Il Quaderno Della Morte sanguina di hola1994 (/viewuser.php?uid=142049)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** IL DIO DELLA MORTE ***
Capitolo 2: *** IL QUADERNO ***
Capitolo 3: *** L'INDAGINE ***
Capitolo 4: *** PROBLEMI ***
Capitolo 1 *** IL DIO DELLA MORTE ***
à
1.IL DIO DELLA MORTE
Il Dio Della Morte, Ryuk, vive nel
Deserto con gli altri Shinigami. Quello è un posto arido,
prevalentemente sabbioso; sempre identico, interrotto ogni tanto da
zone con la presenza di ciottoli.
Un
luogo in cui non tramonta mai il sole.
Questi Demoni rubano agli umani i loro anni di vita scrivendo il loro
nome sul Quaderno Della Morte. Poiché sono esseri immortali li uccidono
solo per puro divertimento, quello rende meno noiosa la loro vita.
Ryuk vola nervoso in giro per il Deserto.”Sei in crisi d'astinenza
dalle mele? Ahaha! Ryuk... vai sulla Terra!”suggerisce un Demone con
aria divertita dopo averlo visto.
“No... è che... ho perso il Quaderno. Come faccio? Aiuto!”
“Il Re vuole vederti per questo. Non tardare!”annuncia lo stesso Demone
andandosene.
Ryuk va da lui, come gli è stato ordinato. Il Re ha quattro
braccia e tre dita per mano. È un mostro enorme e possiede sei
teste a forma di teschio, prive di bulbi oculari.”Dammi il
Quaderno! O forse non puoi perché lo hai perso... sulla
Terra?”insinua con fare minaccioso l'essere incatenato, iniziando
a contorcersi. Il ritmico sbattere delle catene produce un rumore quasi
assordante, infastidendo l'altro mostro. I Quaderni vengono dati agli
Dei dal Re.”Sì... l'ho perso, ma non so dove e quando. Ero
in crisi d'astinenza! DOVEVO MANGIARE!”l'essere non ha mai
compreso il motivo per cui gli Shinigami siano così ossessionati
dai cibi umani.”Voi e le vostre crisi ossessive! Siete degli Dei
immortali... perché mangiate?!”grida stizzito, non
accettando scusanti.
“Le mele sono buonissime! Dolci e succose. Vengono usate in tante
ricette!"tenta di spiegare lo Shinigami, affamato solo all'idea che
presto sarebbe riuscito ad avere altre mele.”Non mi interessano le tue
mele! Ritrova quel Quaderno...”il tono di quell'ordine non ammette
repliche.
Rassegnato Ryuk vola sulla Terra, più precisamente a Tokyo, in Giappone.
l'arrivo del mostro coincide con l'ora di punta,
il momento in cui i
pendolari finiscono di lavorare.
Sono le 16.30.
Si precipitano verso i mezzi pubblici,
ansiosi di fare ritorno a casa. Metropolitane, treni, autobus, auto e
taxi sono affollatissimi. Ryuk per la prima volta li guarda con
attenzione... si domanda il motivo della loro fretta, impazienza, lontano
dal poter comprendere cosa anima quei mortali alla perenne ricerca di un
qualcosa.
Si attarda ad osservarli, nessuno tanto può vederlo.
Quell'enorme megalopoli lo attrae! In questa città troverò tante...
troppe... mele! RYUK BASTA! CERCA IL QUADERNO! PERCHÉ HO RUBATO QUEL
COSO AL RE?! Pensa girando per le strade, in cui iniziano ad accendersi
coloratissime, insegne al neon.
I passanti lo urtano.
Arrivato a uno degli ingressi
della metropolitana, scende le scalette e sale sul treno appena
arrivato. FERMATA NUMERO 786: PERIFERIA. Grida la voce dal megafono
attaccato alla parete.
”Cosa succede se non superi l'esame? Light, sono sicura che diventerai
un investigatore!”il mostro si volta e guarda divertito i due
adolescenti intenti a parlare tra di loro.
Sono seduti vicini.
Light ha i capelli e gli occhi marroni.
Indossa una camicia chiara, non
infilata nei pantaloni neri.”Sì, Misa... è come dici tu. Spero di
superare l'esame!”l'amica poggia la testa sulla spalla di lui.
Misa ha gli occhi azzurri, i capelli biondi, lisci, legati in due
piccole code ai lati del capo. L'abbigliamento della ragazza è
decisamente più fuori dagli schemi rispetto a quello del suo amico.
Lo Shinigami ride nell'osservare meglio quello che indossa: gonna
corta, rosa, camicia bianca, scarpe nere con tacchi alti; degli abiti
che sembrano quasi quelli delle bambole, sullo stile gothic lolita. I
giovani presenti in quel vagone fissano gelosi Light perché lei
è una famosa idol!
Nessuno conosce il nome di quello strano ragazzo. Ma le cose stanno
per cambiare. Cosa succederà? Tokyo deve resistere o soccomberà! Ad ogni
modo... Questi due sembrano spassosi! Meglio seguirli. Il Quaderno lo
cercherò dopo. Pensa Ryuk, riflettendo sulla situazione. FERMATA 821: QUARTIERE RESIDENZIALE! Dopo l'annuncio, le porte
automatiche si aprono, la folla scende dal treno. Misa e Light vengono
seguiti inconsapevolmente dallo Shinigami. ”Questa sera, dopocena, vieni
a vedermi in piazza? Sarai nella fila migliore!”dice la ragazza, mentre
cammina a braccetto con l'amico.
“Sì dai, perché no? Mio padre è al lavoro fino a tardi!”
“E dovremo tornare prima delle 24.00 o tuo padre mi vieterà di vederti.”quel quartiere è un
posto molto tranquillo.
Il sole tramonta dietro ai tetti delle villette. È raro incrociare vetture in quelle strade, gli
abitanti della zona preferiscono spostarsi con le bici. I due camminano
lungo la strada.”Resti a cena? Nel frigo c'è il ramen... ah, quasi
dimenticavo! Ti saluta mia sorella da New York.”sua sorella si era
infatti trasferita a New York per studiare.
Misa stringe la mano
dell'amico, mentre prosegue verso l'abitazione.
Arrivati a casa, Light
riscalda gli spaghetti nel microonde, mentre l'amica fa un bagno nella
vasca. Ryuk siede sul divano; quel posto è così strano.
Pochi minuti
dopo arriva Misa.”Scusa se ti ho lasciato solo per andare a lavarmi.
Vorrei stare di più con te.”spiega lei con occhi sognanti.
Light non
capisce che l'amica lo ama più della sua stessa vita e morirebbe per
lui.”Oh, come sei dolce. A che ora è il concerto?”
“Alle 21.30. Dovremo essere là 10 minuti prima.”annuncia la ragazza.
I due amici mangiano con calma. Dopocena, mentre Misa va a prepararsi, lui ripassa gli appunti dell'esame.
Riusciranno Light e Misa a vincere contro gli eventi che li attendono?
L'amore verrà messo alla prova!
Il Quaderno è morte e distruzione.
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Capitolo 2 *** IL QUADERNO ***
à
Una volta che i due sono usciti di casa, Ryuk segue il ragazzo per il
resto della serata. Nonostante l'ora tarda le strade sono ancora
affollate, la vita notturna è appena iniziata nella metropoli che non
dorme mai.
Le vie sembrano prendere vita grazie a colorate insegne, led che mostrano pubblicità alquanto singolare e tabelloni
elettronici.
Light, dopo il concerto, mentre aspetta che Misa firmi gli autografi, si
dirige verso il parcheggio, là sull'asfalto scorge un Quaderno nero.
L'adolescente si avvicina con l'intento di prenderlo.”Eccolo... dammelo. È
MIO! Non usarlo...”dice l'essere disperato cercando di raccoglierlo,
ma lui sembra ignorarlo e svelto recupera il Quaderno.
Fissa l'oggetto incerto.
La scritta
sulla copertina nera non lascia intendere nulla di buono, così
incuriosito apre alla prima pagina e inizia a leggere: QUADERNO DELLA
MORTE. SEI REGOLE: 1) L'UMANO IL CUI NOME E' SCRITTO SU QUESTO QUADERNO
MORIRA'. 2) QUESTO QUADERNO NON AVRÀ EFFETTO A MENO CHE CHI SCRIVE NON
ABBIA IN MENTE IL VOLTO DELLA PERSONA MENTRE SCRIVE IL SUO NOME, QUINDI
EVENTUALI OMONIMI NON VERRANNO COLPITI. 3) SE LA CAUSA DELLA MORTE VIENE
SCRITTA ENTRO 40 SECONDI DOPO AVER SCRITTO IL NOME DELLA PERSONA QUESTA
SI VERIFICHERÀ. 4) SE LA CAUSA DELLA MORTE NON È SPECIFICATA, LA
PERSONA DI CUI SI SCRIVE IL NOME MORIRÀ DI ARRESTO CARDIACO. 5) PRIMA O
POI TUTTI GLI ESSERI UMANI MUOIONO SENZA ALCUNA ECCEZIONE. 6) DOPO LA
LORO MORTE VI È IL NULLA. Le frasi sono scritte in inglese.
Light sembra
divertito da quanto appena letto, dunque scrive Aki Sato solo per
scherzo.”E... tu chi sei? È tuo questo... mostro?”domanda dubbioso a
quello strano essere non lontano da lui. Avendo scritto un nome sul
Quaderno del Dio ora può vederlo.
Ryuk ride.
Light non sa di cosa
possa trattarsi, ma pare troppo realistico per essere un semplice
travestimento.
Ritorna a fissare la scritta sulla copertina, come colto
da una intuizione. E se gli Shinigami non fossero solo delle creature
mitologiche Giapponesi, ma fossero reali?
Pensa lui stupito.”No, ora è tuo. Quando sarai vecchio ti
ucciderò scrivendo il tuo nome sul Quaderno. Sono
Ryuk.”spiega Ryuk divertito; il suo senso dell'umorismo è
macabro.
In quel
momento arriva Misa correndo.”Sì. Ok... ci sto, Ryuk...”lui accetta ma la
ragazza non vedendo nessuno lo fissa incerta.”Scusa Light, con chi
parli? Siamo da soli...”
“C'è uno Shinigami! Lo vedi? È lì! Eccolo!”lo indica all'amica.
“Nessuno mi può vedere tranne te. Hai delle mele? NE HO BISOGNO!”grida
lo Shinigami affamato, comincia a essere in crisi.
Misa, dopo aver
fissato perplessa il punto indicatole, riporta l'attenzione su Light.
Non è la prima volta che lo vede parlare da solo.
Si domanda se
non abbia bevuto durante il concerto. Forse la scelta migliore è
parlarne con suo padre: Soichiro.”Posso dormire a casa tua?”domanda
Misa stanca. Lui non risponde ma annuisce.
Vanno a casa del ragazzo.
Ryuk li segue. Con questo ragazzo mi divertirò! Pensa l'essere eccitato.
Il ragazzo e lo Shinigami camminano fino alla cucina; dopoché l'amica va a dormire nel letto
Light da una mela al mostro.”Mangiane quante ne vuoi, ma
non parlare con me... Misa mi crede pazzo!”
“Se usi il Quaderno lo
diventerai. Non puoi essere come noi Shinigami!”lo avverte
l'essere mangiando il frutto per poi volare in salotto.
L'adolescente va dall'amica, si lascia cadere sul letto e si addormenta
vestito.
È già mattina.
Sono le 06.00.
Misa assonata cammina in cucina mentre
prepara la colazione, in quel momento entra Soichiro Yamagami.”Tu chi
sei? Light? Ah... no... scusa. Ho fatto la notte e sono stanco.”spiega
scusandosi.
Sentendolo l'adolescente sussulta.”Mi... scusi! Signor
Yamagami... non l'ho sentita! Posso parlarle di suo figlio?”domanda
agitata mentre beve l'aranciata.
“Sei incinta? Si droga? È nei guai? Cosa...?!”
“A volte vede cose inesistenti. Per esempio ieri parlava da solo... sono
in ansia...”spiega all'uomo. Finita la colazione torna in stanza per
vestirsi.
Mentre l'amico fa il bagno, cerca nello zaino di Light un
foglio.
Non trovandolo, prende l'unica cosa che c'è a portata di mano,
strappando così dal Quaderno due pagine, per poi infilarle nella tasca
della camicia.
Infine rimette l'oggetto dentro
allo zaino.
Poco dopo arriva l'amico.”L'esame è oggi. Non voglio fare
tardi. Vieni o vai a scuola?”
“VENGO! NON POSSO PERDERE IL TUO ESAME!”escono insieme dalla villetta e
corrono per prendere la metro.
Vanno all'università, là si separano.
Light cammina verso il bancone della segreteria.”La classe per gli
esami d'ammissione è l'ultima del corridoio.”spiega annoiata.
Nel corridoio gli studenti corrono per andare nelle aule degli esami.
Lui va in
classe; essendo tra i primi la stanza è ancora quasi vuota, così mette
le cuffie dell'MP3 e accende il tablet. Tra le notizie della giornata
legge: VIENE TROVATO IL CORPO DI AKI SATO; E'
MORTO PER L'AVVELENAMENTO... LA POLIZIA CERCA IL COLPEVOLE. Quel quaderno
funziona davvero! Pensa incredulo. Gli insegnanti e il resto degli
studenti entrano nell'aula, dunque spegne il tablet e toglie le cuffie.
L'esame comincia. Finito va a consegnare.”Yamagami... non posso
accettarvi, avete copiato le risposte. Ritenti.”
“Non è affatto vero! Ho studiato... posso sapere il vostro nome?”chiede
d'impulso in un atto d'ira, vuole ucciderlo con il Quaderno.
“Ken... Nakamura. Perché volete saperlo?”domanda confuso l'uomo. Ma
Light esce dall'aula senza rispondere, andando alla ricerca dell'amica.
Lei appena lo incontra lo bacia velocemente, ma si accorge che qualcosa
non va dall'espressione tesa dell'amico.
Sono le 11.00.”Uno che sembra un
pazzo, con dei capelli neri... è colpa sua se non ho passato l'esame...
Ken Nakamura...”sragiona Light, sfogandosi per quella ingiustizia.
Misa lo fissa confusa, così lui prende dalla tasca il telefono e mostra
all'amica una fotografia in cui Ken gioca con Light; nella foto ha 16
anni di meno."Oh... come sei tenero! Light... eri troppo dolce..."dice lei commossa.
"Lui e Soichiro erano amici, ma il loro rapporto non è finito
bene e portano entrambi ancora rancore per quanto successo in passato.
Così Ken ha voluto vendicarsi su di me, non potendo farlo con
mio padre."spiega sempre più adirato. Mette il telefono nello zaino e
senza aggiungere altro va verso i distributori automatici; prende una merendina al cioccolato.
A sua volta arrabbiata per
quel fatto che ha mandato all'aria l'esame di Light, Misa afferra uno dei
due fogli che quella mattina aveva sistemato in una tasca.
Per sfogarsi
scrive ripetutamente il nome di Ken Nakamura sulla carta senza sapere
che morirà.
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Capitolo 3 *** L'INDAGINE ***
Alla centrale della polizia, insieme a Soichiro, entra L.
Si guardano.
L
ha i capelli, gli occhi neri, indossa una camicia bianca, pantaloni
grigi e scarpe blu.
Salgono con l'ascensore fino al decimo piano, poi
svelti camminano lungo il corridoio.
Si guardano.
Gli impiegati entrano negli uffici
per rispondere al telefono o dare informazioni ai clienti, mentre
Soichiro si dirige verso la sala. Siede sulla sedia; attende i
colleghi, intanto pensa al figlio e a quello che gli è stato rivelato da
Misa. È meglio portare Light da uno psicologo o gli dico semplicemente
che sono preoccupato per lui e voglio una spiegazione? Meno male che ha
Misa! Cerca di controllare quei pensieri preoccupanti perché così non
può lavorare. Insieme ai colleghi arriva lo stesso ragazzo
dell'ascensore.”Il vostro capo vuole che vi aiuti nelle indagini. Mi chiamo L.
Cerchiamo questo mostro: Kira! La famiglia del ragazzo morto avrà
giustizia!"esclama eccitato, quando ci sono omicidi misteriosi,
assurdi, complicati o tutte queste cose insieme, diventa euforico.
”È uno scherzo?! Noi dovremmo farci comandare da lui? Più o meno ha 18 –
20 anni..."dice ridendo Tota Matsuda a Watari, mentre prende dalla
valigetta delle biro nere e un taccuino; li dispone con ordine sul
tavolo. L gli si siede vicino ignorandolo.”BASTA! È L IL CAPO! A ME INTERESSA ARRESTARE KIRA!”grida Soichiro
spazientito, all'improvviso nell'ufficio cala il silenzio, cosa rara in
quel luogo.
L li guarda.
L'unico suono che si sente è il ticchettio dell'orologio
sulla scrivania.”Ok. Bene. Andiamo a casa del ragazzo morto!”ordina
l'adolescente allegro.
I quattro investigatori lasciano l'edificio e
vanno nel parcheggio della centrale. Una volta entrati nella loro auto,
accendono il motore e partono.”Perché dicono che è un omicidio? Potrebbe essersi suicidato...”
“Tota... non hai letto il messaggio che ti ho inviato ieri sera alle
21.30?"domanda Soichiro mentre pulisce gli occhiali. Tota è il
segretario, farebbe di tutto per lui.
”Mi scusi... No, non l'ho visto! Ero a vedere il concerto di Misa Amane!”
“A quei concerti vanno gli adolescenti e tu non lo sei più..."spegne
l'auto, dopodiché scendono. Sono arrivati allo loro meta, devono stare
attenti perché quel quartiere è malfamato. Il gruppo si avvicina al
portone del palazzo e suonano il campanello.
La risposta non si fa attendere:”Il padrone di casa non c'è. Chi siete?”domanda una donna sospettosa.
”Siamo della polizia. Signora dobbiamo parlarle...”spiega l'adolescente con tono gentile.
“Sì, bene. Venite, sono al terzo piano... l'ascensore non va!"all'invito entrano nell'edificio.
Mentre camminano notano graffiti sulle
porte dell'ascensore, alcune persone sedute a terra drogate e bidoni strapieni di spazzatura.
Salgono le scale fino
all'appartamento, dove la donna li attende sulla porta.
Entrano dunque
nella piccola abitazione, lei li accoglie sorridente e loro siedono
su delle sedie dal legno rovinato dagli anni.
”Il ragazzo soffriva di depressione?”domanda l'adolescente prendendo appunti sul taccuino.
“No... lui stava bene... non so... quando l'ho trovato credevo
scherzasse...”risponde sconvolta spolverando la libreria del salottino.
L attento guarda in giro, è tutto ordinato.
Non trovando nulla di utile
per l'indagine, va nella stanza del ragazzo.
Sulla scrivania c'è il PC
della vittima, così si avvicina al video: è in stand by! Muove il mouse
per riattivare le funzioni del computer e legge: POST 134
DOPO IL LAVORO HO SEGUITO QUEL RAGAZZO CON I CAPELLI NERI IN METRO; NON
MI HA VISTO PERCHÉ ERA TROPPO PRESO A PARLARE CON MISA! QUELLA CANTANTE
CANTA CANZONI COSÌ MIELOSE DA ESSERE NAUSEANTI... COME PUÒ PIACERLE?
DAI! È ASSURDO! UN ANNO FA ERO AL SUO CONCERTO E L'HO VISTA A BRACCETTO
CON QUEL RAGAZZO DAI CAPELLI NERI. HA SEMPRE GLI OCCHI SPENTI.
COMUNQUE... LASCIANDO STARE LA SCEMA, HO VISTO LUI PARLARE CON SÉ
STESSO. LI HO SEGUITI FINO ALLA CASA DEL RAGAZZO... DOVREBBE ESSERE
RINCHIUSO IN PSICHIATRIA! È MATTO E SECONDO ME PURE PERICOLOSO! VOGLIO
PICCHIARLO... SI CREDE IL MIGLIORE.
L'adolescente copia tutto il post e l'indirizzo del blog sul taccuino. Questo bullo forse è stato ucciso con un veleno dal ragazzo maltrattato
stanco di essere picchiato. Pensa L dubbioso fissando il letto ancora
disfatto su cui è appoggiata una foto di Misa strappata a metà.
L'immagine mostra lei al concerto del 2 giugno 2007.
Lui ricorda bene
quel palco perché era là! Per curiosità voleva sentirla.
È
impossibile ricordare tutti gli adolescenti del concerto descritti nel
post da Aki; potrebbero essere fan o amici.
Ritorna dai colleghi, poi
senza salutare se ne va.
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Capitolo 4 *** PROBLEMI ***
tè
Soichiro
e gli investigatori anche se sono infastiditi dal comportamento di L
restano per finire l'interrogatorio della donna, poi essendo le 13.00
usciti dall'edificio salgono sull'auto. Tornati alla centrale
affamati vanno a pranzare in mensa, prendono del sushi
successivamente siedono al tavolo e mangiano chiacchierando
allegri.”Scusate. Devo telefonare a mio figlio che non sta bene...
sono preoccupato per lui.”dice andando in corridoio, mentre compone
il numero sul telefono arriva una chiamata dalla scuola del
figlio.”Suo figlio è in ospedale perché avendo avuto una
crisi isterica picchiava e nessuno riusciva a calmarlo!”spiega
dispiaciuta la donna tentando di restare calma.”In quale ospedale
si trova? Arrivo subito!”domanda correndo all'auto, svelto sale e
accende.”E' all'ospedale universitario di Tokyo. Sarò all'ingresso
ad aspettarvi.”risponde poi chiude la telefonata. Guida fino
all'ospedale. L'edificio ha 12 piani, con la parete grigia,
tapparelle nere e grandi vetrate. Entra correndo. Il pavimento è
grigio e la parete di legno.”Mi porti da mio figlio... la
prego...”dice nervoso Soichiro prendendo un caffè dalla
macchinetta vicino l'ascensore.”Light è al 10 piano in psichiatria
nella stanza 1021. Stia calmo... ok?”mentre parla l'uomo siede con
lei sulla sedia dunque aspetta che la bevanda si raffreddi per
bere.”Sua madre è andata ad Osaka due anni fa, non mi ha
lasciato...”interrompe quel discorso doloroso e sorseggia il caffè.
Finito di bere lei lo accompagna dal figlio poi se ne va lasciandoli
soli.”AKI E' MORTO! LO UCCISO IO CON UN QUADERNO! I CRIMINALI MI
TEMERANNO!”grida allegro l'adolescente che essendo legato al letto
non può muoversi.”Questi umani fanno ridere! Credono di essere i
padroni del mondo senza sapere che sono mortali e
insignificanti!”dice la creatura ridendo a quella scena triste,
poiché il ragazzo sta gridando non sente lo Shinigami. Soichiro
siede sulla sedia vicino al figlio.”Light... ti conosco... tu non
uccidi... di quale Quaderno parli?”chiede confuso prendendo la mano
del ragazzo.”Ho fatto un accordo con uno Shinigami, mi dava il
Quaderno e io gli offrivo la vita... sono l'unico che può uccidere i
criminali...”risponde sapendo che suo padre comunque non gli
crede.”E' MIO QUEL QUADERNO!”grida Ryuk eccitato sedendo sulla
poltrona.”Se non stai zitto non ti do più nessuna mela!”ordina
irritato al demone. Arriva Misa e corre a baciarlo chiudendo gli
occhi fregandosene che suo padre la vede; Soichiro imbarazzato esce
da là seguito dal mostro mentre prende una cioccolata al
distributore automatico Ryuk ruba delle mele dal carrello dei
pazienti, l'uomo guarda la nebbia dalla finestra preoccupato.”Signor
Yagami mi dispiace per suo figlio. Ho visto la notizia al
telegiornale. Si prenda tutto il tempo che vuole.”dice Near
comprensivo. L'adolescente aiuta L nelle indagini per omicidio. Near
ha gli occhi grigi e capelli biondi, lisci, corti.”Grazie...
Near... ma voglio arrestare Kira. È la cosa più importante!”dice
sperando che il caso Kira venga risolto presto.”Ok. È inutile
cercare nella Yakuza, la mafia non uccide bulli adolescenti.”spiega
prendendo dalla tasca del pantalone bianco una brioche ripiena al
latte. La mafia Giapponese si chiama Yakuza.”La cosa è sempre più
divertente! Chissà se cattureranno Light...”si intromette l'essere
nella conversazione degli investigatori.”La mia famiglia viveva a
Londra e lavorava contro i mafiosi...”spiega triste al collega
guardando le persone camminare in corridoio.”La Yakuza come seppe
di loro?ӏ dispiaciuto per lui intanto beve la cioccolata ormai
fredda.”Erano giudici penalisti quindi la Yakuza mandò un sicario
a ucciderli. Io sono vivo perché ero qui in vacanza.”risponde
tranquillo scartando la brioche per mangiarla. Arriva
l'infermiera.”Dovete andare. L'ora per i visitatori è
finita.”spiega accendendo le luci. Soichiro saluta suo figlio poi
accompagna l'adolescente all'ingresso dell'ospedale. Misa corre da
loro.”Posso venire a casa sua? Vi devo dire una cosa
importante!”domanda timida sperando che accetti, Near saluta poi se
ne va.”Ma certo Misa! Vieni!”dice felice di avere qualcuno che
gira per casa! Usciti dall'edificio salgono sull'auto, lui accende il
motore e partono. L'uomo ordina una pizza. Giunti a casa Soichiro
spegne il motore poi scendono dall'auto successivamente lui infila la
chiave nella serratura. Misa è impaziente perché ha freddo. L'uomo
apre la porta dopoché entrano chiude a chiave. Tolgono i cappotti e
li appendono sull'appendiabito poi vanno in cucina.
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