Soul Eater II: Majogari

di Ray TD
(/viewuser.php?uid=292035)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 5 years later... ***
Capitolo 2: *** The abandoned theme park ***
Capitolo 3: *** The mysterious book ***
Capitolo 4: *** The attack on the school ***
Capitolo 5: *** The attack on the school - Part 2 ***



Capitolo 1
*** 5 years later... ***


Black*Star riposava sul divano. Era appena tornato da una sessione di allenamenti intensa. Nonostante la minaccia del kishin fosse stata sventata, voleva comunque mantenersi in forma. Tsubaki gli diceva sempre di non strafare, ma lui non l’ascoltava e, come sempre, tornava a casa tutto indolenzito e spettava alla sua arma accudirlo.
Quanto tempo era passato dalla minaccia di Ashura? 5 anni?
Kid, divenuto Shinigami, aveva stipulato un accordo di non-belligeranza con le streghe e queste si facevano vedere ogni tanto alla Shibusen e al Chupa Cabras.
Però non tutto era rose e fiori: C’erano ancora le minacce delle anime malvagie che derubavano o uccidevano le persone. Ma non spettava al gruppo Spartoi questo lavoro, ma ai giovani meister e armi della nuova generazione. Era ormai di dominio pubblico alla Shibusen che se il gruppo con “L’Ultima Falce della Morte” veniva chiamato per una missione voleva dire che qualche studente era in pericolo e avevano bisogno di una mano.
Mentre Black*Star rifletteva su tutto questo, Tsubaki lo chiamò per la cena: Polpette di riso.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Maka era immersa nella lettura. Quel libro a fumetti che aveva comprato le stava piacendo molto. Ed era pure il primo libro a fumetti in assoluto che leggeva e che aveva comprato. Era la storia di un’educazione ambientata nel comprensorio scolastico che l’autore ha frequentato fin da bambino e sviscerava, attraverso un mistero durato anni, la crescita dell’ideatore e la difficoltà del liberarsi di un opprimente senso di colpa. Sebbene il titolo del libro, “Una seppia al collo”, non l’avesse ispirata particolarmente (“Che razza di libro è? Una roba comica? O un libro che parla di molluschi?” disse lei appena vide il titolo) fu convinta a prenderlo per via dello stile di disegno particolare dal suo partner.
Quest’ultimo stava sul divano a cercare di battere in un videogioco una creatura particolarmente ostica che combatteva usando due spade, di cui una di fuoco. Soul lo definiva “Studiare” adducendo alla scusa del “Così imparo le manovre da usare contro i nemici” ma la bionda meister sapeva benissimo che lui non studiava affatto per tre semplici motivi:
  1. Si diverte fin troppo per studiare. E alle volte “studiava” pure mentre parlava al telefono con Black*Star al posto di stare attento. Infatti quando perdeva per motivi futili, sfoderava un vocabolario da camionista.
  2. Le manovre che “imparava” non si riproponevano mai nei combattimenti o nella pratica. Eppure le “studiava” ripetutamente ogni giorno.
  3. Lui era una falce. E finora aveva incontrato soltanto nemici che usavano spade. Due armi differenti con due tipologie di manovre d’attacco (O, come l’albino amava definirle usando il gergo del suo videogame, “moveset”) totalmente diverse.
Nonostante tutte le critiche di Maka, la giovane falce della morte continuava a divertirsi. Lui non disturbava lei mentre leggeva e lei faceva lo stesso mentre era impegnato nel suo “studio”. Così si evitavano litigi e Maka-Chop.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Kid, nella sua Gallows Mansion, correva da una punta all’altra. Non riusciva a stare tranquillo. Neanche l’intervento di Liz e Patty riuscì a calmarlo. Queste decisero una misura estrema:
Placcarono il giovane shinigami e lo legarono ad una sedia. Nonostante le proteste del ragazzo dai capelli color pece contornati dalle sue tre linee di Sanzu, le due sorelle lo lasciarono legato.
Dopo che il loro meister si calmò, lo slegarono e lo lasciarono libero. Appena questo vide che le corde non lo trattenevano, fece uno scatto degno di un velocista e corse verso il salotto dove sistemò ogni oggetto sul camino in maniera perfettamente simmetrica.
“Ora la casa è simmetrica ovunque” disse Kid trionfante.
Liz non si trattenne dal mettersi una mano in faccia dalla vergogna: Anche nel ruolo di Sommo Shinigami, il vizio non gli era passato.
 
Il giorno dopo gli Spartoi si riunirono nella camera della morte.
“A cosa dobbiamo la riunione, Kid?” disse Soul annoiato.
“L’ultima volta che eravamo riuniti qui era quasi un mese fa.” Aggiunse Maka.
“Ragazzi, dovete andare a recuperare una squadra di investigazione s/perduta nel parco dei divertimenti abbandonato poco prima di Las Vegas. Dovevano indagare su delle attività sospette all’interno di quella zona” spiegò pazientemente il ragazzo dai capelli color pece.
“Conta pure sul grande Black*Star, Kid! Hahahahaha!” disse il meister dai capelli azzurri.
“Conta pure su di noi” dissero l’albino e la meister dagli occhi di giada.
“Ma scusa, Kid…tu non vieni con noi?” chiese Tsubaki.
“Non posso lasciare la Shibusen scoperta. Inoltre vi terrò d’occhio con il mio specchio. Sarà come se fossi con voi” replicò il giovane shinigami.
Le due coppie di meister e armi uscirono dalla camera della morte e si incamminarono alla volta della loro destinazione.
Nessuno di loro poteva immaginare cosa avrebbero trovato…

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

La figura misteriosa sorrideva. Prese uno degli individui che prima avevano osato attaccarlo di peso usando una sola mano e lo scaraventò a terra assieme agli altri. Nel sottofondo si sentiva il suono di un carillon che suonava “My Grandfather’s Clock”.
I tre individui che avevano provato ad abbatterla erano stati sconfitti senza torcergli un capello. Il carillon si fermò, l’essere fece un ghigno malefico e prese un coltellaccio sporco di sangue.
Suppliche, grida, suoni strozzati, di affondi e di fendenti. Sull’uniforme dei tre sporca di sangue fresco la maschera del Sommo Shinigami.

-------------------

Salve!
Questo è il tanto annunciato sequel fanmade di Soul Eater!
Cercherò di farlo il più fedele possibile.
Ho deciso di ricalcare lo stile originale ma aggiungendoci un tocco sentimentale e un mio tocco horror/slasher che, a piccole dosi, non fanno mai male.
Cercherò di portarvi dei capitoli sempre di qualità, lo prometto.
Ecco, come al solito, il mio FAQ anticipato per evitare le domande nelle recensioni:
1) Sono passati 5 anni dalla fine del manga o dalla fine dell'anime?
Ovviamente del manga, essendo canonico. Disconoscete l'anime dall'episodio della fine della missione sull'isola con il turbine gigante. Fino a li segue parzialmente il manga e poi se ne va a fatti suoi.
2) Il libro di Maka esiste veramente?
Si, è di Zerocalcare. L'ho voluto omaggiare con questo riferimento perché è uno dei miei autori preferiti e il suo libro, "Un polpo alla gola", mi è piaciuto tantissimo. Ve lo raccomando caldamente.
3) Moveset? Soul sta giocando a Dark Souls?
Si. Al terzo capitolo, per essere precisi. Essendo uno dei giochi che più agogno a giocare senza averne la possibilità, mi guardo i video di Sabaku no Maiku e di yotobi che giocano a questo gioco.
4) Chi è la figura misteriosa?
Lo capirete andando più avanti...lui è il "Nuovo Personaggio" della fic.
5) Come mai "My Grandfather's Clock" come scelta?
Semplice, è un piccolo riferimento ad un gioco che io non apprezzo più di tanto principalmente per il fandom: Five Nights At Freddy's 2. Nel gioco questa melodia (Link qui sotto) viene usata come "avviso" al giocatore che l'animatronic denominato "The Puppet" è ancora quiescente. Qui l'ho usata per un motivo preciso che spiegherò più avanti nella fic.
https://www.youtube.com/watch?v=qgNmNheUpk8
Grazie per aver visto la fic, ci vediamo al prossimo capitolo!
Lascerò il rating arancione salvo diverso avviso nelle recensioni.
Probabilmente questa fic potrebbe pure avere un rating rosso.
Se i contenuti non sono idonei, fatemelo sapere sempre con una recensione e provvederò alle opportune modifiche.
Ricordate di recensire questo capitolo!
Ciao!
Ray

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** The abandoned theme park ***


Il gruppo Spartoi fu abbastanza stupito da quello che aveva visto. Il Luna Park abbandonato aveva un’aria sinistra e decadente. La ruota panoramica era arrugginita e aveva un colore rosso acceso con sfumature arancio. Il carosello con i cavalli era oramai più color legno con pittura bianca al posto dei classici colori variopinti. Gli autoscontri avevano la griglia del soffitto che era parzialmente distaccata e stava toccando il pavimento e le automobiline avevano la pittura che si stava lentamente scrostando. Le montagne russe erano ormai ridotte ad una triste struttura di metallo senza colore, dalle luminarie rotte e dai vagoni stinti. Tutto in quel posto aveva sinistre rimembranze del parco divertimenti dove Kid aveva trovato la chiave di Eibon e della città fantasma di Pripyat in Ucraina.
In mezzo a tutto ciò, spiccava un capanno interamente in legno, che sembrava non aver sofferto del peso del tempo, appena sotto la ruota panoramica.
Ciò insospettì i ragazzi che si avvicinarono al capanno con discrezione e, non notando alcun intruso, decisero di entrare all’interno per esaminare la situazione.
Aperta la porta, si trovarono in una stanza quasi completamente buia. La poca luce proveniva dalle finestre ma era come se queste fossero appannate da qualcosa di incrostato che non riuscirono ad identificare sul momento.
Non avendo torce elettriche si dovettero arrangiare con la tenue luce della stanza. Lì per lì non trovarono altro che un tavolino, una poltrona, una cassapanca e un leggio. Black*Star si diresse assieme a Soul nella stanza di fronte alla stanza dove le ragazze erano presenti. Questa aveva le sembianze di un cucinino vero e proprio. Era di un azzurro pallido dato dalle piastrelle della stanza che era abbastanza illuminata e ben pulita. Il ninja si trovò di fronte ad una visione che lo estasiò: Un frigorifero. Lo aprì e si trovò di fronte ad una visione ancor più celestiale: Una montagna di carne stipata in ogni dove.
“Il nostro amico non è un amante delle verdure…” commentò la falce in modo ironico.
“Chissenefrega! Io ho voglia di mangiare carne!” replicò l’amico affamato.
Appena quest’ultimo prese quello che sembrava un cosciotto con tutta la cotenna, l’albino lo fermò: Quella carne non lo convinceva per niente.
“Non ti sembra troppo rosea come carne?” disse all’assassino.
“Sarà maiale!” replicò questo.
“Un maiale con una selva di peli così fitta?”
“Il maiale ha le setole, lo sanno tutti!”
“Si, ma questo mi sembra più un cinghiale che un maiale dati i suoi peli.”
Osservando meglio il cosciotto, Soul notò che era fin troppo magro per essere di un maiale, anche il più giovane. Controllando attentamente il frigo, notò qualcosa che lo gelò sul posto e lo fece gridare di terrore.
Non toccate niente!

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Maka e Tsubaki esaminavano quello che sembrava il salotto e la prima cosa che risaltò alle loro indagini fu la sensazione liscia che avevano quei mobili foderati di cuoio.
“Non ho mai visto un mobile così liscio e vellutato!” commentò allegra Maka toccando la cassapanca.
Tsubaki notò una lampada dal manico bizzarro sul tavolino vicino alla poltrona, anch’esso foderato in cuoio.
“Arte moderna?” pensò la camelia perplessa mentre passava la mano sulla poltrona, notando che pure questa era dello stesso cuoio degli altri mobili.
Maka si avvicinò al leggio e notò che c’era un libro rilegato in una maniera che solo Stein in persona troverebbe elegante: Aveva quattro cuciture lineari di 12 centimetri in corrispondenza dei quattro punti cardinali. Al centro c’era un simbolo che la meister non riconobbe. Fece per toccarlo quando sentì il grido di Soul dalla cucina.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Nel frigo c’era quello che nessuno della Spartoi o dell’intera Shibusen si sarebbe mai immaginato: Un avambraccio umano mozzato in corrispondenza del gomito. Black*Star mollò subito la coscia che teneva in mano come se fosse fatta d’api.
Al grido, le due ragazze non capirono il perché di questo gesto e chiesero spiegazioni.
“Maka, abbiamo appena visto un braccio e una coscia umane mozzati in quel frigorifero!” spiegò la giovane falce della morte ancora incredulo.
Appena il cielo si schiarì leggermente dalle nubi che prima lo coprivano, si notò la stanza in tutto il suo “splendore”:
Tutti i mobili erano foderati di pelle umana cucita. Nessuno escluso.
Le pareti erano tappezzate di macchie di sangue ormai secco come una macabra imbiancatura.
Il libro sul leggio era rilegato con pelle umana, così come i mobili, e aveva una dicitura incisa indecifrabile sul momento.
Pure la finestra era ricoperta di sangue secco, dando all’intera stanza una sinistra luce rossastra.
E la lampada sul tavolino aveva il manico ricavato da una colonna vertebrale umana.
I ragazzi non ebbero alcun dubbio: La casa era di un maniaco cannibale e omicida. Maka prese con sé il libro dal leggio e, assieme ai suoi amici, fuggirono via da quel capanno degli orrori per tornare a casa e riferire a Kid l’esperienza terribile.

 
Un’ora dopo, una figura sarebbe rientrata nel suo capanno e avrebbe trovato solo una cosa che mancava all’appello: Il suo libro sul suo leggio. Prese dalla sua tasca un piccolo carillon a molla e lo caricò tra le sue mani con un diabolico sorriso raggelante sulle sue labbra.

-----------------------

Salve!
Come avete potuto vedere...mi sono sbizzarrito nella descrizione dell'ambiente della figura misteriosa.
Ecco, come di consueto, il mio FAQ anticipato per evitare le domande nelle recensioni:
1) Cosa è Pripyat?
Domanda interessante. Pripyat è un paesino fantasma situato vicinissimo a Chernobyl. Capirete pure voi il perché sia fantasma. Fatto curioso: C'era un luna park che doveva essere inaugurato per una festa, ma non è mai stato inaugurato per via dell'incidente.
2) Perché solo la cucina è illuminata?
Semplice: Il proprietario ha lasciato la luce accesa. Nulla di stupefacente.
3) Il libro rilegato con la pelle umana da dove l'hai preso?
Avete presente il Necronomicon? Quello. Ma non è il Necronomicon, giuro.
4) Perché fuggire via?
Fuggireste pure voi in una situazione del genere.
5) Quali problemi ti affliggono per aver partorito un killer del genere?
Nessuno. Mi sono ispirato pesantemente ad Ed Gein, il macellaio di Plainfield (Guardate il video sul canale "Fuoco di Prometeo" che merita), per la figura misteriosa. Ah, la lampada fatta con la colonna vertebrale esiste veramente ed è stata fatta dallo stesso Gein. Non era un killer per stomaci deboli.
Grazie per aver visto la fic, ci vediamo al prossimo capitolo!
Lascerò il rating arancione salvo diverso avviso nelle recensioni.
Probabilmente questa fic potrebbe pure avere un rating rosso.
Se i contenuti non sono idonei, fatemelo sapere sempre con una recensione e provvederò alle opportune modifiche.
Ricordate di recensire questo capitolo!
Ciao!
Ray

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** The mysterious book ***


Kid era esterrefatto. Gli orrori narrati dal gruppo Spartoi erano qualcosa che superava ogni sua vivida fantasia.
“Come cosa è molto strana…” disse il giovane shinigami.
“Perché, scusa? Le anime malvagie che commettono omicidi non uccidono le persone?” chiese Liz curiosa.
“Hai ragione, ma non è quello il punto: Le anime omicide ne divorano solo l’anima. Il corpo viene lasciato stare”
“E quindi?” rispose Patty.
“Vuol dire che il proprietario di quel capanno non è una normale creatura affamata di anime.”
Maka porse al ragazzo dai capelli color pece il tomo che trovò nell’agghiacciante casotto.
“L’ho trovato su di un leggio di là…forse ci puoi capire qualcosa” disse la bionda meister. Kid prese il libro e poi mandò i suoi amici a riposare.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

La figura misteriosa era sull’orlo della disperazione. Non capiva dove era andato a finire il suo libro.
“Era qui quando sono uscito. La porta era come l’ho lasciata. Le finestre sono intatte e non sono state aperte. Il leggio è ancora in piedi…Dove posso…” borbottava tra sé e sé, venendo interrotto da un rumore di due pistole che venivano caricate alle sue spalle.
Dieci minuti prima…
“Ripetimi perché siamo qui…” disse un uomo.
“Dobbiamo salvare i nostri compagni e, in caso di morte, recuperarne i corpi. Così ci ha ordinato il sommo shinigami, ricordi?” disse un altro uomo.
“Vacci piano, Rocky. È solo un soldato. Te da caporale dovresti dare il buon esempio” disse un terzo uomo.
“Mi dispiace, sergente Steven, ma è la terza volta che non capisce gli ordini” rispose Rocky.
“Oh, è arrivato! Che facciamo?” disse il soldato che fissava la baracca.
“Vado in avanscoperta!” rispose il caporale.
“Verrò io assieme a te. È un ordine” replicò determinato il sergente.
Steven e Rocky si avvicinarono al capanno furtivamente e poi caricarono la loro pistola.
“Fermo dove sei, essere immondo.”
La figura rise in un modo da far rabbrividire pure il più impavido degli uomini. I due militari non facevano eccezione.
“Così volete uccidermi? Vedremo…”
La melodia che il carillon suonava terminò e, di scatto, la figura si diresse verso i due, li prese sollevandoli per il bavero e li schiantò a terra con forza.
Questi non ebbero il tempo di rialzarsi che vennero colpiti da una scarica di pugni e di calci. La figura poi prese il sergente per il bavero e lo interrogò:
“Chi vi ha mandato? Dimmelo!”
Steven non rispose e si limitò a tiragli un calcio nello stomaco, non sortendo alcun effetto.
“Mossa sbagliata…”
Un affondo e un suono strozzato dopo e il capo dell’avanscoperta non era più tale.
Rocky provò a sparargli un colpo, ma la mano gli venne stritolata sul calcio della pistola, fratturandogli ogni osso della mano.
Un calcio, un suono brusco e il collo del caporale era spezzato come la sua vita.
La figura si avvicinò al soldato, lo prese per il bavero e gli ripeté la stessa domanda che rivolse al sergente. Il pover’uomo non oppose resistenza e confessò, ottenendo questa risposta:
“Torna da dove sei venuto senza voltarti e riferisci ciò che hai visto.”

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Il giorno seguente, Kid richiamò i suoi amici nella camera della morte.
“Ho analizzato tutto il libro per tutta la notte. Questo libro è stato scritto dalle streghe. Ma non da una strega qualunque...” cominciò il ragazzo dagli occhi color miele.
“Medusa?” chiese Maka.
“Arachne?” domandò Soul.
“No. Nessuna di loro. È stato scritto dalla prima grande strega” rispose Kid a tutti loro.
“Mabaa?” azzardò Soul.
“No, ma ci sei andato vicino. La prima grande strega è quella che fondò l’ordine. Ed era la bisnonna di Mabaa. Viene definita “La strega suprema” dalle streghe. Lei scrisse questo libro, ma non lo rilegò in pelle umana…questo è un lavoro che ha fatto chi possedeva questo libro. Questo manufatto contiene tutte le profezie, passate e future, delle streghe. Senza contare che si legge da entrambi i lati. Kim mi ha dato una grossa mano nel decifrare la scrittura” spiegò pazientemente Kid.
“Kim? Intendi Kim Diehl?” disse sorpreso Black*Star.
“Proprio lei. Nonostante abbia troncato i legami con l’ordine delle streghe, conosce molto bene la scrittura e la loro lingua. Ho scoperto che le profezie nel lato destro, disposte come un manga, sono quelle che si sono avverate e quelle che si avvereranno in futuro.”
“Come fai a dirlo con certezza?” chiese Maka curiosa.
“Ci sono alcune cose che lo…” cominciò Kid, ma si interruppe per via di una persona che entrò tutta trafelata nella camera della morte.
“Soldato Semplice Nick! Che ci fai qui?” disse il giovane shinigami.
“T-t-tutti i miei compagni di spedizione sono stati uccisi e sono morti, sommo shinigami!” rispose il giovane soldato.
“Chi è stato a…” ma non concluse la frase per via di un grande botto al di fuori della Shibusen.

-----------------------

Salve!
Come vi ho promesso, ecco il terzo capitolo della fic.
Farò uscire i nuovi capitoli quando ne avrò due pronti, per restare sul sicuro.
In che senso? Nel senso che in questo momento ho pronto il prossimo capitolo, ma non lo pubblico fino a quando il capitolo successivo a quello non sarà terminato.
Detto questo...passiamo al classico FAQ anticipato, per evitare le domande nelle recensioni:
1) Le anime malvagie divorano solo l'anima?
Non ne sono certo, ma direi di sì. Insomma, vedere in uno shonen delle creature che divorano l'intero corpo della vittima mi pare un po' macabro.
2) Che ci fanno tre militari in un parco abbandonato?
A parte la struttura che sembra una barzelletta...Kid ha mandato dei militari subito dopo il rientro del team Spartoi poiché non credeva di essere di fronte ad una tale ferocia.
3) Che nomi sono Rocky, Steven e Nick?
Come tutti i miei lettori sanno, amo parecchio dare dei nomi che abbiano dei richiami culturali. È la filosofia di Ohkubo-sensei e mi piace molto.
Comunque...i nomi derivano da i componenti di una band che mi piace parecchio: Gli Elio e le Storie Tese. (Dire questa frase mi fa sembrare un cinquantenne, ma 'sticazzi)
Rispettivamente sono tratti da Rocco Tanica, Elio (Il cui vero nome è Stefano Belisari) e Faso (Il cui vero nome è Nicola Fasani).
4) Esiste veramente una strega suprema?
No, la strega suprema è uno dei personaggi ex-novo aggiunti nella fic. Ne vedrete pochi dato che voglio incentrarmi principalmente sui personaggi esistenti.
5) Kim è una strega?
Si. Kim è una streghetta. Per chi segue l'anime questo è strano, ma per chi ha seguito il manga è abbastanza normale. Per la precisione, è una strega tanuki ovvero una strega con poteri curativi.
Grazie per aver visto la fic, ci vediamo al prossimo capitolo!
Lascerò il rating arancione salvo diverso avviso nelle recensioni.
Probabilmente questa fic potrebbe pure avere un rating rosso.
Se i contenuti non sono idonei, fatemelo sapere sempre con una recensione e provvederò alle opportune modifiche.
Ricordate di recensire questo capitolo!
Ciao!
Ray

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** The attack on the school ***


Quelli presenti nella camera della morte erano rimasti basiti. Il soldato semplice fu portato di corsa in infermeria mentre i restanti si precipitarono fuori dall’edificio trovando un piazzale vuoto e un cielo coperto di nubi tinte di color rosso scuro.
Maka percepì un’anima contorta e marcia fuori da Death City. Normalmente le anime malvagie possedevano un barlume, anche il più piccolo, di ciò che prima erano, ma quest’anima particolare era talmente corrotta che non si riusciva nemmeno a capire la sua origine. La bionda non aveva mai visto un caso simile in tutta la sua vita.
Kid fu il primo a notare che c’era qualcosa che mancava e, appena si voltò, vide qualcosa che per poco non gli fece avere un colpo: Mancava uno degli spuntoni della Shibusen. Quello destro, per la precisione.
Tutto il gruppo Spartoi, Kid incluso, si fiondò fuori da Death City ad affrontare il possessore di quell’anima così particolare. Si trovarono di fronte ad un ragazzo alto, magro e dai tratti del viso molto simili a Giriko, ma dai capelli castano scuro tendente al nero. Indossava una camicia grigia con un soprabito e dei jeans neri.
“E tu chi saresti?” chiede Kid.
“Il mio nome è Typhon…e vi mieterò l’anima” rispose l’uomo.
Alla minaccia Kid impugnò le sue due fedeli pistole e cominciò a sparare una raffica di colpi verso Typhon che li schivò tutti senza problemi.
Black*Star provò con la sua classica “Big Wave”, ottenendo risultati magri: L’avversario non si smuoveva di un millimetro.
Infine Soul e Maka provarono a tagliarlo con la falce, ma fallendo miseramente: Non tagliarono nemmeno il suo soprabito.
“Ora tocca a me” rispose il ragazzo dai capelli color mogano e fu in quel momento che calò il silenzio intorno a loro.
Il team Spartoi non si era accorto, infatti, che in sottofondo suonava un carillon che, oramai, si era spento.
Typhon prese come primo bersaglio Kid e, in cinque secondi netti, quest’ultimo finì a terra con un trauma nella zona dorsale, svariati lividi nella zona addominale, un’impronta taglia quaranta sul viso, e un naso spaccato.
Poi si lanciò su Black*Star che, sempre in cinque secondi netti, finì a terra con un calcio sotto la mascella, una gomitata alla bocca dello stomaco, un pugno sulla schiena e per concludere un braccio lussato all’altezza della spalla.
E infine si avventò come una furia su Maka, brandendo un pugnale nella sua mano. Lei era rimasta paralizzata dal terrore vedendo i suoi compagni ridotti a mal partito e, chiudendo gli occhi, si preparò a ricevere il colpo.
Sentì qualcosa di caldo schizzarle sulla faccia e pensò subito che si trattasse del suo sangue. Aprì gli occhi per ritrovarsi in una situazione da déjà-vu: Soul che parava il fendente destinato a lei.
“Tu…non toccherai…la mia meister, bastardo” disse l’albino ansimando per la fatica e il dolore.
“Soul…” disse la sua meister stupita e con le lacrime agli occhi.
La giovane falce della morte venne tartassata di colpi come gli altri suoi amici e in poco finì a terra con una sequela di pugni sul torace, un calcio poderoso poco al di sopra del bacino, una gomitata che gli incrinò un paio di costole e infine, ovviamente, un secondo fendente che, assieme all’altra cicatrice, segnava una X sul suo petto.
“Tornerò a riprendere il mio libro!” gridò Typhon per poi andarsene, vedendo che non c’era più nulla da fare.
Le ragazze portarono i loro partner ognuno a casa loro, eccetto per Soul che dovette passare la nottata da Stein per farsi cucire la ferita.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Soul soffriva nella sua casa. Era ormai passato un giorno dalla terribile battaglia che aveva ridotto sia lui che i suoi compagni allo stremo delle forze. Stein lo aveva rattoppato come aveva fatto tempo fa. L’albino ci scherzò sopra tranquillamente (“Hey, almeno Kid non potrà dirmi che la mia cicatrice è asimmetrica!”), ma Maka non ci trovò nulla di divertente.
Questa lo accudì amorevolmente fasciandogli le ferite e curandogli i lividi. L’albino apprezzò molto questo genere di attenzioni e decise di ricambiare a suo modo.
Quest’ultimo, mentre la sua meister gli passava la pomata per i lividi sul torace, prese la mano di lei e la accarezzò delicatamente. Maka arrossì leggermente al tocco di lui e questo rispose con un sorriso. Non con il suo solito ghigno, ma un sorriso genuino. Questo era abbastanza rado da vedere, data la natura cool del ragazzo.
“Soul…perché mi stai toccando la mano?” chiese la bionda curiosa e imbarazzata.
“Per ringraziarti. Mi curi sempre quando finisco ferito in una missione. Non ho mai avuto modo di mostrarti la mia gratitudine. Mi sei sempre stata accanto nei momenti difficili come questo e come quella volta di Firenze. Grazie, Maka. Sono veramente lieto che tu sia la mia meister. Sono felice di proteggere una ragazza come te” rispose Soul.
“G-grazie, non me l’aspettavo…” disse la meister, leggermente sorpresa e imbarazzata. Finì di passare la pomata sul petto quando notò che gli piaceva accarezzare i pettorali della sua arma, nonostante le due cicatrici che solcavano il suo petto. Sentì una strana sensazione nello stomaco e nel cuore. Se ne andò dalla stanza dell’albino per rifugiarsi nella sua camera.
Maka sentiva qualcosa che non aveva mai provato prima ma che conosceva benissimo: Lo aveva letto parecchie volte nei suoi amati libri di letteratura. Tutti questi sintomi indicavano solo una cosa: Era cotta di Soul. Non sapendo cosa pensare e a cosa fare, si sdraiò sul letto, sprofondò la sua faccia nel cuscino e cominciò a piangere.
Il ragazzo, dal canto suo, non se la passava tanto meglio: Si schiaffeggiava mentalmente per il suo gesto. Lui era innamorato di lei fin dal loro primo incontro ed era riuscito a trattenere i suoi sentimenti fino a quel momento. Lui era sincero quando diceva quelle cose, ma non voleva che la sua meister pensasse male. Che fare? Dirle che era uno scherzo? No, troppo crudele. Dirle che saranno sempre amici? No, troppo ipocrita. Soul si addormentò in preda ai sensi di colpi e ai rimorsi che lo divoravano dall’interno.

---------------

Salve!
Oh, finalmente aggiorno la fic.
Finalmente si è visto il villain e vi giuro che non mi ricordo più del design originale, così ho messo su qualcosina per non farlo risultare una roba da cozzari.
"In che senso?" direte voi. Semplice: Se pensate che mentre scrivevo il capitolo avevo in mente SOLO i Guardiani dell'Abisso di Dark Souls III, poteva finire MOLTO peggio.
Bando alle ciance e passiamo al F.A.Q. anticipato:
1) Le anime malvagie possiedono un barlume di ciò che erano nella vita precedente?
Non penso che ciò accada nel manga, mi sono preso quindi una semplice licenza artistica.
2) Perché, tra le tante cose che si potevano distruggere, proprio uno spuntone della Shibusen?
Citazione al capitolo dove Black*Star e Kid si incontrano per la prima volta e si menano.
3) Che aspetto ha il villain?
Immaginate Nicolas Brown di Gangsta. con dei tratti del viso simili a Giriko. Avete la vostra risposta. I capelli castano scuro tendente al nero sono i miei.
4) Come mai hai messo quella scena fluff dopo tutta l'azione?
Perché no, scusa? Dopo un capitolo pieno di sangue e horror e un capitolo dove c'è gente che viene ammazzata, almeno per spezzare ci vuole. E, in ogni caso, ho messo tra i tag "Soul/Maka", non vorrei deludere i lettori fan di questa coppia.
5) Che nome è Typhon?
Un nome meno fico di "Typhos", questo è certo. Stronzate a parte, il nome l'ho preso da una delle creature più interessanti della mitologia greca: Tifone. Costui nacque con uno scopo preciso: Spodestare gli dei. Ora...quello che sto per scrivere potrebbe farmi ottenere un linciaggio da chi studia o ha studiato al classico, ma lo dirò comunque e in caso correggo...Nella battaglia tra Crono e Zeus, i titani sfoderarono quest'essere gigantesco come arma definitiva. L'aspetto era abbastanza mostruoso. Immaginatevi Cthulhu fatto di serpenti. In altezza e aspetto più o meno siamo lì. Prima, come vi ho detto, volevo chiamarlo Typhos che era un'altra scrittura del suo nome, ma tra i risultati mi dava il nome obsoleto del tifo e quindi ho preferito lasciar perdere per evitare casini. Come nome non mi piace troppo visto che l'ho sempre immaginato come "Typhos". Fatemi sapere se preferite questa forma o la forma precedente.
Grazie per aver visto la fic, ci vediamo al prossimo capitolo!
Lascerò il rating arancione salvo diverso avviso nelle recensioni.
Probabilmente questa fic potrebbe pure avere un rating rosso.
Se i contenuti non sono idonei, fatemelo sapere sempre con una recensione e provvederò alle opportune modifiche.
Ricordate di recensire questo capitolo!
Ciao!
Ray

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** The attack on the school - Part 2 ***


Black*Star era preoccupato. Sdraiato sul futomi a riposare dopo che Tsubaki gli aveva fasciato il braccio, pensava e ripensava a come era fortunato ad avere una partner come lei. La sua arma lo copriva sempre, si scusava sempre al posto suo, pagava sempre per i suoi danni, si preoccupava quando si faceva male per via delle sue solite mosse avventate e che faceva? Pensava solo a sé stesso. A quanto lui avrebbe “superato gli dei” o a quanto sarebbe divenuto “il più forte di tutti”. “Forse dovrei cominciare a pensare anche a Tsubaki…Al nostro percorso insieme…Alla nostra vita insieme…” pensò l’assassino.
Quest’ultimo fu sorpreso dai suoi stessi pensieri: Passare la vita con la sua partner? Era solo un’amica per lei. O come una sorella. Ma più pensava a lei e più si rendeva conto che era l’unica che potesse completare la sua anima. Lei era perfetta per lui, dato che sapeva accettare ogni suo difetto con pazienza e bontà. Si, era decisamente cotto di lei.
La mora pensava e ripensava a Black*Star mentre lavava i piatti. Cosa avrebbe fatto se lui fosse morto in azione? Che sarebbe successo se Typhon l’avesse ucciso? Sarebbe rimasta senza partner e senza una grossa parte della sua vita. Era ormai abituata ai pasticci del suo meister e senza di lui le giornate sarebbero state ben più vuote. Lui colorava le sue giornate altrimenti grigie.
Questa rimase stupita da questo treno di pensieri. Non credeva di poterlo pensare ma, più ci pensava, più lei voleva passare la vita con Black*Star. Lui era il pepe nella bistecca che non ti aspetti ma che gli dà più sapore, era il twist sorprendente e gradito in un film che gli dà valore, era lo Yin del suo Yang. Lui era il profumo che mancava ad una camelia come lei. Si, era veramente cotta di lui.
Tsubaki entrò in camera sua, dove aveva lasciato l’assassino fasciato a riposare. Lo svegliò delicatamente e gli disse se voleva cenare. Lui non rifiutò e mangiò con lei le polpette di riso che aveva portato. Non parlarono durante il pasto dato l’imbarazzo tra di loro. Alla fine però il ragazzo dai capelli azzurri parlò:
“Senti, Tsubaki…vorrei dirti una cosa…”
“Dimmi pure.”
“Ho capito che non riuscirò mai a divenire più forte degli dei da solo. Tu sei sempre stata al mio fianco e ti ringrazio. Mi hai sempre dato una mano. Mi hai perdonato tutte le mie cazzate e non ti ringrazierò mai abbastanza.”
La mora rimase sorpresa: Black*Star non parlava quasi mai così.
“Beh…grazie” rispose imbarazzata.
“Inoltre…volevo dirti che…mi piaci molto. Non solo come amica e come arma…Mi piace molto stare con te” proseguì l’assassino.
La camelia arrossì alle sue parole: Si stava dichiarando?
“Tsubaki…c-credo d-di amarti.”
Questa si gettò tra le braccia del suo partner in lacrime.
“Cosa c’è? Ho detto qualcosa di male?” chiese quest’ultimo.
“No…sono felice che tu ricambi quello che provo” rispose lei.
Black*Star asciugò le lacrime della partner e la baciò. Questa rimase piacevolmente sorpresa dal fatto che lui sapesse baciare così bene e ricambiò quasi subito. Si scambiarono il loro primo bacio per una durata che non si poteva quantificare.
Dopo un po’ si staccarono e si guardarono negli occhi, felici di aver trovato la loro metà.
“Ti amo, Tsubaki.”
“Anche io ti amo, Black*Star.”
La camelia, infine, si addormentò vicino al suo partner con un sorriso sulle labbra.
“Insieme supereremo perfino gli dei. Te lo giuro” disse sottovoce l’assassino, prima di addormentarsi.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Liz era stanca. Dopo aver passato quattro ore a curare Kid in maniera simmetrica per evitare che gli venisse l’ulcera, si sdraiò sul letto vicino a lui mentre questo gli accarezzava dolcemente la testa.
“Grazie, Liz. Mi piace che ti sei presa cura di me” disse lo shinigami.
“Figurati. Se ti lasciavo a Patty, di sicuro non ne saresti uscito intero” rispose la ragazza dai capelli castani.
“Ci sono tante cose che dobbiamo fare. Battere Typhon, decifrare quel libro…”
“E dire agli altri della nostra storia.”
“Già…saranno ormai cinque anni che stiamo insieme in segreto.”
“Ma come mai non vuoi dirlo?”
“Era troppo rischioso ai tempi. C’erano ancora dissidenti riguardo il nostro accordo con le streghe.”
“E ora?”
“Troppo rischioso anche oggi. L’hai visto tu stessa.”
“Allora quando?”
“Quando tutto finirà, Liz. Te lo giuro.”
Il ragazzo dai capelli neri si avvicinò per baciarla, ma si ritrasse subito dal dolore.
“Ti fa ancora male?”
“Troppo. Non riesco a muovermi.”
“Meglio che riposi per la notte. Ci penserò domani a portarti da Nygus.”
“Grazie.”
Liz si avvicinò e lo baciò. Poi andò a dormire in camera sua per non svegliare Patty e per non insospettirla riguardo alla relazione con Kid. Non amava mantenere segreti con sua sorella, ma non voleva che andasse a spifferare tutto agli amici.
“Kid dorme, sorellona?” disse la minore delle Thompson.
“Si, almeno non si lamenta più” rispose la maggiore.
Le due sorelle si addormentarono. Pure il giovane shinigami si addormentò. Domani sarebbe stata una lunga giornata.

------------------

Salve!
Ce ne ho messo di tempo ad aggiornare, eh? Ebbene, ecco come mai: Mi aspettavo che con il capitolo successivo a questo sarei giunto ad un determinato punto, ma quando ho scritto il nuovo capitolo ho capito due cose:
1) Il nuovo capitolo sarà diviso in più parti.
2) Che riuscirò ad aggiornare prima di quanto pensassi.
Ma non questo mese. Perché sono impegnato in una traduzione per Tumblr.
Ormai dovreste capire che, per trovarmi oltre le storie, dovete iscrivervi a questo social network.
Fate attenzione a bloccare i bot porno che vi metteranno i primi "Followed" e a seguire le persone giuste.
Comunque sia...questo capitolo è la seconda parte del capitolo precedente per via del fatto che ho superato il mio normale limite per ciascun capitolo e quindi, beh, ho deciso di farlo in due parti per pura comodità.
Detto questo...Non ci sarà un FAQ anticipato perché questo episodio è stato abbastanza esplicativo.
Grazie per aver visto la fic, ci vediamo al prossimo capitolo!
Lascerò il rating arancione salvo diverso avviso nelle recensioni.
Probabilmente questa fic potrebbe pure avere un rating rosso.
Se i contenuti non sono idonei, fatemelo sapere sempre con una recensione e provvederò alle opportune modifiche.
Ricordate di recensire questo capitolo!
Se volete avere anteprime esclusive sulle mie prossime fic e volete seguirmi pure al di fuori di EFP, cliccate sul mappamondo sul mio profilo: È la mia pagina Tumblr, iscrivetevi e chiacchierate un po' con me.
Ciao!
Ray

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3482612