Our last adventure

di Martymoli
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter one-Void ***
Capitolo 2: *** Chapter Two-Details ***



Capitolo 1
*** Chapter one-Void ***


Il Dottore tentava inutilmente di abbassare delle leve, maledicendosi mentalmente per aver dato al TARDIS carta bianca. Nel frattempo, Amy e Rory si aggrappavano con forza alla console della macchina, che stava sbandando da circa cinque minuti e non accennava a voler atterrare da nessuna parte. 
"Si può sapere cosa sta succedendo?" Chiese disperato Rory per l'ennesima volta, sentendo ciò che aveva mangiato salire pericolosamente dal suo apparato digerente. "Ti ho detto che non lo so!" Esclamò il Dottore guardando impotente i comandi, ormai non sapeva più cosa fare, le aveva provate davvero tutte. Non appena finì di parlare, il TARDIS atterrò violentemente, e tutti e tre vennero scaraventati lontani dalla console. 
"Che botta..." Mormorarono tutti e tre doloranti prima di alzarsi. Amy, che era quella finita più vicina alla porta, la aprì, e si guardò attorno piuttosto perplessa. 
"Amy, sei pazza?" Esclamò il Dottore precipitandosi accanto a lei. "Non hai visto che cosa ha fatto il TARDIS? Potrebbe essere pericoloso e..." Si interruppe quando si affacciò ed assunse anche lui la stessa espressione della rossa. "Si può sapere cosa sta succedendo?" Chiese Rory avvicinandosi, mentre si massaggiava la schiena ancora dolorante. 
"Siamo a... Londra" constatò Amy uscendo dal TARDIS, seguita poi dal Dottore e da suo marito. "Tutto questo per arrivare a Londra?" Chiese poi guardando il Dottore, il quale fissava il cielo a bocca spalancata. I coniugi Pond guardarono anche loro verso il cielo, e videro che era pieno di dirigibili. "Beh, non vedo cosa c'è di tanto strano" commentò Rory notando l'espressione indecifrabile sul viso del Dottore, il quale continuava a fissare il cielo. "Magari stanno solo pubblicizzando qualcosa".
"Questo... Questo è... È impossibile" balbettò il Signore del Tempo finalmente abbassando lo sguardo. "Per via della forza di gravità?" Chiese Amy sarcastica.
"Voi non capite" continuò il Dottore ignorando il commento di Amy. "Questa è Londra in un mondo parallelo".
"Esistono mondi paralleli?" Chiese Rory perplesso. Il Signore del Tempo annuì e spiegò ai due "ogni scelta che facciamo, ogni cosa che avremmo potuto fare e non facciamo e viceversa creano un mondo parallelo. Questo è uno dei forse infiniti. Se il TARDIS ci ha mandati qui deve essere successo qualcosa di grave". Questo, però, in quel momento, non era il suo pensiero principale. "Dobbiamo andare a trovare una persona" disse, prima di iniziare a correre.
In quel momento, sempre a Londra, nello stesso mondo, una bionda si svegliò di scatto, credendo di aver sognato il suono del TARDIS, non sapendo che era davvero atterrato. Respirò profondamente per poi sorridere dolcemente osservando la figura che la abbracciava dolcemente mentre dormiva ancora. Il suo Dottore con un cuore solo. Poggiò delicatamente la testa sulla sua spalla, attento a non svegliarlo. Anche se a volte le mancavano le avventure col vero Dottore, adesso non avrebbe mai rinunciato a lui, e a tutto ciò che la loro vita gli stava portando. Però quel suono le era sembrato così reale... 
I suoi pensieri furono interrotti dal suono del campanello, che fece anche svegliare il Dottore umano, il quale stropicciò gli occhi chiedendo con voce assonnata "chi è a quest'ora?" In effetti erano le 8:30 di domenica mattina. "Vado a vedere io" rispose la bionda lasciandogli un veloce bacio e alzandosi. Aprì la porta con aria assonnata e ancora in pigiama, per ritrovarsi due ragazzi e una ragazza piuttosto giovani, e uno dei due ragazzi, quello con uno strano cravattino, la guardava con aria fin troppo allegra. 
Stava per chiedere chi fossero, ma il Dottore la precedette "buongiorno, lei è Rose Tyler, lavora a Torchwood, no? Io sono... Craig Smith e loro sono i miei colleghi Amy e Rory Pond e siamo anche noi delle specie di lavoratori di Torchwood, ma più... In incognito". Stava per presentarsi con il nome di John Smith, ma si ricordò che non poteva presentarsi a lei così.
"Ehm... Sì, piacere" rispose Rose confusa da quel turbine di parole "non che non mi interessi sapere chi voi siate, ma... Perché siete qui a quest'ora?"
"Oh, beh, sai..." Iniziò il Dottore a parlare, entrando in casa senza permesso dimenticandosi che le stava dando nel lei, mentre Amy e Rory scuotevano la testa. "Ehm... Vivi da sola?" Chiese, sedendosi dal divano (sempre senza alcun invito). Si dimenticava continuamente che se erano lì era perché stava accadendo qualcosa di grave, tutto ciò che voleva era parlare con lei, scoprire cosa faceva, e soprattutto sapere se vivesse con il suo clone. 
Rose lo guardò stranita, ma non troppo infastidita. Quei modi appartenevano anche al suo Dottore, e, sebbene fossero scortesi, lui lo amava anche per questo. 
"No, non vivo da sola" rispose alzando un sopracciglio, mentre con la testa faceva segno ad Amy e Rory di entrare. "E credo andresti d'accordo con lui" indicò con lo sguardo il Dottore umano, che osservava divertito la scena dalle scale, anche lui allora ancora in pigiama.
Il Dottore sorrise compiaciuto vedendo che vivevano insieme. "Certo che è davvero carino" sussurrò Amy a Rory mentre lo guardava scendere, e suo marito le lanciò un'occhiataccia. 
"E voi chi siete?" Chiese curioso, sorridendo. Anche se poco prima era un po' nervoso per essere stato svegliato, ricevere delle visite gli metteva il buon umore. "Oh, io sono Craig Smith, e loro sono Amy e Rory Pond. Lavoriamo per il Torchwood... In incognito". Rispose il Dottore.
"Oh, io invece sono il Dottore". Rispose, ed Amy e Rory spalancarono gli occhi guardando colui che loro chiamavano il Dottore.
"Oh, lo so, che può sembrare strano" disse Rose notando gli sguardi dei due. "Ad ogni modo, perché siete qui?" 
"Sappiamo che sta succedendo qualcosa di strano, ma non abbiamo ancora capito cosa. Voi non avete notato nulla di anomalo?" Chiese il Dottore. "No, non ancora". rispose Rose "cosa sospettate che stia succedendo?" Chiese poi. Non appena lo fece tutti sentirono un forte boato, e si alzò un vento forse. Tutti e cinque uscirono subito, e rimasero sbigottiti. Il cielo era diventato del tutto bianco, ed era come se si stesse piegando su se stesso. Entrambi i Dottori capirono subito cosa stesse succedendo.
    ◦    "I Dalek stanno tentando di oltrepassare il Vuoto!" Esclamarono contemporaneamente.

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Capitolo 2
*** Chapter Two-Details ***


"Dobbiamo subito andare al Torchwood" commentò il Dottore umano, e sia lui che Rose schizzarono velocemente in casa per indossare dei cappotti per coprire il pigiama, e corsero al Torchwood, ignorando l'altro dottore e gli altri due. Cercarono di andare il più velocemente possibile, ma non era semplice, con quel vento. Ad ogni modo, riuscirono ad arrivare e il Dottore iniziò subito a smanettare con un computer. "Cosa stai facendo?" Chiese Rose alzando un sopracciglio quando lo vide battere le dita sulla tastiera con una velocità impressionante mentre sullo schermo apparivano dati per lei incomprensibili. "Sto cercando in qualche modo di captare questa energia per capire bene che tipo di energia è e fermarla" disse, senza staccare neanche per un secondo gli occhi dal computer. "Ecco, forse ci sono!" Esclamò quasi subito dopo. Infatti, il computer sembrava stesse analizzando, ma quel vento si fermò di blocco. "Cosa è successo?" Chiese Rose confusa, guardandosi attorno. "Non lo so" ammise lui "dovrei essere felice che si sia fermato, ma non lo sono perché non sono riuscito a capire cosa fosse". Concluse con sguardo piuttosto deluso. Rose ridacchiò leggermente, trovava adorabili quei suoi modi di fare. "Se ti può consolare" gli disse "sono sicura che tra qualche giorno ci sarà un vento ancora più forte ed un'esplosione di energia davvero terribile". "Oh, lo pensi davvero?" Chiese il Dottore con lo stesso sguardo gioioso di un bambino davanti al suo giocattolo preferito.
Rose alzò gli occhi al cielo ridacchiando, per poi avvicinarsi a lui e baciarlo dolcemente. "Non che non mi piaccia quando mi baci" disse il Dottore "ma non mi hai detto se lo pensi davvero" concluse mettendo il broncio. "Oh, ma stai zitto" rispose Rose e lo baciò nuovamente, stringendosi a lui e passando le dita tra i suoi capelli. Il Dottore sorrise sulle sue labbra per poi ricambiare dolcemente. Quando lei lo baciava, perfino gli eventi più grandiosi perdevano importanza.
Quando si staccarono, il Dottore le prese il volto tra le mani e, guardandola negli occhi, le disse "qualunque cosa stia accadendo non devi avere paura, okay? Ci sono qui io con te". "Lo so, infatti non ho paura" rispose Rose sorridendo, appoggiando la testa sul suo petto, per poi sorridere e rispondere con un "anche io" quando lo sentì dire "ti amo". Lui aveva l'abitudine di dirglielo spesso, ricordava fin troppo bene quando non aveva avuto il tempo di dirglielo, ma adesso non perdeva neanche un'occasione per ricordarglielo. 
"È davvero comodo venire al lavoro così" disse poi lei, ridacchiando. Lui acconsentì sorridendo, e lei prese a guardarsi attorno. "Sai, credo che ci siamo solo noi in tutto Torchwood, questo momento". "Sì, credo di sì, e al.... Oh..." Non riuscì a finire la frase che Rose gli tolse velocemente il cappotto e prese a baciargli il collo e ad accarezzargli la schiena da sotto la maglia del pigiama. "Non... Non credo l'abbiamo mai fatto in ufficio" commentò il Dottore trattenendo i gemiti provocati dai suoi baci e i suoi tocchi. "Oggi però sì" gli sussurrò Rose sulle labbra "qualche obiezione?" Chiese, giocherellando con l'elastico dei pantaloni di lui. "Assolutamente no" rispose il Dottore per poi fiondarsi sulle sue labbra. 
Nello stesso momento, non troppo distante da lì, il Dottore, quello con due cuori, girava ripetutamente su se stesso. "Ma perché non tornano?" Chiese con tono preoccupato. "Andiamo, Dottore, sono sicura che stanno bene e sono molto più rilassati di te" rispose Amy trattenendo una risata, siccome lei aveva capito cosa li stava trattenendo. "Piuttosto, perché non ci dici perché qui c'è un altro Dottore?" Chiese Rory, anche lui trattenendosi dal ridere. 
Il Dottore si fermò di blocco e prese un respiro profondo. Sapeva che avrebbe dovuto spiegare loro tutto quanto, ma non era semplice, era ancora doloroso per lui. Era stra contento che lei fosse felice, soprattutto con il suo clone, ma non poteva non sentire nostalgia di lei, soprattutto ora che l'aveva rivista. "Allora?" Lo incalzò sempre Rory, ancora più curioso dopo aver notato che il Dottore aveva abbassato lo sguardo. "E va bene" rispose e alzò il viso. Raccontò loro di Rose, di quando erano stati separati, del suo mancato "ti amo", di quando si erano ritrovati, della creazione del clone e di quando ha dovuto lasciarla con lui. 
A questo racconto seguì qualche minuto di silenzio, interrotto da Amy, che gli chiese "perché non ci hai mai raccontato nulla di tutto questo?" Il Dottore alzò le spalle e rispose "immagino perché è troppo doloroso". "Allora forse non dovremmo rimanere qui" commentò Rory. "Andarsene sarebbe da egoisti! "Esclamò il Dottore "loro sono in pericolo, e non lascerò che accada loro qualcosa. E poi anche il TARDIS vuole che restiamo qui. E... Sono stato io a lasciare lei in questo mondo insieme a lui. E sono felice per lei, lo sono davvero" rispose, ed era vero. Sebbene lei le mancasse nonostante fossero passati anni, non poteva non essere felice per lei. 
Poi vide che finalmente i due stavano tornando da Torchwood. "Oh, era ora!" Esclamò "che avete fatto tutto questo tempo? I miei colleghi erano davvero molto preoccupati!" Amy e Rory si guardarono con uno sguardo da "noi?" 
"Ehm, scusate" rispose Rose imbarazzata "ma... Abbiamo avuto da fare". "Già... Davvero molto da fare" acconsentì annuendo il Dottore umano. Il Dottore con due cuori li guardò con aria strana non capendo, mentre Amy e Rory ripresero a dover trattenere le risate. 
"Voi siete riusciti a captare qualche informazione?" Chiese poi il Dottore umano. "Purtroppo no" rispose l'altro Dottore, e a questo punto iniziò tra i due un discorso piuttosto tecnico con termini incomprensibili agli altri tre presenti. 
Quando finalmente terminò quel discorso piuttosto lungo, il Dottore con due cuori disse "allora, nel caso non accada nulla durante la settimana, dobbiamo cercare comunque di trovare in qualche modo qualche dato, anche senza il permesso del Torchwood. Siccome nel weekend voi non dovete andare lì, direi che è perfetto". 
"Sì, però non domenica" si intromise Rose. "Perché non domenica?" Chiese il Dottore umano, guardandola con sguardo confuso. La bionda gli lanciò un'occhiataccia, e lui esclamò "oh, già, che sbadato!"
"Cosa succede domenica?" Chiese Amy, precedendo il Dottore. "Beh" rispose Rose sorridendo "io e questo smemorato ci sposiamo".

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