Amore proibito!

di _Ely_BM
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Personal trainar. ***
Capitolo 2: *** Sei molto bella. ***
Capitolo 3: *** Siete pazzi l'uno per l'altro. ***
Capitolo 4: *** Non ti amo più. ***
Capitolo 5: *** Gelosia. ***
Capitolo 6: *** Io tuo e tu mia. ***
Capitolo 7: *** L'amore tuo. ***
Capitolo 8: *** Promesso? ***
Capitolo 9: *** Per sempre insieme? ***



Capitolo 1
*** Personal trainar. ***




Capitolo1)PERSONAL TRAINER.

...POV GRACE...

'Ciao, il mio nome è Grace Angeli, e ho 17 anni.

Sono alta 1.61m, capelli biondi e lunghi fin sotto le spalle, occhi azzurri e sono sovrappeso.

Sono una ragazza abbastanza timida, sensibile, dolce e simpatica (o almeno è quello che mi dicono i miei amici).

Frequento il quarto anno di liceo e mi piace molto la scuola, ma non me la passo molto bene.

Spesso e volentieri vengo presa in giro per il mio peso, chiamandomi con dei soprannomi non molto carini che mi fanno stare male.

Mi piace studiare e leggere, infatti sono la prima della classe.'

Sentendo la mia sveglia suonare, apro gli occhi lentamente e la stacco.

Mi stiracchio sotto le coperte sbadigliando, per poi alzarmi dal letto, infilandomi le mie pantofole di Minnie e uscire dalla mia camera con addosso il mio pigiamone rosa con coniglietti viola e scendo al piano di sotto.

Entro in cucina, dove seduto a tavola ci trovo mio padre bere il suo caffè e leggere con attenzione il suo giornale quotidiano e mamma prepararsi un thè caldo.

"Buongiorno." -saluto i miei genitori avvicinandomi al bancone della cucina-

"Buongiorno." -mi salutano loro, non guardandomi nemmeno-

Sospirando inizio a prepararmi la mia colazione, che consiste in:

Latte e fette biscottate con nutella.

Una bontà.

Mi metto seduta a tavola e inizio a fare colazione.

'Vivo in una grande casa con i miei genitori Adriana e Dario a Roma e siamo una famiglia benestante.

Io e i miei genitori non abbiamo quel rapporto figlio e genitori, siamo molto lontani dal quel rapporto.

Mamma e papà sono degli avvocati molto conosciuti e di successo.

Perchè non andiamo d'accordo?

Sinceramente non lo so nemmeno io.

I miei genitori sono molto freddi nei miei confronti e spesso mi fanno sentire fuori posto con il mio corpo.

Perchè dovete sapere che i miei genitori si vergognano di me perchè sono sovrappeso.

Che bella famiglia che ho, eh?'

Dopo aver finito la mia colazione, salgo al piano di sopra ed entro in bagno per lavarmi denti, viso e truccarmi.

Dopo aver finito, raggiungo la mia camera, chiudendomi la porta alle spalle e mi avvicino al mio armadio e decido cosa indossare.

'Come ogni mattina non so mai cosa indossare.

Ma questo è un problema che hanno tutte le donne, no?'

Look Grace

Dopo essermi vestita,mi avvicino al mio specchio e mi osservo con un sorriso, ma che mi si spegne subito sbuffando.

'Ciò che vedo ogni santissimo giorno non mi piace.

Mi disgusta.

Ho sempre provato a perdere peso, ma non ci sono mai riuscita e mi sono quasi arresa nel dimagrire.'

Esco dalla mia camera e scendo al piano di sotto.

Senza salutare i miei raggiungo il portone d'ingresso.

"Grace." -mi chiama mia madre-

Mi giro verso di lei e la vedo raggiungermi.

"Che c'è?" -le chiedo anche se so già ciò che mi dirà-

Mi squadra attentamente, mettendomi un po in imbarazzo e sembra quasi disgustata.

"Hai intenzione di andare vestita così a scuola?" -mi chiede mamma indicandomi da testa a piedi con l'indice-

"Sì, cosa c'è che non va?" -le chiedo guardandomi-

"C'è che non stai bene." -mi dice mamma e io la guardo- "La maglietta ti sta veramente male, ti ingrassa oppure sei ingrassata?" -mi chiede e io abbasso lo sguardo a terra rimanendoci malissimo-

"Devo andare." -dico indossando il mio cappotto e senza salutare esco di casa,  incamminandomi verso scuola-

'Ed ecco a voi mia madre!

Tutte le mattine è così.

Ha sembra da ridire sul mio abbigliamento e sul mio corpo, che odio.

Odio il mio corpo con tutta me stessa.

Odio tutto di me, non mi piace niente.

Niente di niente.

L'unica cosa che mi piace di me sono i miei occhi.

I miei occhi azzurri come il cielo e basta, soltanto i miei occhi mi piacciono.

Poi del resto uno schifo.'

Arrivata al liceo, varco il grande cancello rosso mattone e mi avvicino ai miei due migliori amici.

"Buongiorno." -saluto allegra i miei due migliori amici-

"Giorno." -mi salutano loro sorridendo-

'Annika e Guido, i miei migliori amici da sempre.

Siamo cresciuti insieme e siamo come fratelli.

Annika e Guido sono fidanzati.

Stanno insieme da quasi due anni e sono adorabili.

Annika è alta 1.66m, capelli biondo scuro lunghissimi e lisci, occhi verde-blu e magra.

E' una ragazza molto dolce e le voglio un mondo di bene.

Invece Guido è alto 1.75m, capelli marroni corti, occhi marrone scuro e magro.

Sono i migliori amici del mondo.'

"Come va ciccina?" -mi chiede Guido sorridendo dandomi un pizzicottino sulla guancia-

'Ciccina..

E' così che mi chiama con affetto il mio migliore amico.'

"Bene." -gli rispondo ricambiando il pizzicottino e lui ridacchia- "Voi? Come state?" -chiedo sorridendo ad entrambi-

"Bene, anche se me ne starei molto volentieri a letto, sotto le coperte al calduccio, con una bella tazza di cioccolata calda." -mi risponde Annika sorridendo e io annuisco-

"Insieme a me, giusto?" -le chiede Guido malizioso e io ridacchio, mentre Annika gli tira un pugno sul braccio-

"Ahia."-quasi urla-

"Stai zitto." -lo fulmina Annika-

"Che ho detto?" -le chiede stranito Guido-

"Allora? Hai preso una decisione?" -mi chiede sorridendo Annika, mentre entriamo a scuola e Guido alza le mani al cielo, non avendo ricevuto una risposta-

"Sì." -le rispondo sorridendo entrando in classe-

"Quale ciccina?" -mi chiede Guido mentre ci avviciniamo ai nostri posti-

"Togliti di mezzo balena." -mi dice ridendo Giulio, un compagno di classe, facendo ridere tutti e io rimanendoci male, mi sposto per farlo passare-

"Hai rotto il cazzo." -dice rabbioso Guido a Giulio e lui ridendo va a sedersi al suo posto-

"Lascia stare Guido." -gli dico sorridendo-

"Sono stanco di queste prese in giro del cazzo." -dice furioso Guido mentre ci mettiamo seduti ai nostri posti-

Io e Annika vicine e Guido dietro di noi.

"Ci sono abituata." -gli dico facendo un piccolo sorriso-

"Ciccina devi rispondere per le rime." -mi dice accarezzandomi la spalla il mio migliore amico e io tiro un sorriso-

"Cambiamo argomento." -dico guardandoli entrambi- "Non volete sapere la decisione che ho preso?" -chiedo sorridendo guardandoli entrambi-

"Spara." -afferma con il sorriso Annika-

"Oggi pomeriggio andrò in palestra e mi farò aiutare da un personal trainer per perdere peso." -dico sorridendo e loro ricambiano-

"Speriamo che sia un pezzo di figo." -dice sognando ad occhi aperti Annika e Guido la guarda male-

"Ehi, guarda che io sono qui." -le fa notare Guido e Annika lo guarda e sorridendogli gli manda un bacio e lui le fa l'occhiolino-

'Voglio perdere peso.

Da sola non ci riesco e con l'aiuto di un personal trainer sono sicura di farcela.

O almeno lo spero.'

...POV MATTEO...

'Mi chiamo Matteo Lima, e ho 24 anni.

Sono alto 1.83m, capelli neri con ciuffo e barba, occhi anch'essi neri e tenebrosi, magro con fisico atletico.

Sono un tipo simpatico, allegro, sempre con il sorriso stampato sulla faccia e severo, solo al lavoro.

Che lavoro faccio?

Sono un personal trainer e gestisco, con il mio socio e non che migliore amico Alvaro, una palestra tutta mia.

La palestra 'Gym Lima', non male eh?

E' una palestra molto grande di due piani.

Al primo piano c'è appunto la palestra con tutti gli attrezzi che si possono trovare in una palestra e il secondo piano è diviso in due stanze.

In una c'è una grandissima piscina e nell'altra stanza c'è una sala da ballo, dove puoi tenerti in forma con la zumba.'

Dopo una corsa mattutina, arrivo a casa mia e corro in bagno a farmi una doccia.

'Vivo da solo in un appartamento non molto grande a Roma, ma perfetto per me.

Prima ci vivevo con la mia fidanzata, ora mia ex, Rosa.

All'età di 17 anni ci siamo messi insieme e dopo 3 anni di fidanzamento siamo andati a vivere insieme all'età di 20 anni e dopo altri 4 anni di convivenza ci siamo lasciati, con precisione 4 mesi fa.

Era diventata troppo gelosa e mi controllava in ogni mio movimento e stanco di tutta quella situazione l'ho lasciata.

Sono ancora innamorato di lei, ma se non cambia atteggiamento io e lei non saremo più niente.

Sono nell'idea che in un rapporto ci deve essere fiducia e senza quella non si va avanti.'

Dopo aver finito di farmi la doccia, con solo addosso un'asciugamani alla vita, entro in cucina e inizio a fare una abbondante colazione.

Afferro il mio cellulare sentendolo squillare e rispondo alla chiamata di mia madre.

"Pronto mammina." -rispondo allegro alla chiamata-

'Io e mia madre abbiamo un bellissimo rapporto tra madre e figlio.

Adoro la mia mammina e lei adora me, dato che sono figlio unico.

Mia madre si chiama Gemma e mio padre Edoardo.

Con mio padre abbiamo un rapporto un po complicato.

Mio padre mi voleva medico come lui, ma non fa per me.

Io ho sempre amato la palestra e sono diventato ciò che ho sempre sognato.

Un personal trainer.'

"Buongiorno amore mio, come stai?" -mi chiede mia madre-

"Tutto bene, tu e papà?" -le chiedo bevendo una spremuta d'arancia-

"Tutto bene anche noi." -mi risponde lei- "Con Rosa? Come va?"

'Mamma e papà adorano Rosa e sperano con tutto il cuore che io e lei torniamo insieme.'

Sospiro.

"Come sempre mamma." -le rispondo mordendo una fetta biscottata con marmellata di fragole-

"Mi ha chiamato ieri sera." -mi dice-

"Ah si?" -le chiedo continuando a fare colazione-

"Sta tanto male Matteo, gli manchi." -mi dice con tono triste mia madre-

"Anche a me manca mamma, ma sai perfettamente perchè l'ho lasciata." -le dico andando verso la mia camera da letto-

"E' stupido Matteo il motivo della vostra rottura." -mi dice lei-

"Mamma era diventata pesante; mi controllava in tutto quello che facevo, per fino il cellulare mi controllava, una relazione così non la voglio." -le dico sincero, tenendo il mio cellulare con l'orecchio e la spalla, infilandomi i boxer-

"Se ti controllava vuol dire che tu gliene hai dato motivo." -mi dice e io sospiro-

"Ti assicuro di no mamma." -le rispondo indossando un sotto di tuta- "Ci deve essere fiducia in una relazione." -dico convinto infilandomi una maglietta nera-

"Ma lei si fida di te Matteo." -mi dice lei-

"Mamma se si fidasse di me non mi controllerebbe e lei lo fa, quindi non si fida." -quasi urlo perdendo la pazienza-

"Ma perchè non si fida?" -mi chiede, mentre indosso un paio di scarpe da ginnastica-

"E' gelosa mamma, è gelosa delle mie clienti della palestra, sono un personal trainer e sto molto a contatto con delle donne, ma solo perchè le aiuto a perdere peso, a tenersi in forma." -le spiego- "Non posso e non voglio avere una relazione così; dalla mia donna pretendo fiducia e se non c'è quella ciaociao." -le dico convinto- "Adesso devo andare." -le dico infilandomi il mio giubbotto-

"Va bene amore mio, ci sentiamo." -mi saluta mia madre mentre mi incammino al portone d'ingresso-

"Ciao mamma." -la saluto, per poi chiudere la chiamata-

Esco dal mio appartamento e raggiungo la mia Alfa Romeo Mito nera con finestrini oscurati.

La mia meravigliosa auto.

Salgo in auto e parto verso la mia palestra.

'Sono stanco di ripetere sempre le stesse cose a mia madre.

Rosa non si fida di me, Rosa è gelosa delle mie clienti e io voglio una relazione che ci sia piena fiducia.'

"Finalmente amico." -afferma Alvaro vedendomi entrare in palestra e io gli sorrido-

"Giorno amico." -lo saluto con il sorriso-

'Alvaro Pischelli, mio migliore amico da sempre e non che socio.

Alvaro è alto 1.86m, capelli marroni e corti, occhi color nocciola, magro con fisico atletico.

Anche lui è un personal trainer come me.'

"Arriva." -sussurra sbuffando Alvaro e io mi giro e vedo entrare in palestra Rosa-

'Alvaro non sopporta Rosa.

Non sono mai andati molto d'accordo.

Mai.'

"Buongiorno amore mio." -mi saluta Rosa stampandomi un bacio sulla guancia e io le sorrido-

"Buongiorno." -la saluto- "Come mai qui?" -le chiedo-

"E' venuta a controllare se ti stai sbattendo qualche tua cliente." -dice acido Alvaro controllando degli attrezzi e Rosa lo fulmina-

"Stai zitto Alvaro." -dice più acida di lui Rosa- "Come stai amore?" -mi chiede sorridendo accarezzandomi il petto-

"Come mai qui?" -le richiedo guardandola-

"Sono venuta a fare un po di palestra." -mi risponde lei sorridendo-

"Bene." -dico guardandola-

"Mi manchi tanto amore." -dice con il labbruccio e io sospiro-

"Non iniziare Rosa." -l'ammonisco e lei sospirando si avvicina ad un tapirulan-

"Non ti manco?" -mi chiede Rosa guardandomi mentre inizia a correre e io sospiro-

"Corri che ti fa bene." -dico avvicinandomi al mio migliore amico per aiutarlo, mentre iniziano ad entrare altri clienti-

"Che rottura di coglioni." -afferma sbuffando Alvaro e io sorrido-

...POV GRACE...

Dopo una mattinata scolastica, finalmente è arrivata la fine di tutte le lezioni.

"A che ora vai in palestra?" -mi chiede Annika mentre usciamo da scuola-

"Verso le tre." -le rispondo sorridendo-

"Ehi Grace cammina piano." -dice serio Giulio guardandomi e io aggrotto la fronte- "Rischi di fare un buco sulla strada." -dice ridendo e dietro a lui ridono tutti gli altri-

"Oh hai rotto davvero i coglioni." -quasi urla furioso Guido prendendo dal colletto del giubbotto sbattendolo al muro, mentre Giulio alza le mani al cielo-

"Guido lascia stare." -gli dico avvicinandomi a lui-

"No che non lascio stare, mi ha stancato con queste battutine del cazzo." -urla furioso Guido guardandomi-

"Chiedile scusa." -gli ordina fulminando Giulio e lui se la ride- "Non ridere coglione o ti spacco tutti i denti." -gli urla minaccioso e furioso-

"Chiederle scusa?" -chiede ridendo Giulio- "Mai." -afferma con sguardo di sfida- "Non è colpa mia se è una balena." -dice guardando Guido che lo lascia per poi tirargli un forte pugno in pieno viso, facendolo cadere a terra-

"Ti avverto, dii un'altra delle tue cazzate su Grace e finisci in ospedale."-gli dice minaccioso Guido, per poi prendere per mano me e Annika e andarcene-

"Bastardo." -gli urla Giulio-

"Taci coglione." -gli urla Guido guardandolo, facendogli il terzo dito-

"Non dovevi colpirlo." -dico a Guido e lui mi guarda-

"Sono stanco Grace; sei la mia migliore amica e nessuno e ripeto nessuno deve permettersi di prendersi gioco di te." -mi dice Guido guardandomi negli occhi e io sorridendo lo abbraccio e lui mi stringe-

"Ti voglio tanto bene." -gli dico sorridendo stringendolo-

"Anch'io ciccina." -dice sorridendo Guido allontanandosi dall'abbraccio, stampandomi un bacio sulla guancia-

"Grace vuoi che vengo con te in palestra?" -mi chiede Annika mentre riprendiamo a camminare-

"Non serve, vado da sola." -le rispondo sorridendo-

"Ok, allora poi mi chiami e mi racconti tutto del tuo personal trainer, sperando che sia un figone." -dice sorridendo Annika e io ridacchio-

"Vi avverto, già lo odio questo personal trainer." -dice acido Guido e io ed Annika ridiamo-

"Tranquillo tu sei il mio preferito e il più bello del mondo." -gli dice sorridendo Annika e lui le stampa un bacio sulle labbra, abbracciandola con un braccio intorno al collo e io sorrido guardandoli-

'Chissà se troverò mai un ragazzo che mi ami così come sono.'

"Ci vediamo domani." -li saluto e loro mi sorridono-

"Chiamami." -mi dice Annika facendo il gesto del telefono con la mano e io annuisco sorridendo-

Li saluto con la mano ed entro in casa mia, mentre loro proseguono verso casa di Annika.

Appoggio lo zaino all'ingresso, insieme al mio cappotto ed entro in cucina.

"Ciao." -saluto mia madre che mi saluta con un gesto della mano veloce-

"Preparati il pranzo e non mangiarti tutto." -dice mia madre uscendo dalla cucina e io rimanendoci male, inizio a prepararmi un panino-

'Perchè?

Perchè mi deve parlare in questo modo?

Perchè mi deve dire certe cose che mi feriscono?

Perchè?

E' mia madre cavolo.'

Le tre del pomeriggio sono arrivate in fretta e mi sto incamminando verso la Gym Lima, una palestra dove non ci ho mai messo piede e di cui so l'esistenza grazie ad un volantino.

...POV MATTEO...

'E' tutto il giorno che lavoro in palestra, aiutando alcuni clienti e sbrigando delle commissioni.

Rosa è in palestra da tutto il giorno fingendo di fare palestra, ma so perfettamente che è qui solo per controllarmi.

Sono stanco, non la sopporto più.'

Sto dando delle dritte ad un ragazzo cicciottello su come usare un attrezzo, quando sento aprirsi la porta d'ingresso della palestra e mi volto a vedere chi sia appena entrato e noto una ragazza cicciottella guardarsi intorno.

"Continua così, vai alla grande." -dico al ragazzo sorridendo e lui annuisce-

Mi avvicino alla ragazza, che è la prima volta che la vedo qui.

"Ciao." -la saluto e lei saltando leggermente in aria, si gira verso di me e le sorrido-

...POV GRACE...

'Oh. Mio. Dio!

Ma quanto è bello questo ragazzo.

Ha un fisico così palestrato ed è così bello.'

Gli sorrido imbarazzata.

"Vorrei perdere peso." -gli dico imbarazzata e lui sorride e Dio che sorriso-

"Sei nel posto giusto." -afferma allargando le braccia per mostrarmi la palestra sorridendo-

"Lo so è solo che vorrei un personal trainer che mi aiuti a perdere peso." -gli spiego e lui sorridendo mi porge la mano-

Guardo la sua mano stranita e titubante gliela stringo.

"Matteo Lima, il tuo personal trainer." -si presenta sorridendo e io ne faccio uno piccolo molto imbarazzata-

"Grace Angeli." -mi presento a mia volta, lasciandoci la mano-

"Vieni con me." -dice Matteo dandomi le spalle e incamminarsi non so dove e io gli vado dietro- "Alvaro controlla tu." -dice ad un ragazzo anche lui palestrato, che aiuta un ragazzo a fare pesi-

"Ricevuto capo." -dice sorridendo Alvaro-

"Vieni." -mi dice Matteo sorridendomi facendomi segno con il capo-

Lo seguo ed entriamo nel suo ufficio.

"Accomodati pure." -mi dice Matteo indicandomi una poltroncina davanti alla sua scrivania e io mi accomodo, mentre lui si mette davanti a me, dietro la scrivania- "Allora" -dice sorridendomi- "Vuoi perdere peso?" -mi chiede conferma e io annuisco-

"Sì, vorrei perdere peso e iniziare una dieta." -gli rispondo e lui annuisce-

"Ok, allora partiamo con la dieta." -dice afferrando un foglio e una penna- "Nella mia dieta ci sono tre pasti." -mi spiega guardandomi e io annuisco- "Il primo pasto lo chiamo la colazione da re; la colazione è il pasto più importante della giornata, quindi qui puoi abbondare, mangiando come un re." -annuisco- "A colazione devi mangiare una tazza di latte e cereali, fette biscottate con marmellata di frutta a tuo piacimento, una spremuta d'arancia e un frutto, anche questo a tuo piacimento." -mi dice mentre scrive sul foglio e io annuisco- "Poi c'è il secondo pasto della giornata, che io chiamo il pranzo del principe." -mi dice guardandomi- "A pranzo puoi mangiare ciò che vuoi ma a piccole dosi." -mi dice e scrive sul foglio le dosi che devo mangiare, per poi guardarmi- "Nella mia dieta è super vietata la frittura e i dolci." -mi dice e io annuisco- "Ultimo pasto della giornata che io lo chiamo la cena del povero." -mi dice guardandomi-"Per cena devi mangiare leggero, quindi niente lievitazione, ma insalate o riso." -annuisco capendo-

"Uno spuntino?" -gli chiedo tirando un sorriso-

"Nella mia dieta non c'è nessuno spuntino, però voglio essere buono, quindi se ti viene fame nel pomeriggio puoi mangiare uno yogurt magro o un frutto a tuo piacimento." -annuisco sorridendo-"Assolutamente no bevande gassate o dolci, quindi niente coca cola, aranciata, thè eccetera." -annuisco- "Devi bere due litri di acqua al giorno, solo acqua." -annuisco- "Bene, con la dieta siamo apposto." -dice sorridendo consegnandomi il foglio con su scritto tutto quello che mi ha detto- "Quanti anni hai?" -mi chiede guardandomi-

"17." -gli rispondo-

"Quanto vorresti perdere?" -mi chiede guardandomi-

"Beh voglio ritrovare il mio peso forma." -gli rispondo e lui annuisce-

"Ok, quanto sei alta?" -mi chiede guardandomi-

"1.61m." -rispondo-

"1.61 quindi dovresti pesare all'incirca 55 chili; quanto pesi?" -mi chiede-

"Ehm, non lo so, non mi peso da molto tempo." -gli rispondo imbarazzata e lui annuisce-

"Ok, vieni qui sulla bilancia." -dice alzandosi e io faccio lo stesso- "Sali su."-mi dice guardandomi e io lo guardo imbarazzata- "Non devi vergognarti del tuo peso, io sono qui per aiutarti non per prenderti per il culo." -mi dice sorridendomi e io facendo un piccolo sorriso, salgo sulla bilancia- "Allora pesi"-dice guardando la bilancia- "70 chili giusti giusti." -mi dice sorridendo e io scendo dalla bilancia e ritorniamo alla scrivania-"Allora per ritrovare il tuo peso forma, devi perdere in totale 15 chili, non sono troppi, ma nemmeno pochi." -mi dice sorridendo-
"Se segui la mia dieta senza sgarrare mai e fai tutti gli esercizi che ti farò fare, al mese perderai circa 5 chili, quindi in tre mesi ritroverai il tuo peso forma." -annuisco sorridendo-

"Ok." -dico felice e lui mi sorride-

"Oggi sono molto impegnato, quindi ti va bene se iniziamo da domani?" -mi chiede sorridendo e io annuisco- "Ok, se mi dai il tuo indirizzo di casa, domani mattina alle sei passo a prenderti e ci andiamo a fare una corsetta." -mi dice-

"Alle sei?" -gli chiedo e lui annuisce-

"Alle sei." -conferma sorridendo e io annuendo gli do il mio indirizzo- "Perfetto Grace, allora ci vediamo domani mattina alle sei." -mi dice sorridendo porgendomi la mano e io sorridendo gliela stringo-"Ah." -afferma ricordandosi di dire una cosa- "La dieta iniziala da oggi." -mi dice e io annuisco sorridendo-

"Ok, grazie." -gli dico e lui mi sorride accompagnandomi alla porta del suo ufficio- "A domani." -lo saluto uscendo e incamminarmi verso l'uscita-

'Mamma mia, non poteva essere un po più bruttino?

Mi imbarazzano molto i ragazzi,  soprattutto quelli carini.

Ah Matteo Lima!'

Arrivata a casa, salgo in camera mia e chiamo Annika.

"Dimmidimmidimmi." -dice velocemente rispondendo alla mia chiamata Annika e io sorrido-

"Madonna Annika è un grandissimo pezzo di figone." -dico pensando a Matteo e lei urla, rompendomi un timpano-

"Descrivimelo." -mi chiede entusiasta-

"E' molto bello, ha i capelli neri con ciuffo, occhi anch'essi neri, ha la barba che tanto amo in un ragazzo e il suo sorriso? Mamma mia Annika è stupendo, per non parlare del suo fisico, madonna è palestrato ed è perfetto." -dico sorridendo pensando a Matteo-

"Il tuo principe azzurro." -afferma sorridendo lei e io ridacchio- "Beh com'è andata?" -mi chiede-

"Nulla di che, mi ha scritto una dieta che devo seguire perfettamente e da domani iniziamo con gli esercizi per perdere peso." -le spiego- "Ah domani mattina alle sei passa da casa mia per andare a correre insieme." -dico ricordandomi-

"Perfetto, domani mattina sono a casa tua per vedere quel pezzo di figo." -dice ridendo la mia migliore amica e io ridacchio-

"Ok." -dico sorridendo- "Ci vediamo domani Annika." -la saluto-

"A domani tesorino." -mi saluta lei e sorridendo attacchiamo la chiamata-

"Matteo."-sussurro sorridendo sdraiandomi sul letto-

...POV MATTEO...

La guardo uscire dalla mia palestra e sorrido.

'Un'altra ragazza d'aiutare.

Amo aiutare le persone che hanno bisogno d'aiuto e quella ragazza mi ha fatto una tenerezza immensa.'

"Chi era?" -mi chiede Rosa incrociando le braccia al petto e io la guardo-

"Una cliente." -le rispondo-

"Una cliente.. e perchè te la sei portata nel tuo ufficio?" -mi chiede acida lei-

"Cosa stai insinuando Rosa?" -le chiedo serio e freddo- "Mi ha chiesto aiuto per perdere peso e smettila con la tua gelosia, mi da sui nervi." -dico acido allontanandomi da lei-

'Non la sopporto.

La sua gelosia mi da sui nervi.

Insinua che io mi porti le mie clienti nel mio ufficio per scoparmele.

Non ci posso credere.

Non ho mai usato le donne per solo sesso e non ho mai guardato le altre donne con lussuria, perchè l'unica che mi interessa è lei, è Rosa, ma la sua gelosia mi infastidisce e non la sopporto più.

Basta, con lei ho chiuso, ho chiuso per sempre.'

"Chiudi tu?" -chiedo ad Alvaro-

"Chiudo io amico." -mi risponde lui sorridendo-

"Ok, a domani allora." -lo saluto e lui annuisce sorridendo salutandomi con la mano-

Esco dalla mia palestra e raggiungo la mia auto per tornarmene a casa.

...POV GRACE...

Sono in cucina che mi sto preparando la cena.

Una buonissima insalata di lattuga, con carote tagliate a julienne e del mais, condita con un filo d'olio, sale e aceto.

"Ti mangi quella?" -mi chiede stranita mia madre guardando la mia insalata e io annuisco sorridendo-

"Sì, ho iniziato la dieta e da domani inizierò ad andare in palestra per perdere peso." -le racconto sorridendo-

"Non ci riuscirai mai." -afferma lei uscendo dalla cucina e a me mi si spegne il sorriso-

'Invece ci riuscirò.

Perderò tutti i chili di troppo e ritroverò il mio peso forma alla faccia tua.'

...POV MATTEO...

Con solo addosso un paio di boxer, mi metto sotto le coperte e afferrando il mio cellulare, punto la sveglia alle 5.30 di mattina, per poi appoggiarlo sul mio comodino e sdraiarmi sotto le coperte.

'Domani mattina a casa di Grace per una bella corsetta.'

...POV GRACE...

Con addosso il mio pigiamone, mi metto sotto le coperte e punto la sveglia alle 5.30 di mattina.

'Odio svegliarmi così presto, ma sono anche felice, perchè domani rivedrò Matteo.'  

 Grace 

 Matteo

 Annika (migliore amica di Grace e fidanzata di Guido)

 Guido (migliore amico di Grace e fidanzato di Annika)

 Alvaro (migliore amico di Matteo)

 Rosa (ex di Matteo)


Spazio autrice:
 
Buongiorno carissime lettrici ^_^
 
Ed eccomi qui con la mia nuova storia : )
 
Come vi sembra come inizio? Vi piace? Vi incuriosisce?
 
Fatemi sapere ^^
 
A presto.
 
-Elisa.

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Capitolo 2
*** Sei molto bella. ***




Capitolo2)SEI MOLTO BELLA.

...POV GRACE...

Sento suonare la mia sveglia e aprendo gli occhi, la stacco.

Sbadiglio rumorosamente e mi metto seduta sul letto.

Sbuffando mi alzo e tenendo gli occhi aperti con fatica mi preparo con una lentezza disarmante.

'Odio svegliarmi presto.

Cavolo non potevamo andare a correre nel pomeriggio?

Che sonno e che noia.'

Dopo essermi preparata, indossando un sotto di tuta nera, una felpa grigia con cappuccio larga e delle scarpe da ginnastisca arancioni fosforescenti, esco dalla mia camera e scendo al piano di sotto.

Esco di casa che sono le 5.55.

"Buongiorno." -mi saluta allegra Annika e io la guardo a bocca aperta-

"Sei davvero venuta?" -le chiedo incredula-

"Certo, volevo vedere il pezzo di figone con cui la mia migliore amica farà ginnastica." -mi dice lei facendomi l'occhiolino e io scuoto la testa sorridendo-

"Tu sei tutta pazza." -le dico sorridendo abbracciandola- "Sto morendo di sonno." -dico mettendoci sedute sul muretto aspettando Matteo-

'La mia migliore amica è una folle.

Credevo che scherzasse ieri al telefono invece è davvero venuta.'

...POV MATTEO...

Apro gli occhi sentendo la mia sveglia suonare, la stacco stiracchiandomi.

Mi alzo dal letto e corro in bagno a lavarmi la faccia.

Ritorno in camera mia e mi preparo.

 Look Matteo

Indosso il mio giubbino ed esco di casa, incamminandomi verso l'indirizzo di Grace.

Alle sei in punto arrivo vicino casa sua e la vedo seduta ad un muretto assonnata, mentre chiacchiera con una ragazza al suo fianco.

Sorrido e mi avvicino a loro.

"Buongiorno." -le saluto sorridendo; Grace mi guarda e mi fa un piccolo sorriso, mentre l'altra ragazza mi guarda a bocca aperta-

"Buongiorno." -mi saluta Grace un po imbarazzata alzandosi in piedi e la sua amica fa lo stesso-

"Ciao, io sono Annika, la sua migliore amica e tu sei un gran pezzo di figone." -dice sorridendo Annika guardandomi da testa a piedi e io ridacchio, mentre Grace le tira una gomitata sul braccio-

"Annika." -le sussurra rimproverandola Grace-

"Piacere di conoscerti, io sono Matteo, il suo personal trainer." -mi presento sorridendo ad Annika-

"Ci vediamo dopo a scuola." -dice Grace ad Annika e lei sorridendo ci saluta con la mano-

Iniziamo a camminare e io la guardo sorridendo, mentre lei a testa bassa si massacra le dita.

"Scusa per Annika." -si scusa Grace imbarazzata non guardandomi e io sorrido-

"Tranquilla Grace." -la rassicuro e lei mi guarda- "Corsa fino al parco?" -le chiedo sorridendo e lei sgrana gli occhi-

"Dobbiamo correre fino al parco?" -mi chiede sorpresa e io annuisco-

"Sì, forza." -le rispondo iniziando a correre e lei fa lo stesso-

Giro la testa verso di lei, continuando a correre e rallento, andando alla sua velocità.

"E' la prima volta che corro." -mi dice lei non guardandomi-

"E non sarà l'ultima." -le dico e lei mi guarda e io le sorrido-

'Mi fa troppa tenerezza.

Ieri non l'avevo notato, ma ha degli occhi stupendi ed è..

Bellissima.'

"Non ce la faccio più." -dice Grace con il fiatone, dopo 5 minuti di corsa-

"Sì che ce la fai." -la sprono a dare di più, correndo all'indietro guardandola-"Ci siamo quasi Grace, ce la fai." -continuo ad incitarla- "Ancora poco e siamo arrivati al parco." -la rassicuro sorridendo e lei facendo dei grossi respiri continua a correre- "Stai andando benissimo." -le sorrido e lei mi fa un piccolo sorriso-

Dopo poco entriamo al parco e lei si ferma, appoggiando entrambe le mani sulle sue ginocchia con il fiatone.

Sorrido guardandola e le do delle pacche sulla schiena.

"Sei stata bravissima." -le dico e lei alza la testa guardandomi e io le sorrido-

La guardo mentre si incammina verso una panchina.

"Che fai? Ti siedi?" -le chiedo guardandola mentre si accomoda-

"Sono stanca, ho bisogno di sedermi." -mi risponde e io scuoto la testa-

"Non puoi sederti Grace, devi camminare per mantenere il ritmo, forza in piedi." -dico battendo le mani e lei sbuffando si alza e mettendosi le mani sulla schiena inizia a camminare e io sorridendo le vado dietro- "Qualche minuto e poi riprendiamo a correre." -le dico e lei mi guarda malissimo-

"Mi vuoi morta?" -mi chiede guardandomi malissimo e io ridacchio-

"Se bella vuoi apparire un po devi soffrire." -le dico sorridendo facendole l'occhiolino e lei mi fa un piccolo sorriso-

Dopo qualche minuto riprendiamo a correre e sono orgoglioso di lei perchè sta dando davvero il massimo.

...POV GRACE...

'Questo ragazzo è davvero dolcissimo.

Mi tratta diversamente da come mi trattano gli altri.

E' molto carino e mi piace molto.'

Stanca morta ci fermiamo davanti casa mia con entrambi il fiatone.

"Ti dispiace se ci scambiamo il numero di cellulare? E' per eventuali problemi." -mi dice Matteo sorridendo-

"Certo, non c'è problema." -gli dico sorridendo, per poi dettagli il mio numero di cellulare e lui fa lo stesso con il suo-

"Perfetto, ci vediamo alle tre in palestra." -mi dice sorridendo e io annuisco- "Ciao." -mi saluta riprendendo a correre e io lo guardo sorridendo come una cretina-

"Ciao." -sussurro guardandolo correre e allontanarsi sempre di più da me-

Entro in casa mia con il sorriso stampato sulla faccia.

Corro (per modo di dire) al piano di sopra ed entro in bagno per farmi una doccia.

'E' stato molto faticoso correre, poi per una come me che non fa mai palestra o cose del genere è faticoso il doppio.

Per lui correre era così facile, si vede  che corre tutti i giorni e si mantiene in forma.

E che forma.

Mamma mia mi fa impazzire quel ragazzo.'

Ritorno in camera mia con addosso il mio accappatoio e dopo essermi asciugata, mi vesto per andare a scuola.

 Look Grace

Esco dalla mia camera e scendo al piano di sotto, dove in cucina ci trovo i miei genitori.

"Dove sei andata così presto?" -mi chiede mia madre guardandomi-

"A correre." -le rispondo iniziando a prepararmi la colazione che mi ha detto Matteo e mia madre cerca di trattenere le risate, non riuscendoci molto-

"Tu a correre?" -mi chiede divertita e io la guardo-

"Io a correre." -confermo rimanendoci male- "Qual'è il problema?" -le chiedo non capendo-

"Nessuno e solo che non credevo che facessi sul serio, insomma non sei mai riuscita a dimagrire e non credo che ci riuscirai anche questa volta." -mi dice sincera-

"Invece ci riuscirò." -le rispondo fredda, mettendomi seduta a tavola, iniziando a fare colazione-

"Ne vuoi?" -mi chiede mamma e io la guardo e la vedo porgermi della mousse al cioccolato, mentre mi sorride e non è un sorriso cordiale, ma maligno, cattivo-

"No, grazie." -le rispondo convinta e lei alzando le spalle inizia a gustarselo guardandomi negli occhi-

"E' davvero squisito, non sai cosa ti perdi." -dice con quel sorrisino che tanto detesto-

Scuotendo la testa, abbasso lo sguardo sulla mia colazione e riprendo a mangiare.

'Non posso credere che mia madre, mia madre capite, mi stia facendo questo.

Invece che supportarmi e aiutarmi, lei che fa? Mi chiede se voglio della mousse.

E' cattiva.

E' cattiva con sua figlia e ripeto, sua figlia.'

Dopo aver finito di fare colazione, senza salutare nessuno, afferro il mio zaino e il mio cappotto ed esco di casa, incamminandomi verso il liceo.

'Ci sto male.

Mi fa male mia madre con il suo comportamento.

Non capisce che mi ferisce?

Che mi fa stare male?

Che diamine, perchè doveva toccare a me una madre del genere? Perchè?'

Arrivata al liceo, raggiungo i miei migliori amici che si sbaciucchiano.

"Ehi." -affermo con pochissimo entusiasmo ai miei due migliori amici-

"Cavolo, la corsa ti ha sfinita." -dice Annika guardandomi accarezzandomi il braccio-

"La corsa non centra niente, è per mia madre." -le dico e loro annuiscono capendo al volo-

"Come è andata la corsa?" -mi chiede Guido accarezzandomi la spalla-

"Stancante ma bene dai." -rispondo sorridendo-

"La mia ciccina mi diventerà una top model."-dice Guido sorridendo dandomi un pizzicotto sul naso e io ridacchio-

"Non esageriamo." -gli dico ridacchiando e lui mi fa l'occhiolino-

"Comunque per me sei bella così come sei." -mi dice sorridendo Guido e io gli stampo un bacio sulla guancia-

"Ha ragione, sei bellissima tesorino." -mi dice Annika sorridendo accarezzandomi i capelli-

"Ma quanti complimenti stamani." -dico ridendo e loro ridacchiano-

'Ho i migliori amici del mondo e li adoro.'

...POV MATTEO...

Dopo aver saluto Grace sono andato di corsa a casa mia.

'Sono molto orgoglioso di Grace.

Anche se era stanca morta ha dato il massimo, continuando a correre, senza fermarsi.

Brava Grace!'

Arrivato davanti casa mia, sbuffo smettendo di correre, vedendo davanti il portone Rosa.

"Se me lo dicevi venivo a correre con te." -mi dice Rosa sorridendo-

"Ero già in compagnia." -le rispondo freddo aprendo il portone di casa mia-

"Ah si? E con chi? Con Alvaro?" -mi chiede infastidita entrando in casa-

"No, con la ragazza di ieri." -le rispondo entrando in cucina per poter bere-

"Correte insieme adesso?" -mi chiede infastidita-

"Te l'ho detto, l'aiuto a perdere peso." -le dico freddo guardandola male-

"Solo correndo l'aiuti a perdere peso oppure fai altri esercizi?" -mi chiede sempre più infastidita-

"Cosa stai insinuando Rosa? Che me la porto a letto?" -quasi urlo innervosendomi-

"Perchè, non è così?" -mi chiede acida-"Vuoi farmi credere che non ti porti a letto le tue clienti?" -mi chiede fredda-

"Non sono un puttaniere Rosa, ti sei dimentica come sono? Sono Matteo, lo stesso Matteo di quattro anni fa, lo stesso Matteo che ti ama, lo stesso Matteo che ti ha detto di volerti sposare, sono quel Matteo Rosa." -le dico furioso e lei abbassa lo sguardo per qualche secondo per poi guardarmi di nuovo-

"Hai ragione, perdonami amore mio." -dice avvicinandosi ma io la fermo-

"Non perdono un cazzo Rosa, non ti perdono." -dico guardandola negli occhi-"Sono stanco della tua continua gelosia e della tua paranoia del cazzo." -le dico mentre le scivola una lacrima-

"Ti prego perdonami." -mi chiede tra le lacrime-

"No Rosa, vattene." -dico convinto-

"No, ti prego." -mi supplica tra le lacrime- "Perdonami amore mio." -mi dice avvicinandosi-

"Sono stanco Rosa e voglio che te ne vada." -dico convinto e lei coprendosi il viso tra le mani piange- "Hai rovinato tu tutto." -dico guardandola piangere-

"Lo so." -sussurra guardandomi- "Ti amo Matteo, ti amo." -dice guardandomi-

"Io non so più ciò che provo per te Rosa." -dico sincero- "Adesso sono così arrabbiato, deluso da te che non so più cosa provo." -dico sincero guardandola negli occhi- "Vattene." -asciugandosi le lacrime esce dalla cucina e poi di casa-

Mi passo una mano davanti al viso sospirando.

'Sono così confuso.

Non la riconosco più.

Qui quella che è cambiata è lei, non io, ma lei.

Non è più la Rosa, la mia Rosa di quattro anni fa.

Non è più la stessa e io non la riconosco più.'

Dopo essermi fatto una doccia veloce ed essermi preparato, salgo in auto e mi dirigo in palestra.

Dopo qualche minuto, parcheggio ed entro nella mia palestra.

"Giorno." -mi saluta Alvaro sorridendo dandomi una pacca sulla spalla- "Che faccia." -afferma guardandomi-

"Ho parlato con Rosa e le ho detto che non so più cosa provo per lei." -gli racconto sospirando- "Poi non so che cazzo mi succede, ma penso di continuo agli occhi meravigliosi di Grace, al suo dolce sorriso." -dico confuso-

"Chi?" -mi chiede non capendo Alvaro-

"Grace, la ragazza di ieri, la biondina.. quella cicciottella." -gli spiego-

"Ah." -afferma capendo- "Non la ricordo bene." -dice sincero e io alzo le spalle-

"E' un casino Alvaro, perchè penso ai suoi occhi e al suo sorriso?" -gli chiedo non capendo, mettendomi seduto su uno sgabello-

"Perchè ti piace." -mi dice lui sorridendo dandomi una pacca sulla spalla-

"E' minorenne." -gli dico-

"Cazzo." -afferma mettendosi seduto al mio fianco- "Eh già, è un casino."-conferma e io sospiro-

'Ma che cazzo mi succede?

Ha 17 anni e io penso a lei?

Mah.'

...POV GRACE...

Le tre del pomeriggio sono arrivate molto in fretta e adesso mi sto incamminando verso la palestra di Matteo.

'Matteo..

Non vedo l'ora di vederlo e di passare del tempo insieme.'

Entro in palestra e mi guardo intorno, alla ricerca di Matteo.

"Grace?" -mi chiede una voce maschile e io sentendolo mi giro verso di lui-

"Sì." -rispondo facendo un piccolo sorriso-

"Piacere di conoscerti, io sono Alvaro, il migliore amico e non che socio di Matteo." -si presenta sorridendo, porgendomi la mano e io gliela stringo-

"Grace." -mi presento-

"Si, lo so." -mi dice lui ridacchiando-

"Giusto." -affermo sorridendo- "Matteo?" -gli chiedo-

"Arriva subito." -mi dice sorridendo e io annuisco-

Dopo qualche minuto ci raggiunge Matteo con il suo sorriso meraviglioso.

"Ti sta importunando?" -mi chiede Matteo ridendo dando un pugno sul braccio di Alvaro-

"No." -gli rispondo sorridendo-

"Vai a lavorare, ti pago per questo." -dice Matteo ridacchiando spingendo Alvaro che ridendo gli fa il terzo dito, raggiungendo un cliente- "Che coglione." -afferma Matteo sorridendo guardandomi e io ricambio- "Pronta?" -mi chiede sorridendo-

"Prontissima." -affermo sorridendo-

"Perfetto." -afferma sorridendo facendomi l'occhiolino- "Iniziamo." -dice avvicinandosi a dei tapirulan-

"Devo correre di nuovo?" -gli chiedo guardandolo e lui sorride-

"Esatto, facciamo 10 minuti di corsa senza fermarci." -mi spiega-

"Corri anche tu?" -gli chiedo salendo sul tapirulan-

"Certo, ti faccio compagnia." -mi risponde sorridendo, impostandomi la velocità e io inizio a correre-

Lo guardo mentre sale sul tapirulan vicino al mio e sorrido nel vederlo impostare la velocità, iniziando a correre.

Mi guarda e vedendomi sorridere come una cretina, mi sorride.

'Mamma mia ma quanto mi piace questo ragazzo?!

Mi fa uno stranissimo effetto e il suo sorriso mi piace così tanto.

Per non parlare del suo corpo, mamma mia è perfetto.

E vogliamo parlare nel modo in cui mi parla?

Madonna è così dolce.'

Dopo 10 minuti di corsa sul tapirulan, finalmente smettiamo di correre e io sono stanca morta.

"Ti lascio qualche minuto per riprendere fiato." -mi dice Matteo sorridendo-

"Grazie." -lo ringrazio facendo un piccolo sorriso-

"Perchè vuoi perdere peso?" -mi chiede guardandomi e io di scatto lo guardo-

"Perchè sono stanca delle persone che si prendono gioco di me, per la mia corporatura." -rispondo tirando un sorriso-
"Iniziamo male." -afferma lui serio e io aggrotto la fronte non capendo- "Non devi perdere peso per gli altri, ma lo devi fare per te stessa Grace." -mi dice guardandomi-"Se gli altri ti prendono in giro perchè sei cicciotta e tu stai bene con te stessa, con la tua corporatura, non devi cambiare, perdere peso per farli smettere." -dice guardandomi negli occhi- "La prima a cui devi piacere e a te stessa, gli altri non devi considerarli." -mi sorride-

"Beh lo faccio anche per me stessa; non mi piace ciò che vedo allo specchio." -dico tirando un sorriso-

"Cosa non ti piace?" -mi chiede-

"Tutto." -rispondo abbassando lo sguardo-

"Secondo me sei molto carina." -mi dice e io lo guardo di scatto e mi sorride- "E non lo dico tanto per dire, ma lo penso davvero; sei molto bella Grace." -mi dice guardandomi negli occhi e io imbarazzata gli sorrido-

"Grazie." -lo ringrazio e lui mi sorride-

"Adesso basta chiacchiere." -dice battendo le mani- "Voglio tre serie da 20 saltelli con la corda." -dice passandomi la corda e io l'afferro- 

"Sono 60 saltelli in totale." -dico guardandolo seria e lui sorride annuendo-

"Esatto." -conferma e io sospirando inizio a saltellare con la corda-

'Non so perchè, ma sentirmi dire da lui che sono bella, c'ho creduto.

Nei suoi occhi ho letto sincerità.

C'ho creduto.

Ho creduto a quel 'sei molto bella Grace'.

E' stato carino nel dirmi quelle cose.

E' vero.

Voglio perdere peso alla faccia di tutti quelli che si prendono gioco di me, in primis mia madre e poi lo faccio anche per me stessa.

Ogni volta che mi guardo allo specchio mi vedo brutta e grassa e non mi piace nulla.

Riuscirò a perdere tutti questi chili di troppo e a sentirmi bella, come non mi sono mai sentita.'

"Ottimo lavoro Grace." -mi dice Matteo sorridendo dopo che ho finito di fare questi benedetti 60 saltelli- "Adesso sdraiati a terra su quel materassino." -mi dice indicandomi il materassino e io faccio ciò che mi dice- "Piega le ginocchia." -mi dice mentre si inginocchia davanti a me e io lo guardo imbarazzata-

"Che dobbiamo fare?" -gli chiedo imbarazzata-

"Tranquilla, niente di sconcio." -mi dice lui ridacchiando e io mi sento arrossire-"Voglio che fai due serie da 30 addominali." -mi dice guardandomi negli occhi e io annuisco, mentre lui mi tiene i piedi- "Inizia." -afferma sorridendo e io mettendomi le mani dietro la testa, tiro su il busto fino alle mie gambe, arrivando vicinissima al suo viso, guardandoci dritto negli occhi, mentre il mio cuore inizia a martellare velocissimo, per poi abbassare di nuovo il mio busto e ripetere l'operazione-

'Dio come mi batte forte il cuore ad essere vicinissima al suo viso, alle sue labbra carnose.'

...POV MATTEO...

Deglutisco a fatica, guardandola negli occhi, mentre fa gli addominali.

'Ma che cazzo mi prende?

Sentirla così vicina al mio viso, mi ha fatto iniziare a battere forte il cuore.

Per non parlare del suo respiro sul mio viso, Dio è così eccitante.

Sto impazzendo.

Matteo riprenditi, è minorenne.'

"Perfetto, per oggi abbiamo finito." -le dico sorridendo e lei mi fa un piccolo sorriso- "Ci vediamo domani mattina alle sei." -le dico e lei annuisce-

"Ok, a domani." -conferma sorridendo e io ricambio- "Ciao." -mi saluta-

"Ciao." -la saluto mentre si incammina verso l'uscita e sorrido come un coglione-

'Ma che cazzo mi prende?'

"Stai perdendo la testa per una ragazzina." -mi fa notare Alvaro ridendo e io lo fulmino-

"Non sto perdendo un cazzo." -gli dico acido-

"Non ti ho mai visto guardare Rosa con lo sguardo con cui guardi Grace." -mi dice sorridendo lui-

"Perchè? Con che sguardo la guardo?" -gli chiedo curioso-

"Con gli occhi tutti luccicanti e quasi incantato." -mi risponde ridendo-

"Ma che dici?!" -gli chiedo sconcertato-

"La verità amico, fai attenzione è minorenne e rischi la galera." -mi dice serio-

"Lo so." -dico consapevole- "E comunque non succederà nulla, la guardo in quel modo solo perchè mi fa tanta tenerezza." -gli dico guardandolo-

"Si, come no." -dice Alvaro ridendo allontanandosi da me-

'E' la verità.

Mi fa tenerezza.

Tanta tenerezza.'

...POV GRACE...

'Non faccio altro che pensare a Matteo.

Quel ragazzo mi fa uno stranissimo effetto.

Non so che mi succede, ma mi fa battere forte il cuore.

E il suo sorriso mi piace così tanto e la sua voce? Mamma mia che voce e i suoi capelli? Madonna deve essere bello infilare le dita tra di loro e devono essere così morbidi e il suo corpo? Mamma che caldo solo a pensarci.

Questo ragazzo mi fa uno stranissimo effetto, l'ho già detto?'

Con addosso il mio pigiamone, mi metto sotto le coperte e chiudo gli occhi.

...POV MATTEO...

'Sto impazzendo.

Ho stampato nella mia mente quel sorriso dannatamente meraviglioso e dolce, con quelle fossette hai lati che vorrei riempire di baci.

Oddio, ma che cazzo penso?

Sono impazzito.

Per non parlare del suo corpo.

Madonna è cicciotta, ma mi fa impazzire.

Deve essere fantastico toccarla e mordicchiarla.

Aiuto!

Ma che cazzo penso?

Sono davvero impazzito.'

Con solo addosso un paio di boxer, mi infilo sotto le coperte e sospirando chiudo gli occhi.




 

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Capitolo 3
*** Siete pazzi l'uno per l'altro. ***




Capitolo3)SIETE PAZZI L'UNO PER L'ALTRO.

...POV GRACE...

Apro e chiudo gli occhi sentendo la mia sveglia suonare alle 5.30 del mattino e la stacco.

Mi stiracchio sotto le coperte sbadigliando, per poi alzarmi assonnata e iniziare a prepararmi,  indossando una comoda tuta nera e rosa, con scarpe da ginnastica nere.

Vado in bagno e mi lavo il viso per svegliarmi e guardandomi allo specchio, faccio una smorfia di disgusto.

Scendo al piano di sotto ed esco di casa assonnata più di ieri mattina.

Chiudendomi la porta alle spalle, noto Matteo sorridente, sul marciapiede davanti casa mia.

'Madonna ma come fa ad essere così perfetto così presto?

Mamma mia è stupendo.'

...POV MATTEO...

Apro e chiudo gli occhi, sentendo la mia sveglia suonare e la stacco.

Mi stiracchio sotto le coperte, per poi alzarmi dal letto e correre in bagno per lavarvi il viso.

Dopo aver indossato un sotto di tuta nera con cavallo basso, un maglioncino bianco e delle scarpe da ginnastica bianche con due righe nere ai lati, esco dal mio appartamento e di corsa, raggiungo casa di Grace.

Dopo un breve tragitto fatto di corsa, mi fermo davanti casa sua, che lei ancora non c'è.

Dopo qualche minuto la vedo uscire da casa sua assonnata e sorrido.

'Mamma mia che tenera.

A mala pena riesce a tenere gli occhi aperti.

Che dolce.'

"Buongiorno." -la saluto allegro e con il sorriso-

"Buongiorno." -mi saluta con un piccolo sorriso- "Come fai?" -mi chiede e io aggrotto la fronte non capendo-

"Come faccio cosa?" -le chiedo-

"Ad essere così pimpante così presto." -mi spiega e io sorrido-

"Non lo so, forse perchè ci sono abituato." -le rispondo e lei annuisce-

"Sarà così." -afferma con un piccolo sorriso-

"Corsa fino al parco?" -le chiedo e lei annuisce, iniziando a correre lasciandomi indietro- "Ehi." -quasi urlo sorridendo iniziando a correre raggiungendola e lei ridacchiando continua a correre- "Mi lasci indietro?" -le chiedo guardandola-

"Se sei una lumaca non è colpa mia." -mi dice seria ma divertita-

"Eh così sarei una lumaca?" -le chiedo serio ma divertito e lei annuisce convinta- "Va bene, allora facciamo una gara, chi arriva primo al parco vince e chi perde paga la colazione, ci stai?" -le chiedo-

"Ci sto." -risponde sorridendo, iniziando a correre più veloce e io ridendo la guardo scuotendo la testa, per poi accelerare la corsa-

"Ciaciao." -la saluto sorpassandola ridendo-

"Ehi." -urla accelerando di più la corsa per raggiungermi-

"Coraggio Grace, dai il massimo." -la sprono per superarmi-

"Tu sei abituato nella corsa, io no." -dice dando il massimo per raggiungermi e io sorrido-

"Se perdi mi paghi la colazione." -le dico guardandola, continuando a correre-

"Te lo scordi." -quasi urla superandomi e io sorrido, fiero di lei, arrivando prima al parco-"Ho vinto." -esulta saltando sul posto e girando su se stessa e io ridacchio guardandola-

"Ottimo lavoro Grace." -le dico sorridendo e lei mi guarda con quel sorriso tanto dolce, dandoci il cinque-"Colazione al bar?" -le chiedo-

"Me la devi." -afferma sorridendo facendomi l'occhiolino incamminandosi verso il bar e io ridendo, le vado dietro-

'Mi piace stare con lei, passare del tempo insieme.

Questa ragazza è così tenere e dolce e mi piace.

E io sono nella merda.

Cazzo è minorenne!'

...POV GRACE...

'E' stato divertente oggi la corsa.

Non credevo di farcela, ma invece ho vinto.

Ho dato il massimo e sono fiera di me stessa.

Con Matteo è tutto così bello.

Questo ragazzo è così meraviglioso e mi piace.

Mi piace tanto.'

Ci sediamo ad un tavolino dopo aver ordinato la colazione al bancone e mi sorride, mentre aspettiamo l'ordine.

"Sei stata brava." -mi dice Matteo sorridendo-

"Grazie ma dovevo vincere, perchè non ho con me i soldi." -dico ridacchiando e lui ride, e Dio che risata-

"Sei stata comunque brava." -mi dice sorridendo e io faccio un piccolo sorriso-"Sei fidanzata?" -mi chiede all'improvviso, mentre il cameriere ci porta il nostro cappuccino e cornetto integrale-

"Ehm, no." -gli rispondo tirando un sorriso e lui sorride, come se quella risposta lo avesse reso felice- "Tu?" -gli chiedo bevendo un sorso di cappuccino-

"Sono appena uscito da una relazione di 7 anni." -mi risponde sorridendo-

"Mi dispiace." -gli dico guardandolo e lui alza le spalle-

"Dispiace anche a me."-afferma sorridendo- "Non hai qualche cotta per qualcuno?" -mi chiede sorridendo-

"Forse c'è qualcuno." -gli rispondo e lui tira un sorriso, come se non gli fosse piaciuta la mia risposta- "E tu?" -gli chiedo mordendo il cornetto-

"Forse anche io." -mi risponde sorridendo e io tiro un sorriso-

'Fortunata la donna di cui ha una cotta.

Io sono cotta di lui e sono una stupida.

Lui è un adulto, non si interesserebbe mai ad una stupida e grassa ragazzina come me.'

...POV MATTEO...

'Chissà chi è il ragazzo di cui ha una cotta.

Io mi sono preso una cotta per lei e sono un coglione.

Un grandissimo coglione.

Cazzo è minorenne!'

...POV GRACE...

Dopo aver finito di fare colazione, ci incamminiamo verso casa mia, uno di fianco all'altro senza dire una parola.

Dopo un breve tragitto, fatto in assoluto silenzio, ci fermiamo davanti casa mia.

"A dopo." -gli dico sorridendo e lui ricambia-

"Per oggi pomeriggio, porta il costume." -mi dice indietreggiando-

"Cosa?" -gli chiedo sbalordita e lui sorride-

"Ci vediamo alle tre." -mi saluta iniziando a correre-

"Ma" -dico per controbattere ma lui correndo mi saluta con un gesto della mano-

Sospirando entro in casa mia e salgo al piano di sopra.

Entro in bagno e mi faccio una doccia.

'Che cavolo vuole fare?

Perchè devo indossare un costume?

Non voglio indossarlo.

Cavolo.'

Dopo essermi fatta la doccia, con il mio accappatoio, entro in camera mia e inizio a prepararmi per andare a scuola.

 Look Grace

Dopo essermi vestita, scendo al piano di sotto e vado direttamente al portone d'ingresso.

"Grace." -sospirando mi giro verso mia madre, che mi raggiunge- "Chi era quel ragazzo?" -mi chiede-

"Il mio personal trainer." -le rispondo-

"Ti posso dare un consiglio?" -mi chiede e io alzo un sopracciglio-

"Quale?" -le chiedo-

"Non ti illudere; un ragazzo così bello non guarderà mai una ragazza, come dire.. come te insomma." -mi dice guardandomi da testa a piedi quasi con disgusto-

"Lo so." -sussurro uscendo di casa e mi scivola una lacrima-

'Perchè?

Prova gusto nel farmi soffrire?

Nel farmi sentire non abbastanza?

Nel farmi sentire brutta? Grassa?

Si diverte.

Ma che razza di madre ho?'

Arrivata a scuola, raggiungo i miei migliori amici.

"Giorno." -mi salutano loro sorridendo entrambi e io tiro un sorriso-

"Che hai ciccina? Stai male?" -mi chiede preoccupato Guido accarezzandomi il braccio-

"Non sopporto più mia madre." -dico trattenendo le lacrime-

"Non piangere tesorino e lascia perdere tua madre, che è una grandissima stronza." -mi dice Annika abbracciandomi-

"Ma non dovrebbe essere stronza con sua figlia." -dico seria guardandola- "Ci prova gusto nel ferirmi, capite? Si diverte a farmi sentire inferiore, a farmi sentire orribile, si diverte." -dico e una lacrima scende lungo il mio viso e immediatamente Guido me l'asciuga, per poi abbracciarmi forte-

"Non piangere ciccina, non ne vale la pena, tua madre vuole vederti debole, ma tu non lo sei, tu sei forte Grace." -mi dice Guido sorridendo allontanandosi dall'abbraccio e accarezzarmi il viso-

"Non sono così forte Guido; posso tollerare Giulio e le sue prese per il culo, ma non posso tollerare mia madre.. mia madre, la donna che mi ha messo al mondo, la donna che dovrebbe amarmi più di tutti mi ferisce, mi fa soffrire." -gli dico mentre altre lacrime scivolano lungo il mio viso-

"Non piangere tesorino." -mi dice Annika con tono triste asciugandomi le lacrime con delle carezze-

"Ma le balene non dovrebbero stare nel mare?" -chiede ridendo Giulio con i suoi amici, passando al nostro fianco e io chiudo gli occhi stanca-

"Hai rotto il cazzo coglione." -quasi urla Guido furioso andando verso di lui-

"Che vuoi, eh? Vuoi fare a bo" -Giulio non riesce a finire la frase che Guido gli tira un cazzotto in pieno viso, facendolo cadere a terra-

"Ti faccio ingoiare tutti i denti, razza di coglione." -gli urla furioso Guido mettendosi a cavalcioni sopra di lui e riempirlo di pugni in faccia-

"Guido basta." -urlo per farlo smettere-

"Guido." -urla Annika cercando di fermarlo- "Basta." -urla tirandolo dal braccio-

"Fai altre battute del cazzo e non vivi." -gli urla Guido tirandogli un calcio allo stomaco- "Coglione." -gli urla per poi sputargli in faccia- "Andiamo." -ci dice afferrando il suo zaino da terra, per poi incamminarci verso l'entrata del liceo, mentre io con la testa girata guardo Giulio, steso a terra dolorante-

"Hai esagerato." -dico a Guido, continuando a guardare Giulio, che viene aiutato dai suoi amici-

"E' lui quello che esagera; lui e i coglioni dei suoi amici." -mi dice Guido furioso, entrando in classe-

Ci mettiamo seduti ai nostri posti e io e Annika ci giriamo a guardare Guido, che si massaggia la mano dolorante.

"Che c'è?" -ci chiede lui guardandoci-

"Hai ragione che esagera con quelle battutine da quattro soldi, che non fanno nemmeno ridere, però tu non devi abbassarti a quel livello Guido." -gli dice seria Annika-

"Quale livello Annika? Ho solo difeso la mia migliore amica e sono stanco di Giulio; non lo capisce con le buone, allora voglio farglielo capire con le cattive." -dice serio Guido, per poi guardare verso la porta e vediamo entrare Giulio dolorante e conciato male- "La prossima volta finisci in ospedale." -dice serio a Giulio che dolorante si mette seduto al suo posto- "La deve finire quel coglione, la prossima volta veramente lo mando in ospedale." -afferma serio- "Se vuoi vengo a casa tua e do una lezione anche a tua madre." -mi dice sorridendo e io ridacchio, scuotendo la testa e lui sorride facendomi l'occhiolino-

'Lo adoro.

Si vede che mi vuole tanto bene.

Ha sempre fatto a botte per me, per difendermi.

Sempre e gli voglio un infinito bene.'

...POV MATTEO...

Dopo aver lasciato Grace a casa sua, sono corso a casa mia e mi sono fatto una doccia veloce.

'Ho intenzione di fare piscina oggi con Grace.

Acquagym faremo.

Sarà divertente.'

Dopo essermi preparato, con il mio borsone, salgo nella mia meravigliosa auto e mi dirigo in palestra.

Dopo un breve tragitto arrivo ed entro in palestra, dirigendomi nel mio ufficio.

"Giorno amico." -mi saluta Alvaro venendomi dietro-

"Giorno." -lo saluto sorridendo entrando nel mio ufficio-

"Com'è andata con Grace?" -mi chiede e sentendo solo il suo nome, sorrido-

"Bene." -gli rispondo appoggiando il mio borsone sulla mia poltrona- "Sono nella merda." -affermo guardandolo serio e lui aggrotta la fronte-

"Niente di grave mi auguro." -afferma lui preoccupato-

"Beh no, non è grave." -lo rassicuro e lui annuisce-

"Perchè sei nella merda?" -mi chiede non capendo-

"Mi sono preso una cotta per Grace, cazzo mi piace e parecchio aggiungerei." -gli spiego sospirando-

"Te l'ho detto ieri che la guardavi in un modo che nemmeno Rosa guardavi così." -mi dice dandomi delle pacche sulla spalla-

"Che cazzo faccio? E' minorenne." -gli dico guardandolo-

"Nulla, non farai nulla." -mi dice serio- "Fai il tuo lavoro da personal trainer, poi raggiunto il suo obiettivo, chi sè visto sè visto." -mi dice stringendomi la spalla-

"Si, hai ragione." -dico annuendo- "Non voglio avere problemi, tra me e Grace solo lavoro." -dico convinto e Alvaro annuisce d'accordo con me- "Andiamo a lavorare." -dico spingendolo fuori dal mio ufficio-

'Lavoro..

Per me Grace è solo lavoro.

Lavoro e nient'altro.'

...POV GRACE...

Le tre del pomeriggio sono arrivate in fretta e io con il mio borsone, con dentro il mio costume e tutto il necessario, mi sto incamminando verso la palestra.

'Se mi farà mettere il costume significa che avremo a che fare con l'acqua, quindi suppongo piscina.

Odio indossare il costume.'

Entro in palestra e subito noto Matteo, aiutare una ragazza e per i miei gusti lui è troppo vicino.

'Che mi prende?

Possibile che sia gelosa?'

Appena mi nota, sorridendo viene subito da me.

"Ehi, ciao." -mi saluta sorridendo Matteo-

"Ciao, senti"

"Vieni con me." -mi dice sorridendo non facendomi parlare e io lo seguo iniziando a salire le scale- "Puoi cambiarti lì dentro per indossare il tuo costume, io ti aspetto in piscina." -mi dice sorridendo incamminandosi in piscina e io sospirando entro in un piccolo spogliatoio femminile-

Mi chiudo dentro e sospiro.

"Non poteva farmi parlare? Cavolo, non voglio indossare il costume." -dico ad alta voce iniziando a cambiarmi-

...POV MATTEO...

Raggiungo la porta della piscina ed entro, dove dentro l'acqua ci sono molte persone che fanno acquagym con l'istruttrice sul bordo piscina.

Mi spoglio dai miei vestiti, rimanendo con il mio costume bianco e guardo le persone in piscina, aspettando Grace.

...POV GRACE...

Con addosso il mio costume a due pezzi colorato e il mio accapatoio, esco dallo spogliatoio e mi incammino verso la porta della piscina.

Prima di aprire la porta faccio un grosso respiro, per poi entrare e sgranare gli occhi, nel vedere Matteo in costume e Dio che fisico.

Matteo sentendomi entrare, si gira verso di me e mi sorride.

'Mio Dio ma mi vuole morta sul serio?

Immaginavo che avesse dei fantastici addominali, ma non credevo così fantastici.

Mamma mia è perfetto.

E' stupendo, è meraviglioso.

Mi fa impazzire.'

 Costume di Matteo

"Forza togliti l'accappatoio, che entriamo in piscina." -mi dice sorridendo Matteo-

"Io" -mi fermo guardandolo negli occhi con fatica, Dio ha un corpo meraviglioso-

"Qual'è il problema Grace?" -mi chiede guardandomi negli occhi-

"Il mio corpo." -rispondo tirando un sorriso-

"Il tuo corpo?" -mi chiede-

"Si, perchè mi hai chiesto di indossare il costume? Per mettermi in ridicolo davanti a tutti?" -gli chiedo fredda-

"No, io"

"Tu non capisci; tu non puoi capire perchè sei perfetto." -gli dico non facendolo parlare trattenendo le lacrime indicandolo da testa a piedi-

"Perfetto? Grace nessuno è perfetto." -mi dice guardandomi-

"Ok, allora in confronto a me sei perfetto, va meglio così?" -gli chiedo fredda- "Tu non puoi capirmi; io mi sento a disagio con il mio corpo vestita, immaginiamoci mezza nuda." -dico con le lacrime agli occhi-

"Ascoltami Grace, qui in palestra si viene per perdere peso o per mantenersi in forma; guardati intorno Grace." -mi dice lui indicandomi la piscina- "Ci sono persone molto più in carne di te eppure sono dentro l'acqua in costume, fregandosene degli altri." -mi dice guardandomi- "Non devi sentirti a disagio con il tuo corpo Grace." -mi dice-

"Mi prendono per il culo quando sono vestita, non immagino cosa mi possano dire vedendomi in costume." -gli dico mentre mi scivola una lacrima-

"Non piangere." -mi dice sorridendo asciugandomi la lacrima- "La gente parla e critica per ogni cosa, ma se tu prima di fare una qualunque cosa pensi prima quello che possono dire di te gli altri, non vivi.. non vivi Grace." -dice guardandomi negli occhi- "Devi fregartene.. lo so che fa male e che ti feriscono, ma tu devi fregartene del giudizio che hanno gli altri su di te e viverti la vita come meglio credi." -mi dice sorridendo- "Togliti l'accappatoio ed entra in acqua con me." -mi dice guardandomi negli occhi-

"Io non.. non me la sento." -dico con le lacrime agli occhi- "Non me la sento." -sussurro mentre mi scivola una lacrima e l'asciugo immediatamente-

Lo vedo avvicinarsi a me guardandomi dritto negli occhi e allunga le mani verso il nodo del mio accappatoio.

"Che fai?" -gli chiedo guardandolo-

"Shh." -mi dice guardandomi dritto negli occhi-

Apre il mio accappatoio senza togliermelo e abbassa lo sguardo sul mio corpo e io imbarazzata per il mio corpo e per il suo sguardo, guardo da tutte le parti tranne lui.

...POV MATTEO...

La osservo con addosso solo un bikini colorato e l'accappatoio addosso e sorrido.

'Cazzo se mi piace.

Mamma mia ma quanto mi fa impazzire!?!

Non è così cicciotta e quello che vedo mi fa completamente perdere la testa.

Per non parlare del suo seno.

Dio che seno.'

La guardo in viso e noto che è arrossita e mi fa ancora più tenerezza, mentre guarda da tutte le parti tranne che me.
Sorrido.

"Guardami." -le dico e lei titubante sposta il suo sguardo sui miei occhi- "Sei bellissima." -le dico sorridendo- "Mi credi? Mi credi quando ti dico che sei bellissima?" -le chiedo guardandola negli occhi e lei ricambiando il mio sguardo, annuisce- "Bene, perchè lo penso sul serio Grace." -le sussurro e lei fa un piccolo sorriso- "Entriamo in piscina?" -le chiedo e lei guardando la piscina fa un grosso respiro, togliendo definitivamente l'accappatoio e io mi mordo il labbro inferiore guardandola-

 Costume di Grace

'Dio se è bella!'

"Andiamo." -le dico sorridendo prendendola per mano e ci incamminiamo verso la piscina-

Entriamo in acqua e la guardo mentre sorride, facendo sorridere anche me.

"Dobbiamo fare ciò che fa l'istruttrice?" -mi chiede sorridendo muovendo le braccia sopra l'acqua-

"No, fai ciò che dico io." -le rispondo sorridendo e lei annuisce-

Iniziamo a fare degli esercizi in acqua e io la guardo mentre sorride dando il massimo.

'Ho perso completamente la testa per lei.

Sono fregato.'

...POV GRACE...

'Mi fanno bene le sue parole.

Mi fa credere un po più in me stessa e Matteo mi fa solo bene.

Le sue parole mi danno la forza di fregarmene degli altri e di ciò che possono dire di me.

Lui ha ragione.

La gente parla e critica per ogni cosa e io devo smetterla di pensare prima agli altri e a ciò che possono dire di me.

Devo lasciarmi andare e fare ciò che mi sento di fare, fregandomene degli altri.'

"Brava Grace, un'ultimo sforzo e finisci." -mi sprona sorridendo Matteo e io continuo a dare il massimo-

'E' la prima volta che faccio acquagym ed è molto più faticoso fare ginnastica in acqua ma anche divertente.'

"Ottimo lavoro." -mi dice Matteo sorridendo dandomi il cinque e io ridacchiando lo schizzo con l'acqua-"Che fai?" -mi chiede sorridendo schizzandomi e io ricambio, iniziando a giocare come due bambini e a ridere-

Dopo qualche minuto, sento il forte braccio di Matteo intorno alla mia via e mi strascina con se sott'acqua.
Sorridendo sott'acqua lo allontano da me e riemergo mettendomi i capelli tutti all'indietro guardandomi intorno e poco dopo, facendomi spaventare, riemerge davanti a me e siamo così vicini.

"Mi hai fatto spaventare." -gli dico sorridendo mettendo le mie mani sulla sua testa e lo spingo sott'acqua, ma non so come lui mi strascina con se iniziando a nuotare sott'acqua sorridendo-

Matteo avvicinandosi a me, intreccia entrambe le sue braccia forti intorno alla mia schiena e tirandomi con se,  riemergiamo sorridendo, mentre mi porto i capelli all'indietro, per poi fare lo stesso con i suoi, guardandoci negli occhi, mentre continua a stringermi.

"Usciamo?" -mi chiede lui e io facendo un piccolo sorriso annuisco-

Usciamo dall'acqua e lui afferrando il mio accappatoio, mi aiuta ad'indossarlo.

"Grazie." -lo ringrazio sorridendo e lui mi sorride mettendosi intorno alla vita un'asciugamani-

Usciamo dalla piscina e ci dirigiamo in silenzio verso gli spogliatoi.

Io entro in quello femminile e lui in quello maschile.

Chiudendomi la porta alle spalle, mi appoggio su di essa e sorrido.

'Oddio sono stata così bene.

In sua compagnia mi sento come non mi sono mai sentita.

Hai suoi occhi mi vedo bellissima ed è una sensazione stupenda.'

...POV MATTEO...

Chiudendomi la porta alle spalle, mi passo una mano tra i capelli bagnati e sospiro.

'Ma che cavolo mi è preso?

E' minorenne Matteo, devi starle lontano non giocarci.

Dio ma quanto sono stato bene?

Sto completamente impazzendo per quella ragazzina.

Quella ragazzina meravigliosa.'

Dopo essermi preparato esco dallo spogliatoio e scendo in palestra,  raggiungendo Alvaro.

"Ehilà." -mi saluta sorridendo Alvaro-

"Sto impazzendo." -gli sussurro e lui sospira- "Ho perso completamente la testa per Grace, cazzo vederla in bikini, Dio che corpo." -dico sospirando al pensiero-

"Sei nella merda fino al collo." -mi dice lui dandomi delle pacche sulla spalla-

"Che cazzo faccio? E' minorenne." -dico non sapendo che fare-

"Te l'ho detto, non devi fare nulla Matteo, è minorenne e lo sai bene." -mi dice Alvaro e io annuisco sospirando- "Arriva." -mi sussurra e io di scatto mi giro verso di lei e sorrido come un coglione-

"Io vado." -mi dice sorridendo dolcemente Grace e io annuisco- "Ci vediamo domani mattina alle sei." -mi dice con quel sorriso dolce e quelle fossette che riempirei di baci-

"Alle sei." -confermo sorridendo-

"Bene, ciao." -mi saluta lei indietreggiando-

"Ciao." -la saluto sorridendo guardandoci dritto negli occhi, mentre continua a indietreggiare- "Attenta." -quasi urlo-

"Ops." -dice lei ridendo imbarazzata andando a sbattere contro un attrezzo e quasi cadeva- "Ciao." -mi saluta sorridendo imbarazzata-

"Ciao." -la saluto ridacchiando e la guardo uscire dalla palestra-

"Siete pazzi l'uno per l'altro." -mi dice Alvaro stringendomi la spalla e io sospirando vado verso il mio ufficio-

'Devo stare molto attento a ciò che faccio.

Lei è minorenne.'

...POV GRACE...

Arrivata a casa corro in camera mia e chiamo la mia migliore amica.

"Pronto tesorino." -mi risponde Annika allegra-

"Annika non so cosa mi succede." -le dico sospirando-

"In che senso?" -mi chiede preoccupata-

"Con Matteo Annika." -le spiego sospirando-

"Spiegami." -mi dice-

"Con lui sto benissimo e lui è fantastico; mi batte forte il cuore quando siamo troppo vicini e mi fa impazzire, per non parlare che ai suoi occhi mi vedo bella." -le racconto sorridendo- "Il suo sorriso mi piace un casino e oggi abbiamo fatto gli esercizi in piscina e quando abbiamo finito abbiamo giocato come due bambini e ci sono stata benissimo; quando mi sfiorava o mi teneva tra le sue braccia, rabbrividivo e"

"Ti stai innamorando oppure lo sei già." -mi dice felice Annika non facendomi finire di parlare-

"Credi?" -le chiedo confusa-

"Beh si; ti batte forte il cuore, al suo tocco rabbrividisci, ti fa impazzire e tu ti stai innamorando." -mi dice lei convinta-

"Oddio mi sto innamorando!" -dico sorridendo, ma mi faccio subito seria-"Tanto per lui sono solo una ragazzina e non mi vedrà mai." -dico-

"Te l'ha detto lui?" -mi chiede-

"No, anzi mi dice che sono bellissima." -le dico sorridendo-

"Uhh è cotto anche lui di te." -afferma euforica e io ridacchio-

"Non correre Annika." -l'ammonisco-

"Che bello, un amore proibito." -dice e dal tono di voce capisco che stia sognando ad occhi aperti-

"Perchè amore proibito?" -le chiedo non capendo-

"Perchè lui è maggiorenne e tu minorenne." -mi spiega e io annuisco-

"Giusto." -dico sospirando- "Ci vediamo domani." -la saluto-

"A domani tesorino e brava eh? Ti sei scelta un gran pezzo di figone." -mi dice lei e io rido-

"Ciao." -la saluto ridacchiando-

"Ciao." -mi saluta lei ridendo, per poi attaccare la chiamata-

'Mi sto innamorando di Matteo?

Credo proprio di sì.'

...POV MATTEO...

Con solo addosso un paio di boxer mi metto sotto le coperte e sospirando penso a Grace.

'Sono completamente partito per lei.'

...POV GRACE...

Con addosso il mio pigiamone, mi metto sotto le coperte e sorrido pensando a Matteo.

"Matteo." -sussurro sorridendo, abbracciando il cuscino e chiudendo gli occhi-















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Capitolo 4
*** Non ti amo più. ***




Capitolo4)NON TI AMO PIU'.

...POV GRACE...

Apro e chiudo gli occhi sentendo la mia sveglia suonare.

Mi alzo dal letto sbadigliando e inizio a prepararmi indossando una comoda tuta rossa, con scarpe da ginnastica bianche.

Vado in bagno per lavarmi il viso e dopo aver finito scendo al piano di sotto ed esco di casa.

Mi metto seduta sul muretto e aspetto che arrivi Matteo.

...POV MATTEO...

Sento suonare la mia sveglia, apro gli occhi e la stacco, per poi correre in bagno a lavarmi la faccia.

Ritorno in camera mia e mi preparo indossando un sotto di tuta nera un po aderente con elastico alla caviglia e un maglioncino blu.

Indosso le mie scarpe da ginnastica nere della nike e vado alla porta d'ingresso.

Apro la porta e mi spavento nel ritrovarmi davanti Rosa.

"Sei pazza? Mi hai fatto prendere un colpo." -la fulmino uscendo di casa- "Che fai qui a quest'ora?" -le chiedo chiudendo la porta di casa a chiave-

"Mi manchi amore mio." -mi sussurra Rosa abbracciandomi e io sospirando ricambio l'abbraccio- "Ti prego, torniamo insieme Matteo, mi manchi tanto." -mi dice stringendomi-

"Rosa io"

"Cosa? Tu cosa?" -mi chiede guardandomi negli occhi-

"Io.. non ti amo più." -le dico sincero-

"C'è un'altra?" -mi chiede quasi urlando-"C'è un'altra Matteo?" -mi chiede furiosa-

"Rosa"

"C'è. Un'altra?" -mi chiede seria e io sospiro-

"Anche." -rispondo sincero e lei sorride nervosa-

"Chi è?" -mi chiede guardandomi-

"Non ha importanza." -le dico guardandola-

"HA IMPORTANZA PER ME CAZZO." -urla furiosa lei- "Matteo dimmi chi è." -mi ordina-

"Devo andare." -dico incamminandomi-

"Matteo." -mi chiama e io inizio a correre- "MATTEO." -urla-

'Non la amo più.

Non è più la stessa e io non provo più nulla per lei.

Adesso non faccio altro che pensare a Grace.

Al suo dolce sorriso, alle sue adorabili fossette, ai suoi meravigliosi occhi azzurri, al suo corpo che mi fa impazzire.

Penso a Grace e non più a Rosa.'

Sorrido nel vedere Grace seduta sul muretto davanti casa sua, mentre sbadiglia assonnata.

"Buongiorno." -la saluto con il sorriso e lei salta in aria per lo spavento-

"Mi hai fatto prendere un colpo." -mi dice alzandosi dal muretto-

"Scusa." -mi scuso sorridendo-"Forza." -le dico iniziando a correre e lei inizia venendomi dietro- "Che hai?" -le chiedo guardandola mentre continuiamo a correre-

"Ho tanto sonno." -mi risponde e io sorrido-

"Dai se fai 10 minuti di corsa senza fermarti, torniamo a casa camminando e non di corsa." -le dico sorridendo e lei fa un piccolo sorrido annuendo-

'Dio ma quanto è bella?

Una meraviglia.'

...POV GRACE...

'Sto morendo di sonno.

Odio svegliarmi così presto.

Odio lasciare il mio primo amore..

Il letto.

E' così caldo e confortevole e mi dispiace abbandonarlo.'

Dopo aver fatto 10 minuti di corsa senza fermarmi e credetemi sono stanca morta, stiamo tornando a casa camminando a passo svelto.

Lo guardo e lo vedo strano, pensieroso.

"Tutto bene?" -gli chiedo-

"Eh?" -mi chiede guardandomi-

"Sembri pensieroso, qualcosa non va?" -gli chiedo facendo un piccolo sorriso-

"Stavo pensando alla mia ex." -afferma lui e a me mi si spegne il sorriso-"Le ho detto di non amarla più." -mi spiega e a me spunta un sorriso ma mi faccio subito seria- "L'ho ferita, ma non potevo mentirle, ho fatto bene a dirle la verità, no?" -mi chiede guardandomi-

"Certo che hai fatto bene." -gli dico con un piccolo sorriso e lui mi sorride annuendo-

"Ci vediamo alle tre." -mi saluta davanti casa mia e io annuisco- "A dopo." -afferma riprendendo a correre-

Entro in casa e corro in bagno per farmi una doccia.

'Sono felice che abbia detto alla sua ex che non la ama più.

Ma anche se non la ama ha una cotta per un'altra.

Chissà chi è.

Scommetto che sarà bellissima.

Certo che è bellissima, lui mica guarda le ragazze come me.'

Dopo essermi fatta la doccia, vado in camera mia e mi preparo per andare a scuola.

 Look Grace

Scendo al piano di sotto ed entro in cucina, dove ci trovo i miei genitori fare colazione.

"Giorno." -li saluto iniziando a prepararmi la colazione-

"Giorno." -mi salutano loro-

Mi metto seduta a tavola con la mia colazione e inizio a mangiare.

"Mamma mi ha detto che vai a correre con un personal trainer." -mi dice mio padre non guardandomi-

"Si." -confermo continuando a mangiare-

"Hai iniziato di nuovo una dieta?" -mi chiede lui-

"Si, è questa volta ci riuscirò." -dico convinta mentre a mia madre le scappa un risolino e io la fulmino- "Cosa ci trovi da ridere?" -le chiedo fredda-

"Nulla, solo le tue parole." -mi risponde mia madre- "Non credo che ci riuscirai nemmeno questa volta." -mi dice con un sorrisino da bastarda-

"Me ne vado." -dico alzandomi, non finendo nemmeno la colazione e mi incammino verso la porta della cucina-

"Sono sorpresa." -afferma mia madre e io mi fermo e mi giro verso di lei- "Di solito ti mangi tutto, ingozzandoti anche se sei piena e ora" -dice guardando la mia colazione sul tavolo-

"Vaffanculo." -dico con tono duro andandomene e uscire di casa, sbattendo la porta alle mie spalle-

'La odio.

La odio con tutto il mio cuore.

Perchè mi parla in questo modo?

Per la miseria sono sua figlia.'

Arrivata a scuola sono furiosa e mi avvicino ai miei amici.

"Incazzata stamani." -dice Guido guardandomi-

"Nera, aggiungerei." -dico acida-

"Che è successo?" -mi chiede preoccupata Annika-

"Mia madre, la odio." -dico a denti stretti- "Non perde mai occasione per ferirmi." -dico seria e delusa e loro mi abbracciano-

...POV MATTEO...

Di corsa torno a casa mia e arrivato sbuffo, nel vedere Rosa.

"Rosa vattene." -dico freddo aprendo la porta di casa mia-

"Ho il diritto di sapere chi sia questa misteriosa ragazza che ti sta portando lontano da me." -mi dice trattenendo le lacrime entrando in casa e chiudendosi la porta alle spalle-

"Rosa nessuno mi sta allontanando da te, ma tu." -dico guardandola- "Tu mi hai allontanato, con la tua gelosia e la tua paranoia del cazzo. Sei cambiata te ne rendi conto? Non sei più la stessa Rosa e forse sono cambiato anche io." -dico guardandola negli occhi-

"Forse hai ragione sono cambiata." -ammette-

"Senza forse, sei cambiata Rosa." -le dico serio-

"Ma perchè tu non mi consideravi più." -mi dice lei guardandomi e io sospiro- "Da quando ti sei aperto questa palestra io non esisto più, ma solo il tuo lavoro e le tue clienti." -dice acida- "Sono diventata gelosa perchè passavi più tempo con quelle che con me che sono la tua ragazza." -mi dice-

"Ex ragazza." -specifico freddo- "E poi non è vero niente, io non ti ho mai trascurata, non ti ho mai messa al secondo posto, non ho mai messo il mio lavoro davanti a te, mai Rosa; ho sempre messo te davanti a tutto e a tutti, sempre, poi non so che cazzo ti è preso e sei cambiata." -dico guardandola negli occhi- "Con quelle, come le chiami tu, ci passo del tempo perchè le aiuto, perchè è il mio lavoro, sei tu che ti sei fatta strani film mentali." -dico freddo-

"Davvero non ti sei mai portato a letto una cliente?" -mi chiede seria-

"Insisti ancora con questa storia?" -le chiedo acido- "Rosa vattene, devo farmi la doccia e andare a lavoro, non ho tempo da perdere." -dico indicandole la porta d'ingresso-

"Dimmi chi è Matteo." -mi supplica e io sbuffo-

"Ciao Rosa." -la saluto spingendola fuori di casa mia-

Corro in bagno per farmi una doccia.

'Mamma mia, ma quanto è pesante?

E ancora insiste che io sia andato con una mia cliente, insiste.

Non sono mai andato a letto con nessuna delle mie clienti.

Non sono mai andato a letto con altre donne.

L'unica era lei e lei insiste con questa storia.

Sono stanco, non la sopporto più.'

Dopo essermi fatto una doccia veloce e vestito, raggiungo la mia auto e mi dirigo in palestra.

Entro e mi incammino nel mio ufficio senza salutare nessuno.

"Non si saluta?" -mi chiede Alvaro offeso entrando nel mio ufficio-

"Scusa." -mi scuso sbuffando mettendomi seduto sulla mia poltrona-

"Che succede?" -mi chiede lui appoggiandosi alla mia scrivania-

"Rosa, non la sopporto più." -gli dico sospirando- "Le ho detto che non la amo più." -gli dico e lui annuisce- "E le ho detto che c'è un'altra." -aggiungo e lui mi fulmina-

"Devi dimenticarti di Grace." -mi dice serio-

"Che cazzo vuoi da me? Non ci riesco, ok? Ho perso completamente la testa per quella adorabile ragazzina." -dico irritato e lui sospira-

...POV GRACE...

Finalmente sono arrivate le tre del pomeriggio e mi sto incamminando verso la palestra.

Arrivata, entro e sorrido nel vedere Matteo firmare dei fogli tutto concentrato.

Sorridendo mi avvicino.

"Ciao." -lo saluto e lui salta in aria, facendomi ridere-

"Non ridere, mi hai spaventato." -mi dice sorridendo-

"Scusa." -mi scuso smettendo di ridere-

"Finisco di firmare dei fogli e iniziamo." -mi dice guardando quei fogli e io annuisco, mentre inizia a firmare-

Sentendo qualcuno schiarirsi la voce, mi giro e vedo una ragazza molto bella, magra che mi fissa e dopo poco sento Matteo sbuffare.

"Non rompere Rosa, sto lavorando." -dice freddo Matteo alla ragazza-

"Questa? Chi è?" -gli chiede Rosa guardandomi male-

"Grace." -le risponde Matteo-

"Io sono Rosa, la fidanzata di Matteo." -si presenta guardandomi con un ghigno-

"Ex." -specifica Matteo guardandola malissimo- "Andiamo." -afferma strascinandomi dal braccio-

'Cavolo.

Che bella ragazza che è la sua ex.

Non mi guarderà mai Matteo.

In confronto alla sua ex, io sono uno schifosissimo insetto.'

Lo guardo mentre mi strascina salendo le scale, tenendomi dal braccio.

"Non ho portato il costume." -lo informo-

"Non facciamo piscina." -mi dice entrando in una sala da ballo- "Oggi perdiamo peso divertendoci." -mi dice sorridendo, chiudendo la porta alle sue spalle-

"Non c'è nessuno?" -gli chiedo non vedendo nessuno-

"No, perchè la sala è tutta nostra." -mi dice sorridendo e io annuisco con un piccolo sorriso- "Prima di iniziare" -dice prendendomi la mano e mi strascina, mettendomi davanti allo specchio e ci guardiamo tramite il riflesso, mentre rimane dietro di me- "Voglio che mi dici ciò che vedi." -mi dice e io abbasso lo sguardo- "Guardati allo specchio Grace e dimmi ciò che vedi." -mi sussurra facendomi rabbrividire-

Alzo lo sguardo e lo guardo dal riflesso.

"Questo non mi servirà a perdere peso." -gli dico guardandolo e lui mi sorride-

"Lo so, ma voglio sapere ciò che vedi guardandoti allo specchio." -mi dice-

"A che serve?" -gli chiedo non capendo-

"Serve a farti capire che quello che pensi di te è sbagliato." -mi dice sorridendo- "Guardati e dimmi." -mi dice sorridendo-
Giro lo sguardo sul mio riflesso e mi guardo.

"Vedo.. una ragazza.. grassa e orribile." -dico tirando un sorriso, mentre mi si riempiono gli occhi di lacrime e guardo lui dal riflesso-

"Vuoi sapere cosa vedo io?" -mi chiede guardandomi negli occhi dal riflesso e io annuisco e lui sorridendo intreccia le sue braccia intorno alla mia vita e il mio cuore inizia a battere forte- "Vedo una ragazza in carne, bellissima e.. fragile." -dice guardandomi negli occhi e a me mi scivola una lacrima, abbassando lo sguardo a terra-

Sento Matteo girarmi verso di lui, per poi sentire le sue forti braccia intorno alle mie spalle, stringendomi a se e io piangendo mi stringo a lui.

"Non sei grassa Grace, non sei orribile." -mi dice lui prendendomi il viso tra le mani e ci guardiamo negli occhi-

"Invece sì." -sussurro tra le lacrime-

"Invece no." -mi dice lui sorridendomi dolcemente asciugandomi le lacrime-"Sei in carne, non grassa, sei bellissima, non orribile e sei troppo fragile per aver sofferto troppo." -dice guardandomi negli occhi- "Ti fidi di me?" -mi chiede e io annuisco- "Allora fidati se ti dico che sei bellissima, fidati se ti dico che non sei orribile, fidati Grace, perchè per me sei stupenda." -mi dice sorridendo accarezzandomi il viso e io faccio un piccolo sorriso- "Fidati." -mi sussurra-

"Mi fido." -gli dico sorridendo e lui ricambia-

"Adesso metterò della musica e tu dovrai ballare e se vorrai, ti guarderai allo specchio per capire una volta per tutte che sei bellissima." -mi dice sorridendo andando verso lo stereo per mettere la musica- "Io non ballerò e tu non devi vergognarti." -mi dice guardandomi e io annuisco-

'Mi fanno così bene le sue parole.

Gli credo, mi fido.

Nei suoi occhi vedo tanta sincerità.

Ai suoi occhi mi sento bellissima come dice lui.'

...POV MATTEO...

'Tutto ciò che le ho detto lo penso sul serio.

Per me è bellissima.

Per me è perfetta.

E deve capirlo anche lei.'

Faccio partire la base della canzone di Ariana Grande 'Focus'.

La guardo sorridendo, andandomi a sedere sulla sedia, mentre lei si guarda allo specchio.

Mi metto seduto guardandola, mentre lei inizia a ballare muovendo i suoi fianchi a ritmo e in modo sensuale.

La guardo mordendomi il labbro inferiore, mentre lei continua a ballare, a cantare e a sorridere.

'Ciao.. Ciaone proprio.

Dio ma come si muove?!

Non mi aspettavo che si muovesse con tanta sensualità e Dio mi sta facendo impazzire.

Madonna santa benedetta..

Mi sta.. Oddio mi sta eccitando.

Perchè cazzo ho deciso di farla ballare?

Oddio Matteo calmo.

Respira.'

Mi passo una mano davanti al viso,  massacrandomi il labbro.

La guardo mentre si avvicina a me e prendendomi entrambe le mani, mi fa alzare e ridendo andiamo al centro della sala ballo e continuando a tenerci per mano, balliamo e ridiamo.

Dopo qualche secondo mi lascia le mani e mi da le spalle e il mio sguardo si abbassa sul suo fondoschiena che mi muove e mi fa impazzire.

'Dio, qualcuno mi venga a salvare.'

Senza pensarci 300 volte, mi avvicino, rimanendo dietro di lei e appoggiando la mia mano sulla sua pancia l'avvicino a me tenendola stretta e balliamo così.

Io dietro di lei che la tengo stretta e lei di spalle davanti a me che balla in modo sensuale, strusciandosi, mentre ci guardiamo dal riflesso dello specchio.

'Non va per niente bene tutto questo.

Lei è minorenne e io devo starle lontano.

Ma non ci riesco.

Mi piace così tanto.

Per non parlare del mio amichetto dei paesi bassi.

Dio è impazzito completamente anche lui.'

Abbasso il mio viso sulla sua spalla,  strofinando il mio naso su di essa, per poi mettere il mio viso nell'incavo del suo collo, inebriandomi del suo buonissimo profumo, mentre lei continua a muoversi con tanta sensualità, mettendo una mano sulla mia nuca.

Le lascio un leggerissimo bacio sul collo, salendo con la punta del mio naso su di esso, fino al suo orecchio, per poi sfiorarle il lobo con le mie labbra e la mia lingua.

'Non va bene.

Devo fermarmi.

Aiutatemi.

Qualcuno venga a fermarmi.'

...POV GRACE...

'Non so che mi prende.

Non mi sono mai comportata in questo modo.

Io sono timida, ma con lui è tutto così diverso.

Con lui non mi imbarazzo di nulla.

Mamma mia quanto mi piace sentire il suo respiro caldo sulla mia pelle.

Il suo leggero bacio mi ha fatta rabbrividire e il suo sfiorarmi con le labbra e con la lingua il lobo dell'orecchio mi ha fatta impazzire.

Per non parlare di una prepotente presenza contro il mio sedere.

Non posso credere che sia io la causa della sua eccitazione.

Oddio che imbarazzo.'

Finita la canzone lo guardo dal riflesso e lui ricambia il mio sguardo.

"Come ti vedi Grace?" -mi chiede Matteo con voce roca-

"Bella." -rispondo e lui sorride-

"Non dimenticarlo mai." -mi dice allontanandosi- "Per oggi abbiamo finito, ci vediamo domani mattina alle sei." -annuisco leggermente imbarazzata-

"Ciao." -lo saluto imbarazzata e lui mi sorride-

"Ciao." -mi saluta lui sorridendo ed esco da quella sala da ballo-

'Oddio che imbarazzo.

Non sono abituata a certe cose con un ragazzo.

Oh mamma.'

...POV MATTEO...

Appena esce dalla sala da ballo, mi passo una mano davanti il viso, per poi guardare il mio amichetto dei paesi bassi che è molto eccitato.

'Dio ma che effetto mi fa quella meraviglia?

Sono proprio nella merda.'

Esco dalla sala da ballo e scendo in palestra, raggiungendo Alvaro.

"Guarda." -sussurro ad Alvaro guardandomi in giro nella palestra, indicandogli il mio amichetto e lo sento ridere-

"Che hai fatto?" -mi chiede lui e io lo guardo-

"Grace." -sussurro- "Capisci che effetto mi fa?" -gli sussurro sospirando-"Madonna come ballava." -dico in un sospiro ricordandola-

"Immagino come ballava, per ridurti così." -mi dice lui indicando il mio amichetto-

"All'inizio la guardavo solo e mi eccitava anche solo guardarla, poi mi ha preso a ballare con lei e abbiamo ballato un po troppo vicini." -gli spiego-

"Cazzo è minorenne Matteo, te la devi togliere dalla testa." -mi dice serio il mio migliore amico- "Finisci in galera se qualcuno e ne prendo uno a caso, il padre ti vede in certi atteggiamenti con la figlia,  quello ti denuncia." -mi dice serio e io annuisco-

"Lo so." -dico sbuffando-

"Facciamo così, sono il tuo migliore amico e voglio toglierti dalla merda; domani dirai a Grace che per una qualsiasi scusa del cazzo che ti inventerai non puoi più aiutarla a perdere peso e me ne occupo io." -mi dice lui serio-

"Che? Cosa? No." -dico guardandolo-

"Non puoi continuare così, stai rischiando di brutto e io voglio aiutarti." -mi dice lui-

"Lo so, ma voglio aiutarla io, tra me e lei non succederà nulla." -gli dico guardandolo-

"Come vuoi, ma se cambi idea sai dove trovarmi." -annuisco e lui si allontana-

'Mamma mia in che casino mi sto mettendo?!

Perchè è minorenne? Non poteva essere maggiorenne?'

"Dimmi che è uno scherzo." -guardo di scatto Rosa e sbuffo- "Ha 17 anni Matteo." -mi dice seria-

"Vattene." -dico stanco di lei-

"Non può piacerti una bambina." -mi dice lei guardandomi-

"Non è una bambina e poi come cazzo fai a sapere che ha 17 anni?" -le chiedo confuso-

"Ho letto i fogli nel tuo ufficio." -mi dice e io la guardo serio-

"Odio quando mi controlli Rosa." -le dico irritato-

"Eravate carini mentre ballavate, scusa ho sbagliato termine mentre vi strusciavate." -dice Rosa guardandomi-

"Adesso mi spii anche?" -le chiedo infastidito-

"Non posso credere che ti interessi quella ragazzina." -dice incredula-"Insomma io sono molto meglio." -afferma-

"Vattene Rosa." -dico stanco sbuffando-

Dopo qualche secondo rimasta a guardarmi in silenzio e seria, mi da le spalle e se ne va.

Sbuffo.

'Solo lei ci mancava.

Che lo venisse a sapere.'

...POV GRACE...

'Penso e ripenso a me e a Matteo mentre ballavamo.

Stavo così bene in quel momento con lui.

Sto sempre bene con lui.

Per la prima volta guardandomi allo specchio mi sono vista bella.

E tutto grazie a Matteo.'

Con addosso il mio pigiamone mi metto sotto le coperte e pensando a Matteo, chiudo gli occhi sorridendo.

...POV MATTEO...

'Indovinate chi sto pensando?

Grace?

Bravi, ci avete azzeccato.

E' sempre nella mia testa e devo cercare di non starle troppo vicino, per evitare di fare qualche cazzata.

Sono nella merda.'

Con solo addosso un paio di boxer, mi metto sotto le coperte e pensando a Grace, chiudo gli occhi.


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Capitolo 5
*** Gelosia. ***




Capitolo5)GELOSIA.

...POV GRACE...

Sentendo la mia sveglia suonare, apro e chiudo gli occhi e la stacco.

Mi stiracchio sotto le coperte sbadigliando.

Mi alzo dal letto e inizio a prepararmi indossando un sotto di tuta nera con elastico alla caviglia e un maglioncino verde, con un paio di scarpe da ginnastica nere.

Corro in bagno a lavarmi la faccia e dopo aver finito, scendo al piano di sotto, uscendo di casa.

Sorrido nel vedere Matteo, sul marciapiede davanti casa mia, dandomi le spalle, fare stretching.

...POV MATTEO...

Sentendo suonare la mia sveglia, apro gli occhi staccandola, per poi correre in bagno a lavarmi la faccia.

Ritorno in camera mia per prepararmi e indosso un pantalone di tuta nera leggermente aderente con cavallo basso, un maglioncino grigio e un paio di scarpe da ginnastica bianche.

Sento squillare il mio cellulare, lo afferro e rispondo alla chiamata di mia madre.

"Pronto." -rispondo andando alla porta d'ingresso-

"Matteo ti sei impazzito." -dice quasi urlando mia madre e io aggrotto la fronte- "Come puoi dire a Rosa di non amarla più?" -mi chiede furiosa e io giro gli occhi, incamminandomi verso casa di Grace-

"Preferivi che ritornassimo insieme anche se io non la amo più?" -le chiedo freddo-

"Matteo che ti è successo?" -mi chiede triste mia madre-

"Mamma non mi è successo niente, ho solo smesso di amarla." -le rispondo-

"Rosa sta tanto male, dice che c'è un'altra." -mi racconta- "E' vero?" -mi chiede conferma-

"Beh c'è anche un'altra, ma non l'ho lasciata per questo, ma perchè non è più la stessa Rosa; è cambiata, è diventata troppo gelosa mamma, mi controlla ogni cosa e io ho smesso di provare amore nei suoi confronti." -le spiego-

"Posso sapere chi è?" -mi chiede mia madre-

"Non ha importanza, perchè tra me e questa ragazza non succederà nulla." -le rispondo-

"Bene, meglio così, allora vedi di recuperare il rapporto con Rosa." -mi dice lei e io sbuffo-

"Mamma non amo più Rosa." -le rispondo freddo-

"Eravate così bellini insieme, vi amavate tanto, volevate sposarvi te lo ricordi?" -mi dice e io sospiro-

"Si, si." -le rispondo girando gli occhi-

"Rosa non ti riconosce più, dice che hai perso la testa per una tua cliente della palestra, è vero?" -mi chiede-

"E' vero, ma ripeto, tra me e questa ragazza non ci sarà mai nulla." -le rispondo- "Adesso devo andare, ciao mamma." -senza aspettare una sua risposta o un saluto, attacco la chiamata, fermandomi davanti casa di Grace e nell'aspettarla inizio a fare stretching-

'Non la sopporto più Rosa.

Sempre da mia madre a piangere va.

Ma io non la amo più, non posso tornare con lei se non la amo e deve capirlo.

Il mio cuore adesso batte per un'altra ragazza, anche se questo amore è impossibile, è proibito.

So che mamma adora Rosa, ma deve capire anche lei che non torneremo più insieme.

Per me Rosa è il passato, non è più il mio presente e futuro, ma il passato.

Passato e nient'altro.'

"Giorno." -sentendola, mi giro di scatto verso Grace e sorrido come un coglione-

"Buongiorno." -la saluto e lei mi fa un piccolo sorriso- "Oggi non hai sonno?" -le chiedo sorridendo-

"No, perchè ieri sono andata a letto molto presto." -mi risponde sorridendo facendomi l'occhiolino e io ridacchio-

"Brava." -le sorrido- "Andiamo." -le dico e iniziamo a correre-

'Adesso il mio cuore batte solo per lei.

Per questa ragazza stupenda, bellissima, dolce, tenera e che mi fa impazzire.'

...POV GRACE...

'Sono un po imbarazzata per quello che è successo ieri nella sala da ballo.

Insomma eravamo un po troppo intimi.

Lui è il mio personal trainer e io sono una sua cliente.

Io sono innamorata di lui e lui non mi vedrà mai.'

Dopo aver corso per tutto il parco e tornati, sempre di corsa, a casa mia, ci fermiamo davanti appunto casa mia.

"Sei stata bravissima Grace, hai corso più degli altri giorni, give me five." -mi dice sorridendo Matteo e io ridacchiando gli do il cinque- "Ottimo lavoro." -afferma e io sorrido- "Ci vediamo alle tre." -annuisco- "Ciao." -mi saluta sorridendo riprendendo a correre-

"Ciao." -lo saluto guardandolo-

Sorridendo entro in casa e corro al piano di sopra.

Entro in bagno chiudendomi dentro e mi faccio una doccia.

'Ormai ci sono abituata nel correre ed è diventato molto più semplice e meno faticoso.'

Esco dal bagno con il mio accappatoio addosso e mi chiudo in camera mia, preparandomi per andare a scuola.

 Look Grace

Afferrando il mio zaino e scendo al piano di sotto ed entro in cucina.

"Giorno." -saluto i miei avvicinandomi al bancone per prepararmi la colazione-

"Giorno." -mi saluta solo mio padre, evidentemente mia madre non ha ancora digerito il mio vaffanculo-

Sorrido soddisfatta, mettendomi seduta a tavola per fare colazione.

'Per una volta sono riuscita a farla tacere.

Alleluja!

Un hip hip urrà per me!'

Dopo aver finito la mia colazione, mi alzo da tavola afferrando il mio zaino e salutando i miei, esco di casa incamminandomi verso il liceo.

Dopo un breve tragitto arrivo e raggiungo i miei migliori amici.

"Giorno." -saluto allegra i miei migliori amici-

"Giorno." -mi saluto loro sorridendo-

"Come sei allegra stamani." -afferma Annika sorridendo accarezzandomi i capelli-

"Come mai?" -mi chiede curioso Guido sorridendo-

"Ieri ho mandato a fanculo mia madre e stamattina mi ha ignorata." -racconto sorridendo e soddisfatta-

"Sono fiero di te." -afferma Guido facendomi l'occhiolino e io ridacchio-

"Con il tuo personal trainer figone? Come va?" -mi chiede Annika e Guido sospira girando gli occhi-

"Primo punto non è mio." -preciso-

"Ma lo sarà molto presto." -dice Annika facendomi l'occhiolino sorridendo-

"Ma che dici?!" -quasi urlo ridendo-

"Dico la verità." -afferma seria ma divertita Annika-

"Va beh, lasciamo stare.. secondo punto va molto bene, ormai ce l'ho nel sangue la palestra." -dico ridendo- "Non sapete cosa è successo ieri." -dico seria e imbarazzata-

"Cosacosacosacosa." -dice velocemente Annika curiosissima e io rido-

"Respira." -dice ridendo Guido-

"Shh." -afferma Annika al suo ragazzo fulminandolo, per poi guardare me sorridendo- "Racconta." -mi dice e io sorrido-

"Ieri non abbiamo fatto palestra" -dico-

"E che avete fatto?" -mi chiede Guido sorridendo malizioso non facendomi finire di parlare-

"Nulla di tutto quello che stai pensando tu." -gli dico ridendo e lui alza le spalle come per dire 'peccato'- "Mi ha fatta ballare, facendomi guardare allo specchio per farmi capire che sono bella." -racconto e Annika sorride-

"Questo ragazzo mi fa impazzire." -afferma la mia migliore amica sognando ad occhi aperti-

"Ehi, io sono qui." -dice Guido guardandola male-

"Shh." -afferma Annika a Guido, che sospira alzando le mani al cielo, mentre Annika sorridendo mi guarda-"Continua." -mi dice lei-

"Poi l'ho invitato a ballare con me.. all'inizio ballavano normalmente e ridevamo, poi abbiamo ballato" -mi fermo imbarazzata-

"Come? Non fermarti sul più bello." -mi ammonisce Annika-

"Un po troppo vicini." -dico imbarazzata-

"Quanto vicini?" -mi chiede Guido malizioso-

"Ci strusciavamo." -sussurro imbarazzata e Annika spalanca la bocca-

"Oh ohh." -afferma Guido sorridendo mettendo davanti la bocca la sua mano chiusa a pugno-

"L'ho pure eccitato." -sussurro sentendomi arrossire e Annika spalanca ancora di più la bocca-

"Eh brava la mia ciccina." -dice Guido ridendo dandomi un pizzicotto sulla guancia-

"Te l'ho detto che sarà il TUO personal trainer." -mi dice convinta Annika-

"Che vergogna, non mi sono mai comportata in questo modo e solo che con lui.. non so.. non mi imbarazzo, mi sento libera di fare ciò che voglio, perchè so che lui non mi giudicherebbe mai, non mi farebbe mai sentire fuori posto, grassa, orribile.. con lui mi sento bella." -racconto sorridendo-

"Tu SEI bella ciccina." -mi dice Guido sorridendo e io faccio un piccolo sorriso-

"Beh comunque sono felice, perchè grazie a Matteo stai iniziando ad avere più autostima e ti stai vedendo bella, come ti ho sempre detto che sei.. bellissima." -dice sorridendo Annika per poi abbracciarmi- "Questo Matteo ti sta solo facendo bene." -dice baciandomi sulla guancia e io sorrido-

'E' vero.

Matteo mi sta facendo solo bene.

Non mi sta solo aiutando a perdere peso, ma anche a credere in me stessa e a fregarmene degli altri.

Mi sta facendo vedere bella, come non mi sono mai vista.

L'autostima c'è l'avevo sotto i piedi, ora sto iniziando ad apprezzare me stessa.

E tutto questo, grazie a Matteo.'

...POV MATTEO...

Dopo essere tornato a casa, fatto una doccia veloce, sono salito in macchina dirigendomi verso la palestra.

Arrivato in palestra entro e Alvaro mi raggiunge velocemente.

"Ciao Alvaro." -lo saluto sorridendo-

"Ciao, come va?" -mi chiede lui riferendosi a Grace- "Ti ha eccitato ancora?" -mi chiede ridendo-

"Coglione." -affermo sorridendo colpendolo con un pugno- "Comunque tutto bene, ho deciso di continuare ad aiutarla, ma le starò in una sicura distanza, per evitare di fare una cazzata." -gli spiego e lui annuisce-

"Fai bene." -mi dice stringendomi la spalla- "Abbiamo un problema." -sbuffo-

"Che succede?" -gli chiedo-

"Hai presente le panche per addominali che avevo ordinato?" -mi chiede e io annuisco- "L'ordine l'hanno sbagliato, hanno portato tutt'altra cosa." -mi dice e io sbuffo-

"Quindi? Adesso quando arrivano?" -gli chiedo-

"Tra circa una settimana." -mi risponde-

"Cazzo è da un mese che aspetto quelle dannate panche, adesso mi sentono questi coglioni." -dico furioso andando verso il mio ufficio-

...POV GRACE...

Mi sto incamminando a passo svelto verso la palestra, che sono le tre del pomeriggio.

Entro e sorrido nel vedere Matteo parlare con un ragazzo, aiutandolo con un attrezzo.

Mi avvicino con il sorriso.

"Ciao." -lo saluto e lui si gira verso di me-

"Ehi, sei arrivata." -dice sorridendo Matteo- "Se hai bisogno, chiedi ad Alvaro." -dice al ragazzo che annuisce-"Andiamo." -mi dice sorridendo-

"Che facciamo oggi?" -gli chiedo con il sorriso-

"Oggi facciamo palestra." -mi dice e io annuisco- "Iniziamo con una corsa di 15 minuti sul tapirulan." -annuisco e salgo su di esso, mentre lui mi imposta la velocità e io inizio a correre- "Quando finisci chiamami." -mi sorride-

"Non mi fai compagnia." -gli chiedo correndo-

"Ho un'altra ragazza d'aiutare." -mi risponde e io annuisco guardandolo mentre si avvicina a quella ragazza-

"In cosa la deve aiutare se è uno stecchino." -affermo infastidita, mentre l'aiuta a fare pesi e per i miei gusti sono troppo vicini e Matteo la tocca un po troppo-

'Uhm che nervi.

C'è bisogno che le tocchi il braccio, la schiena, la mano?

Uffa.

Perchè deve aiutare quella?

Non può stare qui con me?

Ho io più bisogno che lei.

Non è complicato tirare su un peso.

E che diamine.'

Dopo 15 minuti, scendo dal tapirulan e mi avvicino a loro.

"Matteo." -lo chiamo fredda e infastidita e lui mi guarda-

"Hai finito?" -mi chiede e io annuisco guardando male la ragazza- "Ok, arrivo subito." -dice alla ragazza che annuisce con un sorriso- "Adesso fai tre serie da 20 saltelli con la corda." -mi dice afferrando e passandomi la corda che afferro di malo modo e lui aggrotta la fronte guardandomi confuso- "Qualche problema?" -mi chiede-

"No." -rispondo acida, allontanandomi-

Mi giro verso di lui e lo vedo aiutare quella lì a fare gli addominali, mentre io inizio a saltare questa maledetta corda.

'Perchè non sta con me?

Deve aiutare me, non lei.

Poi che avrà da ridere quella gallina?!

Quando tira su il busto si avvicina troppo al suo viso e non mi piace.

Per non parlare di lui che sorride come un coglione.'

"Matteo." -quasi urlo chiamandolo e lui guardandomi si alza in piedi e si avvicina-

"Hai fatto tutte e tre le serie?" -mi chiede lui-

"Se fossi stato qui con me lo sapresti." -rispondo acida incrociando le braccia al petto e lui aggrotta la fronte-

"Parecchio acida oggi." -dice serio- "Ciclo?" -mi chiede ridacchiando e io lo fulmino-

"Non fai ridere Matteo." -gli dico sempre più acida-

"Va bene." -afferma sorridendo- "Fai tre serie da 30 addominali." -mi dice indietreggiando-

"Non mi aiuti?" -gli chiedo guardandolo-

"Devo aiutare un'altra Grace, dai falli da sola, non è complicato." -mi dice andando verso quella gallina-

"Certo, per quella è complicato invece." -sussurro infastidita, sdraiandomi su un materassino e inizio a fare gli addominali guardandoli-

'Non sono mai stata così gelosa in tutta la mia vita.

Non capisco perchè non mi aiuti.

Sembra che non voglia stare con me, lo sento distante oggi e non so che cosa stia succedendo.'

Sbuffo guardando quella gallina in piedi e Matteo dietro di lei che l'aiuta a stare dritta, mentre le tocca la schiena e la pancia per raddrizzarle la schiena.

"Ti aiuto?" -mi chiede Alvaro sorridendo e io annuisco- "Ok." -afferma mettendosi in ginocchio davanti a me, per tenermi i piedi- "Vai, inizia pure." -con un piccolo sorriso, inizio a fare di nuovo gli addominali e quando arrivo vicinissima al viso di Alvaro, non provo nulla, nessun battito accelerato come mi è successo con Matteo- "Brava." -mi dice sorridendo e io faccio un piccolo sorriso continuando gli addominali-

...POV MATTEO...

'Devo evitare di stare troppo a contatto con Grace, per questo motivo aiuto questa ragazza.

Non capisco cosa le prenda.

Gelosia?

Credo proprio di sì.

E' gelosa di questa ragazza e la cosa mi fa piacere, mi fa sorridere.

Mi dispiace non stare con lei, aiutarla, ma devo evitare un qualunque contatto con lei, per evitare di fare qualche cazzata.'

La guardo e serro la mascella, nel vederla fare gli addominali con Alvaro, mentre si sorridono e i visi si avvicinano un po troppo.

Con le mani chiuse a pugno, mi avvicino a loro come una furia.

"Che stai facendo?" -chiedo duro ad Alvaro che mi guarda-

"La sto aiutando." -risponde lui ovvio, ritornando a guardare Grace- "Altri 10 e abbiamo finito l'ultima serie." -le dice sorridendo, mentre io li guardo con mascella serrata-

"Ok." -sussurra Grace con il sorriso-

"Ottimo lavoro." -afferma Alvaro dando il cinque a Grace che sorride, mentre io li osservo- "Adesso"

"Adesso un cazzo." -dico duro alzando con la forza dal braccio il mio migliore amico e lui mi guarda con un sorrisino-

"Geloso?" -mi chiede in un sussurro il mio migliore amico-

"Da impazzire." -sussurro e lui ridacchia andandosene-

"Perchè gli hai parlato in quel modo?" -mi chiede Grace e io abbasso lo sguardo e ci guardiamo negli occhi-

"Alzati." -le dico avvicinandomi ad una parete e lei alzandosi mi segue- "Appoggia entrambi i palmi sul muro." -le dico e lei si avvicina al muro e fa ciò che le ho detto- "Vieni indietro con le gambe." -le dico guardandola e fa ciò che le ho detto- "Non tenere le gambe divaricate, avvicinale." -dico guardandola e lei fa ciò che le ho detto-"Adesso fai due serie da 20 piegamenti." -le dico e lei mi guarda-

"Ok." -afferma per poi iniziare a fare i piegamenti-

'Cazzo adesso ci mancava solo la gelosia.

Non mi è piaciuto vederla vicina, così vicina ad Alvaro.

Cazzo volevo spaccare la faccia al mio migliore amico.'

"Brava." -le dico sorridendo- "Per oggi abbiamo finito, ci vediamo domani mattina alle sei." -annuisce-

"A domani." -mi saluta lei con un piccolo sorriso e va via-

Mi avvicino ad Alvaro e lo giro dalla spalla, costringendolo a guardarmi.

"Non stare mai più così vicino alla mia Grace." -dico a denti stretti e lui ride-

"Tua? Alla tua Grace?" -mi chiede ridendo il mio migliore amico-

"Alvaro." -lo fulmino-

"Tranquillo, è tutta tua la "tua" Grace." -dice facendo le virgolette-

Dopo averlo fulminato per un'altro istante, mi dirigo nel mio ufficio.

...POV GRACE...

'Ha provato gelosia.

Vedendomi con Alvaro si è ingelosito.

Ma perchè?

Possibile che gli piaccio?

No Grace, non ti illudere.'

Dopo essermi fatta una doccia e vestita, scendo al piano di sotto per poter bere, che sono le 7 di sera.

Entro in cucina e ci trovo i miei genitori.

"Stasera andremo ad un galà." -mi dice mia madre guardandomi e io sorrido-

"Che bello." -affermo sorridendo battendo le mani-

"Solo io e tuo padre." -specifica mia madre e a me mi si spegne il sorriso-

"Voglio venire anche io; mesi fa ho comprato un vestitino molto grazioso e mi piacerebbe indossarlo." -dico con un piccolo sorriso-

"E farci vergognare? No, mi spiace." -dice mamma scuotendo la testa-

"Ti prego." -la supplico-

"Grace no, sicuramente quel vestito ti starà malissimo e ci farai fare solo brutta figura." -mi dice seria mia madre-

"Ok." -sussurro sentendo arrivare le lacrime-

Indietreggio ed esco dalla cucina, per poi uscire di casa.

Piangendo mi incammino verso il parco.

'Perchè?

Perchè mi deve dire sempre cose orribili?

Perchè mi deve fare sentire sempre in difetto? Orribile?

Sono così stanca di mia madre.

Mi ferisce soltanto, mi fa solo male e sono così stanca di tutto questo.

Stanca.'

Arrivata al parco continuando a piangere come una fontana, mi avvicino ad un ponte.

Mi avvicino alla ringhiera del ponte fatto di muro e guardo di sotto.

Con il cuore a mille, mi guardo intorno e non vedendo nessuno salgo sul muretto.

'Sono così stanca di tutto.

Del mio corpo, di mia madre, di Giulio, di tutto.

Sono stanca.'

...POV MATTEO...

'Ho deciso di farmi un giro per il parco per schiarirmi le idee.

Io devo allontanarmi da Grace, lei è minorenne e rischio di brutto.

Però mi piace così tanto.

Mi piace passare del tempo insieme e mi piace lei.

Cazzarola mi fa impazzire.

Non posso crederci che mi sia innamorato di quella adorabile ragazzina.

Ma è un amore proibito, lei è minorenne.

Rischio la galera e sinceramente non ci tengo a finire dentro.'

Vicino al ponte, noto una ragazza, molto somigliante a Grace, sul muretto del ponte, mentre guarda giù.

'Oddio ma questa si vuole buttare.'

Mi avvicino svelto e ogni passo che faccio verso quella ragazza, mi accorgo sempre di più che sia Grace.

"Grace." -sussurro e lei sentendomi si gira di scatto e noto che piange- "Che fai?" -le chiedo avvicinandomi lentamente a lei-

"Sono stanca di tutto." -dice tra le lacrime guardando di sotto-

"Grace." -la chiamo avvicinandomi sempre di più-

"Vattene." -sussurra lei tra le lacrime-

"No che non me ne vado." -dico salendo sul muretto e lei mi guarda-

"Che fai?" -mi chiede confusa-

"Se ti butti di sotto sarò costretto a farlo anche io per salvarti." -le rispondo-

"Non scherzare." -dice piangendo guardandomi negli occhi-

"Non sto scherzando." -dico guardandola negli occhi- "Dammi la mano e scendiamo insieme da qui." -dico porgendole la mano e lei la fissa- "Dammi la mano Grace." -le sussurro e lei avvicina la sua mano tremante alla mia e io gliela stringo sorridendo- "Vieni, fai attenzione nel girarti." -dico scendendo dal muretto, continuando a tenerle la mano e l'aiuto a scendere-

Appena è con i piedi a terra, mi avvicino a lei velocemente e la stringo a me, tenendole la testa premuta sul mio petto, mentre lei scoppia a piangere stringendomi.

"Che ti è saltato in mente? Eh? Sei pazza?" -dico prendendole il viso tra le mani guardandoci negli occhi, mentre continua a piangere- "Grace." -sussurro stringendola a me e lei tra le lacrime mi stringe- "Che ti è saltato in mente? Me lo spieghi?" -le chiedo guardandola negli occhi-

"Sono stanca, sono davvero stanca." -mi risponde tra le lacrime-

"Che ti è successo?" -le chiedo accarezzandole il viso-

"E' per mia madre." -dice tra le lacrime-

"Tua madre? Avete litigato?" -le chiedo strascinandomela in una panchina e ci mettiamo seduti-

"Magari avessimo litigato." -dice facendo un sorriso triste- "Mia madre si vergogna di me, è per il mio peso." -mi spiega- "E' sempre stato così, fin da bambina sono sempre stata cicciottella e i miei si sono sempre vergognati." -mi racconta con occhi lucidi- "Siamo una famiglia benestante e l'aspetto fisico è molto importante." -dice guardandomi negli occhi- "Tutti i loro amici hanno delle figlie bellissime, magre, perfette.. loro invece hanno una figlia orribile, grassa e imperfetta." -dice mentre le scivola una lacrima- "Stasera devono andare ad un galà e non mi vogliono portare con loro perchè gli farò fare brutta figura." -mi spiega mentre le scivola un'altra lacrima- "Pensa che una volta mi hanno portato con loro in uno di questi galà e hai loro amici mi hanno presentato come loro nipote, capisci? Non come loro figlia, ma come nipote." -dice scoppiando a piangere coprendosi il viso tra le mani e io l'abbraccio stringendola forte a me, mentre piange sulla mia spalla-

"Sei bellissima Grace." -le sussurro accarezzandole la schiena-

"Lo dici solo per consolarmi." -dice tra le lacrime-

"No." -dico allontanandomi da lei e ci guardiamo negli occhi- "Lo dico solo perchè lo penso." -dico asciugandole le lacrime con delle carezze- "Per me sei bellissima Grace.. per me sei perfetta." -le sussurro continuando ad accarezzarle il viso e lei fa un piccolo sorriso-

Abbasso lo sguardo sulle sue labbra e gliele sfioro con il pollice, guardandola di nuovo negli occhi, mentre lei alterna lo sguardo tra le mie labbra e i miei occhi.

Mi inizia a battere forte il cuore,  vedendola avvicinarsi al mio viso e io accarezzandole il viso mi avvicino a lei, guardandoci dritto negli occhi.

'No, che cazzo sto facendo?

Non posso baciarla.'

Abbasso lo sguardo e lei si ferma nell'avvicinarsi guardandomi, mentre mi guardo le mani.

Alzo lo sguardo sul suo e ci guardiamo.

"Ti accompagno a casa." -le dico sorridendo e lei annuisce-

"Ok." -sussurra alzandosi iniziando a camminare e io sospirando, mi alzo e le vado dietro-

'Avrei tanto voluto baciarla.

Ma non posso.

Non possiamo.'

...POV GRACE...

'Mi ha salvato la vita.

Stavo facendo una grandissima cazzata e lui mi ha salvata.

Non so perchè, ma quando lo guardo negli occhi e mi dice che sono bellissima io ci credo.

Gli credo.

Ci stavamo per baciare.

Stava accadendo, ma lui si è fermato.

Lui non ha voluto baciarmi, beh è normale..

Non gli piaccio.

Mi trova bella, ma non gli piaccio come mi piacerebbe piacergli.'

Ci guardiamo negli occhi fermi davanti casa mia.

"Vuoi entrare? I miei non ci sono e non voglio stare da sola." -gli dico-

"Ehm, non posso.. devo fare una cosa, un'altra volta magari." -mi risponde lui e io annuisco abbassando lo sguardo- "Grace." -mi chiama e io lo guardo- "Promettimi che non farai nessuna cazzata." -mi chiede accarezzandomi il viso e io annuisco con un piccolo sorriso-

"Te lo prometto." -gli dico e lui sorride abbracciandomi e io ricambio-

"Tieni sempre a mente le mie parole." -mi dice allontanandosi da me e ci guardiamo- "Tu sei bellissima e sei perfetta così come sei Grace, non pensare ai tuoi genitori e a come ti fanno sentire, pensa a me e a come ti faccio sentire io, perchè credimi, i tuoi genitori non capiscono un cazzo di bellezza." -mi dice sorridendo e io sorridendo lo abbraccio e lui mi stringe-

"Grazie." -sussurro e lui mi stringe-

"Adesso vado." -dice allontanandosi- "Se ti viene qualche dubbio, chiamami e io ti ripeterò una marea di volte quanto sei bella." -mi dice sorridendo facendomi l'occhiolino e io ridacchio-

"Ok." -affermo e lui mi sorride e accarezzandomi il viso, va via-

'Madonna ma quanto è dolce questo ragazzo?

Mi sono innamorata di un meraviglioso ragazzo.'

...POV MATTEO...

'Avrei tanto voluto baciarla, ma per fortuna non l'ho fatto.

Cazzo sono nella merda.'

Busso ripetutamente alla porta d'ingresso del mio migliore amico.

"Ma che cazzo, arrivo." -lo sento urlare-"Chi è che ro" -non finisce di parlare che io entro come una furia in casa sua- "Prego, accomodati pure." -dice guardandomi-

"La stavo baciando." -dico buttandomi sul suo divano- "La stavo baciando Alvaro." -quasi urlo guardandolo e lui sospirando si siede sulla poltrona- "Dio ho perso completamente la testa per lei." -dico sospirando mettendomi davanti il viso entrambe le mani-

"Sei nella merda." -mi dice serio il mio migliore amico-

"Lo so cazzo, lo so." -urlo guardandolo-"Che faccio?" -gli chiedo nel panico-

"Devi allontanarla da te e tu devi allontanarti da lei Matteo." -mi dice-

"Come? Come?" -gli chiedo-

"Puoi iniziare ad essere freddo nei suoi confronti e distaccato." -mi dice e io annuisco-

"Freddo e distaccato." -sussurro continuando ad annuire- "Funzionerà?" -gli chiedo continuando ad annuire-

"Ti è venuto un tic?" -mi chiede ridendo e io sbuffando smetto di annuire-"Credo di sì amico." -mi risponde sorridendo-

"Me ne vado a casa." -dico alzandomi-"Ci vediamo domani." -lo saluto andando alla porta-

"Ciao." -mi saluta lui-

Esco di casa e mi incammino verso casa mia.

'Freddo e distaccato.

Dobbiamo allontanarci.

Non si può.

Tra noi due non si può, è proibito e pericoloso.'

Arrivato a casa, mi spoglio dai miei vestiti e mi butto sul mio letto, mettendomi sotto le coperte.

'Freddo e distaccato.'

...POV GRACE...

Con addosso il mio pigiamone mi metto sotto le coperte e sorrido nel pensare alle parole di Matteo.

'Per me sei bellissima Grace.. per me sei perfetta.

E io ti credo Matteo.

Ti credo.'

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Capitolo 6
*** Io tuo e tu mia. ***




Capitolo6)IO TUO E TU MIA.

...POV GRACE...

Sento suonare la mia sveglia, apro e chiudo gli occhi staccandola.

Mi stiracchio sotto le coperte, per poi alzarmi dal letto sbadigliando.

Inizio a prepararmi, indossando una tuta nera e le mie scarpe da ginnastica nere.

Esco dalla mia camera correndo in bagno e mi lavo la faccia.

Scendo al piano di sotto ed esco di casa.

Mi metto seduta sul muretto aspettando Matteo.

'Non vedo l'ora di vederlo.'

...POV MATTEO...

Sentendo la mia sveglia suonare, apro gli occhi e la stacco.

Mi alzo dal letto e mi stiracchio, per poi correre in bagno a lavarmi la faccia.

Ritorno in camera mia e inizio a prepararmi, indossando un sotto di tuta bianca con un maglioncino rosso e le mie scarpe da ginnastica bianche.

Esco di casa e corro verso casa di Grace.

'Freddo e distaccato.

Devo essere freddo e distaccato con Grace.'

Arrivato vicino casa sua, la vedo seduta sul muretto, mentre gioca con un sassolino con il piede e sorrido, avvicinandomi a lei.

'Freddo e distaccato.'

Mi continuo a ripetere in mente.

"Forza in piedi e iniziamo." -le dico freddo e lei alza di scatto la testa verso di me guardandomi- "Muoviti." -le ordino e Grace guardandomi confusa si alza in piedi e iniziamo a correre-

'Freddo e distaccato.'

...POV GRACE...

'Che cavolo gli prende?

Perchè mi parla in questo modo?

Anche ieri pomeriggio lo sentivo distante e oggi lo sento completamente distante da me.

Non capisco cosa gli sia preso.'

"Qualcosa non va?" -gli chiedo con il fiatone, mentre stiamo tornando a casa mia di corsa-

"Nulla, continua a correre in silenzio." -mi risponde freddo non guardandomi e io rimanendoci male, guardo davanti a me e continuo a correre in silenzio-

'Dov'è finito il dolce ragazzo che tanto mi piace?

Perchè è così freddo nei miei confronti?

Non lo capisco.'

"Ci vediamo alle tre." -gli dico davanti casa mia con un piccolo sorriso-

"Come sempre." -mi risponde freddo ricominciando a correre, allontanandosi da me-

Lo guardo confusa mentre corre via.

'Questo ragazzo è un po strano.

Mah.'

Entro in casa e corro in bagno per farmi una doccia.

Dopo aver finito, entro in camera mia e inizio a prepararmi per andare a scuola.

 Look Grace

Scendo al piano di sotto ed entro in cucina.

"Giorno." -saluto i miei avvicinandomi al bancone della cucina-

"Giorno." -mi salutano loro-

"Tu non puoi immaginare di come è stato bello il galà." -dice mia madre e io la guardo di scatto-

"Mi fa piacere." -rispondo fredda mettendomi seduta a tavola con la mia colazione-

"Non ti interessa sapere nulla?" -mi chiede mamma-

"No." -le rispondo iniziando a mangiare la mia colazione, non guardandola-

"Come hai passato ieri la serata?" -mi chiede mia madre e io la guardo-

"Vuoi davvero sapere come ho passato la serata?" -le chiedo e lei annuisce- "Sono stata male e ho pianto perchè i miei genitori si vergognano di me e volete sapere che cosa stavo per fare?" -chiedo guardandoli entrambi e loro mi guardano senza dire nulla- "Stavo tentanto il suicidio." -mio padre sgrana gli occhi e mia madre spalanca la bocca per la sorpresa delle mie parole- "Ma tanto a voi non importa nulla di me, quindi che cazzo ve lo dico a fare." -dico fredda afferrando il mio zaino ed esco dalla cucina-

"Grace aspetta." -afferma mio padre venendomi dietro e io mi fermo rimanendo di spalle- "Che significa?" -mi giro verso di lui con le lacrime agli occhi-

"Significa che sono stanca, stanca delle mia vita, significa che sto male per ogni cosa orribile che dice mamma nei miei confronti ferendomi, significa che sono stanca del mio corpo che tanto detesto,  significa che non sopporto più tutte le persone che mi prendono per il culo soltanto perchè sono "diversa", sono stanca papà e ieri volevo farla finita." -dico tutto d'un fiato con le lacrime che non smettono di scendere lungo il mio viso-

All'improvviso sento le forti braccia di papà intorno alle mie spalle stringendomi a se e io scoppio a piangere stringendolo forte.

"Non provare mai più a fare una cosa del genere Grace." -dice mio padre stringendomi- "Mai più figlia mia." -dice baciandomi tra i capelli, mentre io continuo a piangere tra le sue braccia-"Perdonami." -mi sussurra-"Perdonami per non essere stato un padre molto presente, perdonami per non averti amata come meritavi, perdonami figlia mia." -dice stringendomi-

"Papà." -sussurro stringendolo tra le lacrime-

"Perdonami." -sussurra mio padre e io annuisco allontanandomi da lui- "Hai tutto il trucco sbavato." -dice ridacchiando e io sorrido tra le lacrime, mentre mi asciuga il viso e mi pulisce dal mascara colato- "Perdona anche tua madre." -mi dice guardandomi negli occhi e io scuoto la testa-

"La perdonerò quando mi chiederà perdono." -gli dico seria e lui annuisce baciandomi sulla fronte- "Vado a scuola o farò tardi." -dico e lui annuisce baciandomi di nuovo sulla fronte ed esco di casa, incamminandomi verso scuola-

'Sono felice, non del tutto, ma sono un po felice.

Papà mi ha chiesto perdono e non l'aveva mai fatto.

Papà è sempre stato molto diverso da mamma.

Lui non si vergogna di me come mamma, ma diciamo che era influenzato da lei.

Nella mia vita è stato presente veramente poco, perchè lavora molto ma gli voglio bene comunque.

Come voglio bene a mamma.

Le voglio bene anche se si fa detestare per come mi parla e per come mi tratta.

La perdonerò solo quando mi chiederà perdono.'

Arrivata a scuola, raggiungo i miei migliori amici.

"Ciao." -li saluto-

"Ciao." -mi salutano loro sorridendo-

"Come va ciccina?" -mi chiede Guido-

"Bene, papà mi ha chiesto perdono." -rispondo con il sorriso e loro sorridono felici per me-

"Tua madre?" -mi chiede Annika e io scuoto la testa-

"Non mi ha detto nulla." -rispondo e lei annuisce- "Matteo è strano." -dico-

"Perchè?" -mi chiede Annika-

"Non lo so, è da ieri che lo sento un po distante da me e stamattina mi ha parlato con freddezza." -racconto-

"Magari ha qualche problema familiare o a lavoro." -ipotizza Annika e io alzo le spalle-

"Non lo so." -dico sospirando-

...POV MATTEO...

'Mi dispiace un po parlarle in quel modo, ma è meglio così.'

Entro in palestra e subito Alvaro si avvicina.

"Come è andata con Grace?" -mi chiede lui-

"Bene, diciamo." -gli rispondo- "Mi dispiace parlarle in questo modo Alvaro." -dico sincero-

"E' meglio così Matteo." -mi dice lui stringendomi la spalla e io annuisco sospirando-

...POV GRACE...

Mi sto incamminando verso la palestra che sono le tre del pomeriggio.

'Spero che Matteo non mi parli ancora con quel tono freddo e distaccato.

Non mi piace che mi parli in quel modo e sinceramente non ne capisco il motivo.'

Arrivata in palestra entro e mi avvicino a Matteo, che è intento a prendersi una bottiglietta energetica dalla macchinetta.

"Ciao." -lo saluto e Matteo mi guarda serio e io gli faccio un piccolo sorriso-

"Facciamo un po di ginnastica, poi ci pesiamo." -mi dice lui freddo e io annuisco rimanendoci male- "Inizia 15 minuti di corsa sul tapirulan." -mi dice e io annuisco e mi avvicino al tapirulan-

Salgo sopra, imposto la velocità iniziando a correre guardandolo mentre beve dalla bottiglietta.

'Non capisco cosa gli prenda.

Mi ferisce parlandomi in quel modo.'

Dopo aver corso per 15 minuti, con Matteo, sempre in modo freddo e distaccato, iniziamo a fare altri esercizi, mentre ci rimango malissimo per ogni cosa.

Dopo un'ora e mezza di palestra.

"Bene, per oggi abbiamo finito, andiamo nel mio ufficio a pesarti." -mi dice Matteo freddo, andando nel suo ufficio e io sospirando lo seguo-

Entriamo nel suo ufficio e con il cuore a mille, mi avvicino alla bilancia.

"Se hai seguito la mia dieta perfettamente senza sgarrare mai,  dovresti aver perso intorno ai 4-5 chili." -mi dice lui e io annuisco salendo sulla bilancia-

'Speriamo di aver perso quei chili.

Io ho seguito perfettamente la dieta, non ho mai sgarrato e non ho mai nemmeno fatto uno spuntino.

Incrociamo le dita.'

Guardo Matteo, mentre guarda attento la bilancia.

"Hai perso 5 chili e mezzo." -mi dice e io urlando per la felicità gli salto addosso abbracciandolo-

Matteo ricambia il mio abbraccio per un secondo, poi mi allontana da lui di malo modo e a me mi si spegne il  sorriso guardandolo negli occhi.

"Si può sapere che ti prende?" -gli chiedo non capendo-

"No, a te che ti prende? Sono il tuo personal trainer non un tuo amico che mi abbracci." -mi risponde lui freddo e acido e io scuoto la testa incredula-

"Non eri il mio personal trainer quando giorni fa ci strusciamo, non eri il mio personal trainer quando ieri stavamo quasi per baciarci." -quasi urlo guardandolo negli occhi-

"Grace." -sussurra-

"Vaffanculo Matteo." -dico con le lacrime agli occhi ed esco dal suo ufficio velocemente, scontrandomi con Alvaro-

"Ehi." -afferma Alvaro preoccupato, fermandomi dal braccio-

"Voglio andarmene." -sussurro tra le lacrime facendomi lasciare di malo modo ed esco dalla palestra, correndo verso casa mia-

'Perchè mi tratta in questo modo?

Mi ferisce.

Era così dolce con me e ora?

Dov'è finito quel ragazzo dolcissimo che tanto mi faceva battere forte il cuore?'

Entro in casa mia piangendo e corro verso le scale, per salire in camera mia, ma sento qualcuno afferrarmi la mano e fermarmi.

"Che ti è successo Grace?" -mi chiede preoccupato mio padre, mentre rimango di spalle-

"Nulla." -dico facendomi lasciare la mano-"Voglio stare da sola." -dico tra le lacrime, correndo al piano di sopra-

Entro in camera mia e mi butto sul mio letto piangendo.

'Mi faceva stare così bene e adesso anche lui ha iniziato a ferirmi.'

...POV MATTEO...

La guardo uscire dal mio ufficio con le lacrime agli occhi e io tiro un forte pugno alla mia scrivania, facendomi male.

"Cazzo." -affermo a denti stretti-

"Che è successo con Grace?" -mi chiede Alvaro entrando nel mio ufficio-

"Freddo e distaccato." -gli rispondo sbuffando- "L'ho ferita e non voglio ferirla, soffre abbastanza Alvaro, ha una vita di merda e io non voglio aggiungerle altra merda." -dico mettendomi seduto sulla mia poltrona-

"Fatti perdonare." -lo guardo di scatto-

"Devo essere freddo e distaccato Alvaro; anche se sono innamorato di lei devo allontanarmi." -dico serio con tono triste-"E poi non eri tu quello che mi diceva di dimenticarmi di lei?" -gli chiedo confuso-

"Mi sono documentato e non è reato se ti fidanzi con una minorenne, ma è reato se ci fai sesso." -mi spiega il mio migliore amico-

"Quindi?" -gli chiedo confuso-

"Quindi fatti perdonare e per fare sesso con lei aspetta che diventi maggiorenne." -mi dice sorridendo e io mi alzo-

"Devo farmi perdonare." -dico sorridendo e lui annuisce stringendomi la spalla-

...POV GRACE...

'E' tutta la sera che piango per Matteo.

Credevo che lui fosse diverso dagli altri, invece mi sbagliavo.

Mi sono sbagliata e ci sto male.'

Sono le nove di sera e sono sdraiata sul mio letto, sotto le coperte con il mio pigiamone che leggo un libro e cerco di non piangere.

Sento squillare il mio cellulare, lo afferro dal mio comodino e leggo sullo schermo un messaggio da Matteo.

Il mio cuore inizia a battere fortissimo aprendo il messaggio.

Matteo a Grace:"Affacciati al tuo balcone : )" -aggrotto la fronte e mi alzo dal letto-

Mi avvicino alla mia porta finestra, la apro ed esco fuori sul mio balcone,  avvicinandomi alla ringhiera.

Guardo di sotto e vedo Matteo, che mi guarda sorridendo, con scritto con delle candele accese PERDONO sul prato, facendo partire anche la canzone di Tiziano Ferro 'Perdono'.

Perdono.. Se quel che è fatto è fatto io però chiedo scusa.. Regalami un sorriso io ti porgo una rosa.. su questa amicizia nuova pace si posa.. Perdono.

Sorrido mettendomi una mano davanti alla bocca guardandolo e lui sorridendo alza il braccio verso di me, tenendo in mano una rosa.

"Sei pazzo? Ti possono sentire i miei." -gli dico sorridendo-

"Scendi." -mi sussurra sorridendo e io scuotendo la testa, rientro in casa e corro di sotto-

'Oddio che tenero.

Mai nessuno aveva fatto una cosa così carina per me.'

Esco di casa e lo raggiungo a passo svelto.

Mi guarda sorridendo allargando le braccia e io ridacchiando, gli corro incontro, per poi saltargli addosso e abbracciarlo forte, mentre lui mi stringe forte fra le sue braccia, tirandomi su e girando su se stesso.

"Ti perdono." -gli dico sorridendo allontanandomi di poco da lui per poterlo guardare negli occhi e lui sorridendo mi bacia sulle labbra-

Per la sorpresa sgrano gli occhi, per poi chiuderli lentamente e ricambiare il bacio, scambiandoci un lento e dolcissimo bacio, sfiorandoci dolcemente le lingue, mentre lui mi stringe forte a se con le sue braccia intorno alla mia schiena e io lo stringo a me con le braccia intrecciate intorno al suo collo, accarezzandogli i capelli.

'Oh. Mio. Dio.

Ci stiamo baciando e quanto mi piace.

Le sue labbra mi fanno impazzire e la sua barba mi fa il solletico.

Il suo sapore è qualcosa di unico e mi piace così tanto.'

...POV MATTEO...

'Si, si e si.

Finalmente la sto baciando e Dio quanto mi piace.

Le sue labbra sono così morbide che le bacerei per ore, giorni interi.

Il suo sapore Dio quanto mi fa impazzire.

Questa adorabile ragazzina mi ha fatto perdere completamente la testa per lei.'

Mi allontano dalle sue labbra, appoggiando la mia fronte alla sua e ci guardiamo negli occhi.

"E' tutto così complicato." -dico strofinando il mio naso sul suo-

"Che dici?" -mi chiede lei non capendo-

"Mi sono innamorato di te Grace." -le dico guardandola negli occhi e lei li sgrana sorpresa-

"Cosa?" -mi chiede tirando dei sorrisi-

"Sono innamorato di te piccola." -le ripeto e lei sorride-

"Anch'io." -sussurra e io sorridendo premo le mie labbra sulle sue per qualche istante-

"La mia piccola." -le sussurro dolcemente accarezzandole il viso e lei sorride-

"Tua?" -mi chiede-

"Sì, mia e di nessun'altro..  se sei d'accordo." -dico sorridendo-

"Sì, sono d'accordo." -mi risponde sorridendo accarezzandomi la barba-"Sono tua." -sussurra baciandomi sulle labbra e io ricambio- "E tu sei mio?" -mi chiede e io sorrido-

"Tuo e di nessun'altro." -le dico stampandole un bacio sul naso e lei fa un grandissimo sorriso- "Io tuo e tu mia." -le sussurro per poi riempirle di baci quella adorabile fossetta, che tanto desideravo riempire di baci- "Dobbiamo stare insieme di nascosto Grace, non so cosa potrebbero dire i tuoi e se sono contrari, mi possono denunciare e io finisco dentro." -le dico accarezzandole il viso e lei annuisce-

"Ok." -mi dice sorridendo- "Non voglio perderti." -mi dice con un piccolo sorriso accarezzandomi il viso-

"Non mi perderai mai piccola." -la rassicuro sorridendo e lei mi stampa un bacio sulle labbra per poi stringermi forte a se e io sorridendo metto il mio viso nell'incavo del suo collo inebriandomi del suo buonissimo profumo e le stampo bacetti dolci e delicati sul collo-

"Mi fai tanto bene Matteo, grazie." -mi sussurra lei e io sorridendo la guardo negli occhi- "Grazie di esistere." -mi sussurra e io la bacio a fior di labbra- "Sono tanto felice." -afferma lei sorridendo- "Sei il mio primo ragazzo." -dice guardandomi-

"E' l'ultimo." -aggiungo e lei sorride annuendo-

"Si." -dice sorridendo-

"Ci vediamo domani mattina alle sei." -le dico e lei annuisce baciandomi sulle labbra e io ricambio, unendo le nostre lingue in un bacio passionale-

'Dio non voglio andarmene.'

"Notte." -dice lei allontanandosi-

"Questa è per te." -dico sorridendo porgendole la rosa e lei sorrido la prende- "Sei sexy con il pigiamone." -dico guardandola sorridendo e lei imbarazzata sorride-

"Grazie." -mi sorride e io mi avvicino a lei e la bacio sulle labbra e lei ricambia-

"Notte piccola." -le sussurro stampandole un bacio veloce sulle labbra-

"Notte." -dice lei sorridendo entrando in casa-

Sorrido ed entro nella mia auto e parto verso casa mia.

'Sono così felice.

Finalmente ci siamo baciati, finalmente le ho detto che sono innamorato di lei e finalmente ci siamo messi insieme.

Finalmente è la MIA Grace.

La mia piccola e dolce Grace.'

Con solo addosso un paio di boxer, mi metto sotto le coperte e chiudendo gli occhi sorrido pensando a Grace.

...POV GRACE...

'Sono così felice.

E' innamorato di me.

Ancora non posso credere che sia innamorato di me.

Matteo è il mio ragazzo e sono così felice.

Non sono mai stata così felice in tutta la mia vita.'

Sorridendo felice mi metto sotto le coperte e chiudo gli occhi pensando a Matteo e ai nostri meravigliosi baci.


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Capitolo 7
*** L'amore tuo. ***




Capitolo7)L'AMORE TUO.

...POV GRACE...

Apro e chiudo gli occhi, sentendo la mia sveglia suonare.

La stacco stiracchiandomi e sbadigliando.

Mi alzo dal letto con il sorriso stampato sulla faccia, iniziando a prepararmi, indossando una tuta rosa antico e le mie scarpe da ginnastica bianche.

Corro in bagno per lavarmi la faccia, per poi scendere al piano di sotto e uscire di casa.

Mi metto seduta sul muretto e aspetto che arrivi Matteo.

'Ancora non ci credo che io e Matteo.. ieri.. oddio ci siamo messi insieme.

E se era soltanto un meraviglioso sogno?

No no.. ieri Matteo è venuto sotto casa chiedendomi perdono e ci siamo messi insieme.

Non era un meraviglioso sogno, ma una meravigliosa realtà.

Oddio sono felice.'

...POV MATTEO...

Apro gli occhi sentendo la mia sveglia suonare e la stacco.

Mi alzo dal letto pensando a Grace sorridendo e corro in bagno per lavarmi la faccia.

Dopo aver finito corro in camera mia per prepararmi indossando un sotto di tuta blu con cavallo basso ed elastico alla caviglia, un maglioncino bianco e le mie scarpe da ginnastica bianche.

Esco di casa e corro verso casa di Grace.

'Non vedo l'ora di vederla e di stare con lei.

Con la mia ragazza.

Dio quanto mi piacciono queste parole.. la mia ragazza.'

Da lontano la vedo seduta sul muretto mentre osserva il cielo.

Sorrido avvicinandomi.

"Giorno piccola." -la saluto sorridendo e lei sentendomi sorride guardandomi, alzandosi in piedi-

"Giorno." -mi saluta con il sorriso stampato sulla faccia, mentre ci guardiamo dritto negli occhi sorridendoci come due coglioni-

Mi avvicino a lei e mettendole una mano su un fianco, la bacio dolcemente sulle labbra e lei ricambia.

"Come stai?" -le chiedo sorridendo accarezzandole il mento e lei sorride-

"Benissimo." -mi risponde sorridendo alzando le spalle- "E tu?" -mi chiede-

"Benissimo." -le rispondo sorridendo accarezzandole il naso- "Andiamo." -annuisce e iniziamo a correre verso il parco-

'Dio quanto mi era mancata.'

...POV GRACE...

'Mi sento un po impacciata.

Una stupida.

Non faccio altro che sorridere come una cretina.

Mamma mia ma quanto è bello?

Mi era mancato tanto.

Mi erano mancate le sue labbra a contatto con le mie.'

Divertita rallento la corsa, mentre corriamo al parco, per poi prendere la rincorsa e saltargli sulla schiena ridendo.

"Grace." -urla Matteo ridendo tenendomi dalle gambe, mentre io lo stringo ridacchiando- "Siamo qui per correre e perdere peso, non per farti saltare sulla mia schiena." -mi rimprovera ridendo e io sorridendo scendo dalla sua schiena-

"Tanto per te sono perfetta così come sono, no?" -gli chiedo sorridendo facendogli l'occhiolino-

"Si." -risponde ridendo baciandomi sulle labbra e io ricambio intrecciando le mie braccia intorno al suo collo, mentre lui appoggia le sue mani sui miei fianchi-"Basta." -afferma allontanandosi dalle mie labbra e guardandosi in giro-

"Che c'è?" -gli chiedo non capendo-

"Qualcuno potrebbe vederci." -mi dice allontanandosi da me-

"Non c'è nessuno." -dico guardandolo-

"Dai, riprendiamo a correre." -mi dice sorridendo ricominciando a correre e io sospirando gli vado dietro-

'Questa cosa non mi piace.

Non posso baciarlo perchè ha paura che qualcuno ci veda.

E allora?

Sono qualcuno, mica i miei genitori.'

Ci fermiamo davanti casa mia con il fiatone e io lo guardo seria.

"Sei arrabbiata?" -mi chiede anche lui serio-

"Si." -gli rispondo incrociando le braccia sotto al mio seno e lui sospira-

"Grace lo abbiamo deciso ieri sera." -mi dice-

"Ieri sera abbiamo deciso di nasconderci dai miei genitori non dal resto del mondo." -gli dico- "Ti vergogni di farti vedere con me?" -gli chiedo-

"Stai scherzando? Che razza di domanda del cazzo è?" -mi chiede irritandosi e io abbasso lo  sguardo- "Se qualcuno ci vede e quel qualcuno è un conoscente dei tuoi, i tuoi mi possono denunciare, lo capisci Grace?" -mi chiede serio-

"Beh allora parliamo con i miei, dirò loro che mi sono innamorata di un ventiquattrenne, che ci siamo innamorati e ci siamo messi insieme." -gli dico-

"Mi hai raccontato tu che hai un rapporto difficile con i tuoi." -mi dice-

"Si, però con mio padre si sono risolte le cose." -gli dico-

"Grace io non lo so.. non credo che i tuoi accettino che tu ti sia fidanzata con un ventiquattrenne." -mi dice guardandomi negli occhi-

"Va bene, non diremo niente." -gli dico e lui mi sorride-

"Non tenermi il broncio." -mi dice sorridendo accarezzandomi il mento e io gli sorrido- "Per oggi pomeriggio porta il costume." -sorrido-

"Facciamo piscina?" -gli chiedo e lui ridacchiando annuisce-

"Sì, ci vediamo dopo." -mi saluta-

"Un bacio?" -gli chiedo con il labbruccio-

"I tuoi saranno svegli e ci possono vedere." -mi risponde e io sbuffo-

Sorridendo si avvicina e mi stampa un velocissimo bacio sulle labbra e sorrido.

"A dopo piccola." -mi saluta sorridendo e io lo saluto con la mano mentre inizia a correre-

Entro in casa sorridendo e corro in bagno del piano di sopra per potermi fare una doccia.

'Forse ha ragione.

I miei genitori non saranno d'accordo che io stia con un ragazzo di 24 anni.

Meglio stare insieme di nascosto, poi quando compirò 18 anni, ci mostreremo a tutto il mondo.

Non manca tantissimo e diventerò maggiorenne.'

Dopo aver fatto la doccia, mi chiudo in camera mia e mi preparo per andare a scuola.

Look Grace

Afferro il mio zaino e scendo al piano di sotto.

"Buongiorno." -saluto i miei entrando in cucina avvicinandomi al bancone-

"Buongiorno." -mi salutano loro-

"Bacio." -guardo mio padre e sorridendo mi avvicino a lui, stampandogli un bacio sulla guancia- "Grazie." -mi sorride e io ricambio avvicinandomi di nuovo al bancone per prepararmi la colazione-

"Grace." -mi chiama mia madre e io la guardo- "Hai perso qualcosa?" -mi chiede-

"5 chili e mezzo." -rispondo e lei mi sorride, un sorriso diverso da quelli che mi fa di solito-

"Brava." -mi dice sorridendo mamma e io sorrido- "Perdoni anche la tua mamma?" -mi chiede con occhi lucidi e io sorridendo mi avvicino a lei e l'abbraccio forte e lei ricambia stringendomi a se-"Che mamma orribile che sono." -afferma tra le lacrime e io la stringo-"Mi dispiace così tanto." -sussurra-

"Va tutto bene mamma." -la rassicuro mentre mi scivola una lacrima-

"Non va tutto bene." -dice lei allontanandosi e ci guardiamo negli occhi- "Sono stata una pessima madre, qui quella orribile sono io, non tu." -dice asciugandosi le lacrime- "Ho sofferto tanto alla tua età." -mi dice facendomi segno di sedermi e io mi metto seduta al suo fianco guardandoci- "Anche io ero cicciotella da giovane e mia madre era una madre orribile, mi faceva sentire diversa dagli altri e la rabbia, il rancore che provo verso mia madre mi ha portato a comportarmi come lei nei tuoi confronti." -mi racconta tra le lacrime e io le stringo la mano- "Mia madre non mi ha mai chiesto perdono e io non voglio fare lo stesso." -mi dice sorridendomi- "Perdonami." -sorridendo tra le lacrime l'abbraccio e mamma mi stringe-

"Ti perdono mamma." -le dico stringendola e la sento piangere-

"Grazie." -mi sussurra allontanandosi e io le sorrido- "Basta piangere o si rovinerà tutto il trucco." -afferma ridendo asciugandomi le lacrime e io sorrido- "Appena finiscono le lezioni, che ne dici se andiamo a fare shopping? Ti compro tutto quello che vuoi." -mi dice mia madre e io sorrido-

"Ok, però alle tre devo andare in palestra." -le dico e lei annuisce-

"Va bene, finiamo prima delle tre." -mi dice e io sorrido e lei bacia sulla guancia accarezzandomi i capelli- "Sei bellissima Grace." -mi dice mamma e io sorrido con occhi lucidi- "Forza fai colazione o farai tardi a scuola." -mi dice e io sorridendo inizio a fare colazione-

'Sono così felice.

Non sapevo nulla del passato di mamma.

Non sapevo di nonna, non sapevo che mamma fosse cicciottella.

Non sapevo che nonna fosse stata una orribile madre, ma la mia non è orribile, perchè in confronto a nonna mi ha chiesto perdono.

Sono così felice che finalmente ho dei genitori che mi vogliono bene e me lo dimostrano.'

Dopo aver finito di fare colazione, saluto i miei con un bacio sulla guancia ed esco di casa incamminandomi verso scuola.

Dopo un breve tragitto arrivo e raggiungo i miei amici.

"Buongiorno." -saluto allegra i miei migliori amici-

"Giorno." -mi salutano sorridendo loro-

"Come mai così allegra?" -mi chiede sorridendo Annika-

"Perchè la vita ha iniziato a sorridermi." -dico sorridendo felice-

"Racconta." -mi chiede Annika-

"Mamma mi ha chiesto perdono e oggi pomeriggio andremo a fare shopping." -racconto sorridendo-

"Sono felice per te ciccina." -mi dice Guido sorridendo accarezzandomi il braccio-

"Eee" -dico facendo capire che c'è dell'altro-

"Cosa?" -mi chiede super curiosa Annika-

"Io e Matteo ci siamo messi insieme." -sussurro sorridendo e loro mi guardano sorpresi-

"Davvero?" -mi chiede in un sussurro Annika-

"Sì, davvero." -confermo sussurrando-

"Perchè stiamo sussurrando?" -ci chiede in un sussurro Guido e scoppiamo a ridere-

"Non ditelo a nessuno, Matteo vuole stare con me in segreto." -dico guardandoli e loro annuiscono-

"AHH sono felicissima." -urla Annika abbracciandomi e io ridacchio-

"Anch'io." -affermo super felice-

"Si vede ciccina." -mi dice sorridendo Guido abbracciandoci entrambe, mentre ridacchiamo-

...POV MATTEO...

Dopo essere tornato a casa per farmi una doccia veloce, sono salito in auto e mi sto dirigendo in palestra.

Arrivato, entro con un sorriso da perfetto coglione.

"Wella che sorriso." -afferma ridendo Alvaro avvicinandosi-

"Da coglione." -dico ridendo andando nel mio ufficio, con lui dietro di me-

"Da coglione, esatto." -conferma lui ridendo- "Come è andata ieri con Grace?" -mi chiede mentre mi metto seduto dietro la mia scrivania e lui davanti a me-

"Mi ha perdonato, ci siamo baciati e Dio quanto mi piace baciarla e ci siamo messi insieme." -gli racconto sorridendo- "In segreto." -aggiungo-

"Perchè in segreto?" -mi chiede lui-

"Perchè ho paura, non so cosa potrebbero dire i suoi genitori, quelli anche se non ci faccio sesso con la figlia, mi possono denunciare." -gli spiego-

"Ok." -dice lui capendo- "Beh? Sei felice?" -mi chiede-

"Cazzo, sono felicissimo." -dico sorridendo come un coglione-

"Sta attento Matteo, non farci sesso." -mi dice serio il mio migliore amico-

"Tranquillo." -lo rassicuro-

...POV GRACE...

'Finite le lezioni, davanti a scuola mi è venuta a prendere mamma con la macchina e siamo andate insieme al centro commerciale.

Abbiamo mangiato insieme, abbiamo parlato e riso tanto, abbiamo comprato un sacco di cose, svuotando quasi tutti i negozi e sono stata davvero bene con mia madre e sono felice.'

Dopo due ore di shopping con mamma si sono fatte presto le tre e mi sto incamminando in palestra felicissima.

Arrivata, entro con il sorriso e noto subito Matteo che fa pesi.

Mi avvicino a lui e gli sfioro il braccio e lui sentendomi si gira di scatto verso di me e vedendo che sono io mi sorride.

"Ciao." -mi saluta lui posando il peso al suo posto-

"Ciao." -ricambio il saluto stampandogli un bacio sulle labbra-

"Grace." -mi rimprovera guardandosi intorno- "Ci possono vedere." -dice guardandomi negli occhi-

"Scusa, non lo faccio più." -gli dico e lui sorride-

"Hai portato il costume?" -mi chiede e io annuisco- "Ok, andiamo." -lo seguo verso le scale- "Scale di corsa, forza." -dice iniziando a salire le scale di corsa-

"E' faticoso." -mi lamento salendo di corsa-

"Dai." -mi sprona ridacchiando continuando a salire le scale di corsa- "Brava." -mi dice arrivati al secondo piano con il fiatone-

"Un premio?" -gli chiedo sorridendo e lui dopo essersi guardato intorno, mi bacia sulle labbra sbattendomi al muro, mentre io intreccio le mie braccia intorno al suo collo, scambiandoci un bacio pieno di passione e di dolcezza messa insieme- "Come siamo passionali." -affermo ridendo-

"Scema." -dice lui ridendo allontanandosi da me- "Dai, vai ad indossare il costume, io ti aspetto in piscina." -annuisco e mi incammino verso lo spogliatoio-

Mi chiudo dentro e mi cambio.

'Sono così felice e mi piacciono così tanto i suoi baci.'

Dopo aver indossato il mio costume a due pezzi rosso pieno di pallini bianchi, mi infilo il mio accappatoio ed esco dallo spogliatoio e raggiungo Matteo in piscina.

Entro e aggrotto la fronte non vedendo nemmeno una persona fare acquagym.

"Non c'è nessuno?" -gli chiedo guardandolo con indosso il suo costume blu notte e il suo fisico perfetto-

"Oggi ho chiuso la piscina per averla tutta per noi." -mi risponde sorridendo e io ricambio intrecciando le mie braccia intorno al suo collo e lui le intreccia intorno alla mia schiena- "Così possiamo baciarci quanto vogliamo." -mi sussurra fissandomi le labbra-

"Mmm, mi piace come idea." -sussurro sorridendo baciandolo sulle labbra e lui ricambia stringendomi a se, scambiandoci un bacio lento e dolce, sfiorandoci leggermente le lingue-

"Lo togliamo questo accappatoio?" -mi chiede in un sussurro baciandomi dolcemente sul collo, intendo a sciogliermi il nodo del mio accappatoio, mentre io gli accarezzo i capelli con occhi chiusi-

Ritorna a baciarmi sulle labbra, mentre mi sfila il mio accappatoio, facendolo cadere a terra, per poi intrecciare le sue braccia intorno alla mia schiena stringendomi a se e io le intreccio intorno al suo collo.

"Dobbiamo fare acquagym." -sussurro tra un bacio e l'altro-

"Si." -risponde stampandomi un'ultimo bacio sulle labbra e allontanarsi da me-

Mi prende per mano ed entriamo in acqua, per poi iniziare a fare acquagym.

'Adoro quanto mi bacia.

E quando mi ha baciata sul collo?

Dio, non volevo che smettesse.

Mi piacciono così tanto i suoi baci che vorrei che non smettesse mai.'

...POV MATTEO...

'Dio mi fa impazzire.

La bacerei per ore e ore senza fermarmi mai.

E' semplicemente fantastica ma non devo sbilanciarmi troppo.

Non possiamo fare l'amore, anche se vorrei tanto.'

"Per oggi abbiamo finito." -dico dopo un'ora di acquagym e lei sorridendo si avvicina a me nuotando-

Mi bacia sulle labbra e io ricambio il bacio intrecciando le mie braccia intorno alla sua schiena e lei intreccia le sue intorno al mio collo e le sue gambe intorno ai miei fianchi, continuando a baciarci con dolcezza unendo le nostre lingue.

...POV ROSA...

Entro in palestra e mi guardo intorno alla ricerca di Matteo.

Non lo vedo e mi avvicino ad Alvaro.

"Matteo?" -gli chiedo guardandolo-

"Ciao anche a te." -afferma lui fulminandomi-

"Voglio sapere dov'è Matteo, non stare qui a parlare con te." -gli dico fredda e lui sospira-

"Non c'è." -mi risponde smettendo di guardarmi e controllando un attrezzo-

"Dov'è andato?" -gli chiedo e lui mi guarda-

"Non mi risulta che tu sia la sua ragazza." -mi risponde freddo-

"Alvaro dov'è andato?" -gli chiedo di nuovo seria-

"A fare una commissione." -mi risponde e io non credo ad una sola parola-

"Ok." -dico allontanandomi e lui sospirando ritorna a fare il suo lavoro-

Senza farmi vedere da Alvaro mi avvicino all'ufficio di Matteo ed essendo con la porta chiusa apro per vedere se fosse qui dentro con qualcuna.

Non c'è nessuno e chiudo di nuovo la porta.

Sempre senza farmi vedere da Alvaro, salgo al piano di sopra di corsa.

Arrivata al secondo piano sento della musica che proviene dalla sala da ballo e dei risolini provenienti dalla piscina.

Mi avvicino alla piscina a passo svelto, per poi aprire piano la porta,  per evitare di farmi sentire.

Guardo dentro e sgrano gli occhi nel vedere Matteo e quella bambina di Grace in acqua che ridono, giocano e cosa più disgustosa di tutte si baciano sulle labbra.

'Ma è completamente impazzito?

Ha perso la testa per una bambina?

Mi ha lasciata per una bambina?

Non posso crederci.'

Li guardo ancora per qualche istante ridere, giocare e baciarsi, per poi senza farmi sentire, chiudo la porta e ritorno al piano di sotto.

Facendo finta che non abbia visto nulla, inizio a fare palestra.

...POV GRACE...

"Stop." -mi ferma ridendo Matteo- "Usciamo." -mi dice dopo un'ora e mezza che siamo in piscina a ridere e a giocare come bambini-

"Ok." -dico sorridendo-

Usciamo dall'acqua e Matteo correndo, stando attendo a non scivolare, va verso il mio accappatoio e lo afferra da terra.

Si gira verso di me e prima di passarmi il mio accappatoio, rimane fermo a guardarmi in bikini davanti a lui, mentre io lo guardo imbarazzata.

Lo vedo ammirarmi e mordersi il labbro inferiore.

"Perchè ti mordi il labbro?" -gli chiedo non capendo e lui mi guarda negli occhi-

"Perchè mi fai impazzire." -mi dice avvicinandosi e baciarmi sulle labbra- "E vederti mezza nuda mi viene voglia." -mi sussurra tirandomi su e io intreccio immediatamente le mie gambe intorno ai suoi fianchi e le mie braccia intorno al suo collo-

"Ti viene voglia?" -gli chiedo non capendo, mentre lui si mette seduto sullo sdraio con me sopra di lui, avvinghiata come un koala-

"Mi viene voglia di fare l'amore con te piccola." -mi sussurra e io sgrano gli occhi sorpresa, sentendomi arrossire-

Mi bacia sulle labbra dolcemente e io ricambio, accarezzandogli i capelli.

'Oddio.

Vuole fare l'amore con me.'

Ci allontaniamo dalle labbra dell'altro e ci guardiamo negli occhi, mentre lui mi accarezza dolcemente la mia schiena.

"Matteo" -lo chiamo-

"Shh." -mi dice stampandomi un bacio sulle labbra, non facendomi parlare- "Dai, andiamo." -mi dice facendomi alzare-

Mi alzo e lui fa lo stesso, indosso il mio accappatoio e lui l'asciugamani intorno alla sua vita e usciamo dalla piscina dirigendoci verso gli spogliatoi.

'Perchè mi ha zittita?

Voglio anche io fare l'amore con lui.

Volevo dirglielo.

E' la mia prima volta e la voglio avere con lui.'

...POV MATTEO...

'Lo so quello che stava per dirmi.

Ma no, noi non possiamo fare l'amore.

Non ora che lei è minorenne.

Vorrei tanto farlo con lei, ma non possiamo.'

Sorrido guardandola uscire dallo spogliatoio e lei ricambia avvicinandosi a me.

"Bacio." -afferma lei sorridendo e io mi avvicino a lei baciandola-

"Andiamo." -dico andando verso le scale-

Scendiamo al piano di sotto e sbuffo nel vedere Rosa fare palestra.

"Ci vediamo domani mattina alle sei piccola." -dico a Grace e lei annuisce-

"Voglio darti un bacio." -mi sussurra guardandosi intorno-

Sorrido e guardandomi intorno la spingo verso il mio ufficio.

Entriamo guardandomi intorno, per poi chiudere la porta alle mie spalle, mentre lei mi salta addosso baciandomi e io ricambio stringendola forte a me.

'Dio ma quanto mi piace?

Da impazzire.'

"Adesso vado." -dice lei stampandomi un bacio dietro l'altro sulle labbra e io sorrido ricambiando ogni suo bacio- "A domani." -afferma continuando a stamparci un bacio dietro l'altro-

"A domani." -le dico baciandola con foga e lei ricambia-

Ci stacchiamo dal bacio e ci sorridiamo.

Le stampo un'ultimo bacio sulle labbra e facendo finta di niente usciamo dal mio ufficio.

"Ciao." -mi saluta e io le sorrido facendole l'occhiolino-

La guardo uscire dalla palestra.

"Non posso crederci." -afferma Rosa avvicinandosi e io la guardo sbuffando-

"A cosa?" -le chiedo continuando a sbuffare-

"Il tuo amico a provato a prendermi per il culo ma io sono molto più sveglia di lui." -mi dice seria guardandomi dritto negli occhi-

"Di che cazzo parli?" -le chiedo non capendo-

"Ti ho visto in piscina con quella bambina." -dice acida e io la guardo serio- "Ti sei impazzito Matteo? E' minorenne e poi mi hai lasciato per quella?" -mi chiede con disgusto-

"Quella ha un nome." -dico freddo- "E poi non ti ho lasciato per lei, ma per te, insomma Rosa ma ti vedi come sei diventata?" -le chiedo-

"Matteo non siamo qui per parlare di me, ma di te e di quella ragazzina." -mi dice fredda e io sospiro- "Ti prego, non puoi aver perso davvero la testa per lei,  insomma l'hai vista? E poi hai visto me?"  -mi chiede facendosi ammirare- "E' piccola Matteo, io sono la donna della tua vita, io, non lei, ma io." -dice convinta accarezzandomi il petto-

"Primo non toccarmi." -dico freddo togliendo di malo modo la sua mano dal mio petto- "E secondo ti ho visto si e ho visto anche lei e mi piace, mi fa impazzire." -le dico sincero-

"Non può farti impazzire quella ragazzina brutta e grassa, dopo aver avuto una fidanzata stupenda come me." -dice lei seria e incredula-

"Lei non è brutta ma bellissima, sia dentro che fuori, tu invece sei bella solo fuori, dentro fai schifo e poi non è grassa, ma in carne e il suo corpo mi fa a dir poco impazzire e cosa più importante permettiti ancora una volta di parlare male di lei e non rispondo di me." -dico serio guardandola negli occhi-

"Non posso credere a quello che sentono le mie orecchie." -dice ridendo nervosa-"Sei impazzito, sei completamente impazzito Matteo." -dice guardandomi- "Come puoi parlarmi in questo modo e difendere quella." -mi dice furiosa- "Io davvero, non ci credo.. quella ragazzina ti ha cambiato, in peggio poi." -dice seria-

"Lasciami in pace una volta per tutte Rosa." -dico stanco di lei-

"Non posso lasciarti in pace Matteo, lo capisci che ti amo, che ti voglio ancora mio, ti voglio di nuovo al mio fianco, lo capisci?" -mi chiede guardandomi negli occhi-

"E TU LO CAPISCI CHE MI HAI ROTTO IL CAZZO, CHE NON TI AMO PIU', CHE NON PROVO PIU' NULLA PER TE, LO CAPISCI QUESTO ROSA?" -le chiedo urlando esasperato, ricevendo gli sguardi di tutti i miei clienti e di Alvaro- "Vattene." -le ordino duro-

"Me la pagherai, stanne certo che me la pagherai Matteo." -mi dice minacciosa e seria-

"Vattene Rosa." -dico stanco indicandole la porta e lei furiosa esce dalla mia palestra- "Scusate." -chiedo scusa ai miei clienti e mi chiudo dentro il mio ufficio-

Mi metto seduto dietro la mia scrivania e mi prendo la testa tra le mani sospirando.

'Mamma mia non la sopporto più.

Ma come cazzo è diventata?

Una sanguisuga, una strega, una persona orribile.

Mamma mia.'

"Ehi, tutto bene?" -mi chiede entrando nel mio ufficio Alvaro e io sbuffo-

"Sono stanco di Rosa, mamma mia non la sopporto più." -dico sbuffando- "Sa di me e di Grace, ci ha visti in piscina." -gli racconto-

"E adesso? Ti puoi fidare di lei?" -mi chiede avvicinandosi-

"Non lo so, non la riconosco più.. è cambiata, è diventata un mostro." -dico sospirando-

"Stai attento Matteo." -mi dice stringendomi la spalla-

"Tranquillo." -lo rassicuro-

...POV ROSA...

'Ma come si permette a parlarmi in quel modo?

A trattarmi in quel modo?

Poi sarei io quella cambiata e lui? Lui non è cambiato?

E' diventato un'altra persona, non lo riconosco più.

Adesso vedi caro mio.

Ti sei permesso di trattarmi in questo modo? Di lasciarmi per quella stupida ragazzina?

Perfetto, adesso ti rendo la vita un inferno e ti metto nei guai.'

Arrivata a casa di quella ragazzina di Grace, suono il campanello e dopo poco mi viene ad aprire la porta un uomo, credo il padre di Grace.

"Buonasera." -mi saluta il padre di Grace-

"Salve, noi non ci conosciamo ma io conosco sua figlia Grace." -dico sorridendo- "Dovrei dirle una cosa molto importante." -dico con un ghigno-

"Mi dica." -dice lui-

"Sua figlia Grace si vede di nascosto con un ragazzo di 24 anni." -gli dico e lui sgrana leggermente gli occhi-

"24?" -mi chiede sorpreso-

"Esatto 24." -confermo- "Se non mi crede e vuole vederlo con i suoi occhi, domani mattina alle sei verrà qui il fidanzato di sua figlia." -gli dico-

"Il personal trainer." -afferma lui capendo e io sorrido-

"Esatto, proprio lui." -confermo-

"Grazie mille." -mi ringrazia-

"Si figuri, arrivederci." -lo saluto e vado via con un ghigno-

'Adesso vediamo se sarai ancora felice con quella ragazzina con il padre che sa di voi due mio caro Matteo.'

...POV GRACE...

Siamo seduti a tavola che stiamo cenando e papà sembra strano.

"Qualcosa non va papà?" -gli chiedo e lui mi guarda-

"No, finisci di cenare." -mi dice serio e io annuendo continuo a cenare-

'Ha qualcosa di strano.

Sento che abbia qualcosa.

Boh, magari mi sto sbagliando.'

...POV MATTEO...

'Non faccio altro che pensare a Rosa.

"Me la pagherai, stanne certo che me la pagherai Matteo."

Che avrà voluto dire?

Che intenzioni ha?

Spero che non voglia fare nulla di male a Grace.

Oddio quella è diventata tutta matta.'

Per tranquillizzarmi decido di inviare un messaggio a Grace.

Matteo a Grace: "Stai bene?" -invio e aspetto la sua risposta-

Grace a Matteo: "Si, perchè? : )" -sorrido facendo un sospiro di sollievo-

Matteo a Grace: "Così ; )" -le rispondo-

'Mamma mia per fortuna sta bene.

Rosa è diventata matta non vorrei che le facesse del male.

Per fortuna sta bene e la cosa mi ha tranquillizzato un po.'

Grace a Matteo: "Ok : ) Mi manchi tanto : ( " -sorrido-

Matteo a Grace: "Anche tu piccola." -invio-

Grace a Matteo: "Non vedo l'ora di vederti domani : ) " -sorrido-

Matteo a Grace: "Anch'io non vedo l'ora di vederti e di baciarti, baciarti tanto ; )" -invio-

Grace a Matteo: "Fino a non avere più fiato?" -rido-

Matteo a Grace: "Fino a non avere più fiato piccola ; ) " -invio sorridendo-

Grace a Matteo: "Non vedo l'ora ^^ " -sorrido-

Matteo a Grace: "Adesso a dormire, così le sei del mattino arrivano più in fretta ; )" -invio-

Grace a Matteo: "Hai ragione; notte amore : *" -sorrido per quel amore-

Matteo a Grace: "Amore?" -invio sorridendo-

Grace a Matteo: "L'amore mio <3" -sorrido-

Matteo a Grace: "L'amore tuo <3 notte piccola : *" -invio-

Grace a Matteo: "Notte : *" -sorridendo blocco il cellulare, appoggiandolo sul mio comodino-

Mi metto comodo sotto le coperte e sorridendo pensando a Grace, chiudo gli occhi.

...POV GRACE...

'Dio come sono felice.

Ci siamo scambiati i nostri primi messaggini.

Quanto mi piace e mi fa battere così forte il cuore.'

Mi metto comoda sotto le coperte e pensando a Matteo, chiudo gli occhi.


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Capitolo 8
*** Promesso? ***




Capitolo8)PROMESSO?

...POV GRACE...

Apro e chiudo gli occhi sentendo la mia sveglia suonare.

La stacco stiracchiandomi sotto le coperte, per poi alzarmi sbadigliando e iniziare a prepararmi, indossando una comoda tuta blu e scarpe da ginnastica nere.

Corro in bagno per potermi lavare la faccia per poi scendere al piano di sotto e uscire di casa.

Mi metto seduta sul muretto e aspetto che arrivi Matteo.

'Non vedo l'ora che arrivi.

Mi manca molto.'

...POV MATTEO...

Sentendo la mia sveglia suonare, apro gli occhi e la stacco.

Mi alzo dal letto e corro in bagno a lavarmi la faccia.

Ritorno in camera mia e mi preparo indossando un tuta nera, un maglioncino arancione e delle scarpe da ginnastica nere.

Esco di casa e corro verso casa di Grace.

'Non vedo l'ora di vedere la mia piccola.

Mi manca molto.'

Arrivato vicino a casa di Grace, sorrido vedendola alzarsi nel vedermi sorridendo.

"Buongiorno piccola." -la saluto-

"Giorno." -mi saluta sorridendo-

"Andiamo." -annuisce e iniziamo a correre verso il parco-

...POV PAPA' DI GRACE...

'Mi sono svegliato presto per seguire mia figlia e vedere con i miei occhi se è vero che stia con il suo personal trainer.

Li ho seguiti fino al parco e non ho visto nulla di strano.'

Li guardo nascosto dietro un albero,  mentre sono fermi facendo una pausa dalla corsa chiacchierando.

Vedo quello accarezzare il viso di mia figlia ridendo, per poi baciarsi sulle labbra e serro la mascella.

'Non posso credere ai miei occhi.

Non sono per niente felice di sapere che mia figlia stia con uno molto più grande di lei.

Non sono per niente contento che quello, di 24 anni, stia con la mia bambina.'

Li guardo riprendere a correre e allontanarsi.

'Parlerò con mia figlia quanto tornerà a casa.

Quanto tornerà a casa mi sentirà.'

Guardo per un'ultimo istante mia figlia allontanarsi correndo e sospirando me ne torno a casa.

...POV ROSA...

Curiosa di sapere ciò che potrebbe fare il padre di quella stupida ragazzina a Matteo li ho seguiti.

Guardo il padre di Grace guardarli mentre si baciano e non fa nulla, sta li ad osservarli.

'Ma insomma perchè non va a spaccare la faccia a Matteo e allontanarlo dalla figlia?

Perchè sta li fermo a guardarli?

Ho capito.

Non farà un bel niente.

Perfetto, allora troverò un'altro modo per separarli.'

Guardo il padre di Grace tornare indietro e inizio a correre seguendo Matteo e Grace, cercando di non farmi vedere.

...POV GRACE...

Dopo aver corso per tutto il parco chiacchierando, ci fermiamo al bar per bere un bicchiere d'acqua.

"Avevo una sete." -affermo sorridendo e lui ricambia accarezzandomi il mento-

"Passiamo tutto il giorno insieme?" -mi chiede sorridendo-

"Devo andare a scuola." -gli dico dispiaciuta-

"Beh non ci andare." -mi dice sorridendo intrecciando le sue braccia intorno alla mia schiena- "Ti prego, voglio passare del tempo con te." -mi supplica con faccino da cucciolo-

"Ok." -accetto sorridendo e lui sorride stampandomi un bacio sulle labbra- "Che facciamo?" -gli chiedo-

"Prima di tutto andiamo a casa mia a fare colazione." -dice sorridendo incamminandosi e io annuisco andandogli dietro- "E poi vediamo che fare, magari andiamo al cinema o da qualche altra parte." -annuisco sorridendo-

'Anche io voglio passare del tempo con lui.

Non mi importa nulla della scuola, adesso voglio stare con Matteo.

Con lui e nessun'altro.'

Entriamo nel suo appartamento e io mi guardo intorno curiosa.

"Molto carino." -dico sorridendo guardandomi intorno-

"Grazie." -mi ringrazia sorridendo-"Vieni piccola." -sorridendo lo seguo in cucina-

'Ha un bell'appartamento.

Non è molto grande ma nemmeno molto piccolo.

E' molto luminoso e nell'arredo è molto maschile.'

"Accomodati sul divano, io torno subito, vado a cambiarmi." -mi dice Matteo e io annuisco mentre si incammina verso la sua camera- "Allora che vuoi fare?" -mi urla dalla sua camera- "Cinema? Parco dei divertimenti? Shopping?" -mi urla mentre io lo raggiungo in camera sua e sorrido nel vederlo di spalle con solo addosso il sotto della tuta-

"Ho deciso." -affermo e lui sentendomi si gira di scatto verso di me e Dio che fisico-

"Che fai? Mi spii?" -mi chiede divertito-

"No." -rispondo sorridendo-

"Che vuoi fare?" -mi chiede dandomi le spalle, cercando una maglia nel suo armadio, mentre mi avvicino a lui-"Beh?" -mi chiede infilandosi una maglia non ricevendo nessuna mia risposta- "Grace." -mi chiama girandosi verso di me e sobbalza nel vedermi davanti a lui- "Cosa sei? Una serial killer?" -mi chiede divertito e io sorrido scuotendo la testa- "Allora? Che vuoi fare?" -mi chiede sorridendo-

Gli afferro la sua maglia e indietreggio strascinandomelo con me, mentre lui mi guarda non capendo.

Mi sdraio sul suo letto, strascinandomelo sopra e ci guardiamo negli occhi.

"Che fai?" -mi chiede lui serio-

"Voglio fare l'amore con te." -gli sussurro nell'orecchio e lo sento irrigidirsi-

"Cosa?" -mi chiede sorpreso e io sorrido imbarazzata-

"Voglio fare l'amore con te." -gli ripeto imbarazzata-

"Si l'ho capito, ma.. no Grace." -dice guardandomi negli occhi-

"Ok, ho capito." -dico tirando un sorriso alzandomi dal letto, ma lui mette un braccio intorno alla mia pancia e mi spinge di nuovo sul materasso, facendomi sdraiare-

"Ma che cazzo hai capito?" -mi dice stampandomi un bacio sulle labbra- "Non hai capito un cazzo." -mi dice serio-

"Invece ho capito tutto.. ti faccio schifo." -dico tentando di rialzarmi di nuovo con le lacrime agli occhi, ma lui mi trattiene con la forza-

"Grace ma che dici?" -mi chiede baciandomi sulle labbra- "Io ho 24 anni e tu 17." -mi dice-

"E con questo?" -gli chiedo non capendo-

"E' reato se faccio sesso con una minorenne, rischio la galera." -mi risponde-

"Ma siamo io e te, non c'è nessuno, nessuno ci vede e nessuno lo saprà mai." -gli dico con un piccolo sorriso-

"Grace." -sussurra guardandomi negli occhi-

"Nessuno ci vede." -gli sussurro baciandolo sulle labbra e lui ricambia mettendosi a cavalcioni sopra di me-

Si allontana dalle mie labbra per poi sfilarsi la sua maglia e buttarla sul letto ritornando a baciarmi sulle labbra.

Scende a baciarmi sul collo mentre io chiudo gli occhi accarezzandogli il petto.

Afferra l'orlo della mia maglia e guardandomi negli occhi me la sfila, per poi baciarmi di nuovo sulle labbra, buttando la mia maglia da qualche parte.

Continuando a baciarci, sento le mani di Matteo sull'elastico dei pantaloni della mia tuta, per poi togliersi da sopra di me alzandosi dal letto e sfilarmeli.

Sale sul letto in ginocchio in mezzo alle mie gambe e mi osserva, sdraiata sul suo letto con solo addosso un completino intimo e io sono imbarazzatissima.

Mi guarda negli occhi e mi sorride dolcemente.

"Sei bellissima." -mi sussurra e io faccio un piccolo sorriso, mentre mi stampa bacetti umidi sulla pancia, accarezzandomi dolcemente da tutte le parti- "Dio quanto sei bella." -mi sussurra baciandomi sul collo e io sono immobile impacciata  e nervosa-"Rilassati piccola." -mi sussurra guardandomi negli occhi sganciandomi il reggiseno, per poi baciarmi sulle labbra dolcemente sfilandomelo-

"Matteo." -lo chiamo nervosa-

"Cosa?" -mi chiede baciandomi dolcemente sul petto, mentre io chiudo gli occhi-

"E' la mia prima volta." -gli dico-

"Ok." -sussurra baciandomi sul collo, salendo sulle mie labbra- "Andrà tutto bene." -apro gli occhi e ci guardiamo- "Andrà tutto bene." -mi sussurra dolcemente e io annuisco-

Mi bacia sulle labbra, per poi toglierci gli ultimi indumenti e fare l'amore.

...POV ROSA...

'Ho seguito Matteo e Grace fino a casa di lui.

Li ho spiati dalla finestra e non posso credere ai miei occhi.

Sta facendo sesso con quella stupida ragazzina e io ovviamente, per quello che ho in mente, li sto registrando con il mio cellulare.

Mio caro Matteo preparati, finirai molto presto nei guai.'

...POV MATTEO...

'Forse ho sbagliato a fare l'amore con lei, non lo so ma sono così felice.

Sono felice di averlo fatto con lei ed è stato fantastico.

Lei è fantastica.'

Le accarezzo il viso dolcemente, sdraiati sotto le coperte ancora nudi, dopo aver fatto per la prima volta l'amore, guardandoci negli occhi.

"Stai bene piccola?" -le chiedo guardandola e lei fa un piccolo sorriso annuendo-

"Mi è piaciuto tanto." -mi dice imbarazzata e io sorrido stampandole un bacio sulle labbra-

"E' stato fantastico." -le dico sorridendo e lei annuisce accarezzandomi il viso- "Ti amo Grace." -le dico guardandola dritto negli occhi e lei alza di scatto la testa dal cuscino sorpresa-

"Cosa?" -mi chiede sorpresa tirando dei sorrisi-

"Ti amo piccola." -le sussurro dolcemente e lei sorride con le lacrime agli occhi- "Ehi." -affermo preoccupato accarezzandole il viso mentre le scivolano delle lacrime- "Grace perchè piangi?" -le chiedo preoccupato e lei sorride tra le lacrime-

"Nessuno me l'aveva mai detto, nemmeno i miei genitori." -mi spiega tra le lacrime e io la stringo a me-

"Non piangere." -le sussurro accarezzandole la schiena-

Si allontana di poco da me e ci guardiamo negli occhi, mentre le accarezzo dolcemente il viso.

"Ti amo anch'io." -mi sussurra lei sorridendo e io sorridendo la bacio sulle labbra- "Tanto." -mi sussurra accarezzandomi la barba guardandoci negli occhi-

"Tanto, tanto?" -le chiedo sorridendo-

"Tanto, tanto." -sussurra premendo le sue labbra sulle mie, intrecciando le sue braccia intorno al mio collo, stringendomi a se, mentre io l'accarezzo dolcemente in un fianco-

"Anche io tanto, tanto." -le dico sorridendo e lei sorride, accarezzandomi i capelli e tirandomeli un po facendomi andare indietro la testa, per poi sentire le sue meravigliose labbra sul mio collo,  stampandomi bacetti umidi e eccitanti-"Grace." -sussurro con voce roca- "Dio mi fai impazzire." -ridacchia allontanandosi da me e sdraiandosi in pancia in su e io faccio lo stesso- "Lo facciamo di nuovo?" -le chiedo guardandola e lei si gira di scatto verso di me- "Se non vu" -non facendomi finire di parlare mi bacia sulle labbra, mettendosi a cavalcioni sopra di me e rifacciamo l'amore-

'Adoro fare l'amore con la mia piccola.'

...POV GRACE...

'Fare l'amore con Matteo è stato fantastico.

E' stato tanto dolce con me e mi sussurrava sempre ti amo e sei bellissima e io lo amo tanto.

Mi rende tanto felice e sono super contenta di aver avuto la mia prima volta con lui.'

Apro gli occhi lentamente svegliandomi dopo aver fatto una seconda volta l'amore con Matteo e sbadiglio stiracchiandomi.

Mi metto seduta sul letto tenendo la coperta sopra al mio seno e guardo Matteo dormire al mio fianco, in pancia in giù, con una gamba piegata verso di me e l'altra stesa, con la coperta fin sopra il suo sedere, che gli lascia scoperta tutta la sua fantastica schiena e sorrido guardandolo.

Mi metto sdraiata in un fianco e gli stampo dei bacetti sulla schiena.

"Umh Grace." -sussurra Matteo con voce impastata dal sonno continuando a dormire, mentre io salgo con i baci sulla sua spalla-

"Devo tornare a casa Matteo." -gli sussurro baciandogli la guancia-

"No." -dice triste intrecciando un braccio intorno alla mia schiena continuando a tenere gli occhi chiusi e io sorrido appoggiando il mio viso sulla sua spalla- "Resta piccola." -mi sussurra accarezzandomi la schiena-

"Matteo se non torno a casa i miei si preoccuperanno." -gli dico e lui finalmente apre i suoi occhi e li posa su di me assonnato- "Tanto ci vediamo alle tre in palestra." -gli dico sorridendo-

"Va bene." -dice sbuffando e io sorrido sbaciucchiandolo sulle labbra mentre lui mi accarezza i capelli- "Ci vediamo dopo allora." -annuisco-

"Si." -gli dico alzandomi e inizio a rivestirmi sotto il suo sguardo che mi imbarazza un po- "Ci vediamo dopo amore." -lo saluto saltando sul materasso dopo essermi rivestita e lo bacio sulle labbra-

"Ok." -mi sussurra baciandoci- "Ti amo piccola." -sorrido e gli stampo un bacio sulle labbra-

"Anch'io." -dico sorridendo scendendo dal letto- "Ciao." -lo saluto uscendo dalla sua camera-

"Ciao piccola." -lo sento salutarmi mentre mi incammino verso la porta d'ingresso-

Esco da casa sua e mi incammino verso casa mia.

'Sono tanto felice.

Matteo mi rende tanto felice.'

Arrivata a casa mia entro sorridendo e mi incammino per salire al piano di sopra.

"Grace." -mi fermo e mi giro verso papà-"Come mai non sei andata a scuola?" -mi chiede raggiungendomi con mamma-

"Ehm" -dico non sapendo che dire-

"Grace dove sei stata?" -mi chiede serio mio padre-

"In giro." -mento-

"La verità Grace." -mi dice lui-

"Ho detto la verità." -mento guardandolo seria-

"Ti ho visto al parco con il tuo personal trainer." -mi dice mio padre e io sgrano gli occhi-

"Eh.. cosa hai visto?" -gli chiedo nervosa-

"Qualcosa che non mi è piaciuto per niente." -mi risponde serio- "Non voglio che lo rivedi." -mi dice serissimo mio padre-

"Cosa?" -gli chiedo sorpresa-

"Grace ha 24 anni." -mi dice lui-

"Come fai a saperlo?" -gli chiedo non capendo-

"Non ha importanza; non voglio che lo rivedi di nuovo Grace, ha 24 anni, tu 17 non potete stare insieme." -mi dice lui-

"Non è così grande papà." -gli dico guardandolo-

"Non mi importa Grace, è maggiorenne e non voglio che stiate insieme." -mi dice serio-

"Io lo amo." -dico con le lacrime agli occhi- "Ti prego papà io lo amo."

"Non voglio che lo rivedi Grace, sono stato chiaro? Io o tua madre ti accompagneremo in qualunque posto devi andare; di casa non uscirai più da sola e non frequenterai più la sua palestra." -mi dice con tono duro papà e a me mi scivolano delle lacrime-

"Papà ti prego." -lo supplico-

"Vai in camera tua." -mi ordina mio padre-

"Mamma." -sussurro tra le lacrime guardandola e lei si avvicina-

"Grace" -mi chiama mia madre-

"Ti prego, io lo amo, lui mi ama, ci amiamo per favore non fatemi questo." -li supplico tra le lacrime-

"Vai in camera tua." -mi ordina con tono duro mio padre e io tra le lacrime corro in camera mia-

'Perchè?

Perchè mi stanno facendo questo?

Non voglio allontanarmi da Matteo, non voglio.

Lo amo e voglio stare con lui.'

...POV MATTEO...

Dopo che Grace è uscita da casa mia, mi sono alzato dal letto e sono corso in bagno a farmi la doccia.

'Sono tanto felice.

Amo follemente la mia Grace e già mi manca.

Fare l'amore con lei è stato fantastico e la seconda volta lo è stato ancora di più.

Mamma mia mi fa completamente impazzire in tutti i sensi.'

Sono in auto che mi sto dirigendo in palestra.

Arrivo ed entro con il sorriso.

"Come mai sei venuto alle due del pomeriggio?" -mi chiede Alvaro avvicinandosi-

"Avevo di meglio da fare." -gli rispondo sorridendo e lui mi guarda serio-

"Dimmi che non è quello che penso io?" -mi chiede lui-

"Non è quello che pensi tu." -lo accontento-

"Cazzo mai sei coglione? Ci hai fatto sesso Matteo?" -mi chiede serio il mio migliore amico-

"Due volte." -rispondo sorridendo- "E abbiamo fatto l'amore non sesso." -preciso-

"Cazzo ma sei un coglione." -dice tirandomi un pugno- "Lo capisci che è reato? Rischi la galera." -mi dice serio-

"Gli unici a saperlo siamo io, Grace e tu; vuoi mettermi nella merda?" -gli chiedo-

"No, certo che no." -dice sospirando-"Madonna ma sei coglione." -dice scuotendo la testa-

"La amo ok?" -dico serio e lui sospira-

"E questi che cazzo vogliono?" -chiede lui guardando dietro di me e io mi giro di scatto vedendo avvicinarsi dei carabinieri-

"Matteo Lima?" -mi chiede un carabiniere-

"Sì, sono io; c'è qualche problema?" -gli chiedo guardandoli-

"Ci deve seguire in caserma." -dice lo stesso carabiniere-

"Perchè? Che succede?" -chiedo non capendo-

"E' stato denunciato per atti sessuali su minore." -mi dice e io guardo Alvaro che si passa una mano sulla faccia, per poi guardare di nuovo il carabiniere- "La prego di seguirci in caserma senza opporre resistenza." -mi dice-

"Certo." -dico seguendoli-

'Ma che cazzo succede?

Chi cazzo è che mi ha denunciato?

Grace?

Solo io, lei ed Alvaro lo sapevamo.

Alvaro è impossibile, lo ha saputo ora, io non sono così coglione da denunciarmi da solo.

Possibile che Grace mi abbia denunciato?'

Entriamo in caserma mentre il carabiniere mi tiene dal braccio e vedo, seduta su una sedia Rosa che mi guarda con un ghigno.

Scuoto la testa mentre il carabiniere mi fa entrare in una stanza e mi fa accomodare su una sedia.

"E' stato denunciato per atti sessuali su minore." -mi dice il carabiniere guardandomi-

"Non ho fatto nessun atto sessuale su minore." -dico guardandolo- "Lei era consenziente." -dico sincero-

"Abbiamo le prove che la minore non era consenziente."-dice serio il carabiniere-

"Ma che sta dicendo?" -chiedo non capendo-

"La donna che l'ha denunciata ha fatto un video." -dice il carabiniere accendendo il televisore all'interno della stanza-

"Un video?" -chiedo non capendo-

"Si, l'ha ripresa mentre faceva l'atto sessuale sulla minore." -dice mettendo play e parte un video dove ci sono io e Grace sdraiati sul mio letto che parliamo anche se non si sente ciò che ci diciamo-"Guardi qui; la minore cerca di alzarsi e lei la spinge sul materasso." -dice indicando lo schermo e io sospiro-"Guardi ancora, la minore cerca di rialzarsi di nuovo e lei la trattiene con forza." -dice guardandomi- "Poi possiamo immaginare come prosegue il video." -dice staccandolo-

"Non è come sembra." -dico guardandolo-

"Lei ha costretto con la forza la minore a fare sesso con lei." -dice duro il carabiniere-

"Non è così, la chiami, la faccia venire qui, le dirà che non è così, non ho costretto nessuno a fare sesso con me, lo voleva anche lei." -dico sincero-

"Il video dice tutt'altro." -dice serio-"Portatelo via." -ordina ad un'altro carabiniere-

"No no aspetti." -dico mentre un'altro carabiniere mi afferra dalle braccia facendomi alzare- "Non ho costretto nessuno a fare sesso con me, la prego non è come sembra." -dico guardandolo-

"Portalo via." -gli ordina e il carabiniere mi strascina via-

Guardo Rosa che mi guarda con un ghigno.

"Perchè Rosa?" -le chiedo mentre il carabiniere mi strascina via e Rosa mi guarda con un ghigno-

'Non posso crederci.

Perchè mi ha fatto questo?

Non è vero niente.

Cazzo non ho fatto nessun atto sessuale su minore, non ho costretto Grace a fare sesso con me.

Era consenziente, lo voleva anche lei.'

Mi spinge dentro la cella e mi chiude le sbarre in faccia.

"Aspetti." -dico al carabiniere- "Faccia venire qui la minore, lei dirà che non è vero niente, la prego." -scuote la testa e va via- "Cazzo." -affermo a denti stretti colpendo con forza le sbarre-

...POV GRACE...

'Sono tanto triste.

Ho provato a convincere mio padre ad accettare Matteo ma lui nulla, non vuole ascoltarmi.

Non voglio allontanarmi da lui, non voglio.'

"GRACE SCENDI." -mi urla mio padre dal piano di sotto che sono le 8 di sera-

Mi alzo dal mio letto e scendo al piano di sotto.

Scendendo le scale davanti la porta d'ingresso vedo i miei genitori e un carabiniere.

"Che succede?" -chiedo preoccupata-

"Il carabiniere ci ha detto che hanno arrestato Matteo Lima." -mi dice mio padre e io sgrano gli occhi-

"Che cosa? Perchè?" -chiedo sentendo arrivare le lacrime-

"Per atti sessuali su minore." -mi dice il carabiniere guardandomi e io aggrotto la fronte-

"Perchè non ci hai detto niente?" -mi chiede mia madre con occhi lucidi-

"Che cosa avrei dovuto dirvi? Che io e Matteo abbiamo fatto l'amore?" -chiedo mentre mi scivolano le lacrime-

"Il carabiniere dice che Matteo ti ha costretto a fare sesso con lui." -mi dice mio padre e io scuoto la testa-

"Non è vero, non mi ha costretto a fare nulla, sono io che ho voluto fare l'amore con lui, io, non lui, ma io." -quasi urlo tra le lacrime-

"Eri consenziente?" -mi chiede il carabiniere e io annuisco-

"Si." -rispondo- "Non mi ha costretto a fare nulla, glielo giuro, Matteo non ha fatto nessun atto sessuale.. ero consenziente, sapevo benissimo cosa stavamo per fare e lo voluto io, sono io che gli ho chiesto di voler fare l'amore con lui.. lui all'inizio non voleva, ma sono io che l'ho supplicato di farlo.. volevo farlo con lui, lui non mi ha costretta." -dico guardandoli-

"Sei sicura? Non devi avere paura di Matteo, se lui ti ha costretto non devi avere paura a dirlo." -mi dice mio padre-

"Non mi ha costretto papà." -dico sincera e lui annuisce-

"Va bene, grazie e arrivederci." -dice il carabiniere-

"Aspetti, cosa succederà a Matteo?" -gli chiedo-

"Siccome lei era consenziente Matteo non ha fatto nessun atto sessuale su minore, quindi lo rilasceremo." -mi dice il carabiniere e io sorrido felice-"Arrivederci." -ci saluta andandosene-

"Hai fatto l'amore con lui?" -mi chiede incredulo mio padre-

"Lo amo." -rispondo guardandolo- "Papà ti prego, non voglio allontanarmi da lui."

"Grace non parliamone più, vai in camera tua." -mi dice duro andando in soggiorno e io salgo in camera mia-

'Non posso credere che Matteo fosse stato arrestato.

Per cosa poi?

Per una falsa accusa.

Non voglio allontanarmi da lui, non voglio.'

...POV MATTEO...

'I carabinieri mi hanno rilasciato dicendomi che Grace ha detto di essere stata consenziente.

Non posso ancora credere che Rosa mi abbia fatto una cosa del genere.

E' completamente impazzita, è diventata tutta matta.

Denunciarmi per atti sessuali su minore? Ma stiamo scherzando?

E lei mi amerebbe?

Se me la ritrovo davanti non rispondo di me.'

Sono quasi le nove di sera e io sono sotto il balcone di Grace, dove vedo la luce accesa della sua camera.

Decido di chiamarla al cellulare.

"Pronto amore, come stai?" -mi chiede una Grace preoccupata rispondendo alla mia chiamata e io sorrido-

"Sto bene piccola." -le rispondo e la sento sorridere tra le lacrime- "Non piangere, ehi." -le sussurro- "Scendi, sono sotto casa tua."

"Cosa?" -chiede sorpresa e la vedo affacciarsi- "Amore." -sussurra guardandomi-

"Scendi piccola, ho bisogno di un tuo abbraccio." -le dico guardandola-

"Arrivo." -sussurra sorridendo-

Dopo qualche minuto la vedo correre verso di me, per poi saltarmi addosso e abbracciarci forte.

"Mi dispiace." -sussurra lei tra le lacrime mentre io la stringo- "E' tutta colpa mia, non dovevamo, avevi ragione." -mi dice piangendo-

"Shh." -le sussurro stringendola- "Non è colpa tua, ma di Rosa." -le dico e lei si allontana da me e ci guardiamo negli occhi, mentre le asciugo le lacrime- "Ci ha registrati mentre facevamo l'amore." -sgrana gli occhi- "Ha mostrato ai carabiniere il video e da quel video sembrava che io ti stessi costringendo a fare sesso con me." -le spiego-

"Ma non è così." -mi dice-

"Lo so, i carabinieri hanno fatto solo il loro lavoro." -le dico accarezzandole il viso-

"I miei genitori sanno di noi e non vogliono che stiamo insieme, mi vogliono allontanare da te." -mi dice con le lacrime agli occhi- "Matteo" -sussurra-

"Cosa piccola?" -le chiedo accarezzandole il viso-

"Credo che sia meglio." -la guardo negli occhi-

"Che stai dicendo?" -le chiedo serio-

"Io non voglio che per colpa mia tu abbia problemi, quindi penso che sia meglio che io e te ci allontaniamo." -dice tra le lacrime e io scuoto la testa-

"No Grace, ma che stai dicendo?" -le chiedo scuotendo la testa e lei si allontana da me- "Non voglio Grace." -dico afferrandole il braccio-

"E' meglio così Matteo, allontaniamoci per ora, quando compirò 18 anni sarà più semplice." -mi dice guardandomi con le lacrime che le scendono lungo il suo viso-

"Non me ne frega un cazzo dei tuoi 18 anni Grace, voglio stare con te adesso, non voglio aspettare che tu compia 18 anni, non voglio." -le dico-

"Matteo ti prego; aspettiamo che io compia 18 anni, non manca tantissimo, dobbiamo aspettare solo 5 mesi." -dice asciugandosi le lacrime-

"Non voglio aspettare 5 mesi Grace, voglio stare con te in questi 5 mesi." -dico con occhi lucidi- "Ti prego piccola." -la supplico e lei scuote la testa- "Ti amo Grace, ti amo e non voglio aspettare 5 mesi." -dico asciugandomi la lacrima appena scesa-

"Anch'io ti amo ed è per questo che voglio aspettare 5 mesi per stare insieme senza problemi, perchè non voglio che tu abbia nessun problema." -mi dice-

"Piccola ti prego." -la supplico mentre mi scivola una lacrima e lei me l'asciuga-

"Ci vediamo tra 5 mesi." -mi sussurra-

"No, ti prego." -la supplico tra le lacrime- "Ti prego Grace ti amo, non voglio aspettare 5 mesi."

"Non piangere." -mi sussurra tra le lacrime- "E' la cosa migliore amore mio." -mi dice appoggiando la sua fronte alla mia e io la stringo a me- "Tra 5 mesi staremo di nuovo insieme, promesso." -mi sussurra e io la bacio-

"Sono tanti 5 mesi." -le dico-

"Lo so, ma passeranno in fretta." -dice asciugandomi le lacrime-

"Di nuovo insieme tra 5 mesi?" -le chiedo e lei annuisce-

"Si." -mi sussurra sorridendo-

"Promesso?" -le chiedo-

"Promesso amore mio." -mi sussurra baciandomi e io ricambio stringendola a me- "Ti amo tanto, non dimenticarlo." -mi sussurra sorridendo strofinando il suo naso al mio-

"Ti amo tanto anch'io, tanto piccola non dimenticarlo nemmeno tu." -le dico e lei sorride e ci scambiamo un'altro bacio-

"A tra 5 mesi." -mi saluta indietreggiando, mentre le scivola una lacrima-

"Aha." -affermo mentre mi scivolano anche a me delle lacrime-

Mi sorride ed entra in casa.

Mi passo entrambe le mani davanti al viso piangendo.

'5 mesi.

Tra 5 mesi staremo di nuovo insieme.

Perchè?

Cazzo, non me ne importava nulla, non mi avrebbe creato nessun problema.

Non voglio stare lontano da lei per 5 mesi.

Cazzo già mi manca.'

Con solo addosso un paio di boxer mi metto sotto le coperte e sorrido nel sentire il suo profumo.

"La mia piccola." -sussurro abbracciando il cuscino che ha il suo profumo-

...POV GRACE...

'E la cosa giusta.

E' per colpa mia che è finito in galera, anche se era tutto una falsa.

Non voglio creargli nessuno problema.

Non voglio ed è meglio che aspettiamo che io diventi maggiorenne.

5 mesi.

5 mesi senza di lui, 5 mesi lontani.

Dobbiamo aspettare 5 mesi e torneremo di nuovo insieme.'

Mi metto sotto le coperte e mi scivolano delle lacrime pensando a Matteo.

Spazio autrice:
 
Buongiorno a tutti ^_^
 
Innanzitutto voglio ringraziare tutti.. chi ha letto la mia storia, chi l'ha recensita, chi l'ha messa nelle seguite, nelle ricordate e nelle preferite.
 
GRAZIE A TUTTI DI CUORE ^_^
 
Questo è il penultimo capitolo, domani pubblicherò l'ultimo ^^
 
Come vi sembra come capitolo? Fatemi sapere : )
 
Per chi interessi leggere altre mie storie, conclusa 'Amore proibito', inizierò a pubblicare un'altra mia storia dal titolo 'AMORE RITROVATO!'.
 
Grazie ancora di cuore a tutti ^_^
 
Vi mando un enorme bacio.
 
A presto.
 
-Elisa.

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Capitolo 9
*** Per sempre insieme? ***




Capitolo9)PER SEMPRE INSIEME?

5 MESI DOPO

...POV GRACE...

'Sono passati 5 lunghissimi mesi.

5 mesi lontana da Matteo, 5 mesi che non ci vediamo, 5 mesi che mi manca terribilmente, 5 mesi che non ho le sue labbra a contatto con le mie, 5 mesi che non lo tocco, che non lo accarezzo, che non lo abbraccio, 5 mesi che non sfioro quella barba che tanto amo e quei capelli meravigliosi.

5 lunghissimi mesi senza il mio amore.

Sono cambiate molte cose in questi mesi, in primis io.

Io sono cambiata terribilmente.

Ho continuato a fare la dieta e a fare palestra (non in quella di Matteo) e mamma mi è stata molto vicina e mi ha aiutata parecchio.

Ho perso tutti i chili che dovevo e ho ritrovato il mio peso forma.

Adesso mi vedo molto più bella e guardarmi allo specchio mi piace e parecchio aggiungerei.

Sono diventata maggiorenne e non vedevo l'ora di diventarlo per stare finalmente senza problemi con il mio amore.

Non lo vedo e non lo sento da 5 dannati mesi.

Io ho continuato ad amarlo e sono stata parecchio male lontana da lui.

Non so lui.

Non so come abbia passato questi mesi, non so se si sia dimenticato di me e magari c'ha pure un'altra, non so nulla.

Quello che so è che mi manca terribilmente e che non ho smesso di amarlo, anzi l'amore che provo per lui è cresciuto.

La scuola è finita da circa due mesi e oggi è una domenica di luglio.

Ho organizzato una sorpresa per Matteo, per incontrarci di nuovo e mi hanno aiutato i miei due migliori amici, i miei genitori (che ormai essendo maggiorenne hanno accettato il fatto che voglia stare con Matteo) e l'aiuto di Alvaro.

Ho affittato una sala molto grande ed elegante e l'ho fatta addobbare con lucette colorate, palloncini a forma di cuori spari e appesi per tutta la sala e altri vari addobbi e Alvaro dovrà portare Matteo in questa sala senza dirgli nulla, senza dirgli che ci sono io.

Sono molto nervosa, non lo vedo da troppo tempo, l'unica cosa che mi tranquillizza e che quando ho chiesto aiuto ad Alvaro lui non mi ha detto 'Grace mi dispiace ma Matteo c'ha un'altra' quindi se lo porta significa che Matteo non si è dimenticato di me e ne sono felice.'

"Sei nervosa tesorino?" -mi chiede Annika mentre mi sta truccando gli occhi-

"Parecchio nervosa, non lo vedo da 5 mesi." -rispondo sospirando per l'ansia-

"Immagino, 5 mesi sono lunghi." -mi dice lei continuando a truccarmi-

"Già, lunghissimi.. non puoi immaginare quanto mi manchi." -dico-

"Lo posso immaginare, io non so se ci riuscirei a stare lontana da Guido per 5 lunghi mesi." -mi confessa-

"Parlate di me?" -chiede Guido entrando nella mia stanza-

"Non proprio." -gli risponde Annika-

"Ho sentito il mio nome." -dice lui e dopo poco sento uno schiocco di bacio e capisco che si siano dati un bacio sulle labbra-

"Stavo solo dicendo che non so se riuscirei a stare lontana da te per 5 lunghi mesi." -gli spiega Annika-

"Ah io di certo no, mi mancheresti terribilmente." -dice Guido e dopo poco non sento più la mia migliore amica truccarmi-

Apro gli occhi lentamente e li vedo scambiarsi un tenero e dolce bacio.

"Mi dispiace interrompervi, ma io devo essere pronta prima di sera." -dico guardandoli e loro si staccano dal bacio e Annika mi sorride mentre Guido le stampa dolci bacetti sul collo- "Per favore riprendi a truccarmi e tu smettila." -dico colpendo al braccio Guido che mi guarda malissimo-

"Cazzo mi manca la mia ragazza, non lo facciamo da quasi una settimana." -mi dice lui serio e Annika gli tira una gomitata- "Ahia." -quasi urla massaggiandosi-

"Dillo a tutto il mondo." -afferma Annika guardandolo malissimo-

"L'ho detto alla mia migliore amica." -le risponde lui-

"Per favore smettetela." -dico e loro mi guardano-

"Odio quando dice queste cose, sono cose mie e sue e lui le dice a tutti." -dice furiosa Annika-

"A tutti? L'ho detto a Grace." -dice Guido guardandola-

"Fa lo stesso Guido, Annika ha ragione sono cose vostre e le devi tenere per te." -dico guardandolo e lui sospira-

"Va bene scusa, ho sbagliato, non lo dico più." -dice lui guardando Annika che sorridendo gli stampa un bacio sulle labbra-

"Bene, adesso che avete fatto pace, riprendi a truccarmi per favore." -dico ad Annika che ridacchiando ricomincia a truccarmi-

'Questi due si amano terribilmente ma quando iniziano a discutere sono insopportabili.

Guido ha la lingua lunga e deve imparare a tenere per se certi argomenti, insomma sono cose loro.

Di loro e basta.'

"Con il trucco e capelli ho finito, adesso puoi vestirti." -mi dice sorridendo Annika e io alzandomi dalla sedia mi avvicino allo specchio e mi guardo-

Sorrido soddisfatta del make-up e dei capelli che mi ha fatto la mia migliore amica.

"Grazie Annika, mi piaccio molto." -dico sorridendo e lei mi fa l'occhiolino sorridendo-"Tu, esci." -dico a Guido-

"Perchè?" -mi chiede lui non capendo-

"Perchè si deve cambiare Guido." -gli risponde Annika-

"Ah, scusate." -afferma lui capendo alzandosi dal mio letto ed esce dalla mia camera-

"Forza, indossa il tuo meraviglioso abito scintillante." -mi dice la mia migliore amica e io ridacchiando inizio a spogliarmi dai vestiti e con l'aiuto di Annika indosso il mio abito- "Mio Dio quanto sei splendida." -mi dice sorridendo guardandomi, mentre indosso le mie scarpe con tacco vertiginoso-

Mi avvicino al mio specchio e osservo il mio riflesso sorridendo.

"Sei perfetta." -dice Annika guardandomi-

"Perfetta, non esageriamo." -dico guardandola-

"Sei perfetta, punto." -dice lei seria e io ridacchiando annuisco-

"Va bene." -dico sorridendo e lei mi fa l'occhiolino- "Secondo te piacerò a Matteo?" -le chiedo guardandola-

"Gli farai perdere per la seconda volta la testa per te." -mi risponde la mia migliore amica sorridendo e io faccio un piccolo sorriso- "Sei bellissima tesorino." -mi dice accarezzandomi il braccio e baciarmi sulla guancia-

"Grazie." -la ringrazio sorridendo-

"Forza, andiamo." -dice lei prendendomi per mano e scendiamo al piano di sotto, dove davanti all'ingresso mi aspettano i miei genitori e Guido-

"Mio Dio figlia mia." -afferma mio padre guardandomi incantato e io sorrido-

"Sei bellissima tesoro." -mi dice mia madre sorridendo-

"Povero Matteo, gli verrà un colpo appena ti vedrà." -dice Guido e io ridacchio-

"Grazie." -li ringrazio sorridendo-

"Forza andiamo, il tuo principe azzurro ti sta aspettando." -mi dice sorridendo mio padre aprendomi la porta d'ingresso e io sorridendo esco e loro subito dietro di me-

Saliamo tutti quanti nell'auto di papà e ci dirigiamo verso la sala che ho affittato.

 Look Grace

...POV MATTEO...


'5 lunghissimi e dannatissimi mesi sono passati.

5 mesi che non vedo la mia piccola Grace, 5 mesi che mi manca e 5 mesi che sto una merda.

Sono passati 5 mesi e purtroppo non so quando Grace compie gli anni.

Non so se li ha già compiuti e non so se mi pensa ancora.

Magari si è trovato un altro della sua età e si è dimenticata di me.

Io non mi sono dimenticato di lei e la amo come il primo giorno, forse di più.

5 mesi che non la tocco, che non bacio quelle sue fantastiche labbra, 5 mesi che non sento il suo profumo, 5 mesi che non la vedo.

5 dannatissimi e odiosissimi mesi che ci tengono separati.

Sto una merda, sto davvero tanto male lontano da lei e mi manca.

Mi manca tantissimo.'

Sdraiato nel mio letto in pancia in giù, con solo addosso un paio di boxer sento bussare alla porta d'ingresso.

Sbuffando e controvoglia mi alzo dal letto e raggiungo la porta d'ingresso.

Apro e vedendo che è Alvaro, me ne ritorno in camera mia.

"Non dirmi che non ti sei ancora alzato dal letto?" -mi chiede il mo migliore amico venendomi dietro, mentre mi butto di peso sul mio letto- "Matteo cazzo alzati." -mi ordina-

"Lasciami in pace." -sussurro con tono triste-

"Alza il culo e vai a farti una doccia Matteo." -mi ordina-

"Non rompere i coglioni." -quasi urlo-

"Alzati e vai a farti una doccia o ti porto io in calci in culo." -dice serio il mio migliore amico-

"Ma che cazzo vuoi? Vattene, voglio starmene a letto." -dico guardandolo male-

"Ti devo portare da una parte." -mi dice-

"Non mi va di uscire, è domenica e voglio starmene tutto il giorno a letto." -dico sdraiandomi in pancia in su-

"Matteo cazzo alzati." -quasi urla lui-

"Non mi va di uscire." -dico serio-

"Non me ne frega un cazzo, vai a farti la doccia." -mi dice e io sospiro-"Muoviti." -urla e io sbuffando mi alzo-

"Che rompi coglioni che sei mamma mia." -dico sbuffando andando in bagno per farmi una doccia-

'Non capisce che non voglio uscire?

Che non mi va di fare un cazzo?

Che voglio starmene tutto il giorno a letto a fare un cazzo?

Da quando sono lontano da Grace non esco più e se esco è solo per andare a lavoro.

Senza la mia piccola non faccio più un cazzo e quando posso me ne sto tutto il giorno a letto.

Sto male, sto uno schifo senza di lei.

Mi manca, mi manca così tanto che non ce la faccio più a stare lontano da lei e il mio migliore amico mi rompe le palle.

Dove cazzo deve portarmi non lo capisco.

Io non ho voglia di uscire, non ho voglia di fare un cazzo e lui mi obbliga.

Mamma mia alcune volte non lo sopporto e gli spaccherei la faccia.'

"Contento?" -chiedo ad Alvaro guardandolo male entrando in camera mia con solo addosso l'asciugamani alla vita-

"Sì, adesso vestiti." -mi ordina lui indicandomi lo smoking sul mio letto-

"Perchè devo indossare quel coso?" -gli chiedo guardandolo male-

"Perchè te lo dico io Matteo, dai muoviti." -dice sbuffando uscendo dalla mia camera-

"Dove cazzo mi devi portare?" -gli chiedo indossando un paio di boxer-

"In una festa elegante." -mi dice e io sbuffo-

"Non ho l'umore per festeggiare un cazzo." -dico acido iniziando ad indossare lo smoking-

"Non me ne frega nulla." -dice dall'altra stanza e io sbuffo-

"Perchè tu non indossi uno smoking?" -gli chiedo non capendo raggiungendolo nel mio soggiorno con indosso lo smoking-

"Ti sta bene." -mi dice sorridendo guardandomi e io sbuffo-

"Se dobbiamo andare in un festa elegante perchè non lo indossi anche tu?" -gli richiedo-

"Sono vestito elegante." -dice lui facendosi ammirare-

"Insomma." -dico guardandolo-

"Questa è la mia eleganza, camicia bianca, giacca nera e jeans neri con scarpe eleganti." -dice sorridendo-

"Fai cagare Alvaro." -dico ridendo-

"Alleluja, finalmente ridi." -dice lui esultando e io gli tiro un pugno- "Dai andiamo." -dice andando alla porta-

Usciamo di casa e saliamo sulla sua auto e parte per non so dove.

 Look Matteo

'Che palle.

Non mi va proprio di andare ad una festa.

Non ho l'umore più adatto per festeggiare.'

Sbuffo.

"Dai, non te ne pentirai." -mi dice Alvaro sorridendo scendendo dall'auto e io faccio lo stesso-

"Che palle." -dico sbuffando salendo una scalinata dove porta in una grande sala elegante addobbata con lucette colorate, palloncini a forma di cuore e vari addobbi- "Ma che cazzo si festeggia?" -gli chiedo guardandomi intorno e vedendo pochissime persone che alcune conosco e altre no-

"Un fidanzamento." -mi risponde il mio migliore amico sorridendo e io sbuffo-

"Io me ne vado, non mi va di festeggiare." -dico ad Alvaro che mi ferma dal braccio-

"Aspetta 5 minuti." -mi dice lui e io sbuffo afferrando una manciata di noccioline e me le mangio-

'Che palle.

Proprio un fidanzamento si deve festeggiare?

Io che non posso stare con la mia piccola devo festeggiare un fidanzamento di non so nemmeno chi.

Che palle.'

"E' ora Matteo, vieni." -mi dice Alvaro e io aggrotto la fronte mentre mi strascina e mi posiziona a qualche metro davanti alla scalinata del salone-

"E' ora di cosa?" -gli chiedo non capendo e lui sorridendo mi indica la cima delle scale-

Mi giro di scatto e in cima alle scale vedo la mia meravigliosa e piccola Grace sorridente.

Scoppio a piangere coprendomi la faccia con entrambe le mani mentre Grace scende la scalinata sotto lo sguardo di tutti.

"Amore mio." -sussurra la mia piccola e io togliendomi le mani da davanti il viso, la guardo davanti a me, stupenda con le lacrime che le scendono lungo il suo viso e io mi avvicino a lei di scatto abbracciandola forte e lei mi stringe piangendo come due bambini, mentre tutti gli invitati ci guardando sorridendo e chi emozionato piange-

'Dio quanto mi era mancata.

Non posso credere che Alvaro mi abbia preso per il culo.

Dio quanto sono felice.'

"Ehi." -sussurra Grace allontanandosi di poco da me e ci guardiamo negli occhi, con entrambi il viso bagnato dalle lacrime- "Ciao." -sussurra sorridendo asciugandomi le lacrime e io la bacio a fior di labbra, mentre lei mi tiene il viso tra le mani-

"Dio quanto mi sei mancata." -sussurro tra un bacio e l'altro continuando a stringerla a me-

"Anche tu, tantissimo." -mi sussurra sorridendo tra un bacio e l'altro, intrecciando le sue braccia intorno al mio collo-

"Ma che hai fatto?" -le chiedo sorridendo prendendole le mani e l'ammiro da testa a piedi-

"Beh ho continuato la dieta senza di te, sono stata brava?" -mi chiede e io sorridendo la bacio-

"Bravissima." -le dico sorridendo-

"Volevo essere bella per te." -mi dice-

"Tu eri già bellissima Grace." -le dico sorridendo accarezzandole il viso-

"Beh volevo esserlo ancora di più." -mi dice sorridendo e io l'abbraccio forte-

"Mi sei mancata così tanto piccola." -la stringo-

"Anche tu amore mio." -mi sussurra accarezzandomi la nuca- "I miei hanno accettato che noi due stiamo insieme, anche perchè sono maggiorenne." -mi dice sorridendo guardandomi negli occhi e io l'accarezzo guardandola incantato-

"Sono felice e Dio quanto sei bella." -dico stampandole un bacio sulle labbra e lei sorride-

"Anche tu, non ti ricordavo così bello." -mi dice ridendo e io ridacchio baciandola sulle labbra- "Per sempre insieme?" -mi chiede sorridendo-

"Sempre, sempre." -le rispondo e lei sorride- "Ti amo da morire piccola." -sorride-

"Anch'io ti amo da morire." -mi dice lei e ci sorridiamo scambiandoci un lento e dolce bacio guardandoci negli occhi- "Ti amo." -sussurra sulle mie labbra-

"Anch'io." -sussurro sulle sue e ci sorridiamo-
                 
                                                                     -FINE-

Spazio autrice:
 
Buongiorno a tutti ^_^
 
Innanzitutto voglio ringraziare di nuovo tutti ^^
 
Grazie di cuore a chi ha letto la mia storia, chi l'ha recensita, chi l'ha messa nelle ricordate, nelle preferite e nelle seguite.
 
GRAZIE DI CUORE A TUTTI ^_^
 
Ed eccoci qui con l'ultimo capitolo di 'Amore proibito!' : )
 
Come vi sembra come finale? Vi è piaciuto?
 
Fatemi sapere ; )
 
Per chi interessi leggere altre mie storie, da domani inizierò a pubblicare una mia nuova storia dal titolo 'AMORE RITROVATO!'
 
Vi mando un enorme bacione.
 
A presto.
 
-Elisa.



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