Buio, ancora buio, ma stavolta è diverso. Sono qui, al
sicuro, a Privet Drive. Sento il viso bagnato, solo ora mi accorgo, sono
lacrime. Ho sognato di nuovo, ancora quelle immagini orribili, le vedo davanti
ai miei occhi ed ogni volta vorrei morire. Me lo hanno chiesto in tanti e ho
sempre mentito.
Stai bene Harry?
NON STO BENE, NON STO PER NIENTE BENE! Come potrei stare
bene? Sirius è scomparso dietro un maledetto velo ed io dovrei sentirmi bene.
Stringo le vecchie lenzuola logore nei miei pugni, fino a farmi male.
Perché se n’è andato perché?
Perché si è preso gioco di Bellatrix?
Perché ha lasciato che lei lo colpisse?
Troppi perché.
Come ha potuto abbandonarmi?
Una nuova lacrima mi solca la guancia.
Perché è voluto tornare da mio padre? Mio padre non aveva
certo bisogno di lui. IO S’INVECE. Avevo un disperato bisogno di te, eri la mia
famiglia, tutto quello che avevo e che mi legava ai miei genitori, mi senti
ora?
TI ODIO SIRIUS. TI ODIO E TU LO SAI!
Non pensavi a me quando hai superato quel dannato velo? Non
ci hai pensato? Eppure ti sei voltato verso di me, ti sei girato per guardarmi.
Le lacrime scendono, e non si contato più, sono troppe,
davvero troppe.
A chi farò affidamento quando mi scontrerò contro Voldemort?
Perché lo sai che io e lui ci scontreremo, sai che uno dei due dovrà uccidere
l’altro. E io ho paura, ho paura di morire e ho paura di ucciderlo. Ho quindici
anni, e il mio destino è già segnato.
Ovunque tu sia, non dovresti esserci, dovresti essere qui,
con me. Tu dovresti essere qui, a prendermi in giro perché ho paura, a
ricordarmi che mio padre al mio posto non avrebbe esitato. Mi hai tradito, io
ti volevo bene e mi hai lasciato qui. Mi fidavo di te e mi fidavo di Silente,
anche lui mi ha tradito, mi ha mentito per cinque anni. Per nove mesi non ha incrociato
il mio sguardo senza dirmi il perché. Eppure lo so, sono scuse, è colpa mia.
Chiudo gli occhi nella speranza di cancellare questi ultimi
mesi, ma non posso, nessuno può farlo. Ti ho ucciso e mi dispiace. Ti ho fatto
correre per venire a salvarmi, perché sono stato uno stupido.
Potrai mai perdonarmi?
Non ho mai voluto applicarmi seriamente all’Occlumanzia,
Hermione mi ha assillato per settimane. Sono stato un idiota. Era facile
nascondermi dietro una scusa, approfittare di Piton, solo perché odiava mio
padre. Silente si fida di lui, non ha motivo per credere il contrario ma io…l’
ho anche accusato di averti ucciso, era facile incolpare lui, molto facile. Lui
è il professore cattivo, l’ex mangiamorte, il rivale di mio padre..chi si
fiderebbe di lui. Ho sbagliato e ne ho pagato le conseguenze, ho pagato caro.
T’immagino mentre sogghigni, perché sto difendendo
quell’uomo, lo so, era anche il tuo rivale, anche tu non lo sopportavi.
Mi manca la tua risata, mi mancano le tue lettere…ti ricordi
la vecchia promessa che mi avevi fatto? La prima notte che ti ho incontrato? Mi
hai chiesto di venire a vivere con te. Avrei pagato oro per mollare i Dursley.
Ma non sono mai riuscito a stare con te, anche se l’ avrei voluto. E ora sono
qui, insonne, a casa dei miei zii, all’ oscuro di ciò che accade nel mondo dei
maghi, con le mani virtualmente macchiate di sangue, del tuo sangue. Sono
stanco di essere salvato, io dovrei badare a me stesso. Prendo l’album di
fotografie e lo guardo, mio padre e mia madre insieme sorridono…e poi
sfogliando arrivano le foto più recenti, ci siamo io, Ron, Hermione e tu..
Voglio sperare almeno che tu sia felice lassù, voglio
crederlo, non potrei fare altrimenti, che tu sia con i miei genitori, felice,
sereno e libero come non lo sei mai stato.
Forse avevi ragione, non perdiamo mai coloro che amiamo,
ma…non ho quasi memoria dei miei genitori, solo frammenti e forse nemmeno reali
e molte, molte foto, mi mancano, ma è un dolore lontano. Tu invece sei vicino e
nitido…
Voglio però ricordarti com’ eri,
Pensare che ancora vivi,
Voglio pensare che ancora mi ascolti
Che come allora sorridi…
Tratto da Canzone per un’amica
NOMADI