tutto al contrario-the future

di unika
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** avviso ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** capitolo 2 parte 1 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 2 Parte 2 ***
Capitolo 5: *** capitolo 3 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 7: *** capitolo 5 ***
Capitolo 8: *** capitolo 6 ***
Capitolo 9: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** avviso ***


Questo è solo un avviso che riguarda la storia che pubblicherò a partire da sabato 14/05/2016. Questo sarà un seguito di Tutto al contrario, storia che ho finito di pubblicare oggi 07/05. Non do come obbligo, ma consiglio vivamente di andare a leggere la mia storia precedente per capire questa dato che quo saranno solo momenti che mostreranno la vita futura di Kendall ed Alexia dopo la nascita dei gemelli. Un abbraccio un saluto ed un bacio By unika :3

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Capitolo 2
*** capitolo 1 ***


Ehi! ciao a tutti ed eccomi qui con il piccolo seguito che ho ideato della mia storia "tutto al contrario"
In fatti questo si chiama "tutto al contrario-the future"
per chi non avesse mai letto la storia prima lo avverto già che per capire tutta la storia è meglio che vadano a leggere la storia precedente.
Buona lettura!!!!





Capitolo 1

I bambini mi occupano la giornata al 100%.
Da poco la loro nascita Kendall ha incominciato l'università e io sono tornata ai corsi online per continuare la scuola.
Sono all'ultimo anno e devo impegnarmi al massimo, ma lasciare da parte i bambini è fuori questione. Siamo ad ottobre e i gemelli hanno solo quattro mesi. Voglio stare con loro e prendermi cura di loro, ma tra lavoro e studio sono un po' incasinata. Kara e Queen si sono offerte di occuparsi dei gemelli quando sono a lavoro, ma non posso pretendere che ci siano sempre hanno una loro vita privata e non voglio incasinargliela.
La prossima settimana Julia, la madre di Kendall, verrà qui per due settimane per aiutarmi un po' con i bambini.
Kendall ogni fine settimana torna qui solo per stare con me e i bambini. È fantastico, si fa in quattro per evitare di dover studiare quando sta con noi così mi aiuta in tutto.
Sento dalla cucina che uno dei gemelli si è svegliato e reclama attenzioni. Faccio per alzarmi in piedi ma Kendall mi fa segno di continuare a studiare tranquillamente.
Mimo un grazie e torno ai miei esercizi.
Poco dopo Kendall torna con la piccola Asia in braccio e come sempre gli ha ceduto l'indice come ciuccio.
-qualcuno a fame- spiega posandola sulla seggiola che tenevamo in cucina per quando dovevo sia cucinare che stare dietro ai bambini.
Dall'altra stanza si sente un altro pianto e con un mezzo sorriso vado a vedere chi altro si è svegliato.
Il mio ometto si è svegliato e dall' odore particolare che sento credo di sapere anche il motivo.
-ma che puzza che c'è qui, hai fatto un regalino?- sussurrai dandogli un bacio sulla guancia.
Niall mosse le manine cercando afferrarmi i capelli ma gli diedi ina tenere carezza sul nasino con l'indice.
-non si toccano i capelli della mamma piccolo-
Gli cambiai il pannolino e poi tornai in cucina con lui in braccio.
-scommetto che fra poco si sveglierà anche Elisabeth- scherzò Kendall intanto che stava dando da mangiare col biberon ad Asia.
-speriamo che almeno Asia riesca a finire di mangiare cosi tempo di farle fare il ruttino e la possiamo mettere a dormire- risposi io sedendomi su una sedia.
Tempo di prendere una penna in mano che Niall iniziò a piangere.
-ehi, cos'hai?- domandai sorpresa, cullandolo un po'.
Vedendo che non si calmava feci la prova pappa. Era partita come una cosa divertente poi si è rivelato molto utile per capire quando i bambini avevano fame. Io e Kendall gli toccavamo la boccuccia e se cercavano di trattenerlo capivamo volessero mangiare.
Niall lo afferrò subito e se lo mise in bocca cercando succhiare  il latte che però non c'era e sorrisi divertita.
-se mi restituisci il dito ora ti do il latte ometto- dissi tirando via il dito.
Come facevo sempre mi sbottonai la camicia e scoprendomi il seno avvicinai Niall per poterlo allattare.
Si attaccò subito ed iniziò a succhiare il latte.
-mamma mia manco fosse un morto di fame, gli hai dato il biberon per le quattro circa, adesso sono quasi le otto e sembra non mangiare da giorni- commentai divertita.
-chiederò un aumento a lavoro, se mangia così tanto adesso figuriamoci fra dieci anni- scherzò Kendall appoggiando nel lavandino il biberon vuoto ed appoggiandosi sulla spalla la piccola Asia.
-è l'unico ometto fra due femminucce vuole attirare l'attenzione- spiegai accarezzando al piccolo una guancia.
Niall è un bambino meraviglioso, ha gli stessi occhi azzurri e i capelli biondi di Kendall ed è tranquillo. Un gran mangione ma calmo come pochi bambini. Dorme quasi tutto il tempo e si sveglia solo per mangiare o farsi cambiare il pannolino.
Asia invece ha i capelli scuri come i miei e gli occhi grigi  anche quelli miei, una piccola me in pratica. Ha ereditato anche la mia asma, ma stiamo molto attenti, così lei starà bene il più possibile, in futuro le dovremo spiegare perché non può fare un qualsiasi tipo di sport tanto alla leggera, però io e Kendall faremo di tutto per farle fare una vita pari a quella del fratello e della sorella.
Elizabeth invece ha i miei occhi grigi ed i capelli biondi di Kendall, se Niall è la fotocopia del padre, Asia invece mia, Elizabeth invece assomiglia ad entrambi.
Lei ed Asia già da adesso si assomigliando molto, entrambe amano giocare e appena c'è qual cosa a loro portata di mano o lo tirano o tentano di metterlo in bocca. Con loro bisogna stare sempre attente ma ci regalano sempre un sacco di sorrisi e dolci risate che ci scaldano il cuore.
Quando il piccolo è finalmente sazio  lo sento che abbandona la sua testolina sul mio braccio e guardandolo vedo che apre e chiude gli occhi con aria stanca.
Eh si, per lui mangiare stanca.
Con un fazzoletto gli pulii la bocca un poco sporca e subito dopo essermi sistemata la camicia lo appoggiai sulla mia spalla dandogli delicate carezze per farlo digerire.
-vado a mettere di la Asia- disse Kendall  passandomi a fianco e accarezzando la nuca di Niall.
Annuii e tornai a leggere i miei appunti di scuola.
Poco dopo sentii mio figlio digerire e gli diedi un bacio sulla fronte.
-bravo piccolo mio, ora ti porto dalle tue sorelle che puoi riposare in santa pace- mormorai con un sorriso.
Quando entrai nella camera dei bambini vidi Kendall chino sulla culla di Elisabeth e gli faceva le facce buffe.
-guarda Niall ma cosa fa il papà?- gli chiesi divertita.
Kendall alzò la testa e mi sorrise.
-si è svegliata anche lei e le facevo fare due risate anche se sembra che trovi il suo piede molto più interessante- spiegò ridendo.
Appoggiai delicatamente Niall nella sua culla e mi avvicinai a Kendall abbracciandolo.
Appoggiai la testa al suo petto e guardai la mia bellissima Elisabeth che era intenta a mordersi il piede della tutina.
-beh lasciamola a questa sua passione di mangiucchiarsi la tutina, meno male che disinfetto sempre le loro tutine-
-sei un ottima madre- disse Kendall baciandomi la fronte.
-e tu un ottimo padre, anche se però non sei ancora capace a cambiare i pannolini- sorrisi divertita al ricordo della prima volta che eravamo tornati a casa dall'ospedale dopo il parto.
Io stavo ancora dormendo e Kendall dato che una delle bambine stava piangendo per non svegliarmi si era subito precipitato a vedere come mai piangesse.
 Aveva iniziato bene l'aveva pulita e messo il borotalco, però faticava a mettere il nuovo pannolino, dopo un po' mi aveva svegliata dicendomi che aveva un codice rosso.
 Mi ero spaventata credendo che la bambina stesse male così corsi da lei e scoppiai a ridere sollevata quando la vidi coricata sul fasciatoio che agitava le manine e gambine senza però il pannolino.
Alla fine gli avevo finito di cambiare il pannolino intanto che spiegavo bene a Kendall come si faceva.
-incidenti di percorso i pannolini sono terribili. Un arma vera e propria- scherzò trascinandomi lentamente in salotto sul divano.
-esagerato- mi misi a ridere intanto che mi faceva sedere sulle sue gambe.
Mi baciò sul collo e sorrisi.
Da poco avevamo rincominciato a fare l'amore dato che la mia ginecologa era stata chiara, avevo avuto ben tre bambini e dovevo aspettare un po' prima di rincominciare.
All'inizio temevo un po', avevo un po' paura di sentire male dopo il parto che avevo avuto, però non fu così e ne fui sollevata.
Per non rischiare di svegliare i bambini di solito ci limitavano a semplici ed innocue coccole.
Ma quando Kara PRETENDEVA di poter passare l'intero pomeriggio coi bambini, non glie lo vietavamo di certo, avevamo avuto prova che coi bambini ci sa fare perciò eravamo tranquilli a lasciarglieli ogni tanto. 




Come vedete sono ancora qui e sono tornata con una nuova visione della vita di alexia, quella di mamma.
spero vi sia piaciuto.
un abbraccio, un saluto ed un bacio
by unika :3

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Capitolo 3
*** capitolo 2 parte 1 ***


Cap. 2 Parte 1

2 anni dopo

-hai capito tutto- chiesi a Kara intanto che davo un bacio sulla fronte ai bambini.
-si stai tranquilla e ora vai che Kendall ha bisogno staccarsi un po’ dai libri dell'università e tu di un po' di tempo con lui- mi incitò lei chinandosi all'altezza dei miei figli abbracciandoli.
-ok. Ciao amori miei, la mamma va a trovare papà e torna presto, fate i bravi con la zia Kara e la zia Whitney- mi raccomandai dandogli di nuovo un altro bacio.
Asia, Elisabeth e Niall ricambiarono il mio abbraccio e sorriso.
-tonna pretto mamma- disse Asia.
-cialuta papà!- esclamarono invece Elizabeth e Niall.
-certo piccoli miei, ora vado ma state tranquilli che ci sentiamo questa sera con anche papà, grazie Kara, mi dispiace doverli lasciare per tutto questo tempo. Ma sono con te e Whitney perciò riesco ad essere più tranquilla- dissi prima di andarmene.
Ero esagerata a paragonare due giorni ad un lasso di tempo molto più lungo, ma amo i miei figli e soffro un po' ogni volta che non posso portarli con me. Sono parte di me.
Hanno già due anni ed il tempo mi sembra letteralmente volato via da quando sono nati. Sanno parlare e camminare e mi stupisco ogni giorno di più di quanto siano così intelligenti. Non c'è neanche bisogno di dirgli una sola volta che qualcosa non si fa, lo capiscono subito.
Hanno un attaccamento più speciale nei confronti di Kendall dato che lo vedono poco. Ogni volta infatti appena lo vedono si mettono a gridare dalla gioia e corrergli incontro.
Sono impaziente di arrivare al suo appartamento e fargli questa sorpresa. A causa degli esami l'altra settimana non è potuto venire a casa.
È stata Kara a mettermi la pulce nell'orecchio di fargli questa visita e l'ho accettata di buon grado.
Durante il viaggio guardavo fuori dal finestrino del treno e ascoltavo un po' di musica.
Siamo a fine agosto e sto letteralmente morendo di caldo nell'attesa del pullman.
Mi chiedo come faccia Kendall a sopportare tutto questo caldo.
Mi squilla il telefono e rispondo subito.
-pronto?-
-ehi Alexia sono io Kara-
-ciao, tutto bene coi bambini?-
-si volevo solo chiederti l'ultima volta che Niall ha mangiato un gelato. Dato che è intollerante al latte non vorrei che stesse male se glie lo hai fatto mangiare da poco- mi chiese.
-daglielo pure, l'ultimo gelato l'ha mangiato la scorsa settimana. Di solito preferisco dargli un ghiacciolo, ma non ti preoccupare- la rassicurai.
Finalmente arrivò il pullman e vi salii accomodandomi su uno dei primi posti.
-perfetto, sei già con mio fratello o sei ancora in viaggio?-
-sono appena salita sul pullman venti minuti e dovrei esserci-
-allora non ti manca molto, salutamelo quando lo vedi, ciao-
-certo ciao- chiusi la telefonata e mi sistemai il vestito che avevo messo.
Di solito non metto molto i vestiti corti però questo mi piace moltissimo e ho deciso che sarebbe stata un eccezione.
Quando arrivai a destinazione aprii il portone del palazzo con la copia delle chiavi che mi aveva dato Kendall. Entrai in ascensore e schiacciai il numero quattro.
È molto bello l'appartamento che usa per quando segue le lezioni, ma è scomodo ci sono troppe scale.
Appena si riaprirono le porte mi si fermò il cuore.
-grazie per ieri sera Kendall- disse in quel preciso istante una ragazza alta, bionda, con bel fisico e troppo vicina a lui.
Gli stampò un bacio sulla guancia ma molto vicino alle sue labbra e mi sembrò di ricevere una pugnalata al petto.
Schiacciai subito il tasto per andarmene, ma proprio in quel momento Kendall mi vide.
-Alexia!- esclamò sorpreso.
L'ascensore si stava già chiudendo quando lo vidi cercare di raggiungermi.
Mi appoggiai alla parete con gli occhi chiusi e una lacrima mi rigava la guancia.
Chi era quella e perché stava ringraziando per la serata Kendall.
Lei era stata tutta la notte nell'appartamento con lui.
Lui e lei soli nell'appartamento...
Un immagine orribile di Kendall e quella ragazza insieme comparve nella mia mente.
Quando le porte si riaprirono mi fiondai verso il portone.
-Alexia!-
Alzai la testa e vidi Kendall correre giù per le scale.
Mi irrigidii ed uscii dal palazzo.
A passo spedito mi diressi verso il primo tabacchino per comprare un biglietto del pullman così da potermene andare il prima possibile.
Mi sentii afferrare per un braccio e girare.
-Alexia fermati ti prego- disse Kendall.
-lasciami non sarei dovuta venire qui me ne torno subito a casa dai bambini- dissi strattonando il braccio.
-guarda che hai frainteso amore- disse cercando di accarezzarmi una guancia.
Mi scansai e lo fulminai con lo sguardo.
-non mi chiamare amore! E poi mi sembrava molto chiara la tua amichetta- esclamai arrabbiata.
Finalmente riuscii a liberarmi ed entrai nel tabacchino.
Quando vi uscii però Kendall era ancora li.
-Alexia ascoltami ti prego-
-lasciami in pace! Non voglio più vederti, dimenticati di me e i bambini- gli urlai contro.
Sbiancò di colpo e fece ricadere le mani sui fianchi.
Iniziai a camminare senza più voltarmi, ma sentivo molto bene il suo sguardo su di me.
Sentivo il cuore sgretolarsi e diventare come sabbia fine spazzata dal vento.
Mi sentivo vuota e abbandonata.




Ehi! ciao a tutti ed ecco il secondo capitolo di qusti piccoli moemti di vita da genitori di Kendall ed Alexia.
Guai in paradiso, non picchiatemi vi prego ma la vita reale non è di certo tutta rosa e fiori (se lo fosse gli esami di maturità sarebbero banditi, però purtroppo fra un mese esatto avrò incominiciato gli scritti... mi sale l'ansia ma a voi giustamente non interessa un fico secco) allora, si ho detto che ci sono dei problemi fra la dolce coppia ma non cruciatevi sitemerò tutto!
un abbraccio un saluto ed un bacio
by unika :3

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 2 Parte 2 ***


Cap. 2 Parte 2
-Alexia mio fratello ha chiesto di dirti di rispondere al telefono- disse Kara intanto che porgeva ad Elisabeth un biscottino.
-non ho nulla da dirgli, abbiamo tre figli in comune e basta- mormorai tranquillamente intanto che accarezzavo la testolina di mio figlio.
-vuole parlarti a riguardo dei bambini- mi disse.
-e su cosa? Li può vedere quando vuole, non mi sognerei mai di togliere il loro padre ai miei figli-
-non lo so, ma ha detto che oggi verrà giù per parlarti- mi spiegò dispiaciuta.
-ok... ma non lo starò ad ascoltare per più di un ora- la avvisai.
Kara annuì sconsolata e si alzò per uscire dalla cucina.
Sono quattro mesi che mi rifiuto di parlare con Kendall. E da quattro mesi piango la notte soffrendo per quello che mi ha fatto.
Credevo che fra di noi andasse tutto bene, invece no.
Si è stufato di me e non me l'ha neanche detto sono io che l'ho dovuto scoprire.
I bambini ovviamente vogliono vedere il loro papà e io tramite Kara glie lo permetto.
D'altronde Kendall è di me che si è stufato non dei bambini, anche lui vuole vederli.
Passo la mia unica giornata libera dal lavoro con i bambini, a giocare con loro e ad aiutarli nel biglietto di Natale.
Credo che andrà a stare da Kara e Whitney in questi giorni, dato che l'ho cacciato di casa.
Quando suona il campanello sobbalzo sapendo già di chi si tratta.
-bambini andate a finire il biglietto nella vostra cameretta, così poi fate una sorpresa a papà-
-si!- esclamarono correndo nella loro cameretta.
Li aiutai a portare via il foglio con i pastelli e dopo aver chiuso la porta andai in salotto.
Il campanello suonò di nuovo e fui tentata di non aprire proprio.
Quando nel video citofono lo vidi li fermo impalato mi si fermò il cuore.
Non ha mai portato la barba anche se corta ed adesso ne ha un po'.
I capelli scompigliati e le occhiaie.
Accarezzai lo schermo e aprii il portone.
Lasciai la porta dell'appartamento socchiusa e andai in cucina a bere un bicchiere d'acqua.
Quando sentii la porta chiudersi mi irrigidii.
-Alexia- mi chiamò.
Quanto mi è mancata la sua voce.
Vorrei gettarmi fra le sue braccia ma la ferita che ho al cuore è ancora troppo profonda.
-sono qui. Di cos'è che vuoi parlarmi?- dissi raggiungendolo in salotto.
-ti sei tagliata i capelli? Stai molto bene- disse alludendo al fatto che ora mi arrivavano sino le spalle e non alla vita come quattro mesi fa.
-Kendall di cosa vuoi parlare?- insistetti cercando di rimanere distaccata.
-voglio parlare di noi...-
-non c'è alcun noi- gli feci notare interrompendolo.
-di noi e di quando eri venuta a farmi la sorpresa ma da cui è incominciato tutta questa pagliacciata- disse stringendo i pugni.
-la “pagliacciata” è alta, bionda e ha un bel fisico- lo schernii appoggiandomi con le mani sullo schienale del divano.
-se mi lasciassi spiegare e non arrivassi a conclusione infondate e false in questi quattro mesi saremmo stati ancora insieme e non faremmo questi stupidi passaggi tramite mia sorella coi bambini- alzò il tono di voce.
-non mi pare ci sia molto da spiegare, ti sei portata a letto quella ragazza senza avere la decenza di prima rompere con me- esclamai.
-Niall la scorsa settimana mi ha chiesto se passeremo il natale insieme, Elisabeth come mai perché vengo meno a trovarli ed Asia perché non vengo più a stare a casa con voi ma vado da mia sorella-
Veramente i bambini sentivano così tanto che qualcosa era cambiato?
Mai e poi mai mi sognerei di fargli tagliare i ponti con loro padre. Fra di noi non ha funzionato ma è un bravo papà e loro se lo meritano.
-non metterci di mezzo i bambini, hai fatto tutto da solo- esclamai sulla difensiva.
-mi sono cacciato da solo di casa? Non mi rispondevo alle mille chiamate e messaggi? Non mi hai voluto ascoltare!-
-e non voglio ascoltarti! Vattene da questa casa, questa sera Kara verrà a prendere i bambini e potrete stare insieme sino a quando tu non ripartirai domani sera- esclamai puntando il dito verso la porta da cui era entrato.
-non ti riconosco più Alexia- disse scuotendo il capo amareggiato.
-istinto di sopravvivenza, ho già sofferto abbastanza non ti pare?- gli chiesi dura in modo retorico.
-ora vattene non voglio più vederti- dissi stringendo i pugni e reprimendo le lacrime.
-lo sai vero che posso benissimo chiedere la custodia esclusiva dei gemelli- disse avvicinandosi alla porta.
Mi mancò il respiro quelle parole e assottigliai gli occhi.
-non osare separarmi da loro- esclamai rossa in volto.
Kendall non mi rispose neanche e se ne andò via.
È vero dopo che ho scoperto che mi aveva tradita avevo innalzato una corazza come auto difesa.
Ma anche lui era cambiato, voleva togliermi i mei figli.
-mamma!- gridò Niall uscendo dalla cameretta.
-dimmi amore- gli risposi chinando alla sua altezza con un sorriso.
Mi prese per la manica della maglia ed iniziò a tirarmi.
-Asia no bene mamma! No ta bene!- disse con voce acuta.
-cosa! Resta qui amore torno subito. Asia!- esclamai agitata.
Corsi nella cameretta dei bambini e vi trovai Asia raggomitolata su se stessa con le manine al cuore e il respiro troppo affannato per una bambina di solo due anni e mezzo.
Elisabeth la circondava con le braccia e le lacrime agli occhi.
Perché le mie figlie stavano male...
-Elisabeth tu e Niall mettetevi la giacchetta per favore- dissi appoggiando le due giacchette sul divano di corsa.
Tornai in camera da Asia e la presi in braccio.
-piccola mia- sussurrai intanto che la coprivo con una copertina.
Con la mano libera presi le chiavi della macchina e di casa.
-bambini venite!- esclamai chiamandoli.
Elisabeth e Niall mi raggiunsero mano nella mano.
Con il cuore in gola guidai verso l'ospedale continuando a lanciare occhiate terrorizzate alla mia  piccola Asia.
Un attacco d'asma me la stava facendo soffrire e io dentro di sto scoppiando.
Parcheggio davanti all'ospedale  e scendo in fretta stando attenta che Niall ed Elisabeth mi fossero vicini.
Con Asia in braccio mi avvicinai ad un infermiera che in breve me la portò via insieme ad un medico.
Mi dissero di aspettare in sala d'attesa e mi ci si sedetti con i bambini stretti a me.
Li abbracciavo cercando di non mettermi a piangere ma le lacrime iniziarono a rigarmi il viso come un fiume in piena.
-pecchè tu e papà avete itigato?- mi chiese Elisabeth con gli occhi lucidi.
-già, Asia ea tanto tritte- aggiunse Niall.
Rimasi in silenzio sconvolta.
Io e Kendall come degli idioti avevamo litigato urlandoci contro. E non avevamo minimamente pensato al fatto che i gemelli ci avrebbero sentito.
-mi dispiace tanto bambini, io e papà non volevamo farvi preoccupare- sussurrai baciandogli la fonte ad entrambi.
-fate pace- mi supplico Niall.
-si Niall io e papà faremo presto pace te lo prometto-
Tirai fuori il cellulare e feci scorrere la rubrica.
Dovevo chiamare Kendall per dirgli di Asia così potrà raggiungerci.
Squillo un paio di volte ma non mi risponde.
Sento le lacrime minacciare di uscire di nuovo dopo poco che avevo smesso di piangere e cercai di cacciarle via.
Rifeci la telefonata e dopo un po' finalmente mi rispose.
-Alexia, perché hai chiamato?- chiese molto sorpreso.
-Kendall devi subito venire in ospedale - balbettai.
-Alexia perché sei in ospedale?- mi chiese allarmato.
Feci un respiro profondo ed accarezzai la testa di Elisabeth.
-Asia...-
-cosa centra Asia?- si allargò ancora di più.
-ha avuto un attacco d'asma e l'ho portata qui in ospedale- dissi tutto d'un colpo.
Dall'altro capo del telefono ci fu totale silenzio.
Deglutii lentamente come se dovessi mandare giù un boccone troppo grande.
-arrivo subito. A che piano siete?- disse infine.
-al primo nel corridoio subito davanti all'ascensore- gli spiegai sollevata.
-ok- disse.
Chiuse subito la telefonata, mentre io rimasi con il cellulare in mano a guardare una foto di noi  cinque quest'estate.
Eravamo tornati in Australia dai  genitori di Kendall per due settimane. I bambini erano felicissimi e adorano stare in spiaggia. Hanno costruito un sacco di castelli di sabbia insieme al nonno Alexander.
Eravamo felici e uniti.
All'improvviso sentii Niall ed Elisabeth sciogliere dal nostro abbraccio e correre via.
-bambini dove andate!- esclamai preoccupata alzandomi in piedi di scatto.
Proprio in quel momento vidi Kendall a meta corridoio venirci incontro.
-papà!- gridarono saltandogli imbraccio.
-ehi, Elisabeth, Niall ciao- li salutò lui con un abbraccio.
-mamma pange!- esclamò in quel momento Niall strattonandogli la maglia.
Kendall alzò il viso e lo incontrò con il mio appannato.
-mamma tritte!- aggiunse poi Elisabeth.
Sia io che Kendall facemmo dei passi a tempo sino a quando non mi gettai fra le sue braccia.
Mi strinse a se e io mi rifugiai nel duo caldo abbraccio respirando il suo profumo.
-sta bene, è forte- mi rassicurò accarezzandomi i capelli.
-di certo non ha preso da me. È tutta colpa mia Kendall- mormorai un po' balbettante.
-ma cosa dici!- mi rimproverò.
-si, ci ha senti litigare e... lei è la più emotiva se oggi non ti avessi attaccato in quel modo non avremmo litigato e lei starebbe bene-
-Alexia, non dirlo neanche per scherzo. Sei una madre meravigliosa. Purtroppo capita di litigare ma è sempre in due che lo si fa e io di certo non ho provato a calmarti- cercò di tranquillizzarmi accarezzandomi la schiena.
-mi manchi Kendall, non riesco più a stare senza di te- ammisi infine.
Sentii la sua presa farsi più salda e io feci altrettanto.
-non mi interessa di quella bionda, io non riesco a stare senza di te. Amo te i bambini la nostra fare glia, amo il noi che abbiamo creato-
-Alexia... io non ti ho mai tradito lo giuro-
Feci per aprire bocca ma me lo impedì ed infine annuii.
-quella ragazza si chiama Isabel ed è una mia compagna dell'università. La sera prima il suo ragazzo l'ha lasciata e lei si è messa a bere arrabbiata e in lacrime. Abita lontano e non me la sentivo di farla guidare ubriaca, così l'ho ospitata nell'appartamento. Lei sul divano ed io sul letto, te lo giuro-
Ascoltai tutto e mi vergognai tremendamente di esser saltata alla conclusione del tradimento.
-scusa Kendall, avrei dovuto ascoltarti e no. accusarti-mormorai dispiaciuta.
-si, ma io avrei dovuto insistere di più. Ognuno ha un po' di responsabilità. Ma ora ti prego, posso tornare a casa con te e i bambini?- chiese con un sorriso.
-si- risposi dandogli un bacio.
Mamma mia quanto mi erano mancate le sua labbra!
Sentii qualcosa tirarmi per i pantaloni e quando io e Kendall abbassano lo sguardo vi trovammo Niall ed Elisabeth sorridenti.
-fatto pace?- chiese Niall.
Io e Kendall ci guardammo negli occhi e sorridemmo.
-si-rispondemmo all'unisono.
Io e Kendall ci sedemmo su due sedia prendendo imbraccio io Elisabeth, lui Niall.
Stavamo mano nella mano e cercavamo di distrarre i bambini anche se forse lo stavamo facendo più per noi. Avevamo bisogno di avere la testa occupata e fingere che eravamo noi a rassicurare i gemelli quando in realtà l facevano loro ci aiutava.
Quando uscì l'infermiera a cui avevo lasciato Asia, feci scendere Elisabeth e mi alzai in piedi andandole incontro.
-come sta mia figlia?- chiesi con le mani al cuore.
-sta bene- disse con un sorriso.
-grazie al cielo- mormorai portandomi le mani alla bocca.
Sentii due mani appoggiarsi sulle spalle e riconobbi subito il profumo di Kendall.
-possiamo vederla- chiese lui dando voce al mio desiderio.
-lei sarebbe il padre?- chiese l'infermiera.
-si-
-bene, allora si potete vederla adesso sta riposando. Dato che è molto piccola la terremo qui anche per la notte e domani vi diremo per dimetterla- ci informò indi andò i la stanza in cui stava Asia.
-Elisabeth, Niall venite- li chiamai porgendogli una mano ciascuno.
I gemelli arrivarono subito e si aggrappato alle mie mani.
Quando vidi la mia piccola Asia sul letto d'ospedale con il tubetto per respirare mi si strinse il cuore.
Mi sedetti su una sedia al suo fianco e le baciai la fronte.
Kendall fece sedere Niall ed Elisabeth in fondo al letto e si inocchio vicino a me.
-piccolina mia apri gli occhietti- sussurra accarezzandole u a guancia.
Dopo poco la vidi aprire gli occhi un po' a fatica e guardarsi intorno disorienta.
-ben svegliata principessa- la salutò Kendall con un sorriso.
-no litigate più- mormorò.
Mi si appannarono gli occhi e ci passai sopra le maniche della maglia per asciugarli.
-non lo faremo più piccola, te lo prometto- le sorrisi.
-hanno fatto pace- disse Niall contento avvicinandosi alla sorella.
Gli occhietti di Asia si illuminarono e il cuore si colmò di gioia.
La mia piccola stava bene e fra me e Kendall si era tutto sistemato.
Io e Kendall stavamo mano nella mano e continuavamo a guardare nostra figlia adorante.
Non potrò mai dimenticare la paura provata quando ho visto Asia star male e mai lo dimenticherò. Spero solo di non doverlo rivivere mi si spezzerebbe il cuore veder star male uno dei miei figli.



Ehi! ciao a tutti ed ecco la seconda parte del secondo capitolo.
Spero che ora non mi vogliate più picchiare e che vi abbia fatto piacere questo capitolo
oggi dedica lampo dato che devo continuae a studiare per una verifica molto importante.
un abbraccio, un saluto ed un bacio 
by unika :3

 

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Capitolo 5
*** capitolo 3 ***


Cap. 3
2 anni dopo
Queen corre avanti ed indietro per la stanza agitata come non mai. Solo che il matrimonio è il mio mica il suo.
Continua a spostare il mio abito da un posto all'altro e ho paura che me lo strappi.
I bambini sono un vulcano attivo che continuano a saltarmi addosso ed è per questo che nonostante manchi meno fi un ora siamo tutti e quattro ancora da vestire.
Mi squilla il telefono e sorrido nel vedere il numero di Kendall.
-ehi- dissi allegra.
-amore hai mica cambiato idea? Kata mi ha detto che non sei ancora pronta- chiese divertito.
-in effetti mi hai scoperto- dissi ingenuamente e fingendomi presa in fallo.
-Alexia...- sembra preoccupato e solo adesso capii che lui stava fingendo di scherzare. In realtà lui era serio.
-Kendall! Non sei serio vero? Stavo scherzando!- esclamai tutto d'un colpo.
Lo sentii buttare fuori l'aria e ci scommetto qualsiasi cosa che è tutta colpa di Kara.
Sicuramente voleva fargli venire un colpo e ci riuscita.
-Kara mi ha detto che dentro la tua stanza sembravi molto agita e straparlavi...- si scusò subito.
-no, quella è Queen. Continua ad andare avanti ed indietro per la stanza facendomi venire il nervoso. Mi devo ancora mettere il vestito solo perché i bambini continuano a correre avanti ed indietro-
-passameli, così li distraggo un po' e tu puoi finire di prepararti- propose.
-mio salvatore! Adesso ti chiamo Asia ed Elisabeth, Niall è. Appena stato placato da mia zia per il completino- dissi ridendo.
-Asia! Elisabeth! Venite che c'è papà al telefono- le chiamai con un sorriso.
-papà!- esclamarono arrivando in un secondo.
Passai il telefono ad Elisabeth che se lo portò dubito all'orecchio per sentire il suo papà.
-Queen potresti aiutarmi con il vestito?- le chiesi aprendo la cerniera della custodia.
-finalmente mi dai qualcosa da fare!- esclamò come non avesse fatto nulla tutto il tempo.
-hai tre nipoti che fino a poco fa mi saltavano  addosso agitati, manco gli avessi dato da bere caffè- le feci notare intanto che mi tenevo il corpetto stretto al petto.
Queen fece un sospiro e mi tirò su la cerniera dell'abito.
Un corpetto in parte ricoperto di strass mi fasciava il petto. Un'ampia gonna liscia con finti fiori qua e la.
I capelli in un morbido raccolto decorati da piccoli cristalli.
L'abito l'avevo scelto insieme alle bambine, lo stesa giorno che comprammo i loro vestiti da damigelle.
-no è un segreto- disse Elisabeth divertita.
Mi avvicinai  incuriosita e le chiesi di passarmi il telefono silenziosamente.
Avvicinai lo schermo all'orecchio e sentii Kendall dire.
-ma papà è molto curioso. Non mi divi neanche se è uno di quei vestiti che piacciono tanto a te ed Elisabeth da principessa oppure un altro-
Furbacchione! Stava cercando di capire com'era il mio abito.
-tesoro lo vedrai fra poco- dissi tra le risate.
-Alexia! Un suggerimento piccolo piccolo- chiese colpevole.
-no- risi.
-dai, è mezz'ora  che sono qui e sapere che devo ancora aspettare per vederti mi fa impazzire- disse supplicante.
-fra poco arrivo e allora saranno guai- dissi piano.
-guai?- mi fece eco ridendo.
-si, una volta detto si non mi scapperai più. Allora saranno guai perché dovrà vedertela non solo con me, ma anche  tutti i nostri amici e parenti se ti tirerai indietro- lo avvertii divertita.
Kara ieri sera mi aveva detto “se Kendall proverò a scappare lo riacciufferò io” io ero scoppiata a ridere, lei invece era rimasta seria. E fu così che scoprii che ne aveva veramente l'intenzione.
-ma se ti ho dovuto chiedere due volte di sposarmi dato che la prima volta eri rimasta in silenzio per due giorni- mi fece notare.
Se legata al dito, ma io cosa ci potevo fare non me lo aspettavo!
-mi avevi colto alla sprovvista- ripetei per la millesima volta ogni volta che me lo ricordava.
Sentii la sua risata dall'altro capo del telefono e sorrisi anche io.
-me hai fatto due volte. La prima volta quando ti avevo chiesto per il nostro primo appuntamento e poi un anno fa con la proposta-
-guarda che non ti sposi se continui a prendermi in giro- lo avvisai.
-tranquilla smetto subito-
Qualcuno mi strappò il cellulare di mano e quando mi girai vidi Kara tutta rossa  in volto.
-ehi! Stavo parlando con Kendall- mi lamentai cercando di riprendermi il cellulare.
-fratellino porta sfortuna parlare con la sposa!- disse lei portandosi il telefono all'orecchio.
-non mi interessa! Adesso sta buono che arriviamo- gli disse un po' più morbida.
Niall si avvicinò a lei e tirò il bordo del vestito.
-papà!- gridò.
-si te lo passo piccolo- si sciolse Kara.
È inutile con i bambini non riesce ad essere severa neanche per un secondo. Loro la chiamano o si avvicinano che lei diventa come un morbido orsacchiotto di peluche.
-ciao papà- disse Niall tutto contento.
È bellissimo il legame che si è creato fra di loro, mi commuove ogni volta che li vedo insieme.
-il vestito di mamma è...-
Oh no! Non può essersi appellato alla complicità padre figlio per scoprirlo.
Queen prontamente mise davanti agli occhi di Niall una caramella e lui subito ne fu attirato e fece per prenderla.
Queen però la tirò indietro e fece una faccia buffissima.
-piccolo se non dirai a papà com'è il vestito di mamma la caramella è tua- disse piano.
Niall riavvicinò il telefono all'orecchio e sembrava indeciso.
-non lo so. Ciao papà!- disse restituendo subito il telefono a Kara che chiuse la chiamata.
Queen gli diede la caramella e io scoppiai a ridere.
Il mio bambino aveva preferito una caramella al padre, me lo sarei ricordata per sempre.
---
Mio padre Thomas mi porse la mano per aiutarmi a scendere dalla macchina e con sorriso glie la presi.
-mai avrei pensato che un giorno avrei accompagnato mia figlia all'altare- disse commosso.
-mai avrei pensato di sposarmi così presto- ammisi.
-ripensamenti?- mi chiese intanto che mi aiutava a sistemare l'abito.
Scossi il capo intanto iniziavo a salire le scale esterne della chiesa.
-non potrei mai- sorrisi radiosa.
-e allora andiamo, la dentro c'è un ragazzo agitato che vuole metterti un anello al dito-
Mi porse il braccio e mi ci appoggiai con il braccio sinistro sollevando con il destro la gonna.
-sbrigati Alexia, oh Edgar tirerà un pugno a Kendall- mi incitò Queen.
La vidi entrare velocemente in chiese e subito dopo uscire con la marcia nuziale che incominciava.
Come nelle prove Kara prese per mano Asia ed entrò per prima, seguita da Queen che teneva per mano Elisabeth mentre il piccolo Niall con il cuscinetto delle fedi stava davanti a me.
Il mio sguardo fu subito catturato in quello di Kendall a bocca aperta.
Il mio cuore prese a battere all'impazzata e avevo voglia di correre verso di lui.
Solo la presa di mio padre Thomas mi impedì di rovinare la passeggiata verso all'altare con una corsa di velocità.
Quando porse le miei mani in quelle di Kendall gli sorrisi al settimo cielo e tornai a guardare quello che a breve sarebbe stato mio marito.
Non so dirvi una sola parola di tutta la cerimonia se non i nostri “si lo voglio” e che a metà cerimonia Elisabeth si è gettata in una corsa pazza verso di me scongiurandomi di prenderla in braccio e così feci.
-posso mettere l'anello alla mamma?- gli chiese Kendall con sorriso al momento dello scambio delle fedi dato che lei si stringeva le mie mani al petto.
-vi dichiaro marito e moglie, puoi baciare la sposa- mi riscossi in quel momento e sorrisi radiosamente.
Mio marito, Kendall è mio marito e ora io sono la signora Reyes.
Feci scendere Elisabeth e cinsi il collo di mio marito  per baciarlo.
Prendendomi alla sprovvista Kendall  mi baciò avvolgendomi la vita con le braccia e facendomi fare un casquè.
-signora Reyes- mormorò a contatto con le mie labbra.
-si- dissi sorridendo intanto che stavo tornando ritta con la schiena.
-niente, volevo solo assaporare queste parole e devo dire che le adoro- sussurrò stringendomi la mano ed attirandomi nella navata centrale della chiesa applauditi da tutti gli invitati.





Ehi! ciao a tutti ed eccomi con il capitolo numer 3!
qui vi ho fattto vedere come Kendall e Alexia sono diventati marito e moglie con i loro amici e parenti che li sotenevano.
Però vi devo dire una cosa. come ben sapete la prossima settimana finirà la scuola, finirà anche per me se non fosse che però subito il giorno dopo io incomincerò il percorso pre esame di stato. Non per fare un dispettto a voi però ho deciso che sino a quandò non avrò finito sia gli esami scritti, prima seconda e terza prova, e anche l'orale sospenderò la pubblicazione.
Perciò ci rivedremo per metà luglio. vi prometto però che il giorno stesso che avrò dato l'orale anche se sarà in settimana, nonostante io aggiorni sempre e solo il saboto e la domenica (quando sono in orario), pubblicherò il quarto capitolo tanto per farvi sapere che sono sopravissauta e rincomincerò a pubblicare sino alla fine dei capitoli.
un abbraccio, un saluto ed un bacio
by unika:3



 
A presto!!!
Non scordatevi di me nel frattempo per favore! ;)

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Capitolo 6
*** Capitolo 4 ***


fiftys92 Ti ringrazio molto per avermi fatto notare che per sbaglio avevo postato una seconda volta il capitolo 3 in realtà, ma ora ho sistemato tutto buona lettura a tutti!!!


Cap. 4

2 anni dopo

-mamma cos'è questo?- mi chiese Niall intanto che stavo sistemando la spesa appena fatta in frigo.
-cosa amore?- gli chiesi voltandomi verso di lui.
Quando mi vidi Niall con in mano il mio test di gravidanza che avevo appena comprato sbiancai.
-niente, è una cosa che mi ha chiesto di comprare... la zia Kara- dissi togliendoglielo dalle mani e rimettendolo in borsa.
-tieni, prima di tornare a casa sono passata dal panettiere e ho preso tre pezzi di focaccia uno per te e gli altri due per le tue sorelle-
Tirai fuori la focaccia dal sacchetto e glie porsi.
-grazie- disse addentandone un pezzo ed avvicinandosi per darmi un bacio sulla guancia.
Lo segui con lo sguardo fino a quando non uscì dalla cucina.
Tirai un sospiro di sollievo e mi sedetti su una sedia tenendomi la testa  fra le mani.
A dispetto di come si sono svolte le vicende sei anni fa io e Kendall stiamo cercando di avere un bambino.
È da un paio di mesi che ci proviamo e adesso sono in ansia.
Ho un ritardo di cinque giorni e ho paura di illudermi come il mese precedente.
Questa volta ho voluto togliermi il dente subito.
Kendall non sa del test sa solo di ogni delusione e non voglio creare una speranza inutilmente anche a lui.
Dopo aver sistemato tutto e aver controllato cosa stesse facendo Niall nella sua cameretta mi decisi a fare il test.
Mi chiusi a chiave in bagno e feci il test.
Agitata appoggiai la stecchetta vicino al lavandino ed iniziai a camminare avanti ed indietro.
-Alexia!-
Mi bloccai sorpresa e iniziai a torcermi le mani.
Era rientrato a casa prima del previsto e il test ancora non mi dava il risultato.
-Alexia!- mi chiamò di nuovo, questa volta preoccupato bussando alla porta del bagno.
-Alexia! A apri la porta!-
Feci scattare la porta e Kendall la aprì di colpo.
Mi guardò preoccupato e mi abbracciò stringendomi a se.
-perché non mi aprivi?- chiese preoccupato.
Feci per rispondere ma lo sentii allungarsi con un braccio dietro di me.
-hai fatto il test- mormorò con un sorriso sulle labbra.
-si, ma ancora non so il risultato- mormorai piano.
Kendall me lo porse e con mani tremanti lo presi.
-è positivo- sussurrai piano.
-è positivo! Sono incinta Kendall- esclamai fa le lacrime gettandomi fra le braccia di Kendall che sorrideva come un bambino il giorno di natale.
-avremo un altro bambino. Oh mio Dio! Amore sono felicissimo- disse Kendall sollevandomi su e girando su di se.
-dovremo dirlo ai bambini- gli feci notare.
-i primi mesi sono i più delicati, forse è meglio aspettare a dirglielo- disse lui baciandomi.
 
3 mesi dopo
 
Kendall era dovuto rimanere a casa perché i Elisabeth e Niall avevano la febbre così sono dovuta andare da solo a fare l'ecografia.
Essendo al quarto mese la pancia si fa notare, i gemelli non ne capiscono il perché e fanno qualche domanda. Ed essendo già al quarto mese oggi ho scoperto il sesso del bambino.
Intanto entro in casa proprio in quel momento vedo Kendall uscire dalla camera dei bambini.
-ehi amore, come sta il bimbo?- chiese piano invitandomi a sedermi vicino a lui sul divano.
-tutto bene- lo rassicurai.
Poi gli presi una mano e l'appoggiai sul mio ventre.
-amore, sei anni fa ti eri impegnato talmente tanto che ero rimasta incinta di tre gemelli. Sappi che nessuno crederà che a letto mi lasci insoddisfatta se io rimango incinta di un solo bambino- dissi cercando di trattenere una risata.
Kendall mi guardò completamente confuso.
-cosa?- chiese posizionandosi meglio al mio fianco.
-sono un maschio e una femmina - dissi sorridendo.
-sono due gemelli- si sorprese scoppiando a ridere capendo il perché della mia frase precedente, e io risi con lui.
-mamma!-
Alzai la testa sorpresa e vidi Asia correre verso me e Kendall con un sorriso a scacchi. Così lo chiamavamo dato che le mancavano due dentini.
La presi e l'appoggia sulle mie gambe stampandole un bacio sulla guancia.
-ehi! Cos'hai fatto di bello oggi- le chiesi scostandole un boccolo castano.
-ho fatto un disegno con papà- disse accoccolandosi addosso a me.
-che brava-
-mamma-
-dimmi amore- l'esortai accarezzandole i capelli.
-perché la tua pancia si gonfia?- dissi toccandomela con un dito incuriosita.
Rimasi sorpresa dalla sua domanda e mi voltai verso Kendall che come me era un po' preso contropiede.
-la mamma... ha due bimbi nella pancia- disse allora Kendall cercando di darle la notizia in modo da farglielo capire bene.
-perché?- chiese confusa alzando la mia maglietta per vedere la pancia.
-non li vedo- sussurrò piano.
-non li vedi perché sono dentro, proprio come tu, Elisabeth e Niall prima di nascere- le spiegai accarezzandole una guancia.
-prima di nascere eravate piccoli piccoli, ma poi siete cresciuti e dopo un po' nati- aggiunse Kendall.
Non mi sembrava ce la stessimo cavando male, ma è anche vero che adesso lo stiamo spiegano solo ad Asia e non a tutti e tre i gemelli a tempo.
-ma come mai hai due bambini nella pancia? Non ci vuoi più bene?- chiese con gli occhi lucidi.
Mi si spezzò il cuore sentire quelle parole da mia figlia, così l'abbracciai  dandole un bacio sulla fronte.
-no piccola, ti prego non pensare che solo perché io e papà volevamo due bambini ne vorremmo meno bene a te e i tuoi fratelli- dissi con gli occhi appannati.
-Asia io e la mamma vi vogliamo molto bene, tantissimo! Vi amiamo tantissimo, però abbiamo talmente tanto amore da dare che volevamo poterne dare un po' ad altri due bimbi. Ma non vi vorremo mai meno bene, anzi ve ne vorremmo ancor di più- disse Kendall cingendo in unico abbraccio me ed Asia.
-davvero?- chiese lei alzando il visino e scrutando me e Kendall con i suoi occhioni grigi.
-si. E sai una cosa? Io e papà vorremmo tanto che tu e, Niall ed Elisabeth ci aiutaste con i nomi da scegliere. E quando il fratellino e la sorellina saranno nati ci aiutaste anche con il prenderci cura di loro- dissi con un sorriso.
-si perché voi siete grandi mentre loro quando nasceranno saranno piccolini e avremo bisogno del vostro aiuto- mi imitò Kendall.
Asia annuì sorridente e mi diede un bacio sulla guancia.
-sarò una sorella maggiore?- chiese.
-si- rispose Kendall sorridendo.
-e potrò giocare con loro?-
-certo che potrai giocare con loro- la rassicurai.
-allora voglio bene a fratellino e sorellina!- esclamò con un ampio sorriso.
Sia io che Kendall sorridemmo soddisfatti e probabilmente avevamo anche lo stesso pensiero “speriamo che anche Elisabeth e Niall siano contenti dei gemelli in arrivo”.









Finalmente ho pubblicato questo capitolo e ciò significa che ho finito la maturità!
Credetemi se vi dico che sono super esaltata in questo momento, solo ieri ero talmente isterica che bisticciavo con la pentola a pressione perchè non si voleva chiudere e mia madre molto carina se la rideva...
Ma tanto non vi interessa lo so lo so, è che sono proprio estasiata, ora finalmente potrò dedicarmi alla patente SIIIIII!!!!!!!! (voi sicuramente leggendo queste parole mi starete prendendo per pazza, ma immaginatemi con un sorriso da orecchio ad orecchio e gli occhi scintillanti.... insomma super esaltata per la fine della maturità, chi ci è già passato capirà sicuramente)
momento sclero terminato
Spero vi sia piaciuto molto il capitolo, che non mi abbiate data per dispersa perchè invece eccomi di nuovo qui!
un abbraccio, un saluto ed un bacio 
by unika :3


 
 
 

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Capitolo 7
*** capitolo 5 ***


Cap. 5

Asia

10 anni dopo

Dylan si guarda bene in giro e solo dopo aver appurato che sono sola in casa mi circonda con le braccia in un abbraccio e mi bacia.
-malfidato- dissi fingendomi indispettita intanto che mi sciolgievo dall’abbraccio per andare in cucina.
Mamma e papà sono andati a trovare zia Kara, zia Whitney e mia cugina Eleanor con i gemelli Rose ed Andrew.
Elisabeth è con la zia Queen a fare shopping per la festa di compleanno di una nostra compagna di classe, mentre Niall è agli allenamenti di baseball.
Ma Dylan malfidato che è ha voluto controllare.
-scusa Asia, è che l'ultima volta alla fine abbiamo rischiato di farci scoprire da Elisabeth-  disse seguendomi e prendendomi una mano.
-lo so ed è per questo che ti ho fatto vedere tutte le stanze durante la videochiamata di mezz'ora fa- gli feci notare.
-lo sai che se Niall lo venisse a sapere mi ucciderebbe- disse lui dispiaciuto.
-uccidere no, ma dovresti sfruttare le tue doti di corridore per scappare dalla sua mazza da baseball- sorrisi.
Dylan si passò una mano nei suoi capelli castani e fece un sorriso da finto preoccupato.
-in effetti...-
-dai andiamo su in mansarda che ho già il film pronto- lo incitai prendendolo per mano e trascinandomelo su per le scale.
Due anni fa ci siamo trasferiti in una villetta di periferia dato che io, Elisabeth e Niall non ce la facevamo più a stare nella stessa stanza con anche Rose ed Andrew.
L'appartamento dove abbiamo sempre vissuto da quando siamo nati era veramente un buco se contiamo che all'inizio ci viveva mio padre da solo durante il liceo e poi ci si è trasferita mamma da quando aveva scoperto di essere incinta la prima volta. Da una persona sola a ben sette era veramente troppo.
Così ora io ed Elisabeth abbiamo la mansarda, Niall una stanza tutta per se vicino a quella dei gemelli e dei nostri genitori.
-che film è?- mi chiese Dylan intanto che mi stavo accoccolando vicino a lui.
-non mi ricordo il titolo, ma il trailer mi ha ispirato molto. In pratica parla di una ragazza che tramite degli specchi magici finisce in tanti mondi paralleli e deve riuscire a sigillare i portali per impedire al cattivo di turno di combinare una catastrofe-* dissi brevemente.
-sembra interessante- concordò lui.
Per i primi venti minuti eravamo concentrati sul film ma poi ci siamo distratti tra baci e carezze, e quando la porta della stanza si spalancò e un “che cazzo stai facendo con mia sorella!” riecheggiò nella stanza, ci rendemmo conto del tempo trascorso.
Io e Dylan avevamo passato tutto il pomeriggio a pomiciare coricati sul mio letto e senza essercene accorti che era rientrato Niall dagli allenamenti.
Non è così che avevamo pianificato le cose. Io e lui avremmo dovuto avere il tempo di vedere il film e stare un po' insieme, poi scendere giu in salotto a fingere di chiacchierare un po' in attesa che tornasse Niall così loro sarebbero potuti uscire a farsi un giro.
Io e Dylan ci staccammo di colpo e con gli occhi sgranati fissammo mio fratello cruciare entrambi con lo sguardo.
-ripeto. Che cazzo stai facendo con mia sorella?- scandì di nuovo le parole.
-Niall vedi di calmarti- presi coraggio alzandomi in piedi.
-stai zitta Asia che con te ci parlo più tardi- disse a denti stretti.
-ma con tutte le ragazze a questo mondo proprio una delle mie sorelle?! Sul serio e quella di cui mi parlavi qualche mese fa che fine ha fatto? Mi avevi detto che volevi provarci ma che non sapevi come fare- esclamò adirato.
-ero io Niall- dissi piano.
-ma vuoi stare zit... cosa!? Tu mi stavi chiedendo come fare a provarci con mia sorella? E io che ti ho aiutato consigliandoti e facendoti proprio degli esempi con lei- esclamò incredulo.
-Niall, senti mi dispiace d'avvero. All'inizio credevo fosse solo una cottarella così, quel tipo di sentimento che credi sia qualcosa in più ma che in realtà non lo è. Però poi invece mi sono accorto che il sentimento che credevo di provare per Asia era veramente quello che credevo. Ci tengo a lei non la farei mai soffrire e non perché sei il mio migliore amico ma perché tengo tantissimo a lei- spiegò Dylan nella speranza che quello zuccone geloso di mio fratello capisse.
-ma che cavolo! Avresti potuto anche dirmelo che era mia sorella!- si lamentò lui.
-ti saresti arrabbiato e mi avresti detto di non azzardarmi a provarci con lei- gli fece notare Dylan.
-è vero ma perlomeno ora non mi sentirei preso in giro! Cavolo ti sei fatto mia sorella permettimi di essere arrabbiato!- esclamò Niall.
-ehi! Non siamo ancora andati a letto insieme, Niall  calmati un po' e non saltare a conclusioni affrettate- mi intromisi sentendomi offesa dalla poca fiducia che mio fratello aveva appena dimostrato di avere nei miei confronti.
Io non vado a leto proprio con nessuno se, e dico se non sento di esserne pronta e per adesso sono fiera della mia verginità!
-Dylan potresti andartene prima che ti tiri un pugno in pieno volto, ora vorrei parlare con mia sorella- disse Niall allontanandosi dalla porta ed indicandola con un cenno del capo.
-certo- acconsentì Dylan alzando appena le mani come in segno di resa.
Mi diede un rapido bacio sulla guancia e sotto lo sguardo arrabbiato di mio fratello se ne andò chiudendosi la porta alle spalle.
Presi velocemente il mio inalatore e mi sedetti sul letto.
-senti Niall mi dispiace, dovevamo dirtelo ma temevamo proprio questa tua reazione- volli spiegargli subito.
-ma perché il mio migliore amico?- mi chiese sconsolato.
-cosa credi che all'inizio io non fossi restia? Pure io se tu ti mettessi con la mia migliore amica probabilmente mi arrabbierei...- feci una breve pausa guardandomi le mani poi tornai a fissare gli occhi azzurri di mio fratello.
-all'inizio lo ignoravo, sapevo che se avessi accettato di stare con lui tu saresti finito un po' in una situazione scomoda. Però dopo due settimane io per prima non riuscivo a continuare a dirgli di no. Forse tu non lo sai ma sono anni che mi piace Dylan e vedere che lui era interessato a me mi sembrava un sogno. Un po' come mamma con papà-
-ma mamma e papà erano già amici loro due- disse lui.
-la mamma prima era amica della zia Kara poi è diventata anche amica di Papà e poi si sono messi insieme e all'inizio lui era il fratello dell'amica di mamma- gli feci notare a mia volta.
Niall alzò gli occhi al cielo ed annuì.
-lo sai però che sei la mia sorellina e che voglio proteggerti. Se tu stai con Dylan e voi mai vi lascereste io non saprei come comportarmi- disse sedendosi vicino a me.
-se sarò io a lasciarlo non farai proprio nulla, se sarà lui a lasciarmi e io soffrirò tanto gli tiri un pugno e la finiamo li e se sarà una scelta di entrambi niente amici come prima- gli dissi tranquillamente.
Niall abbozzò una risata e mi abbracciò.
-ah beh! Ora so come comportarmi-
-dai andiamo giù che credo siano arrivati mamma e papà coi gemelli- l'esortai sciogliendomi dall'abbraccio.
Niall con un sorriso mi seguì sino la sala e scoppiammo a ridere nel vedere Dylan imprigionato da Rose ed Andrew.
-Rose, Andrew lasciate stare il povero Dylan!- li rimproverò nostra madre raggiungendoci.
-ciao Asia ciao Niall- venne a salutarci con un bacio sulla fronte.
-ciao mamma- ricambiai.
Rose e Andrew si staccarono da Dylan ma solo per assalire me.
-o mio Dio- mormorai con voce strozzata a causa dell'impatto e del loro abbraccio stritolatorio.
-Dylan- disse Niall avvicinandosi a lui e poggiandogli una mano sulla spalla.
-tu falla soffrire e ti darò il pugno che non ti ho dato oggi- gli intimò.
Dylan annuì un po' preoccupato ma poi mi sorrise.
-chi non dovrebbe far soffrire Dylan?- chiese mia madre incuriosita intanto che mi staccava Rose da dosso.
-me- dissi piano arrossendo.
Mia madre mi guardò stupita poi fece un ampio sorriso.
-bene, ho vinto una scommessa con tuo padre. Io sostenevo che prima o poi tu e Dylan vi sareste messi insieme. Kendall invece sosteneva che non era vero-
Se ne andò in cucina con i gemelli lasciandomi a bocca aperta.
-perché quella faccia Asia?- mi chiese Dylan preoccupato.
-i miei genitori hanno scommesso su di noi- dissi andandogli incontro.
Sia Niall che Dylan dopo un po' si misero a ridere e io con loro.
Era una cosa completamente assurda.



*trama del tutto inventata sul momento.






Ehi! ciao a tutti ed eccomi con anche questo capitolo. Ho pubblicato per la seconda volta nella settimana perchè voglio mantenere il fine settimana come giorni in cui pubblicherò.
Ma ora vi faccio una domandina. Vi ha sorpeso e fatto piacere leggere per la prima volta dal punto di vista di una delle figlie di Alexia?
Spero proprio di si dato che Asia è la mia preferita :)
un saluto, un abbraccio ed un bacio
by unika :3

 

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Capitolo 8
*** capitolo 6 ***


Cap. 7
 
8 anni dopo

Alexia

Oggi è il diciottesimo compleanno di Rose ed Andrew.
Mi sembra ieri che sono nati e oggi fanno già diciotto anni.
E sono passati ben ventiquattro anni da quando sono nati Asia, Elisabeth e Nial... inizio a sentirmi vecchia nel vederli già così grandi eppure ho quarantadue anni.
Asia è un po' strana ultimamente e la cosa mi preoccupa.
Ha avuto un po' di alti e bassi con Dylan in questi otto anni ma ogni volta sono tornati insieme.
Non ripetono mai gli stessi errori ma ne fanno di nuovi, però vedo quanto si amano perciò mi astengo dal commentare.
Kendall al contrario alterna lodi ad insulti per lui e io cerco di farlo calmare, tutto inutile.
Fra pochi mesi Elisabeth si sposa con Roberto, un ragazzo italiano venuto qui in America per l'università ma poi ha deciso di rimanere chiedendo la cittadinanza.
Niall beh... lui sta ancora aspettando  di poter tirare il famoso pugno al suo migliore amico dato che non ne ha ancora avuta l'occasione, e dei miei figli è l'unico che non ha ancora una ragazza.
Ne ha avute ma gli hanno spezzato il cuore ed il mio istinto materno diceva che dovevo stargli a fianco senza stressarlo, il risultato? Andava a rifugiarsi con suo padre e mio padre Thomas a sbollire la rabbia al campo da baseball.
Campo da baseball 1 mamma 0.
Rose è alla sua prima relazione seria con un ragazzo che ha conosciuto quando eravamo in vacanza dai genitori di Kendall l'estate scorsa in Australia.
Ed Andrew è il donnaiolo di casa purtroppo. Io e Kendall abbiamo cercato di insegnargli a trattare bene le ragazze, a non giocarci ma a quanto pare passa troppo tempo con Jace, il figlio di Queen ed Edgar.
Edgar senza fare troppi complimenti quando suo figlio Jace aveva 14 anni gli ha spiegato come stanno le cose nel mondo del sesso e ha avuto la bella idea di spiegarlo anche ai miei figli che a quei tempi ne avevano ancora 12.
Non mi ero mai arrabbiata così tanto neanche quando Niall per una delusione d'amore a cui teneva molto si era messo a rompere tutti i piatti di casa.
Queen mi aveva detto fagli quello che vuoi basta che poi sia ancora in grado di camminare e fare il suo dovere a letto.
E sono stata ben attenta, gli ho urlato contro che non doveva permettersi e molto altro di cui non vado fiera, gli ho lanciato un cuscino in pieno volto e poi... poi Kendall mi ha fermata dato che i vicini si stavano lamentando.
Concorderete con me che se vostro figlio arriva a tavola durante la cena e vi dice “sai mamma lo zio Edgar ha spiegato a me, Jace e Rose cosa vuol dire scopare, cos'è il sesso ecc.ecc.” io e Kendall l'abbiamo guardato stralunati. Rose annuiva convinta, mentre Niall, Elisabeth ed Asia se la ridevano come matti.
-mamma sono arrivati nonno Thomas  e Alexander con  nonna Julia- disse Rose poco prima di sparire su per le scale con il suo ragazzo, Mark.
-io li faccio tornare giu immediatamente che con la spiegazione di tuo cugino di sei anni fa ci scende incinta- disse Kendall partendo subito in quarta.
Lo presi per un braccio e lo attirai verso di me in un abbraccio.
-Rose è una ragazza allegra, spensierata ma giudiziosa. E poi non siamo il miglior esempio per dire ai nostri figli che a diciott'anni non si dovrebbe avere dei bambini- gli feci notare dandogli un bacio.
-in effetti...-convenne lui passandosi una mano frai suoi folti capelli biondi che iniziavano a brizzolarsi un po'.
-e poi guarda Asia, Niall ed Elisabeth hanno ventiquattro anni e a dispetto di noi non sono ancora genitori-
-io mi stupisco che nessuna ragazza sia ancora venuta a bussare alla nostra porta con un bambino in braccio dato il passatempo che si è scelto Andrew. Ma veramente lo abbiamo concepito noi quel ragazzo diciotto anni fa?- chiese corrucciato.
Anche io non sono molto contenta del comportamento di Andrew, ma più che farglielo presente non posso fare molto.
-vedrai che presto metterà la testa a posto- lo rassicurai.
Nel frattempo arrivarono tutti gli altri parenti.
Kara e Whitney con la dolce Eleanor.
Edgar e Queen con il don giovanni Jace che però ultimamente sembra aver puntato gli occhi su una ragazza che lavora con me nelle sfilate di Whitney.
Mia zia Clare con Maryclare ed il compagno.
E anche il futuro marito di Elisabeth.
Incominciammo la cena e fu molto piacevole, divertente e soddisfacente.
Asia però non ha toccato il suo solito bicchiere di vino che ha preso come abitudine durante i pranzi di famiglia.
Quando siamo usciti sotto il portico intanto che Edgar, Roberto e Dylan si stavano fumando una sigaretta storceva il naso di continuo.
Asia ha sempre detestato il fumo, indipendentemente dal fatto che soffre d'asma, ma oggi sembra non tollerarlo proprio.
-Asia mi accompagni in cucina a prendere la torta per favore- le chiesi iniziando a rientrare in casa.
-si, arrivo mamma-
Diede un bacio a Dylan sulla guancia e mi seguì.
-tesoro come va con Dylan?- le chiesi un  po' preoccupata.
Asia mi guardò stupita poi si stampò un sorriso in volto.
-benissimo mamma. So che ci siamo rimessi insieme da solo tre mesi nonostante i sei mesi di distanza, ma va tutto alla grande- mi rassicurò raggiante poggiandosi una mano sullo stomaco.
Rimasi sorpresa da quel gesto na poi capii e mi si addolcì lo sguardo.
-e così diventerò nonna- mormorai con un sorriso.
-si, sono al secondo mese. Vedi mamma, quando ci eravamo lasciati nove mesi fa fu perché avevo avuto un ritardo e nonostante Dylan in realtà ne fosse contento anche se non lo volevamo io ero terrorizzata. Quando poi invece mi venne il ciclo Dylan fu molto infastidito del fatto che io ne fossi così tanto sollevata così abbiamo litigato e... e ci siamo lasciati- confessò triste.
-mi dispiace molto Asia, ma sappi che avere paura è normale. Io quando aspettavo te, Elisabeth e Niall ero terrorizzata per gran parte della gravidanza, ma al contempo stesso ero felice- dissi io abbracciandola.
-ma mamma tu quando sei rimasta incinta avevi ancora diciassette anni, so che tu e papà non lo ammettereste mai, ma io, Niall ed Elisabeth siamo ben consapevoli di essere degli errori completamente fuori programma. E... io avrei tanto voluto un figlio programmato... nel senso che... come faccio a dirlo se za offenderti mamma? Io adoro te e papà per avere avuto il coraggio nonostante tutto di averci tenuti, accolti, cresciuti e soprattutto amati, ma...- si bloccò imbarazzata e iniziò a stropicciarsi le mani.
-ma vorresti riuscire a vivere al cento per cento in modo positivo tutta la gravidanza, la nascita del bambino e il resto- le suggerii.
Annuì sentendosi colpevole e sorrisi amorevolmente.
-ti capisco perfettamente. Ho sempre avuto paura che fra voi tre e Rose ed Andrew ci sarebbe potuta essere una sorta di rivalità dato il differente modo con cui eravate state concepiti. Tu, Niall ed Elisabeth lo ammetto e me ne vergogno, ma io ero ubriaca come una qualsiasi sciocca diciasettenne e tuo padre si era ubriacato distrutto dalla morte del fratello avvenuta poche ore prima, è stato strano però come lui ci fosse sempre stato quando scoprii di essere incinta, all'ecografia dove scoprii che eravate due femmine ed un maschio... il destino in qualche modo ci ha fatto incominciare in un modo del tutto strano ciò che ora è il nostro amore. Abbiamo fatto tutto al contrario prima sono rimasta incinta poi ci siamo messi insieme, siete nati voi, abbiamo litigato, ci siamo sposati e poi altri due figli, battibecchi, pace... ma credimi quando ti dico che ne io che tuo padre ci pentiamo di neanche un secondo di tutta la nostra vita da quando ci siamo conosciuti- mormorai.
Non so se ero riuscita a darle il messaggio che un figlio lo ami incondizionatamente indifferentemente da come lo si ha concepito, spero di si.
-tu e papà vi siete messi insieme solo quando tu eri già incinta?- chiese stupita.
-tesoro, il passato non stiamo più a vederlo. Adesso guarda al futuro, a te, Dylan e il vostro bambino e a Niall che sarà da tenere lontano dal tuo ragazzo altrimenti quella creatura che hai in grembo rimarrà e orfana ancor prima di nascere- l'esortai spingendola fuori dalla cucina.
Portammo la torna in salotto e facemmo entrare tutti.
Dopo aver mangiato una fetta ciascuno notai Dylan accarezzare delicatamente la pancia di Asia e mi si sciolse il cuore al ricordo di quando lo faceva Kendal durante la mia seconda gravidanza.
-io e Dylan avremmo qualcosa da dirvi- disse Asia alzandosi in piedi.
Le sorrisi ampiamente capendo già che voleva dare la notizia e strinsi forte la mano di Kendall.
-dicci pure sorellina- l'esortò Elisabeth.
Asia fece  un respiro profondo e prese la mano di Dylan fra le sue.
-io e Dylan aspettiamo un bambino- disse tutto d'un fiato con un sorriso a trentadue denti.
Nessuno osò fiatare e persino Kendall al mio fianco non sapeva cosa dire.
-Kendall- mormorai dandogli una gomitata nello stomaco.
Lui si riscosse e con un ampio sorriso andò ad abbracciare i due futuri genitori.
Ben presto Julia, Kara, Whitney, Queen e Rose le andarono incontro tutte eccitate dalla notizia, mentre Edgar, Roberto, Mark, Alexander e  Jace si congratularono con Dylan.
Andrew fu molto originale ed infatti si becco uno scappellotto da Kendall.
-ti sei fatto incastrare da mia sorella- aveva detto.
Davvero, inizio a credere che lo abbiano scambiato nella culla, eppure è la mia fotocopia.
Gli unici due fermi ed immobili erano Elisabeth e Niall.
Gli andai vicino e appoggiai una mano sulla spalla ciascuno.
-ragazzi cos'avete? È una bella notizia che Asia aspetti un bambino-
-si, ma hanno avuto tanti alti e bassi non vorrei che ne facessero altri proprio ora che lei è incinta- disse confuso Niall.
-e poi, col fatto che soffre d'asma...- Elisabeth non riuscì neanche a finire la frase che le si formò un groppo in gola.
-non dovete avere paura ragazzi, io soffro d'asma e ho partorito in modo naturale tutti voi cinque e sto benissimo, anche lei ce la farà. Sulla questione battibecchi, beh... sarà un loro problema, sono grandi e responsabili abbastanza da cavarsela. Ma io sono sicura che andrà tutto bene- li rassicurai.
Entrambi annuirono un po' più convinti e li spinsi in avanti.
-dai andate a farle sapere che ci sarete sempre per lei, la cosa di cui ha più bisogno è di voi due-





Ehi! ciao a tutti ed eccovi anche questo bel capitolo!
Spero vi sia piaciuto e vi avviso già che il prossimo capitolo sarà l'ultimo e finirà definitivamente questa storia.
una abbraccio un saluto ed un bacio
by unika :3

 

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Capitolo 9
*** Epilogo ***


Epilogo

7 mesi dopo

Come ogni anno accompagno Kendall al cimitero per salutare suo fratello Niall.
Venticinque anni fa è venuto a mancare per colpa del cancro e io rimasi incinta.
Uno strano scambio, lui se ne è andato e al suo posto sono arrivati i tre gemelli.
Con la testa appoggiata alla sua spalla gli diedi il mio sostegno. Non ci sono parole che possono far sapere quanto lo amo e lo appoggio in tutto.
Il mio telefono inizia a vibrare e anche quello di Kendall.
Ci affrettiamo ad uscire dal cimitero per poter rispondere e quando fissiamo i display rimaniamo un po' sorpresi.
Io ho una chiamata persa di Asia e Kendall di Dylan.
Faccio per richiamare ma il mio telefono rincomincia a squillare e quello di Kendall pure.
-Asia, ciao- dissi un po' preoccupata.
-mamma! Ah... mamma ti prego stiamo andando in ospedale raggiungici con papà... ti prego- era agita e mi spaventai subito molto.
-in ospedale? Asia va tutto bene?- mi allarmai subito.
Sia io che Kendall ci fiondammo subito verso la macchina e non appena mise giù la sua chiamata facendo tutto di fretta si allacciò la cintura e tempo che lo facessi anche io partì col piede ben premuto sull'acceleratore.
-mamma mi si sono rotte le acque, ti prego raggiungeteci...- la sentii singhiozzare e mi si fermò il cuore.
-mamma... ho paura...- ammise tra i singhiozzi.
-Asia, tesoro, non piangere ti prego. Andrà tutto bene- la rassicurai stringendo forte il telefono con la mano.
-ma... ho perso sangue! Il-il bambino... ho paura!-
Oh bambina mia perché devi soffrire tanto.
-Kendall schiaccia quel maledetto acceleratore Asia ha bisogno di noi!- esclamai.
-Alexia non posso certo investire qualcuno, violare semafori o superare il limite consentito in città mi faranno la multa- disse lui agitato sul sedile.
-ti pago io ogni multa ma tu vai!- esclamai portando il braccio in avanti.
Kendall si passò una mano sul volto poi fece come gli avevo detto.
Per fortuna nessuna persona investita e vigile che ci hanno multato.
-vai a parcheggiare appena sono da Asia ti invio un messaggio con il piano e la stanza- dissi scendendo dalla macchina di fretta.
Kendall annuì. E io corsi dentro all'ospedale.
Per fortuna trovai subito Dylan all'entrata che faceva avanti ed indietro preoccupato.
-Dylan dov'è Asia!- gli chiesi toccandogli un braccio.
-finalmente. È al secondo piano, stanza 108... ma Kendall?-
-sta parcheggiando. Grazie Dylan, e stai tranquillo andrà tutto bene- lo rassicurai abbracciandolo frettolosamente.
Non so cosa stessero pensando le infermiere quando mi videro controllare come una pazza i numeri delle stanze del secondo piano, ma appena trovai la stanza di mia figlia la sentivo piangere da fuori e una voce consolarla.
-Asia adesso arriva la manna stai tranquilla- riconobbi la voce di Elisabeth.
Appena entrai trovai Asia raggomitolata su di un lato sul lettino con le lacrime attaccata ad una bombola di ossigeno.
-mamma!- esclamò non appena mi vide.
Col cuore spezzato presi il posto di Elisabeth che le stava tenendo una mano.
-cosa dicono i medici?- chiesi preoccupatissima.
-dicono che il bambino non possono ancora farlo nascere, ma che rischia di non farcela- mi spiegò Elisabeth.
Accarezzai la guancia di Asia e le baciai la fronte.
-tesoro, andrà tutto bene non piangere ti prego- sussurrai piano.
Asia con gli occhi chiusi scosse la testa.
-Elisabeth dov'e tuo fratello Niall?-
-stava parlando con Katy, sta facendo un periodo di tirocinio qui in ospedale e voleva avere un suo parere- spiegò picchiettandosi le dita sul braccio.
-chiama Andrew e Rose ed avvisali che io non ci sono per cena, poi tuo padre non so cosa farà, ma io resto qui-
Annuì vigorosamente e più rilassata la vidi precipitarsi fuori con il telefono in mano.
No sapevo cosa fare con Asia.
Potevo solo starle vicino tenerle la mano, accarezzarle la fronte e sperare che tutto andasse veramente bene.
Quando arrivò Kendall in stanza non capii perché Dylan continuasse a rimanere di sotto quando Asia è qui da sola ad affrontare tutto questo.
-Asia perché Dylan non è qui con te?- le chiesi cautamente.
-non voglio quello stronzo qui- disse a denti stretti.
Guardai sorpresa prima lei poi Kendall.
-devo un attimo chiedere una cosa ad Elisabeth. Kendall vieni tu qui- dissi in fretta.
-Elisabeth- la chiamai appena arrivata in corridoio.
-ehi... come sta? Ho visto che è arrivato anche papà-
-come mai Asia e Dylan hanno litigato? Lei e li da sola a star male mentre lui come un cane bastonato se ne sta all'entrata a dire a noi in che stanza lei si trova-
-te l'ho detto no cosa dicono i medici sul bambino- disse ad occhi bassi.
Annuii e capii che si erano scontrati sul problema se il bambino ce l'avrebbe fatta o no.
-io ero appena arrivata, ma ho sentito Asia che diceva a Dylan una cosa...- era molto preoccupata e non mi piaceva la sua espressione.
-lei vorrebbe che se si dovesse arrivare a dover scegliere fra lei e il bambino si scegliesse il bambino. Ma Dylan non ne è per niente contento di questa sua richiesta e hanno litigato. Lei che vuole far sopravvivere il bambino a costa della sua vita e lui che non ne vuole sapere di perderla-
-ora capisco- annuii asciugandomi gli occhi.
-io vado dentro, tu cerca tuo fratello e digli di raggiungerci subito-
---
Ho cercato di parlare ad Asia ma lei è ferma sulla sua decisione.
Per adesso se ne sta appoggiata al lettino con lo sguardo fisso al muro e le mani appoggiate sul pancione ad accarezzarlo delicatamente.
Con Kendall le stiamo vicino e l'aiutiamo in ciò che ha bisogno.
Elisabeth è rimasta fuori con Rose ed Andrew mentre Niall poco fa ha detto  che voleva parlare con Dylan.
Il tempo passava, Asia in silenzio sopportava le contrazioni e sicuramente pregava che andasse tutto bene.
I medici continuavano a dire che non potevano ancora far nascere il bambino e io mentalmente li maledicevo per tanta negligenza.
Basterebbe fare un cesario così sia Asia che il bambino starebbero bene, ma i medici continuano ad insistere su un parto naturale.
Quando improvvisamente la porta della stanza si riaprì con Dylan seguito da Niall, Asia sobbalzò nel vedere il labbro spaccato di Dylan, ma dallo sguardo di mio figlio capii subito cosa fosse successo.
-Dylan...-
-Asia ti prego possiamo parlare-  disse lui inginocchiandosi al suo capezzale.
Asia con le lacrime agli occhi annuì allora io e Kendall togliemmo il disturbo.
-hai esagerato, un pugno sul serio?- esclamò una ragazza minuta puntando il dito contro Niall.
Ha i capelli corti e di un caldo color nocciola.
Due piccoli occhi castani vispi ed un espressione di una che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno.
-si Katy! È da quando che si è messo con mia sorella gli ho detto che se l'avrebbe fatta soffrire glie ne avrei dato uno. E proprio ora che Asia ha più bisogno di lui, Dylan si è messo a fare l'orgoglioso con lei-
-Niall- lo richiamai.
-mamma... mamma lei è Katy, Katy lei è mia madre e lui mio padre- disse lui arrossendo tutto.
-oh, quella Katy. Molto piacere io sono Kendall e lei è mia moglie Alexia- si presentò bene Kendall stringendole la mano e pure io.
-oh ciao Melody, scusa ma non ti avevo notato- dissi non appena notai la ragazza rossa al fianco di Andrew.
Melody è una bravissima ragazza nonché migliore amica di Andrew e sono felice di questo.
-si figuri, la capisco-
Proprio in quel momento Dylan con gli occhi sgranati uscì dalla camera e gridò di chiamare un medico.
Avvenne tutto in fretta ed ebbi paura di ciò che stava succedendo.
Il medico arrivò subito e giusto solo per farci capire cosa stesse succedendo ci disse che era il momento di far nascere il bambino.
Portarono Asia in sala parto e Dylan andò con lei.
Furono minuti lunghissimi quelli che passarono e non riuscivi a sopportare di non sapere come stesse mia figlia e il suo bambino.
-ora so cosa provavi tu a dover aspettare che partorissi- dissi a Kendall.
-già è abbastanza snervante- scherzò lui abbracciandomi.
-oh ma vai a quel paese Andrew! Sei una cosa impossibile te e la tua schifosa facciata- esclamò Melody tutta rosso in volto.
Sorpresa guardai mio figlio che a sua volta si guardava intorno preoccupato.
-Melody... ti prego non ora- mormorò, ma non abbastanza piano dato che lo sentimmo tutti.
Niall ed Elisabeth si scambiarono un'occhiata confusa e provarono a chiedere aiuto a me e Kendall che però non sapevamo nulla.
-sono undici mesi che mi dici non ora e adesso che ti stavo solo tenendo la mano e mi dici ancora non ora! Porca miseria Andrew due persone normali direbbero che stanno insieme da quasi un anno ma a te il termine stare insieme fa schifo e io non ce la faccio più- disse con un espressione rassegnata lei iniziando a far su le sue cose per andarsene.
-cosa?- chiese Rose stupita.
-tu e Melody state insieme?- chiese incredulo Niall.
-ma oggi è la giornata coi problemi in amore?- si stupì Elisabeth.
-non può essere mio figlio quello, cioè non è capace a capire quanto sia importante Melody per lui- sussurrò Kendall al mio orecchio.
Gli diedi una leggera gomitata per farlo tacere e sospirai.
-guarda che anche tu sei stato un po' tardo venticinque anni fa io già da prima ti sognavo ad occhi aperti. L'amore ceco glie lo hai regalato tu nel DNA- gli feci notare.
-detta così sembra che da me hanno ereditato solo cose brutte-
-no, se sono belli è anche merito tuo. Mica sei stato del tutto inutile nel loro concepimento- lo tranquillizzai.
-mi stai facendo sentire inutile- disse un po' offeso.
-amore le donne non restano ancora incinte da sole perciò tu hai contribuito molto stai tranquillo-
-ma ci sei o ci fai!? Corrile dietro e fatti perdonare!- gli disse Niall dandogli uno scappellotto.
Andrew lo fulminò con lo sguardo poi un po' titubante le corse dietro.
-Niall potevi evitare lo scappellotto- lo rimproverò Kendall.
-se lo meritava papà- si difese lui.
Katy gli tirò uno scappellotto a sua volta e poi sorrise angelicamente a Niall.
-te lo meritavi Niall- imitò il suo stesso tono di voce.
Scossi il capo divertita e quando mi girai verso il lato opposto del corridoio che stava dietro di me e Kendall vidi Dylan uscire dalla sala parto completamente stravolto.
Mi sciolsi dall'abbraccio e gli andai incontro.
-Asia, il bambino... come stanno?- gli chiesi con un nodo in gola.
Fece un respiro profondo appoggiandosi alla mia spalla poi mi rivolse un ampio sorriso.
-è andato tutto bene. Alla fine i medici hanno deciso di fare un cesario ma sia Asia che il bambino stanno bene- mi tranquillizzò subito.
-oh grazie al cielo! Congratulazioni papà- dissi abbracciandolo.
-grazie. Asia ti sta aspettando mi ha chiesto di chiamarti-
-ok grazie-
Entrai subito nella sala parto e mi avvicinai a mia figlia.
-ehi- mormorai accarezzandole una guancia.
Asia non appena mi vide sorrise radiosa e sembrava non sentire la stanchezza di tutto.
-è una bambina, i medici dicono che sta bene e che è in perfetta salute- disse con delle lacrime che le scivolavano dagli occhi.
-signorina ecco la bambina- disse un'infermiera appoggiandole sul petto una bellissima bambina con due magnifici occhi grigi.
-da oggi sei una mamma- dissi più a me stessa che a lei.
-già e tu nonna-
-hai ragione, come la chiamerete?- le chiesi accarezzando una manina della mia nipotina.
-se fosse stato maschio lo avremmo chiamato William ma dato che è una femminuccia allora l'abbiamo chiamata Sarah- disse con un sorriso.
-è un bel nome. Benvenuta in questa grande famiglia Sarah- dissi con il cuore che mi scoppiava di gioia.
---

Asia

Mi hanno da poco rimesso nella stanza 108.
Sembra che in tanto che io stavo partorendo sono venute fuori alcune cose interessanti su mio fratello Andrew.
Adesso sono coricata sul letto su di un fianco e accarezzo la mia bambina.
È bellissima e fatico a credere che finalmente è qui davanti a me.
Dylan è davanti a me inginocchio e ha tutti gli occhi rossi.
Avevamo discusso ed entrambi eravamo scoppiati in lacrime chiedendoci scusa a vicenda.
Adesso io e lui ci stavamo tenendo mano nella mano con le fronti una appoggiata all'altra.
-è bellissima- mormorò piano come ad aver paura di svegliarla.
-hai ragione- concordai.
-chissà che non abbia presto un cuginetto- scherzò riferendosi all'entrata di scena di Andrew e Melody.
Mi avevano appena riportata nella stanza con la piccola Sarah che mio fratello era ritornato con tutti i capelli spettinati, la camicia abbottonata male e la cerniera dei pantaloni abbassata.
Tutti avevano capito quello che era successo.
Melody anche se aveva la sua treccia un po' in disordine per lo meno era stata molto più attenta nel sistemare i vestiti.
-meglio di no, non sono molto sicura che Andrew sarebbe un buon padre. Lasciamogli il tempo di abituarsi al fatto che ora sappiamo che Melody è più della sua semplice migliore amica- gli feci notare.
-hai ragione mamma-
Sorrisi per come mi aveva chiamata e mi avvicinai per baciarlo.
-ti amo papà-

The end





Ehi! ciao a tutti ed ecco l'epilogo, ovvero l'ultimo capito per eccellenza
Sono veramente contenta e soddisfatta di tutta la storia e dei tanti lettori silenziosi che, leggono comunque la storia
Spero che a voi sia piaciuta l'intera storia come piace a me.
Non vi dico ma arrivederci perchè non mi fermo di certo a questa storia, ho intenzione di pubblicarne altre :)
Un abbraccio, un saluto ed un bacio 
by unika :3

 

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