Ricorda che l'amore si rispechia ne gli occhi di chi sa amare

di folle shane
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Buongriono Manhattan, la vostra Gossip Girl e tornata ***
Capitolo 2: *** La Dottoressa Dunham (1 parte) L'incontro con Selena) ***
Capitolo 3: *** Aspettando Kristen ***
Capitolo 4: *** solo un sogno? o realta? (prima parte) ***
Capitolo 5: *** solo un sogno? o realta? (seconda parte) ***
Capitolo 6: *** semplici coincidenze? ***



Capitolo 1
*** Buongriono Manhattan, la vostra Gossip Girl e tornata ***


ci tengo a precisare che Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, nè offenderle in alcun modo'.

Quindi no, la storia non ha alcuno scopo di offendere nessuno. Dal pubblico che la legge alle persone usate per la storia stessa. Poiché la storia e a tema Femslash, e Slash, ci tengo a dire che non è mia intenzione insinuare nulla (anche se Kristen, e uscita fuori) ne offendere con questa tematica nessuno. Quindi se non vi piacciono le coppie ragazza per ragazza, o ragazzo per ragazzo, vi prego di tornare in dietro.


Nota importante vi sono molte altre star, ma Kristen e pochi altri non saranno attori o altro.

Tutti i diritti su Gossip Girl e Twilight non mi appartengono in nessun modo e non pretendo che mi appartengano. (Se così fosse, avrei reso i protagonisti di Gossip Girl e quelli di Twilight quasi tutte/i Lesbiche e Gay. Oltre al fatto che Isabella non sarebbe molto simile caratterialmente al personaggio originale)

Sono bene accette le “lodi” XD e le critiche, purché non sfocino in insulti. Spero la storia possa piacere. Buona lettura.

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Buon giorno Upper East Side. Ebbene si sono sempre io. La vostra sola e amata Gossip Girl. Che si dà il caso sià ritornata per tenervi aggiornati ancora una volta sulle vite "scandalose?" non so! ma di sicuro sulle vite molto interessanti, della nuova gerarchia per così dire dell'élite di Manhattan. 

Ebbene come sapete tutti, i nostri amati e preferiti rampolli di Manhattan hanno finalmente spiegato le loro ali (chi d'oro, chi bianche, chi addirittura nere) per spiccare il volo verso nuove vite, si spera più responsabili e meno drammatiche. 

Io invece le ali le ho ripiegate e nascoste sotto lungo trench beige a doppio petto firmato versace, (lo stile non è tutto nella vita ricordatelo. Ma ehi anche gli angeli, devono saper vestire) Ma ora basta coi convenevoli, e passiamo alle novità. 

Come tutti sapete e un nuovo anno. E come si dice anno nuovo, notizie nuove almeno nel mio caso. 

Allora, circa 2 mesi fa esattamente 4 ore dopo lo scoccare del nuovo anno, a casa Waldorf e giunta una misteriosa, (che poi tanto misteriosa non e) ragazza che si dà il caso essere l'amata cugina della nostra amata Regina B. (Mia cara B se stai leggendo ci mancate molto tu e S. Spero non vi stiate divertendo troppo, nella vostro camera. "mmmmh ;)" Birichine……..Mi raccomando ricordate di mettere una cravatta alla maniglia esterna della porta, e chiudete a chiave tutte le altre giusto per sicurezza. 

Non vorrete ripetere l'imbarazzante attimo avuto nella cucina di casa Bass con Lily. “INFORMAZIONI A LUCI ROSSE” ^w^) So che siete curiosi e volete il nome....ma..no. 

Sappiate che oggi voglio essere un po cattiva, ma non troppo. Ricordate che ho nascosto le ali sotto il mio trench beige (temo di aver guardato troppo Supernatural) ma l'aureola e sempre li. Quindi voglio darvi solo qualche indizio, vediamo se ci arrivate da soli. Da dove cominciare?.....Be è una delle ex star Disney attualmente più note e amate e sexy (io non sono una sua fan ma non disdegno le sue canzoni) oltre che (ottima) cantante nonché idolo per eccellenza delle teenager di tutto il mondo, oltre che delle bambine, sicuramente anche del genere maschile. 

Si dà il caso che sia stata anche una strega, o era magha? (be questo non lo ricordo) ma sia chiaro nulla di troppo simile a Harry Potter, ma e uan fan della saga.

Se non sbaglio i suoi avevano una paninoteca, suo fratello maggiore usciva con una vampira millenaria i cui genitori facevano concorrenza ai suoi perché avevao una paninoteca. Suo fratello minore era forse il più imbranato, mentre lei era una brillante combina guai...a la sua miglior'amica era uan sempilce Babbana dai capelli rossi, innamorate di suo fratello maggiore...Avette capito?...No? non avete ancora capito chi è?....Davvero dopo tutti gli indizi che vi ho dato, è va bene vi aiuto, (per chi ha capito sì) sto parlando di Selena Marie Gomez attualmente Waldorf. Si proprio lei, beniamina non che idolo di molti di voi (non dite che non e vero) Attrice, balerina, cantante, attivista, e chi più ne a ne metta, ha lasciato il mondo della Disney da ormai 6 anni, e da circa 5 mesi anche quello della musica per un grave problema di stress. (non dico altro o rovino il divertimento) E dà scelto di prendersi un periodo di pausa. E dove poteva andare di bello? magari in India, a rilassarsi tra preghiere, meditazione e cibo (come Julia roberts in prega, mangia, ama). Noooo...forse la Francia, la shopping therapy dicono sia molto benefica, per il guardaroba si. Ma per il portafoglio non credo.....O magari che so l'Alaska? (io ci sono stata e de magnifica).....Ma no, non scherziamo lei e venuta proprio qui, a Manhattan nell’upper east side tra noi comuni mortali e su gentile concessione della sua amata cugina (sua Regina B) alloggia, nell’appartamento della famiglia Waldorf. Attualmente in compagnia della fidata governante/cameriera Dorota.

Come già detto la nostra ormai ex star Disney, alloggia cui da noi da un po. Ma volete sapere una cosa, a quanto voci sicure mi hanno riferito la nostra star ha il cuore decisamente spezzato. Motivo per cui cerca un po di pace. Volete sapere chi  ha osato spezzargli il cuore vero? Be non si sà, non ancora. Ma mi conoscete nulla con me riamne un segreto troppo alungo.

Ma ai me mia cara miss Gomez non credo che ne troverai molta cui. Non con me in giro almeno. ;) ma per rispetto alla mia Regina B, e consorte cercherò di non esagerare. "Ma non prometto nulla!" 

O dio per tutti i gossip del mondo credo di essermi lasciata un po andare, il mio tempo per questa mattina e terminato (il mio amato gatto sta cercando di mangiarsi la mie nuove louboutin è de un chiaro segno di quanto abbia fame. Haaaa povero e dire che sembra il gemello di Lord T. (amo glee adoro Brittany, e invidio la sua storia con Santana) Ma che posso fare, di sicuro non farlo morire di fame, anche se un po di dieta non li farebbe male....Peccato che ciò significherebbe delle nuove louboutin, e le attuali erano l'ultimo modello. Quindi sta per avere il suo spuntino di metà mattina il dovere mi chiama, mie prodi seguaci. 

Ricordate che questo è solo un anticipo sulla nostra Selene. E sulla sua vita qui con noi, quindi attenti e attivate i vostri sensi di pettegoli, perché ci risentiremo presto.

           

                        baci baci da Gossip Girl e Giulio (si, il mio obeso amato gatto che pensavate ^.^)

Il messaggio era stato visualizzato, da tutti gli amati e devoti seguaci di Gossip Girl. 

E quindi più di mezza Manhattan, che era rimasta visibilmente colpita non solo dal ritorno di Gossip Girl.  Ma anche dalla notizia che una persona famosa, ovvero Selena Gomez, viveva lì con loro.                               

Com’era possibile che nessuno se ne fosse accorto. Oltre tutto era anche cugina di una delle ragazze più temute e ammirate dell'Upper East Side. Blair Waldorf.                 La notizia aveva spiazzato perfino i giornali, e i giornalisti della città che non ne sapevano nulla.

Ma soprattutto avrebe colpito la diretta interessata che era sicura di essere nell'anonimato più assoluto. 
Selena si trovava  intenta a fare colazione, nel soggiorno del suo nuovo appartamento. A stento credeva di essere li, nel arco di pochi anni aveva mollato tutto, da prima la Disney, che si era dimostrata un po troppo opprimente nel corso del tempo, e con una mentalita troppo chiusa. 

poi aveva trovato l'amore ma si era dimostrato, uno di quei  fuochi di paglia troppo, intensi troppo veloci, che bruccia e si spegne prima ancora di bruciarti le dita. e tra altri e bassi, Selene aveva finito con lo scotarsi invece sempre più, fino al punto di rottura, e contemporaniamente perde anche il suo più grande e vero amore, la musica. 

Ma sapeva di non avere scelta, era la cosa migliore. Stava cadendo in' un baratro che non voleva, aveva promesso a Demi che non ci sarebbe caduta come aveva fatto lei, ma era sempre più dificile. Lo aveva promesso e avrebbe fatto qualsiasi cosa per non cedere, non avrebbe seguito la strada in qui molti incepavano, e che molti altri scelgievano come avevano fatto Demi.

Lei cera caduta, ai suoi occhi era la strada più facile da seguire, come lo e statto per altri suoi amici e colleghi e non dimenticherà mai le parole di Demi, che trattenendo a stento le lacrime dopo la sua ultima uscita dal Rehab gli aveva detto " ne l'alcol, ne la droga sono una soluzione ma solo, una scappatoia che ti porta a una morte lenta ma certa" e pur di mantenere fede alla promessa aveva scelto di accettare l'aiuto e i consigli degli amici, e così si era presa una pausa. 

Inizialmente voleva viaggiare. Ma secondo i medici, nel suo stato depressivo non era la cosa migliore. Così durante una videochiamata con la sua cugina preferita, le aveva raccontato tutto. E questa le aveva proposto il suo appartamento a Manhattan mentre lei era, via promettendole che sarebbe andata a farle visita con la sua ragazza il prima possibile. Le aveva detto che non avrebbe avuto molta pace, ma sicuramente sarebbe stata fuori dai continui riflettori, oltre tutto a Manhattan c'erano bravi psicologi. 

E alcuni davero molto riservati tra cui scegliere. E così aveva accettato, era arrivata si e no un paio d'ore dopo l'ultimo dell'anno, era stata una buona scelta la sua, tutti impegnati a festeggiare nessuno, avrebbe notato la sua partenza quindi niente paparazzi, o fan scatenati a separarla dalla pace.                                                     

Si sarebbe dovuta trasferire solo un mese dopo, ma alcune circostanze che includono la sua segreta ex, l'hanno portata a una fuga d'emergenza. Ed ora eccola lì.

Selena fu tolta da tutti i suoi pensieri, quando il suo iPhone suono, segnalando la presenza di un nuovo messaggio dalla famigerata Gossip Girl. 

Quando Blair le aveva parlato di questa misteriosa figura, lei non voleva crederci. Ma una volta arrivata lì, la curiosità fu tanta e diede un'occhiata al blog della suddetta Gossip Girl, che aveva saputo mettere in ginocchio l'intera élite di Manhattan.
La sua prima impressione fu che la misteriosa blogger, fosse una sorta di Perez Hilton, forse un po più veritiera di questo. 

Ne fu tanto colpita da assicurarsi di ricevere le notifiche del blog, anche se il blog sembrava essere in realtà inattivo da diverso tempo. 

La maggiorparte dei messaggi erano, di circa 1 anno prima, e riguardavano proprio sua cugina Blair e la sua ragazza Serena e della loro fuga d’amore, dopo il matrimonio.  

E derivano tutti da i cosiddetti seguaci di Gossip Girl. Come le aveva spiegato la cugina, il blog funzionava anche grazie agli stessi giovani di Manhattan che erano in parte gli occhi e le orecchie di Gossip Girl. Ma fino ad ora non ne aveva ricevuta nessuna. E ora vedere la notifica le metteva un po d'ansia, non ha mai amato i pettegolezzi, né tanto meno Perez Hilton. che prese proprio in odio nell'ultimo anno, dopo che l'aveva presa di mira, contribuendo alla sua caduta nella depressione. 

Eppure si era unita alla massa di Manhattan che dipendeva da questa misteriosa blogger. 

Sapeva dalla lettura del blog che era diversa, da Hilton ma ciò non le faceva meno paura. Ci penso su, ma dopo un bel respiro lascio che la sua curiosità avesse la meglio e lesse il messaggio. Le ci volle un po prima di capire, addirittura si mise gli occhiali che tanto la imbarazzava per rileggere il messaggio convinta di aver letto male, ma non era così. Si sarebbe aspettata di tutto, ma non di essere lei la prima notizia che annunciava il ritorno di gossip girl. Si senti un po infastidita, perché ora tutti sapevano che era li, ma allo stesso tempo lusingata. Essendo la prima notizia della blogger, oltre che un suo interesse, constatando però con molta gioia, di aver ragione. 

Gossip Girl non era come Hilton, e questo le era sufficiente per il resto sarebbe stato come il destino voleva.          

Nel frattempo accantonata Gossip Girl terminò la sua colazione con tranquillità, cosa che non faceva da tempo, in fin dei conti erano solo le 9:30 e lei aveva appuntamento con lo psicologo che aveva accettato di prenderla in cura, verso le 11:00. Aveva quindi il tempo per fare tutto, anche parlare con i suoi amici, e sua madre. 

L'unica cosa che la preoccupava, ora era proprio l'incontro con lo psicologo. Chissà se l'avrebbe aiutata. Ci pensava da quando era arrivata lì, non faceva altro che chiedersi se potesse guarire. Non credeva fosse possibile ma lo sperava.                                                                                                                                                                    

E così tra un sorso di succo, e un morso al suo pane imburato, pensava a quando sarebbe arrivata Blair, avevano entrambe sofferto molto per amore, ma lei ne era uscita, grazie alla moglie, e le aveva detto che prima o poi anche lei si sarebbe rialzata. E Selena si era aggrappata a quella speranza, non desiderava altro che guarire il suo cuore spezzato.

"ma si può davvero guarire? da un cuore spezzato!"




angolo autrice: (si nasconde in un angolo, facendosi piccola piccola pregando di non essere riempita di pomodori.) 

prima di tutto Salve questa e la seconda storia che pubblico anche se la prima non è completa, ma in sospeso. Ho deciso di tentare pubblicando, una seconda storia ben lontana dalla prima, per sbloccarmi. Ora ci tengo a dire che non sono mai stata molto eccelsa nella grammatica e vi prego di perdonare quanto più possibile la mia grammatica, e i miei errori. E Cerco di fare del mio meglio per non commetterli. Colgo l'occassione per chiedere l'aiuto d'un beta, disposto a d'aiutarmi con questa storia.

E comunque da un po che lavoro, a questa storia e spero non faccia troppo schifo, lo pubblicata anche su Wattpad con lo stesso titolo, e sto lavorando per aggiustare la storia.

Questa e un po un miscuglio e un crossover ma anche un universo alternativo e ho voluto provare a fondere tra loro, la realtà (anche se di poco, dato che molto poco realistica) con la fantasia, una serie tv, Gossip Girl. E anche se di poco con la saga di Twilight (deccisamete diversa da l'originale, ma sia chiaro faccio riferimento sui film perché non ho letto i libri).  

La storia si basa su una serie di storie a cui sto lavorando che vede un multi crossover con protagonista un personaggio di mia invenzione, Angel menzionato nella storia.

questa storia e come un universo alternativo in cui, le protagoniste Kristen e Selena (che nella serie di fic a cui lavoro, sono Isabella e Margo...Isabelle "molto occ" per Twilight e Margo come personaggio di Once Upon A Time legato a Regina e Henry) in questa storia hanno la possibilità di vivere la loro storia in un scenario diverso. 

e questo tendera a legare la seguente storia, con la serie di fic su Angel.


su Wattpad, si trova un'introduzione della storia e diverse informazioni su i personaggi.


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Capitolo 2
*** La Dottoressa Dunham (1 parte) L'incontro con Selena) ***


Era passata 1 settimana dal messaggio che annunciava con' una notizia abbastanza scioccante, la presenza di Selena Gomez, e il ritorno sulle scene di Gossip Girl. Selena passo inaspettatamente una settimana abbastanza tranquilla. E inaspettatamente priva di paparazzi nei dintorni, il che se doveva essere sincera non le dispiaceva affatto.  lo psicologo da qui andava si era rivelato essere in realtà una lei. Non raggiungeva i 30, ed era un tipo particolare, schietta ed eccentrica. Ma anche molto gentile, e simpatica cosa che non erano tutti gli altri psicologi da qui era andata, questa sembrava capirla e Selena credeva potesse aiutarla davvero. Le aveva assegnato anche dei compiti che avrebbero dovuto aiutarla mentre aspettavano la loro prossima chiacchierata come la definiva la psicologa. Perché a suo avviso la parola seduta era troppo formale ed era da psicologi vecchi. Così, ogni loro incontro sarebbe iniziato con “Iniziamo la chiachierata”, e questo a Selena non le dispiaceva, anzi le metteva decisamente meno ansia.

"Allora Gomez, come ho detto o un modo mio di lavorare, e dato che ogni persona che viene da me e diversa dalle altre, do ad' ognuno dei compiti per casa, se così vogliamo chiamarli diversi tra loro da fara. Mentre aspettiamo la nostra nuova chiacchierata.                                                                                        
Ora dato che lei e molto giovane, e sarò sincera e la seconda persona così giovane che seguo, devo ammettere che lei e la mia altra paziente siete molto simili, quindi ho pensato di darvi più o meno lo stesso compito"

Così alla loro prima chiachierata, non si erano solo presentate. Ma avevano parlato molto, per indurla ad aprirsi con lei la dottoressa le propose di parlare dei loro rispettivi lavori giusto per togliersi qualche sfizio e aneddoto come sosteneva la dottoressa. In più, la dottoressa Dunham le aveva parlato in confidenza dei suoi altri pazienti, attuali e passati. Soffermandosi in particolar modo su una giovane pazientate che seguiva da diversi anni ormai, e ha Selena non sfuggì un certo tono di affetto nella voce della dottoressa mentre parlava di questa misteriosa paziente, per la dottoressa lei e questa altra paziente erano molto simili per certi versi.
Così anche a lei diede il compito di tenere un diario.


"Dovrai portarlo sempre con te è scrivere tutti ciò che ti passa per la testa. Poi a fine giornata voglio che tu lo usi come un vero e proprio diario, dovrà diventare il tuo confidente, fa finta di parlare con me, o con chi vuoi non importa. Potrai anche dargli un nome se ti va, non ce problema, purché tu scriva ok. Dopo di che, lo porterai alle nostre chiacchierate e se vorrai lo leggeremo."
"Ok...quindi dovrei scrivere su qui ogni cosa che mi passa per la mente sempre"

Selena, l'aveva ascoltata bene. Aveva capito cosa intendeva, ma non credeva potesse essere di grande aiuto.
Aveva già avuto un diario in passato ma non le era servito a molto se non a crearle dei problemi. Ma la dottoressa, sosteneva fermamente il contrario, e chi era lei per dire di no?...Si fidava, anche se la conosceva da solo 3 ore quindi accetto.                                                                        
Il diario che la dottoressa le porse con un enorme Sorriso, e un filo di malizia a suo avviso era un po particolare, di sicuro non avresti mai detto che potesse essere un diario.  Era grande come quei quaderni piccoli che usava di solito per scrivere le sue canzoni, era solo molto più spesso, aveva un aspetto molto retro, era in pelle con' un laccio per chiudere il diario, e un porta pena proprio sul davanti. Era d’un verde smeraldo, era molto bello.

"E opera d'un mio amico, li fa lui rigorosamente a mano. Li costano poco, ma tempo motivo per cui gli fa solo su ordinazione....
Ha li fa anche personalizzati, se non ti piace possiamo cambiare."

Il diario le piaceva, quel colore in patricolare le dava un senso di deja-vu, ma pertanto l'idea di tenerlo non le piaceva tanto, il pensiero di quello che era successo quando usava quello regalatogli in passato le metteva paura, non voleva rischiare che qualcuno lo rubasse, e spargesse in giro di nuovo i suoi pensieri.
Ma la dottoressa Dunham non dava l'impressione di essere propensa a un no, e comunque penso che faceva parte della terapia, e del modo in cui lavorava quindi non poteva rifiutare, avrebbe fatto di tutto per riprendersi, e tornare a cantare.

"O no va bene......Grazie, e anche molto....Bello, solo siamo sicuri che sia necessario, si insomma un diario alla mia età. Non so credo di essere un po cresciuta"

La dottoressa, la guardo come se le fosse spuntata una seconda testa.

"Stai scherzando vero? alla tua età.....Io alla tua età, tenevo un'agenda/diario per ogni ragazzo con cui uscivo, ci tenevo segnati, tutte le informazioni che mi servivano su di loro per non fare come dire gaf.....Ho sempre trovato più semplice ricordare i loro difetti che i loro nomi.....Dovrei avere ancora quelle agende come ricordo.
Quelli si che erano bei tempi. Tutto finì una sera quando confusi gli orari, e fui beccata, che sfiga cazzo. la cosa più scocciante è che dovetti dire la verità a tutti e 14, ma non cambierei mai le cose, forse il numero credo porti davero sfiga sai, e ciò nontoglie che ho preso d'esempio la cosa. Ora tengo una sola agenda/Diario dove mi segno i numeri, e poche informazioni le più importanti. Tra i cui le misure, non so se mi spiego"

Selena ne rimase tanta scioccata, quanto divertita. Era incredibile quanto fosse sincera e schietta, più ci parlava e più le ricordava 2 dei personaggi della serie di Glee che più amava. Sue Sylvester, e Santana Lopez. L'abbigliamento e i suoi modi di fare le ricordavano principalmente la Sylvester, solo un po più dolce. Mentre la dichiarazione appena fatta le ricordava anche se forse di poco Santana, e molto Puck. mentre ci pensava non si  accorse che la dottoressa Dunham la stava fissando con' un cipiglio, sul viso.

"So di non essere la classica psicologa, che segue lo stereotipo tipo. Si insomma non vesto con tachi a spillo e tailleur. Ma non credevo che questa tutta con le infradito mi facesse, sembrare un pagliaccio"

In effetti, a guardarla bene la tuta che indossava era un po particolare, e pensare che non ci aveva fatto caso prima, la faceva sembrare decisamente Sue Sylvester, era d'un verde lime, abbastanza accesso, non le sembrava ridicola, un po bizzarra si quel verde così accesso le faceva risaltare ancora di più con la carnagione pallida che aveva, e i capelli corti ma le stava abbastanza bene, si poteva dire che rispecchia se chi fosse.

"No, no e che...No niente, quindi tutto quello che devo fare fino alla nostra prossima chiacchierata? giusto e scrivere su questo diario, e nient'altro?!
"Si direi di si. Dato che il nostro tempo per oggi è scaduto, ti do appuntamento alla settimana prossima stesso orario, porta con te il tuo diario, e se vuoi anche 2 cappuccini. Per me un cappuccino doppio, con cacao e panna ok."

Per Selena era ufficiale adorava la sua psicologa. Si salutarono ancora e poi, andò via, l'aspettava una video chiamata con sua madre.
Corse all'ascensore a poco più d'un metroe mezzo dalla porta dello studio dove trovo alcune persone uscire, ed entro. E poco prima che le porte si chiudessero, noto una ragazza, probabilmente alta*come la sua amica Karlie, forse era qualche pollice in più, bussare allo studio della psicologa, non riuscì a vedere molto, se non la sua silhouette. E ciò che vide non le dispiaceva, mora, e snella, di carnagione decisamente pallida. Forse anche più pallida di Taylor, ed Emma*.
E l'abbigliamento, composta da una salopette in jeans decisamente vecchia, e mezza slacciata con quelle vans rosse, non facevano che farle risaltare le lunghe gambe affusolate, il che la rendeva decisamente ancora più attraente.                                          
Avrebbe voluto vederla in viso, ma proprio quando questa si stava girando verso di lei, le porte dell'ascensore si chiusero.
Selena ebbe una strana sensazione sentiva di dover vedere quella ragazza e iniziò a premere con costanza il bottone per far riaprire le porte, ma quando si aprirono era troppo, tardi la ragazza era già entrata. Tutto quello che poté fare a parte sbuffare fu sbraitare qualche imprecazione e maledizione, sentendosi improvvisamente sconfortata, come messi prima e non capiva il perché. Appena le porte si chiusero si appoggiò alla parete centrale dell’ascensore lasciandosi andare a sbuffi e pensieri sulla ragazza, a prima vista poteva dire che doveva essere molto giovane forse dell’età di Taylor, di sicuro non le piaceva il sole, qualcosa le diceva che potesse essere albina, o perlomeno in parte, perché non aveva mai visto nessuno di così pallido in vita sua, sembrava quasi in reale.
E qualcosa le diceva che era la stessa ragazza di cui la dottoressa le aveva parlato e che aveva in cura. Si ripromise che a loro prossimo incontro le avrebbe chiesto qualcosa della sua altra giovane paziente. Fino ad' allora, avrebbe dovuto essere paziente, e cercare di allontanare la strana sensazione di vuoto che stava provando da quando l’ascensore si era chiuso prima di vederla in volto.


* come già menzionato l'altezza di Kristen e di 1,85 cm.

*La Emma citata e Emma S, in quanto amica di Taylor lo fatta anche amica di Selena.

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Capitolo 3
*** Aspettando Kristen ***


Subito dopo l'uscita di Selene la dottoressa Dunham, si precipitò a fare del caffè fresco. Da lì a poco sarebbe dovuta arrivare Kristen, era da un po che non si vedevano in realtà.
E l'urgenza di questa nel vederla la preoccupava un po, l'aveva in cura da anni, le c'era voluto un po di tempo prima che questa si aprisse con lei, beh un po di tempo e forse un eufemismo, le cerà voluto 1 anno e qualche mese, e non era poco, ma una volta fatta cadere la barriera che la divideva da lei, tutto cambio diventarono quasi amiche. Ai suoi occhi anche se non era molto convenzionale divenne quasi una sorella minore da aiutare e proteggere.                                                                                                                      
Mentre preparava il caffè, ripenso per qualche istante anche a prima e alla sua prima chiachierata con Selena. Le piaceva questa nuova paziente, non era solo la 2 paziente più giovane che aveva, ma vedeva una certa anche se minima somiglianza con Kristen. Entrambe non avevano avuto un'infanzia troppo facile. una per lo spettacolo, l'altra perché orfana e senza passato.                                                             
Eppure erano entrambe molto forti, Tanto forti quanto incredibilmente fragili.                                                                           
Anche se Selena non lo sapeva, era molto più forte di quanto lei stessa credesse, e lei lo sapeva perché era un medico e il suo lavoro consisteva nel capire e aiutare le persone e si era accorta che di quanto Selena in realtà fosse forte solo parlandoci per 3 ore. Al contrario di Kristen, che per quanto si ostinava a dire di essere forte, era fin troppo fragile.            
E sapeva che se voleva vederla, c'era un motivo ben preciso, e di sicuro non era nulla di buono. quando l'aveva chiamata quella mattina per prendere un appuntamento, lo capì subito dal tono della sua voce. Forse era solo la sua impressione, o forse perché era quel giorno dell'anno e ricorreva l'anniversario della morte di Carol. Lei non lo sapeva, o almeno non era sicura di cosa volesse parlarle, ma di sicuro per lei c'era sempre non importa l'ora o il giorno se Kristen aveva bisogno di lei, lei c'era, era sempre lì per lei sia come la dottoressa Dunham. che come l’amica Lena.
Il bussare alla porta la porto fuori dai suoi pensieri, questa doveva essere lei. Accese la macchina del caffè e corse alla porta. Quando l'aprì si trovò di fronte proprio lei. A una prima occhiata sembrava in ottima forma, ma con lei non si poteva mai dire.

"Sono felice di vederti Kristen e da un po che non ci vediamo io e te"

la ragazza in piedi difronte a lei si limitò a l'accenno di un sorriso, per poi oltrepassarla.

"Già mi spiace per il poco preavviso, ma avevo bisogno di parlare con te."

Il tono di Kristen, era così diverso dal solito, era più basso e rocco di quanto non fosse di solito tanto da far preoccupare molto la dottoressa, aveva pianto questo era sicuro, e Kristen non piange mai.
Quindi non era un buon segno.

"Beh, accomodati il caffè ormai dev'essere pronto."


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Capitolo 4
*** solo un sogno? o realta? (prima parte) ***



Erano passati ben 8 mesi dall'ultima volta che Kristen aveva visto Lena. O meglio la Dottoressa Dunham. E non avrebbe di sicuro voluta vederla come suo medico.                                   
Ma questo erano medico e paziente e nonostante fossero ormai diventate amiche, sapeva che era solo come medico che poteva aiutarla col problema che la stava letteralmente torturando era solo lei.     Le c'erano voluti mesi, prima di trovare il coraggio, per parlare del problema con Lena, ma più ci pensava e più credeva che dovesse parlare con lei, della cosa solo nell'ambito professionale.
Conosceva Lena, e sapeva che non avrebbe mai riso di lei, o almeno non subito. E di sicuro il segreto professionale, non le avrebbe permesso di parlare con nessuno del suo problema. Che poi, come si poteva definire un problema? un sogno? non lo sapeva con certezza, ma per lei ormai lo era.                 
Era un dannato fottuto schifoso problema del cazzo, che non la lasciava in pace motivo per cui aveva chiamata Lena nel cuore della notte, per chiederle di vederla, e questo dopo l'ennesimo incubo sogno, non sapeva neanche lei cosa realmente fosse. E d'ora che si trovava a metà della sesta rampa di scale che la separavano dal settimo piano, dove era lo studio, iniziò ad avere dei ripensamenti, l’avrebbe davvero capita? sperava di si. La sua preoccupazione non era solo l’incontro, ma anche l’idea di svenire da un momento all’altro, sei rampe di scale non erano uno scherzo come credeva, e inizio a pensare che forse avrebbe dovuto prendere l'ascensore. Per prima cosa non avrebbe sudato così tanto, le sembrava di essere in una sauna, oltre questo non si sarebbe affaticata, sapeva di non essere ancora pronta per fare troppo esercizio.          
E come seconda cosa avrebbe evitato una possibile ramanzina da Lena, oltre che un sicuro malessere, e un possibile ricovero in ospedale dove avrebbe sicuramente preso su dai medici per la sua "ostinatezza" come loro sostennevano a voler ignorare le loro stesse richiest, eppure cerano attimi im qui si sentiva bene, e più forte che mai e attimi come questo in qui si sentiva uno straccio.
E tutto questo per un incidente di cui non ricordava, e che l’aveva portata a un coma, ovviamente nessuno a parte la famiglia e gli amici più stretti tra cui Lena sapevano dell'incidente e de il suo "profondo sonno" come lo avevano definito i figli di Chris. In ospedale era stata ribattezzata Biancaneve, e per il fatto che il suo aspetto la ricordava molto.

Ma ciò che nessuno sapeva era che dopo il suo miracoloso risveglio, si era ritrovata a soffrire di disturbi del sonno. E d'un lieve senso di claustrofobia.
E quest'ultimo era diventato un grosso problema, ogni qual volta si trovasse in spazi chiusi con più di 2 persone iniziava a sentirsi male, motivo per cui pensava che preferiva morire per un malessere fisico, più che per l'imbarazzo d'uno stupido malessere psicologico, di cui non aveva mai sofferto prima.          
Una volta varcata la porta che la separava dal 7 piano poté fermarsi e riprendere fiato, riordinando i pensieri e cercando di nascondere lo sforzo che aveva appena concluso.                                
Si guardò intorno per un' attimo, non era cambiato nulla a parte le tende delle finestre e qualche nuovo tipo di vaso immenso che completava l'arredamento, del piano.                           
Il 7 piano era l'unica parte del palazzo da ben 15 piani che non conteneva appartamenti, o altri studi. Ma solo lo studio di Lena, e una 2 scala ma esterna antincendio che si collegava a un balcone per fumatori all'8 piano che ospitava solo appartamenti e per questo era grata non rischiava quasi mai di fare incontri, raramente usano le scale antincendio o almeno non lì era mai successo fino ad oggi di incontrare qualcuno che arrivasse dalle scale esterne. Oltre tutto Lena, dava sempre gli appuntamenti in modo che ci fosse almeno 1 ora circa di vuoto tra 1 paziente e l'altro, per una questione di privacy tra i pazienti, ovviamente questo doveva essere il suo giorno sfortunato. Proprio quando si stava per avviarsi verso lo studio, la porta si aprì di colpo, ebbe i riflessi pronti per correre appena in tempo infondo al corridoio vicino alla porta finestra, delle scale esterne appoggiandosi alla parete vicina sperando di non essere vista, grazie agli enormi vasi decorativi senti comunque la voce di Lena e d'un altra ragazza che li sembrava decisamente famigliare.

"Ancora grazie, dottoressa Dunham. Ci vedremo, la settimana prossima alle 10:00"

"Si certo. Mi raccomando esegui il compito che ti ho dato"

Non si riteneva una spiona e odiava origliare, ma non potè farne ameno, fu attratta e incuriosita dalla voce, della ragazza.
Non fece nulla per vedere di chi fosse, ma aspetto che questa arrivasse di fronte all'ascensore per raggiungere in fretta lo studio e bussare, non era il suo giorno fortunato alcune persone uscirono da questo puntando verso le scale esterne, fece finta di nulla fin quando non vide con la coda dell'occhio la ragazza entrare nell’ascensore e lascio che la curiosità avesse la meglio e si voltò per avere una miglior visuale.                      
Non vide bene la ragazza, ma per quello che vide, le sembrava fin troppo famigliare, le porte si chiusero prima che la ragazza stessa potesse vederla in faccia, e per qualche strano motivo senti un senso di sconforto. Fu tolta dai suoi pensieri quando la porta si apri. E la voce allegra di Lena, la riporto alla realta.

"Sono felice di vederti Kristen e da un po che non ci vediamo io e te"

Se cera una cosa che Kristen non aveva mai imparato a sopportare era l'essuberanza e la troppa allegria che mostrava Lena, non capiva come potesse essere sempre così. E per qualche strano motivo le ricordava qualcuno, ma non sapeva chi*. La fisso per pochi secondi le accennò un sorriso, e poi entro oltrepassando la, sapeva che Lena ormai la conosceva abbastanza da sapere che non le avrebbe parlato non prima che la porta non si fosse chiusa. E una volta che senti la porta chiudere parlo.

"Già mi spiace per il poco preavviso, ma avevo bisogno di parlare con te."

Kristen, si sentì stupida. La sua voce era più bassa e rocco del solito, aveva bevuto e fumato parecchio dopo la chiamata che gli aveva fatto durante la notte, e aveva pianto molto, e per il sogno che aveva fatto, senza sapere davvero il motivo, fin a quando non arrivò l'ora di prepararsi per raggiungere Lena, e conoscendola non si sarebbe fatta sfuggire la cosa.

"Accomodati il caffè ormai dev'essere pronto. O anche i donuts"

Kristen non potè non lasciarsi scappare un sorriso, Lena la conosceva bene, alla loro prima seduta, quando si conobbero, per cercare di spezzare il ghiaccio Lena la porto a bar di fronte, a mangiare dei donuts e bere caffè, gratali per questo si avviò verso il divano.

"Grazie, e scusa ancora per il poco preavviso.....So che e un po che non ci vediamo, ma ò davvero bisogno di parlare con te!"

Guardo Lena, che le sorrise e andò verso il suo angolo cucina, preparando 2 tazze di caffè. Le si avvicinò poco dopo mettendo la scatola dei donuts, sul tavolo con i loro caffè, fumanti affianco

"Sai che non devi scusarti con me. Ti conosco da che ai 12 anni. e sai che io per ogni cosa ci sono....allora dimmi cosa succede. sono passati 8 mesi dal nostro ultimo incontro e non era nemmeno un incontro paziente-medico perché se non ricordo male, eri appena uscita dal coma"

“Già..io..”

Kristen si blocco ebbe improvvisamente paura a parlare. Non si erano viste dal suo risveglio e si sentiva un po in colpa. Ma ora era lì perché non aveva altra scelta, l'unica persona che poteva aiutarla era lei. E a Lena, la cosa non sfuggì, si era accorta fin da subito che qualcosa non andava. Kristen era visibilmente a disagio, e non capiva bene il motivo, inizialmente aveva pensato fosse per Carol, ma dopo averla vista, sapeva che in realtà non era principalmente dovuto all'anniversario di Carol, più volte ne avevano parlato, e lei aveva sempre sostenuto di averlo superato. quindi sapeva che l'urgente bisogno di parlare con lei era in qualche modo legato al suo coma. quindi con' un sorriso si sedette sulla poltrona, di fronte a Kristen che si era accomodata sul divano.

"Tu cosa?....sai che non devi avere paura di me. Come ti dissi al nostro primo incontro, non sono Hannibal Lecter non sono abbastanza vecchia per essere Hopkins….E lasciati dire che se Ulliel nell’origine del male era bello e impeccabile, Mikkelsen nella serie e un figo da paura, non mi dispiacerebbe una cosa a tre con Ulliel e Mikkelsen, sai….mmmmmhhh.....Ho mi sono persa nelle mie fantasie torniamo a te, parla dai"

Kristen sorrise al ricordo iniziale. Non avrebbe mai creduto di poter stringere un rapporto di amicizia con il suo medico, ma così fu e ne era molto grata. Ripenso ancora un attimo, ma sapeva di fare la cosa giusta, beve un sorso di caffè per poi iniziare.

"Mi prenderai per pazza, lo so già......Durante il coma, io...Non so come spiegarlo.....Io ho vissuto un'altra vita, o forse è meglio dire che ho sognato di vivere un'altra vita."

Si fermò bevendo un altro sorso di caffè, si sentiva stupida a parlare della cosa, aveva fatto alcune ricerche ma nulla di ciò che aveva trovato le aveva dato aiuto
A Lena, come per Carol. Piaceva tutto ciò che era soprannaturale, fantasy e quant'altro ci fosse di strano e mistico al mondo, quindi lei era l'unica dopo Carol, che purtroppo ora non poteva più aiutarla, ma che forse poteva darle delle risposte. Beve un altro sorso di caffè e guardo Lena, aspettando una qualunque cosa ma lei si limitò con uno sguardo e uno strano luccichio negli occhi ad' incitarla a continuare.

"Era così assurdo, eppure così reale....Ero....Io...Beh….Ok, io stavo vivendo tutt'altra vita. non ero io, non ero Kristen Bass, ero...Tutt'altra persona....Non ridere, ma ero Angel meglio nota ai Cullen..si quelli della famiglia vampira della Meyer, e d’ero in un certo senso la protagonista...Ero Isabella Volturi-Swan non so chi fossi di preciso ma ero in' un certo senso, parte della famiglia Cullen, ero però ben diversa dal personaggio originale del libro. Non ero figlia dello sceriffo, e non ero la stessa patetica Isabella del romanzo, ero una sorta di mistero o di per certo che ero un Ibrido unico nel suo genere.”

Un'altra pausa le permise di bere altro caffè, e di calmarsi, e di osservare Lena. Non rideva, come pensava ma la stava ascoltando, curiosa. Conosceva la sua passione per la saga dei romanzi di Twilight, e d'era uno dei motivi per cui si era decisa a parlare con lei.

"Ti farò un breve riassunto. Come ò detto ero in parte la protagonista. La trama era ben diversa dall'originale, credo fosse come un crossover, come le storie che scriveva Carol sai, quando univa un film a una serie tv, io ero un’amica per così dire dei Cullen, ero detta nuora di Carlisle in quanto mi ero sposata con la figlia di Carlisle nel 700 o una cosa così.
Cera Kat, o meglio il suo personaggio di Shane in The L Word, ed era anche lei una sorta di creatura soprannaturale, tipo Lupo mannaro, ma in forma felina, oltre tutto era la moglie di Esme, che era lesbica, ha dirla tutta più o meno metà o poco più dei personaggi era lesbica e gay, comunque vivevano tutti li a Forks, in 2 case diverse.
Perfino io avevo una casa mia, credo fosse quella che viene regalata a Isabella e Edward li a forks. Anche se venivo per lo più ospitata da Esme, e la sua famiglia.
Comunque o più meno ricoperto il ruolo d’un nuovo misterioso personaggio. Oltre tutto le protagoniste erano Leah e Rosalie, perché Edward era gay, e già sposato, ed era tutta una cosa assurda a dirla tutta, mi ricordava la trama di the bold and the beautiful*.
Ma la cosa più folle mio dio e che la maggior parte dei personaggi, rispecchia la lista che Carol, Nikki e Juno avevano fatto, quindi Edward era identico a Robert.....E tutti gli altri erano identici agli attori che loro avevano scelto, anche se c'erano altri personaggi mai esistiti, poi in città non arriva la figlia del capo Swan, poiché io non ero la figlia, ma un’altra ragazza una certa Ivy una ragazza di 20 anni era la figlia di Charlie, e stava con Ethan, il figlio maggiore di Carlisle, si erano conosciuti in Alaska e erano già sposati e lei era poi già incinta.
Cerano molto cose diverse dal libro......E sai cosa non capisco, che è poi ciò che mi ha spinto a venire qui, era il personaggio di Rosalie. Lei era identica a Carol..........O meglio era la nipote di Carol e contemporaneamente sua doppelganger, ho pensato che fosse strano, che forse era lei perché in principio il nome di Rosalie doveva essere Carol,  per la simpatia di Carol, per il personaggio non so ma poi mi sono resa conto che io e lei non stavamo insieme. Nel sogno eravamo amiche, e credevo che ci potesse essere di più, almeno fino a quando non comparve Leah, con cui ero molto legata e che si scoprì compagna di Rosalie, ma solo molto avanti credo fosse già in New Moon, e quando accade inizialmente provai rabbia, sentivo che era tutto sbagliato, che io dovevo stare con lei, ma non riuscivo a intromettermi, perché sapevo che non eravamo fatte per stare insieme in realta…
E poi di punto in bianco mi ritrovo da prima a Rosewood, dove sono amica di Spencer, e Mona, ho uno strano legame con i Dilaurentis, e tra le tante cose intraprendo uno strano feeling con Hanna, mentre cerco di proteggere le protagoniste da -A, e poi infine mi ritrovo a Storybooke, e so cosa pensi, sì e quella di Once Upon A Time.                                           
Non ricordo molto del perché fossi lì ma e dove trovo la mia anima gemella in Margo la figlia adottiva di Regina, so che non esiste il personaggio nella serie ma nel sogno cerà.                  
Aveva i capelli lunghi fino a metà schiena neri. Labbra piene, corpo perfetto forse un po esili, ma con le curve nel posto giusto e una voce stupenda. E dio la sua voce, lei....Era magnifica. Quando lo vista sapevo di aver trovato il mio mondo. Nei suoi occhi ho visto la mia casa. La mia salvezza. Il mio tutto. Poco prima di svegliarmi dal coma, nel sogno o quello che è, o un brutto "incidente" se così si può chiamare, essere uccisi o quasi, non so bene cosa sia successo, ma credo sia legato alla parte del pugnale del signore oscuro. Io sono li, tutti sono in giro a metri e metri da me, chi a terra, chi cerca di rialzarsi chi soccorre qualcuno, deve esserci stata uno scontro. Io so di essere ferita, e mi sento stanca, davvero stanca........E allora una ragazza bionda mi si avvicina, non riesco a riconoscerla a causa della mia vista offuscata, ma poi all'improvviso mi prende tra le braccia, prima che possa cadere a terra. E allora che tutti si accorgono di me, e sento una voce gentile, ma disperata chiedere dove sono.
Non e Margo, perché tutto quello che accade e per colpa mia, per il mio desiderio di vendetta, lei è caduta nella maledizione del sonno, perché qualcuno voleva far del male a me e lo fa usando lei. Era Carol era la sua voce dolce come lo era sempre, mi abbraccia e mi sussurra all'orecchio, "Devi accettare la realtà, siete destinate a stare insieme, non importa il tempo o il luogo. Devi lasciare che lei ti salvi per essere felice, cui. Devi esserlo ovunque, anche dove non credi di appartenere. Salvala e lasciati salvare. Fallo per me lo hai promesso" non capì cosa volesse dire. So solo che poi apparvero tutti i Cullen, e tanti altri personaggi di altre serie e film, oltre quelli ti Once Upon A Time intorno a me. Ma cercano anche tanti altri, erano tutti disperati, per le mie condizioni, Carlisle cerco di avvicinarmi, ma Carol, o meglio Rosalie che mi teneva diceva che non poteva far nulla, non stava a lui aiutarmi. Poi fui presa tra le braccia di qualcuno non so chi fosse, sosteneva che le mie condizioni erano gravi, ma non così tanto da uccidermi, secondo lei. Erano tutti introrno a me che pendevano dalla sue labbra mentre sentivo il loro dolore, sapevo che lei aveva ragione non potevano far nulla. Poi sentii di nuovo la voce della donna che mi aveva preso dalle braccia di Carol, o Rosalie...La sua voce era così melodica, così materna era mia madre.....la mia vera madre Lena , esai cosa disse....disse a tutti che non avrebbe permesso che li lasciassi, ma che era necessario che io capisci qualcosa, e che lei mi avrebbe aiutato. Poi le disse di cantare per me. Ed' iniziai a sentire una melodia così familiare e così dolce che inizia a non sentire più nulla né il dolore, né altro. Sentivo solo la sua voce che cantava *La Nanita Nana. Una ninna nanna spagnola, la sentii, durante un servizio fotografico, pochi mesi prima dell’incidente. E mi lasciai cullare così nell'abbraccio e chiusi gli occhi, sentii per l’ultima volta la voce di Carol, che mi sussurrava all'orecchio, di seguire la voce di quella ninna nanna, perché essa mi avrebbe riportato a Margo.
La prossima cosa che so, e che quella stessa canzone viene dalla radio, nella mia camera chissà perché poi stava lì, nessuno lo sapeva ma la cosa assurda sai cose....Era lei, a cantare era Margo. All'improvviso nella stanza c'erano infermiere, e medici. E questi mi chiedevano come stavo, io invece non facevo che chiedere "Chi e? chi sta cantando!" finché un infermiera mi disse "Si chiama Selena Gomez" non sapevo chi fosse non avevo mai sentito quel nome prima, e crederai che sono fottutamente pazza. Ma e stata la sua voce a svegliarmi. A salvarmi…...Io..Ho dei problemi a dormire, gli avevo anche in questo sogno, solo che lì non avevo modo per dormire, se non assumendo in quantità esagerate farmaci per il sonno, e qualsiasi cosa potesse aiutare, qui per riuscirci senza prendere farmaci ascolto quella canzone... E una cover che ha fatto, per la sorella minore e così mi addormento......E lei, Lena e la mia Margo, Selena Gomez, e la mia Margo."

Kristen fini così il suo racconto, se Lena non credeva che fosse pazza ora probabilmente lo credeva.
La cosa buffa di tutto, a parte la convinzione che una cantante di cui non sapeva nulla potesse essere la stessa ragazza del suo folle sogno, era che lei, proprio come Robert odiava i romanzi di Twilight, al contrario di tutti gli altri suoi amici, compressi Lena, e Nikki. anche Carol, soprattutto lei amava la saga più di quanto l'amasse la sua stessa gemella, e Lena e quando l'autrice smentì la possibilità, negando ogni possibile consenso alla creazione di film o serie tv basati sul romanzo*. Carol, andò quasi su tutte le furie, e scelse di creare un blog con tutti i possibili attori adatti per il film.
Per lei era una sciocchezza, e una perdita di tempo inutile, ma per le gemelle Reed, come per Juno la moglie di Michael non lo era, e così crearono il cast perfetto.
Cosi un bel giorno iniziarono a fare ricerche per il cast ideale, Nikki insisteva che lei era perfetta per Isabella. e Robert era Edward. Anche se il primo pensiero andò a Shane West, ma secondo Lena ormai era troppo avanti con gli anni, andava bene per il ruolo quando giro *i passi dell'amore, ma l'idea non piaceva, a Carol, come non piaceva, a lei e tanto meno all'amico Robert. Nikki rischio il silenzio da parte della gemella, a causa della sua idea, ma si salvò grazie a Michael, sostenendo che era così per chi seguiva l'idea originale, e non quella a tema omosessuale, come molti fan della saga, tra cui sua moglie che scippava Leah/Rosalie. Molti fan iniziarono a scrivere molte storie le cosi dette anfiction, che si dividevano per la maggiorparte principalmente i 2 categorie di coppie che vedevano le Femslash coppie al femminile e le Slash coppie al maschile. E gli abbinamenti erano tra i più variati, e sapeva di per certo che anche Lena, oltre Nikki, Carol, e Juno, ne avevano scritte molte di storie. Ma raramente le leggeva. Ripensando a tutto e ai battibecchi, che sfociavano in vere e proprie discussioni, per non dire dibattiti, su chi fosse la coppia più interessante, su come doveva essere in realtà Isabella e così via, non poté  non sorridere. 

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Capitolo 5
*** solo un sogno? o realta? (seconda parte) ***


Per tutto il tempo invece Lena, l'aveva ascoltata rapita dalla sua storia, tanto quanto dalla sua espressione, fino a perdersi nei propri ricordi e pensieri.                                                                      
Conosceva Kristen e non era nota per il suo linguaggio espressivo.                                                      
Quando la incontro per la prima volta, si trovò davanti una ragazzina di 12 anni, piena di lividi. Le fu detto che aveva fatto a botte con dei ragazzi molto più grandi, ma che nessuno sapeva il perché, oltre a questo Bart Bass le disse di essere il tutore affidatario ancora temporaneo di Kristen, voleva aiutare la ragazzina che aveva conquistato il cuore di sua moglie e suo figlio, ma gli disse anche che avevano già provato con altri 9 Psicologi, e che per tutti era un caso perso.
Per loro era apatica a livelli mai visti in una bambina, soprattutto della sua età, nemmeno un adolescente problematico poteva essere allo stesso livello apatico di Kristen, tanto che alcuni di quelli psicologi addirittura aveva proposto l'internato e l'uso di cure specifiche, per riattivare le sue emozioni, e lei sapeva bene di quali uscì parlassero, era sempre stata contraria a cui tipi di trattamenti, non erano più nel 900, dove con l'elettroshock si sosteneva di guarire i pazienti, fu molto felice di essere stata il 10 tentativo dei Bass, come aiuto perché avrebbe fatto del suo meglio per impedire che una bambina così fragile fisicamente finisce in un centro psichiatrico per essere curata con elettroshock, e altre mostruosità.
Per i primi tempi non mostro emozioni o altro, ma la sua tenacia e qualche piccolo trucco l’ aiutarono ad abbassare quel tanto che bastava le sue barriere, che pian piano le permisero di vedere ciò che non avevano visto i suoi colleghi, una bambina forgiata dagli orrori della strada che l’avevano resa tanto forte e coraggiosa quanto fragile emotivamente così si era creata una spessa corazza di freddezza e apaticità che la proteggeva da chiunque li volesse fare del male. Questo mostrava il perché non fosse espansiva, o perché non mostrasse troppe emozioni, era una caratteristica pressa vivendo tra la strada, le case affidatarie ei centri dove veniva portata o finiva, il suo era un meccanismo di difesa, non mostrare nulla se non un'espressione neutra le aveva permesso di arrivare viva, fino ai Bass.                  
Scopri oltre tutto nel corso del tempo che Kristen si era permessa di dare fiducia solo a Michael un ragazzo poco più grande conosciuto per caso, e che gli aveva insegnato a fare Skateboard, questo fu anche il suo primo vero amico. Scopri che Chuck, e sua madre furono le seconde persone a cui diede fiducia dopo Michael tanto da fare a botte, con un gruppo di ragazzi più grandi oltre che il doppio di lei, solo perché avevano fatto insinuazioni pesanti e volgari sulla signora Bass, cosa che nessuno apparte Bart Bass sapeva, motivo che lo aveva spinto a cercare di adottarla.                               
Questo la spinse a volerla aiutare ancora di più, sapeva bene che un individuo che soffre di apatia indipendentemente dall’età o storia alla sue spalle, non arriverebbe mai a farsi quasi ammazzare di botte per una sconosciuta, ma era quello che aveva fatto Kristen e questo a lei bastava per dire con certezza che non era un caso perso.
Nonostante ciò, la fiducia e l’amicizia instauratasi nel tempo tra loro, non fermo Kristen dal continuare a indossare quella corazza, che la proteggeva da tutti. Le amicizie, e la famiglia cambiarono di poco la cosa.       A portare una svolta fu Carol, una ragazza poco più vecchia di Kristen, che un bel giorno si presentò al suo studio per entrare in cura da lei, ai suoi occhi non aveva nessun problema, ma nell'istante in cui lei e Kristen si incontrarono cambio tutto, per entrambe.
Se l’entrata di Carol nella vita di Kristen stava rendendo questa anche se di poco più aperta ed espansiva, la sua stessa tragica scomparsa riporto Kristen in dietro, e forse anche più in profondità in una oscurità da qui non era del tutto ancora uscita, creandosi una corazza ancora più spessa della prima. Eppure non riusciva a credere che adesso di fronte a se ci fosse la stessa Kristen, depressa e oscura, questa non era lei, questa Kristen ogni volta che nominava il nome Margo, le permetteva di leggere sul suo volto emozioni contrastanti lo stesso per la sua voce, ogni volta che pronunciava Margo sentiva nostalgia, ma allo stesso tempo in volto vedeva la speranza e la felicità. Aveva anche notato che ogni volta che ogni menzione di Carol, non seguiva più un tono di rabbia o dolore, ne vedeva senso di colpa nei suoi occhi.                    
Qualunque cosa avesse sognato o vissuto nel coma, l'aveva finalmente aiutata a superare la morte di Carol, e il senso di colpa e senza che lei se ne rendesse conto.                                 
La cosa in parte le faceva piacere, perché questo significava che sarebbe finalmente stata meglio, e libera di vivere a pieno la vita senza rimpianti o sensi di colpa, ma al cost’esso tempo, era preoccupata e per lei aveva paura. Era palese che Kristen si fosse innamorata di questa Margo, e la cosa poteva essere un problema, in fin dei conti Kristen era segnata dal passato, un passato che non amava ricordare ma che le aveva lasciato ferite profonde che gli impedivano di dimenticare, ed aveva paura della sofferenza che avrebbe potuto provare.
Assorta nei suoi pensieri, continuo a sorseggiare il proprio caffè, pensando alla descrizione fatta su Margo, rendendosi conto che Kristen le aveva descritto anche se forse a grandi linee proprio Selena.
Sapeva che non poteva aver fatto ricerche conosceva bene Kristen, eppure lo aveva capito da come ne aveva parlato.
Da prima la voce di Margo era identica a quella di Selena, e questo per Kristen era sufficiente a dire che erano la stessa persona, a colpirla era la sicurezza di Kristen, quando conobbe Carol ebbe perfino paura a parlarle, era convinta che avrebbe fatto del male, a Carol rovinando sua vita.
Ci volerò mesi, a Carol prima di riuscire a entrare nella vita di Kristen, eppure nonostante questo sapeva che Carol, non era entrata totalmente nella vita di Kristen, non era entrata nella sua anima, ed era questo che negli anni a seguire, fece chiudere Kristen, di nuovo in se.                                                                                             
Il senso di colpa, e la convinzione di aver contribuito alla morte di Carol, l'avevano lentamente riportata a quando l'aveva conosciuta, se non ancora più in profondità, a quando aveva 12 anni, e vedeva solo il buio nei suoi occhi.  Anche se non sembrava la stessa Kristen di allora, nei suoi occhi non c'era più quel torbido buio che la tormentava, no sembrava esserci uno spiraglio di luce.                                             
Avrebbe fatto tutto il necessario affinché Kristen, avesse finalmente un po di felicità e forse Margo, o meglio Selena era tutto quello che serviva, non sarebbe stato facile, lo sapeva ma aveva promesso a Carol, che avrebbe fatto di tutto per aiutare Kristen, non importava cosa e sapeva che Carol stava cercando di aiutarla, ovunque fosse vegliava su di loro dall’alto.     Ricordava ancora una delle chiacchierate con Carol, le aveva detto che sapeva che lei e Kristen non erano fatta per stare insieme, si amavano, ma non abbastanza per poter essere felici per sempre, anche se sosteneva di essere felice con Kristen, la sua felicità impediva a questa di essere felice con la persona giusta.
Carol, sosteneva che di essere una sorta di anima gemella di Kristen, ma che questa non era la sua, era come una strada a senso unico.
Ripensando a Kristen, avrebbe preso 2 piccioni con una fava. Sia Kristen che Selena, avevano bisogno di voltare pagina, e di trovare la loro vera strada, e forse lo avrebbero fatto insieme.

"Lena...Lena...e che cazzo LENA CI SEI?"

"e cosa?..."

Era talmente stata assorta nei suoi pensieri da essersi dimenticata di Kristen e da non essersi della sua voce che chiamava. Per tutta risposta Kristen la guardò con uno sguardo accigliato, e confuso.

"Cosa?....Sul serio, e da 10 minuti che ti chiamo ma tu niente...Doveri a Lena landia? dove tutti i ragazzi "sexy" stanno in perizoma?!"

"Haha, bella battuta ma no, purtroppo no. Stavo pensando, ad altro scusa….ma non preoccuparti, nulla di che....Comunque per quanto riguarda la tua storia, lascia che ci pensi un attimo, prima di darti qualche risposta, ok?"

Kristen guardò Lena ora in veste di medico. E tutto d’un tratto si, sentì imbarazzata, Lena non era solo un'amica ma era anche la dottoressa Dunham, si in tutta fretta dimenticando il momento di pensiero di Lena, e le consegno il diario che teneva da quando era in cura da lei, ne aveva avuti di diari, questo doveva essere almeno il 11 diario, che le consegnava da quando gli teneva.

"Lo immaginavo, beh cui c'e scritto tutto, riguardo al sogno e anche i particolari che ricordavo. Quindi leggi studia e poi chiamami ok."

Consegnato il diario fu un fulmine, a uscire dallo studio, veloce tanto quanto Flash.                 
A Lena sembrò un po strano, Kristen era speciale era capace di fare cose che nessuno per lo più riusciva a fare, ma essere cosi veloce, mentre era ancora in convalescenza, era troppo anche per lei,  in neanche 10 secondi forse, le aveva detto cosa fare ed era scomparsa, non ebbe neanche il tempo di salutarla prima che fosse già fuori dal suo studio, le andò dietro appena la porta si chiuse, per chiedere cosa significasse che doveva chiamarla appena avesse finito, che quando uscì Kristen non c'era già più.
Non poté fare altro che rassegnarsi all'idea, e tornare dentro, dove avrebbe preso subito a leggere il diario.

Kristen, si sentiva strana, era stata molto veloce a uscire dallo studio, e ad arrivare alle scale. era già a metà della 7 rampa, e non si sentiva affaticata come quando era arrivata, ne avrebbe dovuto parlare col medico forse, nell’ultimo mese alternava momenti come questi dove sprizzava energia a momenti come quelli prima del suo arrivo, dove a fatica si reggeva in piedi dopo qualche passo, ma non ci penso troppo, i suoi pensieri erano rivolti  a Margo, e Carol, e a ciò che avrebbe fatto quella sera. Sentiva che qualcosa di importante sarebbe successo.





*the bold and the beautiful, e il titolo originale della serie di Beautiful. (di cui shipo le coppie inesistenti Steffy-Hope Yvi-Hope Steffy-Yvi e Caroline- non lo ancora deciso)

*la nina nanna menzionata esiste. ma Selena gomez non a mai creato un cover, per la sorella.

*in questa storia i romanzi di Twilight di stephenie meyer non sono mai diventati film. (non odiatemi)

*i passi dell'amore e un film tratto dal romanzo di Nicholas Sparks, e trovo che Shane west, sarebbe stato perfetto per il ruolo di Edward, se al tempo delle ripresse di Tilight Shane West fosse stato più giovane.       se fosse stato esattamente come al epoca del film i passi del amore.

angolo autrice; con questo si conclude la seconda parte solo un sogno? o Realta?


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Capitolo 6
*** semplici coincidenze? ***


Nel frattempo Lena si era letteralmente sdraiata o come avrebbe detto Carol spaparanzata sul sofà dove erano state sedute prima Selena e poi Kristen.
Pensandoci un attimo, non si era resa conto subito, quando Selena arrivo si sedette prima nell'atto sinistro del sofà ma si sposto subito come a disagio, e si spostò sul lato destro del Sofà dove sedeva sempre Kristen, e si rilascio sorridendo, accoccolandosi sul divano come se qualcuno la stesse abbracciando da dietro la stessa cosa la fece Kristen, e sapeva che non l'aveva mai fatto prima di quella mattina, era strano ma sentiva che non poteva essere solo un caso.
Così si alzò e decise di pensarci bevendo un bicchierino e fumandosi uno dei suoi amati sigari cubani, regalo oltre tutto di Kristen, di ritorno da un viaggio da cuba direttamente dal Havana.
Il giorno del suo ritorno si precipitò da lei, con una ventiquattrore, un elegante spezzato bianco con gilet e con tanto di cappello in tinta il tutto rivisitato in chiave femminile, sembrava e un atteggiamento un po losco, troppo da contrabbandiere colombina, per un attimo penso che dentro ci potesse essere chissà cosa, ma quando lo aprì si trovò davanti tante foto, una bottiglia di Rum, talmente vecchia che la bottiglia era ricoperta da almeno tre dita di polvere, e una scatola in legno tutta incisa, e sigillata e dentro piena di sigari. Quel giorno finì col disdire tutti gli incontri e prendersi una giornata libera, che finì passandola nello studio a parlare bere e fumare con lei.
Mentre si riempiva il secondo bicchiere, inizio a leggere il diario di kristen avrebbe cercato di trovare una risposta il più logica possibile per Kristen, e poi avrebbe cercato un modo, per far conoscere lei e Selena. Forse si poteva nò salvare a vicenda.

Appena apri il diario di Kristen, l'esse una frase "l'amore si rispecchia negli occhi di chi sa amare" Conosceva quella frase l'aveva già sentita ma non ricordava dove, ci penso un po poi all'improvviso le venne in mente, l'aveva detto una volta Carol, mentre leggevano il suo diario.
Lei e Kristen non stavano ancora insieme ma sosteneva di aver fatto un sogno strano, su di sé e Kristen.
Nel sogno incontrano una ragazza, che Carol sosteneva essere la vera anima gemella di Kristen mora dai capelli lunghi fino a metà schiena, labbra piene occhi marroni un po da cerbiatto un po da gatta, era di corporatura snella forse un po esile per lei, ma....

"NO, non può essere e impossibile, no, non c'è possibilità che fosse lei. E assurdo, surreale, no non può essere.....O mio dio...Non e possibile lei lo sapeva, la sempre saputo. Carol sapeva di Selene, ancora prima di Kristen, lei sapeva tutto"

Lena era scattata come una molla, quando raggiunse la conclusione del suo pensiero gridano a voce alta. Si calmo senza smettere di pensarci, non poteva essere vero.                                          
Carol le aveva descritto Selena Gomez ben 4 anni prima, ma com'era ora, il che era in possibile.

"Sai Lena, quando questa ragazza ci si avvicinò, aveva un'espressione triste sembrava sconvolta, ma allo stesso tempo c'era un barlume di speranza nei suoi occhi tristi e velati dalle lacrime, con voce tremante chiamo Kristen ma non col suo nome, no la chiamo Angel.....Cazzo avresti dovuto vedere gli occhi di Kristen come si aprirono sembravano 2 fari nella notte, per quanto splendevano, erano colmi di gioia, e privi di oscurità, non sembrava neanche lei, le apparve un sorriso bellissimo e si girò di scatto, e quando si videro, o Lena quando i loro occhi si incrociarono seppi che si erano ritrovate.
Avevano trovato la loro casa una negli occhi dell'altra, c'era solo amore, e devozione nei loro sguardi, e de lì che ò capito una cosa, che l'amore si rispecchia negli occhi di chi sa amare Lena."

Lena aveva guardato Carol negli occhi, e ci vide rassegnazione, ma anche felicità

"E cosa accade poi Carol"

La bionda si voltò, il suo sguardo mutò in' una smorfia dolorosa.

"Non lo so, ma qualcosa le ha separate, la ragazza disse a Kristen che però avrebbero trovato un modo per stare insieme. ME LO HAI PROMESSO MI HAI DETTO SOLO IO E TE SEMPRE E PER SEMPRE NON IMPORTA COSA lo grido forte e poi li la ragazza con' un sorriso triste svanì col vento come fosse solo fumo.
Kristen grido e si accascio a terra allora mi sono precipitata e lo pressa tra le braccia e le ho detto "Devi accettare la realtà, siete destinate a stare insieme, non importa il tempo o il luogo. Devi lasciare che lei ti salvi per essere felice qui. Devi esserlo ovunque anche dove non credi di appartenere. Salvala e lasciati salvare. Fallo per lei per voi glie lo hai promesso"

Lena scatto di nuovo fuori dai suoi ricordi di quel giorno, quando senti il pendolo suonare nel suo ufficio. non poteva crederci. Carol, in qualche modo sapeva già tutto, e forse quello di Kristen non era stato solo un sogno....no forse no.

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