Harley Quinn è morta

di guy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** il risultato di un amore malato ***
Capitolo 2: *** si è persa per aiutare Joker ***
Capitolo 3: *** si è ritrovata per aiutare Batman ***
Capitolo 4: *** Tu sei Harleen Quinnzel ***
Capitolo 5: *** Ancora una volta Harley Quinn ***
Capitolo 6: *** Due colpi di Pistola ***



Capitolo 1
*** il risultato di un amore malato ***


~~Il risultato di un amore malato
Pov Batman
Non era stata una scelta facile ma alla fine la polizia si era rassegnata a consegnare a lui, il Cavaliere Oscuro, nientemeno che la donna del Joker! Non era stata catturata, no, la pazza e bellissima Harley Quinn era finita nelle loro mani dopo l’ultima violenza da parte del clown, l’avevano trovata abbandonata sul ciglio della strada, sanguinante e in condizioni gravissime e così l’unico che sarebbe mai riuscito a garantire la sicurezza della donna e a poter ottenere delle informazioni era lui, Batman. “Alfred, quali sono le condizioni della nostra ospite?” “non buone padron Bruce, ha il setto nasale completamente fratturato, quattro costole incrinate, una commozione celebrale e svariate altre ferite sparse per tutto il corpo”, Bruce si sedette sulla poltrona e allungò la mano, tastando il lettino sistemato nella Batcaverna fino ad incontrare la mano della giovane donna ancora svenuta “Harley Quinn è sempre stata pazza…ma come può davvero essersi convinta che Joker la ami?”, come Batman aveva combattuto spesso contro l’agilissima e assolutamente folle ragazza eppure non era mai riuscito a capire la visceralità del rapporto perverso che legava quei due malati… “padron Bruce?” la voce del fido Alfred ruppe il filo dei suoi pensieri “vuole che le legga il giornale?” “si Alfred, leggimi la pagina economica”. “padron Bruce! La nostra ospite è sveglia ed è…parecchio agitata” l’uomo alzò lo sguardo dal libro in braille che stava leggendo “portami il mio costume”. “Pudding! Pudding! Dove sei?” Harley si dibatteva furiosamente cercando di strapparsi le flebo “Pudding…oh…ciao pipistrellino” Batman si avvicinò al letto “sei ancora debole, non dovresti fare sforzi”  “ahahahahah…pipistrellinooooo” le unghie smaltate graffiarono la mano di Batman, che però non si mosse “non dirmi cosa fareeee…vieni qui…gioca con me” “no, Arleen” e improvvisamente la maschera dell’Harley Quinn giocherellona cadde lasciando indietro una donna furiosa “maledetto! Maledetto! È solo colpa tua se il mio Pudding non ha tempo per me! Ti odio! Io ti…” Bruce non rispose, si tolse la maschera, mostrandosi all’Harley Quinn in tutta la sua debolezza, un uomo, cieco “ahahahahahahah! Pipistrellino! Cieco! Cieco! Il mio Pudding impazzirà di gioia quando lo saprà!” poi si piegò in due e vomitò “te l’ho detto Arleen, sei ancora debole, non dovresti fare sforzi” “sei stato tu a ridurmi così?! Il mio Pudding ti ucciderà! Morirai pipistrellino!” “è stato Joker a ridurti in questo stato” “non è possibile! Il mio Pudding mi ama!” poi abbassò la voce “e poi se il mio Pudding mi ha fatto male…sarà stata solo colpa mia…l’ho fatto arrabbiare…” Bruce sospirò, nella testa di quella ragazza c’era solo budino, ed era il risultato di un amore malato.
 

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Capitolo 2
*** si è persa per aiutare Joker ***


Si è persa per aiutare Joker Pov Harley Quinn Quel maledetto pipistrello! Maledetto! Maledetto! Diceva solo bugie! Solo bugie sul suo Pudding! Eppure aveva dolori per tutto il corpo e le faceva malissimo il naso, quel pipistrello le aveva mentito, sì, non c’era altra spiegazione. Ancora legata al letto come i pazienti dell’Arkham Asilum guardò il pipistrello, non aveva il costume e stava facendo scorrere i polpastrelli sul braille, per un attimo non poté fare a meno di notare, con il suo istinto da psichiatra, come avesse compensato la mancanza della vista con modi di fare decisi e rilassati…tornare per un attimo ad essere Harleen la fece ripensare al suo Pudding, il suo unico amore! Un rumore attirò la sua attenzione, quel maledetto, maledettisimo pipistrello si stava avvicinando “ ti senti meglio?” “ahahahahahah…certo! Io sono magnifica! Ahahahahah” il naso le faceva molto male ma non voleva ammetterlo “non lo vedi pipistrellino? Ah, vero! Sei cieco! Ahahahahahah” si raggomitolò, gemendo “pudding, pudding…” si agitò, cercando di strappare le cinghie “Pudding! Oh, il mio pudding! Muori pipistrello! Tu devi morire!” Batman non cambiò espressione si limitò a controllare che le cinghie fossero ben ferme “mi spiace Harleen, è per il tuo bene” scosse la testa “Alfred! Una dose di anestetico per la nostra ospite”. Divenne tutto buio poi comparve il suo volto, il volto del suo amato Pudding, di lui che sghignazzava felice, di lui che la degnava di uno sguardo…il suo Pudding…sì perché lei lo sapeva che era tutta una maschera…sapeva che in realtà lui aveva bisogno di aiuto…era per questo che lei era diventata la sua Harley Quinn, per aiutarlo, per salvarlo, perché lei lo amava e perché in fondo sapeva che anche lui la amava e che quando si sarebbe svegliata lo avrebbe trovato accanto al suo letto, pronto a chiederle scusa, a fare una battuta, a ricominciare. Aprì gli occhi stancamente “pu….pudding…” “mi spiace” a fissarla non c’erano gli infuocati occhi verde acido del suo budino ma quelli azzurro/biancastri e ciechi di Batman “ti senti meglio?” “aaah…pipistrelloooo…” un’improvvisa lacrima le solcò il viso “io mi sono persa…” le mani di Bruce si mossero rapide sciogliendo le cinghie che la tenevano ferma. “padron Bruce, posso chiederle perché ha liberato la nostra ospite?” “si è solo persa per aiutare qualcuno che non lo meritava” sorrise stringendo il pomello del suo bastone da non vedente “si è persa per aiutare Joker”.

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Capitolo 3
*** si è ritrovata per aiutare Batman ***


Pov Batman “la signorina cosa vuole per colazione?” “oh…” sembrava tranquilla “il mio Pudding! Voglio il mio Pudding!” appunto, sembrava “Harleen” “io non sono Harleen! Io sono Harley, sono l’Harley Quinn del mio Pudding” “Harleen, saresti così gentile da passarmi la tazza?” la ragazza gliela scagliò contro con rabbia ma i riflessi da pipistrello di Batman gli permisero di prenderla al volo, quanto rancore e odio in quel piccolo corpo! Poteva sentire il respiro affannato e a tratti quasi ringhiante di Harley, le unghia graffiare il legno del tavolo “Alfred, portami un’altra tazza” “si padron Bruce” non aveva bisogno di vederla per sapere che doveva essere rossa di rabbia. Harley continuò a borbottare mentre si ingozzava di pudding, Bruce accese la televisione, alzando il volume del telegiornale “questa mattina il sindaco Aubrey ha dichiarato che ci saranno grandi ricompense per chiunque abbia informazioni utili sul criminale noto come il Joker” “Pudding! Nessuno tradirebbe mai il mio Pudding!” “Harleen, saresti così gentile da leggermi il giornale?” rumore di carta strappata “quale giornale? Ahahahahahahah!” “padron Bruce vuole un altro giornale?” “si Alfred, questo ha offeso la nostra ospite”. Bruce accarezzò il pipistrellino domestico “padron Bruce, le ricordo che è atteso in Municipio” “sì, Alfred” “vuole che prenda la macchina?” “no, grazie, penso che farò una passeggiata” si girò “Harleen, hai visto il mio bastone?” con uno scintillio malefico negli occhi l’Harley Quinn prese il bastone e poi con cura maniacale lo leccò tutto lanciando sguardi tanto sensuali quanto inutili a Bruce che essendo cieco non mostrò reazione alcuna, almeno finché non avvolse la mano intorno al pomolo umido e appiccicoso, sorrise ugualmente e con estrema nonchalance asciugò il bastone sugli abiti di Harley che iniziò a strillare “noooo! Che schifo!...Pipistrellooooo!” “fai la brava e non fare dispetti ad Alfred, capito?” “ahahahahahah! Nessuno può darmi ordini! Solo il mio Pudding! Pudding!”. Al suo ritorno a casa lo accolse il silenzio e la tranquillità che tanto amava “i miei complimenti Alfred, sei riuscito a tranquillizzarla” “la ringrazio padrone”, Bruce si avvicinò alla rastrelliera, posando il bastone e mancando per un soffio Harley che legata e imbavagliata con del robusto scotch pendeva a testa in giù dal soffitto! “uaaaaahhhhhhh! Pipistrelloooo!” piagnucolò Harley, ormai libera dal nastro telato “che ti sia di lezione Harleen, mai fare arrabbiare Alfred” la ragazza non rispose e si sistemò meglio i codini, facendo scorrere le dita pallide tra i capelli rossi e neri “il mio Pudding verrà a salvarmi! Perché lui mi ama! Sicuramente mi ama! E quando arriverà tu morirai pipistrellino cieco!”, Bruce rimase serio e allungò la mano, cogliendola di sorpresa e toccandole il naso “non tornerà più come prima, come puoi credere che ti abbia rotto il naso per amore?” “tu non puoi capire pipistrello! Il nostro è vero amore! Il mio Pudding mi ama!”. Pov Harley Non riusciva a capire se era un sogno o un ricordo, era nel rifugio del suo Pudding, mollemente seduta sulla scrivania “Puddiiiiing…Pudding…” “sparisci Harley, non ho tempo da perdere con te” si accarezzò i capelli verdi “sto architettando il piano definitivo per uccidere il Pipistrello! Ihihihihihihi! Morirà dal ridere! Ihihihihihihi!” “ahahahah! Oh, si Pudding! Sei così intelligente!” gli si lanciò al collo rovesciando inavvertitamente la Cola che macchiò il piano di Joker “cosa hai fatto?! Stupida!” “ma…Pudding…” “sta zitta!” le afferrò i capelli, tirandoglieli fino a farla piangere “pu…pudding” con un colpo violento le sbatté il viso sulla scrivania, al primo colpo un dolore lancinante le fece annebbiare la vista ma Joker non si fermò, continuò a sbatterla sulla scrivania finché tutto non divenne nero e dolore…si svegliò di soprassalto, una mano le accarezzava i capelli, alzò lo sguardo e vide Bruce “vuoi un bicchiere d’acqua?” “pipistrellinoooo” “dimmi Harleen” “è vero che il mio pudding mi ha abbandonata?” “si Harleen” “allora il mio pudding è stato cattivo”.

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Capitolo 4
*** Tu sei Harleen Quinnzel ***


Harley si strofinò con forza il sapone in viso cercando di togliersi tutto quel trucco, guardò il suo riflesso sullo specchio, il mascara colarle lungo il viso lasciando un lungo solco nero “pipistrellooooo” si girò verso Bruce, intento a farsi annodare il cravattino da Alfred “maaa…mi stai davvero portando con te?” “si, Harleen” “ahahahahah…sei più pazzo di me!”, Batman sorrise “può essere ma…mi serve una dama per stasera e tu farai sicuramente un figurone” “uahhhh” si passò una mano tra i capelli che Bruce le aveva fatto stingere con la forza, ridonandole un biondo che non di vedeva più da troppo tempo “sono orribile! Il mio pudding non mi amerà mai cosìììììì” “Harleen, dammi il braccio” “noooo…non voglio pipistrellinooo” “smettila, chiamami Bruce” “ahahahahah…quindi noi siamo f-i-d-a-n-z-a-t-i?” “non proprio, io sono un ricco uomo d’affari e tu sei la mia accompagnatrice” “ahahahahah! Sarà divertente!”. Era un cocktail di gran classe, tutta gente elegante, abiti lunghi, papillon e giacche e ovviamente la star era lui: Bruce Wayne, Harley si sentiva a disagio, non era quello il suo posto…quanto avrebbe voluto infilarsi nel suo amato laboratorio e…no…cosa stava pensando? Quello era il tipo di pensiero che avrebbe fatto Harleen Quinnzel, non Harley Quinn! Scosse la testa con forza e sentì la stretta di Bruce sul suo braccio farsi più forte “non agitarti tanto, mi fai venire il mal di mare” “pipistrello…” “shhh…ti ho detto di chiamarmi Bruce!” “dammi qualcosa di forte da bere!” “ahahahah…Harleen temo che qui ci sia solo champagne”. Tornarono a villa Wayne barcollando e ridacchiando come due studenti dopo la prima sbronza, Bruce aggrappato ad una Harleen non molto più sobria “ahahahahah…e poi la sua faccia quando le hai detto…non ho bisogno di vederla per sapere che è brutta!” si lasciarono crollare entrambi sull’enorme divano del salotto, ridendo a crepapelle come due matti, fino alle lacrime “ahahahaha! Sai pipistrello…non sempre essere pazzi è una cosa negativa…” Bruce rotolò sul fianco, togliendosi gli occhiali che usava per nascondere gli occhi ciechi, allungando a tentoni la mano per accarezzare il volto di Harley “ti piace il buio?” “naaa” “e il silenzio?” “naaa ahahahah” si stiracchiò “non fanno proprio per me” “peccato…” il tono di Bruce sembrava davvero rammaricato “ahahahahah…ma…ci stai provando con me?! Tu sei completamente pazzo! Più pazzo di Joker!” non l’aveva chiamato Pudding ma Joker “come hai detto tu non sempre essere pazzi è una cosa negativa” “dipende…dal tipo di follia” “hai ragione Harley” la ragazza smise improvvisamente di ridere “come mi hai chiamata?” “…Harley…” si mise improvvisamente seduta, con le gambe incrociate, lo sguardo fisso e serio, Bruce aggrottò le sopracciglia, cosa c’era che non andava? Cosa aveva fatto? “io sono Harleen Quinnzel”.

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Capitolo 5
*** Ancora una volta Harley Quinn ***


Pov Batman "Padron Bruce? " domandò Alfred con fare premuroso "portami il costume Alfred...oggi Joker finirà di seminare terrore su Gotham City, lo giuro sul mio nome". Non lo poteva tollerare, no, non questa volta, questa volta Joker aveva superato ogni limite, entrare in un orfanatrofio e fare strage di bambini era troppo anche per il folle clown, questa volta, questa volta Batman era pronto, avrebbe fatto tutto il necessario per fermarlo, anche ucciderlo, per tutti quegli anni non aveva mai voluto rendersi colpevole dell'omicidio di quello che comunque era un uomo, ma ormai non poteva tirarsi indietro, lo avrebbe fermato, avrebbe messo fine al suo regno di terrore per sempre. Scese dalla batmobile, Joker lo aspettava sul molo, il solito ghigno maligno a piegargli le labbra "pipistrelloooo! Quanto tempo! Ihihihihih!" Batman si fece serio "Joker...hai superato ogni limite..." "Ihihihihih! Davvero? Sei qui per punirmi? " il cavaliere oscuro non rispose, non eRa più tempo per le parole, era tempo per agire. Mosse un passo, impugnando il batarang, pronto a lanciarlo quando i suoi sensi lo avvertirono del rumore dj una trappola, saltò indietro, ma di certo non poteva immaginare come la mente malata e geniale al tempo stesso di Joker avesse potuto prevedere questa sua mossa e quando se ne accorse ormai era troppo tardi e Joker sghignazzava senza ritegno "moriraiiiii, moriraiiiii, moriraiiiii" poteva sentire le esalazioni dell'acido giungere fino alla sua faccia..."puddingggg...dei stato cattivo cattivo!"

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Capitolo 6
*** Due colpi di Pistola ***


Pov Harley per l'ultima volta, sarebbe stata l'Harley Quinn per un ultima volta. I codiNi, i capelli tinti di rosso e nero, il trucco pesante e quel costume...e la follia era tornata, la sentiva scorrere nelle sue vene però sapeva, sapeva che poteva controllarla, aveva seguito Batman e aveva visto tutto, aveva esitato a lungo, indugiando nel dubbio se intervenire o meno...ma poi, poi aveva deciso, Joker era pazzo. Non uno di quei pazzi bisognosi di aiuto, di comprensione...no...era un folle che si crogiolava nella sua pazzia, Joker amava essere folle...e lei non lo avrebbe assecondato, no, non lo avrebbe fatto perché lei era guarita, lei era Harleen Quinzel, e sarebbe stata l'Harley Quinn per un ultima volta. "Puddingggg...sei stato cattivo cattivo..." disse mentre agitava la Pistola bianca con le sue iniziali "Harley...tesoroooo" Joker avanzò verso di lei a braccia spalancate, quegli occhi tra l'azzurro e il verde acido l'avrebbero sciolta ma non quella volta, lo guardò "metti. Giù. Il. Pipistrello." Joker si rabbuiò "cosa dici muffin? L'ho catturato finalmente Ihihihihih! ora morirà dal ridere Ihihihihih! " Harley mosse un passo alzando la Pistola "no Pudding, ora basta" aveva notato con la coda dell'occhio liberarsi dalla trappola, doveva solo tenere Joker occupato. Pov Batman con la punta del batarang era riuscito a segare i legacci che lo tenevano imprigionato, lentamente e con pazienza ma ora era libero di muoversi, sfruttando la distrazione di Joker Per scendere, nascosto dietro la cisterna dj acido alzò il batarang mirando alla testa di Joker, caricò il braccio destro mettendoci quanta forza aveva in corpo e lanciò, il batarang attraversò l'aria fendendola con un sibilo poi colpì alla nuca, preciso come pochi, sentì il tonfo del corpo di Joker cadere a terra. "Finalmente ti sei svegliato Joker..." " Ihihihihih! ohhhhhh mi hai catturato...ma che bravo pipistrelloooo! Ora cosa fai? Vuoi uccidermi? Tanto lo so che non hai il coraggio Ihihihihih ! " Batman esitò, Era vero...non riusciva a premere il grilletto...poi un colpo lacerò l'aria e un arco di sangue si disegnò per terra. Pov Harley senza fiato, senza cuore, stava dietro al cadavere di Joker, la Pistola fumante ancora in mano, aveva ucciso Joker,aveva ucciso colui che per anni e anni era stata la sua unica ragione di vita,aveva ucciso la sola persona al mondo che l'avesse mai fatta sentire importante...aveva immaginato che la vendetta avesse un sapore dolce...ma ora si sentiva solo vuota, svuotata di ogni voglia di vivere...che senso aveva vivere ora? L'Harley Quinn era morta...Harleen Quinzel anche...a questo punto rivolse la Pistola verso sé stessa e un secondo colpo rimbombò per il molo...ma il proiettile si perse in aria e Harley Quinn guardò il braccio di Batman che aveva spostato il suo impedendole di farla finita

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