino ad oggi non volevo andarci, ma ora ho cambiato idea.
La ballerina è una fan di Kira, perciò durante il concerto, nel momento del ballo potremmo scambiarci. Visto che nessuno mi conosce non sarà un problema. Arriverò da lui travestita e gli dirò che ho scoperto una cosa sul nuovo Kira. Nel momento giusto gli farò vedere la mia faccia e lo torturerò. Porrò fine alla sua vita solo quando sarà lui a implorarmelo. – sorrise e nel suo sguardo notai un luccichio di follia.
- Tu sei pazza! Per questo mi piaci. Sai che sarà una cosa pericolosa e assai difficile? – arrossì lievemente e abbassò lo sguardo un attimo – Certo che lo so! Per questo mi sto preparando! – sbuffò. 
- E quale sarebbe il piano „B” e „C”? –
- Ci sto pensando.. Saranno delle vie d’uscita quando qualcosa non dovrebbe funzionare. So che mi servirai tu.
- Dai ci pensiamo domani. D’ora in poi inizia a dormire normalmente. Di giorno devi essere sveglia e non mezza morta.
- Se proprio devo.. okay.
Il suo tono di voce mi irritò, ma lei ignorò il mio sguardo. Se solo sapessi con chi stai parlando! 
 
Andò in bagno e si mise la camicia da notte, era così bella che ebbi una sensazione strana che non riuscivo manco a spiegare. Che brutto essere uno Shinigami... si sentiva a disagio, lo sapevo.
Mi girai e la vidi già sotto le coperte che non le coprivano la profonda scollatura. Stava guardando il Death Note, ma dopo un minuto lo nascose sotto il letto.
- Ehm... puoi spegnere la luce?
- Non sono il tuo servo, lo sai vero?
- Sì, certo che lo so! Non mi sarebbe mai venuta una cosa simile in mente!
Va be la spengo io...
- No. Resta lì dove sei.
Dopo aver spento la luce mi sedetti e la guardai sprofondare nel sonno, aspettando il mattino. Buonanotte Gabriella. Dormi bene Near... finché puoi. Scoppiai a ridere e guardai fuori dalla finestra. Tra poco ti raggiungerò!
 
 

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Capitolo 8
*** L'inizio di una nuova vita/il litigio ***


Non parlavo con Gabriella tutto il giorno. La situazione mi faceva sentire a disagio, mi sentivo dannatamente solo... non avevo il padre, la madre, la sorella. Ma se un giorno andassi a guardare mamma di nascosto per vedere come vive? Ho perso tutto e tutti per colpa del Death Note, per colpa della mia follia, che mi portò a sacrificare la mia vita per della gente ingrata. Ora ho iniziato a capire un po’ di cose:  inizio a sentirmi confuso. Gabriella mi sta cambiando. 
- Ehm sai... – iniziò a parlare, ma si fermò e abbassò lo sguardo. 
- Io... scusa. Ho esagerato. – dissi.
- No, io devo chiedere scusa. Se non sono abbastanza giuro che proverò a migliorare, mi sto impegnando al massimo! - iniziò a piangere.
- Non ho amato mai nessuno come ho amato Kira che non ho nemmeno conosciuto. – si asciugò le lacrime. 
Ero ancora più confuso. Mi amava. Quanta altra gente mi amava un tempo? Mi avvicinai e lei mi abbracciò. 
Ricambiai l’abbraccio e la cosa mi sorprese: era un abbraccio sincero che mi fece venire la voglia di rimanere così con lei all’infinito.
- Certo che sei proprio strana! Stai abbracciando un Dio della morte e non hai nemmeno paura! – prima di dire qualcosa ridacchiò – Sai che domani vado alle prove di canto? Tra 20 giorni sarò negli Stati Uniti e lo ucciderò.  –
- E io ho per te una sorpresa. Ti porto da una parte. Stasera.
P.S. NON SO COSA SUCCEDE, MA AL POSTO DI DUE CAPITOLI, IL 9 E IL 10, C’È SCRITTO SUL GESTISCI STORIE 10 E 10. „LO SHINIGAMI LIGHT È IL 10” QUINDI NON SBAGLIATE.

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 L'abbraccio ***


Non parlavo con Gabriella tutto il giorno. La situazione mi faceva sentire a disagio, mi sentivo dannatamente solo... non avevo il padre, la madre, la sorella. Ma se un giorno andassi a guardare mamma di nascosto per vedere come vive? Ho perso tutto e tutti per colpa del Death Note, per colpa della mia follia, che mi portò a sacrificare la mia vita per della gente ingrata. Ora ho iniziato a capire un po’ di cose:  inizio a sentirmi confuso. Gabriella mi sta cambiando. 
- Ehm sai... – iniziò a parlare, ma si fermò e abbassò lo sguardo. 
- Io... scusa. Ho esagerato. – dissi.
- No, io devo chiedere scusa. Se non sono abbastanza giuro che proverò a migliorare, mi sto impegnando al massimo! - iniziò a piangere.
- Non ho amato mai nessuno come ho amato Kira che non ho nemmeno conosciuto. – si asciugò le lacrime. 
Ero ancora più confuso. Mi amava. Quanta altra gente mi amava un tempo? Mi avvicinai e lei mi abbracciò. 
Ricambiai l’abbraccio e la cosa mi sorprese: era un abbraccio sincero che mi fece venire la voglia di rimanere così con lei all’infinito.
- Certo che sei proprio strana! Stai abbracciando un Dio della morte e non hai nemmeno paura! – prima di dire qualcosa ridacchiò – Sai che domani vado alle prove di canto? Tra 20 giorni sarò negli Stati Uniti e lo ucciderò.  –
- E io ho per te una sorpresa. Ti porto da una parte. Stasera.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 Lo Shinigami Light ***


Lo Shinigami Light.
Lo Shinigami  che iniziai a chiamare, senza il suo entusiasmo, Shine, mi diede il cenno per uscire.
- Madre... io esco! – le urlai. 
Uscì dalla cucina. Era una donna tanto bella quanto severa. Mi percorse un brivido sulla schiena al vedere il suo sguardo fulminante.
- Scusa e dove vai?
- Da un amico. Tranquilla non è come pensi. Ha una mia fotocopia che mi serve molto. Tornerò fra poco.
- Ma lo spray al peperoncino? 
- Ma se c’è Kira, cosa può succedere? Fa fuori tutti i criminali.
Lanciai un’occhiata divertita alla madre.
Quella rincoglionita si incazzò al sentire quel che ho detto e mi tirò uno schiaffo, facendomi pure cadere per terra.
- Ma come ti permetti, lurido verme che non sei altro! Mi fai schifo! Se ti becco a parlare ancora di quell’assassino ti butto fuori di casa! 
Adesso vattene e stanotte non tornare!
- Perfetto. Fottiti.
Mi misi a correre per la paura di beccarmi un altro schiaffo.
- Non ti capisco, ammazzi persone giorno e notte e poi ti fai picchiare da tua madre.
- Stai zitto, SHINE.
- Quante volte ti devo dire di non chiamarmi così?!
Perfetto. Mò si incazza pure lui.
- Non ti chiamerò così solo quando mi dirai come ti chiami veramente. 
- Ti ho già detto, non ho un nome.
- Se okay e io sono una ballerina allora!
- Perché no? – iniziò a ridere.
- Ma smettila va! –
Mi sorprese il mio comportamento. Nonostante tutto era uno Shinigami e io ho preso così tanta confidenza con lui che mi sono pure messa a trattare male il Dio della morte.
- Non ti voglio dire niente, ma stai andando nella direzione sbagliata. 
- Guarda che lì c’è solo il cimitero. Nient’altro.
- Appunto. 
Mi fermai.
- Vuoi dirmi che vuoi portarmi al cimitero che si è di là, ma bisogna camminare qualche chilometro in mezzo ai campi per arrivarci?
- Proprio  così. 
- Che palle. Beh potevo aspettarmelo... Un Dio della morte dove potrebbe portarmi?
- Di certo non al luna park.
- Scusa, ma come fai a sapere cos’è un luna park?
- Dai non fare storie e andiamo!
- Eh ma calmati, abbiamo tutta la notte.
Andammo senza parlare. Dopo due chilometri gli volevo dire qualcosa, ma non sapevo che dirgli.
All’improvviso una macchina passò alla velocità di 180 almeno, a pochi centimetri da me.
Balzai all’indietro terrorizzata. Poteva ammazzarmi.
- Tranquilla, va tutto bene. – arrossii dalla vergogna e presi la mano (che in realtà era solo fatta da ossa ) di Shine.. anzi no, del Dio... infondo è sempre il mio Dio che si prende cura di me... ma la lasciai subito. Non userò più quel nome cretino. 
Il resto della camminata l’abbiamo fatta in imbarazzo causato dal mio gesto particolare. 
Arrivati al cimitero mi portò davanti a una lapide. Nessuno ci portava fiori o candele...
Dovevo pulirlo dalla polvere per leggere il nome:
Light Yagami, anni 23.
Trattenni il respiro. Non sarà mica... Oh, Dio della morte! Cos’hai in mente?! 
- Dimmi qui...
Gli occhi dello Shinigami diventarono più rossi che mai.
- Qui giace Kira. Sti bastardi non hanno messo nemmeno la sua foto!
Stavo per svenire, non può essere! Quello che provavo era indescrivibile. 
Caddi davanti alla lapide e mi misi a pregare. Non riuscivo a distinguere il sogno dalla realtà. Non riuscivo a piangere. Non capivo. Mi dimenticai di tutto. Ora era importante solo lui. Passò mezz’ora, un’ora o due?
Non volevo lasciare mai più questo posto.
Ad un certo punto lo Shinigami mi interruppe.
- Sai..
- Ti sembra il momento di parlare?! – gli urlai. 
- Sì è mi devi ascoltare. È molto importante che tu lo sappia. 
- Perché c’è qualcosa di più importante di lui?!
- Sì.
Non aspettai nemmeno un secondo. Gli tirai un pugno, facendomi molto male. Come osa? Come osa dire  che c’è qualcosa di più importante?!
Anche lui non aspettò. 
Mi prese forte il braccio e mi spinse sulla lapide.
Mi tratteneva sopra di essa. Avevo paura. 
- Il fatto è che Kira non giace qui. Il corpo di Kira non c’è, se non sotto un altro aspetto. Perché Kira sono IO!

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Capitolo 11
*** Capitolo 11: La confessione ***


Conoscendo il vero Light 
(Gabriella)
- [...] perché Kira, sono IO! – mi ci volle qualche secondo per riuscire a capire il significato della frase che mi ha detto.
Mi tratteneva ancora con forza sulla lapide, così mi lasciai andare e caddi sulla fredda pietra. In quel preciso momento lui mi lasciò. Sbattei la testa contro la lapide e rimasi immobile a fissare il vuoto anche se sembrava che stessi guardando in basso. „ Kira sono io”, no non è possibile, non può essere vero! E se fosse? Infondo non sapevo niente di lui che in più fanaticamente voleva vendicare Kira, cosa strana, perché a un Dio della morte cosa gliene può fregare di un essere umano morto?
Ero terrorizzata al solo ricordo di come lo trattavo : ci litigavo, non gli portavo il pieno rispetto che si meritava  e qualche minuto fa gli ho tirato un pugno! E ora ho scoperto che lui è Kira. È vivo, dovrei fare salti di gioia, ma qualcosa mi teneva ferma. Come faccio a cambiare comportamento nei suoi confronti? Come faccio a venerare un AMICO? Mi alzai pian piano, con la mano sanguinante per il pugno tirato a un teschio, perché lui era praticamente uno scheletro... che stupida che sono!
- Allora è così – mi sforzai ad assumere un tono di voce più freddo possibile, ma essa tremava, come tremavo io – allora tu sei Kira, finalmente ho scoperto il tuo nome... cosa, cosa pensi? – alzai la testa e fissa i suoi occhi rossi – PENSAVI CHE IO MI FOSSI BUTTATA PER TERRA? A BACIARTI I PIEDI?! SARAI KIRA, MA NON QUELLO CHE MI ASPETTAVO! PERCHÉ IO NON MI ASPETTAVO UN BUGIARDO! IO.... IO NON... NON AMAVO UN BUGIARDO! – colarono le prime lacrime dai miei occhi - PERCHÉ NON ME L’HAI DETTO?! ERA SOLO UN GIOCO? ERO SOLO UNA PEDINA NELLE TUE MANI PER FARTI TORNARE AL POTERE E PER POI VENIRE UCCISA SENZA NEMMENO UN GRAZIE! – urlai con ancora più forza – POI TU NON HAI BISOGNO DI ME! SE SEI VIVO, PERCHÉ NON LO FAI TU?! PERCHÉ? PERCHÉ?! – mi presi per i capelli come se volessi strapparli, ma lui mi prese la mano sanguinante e disse con calma – E tu caccia via sta mano che i tuoi bei capelli si sporcheranno – sorrise con disprezzo. Mi faceva paura e ciò mi faceva sentire umiliata – Sei solo una ragazzina. Mi hai deluso. Mi sembravi interessante, ma quando hai scoperto la verità, hai tirato fuori ciò che sempre nascondevi, la tua infantilità. – I suoi occhi rossi mi terrorizzavano. È cambiato, non è lo Shinigami che conoscevo ancora 20 minuti fa. Quindi questo è Kira? 
- Semmai potevo deludermi io – dissi con calma sorridendo. Ho deciso di copiare le sue mosse. – TU sei infantile. Tu vuoi che tutti ti adorino, che tutti siano tuoi schiavi e quando ti viene il broncio sei pronto a uccidere tutti coloro che ti danno fastidio. Quando qualcosa non ti va bene ti incazzi e non accetti la sconfitta. Io non smetto di essere fedele a te e ai tuoi ideali, ma non posso trattarti diversamente. Ormai ti ho conosciuto da un altro lato.
- Infatti è quello che volevo – Lo Shinigami Kira non mi guardava più con disprezzo, aveva un’aria strana – Mi sorprendi sempre. È vero, mi aspettavo un altro comportamento, ma mi sa che devo ritirare quello che ho detto. Sai, ci conosciamo davvero da poco, ma in un giorno hai conosciuto un lato nascosto di me, che non conoscevo manco io. Nonostante le mie sembianze, con te mi sentivo più umano che mai. Sei la persona a cui ho affidato tutto, perché io CREDEVO in te. Nonostante io non abbia molti motivi io in te ci credo ancora. Non volevo mentirti, ma volevo sapere come verrei trattato se fossi conosciuto come un essere qualsiasi.
Da sei anni vengo trattato in un modo diverso. Ho perso la mia libertà in poche parole. Con te riesco a percepire la pace – Kira si inginocchiò davanti a me e iniziò a baciarmi le mie mani ferite. Non riuscivo a crederci, ogni due secondi il suo comportamento nei miei confronti cambia.
- Ma cosa fai?! Io non sono degna... – volevo togliere via le mani, ma il Dio della morte le tratteneva. Provavo una sensazione strana quando le mie mani erano in contatto con il teschio freddo dello Shinigami Kira. 
- Fidati di me, e ti farò diventare una Dea – guardai in basso tutta rossa in faccia. Mi sono innamorata di un mostro. 
- Va bene, ma ora alzati, ricordati che il vero Dio sei tu. – il Dio si alzò e mi fissò negli occhi.
- No. Tra un po’ ucciderai Near e io ti darò la metà dei miei poteri. Non sarò più uno Shinigami, perché tornerò ad avere le sembianze di un essere umano, ma sarò comunque per metà immortale. Tu avrai allora i miei stessi poteri e diventeremo dei veri capi di questo mondo. Ma prima dimmi: nonostante tutto, tu ami Light Yagami?
- Sì Light.

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