Ricorda che l'amore si rispechia ne gli occhi di chi sa amare di folle shane (/viewuser.php?uid=63853)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Buongriono Manhattan, la vostra Gossip Girl e tornata ***
Capitolo 2: *** La Dottoressa Dunham (1 parte) L'incontro con Selena) ***
Capitolo 3: *** Aspettando Kristen ***
Capitolo 4: *** solo un sogno? o realta? (prima parte) ***
Capitolo 5: *** solo un sogno? o realta? (seconda parte) ***
Capitolo 6: *** semplici coincidenze? ***
Capitolo 1 *** Buongriono Manhattan, la vostra Gossip Girl e tornata ***
ci
tengo a precisare che Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno
scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del
carattere di queste persone, nè offenderle in alcun modo'.
Quindi
no, la storia non ha alcuno scopo di offendere nessuno. Dal pubblico
che la legge alle persone usate per la storia stessa. Poiché
la storia e a tema Femslash, e Slash, ci tengo a dire che non
è mia intenzione insinuare nulla (anche se Kristen, e uscita
fuori) ne offendere con questa tematica nessuno. Quindi se non vi
piacciono le coppie ragazza per ragazza, o ragazzo per ragazzo, vi
prego di tornare in dietro.
Nota
importante vi sono molte altre star, ma Kristen e pochi altri non
saranno attori o altro.
Tutti
i diritti su Gossip Girl e Twilight non mi appartengono in nessun modo
e non pretendo che mi appartengano. (Se così fosse, avrei
reso i protagonisti di Gossip Girl e quelli di Twilight quasi tutte/i
Lesbiche e Gay. Oltre al fatto che Isabella non sarebbe molto simile
caratterialmente al personaggio originale)
Sono
bene accette le “lodi” XD e le critiche,
purché non sfocino in insulti. Spero la storia possa
piacere. Buona lettura.
Buon
giorno Upper East Side. Ebbene si sono sempre io. La vostra sola e
amata Gossip Girl. Che si dà il caso sià
ritornata per tenervi aggiornati ancora una volta sulle vite
"scandalose?" non so! ma di sicuro sulle vite molto interessanti, della
nuova gerarchia per così dire dell'élite di
Manhattan.
Ebbene
come sapete tutti, i nostri amati e preferiti rampolli di Manhattan
hanno finalmente spiegato le loro ali (chi d'oro, chi bianche, chi
addirittura nere) per spiccare il volo verso nuove vite, si spera
più responsabili e meno drammatiche.
Io
invece le ali le ho ripiegate e nascoste sotto lungo trench beige a
doppio petto firmato versace, (lo stile non è tutto nella
vita ricordatelo. Ma ehi anche gli angeli, devono saper vestire) Ma ora
basta coi convenevoli, e passiamo alle novità.
Come
tutti sapete e un nuovo anno. E come si dice anno nuovo, notizie nuove
almeno nel mio caso.
Allora,
circa 2 mesi fa esattamente 4 ore dopo lo scoccare del nuovo anno, a
casa Waldorf e giunta una misteriosa, (che poi tanto misteriosa non e)
ragazza che si dà il caso essere l'amata cugina della nostra
amata Regina B. (Mia cara B se stai leggendo ci mancate molto tu e S.
Spero non vi stiate divertendo troppo, nella vostro camera. "mmmmh ;)"
Birichine……..Mi raccomando ricordate di mettere
una cravatta alla maniglia esterna della porta, e chiudete a chiave
tutte le altre giusto per sicurezza.
Non
vorrete ripetere l'imbarazzante attimo avuto nella cucina di casa Bass
con Lily. “INFORMAZIONI
A LUCI ROSSE” ^w^) So che siete curiosi e volete
il nome....ma..no.
Sappiate
che oggi voglio essere un po cattiva, ma non troppo. Ricordate che ho
nascosto le ali sotto il mio trench beige (temo di aver guardato troppo
Supernatural) ma l'aureola e sempre li. Quindi voglio darvi
solo qualche indizio, vediamo se ci arrivate da soli. Da dove
cominciare?.....Be è una delle ex star Disney attualmente
più note e amate e sexy (io non sono una sua fan ma non
disdegno le sue canzoni) oltre che (ottima) cantante nonché
idolo per eccellenza delle teenager di tutto il mondo, oltre che delle
bambine, sicuramente anche del genere maschile.
Si
dà il caso che sia stata anche una strega, o era magha? (be
questo non lo ricordo) ma sia chiaro nulla di troppo simile a Harry
Potter, ma e uan fan della saga.
Se
non sbaglio i suoi avevano una paninoteca, suo fratello maggiore usciva
con una vampira millenaria i cui genitori facevano concorrenza ai suoi
perché avevao una paninoteca. Suo fratello minore era forse
il più imbranato, mentre lei era una brillante combina
guai...a la sua miglior'amica era uan sempilce Babbana dai capelli
rossi, innamorate di suo fratello maggiore...Avette capito?...No? non
avete ancora capito chi è?....Davvero dopo tutti gli indizi
che vi ho dato, è va bene vi aiuto, (per chi ha capito
sì) sto parlando di Selena Marie Gomez attualmente Waldorf.
Si proprio lei, beniamina non che idolo di molti di voi (non dite che
non e vero) Attrice, balerina, cantante, attivista, e chi
più ne a ne metta, ha lasciato il mondo della Disney da
ormai 6 anni, e da circa 5 mesi anche quello della musica per un grave
problema di stress. (non dico altro o rovino il divertimento) E
dà scelto di prendersi un periodo di pausa. E dove poteva
andare di bello? magari in India, a rilassarsi tra preghiere,
meditazione e cibo (come Julia roberts in prega, mangia, ama).
Noooo...forse la Francia, la shopping therapy dicono sia molto
benefica, per il guardaroba si. Ma per il portafoglio non credo.....O
magari che so l'Alaska? (io ci sono stata e de magnifica).....Ma no,
non scherziamo lei e venuta proprio qui, a Manhattan
nell’upper east side tra noi comuni mortali e su gentile
concessione della sua amata cugina (sua Regina B) alloggia,
nell’appartamento della famiglia Waldorf. Attualmente in
compagnia della fidata governante/cameriera Dorota.
Come
già detto la nostra ormai ex star Disney, alloggia cui da
noi da un po. Ma volete sapere una cosa, a quanto voci sicure mi hanno
riferito la nostra star ha il cuore decisamente
spezzato. Motivo per cui cerca un po di pace. Volete sapere
chi ha osato spezzargli il cuore vero? Be non si
sà, non ancora. Ma mi conoscete nulla con me riamne un
segreto troppo alungo.
Ma ai
me mia cara miss Gomez non credo che ne troverai molta cui. Non con me
in giro almeno. ;) ma per rispetto alla mia Regina B, e consorte
cercherò di non esagerare. "Ma non prometto nulla!"
O
dio per tutti i gossip del mondo credo di essermi lasciata un po
andare, il mio tempo per questa mattina e terminato (il mio amato gatto
sta cercando di mangiarsi la mie nuove louboutin è de un
chiaro segno di quanto abbia fame. Haaaa povero e dire che sembra il
gemello di Lord T. (amo glee adoro Brittany, e invidio la sua storia
con Santana) Ma che posso fare, di sicuro non farlo morire di fame,
anche se un po di dieta non li farebbe male....Peccato che
ciò significherebbe delle nuove louboutin, e le attuali
erano l'ultimo modello. Quindi sta per avere il suo spuntino di
metà mattina il dovere mi chiama, mie prodi
seguaci.
Ricordate
che questo è solo un anticipo sulla nostra Selene. E sulla
sua vita qui con noi, quindi attenti e attivate i vostri sensi di
pettegoli, perché ci risentiremo presto.
baci baci da
Gossip Girl e Giulio (si, il mio obeso amato gatto che pensavate ^.^)
Il
messaggio era stato visualizzato, da tutti gli amati e devoti seguaci
di Gossip Girl.
E
quindi più di mezza Manhattan, che era rimasta visibilmente
colpita non solo dal ritorno di Gossip Girl. Ma
anche dalla notizia che una persona famosa, ovvero Selena Gomez, viveva
lì con loro.
Com’era
possibile che nessuno se ne fosse accorto. Oltre tutto era anche cugina
di una delle ragazze più temute e ammirate dell'Upper East
Side.
Blair Waldorf.
La notizia aveva spiazzato
perfino i giornali, e i giornalisti della città che non ne
sapevano nulla.
Ma
soprattutto avrebe colpito la diretta interessata che era sicura di
essere nell'anonimato più assoluto.
Selena si trovava intenta a fare colazione, nel soggiorno del
suo nuovo appartamento. A stento credeva di essere li, nel arco di
pochi anni aveva mollato tutto, da prima la Disney, che si era
dimostrata un po troppo opprimente nel corso del tempo, e con una
mentalita troppo chiusa.
poi
aveva trovato l'amore ma si era dimostrato, uno di quei
fuochi di paglia troppo, intensi troppo veloci, che bruccia e si spegne
prima ancora di bruciarti le dita. e tra altri e bassi,
Selene aveva finito con lo scotarsi invece sempre
più, fino al punto di rottura, e contemporaniamente perde
anche il suo più grande e vero amore, la musica.
Ma
sapeva di non avere scelta, era la cosa migliore. Stava cadendo in' un
baratro che non voleva, aveva promesso a Demi che non ci sarebbe caduta
come aveva fatto lei, ma era sempre più dificile. Lo aveva
promesso e avrebbe fatto qualsiasi cosa per non cedere, non avrebbe
seguito la strada in qui molti incepavano, e che molti altri
scelgievano come avevano fatto Demi.
Lei cera caduta, ai suoi occhi era la strada più facile da
seguire, come lo e statto per altri suoi amici e colleghi e non
dimenticherà mai le parole di Demi, che trattenendo a stento
le lacrime dopo la sua ultima uscita dal Rehab gli aveva detto " ne
l'alcol, ne la droga sono una soluzione ma solo, una scappatoia che ti
porta a una morte lenta ma certa" e pur di mantenere fede alla promessa
aveva scelto di accettare l'aiuto e i consigli degli amici, e
così si era presa una pausa.
Inizialmente
voleva viaggiare. Ma secondo i medici, nel suo stato depressivo non era
la cosa migliore. Così durante una videochiamata con la sua
cugina preferita, le aveva raccontato tutto. E questa le aveva
proposto il suo appartamento a Manhattan mentre lei era, via
promettendole che sarebbe andata a farle visita con la sua ragazza il
prima possibile. Le aveva detto che non avrebbe avuto molta pace, ma
sicuramente sarebbe stata fuori dai continui riflettori, oltre tutto a
Manhattan c'erano bravi psicologi.
E
alcuni davero molto riservati tra cui scegliere. E
così aveva accettato, era arrivata si e no un paio d'ore
dopo l'ultimo dell'anno, era stata una buona scelta la sua, tutti
impegnati a festeggiare nessuno, avrebbe notato la sua partenza quindi
niente paparazzi, o fan scatenati a separarla dalla pace.
Si
sarebbe dovuta trasferire solo un mese dopo, ma alcune circostanze che
includono la sua segreta ex, l'hanno portata a una fuga d'emergenza. Ed
ora eccola lì.
Selena
fu tolta da tutti i suoi pensieri, quando il suo iPhone suono,
segnalando la presenza di un nuovo messaggio dalla famigerata Gossip
Girl.
Quando
Blair le aveva parlato di questa misteriosa figura, lei non voleva
crederci. Ma una volta arrivata lì, la curiosità
fu tanta e diede un'occhiata al blog della suddetta Gossip Girl, che
aveva saputo mettere in ginocchio l'intera élite di
Manhattan.
La sua prima impressione fu che la misteriosa blogger, fosse una sorta
di Perez Hilton, forse un po più veritiera di
questo.
Ne
fu tanto colpita da assicurarsi di ricevere le notifiche del blog,
anche se il blog sembrava essere in realtà inattivo da
diverso tempo.
La
maggiorparte dei messaggi erano, di circa 1 anno prima, e riguardavano
proprio sua cugina Blair e la sua ragazza Serena e della
loro fuga d’amore, dopo il matrimonio.
E
derivano tutti da i cosiddetti seguaci di Gossip Girl. Come le aveva
spiegato la cugina, il blog funzionava anche grazie agli stessi giovani
di Manhattan che erano in parte gli occhi e le orecchie di Gossip Girl.
Ma fino ad ora non ne aveva ricevuta nessuna. E ora vedere la notifica
le metteva un po d'ansia, non ha mai amato i pettegolezzi,
né tanto meno Perez Hilton. che prese proprio in odio
nell'ultimo anno, dopo che l'aveva presa di mira, contribuendo alla sua
caduta nella depressione.
Eppure
si era unita alla massa di Manhattan che dipendeva da questa misteriosa
blogger.
Sapeva
dalla lettura del blog che era diversa, da Hilton ma ciò non
le faceva meno paura. Ci penso su, ma dopo un bel respiro lascio che la
sua curiosità avesse la meglio e lesse il messaggio. Le ci
volle un po prima di capire, addirittura si mise gli occhiali che tanto
la imbarazzava per rileggere il messaggio convinta di aver letto male,
ma non era così. Si sarebbe aspettata di tutto, ma non di
essere lei la prima notizia che annunciava il ritorno di gossip girl.
Si senti un po infastidita, perché ora tutti sapevano che
era li, ma allo stesso tempo lusingata. Essendo la prima notizia della
blogger, oltre che un suo interesse, constatando
però con molta gioia, di aver ragione.
Gossip
Girl non era come Hilton, e questo le era sufficiente per il
resto sarebbe stato come il destino voleva.
Nel
frattempo accantonata Gossip Girl terminò la sua colazione
con tranquillità, cosa che non faceva da tempo, in fin dei
conti erano solo le 9:30 e lei aveva appuntamento con lo psicologo che
aveva accettato di prenderla in cura, verso le 11:00. Aveva quindi il
tempo per fare tutto, anche parlare con i suoi amici, e sua
madre.
L'unica
cosa che la preoccupava, ora era proprio l'incontro con lo psicologo.
Chissà se l'avrebbe aiutata. Ci pensava da quando
era arrivata lì, non faceva altro che chiedersi se potesse
guarire. Non credeva fosse possibile ma lo sperava.
E
così tra un sorso di succo, e un morso al suo pane imburato,
pensava a quando sarebbe arrivata Blair, avevano entrambe sofferto
molto per amore, ma lei ne era uscita, grazie alla moglie, e le aveva
detto che prima o poi anche lei si sarebbe rialzata. E Selena si era
aggrappata a quella speranza, non desiderava altro che guarire il suo
cuore spezzato.
"ma
si può davvero guarire? da un cuore spezzato!"
angolo
autrice: (si nasconde in un angolo, facendosi piccola piccola pregando
di non essere riempita di pomodori.)
prima
di tutto Salve questa e la seconda storia che pubblico anche se la
prima non è completa, ma in sospeso. Ho deciso di tentare
pubblicando, una seconda storia ben lontana dalla prima, per
sbloccarmi. Ora ci tengo a dire che non sono mai stata molto eccelsa
nella grammatica e vi prego di perdonare quanto più
possibile la mia grammatica, e i miei errori.
E Cerco di fare del mio meglio per non commetterli.
Colgo l'occassione per chiedere l'aiuto d'un beta, disposto a
d'aiutarmi con questa storia.
E
comunque da un po che lavoro, a questa storia e spero non faccia troppo
schifo, lo pubblicata anche su Wattpad con lo stesso titolo, e sto
lavorando per aggiustare la storia.
Questa
e un po un miscuglio e un crossover ma anche un universo alternativo e
ho voluto provare a fondere tra loro, la realtà (anche se di
poco, dato che molto poco realistica) con la fantasia, una serie tv,
Gossip Girl. E anche se di poco con la saga di Twilight (deccisamete
diversa da l'originale, ma sia chiaro faccio riferimento sui film
perché non ho letto i libri).
La
storia si basa su una serie di storie a cui sto lavorando che vede un
multi crossover con protagonista un personaggio di mia invenzione,
Angel menzionato nella storia.
questa
storia e come un universo alternativo in cui, le protagoniste Kristen e
Selena (che nella serie di fic a cui lavoro, sono Isabella e
Margo...Isabelle "molto occ" per Twilight e Margo come personaggio di
Once Upon A Time legato a Regina e Henry) in questa storia hanno la
possibilità di vivere la loro storia in un scenario
diverso.
e
questo tendera a legare la seguente storia, con la serie di
fic su Angel.
su
Wattpad, si trova un'introduzione della storia e diverse informazioni
su i personaggi.
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Capitolo 2 *** La Dottoressa Dunham (1 parte) L'incontro con Selena) ***
Era passata 1
settimana dal messaggio che annunciava con' una notizia abbastanza
scioccante, la presenza di Selena Gomez, e il ritorno sulle scene di
Gossip Girl. Selena passo inaspettatamente una settimana abbastanza
tranquilla. E inaspettatamente priva di paparazzi nei dintorni, il che
se doveva essere sincera non le dispiaceva affatto. lo
psicologo da qui andava si era rivelato essere in realtà una
lei. Non raggiungeva i 30, ed era un tipo particolare, schietta ed
eccentrica. Ma anche molto gentile, e simpatica cosa che non erano
tutti gli altri psicologi da qui era andata, questa sembrava capirla e
Selena credeva potesse aiutarla davvero. Le aveva assegnato anche dei
compiti che avrebbero dovuto aiutarla mentre aspettavano la loro
prossima chiacchierata come la definiva la psicologa. Perché
a suo avviso la parola seduta era troppo formale ed era da psicologi
vecchi. Così, ogni loro incontro sarebbe iniziato con
“Iniziamo la chiachierata”, e questo a Selena non
le dispiaceva, anzi le metteva decisamente meno ansia.
"Allora
Gomez, come ho detto o un modo mio di lavorare, e dato che ogni persona
che viene da me e diversa dalle altre, do ad' ognuno dei compiti per
casa, se così vogliamo chiamarli diversi tra loro da fara.
Mentre aspettiamo la nostra nuova
chiacchierata.
Ora dato che lei e molto giovane, e sarò sincera e la
seconda persona così giovane che seguo, devo ammettere che
lei e la mia altra paziente siete molto simili, quindi ho pensato di
darvi più o meno lo stesso compito"
Così
alla loro prima chiachierata, non si erano solo presentate. Ma avevano
parlato molto, per indurla ad aprirsi con lei la dottoressa le propose
di parlare dei loro rispettivi lavori giusto per togliersi qualche
sfizio e aneddoto come sosteneva la dottoressa. In più, la
dottoressa Dunham le aveva parlato in confidenza dei suoi altri
pazienti, attuali e passati. Soffermandosi in particolar modo su una
giovane pazientate che seguiva da diversi anni ormai, e ha Selena non
sfuggì un certo tono di affetto nella voce della dottoressa
mentre parlava di questa misteriosa paziente, per la dottoressa lei e
questa altra paziente erano molto simili per certi versi.
Così anche a lei diede il compito di tenere un diario.
"Dovrai
portarlo sempre con te è scrivere tutti ciò che
ti passa per la testa. Poi a fine giornata voglio che tu lo usi come un
vero e proprio diario, dovrà diventare il tuo confidente, fa
finta di parlare con me, o con chi vuoi non importa. Potrai anche
dargli un nome se ti va, non ce problema, purché tu scriva
ok. Dopo di che, lo porterai alle nostre chiacchierate e se vorrai lo
leggeremo."
"Ok...quindi
dovrei scrivere su qui ogni cosa che mi passa per la mente sempre"
Selena,
l'aveva ascoltata bene. Aveva capito cosa intendeva, ma non credeva
potesse essere di grande aiuto.
Aveva già avuto un diario in passato ma non le era servito a
molto se non a crearle dei problemi. Ma la dottoressa, sosteneva
fermamente il contrario, e chi era lei per dire di no?...Si fidava,
anche se la conosceva da solo 3 ore quindi
accetto.
Il diario che la dottoressa le porse con un enorme Sorriso, e un filo
di malizia a suo avviso era un po particolare, di sicuro non avresti
mai detto che potesse essere un diario. Era grande come quei
quaderni piccoli che usava di solito per scrivere le sue canzoni, era
solo molto più spesso, aveva un aspetto molto retro, era in
pelle con' un laccio per chiudere il diario, e un porta pena proprio
sul davanti. Era d’un verde smeraldo, era molto bello.
"E
opera d'un mio amico, li fa lui rigorosamente a mano. Li costano poco,
ma tempo motivo per cui gli fa solo su ordinazione....
Ha li fa anche personalizzati, se non ti piace possiamo cambiare."
Il
diario le piaceva, quel colore in patricolare le dava un senso di
deja-vu, ma pertanto l'idea di tenerlo non le piaceva tanto, il
pensiero di quello che era successo quando usava quello regalatogli in
passato le metteva paura, non voleva rischiare che qualcuno lo rubasse,
e spargesse in giro di nuovo i suoi pensieri.
Ma la dottoressa Dunham non dava l'impressione di essere propensa a un
no, e comunque penso che faceva parte della terapia, e del modo in cui
lavorava quindi non poteva rifiutare, avrebbe fatto di tutto per
riprendersi, e tornare a cantare.
"O
no va bene......Grazie, e anche molto....Bello, solo siamo sicuri che
sia necessario, si insomma un diario alla mia età. Non so
credo di essere un po cresciuta"
La
dottoressa, la guardo come se le fosse spuntata una seconda testa.
"Stai
scherzando vero? alla tua età.....Io alla tua
età, tenevo un'agenda/diario per ogni ragazzo con cui
uscivo, ci tenevo segnati, tutte le informazioni che mi servivano su di
loro per non fare come dire gaf.....Ho sempre trovato più
semplice ricordare i loro difetti che i loro nomi.....Dovrei avere
ancora quelle agende come ricordo.
Quelli si che erano bei tempi. Tutto finì una sera quando
confusi gli orari, e fui beccata, che sfiga cazzo. la cosa
più scocciante è che dovetti dire la
verità a tutti e 14, ma non cambierei mai le cose, forse il
numero credo porti davero sfiga sai, e ciò nontoglie che ho
preso d'esempio la cosa. Ora tengo una sola agenda/Diario dove mi segno
i numeri, e poche informazioni le più importanti. Tra i cui
le misure, non so se mi spiego"
Selena
ne rimase tanta scioccata, quanto divertita. Era incredibile quanto
fosse sincera e schietta, più ci parlava e più le
ricordava 2 dei personaggi della serie di Glee che più
amava. Sue Sylvester, e Santana Lopez. L'abbigliamento e i suoi modi di
fare le ricordavano principalmente la Sylvester, solo un po
più dolce. Mentre la dichiarazione appena fatta le ricordava
anche se forse di poco Santana, e molto Puck. mentre ci pensava non
si accorse che la dottoressa Dunham la stava fissando con' un
cipiglio, sul viso.
"So
di non essere la classica psicologa, che segue lo stereotipo tipo. Si
insomma non vesto con tachi a spillo e tailleur. Ma non credevo che
questa tutta con le infradito mi facesse, sembrare un pagliaccio"
In
effetti, a guardarla bene la tuta che indossava era un po particolare,
e pensare che non ci aveva fatto caso prima, la faceva sembrare
decisamente Sue Sylvester, era d'un verde lime, abbastanza accesso, non
le sembrava ridicola, un po bizzarra si quel verde così
accesso le faceva risaltare ancora di più con la carnagione
pallida che aveva, e i capelli corti ma le stava abbastanza bene, si
poteva dire che rispecchia se chi fosse.
"No,
no e che...No niente, quindi tutto quello che devo fare fino alla
nostra prossima chiacchierata? giusto e scrivere su questo diario, e
nient'altro?!
"Si
direi di si. Dato che il nostro tempo per oggi è scaduto, ti
do appuntamento alla settimana prossima stesso orario, porta con te il
tuo diario, e se vuoi anche 2 cappuccini. Per me un cappuccino doppio,
con cacao e panna ok."
Per
Selena era ufficiale adorava la sua psicologa. Si salutarono ancora e
poi, andò via, l'aspettava una video chiamata con sua madre.
Corse all'ascensore a poco più d'un metroe mezzo dalla porta
dello studio dove trovo alcune persone uscire, ed entro. E poco prima
che le porte si chiudessero, noto una ragazza, probabilmente alta*come
la sua amica Karlie, forse era qualche pollice in più,
bussare allo studio della psicologa, non riuscì a vedere
molto, se non la sua silhouette. E ciò che vide non le
dispiaceva, mora, e snella, di carnagione decisamente pallida. Forse
anche più pallida di Taylor, ed Emma*.
E l'abbigliamento, composta da una salopette in jeans decisamente
vecchia, e mezza slacciata con quelle vans rosse, non facevano che
farle risaltare le lunghe gambe affusolate, il che la rendeva
decisamente ancora più
attraente.
Avrebbe voluto vederla in viso, ma proprio quando questa si stava
girando verso di lei, le porte dell'ascensore si chiusero.
Selena ebbe una strana sensazione sentiva di dover vedere quella
ragazza e iniziò a premere con costanza il bottone per far
riaprire le porte, ma quando si aprirono era troppo, tardi la ragazza
era già entrata. Tutto quello che poté fare a
parte sbuffare fu sbraitare qualche imprecazione e maledizione,
sentendosi improvvisamente sconfortata, come messi prima e non capiva
il perché. Appena le porte si chiusero si
appoggiò alla parete centrale dell’ascensore
lasciandosi andare a sbuffi e pensieri sulla ragazza, a prima vista
poteva dire che doveva essere molto giovane forse
dell’età di Taylor, di sicuro non le piaceva il
sole, qualcosa le diceva che potesse essere albina, o perlomeno in
parte, perché non aveva mai visto nessuno di così
pallido in vita sua, sembrava quasi in reale.
E qualcosa le diceva che era la stessa ragazza di cui la dottoressa le
aveva parlato e che aveva in cura. Si ripromise che a loro prossimo
incontro le avrebbe chiesto qualcosa della sua altra giovane paziente.
Fino ad' allora, avrebbe dovuto essere paziente, e cercare di
allontanare la strana sensazione di vuoto che stava provando da quando
l’ascensore si era chiuso prima di vederla in volto.
* come
già menzionato l'altezza di Kristen e di 1,85 cm.
*La Emma
citata e Emma S, in quanto amica di Taylor lo fatta anche amica di
Selena.
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Capitolo 3 *** Aspettando Kristen ***
Subito dopo
l'uscita di Selene la dottoressa Dunham, si precipitò a fare
del caffè fresco. Da lì a poco sarebbe dovuta
arrivare Kristen, era da un po che non si vedevano in
realtà.
E l'urgenza di
questa nel vederla la preoccupava un po, l'aveva in cura da anni, le
c'era voluto un po di tempo prima che questa si aprisse con lei, beh un
po di tempo e forse un eufemismo, le cerà voluto 1 anno e
qualche mese, e non era poco, ma una volta fatta cadere la barriera che
la divideva da lei, tutto cambio diventarono quasi amiche. Ai suoi
occhi anche se non era molto convenzionale divenne quasi una sorella
minore da aiutare e
proteggere.
Mentre
preparava il caffè, ripenso per qualche istante anche a
prima e alla sua prima chiachierata con Selena. Le piaceva questa nuova
paziente, non era solo la 2 paziente più giovane che aveva,
ma vedeva una certa anche se minima somiglianza con Kristen. Entrambe
non avevano avuto un'infanzia troppo facile. una per lo spettacolo,
l'altra perché orfana e senza
passato.
Eppure erano
entrambe molto forti, Tanto forti quanto incredibilmente
fragili.
Anche se
Selena non lo sapeva, era molto più forte di quanto lei
stessa credesse, e lei lo sapeva perché era un medico e il
suo lavoro consisteva nel capire e aiutare le persone e si era accorta
che di quanto Selena in realtà fosse forte solo parlandoci
per 3 ore. Al contrario di Kristen, che per quanto si ostinava a dire
di essere forte, era fin troppo
fragile.
E sapeva che
se voleva vederla, c'era un motivo ben preciso, e di sicuro non era
nulla di buono. quando l'aveva chiamata quella mattina per prendere un
appuntamento, lo capì subito dal tono della sua voce. Forse
era solo la sua impressione, o forse perché era quel giorno
dell'anno e ricorreva l'anniversario della morte di Carol. Lei non lo
sapeva, o almeno non era sicura di cosa volesse parlarle, ma di sicuro
per lei c'era sempre non importa l'ora o il giorno se Kristen aveva
bisogno di lei, lei c'era, era sempre lì per lei sia come la
dottoressa Dunham. che come l’amica Lena.
Il bussare
alla porta la porto fuori dai suoi pensieri, questa doveva essere lei.
Accese la macchina del caffè e corse alla porta. Quando
l'aprì si trovò di fronte proprio lei. A una
prima occhiata sembrava in ottima forma, ma con lei non si poteva mai
dire.
"Sono felice
di vederti Kristen e da un po che non ci vediamo io e te"
la ragazza in
piedi difronte a lei si limitò a l'accenno di un sorriso,
per poi oltrepassarla.
"Già
mi spiace per il poco preavviso, ma avevo bisogno di parlare con te."
Il tono di
Kristen, era così diverso dal solito, era più
basso e rocco di quanto non fosse di solito tanto da far preoccupare
molto la dottoressa, aveva pianto questo era sicuro, e Kristen non
piange mai.
Quindi non era
un buon segno.
"Beh,
accomodati il caffè ormai dev'essere pronto."
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Capitolo 4 *** solo un sogno? o realta? (prima parte) ***
Erano passati
ben 8 mesi dall'ultima volta che Kristen aveva visto Lena. O meglio la
Dottoressa Dunham. E non avrebbe di sicuro voluta vederla come suo
medico.
Ma questo
erano medico e paziente e nonostante fossero ormai diventate amiche,
sapeva che era solo come medico che poteva aiutarla col problema che la
stava letteralmente torturando era solo lei. Le c'erano voluti mesi, prima di
trovare il coraggio, per parlare del problema con Lena, ma
più ci pensava e più credeva che dovesse parlare
con lei, della cosa solo nell'ambito professionale.
Conosceva
Lena, e sapeva che non avrebbe mai riso di lei, o almeno non subito. E
di sicuro il segreto professionale, non le avrebbe permesso di parlare
con nessuno del suo problema. Che poi, come si poteva definire un problema? un sogno? non lo sapeva con certezza, ma per lei ormai lo era.
Era un dannato
fottuto schifoso problema del cazzo, che non la lasciava in pace motivo
per cui aveva chiamata Lena nel cuore della notte, per chiederle di
vederla, e questo dopo l'ennesimo incubo sogno, non sapeva neanche lei
cosa realmente fosse. E d'ora che si trovava a metà
della sesta rampa di scale che la separavano dal settimo piano, dove
era lo studio, iniziò ad avere dei ripensamenti, l’avrebbe davvero capita? sperava di si. La sua preoccupazione non era solo l’incontro, ma anche
l’idea di svenire da un momento all’altro, sei rampe di scale non erano uno scherzo come credeva, e inizio a pensare che forse avrebbe dovuto prendere l'ascensore. Per prima cosa non avrebbe sudato così tanto, le sembrava di essere in una sauna, oltre questo non si sarebbe affaticata, sapeva di non essere ancora pronta per fare troppo esercizio.
E come seconda
cosa avrebbe evitato una possibile ramanzina da Lena, oltre che un
sicuro malessere, e un possibile ricovero in ospedale dove avrebbe
sicuramente preso su dai medici per la sua "ostinatezza" come loro
sostennevano a voler ignorare le loro stesse richiest, eppure cerano
attimi im qui si sentiva bene, e più forte che mai e attimi
come questo in qui si sentiva uno straccio.
E tutto questo per un incidente di cui non ricordava, e che
l’aveva portata a un coma, ovviamente nessuno a parte la
famiglia e gli amici più stretti tra cui Lena sapevano
dell'incidente e de il suo "profondo sonno" come lo avevano definito i
figli di Chris. In ospedale era stata ribattezzata Biancaneve, e per il
fatto che il suo aspetto la ricordava molto.
Ma
ciò che nessuno sapeva era che dopo il suo miracoloso
risveglio, si era ritrovata a soffrire di disturbi del sonno. E d'un
lieve senso di claustrofobia.
E quest'ultimo
era diventato un grosso problema, ogni qual volta si trovasse in spazi
chiusi con più di 2 persone iniziava a sentirsi male, motivo
per cui pensava che preferiva morire per un malessere fisico,
più che per l'imbarazzo d'uno stupido malessere psicologico,
di cui non aveva mai sofferto prima.
Una volta
varcata la porta che la separava dal 7 piano poté fermarsi e
riprendere fiato, riordinando i pensieri e cercando di nascondere lo
sforzo che aveva appena concluso.
Si
guardò intorno per un' attimo, non era cambiato nulla a
parte le tende delle finestre e qualche nuovo tipo di vaso immenso che
completava l'arredamento, del
piano.
Il 7 piano era
l'unica parte del palazzo da ben 15 piani che non conteneva
appartamenti, o altri studi. Ma solo lo studio di Lena, e una 2 scala
ma esterna antincendio che si collegava a un balcone per fumatori all'8
piano che ospitava solo appartamenti e per questo era grata non
rischiava quasi mai di fare incontri, raramente usano le scale
antincendio o almeno non lì era mai successo fino ad oggi di
incontrare qualcuno che arrivasse dalle scale esterne. Oltre
tutto Lena, dava sempre gli appuntamenti in modo che ci fosse almeno 1
ora circa di vuoto tra 1 paziente e l'altro, per una questione di
privacy tra i pazienti, ovviamente questo doveva essere il suo giorno
sfortunato. Proprio quando si stava per avviarsi verso lo studio, la
porta si aprì di colpo, ebbe i riflessi pronti per correre
appena in tempo infondo al corridoio vicino alla porta finestra, delle
scale esterne appoggiandosi alla parete vicina sperando di non essere
vista, grazie agli enormi vasi decorativi senti comunque la voce di
Lena e d'un altra ragazza che li sembrava decisamente famigliare.
"Ancora
grazie, dottoressa Dunham. Ci vedremo, la settimana prossima alle 10:00"
"Si certo. Mi
raccomando esegui il compito che ti ho dato"
Non si
riteneva una spiona e odiava origliare, ma non potè farne
ameno, fu attratta e incuriosita dalla voce, della ragazza.
Non fece nulla
per vedere di chi fosse, ma aspetto che questa arrivasse di fronte
all'ascensore per raggiungere in fretta lo studio e bussare, non era il
suo giorno fortunato alcune persone uscirono da questo puntando verso
le scale esterne, fece finta di nulla fin quando non vide con la coda
dell'occhio la ragazza entrare nell’ascensore e lascio che la
curiosità avesse la meglio e si voltò per avere
una miglior visuale.
Non vide bene
la ragazza, ma per quello che vide, le sembrava fin troppo famigliare,
le porte si chiusero prima che la ragazza stessa potesse vederla in
faccia, e per qualche strano motivo senti un senso di sconforto. Fu
tolta dai suoi pensieri quando la porta si apri. E la voce allegra di
Lena, la riporto alla realta.
"Sono felice
di vederti Kristen e da un po che non ci vediamo io e te"
Se cera una
cosa che Kristen non aveva mai imparato a sopportare era l'essuberanza
e la troppa allegria che mostrava Lena, non capiva come
potesse essere sempre così. E per qualche strano motivo le
ricordava qualcuno, ma non sapeva chi*. La fisso per pochi secondi le
accennò un sorriso, e poi entro oltrepassando la, sapeva che
Lena ormai la conosceva abbastanza da sapere che non le avrebbe parlato
non prima che la porta non si fosse chiusa. E una volta che senti la
porta chiudere parlo.
"Già
mi spiace per il poco preavviso, ma avevo bisogno di parlare con te."
Kristen, si
sentì stupida. La sua voce era più bassa e rocco
del solito, aveva bevuto e fumato parecchio dopo la chiamata che gli
aveva fatto durante la notte, e aveva pianto molto, e per il sogno che
aveva fatto, senza sapere davvero il motivo, fin a quando non
arrivò l'ora di prepararsi per raggiungere Lena, e
conoscendola non si sarebbe fatta sfuggire la cosa.
"Accomodati il
caffè ormai dev'essere pronto. O anche i donuts"
Kristen non
potè non lasciarsi scappare un sorriso, Lena la conosceva
bene, alla loro prima seduta, quando si conobbero, per cercare di
spezzare il ghiaccio Lena la porto a bar di fronte, a mangiare dei
donuts e bere caffè, gratali per questo si avviò
verso il divano.
"Grazie, e
scusa ancora per il poco preavviso.....So che e un po che non ci
vediamo, ma ò davvero bisogno di parlare con te!"
Guardo Lena,
che le sorrise e andò verso il suo angolo cucina, preparando
2 tazze di caffè. Le si avvicinò poco dopo
mettendo la scatola dei donuts, sul tavolo con i loro caffè,
fumanti affianco
"Sai che non
devi scusarti con me. Ti conosco da che ai 12 anni. e sai che io per
ogni cosa ci sono....allora dimmi cosa succede. sono passati 8 mesi dal
nostro ultimo incontro e non era nemmeno un incontro paziente-medico
perché se non ricordo male, eri appena uscita dal coma"
“Già..io..”
Kristen si
blocco ebbe improvvisamente paura a parlare. Non si erano viste dal suo
risveglio e si sentiva un po in colpa. Ma ora era lì
perché non aveva altra scelta, l'unica persona che poteva
aiutarla era lei. E a Lena, la cosa non
sfuggì, si era accorta fin da subito che qualcosa non
andava. Kristen era visibilmente a disagio, e non capiva bene il
motivo, inizialmente aveva pensato fosse per Carol, ma dopo averla
vista, sapeva che in realtà non era principalmente dovuto
all'anniversario di Carol, più volte ne avevano parlato, e
lei aveva sempre sostenuto di averlo superato. quindi sapeva che
l'urgente bisogno di parlare con lei era in qualche modo legato al suo
coma. quindi con' un sorriso si sedette sulla poltrona, di fronte a
Kristen che si era accomodata sul divano.
"Tu
cosa?....sai che non devi avere paura di me. Come ti dissi al nostro
primo incontro, non sono Hannibal Lecter non sono abbastanza vecchia
per essere Hopkins….E lasciati dire che se Ulliel
nell’origine del male era bello e impeccabile, Mikkelsen
nella serie e un figo da paura, non mi dispiacerebbe una cosa a tre con
Ulliel e Mikkelsen, sai….mmmmmhhh.....Ho mi sono persa nelle
mie fantasie torniamo a te, parla dai"
Kristen
sorrise al ricordo iniziale. Non avrebbe mai creduto di poter stringere
un rapporto di amicizia con il suo medico, ma così fu e ne
era molto grata. Ripenso ancora un attimo, ma sapeva di fare la cosa
giusta, beve un sorso di caffè per poi iniziare.
"Mi prenderai
per pazza, lo so già......Durante il coma, io...Non so come
spiegarlo.....Io ho vissuto un'altra vita, o forse è meglio
dire che ho sognato di vivere un'altra vita."
Si
fermò bevendo un altro sorso di caffè, si sentiva
stupida a parlare della cosa, aveva fatto alcune ricerche ma nulla di
ciò che aveva trovato le aveva dato aiuto
A Lena, come
per Carol. Piaceva tutto ciò che era soprannaturale, fantasy
e quant'altro ci fosse di strano e mistico al mondo, quindi lei era
l'unica dopo Carol, che purtroppo ora non poteva più
aiutarla, ma che forse poteva darle delle risposte. Beve un altro sorso
di caffè e guardo Lena, aspettando una qualunque cosa ma lei
si limitò con uno sguardo e uno strano luccichio negli occhi
ad' incitarla a continuare.
"Era
così assurdo, eppure così
reale....Ero....Io...Beh….Ok, io stavo vivendo tutt'altra
vita. non ero io, non ero Kristen Bass, ero...Tutt'altra persona....Non
ridere, ma ero Angel meglio nota ai Cullen..si quelli della famiglia
vampira della Meyer, e d’ero in un certo senso la
protagonista...Ero Isabella Volturi-Swan non so chi fossi di preciso ma
ero in' un certo senso, parte della famiglia Cullen, ero
però ben diversa dal personaggio originale del libro. Non
ero figlia dello sceriffo, e non ero la stessa patetica Isabella del
romanzo, ero una sorta di mistero o di per certo che ero un Ibrido
unico nel suo genere.”
Un'altra pausa
le permise di bere altro caffè, e di calmarsi, e di
osservare Lena. Non rideva, come pensava ma la stava ascoltando,
curiosa. Conosceva la sua passione per la saga dei romanzi di Twilight,
e d'era uno dei motivi per cui si era decisa a parlare con lei.
"Ti
farò un breve riassunto. Come ò detto ero in
parte la protagonista. La trama era ben diversa dall'originale, credo
fosse come un crossover, come le storie che scriveva Carol sai, quando
univa un film a una serie tv, io ero un’amica per
così dire dei Cullen, ero detta nuora di Carlisle in quanto
mi ero sposata con la figlia di Carlisle nel 700 o una cosa
così.
Cera Kat, o
meglio il suo personaggio di Shane in The L Word, ed era anche lei una
sorta di creatura soprannaturale, tipo Lupo mannaro, ma in forma
felina, oltre tutto era la moglie di Esme, che era lesbica, ha dirla
tutta più o meno metà o poco più dei
personaggi era lesbica e gay, comunque vivevano tutti li a Forks, in 2
case diverse.
Perfino io
avevo una casa mia, credo fosse quella che viene regalata a Isabella e
Edward li a forks. Anche se venivo per lo più ospitata da
Esme, e la sua famiglia.
Comunque o
più meno ricoperto il ruolo d’un nuovo misterioso
personaggio. Oltre tutto le protagoniste erano Leah e Rosalie,
perché Edward era gay, e già sposato, ed era
tutta una cosa assurda a dirla tutta, mi ricordava la trama di the bold
and the beautiful*.
Ma la cosa
più folle mio dio e che la maggior parte dei personaggi,
rispecchia la lista che Carol, Nikki e Juno avevano fatto, quindi
Edward era identico a Robert.....E tutti gli altri erano identici agli
attori che loro avevano scelto, anche se c'erano altri personaggi mai
esistiti, poi in città non arriva la figlia del capo Swan,
poiché io non ero la figlia, ma un’altra ragazza
una certa Ivy una ragazza di 20 anni era la figlia di Charlie, e stava
con Ethan, il figlio maggiore di Carlisle, si erano conosciuti in
Alaska e erano già sposati e lei era poi già
incinta.
Cerano molto
cose diverse dal libro......E sai cosa non capisco, che è
poi ciò che mi ha spinto a venire qui, era il personaggio di
Rosalie. Lei era identica a Carol..........O meglio era la nipote di
Carol e contemporaneamente sua doppelganger, ho pensato che fosse
strano, che forse era lei perché in principio il nome di
Rosalie doveva essere Carol, per la simpatia di Carol, per il
personaggio non so ma poi mi sono resa conto che io e lei non stavamo
insieme. Nel sogno eravamo amiche, e credevo che ci potesse essere di
più, almeno fino a quando non comparve Leah, con cui ero
molto legata e che si scoprì compagna di Rosalie, ma solo
molto avanti credo fosse già in New Moon, e quando accade
inizialmente provai rabbia, sentivo che era tutto sbagliato, che io
dovevo stare con lei, ma non riuscivo a intromettermi,
perché sapevo che non eravamo fatte per stare insieme in
realta…
E poi di punto
in bianco mi ritrovo da prima a Rosewood, dove sono amica di Spencer, e
Mona, ho uno strano legame con i Dilaurentis, e tra le tante cose
intraprendo uno strano feeling con Hanna, mentre cerco di proteggere le
protagoniste da -A, e poi infine mi ritrovo a Storybooke, e so cosa
pensi, sì e quella di Once Upon A
Time.
Non ricordo
molto del perché fossi lì ma e dove trovo la mia
anima gemella in Margo la figlia adottiva di Regina, so che non esiste
il personaggio nella serie ma nel sogno
cerà.
Aveva i
capelli lunghi fino a metà schiena neri. Labbra piene, corpo
perfetto forse un po esili, ma con le curve nel posto giusto e una voce
stupenda. E dio la sua voce, lei....Era magnifica. Quando lo vista
sapevo di aver trovato il mio mondo. Nei suoi occhi ho visto la mia
casa. La mia salvezza. Il mio tutto. Poco prima di svegliarmi dal coma,
nel sogno o quello che è, o un brutto "incidente" se
così si può chiamare, essere uccisi o quasi, non
so bene cosa sia successo, ma credo sia legato alla parte del pugnale
del signore oscuro. Io sono li, tutti sono in giro a metri e metri da
me, chi a terra, chi cerca di rialzarsi chi soccorre qualcuno, deve
esserci stata uno scontro. Io so di essere ferita, e mi sento stanca,
davvero stanca........E allora una ragazza bionda mi si avvicina, non
riesco a riconoscerla a causa della mia vista offuscata, ma poi
all'improvviso mi prende tra le braccia, prima che possa cadere a
terra. E allora che tutti si accorgono di me, e sento una voce gentile,
ma disperata chiedere dove sono.
Non e Margo,
perché tutto quello che accade e per colpa mia, per il mio
desiderio di vendetta, lei è caduta nella maledizione del
sonno, perché qualcuno voleva far del male a me e lo fa
usando lei. Era Carol era la sua voce dolce come lo era sempre, mi
abbraccia e mi sussurra all'orecchio, "Devi
accettare la realtà, siete destinate a stare insieme, non
importa il tempo o il luogo. Devi lasciare che lei ti salvi per essere
felice, cui. Devi esserlo ovunque, anche dove non credi di appartenere.
Salvala e lasciati salvare. Fallo per me lo hai promesso" non capì
cosa volesse dire. So solo che poi apparvero tutti i Cullen, e tanti
altri personaggi di altre serie e film, oltre quelli ti Once Upon A
Time intorno a me. Ma cercano anche tanti altri, erano tutti disperati,
per le mie condizioni, Carlisle cerco di avvicinarmi, ma Carol, o
meglio Rosalie che mi teneva diceva che non poteva far nulla, non stava
a lui aiutarmi. Poi fui presa tra le braccia di qualcuno non so chi
fosse, sosteneva che le mie condizioni erano gravi, ma non
così tanto da uccidermi, secondo lei. Erano tutti introrno a
me che pendevano dalla sue labbra mentre sentivo il loro dolore, sapevo
che lei aveva ragione non potevano far nulla. Poi sentii di nuovo la
voce della donna che mi aveva preso dalle braccia di Carol, o
Rosalie...La sua voce era così melodica, così
materna era mia madre.....la mia vera madre Lena , esai cosa
disse....disse a tutti che non avrebbe permesso che li lasciassi, ma
che era necessario che io capisci qualcosa, e che lei mi avrebbe
aiutato. Poi le disse di cantare per me. Ed' iniziai a sentire una
melodia così familiare e così dolce che inizia a
non sentire più nulla né il dolore, né
altro. Sentivo solo la sua voce che cantava *La Nanita Nana. Una ninna
nanna spagnola, la sentii, durante un servizio fotografico, pochi mesi
prima dell’incidente. E mi lasciai cullare così
nell'abbraccio e chiusi gli occhi, sentii per l’ultima volta
la voce di Carol, che mi sussurrava all'orecchio, di seguire la voce di
quella ninna nanna, perché essa mi avrebbe riportato a
Margo.
La prossima
cosa che so, e che quella stessa canzone viene dalla radio, nella mia
camera chissà perché poi stava lì,
nessuno lo sapeva ma la cosa assurda sai cose....Era lei, a cantare era
Margo. All'improvviso nella stanza c'erano infermiere, e medici. E
questi mi chiedevano come stavo, io invece non facevo che chiedere "Chi e? chi sta
cantando!"
finché un infermiera mi disse "Si chiama Selena Gomez" non sapevo chi fosse
non avevo mai sentito quel nome prima, e crederai che sono fottutamente
pazza. Ma e stata la sua voce a svegliarmi. A
salvarmi…...Io..Ho dei problemi a dormire, gli avevo anche
in questo sogno, solo che lì non avevo modo per dormire, se
non assumendo in quantità esagerate farmaci per il sonno, e
qualsiasi cosa potesse aiutare, qui per riuscirci senza prendere
farmaci ascolto quella canzone... E una cover che ha fatto, per la
sorella minore e così mi addormento......E lei, Lena e la
mia Margo, Selena Gomez, e la mia Margo."
Kristen fini
così il suo racconto, se Lena non credeva che fosse pazza
ora probabilmente lo credeva.
La cosa buffa
di tutto, a parte la convinzione che una cantante di cui non sapeva
nulla potesse essere la stessa ragazza del suo folle sogno, era che
lei, proprio come Robert odiava i romanzi di Twilight, al contrario di
tutti gli altri suoi amici, compressi Lena, e Nikki. anche Carol,
soprattutto lei amava la saga più di quanto l'amasse la sua
stessa gemella, e Lena e quando l'autrice smentì la
possibilità, negando ogni possibile consenso alla creazione
di film o serie tv basati sul romanzo*. Carol, andò quasi su
tutte le furie, e scelse di creare un blog con tutti i possibili attori
adatti per il film.
Per lei era
una sciocchezza, e una perdita di tempo inutile, ma per le gemelle
Reed, come per Juno la moglie di Michael non lo era, e così
crearono il cast perfetto.
Cosi un bel
giorno iniziarono a fare ricerche per il cast ideale, Nikki insisteva
che lei era perfetta per Isabella. e Robert era Edward. Anche se il
primo pensiero andò a Shane West, ma secondo Lena ormai era
troppo avanti con gli anni, andava bene per il ruolo quando giro *i
passi dell'amore, ma l'idea non piaceva, a Carol, come non piaceva, a
lei e tanto meno all'amico Robert. Nikki rischio il silenzio da parte
della gemella, a causa della sua idea, ma si salvò grazie a
Michael, sostenendo che era così per chi seguiva l'idea
originale, e non quella a tema omosessuale, come molti fan della saga,
tra cui sua moglie che scippava Leah/Rosalie. Molti fan iniziarono a
scrivere molte storie le cosi dette anfiction, che si dividevano per la
maggiorparte principalmente i 2 categorie di coppie che vedevano le
Femslash coppie al femminile e le Slash coppie al maschile. E gli
abbinamenti erano tra i più variati, e sapeva di per certo
che anche Lena, oltre Nikki, Carol, e Juno, ne avevano scritte molte di
storie. Ma raramente le leggeva. Ripensando a tutto e ai battibecchi,
che sfociavano in vere e proprie discussioni, per non dire dibattiti,
su chi fosse la coppia più interessante, su come doveva
essere in realtà Isabella e così via, non
poté non sorridere.
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Capitolo 5 *** solo un sogno? o realta? (seconda parte) ***
Per tutto il
tempo invece Lena, l'aveva ascoltata rapita dalla sua storia, tanto
quanto dalla sua espressione, fino a perdersi nei propri ricordi e
pensieri.
Conosceva
Kristen e non era nota per il suo linguaggio
espressivo.
Quando la
incontro per la prima volta, si trovò davanti una ragazzina
di 12 anni, piena di lividi. Le fu detto che aveva fatto a botte con
dei ragazzi molto più grandi, ma che nessuno sapeva il
perché, oltre a questo Bart Bass le disse di essere il
tutore affidatario ancora temporaneo di Kristen, voleva aiutare la
ragazzina che aveva conquistato il cuore di sua moglie e suo figlio, ma
gli disse anche che avevano già provato con altri 9
Psicologi, e che per tutti era un caso perso.
Per loro era
apatica a livelli mai visti in una bambina, soprattutto della sua
età, nemmeno un adolescente problematico poteva essere allo
stesso livello apatico di Kristen, tanto che alcuni di quelli psicologi
addirittura aveva proposto l'internato e l'uso di cure specifiche, per
riattivare le sue emozioni, e lei sapeva bene di quali uscì
parlassero, era sempre stata contraria a cui tipi di trattamenti, non
erano più nel 900, dove con l'elettroshock si sosteneva di
guarire i pazienti, fu molto felice di essere stata il 10 tentativo dei
Bass, come aiuto perché avrebbe fatto del suo meglio per
impedire che una bambina così fragile fisicamente finisce in
un centro psichiatrico per essere curata con elettroshock, e altre
mostruosità.
Per i primi
tempi non mostro emozioni o altro, ma la sua tenacia e qualche piccolo
trucco l’ aiutarono ad abbassare quel tanto che bastava le
sue barriere, che pian piano le permisero di vedere ciò che
non avevano visto i suoi colleghi, una bambina forgiata dagli orrori
della strada che l’avevano resa tanto forte e coraggiosa
quanto fragile emotivamente così si era creata una spessa
corazza di freddezza e apaticità che la proteggeva da
chiunque li volesse fare del male. Questo mostrava il perché
non fosse espansiva, o perché non mostrasse troppe emozioni,
era una caratteristica pressa vivendo tra la strada, le case
affidatarie ei centri dove veniva portata o finiva, il suo era un
meccanismo di difesa, non mostrare nulla se non un'espressione neutra
le aveva permesso di arrivare viva, fino ai
Bass.
Scopri oltre
tutto nel corso del tempo che Kristen si era permessa di dare fiducia
solo a Michael un ragazzo poco più grande conosciuto per
caso, e che gli aveva insegnato a fare Skateboard, questo fu anche il
suo primo vero amico. Scopri che Chuck, e sua madre furono le
seconde persone a cui diede fiducia dopo Michael tanto da fare a botte,
con un gruppo di ragazzi più grandi oltre che il doppio di
lei, solo perché avevano fatto insinuazioni pesanti e
volgari sulla signora Bass, cosa che nessuno apparte Bart Bass sapeva,
motivo che lo aveva spinto a cercare di
adottarla.
Questo la
spinse a volerla aiutare ancora di più, sapeva bene che un
individuo che soffre di apatia indipendentemente
dall’età o storia alla sue spalle, non arriverebbe
mai a farsi quasi ammazzare di botte per una sconosciuta, ma era quello
che aveva fatto Kristen e questo a lei bastava per dire con certezza
che non era un caso perso.
Nonostante
ciò, la fiducia e l’amicizia instauratasi nel
tempo tra loro, non fermo Kristen dal continuare a indossare quella
corazza, che la proteggeva da tutti. Le amicizie, e la famiglia
cambiarono di poco la cosa.
A portare una svolta fu Carol, una ragazza poco più vecchia di
Kristen, che un bel giorno si presentò al suo studio per
entrare in cura da lei, ai suoi occhi non aveva nessun problema, ma
nell'istante in cui lei e Kristen si incontrarono cambio tutto, per
entrambe.
Se
l’entrata di Carol nella vita di Kristen stava rendendo
questa anche se di poco più aperta ed espansiva, la sua
stessa tragica scomparsa riporto Kristen in dietro, e forse anche
più in profondità in una oscurità da
qui non era del tutto ancora uscita, creandosi una corazza ancora
più spessa della prima. Eppure non riusciva a credere che
adesso di fronte a se ci fosse la stessa Kristen, depressa e oscura,
questa non era lei, questa Kristen ogni volta che nominava il nome
Margo, le permetteva di leggere sul suo volto emozioni contrastanti lo
stesso per la sua voce, ogni volta che pronunciava Margo sentiva
nostalgia, ma allo stesso tempo in volto vedeva la speranza e la
felicità. Aveva anche notato che ogni volta che ogni
menzione di Carol, non seguiva più un tono di rabbia o
dolore, ne vedeva senso di colpa nei suoi
occhi.
Qualunque cosa
avesse sognato o vissuto nel coma, l'aveva finalmente aiutata a
superare la morte di Carol, e il senso di colpa e senza che lei se ne
rendesse
conto.
La cosa in
parte le faceva piacere, perché questo significava che
sarebbe finalmente stata meglio, e libera di vivere a pieno la vita
senza rimpianti o sensi di colpa, ma al cost’esso tempo, era
preoccupata e per lei aveva paura. Era palese che Kristen si fosse
innamorata di questa Margo, e la cosa poteva essere un problema, in fin
dei conti Kristen era segnata dal passato, un passato che non amava
ricordare ma che le aveva lasciato ferite profonde che gli impedivano
di dimenticare, ed aveva paura della sofferenza che avrebbe potuto
provare.
Assorta nei
suoi pensieri, continuo a sorseggiare il proprio caffè,
pensando alla descrizione fatta su Margo, rendendosi conto che Kristen
le aveva descritto anche se forse a grandi linee proprio Selena.
Sapeva che non
poteva aver fatto ricerche conosceva bene Kristen, eppure lo aveva
capito da come ne aveva parlato.
Da prima la
voce di Margo era identica a quella di Selena, e questo per Kristen era
sufficiente a dire che erano la stessa persona, a colpirla era la
sicurezza di Kristen, quando conobbe Carol ebbe perfino paura a
parlarle, era convinta che avrebbe fatto del male, a Carol rovinando
sua vita.
Ci
volerò mesi, a Carol prima di riuscire a entrare nella vita
di Kristen, eppure nonostante questo sapeva che Carol, non era entrata
totalmente nella vita di Kristen, non era entrata nella sua anima, ed
era questo che negli anni a seguire, fece chiudere Kristen, di nuovo in
se.
Il senso di
colpa, e la convinzione di aver contribuito alla morte di Carol,
l'avevano lentamente riportata a quando l'aveva conosciuta, se non
ancora più in profondità, a quando aveva 12 anni,
e vedeva solo il buio nei suoi occhi. Anche se non sembrava
la stessa Kristen di allora, nei suoi occhi non c'era più
quel torbido buio che la tormentava, no sembrava esserci uno spiraglio
di luce.
Avrebbe fatto
tutto il necessario affinché Kristen, avesse finalmente un
po di felicità e forse Margo, o meglio Selena era tutto
quello che serviva, non sarebbe stato facile, lo sapeva ma aveva
promesso a Carol, che avrebbe fatto di tutto per aiutare Kristen, non
importava cosa e sapeva che Carol stava cercando di aiutarla, ovunque
fosse vegliava su di loro dall’alto.
Ricordava ancora una delle chiacchierate con Carol, le aveva detto che
sapeva che lei e Kristen non erano fatta per stare insieme, si amavano,
ma non abbastanza per poter essere felici per sempre, anche se
sosteneva di essere felice con Kristen, la sua felicità
impediva a questa di essere felice con la persona giusta.
Carol,
sosteneva che di essere una sorta di anima gemella di Kristen, ma che
questa non era la sua, era come una strada a senso unico.
Ripensando a
Kristen, avrebbe preso 2 piccioni con una fava. Sia Kristen che Selena,
avevano bisogno di voltare pagina, e di trovare la loro vera strada, e
forse lo avrebbero fatto insieme.
"Lena...Lena...e
che cazzo LENA CI SEI?"
"e cosa?..."
Era talmente
stata assorta nei suoi pensieri da essersi dimenticata di Kristen e da
non essersi della sua voce che chiamava. Per tutta risposta Kristen la
guardò con uno sguardo accigliato, e confuso.
"Cosa?....Sul
serio, e da 10 minuti che ti chiamo ma tu niente...Doveri a Lena
landia? dove tutti i ragazzi "sexy" stanno in perizoma?!"
"Haha, bella
battuta ma no, purtroppo no. Stavo pensando, ad altro
scusa….ma non preoccuparti, nulla di che....Comunque per
quanto riguarda la tua storia, lascia che ci pensi un attimo, prima di
darti qualche risposta, ok?"
Kristen
guardò Lena ora in veste di medico. E tutto d’un
tratto si, sentì imbarazzata, Lena non era solo un'amica ma
era anche la dottoressa Dunham, si in tutta fretta dimenticando il
momento di pensiero di Lena, e le consegno il diario che teneva da
quando era in cura da lei, ne aveva avuti di diari, questo doveva
essere almeno il 11 diario, che le consegnava da quando gli teneva.
"Lo
immaginavo, beh cui c'e scritto tutto, riguardo al sogno e anche i
particolari che ricordavo. Quindi leggi studia e poi chiamami ok."
Consegnato il
diario fu un fulmine, a uscire dallo studio, veloce tanto quanto
Flash.
A Lena
sembrò un po strano, Kristen era speciale era capace di fare
cose che nessuno per lo più riusciva a fare, ma essere cosi
veloce, mentre era ancora in convalescenza, era troppo anche per
lei, in neanche 10 secondi forse, le aveva detto cosa fare ed
era scomparsa, non ebbe neanche il tempo di salutarla prima che fosse
già fuori dal suo studio, le andò dietro appena
la porta si chiuse, per chiedere cosa significasse che doveva chiamarla
appena avesse finito, che quando uscì Kristen non c'era
già più.
Non
poté fare altro che rassegnarsi all'idea, e tornare dentro,
dove avrebbe preso subito a leggere il diario.
Kristen, si
sentiva strana, era stata molto veloce a uscire dallo studio, e ad
arrivare alle scale. era già a metà della 7
rampa, e non si sentiva affaticata come quando era arrivata, ne avrebbe
dovuto parlare col medico forse, nell’ultimo mese alternava
momenti come questi dove sprizzava energia a momenti come quelli prima
del suo arrivo, dove a fatica si reggeva in piedi dopo qualche passo,
ma non ci penso troppo, i suoi pensieri erano rivolti a
Margo, e Carol, e a ciò che avrebbe fatto quella sera.
Sentiva che qualcosa di importante sarebbe successo.
*the bold and
the beautiful, e il titolo originale della serie di Beautiful. (di cui
shipo le coppie inesistenti Steffy-Hope Yvi-Hope Steffy-Yvi e Caroline-
non lo ancora deciso)
*la nina nanna
menzionata esiste. ma Selena gomez non a mai creato un cover, per la
sorella.
*in questa
storia i romanzi di Twilight di stephenie meyer non sono mai diventati
film. (non odiatemi)
*i passi
dell'amore e un film tratto dal romanzo di Nicholas Sparks, e trovo che
Shane west, sarebbe stato perfetto per il ruolo di Edward, se al tempo
delle ripresse di Tilight Shane West fosse stato più
giovane. se fosse stato
esattamente come al epoca del film i passi del amore.
angolo
autrice; con questo si conclude la seconda parte solo un sogno? o
Realta?
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Capitolo 6 *** semplici coincidenze? ***
Nel frattempo
Lena si era letteralmente sdraiata o come avrebbe detto Carol
spaparanzata sul sofà dove erano state sedute prima Selena e
poi Kristen.
Pensandoci un
attimo, non si era resa conto subito, quando Selena arrivo si sedette
prima nell'atto sinistro del sofà ma si sposto subito come a
disagio, e si spostò sul lato destro del Sofà
dove sedeva sempre Kristen, e si rilascio sorridendo, accoccolandosi
sul divano come se qualcuno la stesse abbracciando da dietro la stessa
cosa la fece Kristen, e sapeva che non l'aveva mai fatto prima di
quella mattina, era strano ma sentiva che non poteva essere solo un
caso.
Così
si alzò e decise di pensarci bevendo un bicchierino e
fumandosi uno dei suoi amati sigari cubani, regalo oltre tutto di
Kristen, di ritorno da un viaggio da cuba direttamente dal Havana.
Il giorno del
suo ritorno si precipitò da lei, con una ventiquattrore, un
elegante spezzato bianco con gilet e con tanto di cappello in tinta il
tutto rivisitato in chiave femminile, sembrava e un atteggiamento un po
losco, troppo da contrabbandiere colombina, per un attimo penso che
dentro ci potesse essere chissà cosa, ma quando lo
aprì si trovò davanti tante foto, una bottiglia
di Rum, talmente vecchia che la bottiglia era ricoperta da almeno tre
dita di polvere, e una scatola in legno tutta incisa, e sigillata e
dentro piena di sigari. Quel giorno finì col disdire tutti
gli incontri e prendersi una giornata libera, che finì
passandola nello studio a parlare bere e fumare con lei.
Mentre si
riempiva il secondo bicchiere, inizio a leggere il diario di kristen
avrebbe cercato di trovare una risposta il più logica
possibile per Kristen, e poi avrebbe cercato un modo, per far conoscere
lei e Selena. Forse si poteva nò salvare a vicenda.
Appena apri il
diario di Kristen, l'esse una frase "l'amore si rispecchia negli occhi
di chi sa amare" Conosceva quella frase l'aveva già sentita
ma non ricordava dove, ci penso un po poi all'improvviso le venne in
mente, l'aveva detto una volta Carol, mentre leggevano il suo diario.
Lei e Kristen
non stavano ancora insieme ma sosteneva di aver fatto un sogno strano,
su di sé e Kristen.
Nel sogno
incontrano una ragazza, che Carol sosteneva essere la vera anima
gemella di Kristen mora dai capelli lunghi fino a metà
schiena, labbra piene occhi marroni un po da cerbiatto un po da gatta,
era di corporatura snella forse un po esile per lei, ma....
"NO, non
può essere e impossibile, no, non c'è
possibilità che fosse lei. E assurdo, surreale, no non
può essere.....O mio dio...Non e possibile lei lo sapeva, la
sempre saputo. Carol sapeva di Selene, ancora prima di Kristen, lei
sapeva tutto"
Lena era
scattata come una molla, quando raggiunse la conclusione del suo
pensiero gridano a voce alta. Si calmo senza smettere di pensarci, non
poteva essere
vero.
Carol le aveva
descritto Selena Gomez ben 4 anni prima, ma com'era ora, il che era in
possibile.
"Sai Lena,
quando questa ragazza ci si avvicinò, aveva un'espressione
triste sembrava sconvolta, ma allo stesso tempo c'era un barlume di
speranza nei suoi occhi tristi e velati dalle lacrime, con voce
tremante chiamo Kristen ma non col suo nome, no la chiamo
Angel.....Cazzo avresti dovuto vedere gli occhi di Kristen come si
aprirono sembravano 2 fari nella notte, per quanto splendevano, erano
colmi di gioia, e privi di oscurità, non sembrava neanche
lei, le apparve un sorriso bellissimo e si girò di scatto, e
quando si videro, o Lena quando i loro occhi si incrociarono seppi che
si erano ritrovate.
Avevano
trovato la loro casa una negli occhi dell'altra, c'era solo amore, e
devozione nei loro sguardi, e de lì che ò capito
una cosa, che l'amore si rispecchia negli occhi di chi sa amare Lena."
Lena aveva
guardato Carol negli occhi, e ci vide rassegnazione, ma anche
felicità
"E cosa accade
poi Carol"
La bionda si
voltò, il suo sguardo mutò in' una smorfia
dolorosa.
"Non lo so, ma
qualcosa le ha separate, la ragazza disse a Kristen che però
avrebbero trovato un modo per stare insieme. ME
LO HAI PROMESSO MI HAI DETTO SOLO IO E TE SEMPRE E PER SEMPRE NON
IMPORTA COSA
lo grido forte e poi li la ragazza con' un sorriso triste
svanì col vento come fosse solo fumo.
Kristen grido
e si accascio a terra allora mi sono precipitata e lo pressa tra le
braccia e le ho detto "Devi
accettare la realtà, siete destinate a stare insieme, non
importa il tempo o il luogo. Devi lasciare che lei ti salvi per essere
felice qui. Devi esserlo ovunque anche dove non credi di appartenere.
Salvala e lasciati salvare. Fallo per lei per voi glie lo hai promesso"
Lena
scatto di nuovo fuori dai suoi ricordi di quel giorno, quando senti il
pendolo suonare nel suo ufficio. non poteva crederci. Carol, in qualche
modo sapeva già tutto, e forse quello di Kristen non era
stato solo un sogno....no forse no.
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