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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Some reasons to be missed [ReiraTakumi] *** Capitolo 2: *** With a thousand smiles [NobuHachi] *** Capitolo 3: *** On fumes and stale air [NobuAsami] *** Capitolo 4: *** Drink up sweet decadence [HachiTakumi] *** Capitolo 5: *** Tomorrow never dies [ShinReira] *** Capitolo 6: *** Kiss my eyes and lay me to sleep [YasuNana] *** Capitolo 7: *** All the magic will be gone [YasuReira] *** Capitolo 8: *** Sing for absolution [NanaRen] *** Capitolo 9: *** Of course I'll ask for help [ShinMisato] *** Capitolo 10: *** A million little stars [YasuMiu] *** Capitolo 11: *** It's not so bad [MiuNobu] *** Capitolo 12: *** Voice that came to me tonight [RenReira] ***
Capitolo 1 *** Some reasons to be missed [ReiraTakumi] ***
Disclaimers: Nana
appartiene a Ai Yazawa. Non certo a me. E comunque io
vorrei possedere Shin o Naoki. ù_ù
Insomnia
{a
Nana’s simple tribute}
1. Some reasons to be missed
[Takumi/Reira]
Quante
volte Takumi era stato nel suo appartamento?
Sempre troppe poche,
si rispose con tristezza e rancore, abbassando la tazzina di caffè verso il
tavolino.
Il
rumore secco della ceramica contro il legno riempì la sala, e Reira sentì gli
occhi di Takumi sulla nuca, penetranti e invadenti. Rabbrividì, istintivamente.
Non
era quello il momento per piangersi addosso, Reira lo sapeva.
Era
sul bordo del precipizio, in aria grazie ad ali d’angelo consumate negli anni,
sempre più sottili per via dei sogni frantumati nel tempo.
Aveva
le vertigini, da lassù, Reira. Prima, di quel malore, non se ne era mai
accorta.
Guardando
le piccole iridi scure di Takumi, si chiese se avesse fatto bene a chiamarlo, a
decidere la strada della morte (del cuore).
Ma, ormai, le ali erano stanche. E il cielo, lassù, sempre più tempestoso.
«
Ti chiederai perché ti ho chiamato. Mi spiace averti disturbato…
sicuramente Hachiko avrebbe preferito averti accanto
nella seconda gravidanza, almeno quando siamo in vacanza. »
Si
sorprese che il suo tono fosse ancora
troppo sincero. Ma, d’altro canto, non era facile imparare le bugie.
Takumi
staccò le labbra dalla sua tazzina, portandola verso il petto scoperto. « Non c’è
problema, se la caverà. »
Il
tono di sufficienza cosa nascondeva? Perché lui era così tremendamente bravo ad
ogni gioco?
– no, non è un gioco, è la
vita, Reira, la vita!
«
Volevo solo dirti, » ingoiò saliva, a fatica. « Che puoi smetterla di farmi da
babysitter. » Abbassò gli occhi fissando vuotamente il caffè, che ondeggiava ai
bordi della tazza colorata – sì, così è
più facile mentire. « Non ti amo più, Takumi. Ora c’è Shin con me. »
Il
guizzo nervoso delle sue mani la fece sorridere, e il peso nel cuore si
alleggerì un poco.
A lui importava.
«
Layla… »
Lei
scosse piano il capo, facendo oscillare i lunghi capelli ondulati sulle piccole
spalle nude.
«
È tardi per dirsi la verità, Takumi. Lo sappiamo entrambi. »
Sorrise,
forzatamente.
«
La verità è per i bambini. »
Reira
osservò, con un piccolo sorriso, le labbra di Takumi stringersi attorno alla
sigaretta e la mano di lui – che toccava le corde del basso (del cuore) con delicatezza – infilarsi
tra i lunghi capelli corvini.
«
Mi dispiace. »
Un
mormorio basso, ma che lei catturò con facilità nel silenzio confortevole.
Reira
si concesse di abbassare il viso verso il pavimento per nascondere gli occhi
lucidi. Non si poteva tornare indietro ai piagnistei infantili, ormai era l’ora
di crescere.
Per
questo non gli chiese se gli sarebbe mancata, se si sarebbe ricordato di lei o
l’avrebbe cancellata per sempre dai suoi affetti.
« …lo so. »
So if you're asking me, I want you to know
When my time comes, forget the wrong that I've done
Help me leave behind some reasons to be missed
Don't resent me, and when you're feeling empty
Keep me in your memory, leave out all the rest
Forgetting all the hurt inside you've learned to hide so well
Pretending someone else can come and save me from myself
I can't be who you are Leave out all the rest, Linkin Park
[445
Parole]
___________
Sto
diventando un’appassionata di Nana, grazie alle repliche dell’anime, e questa
idea è una settimana che mi frulla in testa. Una piccola raccolta senza
pretese, da aggiornare quando posso, sulle varie coppie del manga. Con musica
abbinata, ofcourse. ù.ù
La
prima coppia non poteva che essere la mia preferita! *_* Sono innamorata di
Takumi e Reira ensemble, ormai sono quasi come una piccola droga. Ho letto il
manga principalmente per loro! *_* Non che siano i miei personaggi preferiti –
beh, Reira sì – ma l’amore devoto,
quella tristezza infinita che mi ispirano… mi
commuove troppo! ;__;
Per
cui, si inizia con loro. ù_ù
Tre
cosucce sulla flash (che è un po’ criptica ò_ò”):
La seconda
gravidanza di Hachi è solo un mio espediente, nulla di concreto. Ne basta
già una! ;_;
Ho sempre
visto in Reira la voglia di non crescere. Come una piccola Peter Pan. Ma ad
un certo punto dovrà crescere, no? Mi sono immaginata quel momento come
qualcosa che si rompe tra lei e Takumi, la bugia più grande che può
dirgli. Che non lo ama. Inoltre, la metafora delle ali è perché nel manga
la Yazawa la disegna proprio come un angelo agli
occhi di Takumi: e le sue ali si spezzano proprio nel momento in cui
decide che Takumi deve uscire dalla sua vita (illusa *ghgh*).
La canzone dei
Linkin è adattissima. A parte che, per essere
dei Linkin, è molto dolce e malinconica, mi fa
venire il coccolone *_*, ma poi le parole ci stavano benissimo con la
flash! *_* Beh, la flash è nata grazie alla canzone! XD Comunque, quel ‘someone else’ è il povero Shin. *coccola*
Accetto commissioni
sulle coppie
– no yaoi, né yuri. ù_ù
Se
avete la canzone da abbinare alla coppia, proponetemela, che l’ascolto
volentieri! =)
Ah,
grazie a Mimi18 – che, quando ancora non ero aggiornata su Nana mi ha fatto
venire voglia di vederlo <3 – e a Hipatya, che mi
ha spronato con quest’idea. Thanksgals! :)
A
presto, spero! E ricordate che le recensioni sono molto, molto gradite! :)
Capitolo 2 *** With a thousand smiles [NobuHachi] ***
2. With a thousand smiles
[Nobu/Hachiko]
I
Blast andavano nella stanza 707 alla fine di ogni concerto.
L’aria
fresca della notte penetrava nell’appartamento attraverso le fessure delle
finestre, ma i sorrisi di Hachiko compensavano il tutto.
Erano
ardenti, tanto che Nobu si era trovato perso in quel calore, così straniero e
comodo.
In
una delle chiacchierate notturne – quando lui era così assonnato che Shin
poteva fargli confessare qualsiasi cosa; quel dannato approfittatore! – Shin aveva osservato che, spesso, Hachi sorrideva
stentatamente. Come se qualcosa la turbasse.
Nobu
non ci aveva fatto caso e si stupì di quell’affermazione.
Non
si era accorto quanto invasiva fosse stata l’entrata dei Blast nell’esistenza
di Nana.
Non
si era accorto di averla chiamata Nana per tutto il tempo, nella sua testa.
Avevano
appena finito le prove. Era notte fonda, Nana li aveva invitati – in modo
scorbutico, ovviamente, perché lei era quella orgogliosa, testarda e rude – a
bere una birra a casa sua.
Hachiko
li aspettava sulla soglia, sorridendo.
Nobu
la squadrò per tutto il tempo, per verificare le parole di Shin.
Ma,
presto, si era ritrovato distratto: Nana aveva le labbra di un colore rosastro,
come pesca, il più particolare che Nobu avesse mai visto sul viso di una donna;
le gote erano appena arrossate, per l’alcol; la risata era un po’ troppo
squillante; vestiva un grembiule, come una madre.
Una madre.
Ecco,
ecco!, il perché del sorriso comodo e
straniero.
Una
madre che, anche se sta male, rassicura con una coccola o un sorriso.
Le
labbra di Nobu si incurvarono all’insù.
«
Sarai una madre splendida, Nana. »
Lei
si era girava, gli occhi brillanti spalancati e le guance rosse. E, forse, non solo per la birra, pensò
divertito Nobu.
«
Nobu… » gli sorrise. E lui si sentì più leggero, più
sicuro. « Arigatou. »
Uscito
dall’appartamento delle due Nana, Nobu si girò, cercando di non essere scoperto
da Shin – quel rompiscatole lo avrebbe scocciato all’infinito per quel gesto.
Nana
– no, Hachiko, Hachiko! Perché non
riusciva a chiamarla con il suo soprannome? – era alla finestra, e lo fissava.
Sorrisero
vicendevolmente, un po’ spiazzati da quello sguardo complice che aveva
attraversato gli occhi dell’altro.
Poi
Nana alitò sul vetro. E passò il polpastrello sulla macchia di vapore.
Nobu
non riusciva a vedere da lassù cosa fosse, ma aveva seguito con attenzione il
movimento del dito.
Un cuore.
Sentì
le guance accaldate e vide il risolino di Nana nascosto dalle lunghe mani.
Scostò
il viso e si incamminò, seguendo il grido di richiamo di Shin.
Aveva
gli occhi scuriti, Nobu. Perché si era appena accorto che i sorrisi di Nana lo
avevano scottato.
When I'm sad, she comes to me
With a thousand smiles, she gives to me free
It's alright she says it's alright
Take anything you want from me, anything
Anything.
Fly on little wing,
Yeah, yeah, yeah, little wing
Little Wing, Jimi Hendrix
[ 431 Parole ]
________
Mi
è venuto in mente subito dopo la TakumiReira l’idea
del vetro. Non so, forse perché è così dolce… e si
abbina perfettamente lo zucchero a Nobu e Hachi. Mi piacevano tantissimo,
insieme. *sigh*
La
canzone… la canzone, vergognosamente, non la
conoscevo. Per fortuna la Tya è la mia consulente
musicale di fiducia, e mi dà sempre ottimi
consigli. ù_ù
Ci
sta perfettamente, ecco. Ed è delicata e piacevole. °_° Mi piace fare queste
scoperte! :3
Spoiler! Mi
odio, perché non leggo attentamente il manga. -_- Ho scoperto che la seconda
gravidanza di Hachi è vera. *sdeng* Così imparo a saltare le parti per andare a
cercare gli specchietti con Takumi e Reira! >_< Cercherò di fare più
attenzione! ;_;
Su
questa, ancora ambientata prima dell’arrivo di Takumi sulla scena XD, non ci
dovrebbero essere problemi. Lo spero. ù_ù”
Grazie
a tutti per le recensioni! *_* Sono rimasta stupita del numero, mi fa un
piacere immenso! Cavoli! ò_ò GRAZIE DAVVERO! In
particolare a:
hachi92:
Grazie mille! Chissà, magari la flash ti ha un po’ reso indigesta la TakumiReira! ;) Magari questa la gradirai di più, anche come
coppia! ^^ Spero seguirai ancora la raccolta! un bacio!
tochan: A me Takumi non sta
antipatico, ma nemmeno è il mio preferito. Diciamo che lo trovo molto
interessante, così complicato… non ne posso non
essere affascinata! :) E poi ha il suo savoir-faire! ;) Aggiunta NobuAsami! ^^ Ciao grazie!
Swwtcicia: Grazie dei complimenti!
^^ Dato che sei una fan di Shin, cercherò di renderlo al meglio! ;) Ciao!
Mimi18: YasuMisato… ma come ti è venuta fuori? XD Va beh, io ci
provo, eh Gè. Di risultati decenti non ne prometto. ù_ù Oh, contagiata con la coppia?! *_* Così mi rendi feliceeee! Anche per me Takumi non riuscirà a tenerla fuori
*smilediabolico*! Ci spero
in realtà! XD un bascione!
Ely 91: Mi spiace di non aver avuto l’ispirazione
per la ShinChikage! ;_; Volevo farti un piccolo
regalo, sapendo che era il tuo compleanno giorni orsono! Perdonami! ;_; Ti
faccio tanti auguri da qui, però! ^^ E ti ringrazio per la recensione bellissima!
Un bacio
Mao_chan91:
*sospiro* Tu sarai in vacanza, adesso. In questi giorni, la linea mi sta
tormentando: mi odio per non averti salutata Shà!
;__; Ecco. L’ho detto. ù_ù Scuse implicite a parte, grazie per la recensione. Detto da te, i
complimenti valgono. *_* un bacio!
Hipatya: Wow. Nella recensione
hai fatto riferimento anche ai Coldplay! *_* (non so
se mettermi a frignare dato che non ho il biglietto, o se esultare di gioia al
loro nome…) Le tue pappardelle sono sempre gradite,
credimi! ^^ Anche a me piace renderli un po’ più cresciuti. Soprattutto Reira,
che in questo assomiglia a Shin! Grazie ancora per la canzone…
sei un tesoro! *_* un bacione grande!!
Mommika: Anche io ho lo stesso
problema! Ò_ò Seguo Nana praticamente per vedere Reira
(e Takumi insieme) quelle rare e grandiose volte! che bello trovarne una come
me! *_* Anche io ero rimasta dapprima coinvolta nella ReiraYasu,
e poi accattivata dalla TakumiReira, fatalmente
direi! XD E il rapporto tra Ren e Reira è particolare, mi piace proprio che tu
mi abbia chiesto di loro due! *_* Sarà divertente! <3 Grazie per la
recensione!
Cira: Sì, di tanto in tanto devo sfuggire
al fandom di Naruto ed eccomi qui! XD Anche a me Reira con Ren non dispiace,
hanno una certa affinità, si comprendono nonostante le loro storie siano
differenti. ù_ù Oh, Yasu? Ne
ho un po’ con lui in mezzo da fare! *_* (personalmente, non vedo l’ora della YasuNana <3). Grazie della recensione! *_* Spero di
leggere qualcosa di tuo al più presto! *_* un bacio!
LEA91: Già,
è difficile trovare qualcosa al di là di ShinReira!
XD Non che mi dispiaccia, ma non regge il confronto con TakumiReira!
*_* Eh già, la principessa di Takumi è lei infondo! *_* Grazie mille!
Uhm,
spero mi vada internet ora! ò_ò
Ricordatevi
che le recensioni sono sempre gradite! :)
Capitolo 3 *** On fumes and stale air [NobuAsami] ***
Spoiler!
3. On fumes and stale air
[Nobu/Asami]
Asami
si era presentata alla sua porta, sorridendo, in mano una borsetta striata
molto vistosa e addosso un cappottino nero che le fasciava stretto il corpo,
slanciandola ancora di più.
Nobu
si era scostato dalla porta sospirando, tra le labbra un «entra» borbottato, a metà tra l’imbarazzato e il disperato, e la
donna aveva invaso il suo spazio privato, sfiorandogli un braccio volutamente e
stordendolo con una pesante ondata di profumo – costoso, presumibilmente – che
lo aveva fatto starnutire.
«
Salute! » aveva cinguettato, tranquilla, togliendosi il cappotto e rivelandosi
in un succinto completino verde menta, che lasciava intravedere fin troppo
delle lunghe gambe nivee.
Sentendo
caldo, Nobu capì che quella donna lo avrebbe portato all’inferno: poteva già
sentire le lunghe unghie toccargli il collo, bisbigliandogli dolcemente
promesse e –
Arrossì,
senza riuscire a finire il pensiero.
«
Vuoi qualcosa da bere? »
«
No » rispose lei, sdraiandosi languidamente sul divano, senza spostare gli occhi
dai suoi, la malizia celata appena dalle lunghe ciglia scure. « O, per meglio
dire, vediamo cosa mi offri, Nobu-kun. »
Un
soffio uscì dalle labbra del ragazzo, mentre si rifugiava in cucina per
schiarirsi la mente. Aprì l’anta del frigo incerto, crucciato per le avances di
Asami, ma decise di lasciar correre sulla sottile proposta.
Rientrando
in salotto, la vide intenta a curiosare negli spartiti musicali che aveva
lasciato sul tavolino, insieme ai quotidiani. I lunghi capelli castani le
scendevano lungo il viso, stranamente raddolcito, e un mezzo sorriso – indecifrabile, a detta di Nobu – le
piegava la bocca piena e gonfia. Chissà, chi l’aveva baciata quel giorno.
Scosse
appena la testa, fermando per la seconda volta la sua fantasia.
Correva
decisamente troppo, Nobu. E per chi? Una ragazza che sembrava innamorata di
lui, e chissà perché proprio lui, con tutti gli uomini che avrebbe potuto
inchiodare ai suoi piedi!
Non
se ne capacitava. Perché lui?
Nobu
non era adatto, per scaldarla, per amarla. Semplicemente, i suoi occhi, il suo
pensiero e – perché non ammetterlo a se stesso? – il suo cuore era di qualcun
altro. Anche se, probabilmente, in quel momento giacevano dimenticati tra
nebbie indistinte e venti polverosi.
«
Quella birra è per me? »
La
voce tranquilla di Asami lo riscosse. Nobu annuì, porgendole la lattina con
aria mesta.
Asami
prese qualche sorso, poi appoggiò la bibita sul tavolino, e buttò la testa
indietro. « Non è necessario che mi ami per venire a letto con me, sai Nobu-kun? »
Lo
fissò, i grandi occhi nocciola lo sfidavano, seri e scuri come raramente li
aveva visti.
Ancora,
uno strano calore lo avvolse. E lui lo ignorò, scacciando via la tentazione di
assaggiarla per gioco.
«
Non sarebbe corretto Yuri. » disse solo, bevendo la
birra per nascondere le gote arrossate.
Asami
sorrise. « È questo che mi piace di te. »
Nobu
non capì cosa intendesse, ma non ebbe tempo di interrogarsi che Asami cominciò
a prenderlo in giro per la rivista porno che Shin aveva lasciato sul tavolo in
bella vista.
They
won't want you for who you are
So you should step outside your skin
Something tells me, that we were meant to be
But how can that be?
You run on evil, I run on fumes and stale air The promise and the
threat, Evans Blue
[ 497 Parole ]
________
Nulla
da commentare. Una coppia canon, ancora, ma che devo
dire non mi fa proprio saltare di gioia. La trovo… un
po’ insipida, boh. ò_ò” Ma la canzone ci stava divinamente!
<3 E poi, a dirla tutta, Nobu così innocente, che non riesce ad
approfittarsi di una ragazza è così…kawaaaiiii! *gridolinofanghèrl*
Oh,
giusto, c’è stata la ardua decisione se mettere Yuri
o Asami come nome. Asami è il vero nome, ma Nobu la chiama Yuri.
Bah. Lasciamo così va! XD
Grazie,
come sempre, a chi commenta.
hachi92: Il
sito non te lo so dire, perché mi hanno corretto un paio di mie amiche. ù_ù” però le scans le leggo su onemanga, è un sito bellissimo con decine e decine di manga
scans! *_* Sono contenta che la NobuHachi
ti sia piaciuta, sono così…dolshi! *_* non potevo che
scrivere qualcosa di romantico su di loro! ispirano proprio puccerie!
>.< Grazie per la recensione! ^^
tochan: Sulla scelta di Nana non
sono per nulla convinta; nonostante oggettivamente è quella più giusta,
sentimentalmente mi sembra che si sia un po’ tradita. È sempre stata
superficiale, ma credevo nel sentimento tra lei e Nobu…
va beh, non mi lamento, con Takumi non mi dispiace granché (anche perché lui la
tradisce! *mwahaha*). KyosukeYunko accettata con
piacere, l’avrei aggiunta io se non me l’avessi chiesta! *_* grazie, ciao!
Cira: Beh, ognuno ha i suoi gusti! XD (Junko comunque è una donna-mito *_*) Uhm, a me
inaspettatamente la loro dolcezza piace, eh sì che di solito sono queste coppie
che non mi piacciono; non so, forse è la fine sul nascere del loro rapporto,
quella malinconia tra loro che mi intriga un sacco. Contenta di averli resi
“carini”! XD Grazie mille per la recensione, July!
*_* (posso vero? XD) bye!
Mimi18: Tu
mi devi dire chi le ha detto la storia della mamma, perché non me lo ricordo! Ò_ò Shin forse? Sì, lui, mi pare proprio di sì! *-* D’altronde,
Hachiko è una cagnolina affettuosa, la mamma ideale! *_* Grazie Gè! =*
Ely 91: Anche io ho sempre avuto l’impressione
che, per le faccende altrui, Shin fosse più intuitivo di altri (insieme a Yasu;
ma lui ormai è l’Onniscente! *annuisce*)… ma per le
sue questioni non so quanto questo valga! XD è un ragazzino complessato. ù_ù…ho deciso; mi butto a pesce
su Naoki! +_+ XD Grazie mille per la recensione! *_*
Bye!
LEA91: Già,
alla fine Takumi non va con Reira. *delusione* Però, sai, io sto cominciando a
pensare che il suo amore per lei sia diverso… non
passionale, né carnale, qualcosa di difficile da interpretare. Almeno, secondo
me! XD Grazie mille! *_*
Hipatya: Veniamo a noi. ti dico
già, musical sensei, che forse ci sono per la RenNana – almeno, la canzone. Muse. Chissà chi è la mosca
che me ne ha parlato per loro due…*sguardodistante* Ah, comunque
ti devo far ascoltare una canzone degli Swithfootbellerrima! *_* Sì, sono proprio dolci, e tento di non
rovinarti le speranze per il futuro… XD (dis)illuditi! XD cacchio, non mi ricordavo più della
scommessa che girava su di te e Little Wing! Ò_ò Ti chiederò! *_* Un bacio!
E
grazie anche a chi legge solamente. Spero di allietarvi con questa flash… l’ultima, credo, delle vacanze estive. Ci rivedremo
dopo l’inizio della dannazione. *despressa* XD
Ah,
giusto! Da adesso, selezionerò le richieste per le coppie, dato che non voglio
che questa raccolta duri troppo. Sono degli specie di MissingMoments, niente di particolare, qualcosa per distrarmi
un po’ da Naruto e per soddisfare la mia curiosità su Nana. Comunque, una
domanda: avete per caso qualche pairing interessante con Naoki?
;__; Voglio scrivere di lui, ero quasi tentata verso la NaokiReira!
XD ma ditemi! ^^
Capitolo 4 *** Drink up sweet decadence [HachiTakumi] ***
4. Drink up sweet decadence
[HachiTakumi]
Hachiko
accarezzò piano i lunghi capelli neri di Takumi, che si allargavano sul cuscino
morbido a macchia, come inchiostro. Le sue lunghe dita apparivano ancora più
magre e pallide contro tutta quella massa di nero, a malapena distinguibile al
buio.
«
Sei sveglia? »
Sospirò
e annuì, alzando gli occhi al soffitto.
«
Strano. » commentò Takumi, girandosi su d’un fianco per osservarla. « Di solito
ti devo lasciare un bigliettino per salutarti. »
«
Mi sento in colpa » spiegò Hachiko, sospirando un po’ imbronciata. « Che razza
di persona sono se non riesco a salutarti quando…quando… »
Deglutì,
a disagio, arrossendo davanti al sorriso compiaciuto di Takumi.
«
Sì? »
«
…quando ci tengo a farlo, ecco! »
Il
ragazzo ridacchiò e Hachiko si sentì completamente fuori posto; troppo banale,
troppo imbranata, troppo Hachiko, insomma. Chi era lei per essere lì, insieme a
Takumi? Nessuna. O meglio: un’amante piacente – ma lo era davvero? – che senza
di lui si sentiva soffocata dalla solitudine fino a desiderare di mollare tutto
pur di averlo accanto.
Come,
senza volere, stava facendo.
Perdeva
pezzi della sua anima, in quella stanza. E sapeva che Takumi li nascondeva
dentro di sé, in modo che lei sentisse il bisogno di ricompattarsi e quindi a
baciarlo e desiderarlo, perdendo sempre più frammenti.
Era
un ciclo insidioso quello in cui era.
«
Ora devo andare a lavorare. » Takumi le baciò le labbra. « Ti mando un
messaggio. »
«
Ok… » Arrossì e si nascose sotto la frangia,
stringendo le coperte al petto. « Aspetto. »
Lui
le sorrise, facendole mancare il fiato. « Bravissima. »
Silenzioso,
fuoriuscì dalla stanza e Hachi scattò fuori dalle coperte, frugando
disperatamente per tutta la stanza.
Niente.
Nessun frammento, nulla.
Si
lasciò cadere sul materasso, sopprimendo un singhiozzo.
Quella
sera avrebbe dato ancora buca ai Black Stones – e a Nana, e a Nobu – solo per aspettarlo.
Ma
sapeva che perdeva qualcos’altro, così.
Drink up sweet decadence I can't say no to you And I've completely lost myself, and I
don'tmind I can't say no to you Shouldn't let you conquer me completely
Now I can't let go of this dream
GoodEnough, Evanescence
[ 322 Parole ]
________
Coppia
che non mi dispiace. Ha un suo savour-faire,
soprattutto quando c’è di mezzo la famiglia di Hachiko…
ma, naturalmente, il mio debole per Takumi e Reira me li fa un po’
sottovalutare come potenziale, ecco. ù_ù
Però
la canzone sembrava adattissima per il momento pres-scelta-di-Takumi.
*_*
Come
sempre, ringrazio tantissimo:
tochan
hachi92
Mimi18
Ely 91
Cira
Mommika
Kokky(cara, spero di rivederti presto e
soprattutto di leggere presto qualcosa di tuo! Mi raccomando, serra i denti,
non mi deludere! ;)
darkrin
Scusate
se non ho il tempo di rispondervi una ad una! Ma vi ringrazio tantissimo! ^^
*dlindlon* Messaggio promozionale! (perché la pubblicità fa bene
XD) Ho scritto una TakumiReira molto soft, chi vuole
può tranquillamente leggerla in one-side, cioè
solamente un sentimento che ha Reira per Takumi. Riguarda per la maggior parte MissingMoments di quando sono
piccoli, quindi non credo crei problemi! Ecco, pareri mi farebbero molto piacere!
:) Grazie! *dlindlon*
Capitolo 5 *** Tomorrow never dies [ShinReira] ***
Tanti auguriShà! <3
5. Tomorrow never dies
[ShinReira]
« Reira non c’è, darling! Se non rispondo vuol dire che sono
occupata in situazioni molto piacevoli per me e imbarazzanti, probabilmente,
per te o che sto lavorando a qualche canzone! Dopo il ‘beep’
che puzza di censura, lascia un messaggio e richiamerò! Thankyou! »
Shin
strinse il cellulare tra le mani, mordicchiando nervosamente il labbro
inferiore. Tossicchiò e poi partì, deciso.
«
Ehi, Reira, sono Shin. Ho pensato che non ci vediamo da un po’ e visto che sei
in città per un concerto, ecco, mi chiedevo se – »
«
Mi piacerebbe tantissimo, Shin. »
Socchiuse
appena la bocca, sorpreso di sentire la sua voce dall’altra parte dell’apparecchio,
rovinata dalle onde radio.
«
Reira? »
«
Incarne e os- volevo dire, sì, sono io! »
Shin
si lasciò sfuggire un sorrisino, appoggiandosi molto più rilassato addosso ai
cuscini del divano, ignorando le urla isteriche di Nana in sottofondo.
«
Fammi indovinare: tu non hai una segreteria telefonica. » insinuò, sogghignando.
«
Certo che ce l’ho! » si difese Reira,
quasi offesa dall’accusa. Istantaneamente, l’immagine di lei con le guance
arrossate nascoste appena dai lunghi riccioli chiari gli balzò in testa, e lo
fece sorridere ancora più largamente. « Solo
non così allegra! Ho una noiosissima voce da hostess che prega di lasciare un
messaggio dopo aver recitato il mio numero di cellulare, triste davvero. »
«
Già. » si scostò appena di lato in modo che Nobu non gli ronzasse intorno in
cerca di aiuto. « Quindi… ti va di vederci? »
«
Mi piacerebbe…
ma non posso, Shin. Purtroppo devo registrare il nostro nuovo disco e mi hanno
riempito l’agenda di incontri inutili e barbosi e – »
«
Ho capito. » Il suo tono era distaccato, ma il sorriso era già morto. « Non importa.
Ciao Reira. »
Ci
fu un lungo silenzio, prima di risentire la voce di lei, più tremula.
«
Ok. Ciao…Shin. »
Reira
riattaccò in fretta e furia, e Shin si chiese se stesse bene, nonostante
avrebbe preferito non pensarci.
Lei
era troppo fragile. Si frantumava con rapidità e, quando provava a rimettere i
suoi pezzi a posto, non riusciva ad uscirne senza nemmeno un graffio.
Eppure
l’avrebbe aspettata per tutto il tempo necessario, con una costanza che non
aveva mai avuto per nulla se non per la musica. E, quando un giorno non si
sarebbero salutati più, quando gli addii non sarebbero stati necessari, il
bisogno di sentirla tra le braccia sarebbe stato ugualmente consumante e
bruciante, ma più sereno.
Per
quel momento, Shin si sarebbe accontentato di sentirla lontana, ma desiderosa
di rispondere alle sue chiamate – c’era un
domani, per loro.
How you leave
me to burn?
It's so deadly, my dear,
The power of wanting you near
Until the day,
Until the world falls away,
Until you say there will no more good-byes,
I see it in your eyes
Tomorrow never dies
Tomorrow never dies,
Sheryl Crow
[ 442
Parole ]
________
Dedicata
a Sara
che oggi compie gli anni, e si fa più grande.
Perché
è una persona deliziosa e molto, molto
acuta; ha un’intelligenza vivace che non ti mette a disagio, quando parlai con
lei, perché sa farti sentire a tuo agio.
Tanti
auguri! Anche se questo numero non ti dona come il pari! <3
La Tizia (XD)
(Ps: ho usato anche io il telefono *_* ma in maniera
differente. Mi piacciono troppo questi due attaccati al telefono *_* dava
l’idea di distanza che volevo!)
I
miei affettuosissimi ringraziamenti *_* a :
tochan(Sulla scelta di Hachi non mi esprimo, sono
molto strana su questa questione, perché se da una parte mi piace molto
l’umanità di Hachiko, dall’altra avrei preferito una scleta
diversa e più coraggiosa. E per il punto di domanda, non è che io non voglia
descrivere madre e figlia, ma non so se varò l’idea XD se verrà scriverò.
Intanto grazie mille *-*)
hachi92(Grazie mille *_* detta da una fan NobuHachi, è ancora più importante un giudizio positivo ^^)
Mimi18 (Hachi
mi riesce bene, credo, perché mi ritrovo molto in lei. Abbiamo sfaccettature
molto simili, soprattutto i difetti XD e sono un cagnolino anche io! wof! XD Mi raccomando Gè,
sorridi. Sempre. E non chiedermi perché lo dico, ma ci stava bene! ù_ù un bacio )
Ely 91 (Takumi è affascinante da stronzo vero? *_*
Oh, ma non ti preoccupare. Io non trovo vuota la HachiTakumi
ma anche a me non prende tantissimo come coppia. Bah. Sarà che sono una ReiraTakumi sfegatata XD grazie mille Ely
un bacio *_*)
Cira(Sei guarita dalla febbre, vero?!
*preoccupazione* Hai ragione su Hachiko: è stata un po’ succube di Takumi
all’inizio; e anche ora è sempre lui che ha il comando in parecchie cose. Anche
se poi per me Nana ha esagerato; forse non in quel momento, ma in quasi tutto
il manga Nana non riesco a vederla con aspetti positivi XD non mi piace molto
come personaggio. ù_ù” ah, ne approfitto per
ringraziarti per la rec alla JiraTsu
*_* ce ne vogliono di più, mannaggia, su questa meravigliosa coppia! ç__ç)
Yukiko_chan(Anche io adoro Leva out *-* mi ero
strafissata con quella canzone, è troppo…troppo… boh, non è malinconica, è di più, di quella
struggente dolcezza che adoro! <3 detto questo grazie mille per le
recensione. io adoro le TakumiReira, e se piacciono a
qualcun’altra, questo mi rende orgogliosa anche senza motivo preciso XD)
pillo (grazie
mille ^^)
darkrin(Grazie. Grazie graziegrazie. Hai sempre le parole giuste per farmi capire
quanto ha emozionato la flash; e l’orgoglio qui pompa a mille! XD Che dire?
Sono d’accordo con te su ogni parola; sull’abbandono dolce di Hachiko, sulla
sofferenza di quel rapporto, tutto combacia con le mie idee. La pensiamo allo
stesso modo qui? XD Wow! Un bacio e grazie ancora)
Qualcosa
da dire su questa coppia? :3 Ammetto che non è la mia preferita con Reira
(ormai mi sono stazionata su TakuRei e RenRei XD) ma ha un suo perché. Insomma, come si fa a non
patteggiare per Shin? È troppo tenero così innamorato!
Ah,
nella flash quando parlo di chiamate non intendo quelle al cellulare. Quello
era solo un pretesto, un esempio. Nella mia testa Shin chiama Reira con gli occhi, con tutte le attenzioni speciali
che ha per lei. E, il fatto che lei voglia sentire la sua voce, è un segno di
speranza per il domani.
Grazie
a chi legge. Ma soprattutto a chi recensisce! :3
E
grazie a chi ha letto “Road crashedinto the ocean”. Ho apprezzato
tantissimo il vostro appoggio!
Capitolo 6 *** Kiss my eyes and lay me to sleep [YasuNana] ***
6. Kiss my eyes and lay me to sleep [YasuNana]
La
tazzina fumante di caffè era bianca, con piccole greche dorata sul labbro e
alcune vicino all’attaccatura del manico.
Era
raffinate come il localino in cui l’aveva portata Yasu.
Nana
si sentiva vagamente turbata dalla gente intorno a lei: davanti agli occhi
turbinavano donne truccate gentilmente e uomini con severi abiti da ufficio, la
cravatta perfettamente allacciata, gli occhi stanchi di chi lavora troppo e ha
poco tempo per pensare a se stesso.
«Il
caffè è buono quando è caldo.»
La
voce di Yasu le arrivò alle orecchie come velluto, morbido e caldo.
Era
lei che lo associava a qualcosa di consolante; un’altra ragazza avrebbe
solamente notato quanto la sua voce fosse molto arrochita, per via del polmoni
probabilmente già marci, come quelli nelle foto che le avevano mostrato a
scuola, per scoraggiarla a fumare – tentativo inutile.
Annuì
e prese tra le dita il cucchiaino, miscelando il caffè caldo, tenendo gli occhi
saldamente fissi sui rigagnoli dorati della tazzina.
Era
uno di quei momenti in cui si sentiva in imbarazzo senza una ragione
particolare.
Solitamente,
essere al centro dell’attenzione non le piaceva, certo, ma non si curava molto
delle occhiate che le lanciavano i passanti, sorpresi dal suo stile
alternativo.
In
quel café
non riusciva a darsi pace. Sentiva le ciglia abbassarsi senza permesso,
pudicamente quasi, e la sensazione di essere rigettata dalla società le dava la
nausea.
«Nana.»
Bevve
velocemente il caffè – scottandosi la lingua, tra l’altro – e sorrise malamente
verso Yasu, che la osservava da dietro gli occhiali scuri, vestito similmente
agli habitué del locale.
«È
un posto delizioso.» disse cortesemente, mentendo spudoratamente. Le gambe le tremavano
per la voglia di scappare.
Yasu
non ci cascò nemmeno per un secondo. «È orrendamente banale. Ti ci ho portata
perché è il primo bar sulla via.»
«Va
benissimo!» lo rassicurò rapidamente lei, finendo il residuo di caffè, fissando
tristemente il fondo macchiato di scuro. «Volevo solo…
stare un po’ in compagnia.»
Yasu
non fece commenti, tirò fuori una sigaretta dalla giacca e la portò alle
labbra.
Nana
si sentì sollevata: come aveva pensato, Yasu era il ragazzo giusto a cui
parlare, la capiva all’istante. Nobu, al contrario, l’avrebbe costretta ad
parlare, anche a costo di farle ammettere cose che non considerava
assolutamente, o che aveva evitato di pensare.
Al
momento, la presenza di Yasu era un focolare confortevole nel suo inverno.
Un
cameriere si avvicinò a loro, ritirando le tazzine vuote, e lanciando
occhiatacce alle sue borchie e alla sigaretta ancora spenta di Yasu, intento a
cercare l’accendino.
«Signore,
non si può fumare qui.» lo avvertì, caldamente.
Yasu
sbuffò, appoggiò qualche banconota sul tavolo, e grugnì un: «Andiamo Nana»,
masticando la cicca della sigaretta.
Nana
abbozzò un ringraziamento al cameriere, stranito, e fiancheggiò Yasu fino
all’uscita del locale, dove la colpì l’aria fredda di febbraio. Sentì il sangue
pulsare sulle guance, i pori dilatati dal freddo, piacevolmente anestetizzante.
Si
strinse, tuttavia, nella giacca di pelle.
«Tieni.»
Yasu
le passò la sigaretta finalmente accesa, Nana fece un tiro, e il fumo le si
bloccò nella faringe. Tossicchiò leggermente, fissando scandalizzata Yasu.
«Hai
cambiato marca di sigarette Yasu!?»
Lui
alzò le spalle, sorridendo appena. «Hai notato?»
«Sei
pazzo! Mi stava uccidendo! È un sapore orrido!» urlò, incurante dei passanti.
Yasu infilò le chiavi nella macchina di seconda mano che aveva comprato
recentemente, e vi salì, aprendole la portiera.
«A
quanto pare, è aria di cambiamenti un po’ per tutti.» commentò, incolore, ma
Nana si sentì ferita, più di quanto avesse voluto, da quell’uscita.
Riabbassò
ancora la testa, gli occhi sul paesaggio, al di fuori del finestrino, che le
sfuggiva veloce davanti agli occhi.
Ricalò il silenzio, fino
a quando non giunsero nel suo appartamento.
Fermatosi,
Yasu spense la sigaretta, buttando all’indietro il capo.
«Mi
dà fastidio.» buttò fuori, all’improvviso, Nana. Yasu rimase immobile, ad
ascoltarla. Lei strinse i pugni sulle ginocchia scoperte, e strizzò gli occhi,
rifiutandosi di piangere. «Tutta questa gente mi evita! Si allontana da me! Perchè?! Perchè vesto strana? Perchè non son
oil ritratto della brava ragazza?! Perchè non ho
riccioli castani e la voce dolce?! Perchè, maledizione?!»
Ecco. Lo sapevo!,
pensò rabbiosamente, sentendo le prime lacrime rigarle le guance, probabilmente
ora annerite.
Yasu
si era portato tranquillamente un’altra sigaretta alle labbra. «Non è colpa tua
se è andato a Tokyo. Ren, semplicemente, ha fatto una scelta.»
Nana
trattenne il respiro, sentendo la gola bruciare terribilmente.
La
sensazione di bruciore era così intensa che temette di non poter più cantare,
corrotta dalla mancanza del sapore di caffè e fumo di Ren.
Il
bisogno di averlo accanto era così forte che slacciò la cintura e,
furiosamente, si buttò su Yasu, premendo le labbra all’angolo della sua bocca,
avvertendo, sì, caffè e fumo, ma un sapore completamente diverso, meno
avvolgente e più deciso.
Si
ritirò, con un piccolo singulto di sorpresa, tenendo la mano sulle labbra. Non
piangeva più.
«Yasu…io…»
Lui
si risistemò gli occhiali, non mostrandosi particolarmente stupito – come
invece lo aveva avvertito, baciandolo di sfuggita, completamente teso sotto il
suo tocco.
«Va
tutto bene, Nana. Cercavi solo di combattere la solitudine.»
Nana
annuì, incapace di scusarsi, perché, in realtà, non si sentiva particolarmente
colpevole; ma sapeva che, in teoria, avrebbe dovuto scusarsi.
«Vai
a letto, hai bisogno di dormire.» si girò verso di lei, e Nana si chiese se,
dietro gli occhiali, vi fosse un’espressione preoccupata.
Annuì
nuovamente e aprì la portiera; il freddo la colpì per l’ennesima volta.
Ancora rigettata. Ancora
abbandonata.
«Nana?»
Una
presa gentile sul polso la fermò prima che scendesse. Girandosi, Nana si ritrovò
con le labbra di Yasu appoggiate sulle sopracciglia.
Abbassò
le palpebre, e tremò vistosamente, sentendo le labbra scenderle sugli occhi a
darle un bacio effimero.
«Ascolta
qualche canzone, cantala, e vai a dormire.»
Nana
sorrise, tremolante, ma sorrise. «Ok. Grazie.»
Richiuse
la portiere dietro di sè, e corse all’ingresso,
sapendo che Yasu non sarebbe ripartito prima di vederla sana e salva dentro
l’edificio.
La
gola bruciava, ancora, ma stava leggermente meglio.
Sdraiandosi
a letto, minuti dopo, mise su un CD trovato chissà
dove, ascoltò una voce arrochita che le ricordò Yasu, e rotolò sulle lenzuola
che sapevano ancora così intensamente di Ren, piangendo silenziosamente come
una bambina.
This
is what I brought you this you can keep,
This is what I brought you may forget me.
I promise to depart just promise one thing,
Kiss my eyes and lay me to sleep.
This is what I brought you this you can keep,
This is what I brought you may forget me.
I promise you my heart just promise to sing,
Kiss my eyes and lay me to sleep.
Prelude
12/21, AFI
[1027 parole]
________
Una
coppia con qualcosa di magico. <3
Sì.
Li trovo incredibilmente pieni di fascino. Ho un’empatia, con loro due, che mi
piace molto. Aaaw!
Ambientato
dopo l’abbandono dei Blast di Ren. Non sono certa che Yasu abbia cambiato marca
di sigarette in quel periodo, probabilmente no, dato che i Blast erano i Blast
prima dell’abbandono di Ren; ma era un passaggio troppo tenero, per saltarlo.
^^ Inoltre, mi ha permesso di accennare la Nana isterica e piena di energie,
quella che si vede bene nel manga con Hachiko… qui è
molto più la Nana che si lascia influenzare da tutto, insicura e complicata.
Ma, ehi, ha perso Ren. *smile*
Grazie
mille a quelli che si sono fermati qui, a darmi le loro impressioni sulla
raccolta. ^^ In particolare a: darkin
(assolutamente di una sensibilità sempre particolare, il tuo commento. Grazie Liv
*-*), muppello (Grazie
Miki, sei sempre carinissima ^^ fatti contagiare da
Nana!), Candy Chanel (grazie ^^ ti dirò: per
me Reira, oltre ad essere meravigliosamente malinconica, è anche abbastanza infantile
^^ purtroppo ultimamente ci sono solo drammi X°D a
presto!), Kokky (shoreù.ù onorata alla tua
presenza!), Mao_chan91 (Happy-non-più-birthdaytoyooou! *-* Sai, Kay, smilo un casino oggi! Mwahaha!), tochan (volevo appunto
lasciare una speranza ^^ anche la Yazawa le lascia
per poi troncarle di netto XD), hachi92 (grazie
*_*), Yukiko_chan
(ti dirò; ho ottime sensei musicali e sono una drogata
del Tubo XD sono contenta che la colonna sonora ti piaccia *_* Questa
ascoltala, rimarrai ossessionata XD), Dea Nemensis (grazie <3),
Sacker (ehi, non sballarti troppo stasera XD), Cira(se progetti la JiraTsu, mi rendi una donna felice *-*), e infine Mao chan (sono drogata
di Waves. Ne approfitto per dirtelo qui. E farti i
complimenti per il capitolo *-* Meraviglioso! Appena posso, recensisco! ;D).
Scusate
la lunghezza. Non sono riuscita a regolarmi! xD
Capitolo 7 *** All the magic will be gone [YasuReira] ***
7. All magic will be gone [YasuReira]
Era
la prima notte che passava nell’appartamento da solo. O meglio, la prima da
quando lui e Reira si erano separati.
Lasciati
non sarebbe mai stata la parola giusta: non era stato un addio, ma nemmeno un arrivederci;
era stato per di più una separazione. E, come tutte le divisioni, non era stata
indolore.
Ripensandoci,
Yasu si chiese se Reira lo stesse maledicendo da qualche parte del globo,
magari rinchiusa nella macchina di Takumi, prendendo a pugni il cruscotto e lanciandogli anatemi tra il pianto.
Probabilmente
la scena che stava avvenendo era proprio quella, pensò, sentendo la testa vuota
e stanca.
Le passerà,
si disse accendendosi una Black Stones, le passerà.
Ed
era certo di questo: Reira era ancora una bambina, dava se stessa agli altri
con tutto l’affetto che aveva, ma i suoi erano ancora capricci temporanei.
Certo,
per Reira lui sarebbe sempre stato importante. Sapeva che l’aveva amato; ma col
tempo la ferita si sarebbe cicatrizzata, saturata da nuovi affetti che
l’avrebbero tenuta a galla quando l’amore sconfinato che provava per Takumi
l’avrebbe fatta affogare.
Yasu
era riuscito a salvarla da quel mare, in quei mesi: l’aveva assorbita
completamente e aveva goduto dei suoi sorrisi entusiasti, dell’onda voluminosa
dei capelli ricci - così morbidi da
toccare -, dei lunghi monologhi infantili, intervallati da un canticchiare
sommesso, dolce e soffuso, simile ad una carezza.
Le
aveva voluto bene sinceramente. Ma ora le priorità di entrambi erano cambiate,
e un legame come il loro – che aveva costantemente bisogno della presenza
dell’altro – avrebbe finito per rompersi in un rovinoso e definitivo addio.
Era
decisamente meglio quella strana separazione senza rimorsi.
Staccando
la sigaretta dalle labbra, Yasu notò distrattamente – o così pensò, consapevole
del proprio inganno – che la stanza era silenziosa.
Il
canto ammaliatore della sirena, così diverso dalla voce roca di Nana, distraete
e dolcissimo, non echeggiava per i muri.
Non
se n’era accorto prima; nella sua testa, quel canto risuonava ancora, limpido e
soffice, ma struggente come le note più lente e cupe di Ren.
Yasu
inarcò le sopracciglia e sospirò rumorosamente. Si tolse gli occhiali e li
appoggiò sul comodino, massaggiandosi il naso dove c’era il segno della
montatura.
Quella
voce l’avrebbe perseguitato ancora per molto.
Still
I can hear her singing in the room
In the room I know she's gone
I've thought “She’ll never fail,
All magic will be gone
The day she'll melt away”
This is the end of all the miracles
Still I hear her singing in the dark
Truth has changed, her voice it stays the same
Witched
witch, Witch&Demons
[366
Parole]
________
Io
lo sostengo apertamente: la voce di Reira, cioè di Olivia, è molto più bella di
quella di Nana. È più musicale, struggente e dolcissima, e non stride neppure
con la musica tutt’altro che dolce delle canzoni dei Trapnest.
La trovo meravigliosa. Per questo è così importante…
come, tuttavia, è importante tutta la musica in Nana. Sarà un argomento
ricorrente *-*
Ancora
Yasu. Ma quest’uomo ha bisogno di più amore, non credete? <3
Ah,
se vi sembra freddo, è creato apposta così. Yasu è una persona calma e
razionale; anche il dolore della perdita, lo assimilerebbe con gradualità, in
modo quasi apatico. Almeno, così credo io! :)
Un grazie gigantesco, con tanto di biscottini, a: Candy Chanel (le
mie storie ti hanno assuefatta? Benissimo! <3 grazie!), valy88 (sono felicissima che ti sia piaciuta *-*
spero continuerai a seguirmi, tutte le lettrici sono importanti per me :), Cira(tesoro, le JiraTsu sono adorabili. Mamma mia, come scrivi bene *-* *entusiasta per la prima JiraTsu
mezza-long XD*), tochan(grazie mille *-* per l’imbarazzo di Nana, io
l’ho trovato plausibile perché in realtà è uno sei suoi strani modi di reagire
nelle situazioni difficili. Nana diventa terribilmente insicura, secondo me,
quando è fragile. E qui aveva appena perso Ren… spero
che questo particolare però non ti abbia disturbato nella lettura! :), Mao_chan91 (niente imprecisioni? MonDieu, i miracoli esistono XD
un bacio… non schivarlo, Kay! >_< *smiLè*), hachi92 (Awww, sei troppo
gentile! <3 grazie!), SakiJune(Grazie mille. <3 davvero, poche parole, ma si vede che la flash ti
ha colpita tanto! *-* grazie!), Mommika(Aw, ma tutti che pensano a Miu! Lei mi annoia vagamente… e
poi adoro il rapporto tra Nana e Yasu… insomma, sono
di parte e particolare come sempre XD però sono contentissima che ti sia piaciuta
*-* soprattutto che Yasu sia IC. È difficilotto, come
personaggio.).
Scendeva
a fiocchi grossi come mandarini e si attaccava alla strade, accumulandosi e
compattandosi fino a ricoprire ogni margine della città, dai tetti alle strade,
rese impraticabili dalla lenta avanzata della neve.
Nana
pensava che la neve avesse un momento magico ed era quando scendeva; quando
diventava regina di ogni cosa, si impossessava dello spazio, degli occhi e del
cuore degli uomini, li rapiva in un dolce limbo che poteva dissolversi nel
momento in cui tutto si rituffava nel quotidiano e nel banale.
Era
seduta sul terrazzo proprio per non perdersi quell’attimo: si sentiva
intorpidita e gelida, aveva gli occhi lucidi per il freddo pungente e gli
stivaloni bagnati dai fiocchi che si scioglievano a contatto con il cuoio.
Ma
respirava come spesso non le capitava; il freddo le sbloccava i polmoni e le
placava il mal di testa, causato da qualche birra di troppo.
La
neve, indifferente, cadeva e cadeva e appesantiva le chiome degli alberi,
piegandoli senza spezzarli. Con dolcezza. Tuttavia, prepotentemente le rubava
un sorriso accennato, la tristezza, la durezza, sciogliendo le sue
preoccupazioni con chissà quale calore. Lo stesso effetto della voce di Ren,
accanto a lei.
La
radio era posizionata sulla destra e non tra di loro. «Niente barriere, oggi» aveva sorriso Ren, misterioso, sedendole
accanto senza altri commenti inutili.
Dalle
casse usciva una vecchia canzone dei Nirvana e la voce strascicata di Kurt Cobain, scivolosa come la chitarra, si sovrapponeva al
canticchiare lento e sommesso di Ren, che teneva il naso rosso e ghiacciato per
aria, gli occhi chiusi.
La
sua postura era fissa e immobile e Nana si era chiesta più volte se non si
fosse congelato, ma poi prendeva coscienza che quel sibilo nelle orecchie non
era il suono della neve, ma la voce di Ren. Allora spostava gli occhi dalla
neve sulle sue labbra, che si muovevano appena, accennando un sorriso.
Nana
cominciava a non sentire più le punta delle dita e rabbrividiva; Ren, al
contrario, non pareva assolutamente subire il freddo, nonostante fosse a petto
nudo sotto la solita giacca di pelle rovinata.
Nana
gli invidiava il distacco dalla realtà, la simbiosi che aveva con la neve:
diventava silenzioso, invadente, e la sua presenza le rubava il fiato e il
riso, riscaldandola.
Inconsciamente
alzò la mano e la posò sul suo torace, sfiorandolo con le dita gelide. Ren
socchiuse gli occhi – neri, non
bianchi come aveva immaginato – e li puntò su di lei, con quell’aria bonaria
che gli aveva fatto guadagnare il titolo di sex-symbol
al liceo e che Nana non aveva mai amato troppo.
«Hai
le labbra viola.» Le disse distrattamente.
Nana
sentì le guance scottare, ma avvicinò l’altra mano al viso di Ren, anche se
sapeva bene che il calore che le nasceva toccandolo era illusorio.
«E
chissene frega!» sbottò, acida, avvicinandosi
impercettibilmente al suo corpo.
Ren
rise, allora, e la prese tra le braccia, portandosela al petto come se non
pesasse niente, facendola volare come un fiocco di neve.
Le
baciò le labbra – sapeva di birra e sigaretta – e fece vibrare nella gola il
suo stesso riso, in uno scambio di voci particolare, che la spiazzò
completamente.
«Andiamo
dentro o moriremo assiderati!» commentò Ren, infine, allontanandosi da lei
mentre ridacchiava ancora, piano, portandosela in braccio dentro
all’appartamento caldo.
Nana
fece una smorfia, fissando dalla sua spalla la neve fuori dalla finestra,
odiando Ren per aver interrotto quel piccolo attimo d’infinito, dove “domani” è
una parola sconosciuta.
Si
sentì improvvisamente impaurita; il giorno dopo, fissando dal letto la
finestra, ascoltando distrattamente il respiro pesante di Ren, capì il perché.
La
neve era ormai di tutti e non più dei suoi occhi soltanto; e chissà se il suo
cuore si trovava in uno di quei mucchi.
Lips are turning blue
A
kiss that can't renew
[…]
Tiptoe to your room
A starlight in the gloom
I only dream of you
And you never knew
Sing for absolution
Sing for
absolution, Muse
[625
Parole]
________
Sì,
signori, con questa flash-fic ho vinto il concorso su Nana indetto da Ladyshadow. :)
Nonostante
la coppia, sono soddisfatta della flash, ho voluto dare una visione un po’ mia
alla neve, diversa dal solito concetto di purezza.
Ed
è un po’ autobiografica; le ho pensate, queste cose, proprio durante la prima
nevicata dell’anno! *_*
Volevo
ringraziare Tya e Kay per il supporto che hanno dato
alla flash, per i loro pareri e le piccole sbavature che aveva, ora sistemate.
GRAZIE RAGA! *_*
Complimenti
alle altre partecipanti del concorso.
E,
infine, AUGURI DI BUON NATALE A TUTTE LE
LETTRICI/LETTORI DI QUESTA RACCOLTA!
Capitolo 9 *** Of course I'll ask for help [ShinMisato] ***
9. Of course
I’ll ask for help
[ShinMisato]
«Le hai buttate veramente fuori casa per fare la
spesa?»
La voce di Shin sembrava divertita, così Misato si concesse di alzare le spalle, il viso da bambola
rilassato.
«C’è un po’ di tensione tra le nostre due Nana, magari
così parlano un po’.» Misato aprì il frigorifero e
tirò fuori una lattina di birra. «Hai sete?»
Shin annuì e la ragazza gli lanciò la bibita, che fu
afferrata saldamente dalle mani del bassista.
«Secondo me è un tentativo vano» borbottò il ragazzo,
aprendo la lattina. «Nana è orgogliosa e Hachiko troppo timorosa. Finiranno per
rimandare il discorso e arrivare qui prima di aver avuto il coraggio di
parlare.»
«È assurdo» si ritrovò a commentare, seppur un po’
incerta. Shin le sorrise.
«È ciò che succederà, Misato.»
«Uhm,» premette le labbra insieme davanti alla scomoda
prospettiva di una guerra fredda, da cui nessuna delle due Nana sarebbe uscita
vittoriosa o illesa. Ma poi si impose di essere positiva perché, davvero, se
non lei, chi altri avrebbe potuto
consolare i Blast nei giorni più tetri? Era la loro sostenitrice e non
l’avrebbe dimenticato.
«Le aiuterò io, allora, questa settimana…
costringerò Hachi ad accompagnarmi alle vostre prove e chiederò a Nana di darci
una mano in cucina!»
Shin la osservò da dietro la lattina e sembrò
soppesarla. Alla fine scrollò le spalle e si appoggiò allo schienale della
sedia, chiudendo gli occhi.
«Fa poi come vuoi.»
Misato lo guardò, a lungo. «Ehi, Shin.»
«Uhm?»
«Sei dimagrito.»
Lui aprì pigramente un occhio e inarcò un sopracciglio
chiaro. «Sono sempre stato uno stecco, da che ricordo.»
Si sentì arrossire e pregò che lui non lo notasse,
sebbene fosse consapevole di quanto Shin fosse perspicace e attento alle
reazioni altrui, come chi esamina un avversario prima di ogni mossa. E Shin
osservava tutti, in ogni momento.
«Sei dimagrito e vieni a casa di Nana più spesso. Da
cosa fuggi?»
Lui non le rispose, ma Misato
osservò le sue narici dilatarsi leggermente e le parve un piccolo gatto dal
pelo irto che soffiava contro di lei. Indietreggiò, istintivamente, ma trovò la
mano di Shin sul polso a fermarla.
«L’importante non è da cosa, ma che io sia qui, no?»
Ovviamente Shin sapeva
che Misato era costretta ad una sola risposta, quella
che voleva sentirsi dire, perché lei era la loro sostenitrice e li amava. Amava
anche lui, un po’ di più di Nobu e Yasu, con quella devozione che provano le
bambine per qualcosa di nuovo, misterioso e lontano.
«Haisemprenoi, Shin.»
Ever know each other
Trust these words are stones
Why cuts aren't healing?
Learning how to love
You could stay and watch me fall
And of course I'll ask for help
Just stay with me now
Take my hand
Caught fire (in your eyes), The
Used
[420
Words]
La trovo decisamente sotto tono e orrenda…
si vede che la coppia non mi garba troppo, vero? beh, beccatevela ugualmente! xD
Grazie a tutti coloro che hanno recensito lo scorso
capitolo. J
Scusate la fretta, ma…devo studiare. E non è una scusa: se
potessi, ne farei a meno! L
Capitolo 10 *** A million little stars [YasuMiu] ***
10. A millionlittlestars
[YasuMiu]
A
Miu non piacevano i silenzi; per compensare, allora,
Yasu metteva su un po’ di musica, quella commerciale che piaceva a lei, senza
lamentarsi mai. Miu gliene era grata.
Yasu
percepiva il suo disagio, la sua tristezza, e non la faceva ridere. Si limitava
a sederle accanto, accarezzarle i lunghi capelli morbidi e farle sentire sul
collo il suo respiro, caldo, e l’odore delle sue sigarette, diverso e strano.
Miu gli prendeva il
viso, lo baciava, lui si piegava docilmente al suo volere, portandola tra le
coperte e amandola tutta la notte con pigrizia.
Miu gli chiedeva
scusa, lui rispondeva con uno sbuffo di fumo.
Miu strizzava gli
occhi, nascondeva il viso sotto il cuscino, si odiava, e Yasu sapeva dire le
parole che le servivano senza sprecare fiato inutilmente; era preciso, letale,
perfetto.
«Stanotte
ci sono le stelle.»
E
Miu, stringendolo tra le sue braccia, sbirciava di
nascosto il firmamento dalla spalla di Yasu e si accorgeva che, tra la folla,
si poteva notare un stella, bastava solo guardare bene.
Yasu,
anche con gli occhiali, aveva la vista più acuta della sua.
And when you’re close,
I feel like coming undone,
In the middle of the night,
When I'm in this dream,
It's like a million little stars,
Spelling out your name,
You gotta, come on, come on,
Say that we'll be together
Come on, come on,
Little taste of heaven
Untouchable, Taylor Swift
[183 Words]
Una
serie di piccolo gesti, ambientati quando Miu è
ancora mezza taglia-vena. Oddio, detto così è proprio orribile! XD
Rieccomi
qui, tempo record neh? Voglio approfittare di un po’ di ispirazione giunta oggi
per aggiornare e togliermi qualche coppia che non mi piace. Devo ricordarmi di
lasciare almeno una che mi garba per la fine, altrimenti non finirò mai! XD
Grazie
ai recensori dello scorso capitolo, vi lovo! *_*
AllegraRagazzaMorta e
hachi92 avete guadagnato un
biscotto. Virtuale. ù_ù contente? XD
Teneva
fra le mani una tazza di the, ormai freddo.
Le
dita accarezzavano la superficie liscia di ceramica, distrattamente, mentre gli
occhi piccoli e spalancati, vagavano sul piccolo appartamento dai colori spenti.
Cominciò
a tremare e si rannicchiò su se stessa, con il capo sulle ginocchia e le
palpebre serrate per nascondersi dal mondo.
Fremette
di nuovo e si portò alla bocca i polsi, mordicchiandone le cicatrici
febbrilmente.
Non voglio farne parte,
non voglio!
«Miu, sei in casa?»
Trattenne
il respiro e piegò il capo verso la porta.
«Miu? Dai, ho portato un gioco e un po’ di cibo! Cioè non so
se ti piace surgelato, ma…»
«Arrivo.»
rispose frettolosamente, alzandosi di scatto e lasciando cadere la tazza sul
tappeto, bagnandolo.
Aprì
l’uscio e lì c’era Nobu, che sorrideva con fatica con le mani cariche di borse
della spesa. Era coraggioso ad affrontare il mondo, Nobu.
Senza
accorgersene, Miu uscì un poco dalla porta e sfiorò
la sua mano, prendendo una borsa.
«Ti
aiuto.» spiegò e si affrettò a rientrare. Il viso di Nobu si addolcì.
«Okay.»
Mytea'sgonecold, I'm wonderingwhy I got out ofbed
at all
the morning rain drops on my window and I can't see at all
And even if I could it'd all be grey, but your picture on my wall it reminds me that it's not so bad, it's not so bad
Stan, Eminem ft. Dido
Bah,
non tanto bella questa, anzi. Banale e scontata, ma non sapevo proprio come
farli interagire. ._. Perdonatemi!
Un
grazie di cuore a hachi92, after_all e Mimi18 per le loro recensioni. Mi hanno
fatto tanto piacere! J
Capitolo 12 *** Voice that came to me tonight [RenReira] ***
12. Voice that came to me tonight
[RenReira]
La
prima volta che la vide la scambiò per una delle tante fan che affollavano
l’uscita del locale, spingendosi e litigando per afferrare una maglietta dei
membri dei Blast o solo per sfiorarli.
Ren
non ci badava e le avrebbe scoraggiate da tempo, ma osservare Nana in preda ad
un attacco di gelosia era uno spettacolo che attendeva con ansia. Era così strana, con le guance arrossate e le
labbra increspate in una smorfia. Lo divertiva.
Così
quella sera non si stupì di intravedere, alla fine del corridoio, una sagoma
longilinea appoggiata sullo stipite dell’uscita di sicurezza. Doveva essere una
fan tenace, dato che erano rimasti a festeggiare sino alle tre di notte.
Incuriosito,
prese dalla tasca della giacca di pelle una sigaretta e se la portò alle
labbra, studiando la sconosciuta che, mormorando qualcosa sottovoce,batteva uno stivale contro il pavimento
seguendo un ritmo tutto suo.
Gli
sembrò una ragazzina, con i capelli ricci legati in due codini ai lati della
testa e gli sgargianti vestiti color pastello. Un piccolo folletto fuori luogo.
Sorrise
tra sé, masticando il filtro della sigaretta.
«Morokufukazennafutaridakara…»
Ren
si fermò interdetto a pochi metri dalla sconosciuta, inclinando appena la testa.
La
ragazzina cantava nel retro di un bar di periferia, brillando alle luci del
neon e assaporando l’aria della notte in piccoli, tremolanti ansiti.
Non
aveva la voce energica di Nana; era un suono bassissimo, da farfalla, che
avrebbe potuto schiacciare prendendo il basso che portava sulla schiena e
strimpellando qualche nota un po’ troppo tonante. Eppure aveva l’impressione di
avere qualcosa di viscoso nelle orecchie, come sangue.
«Zuttotewotsunaideiru[1] –
oh, ciao!»
La
sconosciuta gli sorrise, avvicinandosi a lui quasi trotterellando.
Ren
strinse fra le labbra la sigaretta e prese tra le mani l’accendino.
«Ciao.»
rispose cautamente, osservandola.
«Tu
devi essere Ren, giusto?»
Soffiò
nell’aria della notte il fumo e scandagliò l’intero corpo della ragazzina; lei
si lasciò esaminare in silenzio, senza nemmeno arrossire. Perfino Nana gli
sembrò più pudica quando si imbarazzava per i suoi lunghi sguardi.
«Sì,
sono io. E immagino che tu non sia una mia fan.» costatò con un piccolo accenno
di sorriso.
La
ragazzina ridacchiò portandosi la mano alla bocca ed, ecco, aveva di nuovo le
sembianze di una creatura delle fiabe, così carina, colorata e ingannevole.
«Diciamo
che sono un recente acquisto dei Blast.» scherzò, allungando la mano verso di
lui. «Mi chiamo Reira, sono la nuova ragazza di Yasu. Piacere!»
Ren
succhiò leggermente il filtro, rimuginando sulla nuova informazione.
«Oh,
quindi ora Yasu corre dietro alle ragazzine.»
«Ragazzina?!»
La
ragazzina – Reira, si corresse – si
infiammò, con la facilità del tabacco, e avanzò d’un passo, alzandosi sulle
punte dei piedi per affrontarlo alla pari. Inutilmente.
«Per
l’informazione sono quasi adulta, Ren.
Non capisco perché per essere considerate donne
bisogna vestirsi da…da grandi!»
La
famigliarità con cui gli parlava lo lasciò piacevolmente intontito. Come se lo
avesse conosciuto in qualche altra occasione o qualche altra vita. Chissà,
magari era karma.
Si
mise a ridacchiare e le arruffò i capelli. «Beh, a Yasu piaci così, no?»
Reira
gonfiò le guance, offesa, ma decise di perdonarlo stringendogli vigorosamente –
forse un po’ troppo, era una specie di vendetta infantile? – la mano ossuta.
«Già,
a lui piaccio!»
L’esclamazione
vittoriosa gli fece scappare un’altra risatina.
«Ah,
tra parentesi, suoni divinamente.» gli sorrise, arrossendo leggermente e
riacquistando un briciolo di credibilità. Ren cominciava a considerarla un
miraggio. «Sarebbe fantastico se suonassi nella nostra band!»
«Oh,
suoni in una band?»
«Oh,
no» lo corresse Reira, tirando le labbra per ampliare il sorriso. «Canto. Nei Trapnest, non so se ci conosci.»
Trapnest.
Sì, li conosceva ma non era mai andato a vederli.
Si
chiese se i componenti della band fossero in grado di salvare una voce così
fragile.
«Purtroppo
non sono in vendita.» scherzò Ren, leggero.
«Takumi,
il nostro capo, ottiene sempre ciò che vuole. Diciamo che sa usare bene le sue
armi.» Reira gli fece l’occhiolino. «Yasu dov’è, comunque?»
Ren
buttò un po’ di cenere a terra, pensieroso. «Dentro.»
«Allora
lo raggiungo…» il folletto si alzò sulle punte dei
piedi e gli baciò una guancia ispida. «A presto, Ren!»
Reira
scivolò alla sua destra, nascondendosi nel buio del corridoio, e Ren buttò a
terra la sigaretta, schiacciandola sotto la scarpa nera.
Pensò
che quel Takumi doveva essere un vero stratega per aver mandato da lui un
piccolo essere che lo aveva stregato.
Lock
the doors
Cause I'd like to capture this voice
That came to me tonight
So everyone will have a choice
And under red lights
I'll show myself it wasn't forged
We're at war
We live like this
We are broken, Paramore
[734 Parole]
[1]È
perché noi due siamo fragili e imperfetti che rimarremo a stringerci le mani
per sempre.
Frase
presa da “Starless night” di Olivia.
Mi
sembrava la frase più adatta a Ren e Reira – che io, personalmente, venero. xD
Ma
– uffi – ultimamente scrivo e nulla viene come lo
programma. È come se mi mancasse l’ingenuità dei primi tempi, quando scrivevo
senza rendermi bene di cosa non va; manca un po’ quell’improvvisazione spontanea.
Mi manca! ;__;
Comunque
sia, grazie a Mommika e hachi92 per
aver recensito lo scorso capitolo! Grazie!