In
questa one-shot si parlerà di
Jasper Hale, meglio conosciuto come Jasper Cullen ( o Culo n.d.), il
celeberrimo vampiro biondo di casa Cullen, che si spaccia per il
gemello di
Rosalie (si, ti piacerebbe – Rose, n.d.).
Come
potrete facilmente capire
dal titolo, questa volta si parlerà di un segreto del nostro
vampirastro
biondo… ma il titolo si presta anche a
un’interpretazione più letterale, vi ho
incuriositi?
LO SCHELETRO
NELL’ARMADIO DI JASPER
“C’era
una volta… indovinate un
po’ chi?”
“Biancaneve?”
“Acqua…”
“Cenerentola?”
“Sempre acqua…”
“Pinocchio?”
“Mare aperto…”
“La
Bella Addormentata nel
Bosco?” “Fuoco, anzi,
incendio!…”
“Una
piastrella?” “Oceano
Atlantico… -.-”
Cosa
cavolo c’entra la
piastrella? No, ma dico, non avete letto il titolo?
“C’era
una volta uno scheletro!”
BUM…
BUM… BUM… (sto sbattendo la testa sul muro,
lasciate un messaggio in
segreteria telefonica… Bella docet).
“No,
ci sono! C’era una volta…
un armadio!”
“Tu
sei Edward Cullen
travestito, vero? Cavoli, non è possibile che ci siano
così tanti idioti su
questo mondo, e tutti in una sola fan fiction per di più!
Comunque ve lo dico
io chi c’era: Jasper Hale!”
“Ahhhh…
lo sapevo!”
“Sì,
certo, come no, ora
lasciatemi scrivere la mia one-shot, prima che i lettori si accorgano
che soffro
di crisi da personalità multipla.”
Come
stavamo, cioè stavo dicendo,
c’era una volta Jasper Hale. Dei fratelli Cullen era
l’unico ad aver
abbracciato la dottrina del padre, da qui la sua perenne faccia da
drogato
(avete presente il film, no?).
Inoltre,
avendo letto, da
piccolo, troppe fiabe, col tempo si era convinto di essere la Bella
Addormentata nel Bosco, un altro dei motivi per cui si ritrova la
faccia che si
ritrova.
Ma
forse, sarebbe il caso di
approfondire l’argomento “Bella Addormentata nel
Bosco”, perché ritengo che sia
piuttosto interessante per lo studio di particolari patologie mentali e
psicologiche.
Lo
sapete, vero, che durante
metà della fiaba la Bella Addormentata… dorme?
E
lo sapete, no, che i vampiri…
non dormono?
Una
delle paranoie esistenziali
di Jasper, infatti, era quella di non poter dormire, essendo lui, fino
a prova
contraria, un vampiro.
“Come
farà la strega a farmi
cadere nel sonno di 100 anni se io non posso dormire?” si
chiedeva il povero
Jasper-Auroro, disperato.
Alla
fine, aveva trovato una
soluzione che, secondo il modesto parere della scrittrice (che non lo
è ma,
dopo aver accettato e fumato un rotolino offertole da Carlisle,
è convinta di
esserlo), è una gran cazzata.
Infatti
Jasper aveva deciso di
spacciarsi per sonnambulo, in modo che il Principe Azzurro lo credesse
addormentato e gli desse il magico bacio del vero amore. Suppongo ora
capiate
perché se ne va in giro con quella bella faccina da
rincoglionito.
Posso
dirvelo un segreto? Alice
si era messa con lui perché, vedendolo per la prima volta,
lo aveva creduto un
visionario in trance e, ovviamente, lo aveva reputato il suo degno
compagno.
Qualcuno
farà poi notare che,
nel film, quando Jazz vede Bella ha sempre la faccia di uno a cui -
come dice
Lavi_Linalee – hanno ficcato un bastone su per il…
il quello, insomma. Vero, ma
c’è una spiegazione anche a questo. Bella si
chiama Bella, ed è umana, perciò
può dormire. E quando dorme, diventa una Bella Addormentata.
E a Jasper,
ovviamente, non fa piacere avere concorrenza.
Ma
non siamo qui per parlare di
Belle Addormentate nei Boschi, anche perché se mai
è esistito il Principe
Azzurro, ha girato al largo da Jasper-Auroro (allora
c’è qualcuno di
intelligente in questa ff! Mi sento realizzata…).
Siamo
qua per parlare del
segreto segretoso di Jasper.
Quale?
– direte voi.
Uno
scheletro nell’armadio –
dirò io.
E
voi allora – Sì, abbiamo
capito, smettila di fare metafore cretine e dicci questo cavolo di
segreto!
Uno
scheletro nell’armadio! –
risponderò prontamente io, prima che qualcuno si stufi e mi
prenda a calci nel
sedere.
Sta
di fatto che nell’armadio di
Jasper c’era DAVVERO uno scheletro. Premetto che Jazz faceva
collezione di
gomme da masticare masticate (intelligente, il ragazzo) e non di
scheletri. Ma
allora che ci faceva uno scheletro lì dentro?
Vorreste
saperlo, eh?
Bhe,
potrei dirvelo subito, ma
vi rovinerei la storia. E allora aspetterete, così imparate
a prendermi a calci
nel sedere!
È
in una piovosa mattina di metà
aprile che comincia la nostra storia. I sette Cullen erano seduti
attorno al
tavolo della cucina, con davanti sette bicchieri di sangue di cervo,
nutrienti
ed appetitosi come aria fritta. Carlisle, tutto entusiasta, si era
improvvisato
dietologo ed aveva prescritto quella terribile dieta a tutta la
famiglia,
sostenendo che, oltre a far dimagrire, quella dieta sarebbe stata un
ottimo
modo per essere solidali con i poveri bambini morti di fame del Terzo
Mondo,
che però, in quel momento, anche se erano già
morti, mangiavano più dei sette
Cullen messi assieme.
In
effetti, se i vampiri
avessero potuto morire di fame, i Cullen sarebbero già stati
sottoterra.
L’unico
entusiasta della dieta
era, ovviamente, Carlisle, che tirava avanti allegramente a sangue di
cervo e
canne. Esme non aveva ancora tentato di ammazzarlo per via dei suoi
doveri di
moglie, ma i figli stavano pianificando l’omicidio, cercando
il modo per
renderlo più doloroso possibile.
Guardandoli,
erano tutti magri e
smunti, anche più pallidi del solito: Carlisle era diventato
più anoressico di
Kate Moss, Edward, Emmett, Alice e Rosalie avevano perso un bel
po’ di chili ed
Esme, quando saliva sulla bilancia, non riusciva nemmeno a far spostare
l’ago
di qualche grammo. L’unico ancora bello in carne era Jasper,
che diceva di
essere stato salvato dal suo metabolismo lento.
E
gli credevano? Ovviamente sì,
furbi com’erano.
-
Allora, ragazzi, prima di bere proporrei di fare una
preghierina. – disse Carlisle – Intoniamo tutti
assieme: “Ave o Maria, erba
di…”
Ma
gli altri sei vampiri avevano
già svuotato i bicchieri ed ora stavano guardando quello
ancora pieno di
Carlisle con gli occhi iniettati di sangue. Carlisle lasciò
perdere la
preghiera e si affrettò a svuotare il suo bicchiere, poi,
per farsi perdonare
per non aver detto la preghiera, si accese una canna.
Mentre
Carlisle si dedicava con
passione al culto della Maria, gli altri Cullen tornarono ad occuparsi
dei
cavoli loro: Edward si mise a scrivere una canzone intitolata
“quanto è buono
il sangue”; Alice cominciò a disegnare una nuova
collezione di abiti chiamata
“ho sete”; Rosalie iniziò a dipingere un
quadro dove Dracula beveva il sangue
di una bella fanciulla, Emmett inventò un nuovo sport
chiamato “dissangua
l’umano” (una variante di acchiappa la talpa) ed
Esme intraprese il progetto di
un supermercato dove si vendeva esclusivamente sangue.
Eh,
sì, poveri vampirastri,
erano ridotti proprio male.
Ma
Jasper? Il biondastro era
misteriosamente sparito nel nulla.
Passarono
sei giorni senza che
nessuno lo vedesse e, al settimo giorno, Dio riposò ed
ammirò tutto il cesso
che aveva fatto nei sei giorni precedenti. Ok, questo non
c’entrava un tubo. In
quel momento Dio stava giocando a Super Mario sulla Wii con San Pietro
e
l’Arcangelo Gabriele, che erano costretti a lasciarlo vincere
se non volevano
essere mandati all’inferno sia a parole che di fatto. Ma
neanche questo c’entra
con la storia. E poi la Dea di questa fiction, non dimentichiamolo,
è la Maria.
Quindi smettiamola di parlare di cose pagane e parliamo dei nostri
Vampiri che,
mentre Dio giocava alla Wii, avevano cominciato a chiedersi dove fosse
finito
Jasper.
Cerca
e ricerca, frugarono a
Forks e a LaPush, dove trovarono solo una gran quantità di
reggiseni e perizomi
gettati in un cassonetto della Caritas (Jacob, una volta diventato
etero, non
sapeva più che farsene), guardarono nei bidoni della
spazzatura e sotto ai
sassi, ma trovarono solo bucce di banana e vermi. Allora cominciarono
ad
impensierirsi e, dopo altri tre giorni, realizzarono che magari era il
caso di
preoccuparsi, visto che Jasper non si faceva vivo da dieci giorni.
Riuniti in
cucina, davanti ai soliti bicchieri di sangue di cervo (che
è tanto salutare ti
fa fare plin plin, così sei bello fuori e pulito
dentro… solo che i vampiri non
fanno plin plin…), i Cullen discussero a lungo sui
provvedimenti da prendere.
-
Beviamoci sopra, ragazzi!
Propose
Carlisle, alzando il suo
bicchiere. Visto che nessuno era dell’umore giusto per
brindare alla perdita
del biondo fratello (nonostante quel tragico evento avesse innumerevoli
lati
positivi), Carlisle sollevò anche gli altri bicchieri, uno
ad uno, e fece cin
cin da solo.
Fregandosene
di quella scena
decisamente patetica, gli altri spremettero inutilmente i loro
vampireschi (e
sottosviluppati, aggiungerei) cervelli per scoprire dove fosse andato
Jasper.
Dopo alcune ore di pensa, pensa, pensa (in stile Winny the Pooh) Emmett
ebbe
l’unica idea intelligente che ha mai avuto e mai
avrà nel corso di questa fan
fiction, e cioè disse.
-
Eureka, ragazzi, ho un’idea! Potremmo andare a vedere se
è
in camera sua!
Idea
idiota, banale e stupida, a
prima vista, ma sta di fatto che i Cullen non avevano mai pensato di
andare a
vedere se il biondastro fosse in camera sua prima di allertare la
polizia e
chiamare l’unità cinofila di LaPush (i cui cani
erano in verità lupi che erano
in verità licantropi e che se ne fregavano altamente di
quello che succedeva a
Jasper, perciò non s’impegnarono molto a
cercarlo).
Così
Alice, Emmett e Rosalie
salirono le scale e bussarono alla porta, accanto alla quale era stato
appiccicato
un cartello con su scritto “Principe Azzurro per di
qua” ed una freccia che
indicava la stanza di Jasper. I tre Cullen sentirono improvvisamente un
certo
trambusto, seguito dal rumore di una porta sbattuta e subito dopo
dall’inizio
di “so chi sei vicino al mio cuor ogni or sei tu, so chi sei
di tutti i miei
sogni il dolce oggetto sei tu…”, che, per chi
fosse così spaventosamente
ignorante in materia di Classici Disney, è la canzoncina
della Bella
Addormentata nel Bosco. A quel punto i tre Cullen decisero di entrare
e…
Musica
da film horror… tensione…
paura… tensione… paura…
tensione… paura… tensione…
paura… tensione… paura…
tensione… ok, basta con i copia-incolla.
…
e trovarono Jasper comodamente
disteso sul suo letto, con una parrucca di lunghi riccioli biondi, un
vestito
rosa da principessa delle fiabe, certamente sottratto
dall’armadio di Jacob
(tanto ormai lui non se se faceva più niente), ed un mazzo
di rose rosse in
mano. Teneva gli occhi chiusi e si era scritto sulla fronte
“sto dormendo”, sfortunatamente,
avendolo scritto davanti allo specchio, aveva tracciato molte lettere
al
contrario e non si capiva niente.
-
Ehm… Jazz?
Disse
Emmett, incerto,
cominciando ad avere serie preoccupazioni per la salute mentale del
vampiro.
-
Sto dormendo, baciami! – esclamò lui, senza
muoversi né
aprire gli occhi – ah, e per la cronaca parlo nel sonno,
è per questo che sto
parlando adesso. Orsù, vieni e baciami.
Emmett
si avvicinò con
circospezione, per controllare se sul comodino di Jasper ci fossero
siringhe o
pastiglie strane. Non ne trovò ma, approfittando della sua
vicinanza, Jasper lo
attirò a sé e lo baciò con trasporto.
-
Ma che cazz…?!?
Esclamò
Emmett, facendo un salto
indietro e buttando Jazz a terra. Il biondastro allora aprì
gli occhi e,
trovandosi Emmett davanti, fece una faccia molto delusa.
-
Oh, non sei il Principe Azzurro…
-
No, razza di gay! – sbraitò Emmett, incazzato
nero.
Jasper
parve molto offeso da
quell’insinuazione sui suoi gusti sessuali e si
affrettò a difendersi.
-
Gay? Perché gay scusa? Io sto con Alice, non lo sai?
–
vedendo lo sguardo feroce di quella che teoricamente avrebbe dovuto
essere la
sua fidanzata, e che era un po’ incazzata al momento (ma come
biasimarla, il
suo ragazzo aveva appena baciato un maschio davanti a lei) Jasper
chiese – vero
che sei la mia ragazza, Alice?
-
Di questo ne parleremo dopo.
Sibilò
lei, gelida. Intanto
Rosalie, con molto tatto, fece notare a Jazz che, avendo lui appena
baciato
Emmett, rientrava nella categoria dei gay.
-
Ma no! – esclamò il biondastro – cosa
hai capito? Io non
volevo mica baciare Emmett, l’ho scambiato per il Principe
Azzurro!
Alice,
Em e Rose si guardarono,
sconcertati. Poi, parlando molto lentamente e scandendo bene le parole,
Emmett
spiegò:
-
Anche il Principe Azzurro è un maschio, Jazz, e il fatto
che tu voglia essere la Bella Addormentata nel Bosco mi pare
abbastanza…
-
Abbastanza niente! – strillò Jazz, vicino ad una
crisi
isterica – io volevo essere il protagonista, che cavolo!
Tutte queste
discriminazioni contro i maschi mi fanno davvero schifo!
Ci
fu una pausa durante la quale
Alice e Rosalie si rivolsero delle occhiate preoccupate, mentre Emmett
era
occupato a pulirsi la lingua con il disinfettante.
-
Jazz, non c’è nessuna discriminazione –
tentò di
spiegargli Rosalie, con tutta la calma di cui era capace –
semplicemente la
Bella Addormentata nel Bosco è una femmina…
-
E cosa ne sapevo io?
Strillò
Jasper, isterico. A quel
punto i tre decisero di lasciar perdere, visto che Jazz era un caso
disperato,
ed Emmett, tanto per cambiare discorso, commentò:
-
Ma che razza di rossetto hai, Jazz? Sa di sangue umano!
Jasper-Auroro
fece una faccia
strana e si affrettò a leccarsi via la poltiglia rossa che
aveva sulle labbra.
-
Fa parte della nuova linea di rossetti della Hello Kitty…
Spiegò,
con un’aria vagamente
colpevole.
Ma
cosa c’entrerà mai lo
scheletro? Come, non ci siete arrivate? Bhe, allora ve lo
dirò io, che sono
tanto buona, e finalmente potrete scoprire questo misterioso mistero
sclerotico.
Pochi
giorni dopo Ed, Carlisle,
Esme, Alice, Emmett e Rose erano ancora più magri e pallidi
del solito,
sembravano ebrei appena usciti da un campo di concentramento.
Jasper,
invece, aveva messo su
qualche chiletto di troppo.
Il
che avrebbe dovuto far
insospettire gli altri ma, affamati com’erano, i sei vampiri
denutriti erano
interessati alla ciccia di Jazz solo quando prendevano in
considerazione il
cannibalismo.
In
effetti, era da un paio di
giorni che Jasper aveva una strana sensazione: i suoi fratelli lo
guardavano
con gli occhi iniettati di sangue, come se volessero mangiarlo.
Ma
non poteva essere, dai!
Sicuramente si stava facendo delle paranoie inutili.
Una
sera, mentre Jasper era in
camera sua a bearsi della sua collezione di gomme da masticare
masticate,
Carlisle fece irruzione in camera sua, tutto agitato.
A
vederlo si sarebbe detto che
Esme fosse finalmente morta di fame, dando la prova che anche i Vampiri
possono
morire di anoressia, o che una banda di cocainomani si fosse accampata
nel
giardino di casa sua, o che qualche disgraziato avesse cominciato ad
urlare
bestemmie (come porca Marijuana ed affini).
In
verità la situazione era ben
peggiore. Era tragica. Anzi, peggio, catastrofica.
Edward
si era messo con un
Licantropo? No, non può essere sempre colpa sua, poveraccio.
In
verità… Carlisle aveva finito
l’erba. Ed era in piena crisi di astinenza. Non era una bella
cosa da vedere,
fidatevi. Era in piena fase di sclero
totale.
Bene,
se ricordate Jazz era
l’unico dei Cullen, a parte Carlisle, a fumare la Maria.
Perciò il nostro
credente Marijuano aveva ben pensato di andare a cercare
l’erba nell’armadio di
Jasper.
Quando
il biondo intuì le sue
intenzioni, corse davanti all’armadio e sbarrò la
strada a Carlisle, con un
sorriso a trentadue denti stampato sulla faccia.
-
Papy che ci fai qua?
Gli
chiese, avvinghiandosi
all’armadio perché il vampiro non lo aprisse.
-
Spostati! – gli ordinò Carlisle, con voce
imperiosa – o
subirai le conseguenze del tuo gesto! Non puoi separarmi dalla Maria
– possa
sempre essere fumata – ed infatti io voglio fumarla,
perciò spostati, perché ho
finito la mia scorta!
Jazz,
per tutta risposta, si
appiccicò ancora di più all’armadio.
Peccato che Carlisle non fosse esattamente
nelle condizioni e nell’umore adatti a ricordarsi dei suoi
ideali no violence.
Voleva la sua erba, e nulla avrebbe potuto impedirgli di fumarla.
-
Ma papy – cercò di farlo ragionare Jazz
– perché ti ostini
a fumare così tanto? Ti rovini i polmoni, la salute ed il
cervello, lo sai che
fa male! E poi è contro la legge, tu non vorrai mica fare
qualcosa contro la
legge, no?
-
Spostati!
Ma
Jasper non si diede per
vinto, e continuò ad arringare il padre.
-
Dai, papy, sii ragionevole: lo sai che io ti voglio tanto,
tanto, tanto bene e che non farei mai qualcosa se non fosse per il tuo
bene!
Non è proprio il caso di fumare a questa ora, non
preferiresti forse un bel
bicchiere di sang…
-
Spostati, eretico!
Ringhiò
Carlisle, fuori di testa
per l’astinenza dalla Maria, e lo scaraventò sul
letto. A quel punto aprì
l’armadio e cominciò a cercare l’erba
con le pupille a forma di fogliolina di
Marijuana, buttando tutti i vestiti fuori,
finché…
-
Cos’è questo?
Chiese,
tirando fuori uno
scheletro dall’armadio. Jasper, che stava cercando di
svignarsela, si fermò
sulla porta con l’aria di un assassino scoperto sulla scena
del delitto. Prese
lo scheletro e cercò di buttarlo fuori dalla finestra,
dicendo.
-
Ehm… niente, papy, niente…
Ma
Carlisle riprese lo scheletro
e lo esaminò attentamente. Così vi riconobbe (con
l’intuito di un medico, non
si sa bene come) una ragazza che era scomparsa la settimana prima, e di
cui
nessuno aveva avuto più notizie. Insospettito, e incazzato
un po’ per
l’astinenza ed un po’ per quel fatto,
fulminò Jasper con un’occhiata
cattivissima.
-
Cosa ci faceva questo, nel tuo armadio?
-
Ma niente, papy, dai, non t’incazzare –
piagnucolò il
biondastro – l’ho trovato per strada e mi sembrava
artistico… volevo usarlo
come soprammobile, sai, a scopo decorativo…
Ma
Carlisle non se la bevve e,
arrabbiatissimo, esclamò.
-
No, no, signorino! Tu hai mangiato un’umana, altro che!
Ecco perché non dimagrivi come tutti noi, brutto
imbroglione! E così, eh,
facevi questi fuori pasto ipercalorici, butto schifoso! Ho capito,
adesso!
Effettivamente
Jasper aveva
fatto qualche piccolo sgarro alla dieta, e più di una
volta… di solito
occultava i cadaveri, ma quando Em, Rose ed Alice avevano bussato alla
sua
stanza, qualche giorno prima, aveva nascosto lo scheletro in fretta e
furia
nell’armadio e poi, troppo impegnato a disperarsi
perché la Bella Addormentata
nel Bosco era una femmina, se l’era completamente
dimenticato.
-
Allora – lo interpellò Carlisle, arrabbiatissimo
– è così,
non è vero? L’hai mangiata?
-
Non parlerò se non in presenza del mio avvocato.
-
Oh, tu palerai, invece!
Urlò Carlisle,
rincorrendolo per
tutta la casa sotto gli sguardi divertiti di Emmett, Edward, Rose e
Alice, che
avevano tirato fuori pepsi e pop corn e stavano cominciando a fare
scommesse.
***
***
***
ECCOMI QUI,
CON UN RITARDO ENORME COME AL SOLITO, MA TANTO ORMAI CI SIETE ABITUATE...
BHE, POCO MALE, LA SHOT SU JASPER E' VNUTA FUORI, ANCHE SE NON SO COME
SIA... RIMETTO IL GIUDIZIO A VOI! TRA PARENTESI, RINGRAZIO TUTTI DI
CUORE, MA NON HO IL TEMPO DI RISPONDERE PERSONALMENTE AD OGNI
RECENSIONE... COME AL SOLITO, PERO', FATEMI SAPERE CHI VOLETE CHE SIA
IL PROSSIMO PERSONAGGIO... MAGARI MI VERRA' UN'ALTRA IDEA E NON VI
ASCOLTERO', MA VOGLIO CAPIRE CHI SONO I VOSTRI BENIAMINI... PER ORA MI
SEMBRA CHE CI SIANO EM, ROSE E ALICE... MMM...
E COMUNQUE
NON CHIEDETEMI XK PROPRIO L'ARANCIONE, NON LO SO. ^^
BACI, ALLA
PROSSIMA MARGHE
|