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Lista capitoli: Capitolo 1: *** I Cavalieri dello Zodiaco e le Cinque Fatiche *** Capitolo 2: *** Prologo: Il protagonista e i suoi amici *** Capitolo 3: *** Capitolo 1: La missione dei cavalieri di bronzo *** Capitolo 4: *** Capitolo 2: La fatica più piccola *** Capitolo 5: *** Capitolo 3: La forza del matador *** Capitolo 6: *** Capitolo 4: La sconfitta del re dei boschi *** Capitolo 7: *** Capitolo 5: La fatica con le corna *** Capitolo 8: *** Capitolo 6: Acque termali alla riscossa *** Capitolo 9: *** Capitolo 7: Il regno della pace ***
Capitolo 1 *** I Cavalieri dello Zodiaco e le Cinque Fatiche ***
I Cavalieri dello Zodiaco e le Cinque
Fatiche
Una fanfic del fratello di Ren_chan. Le
imprese del giovane Hyoga.
Questa fan fiction
credo che si annoveri nel Guinness, accaparrandosi
un primato unico: la giovane età dell’autore, anni sette, che ha dettato questa fantasiosa storia alla sorella
maggiore, nell’unico ruolo di stenografa e beta reader. Godetevela.
*AVVERTENZE*
Le fonti d’ispirazione di questa fanfic
sono da ricercarsi principalmente nei canali di documentari ANIMAL PLANETe NATGEOWILD, di cui l’esimio
autore è grande fan. L’avvertenza OOCnon è stata messa perché ho ritenuto che, per essere un bambino di sette
anni, mio fratello abbia fatto un buon lavoro. Leggere per credere.
Capitolo 2 *** Prologo: Il protagonista e i suoi amici ***
Prologo: Il protagonista e i suoi
amici
- Il protagonista di questa storia? - Uhmmm.
- Pega-Pega? -No,
Pega-Pega no.
Così ha inizio una grande avventura…
Il protagonista di questa storia è Hyoga.
Hyoga di Cygnus è un ragazzo alto, con gli occhi azzurri, biondo, con
l’armatura che sbrilluccica tutta d’argento. Ma non è un cavaliere d’argento. È
un cavaliere di bronzo, dei più forti che ci sono.
Hyoga, in quel momento…
- Si taglia le unghie!
- Ma dai, che cosa da checca!
Cambiala!
In quel momento, si stava pulendo l’armatura.
La lucidava tutta, con cura, perché risplendesse sotto il sole. Mentre era
tutto intento all’opera, nella stanza lo raggiunsero i cavalieri di bronzo al
completo, i suoi migliori amici.
“Crystal! Vieni! C’è una missione per noi!”
Hyoga pensò che era una fortuna che avesse appena finito di
lucidare l’armatura: la indossò subito e li seguì.
Capitolo 3 *** Capitolo 1: La missione dei cavalieri di bronzo ***
Capitolo 1: La missione dei
cavalieri di bronzo
I cavalieri, com’è solito, si ritrovano in ogni missione a
correre su per una scalinata, per poi fermarsi davanti ad un corridoio di
colonne. Anche questa volta fu così. Ma ancora non abbiamo capito qual era
questa volta lo scopo della missione: ebbene, Athena possiede una chiave
speciale, che permette di aprire un mondo segreto, dove regna la pace. Athena
stava passeggiando, e la perse.
- Che sbadata.
- Ma se capita anche a te!
Una farfalla, mandata dal regno degli animali, la prese per
sé così che gli animali potessero rubare ad Athena quel mondo meraviglioso. E
allora, la farfallina aveva preso la chiave, e se ne stava scappando. La missione
dei cavalieri di bronzo era recuperare la chiave. Per loro fortuna la farfalla
non era molto veloce. Pega-Pega stava quasi per prenderla! Ma… gli apparve un
cavaliere con un corno da Unicorno Oscuro.
- Ti faccio notare che il
cavaliere dell’Unicorno esiste già.
- Va bene, disegno un altro tipo
di corno! [l’autore torna ai suoi appunti, e
disegna un paio di corna da cervo]
Capitolo 4 *** Capitolo 2: La fatica più piccola ***
Capitolo 2: La fatica più piccola
Pega-Pega si trovò davanti un cavaliere temibile, con due
grandi corna di cervo. Aveva una faccia losca, e un’armatura tutta in pelliccia
rinforzata, robusta. Faceva dei balzi altissimi.
Seiya lo attaccò, con un fulmine di Pegasus.
“Pensi di farmi qualcosa, tu? Nanetto!”
“Certo! Nanerottolo!”
Il che non aveva senso, perché il Cervo era molto più grosso di lui. Però
Pegasus è molto combattivo, doveva pur dire qualcosa. Poi, il Cervo passò al
contrattacco: “Scudo di Corna!” E tutti i fulmini di Pegasus gli tornarono contro, colpendolo da tutte le
parti.
Hyoga, subito, corse ad aiutare Pegasus, e poi con un attacco fulmineo spezzò
le corna del Cervo! Così egli aveva perso la sua arma, e da quel momento si
spellicciò e implorò pietà.
“E uno è sconfitto!” disse Seiya.
“Seiya… non è che ti ho aiutato?”
“Mmmh… un pochino!”
Capitolo 5 *** Capitolo 3: La forza del matador ***
Capitolo 3: La forza del matador
Fecero un’altra scalinata.
Questa volta, i cavalieri si ritrovarono in una grandissima stanza, piena di
fieno. Era solo uno scenario, in verità. Apparve un guerriero, che sembrava
dolce e innocuo, ma invece, indovinate chi era…?
Era il cavaliere del Vitello. Aveva un elmo con dei cornini piccini, e
un’armatura bianca come il marmo, con macchie di marmo più scuro. Era il figlio
oscuro di Aldebaran.
- IL FIGLIO OSCURigeiejrhjefuhhhhhhhhhhh[stenografa collassa sulla tastiera]
- Te l’ho detto che ti faceva ridere!
Il cavaliere disse:
“Chi vuole affrontarmi?”
“Io!” risposte Shiryu.
“Tu! Che non hai nemmeno il senso della vista! Attento, uovo di drago… e… a
proposito di chiacchiere… diamo il via al combattimento!”
Questa volta, Shiryu attaccò per primo. Tirò un colpo terribile: “Raffica di Uova!” Aveva il potere di creare altri Shiryu, che lo aiutavano.
- QUESTO NON ESISTE! - Lo so! L’ho inventato col mio compagno di banco!
Però il cavaliere le distrusse tutte! E poi lanciò a sua
volta un attacco: “Furia del Vitello!” Trasformò tutto intorno in un rodeo, lo scenario era cambiato! E il
Vitello, trasformato in un vero vitello, provò ad infilzare Shiryu come in
Spagna. E ci riuscì! Shiryu rimase ferito ma riuscì a cavarsela, e gli sferrò
un nuovo attacco: “Colpo Segreto del Drago Nascente!”
Il cavaliere quindi cadde a terra. E il combattimento si
concluse.
- La forza dell’IC! Il colpo
canon ha vinto! - Sììì! [saltella]
E dopo la sconfitta, il vitello si allenerà infilzando le balle di fieno…
così… [comincia a far rotolare a testate
il puff a forma di pinguino di sua sorella] - …
Capitolo 6 *** Capitolo 4: La sconfitta del re dei boschi ***
Capitolo 4: La sconfitta del re dei
boschi
Salirono altri gradini.
I nostri eroi videro attorno a loro un fitto bosco, da cui spuntarono maestosi
palchi, le corna delle alci. Era Alcis, il cavaliere dell’Alce, il re del
bosco.
“Ehi, voi. Chi siete?”
“Siamo i cavalieri di bronzo!”
“Chi è che vuole affrontarmi, allora? Lo stenderò al tappeto!”
“Io!” disse Hyoga con entusiasmo.
“Tu? Polletto spelacchiato?”
“Ehi! Sono un cigno, per tua informazione!”
“Vabè, diamo inizio al combattimento!”
“Aurora del Nord!”
Hyoga lanciò il suo colpo congelante, mentre gli altri
cavalieri suonavano, facendogli da orchestra. Il cavaliere dell’Alce disse:
“Pfui! È solo una fresca brezza! Pensavi di congelarmi così?”
“Accidenti! I l mio colpo non ha funzionato!”
L’alce attaccò: “Velluto elastico!” Agli alci, alla fine dell’inverno, quando sta iniziando la stagione degli
amori, spuntano i palchi, ricoperti di velluto, il quale serve a proteggerli
dal vento intanto che si formano. In seguito, se ne sbarazzano, grattandosi
sopra alberi e rocce. Ecco spiegato il perché del colpo.
Il colpo afferrò Crystal, ma lui ghiacciò il velluto e se ne liberò. Allora,
l’Alce si grattò il velluto contro una roccia fortissima, e in un sol colpo
spuntarono fuori dei palchi grandissimi. E allora, Hyoga perse una piuma.
- Ma non ha le piume!
- Eh, sì che ce le ha, è un
cigno!
Il nemico lo prese, e lo scagliò a terra. Hyoga si ferì. Ma
non sarebbe stato certo questo a fermarlo!
“No! Hyoga!” gridò Shun, preoccupato.
Ma il cavaliere del Cigno fuse tutti i suoi colpi, in
un’unica sfera, e la lanciò contro l’avversario.
Quello la prese in pieno, e finì quasi disteso, ma si
rialzò. Hyoga disse:
“Ma non è possibile!”
E i due si lanciarono due attacchi a vicenda: l’Alce cadde, era già stato
ferito, Hyoga invece per miracolo non cadde. E vinse.
“Scusa… se ti ho sottovalutato… Cigno!” mormorò l’Alce, in punto di morte.
Capitolo 7 *** Capitolo 5: La fatica con le corna ***
Capitolo 5: La fatica con le corna
dure
Questa volta davanti ai cavalieri di bronzo c’era il più
malvagio dei nemici: il cavaliere del Bufalo.
Egli apparve davanti a loro, e senza dire niente sferrò un
attacco: “Scivolo della Morte!” Affilò le sue corna lisce e levigate con una pietra speciale, e le fece
diventare lunghissime: prese Shun, che era vicino, lo lanciò in aria mentre si
affilava le corna; Andromeda vi ricadde sopra, e scivolò dentro una foresta
speciale. Era solo, e separato da tutti gli altri, in una foresta sconosciuta,
che aveva un effetto magico: se non trovavi l’uscita in mezz’ora, restavi lì
per sempre, fino alla morte.
Per fortuna, Shun ebbe l’idea di arrampicarsi sugli alberi
più alti. Quando arrivò sulla chioma, vide l’uscita, e cominciò a saltare sui
rami che l’avrebbero portati all’uscita.
- Ma il bufalo, in tutto questo?
- Uffa, che noiosa!
Il Bufalo, che contemplava da fuori la sua foresta magica, rimase di stucco
quando vide che Shun aveva trovato l’uscita. Non riusciva a credere ai suoi
occhi. Si avvicinò all’uscita della foresta per guardare quello che stava
succedendo.
Andromeda intanto aveva spiccato il salto per raggiungere l’uscita, ma si
accorse che la roccia sotto i suoi piedi era troppo fragile, sprofondava! Così
lanciò la sua catena, che s’impigliò alle corna del Bufalo, appena fuori di lì.
E così si salvò da tutto quanto.
“Bufalo, adesso io ti lego! Se tu farai il bravo, ti
slegherò. Mi raccomando!”
Così Shun lo legò tutto con le catene, e lo mise in
punizione.
Lo legò anche con l’attack per sicurezza, e poi continuarono
la loro scalata.
Capitolo 8 *** Capitolo 6: Acque termali alla riscossa ***
Capitolo 6: Acque termali alla
riscossa
- Capitolo sei! - Che asino che sei! C’era una volta una
bambina, che si chiamava Phoenix, che in un incendio acquisì i poteri del
fuoco, e divenne un maschio, e…
- …le fan non la prenderanno
bene…
- No, dai, cancella, sennò Ikki
viene a picchiarmi!
Superato il Bufalo legato, i cavalieri proseguirono per le
scale.
L’incontro successivo fu sorprendente: un elefante gigantesco
stava dritto davanti a loro. Era un elefante indiano, tutto decorato, con fiori
e stoffa, e gioielli d’oro.
“Ah! Ma è un elefante!” disse Shun.
“Ed è ricchissimo!” disse Hyoga.
“Ma tu sei il re della ricchezza?” disse Pega-Pega.
“Ma no che non lo sono! Sono qui per combattervi!”
Poi, con la proboscide, fece venire un uragano che li spazzò
via tutti e quattro.
“Aaaaaaaaaaahh! Aiuto!”
Sentendo i loro cosmi chiedere aiuto, Ikki, che fino a quel
momento era alle terme a farsi un bagno, arrivò.
“Scusatemi! Devo cambiarmi, sono in accappatoio!”
I quattro cavalieri di bronzo alzarono gli occhi per vedere
chi c’era.
“Eccomi! Sono il re delle terme!”
“Ikki!”
Ikki si mise a combattere contro l’elefante, e gli diede un
pugno fortissimo.
L’elefante ritornò un essere umano: era il cavaliere
dell’Elefante.
“Oh, no! Mi hanno tolto il travestimento! Per tutte le
savane… non ho l’armatura! Scusatemi, vado a cambiarmi.”
Così, sia Ikki che l’elefante si cambiarono dietro un
paravento. Ikki era ancora in accappatoio, e all’elefante erano rimaste le
stoffe, i fiori e i gioielli, e sembrava una signorina. Indossarono l’armatura
e poterono combattere.
“Proboscide
stritolante!” attaccò subito l’Elefante.
Ma Ikki gliela bruciò. All’improvviso l’Elefante disse,
però:
“Aaah, che bello…”
Perché il fuoco con l’acqua della proboscide faceva l’acqua termale.
Tutto riscaldato, mandò l’acqua termale nelle zanne, e se le
riscaldò.
Allora spazzò via Ikki con le zanne, lo scottò e lo rese debole.
Ma Ikki si fece prestare da Hyoga un po’ di ghiaccio, e una volta guarite le
scottature disse:
“Ora mi hai proprio stancato!”
Scavò una piscina di acque termali e ci scagliò il cavaliere, poi con una
tavola di fuoco fece surf finché non gli piombò in testa e lo bruciò tutto,
stavolta per davvero. Gli pelò anche i capelli.
Una volta che l’elefante fu sconfitto, si fecero tutti il
bagno.
(1)Unica doverosa nota: questo scambio di
battute viene da un video-parodia di alcuni esilarantissimi cosplayer, che mio
fratello mi ha fatto ripassare almeno quattro volte da quanto l’ha fatto
ridere. Già che ci siete, guardatelo! Qui il link: http://www.youtube.com/watch?v=MDjqE1gwni0
Capitolo 9 *** Capitolo 7: Il regno della pace ***
Capitolo 7: Il regno della pace
La farfallina che aveva rubato la chiave di Athena era
nascosta dentro un buco di una colonna, fatto durante il combattimento. Quando
uscì per scappare, presero la chiave. La prese in mano Hyoga. Shun accarezzò la
farfalla, e lei diventò buona e lo seguì dappertutto.
La missione era conclusa!
Ora che avevano la chiave, potevano accedere al Regno della
Pace.
Aprirono nel muro una porta con la chiave, che apriva le porte dove voleva lei,
e ci trovarono un regno bellissimo, prati fioriti, in cui poter giocare. Si
misero tutti a giocare assieme.
Quando si stancarono di giocare, sentirono dei cosmi.
“Non dirmi che ci sono altri nemici!”
“No! Siamo noi, i cavalieri d’oro!”
“E che ci fate qui?”
“Ma come, non te lo ricordi? Oggi è il compleanno di Hyoga!”
“Tanti auguri a teee…
tanti auguri a te…!”
Tutti diedero i loro regali a Hyoga, che era contentissimo.
Milo e Camus gli regalarono insieme un asciuga piume a raggi solari.
- Non ha le piume!!! - Uffaaa…
…un lucida-armatura nuovo di pacca.
I cavalieri d’oro erano giunti grazie ad Athena nel mondo
della pace, e con loro tutti gli animali buoni, perché era davvero un bel
posto, per gli animali. Athena disse alla farfalla:
“La chiave bastava chiederla in prestito! Non c’era bisogno di rubarla! Da oggi
potete vivere qui.”
Fine
*COMMENTI FINALI*
- È una bella storia. Alla fine
è giusto che gli animali possano vivere in un posto bello, no? E poi quella
farfalla non mi sembrava tanto cattiva.
- No, no. Aveva solo sbagliato
perché non si ruba, eh.
Io ho poco da dire,
nel senso che l’autore ha finito di dettare e, soddisfatto della sua opera, è
andato a fare merenda. In quanto editor, io, invece, spero che i lettori si
siano divertiti, che questa storiella è un gioco di un bambino sui cavalieri, è
buffa. Io mi sono limitata a romanzare il romanzabile, a dargli una “forma”, a
scansare qua e là le ripetizioni, ma dove era comprensibile ho lasciato intatto
il dettato dell’autore. Per il resto, contenuti, espressioni, metafore,
dialoghi: tutta roba sua. Inclusi i nomi originali giapponesi, che sa perché la
sorella lo ha indottrinato a dovere. Tutta farina del suo sacco, quindi: fate i
complimenti a chi di dovere. ;)