Arion, hai sbagliato!

di Shine_Angel_Liberty
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***






-Ci hai rubato il calcio!
-Ma cosa pensavi a sfidare il quinto settore?!
-Siamo perduti!!
-Doug se ne è andato a causa tua!
-La colpa è tutta tua! Hai sbagliato!



Un ombra attraversò gli occhi solitamente spensierati ed allegri del numero otto della Reimon.
Era arrivato il crepuscolo e le stelle luminose avevano appena iniziato a sbucare timide nel cielo.
I suoi capelli volavano con la soffice brezza che gli carezzava il volto e gli occhi color metallo erano rivolti a terra contornati da gocce di lacrime.
Era davvero colpa sua?
Aveva davvero reso triste il calcio?


-Il calcio non è una persona, sciocco!


Un sorriso rigato da lacrime salate fece capolino sul suo viso.
Forse aveva torto.
Forse doveva arrendersi al quinto settore.
No! scosse la testa con insistenza.
Non doveva arrendersi!
Sarebbe andato tutto bene!
Tutto bene...
...tutto bene...
Altre aspre lacrime annebbiarono la vista già offuscata del giovane.
Lo intontivano.
Perché era venuto alla Raimon?!
Perché aveva sfidato Victor?!
Perché si era opposto al quinto settore distruggendo i sogni dei suoi compagni?!
La soffice brezza si quietò, rispettando il momento di devastazione e dolore del suo simile.
Un vento rivoluzionario però devastato dalla verità delle sue azioni.
Dalla marcia verità e dalle genuine menzogne.
In fondo è così che va la vita, no?
Il ragazzo rivolse gli occhi al cielo.
Ripensò ai suoi sforzi per convincere Riccardo.
Ai suoi sforzi per convincere Sam.
Pensò al mister Evans.
Forse aveva sbagliato.
Forse tutti loro avevano sbagliato.
Forse non dovevano opporsi al quinto settore.
Forse dovevano scodinzolargli dietro come degli stupidi cani.
Forse.







N.d.A.
*tutti la guardano omicidi perché ha ancora tre storie da concludere e se ne mette a fare altre*
Ehm... Mi è venuta l'ispirazione! Non è colpa mia!
Giudice: dicono tutti così.
Comunque...chi ha mai pensato a cosa sarebbe successo se prima della partita con la Fiducia Incrollabile nel momento di "debolezza" di Arion non fosse intervenuta Silvia?
A me è venuta quest'idea assurda mentre leggevo l'ultimo capitolo di "passato, presente e futuro" di DolceZeref ed è a lei che dedico questa piccola long ( non sarà tanto lunga). Dedicargliela è il minimo che posso fare visto che la sua storia mi ha dato l'idea!
Al prossimo capitoletto!
Bye Bye!

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Il pulmino della squadra sfrecciava per le strade verso la scuola della Fiducia Incrollabile.
La squadra era seduta al proprio posto e su di essa alleggiava una grandissima tensione. L'unico a non risentirne era forse Victor.
Riccardo stava riflettendo in ansia.
Si diceva giocassero sporco.
E che tre su undici fossero imperiali.
Quattro se contavano Victor come infiltrato.
Sbuffò.
Ma a cosa pensava il mister quando l'ha accettato?!
Volse lo sguardo verso il numero otto cercando del conforto.
Non arrivò.
Il ragazzo sedeva in ultima fila, in disparte, con lo squadro acciaio che sembrava si fosse ossidato.
Era vuoto, triste, insicuro, e Riccardo riconobbe se stesso nel ragazzo dai capelli del vento.
Il capitano era stupito da quello che vedeva.
Non era normale.
Si avvicinò al ragazzo per parlargli, ma l'autobus frenò di botto, segnalando che ormai erano giunti alla-non tanto attesa-destinazione.
Il respiro di Eolo si abbatté sulle loro membra intorpidite dal lungo non movimento.
Arion camminava a vuoto.
Sapeva che Riccardo, Sam, J.P. ed il mister si aspettavano di vederlo combattere...
Ma era in fondo giusto?
Forse aveva davvero sbagliato.
Si diresse con gli altri agli spogliatoi, pestando docilmente i piedi sulle lastre nere di pietra, come un piccolo soldatino.
Per la prima volta in vita sua non voleva giocare a calcio.
Non voleva.
Un opprimente ansia gli stritolava il cuore, riempiendo di ansia, paura ed incertezza.
Un vuoto.
Un baratro.
Anche Doug avrebbe assistito alla partita, rifletté.
Il vuoto venne riempito da un calice di Fobo.*
Lo svuotò ben bene, il suo succoso calice di paure ed incertezze si svuotò nel petto del ragazzo.
I suoi occhi si spalancarono.
Il fiato gli si mozzò ed impotente si lasciò sopraffare dall'ansia.
Deglutì.
No! No!, scosse la testa ripetutamente, esattamente come aveva già fatto il giorno prima.
Corse in bagno e si lanciò una manciata d'acqua gelida sul volto.
Tu ami il calcio! Andrà tutto bene! Tutto bene! Stai facendo la cosa giusta!
Il calcio deve essere felice!
Si immobilizzò.
Ma...il calcio...era davvero felice...per ciò che stava facendo?
Oppure...Arion aveva sbagliato?



Fischio d'inizio.
L'attaccante padrone dei cobra glielo aveva sbattuto in faccia.
Di nuovo.
Qualsiasi cosa, lui avrebbe combattuto per impedire a lui e gli altri di ribellarsi.
Come se lui potesse farlo...
Smettila Arion!
Andrà tutto bene!
Deve andare tutto bene!
Un conato di vomito si blocca nella trachea.
Victor ha segnato.
Ovviamente a loro sfavore.
Riccardo urla qualcosa sul non arrendersi.
E dire che era lui che lo faceva...
Deve andare tutto bene!
La fiducia incrollabile non ha pietà.
Come il dio Ares, infliggono infiniti dolori agli avversari.
Ghignando.
Trema.
Se non ti fossi ribellato...!
Se non avessi insisto...

-È colpa tua sciocco! Hai sbagliato!

Hai sbagliato, Arion?



*dio della paura, figlio di Ares e Afrodite.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Un colpo al ventre lo fece piegare in due dal dolore.
Seguito da un'altro.
Ed un'altro.
Ancora.
Una pallonata alla schiena lo atterrò, facendogli finire dell'erba terrosa nella bocca.
In caso normalo l'avrebbe sputata disgustato.
Adesso non aveva nemmeno la forza di alzare lo sguardo.
Ma costrinse i suoi bulbi oculari a farlo, ma non gli diede sollievo.
Sam era disteso a terra che respirava a fatica.
J.P., era rannicchiato in un angolo del campo scosso da spasmi di dolore.
Adé e Eugene si tenevano gli stomachi che dolevano.
Micheal, Subaru e Wanli erano al tappeto, forse privi di sensi.
Gabi era seduto a terra che stringeva la caviglia dolorante.
Riccardo era a terra con un'espressione di puro abattimento.
Victor...era in piedi, in disparte, ed aveva assistito a tutto.
Senza colpirli, senza difenderli.
Poi c'era lui.
Disteso a terra come un cucciolo indifeso, bersaglio prediletto da bulletti.
Ma in fondo se lo meritava, no?
Era colpa sua.
Se non fosse venuto alla Raimon non sarebbe successo.
Se non si fosse ribellato non sarebbero distesi sul campo a contorcersi dal dolore.
Se fosse stato più intelligente non avrebbe esposto tutti.
È colpa sua.
Strinse un pugno di terra tra le mani, mentre i suoi occhi si serravano, rifiutandosi di vedere ancora.

-Qui abbiamo finito, non è stato difficile no?
-Ah! Li avremmo battuti anche se fosse stata una vera partita!
-Che delusione! Sono patetici!

Un moto di irritazione gli crebbe dentro.
Che ne sapevano?!
Era su un bivio.
Ribellarsi.
Oppure arrendersi.
La sua filosofia gli diceva di concedersi alla prima.
Ma...

-Ci hai rubato il calcio!
-Ma cosa pensavi a sfidare il quinto settore?!
-Siamo perduti!!
-Doug se ne è andato a causa tua!
-La colpa è tutta tua! Hai sbagliato!

Deglutì.
Chiuse gli occhi.
Davvero il suo sogno era così importante da venir messo davanti a tutto il resto?...
Davvero valeva la pena?...
Davvero doveva perfino passare e distruggere i desideri e ambizioni dei suoi amici?...
Davvero significava vederli distrutti?...
Davvero?...
La sua mano lasciò la presa sull'innocente terreno.
Lentamente si sollevò dal terreno, a dispetto dei forti dolori.
Piccole lacrime iniziarono a solcare le sue guance.
Il mister lo guardava.
Skie, Rosie e Jade lo guardavano.
I suoi compagni lo guardavano.
Gli avversari lo guardavano.
Il quinto settore lo guardava.
Il mondo lo guardava.
Tutti con diverse aspettative.
E lui?
E tu Arion?
Qual'è la tua aspettativa?

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Capitolo 4
*** Epilogo ***


Il cielo era azzurro, sgombero di nuvole.
Un leggero vento c'era nell'aria, muovendo un poco l'erba del campo.
Una misteriosa figura stanziava nell'ombra di una stanza.
Sorrideva genuinamente.
Si era appena tenuta la finale delle giovani di calcio.
Il tanto ambito cammino Imperiale.
La squadra vittoriosa sollevava una figura solitaria con in mano la coppa.
La silhouette sospirò.
Quando il ragazzo aveva esitato...
Il cuore gli si era quasi bloccato!
Aveva temuto per un lungo istante.
Ma poi egli si era ripreso e la storia aveva seguito il giusto svolgersi degli eventi.
Ed ora era tutto a posto.
Guardò la volta celeste.

Esso era, come già detto, privo di nubi bianche, ma il sole svolgeva egregiamente il suo ruolo da sostituto, illuminando con i suoi caldi raggi la terra ancora umida per la recente pioggia notturna.
Questo dava l'effetto ottico quasi ci fossero milioni di piccoli arcobaleni sul campo.
Al centro la squadra vittoriosa, alla quale i tifosi urlavano ed applaudivano.
Tutti gli spalti erano pieni di persone, che acclamavano felicemente i vittoriosi.
La coppa sparpagliava tutt'attorno a se mille luci donate dal sole.
I ragazzi vincitori, con i visi sporchi di terra e graffiati, esultavano e sorridevano orgogliosi.
La loro scuola li acclamava, quasi fossero dei divi, e loro non smettevano di sorridere.

La figura maschile sorrise.
Era questo il calcio.
Il vero calcio.
Gyan Cinquedea sorrise nuovamente.
Il calcio regolamentato.
E sparì tra le ombre.



Hai sbagliato Arion?










N.d.A.
O.O
Ho concluso la mia prima mini fic...
*esulta*
Tornando alla storia, un po' mi è dispiaciuto dare questo finale triste ma a mio parere l'intervento di Silvia era assolutamente necessario per Arion.
Spero vi sia piaciuta, ringraziò DolceZeref  per aver recensito la mia mini long ( alla quale, ripeto , ho dedicato la fic), czerwony e i Love Ace 30 per aver premuto erroneamente il tasto "storie seguite" e...ho finito ^^"
Alla prossima fic!
Bye Bye!

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