Solo per una notte

di AlessiaOUAT96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dangerous ***
Capitolo 2: *** Benedetta Passione ***
Capitolo 3: *** Ghost of a Rose ***
Capitolo 4: *** Bad Dreams ***



Capitolo 1
*** Dangerous ***


-La prima sarà Beatrice Prior, conosciuta anche con il suo nome da Intrepida, ovvero Tris- disse quella voce profonda, incitando la giovane ragazza bionda a farsi avanti.

Tris, timorosa ma allo stesso tempo determinata varcò quei cancelli dorati e la sottile barriera che divideva i vari mondi esistenti. Fu condotta in un luogo quasi del tutto buio, illuminato solamente da qualche luce argentea fluttuante.
Di colpo tutto si fece più chiaro e lei trovò davanti a sé tre persone: Christina, Caleb e Tobias.

-Lo sapete perché sono qui, vero?- domandò guardando ogni singola persona che aveva davanti.
Christina e Caleb piansero dalla felicità e corsero ad abbracciare la rispettiva migliore amica e sorella che si era sacrificata per suo fratello, nonostante i suoi tradimenti e atti di codardia.

Quattro rimase fermo ed immobile ad osservare la scena aspettando il momento giusto per agire, come avrebbe fatto quando era ancora un istruttore per gli iniziati.
You take me down
Spin me around
You got me running all the lights
                                                                    
-Perché c’è una ricorrenza, in questo mondo che permette ai morti di rivedere le persone care- rispose il fratello stringendo ancora di più il corpo della sorella.

-Christina, c’è qualcun altro che vuole vederti dopo di me. Immagino tu sappia chi sia- Tris si staccò dall’abbraccio per guardare la sua amica in lacrime. Dentro di sé sapeva che era felicissima di vederla e quanto le era mancata.

-Beatrice io..- cominciò Caleb balbettando. Aveva capito che i suoi gesti erano costati la vita alla sorella e lui non era insensibile come volevano far credere. Si era offerto volontario ma la sorella lo aveva preceduto durante lo svolgimento. Con i suoi ragionamenti questa cosa non avrebbe avuto senso ma ormai era a conoscenza che, essendo degli “esperimenti” era normale pensarla così

–Non volevo essere egoista e mi dispiace averti tradita..- non riusciva a perdonarsi il suo gesto e voleva che la sorella sapesse cosa stesse provando. Se solo riuscisse a leggere nel pensiero!
Don't make a sound
Talk to me now
Let me inside your mind

-Caleb- Tris lo interruppe –Non ti avrei mai accompagnato alla tua esecuzione, te lo avevo detto. Mamma e papà ti osservano da lassù e ti vogliono bene, erudito o meno-

-Il tempo scorre sorellina, c’è qualcun altro che desidera vederti- disse allontanando Christina e spostandosi per lasciare la loro privacy. Non senza dire addio alla divergente.
                         ***
-Ti sei fatto un giro sulla zip line solo per me, sei un vero Intrepido-

Entrambi corsero l’uno verso l’altro prima stringendosi con forza e poi baciandosi appassionatamente. In quel bacio, sommato alle lacrime versate, entrambi rivissero ogni singolo momento della loro storia: le gioie, i dolori, le avventure. Tutto.
E fu un tutto avvolgente e appassionante come solo due persone che si amano sanno fare.

-Volevo ricordarti per ciò che eri sempre stata: libera. Non avrei mai voluto dimenticarti-

-Ma io sono qui adesso, e anche se per poco, voglio farti capire che ti amerò sempre e ti ho sempre amato. Anche quando non eri altro che un istruttore nella fazione-

-A volte mi mancano i brividi che provavamo assieme, come quella volta sulla ruota panoramica mentre gareggiavamo contro la squadra di Eric a ruba bandiera-

-Allora andiamoci e arrampichiamoci di nuovo, per poi lasciarmi tornare attraverso la zip line. Stavolta però lo faremo assieme-

Tris esaudì il suo desiderio e improvvisamente il paesaggio cambiò da essere quasi totalmente buio, ad una distesa con parecchi metri più in là una vecchia ruota panoramica non più in funzione e, collegata ad essa una zip line che sembrava non finire più ma che entrambi sapevano dove avrebbe portato.
I don't know where the lights are taking us
But something in the night is dangerous
And nothing's holding back the two of us
But, baby, this is getting serious
Oh oh oh
Dan-danger-dangerous
Oh oh oh
Dan-danger-dangerous
NDA!
Come potete vedere questa storia fa parte di una raccolta per il contest indetto da Fanwriter. It!
La canzone è (se non lo avete capito) Dangerous di David Guetta.
Spero che non risulti troppo forzato…
Ogni capitolo ha una canzone che farà da titolo, essendo tutte song-fic ognuna ne avrà una differente.
Il terzo fandom è OUAT

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Capitolo 2
*** Benedetta Passione ***


-Will, sei tornato-

-Sì, ma ho poco tempo. Così come te. Il tempo non scorre come nel mondo dei vivi-

-Non mi importa. Tu sei qui con me adesso-

Ed entrambi corsero l’uno verso l’altro, baciandosi e coccolandosi come per riempire quegli spazi lasciati vuoti in vita. Come per viverli tutti in un unico momento. Entrambi però sapevano che il tempo non era eterno.
Il tempo per loro non era stato paziente ed un destino crudele li aveva separati, troppo giovani, troppo presto ed ora continuava a non lasciar loro scampo.

-Sei rimasto come l’ultima volta che ti ho visto prima che ti venisse iniettato quel liquido: biondo e intelligente-

-E tu sei rimasta con i tratti dei Candidi ma resti sempre un’Intrepida a tutti gli effetti, coraggiosa e forte e la donna della mia vita. Prima che tu possa rivivere rancori: Tris non voleva uccidermi. Quando ero sotto l’effetto del siero e non riuscivo a comandare il mio corpo, ho visto la sua espressione, lei non voleva farlo!-

-Lo so, ma tu mi manchi ogni giorno. Mi mancano i nostri scherzi, i nostri allenamenti. Mi manchi tu-

-Allora immagina il momento che più ti è rimasto impresso e riviviamolo assieme. Quello che non ci uccide, ci fortifica e tu sei diventata una fortezza-
Christina non sapeva cosa dire o fare. Erano sentimenti ed emozioni che non provava da troppo tempo: rivedere il suo primo amore, aver avuto l’opportunità di poterlo fare era già tanto. Il problema era che il tempo, come aveva detto il suo saggio compagno, non era eterno.
E se fossero emozioni
Tutte quelle sensazioni di fastidio e di paura che ho!
Cosa sarebbe successo dopo?
Come avrebbe reagito lui se lei si fosse innamorata di qualcun altro?
Lei, personalmente non lo avrebbe mai accettato. Un po’ come se fosse un tradimento o una menzogna: non lo sopportava.
Quando vedo i tuoi pensieri
E capisco che da ieri
Tu te ne eri già andato via
Will scaltro e intelligente capì che c’era qualcosa che non andava in lei: aveva cominciato a guardare in un punto indefinito di quello pseudo pavimento, muoveva le mani nervosamente ed era chiaro che stava pensando a qualcosa che la infastidiva.
Le prese il mento fra le dita e cercò il suo sguardo che, con sua sorpresa, non ottenne.

-Cosa ti prende? A cosa pensi?-

-Nulla- disse con poca convinzione.

-Non sai mentire: quegli scienziati hanno fatto davvero un bel lavoro! È incredibile come i Candidi non riescano seriamente a dire una piccola bugia-

-Anche tu non scherzi sai? È incredibile come gli Eruditi pensano sempre di sapere tutto e di aver sempre ragione- rispose lei di rimando.

-Ma ho ragione o no?-

Christina si lasciò andare un debole “no”. Sospirò passandosi una mano sulla fronte e decise di vuotare il sacco.
“Non posso nasconderti nulla, eh?-

-Pensavo a cosa succederebbe se un giorno mi innamorassi di un altro e mi dimenticassi di te, o peggio, tenterei di sostituirti. Ci penso spesso, sai?-
Will si aspettava un simile e logico pensiero. Anche lui se lo sarebbe chiesto ma successivamente avrebbe abbandonato i pensieri egoisti e avrebbe pensato al bene della persona a cui voleva bene.

-E sei arrivata ad una conclusione?-

-No, non riesco a pensarci!-
E se fosse per nostalgia
Tutta questa malinconia che mi prende
Tutte le sere
-Allora che problema c’è?- domandò guardandola accennando un sorriso –Innamorarsi non è illegale e bisogna godersi la vita. Io ti auguro di trovare qualcuno che ti possa stare accanto e che ti possa amare come ti amo io. Non potrai mai dimenticarmi semplicemente perché non vuoi. E sostituirmi..- fece una pausa allargando le braccia –Quello sì, se troverai un altro amore pari o maggiore al nostro, sarò felice per te. Sappi però che io sono unico ed inimitabile e non mi risulta di avere un gemello-
Da come disse l’ultima frase, Christina capì che era una battuta e rise insieme a lui.

-Che ne dici di un percorso ad ostacoli prima di lasciarci?- le porse la mano portandola all’inizio di quella che sarebbe stata la partenza di quel percorso totalmente inventato sul momento, con ogni tipo di esercizio che facevano quando erano nella base della loro fazione scelta. La prima prova era un salto nel vuoto.

-Insieme- dissero sfidandosi con uno sguardo complice e buttandosi nell’ apparente vuoto.
E se fosse un´illusione
Tutta questa benedetta passione
Che per un istante mi ha portato via

“Che sia pure un’illusione, io me la voglio godere tutta”
 





NDA:
La canzone è Benedetta Passione di Laura Pausini. Non appena l’ho sentita, ho pensato subito al loro breve rapporto di cui io, ai tempi in cui lessi i libri, speravo in un continuo e invece lui muore.

È vero che c’erano anche altri personaggi in cui potevo inserire questa canzone e scriverci su ma ho scelto loro due perché tenevo a Will.

Se continuate a leggere le successive storie, fatemi sapere se i personaggi vengono OOC. Essendo una delle poche volte che scrivo in maniera sentimentale, non vorrei trasformare totalmente i personaggi.

Grazie per aver letto fino in fondo!

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Capitolo 3
*** Ghost of a Rose ***


(Premessa: non badate ai pronomi personali maschili della canzone!)






-Primrose Everdeen- la voce pronunciò il suo nome esattamente come fece Effie Trinket quando fu sorteggiata per gli Hunger Games. Ora non aveva paura di non tornare più ma al contrario sapeva che purtroppo avrebbe dovuto lasciare sua sorella per tornare nello stesso posto in cui si trovava in quel momento.

Quelli che erano già tornati parlavano di posti creati solamente da loro e lei allora pensò ad un bel posto: un campo verde e rigoglioso, in mezzo alla natura, per evitare di rendere triste tutto l’incontro.
The valley green was so serene
In the middle ran a stream so blue...
A maiden fair, in despair, once had met her true love there and she told him...

-Katniss- disse con un sussurro non appena vide sua sorella in piedi, in mezzo all’erba e con gli occhi lucidi per l’emozione.

-Prim!-

La minore allargò le braccia per invitarla a raggiungerla e per farla sfogare in un pianto liberatorio.

-Katniss, non volevo che succedesse! Pensavo che..-

-Non dire nulla, paperella. Non dovevi venire e basta. Perché lo hai fatto?- domandò anche se dentro di sé conosceva già la risposta.
Prim singhiozzò sentendosi in colpa per quello che era successo. In fondo se fosse rimasta dov’era, con sua madre, in quel momento potevano essere assieme e per un lungo tempo. Katniss, vedendo cosa le sue parole avevano provocato in lei, la strinse di più, chiedendole silenziosamente scusa.

-Avevano detto che sarebbe servito più personale medico possibile per limitare i danni e assistere i bambini presi in ostaggio. Io volevo solo essere di aiuto. Non avevo idea che quelle fossero bombe. Non preoccuparti, io sto bene; guardami e guarda questo posto!-
She would lay amongst the leaves of amber
Her spirit wild, heart of a child, yet gentle still and quiet and mild and he loved her...

La maggiore si staccò e solo in quel momento fece caso al luogo: il verde era quasi ovunque, c’erano fiori di ogni tipo ma quelli che spiccavano di più erano le rose. C’era anche un piccolo ruscello che sfociava in un lago molto simile a quello in cui Katniss imparò a nuotare assieme a suo padre, le acque del piccolo torrente però sembravano prosciugarsi col passare del tempo.

Prim non era cambiata, era rimasta la stessa dell’ultima volta, la differenza era che ora Katniss in lei vedeva un angelo dai capelli biondi e gli occhi azzurri.

-Perché hai scelto questo posto, non potevi scegliere la nostra casa? E poi perché proprio le rose bianche? Ho un brutto ricordo di questi fiori-

-Volevo che ti ricordassi di me in maniera positiva e che dimenticassi quello che è successo nel passato, o almeno non fare gli stessi errori altrui. Voglio che, oltre le primule, quando vedi una rosa bianca tu pensi a me e non a Snow. Guarda la bellezza di questi fiori- accarezzò con le dita un petalo e poi continuò –Sono belli ed eleganti, sono giovani come lo sono io. Le spine però fanno male e il tempo fa più o meno lo stesso-

-Non sono riuscita a proteggerti, mi dispiace!-

-Non è colpa tua, Katniss; non darla a nessuno e non cercare vendetta. Né io, né Rue e né papà vogliamo che gli Hunger Games si ripetano-

Il torrente cominciò a prosciugarsi più in fretta e lo scenario di Prim cominciò a dissolversi. Lei se ne accorse e sorrise.

-Devo andare ora. Salutami Ranuncolo e anche gli altri, i tuoi figli compresi. Ti voglio bene, Katniss-

-Vai già via?! No! Io voglio che tu rimanga con me ancora un po’! Non abbiamo potuto dirci nulla!- urlò la maggiore. Dentro di sé però aveva già capito e accettato la cosa, per quanto male potesse fare.

-Non puoi farci nulla, il tempo scorre come le acque di questo torrente: non le puoi fermare. Ci siamo dette molte cose, il linguaggio non è solo verbale e poi io so tutto di te- guardò le acque sparire sempre di più –Cercherò di farti visita in altri modi se me lo sarà permesso. Katniss, promettimi che quando vedrai una rosa non penserai agli orrori passati ma penserai a me ed al futuro che ti aspetta-

-Te lo prometto, Prim!-

La guardò allontanarsi con un lembo della camicetta sporgente dalla gonna volteggiante, e svanire assieme a tutte le rose presenti.
When all was done, she turned to run
Dancing to the setting sun as he watched her
And ever more he thought he saw
A glimpse of her upon the moors forever
He'd hear her say...
"Promise me , when you see, a white rose you'll think of me
I love you so,
Never let go,
I will be your ghost of a rose"
 
NDA:
Ciao a tutti!

La canzone è Ghost of a Rose (Blackmore’s Night)

Grazie di nuovo per aver letto. Ammetto che questa, pur non essendo il mio fandom preferito, è stata la migliore song- fic che credo di aver scritto. Al primo posto c’è Divergent ma non me la cavo con i sentimentalismi in generale.. è stato un azzardo il mio ahaha

So che le rose bianche sono associate al Presidente Snow ma ho pensato che potessero andare bene anche per Prim. (prima rosa)

Quando lessi i libri e scoprii della sua morte, nonostante me lo avessero spoilerato molte volte, non ci volevo credere. Così come per Will (Divergent), ci sono rimasta male.

Anticipo che i prossimi saranno Finnick (altro personaggio di cui non ho retto subito la morte) ed Annie: nei libri non hanno lasciato molto spazio a loro, a parte qualcosina, quindi non assicuro certezze su quello che possa essere realmente accaduto. State attenti alla mia fantasia ecco.

Penso che non verrà un granchè ma volevo mettere due coppie per ogni fandom inserito.

Grazie per essere arrivati fin qui!
 
 

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Capitolo 4
*** Bad Dreams ***


-Finnick Odair-

“Voglio farle vedere il mare come non lo ha mai visto sotto uno stupendo cielo stellato”

Non appena vide sua moglie Annie eccitarsi e sorridere grazie allo scenario che aveva pensato, Finnick si tranquillizzò e fu felice anche lui.
***
Non appena la ragazza lo vide, il bellissimo scenario immaginato da Finnick non esistette più. C’erano solo loro due, in carne ed ossa più o meno.

-È un sogno Annie ma io sono qui- il ragazzo sapeva che doveva convincerla che fosse così altrimenti Annie sarebbe impazzita di nuovo sapendo che lui non era davvero con lei.

Lui la vedeva spesso, lei d’altro canto era rimasta sempre la stessa che ricordava e di cui si era innamorato. Lei, con i suoi occhi verde mare e i capelli scuri, lei con le sue fantasie; semplicemente lei.

Annie credette alle sue parole e di slancio si buttò tra le sue braccia, singhiozzando e piangendo come una bambina, per poi spaventarsi inspiegabilmente e ritrarsi da lui con le mani sopra le orecchie, accucciata come un cucciolo indifeso. In quel momento Annie aveva paura di perderlo di nuovo, che improvvisamente qualche creatura lo uccidesse davanti a lui, nonostante fosse un sogno, e di conseguenza rovinasse uno dei ricordi felici che solo Finnick era in grado di darle.

Temeva che qualche creatura potesse decapitarlo come il suo primo compagno nei Giochi. Temeva che improvvisamente in mare li inghiottisse entrambi, come successe quella volta con tutti i tributi nell’arena. Quei pochi secondi di paure, bastarono ad agitarla ed a spaventarla terribilmente.
 Feels like I'm frozen
Nowhere to run, nowhere to run from you
This walls are closing
Closing me in
Wearing me thin with fear

Finnick non si stupì, si avvicinò cauto a lei e le accarezzò I capelli scuri, poi la strinse a sè dicendole che andava tutto bene, che nessuno lo avrebbe ucciso. Nessuno avrebbe perso la vita in quel posto. Ecco cosa doveva fare: distrarla.

-Annie guarda il colore di questo mare, e la sabbia di questa spiaggia- prese un pugno di sabbia e lasciò che lentamente scivolasse sotto i suoi occhi. Finnick riusciva a fare in modo che la sabbia sembrasse d’argento come le stelle che brillavano in cielo. Successivamente  la lanciò via, lasciando che una leggera brezza la sollevasse e la facesse volteggiare in aria.

Annie sorrise e provò a fare lo stesso; si emozionò ancora di più vedendo cosa riusciva a fare con la sabbia e con le piccole conchiglie che trovava. Ad un certo punto, mentre danzava sulla sabbia seguendo il ritmo di chissà quale melodia, prese due conchiglie di grandi dimensioni.
Una aveva delle sfumature rossicce e l’altra dorate. Le posizionò per terra, una accanto all’altra, poi trovò un’altra conchiglia più piccola e la mise in mezzo alle due.
Finnick capì e sorrise, disegnando un cerchio attorno.

Annie dopo, con un sorriso triste coprì con la sabbia la conchiglia con sfumature dorate, non la seppellì del tutto, fece in modo che si vedesse in qualche maniera, in particolare le sfumature.
I hear it calling
Down in my soul
Gripping my bones
It won't let go

Non era difficile da capire. Lei sapeva che lui era morto e che non sarebbe tornato, ma non lo aveva mai dimenticato o sostituito.

-Annie, vieni con me- la prese per mano e le fece immergere i piedi nell’acqua cristallina e di un insolito color verde acqua.

Il riflesso delle stelle si vedeva nell’acqua e ad ogni passo verso i fondali più profondi dove nuotare, sembrava come se stessero camminando in mezzo alle stelle. I piccoli pesci nuotavano in mezzo alle loro gambe e solleticavano la loro pelle, facendoli sorridere.

Poi si immersero e lì iniziò la vera magia: Finnick le fece toccare le barriere coralline e quest’ultime si illuminavano ad ogni suo tocco, assumendo sfumature violette e azzurrine, in più producevano una dolce melodia che si diffondeva nell’acqua.

Riemersero e si immersero più volte dove in ognuna, Annie scopriva posti e oggetti incantati: neanche i pesci più grossi la spaventavano. Con lei c’era Finnick e nessun altro.

C’erano pesci di tutti i colori, c’erano addirittura Tursiopi che nuotavano accanto a loro; c’era calma e silenzio oltre le loro risate e i loro tuffi in acqua da piccoli scogli.

Tutto era perfetto. Ora erano loro due seduti e abbracciati sopra un piccolo blocco, guardavano la luna e le stelle e ogni tanto guardavano il meraviglioso fondale marino. Ognuno sentiva il calore dell’altro e non potevano non godersi quel momento.

Annie pensò al loro bambino e si intristì, sapendo che non poteva essere lì per vedere suo padre per nuotare e divertirsi assieme come una vera famiglia.

Famiglia, già. Prima della Rivolta e dell’Edizione della Memoria, la sua famiglia erano Mags e Finnick. Ora non aveva nessuno dei due, in compenso aveva suo figlio a cui voleva già un mondo di bene. Nonostante Mags e suo marito erano morti a causa dell’egoismo e della prepotenza di un uomo di Capitol City, Annie non aveva mai cercato vendetta contro nessuno.
Vendicarsi non sarebbe servito a nulla, avrebbe portato ad altre vendette ed era per questo che alla proposta della Coin, lei aveva votato no. Sapeva cosa si provava a vedere un compagno, un ragazzino morire nei Giochi e non voleva altre tragedie ed altro sangue.

-Sono orgoglioso di te. Hai votato di no quella volta. Anche io avrei fatto lo stesso- fu come se Finnick l’avesse letta nel pensiero. Sapeva che però rimaneva poco tempo: la spiaggia cominciava lentamente a sparire, così come le stelle –Sono orgoglioso anche di nostro figlio-

Annie sembrò capire cosa stava succedendo attorno a loro e non riuscì a trattenere le lacrime: le stelle riflesse nell'acqua pian piano svanivano ed i pesci tornavano nelle loro tane. In cuor suo però, sapeva che lo avrebbe rivisto in qualche altro sogno ma nonostante ciò divenne molto triste.

Si baciarono sotto il chiarore lunare. Non fu un bacio per dire “Addio” ma piuttosto “Arrivederci”.

Poi si tuffarono un’ultima volta. Nonostante la tristezza Annie si godette quell’ultima immersione, quel sogno bellissimo che ora stava terminando ma che lei si era goduta appieno.
Feels like I'm falling, into the world
Into the world
I can't control it


NDA: Buona sera a tutti!

La canzone è Bad Dreams di Ruelle.

Allora, io personalmente sono abbastanza soddisfatta. Non è un capolavoro di song-fic ma non mi sembra nemmeno così una schifezza..

(Spero che i fan di HG non mi uccidano per quello che ho appena scritto)

Avevo detto all’inizio che avrei messo anche OUAT come fandom. Purtroppo ho cambiato idea a causa del tempo e quindi ho rinunciato, anche perché quello che stava venendo fuori era davvero una schifezza. Come al solito ho tante idee ma non so organizzarle con il risultato orrendo che viene fuori.

Quindi.. ringrazio tutti voi che avete letto e spero vi siano piaciute!

Alessia
 
 

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