La profezia

di Aladidragocchiodiluce
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ricerche e caccia ***
Capitolo 2: *** Incubo ***
Capitolo 3: *** Incontro ***
Capitolo 4: *** Il racconto di Esme ***
Capitolo 5: *** Scontro ***
Capitolo 6: *** Un avversaria tosta ***
Capitolo 7: *** Chiacchierata sotto le stelle ***
Capitolo 8: *** La Profezia ***
Capitolo 9: *** I guai si moltiplicano ***
Capitolo 10: *** La determinazione di Esme ***
Capitolo 11: *** Aria di tempesta ***
Capitolo 12: *** Fuoco contro aria ***
Capitolo 13: *** Parla d'ordine:determinazione ***
Capitolo 14: *** Il demone ***
Capitolo 15: *** Vittoria? ***
Capitolo 16: *** Scontro mentale ***
Capitolo 17: *** The And or New Begining? ***



Capitolo 1
*** Ricerche e caccia ***


Giorni dall'aggressione:2

Tempo:Sera

Luogo:Casa di Toriel


 

-DUE GIORNI!E dell'anima di Frisk nessuna traccia!-

Toriel era veramante disperata,non riusciva a smettere di piangere.

Asgora tentò di consolarla,abbracciandola e rassicurandola:

-Tutti i mostri più fidati la stanno cercando,e anche la dottoressa Alphys sta facendo del suo meglio,vedrai che la ritroveremo.-

Toriel si asciugò una lacrima e guardò il letto.

Sopra vi era disteso il corpo di Frisk,con un eletrocardiogramma accanto.

La donna-capra si ricordava bene,due sere prima,quando era ritornata a casa e aveva visto la porta aperta con la serratura fracassata.

Era subito salita a vedere se era successo qualcosa a suo figlio e l'aveva trovato nell'armadio di camera sua.Il corpo era freddo ma il cuore batteva.

Aveva subito chiamato Alphys,per capire cosa fosse successo,e la scienzata non ci aveva messo molto a capire che Frisk non aveva più l'anima.

Grazie ai suoi studi,Alphys,sapeva che senza l'anima,un umano,entrava in coma e non si sarebbe risvegliato finchè non ritornava nel corpo.

A quel punto,Asgore,aveva radunato un gruppo di mostri fra cui gli amici di Frisk per cercarla.

Qualcuno bussò alla porta e l'ex re dei mostri si alzò ad aprire,trovandosi davanti Sans e Papyrus;venuti per aggiornarlo sulla ricerca.

-Novità?-Chiese.

Sans fece un cenno negativo con la testa e il fratello battè un piede a terra esclamando.

-NON CI ARRENDEREMO!Io,IL GRANDE PAPYRUS,cercherò ovinque l'anima del nostro amico finchè non l'avrò ritrovata!-

E corse fuori seguito dal fratello.

Lo scheletro dalla giacca blu sospirò mentre lo seguiva.In quei due giorni aveva aiutato il fratello nella ricerca,chiedendo in giro se qualcuno aveva notato qualcosa di strano ma non aveva scoperto nulla.Era veramente preoccupato,ormai considerava Frisk un fratello minore ed era intenzionato a far passare un brutto quarto d'ora a chi l'avesse ridotto in quelle condizioni.

-Mi piacerebbe usare il Mettado.-Ammise,attirando lo sguardo interrogativo del fratello che si era fermato ad aspettarlo.

-Il metodo di Mettaton.-Spiegò.

-Tu e le tue battute!Ma che metodo usa?-

-Alla fine del suo show;chiede al pubblico se qualcuno avesse notato qualcosa di strano negli ultimi tempi,dicendo che gli serve per un sondaggio e di mandare le risposte via e-mail o lettera.Ovviamente sono stati in molti a scrivergli e si è ritrovato sommerso da messss..-

Lo scheletro stava per cadere a terra dalla stanchezza ma fu sorretto da fratello

-Che hai?Stai male?-Chiese preoccupato.

-No,è da un po' che non dormo,questa situazione mi fa venire la pelle d'oca.-

-SANS!-

-Era la verità.-

-Nye,te lo concedo.Voglio fare un altro giro ma dato che sei stanco ti porterò in braccio.-

Sans non fece nemmeno in tempo a ribattere che si ritrovò in braccio al fratello e si addormendò quasi subito.


 

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Luogo:una foresta

Una ragazza correva fra gli alberi.

Era una ragazza sui quindici anni dai capelli rosso fuoco e gli occhi verde smeraldo ed era inseguita da degli uomini con delle strane tute addosso.

Il motivo per cui le danno la caccia era chiaro:sulla schiena,la ragazza,possedeva un paio di ali da pistrello rosso rubino.

Avrebbe voloto prendere il volo in modo da poter scappare facilmente ma in quel punto gli alberi erano troppo fitti.

Uno dei soldati sparò una rete che la mancò di poco.

“Non hanno armi letali;ciò significa che mi vogliono viva.”

Pensò la ragazza continuando a correre.


 

Angolo autrice

Heilà ragazzi,che ve ne pare?Perdonate l'attesa ma in questo periodo sono molto impegnata.

L'anima di Frisk verrà ritroivata?Chi è il personaggio misterioso?Da chi sta scappando?

Forse le risposte saranno al prossimo cappy:Incubo

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Capitolo 2
*** Incubo ***


“-Nyeeeeeew.-Sbadigliò Papyrus.

-Te l'avevo detto che dovevi andare a letto.Sembri un morto vivente.-Lo rimproverò Sans.

-Nyeh,sono troppo stanco per rispondere alle tue battute.-

-Ma cosa....?-

Si trovavano davanti al laboratorio di Alphys e la porta era spalancata e pendeva da un cardine.

I due scheletri entrarono,sperando che la loro amica stesse bene.

All'interno sembrava esserci stata una lotta;c'erano fogli sparpagliati ovunque e un tavolo rovesciaro rotto al centro.

Sans fu atratto da un luccichio che si rivelò essere un paio di occhiali con una lente rotta con della polvere sopra e tutto attorno.

“Sono di Alphys!”Pensò lo scheletro evocando un Gaster Blaster nel timore che l'agressore fosse ancora all'interno dell'edificio.

Si guardò intorno.Dov'era finito Papyrus?

Poi sentì suo fratello gridare e corse in quella direzione.

Lo vide in una delle stanze.Era in piede immobile.

Poi la sua testa si staccò dal resto del corpo.

-PAP!NO!-Urlò.

Ci fu il luccichio di un coltello e lo scheletro si ritrovò un enorme taglio che gli atraversava il costato.”

-AAAAAAAAAAH-Urlò Sans svegliandosi di soprassalto.

-CALMATI;SONO IO!-Gridò a sua volta Papyrus.

Lo scheletro dalla giacca blu si guardò intorno.

Era ancora in braccio al fratello,in un bosco,era ancora notte e né lui né Pap erano feriti.

Tirò un sospiro di sollievo.

-Nyeh,mi hai spaventato.Cosa ti è preso e perchè il tuo occhio si è acceso?-

-Nulla Pap,solo un incubo un po' troppo realistico per i miei gusti,piuttosto,dove siamo?-

Chiese,sbattendo le palpebre per “spegnere” l'occhio blu eletrico.

-Ci troviamo al boschetto vicino al fiume a est dalla città.So che è tardi ma avevo voglia di fare un altro giro e non volevo svegiarti.-

Certo che dopo l'incubo non sarebbe riuscito a riprendere sonno,Sans chiese al fratello di metterlo giù per aiutarlo con la perlustrazione.


 

Un ora prima.

La ragazza sconosciuta continuava a correre senza voltarsi.

Uno degli uomini era riuscito a lanciare una rete che le aveva legato un ala.

Lei non si era fermata,aveva continuato a correre,consapevole che se non la toglieva,non avrebbe potuto volare.

Ormai gli alberi stavano diminuendo,segno che ben presto sarebbe uscita da quel bosco.

Ma una volta fuori ebbe l'amara sorpresa di trovarsi in cima ad un precipizio alla cui fine si trovava un fiume.

La ragazza si girò.

Ancora pochi istanti e quegli uomini le sarebbero stati addosso.

Decise di rischiare;prese un bel respiro e si tuffò.


 

Angolo autrice

Ammetto che pure io mi sono spaventata riguardo l'incubo,non mi piace far morire i personaggi se non sono i cattivi T^T

Riguardo la storia,salvo imprevisti,dovrei riuscire a pubblicare un cappy ogni due giorni.

Saluti da Ala

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Capitolo 3
*** Incontro ***


Sans era riuscito a convincere il fratello a sedersi un attimo per riposare.

L'incubo l'aveva spaventato molto e temeva si potesse avverare.

Arrivò alla riva del fiume e si sedette su una roccia per riposare quando notò che nell'acqua c'era qualcosa.

Aguzzando la vista,si rese conto che era il corpo di una ragazza dai capelli rossi,così usò i suoi poteri telecinetici per portarla verso la riva.

Una volta fuori dall'acqua potè constatare che la ragazza era viva ma tremava come una foglia per via della temperatura;inoltre,sulla schiena,possiede due ali da pipistrello rosso fuoco.

Lo scheletro decise di rimandare la faccenda delle ali e,dopo averla coperta con il proprio giubbino,chiamò Papyrus per portarla via da lì.


 

Giorni dall'agressione:3

Luogo:casa di Sans e Papyrus

Tempo:mattina

La ragazza si svegliò su un divano con addosso un giubbino blu.

Si alzò guardandosi intorno,sembrava un salotto ma non capiva come mai si trovava lì;l'ultima cosa che ricordava era che si era tuffata per sfuggire ai suoi inseguitori.

La ragazza udì dei passi e si mise istintivamente in posizione d'attacco con le ali spiegate.

La porta si aprì ed entrò uno scheletro con addosso una felpa blu e pantaloni neri che appena la vide, disse:

-Era ora,pensavo fossi andata in letargo.-

-Ok.....Direi che sono morta.-Disse la ragazza mentre ripiegava le ali,scatenando una risata allo scheletro.

-No,tranquilla,sei viva e io sono in carne e ossa,anzi solo ossa.-

-Molto divertente.Comunque dove sono?-

-A casa mia e di mio fratello.Ieri sera ti abbiamo visto nel fiume ti abbiamo tirato fuori e,dato che eri svenuta,ti abbiamo portato qui.-

-In questo caso grazie per il salvataggio ma io dovrei andare.-

-Perdona la mia curiosità ma dove sei diretta?-

-A Dalgon,a proposito,a quanto dista da qui?-

-0 Km.Ci sei già.-

La ragazza fece un sospiro di sollievo mentre Sans la osservava meglio.

La sera prima a causa del buio non aveva notato dettagli come il fatto che indossasse una felpa nera con ricamato su una manica una stella viola,dei pantaloni verde acqua e un paio di anfibi neri.La cosa che lo colpì di più erano gli occhi:verde smeraldo acceso.

-Comunque il mio nome è Sans e il tuo?-

-Esmeralda detta anche Esme o Dra per via delle...-Si indicò le ali.

-Ho notato.Scusa ma perchè volevi venire qui?Ma sopratutto,perchè in acqua?Non fa un po' freddo per un bagno?-

-Perchè è l'unico posto sicuro per me dato che sono stata inseguita e per scappare mi sono dovuta tuffare.Scusa me vorrei parlare con qualche autorità per spiegargli meglio che cosa è successo.-

-Potresti andare da Asgora,ti ci posso accompagnare ma prima vieni con me a fare colazione?-

-No grazie,non ho fame.-

L'affermazione della ragazza fu subito smentita da un insistente brontolio del suo stomaco.

Arrossendo,riprese

-Ripensandoci...Dove vai?-

-In un locale chiamato “Grillby's”.-

-Ok,ma prima posso sapere dov'è il bagno?-

-Di là,ti aspetto all'entrata.-


 

La ragazza lo raggiunse poco dopo e lo scheletro notò una bella differenza.

-Che fine hanno fatto le tue ali?-

La ragazza si girò,mostrando un paio di cerniere chiuse e un leggero rigonfiamento dove ci dovevano essere.

-Preferisco nasconderle per non attirare troppo l'attenzione.-Spiegò mentre uscivano.

-A proposito,non è normale che un umana abbia questa particolarità-

-Infatti sono un mezzo mostro.Piuttosto,ho sentito varie storie su come si sia formata questa città ma vorrei conoscere quella vera e propria.-Tagliò corto lei.

Anche se insospettito dal veloce cambio d'argomento della ragazza,lo scheletro,le raccontò ciò gli che aveva chiesto finchè non arrivarono al locale dove ordinarono la propria colazione.

I due avevano appena finito quando Papyrus entrò di corsa e andò dal fratello.

-SANS.Sapevo di trovarti qui!Il Re vuole parlare con te e con l'umana.Oh ciao umana.-

La ragazza guardò pima lui e poi Sans che fece le presentazioni.

-Esme,lui è mio fratello Papyru,Papyrus lei è Esmeralda e veniamo subito.


 

Angolo autrice

Ed ecco svelato il nome della ragazza misteriosa.

Mi dispiace dovervi avvisare che non credo di poter pubblicare i capitoli con regolarità in quanto in questo periodo devo studiare molto ma ci proverò.

Saluti da Ala/Ary


 

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Capitolo 4
*** Il racconto di Esme ***


Sans,Esme e Papyrus arrivaro in poco tempo alla casa dove abitava Asgoratrovandoci pure Undyne,venuta per il suo rapporto.

Dopo che la ragazza e il re si presentarono,quest'ultimo chiese:

-Posso sapere il motivo per cui volevi venire qua?-

-Certo.Sono qui perchè è l'unico posto dove posso essere al sicuro;dovete sapere che c'è un organizzazione il cui obbiettivo è di avere dalla propria parte il maggior numero di mezzi mostri come me.-

-Scusa se ti interompo.La barrira si è stata distutta malapena due mesi fa ed è la sua creazione risale ad almeno un centinaio di anni e tu ne hai...-Intervenne Undyne.

-Quindici.Infatti la maggior parte dei membri hanno almeno un mostro come antenato da cui hanno ereditato i poteri.Dicevo che questa organizzazione li cerca,allena e gli fa credere che solo loro possono portare la “pace” convincendoli a combattere per loro in modo da ottenere abbastanza potere per conquistare il mondo.Io Facevo parte dei loro progetti ma sono riuscita a scappare da dove ci tengono rinchiusi.-

Undyne si alzò di scatto e,creando una lancia dal nulla,disse:

-Ho sentito abbastanza.Dove si trovano così posso andare a dargli una bella lezione!-

-Vorrei saperlo anch'io ma loro spostano la base in continazione.-

Anche Asgora si alzò e parlò.

-Mi metterò in contatto con le autorià umane,questa organizzazione è un pericolo per tutti e per localizzarla in fretta ci serve più aiuto possibile.Riguardo a te,hai un posto dove andare?-

-A dire la verità no.-Ammise la ragazza.

-Se vuoi,puoi stare da noi finchè non trovi una sistemazione stabile.-Propose Sans appoggiato dal fratello,già eccittato all'idea di cucinare i suoi fantastici spaghetti.

La ragazza ci pensò un attimo e accettò.


 

Luogo:sconosciuto

Una ragazza,dal volto nascosto dall'oscurità,si trovava davanti a una decina di robot armati di fucili che la puntavano.

All'altezza del petto della ragazza comparve un piccolo cuore rosa al contrario e nell'aria si sentì una leggera melodia.

Era entrata in fase di battaglia.

I robot iniziarono a spararle contro ma lei si muoveva troppo rapidamente e in un attimo si trovava elle loro spalle con qualcosa che scintillava in mano.

Ai fianchi degli automi si erano aperti degli squarci e dopo aver emanato qualche scintilla si accasciarono a terra;spenti.

Si sentì un applauso e la ragazza si girò.

Dall'ombra emerse un uomo di circa trent'anni dai capelle marrone con un taglio corto e gli occhi del medesimo colore.

-Complimenti agente Wind,i suoi miglioramenti sono ben visibili ma non sono qui per questo.-Disse

-Uno dei novellini è fuggito e secondo le nostre informazioni è diretto a Dalgon,probabilmente ci è già arrivato.Abbiamo già mandato un agente ma vorrei che ci andassi pure tu per valutare meglio la situazione.-

La ragazza chinò la testa a disse semplicemente:

-Ai vostri ordini.-


 

Angolo Autrice

Nuovi personaggi in vista ma le loro intenzioni non sembrano molto pacifiche.

Ci vediamo al prossimo cappy

Saluti da Ala/Ary

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Capitolo 5
*** Scontro ***


Poche ore dopo l'incontro col re,Sans e Esme stavano camminando per le strade della città metre Papyrus e Undyne facevano il loro giro di ronda.

Avevano deciso di non dire alla ragazza della sparizione dell'anima di Frisk per non metterla nei gua se la faccenda dovesse risultare più pericolosa del previsto.

Lo scheletro stava per dire alla ragazza una delle sue battute quando qualcuno lo chiamò.

-HEY SANS!-

I due si girarono e si trovarono davanti un robot dalle fattezze umane con i capelli neri e gli occhi rosa.

-Ciao Mettaton,come mai da queste parti?-

-Ti cercavo per darti questo e poi Alphys mi ha detto che Undyne le ha parlato della nuova arrivata e volevo vederla di persona.-Rispose guardando Esme che lo osservava incuriosita mentre consegnava allo scheletro un dispositivo eletronico.

-Grazie,comunque lei si chiama Esmeralda.-disse Sans mettendo in tasca l'oggetto.

-Piacere,io sono Metaton,l'idolo dei mostri.-Si presentò mettendosi in posa drammatica.

-Piacere.-Mormorò un po' imbarazzata le ragazza.

In quel momento il cellulare di Sans squillò e mentre rispondeva,il robot disse:

-Mi hanno detto che sei un mezzo mostro e che possiedi un paio di ali da pipistrello ma io non le vedo.-

-Preferisco tenerle nascoste,attirano troppo l'attenzione.-

-Pure io attiro molto l'attenzione eppure come vedi sono qui e perdipiù sono una star.-

La ragazza stava per ribattere quando Sans disse:

-Undyne e Papyrus sono nei guai al parco.C'è uno che ti cerca e che sta facendo casino,vado ad aiutarli.-

-Se vuole me devo esserci.Dovè il parco?In volo si fa prima.-Esclamò la ragazza togliendosi la felpa,scoprendo le ali e rimanendo con una canottiera verde smeraldo.

-Tranquilla,conosco una scorciatoia.-

-Scorciat..?-

Non fece tempo a finire la frase che lo scheletro le prese la mano e il mondo attorno a loro iniziò a girare su se stesso fino a diventare bianco.

Quando finì i due si trovavano al parco.

-Ora dobbiamo solo trovare il casinista.Tranquilla,la prima volta è sempre così.-Disse lo scheletro vedendo che l'amica pareva sul punto di vomitare.

Passato il malore i due andarono a cercare i compagni,trovandoli mentre combattevano contro una sorta di serpente fatto interamente di liane.

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Stavano per andare ad aiutarli quando una grossa radice tentò di attaccarsi a Esme,mancandola.

-Peccato,mancava poco e avrei potuto tornarmene a casa.-Disse una voce proveniente da sopra le loro teste.

Comodamente seduto su un ramo,c'era un ragazzo di circa sedici anni dai capelli verde acqua e gli occhi gialli dalla pupilla a taglio.Indossava la stessa tuta nera con la stalla viola di Esme e dei pantaloni neri.

-Senti novellina facciamo un accordo:mi segui senza fare tante storie e io ordino al mio animaletto di calmarsi.-Continuò il ragazzo rivolto a Esme,indicando il lucerotone che,in quel momento,aveva bloccato Papyrus e messo alle strette Undyne.

La ragazza non voleva che qualcuno si facesse male a causa sua e stava pensando di accetare.Sans,intuendo i suoi pensieri le chiese:

-Con la fatica che hai fatto a per venire qui vuoi subito arrenderti all primo scontro? Non preoccuparti,vado io ad aiutarli,non sembra ma siamo degli “ossi” duri.-

Convinta dalle parole dello scheletro,Esme evocò la propria anima,un cuore grigio scuro,attivando i suoi poteri mentre il suo amico andava ad aiutare gli altri.

-Vuoi combattere novellina?Bene.Sappi che il mio nome è Five,ricordatelo poichè sarò io a batterti!-

Esclamò il ragazzo scendendo dal ramo ed evocando anche lui la propria anima,un cuore rovesciato viola chiaro.

Fu lui ad attaccare per primo;tentando di imprigionarla con una gabbia di rami ma lei si librò in aria grazie alle sue ali e lo attaccò,colpendolo velocemente con un calcio.

Il ragazzo si riprese velocemente ed estrasse dalla giacca una piccola balestra che caricò e colpì un ala della ragazza;perforando la sottile membrana.

Lei strinse i denti per il dolore e se la strappò in fretta ma sentì che iniziava ad indebolirsi,probabilmente la punta era avvelenata.Il ragazzo aprofittò della sua debolezza e evocò tantissime liane che l'avvolsero.

Quando pensò di aver vinto,dalle piante si alzò una nuvoletta di fumo che si trasformò in una fiammata enorme che le incenerì tutte.Five si coprì la faccia con un braccio per ripararsi dal calore e e osservò la ragazza che aveva avvolto il proprio corpo di fiamme rosso acceso.

-Fuoco eh?La prossima volta dovrò informarmi meglio sulla mia avversaria.-

Intanto Esme,che a causa del veleno era sempre più stanca,confluì le fiamme che l'avvolgevano in una sfera e gliela lanciò mancandolo di poco.

-Pessima mira.-Commentò il ragazzo,avvolgendola nuovamente in una rete di rami,stavolta li ricoprì di clorofilla per impedire che la ragazza le bruciasse.

Five stava per trascinarla via quando un osso blu lo colpì al petto,costringendolo a stare fermo,e una lancia tranciò i rami che imprigionavano la ragazza.

-Sei in inferiorità numerica,arrenditi!-Ordinò Undyne andando davanti al ragazzo insieme a Papyrus mentre Sans aiutava Esme.

Five,scorse che della sua creatura di liane non ne rimaneva che un mucchietto di polvere fumante e arrabiato esclamò:

-Ci rivedremo!-

E tirò per terra un fumogeno,in modo da coprire la propria fuga.

-Il provo a cercarlo,voi pensate a Esme.-Ordinò la donna pesce correndo via.

Sans aiutò la ragazza ad alzarsi e lei si toccò la ferita generando una piccola fiammelle bianca che la fece sparire.

-Come hai fatto?-Le chiese lo scheletro.

-Posso autoguarirmi grazie alle fiamme ma è un abilità limitata a piccole ferite.ç

-Interessante.Ora è meglio andare a mangiare qualcosa.Il combattimento mi ha veramente sfinito.

Nei chioschi avranno degli Hot Cat oltre gli Hot Dog?-

Angolo Autrice

Chiedo scusa per l'enorme ritardo ma ho avuto molte cose da fare.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Saluti da Ala

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Capitolo 6
*** Un avversaria tosta ***


Mettaton stava girando per una via di negozi e scrutava le vetrine per vedere se c'era qualcosa di interessante.

Di tanto in tanto qualche fan lo fermava per chiedergli un autografo o una foto e lui li accontentava volentieri.

Da quando erano usciti dal Sottosuolo aveva cercato fin da subito a farsi strada fra le celebrità umana e in quel momento era conosciuto solo a Dalgon ma un giorno avrebbe sicuramente fatto un tour mondiale.

Era ciò a cui stava pensando quando il suo cellulare lampegiò.

Alphys l'aveva modificato in modo da poter localizzare l'anima di Frisk ma andava migliorato in quanto era impostato per individuava anime particolarmente forti come quella del ragazzo,il problema era che in superfice cen'erano tante così.

Il robot decise di vedere dove l'indicatore l'avrebbe portato e si intrudusse in un vicolo dietro un negozio.

All'apparenza sembrava non ci fosse nessuno,tantomeno l'anima di Frisk,quando da dietro un bidone comparì una ragazza.

Aveva i capelli neri e lunghi,gli occhi viola,di cui quello destro più chiaro e indossava uno strano kimono verde con la manica sinistra lunga tanto da coprire la mano e la sinistra assente,dei pantaloni neri così come una giacca che teneva legata in vita.

Incuriosito,il robot le si avvicinò dicendo:

-Heylà,ti serve aiuto?-

La ragazza lo fissò e fece un cenno negativo.

-Tipa di poche parole?Bhe io sono Mettaton,avrai già sentito parlare di me.-

Un cenno negativo.

-No?Immagino tu sia nuova.-

Cenno affermativo.

-Allora...perchè sei qui?-

-Quando si cerca qualcosa o qualcuno è automatico andare dove nessuno guarda.-

Rispose la ragazza.La sua voce era calma e non lasciava trasparire nessuna emozione.

-Allora sai parlare.Posso sapere cosa cerchi?Magari ti posso aiutare.-

-La tua ricerca non corrisponde con la mia.-

Mettaton ridacchiò.

-Cosa ti fa pensare che cerco qualcosa?-

-Un anima è stata smarrita e gli amici la cercano.Ma non sono io ad averla rubata.Io cerco la ragazza che è venuta qui da poco.-

Il robot non aveva idea di come faccia a sapere dell'anima me la ragazza di cui stava parlando era sicuramente Esmeralda.

-Mi spiace per te ma se vuoi catturare Esme dovrai prima affrontarmi!-


 

Re Asgore stava osservando la mappe che rapresentava Dalgon.

La maggior parte era coperta da linee rosse o pedine degli scacchi;rapresentavano i luoghi che erano già stati perlustrati durante le ricerche dell'anima.

Il re sospirò,ormai avevano perlustrato tutta la città e dintorni diverse volte ma non c'erano stati risultati.Eppure sentiva come se si stesse dimenticando qualcosa.

Gettò un altro sguardo alla mappa e finalmente ebbe un intuizione.

“Come abbiamo fatto a non pensarci prima?”Si chiese.

Prese un foglietto e ci scisse qualcosa per poi metterlo sul tavolo accanto a un bicchiere di plastica con dentro del thè per poi uscire di corsa.

Per uno scherzo del destino,un soffio di vento entrò dalla finestra;rovesciando il contenuto del bicchiere sul foglio.

Le parti del messaggio ancora leggibili erano:

“Torno presto....forse ho intuito dovè.....si trova...Asgore”


 

Al parco;Papyrus,Esmeralda e Sans erano seduti su una panchina e parlavano dello scontro.

-SCUSA ESME,MA PERCHè CONTINUAVA A CHIAMARTI NOVELLINA?NON CONOSCEVA IL TUO NOME?-Chiese Papyrus.

-No,è una questione di “scala sociale”.-

-IN CHE SENSO?-

-Nell'organizzazione i mezzimostri vengono divisi in “novellini” ovvero quelli che hanno bisogno di molto allenamento,i “medi” coloro che riescono a controllare i propri poteri e gli “esperti” ossia quelli con il poteri più sviluppati e in genere sono loro a fare il lavoro sporco nonché i più controllati e gli unici che possono uscire dai centri come quello in cui ero rinchiusa.-

-Una piccola curiosità.Da come ne parli sembra che siete in tanti ma perchè solo tu sei fuggita?-Domandò Sans.

-Molto semplice...Molti hanno avuto un passato difficile che li ha potati a nascondersi o a subire i pregiudizi delle altre persone e provano molto risentimento verso l'umanità.L'organizazione rafforza questo risentimento facendo notare che siamo come dei qui.Ci sono stati episodi in cui qualcuno non era d'accordo ma...veniva allontanato e non si avevano più notizie.

Io sono riuscita a scappare per pura fortuna.-Rispose assumendo un aria triste.

Lo scheletro dalla giacca blu squadrò la ragazza mentre il fratello la abbracciava per tirarla su di morale.

Sentiva che c'era qualcosa che non quadrava,come se stesse nascondendo qualcosa.Prima dello scontro aveva notato la sua esitazione ma probabilmente era dovuta alla preoccupazione e durante lo scontro si muoveva in modo strano,a parte con le mosse dirette come i pugni,sembrava che quando usava i suoi poteri fosse esitante e non ne capiva il motivo.

Stava per chiederle se era successo qualcosa che la turbava quando il suo cellulare squillò,segno che era arrivato un messaggio.

Controllò e vide che era una richiesta d'aiuto da parte di Mettaton.

Si alzò di scatto,venendo notato da Papyrus e Esme che gli chiese:

-Cosa succede?-

Lo scheletro non rispose e si teletraspò via mentre Papyrus ricevette una telefonata:

-PRONTO?CIAO ALPHYS...COSA?DOVE?....OK CI VADO SUBITO.-

-Cosa succede?-Chiese la ragazza.

-ALPHYS HA DETTO CHE METTATON è NEI GUAI!-

-Forse Sans si è teletrasportato da lui.Ti ha detto dove si trova?-


 

-Sai che stai solo perdendo tempo?-Chiese la ragazza dai capelli neri mentre schivava l'ennesimo calcio da parte di Mettaton.

Il robot,visibilmente affaticato,non rispose e gli lanciò una delle sue Meta-bombe senza riuscire a beccarla.

Era dannatamente veloce e forte tanto da riuscire a mandarlo contro la parete con un pugno.

-Sei forte ragazzina.-Disse una voce.

La ragazza si girò per trovarsi davanti Sans la cui anima bianca era in netto contrasto con la felpa azzurra,segno che aveva intenzione di lottare.

Lei lo squadrò prima di dire,quasi infastidita:

-Non sei abbastanza forte,io combatto solo contro quelli che possono resistere ai miei colpi.-

-Eheh.In genere io faccio da spettatore ma ora farò un eccezione e non ti conviene sottovalutarmi;in fondo sono un osso duro.-

-Come desideri,sappi che il mio nome è Ametist nota come agente Wind.A te la prima mossa.-

Sans evocò subito delle ossa e gliele scagliò contro ma lei fece comparire una coppia di ventagli neri decorati con dei fiori di ciliegio e dal bordo affilato con la quale deviò ogni colpo che le arrivava.Dopodichè,con uno scatto si trovò dietro allo scheletro che evocò un Gaster Blaster ma non ebbe il tempo per sparare che se la ritrovò davanti;allora rese il suo cuore blu e la scagiò contro il muro ma lei ruscì ad usarlo come appiglio per darsi una spinta e tentare di scagliarsi sullo scheletro che schivò.

Stava per evocare un altro Gaster Blaster quando se la ritrovò davant e mosse il ventaglio provocando un forte vento che lo spinse contro il muro,stordendolo senza fagli troppo male.

-Ti avevo avvisato.-Disse con semplicità la ragazza per poi volgere lo sguardo veso l'alto.


 

-NYEEEEEEEEH!-Rise Papyrus.

Esme lo stava tenendo per le spalle e trasportando in volo e la cosa lo divertiva molto.

I due atterrarono davanti alla ragazza e lo scheletro si precipitò subito dal fratello mentre Esme fissò Ametist che disse:

-Vedremo se sei così forte come si pensa.-

La rossa evocò il proprio cuore e attaccò con un pugno ricoperto di fiamme ma l'altra lo schivò facimente,insieme ad altri colpi che Esme tentava di mettere a segno.

Vedendo che ciò non aveva effetto,la rossa cambiò strategia,concentò le sue fiamme in un unica sfera e gliela lanciò contro.

Ametist non si spostò neanche in quanto la sfera cambiò direzione a metà stada e si schiantò ad una parete.

Con uno stano suono,l'agente,sparì e la rossa si guardò intorno nel tentativo di individuarla.

Si ritrovò un graffio sul braccio sinistro e poi sul fianco destro,entrambi accompagnati da una forte folata di vento.

Allora la ragazza si alzò in volo per evitare di essere nuovamente colpita e provare ad individuare l'avversaria ma fu un grave errore.

Ametist sfruttò un bidone dell'immmondizia per saltare e andarle davanti con i ventagli in mano;dopodichè iniziò a roteare si se stessa velocemente,colpendola numerose volte con le proprie armi e rispedirla a terra.

La sua caduta fu rallentata dall'abilità di Sans che si era ripreso mentre l'avversaria era salita sul tetto e guardava la scena senza dire nulla.

-SI Può SAPERE COSA HAI INTENZIONE DI FARE?-Le urlò Papyrus,pronto a in iniziare un combattimento.

-Ora ho finito il mio compito.Io voglio scontri in parità di forza.

Le nostre strade si incroceranno di nuovo e l'Organizzazione non sarà l'unico nemico.-

-DI CHE PARLI?-

-Una profezia che si avverrà a breve,un risveglio in atto e dei fratelli che combatteranno per la salvezza del mondo.-

-Ciò CHE DICI NON HA SENSO,COSA VUOL DIRE?-

La ragazza non rispose e sparì in una folata di vento.


 

Angolo autrice

Finalmente son riuscita ad aggiornare!

Comunque,Ametist è veramente una tipa tosta e che sembra nasconde qualcosa.Voi che ne pensate?

Saluti da Ala/Ari

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Capitolo 7
*** Chiacchierata sotto le stelle ***


“Una ragazzina di circa sette anni dai capelli rossi e con addosso una strana mantellina grigia stava correndo con le lacime agli occhi.

Era seguita da delle altre ragazzine che dovevano avere al massimo un anno in più di lei.

Stava scappando in direzione di un muretto di pietra,una volta superato sarebbe stata salva.

Ma prima che riuscisse a scavalcarlo,una delle inseguitrici le aveva preso un piede e tirata giù mentre un altra le strappò la mantellina,scoprendo un paio d'ali rosso fuoco.

-Dove ti volevi nascondere?-Chiese una in tono cattivo tirandole un calcio mentre una sua amica laciava sassi.

-Lasciatemi stare,per favore basta...-Piagnucolò la rossa tentando di proteggersi ma le altre non smettevano di tirarle calci e sassi.

-BASTA!-Urlò dopo l'ennesimo calcio.

Il suo corpo si coprì di fiamme rossastre che bruciarono l'erba circostante,lasciando solo un cerchio nero.Le altre ragazzine si spaventarono.

-Mostro!-Le urlarono prima di scappare.

La rossa singhiozzò spaventata da ciò che stava accadendo e sussurò una debole richiesta d'aiuto.”

Esme si svegliò di soprassalto tutta sudata e si controllò le mani.

Niente fiamme.

Era solo un sogno.Un ricordo per l'esattezza.

Si trovava nel salotto della casa di Sans e Papyrus.

Si alzò dal divano che usava come letto e andò alla finestra.

L'aria fresca della notte le investì il viso.

Con un paio di battiti d'ali,uscì ed andò a sedersi sul tetto.

La vista del cielo stellato era fantastica ed era l'unica cosa che poteva distrarla da quel brutto ricordo.

-Heya.-Sentì dietro di se.

Quando la ragazza si girò,si trovò davanti Sans con addosso una maglietta bianca e un paio di pantaloncini corti,probabilmente il pigiama.

-Sans?Cosa ci fai qui?-Chiese la ragazza.

-Non riuscivo a prendere sonno e mentre andavo un attimo a in bagno ho sentita aprire la finestra.Piuttosto tu perchè sei sveglia?-

-Ehm...Avevo caldo.-S'inventò.

-Immagino sia naturale,ti scaldi molto facilmente.-

-Spiritoso.Comunque che ne pensi dello scontro di ieri?-

-Che quella ragazza è veramente veloce.Pensavo che sarebbero bastati un paio di colpi per batterla e invece mi ha sorpreso.Te come va dove ti ha colpito?-

-Bene grazie.Della profezia di cui parlava,sai niente?-

-No,domani dovrò chiedere ad Alphys,è a conoscenza della maggior parte delle leggende.

Comunque c'è una cosa che vorrei darti.-

Da una tasca del pigiama tirò fuori un ciondolo a forma di cuore con una pietra blu incastonata nel centro.

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-Apparteneva ad una vecchia amica di famiglia e contiene una potente abilità di protezione.-Spiegò lo scheletro mentre glielo porgeva.

-Non posso accettare.Se è così utile come dici servirebbe più a te che a me.-

Lo scheletro scoppiò in una risata.

-Ma mi ci vedi così bene con questo?Io ho i miei metodi per difendermi,consideralo come un regalo di benvenuto.-Insistè mettendoglielo in mano.

La pietra emise un lieve bagliore e,sotto lo sguardo sbalordito dai due,la pietra al centro cambiò colore e divenne rossa della stessa tonalità delle ali della ragazza.

-Altro motivo per cui non puoi rifiutare:sembra che il ciondolo ti abbia scelto.-

La ragazza se lo rigirò tra le mani per osservarlo meglio.

-Ma...prima hai detto che era di un amica di famiglia...chi era?-Chiese incuriosita.

-Era...la madre adottiva mia e di Pap.-Rispose lo scheletro rabbuiandosi.

La rossa,intuendo di aver toccato un argomento delicato decise di non fare altre domande ma disse:

-Pure io avevo un genitore adottivo,un papà ed era la persona più buona che abbia mai conosciuto.-

-Che gli è successo?-

-Era già molto anziano quando mi ha preso con sé.Se n'è andato quando avevo sette anni.-Una lacrima solitaria rigò il volto della ragazza che se l'asciugò subito.

-Scusa,non volevo riportarti alla mente brutti ricordi.-

Vedendo che la rossa non rispondeva,lo scheletro continuò.

-La nostra madre adottiva è sparita così da un giorno all'altro quando io e mio fratello avevamo cinque anni ma ha chiesto a dei suoi amici di prendersi cura di noi.-

Detto ciò calò un silenzio imbarazzante.Dopo qualche minuto i due decisero di rientrare.

Mentre Sans stava per tornare a letto,l'altra lo chiamò.

-Sans,grazie per il ciondolo.Ti prometto che te lo restituirò.-

Lo scheletro,in risposta le sorrise.


 

Angolo autrice

Un capitolo “tranquillo” ci voleva ma spero che non sia stato troppo noioso.

Vi consiglio di ricordare quella promessa per il futuro.

Saluti da Ala

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Capitolo 8
*** La Profezia ***


Giorni dall'agressione:4

Luogo:Palestra di Undyne

-Rimani concentrata sull'obbiettivo poi carica e COLPISCI!-Esclamò Undyne rivolta ad Esme, indicando il manichino.

La rossa obbedì.Caricò una sfera di fuoco rimanendo con lo sguardo fisso sull'obbiettivo e la lanciò.

Inizialmente,la sfera mantenne la traietoria ma a metà strada cambiò bruscamente direzione per poco non beccò Undyne

-Bhe....Non è andata tanto male,almeno sei riuscita a mantenere la direzione per un po'.-Tentò di consolarla la donna.

Esme annuì solo per cortesia.

In realtà era parecchio delusa dai risultati di quella mattina in quanto stava provando da più di mezz'ora a centrare quel manichino senza risultati.E la cosa la deprimeva molto.

Sans le osservava da un angolo,stava aspettando Alphys per chiederle della profezia.

La porta si aprì ed entrò un mostro di tipo rettile giallo con addosso un paio di occhiali e un camice da laboratorio che appena vide lo scheletro gli andò incontro.

-Sup Alphys.-La salutò lo scheletro

-Ciao Sans, m-mi hai chiamato per la profezia ,g-giusto?-

-Indovinato,immagino te l'abbia detto Mettaton.-

-E-esatto.Ho fatto delle r-ricerche e p-penso che quella r-ragazza si riferisca ad una profezia abbastanza v-vecchiotta.

P-parla del r-risveglio di un d-demone che d-diventerà sempre più p-potente ma che verrà s-sconfitto da dei fratelli g-gemelli che raddoppieranno i loro p-poteri per sconfiggerlo.-

Il primo pensiero dello scheletro fu:

“Io e Pap siamo gemelli!”

Effetivamente,i due scheletri erano nati lo stesso giorno solo che,per qualche misterioso motivo,Papyrus era più alto.

Ma riflettendoci,la profezia poteva benissimo parlare di qualcun altro e non per forza loro due.

-Secondo quella tipa,questa profezia dovrebbe avverarsi a breve.-

-Questo n-non lo so.So che quando è s-stata p-pronunciata,un intera s-specie si è data da fare per a-aiutare i p-predestinati.-

-Puoi essere più precisa?-

-S-si dice che la razza degli A-Antichi si sia estinta per far in m-modo che i p-predestinati avessero una s-sorta di arma contro il d-demone.-

Gli Antichi erano una razza abbastanza nota nel sottosuolo,si trattava di mostri che possedevano i poteri elementari ed erano fra i più forti ma a causa di ciò furono soggetti ad una caccia da parte degli umani prima ancora che fosse eretta la Barriera.

Quando tutti i mostri furono imprigionati,ne erano rimasti veramente pochi finchè un giorno non sparirono del tutto.

Tornando al presente,Alphys fu chiamata da Undyne mentre Esme andò a sedersi per riprendere fiato venendo raggiunta da Sans.

-Già stanca?Riposa finchè puoi,ho sentito che Undyne ha intenzione di farti fare dieci giri della città di corsa senza volare.-

Esme gettò la testa all'indietro emettendo una sorta di ruggito di disperazione,facendo ridere lo scheletro.

-Scherzavo ovviamente,comunque ho delle informazioni sulla profezia.-

Le riferì tutto ciò che la scienziata gli aveva detto e lei ascoltò senza interromperlo.

-Se quello che ha detto Ametist è vero,siamo in pericolo.-Esclamò alla fine.

-Si ma non bisogna prendere ogni profezia per oro colato.Potrebbe riferirsi ad un altro evento che non c'entra nulla con noi.-

Undyne attirò l'attenzione dei due.

-HEY!C'è un emergenza!In un centro commerciale è comparso un bestione enorme che sta creando casini e tuo fratello è già sul posto ma ha bisogno di aiuto!-

Esmeralda,Undyne e sans arrivarono al centro commerciale sfruttando il teletrasporto di quest'ultimo.

Appena entrarono videro subito Papyrus che combatteva contro il bestione.

Sembrava un grosso lucertolone dal collo molto lungo e la testa munita di un paio di occhi arancioni con la pupilla a taglio e la bocca pina di denti affilati ed era così alto che la testa arrivava al piano superiore del centro commerciale.

Lo scheletro stava lanciando i suoi attacchi d'osso contro la schiena ma non avevano effetto.

Anche il trio si unì a combatterlo ma nemmeno il fuoco di Esme e le lancie di Undyne scalfivano la dura corazza della creatura.

-Cerchiamio di spingerlo fuori!-Urlò Undyne.

-Una parola!Ma come cavolo è entrato?-Rispose Esme colpendo la lucertolona un calcio infuocato in faccia senza che riuscire a ferirlo.

La bestia,con la sua coda,colpì Papyrus scaraventandolo in aria e aprendo le sue mascelle per divorarlo.

-PAP!NO!-Urlò Sans accendendo il proprio occhio di azzurro ma Undyne fu più veloce.

Con un salto,riuscì a spostarlo scheletro dalla traiettoria di quella cosa,facendosi ingoiare al suo posto.

-UNDYNE!-Urlarono in coro Sans,Esmeralda e Papyrus metre la bestia li guardò come per dire:

“Sarete i prossimi.”


 

Angolo autrice

Finalmente sono riuscita ad aggiorna...*schiva un forcone*

Scusate!Lo so che Undyne è forse uno dei personaggi più amati ma tranquilli!è viva,per ora.

Undyne:*dallo stomaco della creatura*APPENA ESCO TI Dò UNA LEZIONE CHE NON DIMENTICHERAI TANTO FACILMENTE!

Ehm.....Saluti da Ala ^^”


 

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Capitolo 9
*** I guai si moltiplicano ***


La lucertolana tentò di colpire il gruppo con la coda,mancandoli per un soffio ma Esme andò a sbattere contro una colonna e fu bloccata da una zampa della creatura.

Stava per essere divorata come Undyne quando la bestia si fermò.

Dalla base del suo collo spuntò una lancia che lo tranciò,staccandolo dal resto del corpo e divenne polvere nera dalla quale spuntò Undyne ricoperta di bava nera.

-BLEAH!Assolutamente disgustoso!-Escamò mentre cercava di togliere la sostanza che la ricopriva quando venne raggiunta da Papyrus che l'abbracciò urlando:

-SEI VIVA!!-

-Certo che lo sono,ci vuole altro per uccidermi!-

-Emm... di questo che ne facciamo?-Chiese Esme toccando con un piede ciò che rimaneva della creatura che,a differenza del collo e la testa,non era sparito.

-Lo porteremo da Alphy,forse ci dirà da dove.......-Stava rispondendo Sans quando il corpo della creatura si alzò.

Dalla parte mozzata del collo iniziò ad uscire una sostanza nera che si divise in tre,formando altrettante teste dai lunghi colli che ruggirono verso il gruppo.

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-...mi sa che i guai si sono triplicati.-Commentò lo scheletro dalla giacca blu mentre Undyne evocava le sue lance e Papyrus faceva lo stesso con le ossa.

La creatura attaccò con tutte e tre le teste,costringendo il gruppo a dividersi per evitale e provare a colpirla.

Papyrus mozzò un altra testa per errore e al suo posto ne spuntarono altre due.

-NUOVA REGOLA!NON TAGLIARE LE TESTE!-Urlò Undyne mentre evitava una zampata.

Ma era più facile a dirsi che a farsi.

La donna pesce ne recise un altra mentre tentava di accecarlo,facendone spuntare il doppio;Esme cercava di beccare il dorso della creatura con le sue fiammate,senza successo;Papyrus fu bloccato e rischiò di essere mangiato ma fu salvato dal fratello a costo di far generare altre teste.

In poco tempo se ne eano formate una dozzina.

-ATTENTA!-Urlò Sans quando una testa della creatura stava per azzannare una gamba della ragazza,in quel momento in volo.

La rossa evitò per un pelo effettuando una capriola a mezz'aria e tentò di accecarlo con un pugno fiammeggiante senza successo e rischiando di essere mangiata se non fosse per Sans che con un osso bloccò la bocca di quella cratura.

-Anche se puoi volare,almeno la testa non tenerla fra le nuvole.-Scherzò lo scheletro.

-Siamo in una brutta situazione e tu ti metti a fare battute?!?-Gli urlò la ragazza mentre evitava di essere mangiata.

-Scusa,questione di abitudini.ALLE SPALLE!-

L'ennesima testa stava tentando di azzannare un ala della rossa ma fu tranciata da un attacco dello scheletro.

Se ne stavano già per formare altre due quando la ragazza colpì la parte decapitata con un pugno fiammeggiante,facendolo fumare e interrompendo la rigenerazione.

-Ma come hai fatto?-Le urlò Undyne mentre teneva a bada un paio di teste.

-Non ne ho la più pallida idea.-

-Forse ho capito: hai cautrizato il taglio impedendogli di rigenerarsi.

Ho un idea:noi tagliamo,tu infiammi.-Escamò Sans.

La ragazza annuì,preparando delle fiamme attorno alle mani.

Lo scheletro evocò un Gaster Blaster con la quale mozzò una testa e Esme impedì che si rigenerassero con un pugno infuocato.

Undyne cozzò fra loro un altro paio di teste mentre Papyrus ne teneva bloccata un altra con un osso mentre il fratello evocò un Gaster Blaster con la quale ne mozzò un altra e Esme impedì che si rigenerassero con un pugno infuocato.

Finalmente,dopo molta fatica,riuscirono ad abbatterle tutte e il corpo della creatura divenne una melma nera che scomparve come assorbita dal terreno.

Undyne prese Esme per una spalle e si complimentò con lei:

-Ben fatto piccola punk!-

-NYEH,SEI STATA BRAVA PROPRIO COME IL GRANDE PAPYRUS!-

-Hai prorio infiammato la situazie.-

-SANS!NO!-

La ragazza arrosì leggermente e mormorò:

-Grazie ma..non ho fatto niente.-

-Scherzi?Sei stata tu a scoprire il punto debole di quella cosa.-Rispose la donna pesce.

-Ma è stato un caso e senza di voi non...-

-Dai smettila di sminuirti e goditi il momento.-Intervenì Sans dandole una leggera pacca sulla spalla.


 

Successivamente,il gruppo fu chiamato a casa di Toriel.

Una volta arrivati trovarono l'ex sovrana seduta sul divano,aveva l'aria triste ed era affiancata da Alphys e Mettaton.

-é successo qualcosa?-Domandò Undyne sedendosi vicino alla scienziata.

-R-riguarda re Asgore.-Balbettò quest'ultima e prima di che potesse continuare Undyne la interruppe.

-Aspetta,riguarda la ricerca?-

-S-si.-

-In questo caso,scusa Esme ma è una cosa delicata ed è meglio che aspetti al piano superiore mentre decidiamo se puoi partecipare.-

-Tranquilli,posso capire.-Rispose la ragazza,uscendo dalla sala e salì le scale,finendo in un corridoio.

Mentre i suoi amici discutevano,la rossa si dedicò all'esplorazione della stanza.

La cosa che la colpì fu il viola:di tutte le tonalita oltre che a vari vasi con piante sparse per il corridoio.

Erano presenti anche due porte e la ragazza,incuriosita,decise di sbirciare nella prima.

C'era un letto enorme,una scrivania,un mobiletto pieno di libri,un armadio muro e dei vasi con dei fiori gialli posizionati davanti all'unica finestra della stanza.

La cosa che la incuriosì di più fu una portafoto rovesciato.

Sollevandolo,la ragazza vide la foto di due bambini,un mostro molto simile a Toriel dagli occhi verdi e una bambina dai capelli corti color nocciola scuro come gli occhi e un paio di guancette rosa.

Entrambi indossavano una maglia verde a strisce gialle e avevano un espressione felice.

La rossa dedusse che il piccolo mostro sia figlio di Toriel e si chiese dove sia e sopratutto chi era l'altra bambina.

-Ehm ehm..-Sentì dietro di se.

Si girò di scatto,trovandosi davanti la padrona di casa.

-Mi scusi...Mi sono fatta prendere dalla curiosità.-Si giustificò la ragazza diventando rossa come i suoi capelli per la vergogna.

-Non preoccuparti...Puoi scendere,abbiamo finito di parlare.-Mormorò.

-Potrei chiederle chi sono i bambini nella foto?-Domandò imbarazzata.

Toriel emise un sospiro triste,prima di rispondere:

-Persone a me molto care che ho perso nello stesso giorno.-

La ragazza non chiese altro,capiva che era un argomento molto delicato.

Una volta giù,Undyne spiegò il “piano di pattuglia”.

-Ci divideremo in quattro squadre formate da coppie per perlustrare le zone ai confini della città.Io e Alphys perlustreremo i confini a Nord,verso il mare;Metaton e Toriel a Ovest,verso le montagne,Sans e Esme a Est,verso il fiume mentre Papyrus può controllare a Sud,in fondo è lì che si è stabilita Muffet e puoi chiederle se lei o i suoi “amici” hanno notato qualcosa.-Poi si rivolse a Esme.-Riguardo te,abbiamo deciso che per partecipare alle ricerche devi sapere i fatti,quindi Sans ti racconterà cosa è successo.-


 

Esme e Sans perlustravano il parco ma non avevano ancora trovato nessun indizio.

Lo scheletro aveva raccontato tutto,dalla scomparsa dell'anima di Frisk ai risultati dei pattugliamenti.

-...Ed è proprio mentre pattugliavamo questa zona che ti abbiamo trovata.-Concluse.

Erano arrivati alla riva del fiume e la rossa si era seduta su un masso per riprendere fiato,sembrava pensierosa.

-Insomma,avevate guai anche prima che io arrivassi portandomi dietro l'Organizzazione.-Disse.

-Abbastanza.Aa,parola di scheletro,non c'è problema che non si pOSSA risolvere.-

-Moooolto divertente.-Sbuffò la rossa mentre usava l'acqua come specchio per tentare di dare un aggiustatina ai capelli.

Scostando una ciocca,Sans notò qualcosa di strano.

-Cos'hai sul collo?-

-Uh?Dove?-

-Sulla base del collo a destra,sembra un tatuaggio.-

Era una sorta di ala stilizzata.

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-Ah,non è un tatuaggio,si tratta di una voglia e che io sappia,ce l'ha da quando sono nata.Insomma,la mia ennessima stranezza.-

-Da come ne parli sembra che ti dia fastidio.-

-Infatti è così.Io odio questi poteri.-Disse con una nota di rancore nella voce e lo sguardo dello scheletro si fece attento mentre continuava con gli occhi lucidi.

-Non mi piace essere divesa e a causa di ciò sono sempre stata presa di mira da tutti manco fossi uno spirito malvagio e poi fuoco?Con tutte le abilità che c'erano mi è toccata quella più pericolosa e distruttiva e le uniche persone che si interessano di me sono coloro che voglioni sfruttare le mie abilità!

Se potessi,getterei questi poteri alle ortiche pur di smettere di essere una persona normale e smettere di scappare!-

Sans restò in silenzio a riflettere.

Capiva bene cosa si provava ad essere diversi,lui e gli altri mostri appena usciti dal sottosuolo non avevano fatto altro che ricevere da tutti occhiate sospette spesso accompagnate da insulti e solo col passare del tempo la gente aveva smesso,semplicemente adattandosi e abituandosi alla loro presenza.

Trovate le giuste argomentazioni,lo scheletro si sedette a fianco della ragazza e disse:

-Posso capire cosa si prova ed assere divesi e costretti a nasconderci ma cerca di guardare oltre le apparenza:le persone giudicano senza conoscere e reagiscono così chi per paura,chi per ignoranza mentre alte riescono a non giudicere,come il tuo padre adottivo.

Forse tu non hai mai voluto questi poteri ma ti consiglio di usarli e dagli uno scopo.-

La rossa soffiò via un ciuffo che le era finito davanti agli occhi e sbottò:

-Non vedo molti scopi per chi ha le mia abilità a parte quello di diventare piromane.-

La battuta fece ridere Sans,ma poi tornò serio.

-Fuoco non significa per forza distruzione.

Un esempio di “fuoco buono”?Quando la stufa non funziona e fuori fa freddo ti puoi essere un ottimo calorifero.-

La ragazza sbuffò.

-Dai,stavo scherzando.Ti scaldi per così poco?-

-Sai qual'è il tuo difetto?Non rieci a prendere sul serio questa questione che per me è...-Non potè concludere la frase poiché lo scheletro le aveva schizzato un po' d'acqua in faccia.

-Invece il tuo difetto è di non ridere mai.-Scherzò.

-A si?Beccati questo!-La ragazza tentò a sua volta di mandagli un po' d'acqua addosso.

-Altro difetto:pessima mira.-

-Ora non sbaglio!-Rispose buttandolo in acqua,finendoci pure lei.

I due continuarono a giocare e a ridere come due ragazzini e uscirono solo quando iniziarono ad avere freddo.

-A proposito:bel sorriso.-Disse lo scheletro.

La ragazza ridacchiò,in effitti da quando lo aveva incontrato non aveva mai sorriso.

Stavano per continuare la perlustrazione quando si accorsero di uno strano movimento in acqua.


 

Angolo autrice

Rieccomi qui!Scusate per l'attesa

Undyne:Eccoti qui!

O.o Oh-Oh spero che il cappy vi sia piaciuto e spero di riuscire a pubblicare in fretta il prossimo.Ci si vede. * scappa *

Undyne:Torna qui!Te l'avevo detto che te l'avrei fatta pagare!* la insegue con una lancia *

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Capitolo 10
*** La determinazione di Esme ***


Una massa d'acqua iniziò a sollevarsi verso l'alto e,davanti allo sguardo stupito di Esme e Sans,assunse l'aspetto di un enorme tigre dagli occhi gialli che si avventò sui due ma lo scheletro evocò un Gaster Blaster come scudo,bloccando l'attacco.

Dal fiume uscì un ragazzo sui vent'anni dalla pelle blu,i capelli neri e gli occhi gialli;ai lati del collo aveva un paio di branchie e indossava una tuta nera aderente con una stella viola sul petto.

-Esmeralda,poni fine alla tua ribellione e seguimi senza opporre resistenza se non vuoi che tu il tuo amico facciate una brutta fine.-Disse.

Sans e Esme si guardarono ed entrambi evocarono la propria anima,quella della ragazza aveva cambiato colore:se prima era grigia scuro,in quel momento aveva assunto una tonalità di rosa tendente al bianco.

Il ragazzo sbuffò ed evococò la propria:un cuore al rovescio blu a chiazze bianche.

-Io il cucciolo,tu il padrone.-Sussurò lo scheletro alla ragazza che annuì prima di scagliarsi ognuno ai rispettivi avversati.

Esme attaccò il ragazzo anfibio con un pugno infuocato ma lui generò uno scudo d'acqua e quando le due mosse si scontrarono si formò una nuvola di vapore che permise all'avversario di prenderla per il collo e sbatterla a terra.

-Che idiota,l'acqua batte sempre il fuoco.-

La rossa era consapevole che se voleva batterlo,doveva allontanarlo dal suo elemento così avvolse il proprio corpo con delle fiamme per fargli mollare la presa,dopodichè spiccò il volo e lo prese per un braccio,sollevandolo e portandolo al centro del parco.

Durante il volo,il ragazzo si liberò e atterrò senza farsi nulla ma era già abbastanza lontano dalla fonte d'acqua.

-Te lo concedo,sei stata furba ad allontanarmi dal mio elemento ma inutile.-

Disse mentre evocava una lancia blu con decorazioni ad onda bianche.

La ragazza tentò di colpirlo con una fiammata ma lui roteò la propria arma,parando il colpo e generando una nuova nuvoletta di vapore.

Stavolta fu Esme ad aprofittarne per avvicinarsi velocemente ed assestargli un bel pugno infuocato nello stomaco me l'avversario riuscì a infilzarla ad un fianco con la lancia,causandogli un grido di dolore e costringendola ad indietreggiare.

Per fortuna la ferita non era profonda ma bruciava.

-Ora prova a schivare questo!-Esclamò il ragazzo.

Assorbì l'acqua presente nell'aria e nella vegetazione attorno a lui in un unica grande sfera che scagliò sulla ragazza senza che potesse evitatarla e ne venne inglobata.

Esme si trovò a galleggiare nella massa d'acqua e se non trovava velocemente il modo di uscirne sarebbe morta annegata.

Si concentrò sul suo potere e riuscì ad aumentare il proprio calore corporeo fino a renderlo così incandescente da far evaporare la sfera,per poi scagliarsi soll'avversario che,colto di sorpresa,non regì in tempo e se la trovò addosso,procurandosi dolorose ustioni sulle braccia prima riuscisse a scagliarla via.

L'ultimo attacco aveva indebolito entrambi,ma lo scontro non era ancora finito.

Si udì un ruggito e il ragazzo anfibio rise:

-Il tuo amico non se la sta cavando molto bene.-

Con un balzo,la tigre d'acqua li raggiunse frapponendosi fra Esme e il ragazzo,era triplicata di dimensioni tanto da sfiorare la punta degli alberi e all'interno del suo corpo,dove doveva esserci la pancia,galleggiava qualcosa che la ragazza riconobbe.

-SANS!-

-Esatto,il tuo amico non ha certo bisogno di ossigeno ma posso sempre trasformarlo in uno spiedino con la mia lancia.Ti conviene non fare mosse avventate.-

La ragazza provò un immensa rabbia,voleva liberare il suo amico ma non voleva rischiare di farlo ammazzare.

Intanto il ragazzo anfibio tirò fuori un paio di manette e continuò.

-Arrenditi senza fare storie e seguimi senza fare storie a lui avrà salva la vita.-

Si avvicinò per mettergliele quando nell'aria si udì uno strano suono e il rumore di qualcosa che finiva in acqua.

Il ragazzo si girò e vide con orrore che lo scheletro non si trovava più all'interno della sua cratura e non capiva dove era sparito.

La rossa ne aprofitò per assestagli un calcio fiammeggiante così forte da mandarlo contro un albero.

La tigre tentò di attaccarla ma lei spiccò il volo,il fianco le doleva da impazzire ma non se ne curò.

Era stanca di essere una preda;stanca di essere un bersaglio;stanca di vedere le persone che rischiavano per proteggerla.

É ora di cambiare le regole!

La sua anima divenne più luminosa e le sue ali si ricoprirono di fiamme.

Si gettò in picchiata sul suo avversario,colpendolo in pieno e lasciandoli dolorose ustioni.

Il ragazzo tentò di colpirla nuovamente con la lancia ma lei non si fece sorprendere.

Nella sua mano si creò una fiamma che si contorse e solidificò finchè non divenne una spada rossa dall'elsa decorata con delle fiamme e uno smeraldo incastonato nel centro con la quale parò la lancia.

L'apparizione della lama sorprese l'avversario e anche la proprietaria che non se l'apettava eppure le sembrava così facile usarla,come se fosse stata costuita apposta per lei.

Con un paio di fendenti,riuscì a spingere l'avversario verso la vegatazione dove la creatura non avrebbe potuto seguirli.

Intanto,Sans si era ripreso,tossì a causa dell'acqua che gli era rimasta in bocca e si guardò intorno.

Non capiva come fosse arrvato lì in quanto l'ultima cosa che ricordava era la tigre d'acqua che lo inglobava.

Sollevò lo sguardo e vide la sagoma di una ragazza di spalle e la riconobbe dal kimono verde che indossava:Ametist.

Lo scheletro si alzò di scatto,pronto ad evocare i suoi Gaster Blaster ma la ragazza non si girò nemmeno,indicò semplicemente il punto dove Esme e il ragazzo anfibio stavano combattendo.

-Un momento,sei stata tu ad liberarmi?E se si perchè?-Chiese lo scheletro.

La mora fece cenno affermativo e rispose:

-Era l'unico modo per liberare il suo vero potere.-

-Puoi spiegarti senza tanti enigmi?-

-Esme è più forte di quanto immagini ma odiando il proprio potere,odiava anche se stessa .Adesso che riesce ad accettarlo può usarlo al massimo.-

Intanto,i colpi fra i dua avversari erano sempre più feroci e ogni volta che la due armi si scontravano generavano una nuvola di vapore.

Entrambi si stavano stancando velocemente a causa delle ferite e sapevano di dover concludere lo scontro in fretta.

Esme confluì il proprio potere nella spada,facendola ricoprire di fiamme e diede una scoccata che l'avversario parò a fatica.

Per lui il calore era diventato insopportabile,le lanciò in faccia una piccola sfera d'acqua poi uscì dalla boscaglia seguito dalla ragazza.

La tigre si frappose fra loro permettendo al ragazzo di scappare e dando una zampata alla rossa,mandandola contro un albero.

La ragazza si rialzò un po' a fatica,era allo stremo ma aveva ancora la forza per un ultimo attacco.

La tigre stava per effettuare un altro assalto quando fu cercondata da un cerchio di fiamme sempre più calde che la fecero evaporare.

Esme si appoggiò con la schiana sull'albero col fiatone,l'ultimo attacco le aveva richiesto molta energia.

Sans e Ametist le si avvicinarono di corsa e appena la rossa vide la ragazza scattò ma a causa della fatca le venne un giramento di testa e sarebbe caduta se lo scheletro non l'avesse sorretta dicendo:

-Tranquilla,è stata lei ad aiutarmi.-

-Ora è meglio che entrambi andiate a riposarvi,si avvicinano nubi di tempesta.-Disse la mora poi si rivolse ad Esme.

-Domani mattina al parco ovest mi affronterai.-

-Cosa?Prima ci sei nemica poi ci aiuti e infine chiedi di batterti con me,non capisco cosa hai in mente.-Escamò la ragazza.

-Ripeto,domani mattina al parco ovest.Sarà una sfida:se vinci tu ti darò tutte le informazioni che vi servono,se vinco io tu mi seguirai e ritorneremo all'Organizzazione.

Ora devo sparire,avete altri problemi.-

Detto ciò sparì nell'aria seguita dalla strana melodia mentre il cielo si riempiva di nuvole grigie.


 

Angolo autrice

Eccomi qui!

Certo che Ametist è una tipa parecchio strana no?Chissà cosa ha in mente.

Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Saluti da Ala/Ary

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Capitolo 11
*** Aria di tempesta ***


Sans si teletrasportò insieme a Esme a casa sua e l'aiutò a bendarsi le ferite.

-Secondo te può essere una trappola?-Chiese la ragazza mentre finiva di bendarsi il fianco.

-Non ne ho la minima idea.

Prima mi salva e prima poteva benissimo catturarti senza sforzo ma fa sempre parte dell'Organizzazione.-

-Io ci andrò,magari le informazioni si riferiscono all'anima di Frisk o ad Asgore.-

In quel momento la porta si aprì di scatto ed entrarono di corsa Papyrus e Undyne che teneva in braccio Alphys.

-Cos'è tutta questa confOSSIone?-Domandò Sans,fu suo fratello a rispondere tutto d'un fiato:

-NON HO TEMPO PER RISPONDERE ALLE TUE BATTUTACCE!STA ARRIVANDO UN TEMPRALE E METTATON E LA REGINA TORIEL NON RISPONDONO AL TELEFONO!-

-P-per di più a-alcuni mostri s-s-sono spariti e a-a-altri hanno detto di aver visto u-u-una melma n-n-nera e viscida in giro.-Continuò Alphys.

-E come se non bastasse,non abbiamo trovato nessun indizio che ci possa dire dove si trovi Asgore o l'anima di Frisk!-Finì Undyne.

-Nanche noi ne abbiamo di cose da raccontare.-Disse Esme,raccontando dello scontro contro il ragazzo anfibio,l'intervento di Ametist e la sua proposta.

-ALLORA QUELLA RAGAZZA è BUONA!-Asclamò lo scheletro dalla sciarpa rossa.

-”Buona” è una parolona,dicimo che non è del tutto cattiva.

Comunque,trappola o no,dovresti andarci.-Intervenne Undyne.

-A-anche secondo me.

I-io ora d-devo andare,ho delle cose da fare a c-casa.Ci s-sentiamo se ho n-novità.-Aggiunse Alphys per poi salutare tutti ed uscire insieme ad Undyne.

-Quindi è deciso,domani andrò al luogo dell'incontro.-Disse Esme.

-Semmai “andremo”,credi che ti lascerò andare da sola?-Intervanne Sans.

-EHI!NON SCORDATEVI DEL GRANDE PAPYRUS!-

In quel momento si udì un tuono seguito da un fulmine,il rumore spaventò lo scheletro dalla sciarpa rossa che saltò sul divano,quasi travolgendo la ragazza mentre Sans andò alla finestra a vedere.

Il cielo si era scurito rapidamente e cadeva una fitta pioggia accompagnata da forti tuoni e fulmini.

Papyrus era ancora sul divano e si era messo un cuscino in testa.

Era la prima volta che assisteva ad un temporale;in fondo a Snowdine c'era la neve e alle Waterfalls pioveva ma non così forte e di certo non c'erano né tuoni o fulmini.

Lo scheletro dalla giacca blu,capendo il disagio del fratello,gli suggerì di provare a distrarsi cucinando qualcosa.

L'idea gli piaque così andò in cucina lasciando soli Sans e Esme,quest'ultima guardava fuori dalla finestra con aria pensierosa.

-Qualche problema?-Chiese lo scheletro sedendosi accanto a lei.

-Non so,non sembra un normale temporale.Sento che c'è qualcosa che non va.-

In quel momento un fulmine cadde particolarmente vicino accompagnato da un fracasso tremendo e spaventando la rossa che,d'istinto,abbracciò lo scheletro.

Quasi nello stesso istante tutte le luci della casa si spenseor e dalla cucina si udì Papyrus urlare:

-CHI HA SPENTO LA LU...AHI!-Probabilmente era andato ad inzuccarsi da qualche parte.

Intanto,Esme si era staccata dallo scheletro e ringraziò che era buio poiché era sicura di essere arrossita,lo stesso valeva per Sans.

Dopo un minuto di silenzio imbarazzante,la ragazza evocò un paio di fuoichi fatui che volavano emettendo luce senza bruciare.

Con un po' di fortuna,i tre trovarono delle candele per fare più luce poterono cenare e chiaccherare anche se alcuni tuoni e fulmini passavano così vicini da spaventare Papyrus e farlo rifugiare sotto il tavolo.

Quando fu ora di andare a letto ognuno andò nelle proprie stanze.

Sans stava per addormentarsi quando qualcuno bussò alla porta.Alzò appena la testa per vedere il fratello entrare nella stanza con in mano un cuscino.

-Ehm...IL GRANDE PAPYRUS RICHIEDE DI POTER RIPOSARE CON TE.-

Lo scheletro con uno sbadiglio.fece spazio al fratello ma prima che potessero chiudere occhio,qualcun altro bussò alla porta;questa volta era Esme con un sacco a pelo in mano.

-Scusate,di sotto c'è troppo rumore,posso dormire qui?-

I due annuirono e la ragazza mise il sacco a pelo ai piedi del letto.

I tre chiaccherarono ancora un po' sulle intenzioni di Ametist prima di addormentarsi.


 

Il giorno dopo pioveva ancora ma in compenso aveva smesso di tuonare e Esme si trovava al parco ovest insieme a Sans e Papyrus che aveva portato un ombrello.

Gli aveva fatto promettere di non intervenire nella battaglia se non nel caso fosse stata imbrogliata.

Ametist spuntò da dietro un albero e fissò il trio mentre attivava la propria anima.

-Direi che lo scontro può iniziare.-Disse.

-Aspetta!Prima vorremo sapere che tipo di informazioni hai.-Intervenì Sans.

-So dove si trovano l'anima di Frisk ed è lo stesso luogo in cui si trova Asgore,Toriel,Mettaton e gli altri mostri scomparsi e lo rivelerò solo nel caso Esme mi batta.

Se non hai altre domande inizia lo scontro.-Rispose evocando i suoi ventagli

Esme avanzò decisa evocando la propria anima.

Le informazioni che doveva ottenere erano importantissime e non doveva assulutamente perdere.

Il ciondolo a forma di cuore scintillò per un istante mentre la ragazza evocava la propria spada.


 

Angolo autrice

E siamo alla resa dei conti!Chi vincerà?La focosa Esme o la misteriosa Ametist?

Si scoprirà al prossimo cappy:”Fuoco contro aria”

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Capitolo 12
*** Fuoco contro aria ***


La pioggia aveva reso il terreno fangoso e inzuppato gli abiti di Esme e Ametist.

Papyrus e Sans erano al riparo sotto l'ombrello abbastanza lontano dalle due per non essere d'intralcio.Lo scheletro dalla giacca blu sembrava tranquillo ma in realtà era molto preoccupato per l'amica.

Le due attaccarono nello stesso istante.

La spada e la parte affilata dei ventagli si scontrarono creando scintille.Dopo una rapida serie di colpi finita in quel modo,Ametist passò alla sua tattica preferita:scomparve accompangnata dalla strana melodia per attacare l'avversaria il più velocemente possibile.

Ma stavolta Esme aveva un vantaggio:il terreno scivoloso rallentava i movimenti dell'avversaria,rendendole possibile parare il colpo,anche se la forza con cui era stato effettuato la fece scivolare al'indietro.

In quella situazione di stallo,si accorse di un dettaglio a cui non aveva fatto caso:gli occhi dell'avversaria erano di due tonalità di viola differenti poiché quello più chiaro era cieco!

L'avversaria la mandò a terra con un calcio e stava per colpirla quando il corpo della rossa si ricoprì di fiamme,costringendo la mora ad allontanarsi e a cambiare strategia d'attacco.Si mise a correre velocemente attorno ad Esme in modo da crare un piccolo ciclone che diminuì l'ossigeno al centro e estinse le fiamme.

La rossa iniziò ad avere forti giramenti di testa e gli era difficile ragionare lucidamente,di questo passo sarebbe svenuta.

Con uno sforzo,aprì le ali e saltò,sfruttando la forza del vento per andare verso l'alto dove l'aria era più respirabile.

L'avversaria la intercettò e con un salto tentò di colpirla con i suoi ventagli,girando su se stessa ma lei creò nuovamente la sua barriera di fiamme,costringendola nuovamente ad allontanarsi e a continuare lo scontro a terra dove ricominciò lo scambio di colpi fra spada e ventagli fino a trovarsi nuovamente in una posizione di stallo.

Esme era determinata a sconfiggerla,non solo per le informazioni che avrebbe ceduto,ma anche per dimostrare a se stessa di potersela cavare da sola e di poter proteggere le persone a lei vicine.

Questi pensieri fecero risplendere la sua anima insieme al ciondolo.

La pupilla dei suoi occhi si restrinse rendendoli simili a quello di un rettile e le sue ali si ricoprirono di fiamme rosse che si staccarono dal corpo e andarono sempre più in alto contorcendosi fino ad assumere l'aspetto di un enorme drago fatto interamente di fiamme così calde che la pioggia evaporava prima di toccarle.

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La comparsa del drago sorprese i due scheletri e anche Esme,ancor di più quando si rese conto di poterlo controllare,così lo aizzò contro l'avversaria.

Ametist sorrise e i suoi occhi scintillarono quando l'aria intorno a lei si compattò prendendo l'aspetto di un drago-serpente con sole due zampe munite di quattro dita artigliate che attaccò l'altro drago.

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La lotta fra i due draghi era feroce ma anche quella fra le due ragazze non era da meno.

Esme riuscì a colpire la mora ad una mano con il lato piatto della lama facendola urlare e mollare uno dei ventagli poiché era stata ustionata e la rossa aprofitò del vantaggio.

Si portò al lato sinistro dell'avversaria,dove era cieca,e la colpì con un ala,mandoandola a terra e la bloccò a terra con la spada.

Nello stesso istante,anche il drago d'aria sembrò indebolirsi e ciò permise a l'altro di prevalere.

Esme aveva il fiatone,non riusciva a credere di esserci veramente riuscita.

Ametist fece sparire l'altro ventaglio e rimanendo a terra,alzò le mani e disse:

-Ammetto di essere stata battuta,di conseguenza manterrò la mia promessa.-

Mentre Sans e Papyrus le raggiungevano,la rossa fece sparire la lama e il drago mentre osservava l'altra alzarsi.

-A rubare l'anima di Frisck è stata Chara,la prima umana caduta nell'Undergraund.-

-Cosa?Io sapevo che era morta!-Esclamò Sans.

-Si,ma la determinazione di Frisck ha richiamato il suo spirito vendicativo e ha rubato la sua anima per diventare più forte ma non ha fatto i conti con la bontà del ragazzo e di conseguenza sta rapendo il maggior numero di mostri per assorbire l'energia dalle loro anime per sottomettere quella dell'umano.-

-PENSO CHE MI SIA VENUTO MAL DI TESTA.-Commentò Papyrus.

-In breve è stata lei a combinare tutto questo pasticcio.Ma Asgora dovè?-Chiese Sans.

-Ha involantariamente scoperto dove si nasconde ed è stato il primo ad essere stato catturato.-

-E sai dove è andato?-Chiese Esme.

-Si,nell'Undergraund.Il demone a cui la profezia si riferisce è Chara.

E quest è tutto ciò che so.-Concluse la mora,girandosi per andarsene.

-Aspetta,come fai a sapere tutto ciò?-Domandò Sans.

-Me l'ha detto l'uomo che parla con le mani.-

Prima che potessero chiederle chiarimenti,Ametist scomparve nel vento seguita dalla sua solita melodia.

-E siamo alle solite.-Si lamentò lo scheletro dalla giacca blu.


 

Fortunatamente avava smesso di piovere e i tre stavano andando al laboratorio di Alphys discutendo sullo scontro e delle informazioni ricevute.

Ma arrivati davanti al laboratorio ebbero una brutta sorpresa.


 

Angolo Autrice

E dovrete aspettare un po' prima di scoprire quale sia (Si sono cattiva).

Vi avviso che starò via per un po' quindi non aggiornerò molto presto.

Saluti da Ala/Ary

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Capitolo 13
*** Parla d'ordine:determinazione ***


La porta dal laboratorio di Alphys penzolava da un cardine e quando i tre entrarono videro che c'erano mobili distrutti,boccette frantumate e fogli sparsi ovunque.

Sans rabbrividì,gli ricordava il proprio incubo.

Papyrus provò a chiamare Undyne e Alphys senza ottenere risposta.

Iniziarono a cercare in tutte le stanza finchè Esme non sentì un suono,sembrava un singhiozzo di una persona che piange.

Chiamò i due scheletri e insieme si diressero verso la fonte del rumore,ossia il laboratorio o più precisamente sotto.

Infatti i tre sollevando un tappeto,scoprirono una botola nascosta e quando la sollevarono,vi trovarono:

-ALPHYS!-Esclamò Papyrus.

Lei sollevò il muso ancora lacrimante.ù

-S-S-S-S-Sans,P-P-Papyrus,E-E-E-Esme?C-c-c-con v-v-v-voi c'è U-U-U-Undyne?-Balbettò.

-No,cosa è successo qui?-Chiese Sans andandole accanto.

L'ex scienziata reale raccontò che era entrata una strana creatura composta da melma nera e aveva aggredito lei ed Undyne e quest'ultima gli ha ordinato di nascondersi mentre l'affrontava.

Alphys aveva obbedito e per un po' aveva sentito la compagna e la creatura battersi,poi di botto era diventato tutto silenzioso e lei non si era azzardata ad uscire poiché paralizzata dalla paura.

Dopo essersi spostati in cucina ed aver bevuto qualcosa in attesa che la loro amica si calmasse,i tre le raccontarono dello scontro e di cosa avevano saputo.

-Quindi dobbiamo andare al MT Ebbot,ormai sappiamo che il demone della profezia è questa Chara e i gemelli siamo io e Paps quindi meglio sbrigarci.-Concluse Sans.

-R-riguardo alla p-profezia;ho s-scoperto che uccidere il d-demone è impossibile ma si può i-intrappolare in un o-oggetto creato agli A-Antichi a questo scopo e d-dovrebbe trovarsi nelle W-Waterfalls.So che viene chiamato “L'eredità degli Antichi”.-

-CHE STIAMO ASPETTANDO?ANDIAMO A RIPRENDERCI L'ANIMA DI FRISK E DI TUTTI I NOSTRI AMICI!-Esclamò Papyrus.

-A-aspettate,devo v-venire anch'io.-Intervenì Alphys,mostrando una stanza nascosta in cui c'era il corpo di Frisk su una barella collegata ad un aletrocardiogramma che segnava il debole battito cardiaco del ragazzo.

Quella vista riempì Esme di tristezza e voglia di fargliela pagare a chi aveva ridotto il bambino in quello stato.


 

Sans teletrasportò tutti e cinque all'interno del vecchio laboratorio di Alphys dove quest'ultima si diede da fare per riattivare le telecamere e preparare il macchinario che avrebbe riportato l'anima di Frisk al suo posto mentre Sans,Papyrus e Esme andavano alle Waterfalls a cercare “L'eredità”.

Alphys li aveva informati del posto in cui si presuppuneva dovesse trovarsi al caverna che costudiva quell'oggetto ma nonostante stessero cercando dappertutto,non trovarono nulla.

-Ehi Paps,quando venivi qui per incontrare Undyne,hai mai visto nulla di strano?-Domandò Sans al fratello.

-ORA CHE MI CI FAI PENSARE.UNA VOLTA HO CREDUTO DI AVER INTRAVISTO UNA PORTA GRIGIA MA QUANDO MI SONO AVVICINATO PER OSSERVARLA MEGLIO,SCOMPARVE E C'ERA SOLO DURA ROCCIA AL SUO POSTO.-

Mentre i due fratelli discutevano,Esme volava a rasoterra guardandosi intorno.

Non era mai stata nell'Underground ma avvertiva una sorta di nostalgia per quel posto.

Guardò i suoi amici e si accorse di uno strano fenomeno.

-Sans,dove hai lasciato la tua ombra?-Domandò,ricevendo come risposta uno sguardo interrogativo dello scheletro.

-Non ti sei accorto?Sei vicino ad uno di quei strani funghi luminosi eppure,sulla parete,la tua ombra non c'è.-Spiegò.

Lo scheletro fissò la parete dietro di sé:Era vero,la sua ombra veniva proiettata sul terreno ma dove toccava la parete,spariva.

-WOWIE!COME HAI FATTO?-Domandò Papyrus mentre Esme li raggiungeva.

-Non lo so ma mi è venuto un sospetto.-Rispose lo scheletro dalla giacca blu,avvicinando la mano al punto in cui ci doveva essere la sua ombra.

Le dita affondarono nella roccia quasi non esistesse.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!-Urlò Paps,spaventato dal fenomeno.

-Tranquillo,tranquillo,sto bene.-Esclamò Sans,ritirando la mano per tranquillizzare il fratello.

-Dici che è lì l'oggetto che cerchiamo?-Chiese Esme.

-Probabilmente si.Chi va per primo?-Domandò Sans.

-Io.-Rispose la rossa e si avvicinò alla roccia,tenendo le mani avanti per evitare di urtare qualcosa.

Dovette chiudere gli occhi per atraversarla del tutto in quanto aveva comunque la senzazione di star andando a sbattere contro un muro.

Quando fu dall'altra parte,chiamò i suoi amici:

-Qui c'è un tunnel e da questa parte riesco a vedervi.Dai entrate.-

I due scheletri obbedirono e si trovarono in un tunnel illuminato da delle pietre multicolore che cravano strani effetti luminosi.

Il trio proseguì fino a trovarsi davanti ad una lastra cicolare decorata con il simbolo di un ala.

-Assomiglia alla tua voglia.-Sussurrò lo scheletro dalla giacca blu all'amica che annuì.

Sotto il simbolo c'era una sorta di nicchia a forma di cuore.

Ad Esme fece venire in mente il suo ciondolo così lo prese in mano e lo sovrappose,scoprendo che combaciava.

Si udì il rumore di meccanismi che si attivavano e la porta striscò all'indietro per poi rotolare verso sinistra,liberando il passaggio.

-Direi “via libera”.-Comentò Sans.

Recuperato il ciondolo,i tre si trovarono in un enorme sala circolare piena di statue raffiguranti draghi di ogni tipo,tutti avevano lo sguardo rivolto verso il centro.

I tre avanzarono in silenzio,quasi fossero entrati in un luogo sacro e le statue ne erano i guardini.

La ragazza iniziò a sentirsi strana:sentiva molta tristezza e nostalgia,come se conoscesse i soggetti delle statue e avvertiva una strana energia.

Si fermò davanti alla statua di una draghessa senza ali in piedi su due zampe posteriori mentre quelle anteriori erano a coppa,come se stesse tenendo qualcosa,indossava una tunica con uno strano simbolo all'altezza del petto e le piaghe del vestito erano così dettagliate da sembrare che si muovessero.

Il suo ciondolo emise un lieve bagliore rossastro e per un attimo le sembrò che la statua prendesse vita,le squame divennero blu scuro e gli occhi azzurro cielo con la pupilla a taglio.

Sans la riportò alla realtà.

-Tutto bene?-Le sussurò.

-Si..credo.-

Lo scheletro le strinse la mano,come per rassicurarla.

-Questo posto fa uno strano effetto pure a me e a Paps,sbrigiamoci ad uscire.-

In quel momento,lo scheletro dalla sciarpa rossa fece cenno ai due di avvicinarsi al centro.

Aveva trovato un piedistallo in cui era situato un piccolo scettro d'argento con ai lati un paio di ali.

-Secondo voi è quello?-Domandò a bassa voce.

-Mi sa di si,è l'unico oggetto in questa stanza a parte le statue.

Lo prendo io.-Rispose Sans.

Con delcatezza,tolse lo scettro dal suppotro.

Il pilastro in cui era inserito emise un rumore di meccanismi e gli occhi delle state si accesero tutti nello stesso momento,spaventando il trio.

Per fortuna durò solo qualche secondo,poi tornò tutto normale.

-Fiù,pensavo che avessimo fatto scattare qualche trappola.-Sospirò Esme.

-Anch'io,mi era venuta...-

-SANS NO!-

-...L'osso d'oca.-

-NYEEEEEEEEERG!-Urlò Papyrus mentre Esme ridacchava.


 

Una volta usciti dalla grotta,Sans ricevette una chiamata da Alphys in cui spiegava che,grazie alle telecamere,era sicura che Chara si trovi nell'ex sala del trono.

-Ok,andiamo lì.-Disse lo scheletro per poi chiudere la comunicazione.

-Da che parte?-Domandò Esme.

-Alt,per “andiamo” intendo io e Paps.-

-Cosa?Ma io vi voglio aiutare.-

-Aiuterai Alphys.-

-Non so nulla di tecnologia,fidati,non sarò d'intralcio.-

-Bastiamo noi.-

-Ma non voglio che andiate da soli!-

Papyrus,che aveva preferito rimanere in disparte escamò.

-DUBITI DELLE NOSTRE CAPACITà?-

-No,ma se Chara è così forte..-

-Noi lo saremo di più.-Esclamò deciso lo scheletro dalla giacca blu.

-Sentite,che lo vogliate o no,verrò con voi ad aiutarvi!-

-...Allora non mi lasci altra scelta.-Disse Sans rabbuiandosi.

Prese per mano Papyrus e Esme per poi utilizzare una delle sue scorciatoie per portarli in una stanza piena di fiori gialli circondati da colonne.

-Siamo nella stanza del palazzo reale?-Domandò la rossa.

-No,questo è l'ingresso delle Rovine,esattamente dalla parte opposta.

Ci vediamo dopo.-Rispose Sans prima di sparire insieme a Papyrus.

-TORNA QUI MALEDETTO IMBROGLIONE!-Ruggì la rossa,pur sapendo che non l'avrebbe sentita.


 

Angolo Autrice

Bel trucco Sans,davvero un bel trucco ma riuscirà a bloccare Esme?

Si scoprirà solo nel prossimo cappy(si,sono una mente diabolica)

Saluti da Ala

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Capitolo 14
*** Il demone ***


Sans e Papyrus comparvero davanti all'ingresso del palazzo reale.

Erano entrambi molto tesi e nervosi e mentre avanzavano,Paps domandò al fratello:

-Non abbiamo esagerato con Esme?Voleva solo aiutarci e noi l'abbiamo imbrogliata, è sbagliato!-

-Non è piaciuto pure a me prenderla in giro ma è stato necessario.

Paps,mi prometti una cosa?-

-Certo!-

-Qualunque cosa succeda,giurami che se le cose precipitano e succede qualcosa di spiacevole tu scappa più veloce che puoi,recuperando anche Esme e Alphys e trovate un modo per sigillare l'Underground in modo che nessuno entri o esca mai più!-

-Aspetta!Ma se io scappo...vorrebbe dire che tu rimmarrai intrappolato qui!-

-Tranquillo,troverò un modo per uscire.-

Non avrebbbe mai ammesso che in realtà aveva una paura matta che a suo fratello sarebbe successo qualcosa.

-Ok,te lo prometto ma...ti fidi di me?-Chiese lo scheletro dalla sciarpa rossa.

-Certo,perchè non dovrei?-

-Lo so che ti preoccupi per me ma anch'io mi preoccupo per te quindi non costringermi ad abbandonarti se sei nei guai!-

-D'accordo.

Sai,ci vuole fegato per questa impresa ed è ironico che siamo noi a compierla.-

-SANS!Uno:questa era pessima.Due:riguardo Esme,io credo che tu sia molto legato a lei.-

Lo scheletro dalla giacca blu sobbalzò e cercando di non arrossire,rispose:

-Si,siamo molto...amici.-

-Guarda che me ne sono accorto che ti sei innamorato di lei,quando glielo dirai?-

-Non sono il suo tipo.Sai le ragazze umane preferiscono i tipi alti e muscolusi mentre io sono basso e tutt'ossa.-

-Non credo che lei bada molto a queste cose e poi non glel'hai nemmeno chiesto,dovresti farlo per essere sicuro.-

-D'accordo,ci proverò.-

“Sempre se sopravvivo.”Aggiunse a mente.


 

Intanto,nelle Rovine,Esme aveva deciso di trovare da sola la strada,risolvendo o superando in volo gli enigmi che incontrava lungo il cammino il più velocemente possibile.

Era molto arrabbiata con Sans ma anche proccupata per entrambi essendo molto legata a loro e l'idea che fossero in pericolo senza che potesse fare nulla la rendeva acora più nervosa.

Arrivò all'uscita delle Rovine e rabbrividì quando,una volta varcata la porta,arrivò in una caverna dove la temperatura era sotto zero ed era presente la neve.

Si mise il giubbino nero che,per abitudine,teneva legato alla vita prima di proseguire in volo.


 

Intanto i due scheletri erano entrati nella sala reale e videro,in un prato di fiori gialli appassiti,la sagoma di una ragazzina incappucciata con un mantello blu enorme che riconobbero come quello di Asgore.

-Siete finalmente arrivati.I “gemelli della profezia”.-Disse la figura girandosi e togliendosi il cappuccio.

Indossava dei pantaloncini verdi e una maglietta verde a strisce gialle macchiata di sangue,i capelli erano ricci color nocciola e gli occhi neri dalla pupilla rossa e un sorriso inquietante.

Papyrus,seppur intimorito,si fece avanti e disse:

-Perfavore,evitiamo scontri.Frisk ha bisogno della sua anima e rivogliamo i nostri amici.-

-Ascoltalo e se sai già della profezia,non vale la pena combattere.Se farai come diciamo che ne possiamo tutti tornare a casa e dimenticare questa faccenda.-L'appoggiò il fratello.

La ragazza si mise a ridere prima di rispondere.

-Che comici che siete.

Mi mancano giusto due anime di mostri prima di aver il pieno controllo di quella di Frisk quindi se siete così gentili da darmele senza fare storie.-

-Cosa hai intenzione fare?-Domandò Papyrus.

-Solo dominare il mondo.-Rispose quella come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Fu il turno di Sans a chiedere:

-Ma perchè?Perchè fai così?-

-Non negarlo,il mondo è sporco e corrotto.Non hanno mai accettato i diversi e mai lo faranno.

Non puoi negare che ogni umano quando vede te o qualsiasi altro mostro vi guarda storti,come se foste una macchia da pulire e aspettano la prima occasione per cacciarvi e sterminarvi.

Ma se dominerò il mondo farò in modo che tutto questo finirà e chiunque si opporrà verrà punito ed ucciso!-

-Sarai solo un tiranno.Tu parli come se gli umani fossero tutti uguali ma ti sbagli!-Esclamò lo scheletro dalla giacca blu.

-Taci.Dato che non vuoi darmi la tua anima con le buone,lo farò con le cattive!-

Con un gesto rapido si tolse il mantello ed evocò un tridente come quello di Asgore ma completamente nero con la quale attaccò.

I due scheletri schivarono per un pelo e guardarono con orrore l'arma mantre evocavano le proprie anime

-Sorpresi eh?Grazie alle anime ho tutti i poteri dei mostri che ho assorbito.-

Disse la demone,evocando la propria anima nera come la pece prima di far comparire delle lance dello stesso colore e le scagliò contro i due scheletri.


 

Intanto,dal laboratoriao,Alphys aveva finito di preparare i macchinari e,grazie alle sue telecamere,stava assistendo allo scontro dei suoi amici contro Chara.

Era così concentrata che non si accorse che dalla porta d'uscita delle Rovine,dopo Esme,era uscita un altra persona.


 

“Più veloce!più veloce!”Era l'unico pensiero di Esme mentre sforzava al massimo le ali.

Era arrivata al'inizio delle Waterfalls e pur non essendo mai stata nell'Underground sentiva che stava andando nella direzione giusta.

La ragazza avvertì una corrente aerea favorevo e non perse tempo a sfruttarla per aumentare la propria velocità.


 

Intanto,nell'ex sala del trono.

Sans,schivato l'ennesimo attacco da parte di Chara,evocò dei Gaster Blaster mentre Papyrus scagliò delle ossa contro l'avversaria che schivò facilmente gli attacchi.

Allora lo scheletro dalla giacca blu la bloccò con la telecinesi e iniziò a sbatterla per la sala,dopodichè il fratello la colpì con le ossa blu centrandola in pieno.

-Già finito?-Si domandò Sans,guardando il corpo dell'avversaria a terra.

Quella si mise a ridere si alzava dicendo:

-Che comici.Non sto nemmeno usando al massimo i miei poteri.-

Si lanciò contro i due scheletri e li afferò,trasportando tutti e tre nella Judgment Hall e li scagliò contro la parete senza che avessero il tempo di reagire.

-Persino Asgora ha resistito più di voi.-Ridacchiò,prima di scagliare un attacco di sfere infuocate,parato da un Gaster Blaster di Sans.

I due scheletri si divisero,cercando riparo dietro le colonne ai lati della sala.

-Giocate a nascondino?Va bene,ma se vinco come premio voglio le vostre anime.-Ridacchiò il demone.


 

Intanto Esme aveva superato le Hotland ed era arrivata in vista della città.

La corrente d'aria che l'aveva sostenuta fino a quel momento non l'aveva abbandonata ma aveva il fiatone e le ali le dolevano per lo sforzo;per fortuna era vicina al suo obbiettivo.


 

Sfruttando le colonne,Sans e Papyrus effettuavano rapidi attacchi per poi mettersi al riparo ma,nonostante tutti i colpi inferti,la demone era ancora in piedi e rideva e attraverso un liquido nero,aveva creato una creatura come quella che avevano già affrontato al centro commerciale

L'idra,con un colpo di coda,aveva distutto la maggior parte delle colonne e si era messa ad attaccare Papyrus mentre Chara evocava un coltello nero e puntava contro lo scheletro più basso.

Con dei rapidi gesti del coltello,disegnò nell'aria cinque linee nere che rimasero sospese fino a quando l'arma del demone non aveva emesso un leggero bagliore e si mossero rapide come proiettili e distrussero il pilastro dietro il quale si era nascosto lo scheletro.

Chara gli andò addosso e lo scaraventò contro la parete,stordendolo e sollevò il coltello,pronta a colpirlo.

Papyrus se ne accorse e cercò di correre per aiutarlo ma l'idra si frappose,bloccandogli qualsiasi tentativo di soccorso.

-Addio comico.-Disse la demone sollevando il coltello.

Si udì il rumore di vetri infranti,nello stesso momento in cui l'arma si abbassava per infilzare lo scheletro.

Ma la lama non raggiunse mai il suo obbiettivo.

Sans si trovò addosso Esme con un taglio diagonale sulla schiena da cui perdeva molto sangue.Sembrava svenuta.

Aveva fatto da scudo allo scheletro,salvandogli la vita.


 


 

Angolo Autrice

EEEEEEEEE Suspense!(So che sono una mente diabolica ma non uccidetemi!)

Cosa accadrà?Per Esme è veramente finita?

Si scoprirà nel prossimo cappy.

Saluti da Ala!

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Capitolo 15
*** Vittoria? ***


-No...NONO!-Si trovò ad urlare lo scheletro mentre la scuoteva per cercare di svegliarla,trattenendo le lacrime,mentre Chara sollevava nuovamente il coltello dicendo:

-Si,molto commuovente,ma ora muori!-

Stavolta fu bloccata da un paio di ossa di Papyrus che non sembrava lui,il suo occhio destro emanava bagliori arancioni mentre evocava un Gaster Blaster urlando:

-NON TOCCARE MIO FRATELLO!-

Fra i due inizio uno scontro mentre Sans prese il polso della ragazza per sentire il battito.

C'era ma debole e sarebbe morta per dissanguamento se non faceva qualcosa.

Lo scheletro non sapeva cosa fare,doveva salvarla ma non poteva lascare Papyrus da solo!

“Perchè non è rimasta dov'era?”Continuava a chiedersi.

Udì dei passi dietro di sé e,pensando fosse Chara,si girò,pronto ad attaccare ma era...

-Ametist!Che diavolo ci fai qui!-

Era lei e aveva evocato la propria anima.

Temendo che volesse catturare la ragazza,lo scheletro la strinse a sé.

-Non sono qui per intralciarvi ma per aiutarvi sopratutto lei.-Disse la mora indicando Esme.-Bisogna cautrizzare la sua ferita.-

Sans la guardò,indeciso se crederle o meno,ma decise di rischiare dato che non c'era tempo.

-Come pensi di cautrizare la ferita?L'unica che sa usare il fuoco è ko.-

-Lo so,devo usare una mia abilità:posso condividere l'energia della mia anima con lei in modo da farla riprendere in fretta.-

Ciò sorprese lo scheletro che acconsentì purchè si sbrigasse.

La mora spostò la propria anima in una mano e l'avvicinò al corpo di Esme mentre Sans controllava il fratello,cercando di aiutarlo come gli era possibile,parando qualche colpo con ossa o Gaster Blaster e mentre gettava un rapido sguardo al viso di Ametist,si accorse di un piccolo particolare che lo lasciò di stucco ma decise di approfondire più tardi.

Intanto,l'anima di Esme comparve in aria ma si erano formate delle crepe e pulsava debolmente.

L'anima di Ametist e della rossa si fusero e in un attimo quella di Esme tornò normale e la ragazza aprì gli occhi e fece una smorfia di dolore e gettò uno sguardo di pura sorpresa alla mora appena la vide.

-Tranquilla è dei nostri ma ora dobbiamo pensare alla tua ferita.-Le spiegò rapidamente Sans.

-Cosa farete?Brucia da morire.-Domandò la rossa.

-Dobbiamo usare la tua spada di fuoco per cautrizzare le ferita.Tu sei immune al fuoco quindi non sentirai nulla.-

La rossa evocò velocemente la propria spada e stava per darla in mano ad Ametist ma lei ritirò quasi subito la mano.

-è troppo calda!Non riesco a tenerla in mano!-Esclamò.

Intanto Papyrus non se la stava cavando bene e il fratello se ne accorse.

-Ametist!Vai ad aiutare Papyrus!Qui ci penso io!-Ordinò.

La mora obbedì e corse ad aiutare lo scheletro con la sciarpa rossa mentre Sans avvolse l'elsa della spada con la sua felpa che inizò a fumare e appogiò il piatto della spada alla ferita di Esme.

Lei non evertì nulla,se non un senso di sollievo mentre la ferita si rimarginava.

-Fatto.-Disse lo scheltro buttando a terra la felpa ormai carbonizzata.

Esmeralda ora si sentiva bene e si alzò dicendo:

-Allora andiamo sono pronta a combattere.-

-Cosa?Ma se ti sei appena ripresa!Non se parla proprio!-

-1:il fuoco mi ha fatto recuperare energia,2:non c'è tempo e 3:vuoi che succeda come prima?-

Detto ciò,la rossa prese in fretta la sua spada e attaccò l'idra,mozzandogli il collo come aveva fatto con quella al centro commerciale.

La creatura divenne polvere nera e ciò fece arrabbiare molto Chara che ne evocò altre tre insieme a degli insetti come scorpioni e millepiedi enormi della stessa sostanza nera.

Mentre Esme,Sans e Papyrus pensavano alle creature,la prima con il fuoco,i secondi con i Gaster Blaster;Ametist affròntò direttamente la demone e fra le due sembrava essere una partà in quanto Chara era forte ma la velocità di Ametist la salvava molte volta e poteva infliggerle dolorosi tagli grazie ai suoi ventagli.

Quando i due fratelli e Esme tolsero di mezzo tutte le creature del demone la affrontarono direttamente,cercando di non darle il tempo per non evocarne altri.

Ma nonostante i loro sforzi combinati,Chara sembrava instancabile e anche parecchio arrabbiata in qunato non riusciva più a ferire nessuno.

-ORA BASTA!-Eslamò la demone,creando una sfera viola che lanciò verso l'alto.

Questa esplose e un liquido nero iniziò a ricoprire tutto l'ambiente,coinvolgendo pure i protagonisti che si trovarono immobilizzati mani e piedi da quella melma nera.

-Sono proprio curiosa di vedere come mi batterete in queste condizioni.-Ridacchiò la demone avvicinandosi pericolosamente a Esme pronta a colpirla con il coltello.

-LASCIALA STARE!-Urlò Sans evocando un Gaster Blaster che bloccò il colpo.

Intanto gli occhi di Ametist scintillarono e l'aria intorno a lei si compattò,creando il suo drago d'aria e la pupilla degli occhi di Esme si restinse quando evocò il proprio drago di fuoco.

I colpi combinati dei due draghi,uniti a quelli dei Gaster Blaster dei due scheletri,indebolirono l'avversaria mentre i loro proprietari si liberavano della melma che li bloccava.

Dopo vari tentativi,Esme riuscì a liberarsi e si spostò in volo verso Sans aiutandolo a liberarsi.

-Ho un idea che potrebbe funzionare,ma bisogna distrarre Chara.-Sussurò la ragazza.

I due si spostarono verso Ametist e Papyrus per spiegargli cosa dovevano fare.

Intanto,dalla melma che formava il pavimento si formarono dei tentacoli che tentarono di prendere Esme e Sans,costringendo la rossa a volare a zig zag per evitarli.

Nel frattempo,Ametis e Papyrus attaccarono Chara,la prima con raffiche di vento così violente da far perdere l'equilibrio l'avversaria mentre il secondo l'attacco con una raffica di ossa accompagnata da un Gaster Blaster.

La demone era così impegnata a parare e rispondere ai colpi dei due,assieme a quelli delle creature di Esme e Ametist che non si accorse di Sans e la ragazza alle sue spalle finchè la ragazza,con una fiammata,le ustionò il braccio,facendola voltare con un espressione arrabbiata in viso.

Stava per colpirli con un coltello nero appena creato quando lo scheletro parò il colpo,usando il piccolo scettro trovato nella sala dei draghi.

Questi emise una luce bianca così forte che i presenti dovettero chiudere gli occhi per non rimanere accecati e nella stanza si alzò un forte vento.

Lo scheletro sentì lo scettrò sfuggirgli dalle mani così aprì leggermente un occhio per vedere lo schettro in aria al cui centro delle ali era comparsa una piccola sfera nera che stava assorbendo i draghi di Ametist e Esme,la melma nera creata da Chara e la stessa demone che tentò di resistere ma venne comunque assorbita.

Quando ciò accadde,lo scettro smise di emettere luce e cadde a terra con un un tintinnio cristallino,al centro delle due ali,la sfera nera era rimasta e sembrava quasi pulsare come un cuore.

I quattro si avvicinarono circospetti allo scettro come se fosse una piccola bestia feroce pronto ad attaccarli.

-QUINDI è FINITA?-Chiese Papyrus.

-Non lo so.Non abbiamo né l'anima di Frisk né quelle dei nostri amici.-Fece notare Sans.

-Magari sono state assorbite insieme a Chara.-Suggerì Esme.-Potremo provare a...-Mentre parlava,la ragazza tese la mano verso lo scettro e quando lo toccò,il suo corpo fu come colpito da una scarica eletrica così forte da farla svenire.

-ESME!-Esclamò lo scheletro dalla giacca blu squotendo la ragazza per farla svegliare mentre la sfera fra le ali dello scettro iniziò ad emettre bagliori viola.

-Temo che il contatto con lo scettro abbia permesso a Chara di trovare una via d'uscita e se Esme non glielo imbedirà,lei prenderà il controllo del suo corpo!-


 

Angolo Autrice

E dopo di questo mi sa che qualcuno tenterà seriamente di uccidermi ma glielo sconsiglio in quanto poi la storia non andrà avanti!

Ormai siamo giunti ai cappy finali e sembra che ci siano ancora molte cose in sospeso.

Al prossimo cappy!

Saluti da Ala

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Capitolo 16
*** Scontro mentale ***


Esme per un attimo non riuscì a capire dove fosse,tutto attorno a lei era nero come una notte senza stelle.

Poi lo avvertì:un odio che sembrò circondarla e la rossa si trovò a lottare per non esserne inghiottita.

-Lottare non servirà a nulla!-Sentì.

La voce era di Chara ma sembrava provenire da ogni direzione e da questo,la rossa sospettò che in qualche modo,la demone sia riuscita a entrare nella sua mente allora cercò di tenersi stretta la propria mente ripetendo a se stessa chi era aggrappandosi ai propri ricordi.

Allo stesso tempo non potè fare a meno di entrare in contatto con quelli di Chara.

Scoprì che quando era in vita era una bambina sola e maltrattata da tutti,persino dai suoi genitori e che era andata al Mt Ebbott per farla finita.

Avvertì anche l'enorme rabbia provata quando il suo fratello adottivo morì per mano degli umani a causa di un malinteso.

Rabbia che in qualche modo era rimasta nel suo corpo e che gli ha permesso di tornare con un solo obbiettivo:vendetta.

-Adesso capisci?-Chiese la voce della demone.-Noi siamop uguali!Soli e emarginati da tutti,non c'è nessun umano che non possa definirsi innocente!

Non provi rimorso per ciò che hanno fatto e per ciò che ti è stato negato perchè eri una “diversa”?

Dammi la tua anima e potrai vendicarti e avrai ciò che meriti realmente:rispetto e non ti dovrai più nascondere.-

Esme,nonostante sapesse che Chara era cattiva,non poteva fare a meno di notare la verità nelle sue parole.

Era vero,era stufa di nascondersi e di essere presa di mira perchè era diversa e se avrebbe accettato sarebbe tutto cambiato.

Stava per farlo quando sentì un altra voce che la chiamavano.

-ESME SVEGIATI!-Udiva e la ragazza riconobbe la voce dello scheletro.

Da quando si erano incontrati,lui l'aveva sempre aiutata e sostenuta.

Si ricordò della chiaccherata in riva al fiume e ciò le diede la spinta di determinazione che le seviva per continuare la lottare.

Avvertì la rabbia del demone quando ricominciò a scacciarlo dalla sua mente con tutte le sue forze.

-PERCHè NON MI LASCIATE SEMPLICEMENTE VINCERE!?!-La sentì urlare.

La ragazza si aggrapò con tutte le sue forze al ricordo di suo padre e dei suoi primi veri amici per non venire ighiottita da quell'odio che sembrava crescere sempre di più ogni secondo che passava.

-BASTA CHARA!-Urlò a sua volta la rossa.-Mi dispiace per tutto quello che ti è successo ma non è così che cambierai le cose!-

-SI INVECE!-Rispose la demone.-L'intero pianeta può anche fare a meno della razza umana,sono solo capaci di distruggere!-

-Ti sbagli!Non sono tutti uguali e se uccidi tutti non sarai meglio delle persone che ti maltrattavano e poi, vale la pena sacrificere la vita delle persone che ti hanno accolto come se fossi una figlia?-

-LORO MI HANNO DIMENTICATO E SOSTITUITO ME E ASRIEL!-

-Non è vero e tu lo sai.Toril tiene ancora la foto con te e Asriel sul suo comodino.-

Piano piano,l'odio che pervadeva quel posto trasformandosi in tristezza e senso di colpa.

Il nero iniziò a sparire,lasciando il posto al bianco e la ragazza sentì un singhiozzo dietro di sé.

Girandosi,si trovò davanti a una bambina dai capelli corti e ricci color nocciola e la maglia verde a righe gialle,gli occhi non si vedevano in quanto teneva un braccio alzato per asciugarsi le lacrime.

Esme le si avvicinò e inginochì davanti a lei;ora pareva innoqua ma per prudenza tenne i sensi all'erta,pronta alla fuga nel caso si trattasse di una trappola.

-Scusate.-Mormorò a bassa voce la bambina fra un singhiozzo e l'altro.-Ero troppo arrabbiata e non riuscivo a pensare ad altro che alla vendetta.-

La ragazza era indecisa.

Da una parte era stata lei a rubare l'anima di Frisk,riducendolo in quello stato,a catturare la maggior parte dei suoi nuovi amici,oltre altri mostri, e fino a quel momento l'avevano vista come un avversaria da abbattere.

Ma dall'altra era sicura che si fosse sinceramente pentita e in fondo è solo una bambina con un terribile passato sulle spalle.

Infine si decise.

-Io ti perdono.-

Queste tre semplici parole fecero sollevare lo sguardo a Chara,rivelando gli occhi non piì neri dalla pupilla rossa ma color marrone chiaro che per un attimo guardò la ragazza con un espressione stupita,poi mormorò triste.

-Non me lo meriteri dopo tutto quello che ho fatto.Che vi ho fatto.-

-Ma ora ti sei pentita e tutti meritano una seconda possibilità.-

La bambina sorrise prima di tendere la mano,facendo comparire un anima umana rosso acceso e dieci anime di mostro bianche.

-Tieni,non posso tenerle e sono sicura che Alphys saprà cosa fare.-Disse porgendole a Esme.

-Ma..tu?-

-Io rimarrò imprigionata nello scettro com'è giusto che sia.Non preoccuparti per me, i tuoi amici ti aspettano.-


 

-SI STA SVEGIANDO!-Urlò Papyrus saltando dalla gioia con le lacrime agli occhi.

Esme aprì gli occhi e si trovò in braccio a Sans che arrossì leggermente prima di lasciarla.

-Era ora che ti svegliassi,ci siamo preoccupati da morire.-Disse.

-Ma ora sei svegli e vedo che abbiamo vinto.-Fece notare Ametist indicando la mano di esme sulla quale volteggiavano l'anima di Frisk e dei mostri precedentemente catturati da Chara.


 

Angolo Autrice

E siamo quasi giunti alla fine,il prossimo cappy sarà l'ultimo ma a causa del ritorno scolatico e altri impegni non so quando lo pubblicherò ma vi assicuro che non mancheranno le sorprese.

Saluti da Ala

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Capitolo 17
*** The And or New Begining? ***


Sans era così stanco da non poter usare il teletrasporto così i quattro ritornarono al laboratorio a piedi e nel frattempo,Esme,raccontò cosa era successo mentre era svenuta.

Alla fine del racconto,i tre concordarono sul fatto di perdonare Chara,in fondo era stato un brutto scherzo del destino e poteva capitare a chiunque di loro.

-Posso capire bene come ci si sente ad essere diversi.-Disse Ametist.-I miei “genitori” mi trattarono bene finchè un giorno creai senza volerlo un tornado in salotto.Mi buttarono fuori di casa rivelandomi poco educatamente che ero stata adottata.

Avevo sette anni.-

Esme e Sans furono sorpresi dalla rivelazione della ragazza,sopratutto perchè non si aspettavano che rivelasse il suo passato come se nulla fosse.

Arrivati al laboratorio,Alphys si diede subito da fare e per prima cosa restiturono l'anima al legittimo proprietario che si risvegliò e la prima cosa che fece fu abbracciare i due scheletri e ringraziarli,insieme a Alphys e alle ragazza di quello che avevano fatto per salvarlo.

Poi fu il turno degli altri mosti per i quali l'ex-scienziata reale aveva modificato un suo vecchio macchinario in modo da poter ricostruire i loro corpi grazie all'anima.

Fu un vero successo.

Asgore,Toriel,Mettaton(sotto forma di fantasma) e Undyne tornarono insieme a due mostri di tipo rana di nome Froggit,uno dalle fattezze di ragno viola di nome Muffet e una coppia di cani di nome Dogamy e Dogressa.

-Manca s-solo un m-mostro.-Balbettò Alphys mentre si preparava a ripetere la procedura per l'ultima volta.

Undyne,che da quando era ritornata in possesso del proprio corpo teneva in baccio l'ex-scienziata reale senza mollarla un secondo esclamò:

-Un momento!Gli unici mostri ad essere spariti erano i Froggit,Muffet,Dogamy e Dagressa!-

-M-ma a-a-allora di chi è questa a-a-a-anima?-

Asgore e Toriel,che stavano riabbracciando il loro figlio adottivo,sollevarono lo sguardo incuriositi.

La scienziata diede inizio al processo di ricostruzione del corpo che veniva effettuato in un apposita capsula e quando si aprì ne uscì una sorta di nebbia bianca molto fitta dalla quale comparve una sagoma dalle fattezze di un bambino che avanzò barcollando leggermente.

Era un piccolo mostro dall'aspetto caprino dalla pelliccia candida e indossava un maglione verde a strisce gialle.

Appena il piccolo mostro sollevò lo sguardo,i suoi occhi verdi si riempirono di lacrime.

-ASRIEL!-Esclamarono i due ex-regnanti insieme a Frisk lacrimando di gioia.

-MAMMA!PAPA!-Rispose il piccolo mostro correndogli incontro e abbracciandoli.

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A quella scena molti presenti si commossero e Papyrus e Alphys si misero persino a piangere.


 

Mentre il gruppo usciva dall'Undergraund per tornare a Dalgon,Esme fece notare:

-Sono felice che Asgore e Toriel si siano ricongiunti con il figlio ma non capisco come è potuto succedere.-

L'ex-scienziata reale,ancora in braccio ad Undyne,ci riflettè sopra e rispose:

-S-stando ai m-miei studi s-sulla c-composizione chimico-fisico-magico delle a-anime...-

-Scusa puoi parlare in modo comprensibile a tutti?-Chiese gentilmente Undyne.

-I-in parole p-povere quando l'a-anima di un m-mostro si d-disintegra,si disperde nell'a-ambiente e vi r-rimane a m-meno che non si trova un “c-contenitore” per r-raccoglierla ma ci vuole tanta e-energia per farlo.-

-Quindi Chara non era così accecata dalla vendetta se ha deciso di usare molta energia per ricreare l'anima del suo fratello adottivo.-Notò la rossa.

-Qualunque sia il motivo,l'importante è che ora stiamo tutti bene e io posso finalmente fare una dormita senza ansie.-Commentò Sans.

-SANS!NON ESSERE IL SOLITO PIGRONE!-Esclamò Papyrus.

-Comunque ti devo restiuire una cosa.-Disse Esme, togliendosi il ciondolo a forma di cuore per porgerlo allo scheletro dalla giacca blu.-Come ti avevo promesso,è tempo di restituirtelo.-

-Tienilo pure,io non ne ho bisogno.-Rispose Sans,fermandosi a pochi passi da lei.

-Mi avevi detto che era della tua madre adottiva quindi insisto.-

Lo scheletro non fece in tempo a rispondere che Undyne diede una pacca amichevole sulla spalla della ragazza dicendo:

-Ehy,non ti ho ancora fatto i miei complimenti per il coraggio che hai avuto nell'affrontare Chara!-

Per la sorpresa,Esme sobbalzò facendo cadere il ciondolo e appena toccò terra,la pietra a forma di cuore si staccò dal supporto metallico.

-Scusa!-Esclamò allora la donna pesce mentre la rossa si chinò a raccoglire la pietra insieme a Sans che prese la collana.

-Tranquilla,penso che si possa aggiustare.Sans,c'è qualche problema?-Chiese la la ragazza notando che l'amico fissava con un espressione sorpresa il pezzo di collana che aveva in mano.

Lui sollevò lo sguardo e rispose:

-Non era una collana ma un portafoto.Guarda.-

Infatti,dove prima c'era la pietra,era presente la foto di un mostro dalle fattezze di una una lucertola blu che la rossa riconobbe come il drago che aveva vistro nella sua visione quando erano andati a prendere “l'Eredità”.

Teneva fra le braccia due bambine umane di pochi mesi.

Una aveva un ciffo di capelli neri e pareva che dormisse mentre l'altra i capelli rossi e con le manine sembrava che tentasse di toccare il muso della draghessa;sulla sua schiena erano presenti delle piccole ali rosso rubino.

In un angolo della foto c'era scritto:”Alle mie figlie,che le stelle vi proteggano”.

-M-ma non è possibile...sono io!-Esclamò la ragazza sorpresa.

Ne era sicura al cento per cento,allora la draghessa era sua madre!

Rilesse la frase finale,parlava al prurale quindi aveva una sorella ma dov'era?E chi era loro padre?Ma sopratutto perchè non erano rimasta nel sottosuolo insieme alla loro madre invece di essere in superfice?

Si era pietrificata a guardare la foto,come se potesse rispondere alle sue domande,si ridestò solo quando lo scheletro gli mise una mano sulla spalla.

-Non so cosa ti passi per la testa ma credo che qualcuno ne sappia più di te.-Gli disse prima di girarsi a guardare Ametist per poi chiedergli:-O sbaglio?-

La mora fece cenno negativo,poi inclinò la testa da un lato e scostando una ciocca,rivelò una voglia a forma di ala identica a quella di Esme,ma mentre la rossa ce l'aveva a destra,la sua era a sinistra.

La rossa rimase paralizzata dalla sorpresa,prima di balbettare:

-D-da quanto...?-

-Da quando eri entrata nell'Organizzazione,mi dispiace non avertelo detto prima ma avevo paura che se l'avessero scoperto,ti avrebbero usata contro di me o peggio.

Per questo quando ho capito che intendevi scappare,ho coperto la tua fuga con tutti i mezzi in mio potere.

Mi dispiace anche averti ferito ma dovevo vedere la tua vera forza per essere sicura che saresti stato in grado di difenderti da sola.-

Esme era rimasta senza parole,l'idea che la persona,considerata un nemico,fosse in realtà sua sorella la sorprendeva ma in fondo era felice di avere un legame di sangue con qualcuno,la face sentire meno sola.

Ma non capiva come la mora sapesse più cose di lei.

-Come lo sapevi?-

-Il vento.La base del mio potere.

Ho scoperto di poter entrare in contatto con ciò che si trova intorno a me;è un abilità che non sono in grado di controllare e si attiva solo mentre dormo.

Tempo fa entrai in contatto con qualcosa,anzi qualcuno:W.D. Gaster.-

-NOSTRO PADRE!-Esclamarono sorpresi Sans e Papyrus,attirando l'attenzione del resto del gruppo che si fermò ad ascoltare.

-Esatto.-Rispose la mora prima di continuare:-Non mi ha spiegato come potevo entrare in contatto con la sua mente ma mi raccontò di nostra madre.

Si chiamava Lapis ed era una degli ultimi Antichi.

A quel tempo erano rimasti solo in cinque fra cui uno,Onices,era il capo ed era estremamente fissato con i concetti del “sangue puro” e odiava a morte gli umani per averli condannati ad una lenta estinzione.

Tornando a nostra madre,lei trovò e si innamorò di un umano caduto che nascose per evitare che gli altri mostri,sopratutto Onices,lo trovassero e uccidesse.

Funzionò per un breve periodo ma vennero scoperti e Onices non esitò un attimo ad ucciderlo ed esiliare Lapis che andò dal suo vecchio amico Gaster.

Solo in seguito scoprì che nostra madre era rimasta incinta di noi due e ciò lo fece arrabbiare tant'è vero che provò ad uccidere anche noi,fallendo ma lasciandomi il segno.-

La ragazza indicò il proprio occhio cieco prima di proseguire.

-Sapendo che Onices avebbe provato a farci fuori in ogni modo possibile,scelse di portarci nell'unico luogo che non avrebbe mai raggiunto.-

-La superfice!Ma come...?-Domandò Toriel.

-La nostra anima è più forte di quella di qualsiasi mostro o umano da solo.Atraversata la barriere fece in modo che qualcuno ci trovasse per adottarci.

Gaster mi ha anche rivelato che nostra madre era anche diventata la madre adottiva dei suoi figli.-

-Non non ci ricordiamo molto,anche perchè sparì quando avevamo cinque anni.Sicura di non sapere cosa è successo nostro padre?-Chiese Sans.

-Ha citato un incidente e che ora si trova “ovunque e da nessuna parte”.

Mi dispiace ma l'ho “incontrato” solo due volte;la seconda quando mi ha parlato della profezia.-

-T-tutto c-coincide!-Esclamò Alphys.-Gli A-Antichi sono s-svaniti da circa dieci anni e so che v-vostro padre stava l-lavorando ad un i-invenzione quando s-svanì ma non ho saputo nient'altro.-

Esme,che era rimasta zitta per tutto il tempo,guardando la foto alzò lo sguardo e fissò negli occhi Ametist.

Ora che sapave che era sua sorella gli sembrò di guardarsi allo specchio in quanto,a parte i capelli,gli occhi,i vestiti e le ali,avevano tratti fisici molto simili.

-Ora che sai la verità non mi sorprenderebbe se fossi arrabbiata con me.-Disse la mora,abbasssando lo sguardo.-D'altronde non sono stata molto presente come sorella e ti ho anche ferita.-

-In questo momento...-Iniziò Esme.-Provo un casino di emozioni fra cui la felicità di aver scoperto di non essere così sola come pensavo ma non sono arrabbiata.In fondo penso che se le cose fossero andate diversamente non avrei ma incontrato Sans, Papyrus, Undyne, Asgore, Toriel, Alphys, Mettaton, Frisk e gli altri mostri pronti ad aiutarmi e... non sarei mai riuscita ad aquistare la fiducia in me stessa tanto velocemente.

Quindi no,non sono arrabbiata.-

Ametist alzò lo sguardo di scatto con un espressione sorpresa e si guardarono negli occhi.

Per cinque interminabili secondi non dissero niente mentre gli altri presenti le fissavano, in attesa.

Poi si abbracciarono.

Un abbraccio di chi si è ritrovato dopo tanto tempo.

Quando l'abbraccio si sciolse,Esme le chiese:

-Ora che farai?A Dalgon abbiamo posto se vuoi rimanere.-

Sans e Papyrus annuirono,non gli sarebbe dispiaciuto avere una nuova coinquilina ma la mora fece cenno di no con la testa.

-L'Organizzazione è ancora una minaccia e ci sono tanti mezzi mostri che devono essere salvati.

Conosco la maggior parte dei posti in cui potrebbero essere nascosti e ho tutta l'intenzione di far in modo che quei criminali vengano consegnati alla giustizia.

Ma per fare ciò bisogna viaggiare e lottare molto e di conseguenza sarò molto lontana da Dalgon.

Nonostante ciò,penso che potrei sempre passare di lì e stabilirmici definitivamente quando tutto sarà finito.

Ma ora ho una domanda per te:vuoi venire con me ad aiutarmi?-

La prospettiva era veramente invitante per Esme;poteva aiutare suoi simili e fare in modo che l'Organizzazione non presenti più una minaccia e tutto ciò con sua sorella.

Papyrus,ricordandosi del “discorsetto” fatto al fratello prima di affrontare Chara,sussurrò:

-Dovresti dirglielo ora.Potresti non avere più altre occasioni per diglielo.Sans?-

Solo allora si rese conto che lo scheletro dalla giacca blu,rimasto al suo fianco fino a quel momento,si era allontanato senza dire niente a nessuno.

Papyrus lo raggiunse in un attimo e mettendosi davanti a lui esclamò:

-Sans,ma che fai?Forse non vedremo la nostra amica per un bel po' di tempo e tu lasci che parta senza salutarla o avergli rivelato i tuoi sentimenti?-

-Non mi piacciono gli adddii.-Si giustificò lo scheletro.-E poi non posso diglielo,o rimmarrebbe qui per me o mi guarderà male e se ne andrà con un brutto ricordo di me.

Quindi è meglio così.-

-Non credo che lei sia della stessa idea.-Fu la risposta di Papyrus indicando alle spalle del fratello.

Esmeralda li aveva raggiunti e Papyrus pensò che era meglio lascire il fratello e la ragazza soli.

-Bè?Immagino tu sia qui per salutarmi.Direi volentiri qualche battuta me non me ne viene in mentre nessuna.-

-Resto.-Fu la risposta decisa della ragazza e la cosa lasciò di stucco lo scheletro.-Anche Ametist è d'accordo.Non credo sopporterei nessun viaggio senza le tue battute,la vivacità di Papyrus,l'enegia di Undyne...insomma mi manchere tutti molto.-

Sans stava per rispondere con una battuta quando notò il fratello che gli fece un cenno per dire che era il momento di dichiarasi.

Lo scheletro dalla giacca blu abbassò la testa per non fare vedere che era arrossito e mormorò:

-C'è una...cosa che volevo dirti.Io...cioè...-Non trovava le parole.

Perchè era così difficile?Poteva affrontare qualunque sfida senza battere ciglio ma non riusciva a dichiararsi?

-...Tu...m-mi piaci!Ecco l'ho detto!Non so che ne pensi tu ma mi piaci veramente,ok?-

Era così imbarazzato che tenne lo sguardo a terra.

Non poteva vedere la faccia della della ragazza quindi non sapeva come aveva reagito.

Era sorpresa?Infastidita?O peggio,disgustata?

Si sentì sollevare delicatamente la testa per il mento e si trovò a fissare gli occhi verde smeraldo della ragazza e vide che anche lei era arrossita.

-Anche tu mi piaci.-Fu la sua risposta prima di dagli un bacio sulla bocca, o almeno dove doveva esserci in quanto,essendo uno scheletro,non aveva le labbra.

In quel momento,Sans si sentì lo scheletro più felice dell'universo,avrebbe volentirei bloccato il tempo per non far passare mai quel momento.

-NYEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEH!è LA COSA PIù ROMANTICA CHE IO ABBIA MAI VISTO!-Esclamò Papyrus.

Solo allora i due si accorsero che tutto il gruppo li stava osservando e arrossirono come pomodori belli maturi.

Per cambiare discorso,Esme chiese a Ametist:

-Sarò tua sorella ma non capisco se sei tu la più grande o io.-

-Nessuno,siamo gemelle.-


 

Intanto,in una base dell'Organizzazione.

Un signore con un camice da laboratorio ossevava i dati di un cumputrer quando una voce lo distrasse.

-A che punto è la nostra creazione?-

Lo scienziato si girò per vedere la sagoma di un uomo sui trent'anni entrare nel laboratorio.

Si vedeva che indossava una tuta completamente nera ma non era possibile vedere i dettagli dil viso in quanto era in ombra.

-Un buon punto,mancano solo alcune migliorie e sarà pronta.-

L'uomo in ombra si avvicinò ad una capsula in cui era contenuto un robot bianco e grigio dalle fattezza umanoidi.

Sul petto era presente un sibolo a forma di cuore di colore grigio scuro che sembrava pulsare.

-Quando sarà pronto,il progetto Demons inizierà.-Disse,appoggiando una mano munita di artigli sulla capsula.


 

Angolo autrice.

I'M ALIVEEEEEEE!

A parte gli scherzi,ho avuto problemi di connessione che si sono risolti solo oggi e cosa c'è di meglio per festeggiare di un capitolo bello ricco di sorprese e colpi di scena?

Comunque avete capito bene:ci sarà un sequel ma quando lo scriverò è un mistero pure per me.

Voglio ringraziare tutti i recensori e lettori silenziosi che hanno seguito questa storia.

Grazie ragazzi e ragazze!

Un saluto e un abbraccio da Ala

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