Devozione

di Spensieratezza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Si ricorderà di me ***
Capitolo 2: *** Mio bel soldato, ora tagliamo questi bei capelli ***
Capitolo 3: *** Lingua lunga! ***
Capitolo 4: *** La potenza di un bacio sul collo! ***
Capitolo 5: *** Passione e amore!! ***
Capitolo 6: *** Ti aspetterò per sempre ***
Capitolo 7: *** A presto! ***
Capitolo 8: *** Il risveglio di Bucky e il misterioso compito di Steve! ***
Capitolo 9: *** Ritrovarti è il miglior regalo che potessi farmi ***
Capitolo 10: *** Discussione al bunker ***
Capitolo 11: *** Beccati! ***
Capitolo 12: *** Amami ***
Capitolo 13: *** I due gemellini!! ***



Capitolo 1
*** Si ricorderà di me ***


Pov Steve
 


Loro non possono capire. Nessuno può. – pensava Steve Rogers, riferito ai suoi compagni, gli Avengers.  Loro vedevano nel soldato d’inverno un nemico, uno spietato killer, lui invece lo vedeva ancora come il suo migliore amico.

Il destino era stato crudele. Si era ritrovato a gioire e allo stesso tempo sentirsi crollare il mondo addosso nello stesso momento.

Gioire per sapere che Bucky era vivo e sentire il suo mondo crollare quando realizzò in quei pochi istanti, che era proprio lui il soldato d’inverno.

Un simile conflitto di emozioni manderebbe in corto circuito la testa di chiunque. A malapena tenne in piedi Steve stesso, chi era dunque Steve, per giudicare Bucky per via del lavaggio del cervello a cui era stato sottoposto?

Anche se non avesse sentito con le sue proprie orecchie Bucky negare di conoscerlo, non avrebbe avuto comunque bisogno di quella conferma per sapere che non era lui, non proprio.

La conferma gliel’aveva già data il suo sguardo, come lo guardava.

Quello sguardo così….freddo con cui l’aveva guardato.

Bucky non l’aveva mai guardato così.



Erano passati tanti anni, ma, se esisteva un modo per mantenere i propri ricordi vivi e indelebili, di certo andava molto di vicino al sistema di ibernazione per settanta lunghi anni a cui era stato sottoposto.

Ma anche se non fosse stato ibernato per tanti anni, il sorriso con cui il suo migliore amico Bucky lo guardava quando erano insieme, sarebbe stato difficile da dimenticare.

E quello non poteva essere Bucky

Aveva le sue sembianze ma non era lui. E siccome Steve dopo aver scoperto che era ancora vivo, non voleva credere che fosse una semplice copia, il lavaggio del cervello era l’unica spiegazione.

Qualcuno manipolava la sua mente.
 

Mentre ascolta gli altri Avengers discutere tra di loro delle prossime strategie da utilizzare e sul modo migliore per nascondersi, Steve si sentiva in colpa.

Si sentiva in colpa per il fatto che mentre tutti si preoccupavano per il mondo, per Steve la cosa più importante era parlare con Bucky.  Farlo ragionare, farsi prendere ancora a mazzate, non importava.

L’importante era continuare a parlargli, dopodiché, chissà, provare a capire cosa gli era successo, provare a proteggerlo…

Provare di nuovo a fargli ricordare di lui…
 
 



*

“Rapporto missione. Rapporto missione, ora.”

Uno schiaffo.

“L’uomo sul ponte…lo conoscevo.”

Rivedere Steve aveva creato una falla nel cervello manipolato di Bucki. Era sotto shock.

“Lo avevi già visto questa settimana in un’altra missione..”

“Lo conoscevo…”

“La collettività si trova in bilico tra l’ordine e il caos..domani noi daremo una piccola spinta…ma se non farai la tua parte non posso fare la mia e l’hydra non potrà dare al mondo la libertà che merita.”

“Ma io lo conoscevo…”

Bucky non ha ascoltato quasi niente del discorso dell’uomo davanti a lui. Continuava a pensare all’uomo biondo che l’ha chiamato con quel nome.
 
 
 
 
*

“Tu mi conosci.”

“NON è VERO!!” gridò Bucky colpendolo.

“ Non combatterò con te. Tu sei il mio migliore amico.” Disse Steve gettando lo scudo nel vuoto.

Non voleva fargli del male.

Tu – sei – la mia – MISSIONEEE.” Disse Bucky prendendolo a pugni.

“Allora concludila..perchè io sarò con te fino alla fine.” Disse Steve. Non avrebbe fatto del male a Bucky. Provava una strana arrendevolezza in quel momento sotto le sue mani. Steve aveva sempre trovato incomprensibile quella sorta quasi di sottomissione e sudditanza psicologica che portava altri individui a sottomettersi ad un altro individuo permettendo che essi facessero loro del male, tutto solo in nome dell'amore...e ora lui si stava comportando allo stesso modo.

Amore? Per il suo migliore amico? Ma sì, perchè no?

E non era terribile come aveva pensato, in fondo. C'è una sorta di esaltazione o di felicità agrodolce, quasi drammatica e surreale nel fare certe cose per amore, non è meno amara ma neanche dolorosa come aveva sempre pensato. Ti fa sentire quasi...BENE.

Qualcosa tremò nello sguardo e negli occhi di Bucky.

Una sconvolgente sensazione che lo faceva tremare da dentro e gli stringeva le viscere. Gliele rivoltava.

Qualcosa faceva male da dentro.

Il suo cuore?

Il Triskellion si schianta e steve cadde nel fiume.
 
Bucy si tuffa per riprenderlo e lo riporta a riva dopodiché se ne va.
 
 
 
*

“Chi è il compratore??”

“Lui ti conosceva. Il tuo amico, il tuo compagno. Il tuo Bucky.” Disse Rumlow.

Reagisco con rabbia davanti a quella frase derisoria. Come osa, con quale arroganza pretende di sapere il sentimento che c’è tra me e Bucky. Come osa deriderlo!

“Che cos’hai detto?”

“Si ricordava di te.  Io ero presente. Non faceva che piangere. Finchè non gli hanno frullato di nuovo il cervello.”
 
 
 



Pov Bucky.

I pochi momenti in cui riesco a ricordarmi di Steve, piango. Piango perché mi sento impotente, intrappolato dentro la mia stessa mente. Piango perché mi rendo conto che Steve vuole aiutarmi e io non sono in grado di farmi aiutare. Piango perché non voglio fargli del male e non voglio farlo a nessuno. E piango perché non voglio che Steve mi veda come il nemico.

Piango perché vorrei tornare indietro nel tempo a quando potevo avvicinarmi a lui ed essergli amico senza che tutto fosse così maledettamente complicato.

Piango perché volere bene a qualcuno e non potergli essere vicino è la peggiore delle gabbie e piango perché…i miei sentimenti sono di ostacolo per la mia missione e una volta resosi conto di quello che provo, manipoleranno la mia mente nuovamente per mettermi contro di lui.
E io non voglio.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 








 Note dell'autrice: 

Eccomi qui!! Sono nuova nel fandom, infatti scrivo molto in Supernatural ma recentemente ho cominciato anche a seguire la saga della Marvel e  sono impazzita per la coppia Stucki da quando da pochi mesi ho recuperato tutti i film, in particolare quelli di Capitan America! xd Devo premettere che so che ho frammentato molto la storia, ma cè un perchè! xd Non tiratemi addosso i pomodori, ma...in linea generale non sono proprio una fan sfegatata degli avengers, quindi non ho seguito i film con tantissima attenzione -anche se li ho visti - quindi faccio fatica quindi a riportare tutto nel dettaglio, ma AMO questa coppia - che purtroppo non è canon - e dovevo assolutamente scrivere qualcosa :)

Quindi scusate se la storia avrà pochissime descrizioni xd

Io cercherò comunque di non tralasciarne troppe, infatti è anche per questo che prima di scrivere la storia ho dato una ripassata ai film, almeno nelle scene essenziali! ^^

 

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Capitolo 2
*** Mio bel soldato, ora tagliamo questi bei capelli ***


“Steve, il mondo intero ci da la caccia e tu mi porti..in una gita in montagna? Sei un tipo pieno di sorprese.” Disse il soldato d’inverno accompagnato dal suo amico che lo sosteneva.

“Ho pensato che dopo tanto correre avessimo bisogno di ricaricare le batterie, soprattutto tu. Non sono io quello che ha preso più pugni contro Stark.”

“Di certo no, ma hai fatto di tutto per superarmi..o almeno andarci vicino. È tua questa baita?” chiese Bucky guardando la graziosa baita in legno davanti a sé.

“Sì, mi piace venirci quando ho bisogno di stare un po’ da solo per pensare..o anche solo per allontanarmi per un po’ dal resto del mondo.” Disse Steve, prendendo la chiave da sotto il tappetino.
 
Bucky si mise a osservare l’interno con curiosità.

“Non fare caso al disordine. Non ci entro da diverso tempo e non pulisco da anche di più.” disse Steve cercando di dare alla casa una parvenza di ordine.

“Pensi davvero che mi interessi l’ordine?” chiese Bucky, sedendosi sul divano e tirando un grosso sospiro.

Steve lo guardò con un sorriso.

“Dovrebbe. Guardati. Sembri Tarzan.” Disse notando i suoi capelli.

Bucky gli rifilò un’occhiata di traverso.

“Sì, beh, scusami se quelli dell’hydra non mi lasciavano molto tempo libero per curare il mio aspetto. Erano troppo occupati a farmi il lavaggio del cervello.”

“Io non volevo…scusami.” Disse Steve dispiaciuto.

“Non fa niente. È colpa mia. Tu stavi solo scherzando e io..”

“Scherzando? Mica tanto.”

Bucky lo fissò.

“Tu adesso ti tagli quei capelli. Subito.”

“Steve non starai dicendo sul serio!”

“O meglio, lo farò io.”

“Steve, non ti azzardare…” disse spaventato.
 
 


Inutile dire che il caro Steve prese il suo migliore amico sotto braccio e lo costrinse a sottoporsi al..trattamento!
 
Mentre gli lavava i capelli nella vasca –Bucky era in ginocchio sotto il getto, ma fuori dalla vasca – riuscì a dire:

“Sei prepotente.”

“Voglio imparare dal maestro.” Sorrise Steve. “Stai giù.” Lo ammonì, ma con una sorta di calma dolcezza, mettendogli altro shampoo.

“Cavolo, Buck..hai un sacco di nodi.” Disse Steve, beandosi del contatto. Era bello tornare ad avere dei momenti da soli con il suo migliore amico. Dei momenti leggeri come quelli, gli sarebbero sembrati, fino a qualche tempo prima, pura utopia. Scoprì che niente è davvero un’utopia, se desideri davvero fortemente qualcosa.

E poi gli piaceva lavargli i capelli. Era un contatto intimo toccare e stringere i capelli di qualcuno, ma così intimo, appunto, che lavare i capelli, era l’unico modo non troppo imbarazzante per poter stringere un legame emotivo con qualcuno. Per sentirlo.

Certo, non che avesse bisogno di stringere un legame emotivo con Bucky. C’era già, lo sentiva, ma era solo che a volte gli piaceva sentirlo anche fisicamente, questo legame.
 
Gli lavò piano i capelli per non fargli troppo male, sentendo che era pieno di nodi, ma anche – e forse questo faticava ad ammetterlo a sé stesso – perché voleva assaporare quel contatto più che poteva, visto che quando avrebbe finito, Bucky non gliel’avrebbe più permesso.
 

“L’acqua è troppo calda?” gli chiese, sentendosi come un provetto parrucchiere e vergognandosi un po’.

“No. è perfetta…” disse Bucky.

Anche questo momento è perfetto… pensò Steve sorridendo.
 
 
 
Quando chiuse l’acqua, fece sedere Bucky su una sedia, davanti allo specchio, mentre prendeva un paio di forbici e cominciava a guardare la giusta lunghezza.

“Tranquillo, l’ho già fatto una volta..o due.” Disse, notando lo sguardo preoccupato di Bucky, sorridendo.

Bucky sospirò, cercando di restare calmo, poi avvertì una presa delicata sul suo braccio, spostarlo appena per farlo stare dritto. Una presa calda e delicata, che gli mozzò per un attimo il fiato, per via della dolcezza che mise in quel tocco.

“Ecco. Così. Cerca di stare dritto.” Gli disse Steve con dolcezza.
 
Bucky ubbidì e Steve cominciò ad avvicinare le forbici e a prendere una manciata di ciocche lunghe tra le dita. Inaspettatamente, disse:

“Hai la postura un po’ curva, Bucky..” disse. Sembrava triste.

“Mmm..e quindi? Dove vuoi..”

“è un atteggiamento di difesa, non è vero? È colpa di quelli dell’hydra…”

“Steve..” sospirò Bucky. Non aveva voglia di riparlare di loro.

“Tranquillo. Volevo solo dirti che non ne hai bisogno ora. Non più. Non sei più in pericolo ora, ma al sicuro.”

“Ok..” disse Bucky sorridendo un po’ imbarazzato da tante attenzioni. Non ne era abituato.


Come se non potesse evitarlo, tuttavia Steve aggiunse:

“è per lo stesso motivo che ti sei fatto crescere i capelli, vero? Non è perché non ti permettevano di taglarli, ma per nasconderti in un certo senso, perché ti sentivi..”

“Non mi sentivo né debole, né vulnerabile, né spaurito e se tu potessi smettere di trattarmi così, te ne sarei..” cominciò Bucky sentendosi punto sul vivo. Steve sospirò.

“Guarda che non devi vergognarti.”

“Io non mi vergogno.”

“Alza la testa.” Disse piano, tirandogli su il collo.
 
Nonostante l’irritazione, il soldato obbedì, mentre la stessa mano di Steve gli alzava il mento con la stessa delicatezza di prima. Ora la sua testa era addossata completamente sul petto di Steve. Si sentiva vulnerabile in quel momento, dipendente da quell’abbraccio, ma stranamente si sentiva anche bene, perché sentiva che Steve non se ne sarebbe approfittato né che lo derideva per questo. Con Steve sapeva di potersi anche abbandonare a momenti di debolezza, perché si fidava di lui. E lo fece. Si lasciò andare a quel tocco, chiudendo gli occhi.

Steve d’altra parte, restò un attimo lì a guardarlo e la profondità del legame che sentiva con Bucky, lo percosse dentro come se fosse arrivata una scarica elettrica a scuoterlo. Si rese a malapena conto della lieve carezza sul mento che non riuscì a trattenere e del leggero tocco sulle sue spalle, come a volerlo consolare.

Il suo cuore prese a battere come un tamburo ed ebbe paura che Bucky potesse sentirlo, quindi spostò appena il suo bacino dalla sua schiena.

Naturalmente quando lo fece, era già tardi, perché Bucky se n’era accorto.

“Ti batte forte il cuore.” Disse.

“Cosa? No! Non è vero " negò Steve.

“Non mentirmi.”

“….”

“Guarda che non devi avere più paura di me. Io…”

“Non ce l’ho " negò ancora Steve, sospirando segretamente per il fatto che Bucky non avesse capito che quella non era paura, ma emozione.

“Io…quando penso a qualcosa di un po’ agitato, mi succede. È la tachicardia. Sai, quando è passata l’asma..io credo che parte dell’ansia non sia mai andata via del tutto e si è concentrata da quando lotto assieme agli avengers..sai le battaglie e tutto il resto. È normale che agitino.”

“E cosa hai pensato che ti ha fatto agitare?” chiese Bucky.

Steve si è morso il labbro.

“So che non ti piace quando te lo dico, ma stavo pensando a quello che hai passato con l’hydra..e al fatto che li odio per quello che ti hanno fatto.” Mentì, anche se, era una bugia a metà.

Prese allora a tagliargli i capelli. Seriamente stavolta..e Bucky lo lasciò fare. Gli piaceva sentire le dita di Steve tra i suoi capelli, quel contatto.

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Capitolo 3
*** Lingua lunga! ***


Mentre Steve tagliava a Bucky i capelli, quest’ultimo poteva ammirare l’opera di Steve direttamente dallo specchio. Vedeva le sue lunghe ciocche cadere giù ad ogni colpo di forbici del suo amico ed era strano, era come vedere la metà del passato e l’altra sua metà del futuro..o del presente…quand’era il Bucky della seconda guerra mondiale e il bucky che era ora. Come se Steve lo stesse riportando indietro nel tempo.

Ogni ciocca che Steve tagliava, rivelava sempre di più il suo viso e scopriva sempre di più i suoi occhi. Aveva ragione Steve. Una volta Bucky li lasciava corti perché non si vergognava di chi era, anzi, ne andava fiero..era un uomo integro.

Ma quando fu preso da quelli dell’hydra, che riuscirono a spezzarlo, cominciò a provare sempre più vergogna del suo aspetto, non voleva che gli altri lo guardassero in viso. Temeva che se lo facessero, avrebbero visto nel suo volto chi era in realtà.

Ed ecco ora Steve che senza chiedere il permesso, con arroganza voleva quasi farlo tornare….indietro.
 
 
Quando Steve finì di tagliargli i capelli, gli carezzò fuggevolmente la testa, con un sorriso compiaciuto. Bucky si guardò timidamente allo specchio e rifuggì subito lo sguardo. Sembrava tornato indietro nel tempo veramente.
 
 
 
Stavano mangiando dei panini in cucina. Panini che Steve aveva comprato prima di venire in quel rifugio. Sorrise ancora, senza riuscire a trattenersi.

“Sembri compiaciuto..della tua opera..” disse Bucky, osservandolo.

“Perché, non dirmi che non ti trovi meglio anche te senza quella zazzera in testa.” Lo provocò Steve.

“Così..non ti piace?” chiese Steve, un po’ dispiaciuto.

Bucky lo fissò.

“Io..io non…è che..non ero più abituato a vedermi così..da tanto tempo. Mi sento quasi..”

“Nudo?”

Bucky annuì, poi prese coraggio e disse a Steve:

“Steve..tu sai che…non puoi riaverlo, vero?”

Steve lo fissò.

“Il Bucky che tu conoscevi..e stimavi…non esiste più. L’hydra l’ha fatto sparire…non basta..tagliarmi i capelli..per riaverlo indietro..non tornerà più.” disse, piano, sperando di non ferire troppo il suo amico.

“Neanche io sono più lo stesso, se è per questo. Bucky.”

Bucky lo fissò.

“Pensi che abbia fatto questo perché ti voglio diverso? Non è così. Ho voluto tagliarti i capelli perché so che odii il tuo aspetto. Odi quello che sei ora. Mentre invece l’aspetto che avevi un tempo..il te stesso che eri prima..lo amavi. Lo so. Ho voluto mostrarti che con un paio di forbici quel te stesso esiste ancora.”

“Tu non capisci..”

“No. Sei tu che non capisci. Non sono solo le nostre azioni che determinano chi siamo, ma sono anche le nostre scelte. Tu non hai potuto scegliere…fermo restando che non credo che delle azioni fatte per costrizione e manipolazione della tua mente si possano dire azioni veramente tue.”

“Ero io a fare tutte quelle..”

“No. Non eri tu. Era l’hydra. L’hydra ha solo usato il tuo corpo, per evitare di sporcarsi le mani di sangue, ma non eri…tu.”
 
Bucky abbassò lo sguardo, colpito da quelle parole.

“Perché stai facendo tutto questo per me, Steve? Non penso di meritarlo, né di valere tutto questo…”

“Perché? Diosanto..Perchè? Santo cielo, Bucky! Eri e sei ancora il mio migliore amico! Mi rendo conto che al giorno d’oggi, l’amicizia e l’amore hanno perso di importanza, nessuno gli da più tantissimo valore, ma ai nostri tempi…valeva ancora qualcosa. Vale ancora qualcosa.” sottolineò per bene Steve. “E in particolare la nostra, significava per me tanto. Significa ancora tanto.” Aggiunse poi.

Bucky sorrise, grato di quelle parole. “Anche per me significa tanto, Steve.”

“Sei cambiato..e allora? Nessuno resta fedele a sé stesso. Guarda me. Ricordi quel ragazzino gracile con l’asma?”

“Già..anche tu sei cambiato..non hai più bisogno di un ragazzino che ti difenda..” disse Bucky ma senza tono di mortificazione, più che altro con una sorta di vago rimpianto.

Steve sorrise imbarazzato.

“Io ho ancora bisogno di te. Del mio migliore amico.”

“Non so se posso riprendere ad essere quella persona, Steve..non posso fidarmi della mia testa..e se dovessi ancora..farti del male?”

“Beh, finora non mi hai ancora ucciso, no? Pensiamoci quando sarà il momento.” Scherzò Steve.

“La fai troppo facile.”

“E tu troppo pesante.” Lo rimbeccò Steve.

Bucky sospirò sorridendo. Era inutile discutere con questo nuovo Steve. Era molto più insolente, ma la sua lingua lunga lo stimolava e intrigava.

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Capitolo 4
*** La potenza di un bacio sul collo! ***


Bucky stava dormendo nella sua stanza, anzi, in quella di Steve.

Non sapeva proprio come aveva fatto a crollare così. Sapeva solo che Steve gli aveva detto che poteva andare a riposarsi nella sua stanza.

Ma ora perché mai Steve dormiva al suo fianco nel letto con la testa rivolta verso il suo lato?

“Steve..” susurrò Bucky. Era davvero bello. Provò una fortissima emozione a ritrovarselo così vicino.

Contentezza per la sua vicinanza, affetto..ma anche qualcos’altro.. attrazione?
 
Steve si risvegliò in seguito a quel richiamo. Aprì piano gli occhi e sembrò un po’ a disagio vedendo Bucky.



“Che cosa ci fai nel mio..cioè voglio dire nel tuo..” farfugliò Bucky.

“Io..ero davvero molto stanco..il divano è scomodo e ho una sola stanza..” disse Steve, sprofondando la testa nel cuscino per non doverlo guardare.



Guardami avrebbe voluto urlare Bucky. Era irritato, ma cercò di non darlo a vedere.



Steve tornò a guardarlo e gli rivolse un sorriso d’affetto ma anche un po’ triste.

Bucky avrebbe voluto baciarlo in quel momento, ma ciò che invece uscì dalla sua bocca, fu:

“Steve, i tuoi compagni non mi accetteranno mai..”

“I miei..” disse Steve intontito.

“Sì. I tuoi amici!”

Sei TU il mio compagno, stupido! Avrebbe voluto urlare Steve.



Lo guardò ancora un po’ stranito. Bucky aggiunse:

“So quello che tu vuoi. Vorresti aggiungermi alla squadra degli avengers. Beh, non succederà mai.”

“Perché no?” chiese Steve lasciando che sogni ad occhi aperti gli regalassero quelle visioni. Visioni in cui lui e Bucky lavoravano insieme.

“Perché i tuoi amici mi odiano!!”

“è solo perché non ti conoscono, come ti conosco io.”

“Steve, lascia perdere.”

Steve sospirò.

“Va bene, va bene, niente avengers..ma non andartene di nuovo, va bene?”



Steve era talmente dolce che il soldato d’inverno si rilassò, guardandolo e gli rivolse un sorriso stupendo.

Steve era così premuroso e fedele e dolcissimo.

Lo amava.

Sì, era certo di amarlo.

E chissà, forse lo aveva sempre saputo.



Steve era vicinissimo a lui, anche se aveva la testa più giù, all’altezza del suo petto. Alzò la testa per guardarlo. Sembrava in balia o forse in aspettativa di un gesto di Bucky…
 
I lunghi condizionamenti mentali dell’hydra non avevano fatto dimenticare a Bucky certe cose. Per esempio come riconoscere quando piaci a qualcuno e quello che provava Bucky ora, era emozione per come Steve lo stava guardando…

Gli stessi occhi di Bucky si accesero di desiderio. Si alzò, puntellandosi un po’ sui gomiti e poi si chinò appena su di lui.

Steve sgranò appena gli occhi, deglutendo.

“Cosa…cosa c’è?” chiese Steve.

Bucky aspettò, fermo, socchiudendo appena gli occhi di nuovo, studiando la reazione di Steve. Era spaventato, ma non intendeva sottrarsi. Sembrava combattuto.


Decise di buttarsi. Azzerò quella poca distanza che gli restava e lo baciò.
 
Avvertì la sorpresa di Steve quando lo baciò, ma anche la sua quasi inesistente resistenza. Era dolce e irresistibile quanto Steve lo volesse. Anche Bucky lo voleva.

Steve saggiò nel bacio la morbidezza delle labbra di Bucky. Erano così morbide..perfette.

Bucky assaggià piano le sue labbra, come ad accarezzarle piano con la sua bocca, non voleva che fosse una cosa invasiva, voleva accarezzarlo prima, gustarsi tutto di quell’attimo.

Poi piano, lo baciò veramente, infilando anche la lingua.

Steve si lasciò scappare dei gemiti e questo accese Bucky ancora di più.

Si addossò di più contro di lui, finendogli sopra e imprigionandolo sotto di lui.

Lo baciò ancora più appassionatamente, leccandogli tutti i denti, cosa che fece fremere Steve, che prese a stringere le sue spalle.

“Bucky…” gemette Steve.

Dio la sua voce… pensò Bucky.

“Zitto..” disse quest'ultimo con la voce roca dall’eccitazione.
 
Non riusciva a controllarsi e prese a baciare il collo di Steve con passione.

“Bucky…” ansimò più eccitato Steve. Non era abituato a quelle attenzioni, tantomeno da Bucky.

Bucky continuò a baciarlo lascivamente sul collo e Steve non ce la fece più.

Venne con un grido soffocato.

“Ahhh.”
 

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Capitolo 5
*** Passione e amore!! ***


Steve era andato a ripulirsi in bagno dopo l’imbarazzante orgasmo che aveva avuto per merito del trattamento focoso dei baci di Bucky.

“Steeeve, hai finito?” cantilenò Bucky divertito.

“Ora sì. Vado in salotto.” disse Steve dopo aver fatto il cambio di biancheria e aver preso un altro paio di pantaloni.

Bucky lo guardò perplesso.

“Ma che cavolo dici? Vieni qui.”

Steve lo guardò imbarazzato.

“Mi vuoi ancora sul letto con te dopo…prima??”

“Ma certo. Vieni qua, stupido. Avanti!” disse sorridendo.
 


Steve si avvicinò timido e quando si distese di nuovo sul letto, Bucky lo cinse con un braccio.

“Dio..è stato tutto così maledettamente imbarazzante…” disse Steve.

“Sei vergine, Steve?”

Steve lo guardò costernato.

“Cos’hai detto?”

“Sei vergine?”

“Io…io non…perché mi fai questa domanda?” chiese imbarazzatissimo.

“Beh, sei venuto con un bacio sul collo, Steve.”

“Solo per questo?”

“No. Anche perché quando ti ho abbracciato, eri rigido come uno stoccafisso. Il tuo corpo è rimasto rigido soprattutto quando mi sono messo sopra di te ed è ‘l’atteggiamento di qualcuno che non è abituato a certe dinamiche.” Disse Bucky sorridendo.

“Se hai intenzione di continuare a sfottermi, è meglio che me ne vada!” disse facendo per alzarsi, ma Bucky lo fermò con un braccio.

“Sono stato il primo, Steve? Dimmelo. “ disse dolcemente.

Steve abbassò lo sguardo.

“Sì.” confessò.

“Il primo a darti un bacio o il primo che ti ha toccato così?”

“Tutto. Anche il primo a…”

“Cosa?”

“Farmi battere il cuore…”
 
Bucky rispose con un bacio mozzafiato a quelle parole. Lo baciò accarezzandogli i capelli, con dolcezza e passione dopodiché si sdraiò con Steve al suo fianco.

“Bucky..non ti sembra così strano..voglio dire…noi due..”

Bucky sorrise. Avvicinò la mano a quella di Steve e gli strinse delicatamente le dita, indugiando con piccole carezze sul palmo.

“Mi sono sempre sentito legato a te..ho sempre saputo che il nostro legame era profondo, ma non gli ho mai voluto dare un nome…fino ad oggi..”

“Buck…”

“Tu sei l’unico che ha creduto in me…e sei l’unico..che sarebbe riuscito a spezzare il condizionamento mentale..nessun altro ce l’avrebbe fatta..di questo sono sicuro..”

“Buck..”

“Io…non so esprimere bene i miei sentimenti..ma so che..io..ti voglio troppo bene, Steve. E forse ti amo..”

Fu la volta di Steve di stringerselo addosso e sospirare nel suo abbraccio.
 
 
 
 
 
Qualche ora più tardi….

“Mi hai lasciato da solo per guardare il fiume?” chiese Bucky prendendolo in giro, salendo sul piccolo ponticello.

“Non pensavo fossi un tipo così possessivo.” Scherzò Steve.

“Lo sono, con le cose mie.” Scherzò Bucky, abbracciandolo da dietro e mordicchiandogli il collo.

“Bucky, io..devo essere sincero con te..” disse, accarezzandogli il collo.

“Sai che puoi dirmi tutto.”

“Io non ti amo da sempre..”

Questo rese Bucky un po’ disorientato.

“Cioè…io ti amo da sempre, credo sia stato sempre così, ma se ti amavo in quel modo già allora, non me ne accorgevo…nel senso che il mio amore per te era..puro..non pensavo di portarti a letto, ecco! Forse a volte mi sono domandato come potessimo avere un rapporto tanto stretto e profondo..ma…ecco…pensavo fosse solo una stretta amicizia…cioè uno stretto amore fraterno…quando ti ho rivisto però..tutto è cambiato. Dalla prima volta che ti ho rivisto ho sentito dei sentimenti sconcertanti..paragonati al ritrovamento…di un vecchio amore…e a poco a poco, ogni volta che ti rincontravo, capivo di amarti. Non so perché non l’avessi capito prima.”
 
Bucky decisamente più risollevato dalle sue parole, se lo abbracciò stretto e lo baciò con dolcezza e forza.

“è la stessa cosa anche per me. E poi ai nostri tempi non avevamo tempo per pensare all’amore..o alle cose romantiche..c’era la guerra. Anche se per me già la nostra amicizia era una cosa romantica.”

Steve lo guardò felice con gli occhi che brillavano.

“E anch’io è come se mi fossi accorto del mio sentimento solo di recente..anche se sono convinto..che provavo qualcosa già da prima, è solo che pensavo fosse solo amicizia. Da quando però tu sei venuto a scuotermi, con forza, mi hai risvegliato sentimenti che..non credevo di poter provare ancora. Quando mi sono ricordato di te, ho sentito una grandissima emozione. Non era solo affetto. Era…amore.

Steve lo abbracciò dolcemente.

“Non credevo però..di essere ricambiato. Non speravo in tanta fortuna.”

Steve gli diede un bacio sul naso.

“Devi amarmi davvero tanto per continuare a farlo anche dopo la figuraccia che ho fatto prima.”

Bucky scoppiò a ridere.

“Avremmo tempo per rifarci.” Disse, facendogli occhiolino.

Steve trattenne il fiato.

“E poi, voglio sentirti gemere per me, di nuovo, ma urlando il mio nome.” gli sussurrò Bucky all'orecchio con voce roca.
 
 

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Capitolo 6
*** Ti aspetterò per sempre ***


Bucky e Steve erano tornati allo chalet dove stavano ancora decidendo quale sarebbe stata la prossima mossa.

“Non possiamo restare qui per sempre, Steve..e poi diciamocelo, l’angolino sperduto in mezzo a una montagna, stile due cuori e una capanna, non fa per me. Sono un soldato.” Disse Bucky ridendo.

“Questo lo so, neanch’io lo vorrei..ma dobbiamo capire cosa dobbiamo fare e credo che riavvicinarci agli avengers sia..”

Bucky scrollò lo braccia.

“La mossa migliore..” concluse Steve guardandolo.

“Ma allora io ho parlato al muro prima? Quale definizione di i tuoi compagni mi odiano non ti è chiara??”

“Tu hai per caso un’idea migliore??”

“Senti, se ti mancano tanto, torna da loro. Vai, io..me la caverò.”

Steve lo guardò malissimo.

“Sei un idiota, lo sai?”

“Sì, me l’hanno detto.”

“Ho scelto te miliardi di volte! Ogni volta che potevo scegliere. Ho buttato lo scudo, rinunciando ad essere Capitan America DUE VOLTE. Per te!”

Bucky abbassò lo sguardo.

“Puoi fare solo una cosa che ti chiedo? Please…” disse Steve, andandogli vicino.
 
Bucky lo guardò triste.

“Steve, io non mi preoccupo solo per me…ma anche per te…la tua ultima lotta con Stark…sono sicuro che i tuoi amici non l’hanno presa bene. Non voglio costringerti a scegliere.”

“Ma io ho già scelto.” Disse steve dolcemente, baciandolo.
 
Il bacio venne però prontamente interrotto da una telefonata al telefono di Steve.



“T'challa?? Mi auguro che sia davvero importante!” disse Steve, facendo ridere Bucky.

“Cosa? Ma sei impazzito?? No, senti, io non rinuncio a Bucky un’altra volta..io…ma che stai…ok, ok, ma è assurdo…sì, va bene, glielo dirò.”



Quando Steve mise giù la linea, Bucky lo guardò perplesso.

“Non ho capito neanche una parola.” Disse ridendo.

“Era Tìchalla. Ci propone di farti…ricongelare. “ disse Steve con voce atona.

“Cosa?” chiese Bucky raggelato.

“Gliel’ho detto che è assurdo..ma lui insiste…dice che sarà solo per depistare quelli dell’hydra. Dice che stava chiamando apposta da una cabina telefonica perché è spiato dappertutto, perfino nella sua casa e non può parlare.”

“Io non capisco, Steve. Perché farmi congelare dovrebbe servire per depistarli?”

“Perché non ti vogliono come nemico. Loro devono credere che sei fuori combattimento e non più in grado di nuocere. Deve sembrare che tu…decida di farti ricongelare..fino a tempo indeterminato..fino a che non verrà trovata una cura!”

“Sembrare?”

“è quello che tu dovrai dire una volta che saremo da T'challa, ma non sarà la verità, cioè sarà una mezza verità. Loro non sanno che noi sappiamo che ci controllano. Se tu dirai che vuoi farti ricongelare perché non puoi fidarti della tua testa e che ti risveglierai quando verrà trovata una cura, l’idea è che potrebbero volerci molti anni, decenni, ma non sarà così. Ti terremo congelato giusto il tempo per preparare un piano..e chissà magari trovare una cura per la tua testa.”

“Steve, io non credo che tutto questo funzionerà…ma sono più che pronto a farmi ricongelare..non voglio fare mai più del male a nessuno.” Disse Bucky.


Steve lo abbracciò.


Poi fece una cosa che fino a quel momento non aveva ancora fatto.

Guardò il braccio meccanico di Steve, pensando a quando Stark gliel’aveva fatto cadere durante la lotta.

Bucky era riuscito a recuperarlo prima che andassero via dal campo di battaglia e successivamente erano riusciti a rimetterglielo a posto, ma il braccio meccanico era rotto ovviamente e gli faceva male. Aveva visto Bucky lamentarsi per il dolore.



“Mi dispiace tanto per il tuo braccio…” disse, accarezzandoglielo.

“Un altro regalino del tuo amico Stark.” Scherzò Bucky.

“Toglitelo. Non posso sopportare che digrigni i denti per il dolore. Se lo togli, non ti farà male.”

“No, Steve, davvero, sto bene.”

“Andiamo, non devi vergognarti di me.”

“Non è questo..è che non voglio che ti senta costretto ad abbracciare un monco. Non è piacevole.”

“Bucky, smettila di sparare cazzate. La cosa più importante per me è risparmiarti altro dolore, non lo capisci???”
 
Ed era così autoritario che Bucky deglutì e anche con l’aiuto di steve, rimosse il braccio meccanico.

Deglutì vedendo l’espressione triste di Steve accanto a lui, guardando l’arto mancante.



“È proprio questo che volevo evitare. La tua pietà.”

“Bucky, io – ti –amo.” Disse Steve, prendendogli il viso tra le mani. “E non è pietà, è amore.”

“Fino alla fine.” Disse Bucky intrecciando la mano con la sua.

“Fino alla fine.” Rispose Steve.
 


Si baciarono ancora, dolcemente. Bucky lo strinse a sé, abbracciandolo, nonostante il braccio mancante, poi si spostò per sussurrargli:



“Steve, io non posso fare l’amore con te…”

Steve non gli rispose. Si limitò a guardarlo, ferito, mentre il labbro gli tremava.

“Cerca di capire…se io adesso faccio l’amore con te..non riuscirei più a lasciarti…e adesso..adesso non posso permettermelo…” disse Bucky con gli occhi lucidi.

Steve continuò a fissarlo senza sapere cosa dire.

“Ti amo così tanto..ed è per questo…che non posso fare l’amore con te adesso…”

Calde lacrime scivolarono anche dalle guance di Steve, abbracciando Bucky più stretto che poteva.

Lo capiva. Il loro amore era profondo, era più di una cosa carnale. Era una cosa spirituale.

E dirsi addio dopo aver fatto l’amore sarebbe stato troppo doloroso per entrambi.

“Ti amo Bucky. E ti aspetterò. Ti aspetterò per sempre.”
 
 

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Capitolo 7
*** A presto! ***


Steve e Bucky andarono in Wacanda dove Bucky si sarebbe fatto ricongelare, ma prima di entrare nella cabina di refrigerazione, Bucky chiamò in disparte Steve.
 
 
“Sei sicuro di farlo?”

“Non posso fidarmi della mia mente..perciò fino a quando non trovano il modo di togliermi questa cosa dalla testa, rifarmi congelare è la cosa migliore..per tutti quanti…”
 
Queste erano le frasi che l’hydra doveva sentire, ma dopo queste frasi, Bucky aveva portato Steve in una stanza dove T’challa aveva disattivato temporaneamente le ricetrasmittenti.



“Avete due minuti, ragazzi.” Disse loro lasciandoli soli.
 
Bucky andò da Steve e i due si baciarono piano, mentre delle lacrime scivolavano dalle guance di Steve.

“Ehi, guarda che se non ti controlli, quel furbone di T’challa vedrà gli occhi lucidi.” Disse Bucky sorridendo, tenendogli il viso tra le mani.

“Non mi importa niente…”

“Steve, non fare così..tornerò! E poi noi due..abbiamo ancora una questione in sospeso, ricordi?” disse Bucky, mordicchiandogli l’orecchio.

“Sei così stupido..”

“Anch’io ti amo. “

I due si abbracciarono così in un abbraccio stretto e coinvolgente.

“Dovrete togliere tutte le microspie quando io sarò congelato. Non mi piace l’idea che lo controllano.”

“Lo faremo.”

“Prometti che lo proteggerai? Mi piace quel ragazzo.”

Steve lo guardò un po’ offeso.

“Sai cosa intendo.” Disse Bucky e Steve sorrise abbracciandolo di nuovo.

“Lo so.”

“Tornerò presto da te, Steve.”
 



















 Note dell'autrice: mi scuso con Aster e Franny per il disagio legato alle recensioni cancellate xd e anche con i lettori perchè tutto a un tratto non hanno più visto il capitolo! Ora ho ripubblicato il capitolo e non dovrebbero esserci più problemi di cose cancellate o.o

a breve scriverò il prossimo!

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Capitolo 8
*** Il risveglio di Bucky e il misterioso compito di Steve! ***


Il risveglio di Bucky avviene come oltre una foschia di freddo, nebbia, neve e ghiaccio.

Stranamente piacevole, per essere così freddo..e poi il calore che poco a poco dischiudeva il gelo. Quell’alternanza di freddo e caldo era piacevole.

“Bucky, stai bene?” chiese una voce.

“Steeve…” sussurrò Bucky, sdraiato sul divano.

“No..” disse la voce, scuotendo la testa. “Non sono il tuo fidanzatino, mi dispiace..”

“Chi..” chiese Bucky, con un po’ di paura, temendo fosse un nemico, uno dell’hydra..

Invece era solo T’challa.
 
“Sono t’challa, ragazzo. Bevi un po’ di tè, ma adagio, non troppo in fretta. Il tuo corpo deve riappropriarsi a poco a poco del calore.” Disse, dandogli una tazza in mano.

La mano di Bucky tremava un po’ e quindi T’challa ci ripensò.

“Ok, bambino” disse ridacchiando. “Ti imbocco io ma solo per stavolta....”

“Non voglio..”

“Ma che peccato!”

“Dov’è Steve? Chiamalo!”

T’challa sospirò.

“Lui non è qui ora.”

“Lo vedo!! Dov’è allora??”

“è con Thor.”  Fu l’inaspettata dichiarazione di T’challa.

Bucky sgranò gli occhi.
 
 
 
 
 
*

“AHHHHHHHH.”

“Schhhhhhhhhhh.”

“AHHHHH!”

“Fa silenzio o ti sentiranno anche gli uccelli sui monti!!”

“Cazzo, Thor!!!”

“Dai dai, adesso passa.” Ridacchiò Thor.
 
 





Steve andò a massaggiarsi il braccio accanto al ruscello e lo guardò storto.

“Forza, fallo!” lo invogliò Thor.

Steve chiuse gli occhi e si concentrò, toccandosi poi di nuovo il braccio. Dopo pochissimo, la sua mano scaturì una fonte di calore che lo fece subito guarire dallo strappo.

“Sei grande, fratello.” Disse Thor sorridendo.

“Grazie, Thor..lo so che ti insulto sempre per massacrarmi di botte, ma…questo aiuterà Bucky. Io ora posso.....sarà molto contento quando si risveglierà.”

“Sempre se accetterà. Bucky è un tipo molto orgoglioso.” Disse Thor.

“Dovrà accettare per forza, dopo che mi sono fatto amputare ancora e ancora e ancora..solo per imparare da te l’arte della rigenerazione.” Disse Steve sorridendo, ma ancora con un brivido ripensando a tutti quei mesi di duro allenamento…e digiuno…erano stati mesi sfiancanti e assurdi.

“Beh, puoi sempre dirgli quanto ti è costato..” disse ancora Thor.

“No! Non dovrà mai..sapere..i dettagli…non voglio che si senta ancora più in colpa di quello che già si sente…”

“Avrei sempre potuto farlo io…e risparmiarti la sofferenza di questo duro allenamento..”

“Credo che…Bucky lo accetterà di più…se sarò io, Thor…devo essere io.”

“Ok…e quando dovrebbe risvegliarsi?”

“T’challa mi ha detto che mi avrebbe avvisato..l’ho sentito l’ultima volta tre settimane fa…”
 
 
Mentre ritornavano alla piccola jeep parcheggiata appena lì dietro, Thor non potè fare a meno di sentire una profonda ammirazione per quel ragazzo. Farsi tagliare ripetutamente solo per imparare l’arte della guarigione e aiutare il suo amico – il suo amante – Bucky…solo una persona che ama in maniera smisurata può arrivare a sacrificarsi così, senza neanche la certezza che il ragazzo sarà contento della cosa..senza neanche sapere se l’avrebbe rivisto in tempi ragionevolmente brevi.
 
Arrivato alla macchina, Steve sembrò stranito trovando un messaggio sul telefonino.

“Mio dio…è T'challa!! Bucky si è risvegliato!!” disse Steve con grande gioia.

















Note dell'autrice: 

ciaoooo. è valsa la pena aspettare?? :ppp

Lo so, lo so, vi ho fatto credere per un momento che tra Steve e Thor...eheheh

piaciuta la sorpresa? L'idea mi è venuta siccome in Thor 2 ho visto che Loki taglia il braccio (per strategia) a Thor e quest'ultimo poi se lo rigenera magicamente O_O

La mia amica mi ha detto che era un'illusione di Loki..e nessuna rigenerazione..ma..siccome non spiegano per niente questo passaggio nel film e siccome a me è parso proprio che fosse stato thor a rigenerarselo, ho voluto approfittare di questa cosa, per questo capitolo :ppp

il nostro povero Steve si è fatto tanto male per questo T_T ma l'ha fatto con amore <3333

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Capitolo 9
*** Ritrovarti è il miglior regalo che potessi farmi ***


Scalpiccii di passi che correvano per il laboratorio.

“Dov’è Bucky??” chiese Steve, con affanno.

“Calmati, Steve, è in cortile. Sta bene. Steve!” lo richiamò T’challa, ma inutilmente, visto che Steve aveva ripreso la corsa.
 
 
 
“Bucky!!!” gridò ancora, una volta arrivato in cortile, quel cortile circondato da una folta vegetazione.

“Steve.” fu il richiamo dell’altro, un po’ sorpreso.

Steve gli corse incontro e lo abbracciò stretto.

“Stai…stai bene.” gli disse, toccandogli le spalle.

“Mi hai..quasi rotto le costole, ma…sai come si dice…che ti importa se un abbraccio ti rompe le costole…”

“Quando ti riaggiusta il cuore.” Dissero in sincrono.

E poi si baciarono, dolcemente. Steve aveva quasi paura di romperlo, se lo avesse baciato un po’ più duramente. Doveva trattenersi.

“Ehi, non mi rompo, sta tranquillo.” Gli disse Bucky e Steve si chiese assurdamente se poteva leggergli nella mente.

“Entriamo in casa. C’è una cosa di cui T’challa vuole parlarci.” Disse Bucky.

Steve annuì di malavoglia. Aveva una gran voglia di parlare dei loro sentimenti, ma doveva avere pazienza e non essere egoista.
 
 
 
 
Come Steve aveva sospettato, T’challa aveva risvegliato Bucky perché aveva bisogno del suo aiuto nel combattere una guerra e un nuovo nemico. Per fortuna nessuno sapeva del risveglio di Bucky e le cose dovevano restare così, almeno per un altro po’ di tempo.

Quando finirono di parlare della cosa e del piano, Steve e Bucky rimasero di nuovo soli in una stanza grande quanto un salone.
 
 
“Com’è risvegliarsi dopo tre anni?” chiese Steve, mentre raggiungeva Bucky seduto su una panca.

“Piuttosto…stancante. I miei muscoli sono indolenziti e quel pazzo di T’challa mi ha spedito a fare riabilitazione..ma ci pensi? Con tutto quello che..”

“Bucky” lo interruppe Steve. “Si tratta della tua salute…non fare i capricci. Il tuo corpo è restato addormentato per tre anni, devi riabituarlo a muoversi e..”

Mpf..quando quelli dell’hydra mi hanno risvegliato, non mi hanno fatto nessuna riabilitazione, mi pare di essere sopravvissuto, no?”

“Già…ho visto i loro metodi di trattamento per mantenerti..in movimento..” disse Steve a denti stretti.

Bucky abbassò lo sguardo.

“Steve…ci siamo appena rincontrati, non litighiamo…”

“Io non voglio litigare con te, Buck..” disse Steve, prendendogli la mano.
 
Bucky lo guardò e poi si morse un po’ il labbro.

“Che c’è?” gli chiese Steve.

“Ti sono mancato in questi tre anni?”

“Buck, che domande sono? Ho pensato a te ogni giorno..certo che mi sei..”

“Allora perché T’challa mi ha detto che eri con Thor prima?”

Steve lo guardò perplesso da quell’affermazione.
 
“Io…scusa, non ho il diritto..di sicuro c’era un buon motivo..non sei obbligato a giustificarti di niente, io..”

“Non posso crederci, Buck..”

“Scusami, non volevo..”

“Sei…geloso!” disse Steve con un tono divertito.

“Cosa? No, io..”

Steve lo baciò subito d’impulso, tenendogli il mento.
 


“Sciocco. Thor mi stava aiutando con una cosa,” disse Steve contento.

“C-con cosa?”

“Non ha importanza..cioè..”

“Steve…puoi dirmi tutto.”

“Certo..certo..lo so..ma prima devi fare una cosa per me, Bucky.”

“Qualsiasi cosa.”
 
Steve si avvicinò di più a Bucky e gli disse:

“Dimmi che mi ami.”

Bucky lo guardò, sorpreso davanti a quell’esternazione.

“Dimmi che mi ami.” ripetè Steve “ a prescindere da quello che faccio o che deciderò di fare in futuro, magari..”

“Steve, adesso mi stai mettendo paura..che cosa vuoi fare?”

“No, non averne..Bucky, io non ho smesso di amarti quando hai deciso di farti congelare senza sapere quando ti avrei rivisto..quindi, tu, puoi fidarti di me? “

Bucky aveva paura, ma decise di fidarsi.

“Mi fido di te, Steve. E ti amo. “
 
Steve allora lo baciò con infinita dolcezza dopo quelle parole, poi ancora a occhi chiusi, appoggiò la mano sulla sua spalla, illuminandola di un calore piacevolissimo.



“Steve..cosa..” disse Bucky agitato, guardandosi la spalla.

“Ti amo anch’io, Buck.” Disse solo Steve.
 
Bucky restò a guardare a occhi sgranati e bocca aperta, la sua spalla che veniva illuminata letteralmente da quel chiarore e piano piano compariva qualcosa che fino a poco prima non c’era.

“Mio dio…” disse vedendo comparire quel braccio che fino a poco prima non c’era.

“Volevi sapere cosa facevo con Thor? Questo facevo. Per te, Bucky. “ disse Steve, orgoglioso di quello che aveva fatto.
 
Bucky lo guardò pieno di orgoglio e stima per il suo steve.

“Steve, io ancora non..non riesco a crederci…come..come hai…grazie.”

Steve gli sfiorò piano il braccio, poi appena capì che non gli faceva male, glielo accarezzò.

“AH.” Disse Bucky. Aveva avvertito una piccola scossa di dolore quando aveva cercato di toccare Steve con il braccio nuovo.

“Non sforzarti. L’hai appena riavuto. Dovrai imparare ad usarlo di nuovo.” Disse Steve.
 
Bucky si buttò letteralmente tra le sue braccia e lo strinse forte.

“Ti amo così tanto, Steve.”

“Avevi promesso che mi avresti amato a prescindere da quello che avrei fatto.” Gli sussurrò dolcemente Steve.

“Hai ragione, ma il fatto è che ogni volta che fai qualcosa…ti amo sempre di più…questo perché ti amo. Ha senso?” gli chiese.

“Se ce l’ha, è bellissimo.” Gli disse Steve, accarezzandogli il viso.  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'autrice:   
 
non storcete il naso hahah xd il fatto è che non ho bene in chiaro se quel laboratorio di T'challa che si vede alla fine di "civil war" abbia davvero un giardino con casa compresa....può darsi che dei dettagli mi siano sfuggiti ma è così che me lo immagino ^^

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Capitolo 10
*** Discussione al bunker ***


Un piccolo dramma si stava consumando nel nuovo bunker segreto rifugio degli avengers, dove in quel momento erano presenti Steve, Bucky, Tony, Nate, Thaddeus, Scott Lang, e Sam Wilson.

Sì, gli avengers avevano un loro bunker segreto personale, ora.

“Come diavolo hai potuto portarlo qui?? “

“Tony, per favore, calmati!” gli diceva la bella Nate.

“Noi ti abbiamo perdonato per quello che è successo in Siberia, non tirare troppo la corda. Non lo voglio qui!!” continuava a inveire Stark.

“Non sei tu il leader qui, Stark.” Intervenne Thor a sorpresa.
 
Si girarono tutti verso il biondo, stupefatti.



“Da quando stai dalla sua parte?” chiese Tony incredulo.

“Da quando ho avuto modo di conoscerlo meglio. L’ho allenato per tantissimo tempo, per via di un favore che mi ha chiesto…un favore completamente disinteressato, che non sarebbe andato a suo vantaggio, ma a vantaggio del suo carissimo amico. Amicizia, Tony. Un valore importantissimo. Devi capire..”

“Qui non stiamo parlando di amicizia, Thor..” cominciò Tony, sarcastico, ma Thor lo interruppe di nuovo.

“Quello che Steve prova per Bucky e quello che Bucky prova per Steve, non minimizza assolutamente il valore primario che è stato il loro rapporto e quello che l’ha sempre nutrito, ancora prima di essere…beh..” esitò Thor. Voleva dire “amanti” ma non era sicuro che Tony o che altri lo sapessero e lo sguardo supplicante di Rogers sembrò supplicare di tenere la bocca chiusa. “Ad ogni modo…Steve ha dimostrato amicizia per Bucky e l’ha dimostrata anche verso di me. Sì, a nessuno è importato niente che io avessi in corso un bel dramma familiare con Locky..no? C’erano cose più importanti a cui pensare, no? Ma non vi biasimo per questo..bisognava sempre salvare il mondo e quando ci riuscivamo, c’era sempre un’altra minaccia…lo so. Ciò non toglie che lui mi ha aiutato con Loki..è grazie a lui se ora stiamo ricostruendo un rapporto.”

Rimasero tutti stupefatti davanti a quell’esternazione.

“Thor…quel pezzo di merda ha ucciso i miei genitori.” Gli ricordò Tony.

“Sai bene che non era davvero lui a volerlo fare, Tony. Non aveva il controllo della sua mente. Adesso dai la colpa a lui, ma sai bene che se non era lui, sarebbe stato un altro. Non c’era niente di personale.” Intervenne Steve.

“Questo dovrebbe farmi sentire meglio??”

“Dovrebbe.” Disse Thor. “ Perché avvale ancora di più l’idea che Bucky era solo un pupazzo nelle loro mani. Se non ci fosse stato lui, i tui genitori sarebbero morti per mano di un altro fantoccio..o forse no. Chi lo sa? Non è prendendosela con BUcky, però, che darai loro giustizia. Se vuoi davvero fare giustizia, vendicarli, te la stai prendendo con la persona sbagliata. Dovresti prendertela con quelli dell’hydra..e sai qual’ il modo migliore per cominciare? Proteggendolo.”

“Che…che cosa???”

“Aiutami a proteggerlo, Tony" intervenne nuovamente Steve. " È anche lui una vittima in questa storia. Il primo passo per non far vincere l’hydra è proprio questo. Se Litighiamo tra di noi, se ci dividiamo..è proprio questo il loro gioco, invece dobbiamo restare uniti. Se mi aiuti a proteggerlo, è questo il modo migliore per vend..”

“Basta! Voi..state cercando di manipolare la mia mente proprio come quei bastardi hanno fatto con lui!!!”

“E fa male, non è vero? Quando cercando di manipolarti…immagina allora un grado di manipolazione cento volte tanto. Quando non riconosci più la realtà.” Intervenne finalmente Bucky arrivato proprio in quel momento.
 
“Tu non parlarmi. Non devi neanche guardarmi.” Gli disse Tony, andando via.



“Mi dispiace, Tony. Mi dispiace tanto.” Gli disse Bucky. Tony si fermò. Gli dava ancora le spalle ma non si voltò. Dopo qualche secondo riprese a camminare.
 
“Beh, non è andata così male, no? Tony ha voluto dire a modo suo, che potete restare.” disse Thor allegramente, rivolgendosi a loro due.

“Vi preparo le vostre stanze.” Disse Nate, sorridendo, camminando per il corridoio del bunker.

Steve e Bucky si guardarono. A nessuno dei due piaceva l’idea di avere delle stanze separate.

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Capitolo 11
*** Beccati! ***


Bucky non ce l’aveva fatta a restare da solo nella sua stanza. Non quando sapeva che a pochi passi di distanza c’era il suo steve.

Quindi, con passo felpato e non, aveva aperto la porta della sua stanza e si era infilato nella sua!
 


“Mmmm..Bucky?”

Bucky sorrise e senza dire niente, si infilò nel suo letto.

Non era ancora completamente buio, c’era una dolce penombra nella stanza.

Steve si girò nella sua direzione e lasciò che Bucky scivolasse nel suo accogliente e caldo abbraccio.

Era così tra loro. Nessuna sorpresa, nessun permesso, nessuna richiesta, era semplicemente normale. Stare insieme per loro era naturale e finalmente lo avevano capito e compreso.
 
 
“Steve, volevo dirti che mi disp…..”

La voce di Tony si fermò improvvisamente quando vide i due corpi di Steve e Bucky sbaciucchiarsi avvinghiati sotto le coperte.

“Tony…” fu la voce sorpresa e un po’ imbarazzata di Bucky.

“Scusatemi..io…non volevo interrompere..non sapevo che…continuate pure! Buonanotte!!” disse Tony frettolosamente chiudendosi la porta alle spalle.
 
Mentre Tony si allontanava imbarazzatissimo, Bucky cercava di far sciogliere di nuovo uno Steve imbarazzato, con risatine e baci. Funzionò. Steve si sciolse e seguì Bucky con risatine e baci esclamando:

“Che figura.”
 
 
 
 
In cucina, Sam, Thor e Thaddeus, stavano ridacchiando, dando delle pacche gioiose sulla schiena del buon Tony.

“Lo sapevate tutti, vero? Begli amici che siete.” Diceva Tony, riferendosi al fatto che nessuno gli aveva detto di Steve e Bucky.

“Amico, non prendertela. Neanche loro l’avevano detto a noi, ma noi siamo più arguti e l’abbiamo capito subito.” disse Sam.

“Tranquillo, capita anche ai migliori. Figuriamoci a te.” Diceva Thaddeus.

Bucky scuoteva la testa ridendo.

“Sono davvero un idiota. Come ho fatto a non capirlo subito?”

“Dai, adesso basta, lasciatelo un po’ in pace.” Disse Nate, arrivando da Tony e accarezzandogli il viso.

“Forse non l’hai capito subito perché eri troppo preso da me, bel fusto.” Gli disse, dandogli subito dopo un bel bacio mozzafiato. Tony sorrise, tenendo le mani sui suoi fianchi e attirandosela verso di sé, mentre tutti fischiavano davanti al focoso bacio.

Eh sì, Tony e Nate erano fidanzati. Si erano messi insieme poco dopo che Steve e Bucky erano fuggiti insieme e avevano fatto quel romantico weekend in montagna!!

“Ho voglia di fare un bel bagno caldo. Mi accompagni?” chiese Nate.

“Volo. E senza armatura.” Disse Tony. 

















Note dell'autrice: 

sto passando un periodo non tanto bello..quindi..se posso dare un lieto fine almeno ai personaggi delle mie storie, sono contenta <3333

Eh sì, Nate e Tony insieme ahha <333 scusate ma Pepper mi ha deluso ç_ç

Nel prossimo capitolo:la prima volta di Steve e Bucky *_*

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Capitolo 12
*** Amami ***


“Bucky…” susurrava Steve, subito dopo che Tony era andato via.

Steve aveva la faccia e i lineamenti completamente distesi e rilassati e un dolce sorriso che si rifletteva in quei suoi occhi pieni d’amore per Bucky, mentre quest’ultimo lo accarezzava pieno d’amore sotto le coperte.

Questa era la felicità. Essere accarezzato da Bucky sotto il tepore caldo e la morbidezza di quelle coperte al rifugio in quel loro bunker segreto con tutti i suoi amici.

Sapere che Bucky stesso era al sicuro. Che erano di nuovo insieme e che questa volta non ci sarebbe stata più nessuna divisione.

Steve si mosse di più sprofondando di più nel suo abbraccio, assaporando il suo profumo, assaporando tutto di Bucky.

“Prendimi.” gli disse dolcemente.

Voleva che fossero una cosa sola. Voleva sentire Bucky vicino ancora più di quello che sentiva. Voleva fondersi con lui e amarlo completamente.

“Dio..voglio così tanto fare l’amore con te….hai del lubrificante?” gli chiese Bucky, accarezzandogli i capelli.

“Dovrebbe esserci. Aspetta.” Gli disse, andando ad aprire l’armadio.

“Ecco, sapevo che c’era! È di Thor.” Aggiunse dolcemente, vedendo l’occhiata allarmata di Bucky.

Davanti alla sua sorpresa ancora più maggiore, Steve gli diede un veloce bacio e aggiunse ridacchiando:

“Thor sta con Loki adesso.”

“Che cosa??”

Steve ridacchiò.

“Sono capitate un bel po’ di cose da quando ti hanno congelato.”

“Ma…Loki e Thor…ero convinto che Loki lo odiasse…”

“Spesso l’amore e la morte..sono due facce della stessa medaglia..noi due lo sappiamo bene, vero?”

Bucky deglutì.

“Tieni. Voglio che lo faccia tu.”  Disse Steve, dandogli il lubrificante in mano.
 
 

La preparazione per Steve fu leggermente dolorosa, ma ogni volta che sentiva dolore, si concentrava sulle dita di Bucky dentro di lui, che lo stuzzicavano.

Amava le sue mani, amava toccarle, sentirle intrecciate nelle sue. Bucky aveva delle belle mani..proprio da uomo virile e non dava meno piacere sentirle anche dentro di lui.

Ci sapeva fare davvero bene.

“Steve…io non resisto più…ahhhh…” diceva Bucky sotto di lui. Steve poteva sentire l’erezione già grossa di Bucky sotto di lui. Era eccitato. Esattamente come lui.

“Va bene…va bene così. Sono pronto.” gli disse Steve già tutto sudato.
 
Bucky allora entrò dentro di lui.

Fu un’emozione e una sensazione indescrivibile essere dentro il corpo di Bucky.

Non aveva idea di poter emozionarsi e sentirsi ancora più completo di quando già si sentiva semplicemente a poterlo baciare e a stargli accanto.

Bucky era forte e spingeva dentro di lui, ma Steve non era sconvolto dalla cosa, anzi, la sua potenza lo faceva sentire al sicuro, come in un rifugio dove niente avrebbe potuto fargli del male e allo stesso tempo lo eccitava da matti.
 

Crollarono esausti dopo l’orgasmo.

Per il momento entrambi erano troppo stanchi per dire qualsiasi cosa.



Dopo, una volta ripresi, avrebbero avuto il tempo per ridere della coppia a sorpresa Loki – Thor e fare battute tipo:

“Mi farei anestetizzare prima di avere quel gigante di Thor dentro di me che spinge…che coraggio Loki. Poverino!!”

“Seee..provaci e sarà l’ultima cosa che sentirai, Bucky.” Sarebbe stata la minaccia derisoria di Steve.

















Note dell'autrice: 

eh sì, oltre a loro, shippo anche Thor e Loki ahhahah e per giunta non sono nemmeno fratelli davvero, quindi...via libera alla shiiiiiiiiiiiiip ahhah xd

le sorprese non sono ancora terminate, ce ne sarà un'altra nel prossimo e ultimo capitolo *_*

io questi due - Bucky e Steve - li amo troppo *_*

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Capitolo 13
*** I due gemellini!! ***


“Ecco, vieni a vederli…stà attento a non farti vedere..” gli sussurrava Steve, indicando un punto nella landa desolata.

Bucky si avvicinò guardando il punto indicato da Steve.

Vicino a una grotta, stavano due figure accovacciate. Una sembrava messa peggio, ma non ferita in modo grave. L’altra sembrava che consolasse la prima.

“é…?”

“Sì,è Wanda.” Confermò Steve.

“E l’altro…non sarà…?”

“Non l’ho mai visto da vicino, ma credo sia lui. Pietro.” Disse Steve.

“Suo fratello? Ma non è possibile! Pietro è morto!”

“Spero per lei e anche per lui che non sia così…insomma…”

“Steve…dobbiamo esserne sicuri…che sia lui o no, dobbiamo aiutarli…”

“Sì, concordo…”
 

I due si avvicinarono alla caverna e la ragazza sussultò al loro arrivo.

Fermi!!”  gridò, spaventata, impugnando una spada.

“V-voi??” disse poi, il viso pallido e sorpreso, riconoscendo i suoi amici.

“Metti giù la spada, Wanda. Spaventi tuo fratello.” Disse Bucky, infatti i due avevano riconosciuto immediatamente Pietro, appena si erano avvicinati ai due.

Wanda guardò terrorizzata Pietro, sentendosi scoperta.

“Non..non ascoltarli, Wanda…tu non potresti mai spaventarmi…” sussurrò Pietro.
 
Steve fece per avvicinarsi a Pietro ma Wanda gli bloccò il passaggio con le mani.

Steve sospirò.

“Wanda, è già abbastanza grave che non ci hai detto che tuo fratello è vivo e so che volevi solo proteggerlo, ma non è confinandolo in una grotta che gli allungherai la vita, quindi adesso sposta le braccia e lascia che ci prendiamo cura di lui e lo portiamo via da qui, per l’amor di dio!!”

Wanda sussultò davanti all’irruenza di Steve e si spostò per lasciarlo passare. Bucky gli rivolse un’occhiata sorpresa e Steve gli rivolse un’occhiata di scuse. Non voleva essere duro ma era necessario.

Prima che si avvicinassero a Pietro, Wanda  lasciò un bacio all’angolo della bocca, carico di affetto, a suo fratello.

“Aspetta, lo prendo io. Sono più muscoloso.” Disse Bucky facendogli l’occhiolino. Steve sbuffò ma sorrise e lasciò che Bucky prendesse in braccio Pietro.
 
I tre si allontanarono quindi tornando verso la jeep che Bucky e Steve avevano parcheggiato poco più in là. Vicino a Steve, Wanda procedeva in lacrime.

“Ehi..” le disse più dolcemente Steve. “tuo fratello sta bene..e noi adesso ci prenderemo cura di lui. Non c’è niente da piangere.” Disse Steve cercando di consolarla.

Wanda lo guardò,  piena di sensi di colpa.

“Non so cosa mi è saltato in mente. Quando ho scoperto che era ancora vivo, ero così sollevata che avrei fatto tutto quello che mi dicesse…anche non dirlo a nessuno…lui non voleva..è..così..orgoglioso e indipendente..e io non avevo il coraggio…non so perché..io…”

“Va tutto bene, Wanda..sta tranquilla. Riparleremo di questo più tardi, non ora.”
 
 
 
 
 
Pietro fu portato in ospedale, per accertarsi che non avesse niente di grave o di rotto. Fortunatamente era in buona salute, ma era disidratato e aveva bisogno di vitamine, quindi gli vennero applicate delle flebo per rimettersi in sesto.

Wanda disse che l’aveva scoperto da due giorni, ma stava bene, gli aveva portato da mangiare e avevano fatto delle passeggiate insieme. Non se la sentiva di costringerlo a venire allo scoperto contro la sua volontà.

Aveva ringraziato Bucky e Steve per avere preso lei la decisione al posto suo.
 
Dopo qualche giorno, Pietro venne dimesso dall’ospedale.

C’erano Bucky, Steve, Tony e Nate con loro, che assisterono a una cosa singolare.

La ragazza, pensando di non essere vista, diede un fugace  ma appassionato bacio sulla bocca al suo gemello, per poi staccarsi subito temendo la potessero vedere. Pietro dal canto suo la guardò con occhi pieni d’amore, accarezzandole la mano.

Poi i due uscirono insieme dal corridoio.
 
Gli avengers si staccarono subito dall’angolo in cui si erano nascosti.



“Non faremo una parola di quello che abbiamo appena visto. Nel caso se la sentiranno, ne parleranno loro.” disse Nate.

“Questa squadra sta diventando un’agenzia cuori solitari.” Disse Tony.

“Lo sospettavo di loro due.” Si pavoneggiò Steve.
Tutti lo fissarono.

“Andiamo…dopo Thor e Loki, c’era da aspettarselo.” disse Steve.

“Ma loro non sono fratelli di sangue.” Disse Nate.

“Ma sì..dettagli..” disse Bucky, venendo in aiuto del compagno.

“Dettagli..” confermò Tony, riuscendo a strappare un sorriso alla bella Nate.
 

“Ciao ragazzi. Possiamo andare.” Disse Wanda.

Sussultarono tutti.

“Certo. Andiamo.” Disse Nate.
 


“Ragazzi, ehm..volevamo dirvi che nel caso sentiste il bisogno di dirci qualcosa, potete farlo. Siete tra amici.” Disse Tony assumendo un’aria pomposa, una volta che salirono tutti nella macchina.

Tutti fissarono Tony.

“Ehm..certo …la squadra degli avengers non deve avere segreti..” confermò Steve.

“Giusto.” Disse Bucky.

Wanda e Pietro guardarono terrorizzati Nate.

“Ignorateli. Sono in un periodo di sentimentalismo acuto e non sanno quello che dicono.” Disse Wanda allegra.

“Beh, comunque, grazie…” disse Wanda imbarazzata.

“Non possiamo promettere che cominceremo a farlo subito…ma..insomma..è bello sapere di poter contare su..ehm..ho voglia di ascoltare musica.” Disse Pietro, mettendosi su le sue cuffie.

“Pietro, puoi darmi l’altra estremità?” chiese Wanda e Pietro gliela passò subito.
 
Nate sorrise radiosa verso i due ragazzi. Era come avere dei bimbi a bordo. Guardò anche gli altri suoi ragazzi più adulti e tutti quanti guardavano i due con curiosità e spirito di premura.


Sì, forse i due ragazzi avevano una relazione incestuosa, ma cosa importava? Erano tutti diversi a modo loro. Thaddeus si trasformava in un omone verde quando era arrabbiato, Steve e Bucky erano compagni amanti fidanzati di un altro tempo, il suo Steve era un miliardario che parlava con le armature trasformandole in viventi…

Chi erano loro per giudicare? E poi..l’amore è amore, pensò Nate con un sorriso.
 
 
 
 
 
 
*

Arrivati nel bunker, Steve si stava preparando per una doccia, ma venne fermato da Bucky che vedendolo seminudo, lo spinse  sul suo petto sul letto.

“Adesso..devi proprio lasciarmi andare..” disse deciso Steve, ma continuando a baciarlo divertito.

“La prossima volta che vuoi farti una doccia..spogliati senza farti vedere da me..” disse bucky tenendolo stretto.

“Sarà un po’ difficile farlo..visto che mi segui dovunque vada.” Disse Steve con sguardo adorante.

“Mmm..qui qualcuno è scontento…” lo provocò Bucky.

“Sei particolarmente su di giri oggi…” notò Steve.

“Che ci vuoi fare..troppi cuoricini in questo bunker mi accendono un fuoco dentro…”

“Ti riferisci ai due gemellini? Sostieni l’incesto, cattivo ragazzo!” disse Steve, accarezzandogli il naso con le dita e riprendendo a baciarlo.

“Mannaggia! Mi lascerai per questo?” disse Bucky facendo la faccia finta triste.

“Mmm…sono così carini e dolci che credo lascerò correre e mi farò trasportare con te nel tunnel della perdizione..” disse Steve dolcemente.

Si baciarono appassionatamente e poi Steve levò anche a Bucky i vestiti di dosso e Bucky ne approfittò per prendere in braccio Steve e portarlo di peso dentro la doccia mentre Steve rideva tra le sue braccia.

E così alla fine si fecero un’appassionata bollente doccia insieme!

In fondo era l’idea di Steve da subito!
 
 
 














 Note dell'autrice: 

confesso di non avere molta voglia di scrivere le note - non sono in forma oggi, sarà l'inverno che sta arrivando!! - ma devo, perchè...la storia è finita e devo ringraziare Aster e Franny  per aver seguito la storia e recensita *_* naturalmente ringrazio tutti quelli che l'hanno seguita, ma i complimenti e gli incoraggiamenti vostri mi hanno spinta a continuarla e finirla <333 è per questo che cerco sempre di far capire alle persone che bisogna dare un calcio alla pigrizia e lasciare un commentino qualche volta..può aiutare tanto riferito a chi sta scrivendo per incoraggiare a continuare o finire una storia <3333

Riguardo ai due gemelli...spero di non aver offeso chi non digerisce l'incesto, mi dispiace ma..io da quando li ho visti mi sono piaciuti subito xd e in più credo di aver letto che forse nel fumetto sono addirittura canon (non vorrei dire una castroneria..magari mi sbaglio!! ) 

sono davvero contenta di aver scritto anch'io una stucky...non so se continuerò a scrivere in questo fandom, perchè, anche se volessi, credo si sia un pò capito da come ho scritto la storia, che ho difficoltà nello scrivere scene di guerra o violenza..non mi piace vederle e non mi piace scriverle..e vorrei evitare quindi di stravolgere proprio completamente i film, escludendo tutte le battaglie, perchè non sarebbe giusto xd

se proprio continuerò credo che scriverò degli au, ma devo vedere :)

Ultima precisazione: scusatemi se non ho messo subito l'avvertimento incest, credetemi non l'ho fatto apposta, semplicemente fino a oggi non pensavo che avrei inserito anche Wanda e Pietro nella storia, spesso le idee in una mia storia mi arrivano a tradimento nell'ultimo minuto !! :))

  Sono davvero contenta cmq di aver scritto questa storia perchè ho inserito tutte le cose che avrei voluto vedere nei due ultimi film di capitan america <3333

(bucky che si risveglia, la stucky, pietro che non è morto, una riappacificazione tra thor e loki e bucky che ha di nuovo il suo braccio )

ora vi saluto, baciiii <333

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