24 ore

di Mikky
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -24 ore ***
Capitolo 2: *** ora 0 ***
Capitolo 3: *** +24ore ***



Capitolo 1
*** -24 ore ***


-24 ore


Il campanile batte la mezzanotte. 24 ore, poi sarebbe morto.
Che strano. Aveva sempre immaginato di morire durante la caccia o d’infarto mentre una bella donna si muoveva sopra di lui. Si era immaginato sempre colpito da una morte improvvisa, che arrivava così, di colpo, senza annunci o squilli di tromba. Prima c’eri e poi non più.
Eppure non era così, aveva fatto un patto con un demone per la vita del suo amato fratellino e gli era stato dato un anno, non dieci come a tutti gli altri idioti che erano andati a un incrocio a chiedere soldi o fama, ma solo un lurido, misero e schifoso anno.
Alex gli passò una mano tra i capelli distraendolo da quei cupi pensieri.
Si girò verso di lei e l’ammirò per lunghi e stupendi attimi, per poi sorriderle. Bevette un lungo sorso di birra, mentre la ragazza appoggiò la testa su suo petto: stava ascoltando i suoi ultimi battiti.
Dean prese fiato e guardò le stelle sopra di loro.
Se avesse avuto il potere per farlo avrebbe fermato il tempo in quel preciso istante. La strada, l’Impala, loro seduti sul cofano, birra, pizza e rock classico. Il paradiso insomma!
Solo che il giorno dopo si sarebbe risvegliato all’Inferno…

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Capitolo 2
*** ora 0 ***


Ora 0


Sam corse verso il corpo del fratello con le lacrime che già gli bagnavano le guancie.
Dean, suo fratello, amico, compagno, mentore, era morto davanti ai suoi occhi, sbranato da un branco di cani invisibili.
Dean li aveva visti e aveva urlato spaventato, terrorizzato, per le loro zanne scoperte e per gli squarci che gli si stavano aprendo nella carne. Quelle urla erano state una colonna sonora poco dignitosa per la sua morte. Era il suo eroe, era il suo modello, meritava qualcosa di più.
Sam si abbandonò vicino a li, in ginocchio, dondolandosi, incapace di fare qualsiasi altra cosa.
Non era riuscito a salvare suo fratello, non era riuscito a proteggerlo e a rassicurarlo nel momento del bisogno e, ora, era rimasto da solo.
. All’improvviso entrò Alex, la sentì irrigidirsi e uscire di nuovo per chiamare Bobby. Con delicatezza raccolse il corpo e li incoraggiò a muoversi. Una città sterminata avrebbe richiamato non poca gente.
Lui non si alzò, troppo sconvolto per pensare anche solo di andare avanti con la sua vita senza Dean.
Fu Alex a obbligarlo a muoversi, promettendogli che insieme lo avrebbero riportato indietro, avrebbero trovato una soluzione. E mentre lei parlava, dentro Sam nacque una nuova determinazione: avrebbe tirato fuori dall’Inferno suo fratello in un modo o nell’altro!

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Capitolo 3
*** +24ore ***


+24ore


Si stiracchiò nel letto cercando di ignorare la luce del sole che la colpiva proprio sugli occhi.
Si rigiro più volte e cercò il ragazzo con cui aveva condiviso il letto, ma non lo trovò. Forse si era già alzato.
Tranquilla, Alex si nascose nuovamente sotto le coperte e aspettò per qualche minuto, ma quando si rese conto che l’unico rumore che percepiva erano i russare tranquilli di Sam e Bobby nelle altre stanze, decise di alzarsi e cercare Dean. Chissà cosa stava facendo?
Girovagò per la casa, cercandolo in ogni angolo, ma non trovò nulla. L’unico posto che non aveva ancora controllato era il bunker, probabilmente stava preparando dei proiettili per la prossima caccia, era un’attività che gli piaceva molto e lo rilassava. Oppure aveva deciso di dedicarsi a qualche foto porno, in quest’ultimo caso sarebbe stato imbarazzante trovarlo in tale fregente, ma voleva solo sapere dov’era. Avrebbe guardato un millesimo di secondo e sarebbe andata via.
Aprì la porta del riparo anti demone di Bobby e urlò.
Dean era in una cassa rudimentale con indosso la sua camicia e i suoi jeans preferiti, ma anche così si percepivano le ferite infertegli dai Black Dog che lo avevano assalito.
La ragazza pianse, urlò e strillò. Nelle ultime 24 ore era stata forte per Sam, indaffarata, laboriosa e decisa a risolvere tutte le incombenze portate dalla morte di Dea e solo ora, in quel preciso momento, si stava sbriciolando tra le braccia di Bobby, che invano cercava di tenerla insieme.
L’unica persona su cui contava nella sua vita e che desiderava al suo fianco era morta.

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