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Era una
giornata come tante alle Capsule Corporation.
Il sole
picchiava forte come sempre e tutto splendeva sotto i suoi raggi.
Una donna
dai capelli color del cielo si avvicinava pericolosamente ad una specie di astronave
tonda e bianca da dove provenivano delle esplosioni ripetitive da cui sembrava
infastidita.
La
gravità nell’astronave si abbassò improvvisamente e
l’uomo all’interno si fermò irritato.
-Vegetaaaaaaaaa!-
“No! Ancora lei! Che palle!”
-Che diavolo
vuoi da me donna!!-
-Che diavolo
voglio io ?!?! Che diavolo vuoi tu!! Perché hai fatto scappare il mio
fidanzato!
-È
scappato il mollusco? Che vigliacco!!- rise il Sayan facendo arrabbiare la
ragazza.
-Non ci
trovo nulla di divertente!! Mi spieghi perché ce l’hai così
tanto con lui!?!? Non ti ha fatto niente!!-
-Il solo
fatto che esiste mi da fastidio, e in più viene pure a rompere le palle!
Ecco cosa fa!!-
-Questo
è un problema tuo, non suo ne mio!! Sfogati con la tua adorata camera
gravitazionale ma non romperci le scatole!!!-
-Strano!
L’altra notte non mi sembra che non ti importasse molto di lui…-
rise sadico alla faccia sconvolta di Bulma.
A quel punto
lei cerco di tirargli uno schiaffo, ma viene bloccata e sbattuta al muro.
-Brutto
bastardo lasciami!!-
-Perché
scusa? Io mi sto solo prendendo ciò che mi appartiene…-
-Chi ti dice
che ti appartengo!!-
-Forse
perché sei stata tu a donarti l’altra notte e non sono io che ti
ho cercata! Quindi mi appartieni!!-
-Non
è vero!! Io ti ho cercato solo perché pensavo che tu fossi
cambiato e invece mi sbagliavo!! TI ODIO!!!- pianse … sapeva di amarlo ma
non poté sopportare quella situazione.
Vegeta la
guardò: i suoi occhi non sono mai stati così tristi.
In quel
momento la lasciò andare e le voltò le spalle.
-Sparisci, non
voglio perdere tempo con te!!-
Bulma lo
guardò con aria truce.
Perché
doveva innamorarsi proprio di lui.
Corse via
addolorata mentre le lacrime non smettevano di scenderle dagli occhi lucidi.
Perché
la sua vita doveva basarsi sul dolore di un amore non corrisposto?
Non riusciva
a darsi una risposta, e mentre si buttava sul letto ad abbracciare il cuscino
pensava ad una vita più felice e ad un amore corrisposto.
Rimase ore
ed ore sul letto cercando di calmarsi.
In casa non
c’era nessuno, stranamente, e quindi l’unica cosa ad udirsi nella
casa erano i suoi singhiozzi strozzati dalla volontà di non volersi
sentire più debole nei suoi confronti.
Ad un certo
punto, sentì il campanello della porta suonare e, asciugandosi le
lacrime, si apprestò ad aprire la porta.
Il suo
ragazzo vestito di tutto punto, pettinato, con una tonnellata di colonia e un
bellissimo mazzo di fiori la guardava con aria tesa.
Le si
avvicinò e la salutò con un bacio sulle labbra.
-Che ci fai
qui a quest’ora? Pensavo che te ne fossi andato per colpa di Vegeta!!-
-Beh, sono
tornato ed ho una cosa molto, molto importante da chiederti-
-Davvero?
Scusami che scema!! Prego entra!- lo fece entrare incerta e continuò ad
ammirare il suo bel vestito bianco mentre raggiungevano la sala, seguiti da una
persona incuriosita da quell’arrivo inaspettato.
Una volta
seduti sul divano, il ragazzo agitato ma sicuro della sua decisione, prese le
mani di Bulma e la guardò i quegli che avevano stregato tanti uomini.
-Amore mio,
ormai siamo insieme da tanto tempo e non sai quanto sia stato bene in tutti
questi anni al tuo fianco…Certo abbiamo avuto molti battibecchi e
ostacoli ma ne siamo sempre usciti ancora più legati di prima…in
poche parole volevo chiederti…- sospirò e si mise in ginocchio
davanti a lei.
-Bulma Brief
… - “Mio Dio non vorrà …”
-…vuoi
sposarmi?-
La
guardò … Bulma era sorpresa ma indecisa e guardando un attimo
fuori dalla finestra, lì dove si trovava la camera gravitazionale decise
…
-…Si
lo voglio!-
A quelle
parole Yamcha l’abbracciò e la baciò più felice che
mai!
-Oh amore
mio! Mi hai reso l’uomo più felice del mondo!-
Lei gli fece
un sorriso forzato … Era felice anche lei della scelta?
Vegeta dal
corridoio sgranò gli occhi alla risposta della donna.
Non ci
poteva credere!
L’unica
persona di cui gli sia mai importato veramente si sta per sposare con
l’uomo che non ama e lui non faceva nulla per fermarla.
“Stupido
orgoglio!! Perché non riesco ad ammetterlo che di lei mi
importa!!”
Guardò
Yamcha con disprezzo prima di rifugiarsi nuovamente nella camera gravitazionale
per poter sfogare quella rabbia tanto irrazionale per lui, quanto devastante
per entrambi.
Continua…
Eccomi qui con la mia vecchia storia…
Scusate il capitolo corto, ma voglio
prima essere sicura che qualcuno la seguirà prima di continuarla e vi
prometto che i prossimi capitolo saranno più interessanti e soprattutto più
lunghi J.
Vi ringrazio per l’attenzione e
buona continuazione!
PS: se la storia non venisse
commentata, verrà cancellata.
Se ne stava
seduta sul letto a guardare il muro di fronte più confusa che mai. Non
sapeva perché avesse accettato di sposare Yamcha, ma sentiva che era
l'unica cosa giusta da fare … per il suo bene … per la sua
felicità … e per il suo futuro.
Eppure
perché si sentiva così esageratamente triste e confusa. Non
riusciva proprio ad affrontare quella situazione così strana e nuova per
lei.
Era sempre stata
la famosissima Bulma Brief, colei che non dubitava mai, che aveva sempre una
risposta per tutto, che aiutava sempre e non aveva mai bisogno di aiuto, ma
sopratutto che non si faceva scoraggiare dal sentimento chiamato amore.
Avrebbe tanto
voluto pensare come una volta: "Il matrimonio è una cosa importante
e per ora non me la sento!", eppure riusciva a pensare solo una cosa:
"il matrimonio è una cosa importante...e mi allontanerà una
volta per tutte dal dolore che provoca amare Il Principe dei Sayan". Era
talmente presa a pensare a questo che non si accorse nemmeno della madre che
bussava ripetutamente alla porta della stanza.
-Tesoro, va tutto
bene?- chiese preoccupata la signora Brief dopo aver aspettato il permesso
della figlia per entrare.
-Certo che si,
mamma! Cosa dovrebbe non andare? Sto per sposare il mio ragazzo a cui tengo
molto per avere finalmente una famiglia ed un vero futuro sereno!-
esclamò sorridente Bulma, ma non troppo convinta.
-Piccola mia …
lo sai che io ti conosco meglio di chiunque altro, vero?-
-Certo che lo so
mamma! Perché me lo chiedi?-
-Beh … è
solo che hai un'aria piuttosto triste per una novella sposa, non credi?- disse
la madre osservatrice.
-Ma insomma
mamma, perché non credi che io sia felice della mia scelta?-
-Te l'ho detto
cara, ti conosco bene!-
-Magari questa
volta sbagli- disse pensando a quanto sua madre fosse perspicace.
–D’accordo,
come vuoi...allora, si sa il giorno del grande evento?-
-Fra una
settimana...Yamcha non vuole perdere tempo e diventare presto mio marito e
questo dimostra l'amore che prova per me!- esclamò cercando più
di convincere se stessa che la madre.
-O forse ha
semplicemente paura che tu cambi idea?-
-Perché
dovrei farlo?-
-Non
saprei...forse perché il tuo cuore e già occupato...-
-E da chi?-
-Troppe domande
tesoro...ti dico solo che se per te è la cosa giusta da fare sarò
felice per te, quindi segui il tuo cuore e non esitare, capito?- rispose
saggiamente la bionda sorridente, ma preoccupata per i pensieri della figlia.
–D’accordo
mamma, lo farò, fidati di me...- Si abbracciarono calorosamente e Bulma
sorrise alla madre per rassicurarla, prima che uscisse dalla stanza con il suo
solito sorriso un po’ ebete ma dolce.
Ora che aveva
parlato con la madre era ancora più indecisa del principio.
"Accidenti a
lei e alle sue perle di saggezza...anche se ha ragione...”
Si affacciò
alla finestra per guardare quel giorno tramontare e dar spazio ad una
bellissima notte piena di stelle e con una luna più luminosa che mai.
-Se non fossi
così triste e confusa sarebbe quasi bella questa notte!- si
lamentò colpendo lo spazio vuoto affianco a se, ma finì contro un
corpo muscoloso e irritato.
-Sta più
attenta donna!!- esclamò irato Vegeta guardandola storto.
-Guarda chi si
vede, il mio simpaticissimo e tenerissimo vicino di balcone!- disse sarcastica
l'azzurra.
-Già il
tuo ostaggio!! Perché ti devo trovare sempre tra i piedi?! Mi sono
stufato!-
-Bene! Se ti sei
stufato tu figurati io!!- urlò arrabbiata Bulma di rimando.
-Sei soltanto una
bambinetta capricciosa!!-
-Io sarei una
bambinetta capricciosa?!-
-Si eccome!! Vorresti
tutti gli uomini per te ma non puoi!! Sai perché?!?! Sei una stupida
ragazzina viziata!!-
-Ma come ti
permetti di sputare sentenze!! Tu che sei il conquistatore, distruttore e
insensibile principe dei mie stivali!!-
-Finiscila di
insultare!! Sei tu che hai preso la via più semplice perché sei
viziata!! E ora sparisci!- urlò il Principe più arrabbiato che
mai.
- Non sono io
quella che se ne deve andare! Tu te ne devi andare!! Questa è casa mia e
qui ci sta solo chi dico io, quindi, se non vuoi rimanere vicino a me, puoi
sempre dileguarti, che sarebbe meglio per tutti!!- gli consigliò Bulma
arrabbiata.
-Volentieri,
qualsiasi posto è più bello di questo, ma lascia che ti dica una
cosa prima di andarmene … ricorda, quando ti accorgerai di aver fatto la
scelta sbagliata non venire a piangere da me, hai capito?!- disse il Sayan
spiccando il volo verso un luogo ignoto.
"Finalmente
mi sono liberata di lui....ma perché mi sento ancora peggio"
pensò Bulma tristemente addolorata.
Dai suo occhi
sgorgarono infinite lacrime e si costrinse a rientrare in camera per dormire.
Sei giorni
dopo...
-Tesoro mio!! Hai
scelto un bellissimo vestito!!- cinguettò ad alta voce la bionda e
sorridente signora Brief alla figlia.
-Già e
l'ho aiutata a sceglierlo io!- si vantò una scatenata Chichi, ancora
euforica dalle compere.
-Ha detto la
stessa cosa anche Goku - disse sorridente l'azzurra mentre si guardava
distrattamente allo specchio-Già!!
Mi ha dato ragione sul modello e su tutto il resto!! Si vede che è un
bravo marito vero? Quindi se vuoi, lo presto a Yamcha per imparare tutti i
segreti del bravo marito- le sorrise superiore la mora.
–D’accordo,
ora vado un po’ in camera mia a riposare...- disse Bulma sorridendo
forzatamente e chiudendosi velocemente in camera sua.
Si sdraiò
per un secondo e chiuse gli occhi stanchi, addormentandosi per un paio di ore.
Alla Seconda ora di dormita si sveglio di
soprassalto.
Per tutta la
settimana Vegeta non si era fatto mai vedere e Bulma aveva paura che avesse
seguito alla lettera le sue "indicazioni".
-Accidenti alla
mia boccaccia!!- esclamò rabbiosa Bulma tirando un pugno sull'armadio
che le fece gridare di dolore.
-Che male!-
piagnucolò lei osservando l'armadio che si era spostato di qualche millimetro.
Guardò il
muro pensando che si fosse rovinato, ed invece si accorse di una strana porta
bianca che non aveva mai visto.
Decise
così di spostare faticosamente l'armadio dal muro scoprendo per intero
il misterioso passaggio dalla quale veniva attirata sempre di più per la
sua curiosità e per un qualcosa che le diceva di entrare.
Aprì la
porta e la chiuse alle sue spalle.
Si
guardò attorno incantata, ammirando le mura bianchissime che sembravano
estese per chilometri.
“Come
fa tutto questo posto a stare dietro il mio armadio??” si chiese la
scienziata più confusa che mai.
Si incamminò
per il corridoi e le sembrò di muoversi in quel posto per tantissimo
tempo prima di raggiungere una strana porta dello stesso colore delle mura.
La
osservò con attenzione: era una porta bianca, molto grossa e piena di
incisioni raffiguranti piccoli animali e alberi enormi.
Su essa
però, ciò che si notava più del resto, era la grande
scritta “tempo”, che ne occupava molto spazio.
Afferrò
con indecisione la grande maniglia e la aprì leggermente, finendo
però risucchiata da uno strano vortice pieno di colori ed immagini
sconnesse.
Era tutto
confuso.
I colori si
mischiavano, i rumori si univano e le immagini viaggiavano in questa specie di
vortice colorato.
Bulma venne
sbalzata ovunque, come in un tornado fino ad arrivare alla base del vortice.
Improvvisamente
tutto scomparve, lasciando la ragazza in una nuova stanza identica alla prima,
ma molto più piccola.
-Ma in che
razza di posto mi sono cacciata!!- esclamò lei in un attacco di panico,
che si placò non appena vide altre tre porte, identiche alla prima, ma
la scritta incisa le differenziava tra le altre.
-Passato?
Presente? Futuro? Ma dove diavolo sono capitata!?- si lamentò
l’azzurra.
Improvvisamente
la porta del Passato si spalancò e Bulma si ritrovò nuovamente in
un vero e proprio tornado che la sballottò da per tutto che, sbattendo
contro un tronco trascinato dal vento, la fece svenire.
Aprì
gli occhi lentamente e si guardò attorno spaesata.
-Dove
diavolo sono finita!- si chiese tranquillizzandosi.
Era una
piccola stanzetta accogliente, con tanti veli rossi che coprivano le mura di
metallo e affianco a lei c’era una tavola con dei piatti pieni di cibo e
una bottiglia d’acqua.
Si
alzò traballante e si diresse verso la piccola porta dell’uscita.
L’attraverso,
ritrovandosi circondata da tante ragazze della sua età e anche
più giovani, che la guardarono felici.
-Finalmente
ti sei svegliata…- disse sorridente una donna un po’ più
anziana, ma molto bella, che si trovava affianco alla porta.
-Dove mi
trovo?- chiese l’azzurra disorientata.
Ricordava
solo che era stata risucchiata da quella strana porta e che aveva sbattuto
contro un tronco volante.
-Sei nella
merceria del pianeta Freezer …-
-COME??
Pianeta Freezer!!- disse strabuzzando gli occhi.
-Ma Freezer
è morto!-
-Morto?
Magari!- disse lei stranita dalla sua affermazione.
-Ma voi chi
sareste?- chiese poi la donna osservandola.
-Scusatemi,
non mi sono presentata, io mi chiamo Bulma Brief e vengo dal pianeta Terra, e
voi chi siete?-
-Io mi
chiamo Kirea…o almeno così mi chiamavano! Sono su questo pianeta
da tanto tempo e nessuno mi ha mai chiamata col mio nome, qui per loro siamo
tutte dei numeri!- disse tristemente la ragazza.
-Mi spiace
tanto…- abbassò lo sguardo l’azzurra.
-Non
importa…-
-Posso farti
una domanda?-
-Certo che
puoi…-
-Come sono
arrivata qui? Prima mi trovavo in un posto strano e improvvisamente mi sveglio
qui…sai forse cosa mi è successo?-
-TI ha
portata qui uno dei soldati di Freezer, ha detto di averti trovata nel deserto
qui vicino…-
-Strano…-
disse Bulma grattandosi il capo confusa.
-Signori
avvicinatevi che sta per avere inizio l’asta!- si sentì urlare al
di fuori della casetta.
-Quale
asta?-
-La
nostra…ci venderanno come schiave a chi offrirà di più
… - disse facendola alzare da terra.
-Che cosa??
Io non mi faccio vendere come un oggetto! Mi rifiuto!!- urlò Bulma
venendo però trascinata verso un tendone.
-Visto che
non vuoi essere venduta, sarai la prima!- disse malefico l’uomo che la
tratteneva per il braccio.
La
buttò sul palco, facendola cadere.
Si
sentì osservata, mentre un altro uomo la faceva alzare, e tenendola
ferma, la faceva ammirare dal pubblico maschile.
-Guardate
quanta bellezza e grazia la nostra merce!! Noi siamo i migliori venditori che esistano
e abbiamo la merce migliore dell’intera galassia!! L’offerta parte
da 1000 pezzi- disse l’essere, mentre il resto delle serve saliva sul
palco, scortate dalle guardie.
-1500!-
-2000!-
-3600-
-1.
000.000.000 per tutte le donne che hai…- disse improvvisamente un essere
dal colorito celeste e dagli strani capelli verde smeraldo.
-M-ma quello è … è Zarbon!!-
disse tra se e se Bulma scioccata.
-Che offerta
regale signore…Gliele vendo tutte volentieri! E porti i mie omaggi al
grande Freezer … - disse sottomesso il venditore, ricevendo un enorme
sacco pieno di monete d’oro.
-Grazie!
Grazie vostra signoria!!- disse facendo scendere le schiave, legandole con le
catene l’una all’atra.
-Dove vuole
portarci questo mostro?!?!- chiese Bulma spaventata.
-Ci
porterà nel palazzo di Freezer…Sceglierà quelle che gli
piacciono di più e le chiuderà nella sua stanza…avrei
decisamente preferito che ci comprasse qualcun altro…-
-Spero tanto
che non sia quello che penso voglia da noi…-disse schifata.
-Ho paura di
si!- disse triste Kirea chinando il capo sottomessa.
-Ehm…scusami
ma ho appena saputo che fine farò e a questo punto voglio dire
che…PREFERISCO MORIRE PIUTTOSTO CHE FARE UNA COSA DEL GENEREEEEEE…-
disse furiosa Bulma.
-E chi dice
che tu abbia scelta? HO forse si! Se ti comporterai in questo modo anche
davanti al grande Freezer probabilmente esaudirà la tua
richiesta…-ghignò lui, inquietando la ragazza.
-Non
è un buon segno…-sussurrò all’amica vicina.
-Direi di
no…però è stato divertente vedere la faccia incavolata di
quel mostro!- sorrise allietando l’azzurra.
-Sono
contenta che tu riesca a sorridere…- le sorrise a sua volta lei mentre,
in lontananza, si intravide la torre di un enorme castello che pian piano si
avvicinava.
Entrando nel
palazzo, vennero portate in una delle grandi sale e messe in riga per essere
esaminate.
Non attesero
molto.
La lucertola
entrò sorridente nella sala e guardò ogni singola ragazza,
seguendo la fila.
-Hai proprio
dei buoni gusti Zarbon! Ho fatto bene a mandare te…- sorrise divertito al
sottoposto.
-Grazie
grande Freezer! È un grande onore servirla…-
-Lecca piedi
… - sussurrò Bulma, vendendo però tradita dall’eco
della stanza.
-Stupida
impertinente! Come osi…- disse l’essere azzurro pronto a colpirla,
ma venne bloccato dalla voce della lucertola.
-Sai le
regole Zarbon! Le mie serve non vanno toccate…-
-Mi scusi
Grande Freezer! Mi sono lasciato trasportare…- disse guardando male Bulma
ed allontanandosi da lei.
-Che strano
colore i tuoi capelli…- commentò la lucertola guardandola
attentamente.
-Non sono
strani! Sono i miei capelli! Potrei dire lo stesso di lei…-
-Tranquilla!
Volevo dire che mi piacciono…-
-Beh non mi
importa!-
-Come mai
sei così acida?- chiese calmo e quasi divertito l’alieno.
-Perché
non mi piace per niente quello che fa a queste ragazze! E anche perché
lei è brutto come la morte!-
Le ragazze
si azzittirono spaventate e guardarono il volto serio del sovrano che si
oscurava.
Poi
scoppiò a ridere come non mai, spaventandole.
-Sei molto
divertente serva e anche molto bella…di che razza saresti?-
-Non credo
che siano affari suoi!- era davvero furiosa.
Sembrava che
la prendesse in giro.
-Hahaha…sai
com’è voglio informarmi con chi andrò a letto
stanotte…- questa affermazione lasciò di stucco la donna.
-EEEEEEE?
CHE COSA? MA COME SI PERMETTE!-
Sapeva che
se lui si fosse imbestialito sarebbe stata la fine, ma era troppo furibonda per
smettere.
-Hehe…Sei
interessante donna!- disse lui facendo segno ai suoi uomini di portarla nella
sua stanza.
-LASCIATEMI
IMMEDIATAMENTE!! NON FARÒ MAI UNA COSA DEL GENERE!!- scalciò lei per
liberarsi ma in vano.
L’aveva
fatta davvero grossa.
Continua…
Clara111294: Stai tranquilla! Nessuno
sano di mente li farebbe sposare! Soprattutto una fan accanita come me :)…spero tanto che il nuovo capitolo ti sia piaciuto e
che continuerai a leggere la mia storia! PS: per Bulma non è certo
finita qui e prevedo che la storia andrà avanti ancora per molto ^_^!
Giuliathebest: Ciao Giuly
mia! Che bello! Sono davvero felice che tu segua la mia storia e spero che
continuerai a farlo con piacere perché tu sei la mia lettrice preferita!
Ti voglio tanto bene e spero che il prossimo capitolo ti piacerà, visto
che fin qui hai già letto tutto J!
Luna_07: Sono davvero felice che la
mia storia ti piace e mi dispiace di non averti ringraziata nel capitolo
scorso, ma da adesso lo faro! Grazie per la tua attenzione! Spero di ritrovarti
nel prossima capitolo J.
La gettarono poco delicatamente sul grande letto a
baldacchino della stanza e rimasero all’entrata per controllare che non
potesse fuggire.
Bulma si guardò intorno.
Era la camera da letto più grande che avesse mai
visto, con un enorme balcone che sporgeva sull’intera metropoli in cui si
era ritrovata.
Guardo le lenzuola del letto e scatto subito in piedi,
ripensando a tutte le poverette che ci avevano “dormito” in
compagnia della viscida lucertola.
-Ma come diamine ho fatto a cacciarmi in una
situazione simile??- si chiese disperata l’azzurra, mentre cercava tra le
varie porte della stanza una via di fuga.
-Mi spiace per loro ma io non sarò
l’ennesima poveraccia che finisce a letto con quell’essere
immondo!- esclamò mente apriva una ad una, tutte le porte che trovava,
scoprendo soltanto tanti armadi vuoti.
-Ma come fa ad avere così tanti guardaroba se
non indossa dei vestiti!- esclamò disperata, aprendo l’ennesimo
armadio vuoto.
-Non posso credere che non ci sia una via di uscita!!
Pensa Bulma, sei una scienziata e troverai una soluzione al problema … -
disse immaginando le varie ipotesi per la fuga.
-1° ipotesi: potrei attendere l’arrivo del
lucertolone, aspettare dietro la porta e colpirlo con qualcosa di robusto
… ma non credo che con la forza che mi ritrovo riesca nemmeno a fargli
sentire il contatto con qualsiasi oggetto possa lanciargli contro.
2° ipotesi: potrei sedurre una delle guardie,
farmi portare in un’latra stanza e poi provare a stenderlo in qualche modo
… avrei più probabilità che con Freezer, ma ho qualche
dubbio in riguardo … su questo pianeta sono tutti più forti di
me!- pensò piagnucolando.
-E se mi calassi dal terrazzo?-si chiese guardando dal balcone a che
altezza si trovasse, scartando subito l’ipotesi.
-Accidenti a me … se non fossi entrata in quella
porta a quest’ora sarei tranquilla in camera mia … - disse
tristemente, ripensando alla situazione per cui si trovava in quel posto.
-…-
-E’ TUTTA COLPA DI
VEGETAAAAAAAA!! Quello scimmione, senza un minimo di sale in zucca, che non fa
altro che pensare alla Gravity Room e al suo adorato cibo!! Se non fosse per
lui, sarei tra le braccia di Yamcha adesso … - disse iniziando a tirare
dei poderosi pugni al muro, spaventando le guardie al di fuori della stanza.
-Che diavolo succede qui?- chiese improvvisamente una
voce dall’altra parte della porta.
-Nulla signore, il grande Freezer a ordinato di
sorvegliare la sua nuova concubina- disse uno delle guardie facendo scattare la
chiave per entrare.
Bulma si nascose, fulminea, sotto il letto.
Quando le guardie aprirono la porta rimasero di
stucco.
-Allora? Dov’è questa donna?- chiese il
grasso e rosa essere che entrò a sua volta.
-Grande Dodoria, la ragazza è fuggita, ma come
avrà fatto?- chiesero i soldati, mentre si avvicinavano al balcone.
Accortasi dell’occasione, Bulma sbucò
silenziosamente dal nascondiglio e uscì dalla stanza, iniziando a
correre tra i corridoi metallici in cerca di un posto sicuro dove nascondersi.
-Devo andarmene da questo posto altrimenti farò
di sicuro una brutta fine!!- disse tra se e se la donna, svoltando
l’angolo e inciampando su qualcuno.
-Aiah che male … - disse, girandosi poi
spaventata.
Un bambino
dalla buffa pettinatura sparata in aria, si massaggiava la testa dolorante, nel
punto in cui la ragazza lo aveva colpito con un calcio.
-Perdonami piccolo, va tutto bene … -
-Stò bene … ma perché non stai attenta dove
vai- si infuriò il bambino, mostrando un’espressione che Bulma
riconobbe subito.
“Se io mi trovo sul pianeta Freezer, nel
passato, allora questo bambino dev’essere
…” pensò lei sgranando gli occhi.
-Scusami … tu per caso ti chiami Vegeta?-
-Come fai a saperlo?! Sei forse una strega?- disse lui
con tono offensivo.
-Ma che dici! Se lo fossi stata non sarei inciampata
in un bambino!-
Improvvisamente si udì l’eco delle voci
dei soldati che la cercavano e si rimise in piedi per correre via, ma venne
trattenuta da una piccola mano dalla forza straordinaria.
-Se vai da quella parte ti prenderanno sicuramente,
vieni con me se vuoi vivere!- esclamò in giovane Vegeta, trascinandola
dalla parte opposta, senza che Bulma opponesse resistenza.
Sentiva di potersi fidare di quello strano ragazzino.
Corsero per poco tempo, arrivando in fine ad una
piccola porta color rosso, che caratterizzava le stanze regali del palazzo.
-Beh, lui in fondo è il Principe dei Sayan-
pensò lasciandosi portare nella stanza.
Arrivata rimase a bocca aperta.
Era un bella stanza, molto elegante dal quale
però trasudava una strana tristezza.
-Qui sei al sicuro … - disse il bambino
avvicinandosi al letto e buttandosi, stremato, su di esso.
-Questa è la tua stanza?- domando con voce
seria l’azzurra.
-Si-
-Non hai qualche foto della tua famiglia? E dove sono
i tuoi genitori?-
-Quante domande! Lasciami dormire, ho passato una
brutta giornata … - sussurrò il piccolo Sayan, ranicchiandosi
sopra al morbido cuscino.
-Scusami, e solo che mi trovo in una situazione strana
… -
-Non mi interessa … -
-Ma guarda tu che sfacciato!! Come ti permetti, non lo
sai che si devono rispettare le persone più grandi?! Sei davvero un
monello … - smise subito di sgridarlo, quando, avvicinandosi, notò
che il giovane Vegeta dormiva come un angioletto, con uno strano sorriso sulle
labbra.
“Devo dire che non sei cambiato per niente
Vegeta …” pensò divertita Bulma, mentre copriva il suoi
piccolo, ma già muscoloso corpicino tra le calde coperte.
“Chissà perché mi starà
aiutando?” pensò poi l’azzurra confusa “forse mi ha
presa in simpatia oforse e
talmente solo che la mia presenza in qualche modo lo rasserena” quel che
era sicuro è che non lo aveva mai visto sorridere in quel modo quando
era grande e in qualche modo questo la rattristò.
-Chissà quanto avrai sofferto per essere
diventato così freddo e insensibile … - gli sussurrò
sapendo che non l’avrebbe sentita.
Gli si sdraiò accanto e con un gesto
affettuoso, lo abbracciò come una madre lo avrebbe fatto con suo figlio,
per regalargli un po’ di calore umano e si addormentarono entrambi rasserenati.
Continua…
Clara111294: Eccomi di nuovo qui con il
quarto capitolo, che spero tanto ti sia piaciuto ^^! Cmq hai proprio ragione!
Bulma è una donna forte e, infatti, ha sposato il Principe dei Sayan …
sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo scorso e spero che anche questo
ti piaccia J.
Lady Lexy: Grazie per le tue recensioni,
anche nei capitoli precedenti J! Mi fa molto piacere che ti piaccia la mia
storia e spero che continuerai a leggerla perché sono davvero felice di
essere seguita da voi ^_^!
Luna_07: Eccomi,
spero di essere stata abbastanza veloce ^_^! Sono contenta che ti sia piaciuto
e come ho già detto molte volte, Bulma è una donna modello per
tutti e non avrei mai avuto il coraggio e la mente bacata di metterla a letto
con quel viscido essere che è Freezer! ODIATO CONGELATORE!! Cmq spero
che ti sia piaciuto anche questo nuovo capitolo e di ritrovarti ancora! Grazie
per la recensione e buona continuazione!
coccinellaallegra: Sono felice che ti sia imbattuta
nella mia storia e sono felice che ti piaccia tanto ^_^! Ti ringrazio per l’inaspettata
recensione, che ho davvero gradito e spero di ritrovarti ancora nei prossimi
capitoli J!
Riaprì
gli occhi ancora un po’ intontita e si guardò intorno,
spaventandosi dell’assenza del piccolo Sayan.
Si
alzò di scatto, sperando che non fosse finito dei guai per causa sua e
si avvicinò alla porta per ascoltare eventuali rumori strani.
-Se mi
avessero trovata, non sarei ancora qui … - pensò poi,
intelligentemente, l’azzurra - ma allora perché se
n’è andato senza dirmi nulla?- si chiese esasperata da tutta
quella assurda situazione.
Improvvisamente,
la porta di aprì con un forte rumore che fece spaventare la donna.
Si
girò e sgranò gli occhi incredula.
-Tu, serva,
blocca l’emorragia delle sue ferite e ripuliscilo immediatamente! Deve
essere pronto fra due ore, per partire alla conquista di un nuovo pianeta e se
non sarà pronto, diventeràuna tua responsabilità!- sghignazzò il viscido essere
rosa, gettando sul pavimento della stanza il corpo deturpato del piccolo Vegeta.
Dodoria, non
riconoscendo la donna, in quanto non l’avesse mai vista dal vivo,
uscì sghignazzando alla cupa situazione del giovane principe dei Sayan.
Bulma le si
buttò vicino e lo prese tra le sue braccia, sporcandosi il vestito di
sangue.
Poi lo prese
in braccio e lo depose sul letto, strappando in fine dei brandelli del suo
vestito in modo da coprire le ferite da eventuali infezioni.
-Chi
è il mostro che ti ha fatto questo?!- si chiese,facendo sgorgare piccole lacrime dagli
occhi lucidi, alla vista della sua espressione dolorante.
Uscì
dalla camera in cerca di aiuto, pur sapendo bene che se l’avessero
riconosciuta, non sarebbe riuscita a fuggire.
“Ci
sarà pur qualcuno che possa aiutalo” pensò l’azzurra
mentre, girando un angolo di corsa sbatte contro qualcosa di robusto.
Alzò
lo sguardo e spaventata tremò di paura riconoscendo il Sayan dai lunghi
capelli neri.
-Dove andavi
così di fretta?!- chiese con un’aria un po’ seccata Radish
guardandola serio negli occhi.
Bulma,
ripresasi dal iniziale spavento si alzò in piedi guardandolo a sua volta
con aria agitata.
-Il Principe
Vegeta sta male, ho bisogno di medicinali e bende per fermare le emorragie
… -
-Tu per caso
sei la donna fuggita dalla stanza di Freezer?- chiese poi facendo mancare un
battito al cuore della ragazza che tremò di paura.
-I-io? N-no!
nessuno sano di mente farebbe una cosa simile, dico bene?- chiese con voce
tremolante, sperando che se la fosse bevuta.
-Hai proprio
ragione, ma anche se tu fossi quella donna che tutti cercano, non mi
importerebbe … finalmente qualcuno che ha il coraggio di disubbidire a
quel viscido essere!- esclamò con rabbia, dirigendosi poi nella camera
di Vegeta, seguito a ruota da una Bulma tranquillizzata.
Entrando il
Sayan fece un espressione disgustata, borbottando qualcosa contro Freezer, in
fine, dirigendosi verso uno dei muri spogli della stanza, premette un tasto
nascosto che fece uscire dalla parete un piccolo armadio, pieno di oggetti per
il pronto soccorso, ma molto più moderni di quelli che si trovavano
sulla Terra.
Prese delle
bende e si avvicinò al piccolo Sayan iniziando a fasciargli le ferite.
-Sei la
nuova serva del principe?- chiese improvvisamente Radish all’azzurra.
-S-si, ma tu per caso sai chi è
stato a ridurlo in questo modo??- gli chiese con rabbia, osservando lo sguardo
serio del Sayan più anziano.
-E’
stato Freezer … - disse, facendo sgranare gli occhi di Bulma.
-Perché
lo ha fatto? Non c’è alcun senso!! E’ soltanto un
bambino!Che vigliacco!- esclamò ancora più arrabbiata.
-Con lui
finisce sempre così, il Principe Vegeta è uno sfogo per
quell’essere immondo! Si diverte a picchiarlo fino a farlo svenire e il
principe non può fare altro che subire tutta questa crudeltà nei
suoi confronti!- disse stringendo le coperte del letto con forza, quasi fino a
strapparle.
Finite le
cure al piccolo Vegeta, Radish si alzò rivolgendosi a Bulma.
-Prenditi
cura di lui … in questo momento ne ha bisogno- disse con fare paterno il
Sayan che uscì dalla stanza lasciando la scienziata sola con Vegeta.
Bulma si
sedette sul letto vicino a lui e iniziò a accarezzare il suo piccolo
viso sporco di sangue con un fazzoletto bagnato.
-Inizio a
capire il motivo per cui sei diventato un assassino … Maledetto Freezer!
Se solo ne avessi la forza, andrei a fargli vedere io il vigliacco che è
in realtà- esclamò digrignando i denti.
Rimase tutta
l’ora ad osservare il suo viso, che pian piano tornava, quasi sereno ma
stremato.
Aveva
ripulito tutto il sangue dal suo corpo e gli aveva tolto quell’armatura
ingombrate, lasciando solo la tuta che portava sotto di essa.
Quella
situazione le ricordo il giorno in cui Vegeta aveva avuto l’incidente con
la camera gravitazionale e questo aumentò la sua tristezza.
-Vegeta
aveva davvero esagerato quella volta eppure aveva subito ricominciato ad
allenarsi appena si era svegliato … gli sarà mai importato della
mia costante presenza in quel periodo? Ho persino allora mi aveva mentito
… e io che avevo pianto e solo adesso capisco perché … Avevo
avuto davvero tanta paura … Avevo paura di averti perso, Vegeta … -
disse quasi come se il piccolo Sayan la stesse ascoltando, ripensando a quei
giorni così angoscianti e pieni di paura.
*FlashBack*
Vegeta
era disteso sul letto ricoperto di tagli e sangue, mentre Bulma lo fasciava e
il signor Brief controllava le sue condizioni con una macchina medica di sua
invenzione.
-Per
il momento Vegeta è stabile … ma o paura che non passerà la
notte- disse il padre di Bulma al di là della porta, mentre Bulma
ascoltava incredula, le parole del padre e le lacrime della madre.
Prese
una sedia e si mise affianco al letto dove giaceva svenuto il Principe dei
Sayan.
-Vegeta
… papà dice che non passerai la notte, ma io non ci credo e
scommetto che nemmeno tu ci credi, vero?- disse immersa nelle sue lacrime
l’azzurra, appoggiando delicatamente una mano sulla sua guancia, provando
un brivido dolce.
Era
la prima volta che riusciva a sfiorare la sua pelle liscia.
Lo
guardò dolcemente negli occhi chiusi e gli depose un dolce bacio sulla
fronte, come se cercasse di fargli capire che non era solo in quella situazione
disperata.
-Ti
prego non puoi andartene … credo di essermi innamorata di te e non puoi
lasciarmi proprio ora che l’ho capito!- esclamò poi poggiando il
volto bagnato sulle coperte che lo coprivano.
Rimase
lì per tutta la notte e riuscì anche ad addormentarsi per il
troppo piangere.
La
mattina seguente riaprì gli occhi, incontrando quelli nerissimi di
Vegeta.
A
quella vista non resistette e lo abbracciò gioiosa.
-Vegeta
sei ancora vivo!- esclamò felice l’azzurra, venendo poi
allontanata da un Vegeta imbarazzatissimo, che cercò di alzarsi non riuscendoci.
Improvvisamente,
mentre era ancora seduto sul letto, ricevette un poderoso schiaffo che lo fece
voltare.
-Non
farlo più … non farmi più così paura, HAI CAPITO!!-
disse con uno sguardo furioso, ancora immerso dalle lacrime.
Vegeta
la guardò esterrefatto abbassando poi il capo.
-Perché
… perché mi sei rimasta vicino tutto questo tempo, nonostante il
modo in cui ti tratto ogni giorno?- chiese serio alla donna davanti a lui.
-Perché
sei il mio ospite …se muori
qui … poi non verrà più nessuno … - disse in fine
porgendogli uno scherzoso sorriso, strappando al Sayan un piccola risata che le
rimase impressa nella sua mente.
*FlashBack*
Anche
questa volta come allora, riaprì gli occhi specchiandosi in quelli scuri
del principino che la guardava meravigliato.
-Nessuno
mi era mai rimasto vicino tutto questo tempo … - disse il piccolo Sayan,
facendo piangere di gioia la donna al suo fianco.
Lo
prese e lo abbraccio come non aveva mai fatto con nessun’altro fino a
quel momento, osservando però la tristezza negli occhi del piccolo
Vegeta, che per la prima volta nella sua vita pianse davanti ad un’altra
persona.
-Maledetto!-
esclamò rabbioso il Sayan, stringendo tra le braccia dell’azzurra,
per una volta, con la vera sensazione del calore che provava nel cuore.
-Mi
dispiace Vegeta … - disse venendo però interrotta da una guardia
che aprì istantaneamente la porta urlando:
-L’HO
TROVATA!!-
Continua…
Lady
Lexy: Grazie per il complimento ^^…Cmq
anche a me piacerebbe molto che Yamcha morisse tra atroci sofferenze ma se
arrivasse in qualunque momento della storia, secondo il mio parere, rovinerebbe
tutto…però stai tranquilla, la storia
non è ancora finita e ci sarà una bella lezione anche per Yamcha Muahahahhaha! Grazie ancora per la recensione e spero di
ritrovarti ancora!
Phantasia: Già anche io lo immagino che è
un amore, se solo non ci fosse stato l’odiato Freezer grrrrrrr!
Stupido Congelatore! Cmq come ho già detto a Lady Lexy
non disperate perché nelle mie storie, Yamcha fa sempre una brutta fine
HIHIHIHIH (Kururu)…Grazie
infinite per la tua recensione e spero presto di ritrovarti ancora nei prossimi
capitoli ^_^!
Luna_07:
Vedrai cara Luna, aspetta prima di disperare, il viaggio nel passato non
finisce solo con Vegeta piccolo…spero di non
averti rovinato nulla, cmq non ti ho detto nulla quindi in qualunque caso spero
di ritrovarti nei prossimi capitoli J! Grazie della partecipazione!
coccinellaallegra:
Già ti consiglio di aspettare prima di disperare ^_^! Le fatiche di
Bulma non sono ancora finite Mahahahahahahah( quanto
sono diabolica!), cmq grazie per la recensione e spero di rivederti presto!!
ka93:
Spero di essere stata abbastanza veloce J non importa per i capitolo passati, l’importante
e che ora tu ci sia J!
Grazie per il sostegno e per la tua recensione positiva e spero di ritrovarti
nei prossimi capitoli!
-Mi
dispiace Vegeta … - disse venendo però interrotta da una guardia
che aprì istantaneamente la porta urlando.
-L’HO
TROVATA!!-
Bulma
scattò spaventata, venendo presto circondata da una dozzina di guardie.
Vegeta
la si parò davanti per difenderla, osservando Zarbon e Dodoria entrare
nella stanza minacciosi.
-Vegeta,
spostati di lì se non vuoi finire nei guai!- esclamò Dodoria
ghignando.
-Non
la porterete via come avete fatto con mia madre!- esclamò furioso il
piccolo Sayan.
Bulma
sgranò gli occhi.
Ora
lui la vedeva come sua madre … le si era affezionato fino a quel punto
nonostante il breve periodo trascorso insieme.
-Quella
donna appartiene al grande Freezer quindi levati di mezzo ho farai una brutta
fine! Questo è l’ultimo avvertimento e poi ti porteremo dal grande
Freezer insieme a lei e sai questo cosa significa!- esclamò serio Zarbon
osservando minaccioso il piccolo Vegeta.
-Vegeta
ti prego lascia che mi portino via, non devi finire nei guai per causa mia!
Soffri già abbastanza per quel verme di Freezer, non devi sacrificarti
per me!-
-Io
non lascerò che la portiate via!- urlò il Sayan, scagliandosi
contro le guardie che riuscì facilmente a mettere K.O.
-Hai
fatto la scelta sbagliata principino, ora subirai le conseguenze!-
esclamò Dodoria, lanciandosi contro di lui e facendolo sbattere contro
la parete della camera.
-Fermati
Vegeta!- urlò disperata Bulma avvicinandosi al Sayan.
-Non
avvicinarti!- urlò a sua volta Vegeta prima di essere colpito da il
raggio lanciato dall’essere rosa, che lo sovrastava nettamente di
potenza.
Vegeta
era ormai privo di forze, ma incominciò a strisciare verso
l’alieno che ghignava soddisfatto, smettendo poi di ridere osservando lo
sguardo assassino del ragazzo.
-Come
osi guardarmi in quel modo!- si infuriò tirandogli un calcio allo
stomaco che gli fece sputare molto sangue.
-Vi
prego fermatevi!- supplicò Bulma sdraiandosi sul piccolo Vegeta per
proteggerlo.
Dodoria
stava per sferrare un calcio sulla schiena di Bulma per schiacciarli entrambi,
ma venne fermato dalla voce autoritaria di Zarbon.
-Fermo
Dodoria, conosci la regola … le donne di Freezer non possono essere
toccate da nessuno! Infondo per lei sarebbe stato meglio morire così,
perché quando la porteremo da Freezer la sua sorte sarà peggiore
della morte- sorrise maligno l’alieno azzurro, prendendola per il braccio
e trascinandola fuori dalla stanza, seguiti a ruota dal secondo alieno che
trascinava Vegeta come un sacco della spazzatura.
-Lasciatelo
andare, lui non centra nulla!-
-Lo
avremmo fatto se non si fosse messo in mezzo, ma ormai è troppo tardi
per lui, deciderà il grande Freezer della sua sorte!- disse prima di
portarla nella stanza del trono e farla inginocchiare sul freddo pavimento ai
piedi di Freezer.
La
viscida lucertola aveva uno sguardo strano, che non prometteva nulla di buono.
-Stupida
serva! Come hai osato fuggire dalle mie stanze! Questo è un grave
affronto per me!- disse avvicinando pericolosamente il viso al suo.
-Sappi
che l’unico motivo per cui non sei ancora morta è perché mi
interessi molto, ma una punizione te la meriti proprio, forse se ti cedessi
qualche giorno alla squadra Ginew cambieresti atteggiamento-
-Devi
solo provare a fare una cosa del genere!- esclamò il principe dei Sayan
ripresosi dal breve svenimento.
-Ma
bene Vegeta … vedo che sei arrivato alle minacce ora, principino, non ti
è bastata la lezione che ti ho dato prima!? Non saresti in grado di
affrontarmi, soprattutto in queste condizioni … -
-Ti
ucciderò … -
-Come?
Non ho sentito!-
-
TI UCCIDERÓ!!- urlò il piccolo Sayan scagliandosi sull’avversario,
venendo però bloccato da un poderoso pugno al viso che lo scaraventò
sul pavimento.
-Vegeta!-
Bulma
lo guardò impotente, ormai in lacrime.
-Ti
prego basta così!- supplicò a Freezer che sorrise malvagio.
-Questo
funziona meglio come punizione!- esclamò andando vicino a Vegeta
alzandolo per la coda che teneva attorcigliata intorno alla vita.
-Io
ti ucciderò … soffrirai per tutto questo … - sussurrò
il piccolo Vegeta stremato, cercando di colpirlo, mentrela presa sulla coda lo indeboliva sempre
di più.
-Zitto!!-
urlò furioso Freezer iniziando a prenderlo a pugni e calci, tra le urla
disperate della terrestre trattenuta da Zarbon.
-Vegetaaaaaaaaaaaaaa!-
urlò cercando di divincolarsi dalla presa dell’alieno che l’assordava
con la sua risata.
Freezer
stanco della situazione lanciò il Sayan contro la parete che
provocò su di essa dellegrandi macchie di sangue.
-Basta
così!-
-Non
darmi ordini stupida donna!- urlò Freezer alla donna tirandogli un
poderoso schiaffo, che però venne raggiunto senza preavviso da un raggio
che gli bruciò una spalla.
Si
girò osservando Vegeta che si reggeva a malapena in piedi, con lo
sguardo ormai vuoto dal dolore delle ferite, come il preannuncio dello
svenimento, ma Freezer non avrebbe lasciato che il piccolo principe potesse
cavarsela con così poco o che ricevesse il tanto desiderato sonno
eterno.
Gli
si avvicinò di nuovo, più furioso che mai, lanciandogli contro
quattro raggi che colpirono le braccia e le gambe facendolo cadere bruscamente
sul pavimento.
-Uccidimi,
bastardo … - cercò di provocare l’alieno che era sul punto
di realizzare il suo desiderio.
-No
moccioso! Tu dovrai soffrire! Sarebbe troppo facile se per te finisse in questo
modo! Invece io ti terrò in vita, ti farò solo sfiorare
l’agognata morte, mentre poi ti ritroverainel tuo letto e ricomincerà
così la tortura!- urlò schiacciandogli il torace con il piede.
Improvvisamente,
tra le urla del piccolo Sayan, Bulma stava pian piano sparendo nel nulla con
una strana luce che le stringeva il corpo per non farla muovere.
-Che
succede!-
-Fermatela,
sta per scappare!- disse ai suoi subalterni, mentre cercavano di trattenerla.
-No,
nooo, non voglio andarmene! Non voglio lasciarti
… Vegetaaaaaaaaa!- Urlò la donna prima
di scomparire definitivamentein
quella luce accecante.
Vegeta
sorrise, come non aveva mai fatto in vita sua.
La
persona che era diventata la più importante della sua vita ora era al
sicuro e non gli importava altro.
* *
* * * * * * *
Bulma si ritrovò
in un verde bosco, mentre urlava ancora il nome del principe che non avrebbe
mai voluto lasciare in quella situazione.
Abbassò lo
sguardo osservando il verde del prato sotto di lei, che con un lieve vento le
accarezzava le gambe scoperte da deipantaloncini corti di jeans.
-Ora capisco
perché odia così tanto Goku per aver eliminato Freezer al posto
suo … - sussurrò a se stessa, sciogliendosi al ricordodi pochi secondi fa.
-Perché il tuo
destino era così doloroso … -
Alzò lo sguardo
e, asciugandosi le lacrime, si chiese dove diavolo fosse finita.
Con tutto quel verde
sembrava quasi che fosse tornata sulla terra, ma aveva la strana sensazione che
non fosse così.
In silenzio, Bulma
incominciò a camminare in cerca del limite del bosco, ma per molto tempo
non vide altro che alberi e ghiaia.
Camminò per molto
tempo, fino all’arrivo della sera, quando decise di accamparsi per la
notte.
Non riusciva a pensare
ad altro che alla crudele sorte che spettava a Vegeta e di quanto lei non fosse
stata comprensiva con il Vegeta del suo tempo.
Ormai aveva capito cosa
stava succedendo e sapeva che avrebbe vissuto altri momenti di vita del Sayan a
cui, ora più che mai, era legata e si pentiva come non mai di ciò
che gli aveva detto l’ultima volta che lo aveva visto, prima di quel pazzo
viaggio, prima di rendersi conto come fosse davvero.
Ancora non riusciva a
comprendere davvero come fosse il Sayan, ma si era fatta un’idea di come
avesse passato la sua infanzia maledetta da quel essere immondo e si rendeva
conto di quanto lo odiasse veramente.
Ancora trasportata da
questi pensieri, alzò lo sguardo per guardare il cielo stellato ,
finendo per notare una folta nube di fumo nero destandola completamente dal suo
sonnolento rimuginare.
Iniziò a correre
a per di fiato verso il fumo, riuscendo finalmente a raggiungere la fine del
bosco.
Il fumo proveniva da
dietro delle grandi rocce, così si avvicinò lentamente e si
sporse dalle rocce per controllare la situazione.
Rimase sconvolta a
quella vista.
C’erano molti
cadaveri per le strade di quella città deserta che assomigliava tanto a
quelle dei film del vecchio West, e alcune persona messe in filal’uno a fianco a l’altro che
tremavano come prede catturate dal cacciatore e pronte alla macelleria.
Si presentarono di
fronte a essi alcuni alieni vestiti con le stesse armature dei sudditi di
Freezer che incominciarono a decapitarli, uno alla volta, tra le urla disperate
delle persone che assistevano a quell’orrore.
Bulma terrorizzata alla
vista di tutta quella distruzione indietreggiò, venendo però afferrata
da delle forzute mani che la fecero girare, rivelando alla luce del fuoco
acceso il volto dell’aggressore.
-Ma guarda, pensavo
fossero tutte morte le donne del villaggio. – ghigno malvagio un uomo
dall’aria familiare.
Continua…
Lady
Lexy: Ciao ^_^. Veramente Vegeta è
preoccupato, ma non per la sua scomparsa in quanto era scappato di casa dall’ultimo
litigio con Bulma e non è tornato, quindi non sa nemmeno della sua
scomparsa, cmq ti chiedo di avere un po’ di pazienza ed aspettare perché
siamo a mala pena all’inizio della storia quindi ti chiedo di aspettare
per vedere cosa succede, anche perché le idee mi vengono scrivendo e
anche l’idea della castrazione di Yamcha … Muahahahaha!!
Ciao e grazie per il tuo apprezzatissimo commento e
spero che il nuovo capitolo ti piaccia.
Clara111294:
Spero di non averci messo troppo per l’aggiornamento J!
Cmq come ho detto prima riguardo aYamcha, aspetta e vedrai, perché non si sa mai cosa può
succedere Muahahaha. Grazie per il commento e spero
che il seguito ti piaccia!
ka93:
Ciao, e già Yamcha è ovunque, ma nelle mie fanfic
non ha MAI vita facile con Vegeta Muhahaha…per
oggi ho fatto troppe risate diaboliche -.-, spero tanto che il nuovo capitolo ti
sia piaciuto e spero di ritrovarti nei prossimi capitoli!
Luna_07:
Ciao, spero di averti sorpreso abbastanza J. Hai proprio ragione, Freezer è proprio il
più odioso dei nemici ed è proprio per questo che mi piace
metterlo in tutte le mie fanfic, perché poi posso
fargli fare sempre una brutta fine Muahahaha. Spero
tanto che il nuovo capitolo ti sia piaciuto e spero di ritrovarti nei prossimi
capitoli!
coccinellaallegra:
Ciao ^^…Tutte siamo invidiose di Bulma, ma io sono contenta che lui stia
con lei piuttosto che con un oca, insomma, è una scienziata, non
è una tutte tette e niente cervello! Che fortuna che ha Vegeta, infondo
senza di lei Vegeta non credo che sarebbe diventato buono, cmq spero tanto che il
nuovo capitolo ti piaccia! Grazie per il commento e spero al prossimo capitolo!
-Ma guarda, pensavo fossero tutte morte le donne del villaggio. – ghigno malvagio un uomo dall’aria familiare. Bulma alla vista di Napa, iniziò a correre spaventata, ricordando i momenti in cui era arrivato sulla Terra insieme a Vegeta. Non riuscì a percorrere molta strada, che fu afferrata per il braccio e buttata a terra con ferocia dal suo assalitore, che la guardò dall'altro in basso, con un ghigno divertito stampato in faccia. Bulma cerco di rialzarsi, ma il mastodontico Sayan la tratteneva a terra con il piede, ridendo sotto i baffi divertito dagli sforzi della terrestre. -Tu non sei di questo pianeta...come sei finita in questo posto?- domando il Sayan pelato. L'azzurra non rispose.
-Immagino che tu non abbia intenzione di dirmi come sei arrivata qui...bene, credo proprio che dovrò usare le maniere cattive allora- disse prima di alzarla di peso sbattendosela in spalla e iniziando a camminare verso la città distrutta.
-D-dove vuoi portarmi?- riuscì a domandare tremante l'azzurra, che al ricordo delle persone morte iniziò a dimenarsi disperata ma senza successo.
-Hei Napa, dove hai trovato quella bellezza?-
-Non è giusto, quelle migliori se le fregano sempre quei maledetti Sayan- si sentivano chiacchierare degli alieni a pochi metri da loro.
Arrivati davanti ad una grande tenda di seta vi entrarono e Napa gettò violentemente Bulma su una specie di grande materasso. L'azzurra cercò di allontanarsi il più possibile, ma il Sayan la tratteneva ancora per e gambe, impedendole di muoversi. -Su stai ferma e forse non ti farò male, a meno che tu non mi voglia dire come sei arrivata fino a qui...-
-Veramente non so neanche io come sono arrivata fino a...- non riuscì a terminare la frase che un poderoso schiaffo le arrivò dritto sul viso, riempiendole la bocca con il sapore del suo sague. -Odio le donne bugiarde! Come si da a non sapere una cosa così semplice? Ti faccio passare io la voglia di prenderti gioco di un Sayan!- disse il pelato che da una faccia rabbiosa, passò ad un ghigno malizioso che non nascondeva le sue intenzioni.
Intuendo ciò che le aspettava, Bulma cercò ancora una volta di liberarsi dalla sua morsa, ma senza successo. Nella foga Napa, le strappò la maglietta di dosso, lasciandola con solo i pantaloncini e il reggiseno che avrebbe fatto presto la fine della maglietta. Improvvisamente al di fuori della tenda una strano silenzio regnava lì dove prima si sentivano grida e risate, peggio che in un bar di ubriaconi. In quel momento entrò nella tenda un uomo giovane, con i capelli sparati verso l'alto e con lo sguardo truce ed infastidito dalla scena che gli si prospettava davanti. -Principe Vegeta, cosa ci fate nella mia tenda? Perché non mi avete fatto chiamare?- domandò il gigantesco Sayan alzandosi dal letto.
-Non ho bisogno di dare le spiegazioni ad un'idiota come te, che non pensa ad altro che a scoparsi ogni essere vivente che abbia una vagina!- disse il Sayan indicando la povera e sconvolta Bulma con lo sguardo rabbioso.
-Beh, mio principe, visto che non c'era nulla da fare...- a quel punto un pugno colpì lo stomaco di Napa, costringendolo ad inginocchiarsi dal dolore.
Vegeta gli si avvicinò al viso e prendendolo per il collo rispose -lo posso dire solo io quando non c'è più nulla da fare e non mi pare di averti mai detto che non c'era più nulla da fare-
Intanto Bulma pian piano cercava di allontanarsi dai due Sayan, ma guardandosi intorno vide che non c'erano altre vie di fuga e guardandosi intorno scorse tra gli oggetti di Napa un piccolo pugnale che nascose dietro la schiena.
-Mi dispiace principe a assolutamente ragione-
-Non ne dubitavo...e ora esci subito da qui e vai a fare tutti i preparativi per la partenza!- urlò in fine Vegeta facendo scattare il suo suddito che uscì spaventato dalla grossa tenda.
Rimasto da solo Vegeta si voltò verso di Bulma con sguardo indagatore, avvicinandosi verso di lei.
-Ma guarda, cosa ci fa una terrestre su un pianeta come questo a distanza di miliardi di anni luce dalla Terra?- le domandò con il ghigno che Bulma conosceva bene, stampato in faccia.
-Giuro che non so come sono arrivata qui...- insistette l'azzurra tremando per la paura di una sua reazione violenta, proprio come era successo poco fa con Napa.
-E' davvero molto strano...non sei stata portata qui da una navicella mercantile?-
-N-no-
-Allora sarai arrivata con la tua navicella...-
-N-no-
-Non vorrai farmi credere che sei caduta dal cielo o che ti sei teletrasportata qui dal tuo pianeta!- disse lui divertito dalla paura della ragazza.
-Non so come sono arrivata fin qui...-
-Capisco...- Vegeta iniziò ad avvicinarsi a lei mentre la squadrava da capo a piedi.
-Sai, non ci sono molte razze aliene simili a quella dei Sayan, quindi puoi immaginare che per noi trovarti qui è stata una gran bella fortuna, soprattutto perché sei davvero un bellissimo esemplare...-
-Stai lontano da me, verme schifoso!- esclamò Bulma puntandogli contro il pugnale che aveva nascosto dietro la schina.
-Sono stufa di essere sempre presa per una puttana da violentare!- Esclamò esasperata.
All'udire quelle parole Vegeta scoppio in una fragorosa risata che fece irritare la povera Bulma.
-Cosa credi di fare con quello? Mettilo via o potresti farti male...- la sbeffeggiò lui ridendo sotto i baffi.
Bulma ormai ofuscata dalla rabbia, gli si butto addosso, cercando di affondare la lama nell'addome di Vegeta, ma non riuscì nemmeno a toccarlo con il coltello, che Vegeta l'aveva già disarmata e afferrata da dietro la schiena, storcendole un braccio e provocandole un dolore che la fece gemere di dolore.
Stupida terrestre, tu non sai con chi hai a che fare, quindi per questa volta non ti ucciderò, ma come risarcimento per aver attentato alla mia vita diventerai la mia nuova concubina...- le sussurrò all'orecchi mentre Bulma ormai esasperata iniziava a sciogliersi in lacrime.
-T-ti odio! Sei sempre il solito-
-Non so cosa tu voglia dire, ma il sentimento è reciproco. Adesso però seguimi senza fare obbiezioni, altrimenti rischierai di farti molto male- rispose sghignazzando il Sayan e trascinandola fuori dalla tenda.
Continua...
Vi prego non uccidetemi ç_ç! Lo so è da anni che non scrivo e solo adesso ricomincio a scrivere...immagini che possa capitare a tutti smettere di scrivere per via della scuola e a causa di molte altre cose...
Comunque alla fine mi è tornata la voglia di scrivere e spero che voi abbiate ancora voglia di leggere le mie storie perché mi farebbe molto piacere ^^
Sono proprio cattiva, povera Bulma, tutti cercano di violentarla XD! Beh, vediamo cosa succederà nel prossimo capitolo ;)
Era rimasta per ore chiusa in una delle stanze della grande navicella con cui erano partiti da quel pianeta ormai in distruzione. Bulma continuava a riflettere su quello che gli era accaduto e cercò di pensare ad una via di fuga. "Accidenti, sono nuovamente nei guai...come posso salvarmi?" pensò poi tornando al ricorda del piccolo Vegeta. "Posso capire perché è diventato così, però mi fa venire comunque il nervoso! Non sono una prostituta io!!" pensò irritata. "Ho paura che dovrò aspettare che la navicella atterri per poter fuggire..." i suoi pensieri furono interrotti improvvisamente dall'ingesso nella stanza del principe. -Bene, adesso che siamo un po' più tranquilli, possiamo...parlare come si deve- disse il Sayan avvicinandosi al letto dove Bulma era seduta, da cui si alzò velocemente. -Di cosa vorresti parlare esattamente con me?- chiese spaventata camminando ad addebita distanza da lui. -Un po' di tutto, ad esempio, come sei arrivata su quel pianeta?- -Ho già detto che non lo so nemmeno io!- -O forse non me lo vuoi dire...come faccio a a sapere se menti o no?- -Non sto mentendo? Che diavolo ci facevo altrimenti su quel pianeta?- -E' proprio quello che mi piacerebbe sapere- disse Vegeta sedendosi sul letto e osservando la donna allontanarsi. -Non ti conviene uscire, ci sono le guardie la fuori e non credo che riusciresti a fuggire- poi riprese -e posso dire con certezza che sono la persona più gentile con le donne di chiunque altro su questa astronave...- -E vedendo la tua gentilezza, questo mi preoccupa- disse arrestando la camminata. -Perché mi hai salvata da quel...- -Io ti avrei salvata?!- disse improvvisamente il Sayan alzandosi dal letto, con l'espressione irritata e mista al biasimo. -Vedo che non hai capito molto bene la tua situazione, ti spiego! Ora tu sei la mia nuova concubina e lo sai in che modo una concubina può essere liberata? Solo con la morte!- le si avvicinò con un enorme ghigno sul viso che fece tremare la scienziata. -Quindi la tua situazione più precisamente è questa: arrivati a destinazione ti proverò in camera da letto, se mi piacerai, bene, continuerò ad usarti, altrimenti morirai subito, dopo di che morirai comunque...non ti conviene ringraziarmi- Ormai Bulma era con le spalle contro la parete della stanza e il principe aveva appoggiato le mani sul muro in modo che fosse bloccata. -P-perché lo fai? C-credi forse che io sia un oggetto?- -Io non lo credo...tu SEI un oggetto...- e poi squadrandola da capo a piedi aggiunse -e sei un bellissimo oggetto...- affermò leccandosi le labbra. Vegeta le poggio un dito sul viso per poter sentire il contatto della sua pelle liscia. Lo passò sulla sua guancia, sulle labbra, sul collo e si fermo sulla scollatura della maglietta. -Non so se resisterò ad aspettare di essere arrivati...- sussurrò poi riposando il dito sulle sue labbra. Bulma cercò di morderlo, anche se sapeva che non gli avrebbe fatto nulla, ma Vegeta ritrasse la mano divertito. -Molte si comportano così, ma dopo la prima volta si lasciano tutte domare...spero che tu rimanga così...e più divertente- le sussurrò all'orecchio lui, prima di staccarsi dal muro per dirigersi verso l'uscita della stanza. Bulma, terrorizzata, scivolo sul liscio muro per poi sedersi sul pavimento rannicchiata con le ginocchia al petto, lì, in quell'angolo della stanza dove aveva perso le speranze di uscire. -Come posso fare? Sono fottuta!- esclamò digrignando i denti e stringendo le gambe al petto. -Calma, non devo scoraggiarmi! Io sono un genio, troverò il modo di scamparla...- disse tornando a pensare al contatto che aveva avuto poco prima con il Principe dei Sayan. -Forse potrei...no! Io non ci casco! Quel bastardo mi ha già fregata nel presente, non ci cascherò ancora!- Disse in fine alzandosi e tornado a sedere, con le gambe incrociate, sul grande letto. -Non pensavo che Vegeta avesse delle concubine, pensavo che avesse in mente solo le lotte, proprio come Goku...- disse poi osservando il letto su cui era seduta e immaginando le cose orribili che ci aveva fatto. Si alzò di scatto sconvolta e un po' schifata, mentre sospirando, tornava a pensare al piano di fuga.
Dopo alcune ore finalmente giunsero sul pianeta di Freezer e scaricarono tutte le cose che avevano saccheggiato sul pianeta, insieme alle donne che erano state fatte prigioniere. Vegeta uscì dalla navicella, seguito a ruota da Napa, che a sua volta trascinava dietro di se una irritatissima Bulma, che era stata legata con le manette più tecnologiche che avesse visto. -Napa, ho un compito da darti!- -Mi dica principe- rispose sottomesso il colosso pelato. -Purtroppo non sono ancora libero dai miei impegni burocratici, dove andare a fare rapporto a Freezer, quindi porta la ragazza nelle mie stanze...- disse poi avvicinandosi al Sayan -non voglio assolutamente che venga toccata da nessuno, tanto meno da te, quindi non ti conviene sguinzagliare il tuo pene, anche se sarà dura per te, visto che lo usi come cervello, ma se la tocchi anche solo con un dito te la vedrai con me, sono stato chiaro?- terminò Vegeta, mentre Napa cercava di nascondere la rabbia per l'offesa subita. -C-certo Vegeta...- disse poi vedendo il principe allontanarsi da loro. -Bene cara terrestre, ti conviene fare la buona altrimenti saranno guai- disse strattonando la catena che Bulma aveva legata alla gola, rischiando quasi di strangolarla. -Forza cammina!- insistette nervoso il Sayan, trascinandola all'interno del palazzo. Percorsero interminabili corridoi tutti uguali. Bulma si guardavo attorno in cerca di qualcosa che le potesse essere utile per fuggire, ma l'unica cosa che vide furono gli sguardi assatanati di alcuno soldati che passavano affianco a loro. Era orribile provare la sensazione di essere vista come carne da macello e Bulma iniziava ad essere stanca di certe situazioni. Finalmente, dopo alcuni minuti che sembravano interminabili, raggiunsero la stanza del principe. All'ingresso facevano da guardia due grossi soldati armati di laser e con armature tecnologiche che Bulma, trovandosi in una situazione diversa, sarebbe stata felice di esaminare. -Grande Napa, ha portato una nuova concubina per Vegeta?- -Si, adesso la metto dentro e controllo che sia tutto a posto- disse ghignante il malefico Sayan, scaraventando Bulma all'interno della camera lussuosa del principe, e chiudendosi la porta alle spalle. Di scatto Bulma cercò di allontanarsi, ma il Sayan la afferrò fulmineo per poi sbatterla sul grande letto a baldacchino. -Ora sei mia...- disse Napa avvicinando il viso al suo. -Ma Vegeta ha detto che non puoi toccarmi!- esclamò Bulma dimenandosi in cerca di libertà. -Si ma io ho un conto in sospeso con te dolcezza e poi...- disse alzandole le mani ancora legate sopra la testa -è da una vita che non lo faccio con una gnocca come te, non resisto!- esclamò togliendole i pantaloncini , lasciandola con solo la tunica che gli era stata data temporaneamente sulla navicella. A quel gesto Bulma reagì con un urlò che smosse i soldati fuori dalla stanza. -Che succede Napa! Lo sai che non puoi toccare le concubine del principe Vegeta!- disse una delle guardie che si affrettò ad aprire la porta. -Non rompete, stupidi soldati! Sono un vostro superiore e vi ordino di non intralciarmi!- si irritò il grosso Sayan. -Si, ma noi prendiamo ordini esclusivamente dal principe!- rispose a sua volta mentre Napa scese dal letto liberando Bulma dalla sua feroce presa. -Non osare usare questo tono con me!- disse a sua volta il Sayan nero dalla rabbia. -Non sei il mio capo...- a quella affermazione iniziarono a picchiarsi violentemente creando un gran caos per tutto il corridoio. "Adesso è il momento adatto per svignarsela!" pensò Bulma mentre pian piano, approfittando della distrazione dei soldati, cerco di uscire dalla stanza. Riuscì a superare l'uscio della porta e velocemente iniziò a correre per il corridoio sicura di averli superati. Girato l'angolo però, finì per sbattere contro un corpo muscoloso finendo per cadere sul pavimento. Vegeta la stava guardando più rabbioso che mai, mentre Bulma pensava che fosse davvero arrivata la fine. Senza dire una parola, le afferrò il braccio così forte che glielo ruppe, facendo gridare di dolore la povera scienziata che venne trascinata a forza nella stanza dove era ancora in corso la rissa. -SMETTETELA RAZZA DI ANIMALI!- urlò il principe più arrabbiato che mai. -Vegeta...è stata colpa sua, ha iniziato lui a...- non finì la frase che un calcio gli arrivò sullo stomaco, facendo perdere il fiato al grosso Sayan, che cadde a terra dolorante. -Eri stato avvisato Napa! Questo è il minimo che ti possa fare! Non ti ucciderò solo perché sei uno dei pochi Sayan rimasti, ma se succederà ancora una cosa del genere non sarò tanto clemente!- esclamò furioso il principe, trascinando Bulma dentro la stanza, ancora agonizzante per il braccio rotto che le aveva procurato. Chiuse la porta dietro di se e buttò l'azzurra sul letto, agonizzante e impaurita dallo sguardo furioso di Vegeta. "Questa è davvero la fine" pensò tra se Bulma con gli occhi sgranati dal terrore.
Continua...
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto ^^! Sto cercando di andare avanti per finire questa storia, quindi abbiate fiducia, che questa volta si arriverà alla fine >.
Grazie mille per i commenti, sono sempre felice di sapere che la storia vi piace e spero che continuerete a leggerla ;)
L'aria in quella stanza era diventata insopportabile a causa della tensione che aleggiava tra di loro.
Bulma lo guardava, seduta sul letto, con i brividi di terrore che le percorrevano tutto il corpo, mentre Vegeta aveva lo stesso sguardo assassino di una bestia che stava per sbranare la sua preda.
-Come hai osato disobbedire!- urlò il Saiyan tirando un pungo al muro, facendolo tremare.
La donna non riuscì a proferire parola per il panico che provava in quel momento.
Non aveva mai avuto così paura di lui come ora, anche perché, prima di quel momento, non lo aveva mai visto così furioso, per giunta a causa sua.
All'improvviso il Saiyan le si buttò addosso accecato dall’ira ed impetuosamente le strappò la tunica di dosso, lasciandola solo con gli indumenti intimi.
Bulma sgranò gli occhi a quella reazione inaspettata e, disperata, iniziò ad urlare e a dimenarsi nel tentativo di liberarsi da quella presa; tentativo che risultò ovviamente vano.
Le sembrava di essere schiacciata da tutta l’ira del principe che intanto iniziava a leccarle e morderle il collo, causandole un forte dolore che si aggiunse a quel del braccio rotto, che Vegeta stringeva ancora con la mano, mentre con l’altra le aveva tappato la bocca.
“Vegeta perché?!” pensò l’azzurra, che ormai al culmine della disperazione, iniziò a piangere, bagnando il guanto del Saiyan.
-Se pensi di farmi pena in questo modo, smettila subito, perché così mi eccito ancora di più…- le sussurrò all’orecchio, mentre si apprestava a strapparle il reggiseno.
Bulma cercava disperatamente di urlare e di fermare le mani del Saiyan che iniziavano ad esplorare il suo seno, ma lui non ne aveva la benché mina intenzione.
Era troppo furioso ed eccitato per potersi fermare.
Lei ormai aveva la mente annebbiata da tutta quella agitazione e non sapeva cosa fare, quasi che era arrivata al pensiero di lasciarlo finire.
In un attimo anche le mutandine le furono tolte e nel farlo, il Saiyan aveva lasciato la presa sulla sua bocca, prendendola in fine per i fianchi, pronto ad entrare in lei.
-Vegeta…- sussurrò l’azzurra tra le lacrime, non avendo più la forza di urlare.
All’udire quella voce, un ricordo lontano e sbiadito aveva fatto capolino nella mente del principe costringendolo a fermarsi.
Vegeta sembrava più irritato che mai: digrignava i denti a causa della confusione che aveva in mente.
Di colpo lasciò la presa su Bulma e si sedette affianco a lei sul letto con la testa tra le mani, mentre l’azzurra lo guardava stupita.
-Accidenti!- urlò in fine lui alzandosi di colpo ed uscendo dalla stanza, sbattendo la porta.
Non riusciva a capire cosa fosse successo.
Aveva la sensazione di aver già incontrato quella donna molto tempo prima e che quello che stava facendo fosse sbagliato.
Eppure, oltre all’ira, poco prima aveva sentito soltanto il desiderio di farla sua proprio in quel momento.
Confuso e adirato da quella situazione, decise di sfogare tutta la sua tensione con un po’ di allenamento in palestra e magari con una bella doccia fredda.
Intanto Bulma, vedendo uscire il Saiyan, tirò un sospiro di sollievo e, a causa di tutta la tensione e il dolore che le aveva causato Vegeta, svenne sul letto, con ancora le lacrime che non accingevano a smettere scendere.
Qualche ora dopo…
Si svegliò di soprassalto, colpita dall'ennesimo brivido di paura, causato da un incubo, e si guardò attorno agitata.
Era ancora sullo stesso letto dove poco prima Vegeta aveva cercato di violentarla, ma, a differenza di prima, era stata rivestita e messa sotto le coperte.
Ricordando vividamente ciò che era successo, si toccò il braccio, notando che il dolore era sparito e che esso non era più gonfio come prima.
“Che sia stato tutto un sogno?” si chiese, iniziando ad avere qualche dubbio sui suoi ricordi.
Era impossibile che il braccio fosse già guarito...
Proprio in quel momento entrò Vegeta, con un'aria affaticata, ma rilassata.
Il principe la guardò attentamente, tanto che Bulma si sentì tesa ed imbarazzata.
-Tu donna! Sai se ci siamo mai incontrati prima di oggi?- chiese il Saiyan serio.
-N-no, direi proprio di no, assolutamente no- rispose l'azzurra, scoppiando a ridere in modo nervoso.
Sapeva benissimo che danni avrebbe causato in futuro se lui lo avesse saputo, quindi decise di tenerglielo nascosto.
-mmm...capisco...-
-Perché mi fai questa domanda?-
-Non sono affari tuoi donna...- disse lui, causando l'irritazione di Bulma.
-Come scusa?! Che razza di modi! Io ti rispondo gentilmente e tu come mi tratti? A pesci in faccia!- rispose all'offesa dello scimmione alzandosi dal letto e piazzandosi davanti a lui, con la solita posa di sfida che aveva quando discutevano nel presente: tenendo le mani appoggiate ai fianchi e il viso in avanti.
-Tu sei solo una schiava, quindi non capisco il tuo ragionamento! Io ho tutto il diritto di trattarti in questo modo e di chiederti ciò che voglio, hai capito bene? Quindi adesso ti ordino di entrare in bagno e scaldarmi l'acqua per il bagno, DONNA!- rispose , sottolineando l'ultima frase, con il ghigno di vittoria, che lei tanto odiava.
-Non osare mai più chiamarmi donna, brutto principe degli scimmioni che non sei altro!- esclamò lei, avendo ormai dimenticato la paura che aveva provato poco tempo prima.
-Ti trovo molto divertente DONNA, ma se continui a parlarmi in questo modo, finirò ciò che ho iniziato prima...- minacciò lui, ricordandole ciò che era successo.
“Ora sono sicura che non è stato un sogno...” pensò tra se, decidendo in fine di soddisfare la richiesta che le aveva fatto il Saiyan.
Di certo non voleva provare di nuovo quella sensazione orribile che le aveva causato la violenza di Vegeta.
Aprì l'acqua calda, lasciando riempire pian piano l'enorme vasca di marmo che si trovava nel grande e lussuoso bagno di quella stanza.
-Dovrai lavarmi la schiena- disse il Saiyan entrando di soppiatto nel bagno, spaventando la terrestre.
-E che cos'è?! Un centro di benessere...- disse girandosi di botto e arrossendo dalla vergogna.
Vegeta si era completamente denudato davanti a lei.
-Ma cosa fai, scemo! Ti spogli così davanti ad una signorina?- chiese agitata l'azzurra che iniziava ad avere molto caldo.
-Cosa c'è di strano? devo farmi il bagno e non vedo nessuna signorina, ma solo una stupida concubina terrestre...-
-Maleducato!- urlò lei girandosi offesa dall'altra parte per non guardarlo.
-Cosa stai aspettando donna?! la mia schiena non si lava certo da sola!-
Per suo stupore, Vegeta era già entrato nella vasca e la stava aspettando, con in mano una spugna piena di schiuma.
-E va bene!- esclamò lei esasperata avvicinandosi al bordo della vasca e iniziando a strofinargli la schiena.
-Per curiosità, ma io non avevo un braccio rotto? Com'è possibile che sia già guarito?-
-Non so a che medicina siate abituati voi, essendo così arretrati, ma qui siamo già arrivati a guarire ferite ben più gravi in meno di un giorno...-
-Guarda che non siamo poi così arretrati come credi, noi terrestri siamo molto intelligenti...-
-Ah si? E' in quanto tempo guarite un braccio rotto?- domandò il Saiyan di scherno.
-beh...un mesetto circa...- sussurrò cercando di non farsi sentire, ma non riuscendoci.
-Allora non siete poi così intelligenti come crede!- rispose scoppiando in una fragorosa risata, facendo arrossire di rabbia la scienziata.
Quella era di sicuro una delle discussioni più interessanti e lunghe che aveva fatto fin'ora con Vegeta, oltre a litigare.
Improvvisamente Vegeta le si allontanò appoggiandosi sull'altro alto della vasca, guardando dritto negli occhi la povera terrestre.
-Mi piace parlare con te, DONNA! Perché non entri anche tu nella vasca?- domandò il Saiyan sconvolgendola.
-Mi chiedi perché? Poche ore fa hai cercato di violentarmi e ora ti aspetti che entri nuda nella vasca con te?-
-Beh, potrei prometterti che non ti tocco, ma tu non ci crederesti...-
-Non ne ho la minima intenzione...-
-Si, ma io te lo ordino!- esclamò lui, mettendo in evidenza una vena che iniziava a gonfiarsi.
“Meglio non esagerare...” pensò la scienziata.
Alla fine le conveniva entrare prima che il principe si arrabbiasse seriamente.
Così lentamente iniziò a sbottonarsi la tunica che indossava, girata però con le spalle verso Vegeta.
-Che diavolo fai? Voglio vedere bene...- disse lui ghignante, costringendola a voltarsi.
A quel punto cercò velocemente di togliersi il resto, cercando di coprirsi come più poteva, e si gettò velocemente nella vasca, per poi coprirsi con la schiuma.
-Ora va meglio, disse avvicinandosi pericolosamente a lei.
-A-allora, di cos'altro volevi parlarmi?- chiese spaventata l'azzurra schiacciandosi sempre più al bordo vasca.
-Non saprei...ci sono dei guerrieri sulla Terra, ho sono tutti dei rammolliti?- chiese divertito dall'imbarazzo della compagna.
-No, ci sono dei valorosi guerrieri sulla Terra...-
-Interessante...-
-Sono molto forti e sono sicura che non riusciresti a batterli!- esclamò lei, sicura di quello che diceva.
-Si come no...comunque non ti è ancora tornato in mente come sei arrivata su quel pianeta?- chiese nuovamente il principe diventando improvvisamente serio.
-No, davvero, non lo so nemmeno io! E' tutto confuso...-
-Ho capito, allora non te lo chiederò più- Vegeta si appoggiò nuovamente alla vasca, con un espressione seria.
“Mi piace così tanto quell'espressione su di lui, anche se sembra sempre un po' triste...” pensò lei ricordando il Vegeta del presente.
-Ma tu perché sei al servizio di Freezer?- chiese lei stupendo il Saiyan.
-Non credo che siano affari tuoi...-
-Si invece! Visto che...odio quella lucertola!- per un'attimo aveva pensato di dirgli la verità, ma si fermò in tempo.
-Anche io la odio, ma non posso fare altrimenti...hey, perché mi giustifico con te?- esclamò lui, alzandosi improvvisamente dalla vasca, mentre Bulma cercava in tutti i modi di non guardare in basso.
Il Saiyan, infastidito da quella domanda si mise un accappatoio e si diresse nella camera da letto, dove si sarebbe vestito con una nuova tuta di combattimento, lasciando Bulma da sola nella vasca.
“Capisco perché è infastidito...so che lo odia un sacco e che sei costretto ad obbedirgli...mi chiedo se io riuscirei mai a fare una cosa simile” si chiese, mentre anche lei seguiva l'esempio del Saiyan, rimettendosi la toga.
Improvvisamente una voce al di fuori del bagno attirò l'attenzione dell'azzurra, facendola affacciare dalla porta.
Un soldato aveva fatto capolino nella camera e ora stava parlando, ad un Vegeta nervosissimo.
“Non è un buon segno...” pensò lei uscendo definitivamente dal bagno.
-Per ordine del grande Freezer, siete stato convocato, insieme alle vostre concubine, nel suo salone personale- annunciò il soldato, spaventandola.
Dopo di che, senza attendere una risposta di Vegeta uscì dalla stanza, lasciandolo tremante dalla rabbia.
-Cosa succede Vegeta?-
-Ho paura che tu sia nei guai...- disse il Saiyan ancora infastidito, digrignando i denti, mentre la donna lo guardava sconvolta.
Continua...
Ed ecco il tanto atteso nuovo capitolo! Chissà cosa vorrà Freezer da loro? Lo scoprire nel prossimo episodio, quindi continuate a seguirmi ;)
-Ho paura che tu sia nei guai...- disse il Saiyan ancora infastidito, digrignando i denti, mentre la donna lo guardava sconvolta.
-Scusami Vegeta, ma non capisco cosa intendi?- chiese la terretre che inatanto sentiva un bruttissimo presentimento.
-Cerco di spiegarmi in poche parole, però finisci di prepararti il prima possibile! Nell'armadio ci sono dei vestiti per te...- rispose il Saiyan indicando il grosso guardaroba che si trovava vicino al letto.
Così Bulma iniziò a prepararsi, mentre Vegeta si metteva una tuta particolare, che sembrava fatta apposta per situazioni importanti; aveva un lungo mantello rosso e un incisione sul torace di un simbolo strano, che lei non riconosceva.
-Purtroppo capita spesso che la lurida lucertola non sia soddisfatta delle sue concubine e finisce per ucciderle tutte, così se ne ha voglia, chiede a noi Saiyan di mostrargli le nostre così che possa sceglierne una per se...-
-Beh, ma allora non è detto che io sia nei guai...-
-Invece credo proprio di si! Quel maledetto ce l'ha con me e finisce sempre per rubarmi le concubine...-
Il cuore di Bulma a quelle parole perse un battito e lei si inginocchiò sul pavimento rammaricata.
-No...questo no...non ancora quel COSO!- esclamò l'azzurra, attirando l'attenzione del principe.
-Come ancora?!- chiese Vegeta confuso.
-N-no, intendevo, che non voglio assolutamente che succeda una cosa del genere!-
-Si ma ho paura che invece accadrà...-
-Potrei rimanere chiusa qui e non farmi vedere, così non saprebbe mai che hai una concubina...-
-Impossibile! Ti hanno già vista in molti, comprese le guardie, che non riescono a mentire a Freezer per paura di morire-
-azz!- esclamò l'azzurra che lo guardò disperata.
"Sono fregata! L'ho scampata l'ultima volta per ricascarci di nuovo?!".
-Ho capito, immagino non ci sia scelta che andare...spero che magari ci sia un'eccezione almeno questa volta...-
-Già...- disse il Saiyan, che accortosi dell'affermazione, cercò di nasconderla tossendo.
-Come Vegeta?-
-Nulla nulla!!- esclamò lui uscendo velocemente dalla stanza, seguito a ruota dall'azzurra.
Percorsero tutto il corridoio in silenzio, senza riuscire a pronunciare nemmeno una parola.
Bulma dal canto suo era tesissima per la situazione e pregava con tutta se stessa che non scegliesse lei.
Guardò il Saiyan al suo fianco e noto il suo sguardo nervoso e infastidito da cui rimase stranamente felice.
"Forse anche lui è preoccupato per me..." pensò speranzosa la donna, mentre si apprestavano ad entrare nell'enorme salone del trono, dove aspettava impaziente la viscida lucertola.
Nella sala erano già presenti Napa e Radish che a loro volta cercavano di nasconedere il fastidio per quella chiamata improvvisa.
Al contrario di Vegeta, loro avevano più concubine, sopratutto il pelato Saiyan che era un grande maniaco (questo però è un mio commento -_-).
Le donne erano tutte disposte in fila dietro ai loro "padroni" e tutte, apparte poche, avevano dei visi nuoti e degli occhi spenti che fecero rattristare l'azzurra.
-Finalmente Vegeta sei qui, allora posso iniziare a scegliere...- disse ghignante Freezer, avvicinandosi alle concubine.
Guardò lentamnete tutte quante, avvicinandosi sempre di più alla spaventata Bulma.
"Con la fortuna che mi ritrovo sceglierà sicuramente me..." pensò lei spaventata.
Infine l'alieno arrivò davanti a Bulma e si fermò a fissarla interessato e pensieroso.
"O-oddio! E se si ricorda di me?! È impossibile che lo faccia! Teoricamnete sono passati tantissimi anni!".
-Wow Vegeta, hai una concubina davvero molto bella...-
"Bastardo!" pensarono entrambi a lunisono.
-In verità stavo pensando di ucciderla! A letto fa davvero pena e non ha per nulla un bel corpo...- disse Vegeta, cercando di rendere meno interessante la donna affianco a lui, mentre quest'ultima iniziava a sentirsi irritata dalle sue affermazioni.
"Non sembrava che ti dispiacesse mentre cercavi di violentarmi!!" si arrabbiò l'azzurra mentre cercava di trattenere quella frase solo nella sua mente.
-Beh, invece a me non sembra proprio...non ti dispiace se me la prendo io, vero?- "chiese" la lucertola mentre afferrava Bulma per il braccio e la trascinava verso di se.
-VETO!- esclamò improvvisamente il principe, facendo rimanere di stucco tutti i presenti, compreso Freezer che perse la presa sull'azzurra.
-Veto?- ripetè l'alieno, mentre Vegeta iniziava a fudare freddo, cercando di nascondere l'agitazione.
-Hahahahaha!- la risata del lucertolone risuonò in tutta la stanza mentre, come sempre, i soldati imitavano il capo, scoppiando in una fragorosa risata.
-Che bello Vegeta! È da tanto che qualcuno non proclama un veto! Ne sono così felice! Così potrò sgranchirmi un po'! Allora va pure a prepararti! Stasera daremo spettacolo!- esclamò felice Freezer, mentre usciva dalla stanza.
Gli altri Saiyan si avvicinarono velocemente al loro principe contrariati.
-Principe Vegeta! Perchè lo avete fatto! Sa a cosa va incontro! Perchè fa questo per una concubina...-
-Fate silenzio! Sono solo affari miei, non vi immischiate!- esclamò furioso Vegeta, prima di uscire a sua volta dalla stanza, seguito a ruota dalla terrestre.
-Vegeta non capisco, cosa sta succedendo? Cosa sarebbe questo veto?-
-Il veto è un qualcosa che ti permette di opporti alla scelta di Freezer e se si riesce a superare una prova, la tua decisione viene rispettata-
-In cosa consiste questa prova di cui parli?- chiese spaventata dall'espressione seria e proccupata del Saiyan.
-Dovro combattere...contro Freezer- le rispose lui lasciando la povera Bulma di sasso.
Scusate il ratardo enorme, ma come tutti immagino sappiate, in certi periodi e difficile scrivere, per colpa degli impegno e il poco stimolo...insomma, spero che non vi site dimenticate di me e che il nuovo capitolo vi sia piaciuto! Tranquille, non vi lascio troppo col fiato sospeso XD!
Presto uscirà il prossimo capitolo!
Cosa accadrà ai nostri eroi? Lo scoprirete presto :P