Le temps revient- La primavera ritorna

di Caterina_diego
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Catherine de Medici non è mai stata la classica bambina spensierata ,nonostante la sua ricchezza e il suo alto tenore di vita, probabilmente a causa della morte dei genitori prima ancora del suo primo compleanno o per i continui cambi di affidatori; di sicuro però non si è mai pianta addosso, anzi al contrario è sempre stata forte e capace di cavarsela sempre da sola, molto astuta e tenace; ma chi la conosceva bene scopriva che possedeva anche una profonda dolcezza nascosta.

Stava chiacchierando a proposito di un vestito fattole da un sarto maldestro quando fu fatta chiamare “signorina si deve preparare per l’incontro con il principe Enrico d’Orleans” 

“arrivo” così si alzò e salutando le sue amiche pensò ad Enrico, l’aveva visto solo in un alcuni ritratti e aveva cercato di immaginare i dettagli secondo le descrizioni di chi l’aveva conosciuto ma era ansiosa di vederlo dal vivo. Aveva passato notti intere a parlare di lui con le sue amiche, mille domande, mille speranze e mille sogni.. ma d’altra parte aveva solo 13 anni (e mezzo come piaceva precisare a lei) e dell’amore aveva solo un’idea vaga che le avevano trasmesso i libri; alla sua famiglia invece importava solo che lui fosse il futuro re di Francia e le aveva sempre insegnato a non fidarsi delle persone, “i rapporti nascono solo per dei fini egoisti” ecco cosa le avevano insegnato, ma lei non voleva apprendere quella dura lezione.

Indossò il suo abito migliore e aspettò con ansia che la dama le finisse l’acconciatura per poter vedere il suo futuro marito. 

Dopo un’ora Catherine era pronta e bella più che mai, poco distante dalla scalinata che la separava dal suo sposo . Vennero annunciati Enrico e i genitori e poco dopo sentì il suo nome, prese un respiro profondo e s’incamminò verso i suoi ospiti.

 

 

“Sii educato e tieni a mente tutti i miei consigli, un tuo errore può compromettere i nostri rapporti con il papa” ricordò ad Enrico sistemandogli i capelli

“State tranquilla ,madre, sarò impeccabile” appena finì di pronunciare quelle poche parole sentì annunciare Catherine , prese un profondo respiro e alzò lo sguardo verso la sua futura sposa. Era la ragazza più bella che avesse mai visto, la seguì con lo sguardo finchè lei non gli s’inchinò ai piedi, lui le tese la mano e lei l’afferrò delicatamente, entrambi sentirono una scossa percorrergli la schiena che li portò ad abbassare lo sguardo.

“Catherine perché non accompagnate Enrico a visitare i giardini ?” la incitò la nonna dopo i lunghi saluti

“Oh certamente, prego seguitemi “ disse lei arrossendo e accogliendo il braccio che lui le aveva offerto per la passeggiata

Fu Enrico a rompere il ghiaccio in quella situazione diventata ormai insostenibile per Catherine che aveva dimenticato i suoi piani razionali, i ritratti non gli rendevano giustizia, era bellissimo e con quegli occhi scuri come il fondo di un pozzo..

“suppongo che debbano accordarsi a proposito del nostro matrimonio” fece lui per intraprendere una conversazione 

“immagino sia corretto”

“parlatemi di voi, dovremo conoscerci in vista delle nozze”

“non ho molto da raccontare, amo l’Italia e sono triste di lasciarla ma so che al vostro fianco starò bene anche in Francia…. - si perse nei suoi occhi ma poi si riprese- Ehm dunque parlatemi di voi, so che avete fatto molti viaggi, chissà quante cose avete appreso, quante persone avete conosciuto..” disse lei imbarazzata

“Viaggiare per scoprire e non per politica è un privilegio che da re non potrò permettermi, ma lo cederò volentieri a voi se vi aggrada” 

“Vi ringrazio” inchinò leggermente il capo

Si sedettero su una delle panchine di marmo lì presenti, lei giocherellando nervosamente con il suo vestito e lui cercando un modo per poter prendere confidenza e guardarla negli occhi.

“Si è fatto tardi, perdonatemi ma devo prepararmi per il banchetto”

“Oh ma certo, ci vedremo al banchetto allora” disse prima che lei si prese i lembi laterali del vestito e si mosse per tornare nelle sue stanze.

 

 

 

“Catherine devi raccontarci tutto, descrivici il suo aspetto , i suoi comportamenti, ma soprattutto, ti piace? ti ha già dimostrato di avere un interesse nei tuoi riguardi ?”

“Beh lui è molto bello, anzi bellissimo, io non sapevo che dire ma poi lui ha iniziato a parlare e il tempo è volato…”

“Catherine sei davvero fortunata”

“Lo so,Elena” sorrise 

 

 

“Catherine de Medici !” venne annunciata

Avanzò lentamente sotto lo sguardo di tutti e sotto quello sognante di Enrico che le scostò la sedia cortesemente.

Il banchetto proseguì velocemente tra varie portate e discorsi 

“Catherine, posso invitarla per un ballo?” le chiese Enrico

“Ehm si, certamente”

con lui Catherine si sentiva in imbarazzo, le batteva forte il cuore ogni volta che lui la guardava o che le parlava, e sentiva quei brividi sulla schiena… tutte emozioni che non aveva mai provato in vita sua.

Enrico le parlava dei suoi viaggi e lei lo ascoltava attentamente, era così bello mentre descriveva enfaticamente le città, i mari, i fiumi, le montagne e le scoperte che aveva fatto nei nuovi paesi.

Ma il tempo passò in fretta ed Enrico si offrì di accompagnare Catherine nelle sue stanze, una volta arrivati “Ho passato una splendida serata in vostra compagnia, vi ringrazio. Buonanotte”

“Buonanotte Catherine” ma prima che lei se ne andasse definitivamente la bloccò prendendole il braccio e le disse “Mi promettete che ci vedremo domani?”

“S-Sicuramente, mi farebbe molto piacere”

“Bene, a domani allora.”

“A domani”

Catherine avanzò a passo svelto verso le sue stanze con lo stomaco ancora in subbuglio, cosa avrebbe fatto il giorno dopo? si sarebbe ancora sentita in imbarazzo ? Non poter controllare la sua vita era una cosa che odiava in quanto non ne era capace, lei sapeva sempre cosa fare, ogni domanda aveva la sua risposta  e ogni problema aveva la sua soluzione, ma l’amore no, a quello non si comanda.

 
Ciao a tutti, sono entrata in fissa con Reign e come penso avrete capito i miei personaggi preferiti sono Catherine ed Enrico. Spero che la storia vi piaccia, ci sentiamo al prossimo capitolo

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


capitolo 2 

Furono un raggio di sole sfuggito alle tende e il canto degli uccellini a risvegliare Catherine, era una splendida mattinata della primavera italiana : il sole splendente, il giardino fresco di rugiada e il laghetto che rifletteva il bel clima presente. Le venne servita la colazione dopodiché si vestì per andare a fare una passeggiata in giardino, immersa nei suoi pensieri non si accorse di una figura che in lontananza si avvicinava, si sedette su una panchina lì presente e ammirò il paesaggio che ,sposandosi, avrebbe abbandonato..

“Vi vedo malinconica Catherine” disse con un inchino Henry “posso fare qualcosa per voi ?”

“Non vi preoccupate, stavo solo pensando”

“Alla partenza dall’Italia ?”

Lei sorrise abbassando lo sguardo

“Ebbene, è per me una grande sofferenza vedervi in questo stato, quindi voglio pregarvi di fare una passeggiata a cavallo con me” 

“Con molto piacere” rispose lei

 

Quando lo scudiero consegnò il cavallo a Catherine i due si addentrarono nel bosco, dopo qualche ora di cammino si fermarono in una radura, Henry scese da cavallo e porse la mano a Catherine per aiutarla a scendere. Si sedettero appoggiandosi a un albero e per un po’ rimasero in silenzio 

“Mi dispiace che dobbiate lasciare la vostra patria per me , ma sono egoista desiderando di sposarvi al più presto?” ruppe il silenzio allegramente Henry facendo scappare una risata alla ragazza “ non affliggetevi Henry, non posso negare che in qualche momento di debolezza forse proverò nostalgia del mio paese, ma sono altrettanto sicura che questi momenti saranno brevi se sarò confortata dalla vostra compagnia” disse arrossendo

I due si guardarono per qualche istante pericolosamente negli occhi, quando un rumore interruppe quell’incanto

“Sarà meglio rientrare, tra poco farà buio e potreste prendere freddo” 

Rimontarono in sella, ormai mancava poco all’arrivo ma ad un tratto il cavallo di Catherine s’imbizzarrì facendo cadere a terra la ragazza. Henry arrestò subito il cavallo e scese per aiutarla 

“State bene ?”

“Si, ma state attento, il mio cavallo è stato ferito da una freccia” dette quelle parole un’altra freccia venne scoccata e per poco non prese  Henry il quale subito sguainò la spada 

“Fatti avanti” gridò spostandosi di fronte a Catherine per proteggerla, ma un uomo incappucciato si allontanò da loro correndo

“Maledizione, presto dobbiamo andare via da qui !” la sollevò da terra prendendola in braccio e la mise sul suo cavallo, fece galoppare il cavallo più che poteva e una volta arrivati si rifiutò di lasciarla camminare da sola (in fondo era sempre stato un po’ spaccone) e lei si sentiva al sicuro tra le sue potenti braccia.

La portò nelle stanze della ragazza e solo in quel momento accettò di farla scendere dalle sue braccia per adagiarla sul letto, fece chiamare un medico per assicurarsi della sua salute e quando tutti furono rassicurati Henry rimase solo con lei.

“mi dispiace per l’accaduto, è colpa mia : avrei dovuto riportarvi a casa in un orario più sicuro, ma non vi preoccupate ho già mandato le guardie per arrestare il colpevole”

“Non ammetto , Henry, che vi assumiate la colpa ; anzi probabilmente vi devo la vita.”

“Credetemi quell’uomo non avrà scampo, ora vi lascio, dovete riposare.” le baciò la mano e si allontanò.

 

La mattina dopo Catherine era pronta a uscire e a godersi la magnifica giornata.

Mentre scendeva le scale incontrò Henry 

“Oh, buongiorno Catherine, stavo giusto venendo a svegliarvi”

“Beh vi ho anticipato, ma se siete pronto potremmo fare una passeggiata : come avrete notato è una splendida giornata!”

“Sarebbe per me un grande onore” sorrise porgendole la mano sulla quale lei appoggiò la sua, facendo provare ad entrambi una forte scossa,

Parlarono a lungo ed esplorarono quasi tutto il giardino quando Henry si fermò prendendole le mani 

“Cara Catherine, il nostro matrimonio è stato combinato e ,nonostante prima di conoscervi non vedevo di buon occhio la nostra unione forzata, ora penso di essere l’uomo più fortunato del mondo; dato che i miei sentimenti per voi sono molto forti, autentici ed espliciti, vorrei sapere se ,oltre quella timidezza, anche voi provate lo stesso per me”

“Oh Henry, non dovete assolutamente dubitarne; quella che voi chiamate timidezza era solo il mio intento di capire che tipo di persona voi foste. Sapete, per me non è facile fidarmi di chi ho intorno, la mia famiglia me lo ha insegnato ed è un difetto ormai impossibile da cancellare”

“Spero che con il tempo capirete e vedrete che io per voi ci sarò sempre”

“Sono sicura che accadrà”

“Non sapete quanta voglia ho di baciarvi in questo momento, ma conosco le regole e proverò ad aspettare il matrimonio.”

Catherine sorrise ma voleva dimostrare anche lei i suoi sentimenti per lui e così gli prese la mano e vi pose un bacio delicato

 

 

Intanto nei sotterranei del castello: 

“ Mi dispiace signorina ma il colpo è fallito, è colpa di Henry, per difendere Catherine le si è messo davanti e voi mi avete dato ordine di non toccarlo…”

“Per quanto ti ho pagato non puoi permetterti errori.”

“Mi dispiace ma credo di avere una soluzione..”

“Spiegati meglio”

“Ecco, dato che Catherine passa la maggior parte del suo tempo con Henry ed il resto in società sarà difficile trovare il momento adatto per colpire; ma tra pochi giorni Henry sarà di ritorno in Francia e prima che venga nuovamente in Italia passeranno 3 giorni, un tempo sufficiente per un rapimento”

“Perfetto, ma assicurati di non errare questa volta”

“Certamente”

 

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