Nello specchio di alimanga (/viewuser.php?uid=159250)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Ithaca ***
Capitolo 3: *** Circe ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Nello
Specchio
Prologo
Il
Sole trafigge le ombre della stanza.
Vorrei
poterne sentire il calore.
Nel
vento viaggia lo stormire delle foglie.
Vorrei
poterne sentire le storie.
La
grata interrompe l' azzurro del cielo.
Vorrei
poterla attraversare.
La
porta è chiusa, dall' alba al tramonto.
Vorrei
che tu la aprissi per me.
C'è
una ragazza, nello specchio. Quella ragazza non sono io.
Quando
la pioggia mi impedisce di pensare.
Quando
hanno fatto sparire ogni singolo farmaco, e non c'è niente
per
annebbiare i ricordi.
Quando
la noia non può fuggire dal freddo granito della mia
prigione, e i
ricordi ne affollano le stanze vuote come una silenziosa melodia.
Allora
la sento, la sento arrivare.
Perchè
c'è una ragazza, nello specchio. Quella ragazza, non sono io.
Nota Autrice: Ti prego, se sei giunto fin qui, dammi un parere sul mio lavoro. Ti è piaciuto? Ti ha disgustato? E' ottimo, e' mediocre, perchè? Se vuoi, mandami un messaggio invece di recensire, ma, dal profondo del cuore, dimmi che ne pensi. Sto perdendo la speranza nella mia scrittura, e ho bisogno di responsi sinceri. Grazie, Alimanga
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Capitolo 2 *** Ithaca ***
Ithaca
Oggi
sono arrivata nella casa nuova. E' un bel posto, di certo migliore
rispetto alla catapecchia dell' ultima volta. Penso che mi
troverò
bene. Casa nuova, vita nuova...
Chi
l'ha detto?
Oh,
certo è un magnifico luogo per un nuovo inizio.
Per
la prima volta la mia stanza ha una finestra grande, e ne posso
aprire le ante, nonostante mi trovi al secondo piano. Un basso
muricciolo mi protegge dal desiderio di saltare, non c'è
nulla di
cui preoccuparsi.
O
forse nessuno se ne è mai interessato affatto. Chissà
perchè il mio primo pensiero è sempre
“Come potrei morire qui?”.
Troppi film dell'orrore, suppongo.
Si,
è bello qui, lo è.
E
poi c'è un albero, che pare quasi accarezzarmi il viso
quando mi
sporgo sul davazale. Mi sarebbe piaciuto avere un cedro qui fuori, il
mio preferito. Ma anche questo è bellissimo. Non ne ho mai
visto
uno, dovrò chiedere come si chiama alla prima occasione.
Intanto, mi
godrò appieno i suoi fiori bianchi; sono delicati come una
nuvola, e
profumano di paradiso.
E ciò che va oltre questo silenzioso, nuovo amico,
è ancor più
straordinario. Questa vecchia, candida casa si trova su una verde
collina, e la mia è la finestra più ad est. E da
qui, oltre le
verdi fronde dell'albero dai fiori bainchi ed odorosi, là,
dove la
vista annega nell' orizzonte... l' azzurro lieve del cielo si fonde
con un blu appena più scuro. E' il mare, il mare!
Oh,
mia divina distesa d'acqua... dolce padre Oceano, quanto mi sei
mancato. Ti ricordi di me?
La
stanza è spaziosa, i mobili chiari – pochi e
semplici, ma ben
disposti ed abbinati – il pavimento d'un legno liscio,
profumato
come un tappeto. Tutto, tra questi muri di cielo dice luce, gioia!
Persino questo tavolo su cui sto scrivendo, sembra ridere. Gli
starò
facendo il solletico?
O
forse è solo lo stormire delle foglie del guardiano del mio
cielo, e
sto parlando a vanvera. Ancora.
L'ho
trovata. Sembra che dopo tanto girovagare, l'abbia trovata.
Quell'
isola di cui l' antico poeta cantava, che il nobile eroe tanto
cercava.. Ithaca. Casa.
…
L'
unico pensiero che turba questa dolce tranquillità
è.. Lei.
Non
vorrà arrivare tanto presto, vero
?
Spero
di no.
Sono
troppo stanca per occuparmene. E' troppo presto.
Confido
su una tacita tregua, almeno per qualche giorno.
…
Un
gabbiano, da qualche parte là fuori, stride – un
suono acuto, che
sa di mare – e interrompe questi pensieri maligni. Sta
peggiorando. Le tenebre scendono sempre più in fretta .
Non
ci devo pensare; tutta questa luce, almeno un po', riuscirò
a farla
mia! Serve solo tempo... tempo.
A
casa, mia Ithaca. Sono a casa.
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Capitolo 3 *** Circe ***
Circe
E
così, oggi è arrivata nella nuova casa.
O,
più correttamente, nell' ennesimo castello di illusioni.
Ogni
volta è lo stesso. “Finalmente è
successo,” dice, “ho trovato
la mia pace, il mio posto, la mia Ithaca!”
Ah!
Ithaca. Sciocca romantica, quante volte sbatterai la testa prima di
romperla?
Quando
arriverà il momento in cui capirai una volta per tutte la
triste e
dura realtà?
Quanto
puoi essere cieca e stupida?
E'
questo che sei, una povera stolta, non una ma due volte.
Perchè
nel profondo conosci quanto me l' inutilità del tuo vagare;
sai
perfettamente che Ithaca non esiste, e pace è solo una
parola.
Ma
ogni giorno, quando apri gli occhi e questa montagna di
consapevolezza ti seppellisce come pietra, cedi. La rifiuti, ne
prendi atto per un solo momento.
E
lo stesso accade quando tento di dimostrartelo con i nudi fatti.
Catturi
questa realtà e la chiudi a chiave nei sotterranei del tuo
cuore,
dove non vai mai, per paura che ti inghiotta.
Ma
ricorda le mie parole, bambina: un giorno, la serratura si
romperà.
E
allora pagherai caro il tuo eterno procastinare questo scomodo
confronto.
Ed
io sarò pronta ad accoglierti. Sarò pronta a
dirti “Te l' avevo
detto.” , senza crudeltà, con quel sorriso
intenerito e crucciato
con cui ti gioco sempre.
Le
tue lacrime bagneranno il mio petto, e allora non te ne andrai
più.
Io
aspetto, bambina; e in fondo all' anima, aspetti anche tu.
Percepisco
qualcosa, nella nuova finta “casa” dove sei giunta.
Sento che
stavolta non fuggirai più da me.Goditi la luce
finchè puoi, cara.
“Ithaca”
presto si rivelerà Eea*,
ed io sarà la tua Circe.
Nota
Autrice : Eea
è l' isola greca cantata da Omero nella sua Odissea come la
dimora
di Circe, la Maga ingannatrice che tramutò in maiali i
compagni di
Odisseo per convinverlo a rimanere con lei.
Mio
caro lettore, grazie per aver dato fiducia a questa storia arrivando
fino a qui, spero che il suo seguito non ti deluderà. Dimmi,
chi
pensi che sia la subdola voce narrante di questo capitolo? Se ti va,
fammelo sapere, insieme alla tua opinione su questo esperimento a me
caro. Grazie per avermi accompagnato fin qui,
A.
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