Would you be brave like a dauntless?

di Biceportinari03
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** La fazione prima del sangue ***
Capitolo 3: *** Benvenuti iniziati ***
Capitolo 4: *** Pillowtalk ***
Capitolo 5: *** Lacrime ***
Capitolo 6: *** Scoperta del secolo: Tobias non è in grado di farsi gli affari suoi su questioni personali ***
Capitolo 7: *** Non lasciarmi più ***
Capitolo 8: *** Lotta coi cuscini ***
Capitolo 9: *** Gelosia ***
Capitolo 10: *** Sensi di colpa ***
Capitolo 11: *** Attenzione a tutte le unità: ragazzo carino in avvicinamento! ***
Capitolo 12: *** I veri amici si riconoscono nel momento del bisogno ***
Capitolo 13: *** Una famiglia ***
Capitolo 14: *** Esercitazione notturna e una stupida roccia che rovina tutto ***
Capitolo 15: *** Tu?? ***
Capitolo 16: *** Riconciliazioni ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 WOULD YOU BE BRAVE LIKE A DAUNTLESS?

Prologo


Mi chiamo Naomi.
Naomi Jones.
Il mese scorso ho compiuto sedici anni. Un traguardo molto importante nella mia vita.
Sono nata nella fazione dei Pacifici, coloro che si occupano della natura e tutto ciò che ha a che fare con essa. A dieci anni ho imparato a seminare la terra e raccogliere i suoi frutti, a dodici anni io e mia sorella abbiamo iniziato ad aiutare i nostri genitori nella fattoria di famiglia. Abbiamo due cavalli, un cane, un maialino, sei galline e due capretti; insomma un vero e proprio zoo!
Come ho detto precedentemente ho una sorella, che ha diciotto anni. Lei ha scelto due anni fa di rimanere nei Pacifici.
Siamo completamente diverse per quanto riguarda l'aspetto fisico. Io ho lunghi capelli rossi arruffati e parecchie lentiggini sul viso, occhi verde chiaro, lei ha lunghi capelli castani lisci, gli occhi verde scuro. Io ho preso tutto dalla mamma, lei dal papà.
Se non ci accomunassero le origini nessuno direbbe che siamo sorelle.
Miriam, questo è il nome di mia sorella maggiore.
È stata lei a scegliere il mio nome prima che io nascessi. È stupendo il fatto che i miei genitori abbino lasciato scegliere lei.
Miriam mi ha raccontato che Naomi era il nome che aveva dato ad una delle sue bambole, la sua preferita. Il bello è che questa bambola se la portava dappertutto; ora è in soffitta, ancora intatta, pronta per essere regalata ai miei nipotini.

-Ehi sorellina, sei di ritorno?-
La voce squillante di mia sorella mi riporta immediatamente alla realtà. Sono appena tornata a casa dopo essermi sottoposta al test attitudinale, quel test che dovrebbe aiutare i ragazzi a scegliere la fazione adatta per passare il resto della loro vita. Quasi sempre il risultato che si ottiene e la fazione di nascita.
Per me è stato lo stesso. Pacifica. Di nome e di fatto. Io amo la mia fazione, solo che ora non ho più la stessa opinione di una volta, ovvero di rimanere qui e passare il resto della mia vita fra i campi. Vorrei in qualche modo cambiare aria, una parte di me grida di restare, l'altra mi dice di andare via. Se dovessi dare ascolto ad una delle due voci probabilmente sceglierei di restare, di non tradire la mia famiglia, ma c'è sempre quel qualcosa di sbagliato che mi fa fare un passo indietro.

-Si, sono di ritorno. E prima che tu me lo chieda, Pacifica.-
Sorrido a trentadue denti, come per mascherare la confusione che ho in testa. -Bene!- Esclama mia sorella battendo le mani gioiosamente.
-Quindi, insomma, sai già cosa vuoi fare...-

Mi mordo un labbro e poi sorrido.
-Si.- Balbetto. Vorrei che la mia voce fosse più ferma.
-Resti qui con noi?-
Il mio battito cardiaco accellera. Arrotolo una ciocca rossa fra le dita, segno che sono nervosa.
-Si, resto Miriam. D'altronde il mio risultato è stato pacifica.-
Mia sorella mi corre incontro e mi abbraccia affettuosamente.
-Pacifiche fino al midollo sorellina- Esclama lei.
La abbraccio pensierosa. Voglio farla dormire tranquilla stanotte, voglio che non si preoccupi troppo per me.
-Naomi, voglio dirti una cosa, te la dirò con il cuore- Ha un tono dolce la sua voce.
-Non lasciarti condizionare troppo dagli altri, sentiti libera di fare ciò che vuoi domani.- Si ferma e mi guarda negli occhi.
E questo rapido cambio di umore a cosa è dovuto?
-Forse sono stata un po' troppo invasiva. Ricorda, per me e per mamma e papà sarai sempre la stessa, anche se decidi di cambiare fazione.-
Mi sorride, un sorriso caldo e genuino.
Non so come replicare, così mi limito a sorridere, sembra che abbia letto i miei pensieri. Forse dice questo per rassicurarmi, tipico di un Pacifico, però sotto sotto lei non si aspetta che io cambi fazione.
-Te la sei meritata- Mi porge una fetta di torta alla crema, la mia preferita. Nostra madre la fa ogni settimana, è diventato una specie di rito a casa nostra.
-Grazie, prendine un pezzo anche tu- Rido e lei fa lo stesso, poi allunga una mano e taglia una fetta del dolce anche per sé.
Successivamente ci incamminiamo verso il nostro campo (che è dall' altra parte della città) parlando del più e del meno.

Assorta nei miei pensieri improvvisamente vado a sbattere contro il petto di qualcuno. Quando quel qualcuno si china a raccogliere ciò che gli è caduto mi accorgo che è un ragazzo erudito.

-Stai attenta a dove vai stupida Pacifica, il mondo non è tutto rose e fiori.-

Il ragazzo indossa una camicia bianca e dei pantaloni azzurri.
Ha i capelli corti, biondi, un biondo scuro. È alto e ben piazzato. Gli occhi sono di un blu chiaro, sembrano due pezzi di ghiaccio. Bello e scontroso.

-Magari fosse tutto rose e fiori, non ci sarebbero persone come te, galletto.- Rispondo io ridendo.
Lui mi rivolge un' occhiataccia.
-Imbecille- Dopo aver detto ciò e avermi fatto un' accurata ispezione da cima a fondo con gli occhi, sparisce nella folla cittadina.

-Che strani gli Eruditi, un tempo erano simpatici.- Borbotta mia sorella prendendomi per il braccio.
Io getto la testa indietro e rido.
-Sei stata coraggiosa a rispondergli così.-
-Beh in effetti di solito lascio correre queste cose, ma questa volta no, sembrava troppo sicuro di sé quello. Tanto chi lo rivede più.-






*ANGOLO AUTRICI*
Ehilà! Benvenuti in questa nuova storia, se state leggendo l'angolo autrici significa che avete letto tutto quello che c'era prima quindi vi ringraziamo di cuore.
Parlo al plurale perché (come accennato nell' introduzione) questa è una storia che sarà scritta a quattro mani. Le autrici siamo io, ovvero Vallinz_00 e Biceportinari03.
La storia è collegata alla flashfic "SONO EGOISTA. SONO CORAGGIOSA" che ha scritto Biceportinari03. Passate a leggerla!
Ho pensato "Perché non scrivere una long con questa protagonista che ha questa storia!" La mia collega di scrittura ha subito accettato e così è nata questa long.
Questo era il prologo, spero vi sia piaciuto, l'ho scritto io. Il prossimo capitolo lo scriverà Bice. Ci alterneremo, posteremo ogni settimana, precisamente ogni domenica, salvo imprevisti.
Nulla, ho parlato fin troppo, mi raccomando tenete d'occhio ogni personaggio e la storia stessa perché questa long sarà molto particolare.
La nostra cara protagonista avrà modo di affrontare l'iniziazione con due personaggi molto noti e amati nella serie di "Divergent". Vedrete questi due cari personaggi nei panni di due iniziati...
Vi ho già detto troppo, mi dileguo, fateci sapere i vostri pareri con una recensioncina.
Baci e a presto!
Vallinz_00

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Capitolo 2
*** La fazione prima del sangue ***


Cap.1: La fazione prima del sangue


-SVEGLIAAAA!!!!-

Prima che abbia il tempo di capire cosa stia succedendo una scarica di cuscinate investono la mia faccia.

-Svegliati pigrona!!! Oggi è il giorno più importante della tua vita, quindi alzati, vestiti il più decentemente possibile, pettina quella massa di lana rossa che tu chiami capelli e vieni a fare colazione, forza!!!-
Appena le cuscinate cessano guardo mia sorella dritta negli occhi e sorrido.
-Ma che bel risveglio, sorellona.-
-Alzati o giuro che ti faccio il solletico finché non svieni! Ricorda che questa è la scelta più importante della tua vita, non vorrai mica diventare un' Esclusa!-

Cavolo, se prima ero nervosa, ora dovrebbero scrivere un nuovo vocabolario per descrivere la mia ansia.
-Grazie dell' incoraggiamento- Rispondo sarcasticamente alzandomi.

Lei mi abbraccia stretta, come non aveva mai fatto.
-Qualsiasi cosa accada, ricorda che ti voglio un mondo di bene sorellina.-
Mi guarda negli occhi e sorride, come fa sempre.
-Beh, forse qualche minuto lo abbiamo. Aspetta qui.-
La vedo andarsene e tornare con lo stereo, e mettere la mia canzone preferita, Pillowtalk.
La ballavamo sempre, da bambine e anche ora. Le note della canzone risuonano dolci nell' aria, e noi balliamo come abbiamo sempre fatto... forse per l'ultima volta.
-Ti ho mai detto che ti adoro?!- gridai per sovrastare la musica.
-Si, troppe anche!-

Mi infilo un top giallo che mi lascia scoperta la pancia e dei pantaloni rossi abbastanza larghi, mi pettino (o per meglio dire, ci provo) e ci dirigiamo a fare colazione.
-Ehi tesoro!- Mi salutano i miei genitori.
-Sei nervosa?- Mi chiede papà.
-Nah, non troppo.- Beh, almeno so che la mia scelta non saranno i Candidi.
-Prefetto. Così ti voglio figliola. Sempre coraggiosi noi Jones!-

Sempre coraggiosi... coraggiosi... dovrei interpretarlo come un segno del Fato?

Saliamo sul treno che ci porterà alla sala della cerimonia.
Quando arriviamo, la tensione degli iniziati è palpabile.
Prima di entrare mi guardo un po' in giro per scaricare la tensione, e vedo un Erudito biondo che sono sicurissima di aver già incontrato.
Ah prefetto, ci mancava anche lui. Ma ha solo sedici anni? Sembra molto più grande. Speriamo che non scelga proprio la mia stessa fazione, cavolo.

Gli Intrepidi arrivano per ultimi.
Arrivano saltando giù dal treno in corsa, mi faccio male soltanto a guardarli.
Tutti li considerano degli incoscienti, eppure io li ho sempre guardati con fascino.
Tutti si dirigono verso l'entrata e prendono l'ascensore, a parte ovviamente gli Abneganti. Prendere l'ascensore invece di lasciarlo a chi ne ha veramente bisogno è troppo egoistico per loro.
Sono sicura di non essere nata per essere Abnegante. Non io, che non potrei sopportare di non guardarmi allo specchio per solo una volta al mese.

Escluse due fazioni. Ne mancano tre.

Tutte le fazioni entrano nell' enorme sala e si siedono, ogni fazione al suo posto.
La capofazione degli Eruditi, Jeanine, tiene un discorso del quale io non ascolto neanche una parola, sono troppo tesa in questo momento. Solo le ultime parole arrivano alle mie orecchie.

La fazione prima del sangue.

Tutte le fazioni si alzano in piedi per fare questo giuramento. Giuramento difficile da mantenere.
Mettetere la fazione prima della famiglia... secondo me va contro l'istinto dell' essere umano.
Chissà se ce la farò a seguire la mia vera me.

Tutti gli iniziati vengono chiamati, finché arrivano al mio nome.
Mi avvicino e vado verso le coppe, le guardo tutte, una ad una.
Mi procuro un taglio sulla mano e istintivamente lascio cadere il sangue in una coppa ben precisa.
Jeanine annuncia il risultato.

-Intrepidi!-
Non posso crederci... quindi ho davvero abbandonato per sempre la mia adorata famiglia? Le persone che mi hanno cresciuto con così tanto amore per sedici anni? Non riesco a credere di essere stata così egoista... Raggiungo la mia nuova fazione, mi accolgono tutti calorosamente come una sorella.
Mia sorella..
No, non devo pensare a lei. Avrò l'occasione di riverderla. Ora l'importante è superare l'iniziazione. E trovare la vera me.

Intanto mi accorgo che Jeanine ha chiamato a sclegliere un certo Eric.
Vedo che è il ragazzo Erudito che ho incontrato ieri con mia sorella. Chissà che fazione sceglierà.

-Intrepidi!-

Oh, magnifico. Com'era la cosa? "Tanto chi lo rivede più", eh?

-E così ci rivediamo, Pacifica.- Mi sussurra Eric non appena arriva. -E chiudi quella bocca, che ti ci entrano le mosche.-
Si, in effetti ho la bocca leggermente spalancata per la sorpresa...

Avanti Naomi, diamoci un contegno.
-Ti informo che questa situazione non diverte neanche me.-
-E chi ti ha detto che non mi sto divertendo?-
Si avvicina e mi sussurra queste parole:
-Sarà molto divertente averti in squadra, tesoro.-
-Per tua informazione mi chiamo Naomi.-

Nessuno mi può chiamare tesoro. Nessuno. Solo mia sorella.
-Che bel nome da principessina.- Dice allontanandosi.

Eh no. Puoi insultare me, i miei princìpi, ma non ti permetto di dire niente sul nome che mi ha dato mia sorella. Questo proprio no.

Mi ci vuole tutta la mia forza di volontà per non tirargli un pugno.

-Lascialo stare, è un idiota.-
A parlare è un ex Abnegante. È alto e muscoloso, ha i capelli mori e gli occhi color nocciola. Accipicchia se è carino.
-Già, hai ragione... ma voi Abneganti criticate sempre le persone in questo modo? Vi credevo diversi.-
Lui alza le spalle.
-Se avessi avuto l'istinto da Abnegante sarei rimasto lì, ti pare?-
Annuisco comprensiva.
-Mi chiamo Tobias- Si presenta e mi porge la mano.
-Naomi. Piacere di conoscerti.-
Di certo l'incontro con Tobias è stato molto più piacevole di quello con Eric.

Quando la cerimonia finisce, tutte le fazioni escono con ordine, ma noi Intrepidi saremo mai potuti uscire come gente normale? Naturalmente no.
Corriamo verso il treno che arriverà tra poco, sento il vento tra i capelli, l'adrenalina scorrere nelle vene al posto del sangue. Non mi sono mai sentita così viva.

Il treno passa, e tutti saltano sul treno... in corsa?! Ma certo, mai nessun Intrepido si sarebbe accontentato di salire su un treno fermo.
Una persona mi aiuta a salire all'ultimo momento, e appena salgo mi accorgo disgustata che è stato Eric ad aiutarmi.

-Perché mi hai aiutata?- Chiedo facendo il gesto di pulirmi la mano sui miei vestiti.
-Boh, perché mi andava, tesoro. Ma ti fa così schifo toccarmi?- Disse indicando la mia mano.
-Abbastanza.-

Aspetto con ansia che il treno raggiunga il quartier generale degli Intrepidi, ma le sorprese non sono certo finite qui.
Sento una voce gridare.

-Stanno saltando!-

Mi ci volle qualche secondo per elaborare l'informazione. Dovevamo davvero saltare sul tetto di un palazzo da un treno in corsa? Seriamente? Cavolo, sono troppo giovane per morire...

-Beh, che ti prende, Pacifica? Hai strizza?- Ancora quelli occhi color del ghiaccio.
Eh no, non gliel'avrei data vinta così.

Sento una mano estranea stringere la mia.
Possibile?

-Andiamo, non vorrai diventare un' Esclusa. Saltiamo insieme. Sai, so essere anche io un gentiluomo...- E mi fece l'occhiolino.
Sento le guance diventare della stessa tonalità dei miei capelli.
Non so se stavo provando più disgusto, rabbia, o...empatia?

Sento stringermi l'altra mano. È Tobias.

-Allora al mio tre! Uno... due... tre!

E saltammo nel vuoto. Molto più probabilmente è stato molto più pericoloso farlo in tre che da sola, ma non ha importanza.
Atterriamo e iniziamo a ridere tutti e tre.

In fondo questi due non erano poi così male.




*ANGOLO AUTRICI*
Eiei bellezze! Questo è il primo capitolo che scrivo io (Biceportinari03), spero vi sia piaciuto! L'ho postato oggi perché domani non avrei potuto farlo.
Vorrei scusarmi se nella parte della cerimonia ci sono pochi dettagli, ma avevo già scritto tutto nella mia flashfic "SONO EGOISTA. SONO CORAGGIOSA" e quindi mi è sembrato inutile raccontare tutto per filo e per segno. Quindi, se volete sapere tutto, passate a leggerla! Credo di avervi detto tutto, quindi alla prossima! Biceportinari03

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Capitolo 3
*** Benvenuti iniziati ***


Cap.2: Benvenuti iniziati

-È stato davvero adrenalinico!- Esclama a gran voce Eric.

-Tu bellezza che ne pensi?- Il biondino si gira verso di me con fare malizioso, distolgo lo sguardo dal suo.

-Già, adrenalinico- Dico pensierosa.

Eric nota la mia freddezza. Quando sta per replicare Tobias lo ferma per dire lui qualcosa.

-Non perdiamoci in chiacchiere, scendiamo da questo coso, altrimenti gli altri non potranno saltare.-

Io e il biondino annuiamo all'unisono, poi cominciamo a scendere da questa rete che mi ha già procurato un piccolo livido sulla gamba, forse per il forte impatto. Non ci do molta importanza, mi metto in fila insieme ad Eric e Tobias aspettando gli altri iniziati.
Intanto osservo i Capofazione Intrepidi, sono così buffi che quasi mi viene da ridere. Una è molto giovane, vestita tutta di nero, con i capelli corti tinti di un azzurrino chiaro, ha piercing su quasi tutta la faccia e un inquietantissimo tatuaggio sul collo, davvero orrendo. Spero che diventare Intrepidi non significhi ridursi in quello stato, insomma, posso diventare un' Intrepida anche senza un milione di tatuaggi.

-Guarda zuccherino, quella lì con i capelli azzurri ha un tatuaggio stupendo sul collo, che ne pensi?-

Come non detto Eric.

Faccio una smorfia come risposta.

Dopo pochi minuti tutti noi iniziati siamo in fila pronti ad ascoltare le parole del capofazione più anziano.

-Bene bene. Benvenuti carissimi. Benvenuti dagli Intrepidi. Dovete sapere che non è facile entrare a far parte della nostra grande famiglia.
Questa è la fazione dei guerrieri, noi addestriamo soldati pronti a combattere in qualsiasi circostanza.
Ci saranno due moduli di addestramento: uno fisico, spingerete il corpo fino al punto di rottura, e un modulo mentale, vincerete le vostre paure se loro non vinceranno voi.
Io mi occuperò dei trasfazione, Katy si occuperà dei figli degli Intrepidi. Vi allenerete separatamente ma verrete valutati insieme. Impegnatevi, vi sarà dato un punteggio e ci sarà una classifica. Ricordatevi, voi avete scelto noi, ora noi scegliamo voi.-

Silenzio di tomba, nessuno osa aprire bocca dopo quelle parole. Un discorso chiaro, schietto e coinciso, senza giri di parole, tutto a bruciapelo. Wow. Dovrò farci l'abitudine a questa cosa, che mi piaccia o no.

Eric e Tobias stanno fissando da quasi una decina di minuti il Capofazione.
Non sembrano spaventati, né confusi, più che altro sono in ammirazione. Come dei bimbi che stanno guardando il loro cartone preferito che ha come protagonista il loro supereroe preferito.

-Impressionante il modo di fare degli Intrepidi.- Afferma Tobias.

Alzo gli occhi al cielo e mi sposto una ciocca di capelli rosso fuoco che posiziono dietro l'orecchio.

-Dimenticavo, io sono Max, uno dei Capifazione più anziani qua dentro. Ora andiamo, vi accompagnerò al vostro dormitorio.-

Dopo pochi secondi ci ritroviamo praticamente in un vicolo cieco, non sono abituata a questi tunnel senza luce, i Pacifici amano la luce. Dovrò cominciare ad abituarmi a parecchie cose qui dentro.

-Ecco a voi, questo è il dormitorio, e questi sono i bagni.-

Rimango scioccata quando vedo la condizione del bagno. Sporco e puzzolente.

-Dormiremo insieme, maschi e femmine? Io non ci tengo tanto...- Una ragazza alta e bella, ex erudita fa questa fantastica uscita. Anche per me non sarà il massimo dormire in una stanza piena di maschi, ma me ne farò una ragione. Ora di sicuro Max la farà nera.

-C'è qualche problema? Siete solo tre ragazze, avanti, fatevi valere donne. Io scommetto su di voi.- Replica con voce ferma il Capofazione.

-Scommetto che saranno le prime a diventare escluse- Aggiunge un ragazzo alto e moro, ex Candido ovviamente.

Lo guardo dritto negli occhi, le altre due ragazze abbassano lo sguardo e lo puntano a terra. Sbagliato, bisogna sempre reagire in situazioni come questa.

-Lo sai che trasporto kili di grano da quando ero bambina? Bene, ho abbastanza muscoli e forza per romperti quel bel nasino all'insù che ti ritrovi. Anche se sono una stupida Pacifica, anzi ero, ora sto per diventare un' Intrepida.-

Il ragazzo mi fissa incredulo, così come il resto dei presenti. Non sapevo di essere capace di dire ciò, forse sto cambiando. Wow, mi sento strana. Forse per tutto questo tempo ho tenuto ben nascosto questo mio lato un po' crudele.
Tobias mi da' una gomitata e mi sorride, io gli faccio l'occhiolino, mentre Eric interviene.

-Ti conviene girare alla larga da lei, è pericolosa.- Dice il biondino.

Il suo tono è serio e cupo, sembra che mi temi e che io sia la sua peggior nemica, spero stia solo scherzando.

-Non scaldarti rossa, non volevo- Mugugna l'ex Candido.

-Mi chiamo Naomi.-

-Io sono James.-

-Bene, vedo che avete già cominciato a socializzare. Toglietevi i vestiti della vostra ex fazione e buttateli nell' inceneritore che è di fronte alla camerata, successivamente indossate i vestiti che sono sui letti. Tra un' ora e mezza alla mensa, verrà servita la cena. Vi voglio puntuali, odio i ritardatari.- Detto questo Max lascia la stanza a passo svelto.

-Sei stata grande Naomi, sei davvero coraggiosa! Io sono Elizabeth, ex Erudita.- Sorrido alla ragazza che mi sta davanti, lei mi porge la mano e io gliela stringo con decisione.

Dopo essermi lavata e cambiata ho voglia di uscire dalla camerata.

-Ehi Tobias, io vado a fare un giro per la residenza, ci vediamo tra poco a cena.-

Il mio amico sorride ed annuisce.

-Okay, però non perderti, mi raccomando.- Aggiunge.

Non vedo traccia di Eric, sospiro ed esco.

Il buio del tunnel mi avvolge. Sento dei passi dietro di me ed una voce molto familiare...




*ANGOLO AUTRICI*
Ecco a voi il secondo capitolo! Scritto da me, Vallinz_00.
I nostri tre moschettieri che mettono piede per la prima volta nella residenza degli Intrepidi, chissà chi sarà quel qualcuno che ha seguito Naomi...
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatecelo sapere con una bella recensioncina, questo è solo l'inizio di una lunga e intrigante storia.
A prestissimo e al prossimo capitolo!

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Capitolo 4
*** Pillowtalk ***


Cap. 3: Pillowtalk 

-Accidenti a me e al mio senso dell' orientamento e... ahhhhh!!! Ehi rossa, anche tu qui?-

Eric. Ovviamente.

-Uhm si, stavo dando un'occhiatina all'alloggio prima della cena... tu che ci fai qui?-
-No niente, stavo facendo una passeggiata...-
-...e ti sei perso.-
-Appunto.- Ammise lui a testa bassa.

La visione di Eric imbarazzato è davvero spassosa.

-Vieni, facciamo un giro insieme.-

Eric annuisce, pare illuminarsi. È davvero carino in effetti.

Cammimiamo per circa dieci minuti in un silenzio imbarazzante. Davvero troppo imbarazzante.

E va bene Naomi, prendiamo parola.

-Tu... perché hai scelto gli Intrepidi?-
Okay, forse non è proprio la domanda più giusta da porgli, ma non mi viene in mente altro.

-Beh, immagino perché mi sono sempre piaciuti, fin da bambino li ho sempre guardati con ammirazione. Mi piace il loro modo di fare. Mi piace quello che là fuori chiamano incoscienza, e che qui dentro chiamiamo coraggio. Mi ricordo, da bambino, di aver letto questa frase dal manifesto degli Intrepidi: "Noi crediamo negli atti di coraggio ordinari, nel coraggio che spinge una persona a ergersi in difesa di un' altra." Questo non mi sembrava per nulla incoscienza, ma vero coraggio. Da quel giorno mi sono innamorato definitivamente di questa fazione. Io voglio passare la vita a protteggere le persone, per questo ho fatto questa scelta. Anche se ormai... credo che gli Intrepidi abbiano perso di vista i loro obbiettivi originali.-

Ascolto rapita le sue parole.
Almeno lui ha le idee chiare.

-E tu, invece?- Mi chiede.

-Vuoi saperlo davvero? Sinceramente... non lo so. So solo che quando è arrivato il momento di scegliere la coppa, la mia mano si è allungata istintivamente verso i carboni ardenti. Non so perché. Non c'era una voce dentro di me che mi diceva di fare questa scelta. Non c'era niente. I miei pensieri in quel momento erano il vuoto più totale. Ma l'istinto non sbaglia mai, giusto? Non credo che mi pentirò di questa scelta, però. Amo già questa fazione.-

Ora tocca ad Eric rimanere di stucco.

-L'unica cosa però...- Continuo incerta.
-Cos'è?-
-È che... io detesto il nero.-

Scoppiamo tutti e due in una fragorosa risata.
Non credevo che l'Erudito scontroso che incontrai quel giorno con mia sorella si sarebbe trasformato in questa persona.

Continuiamo a camminare e chiaccerare animatamente finché non arriva l'ora di cena.

-Ehi, ma che ore sono?- Chiede Eric.
Guardo l'orologio da polso, l'unico oggetto che mi è rimasto della mia vecchia fazione. Per fortuna è di un rosso molto scuro, quindi è di un colore accettabile anche qui, dove domina il nero.

-Sono le...- Impallidisco come una mozzarella.
-Tra cinque minuti dobbiamo essere in mensa...- Continuo titubante.
-Oh, bene... corri!-

Eric mi prende per mano e inizia a correre. Il pallore che avevo fino a poco prima sul mio viso si trasforma nella tonalità che aquista il sole al tramonto.

-Ehi aspetta fermo... fermo! Mi fai male così!-
-Se mi fermo Max ci fa neri tutti e due! Avanti, muoviti!-

Dopo poco incontriamo un' Intrepida, non è un iniziata, ma è lo stesso molto giovane.

-Scusa, per la mensa?- Chiede Eric continuando a correre sul posto.

-In fondo a destra.- Dice lei guardandoci come se fossimo pazzi. E in effetti...

-Grazie mille!- E ricomincia a correre.

-Aspetta, aspetta Eric, ci siamo!- Dico indicandogli una porta.

-19:58... giusto in tempo!- Dico io.
-Eh già...-

Entriamo e ci sediamo al tavolo dove ci sono già Tobias, Elizabeth, James e l'altra ragazza trasfazione, mi pare che sia un'ex Agnebante.

Ci salutiamo e l'ex Abnegante si presenta, si chiama Catherine.

-Ehm... ma ci sono solo hamburger qui?- Dico un po' titubante.
-Beh, direi di si... non hai mai mangiato un hamburger?- chiede Eric.
-Veramente io sarei vegetariana...-
-Oh andiamo, un po' di carne può solo farti bene.-
-Si, ho capito ma... hanno ucciso una povera mucca innocente e...-
Il tavolo scoppia in una fragorosa risata. Si in effetti sono un po' strana, ma non posso farci niente, io amo gli animali. Anche Tobias e Catherine sembrano non apprezzare il cibo. 
-Oh andiamo, ora non mettetevici anche voi.- Li esorta James.
-Ehm, gli Abneganti non sono proprio abituati alla carne...- Dice Catherine.
-Siete pazzeschi. E tu mangia, altrimenti non avrai forze per l'allenamento di domani.- Mi esorta Eric.
-Oh, si preoccupa per me, che tenero.-
-Ehi!-
Altra risata.

-Voi cosa vorreste fare dopo l'iniziazione?- chiede Elizabeth ad un certo punto.
-Io vorrei occuparmi degli iniziati.- Dice Tobias.
-Immagino che lo farò anche io- Afferma James.
-Io credo che starò di guardia alla recinzione.- Annuncia Elizabeth. 
-Io credo che farò la tatuatrice... me la cavo abbastanza bene a disegnare.- Dice Catherine.
-Mmmh, a quanto vedo siete tutti quanti molto ambiziosi qui- Afferma Eric con tono sarcastico -Io invece punto a diventare Capofazione.-
-Capofazione? Tu? Ma fammi il piacere...- Okay, mi diverto troppo a prenderlo in giro.
-Aspetta a parlare, rossa. Rimarrai di stucco quando domani mi vedrai in azione.-
-Certo, immagino...-
-E tu invece che vorresti fare?- Mi chiede con aria di sfida.

È troppo carino quando fa così.

Si, e io sto decisamente impazzendo.

-Beh, ho sempre aiutato mia madre ai fornelli, e cucinare mi piace molto, quindi credo che lavorerò in cucina. Impazzireste per la mia torta alla crema, ve lo assicuro. In famiglia la facevamo sempre.-

Già, la facevamo sempre...

-Per carità! Ci avveleneresti tutti con la tua insalata vegetariana!- Scherza Eric. Ok, adesso siamo pari.

-Ma non vorresti un lavoro, non so, più da... Intrepida?- Chiede James.
-Beh, immagino che potrei anche fare la guardia alla recinzione... ma alla fine, la guardia da che cosa, esattamente?-
-Nessuno lo sa. Pare che dopo la guerra non sia rimasto nulla là fuori... immagino sia per sicurezza.- Dice Tobias.
-Oh andiamo, non ditemi che non vi siete mai chiesti anche voi cosa ci sia oltre.-
Catherine nega subito.
-La curiosità non è mai stata nella indole degli Abneganti.-
-Ormai non sei più un' Abnegante, Catherine- La riprendo io.
-Beh, immagino che ci siano mostri mutanti affamati di carne umana. Magari un giorno potremmo andare a combatterli insieme, che dite?- Scherza James.
-Tanto parlare con voi è inutile.- Ribatto io.
Terza risata.

-Dopo cena abbiamo le serate libere, giusto?- Chiedo.
-Si, perché?-
-Voi che pensate di fare?-
-Magari potremmo andare a ballare, o che so, farci qualche tatuaggio.-
-Per carità Eric no, odio i tatuaggi.-
-Oh andiamo, sono sicuro che prima o poi ti verrà voglia di fartene uno.-
-Speriamo poi.-

Niente da fare, io i tatuaggi li ho sempre odiati, non ho mai capito il senso di rovinarsi la pelle con tonnellate di inchiostro.

La sera ci ritroviamo tutti a ballare.
-Alcool, alcool, alcool. Ma non esiste l'acqua qui dentro?- Sinceramente, non sono abituata agli alcolici. E comunque ho avuto una brutta esperienza qualche mese fa, insieme a Miriam. Ho scoperto che non riesco a reggerli. Mi sono promessa che non avrei bevuto mai più.

-Senti, se vuoi un po' di acqua vai allo Strapiombo, lì e pieno.-
Eric. Ubriaco fradicio.
Di già oserei aggiungere.

Decido di andarmene a fare un giro senza una meta ben precisa, ma ad un certo punto sento partire una canzone. Una canzone che conosco bene.
Che ho sentito tante volte.

E che per il mio bene non avrei voluto sentire più.

Climb on board
We'll go slow and high tempo
Light and dark
Hold me hard and mellow

I'm seeing the pain, seeing the pleasure
Nobody but you, 'body but me, 'body but us, bodies together
I'd love to hold you close, tonight and always
I'd love to wake up next to you
I'd love to hold you close, tonight and always
I'd love to wake up next to you

So we'll piss off the neighbours
In the place that feels the tears
The place to lose your fears
Yeah, reckless behavior
A place that is so pure, so dirty and raw
Be in the bed all day, bed all day, bed all day
Fucking you and fighting on
It's our paradise and it's our war zone.

It's our paradise and it's our war zone.




*Angolo Autrici*
Eieiei, ci risentiamo! Ragazzi, questo capitolo me lo sono scritto tutto d'un fiato da mezzanotte e mezza alle due di notte, e non mi è mai piaciuto tanto scrivere un capitolo.
Mi è venuto un sonno tremendo, ma non potevo abbandonare la storia nel pieno dell' ispirazione, no?
Ah, nel caso non si capisse (molto probabile) la canzone è Pillowtalk di Zayn, quella che la nostra cara Naomi ascoltava sempre con la sua sorellona... che nostalgia! E dire che è solo il primo giorno!
E ho notato che il titolo della canzone (chiacchere confidenziali) per una fortunata coincidenza si adattava anche al titolo del capitolo. Figo, vero?
E inoltre, questo è il capitolo più lungo che abbia mai scritto! Si, so che non è un gran che, ma io non so proprio cosa siano i capitoli lunghi, è già tanto che mi sia cimentata in una long! Comunque non me ne pento affatto, lavorare con Vallinz_00 mi diverte molto...
Ora vado perché nessuno ha più voglia di ascoltarmi mentre blatero ed ho un sonno tremendo!
Baci e alla prossima!
Biceportinari03

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Capitolo 5
*** Lacrime ***


Cap.4: Lacrime

Sento quella canzone rimbombare per tutto il tunnel che porta al Dormitorio, chi la starà ascoltando?
Forse è solo nella mia mente, forse sto delirando. Sono molto stanca, questo è vero. Ma qualcosa mi dice che devo avvicinarmi e scoprire da dove viene.

Seguo la melodia ad occhi chiusi.

Pillow talk
My enemy, my ally
Prisoners
Then we'tee free, it's a thriller
I'm seeing the pain, seeing the pleasure
Nobody but you, 'body but me, 'body but us
Bodies together
I'd love to hold you close, tonight and always
I'd love to wake up next to you
I'd love to hold you close, tonight and always
I'd love to wake up next to you
So we'll piss off the neighbours
In the place that feel the tears
The place to lose your fears
Yeah, reckless behaviour
A place that is so pure, so dirty and raw
Be in the bed all day, bed all day, bed all day
Fucking you and fighting on
It's a paradise and it's our war zone
It's a paradise and it's our war zone.


È come se fosse l'inno della mia gioventù, il bene che ci vogliamo io e mia sorella, con la quale tutte le sere prima di andare a dormire, ascoltavo questa canzone.

Appena arrivo al dormitorio di punto in bianco la canzone finisce, lasciandomi con il fiato sospeso.
Accendo la luce e noto che sopra il mio letto c'è qualcosa, metto a fuoco 'la cosa' e stupita la osservo per qualche secondo: uno stereo, e indovinate la cassetta inserita? Pillowtalk.
Sopra di esso c'è un biglietto, riconosco all'istante la calligrafia cicciotta e in stampatello.


"SPERO CHE TU POSSA FARNE BUON USO, SPERO ANCHE CHE TI ARRIVI IN FRETTA. LA MUSICA È LA MIGLIOR MEDICINA. QUANDO TI SENTI GIÙ ASCOLTALA E RIPENSA A NOI DUE, TROVERAI SICURAMENTE LA FORZA DI ANDARE AVANTI.
TI VOGLIO UN MONDO DI BENE NAOMI."

MIRIAM


Il regalo più bello.
Non vedo l'ora che arrivi la prossima settimana per rincontrare i miei genitori e mia sorella, per riabbracciarli forte.

Una lacrima mi riga la guancia per poi cadere sulla federa del mio cuscino.
Non so se si tratti di una lacrima di gioia o una lacrima di tristezza, forse nostalgia, si.

Sento dei passi avvicinarsi sempre di più alla camerata in cui mi trovo.
Mi affretto a nascondere lo stereo e la cassetta.
Non so come questo regalo sia arrivato qui, ma non mi interessa in fondo. Sono felice di averlo ricevuto.

-Fai davvero schifo, Eric, come si fa ad ubriacarsi in questo modo?- La voce di Tobias risuona per tutto il tunnel.
-Dove mi stai portando?-
-A vomitare e a cercare Naomi.-
-Qualcuno ha fatto il mio nome?- Provo a dire con voce squillante appena i miei due amici girano l'angolo.
-Eccoti qui, dov'eri finita? Ti sei persa il dolce.- Mi dice Tobias facendomi cenno di aiutarlo con Eric.
-Hai pianto, Noemi?- Dichiara Eric affievolito e confuso a causa dell' alcool.

Strabuzzo gli occhi.
Si vede così tanto?

-Prima di tutto mi chiamo Naomi e...-
-È successo qualcosa?- Mi chiede Tobias preoccupato.
-Nulla, davvero, sono un po' allergica alla polvere, sarà quello. La Residenza non è pulitissima.- Aggiungo strofinandomi gli occhi.

Dopo aver 'rianimato' Eric dallo stato di tontaggine qual'era, me ne vado a dormire insieme a Tobias ed Eric. Siamo gli unici a letto in tutto il dormitorio, prima o poi dovrò abituarmi a questa cosa del 'fare le ore piccole'.

               *      *      *      *

L'indomani la sveglia è alle sette e mezza.
Primo giorno di iniziazione del primo modulo.
Scaccio via le coperte con decisione e mi alzo respirando a pieni polmoni l'aria fresc... volevo dire umida della residenza.
Mi dirigo in bagno, mi sistemo, mi vesto e infine raccolgo i capelli in una coda di cavallo alta che mette in risalto i miei lineamenti.

In mensa oggi c'è una confusione pazzesca.
Chi corre di là, chi di qua, chi ride, chi parla, chi arriva, chi litiga per i tavoli.
Decido di prendere un muffin al cioccolato e un caffè non zuccherato.
Voglio stare leggera per gli allenamenti, altrimenti se mangio come sta' mangiando Eric rischio di vomitare tutto sul ring.
-Non pensi che sia un po' troppa tutta quella roba?-
-No, va benissimo, io non sono minuto come voi due.- Risponde Eric infastidito, Tobias che ride sotto i baffi.
Guarda te con chi mi tocca stare.
 
Dopo circa una mezz'oretta siamo tutti riuniti davanti al ring, attenti ad ascoltare le parole del nostro istruttore nonché Capofazione Max.

-... bene, detto questo annuncerò le coppie per il combattimento del primo giro...-

Spero proprio di non essere né contro Tobias né contro Eric, non volglio far loro del male.
-Tobias contro Elizabeth...-
Dai forse riesco a scamparla nel primo turno.
-e per ultimi Naomi contro James.-
 
Mi si gela il sangue.
Io contro un ragazzo?

-Queste coppie non sono equilibrate- Dico tutto d'un fiato.
-Visto che tu parli troppo rossa, anticipiamo il tuo turno. Naomi contro James.-
-Ma non eravamo ultimi? Sbotta James avvicinandosi al ring.
-Gli ultimi saranno i primi. Forza, sul ring, non me lo fate ripetere due volte ragazzini.-

Cerco di rilassarmi, faccio un respiro profondo, scruto le faccie di Tobias ed Eric che mi dicono chiaramente di non mollare e poi mi scaglio contro il mio avversario che non si aspettava il mio attacco.
Inaspettatamente James mi da' un pugno sullo stomaco così forte che sputo sangue, poi mi prende, mi alza e mi scaraventa al suolo.
Intontita e con le lacrime agli occhi mi alzo, cieca dalla rabbia.
Lui mi sferra un pugno sulla mascella e poi uno sul naso.
Ho le orecchie ovattate e la vista annebbiata.
-Forza, Naomi!- Esclama qualcuno, ma non riesco a capire chi.
Cerco di correre verso James ma lui mi precede e mi butta a terra, sferrandomi un altro calcio sulle costole.
Dopodiché buio totale.

*Angolo autrici*
Eccoci qui con un nuovo capitolo scitto da me (Vallinz_00).
Spero sia di vostro gradimento. Tranquilli, la nostra Naomi non è morta, solo svenuta a causa delle botte che ha preso da James. Mi sta un po' antipatico quel ragazzo eh, voi non credete? Grazie a chi recensisce e chi legge in silenzio.
Alla prossima settimana con un nuovo capitolo della mia collega ;)
Un bacio
Vallinz_00 e Biceportinari03 (che oltretutto si occupa sempre della grafica;))

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Capitolo 6
*** Scoperta del secolo: Tobias non è in grado di farsi gli affari suoi su questioni personali ***


Cap.5: Scoperta del secolo: Tobias non è in grado di farsi gli affari suoi su questioni personali

Apro gli occhi piano piano, il mio risveglio è cullato dalle dolci note della cassetta regalatami ieri, anche se non riesco a capire come sia possibile.
Mi sveglio in una stanza completamente bianca, in netto contrasto con il nero che regna nel resto del Quartier Generale degli Intrepidi.

Cerco di mettere a fuoco la vista, mi rendo conto di essere sdraiata su un letto, e mi accorgo con grande stupore di non essere sola.

-Ragazzi...-

-Ehi Naomi, ti sei svegliata finalmente! Siamo qui da ben due ore, che bravi amici che siamo, eh?- Scherza Eric con il suo solito tono arrogante.
-Non dovevate rimanere per me...-
-Beh, Eric ha insistito tanto e così... ahia!- Tobias viene interrotto bruscamente da una gomitata di Eric.
Riescono a farmi sorridere.

Che tonti.

-Ma che è successo?- Chiedo un po' confusa.
-È successo che James te le ha date di santa ragione, Pacifica. Non siete proprio abituati a combattere voi, vero?- Dice Eric.
-E perché, voi Eruditi si?-
-Touchè.-
Scoppiamo tutti e tre a ridere.

-A proposito di botte, Eric, perché hai quell'occhio nero?- Chiedo notando quel particolare che prima mi era sfuggito.
-Beh, ecco...-
-Ah, te lo racconto io, tanto lui non avrà mai il coraggio per farlo- Interviene Tobias -Appena finiti i combattimenti, Eric ha detto a James che era stato un idiota a prendersela con te, e il resto te lo puoi soltanto immaginare... è dovuto intervenire addirittura Max per separarli, sai tu che roba...-
-Ma gli affari tuoi mai, eh...- Sbotta Eric arrossendo visibilmente.
Devo ammettere che ero parecchio lusingata da ciò che aveva fatto.
-Ma non dovevi fare questo per me, stupido...-
-Non preoccuparti rossa, non mi ha fatto tanto male.-

In quel momento mi ricordo delle note che stanno ancora risuonando per la vuota e fredda stanza d'ospedale.
-Ragazzi, e questa canzone come avere fatto a trovarla?- Chiedo.
-Ah si, volevamo andare a prenderti dei vestiti puliti, e Eric mentre cercava ha trovato questa cassetta e il biglietto di tua sorella, così ha pensato che ti avrebbe fatto piacere risentirla, e magari ti avrebbe aiutato... sai, tua sorella ha ragione, la musica è la miglior medicina.-
-Beh, siete stati molto carini ragazzi... ma non frugate mai più nella mia roba.- Scherzo io.
Scoppiamo tutti a ridere.

-Oh, ma guarda, credo che per me sia ora di andare...- Fa Tobias con fare sospettoso.
-No amico, non puoi lasciarmi da solo qui!- Grida Eric.
-Beh, che ti prende? Il grande Eric, aspirante Capofazione, intimidito da una ragazzina Pacifica oltretutto su un letto d'ospedale? Dovresti vergognarti, sai?- Lo prende in giro Tobias.

Non mi stancherò mai di ripeterlo.
Che tonti.

-Ma andiamo, Tobias!-
-Sh.-
-Ma...-
-Zitto.-
-Vuoi lasciarmi finire...-
-Addio!-

La scena che si è venuta a creare è veramente comica.
Mi scappa una risatina, ma data la faccia che mi rivolge Eric quando se ne accorge, non posso fare a meno di ringraziare Dio per il fatto che gli sguardi non possano uccidere.

Un Eric sconscolato si siede accanto a me, e io, ancora dolorante a causa delle botte di James, cerco di mettermi a sedere.

-Ti manca tanto tua sorella, vero?- Se ne esce all'improvviso -Per questo ieri stavi piangendo...-

Spalanco gli occhi.
Come se ne era accorto?

-Davvero ti ricordi quello che è successo ieri?- Chiedo cercando di distrarlo un po'.
-Perché non dovrei?-
-Beh sai... eri ubriaco fradicio...-
Gli scappa una risatina, ma si nota a prima vista che è molto triste.

-Sai, sono sicuro che tua sorella ti voglia tanto bene... non piangere per lei, okay? Tra poco potrai rivederla... poi, una volta superata l'iniziazione, potrai vederla ogni volta che vorrai.-
-Sempre se riesco a superarla, l'iniziazione, Eric...-

Ora tocca a lui spalancare gli occhi.
-Perché dici questo?-
-Oh andiamo Eric, hai visto anche tu come mi ha conciato James, oggi... e poi andiamo, siamo sinceri, si è mai sentito dire di un Pacifico che abbia mai superato l'iniziazione degli Intrepidi?- Dico con le lacrime gli occhi. L'ultima cosa che voglio in questo momento è piangere davanti a Eric, ma proprio non riesco a farne a meno. È davvero possibile essere così fragili?
-Non dire così, ok? È solo il primo giorno, c'è ancora molto tempo per recuperare. Dov'è quella bellissima ragazza coraggiosa che soltanto ieri ha risposto a modo a quell'idiota di James, quella ragazza che mi piace tanto? Io ti aiuterò, se vorrai.- Dice lui abbracciandomi e accarezzandomi i capelli color tramonto.
-Davvero lo faresti...?-
-Certo.-
-Grazie, galletto.- 
-Di nulla, rossa.-

Nascondo la testa fra le sue braccia e respiro il suo profumo, godendomelo il più possibile.

No, aspettate tutti un secondo... che significa "quella ragazza che mi piace tanto?"

Alzo la testa, forse per trovare una risposta a questa domanda nei suoi occhi color del ghiaccio, ma l'unica cosa che riesco a vedere sono le sue labbra morbide, così vicine alle mie...




*Angolo autrici*
Ehilà ragazzi! *Si nasconde e cerca di ripararsi dalle varie verdure in scatola che le stanno lanciando contro*
Si, lo so, mi state odiando per la fine di questo capitolo, ma ho pensato "Ehi, perché devo divertirmi solo io, facciamo divertire anche la mia cara collega!" e così...
Scusatemi tanto anche se il capitolo è un po' più corto rispetto al solito, ma sapete, volevo lasciare un po' l'effetto suspense... non preoccupatevi, il prossimo capitolo sarà più lungo, promesso! (O forse no, boh, non so che cosa verrà in mente alla nostra cara Vallinz_00  XD)
Poi, riguardo alla scelta del titolo del capitolo... beh, volevo aggiungere questo pizzico di comicità XD
Ho solo una cosa da dire alla mia cara collega...
DIVERTITI CON QUESTI DUE!
Baci e a presto,
Biceportinari03

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Capitolo 7
*** Non lasciarmi più ***


Cap.6: Non lasciarmi più

Eric azzera sempre di più la distanza fra le nostre labbra fino a quando...

-Naomi, tesoro, come ti senti?-

Per lo spavento, sobbalzo dando per sbaglio una testata a Eric.
Lui geme cadendo dalla sedia su cui era seduto.

-Eric, che combini?- Squittisce l'infermiera dai capelli blu notte.

-Io? Io... ci vediamo dopo Noemi, volevo dire Naomi... ciao- e inciampando contro uno scatolone esce dalla stanza.

Trattengo a fatica una risata.

-Tutto bene Naomi?-
-Ma certo. Quando potrò andarmene? Sto bene ora- Dico mettendomi a sedere.
-Oggi pomeriggio, non replicare. Comando io qui dentro.-

Sbuffo e mi rimetto distesa. Beh, non sprecherò questa occasione di riposo piagnucolando, farò un pisolino.

Ripenso agli attimi precedenti... non posso ancora credere di aver quasi baciato Eric.
Lui non mi piace.
Non può piacermi un galletto Erudito che mi ha dato della babbea la prima volta che ci siamo incontrati per strada.
Beh, non avrà un bel carattere, però ha un buon profumo, dei bei capelli, un sorriso che vorrebbero avere tutti i ragazzi per far colpo. E gli occhi, Dio, io mi ci perdo se lo guardo troppo a lungo...
Basta Naomi, stai esagerando.
Non ti piaceva, eh?

No, non mi piace infatti.


Nel pomeriggio, dopo aver salutato Amanda l'infermiera, mi dirigo verso il dormitorio per cambiarmi.
Ho davvero bisogno di fare una doccia. Puzzo di... di... sangue e sudore. Bleah.

Sto per togliermi la maglietta quando avverto una presenza dietro di me.
Mi giro e trovo Tobias sulla soglia della camerata.
-Finalmente ti hanno fatta uscire. Come ti senti? Ti sei persa le patatine fritte a pranzo.- Dice lui avvicinandosi a me.
-Sto bene. Le ho mangiate anche io, me le ha portate Amanda.- Rispondo sorridendo.

-Dov'è Eric?- chiedo vaga.
-Da quando ti interessa sapere dov'è Eric?- Mi chiede lui sorridendo maliziosamente.
-Oh... beh, io... l'ho chiesto così...- Balbetto imbarazzata.

Perché ho fatto quella domanda? Maledetta me.

-Comunque sta per iniziare l'allenamento... vuoi unirti a noi?-
-Certamente, cos' ha in mente oggi Max?-
Tobias alza le spalle, poi, senza dire altro, ci dirigiamo a passo svelto verso la palestra.

              *         *         *         *

-Okay ragazzi, ora usciremo fuori, dall'entrata principale. Percorreremo appunto correndo tutto il cornicione del palazzo degli Intrepidi. Sarà una gara, riceverete dei punti, quindi impegnatevi. Forza!- Ci esorta battendo le mani.

Prima di salire le scale incrocio lo sguardo di Eric.
Arrosisco.

-Naomi, hai imparato la lezione ora che le hai prese di santa ragione?- Max mi squadra da capo a fondo, sembra arrabbiato.

Mi schiarisco la voce, non voglio sembrare spaventata.
-Si, ho imparato la lezione, ma non mi arrenderò così in fretta. Io ho scelto gli Intrepidi e diventerò un'Intrepida.- Gli sorrido e poi mi avvio verso le scale che portano al tetto dell' edificio.

Fuori l'aria è calda. Si suda anche stando fermi, è impressionante.

Mi avvicino a Tobias ed Eric che stanno chiacchierando fra loro. Spesso Eric si gira a guardarmi.
-Ehi ragazzi-
-Naomi- Esclamano all'uniscono.

-Bene iniziati, mettetevi in posizione, al mio via iniziate a correre. Quattro giri di corsa. Non imbrogliate, sarete vigilati.-
Dopo aver detto ciò Max si siede su un muretto e...
-Via!- Urla a squarciagola.

Inizio a correre, ci metto tutta me stessa.
Eric e Tobias sono davanti a me.
-Ma guarda la rossa, si è ripresa. Non le sono bastate tutte le botte che ha preso-
James, mi fa schifo. Ma chi si crede di essere?
-Lasciami in pace, concentrati sulla corsa piuttosto.- Replico io.
-Uh, non piangere tesoro. Ora correrai da Eric per chiedere aiuto, giusto? Vorresti essere coraggiosa come un' Intrepida? Beh... cerca di cavartela da sola.- Mi sussurra lui nell' orecchio.
Subito dopo mi dà una spinta, io per poco non rischio di cadere dal palazzo e morire.

C'è una mano che mi salva, una stretta forte, la riconoscerei tra mille.
-Eric, mi... mi hai...- Balbetto.

I nostri visi sono a pochi centimetri l'uno dall'altro.

-Cosa ti ha detto quello schifoso?-
-Ehi voi due, rimandate l'appuntamento, ora ci si allena!

Eric lascia la mia mano e riprende a correre sotto gli sguardi basiti degli altri.

                  *       *       *       *

Alla fine la gara l'ha vinta James. Eric secondo, io terza insieme a Tobias.

Non sono per niente felice.

Abbiamo finito di cenare da poco, sono tornata al dormitorio per darmi una sistemata, visto che non ho potuto farlo prima.

La camerata è vuota, silenziosa.

Improvvisamente dalla porta compare Eric, cammina a passo svelto verso di me.
Sembra arrabbiato, ma cosa gli prende?

-Eric... ma cosa...?-

Non mi lascia il tempo di finire che... che... che mi ritrovo le sue labbra sulle mie.
Un bacio caldo, morbido e per niente casto, un bacio che mi godo fino in fondo.




*Angolo autrice*
Ehilà, ecco a voi il sesto capitolo scritto da me (Vallinz_00)
Spero vi piaccia... lo so, è un po' corto, ma come dice la mia collega, vi deve lasciare la suspance... avete visto? Finalmente Eric e Naomi si sono baciati!
Ci vediamo la prossima settimana con il capitolo di Bice! Divertiti collega con i due dolcini qua sopra ;)
Un bacione
Vallinz_00

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Capitolo 8
*** Lotta coi cuscini ***


Cap.7: Lotta coi cuscini

Quando ci stacchiamo, lo facciamo a malincuore.
Lui mi abbraccia, accarezzandomi i capelli rossi, e sussurra queste parole:
-Sai, oggi è stata proprio una giornata di inferno. Prima in ospedale non ho il coraggio di baciarti e faccio anche la figura dell' idiota, poi sul tetto quell'idiota di Max ci ha interrotto...- fa una breve pausa poi continua -ma finalmente ce l'ho fatta.-
-Adesso ti senti realizzato, vero?- Lo prendo in giro.
-Per essere riuscito a baciare la ragazza più bella di questo mondo? Si, mi sento decisamente realizzato.-

E io intanto mi sciolgo come un ghiacciolo lasciato al sole di agosto.


-E comunque non prendermi in giro, rossa!- Scherza lui tirandomi una cuscinata.

Giuro che lo uccido. Giuro su Dio che lo faccio.

Prendo un cuscino da un letto e ricambio la cuscinata.

-E guerra sia, allora!-

Facciamo gli idioti per quelli che potrebbero essere dieci minuti come un' ora, quando sono con lui il tempo passa così in fretta...

All'improvviso la porta si apre.

Tobias resta fermo sulla soglia a guardarci con la bocca spalancata.
-Ma che diamine state...- Comincia a dire, ma viene bruscamente interrotto da Eric che gli tira una cuscinata in pieno viso.

Avanti, spiegatemi come si fa a non ridere.

-Ah si? Ora ti faccio vedere io, brutto idiota...- e prendendo un cuscino dal letto di un iniziato si unisce a noi.

Sembriamo proprio degli stupidi, ma in fondo un po' lo siamo.

-Sapete una cosa, ragazzi?- dice Tobias -È in questi momenti che sono felice di aver lasciato gli Abneganti.-
Si, lo capivo, gli Abneganti rifiutavano qualunque cosa che fosse per il proprio piacere personale. Ma era davvero per questo che se ne era andato? Per potersi divertire di più? No, non sembrava il tipo.
E io, avevo fatto la scelta giusta ad andarmene?
Perché quella lotta coi cuscini mi ricordava quelle che facevo con mia sorella prima di andare a dormire, mentre le dolci note di Pillowtalk accompagnavano la nostra infanzia?

Tre giorni. Solo tre giorni. E poi potrò rivederla.

Fatti forza Naomi.


-Già, hai fatto benissimo amico. Gli Abneganti in fondo sono solo dei santarellini che passano la vita a "dimenticarsi di loro", ma andiamo, bisogna godersela la vita!- Dice Eric.
Tobias ci mette un po' a rispondere.
-Già, forse hai ragione.- Ma non è del tutto convinto.

-Ragazzi, io ora dovrei veramente farmi una doccia, ci vediamo dopo okay?- Dico io.
In altre circostanze sarei andata a dormire, ma mi sono già riposata abbastanza in infermieria.
-Va benissimo. A dopo Naomi!- Mi salutano e escono dal dormitorio, e finalmente posso rilassarmi.
Mi faccio una doccia calda e mi affretto a raggiungerli al Pozzo.

                 *        *       *      *

-Ehi Naomi!- Mi chiamano non appena mi vedono.
-Ragazzi.-
Eric si lascia sfuggire un fischio di ammirazione non appena mi vede.

Idiota.

Anche se non posso dargli tutti i torti in fondo.
Mi sono messa jeans attillati (troppo attillati) e una maglietta che non si può nemmeno definire così. Mi lascia scoperta pancia, spalle, collo, tutto.
Mi sento oscena.
 Ma da quando ho cominciato a vestirmi così?

-Ehi, Naomi, sai che sei uno schianto stasera?-

...da quando ti interessa piacere a Eric, stupida.

Gli lancio un' occhiataccia, ma si vede lontano un miglio che ho apprezzato il "complimento".

-Allora rossa, il qui presente Eric va a riempirsi il corpo di inchiostro, forse farò qualcosa anche io... tu che vuoi fare?-
-Ragazzi, lo sapete, io odio i tatuaggi...-
Ma Eric mi guarda con occhi imploranti. È troppo carino.
Alla fine cedo.
Per forza, Naomi, hai una forza di volontà uguale a quella di un pesce rosso...
E credo che anche l'autostima sia a quei livelli.


Ci dirigiamo dal tatuatore.
- Beh, magari se proprio odi i tatuaggi, per cominciare puoi farti un piercing, che si nota meno.- Mi consiglia Tobias.
-Beh, si, immagino sia la cosa migliore... no aspetta, in che senso per cominciare?!-
-Nel senso che molto probabilmente Eric non si arrenderà finché almeno il 99% del suo corpo sarà ricoperto di inchiostro, e a me piacerebbe tornare dal tatuatore. Così, per confermare a me stesso che mi sono lasciato la mia vecchia fazione alle spalle.-

Sussulto.
Mi sono davvero lasciata i Pacifici alle spalle?
E perché se per tutti gli altri è così facile per me non lo è?

-E va bene- Acconsento alla fine.

Così alla fine della serata mi ritrovo con un piercing all' obellico e uno sul sopracciglio.
Come mi sento?
Una criminale.
E si, lo so. Sto esagerando.

                *        *        *       *

La mattina dopo ci ritroviamo io, Eric, Tobias ed Elizabeth a fare colazione.
-Allora, cosa avete fatto ieri sera?- Chiede Elizabeth.

Io e Eric ci guardiamo, entrambi visibilmente rossi in volto.

-Beh, abbiamo fatto gli idioti con dei cuscini, e poi siamo andati dal tatuatore, giusto ragazzi?- Dice Tobias.
-Cos..? Oh, ehm, si... proprio così!- Esclamiamo io e Tobias all'uniscono.

Dio ti benedica, Tobias.

Nessuno dei due ha più parlato di quel bacio.
Chissà, magari ha cambiato idea e non gli piaccio più...

Come sono drastica però.

Meno male che me lo dico da sola.

Finita la colazione andiamo ad allenarci.
-Ehm... Naomi?- Mi chiama Eric mentre camminiamo verso la palestra.
-Oh, si, dimmi tutto!- Esclamo io forse un po' troppo allegra.

Porca ciabatta Naomi, controllati...

-Ecco, volevo chiederti...- Inizia lui.

Al diavolo il controllo...

-Ma quindi... noi due...-

Ecco, la stiamo perdendo...

-Stiamo insieme?-

Terra chiama Naomi, Terra chiama Naomi... il tizio che ti piace ti ha appena fatto una domanda e se tu te ne stai lì imbambolata con la bocca spalancata rischi di perderlo! Mantieni il controllo!

-Ehm... okay...- Dico io quasi sussurrando.

Non mi pagano abbastanza per stare nella testa di questa pazza.

Okay? Gli ho detto veramente soltanto OKAY?! Ommioddio.

Si, l'hai fatto, perché quando quel galletto scontroso ti parla tu vai in panico, pazzoide.

Oh, sta zitta tu.

Beh, vedi il lato positivo...

Sarebbe?

Magari "okay" sarà il vostro "per sempre"...

Oh, Dio.




*Angolo autrice*
Ma salve ragazzi! Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Okay, qui ho fatto sembrare Naomi un po' più pazzerella del solito... alzi la mano a chi è piaciuto quando ha fatto la figura dell' idiota davanti a Eric! *Alza la manina*
Piccolo quesito (?) per voi... vi piace la vocina pazza nella testa di Naomi? A me troppo ahah...
Ci vediamo la prossima settimana con il capitolo di Vallinz! Divertiti cara ;)
Bacioni
Biceportinari03

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Capitolo 9
*** Gelosia ***


Cap.8: Gelosia

Dopo un minuto di puro silenzio Eric si gira verso di me, mi prende il viso e mi bacia ancora. Ci baciamo per qualche secondo, all'inizio un bacio casto, poi passionale.
Qualche bacio sul collo che mi fa sussultare.
Dopo pochi minuti ci accorgiamo della presenza di Tobias a pochi metri da noi. Ci fissa come se fossimo due extraterrestri.
Ci scruta con cura e poi entra in palestra senza dire una parola.

Io ed Eric ci guardiamo perplessi.

In realtà non abbiamo ancora detto a nessuno che stiamo insieme.
Beh, in fondo stiamo insieme solo da dieci minuti, forse qualcosa di più.

Non riesco a capire l'atteggiamento di Tobias.
È arrabbiato, confuso, sorpreso, oppure... no dai... non può essere...

Dillo, dillo, dillo Naomi...

Geloso?!
Non può essere!
Tobias geloso di me ed Eric?!


Spero proprio di no, non riuscirei a sopportare la cosa.
Io voglio bene a Tobias, non voglio che si allontani da noi, che non sia più nostro amico perché io e il galletto stiamo insieme.

Sovrappensiero ci dirigiamo in palestra. Ancora non ci sono tutti gli iniziati.
Noto che Tobias è seduto su una panchina vicino alla classifica.
Max sta parlando con un suo collega, forse un altro Capofazione.

-Andiamo a sederci vicino a Tobias?- Propongo ad Eric.
Lui mi guarda e scuote la testa.
-Prima ci ha guardato malissimo, lasciamolo un po' da solo. Vado un attimo a chiedere una cosa a Max.-
Annuisco, gli sorrido e mi allontano verso la panchina. Non posso dare retta ad Eric in questo momento, ho bisogno di vederci chiaro. Perché se i miei sospetti dovessero confermarsi...
Dio, non oso nemmeno pensarci.

L'ex Abnegante si sta girando i pollici.
Quando nota la mia presenza si alza in piedi, ma io lo fermo.
-Perché ci eviti?- Chiedo a bruciapelo.
-Perché vi stavate baciando come se non ci fosse un domani?- Chiede lui di rimando, guardandomi negli occhi.

Lo so che gli Abneganti rifiutano l'eccessivo contatto fisico, ma forse non è questa la ragione per cui Tobias è arrabbiato (perché ormai è chiaro che lo è)... spero che invece sia questa la ragione, sarebbe tutto molto più facile.

-Stiamo insieme da neanche un' ora... volevano dirtelo...- Tento di spiegargli.
-Okay, non c'è problema. Sono felice per voi.- Ha un tono freddo e distaccato la sua voce.

E invece si che c'è un problema.

           *          *         *          *

-Bene ragazzi, oggi altri combattimenti. Saranno questo pomeriggio dopo la pausa pranzo. Qui ci sono le coppie, leggete e poi raggiungetemi al Poligono.- Dicendo questo Max se ne va.

Ho il cuore in gola.

E se Tobias dovesse combattere contro Eric?

Sarebbe la fine, Naomi. Comincieranno ad odiarsi per sempre.

Per una volta la mia vocina pazza ha ragione.

Ehi!

Mi avvicino alla lavagna dove sono scritte le coppie del combattimento e la scruto attentamente.
Io sono contro Elizabeth.

Eric contro Tobias.

Mi sento svenire.

*Angolo autrice*
Ehilà!
So che questo capitolo fa schifo e che è cortissimo ma non avevo molte idee. Spero vi piaccia lo stesso!
Al prossimo capitolo!
Vedremo che cosa succederà in questo triangolo amoroso.
Un bacione
Vallinz_00

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Capitolo 10
*** Sensi di colpa ***


Cap. 9: Sensi di colpa

Pian piano ci dirigiamo tutti al Pentagono.
Io ed Eric camminiamo accanto, mentre Tobias continua a evitarci.

Non potrò sopportarlo ancora a lungo.

Quando arriviamo Max ha un annuncio da fare.

-Ragazzi, vi presento Amar. D'ora in poi sarà lui ad occuparsi della vostra iniziazione, io sono occupato come Capofazione. Spero che vi stia simpatico, non ci saranno altri cambiamenti.-

Amar è un ragazzo giovane, di uno o due anni più grande di noi. È un bel ragazzo, alto e muscoloso, il classico Intrepido.
Spero che grazie alla sue giovane età sia un po' meno crudele con noi iniziati.

-Vi lascio a lui. Buona fortuna iniziati.- E dicendo questo Max si congeda.

Sono un po' tesa, non so bene perché.

-Allora ragazzi, Max ci ha già presentati, quindi direi di saltare i convenevoli e passare subito all'addestramento. Oggi lancio dei coltelli. Prendetene tutti tre dal tavolo dietro di voi.-
Anche lui molto schietto e coinciso.

Ero molto brava nel tiro con l'arco da bambina. Spero che mi possa aiutare con la mira.

Osservo attentamente come fa Amar, la posizione del corpo, il movimento delle braccia mentre lancia il coltello.

Prendo la mira al centro del bersaglio e... zack!
Il coltello si infilza nel bersaglio, non al centro ma è già un risultato.
Sono la prima a farlo.
Lancio una piccola esclamazione di gioia che poco ha a che vedere con un' Intrepida. Ops.

-E brava la rossa- Si complimenta Amar -Solo... cerca di contenere la gioia.-
Annuisco imbarazzata.
Vedo il galletto un paio di bersagli più avanti che cerca di trattenere una risata.

Maledetto.

Distrattamente lancio un altro coltello, e. quasi colpisco James che sta raccogliendo da terra il suo.

-Ehi Pacifica! Cerca di stare attenta!- Mi urla lui visibilmente spaventato.

Ahah. Peccato di non averlo preso.

           *           *           *          *

Il lancio dei coltelli è andato molto bene, ho sempre avuto una buona mira. Spero che questo mi faccia guadagnare un po' di punti, dato che il mio primo combattimento non è andato benissimo. Quel dannato James...

Guarda che non è James ad essere forte, sei tu ad essere scarsa nei combattimenti.

La mia vocina. Ancora.

Oh, ma zitta tu. Ti ricordo che tu sei scarsa tanto quanto me, visto che tu sei me!

Touchè.


La pausa pranzo è lo stesso. Io e Eric vicini, Tobias che ci ignora. Intanto che aspettiamo i combattimenti stiamo in mensa, e mentre mangio parlo con Elizabeth.
-Ehi Naomi, cerca di andarci piano con me, okay?- Dice lei.
-Tranquilla, non sono così forte con i combattimenti.- Ribatto io.
-Si ma... tu mi spaventi.-
Ridiamo entrambe, e per un secondo mi dimentico di tutti i miei problemi.

Dopo poco che abbiamo finito di mangiare Amar sale su un tavolo e ordina a tutti gli iniziati di seguirlo in palestra per i combattimenti.

Dio. È arrivato il momento.

Tobias farà fuori Eric, e la maggior parte della colpa sarà mia.

No, sarà tutta colpa mia.


Andiamo verso la palestra, io cammino pensierosa e con la testa bassa.

-Ehi piccola, va tutto bene?- Mi chiede Eric mettendomi un braccio intorno alle spalle.
-Si... si è... tutto a posto.- Balbetto io. Vorrei che la mia voce fosse più ferma.
Lui mi lancia uno sguardo non del tutto convinto, ma non fa altre domande.
Continuinuiamo a camminare.

Non voglio perderti, Tobias.

Ti prego, non fare cavolate.


         *         *          *         *

Io e Elizabeth siamo le penultime a combattere, Tobias ed Eric gli ultimi.
Non so se così è meglio o peggio.

Dopo pochi combattimenti tocca a me.

Non sono nervosa, non troppo. So di poter facilmente battere Elizabeth.
Forse la mia famiglia non approverebbe che prenda a botte una mia amica, oltretutto senza ragione.
Non m' importa. Cioè... non completamente.

Saliamo sul ring e Amar da' il via.

Attacco per prima, voglio finire questo combattimento il prima possibile.
Non voglio fare del male alla mia amica.

Faccio come ci aveva insegnato Max, prima due pugni sul viso per avvicinarti, e poi un calcio.
Elizabeth non reagisce, forse perché non sa come fare, o forse semplicemente perché lei nemmeno lei vuole farmi del male.

Ma io sono più determinata.

Elizabeth crolla dopo poco.

Amar fa un sospiro sconsolato, forse si aspettava più azione da queste due ragazzine, e annuncia la mia vittoria.

Dovrei essere felice di aver vinto, ma mi sento solo tremendamente in colpa.
Spero almeno che ne valga la pena e che mi faccia guadagnare dei punti.

Guardo le coppie alla lavagna per vedere chi sono i prossimi.

Ho un tuffo al cuore.

Eric contro Tobias.




*Angolo Autrice*
Ma salve! A quanto pare anche io sono in pieno blocco della scrittrice, perché questo capitolo è tremendo! Chiedo pietà vi supplico!
Ci ho lottato per scrivere questo capitolo, proprio non voleva uscire fuori... spero vi piaccia comunque. Ho voluto inserire nella storia anche Amar, di cui Tobias parla in Allegiant. Che ne pensate?
Alla prossima!
Baci
Biceportinari03

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Capitolo 11
*** Attenzione a tutte le unità: ragazzo carino in avvicinamento! ***


Cap.10: Attenzione a tutte le unità: ragazzo carino in avvicinamento!

-Tobias! Eric! Sul ring!- Annuncia Amar.

Ommioddio, ommioddio, ommiddio...

Diamine Naomi calmati...

Calmarmi? Calmarmi?! Mi spieghi come arcicavolo faccio a calmarmi mentre il mio migliore amico sta per fare fuori il mio ragazzo e tutto per colpa mia?!

Beh, giusto... continua pure ad agitarti allora. Ma cerca di non farlo davanti a quel ragazzo piuttosto carino che da circa dieci minuti ti sta fissando come se fossi in preda ad un attacco di panico.

Che cooooooooooooosa?!

Il "ragazzo piuttosto carino" (e devo ammettere che in effetti non era niente male) si avvicina a me.
Ha i capelli neri e gli occhi blu, un blu scurissimo, come la notte.
La pelle è bianco latte, e anche se non è molto muscoloso come i classici Intrepidi ha davvero un bel fisico.
È senza dubbio un iniziato, perché è molto giovane. Ma come ho fatto a non notarlo prima tra gli altri iniziati? Eppure non è il tipo che passa inosservato...

-Ehi rossa, va tutto bene? Mi sembri piuttosto... come dire... turbata.- Mi dice lui.
Ha anche una bella voce.

Santo cielo Naomi, non stai con Eric da neanche un giorno e già corri dietro agli altri...

Ma che... non sono io a correre dietro a loro, sono loro che corrono dietro a me!

Va beeeene... ma almeno cerca di rispondere alla sua domanda invece di startene qui imbambolata, prima che ti consideri del tutto fuori di testa.

Oh...giusto. Ops.

-Si certo... non preoccuparti, sto alla grande.- Gli rispondo.

A proposito, per quale motivo ero preoccupata?

...

...

Ah si, giusto... il combattimento... il combattimento. Giuro che da ora in poi la mia attenzione sarà completamente rivolta al ring.

Speriamo bene...

Zitta tu.

-Ok, se lo dici tu...-
-Si, lo dico io.- Rispondo un po' bruscamente, forse troppo. Non è colpa mia, è lui che mi sta distraendo dalla mia missione!

Missione... addirittura...

Cara vocina, se non hai nulla di carino da dire puoi anche startene zitta, grazie.

Uffa.

-Mi chiamo Jack.- Come se gliel'avessi chiesto.
-Naomi.-
-Senti un po'- che rotturaaa -Ma tu e quel ragazzo biondo che adesso è sul ring state insieme, giusto?- Chiede lui con una punta di amarezza nella voce -Vi ho visti piuttosto... ehm... appiccicati.-

Ma gli affaracci tuoi, tesoro?!

Questa volta sono d'accordo con te, pazza.

Wow, credo che questo momento passerà alla storia.

Concentrati sul ring.

Il combattimento... giusto!

-Si, stiamo insieme.-
-Uh... okay.-

Guardo il ring con Eric e Tobias al centro senza vederlo realmente, perché quell' idiota (perché quasi tutti quelli carini devono essere per forza idioti?!) continua a blaterarmi cose assurde che non capisco e che molto probabilmente non voglio nemmeno capire, forse per cercare di far colpo.
Ex Erudito. Ci scommetto.

-Ascoltami bene, brutto idiota- Comincio a dire con molta calma -Se tu mi facessi il favore di startene zitto per cinque stramaledettissimi minuti mi daresti la possibilità di vedere se il mio migliore amico farà a pezzi si o no il mio ragazzo soltanto perché ha una stramaleddissima cotta per me! Accidenti, non me ne può fregar di meno delle tue chiacchiere da Erudito galletto!-

Ehm... Naomi?

Che diavolo vuoi tu?!

Forse hai alzato un tantino la voce...

Già... ops...

Non riesco a credere che tu provenga dai Pacifici...

Nemmeno io...

Tutti mi fissano, anche il combattimento si ferma per qualche istante.
E Tobias ne approfitta.
Tira un violentissimo calcio nello stomaco ad Eric, che nessuno sarebbe riuscito a reggere.
Vedo il biondo accasciarsi a terra, sul punto di vomitare; ma Tobias non si ferma, e continua a tirare pugni ad Eric in pieno viso.
Comincia a perdere sangue. Troppo sangue.

Vorrei sprofondare.

Se prima ti sentivi in colpa...

Adesso non potrei sentirmi peggio.

-Ehi Tobias basta!- Amar sale sul ring, e cerca di trattenere il mio amico.
-Tobias. Hai vinto. Basta.- Gli dice prendendolo per le spalle e guardandolo negli occhi.
Tobias stranamente si calma quasi subito, come se nutrisse già un grande rispetto per il nuovo allenatore, così giovane e conosciuto da così poco. E forse è proprio così.

Intanto arriva l'infermiera Amanda per portare via Eric.
-Ah questi ragazzi, nemmeno un giorno di riposo mi lasciano...- la sento borbottare.

Cerco lo sguardo dell' istruttore, e lui annuisce come se avesse intuito cosa stavo per chiedergli.
-Era l'ultimo combattimento, Naomi. Puoi andare. Ragazzi, abbiamo finito per oggi!-
Tutti escono ma io stranamente rimango immobile per qualche secondo, fissando il vuoto, con il volto inespressivo.
Finché non sento una mano stringermi la spalla.
-Naomi, io...-
-Tobias...- deglutisco a fatica.
-Non osare mai più.-
Detto questo mi avvio verso la camerata a grandi falcate.
E lui mi lascia andare.



*Angolo autrice*
Ragazziiii, lo so sono una scrittrice imperdonabile!!! Scusatemi tanto per il ritardo!! Allora, ho un avviso per voi... questo sarebbe dovuto essere il capitolo di Vallinz, ma lei purtoppo mi ha informata che è impegnatissima con la scuola, quindi per ora la storia la porterò avanti da sola, lei molto probabilmente tornerà in estate... cara Vallinz, mi mancherai così tanto!! :'(
Purtroppo senza il suo aiuto non so se riuscirò a fare un capitolo a settimana come facevamo all'inizio, anche perché quest'anno ho gli esami e sarò impegnata anche io. Non preoccupatevi, non intendo abbandonare la storia. Mi scuso davvero tanto, sono dispiaciutissima... spero che nonostante ciò continuerete a seguire la storia.
Bacioni e alla prossima
Biceportinari03

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Capitolo 12
*** I veri amici si riconoscono nel momento del bisogno ***




Cap.11: I veri amici si riconoscono nel momento del bisogno



-Ehi, rossa, tutto bene? Sembri sul punto di piangere da un momento all'altro...- Azzarda Elizabeth.

È finalmente giunta l'ora di cena dopo questa lunga e faticosa giornata, e il nostro gruppetto di iniziati trasfazione è in mensa a mangiare il solito hamburger. Eric è ancora in infermieria.
Ho passato il resto del pomeriggio dopo i combattimenti a sfogarmi sul sacco da boxe, che aveva aiutato parecchio. Ora la rabbia aveva lasciato il posto soltanto a calde lacrime che avevano tanta voglia di uscire fuori.
Non qui, continuo a ripetermi, non qui, non possono vedermi piangere. Non qui.
Davvero, ho sempre odiato che delle persone, anche della mia famiglia, mi vedano piangere. Preferisco starmene sul letto e affogare i singhiozzi sul cuscino, finché insieme alle lacrime non spariscono anche tutti i dispiaceri che una brutta giornata porta con sé.
Specialmente oggi non vedo l'ora che sia sera, tutti andranno a ballare ed io potrò crollare in santa pace, sul mio letto, senza che nessuno mi veda.

-Cosa? C-chi, io? Assolutamente no, sto alla grande!- Ribatto.
-Ti hanno mai detto che non potresti mai essere una Candida, Naomi?- Mi chiede.
-No Eli, ma l'ho pensato tante volte.- Dico con voce triste.
-Stai male per Eric?-
Rimango sbalordita. Ma è così facile leggermi dentro?
-Ma tu come...?-
-Amore, io so tutto. Non devi preoccuparti per lui, fa parte dell' iniziazione. Gente che combatte, si ferisce, sta in infermieria per un po', guarisce, combatte con altra gente e si ferisce di nuovo. E così continua. Che ti aspettavi quando scegliesti gli Intrepidi, che fossero delle specie di Pacifici vestiti di nero? E comunque non preoccuparti, adesso il biondino sta bene. Giusto Tobias?-
-Eh? Ah si, certo... Uh guarda, sono arrivati Shauna e Zeke. Beh, io vado da loro. Ciao ragazzi.- E Tobias se ne va.
E qui capisco che mi manca.
Tanto.
-Bah, ultimamente Tobias se ne sta sempre con gli iniziati interni... quel ragazzo è strano. Forse non gli piacciamo abbastanza, eh?- Tenta di smorzare Elizabeth -E comunque non preoccuparti per quel biondo. Sta meglio di me, te lo assicuro. Lo conosco da  tantissimo tempo, fin da bambino. Anche io ero un'Erudita, ricordi? Eric è una roccia, stanne certa.-
Una punta di gelosia mi infastidisce un poco, ma decido di non darci peso. Ora non mi sento più così in colpa.
-Grazie Eli.-
-Di nulla, Pacifica. Tutto per i compagni iniziati.-
Elizabeth ha un carattere ribelle, di sicuro c'è un motivo se ha scelto questa fazione. Credo che ci si troverà molto bene.
-Beh, io vado a conoscere questi Shauna e Zeke, ti va?-
Non ne sono del tutto convinta.
-E va bene- Acconsento alla fine.

                        *        *        *        *

-Insomma Tobias, non ci presenti i tuoi amici?- Dice Elizabeth andandogli incontro.
-Ma certo, Eli. Loro sono...-
-Ma ciao bionda! Io sono Ezekiel, Zeke per gli amici... è questa tipa noiosa invece è Shauna.-
-Oh, ma la pianti?!- Gli urla Shauna, dandogli una pacca esageratamente forte sulla schiena.
Intrepidi fino al midollo.
-Io sono Elizabeth- Dice lei stringendo loro la mano.
-E questa rossa esageratamente incantevole invece chi è?- Fa Zeke baciandomi elegantemente la mano.
Non credo che questo sia da Intrepidi.

Wohoh, e la Pacifica colpisce ancora!

Ancora tu, vocina?! Credevo di essermi sbarazzata di te.

Ma non puoi sbarazzarti di me, cara. Io sono te.

Oh, Gesù...

E starò con te... per sempre!

Per carità, no!

Per sempre.

Oddio.

Per sempre.

Basta, stai diventando piuttosto inquietante.

Per sempre. No okay scusa, la smetto.

-Lei è Naomi... e non le piace essere toccata dagli sconosciuti.- Prende le mie difese Tobias.

Non che tu ne avessi bisogno... quel Zeke è piuttosto carino non trovi?

Oh, e basta... sono già impegnata!

Va bene...

-Molto piacere Naomi. Noi dopo cena andiamo a ubriacarci un po', vi unite a noi?- Chiede Zeke.
-Io accetto molto volentieri!- Dice Elizabeth.
-Io no, grazie... ho un impegno stasera. E anzi, sarà meglio che vada. A domani ragazzi.- Dico io.
-A domani Naomi!-

Me ne sto per andare, ma Tobias mi si avvicina e mi prende il braccio.
-Cos'è che devi fare, Naomi?-
-Da quando gli affari miei ti interessano, Tobias?- E mi libero dalla sua presa con uno strattone.
-Vai da Eric, non è vero?-
-Ho detto che non ti riguarda. Lasciami stare.- E lo dico quasi piangendo.
No, non sono arrabbiata con lui. Soltanto ferita. La sua gelosia potrebbe tenersela per sé, se gli piaccio così tanto e ci tiene davvero a vedermi felice.

                *         *         *         *

-Oh, guarda chi si rivede, Naomi!- Esclama l'infermiera Amanda -Quando non ti fai male tu si fa male il tuo biondino, eh? Vai, è nell' ultimo lettino a destra.- Mi anticipa la risposta prima ancora che possa porle la domanda. - Okay, grazie Amanda.-

-Ehi, rossa, eccoti qua! Ti preoccupi per me, eh?-
-Certo che mi preoccupo, idiota. Come stai?-
-Un po' ammaccato, ma a posto. Tobias era davvero incazzato nero durante il combattimento. Sembrava che fosse arrabbiato con me. Ma vai a sapere tu che gli è successo.-
-Già, chissà...- Mi sento un po' colpevole.
Ci dimentichiamo del combattimento e cominciamo a darci dolci baci sulle labbra. Mi erano mancati i suoi baci. Tanto.

                *        *        *        *

Tornando alla mia camerata passo per la palestra, e sento ancora persone che combattono.
-Ma chi è che si allena a quest'ora?-
Apro leggermente la porta e vedo Tobias e quella ragazza che ho conosciuto oggi, Shauna, che combattono. Sembra che Tobias le faccia da istruttore, correggendole ogni tanto la posizione e il modo di tirare i colpi.
-Ma non erano al Pozzo ad ubriacarsi con Zeke, quei due?-
Sorrido.
Forse c'è una possibilità per tutti, là fuori.

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Capitolo 13
*** Una famiglia ***


Cap.12: Una famiglia


-Sveglia, sveglia, sveglia!!!- Il nostro istruttore Amar si fionda nelle camerate verso circa le tre del mattino, svegliandoci tutti facendo sbattere le stoviglie della cucina e provocando un rumore assordante.

Che bel risveglio...

-Allora pigroni, fra quindici minuti vi voglio tutti sul tetto del palazzo. Chiaro? Vedete di muovervi, stamattina allenamento speciale.- Se ne va dicendo così.

Sbadigliando iniziamo tutti a vestirci, chiedendoci cosa voglia farci fare stavolta quel pazzo dell'istruttore.
Io e Elizabeth siamo le prime ad essere pronte.
-Naomi che dici, andiamo a pescare quell'idiota del tuo ragazzo in infermieria? Credo che si sia ripreso, e poi gli farà piacere venire con noi, no?- Chiede Eli facendomi l'occhiolino.
-Davvero??-
-Certo! Dai, dieci minuti ce li abbiamo. Sembri felice come una bambina in un negozio di caramelle lo sai?-

* * * *

-Eli, ma tu sei sicura di sapere come...- La mia domanda viene interrotta da un leggero suono metallico e dal silenzioso gridolino di esultanza della mia amica.
-Oh... okay, sai scardinare una porta chiusa a chiave. Come non detto.-
-Si, sono bravissima in queste cose modestamente- Mi dice strizzandomi l'occhio -A proposito, ma tu sai mica perché Amanda rinchiude i pazienti a chiave nell' infermeria?-
Ci penso, ed effettivamente è strano. Ripercorro con la mente tutti i momenti passati in quella piccola infermieria, e comincio a ricordare alcuni comportamenti strani di Amanda e degli Eruditi che facevano avanti e indietro da una piccola stanzetta annessa ad essa, e che era vietata agli iniziati.
Per il momento decidiamo di lasciar perdere, magari avremmo risolto il mistero più tardi.

-Vieni, entriamo.-

La stanza è completamente buia, ma cerco di avvicinarmi al letto che ricordo essere di Eric.
-Ehy, buon giorno galletto. Sei sveglio?- Sussurro, cercando di farmi sentire solamente da lui.
-Ma che palle, saranno le tre del mattino, chi è l'idiota che viene a svegliarmi a quest'ora?!- E così manda al diavolo il mio tentativo di non svegliare tutta l'infermeria.
Sbuffo divertita.

-Bel modo di dare il buon giorno alla tua ragazza... allora idiota, oggi ad Amar gli gira che ci tocca fare un allenamento speciale; sei dei nostri oppure Tobias ci è andato troppo pesante con te?- Colpito nel segno.
Sento Eli ridacchiare dietro di me.
Adoro quella ragazza.

-...Ti odio, rossa. Dammi cinque minuti.-

È un galletto idiota, ma cavolo, quanto lo amo.

-Ragazze ma voi... che state combinando qui?- Sento Amanda che apre la porta alle nostre spalle, probabilmente svegliata dai rumori.
-Ehm noi... tra poco abbiamo un allenamento e così... dato che Eric sta meglio...- Si scusa Eli.
-Ma come avete fatto a entrare?- Chiede Amanda accigliata.
-Abbiamo trovato la porta aperta... perché, tu di solito rinchiudi nell' infermiera i tuoi pazienti? E tutte queste precauzioni a cosa sono dovute?- Le chiedo io con aria di sfida. Non so, magari lo fa solo per sicurezza. Ma sicurezza da cosa?
-Io non vi ho visto.- Borbotta, e poi se ne torna a dormire.

-Okay bellezze, io sono pronto!- Ci dice Eric gioioso.
-Si, ma sei sicuro di stare meglio?- Gli chiedo preoccupata.
-Guarda che Tobias mica mi ha conciato così male. Anche se in effetti, si è dato da fare quell'Abnegante. Devo ricordarmi di restiturgli il favore.-

Deglutisco, mentre ci chiudiamo la porta dell' infermeria alle spalle, seguiti da un urlo del tipo "Datevi una calmata, c'é chi cerca di dormire qui!"

* * * *

Dopo cinque minuti siamo tutti e tre sul tetto del palazzo.

-Ehi, Naomi, dov'eri finita?- Mi chiede Catherine.
-Ero andata a recuperare il biondo... sapevo che perdersi un allenamento speciale non era da lui-
-Oh... capisco- dice lei facendomi l'occhiolino -e a proposito... sai mica dove ci porteranno? Mi mette un po' ansia tutto questo mistero- -Ah non ne ho idea... perché sei ansiosa?-
-Non so, di questi Intrepidi non riesco proprio a fidarmi.- Mi rivela lei.
-Beh, dovresti imparare a farlo... sono la tua nuova famiglia ormai.- Mi stupisco delle parole che escono dalla mia bocca. Sto dando dei consigli alla mia amica, quando la prima a non seguirli sono io. Non sono mai riuscita a fidarmi di questa fazione, fin da quando ero bambina e li vedevo sfrecciare sui binari del treno sfidando la donna con la falce. Fin da quando mio padre li guardava con disprezzo, non capendo i tatuaggi e i piercing, ma soprattutto la loro voglia di sfidare la morte. Masochisti questo è il modo migliore di definirli. E io non mi sono mai fidata di questi masochisti, nemmeno quando li ho accettati come la mia nuova famiglia facendo cadere il mio sangue sui carboni ardenti. E tutt'ora non riesco a fidarmi, pensando a quello che ci nasconde Amanda, e probabilmente non solo lei.
Loro, noi siamo imprevedibili. Ed è per questo che questa fazione mi attira tanto. Un luogo dove so che non sarei mai più stata al sicuro come lo ero tra i Pacifici. Un luogo dove non sai se domani sarai ancora vivo. L'unica certezza è che loro saranno lì per te. Sempre. Uniti per sempre.
E non mi importa se questa fazione ha ormai perso i vecchi valori che recita il manifesto degli Intrepidi, mi rendo conto che non avrei potuto fare scelta migliore.

-La mia nuova famiglia... io nemmeno so cosa sia una famiglia.- Mi rivolge un sorriso triste, e io la guardo strana.
In che senso non sa cosa sia una famiglia?
Forse sperava di trovarne una qui, tra gli Intrepidi. Ma forse ha fatto la scelta sbagliata.
Ripenso al suo punteggio sulla classifica.
Per ora basso, basso, inevitabilmente basso.
Forse si, ha davvero fatto la scelta sbagliata.

E pensando questo salgo sul treno, che chissà dove ci porterà.

* * * *

Mi spingo sul bordo del treno in movimento, cercando di distogliermi dal chiacchericcio del gruppo di Intrepidi all'interno.
Sono sulla porta. Mi tengo solo con una maniglia all'interno per non cadere, mentre guardo la città sfrecciare di fronte a me.
Mi perdo ad osservare la sede di quella che ormai è diventata la mia fazione allontanarsi sempre di più, sempre di più.
Il bellissimo cielo stellato fa da sfondo alla città, e vedo una mezzaluna bellissima. Mi ricordo che io e mia sorella passavamo le notti insonni ad ammirare quel satellite naturale della Terra.
Sento il vento che mi scompiglia violentemente i capelli ricci e che mi sferza prepotente sul viso. Sento l'adrenalina scorrermi al posto del sangue. Energia pura.
Quindi è questo... quello che ogni giorno provano gli Intrepidi?

-È bellissimo, non è vero?- Sento le mani calde di Eric afferrarmi da dietro, e mi sento al caldo, protetta, al sicuro, nonostante mi trovi qui, sul bordo di un treno in movimento, con il rischio di cadere da un momento all'altro.
Nonostante mi trovi in questa fazione.
Ne sono convinta ormai, questo è, e sarà sempre, il mio posto. La mia casa.







*Angolo Bice*
Finalmente eccomi qui!! *alza il pugno in aria in segno di vittoria*
Chiedo scusa per l'immenso ritardo ma non ho saputo fare di meglio, un po' per mancanza di voglia e di ispirazione, un po' per l'esame che incombe. Ma non preoccupatevi, con l'estate dovrei aggiornare con più frequenza, anche perché probabilmente ritornerà la nostra Vallinz u.u
E al solito, l'ispirazione viene a tarda notte... ho scritto la maggior parte del capitolo adesso u.u
Alla prossima!
Biceportinari03 :*

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Capitolo 14
*** Esercitazione notturna e una stupida roccia che rovina tutto ***



Cap.13: Esercitazione notturna e una stupida roccia che rovina tutto

-Dovete saltare ragazzi, siamo arrivati a destinazione-
È la voce di Max che mi riporta alla realtà e mi fa muovere.
-Saltiamo insieme?- Mi chiede Eric porgendomi la sua mano. L'afferro decisa e contemporaneamente annuisco.
-Al mio tre- Urlo per sovrastare il rumore del treno in corsa.
-Uno...-
-Due...-
-Tre!-
Io e il biondino saltiamo giù e atterriamo su un prato come due pere cotte. Scoppiamo a ridere e per un attimo mi sembra di rivivere il mio primo, anzi il nostro primo giorno qui dagli Intrepidi; quando io, Eric e Tobias abbiamo saltato da quel treno con ancora addosso i vestiti delle nostre fazioni natali. Bei tempi.

Mi alzo in piedi poi mi sistemo i capelli e i vestiti.
Cerco di capire dove ci troviamo ma è difficile orientarsi di notte solo con la luce della Luna.
Siamo in un campo immenso con qualche albero quà e là.
Guardandomi bene attorno noto che a pochi metri da noi scorre un fiume che non avevo mai notato prima d'ora.
-Non sapevo ci fosse un fiume a Chicago- Borbotta Eric.
-Già, io non ci ero mai venuta prima d'ora pur abitando nella fazione più lontana dalla città- Aggiungo.
L'acqua del fiume che sembra fresca, limpida e che luccica alla luce della Luna mi fa venire voglia di tuffarmi, poi con questo caldo.

-Bene ragazzi, sono le tre e mezza del mattino e noi siamo qui per fare un'esercitazione notturna ad armi simulate- Inizia Amar.
-Le armi simulate, simulano appunto, il dolore di una ferita da arma da fuoco.- E mentre dice ciò lascia cadere a terra una borsa piena zeppa di queste pistole chiamate per l'appunto "armi simulate".
-Non preoccupatevi, il dolore dura solo tre minuti- Aggiunge l'istruttore.
-Ci saranno due squadre: una che è di Max e l'altra mia-
-Dovrete cercare una bandiera che abbiamo nascosto molto bene qui in questa distesa d'erba.-
-Ah beh, ultima cosa dovete sapere che questa esercitazione è una specie di rito intrepido. Si ripropone ogni anno agli iniziati quindi vivetela bene, divertitevi ma soprattutto impegnatevi perché vi darà dei punti!- Esclama Amar e dopo aver detto questo inizia a fare le squadre.
Speriamo di essere con Tobias, Eric ed Elizabeth.

Con Tobias? Ma se ti odia!

Perché ora Tobias dovrebbe odiarmi?

Beh, perché l'hai rifiutato! Lui è cotto di te... e oltretutto è anche arrabbiato con Eric

Ma non è vero! Gli sarà passato, andiamo...

Santissima Farina! Naomi, apri gli occhi, Tobias è cotto di te e poi sta un po' attenta... ti stanno chiamando, tonta!

Se non la smetti di blaterare...


-Naomi, ci sei? Sei con me- Dice Amar.
All'istante m'incammino verso la squadra del mio istruttore e ritorno alla realtà.
Sono in squadra con Eric ed Elizabeth e noto che dall'altra parte con Max invece ci sono Tobias e James.

Prendiamo un'arma a testa e poi ogni squadra si riunisce in cerchio per definire una strategia.
Amar e Max si posizionano vicini per aspettare il verdetto. Pensavo che giocassero anche loro, di solito è così ma sarà lo stesso, forse per i capi fazione o istruttori è un optional scegliere di giocare o no.

-Allora, ci dividiamo in due sottogruppi. Uno che cerca la bandiera e l'altro che sta in difesa- Inizia Eric.
-Io cerco la bandiera- Dico schietta.
-Anche io- Aggiunge il mio biondino.
-Io sto in difesa- Interviene Elizabeth.


E così dopo pochi minuti io, Eric e altri tre iniziati ci ritroviamo a correre in questo prato immenso alla ricerca della bandiera nascosta.
Ci fermiamo qualche secondo per riprendere fiato e quando gli altri si allontanano da noi Eric non si perde d'animo per darmi un bacio.
Poco dopo iniziamo di nuovo a correre.
Io sono ultima essendo quasi senza fiato e facendo molta fatica ad andare avanti. È come se improvvisamente non mi sentissi bene.
-Ehi ragazzi ho intravisto qualcosa- Esclama un ragazzo in squadra con noi.
-Forza avviciniamoci- Aggiunge Eric.
Mi sento come se stessi per svenire così mi fermo e gli altri nemmeno si accorgono che mi sono staccata dal gruppo.
Riprendo fiato appoggiata ad un albero.
Poi spalanco gli occhi.
Una figura scura mi prende da dietro e mi mette una mano sulla bocca.
D'istinto faccio cadere l'arma e mi metto ad urlare anche se è impossibile che qualcuno mi possa sentire.

-Ma brava la pacifica, volevate arrivare alla bandiera eh? Allora la luce dell'arma ha funzionato, i tuoi amichetti c'hanno creduto. Poveri illusi. E tu, sei solo una stupida pacifica-
Riconoscerei quella voce tra mille: James.
Gli mordo il pollice e lui subito lascia la presa.
-Ahia, stupida rossa!- Esclama.
Per sbaglio inciampo e cado a terra. Poi il dolore della finta pallottola dell'arma simulata mi fa urlare.
James sta per caricare un altro colpo senza pietà. Ma cosa ho fatto a questo ragazzo per meritarmi tutta questa cattiveria? Insomma questo è anche una specie di gioco non una guerra vera!

-Ehi bastardo, lasciala stare!-
Tobias arriva alla velocità della luce e subito sferra un bel pugno sul viso a James, poi un calcio ed infine due pallottole sulle gambe di cui una mancata perché il ragazzo stava scappando.

-Tobias...- Sussurro debolmente.
-Naomi, ti ha ferita?- Mi chiede.
-No, sto bene- Rispondo con voce ferma.
-Bene, ecco io...oh-
Non faccio in tempo a dire nulla che mi ritrovo il viso di Tobias a pochi centimetri dal mio.
Stupida roccia che ha fatto inciampare prima me e poi lui.

-Ma che diamine state facendo?- Urla Eric con la faccia sconvolta.
-Nulla! Tobias mi ha salvata poi è solo inciampato, Eric- Balbetto.
Silenzio di tomba e poi un fischio ci richiama al posto di partenza.

Eh brava la nostra Naomi che ora se la spassa con Tobias alle spalle di Eric, che brava fidanzata!

Stupida, Tobias è solo inciampato!

Com'era? Com'era? Tobias non è innamorato di te? Non è innamorato, è abbrustolito! E ad ogni modo, ti faccio notare che hai appena dato della stupida a te stessa.

...

Comunque Eric non sembrava molto contento di Tobias che ha inciampato, e per questo dovresti andare subito a parlargli, scema

Certo che lo farò! Ma Eric non è arrabbiato con me!

Come non detto il mio biondino mi passa davanti non curandosi di me. Sembra deluso e anche triste.

Sospiro e alzo gli occhi al cielo.
Ecco l'ennesimo problema. La gelosia.





*Angolo dell'autrice*
Ehilà!! Eccomi qui, sono io, Vallinz! Sono tornata attiva e con un nuovo capitolo! Spero che vi piaccia. Mi scuso tanto per essermi assentata ma purtroppo quest'inverno non ho avuto molto tempo per scrivere essendo impegnata con la scuola e altre cose. Quindi nulla, questo capitolo non è un granché (un po' di passaggio a mio parere) però non avevo nient'altro in mente avendolo scritto tutto di getto!
Se vi è piaciuto lasciate una recensioncina e mi raccomando stay tuned per il prossimo capitolo della mia collega Bice ;)
Cara Bice, la situazione tra Eric, Naomi e Tobias è nelle tue mani! Un bacio e alla prossima!
Vallinz_00 <3

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Capitolo 15
*** Tu?? ***



Cap.14: Tu??


Per il momento cerco di non pensare ed Eric e concentrarmi sulla sfida, ma è più facile a dirsi che a farsi.

Inizio a correre per cercare la bandiera, ma anche questa semplice azione mi risulta difficile, data la ferita alla gamba che brucia sempre di più ogni volta che il piede tocca terra.

Quel bastardo di James.

Mentre corro tanti pensieri mi affollano la testa, su Eric, su Tobias. Come glielo spiego a Eric che quello è stato solo un incidente? Mi perdonerà? Lo spero, non voglio che quei due litighino più di quanto hanno già fatto.

Mentre corro senza meta giungo al fiume che ho visto con Eric appena siamo scesi dal treno. L'acqua pare un mare di inchiostro, illuminata solo dalla fioca luce della luna.
Mi siedo un attimo per prendere fiato e riordinare i miei pensieri. Dopo poco, qualcosa attira la mia attenzione, sul fondo del fiume. C'è come una stana luce.
Ci metto un po' a realizzare cosa sia.
La bandiera! L'ho trovata!
In quel momento arriva Elizabeth con il fiatone.
-Ehi Naomi, che stai facendo qui?-
-Credo di aver trovato la bandiera Eli... aspetta qui un attimo.-
Mi tolgo gli stivali e il giubbotto in pelle in modo che non mi impediscano troppo nel nuoto, prendo un bel respiro e mi tuffo in acqua.
Cerco di andare più a fondo possibile, ma non sono mai stata un ottima nuotatrice e inoltre le orecchie a quella profondità iniziano a farmi male. Però dopo un po' mi rendo conto che lo strano oggetto luminoso è davvero la bandiera che stiamo cercando. Abbiamo vinto!
La afferro velocemente e torno in superficie, lasciando che l'acqua mi riporti su naturalmente.
Appena esco dall' acqua la prima cosa che noto è la faccia estasiata di Eli non appena mi vede risalire con la bandiera.
-Abbiamo trovato la bandiera! Abbiamo vinto!- Urla Eli, abbastanza forte da farsi sentire dal resto del gruppo, alzandomi la mano che tiene l'oggetto al cielo.
Dopo qualche secondo, gli Intrepidi più vicini si riuniscono attorno a noi e si congratulano con me, inclusa Eli. Probabilmente, vedendomi fradicia in questo modo, avranno subito capito che sono stata io a trovare la bandiera.
È una bellissima sensazione. Sono così felice di essere stata utile al gruppo, finalmente, e di non essere passata solo per una "stupida Pacifica". Spero che questo mi dia delle chance in più e rimedi ai miei combattimenti andati male.
Noto che i membri della squadra avversaria invece borbottano delusi, soprattutto James, che mi guarda con fare assassino.

Te la sei meritata, "stupido Candido".

Dopo poco arrivano anche i due capifazione. Amar prende la parola:
-Accidenti, e noi che credevamo che stavolta nessuno l'avrebbe trovata. Scusa se ti abbiamo fatto inzuppare, Pacifica. Otterrai dei punti extra per averla trovata.- Non un complimento, non una parola che esprima soddisfazione. Forse è il modo degli Intrepidi per far sì che diventiamo più "forti", ma non mi piace tutta questa freddezza.
-Sei stata bravissima, Naomi.- Interviene Eli. La adoro, sono felice di averla conosciuta qui fra gli Intrepidi.
-Però accidenti, i tuoi capelli sono un disastro quando sono bagnati.- Ridiamo di gusto entrambe, so che ha ragione. È la stessa cosa che mi diceva sempre la mia sorellona.

La mia sorellona... quanto mi manca...

-Allora giovani Intrepidi, sapete che momento è arrivato adesso?- chiede Amar -Quello di andare ad ubriacarci come se non ci fosse un domani!-
Sento il coro di esultanza degli Intrepidi tutto intorno a me. Immagino di essere l'unica che non è esattamente entusiasta all'idea.

Andiamo Naomi, ma che razza di Intrepida sei se non bevi nemmeno un po'? Hanno ragione a darti della stupida Pacifica, alla fine.

Oh, ma grazie mille vocina...

Di nulla cara, è sempre un piacere essere utile!


Mi avvicino al luogo dove hanno allestito (chissà quando) tutto il necessario per la festa, e vedo solo tavoli con alcolici a non finire, e qua e là qualche stuzzichino.
Oh, andiamo, ma non esistono Intrepidi astemi?

Dopo un po' Eli mi si avvicina.
-Ehi Naomi, ti verso un po' di whisky e brindiamo alla nostra vittoria, ti va?- Propone lei trepidante.
Io la guardo un po' titubante mentre versa la bevanda nel bicchiere di plastica senza nemmeno aspettare la mia risposta, e lei se ne accorge soltanto dopo.

-Insomma, perché mi guardi così? Gli "stupidi Pacifici" non bevono?- Cerco di guardarla con fare assassino, ma sono troppo divertita per riuscirci bene.

Stupida Pacifica? Ora ti faccio vedere io!

Mi bevo tutto il whisky che ho nel bicchiere in un sorso, e non so quanti altri me ne verso. Il sapore di quella roba è orribile però. Assolutamente orribile.
-Ehi Naomi, guarda che non devi dimostrarmi nulla. Su, andiamo a ballare, vieni- Mi propone lei con fare divertito.
-Uuuuhm... si... arrivo...-

Okay, forse abbiamo un tantino esagerato con il whisky...

Mentre lei mi trascina via vedo Eric parlare con i due capofazione, chissà di cosa, ed è lì che tutto mi torna alla mente... devo andare a scusarmi! Sono stata così presa dalla vittoria di essermi completamente scordata di cosa è accaduto poco prima.

Ma che brava fidanzata, mi complimento...

Vabbè, lasciamo stare. Adesso andrò a scusarmi...
Mi allontano da Elizabeth con l'intenzione di andare da lui, fino a quando si ripete una scena accaduta poco prima durante la sfida: una figura spunta da un albero vicino, mi tappa la bocca con una mano e mi trascina tra gli alberi lontano dalla vista degli altri.

Oh ma andiamo, un'altra volta no...

Ma la vista che mi si para davanti ha dell'incredibile. Questa si, che è una persona dalla quale sono felice di essere stata rapita in questo momento.

-Sorellona!-





*Angolo autrice delirante dalla febbre in pieno agosto*
Buongiorno a tutti ragazzi! Questo è il nuovo capitolo, finalmente. L'ho scritto adesso che sono libera per via del mio pessimo stato di salute in questo momento XD
Che dire, spero vi sia piaciuto. Finalmente Naomi ha rivisto la sua Miriam e... beh Vallinz, è tutto nelle tue mani! ^^
Alla prossima!
Biceportinari03 <3

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Capitolo 16
*** Riconciliazioni ***


CAP 15: RICONCILIAZIONI


Non faccio in tempo ad aprire la bocca per dire qualcosa che Miriam mi abbraccia e mi stritola a se.
Scuoto la testa e riordino i pensieri.
Cerco di non far notare a mia sorella che sono ubriaca; speriamo che non se ne accorga.
-Mi sei mancata- Mi dice a bassa voce.
-Ti ringrazio tanto per la canzone, sorellona. Anche tu mi sei mancata, ma grazie a quella cassetta ti ho avuta sempre vicina.- Le dico ricordandomi del regalo che mi ha fatto.
Lei mi stringe ancora più forte a sé.
-Come hai fatto ad arrivare qui?- Le chiedo.
-Sono venuta di nascosto in treno. Ehm... Naomi?- Sento preoccupazione nella sua voce. Sarà successo qualcosa? È venuta qui per dirmelo? Se deve dirmi qualcosa che lo faccia in fretta, odio aspettare.
-Sono venuta qui per dirti una cosa...-

-Ehi Naomi, che ci fai qui?- Tuona Amar.
-Perché non sei con gli altri? Su, vai, che stai guardando nel buio?- Aggiunge prima di andarsene.
Quando mi giro sorprendentemente non trovo nessuno, Miriam è scomparsa nel nulla.
Se n'è andata senza dirmi nulla e ora chissà in quale altra occasione potrò rivederla. Sono preoccupata. Beh guardiamo il lato positivo, se fosse stata una cosa importante ed urgente sarebbe rimasta lì nonostante il richiamo di Amar. O almeno spero.

Mi gira la testa, non mi sento molto bene e per di più mi viene anche da vomitare. Ho bevuto troppo e io non sono abituata a mandare giù alcool.
Mi inginocchio per rimettere a causa dei conati di vomito insistenti.
Quando mi rialzo mi sento un po' meglio anche se la testa mi gira ancora. Bene, ho scoperto di non riuscire a reggere neanche un po' d'alcoolici.

Ma che un po' d'alcol ubriacona! Ti sei scolata una bottiglia intera!

Oh no ancora tu, non adesso ti prego. Lasciami sola.

Come vuoi Pacifica, ma sappi che non ti aiuterò se tu dovessi mai aver bisogno di me.

Ma non saresti utile comunque, sei solo una stupida vocina che è nella mia mente!

Ops, mi accorgo di aver esagerato con il tono di voce infatti due o tre intrepidi vicino a me si girano e mi guardando perplessi come se fossi una pazza appena uscita da un manicomio. Beh, lo sembro e forse anche l'aspetto fa la sua parte.
Dopo pochi secondi mi sento come se stessi per svenire.
E infatti due minuti dopo cado a terra senza forze.
Buio totale.


Mi risveglio urlando poi cerco di mettere a fuoco la figura che è accanto a me: Eric.
Siamo poco distanti dalla folla di intrepidi che sta festeggiando bevendo alcol a volontà. C'è poca luce ma posso vedere benissimo la fronte imperlata di sudore del mio biondino.

-Ehi- Mi sussurra lui.
Non sembra più arrabbiato.
-Ehi- Dico io debolmente.
-Cos'è successo?- Aggiungo toccandomi la fronte.
-Sei svenuta, poi io ti ho risvegliata-
-Come nelle favole- Sorrido e con la coda dell'occhio noto che anche Eric lo fa.
Restiamo in silenzio per qualche minuto poi lui prende la parola.
-Mi dispiace-
-Mi dispiace per averti fatto pesare quell'incidente. Tobias è venuto da me e mi ha detto tutto. Sono stato uno stupido...-
Non do neanche il tempo al biondino di finire la frase che mi fiondo sulle sue labbra morbide e calde.
Mi erano mancate tanto.
Cadiamo a terra come due pere cotte e ci mettiamo a ridere, ridiamo come due scemi poi ci baciamo, ci baciamo come se non ci fosse un domani.
-Ehi pacifica- Il mio biondino si stacca dalle mie labbra ed è una sensazione strana, è come se già mi mancassero.
-Pacifica, ti amo- Aggiunge accarezzandomi i capelli.

Terra chiama Naomi, Terra chiama Naomi. Sveglia tonta, rispondi invece di stare lì impalata.

Farfalline nello stomaco.
-Anche io ti amo, galletto-
E poi di nuovo un altro bacio e per un attimo mi dimentico del mondo esterno perché esistiamo solo noi due.
Solo io ed Eric.

*Angolo dell'autrice*
Ehilà!! Ecco a voi il nuovo capitolo scritto da me ovvero Vallinz_00. Non è un granché ma non avevo tante idee, mi spiace.
Scusate anche per il ritardo, spero che comunque il capitolo vi piaccia! Finalmente Eric e Naomi si sono riconciliati! E poi, chissà che cosa doveva dire Miriam a sua sorella... lo scopriremo con Bice! Al prossimo capitolo!
Un bacio
Vallinz <3

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