INDOVINA IL PERSONAGGIO

di Freya_Melyor
(/viewuser.php?uid=875427)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Waiting for... ***
Capitolo 2: *** Virtù & Gloria ***
Capitolo 3: *** Negazione ***



Capitolo 1
*** Waiting for... ***


 

Waiting for...

 

Attendo dodici lunghi mesi prima che arrivi questo dì, quello più importante per me, quello che aspetto con trepidazione ogni anno.

Nei 364 giorni precedenti ad oggi, ho modo di riposare e crogiolarmi nella quiete del silenzio; posso ripensare all'ultimo viaggio compiuto, soffermandomi su tutti i minimi particolari... anche su quelli che, in un primo momento, erano sfuggiti alla mia attenzione.

Il 1° settembre è la data più importante per me, l'unica segnata rossa sul mio calendario, quasi come se si trattasse di un giorno festivo.

Per molti sicuramente non lo è, ma per me sì: è la mia festa, quella che mi vede protagonista di un altro viaggio e di nuove avventure. 


 

NdA: Drabble scritta per la categoria Lampante del Contest "In sintesi - ennesima nuova edizione" indetto da Mitsuki91. Questa drabble, tuttavia, non gareggiava per la valutazione.
Allora, avete capito di chi si tratta?! È semplicissimo! Ovviamente parlo dell'Hogwarts Express.
Mi scuso fin da ora per chiunque, leggendo, pensi all'incongruenza che si è venuta a creare. Mi sono resa conto solo troppo tardi del fatto che l'Espresso di Hogwarts non compie un solo viaggio all'anno, ma di più se si considerano le feste durante le quali gli studenti fanno ritorno a casa.
Tuttavia, credo che gli ulteriori indizi presenti nella drabble rendano il personaggio facilmente individuabile.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Virtù & Gloria ***



Virtù & Gloria

 

Nel silenzio della notte riecheggiavano solamente i suoi passi furtivi che, frettolosi, si apprestavano ad abbandonare quel luogo incriminante.

La bacchetta era ben salda nella mano, l'incantesimo pronunciato poco prima ancora sulla punta della lingua.

Rapido tirò su il cappuccio del mantello, smanioso di celare la propria identità.

Non doveva essere visto o riconosciuto, sarebbe stata la fine; dopo le forze che aveva impiegato per arrivare fin lì, fino a quel punto, non poteva assolutamente permettersi di rovinare tutto riservando poca attenzione alle mosse compiute.

Di lì a qualche giorno tutto il mondo avrebbe saputo, l'avrebbe acclamato ed amato... e sul suo volto un seducente sorriso nacque spontaneo, pregustando già quel momento di gloria. 


 

NdA: Drabble scritta per la categoria Assurdo del Contest "In sintesi - ennesima nuova edizione" indetto da Mitsuki91. Questa è la drabble che gareggia per la valutazione.
Suvvia, di chi si parla?! Non tutti sono stati in grado di indovinare il personaggio (e la cosa, lo ammetto, mi ha fatto piacere poiché vuol dire che sono riuscita nell'intento). 
Indagate, miei cari Sherlock Holmes. Di chi parlo?! :D
Per chi non dovesse aver capito, ho scritto di un Gilderoy Allock che si sta allontanando da una "scena del crimine" - chiamiamola così - dopo essere sopraggiunto alla dimora di un mago (che aveva appena compiuto un'eroica impresa) ed avergli rubato le clamorose gesta prima che qualcuno venisse a conoscenza dell'accaduto, attribuendosene il merito e modificando la memoria del vero eroe.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Negazione ***



Negazione

 

Si definiva insensibile ed indifferente a tutto, un corpo di pietra impenetrabile a qualunque tipo di sentimento che avrebbe potuto rammollirlo; sosteneva che la paura non lo scalfiva, che lui non la conosceva. Ma mentiva, mentiva a se stesso.

Prima di accorgersi che si trattava di un Molliccio, passò qualche secondo in cui il cuore pompò più velocemente e lo stomaco sussultò con violenza, mentre gli occhi osservavano un se stesso felice e sorridente, una fede al dito e lo sguardo da ebete.

Ma l'amore era un sentimento stupido, roba per idioti.

E la sua più grande paura era proprio quella: diventare un idiota, come tutti.



NdA: Il protagonista mente ancora una volta a se stesso, ripetendo che la cosa che più lo spaventa è diventare un idiota, come tutti. In realtà è ben conscio di non essere per nulla idiota e di non provare alcun tipo di sentimento positivo, eppure quello che più lo tormenta è che in qualche inspiegabile momento di debolezza possa abbassare le difese e provare dei sentimenti di affetto o amore verso un'altra persona che non sia se stesso; un partner magari. Non ha mai saputo cosa significasse amare e non si è mai sentito amato, consapevole che la propria nascita sia stata dovuta ad un intrigo e non ad atto d'amore tra i genitori. È proprio questo il sentimento che più lo spaventa, non solo perché potrebbe allontanarlo dai propri ideali e dai propri obiettivi, ma anche e soprattutto perché si tratterebbe di un qualcosa di troppo grande e sconosciuto per lui.
Avete capito di chi si tratta, vero? Ma sì che l'avete capito! È il nostro caro Tom Riddle.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3465174