Libro da druido

di IsaMor
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo tentativo d'incantesimo ***
Capitolo 2: *** Secondo tentativo d'incantesimo ***
Capitolo 3: *** Terzo tentativo d'incantesimo ***
Capitolo 4: *** Quarto tentativo d'incantesimo ***
Capitolo 5: *** Primo incantesimo vendicativo ***
Capitolo 6: *** Primo incantesimo di sopravvivenza ***
Capitolo 7: *** Secondo incantesimo vendicativo ***
Capitolo 8: *** Secondo incantesimo di sopravvivenza ***
Capitolo 9: *** Terzo incantesimo di sopravvivenza (alle avances di un licantropo) ***



Capitolo 1
*** Primo tentativo d'incantesimo ***





Quando Deaton prestò il suo primo libro da druido a Stiles e vide un sorriso diabolico allargarsi sul suo volto, una brutta sensazione gli percorse la schiena.

PRIMO TENTATIVO D'INCANTESIMO:

Come far innamorare una banshee di te.

Mettere in un calderone un capello e una foto della banshee, una foto di sé e bruciare il tutto. Lasciare le ceneri davanti alla sua porta di casa e aspettare il risultato.


Stiles, il giorno dopo l'incantesimo, stava in fila alla cassa del supermercato, quando la signora Martin, madre di Lydia amore della sua vita, gli tastò il sedere e sussurrò: "Hai un sedere niente male Stiles."
Un sospetto assalì il giovane, forse aveva sbagliato banshee?
I capelli raccolti nell'auto di Lydia erano davvero i suoi?
"Stiles, andiamo a casa mia.", sospirò la donna con tono seducente.
Stiles, corse via a gambe levate prima di essere stuprato.

Come annullare l'incantesimo sulla banshee indesiderata.

Mescolare vischio e capelli della banshee in un calderone e bruciarli. Spargere le ceneri nello stesso punto delle precedenti, IDIOTA!


"Ma che fai offendi libro?"

La prossima volta chiedigli un appuntamento, invece di praticare incantesimi! COGLIONE!

"Ehi! Ma chi ti ha scritto, un druido scaricatore di porto?"
Qualcosa non andava in quel libro, ma non si sarebbe arreso.


NOTE DELL'AUTRICE
Raccolta di flash fiction collegate dall'utilizzo improprio di uno strano libro da druido da parte di Stiles Stilinski.
I casini sono appena iniziati...

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Capitolo 2
*** Secondo tentativo d'incantesimo ***


Trovare il coraggio di chiedere a Lydia un appuntamento, questo era il problema per Stiles. Dove trovava un po' di coraggio?

SECONDO TENTATIVO D'INCANTESIMO

Incantesimo per rafforzare il coraggio.

Pungersi un dito con un ago e prelevare tre gocce di sangue, metterle in un recipiente e pronunciare queste parole per sette volte: la forza sia con me!
(Hahaha... Scherzavo, scherzavo! Hahaha... Vorrei vedere la tua faccia in questo momento!)


"Bastardo di un libro! Puoi essere serio per un istante? Ecco, ora parlo anche a della carta..."

Facciamo i seri. Non serve pronunciare le parole. Basta mescolare un capello di una persona coraggiosa al tuo sangue.

Stiles, si diresse a casa della persona più coraggiosa che conoscesse.
"Scott, ciao... Ehi, ma quello è un capello bianco. Fa' vedere."
"Ahi! Stiles, guarda che è fastidioso farsi strappare i capelli. Cosa volevi? Perché sei passato?"
"Ci dev'essere un motivo per passare a salutare il mio migliore amico? Ora, devo andare. Ciao."

"Questa volta non sbaglio capelli."
Gli effetti si feceró sentire subito. Provava un coraggio da leoni.

P.S. Assicurarsi di incontrare solo la persona verso cui c'è bisogno di coraggio.

"E lo dici solo ora?!"

Qualche minuto dopo stava provando davanti allo specchio la frase da usare per chiedere a Lydia d'uscita, indeciso su quale maglietta indossare. Doveva andare direttamente da Lydia altrimenti l'incantesimo si sarebbe esaurito sul primo conoscente incontrato, ma non aveva messo in conto un licantropo incapace di rispettare gli spazi altrui.
Derek, balzò nella stanza dalla finestra: "Stiles, devi fare una cosa. Trova..."
"DANNAZIONE SOURWOLF, LO CAPISCI IL CONCETTO DI SPAZIO PERSONALE!?"
Si ritrovò sbattuto al muro alla velocità della luce.
"Che cazzo ti prende. Ti sei svegliato con il piede sbagliato, moccioso? Vedi di stare calmo o ti apro la gola..."
"Con i denti? Se, se. Cambia battuta. Questa non fa più paura."
"Vuoi scommettere?", sottolineò il concetto mostrando le zanne.
Un minuto dopo era nel suo bagno con un licantropo imbestialito che graffiava la porta, una manica della maglietta in meno e il suo libro tra le dita tremanti.

Come annullare i problemi causati dall'incantesimo del coraggio.

Fregati! Hai voluto la bicicletta e ora pedala.
Vabbe', voglio essere buono perché sospetto che tu sia nei guai seri.
Brucia il sangue con il capello e gli effetti svaniranno.


Stiles afferrò il contenitore sul lavandino, per sua fortuna aveva un accendino in tasca, che non perse tempo ad usare.

Spero che questa esperienza ti abbia sviluppato il coraggio.

"Stiles, esci. Cosa fai in bagno? Sai che detesto aspettare, muoviti prima che mi arrabbi davvero.", disse Derek con il suo solito tono di voce aggressivo, ma contenuto.
Stiles tirò un sospiro di solievo.



NOTE DELL'AUTRICE
Cosa ne pensate?
Credo che le storie seguiranno una precisa strada (se non mi perdo io), così da creare una storia vera e propria, che sappiamo bene tutte/i dove porterà...
Vi sta simpatico il libro?
Un bacione.

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Capitolo 3
*** Terzo tentativo d'incantesimo ***


Dopo mezz'ora passata a fissare i biglietti e il cellulare, finalmente Stiles aveva trovato il coraggio di telefonarle: "Ciao Lydia, senti stavo pensando di andare a teatro a vedere quello spettacolo di cui mi hai tanto parlato e... Beh, se ti va, possiamo andarci insieme stasera o domani visto che danno anche l'ultima replica."
"Stiles scusa, ma domani torna Jackson da Parigi e ci andiamo insieme."

TERZO TENTATIVO D'INCANTESIMO

Come far perdere la strada ad un licantropo (ottimo per proteggere una citta o una persona)

Pestare in un recipiente vischio, frammenti di specchio e papaveri.
Tracciare una linea lungo le strade principali d'accesso e il licantropo perderà il senso dell'orientamento.


Messaggio a Lydia:
-Comunque, se Jackson tardasse... Sai come sono questi voli dall'Europa. Io sono libero per il teatro. Non vorrei che non vedessi lo spettacolo. Basta uno squillo.
-Tranquillo, sospetto che sarà puntuale. Grazie, ciao.

L'indomani Stiles, dopo aver tirato delle linee, con il preparato magico, sulle due vie d'accesso principali alla città. Aspettò la telefonata di Lydia, certo che non avrebbe rinunciato al teatro per colpa di Jackson.
Il telefono squillò solo a pochi minuti dall'inizio dello spettacolo, dopo che Stiles aveva iniziato a sospettare di aver sbagliato qualcosa con l'incantesimo.
Quando guardò il nome sullo schermo scoprì che non era lei, ma Scott.
"Stiles, fratello. Prometti di non ridere?"
Sbuffò, aspettandosi di sentire qualche stupidagine dall'amico: "No, non rido. Cosa devi dirmi? Sbrigati, aspetto una telefonata."
"Mi sono perso. Non è che mi sia proprio perso perso... So dove sono e dove sto andando, ma dopo un po' mi scopro a fare una strada diversa."
"Scott, ti prego dimmi che non sei fuori città?"
"Sì, sono andato a prendete delle cose per Deaton stamane. Perché? Stiles, cos'era quel tonfo? Sei caduto?"
"No, stavo solo controllando la durezza delle pareti di casa con la mia testa. Dove sei? Non muoverti, vengo a prenderti."

Come annullare l'incantesimo per far perdere la strada ad un licantropo.

Lo sapevo! Ti sei perso un licantropo dei tuoi. C'era d'aspettarselo, cretino!
Per rimediare, butta della terra su una delle linee che hai tracciato e va' a prendere il licantropo.
Sei un disastro!


"Stiles ripetimi cos'è successo."
"Non saprei, forse le sostanze che ti ha mandato a prendere Deaton ti hanno confuso, per via del tuo super olfatto."
"E perché ora stiamo spiando Lydia e Jackson che dovrebberò uscire tra un po' dal teatro?"
"Come? Jackson è in città!"
"È arrivato ieri per fare una sorpresa a Lydia."
Il volante della sua jeep divenne molto invitante da prendere a testate.


NOTE DELL'AUTRICE
Credo che Stiles si sia appena messo l'anima in pace con Lydia, questo cosa significa? Sterek...

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Capitolo 4
*** Quarto tentativo d'incantesimo ***


Stiles aveva deciso di ignorare il libro da druido che stava sulla sua scrivania, in fondo non gli era stato utile neanche una volta.
Solo che il destino aveva deciso diversamente.
Un rumore provenienti dalla finestra lo fece sbuffare, sospettava chi fosse, ma quando si voltò incontrò inaspettatamente gli occhi di Isaac.
"Ok, ora dovete spiegarmi, per caso c'è una tabella sotto la mia finistra con su scritto: se siete licantropi entrate? No, perche altrimenti non si spiega!", affermò infastidito.
"Come, io passo a trovarti e tu mi tratti così male?", disse sorridente, fin troppo sorridente.
"Cosa vuoi?"
"Un piccolo aiuto."
"Quanto piccolo e di che tipo?", chiese scettico.
"Sai, ho sentito qualche giorno fa Deaton pestarti un certo libro."
"Ci spiavi?"
"Non lo chiamo spiare. Comunque, ora che hai questo libro, potresti aiutarmi a far innamorare una persona di me."
"Ho gia provato con pessimi risultati e poi credo che quell'incantesimo non vada bene per te. Devo sapere a chi è diretto, se decidessi di farlo."
"Davvero l'hai provato? Con chi?"
"Non sono fatti tuoi!"
"Allora, lo farai anche per me."
"No!"
Dopo aver scoperto quanto doloroso fosse ritrovarsi con la faccia sulla scrivania, Stiles decide di accettare da bravo amico qual'era.
"A chi è diretto?"
"Resta tra noi, vero?", chiede facendo rialzare dolcemente o quasi Stiles dalla scrivania.
"Sì."
"A Scott."
"Andrò all'inferno per questo.", sospira sconfitto.

QUARTO TENTATIVO D'INCANTESIMO

Come far innamorare un licantropo di sé

Se finisci sbranato, non venire da me a lamentarti!


"Strano questo libro.", affermò Isaac leggendo.
"Aspetta di arrivare agli insulti."

Unisci all'olio di mandorle un capello del licantropo di cui sei innamorato, e del burro di cacao. Lascia tutto a riposo a bagnomaria per tre ore e poi cospargiti con la sostanza.
Il licantropo si sentirà attratto da chilometri di distanza.


"Peccato che ho finito i capelli di Scott con l'altro incantesimo."
Isaac dopo averlo guardato storto per un buon minuto decise di lasciar correre: "Non hai qualcosa di suo tipo una maglia cosi possiamo trovarci dei capelli."
"Ti assicuro che è meglio prelevarli dal diretto interessato."
"Ok, ci penso io. Tu pensa al resto.", e così dicendo lascia Stiles solo.

Poco dopo Scott gli telefona chiedendo il motivo per cui tutti sembrano interessati ai suoi capelli e Stiles non può far altro che lasciargli credere che sono belli.
Completata la procedura, Stiles lascia tutto a riposo in bagno e dà appuntamento a Isaac per la mattina seguente.
Durante la notte, però Stiles si sveglia assonnato per andare in bagno e dopo aver tirato lo sciacquone fa cadere il contenitore della pozione su di sé ritrovandosi il petto coperto dalla sostanza.
Cerca di ripurirsi, sperando di aver tolto tutto e ritorna a letto con la consapevolezza che Isaac lo ucciderà la mattina seguente.
Si riaddormenta e dopo una mezz'oretta sente una mano accarezzargli la schiena. Il sospetto va subito a Scott, ma quando si gira trova sul suo letto Peter.
"Che cazzo ci fai qui!"
"A dire il vero non lo so. Sono stato attratto dal tuo buon profumo."
"Profumo? Ma... ma... i capelli dovevano essere di Scott."
"Scott... Lo so che non è bello scaricare Scott per il suo migliore amico, ma tu sei così attraente.", sospira posando le labbra sul suo petto.
"Fermo! Tu e Scott?! Vuoi vedere che Isaac ha raccolto i capelli dalla maglia di Scott e non dalla sua testa!", allontana l'altro, mentre cerca una spiegazione.
"Vieni qui. Fatti baciare piccolo.", lo afferra per una caviglia mentre cerca di gattonare via.
"No, no... Peter, sei sotto l'effetto di una magia. Mollami!"
Dopo diverse palpatine, un paio di baci e una mezza erezione -Peter è pur sempre un bel uomo- Stiles riesce a raggiungere il bagno e a chiudersi dentro con il suo fidato, o quasi, libro.

Come annullare l'incantesimo per far innamorare un licantropo di sé

L'effetto è temporaneo.
Dura poche ore, se non si ripete l'applicazione dell'unguento.
Nel frattempo ti consiglio viagra se il licantropo è femmina o un buon lubrificante se il licantropo è ben dotato.
Buon divertimento! Hihihi...

"Stiles!"
Peter era riuscito ad entrare in bagno e visto che Stiles si era seduto proprio sulla pozione caduta, dovette subire le coccole dell'uomo per il resto della notte.
Per fortuna Peter si era limitato a qualche carezza e poi era andato via senza dire niente, consapevole di cosa avesse fatto.
Stiles meditò vendetta, tremenda vendetta, contro Isaac.

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Capitolo 5
*** Primo incantesimo vendicativo ***


Dopo la sfuriata mattutina con un Isaac altrettanto arrabbiato, Stiles decise di vendicarsi del licantropo per il capello sbagliato.
Se si fosse trattato di un incantesimo per qualcosa d'importante, sarebbe finita molto male. La fortuna aveva voluto che fosse semplicemente finito a farsi le coccole con l'uomo del suo migliore amico. Doveva ricordarsi di fare la ramanzina a Scott per la sua scelta in fatto di uomini.
Intanto, doveva vendicarsi per l'errore del licantropo.

PRIMO INCANTESIMO VENDICATIVO

Come tormentare un licantropo.

Io non oso immaginare come andrà a finire...
Schiaccia tutto insieme: pelle di serpente, un pizzico di strozzalupo e molta valeriana. Metti tutto in un sacchetto di canapa e portalo in casa del licantropo. Recita le parole in lingua antica qui sotto se ci riesci e aspetta una notte per vederne gli effetti.
Assicurati che il licantropo viva da solo o saranno guai.
L'incantesimo viene spezzato solo quando il licantropo accetta il tormento.
Sappi che questa è magia potente.
Peccato... Speravo che vivessi a lungo per istruirti meglio.


Stiles aveva fatto tutto per bene. Si era anche assicurato che al loft ci fosse solo Isaac. Derek sembrava via per affari personali.
Quella sera andò a letto, con la consapevolezza che Isaac ci avrebbe pensato due volte prima di infuriarsi con lui per un proprio errore.
La mattina dopo si svegliò sentendosi molto più leggero, forse la sensazione era dovuta al fatto che si era vendicato finalmente.
Si gratto la testa sentendo i capelli più lunghi di cinque centimetri, non gli diede importanza, sarebbe passato dal barbiere in mattina.
Andò in bagno per fare pipì, ma quando cercò con la mano sotto all'elastico del pigiama la parte del corpo che serviva ad urinare, non la trovò.
Una strana sensazione di panico lo colpì e cercò con più attenzione come se quella parte potesse essersene andata a spasso durante la notte, prima di abbassare lo sguardo e vedere due enormi...
"HAAAAAAA!!!!"
Le urla arrivarono fino all'orecchio di Scott a poche case di distanza, ma il primo ad intervenire fu lo sceriffo che si trovò davanti qualcosa che aveva considerato impossibile: una ragazza nel bagno di suo figlio.
"Signorina, sta bene? Perché urlava? Stiles dov'è?"
La ragazza sconvolta si lasciò scivolare a terra e disse solo con una voce delicata e spaventata: "Papà, sono io!"
Dopo qualche minuto passato a spiegare il tutto a Scott, a suo padre e ad Lydia chiamata per cercare una soluzione, visto che Deaton era fuori città, Stiles stava meditando il suicidio.
Lydia prese la parola, dopo aver levato il bicchiere di alcool dalle mani dello sceriffo e aver dato una gomitata ad uno Scott che non tratteneva le risate: "Allora, dobbiamo trovare Isaac e capire quale senso può avere questa cosa, visto che chiaramente il tormento del biondo non sono le ragazze!"
Stiles sospettó che Lydia sapesse della cotta per Scott.
"Ma prima di tutto dobbiamo darti una sistemata!"
I tre uomini, anzì i due uomini e la neo-ragazza sbiancarono a quell'affermazione.
Stiles o per meglio dire Sabrina, il nome l'aveva scelto Lydia perché secondo lei più esotico alle orecchie di Isaac, venne tirata a lucido dalla ragazza. Anche se i capelli corti non permettevano grandi acconciature riuscì a farli ricadere sulla fronte in un ciuffo mosso che attirava l'attenzione sui bei occhi color miele truccati perfettamente. Per andare sul sicuro Lydia le -o gli- aveva fatto mettere un vestitino corto e scollato e un tacco otto, il dodici sarebbe stato da frattura multipla.
Trascinò Sabrina al loft dove viveva Isaac sotto la custodia di Derek e bussò alla porta di metallo.
Solo un secondo dopo si aprì, mostrando Derek.
Lydia sconvolta domandò: "E tu che ci fai qui?"
L'altro guardò entrambe le ragazze soffermandosi su quella mai vista come se cercasse di ricordare dove avesse sentito il suo odore sotto tutto quel profumo e rispose sgarbato: "Ci abito!"
"Isaac dov'è?"
"Non lo so, sono tornato ieri e non e rincasato stanotte."
Lydia ebbe un'illuminazione e prima che anche Stiles barra Sabrina potesse averla l'afferrò: "Lei è Sabrina, deve studiare con Isaac quando torna. Trattala bene!", la spinse leggermente dentro facendola cadere sui tacchi contro il petto di Derek e chiuse la porta.
"Ma che...", non ebbe il tempo di ringhiare.
Guardò la ragazza che sollevò il capo dal suo petto e mostro due occhi stupendi e stranamente famigliari.
La rimise dritta, sembrava avere problemi con le scarpe.
"Derek, Derek Hale.", disse a disagio, per poi tornare in cucina a fare altro.
Stiles/Sabrina, rimase qualche secondo ferma all'ingresso, capendo che la presenza di Derek significasse che in quella forma era il tormento di Derek e non di Isaac.
"Puoi accomodarti.", fece l'uomo educato.
Stranamente educato, pensò.
Non si era girato e continuava a fare qualcosa nello spazio della cucina.
La ragazza camminò traballante fino al centro della stanza e si sedette vicino alla scrivania illuminata dall'ampia vetrata, rabbrividendo per due occhi che la seguivano.
"Tieni.", Derek le aveva portato da bere.
Rimase sconvolta per la gentilezza: "Grazie, sour... Sei gentile."
L'altro la guardò, nervoso, ma non fece caso alla parola che le stava per sfuggire.
Qualche ora dopo, di Isaac nessuna traccia, Stiles sospettava che fosse stato intercettato da Lydia o Scott e costretto a restare fuori casa.
Derek stava discutendo animatamente con la bella ragazza, senza mai sospettare chi fosse. Ogni tanto rideva pure, quando Sabrina lo provocava e lo irritava pur d'averla vinta su un argomento e se fosse stata nelle vesti di Stiles, sarebbe gia stato sbattuto contro il muro.
Avevano pranzato insieme e anche lavato i piatti insieme.
Alle quattro di pomeriggio, Derek aveva un'espressione tesa. I suoi occhi si fermavano spesso sulle labbra della giovane -troppo giovane- ragazza. Si sentiva inquieto, ansioso e leggermente eccitato, Sabrina era attraente, di quella bellezza magnetica per cui ci si lascerebbe andare completamente ad una nuova relazione, ma purtroppo con le donne di cui Derek si era innamorato nel corso della sua vita, non aveva avuto molta fortuna.
Aveva deciso di cercare relazioni d'altro tipo e una ragazza cosi giovane non era proprio quello che voleva, eppure era lì a godersi la sua compagnia.
"Non dovresti tornare a casa? Isaac non credo si vedrà per ora.", affermò, sperando che lei volesse restare ancora.
Si morse le labbra prima di rispindere: "Io non sono qui per Isaac.", disse nervosa, doveva restare con Derek finchè l'incantesimo non si fosse spezzato.
Derek, a quelle parole non resistette ad allungarsi sulla sedia e baciarla lievemente.
Si ritrasse, sentendosi in colpa per aver fatto una cosa del genere ad una ragazza di a malapena diciassette anni. Doveva comportarsi da persona seria e responsabile, ma vide le guace di Sabrina colorarsi di un piacevole rossore.
"Ti accompagno a casa. Non puoi restare qui con me... Non riuscirei a resistere...", affermò, tormentandosi i capelli con una mano.
"Non posso andare via Derek.", si avvicinò al licantropo in piedi.
"Io... Non sono una brava persona... Ma non voglio approf...", venne interrotto delle labbra di Sabrina.
Stiles aveva capito che il tormento del licantropo potesse essere solo una bella ragazza troppo giovane e pura per lui, quindi doveva insistere.
Era strano baciare Derek, ma in più di un'occasione aveva desiderato assaggiare quelle labbra e ora intendeva godersele.
Dopo mezz'ora di quelle attenzioni, riuscì a convincere il licantropo a distendersi sul letto e fu allora che notò lo sguardo combattuto dell'uomo. Era il tipo di tormento di cui parlava il libro.
"Derek, va tutto bene. È quello che voglio."
Derek allora non si trattenne più. Feceró l'amore e Stiles sperò di poter mantenere quelle sembianze per almeno qualche ora. Non si ritrasformò, godendo del piacere che l'altro donò al suo corpo femminile.
Sabrina non credeva che potesse far male il sesso in quella forma, ma non se ne pentì quando Derek si dimostrò attento e premuroso.
Era mezzanotte e dopo un breve sonnellino tra le braccia di Derek, Stiles si svegliò nella sua vera forma.
Doveva fuggire prima di essere visto da Derek. Scese dal letto e inciampò nelle stramaledette scarpe di Lydia, ritrovandosi di faccia a terra.
"Tutto bene, piccola?", domandò assonnato.
"Sì!", esclamò, prima di sentire un ringhiò spaventoso.
"STILES!!!", urlò.
Per fortuna Scott e Isaac avevano passato la serata in macchina nelle vicinanze in attesa di Stiles, impegnando il tempo in modo piacevole.
Quando entrarono a causa delle urla, dovettero sfilare Stiles dalle grinfie di Derek, prima che gli aprisse la gola.
"Dai, sourwolf... Non è stato così terribile!", scherzò.
"Stiles, questa me la paghi!" Stiles dovette dormire con un occhio aperto e un cerchio di sorbo intorno casa.
Derek passo una settimana a perseguitarlo con sguardo assassino, però Stiles sapeva che fosse arrabbiato perché non poteva riavere l'affetto e la complicità di quel giorno.


NOTE DELL'AUTRICE
Un po' di sterek non guasta mai! Scusate la lunghezza.

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Capitolo 6
*** Primo incantesimo di sopravvivenza ***


Da una settimana, Stiles viveva sotto scorta licantropesca e la colpa era di quello stupido libro.
Derek lo seguiva in continuazione con l'intento di ucciderlo non visto da nessuno e soprattutto, non visto dallo sceriffo.
Forse, andare a letto con Derek, sottoforma di pupa sexy, non era stata la migliore delle idee di Stiles.
Era stanco di dover avere sempre gente intorno per proteggerlo dalle grinfie del lupo. No che gli dispiacesse di riavere le mani del licantropo sul suo corpo, ma semplicemente sapeva che lui le volesse mettere anche sul suo cuore... gola... fegato... e tante altre parti.
Doveva trovare il modo di sopravvivere al sourwolf.

PRIMO INCANTESIMO DI SOPRAVVIVENZA

Sopravvivenza ai licantropi tramite l'invisibilità

"Forte!"

Come creare un mantello dell'invisibilità.

"Come quello di Harry Potter?", fece Stiles prima di leggere un appunto più recente con una freccia.

←Non è quello di Harry Potter! L'autrice ha copiato noi druidi. Vogliamo i diritti sull'idea.

"Ok. Questo è l'originale.", affermò, rendendosi conto che stava parlando con un libro.

Prendere un lenzuolo e intingerlo in una pozione fatta di cenere di frassino, acqua pura di ruscello e urina di licantropi.

"Che!? Dove la trovo l'urina di licantropo?"
Un'ora dopo era a scuola a strappare dalle mani di Scott il contenitore delle sue urine, per il fantomatico test antidoping del coach Finstock.
Tornato a casa, seguì le istruzioni e si ritrovò con un puzzolente mantello da mettere addosso. Fece una prova e guardandosi allo specchio vide sparire l'intero corpo e la testa galleggiare come mozzata nell'aria.
"Evviva! Niente più licantropo arrabbiato."

Quella sera il branco si riunì nel loft, per discutere della sopravvivenza di Stiles con un licantropo furioso e chiaramente Stiles non era stato invitato, per il suo bene. 
In realtà si nascondeva a due passi da Peter.
"Ma che cavolo è questa puzza di urina?", fece schifato: "Derek, ti sei messo a segnare il territorio nel tuo appartamento.
"Non essere ridicolo. Ho pulito stamane. Pensavo di stendere dei teli di plastica, per quando scuoierò Stiles e anche te, così non sporco. Comunque, la sento anch'io.", ammise irritato.
"La sentiamo tutti. Sembra odore di Scott.", disse Isaac.
"Non guardatemi! Non soffro d'incontinenza, però stamane ho consegnato le urine per il test antidoping a scuola a Stiles, ma il contenitore era ben chiuso..."
Un certo fantasmino stava sudando freddo, mentre arretrava con la brutta sensazione che stava per essere scoperto.
Inciampò nel mantello tirandolo via, mentre cadeva, facendo il solito fracasso.
Un numero considerevole di occhi gialli, blu e rossi lo fissarono.
"Salve. Sorpresa!", fece, mentre raccoglieva il lenzuolo e tentava di rimetterselo addosso per fuggire.
In un lampo si ritrovo un grosso lupo addosso e il mantello a celarli agli occhi di tutti i presenti preoccupati per la brutta fine di Stiles.
"Derek, Stiles, dove siete. Ti prego non far del male a Stiles.", supplicò Scott.
Iniziarono a cercarli per l'enorme stanza, ma niente. Non volava una mosca. Non riuscivano neanche a sentire i cuori dei due.
Alla fine si rassegnarono e andarono via con la consapevolezza che se non c'era stato ancora sangue in giro, era una buona cosa.
Stiles era costretto contro il pavimento con la mano del licantropo sulla bocca. I suoi amici avevano girato tutta la stanza per trovarli, ma alla fine erano andati via.
Persino Peter li aveva lasciati soli.
"E ora, facciamo i conti ragazzino!", affermò facendo brillare gli occhi di rosso.
Stiles cercò di divincolarsi senza successo. Solo la mano andò via dalle sue labbra e il mantello buttato da un lato.
"Derek, scusa, scusa, scusa, non era mia intenzione trasformarmi nel tuo sogno erotico."
"Non eri il mio sogno erotico, ma lo sarai tra qualche minuto.", affermò con un ghigno preoccupante: "Spogliati!"
Stiles rimase scandalizzato e spaventato da quell'ordine.
"No, non ti farò fare quello che vuoi con il mio corpo.", disse con decisione.
"Oh... lo farai."

Mezz'ora dopo, Stiles era stato scaricato da una Camaro, nel bel mezzo della città e per fortuna il suo sedere era salvo da cattive intenzioni di un licantropo furioso.
L'unico problema era che si trovava nel bel mezzo di un luogo pubblico, con in dosso gli abiti femminili che aveva dimenticato nel loft la sera della sua trasformazione.
Era già inciampato un paio di volte, tentando di camminare sui tacchi, tanto che alcune madri scandalizzate per via del travestito ubriaco, avevano chiamato la polizia.
Lo sceriffo, incuriosito da quelle strane chiamate, era intervenuto trovando Stiles in quelle condizioni.
"Papà, posso spiegare!", fece, cercando di coprire un po' di più le gambe.
"Stiles, accettò qualsiasi tua tendenza sessuale, ma questa va sulle cartoline d'auguri ai parenti per Natale.", così dicendo, iniziò a scattare foto.
Stiles, intanto meditava vendetta contro Derek.

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Capitolo 7
*** Secondo incantesimo vendicativo ***


Stiles aveva un compito quel giorno e cioè vendicarsi di un certo licantropo. Dopo la tremenda figura fatta davanti a suo padre e mezza città, non aveva intenzione di lasciar perdere come aveva consigliato Scott. Quello che non capiva Scott è che, mentre lui era un beta quindi un cagnolino fedele del grande e grosso alpha Derek, lui era un umano pelle e ossa con un libro di magia. 

L'idea gli era venuta proprio pensando alla fedeltà di quel cucciolo tutto occhioni dolci di Scott. 

 

SECONDO INCANTESIMO VENDICATIVO

 

Come sottomettere un licantropo

 

Che Dio ci aiuti!

 

"Iniziamo con i commenti inopportuni libraccio!"

 

Prendere dell'erba gatto, belladonna, pelle di serpente, sale e peperoncino. Mescolare in parti uguali e schiacciare, ottenendo un composto molle. 

Inserire in un abito del licantropo che indossa frequentemente ed attendere. 

In fondo alla pagina, troverai vari test per controllare l'efficacia della pozione. Non approfittarne! 

Avvertenza: potresti venir sbranato quando l'effetto finirà, quindi ripetilo oggi settimana finché non avrai ottenuto gli effetti desiderati. 

 

"Se funziona, lo userò per sempre!"

 

Stiles mise il composto preparato il giorno prima in una siringa con un grosso ago e appena vide Derek lasciare la giacca sui sedili della sua auto per addestrare il branco, spinse l'ago nel colletto e nei polsini distribuendo una buona quantità di pozione.

"Che fai con la mia giacca?", ringhiò Derek. 

"Lasci tutto in disordine

Sourwolf. Questa è un'auto rispettabile, non puoi buttare i tuoi abiti dove capita."

"Tu avevi lasciato i tuoi a casa mia.", ghignò, ricordando com'era conciato il ragazzo l'ultima volta. 

"Sei cattivo!", fece offeso.

Intanto Derek si rimise la giacca di pelle e andò via.

 

Quella sera Stiles decise di controllare l'effetto della pozione su Derek. 

Andò al locale dove Derek stava giusto giusto tentando di rimorchiare una ragazza (sicuramente una pazza psicolabile orrenda serial killer) e iniziò a giocare con il cordino del menù, muovendolo distrattamente a destra e sinistra sul bancone. Vide, da una superficie riflettente, Derek alle sue spalle iniziare a notare il cordino muoversi e distrarsi dalla conversazioni con la ragazza. 

Dopo un minuto Derek stava sudando freddo, oramai fisso con lo sguardo su quel cordino.

La ragazza iniziò ad infastidirsi per il comportamento dell'uomo e quando lo vide scattare e bloccare con una mano il cordino, penso di essere stata scaricata per un ragazzo. 

Stiles osservò lo sguardo perso di Derek sulla propria mano, trattenendo una risata.

"Ehi Sourwolf, tutto ok? La ragazza ti ha scaricato. Se vuoi ti offro la cena?"

Derek guardò il ragazzo è accettò, un po' confuso. 

 

Seduti al tavolo in un punto meno affollato, Stiles ordinò bistecca e patate novelle, mentre Derek arrosto e funghi. 

La conversazione era come al solito portata avanti da Stiles, perché Derek rispondeva a monosillabe, ma non infastidito come al solito. 

"Sourwolf, vuoi delle patate?", domandò mentre muoveva una patata perfettamente rotonda nel piatto, attirando di nuovo l'attenzione di Derek su quel movimento. 

"Derek, se la vuoi, prendila!", fece spingendo la patata fuori dal piatto e vedendo Derek bloccarla con entrambe le mani, sotto gli occhi divertiti di Stiles.

 

La sera dopo, si incontrarono nuovamente -per puro caso- davanti ad un supermercato.

Stiles stava scendendo dall'auto, mentre Derek stava uscendo dal negozio con una busta della spesa. 

"Ciao, guarda le coincidenze!"

"Stiles, che fai qui?", domandò sospettoso. 

Stiles fece dondolare le chiavi distrattamente: "Faccio la spesa. Cosa potrei mai fare? Tu, comprato qualcosa di buono?"

Derek era già distratto dalle lucenti chiavi che dondolavano. Quando Stiles le fece fermare, l'altro gli diede un colpetto con la mano per farle riprendere a dondolare.

Stiles trattenne una risata, era così carino addomesticato come un dolce gattino. 

Lo lasciò salire in auto qualche secondo dopo. Gli dispiaceva in fondo, molto in fondo, vederlo confuso, ma nel frattempo rise durante tutta la spesa spaventando una dolce vecchietta.

Tornato alla sua amata jeep, si mise al posto di guida, ma qualcuno improvvisamente salì in auto. 

Stiles quando si trovò faccia a faccia con Derek iniziò a tremare: "Ti giuro che non ho fatto nulla di male. Volevo solo renderti un po' più docile... Derek? Derek? Cosa fai? Perché ti stai strofinando sulla mia maglietta? Cosa sono questi versetti?"

Derek stava letteralmente facendo le fusa, mentre strofinava il viso su di lui e implorava: "Coccole."

"Oh mamma mia! Ti ho trasformato in un gatto!"

Dopo aver lasciato Derek al suo loft e aver messo la maglietta in lavatrice piena di saliva dovuta agli strofinamenti e morsetti del licantropo, Stiles si buttò sul letto sfinito. 

Qualche ora dopo si svegliò sentendo caldo alle gambe. 

"DEREK! Che ci fai raggomitolato sul mio letto?"

L'altro lo guardò qualche secondo e poi gattonò su Stiles mettendosi comodo su di lui sonnacchioso. 

"Derek? Derek pesi! No così non possiamo andare avanti. Ti ho trasformato in un gatto, un bel gatto, ma troppo coccoloso. Così non va bene. Dammi quella giacca immediatamente!"

L'altro non se lo fece ripetere e si lasciò levare la giacca, ma poi vedendo il suo padro... Stiles correre via rimase deluso e si mise al posto del ragazzo per dormire. 

Stiles infilò la giacca in acqua e sapone. Quando tornò in camera dovette dividere il letto con un grosso gattone che faceva letteralmente le fusa. 

La mattina dopo Stiles si svegliò tra le braccia di Derek. Si godette quella sensazione, finché anche l'altro si sveglio e confuso decise di andare via. 

"Stiles, hai visto la mia giacca di pelle?"

"L'ho messa in una bacinella con acqua e sapone."

"STILES! Perché diamine hai messo la mia giacca di pelle nell'acqua?!"

Stiles iniziò a cercare una scusa ragionevole: "È una buffa storia..."

 

Quando Stiles scese per colazione con la maglietta a strisce e graffi dappertutto, suo padre riuscì solo a chiedere: "Cos'hai avuto questa notte? Un incontro amoroso con una tigre!"

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Capitolo 8
*** Secondo incantesimo di sopravvivenza ***


Stiles si rendeva conto che continuare a giocare con il fuoco, anche soprannominato Derek Hale, non era una buona cosa per la sua salute psicofisica. Doveva mettere le cose in chiaro con lui.

Avevano fatto l'amore ed era stato wow, ma l'aveva fatto sotto forma di ragazza, quindi alla fine dei conti lui e Derek continuavano ad essere due che si salvavano la vita di tanto in tanto e si evitavano per il resto del tempo. Non c'era, e c'era stato, niente. Forse averlo trasformato in un grosso gatto coccolone non era stata la migliore delle sue idee, ma non c'erano dietro secondi fini, come trovarselo raggomitolato nel letto. Quindi doveva chiarire questo particolare con lui. 

"Derek, senti possiamo parlare?" gli chiese, dopo una riunione del branco.

"Cosa vuoi Stiles? Non oserai farmi un altro dei tuoi incantesimi. Deaton mi ha detto del libro." domandò, ancora furioso per tutti i guai che aveva passato. 

"Volevo chiederti scusa. Tutto qui. Rinfodera gli artigli."

"Scusa? Mi hai trasformato in un tuo schiavo."

"Eri un gatto, non è colpa mia se mi hai scambiato per il tuo padrone."

Derek lo guardò storto alzando un sopracciglio.

"Senti, volevo solo chiarire che alcuni incantesimi hanno preso una piega più sentimentale..."

"A me sembrava più una piega sessuale."

"Beh, anche quella. Però, non è che io sia ossessionato da te o abbia una cotta per i tuoi pettorali... Sono stati solo degli incidenti. Non sono bravo con questa roba da druido. Prometto che da oggi in poi ti terrò fuori da tutti i miei incantesimi."

"Lo spero." si limitò a rispondere, poco convinto.

 

Messo in chiaro con Derek, Stiles quel giorno aveva un compito: trovare la sua anima gemella. Così almeno nessuno avrebbe più pensato che fosse fissato con Derek. Perché lui non era per niente fissato con Derek!

Come al solito, chiese aiuto al libro da druido cercando qualcosa che facesse a caso suo.

Dopo un'ora stava per rinunciare e spinse via il libro facendolo cadere a terra. Non poteva davvero credere che un incantesimo risolvesse i suoi problemi sentimentali.

Si chinò per raccogliere il libro e vide che si era aperto proprio su una pagina precisa. 

 

RICERCA DELL'ANIMA GEMELLA

 

Come trovare l'anima gemella prima del tempo necessario. 

 

Stiles si gratto la nuca, non capendo la frase. 

 

Questo incantesimo permette di incontrare l'anima gemella e tutte le persone con cui avrai una relazione, in poco tempo, così da poter capire chi sia la tua effettiva anima gemella e scartare tutti i futuri partner. 

La durata dell'incantesimo è di una settimana e in tale periodo tutte le persone che amerai e ti ameranno nel corso della vita si presenteranno a te e cercheranno di sedurti, ma solo una (o nessuna) sarà quella che riconoscerai come il compagno o la compagna per la vita. 

La ricerca sarà estremamente interessante, ma ricorda che una volta che queste persone si presenteranno a te, il corso degli eventi cambierà e potresti non avere altre occasioni per conoscerle come compagni. 

 

"Strano, libro. Una volta tanto sei serio."

Stiles diede una veloce occhiata all'incantesimo e ad altre descrizioni, ma come al solito trovò l'intervento del libro a fine pagina. 

 

P.S. Si preannuncia una settimana di sesso selvaggio! 

 

"Ah ecco! Mi sembravi troppo serio."

 

Stiles preparò l'intruglio per l'incantesimo. Non aveva richiesto ingredienti complicati da procurarsi, tranne per uno: i capelli di una banshee.

Sembrava un maniaco dei capelli quel libro. 

La ciocca gli era costata un paio di costole doloranti e un timpano dell'orecchio. 

Una volta preparato tutto e recitato le parole magiche, Stiles si cosparse dell'unguento ottenuto e aspettò che i suoi possibili compagni lo cercassero. 

Dopo un week end in casa ad aspettare nessuno si era presentato, l'unica stranezza erano stati i bidoni dell'immondizia rovesciati sotto casa.

 

"Ma che cavolo!" imprecò andando a scuola il lunedì mattina. 

"Cosa ti prende?" fece Scott sentendo le sue lamentele. 

"Niente, un esperimento fallito."

"Comunque, oggi abbiamo gli allenamenti. Il coach sembra più incavolato del solito. I ragazzi che hanno partecipato alla corsa ieri, hanno perso. Ho visto Danny e aveva il morale sotto i piedi appena tornato. Meglio se non li fai innervosire."

"Ti sembro uno che fa innervosire la gente di lunedì mattina? Rispondimi Scott! Dai, rispondimi. Ti sembro uno che rompe a prima mattina? Perché non mi rispondi? Scott? Scott! Scott..."

Per fortuna erano arrivati in aula dove il professore era già pronto per la lezione.

Durante l'ora di educazione fisica con il professor Finstock, perché chiaramente doveva essere di lunedì mattina l'ora di educazione fisica, Stiles si lamentò tutto il tempo.

Danny lo notò: "Ehi Stiles, tutto bene?"

"Sì, è che dovrebbe essere anticostituzionale l'attività fisica di lunedì."

"Non lamentarti, io ho partecipato ad una corsa di domenica, immagina. E l'ho pure persa."

"Mi dispiace."

"Non era così importante. Però mi è rimasto un dolore alla schiena. Non saprei dire se è qualcosa di serio. Tu che ne pensi? Mi faresti un massaggino?"

Stiles d'istinto si allungò ad accarezzare la schiena, senza rendersi bene conto di ciò che stava accadendo. 

"Senti Stiles, ti andrebbe di studiare insieme questa sera."

"Sì, certo. Vieni alle sei."

"No, forse è meglio se vieni tu da me. Non ho intenzione di studiare solo e con tuo padre in casa, non credo che potremmo fare altro, se mi capisci?"

Stiles aveva capito bene tutto e aveva continuato a massaggiargli la schiena. Finalmente, l'incantesimo stava funzionando e proprio con un ragazzo che aveva attirato la sua attenzione già da tempo.

"Allora, vengo io da te."

"Verso le dieci passa Ethan se per te va bene?"

"Cosa? Quindi devo andare via?" chiaramente non voleva essere il terzo incomodo.

"No, potremmo divertirci un po' tutti e tre insieme."

Stiles si stava rendendo conto che c'era qualcosa di sbagliato nella ricerca della sua anima gemella. Non era previsto un triangolo.

"Danny, mi sono appena ricordato che devo andare a trovare una zia malata. Sai, è la sorella di suo fratello che è fratello di mio zio..." spiegò confusamente, dandosi alla fuga. 

Stiles non credeva possibile un tale risvolto nel suo incantesimo. Preferì ignorare ciò che era accaduto e andare negli spogliatoi a cambiarsi.

Il libro aveva messo in chiaro che le storie d'amore non avrebbero seguito il loro normale percorso, ciò spiegava perché Danny voleva una relazione con il suo attuale e con il suo futuro ragazzo, contemporaneamente. 

"STILINSKI!" urlò il coach alle sue spalle. 

"Oh mamma! Mi ha fatto venire un infarto. Credevo fosse Danny."

"Perché, hai paura di Danny?" chiese incredulo.

"L'avrebbe anche lei, dopo ciò che mi ha proposto." scherzò.

L'uomo sulla trentina lo fisso più a lungo del solito e poi posò una mano contro l'armadietto, di fianco alla testa di Stiles. L'altro si sentì leggermente a disagio.

"Non ho mai avuto uno studente tanto ribelle e insopportabile come te Stilinski. Eppure... Mi piaci."

"Coach, non dica altro!" sostenne nel panico cercando di allontanarsi, ma si trovò premuto contro gli armadietti.

"Coach si rende conto di ciò che sta facendo. Non credo che sia tanto in sé, sa? È possibile che qualche idiota le abbia fatto un incantesimo."

"Nessun incantesimo. È da un po' che sono interessato a te, ecco perché ti tratto sempre male. Non voglio ammetterlo, perché sarei un pessimo insegnante, ma mi piaci Stiles."

"Oh no no no... Non è possibile!"

Per sua fortuna il resto degli studenti entrò negli spogliatoi, evitando un bacio a Stiles, che ne approfittò per scappare.

Aveva gli allenamenti di lacrosse dopo pranzo e non osava immaginare cosa potesse succedere tra Danny che voleva fare una roba a tre e il coach che era cotto di lui. 

Non era possibile che in un futuro prossimo trovasse interessante il suo insegnante. Doveva aver sbagliato l'incantesimo, era l'unica spiegazioni, ma per quanto lo ricontrollasse non capiva dove avesse sbagliato. 

Per la prima volta era davvero fatto bene, semplicemente le sue storie d'amore e di sesso non avevano seguito il corso degli eventi e non avevano senso così presto. 

Saltò gli allenamenti e corse a casa dove trovò Peter che lo attendeva. 

"Finalmente, è mezz'ora che ti aspetto."

"Dovresti sapere che ho scuola. Che vuoi?"

"Ho bisogno che tu faccia una ricerca."

"Di che tipo?"

"Sugli istinti degli ex alpha."

"Peter, non serve una ricerca, tu sei psicopatico di tuo."

"Divertente."

"Forza, entra. Quali istinti ti interessano?"

Peter lo spinse contro una parete appena entrati: "Beh, quelli per cui sono attratto da te un giorno sì e due no."

"NOOO! Pure tu?!"

"Sei carino Stiles, non te l'ho mai detto?" sospirò al suo orecchio.

"Peter fa' il bravo! Non è una buona idea. Lascia in pace il mio collo." supplicò. 

"Perché odori di mio nipote Derek?" chiese spostando l'attenzione sul mento e le guance. 

"Perché era sotto l'effetto di un incantesimo, come lo sei tu."

"Poco importa. Lui è andato da Cora e io sono tornato oggi. Puoi usare me per i tuoi eccitanti incantesimi, tanto non sarebbe la prima volta."

"Pensandoci..." rispose sentendo qualcosa risvegliarsi nei suoi pantaloni. 

Peter era pur sempre uno schianto d'uomo.

"Bravo cucciolo." 

"Disturbo!" fece lo sceriffo spaventando a morte entrambi. 

"Papà, già a casa?!"

"Sì, e appena in tempo per impedire che facessi stupidaggini!" ringhiò lo sceriffo, prima di prendere per la giacca il licantropo e sbatterlo fuori casa.

Stiles passò quasi tutta la settimana ad essere tenuto d'occhio da suo padre e da Scott, perché dopo aver spiegato l'incantesimo i due non avevano preso bene la situazione che si era creata con i tre uomini. L'unica cosa che lo tenne occupato da tutto ciò, era un coyote che si era piazzato sotto la sua finestra e gli si offriva -praticamente in calore- ogni volta che lo vedeva. Il massimo del corteggiamento l'aveva ottenuto quando il coyote era entrato in camera sua con un dono per lui e cioè il gatto del vicino. Per fortuna era ancora vivo e l'aveva salvato appena in tempo, prima di chiamare la protezione animali e far portare il coyote nel suo habitat naturale. 

Stiles si domandò com'era possibile che un coyote fosse innamorato di lui, preferì non cercare la risposta, sospettava che ci sarebbe stata occasione per trovarla. 

L'ultima sera era arriva e aveva solo un'ultima possibilità di trovare la sua anima gemella. 

Stiles aveva detto a Scott e a suo padre che l'incantesimo aveva perso il suo effetto, così da poter uscire e andare a fare un giro per la città, sperando di non incontrare i tre uomini.

Alla fine aveva deciso di cenare con patatine e hamburger. 

"Lascia perdere quella robaccia. Ti devo una cena."

Stiles balzò dallo spavento, mentre era in fila per ordinare. 

"Dannato Sourwolf. Vuoi farmi venire un infarto?"

"Se continui a mangiare quella roba, ti verrà sicuramente. Forza, seguimi." 

"Cosa? Guarda che non mi devi davvero una cena. L'altra volta ti ho rovinato la serata."

"Muoviti Stiles!" ringhiò.

Il ragazzo lo seguì con la jeep fino al ristorante più famoso della città.

Si sedettero ad un tavolo con candele e cenarono chiacchierando. 

"Ma tu non dovevi essere via?"

"Sono tornato oggi. Non so perché, ma sentivo di dover tornare."

"Cosa?!" spalancò gli occhi. 

Derek aveva sentito la necessità di tornare e offrirgli la cena a causa dell'incantesimo, ciò significava che loro due sarebbero stati amanti in futuro. La consapevolezza di ciò non lo spaventò, anzì lo fece sentire bene. 

"Derek?"

"Sì."

"No niente di importante."

Stiles non se la sentiva di rivelare la storia dell'incantesimo, lasciò che tutto la cena scorresse tranquilla.

Derek era gentile e soprattutto in sé, niente ringhi e niente minacce. E quando Stiles sentì un formicolio sul suo corpo che annunciava il termine dell'incantevole, tremò all'idea che Derek cambiasse, tornando ad essere il solito lupastro scorbutico. 

"Hai freddo?" chiese il licantropo, mentre lo accompagnava all'auto.

"No."

"Hai i brividi. Non mentire."

Stiles non sapeva cosa rispondere, soprattutto quando venne circondato dal braccio di Derek. 

Fu vicino alla jeep che i due si abbracciarono e baciarono dolcemente.

Dieci minuti dopo, Stiles era schiacciato sui sedili posteriori della sua jeep con ottanta chili di muscoli che si strusciavano di piacere su di lui. Il collo era pieno di succhiotti e le labbra di tonalità rosso ciliegia.

"Derek, non correre. Siamo in un parcheggio."

"Andiamo da me?" 

Stiles era andato nel panico, non si aspettava una richiesta simile. 

"Derek, non è una buona idea. È presto e io non sono pronto."

L'altro si sollevò a malincuore e lo lascio andare a casa. 

Stiles si addormentò felice quella notte. 

 

I giorni seguenti, subì un corteggiamento asfissiante da Derek, che lo desiderava quasi ossessivamente. 

Stiles aveva deciso di ricorrere al libro, per tenere un po' a bada Derek.

 

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Capitolo 9
*** Terzo incantesimo di sopravvivenza (alle avances di un licantropo) ***


Una cosa era chiara a Stiles dal primo giorno della sua relazione con Derek: il licantropo era passionale e istintivo come nessun altro sulla faccia della Terra. 

In meno di una settimana si era ritrovato il licantropo dappertutto. Faceva sorprese, che sembravano più delle imboscate in ogni luogo e in ogni momento, quindi doveva sempre stare attento a non girare con pochi abiti addosso nella sua camera o negli spogliatoi semi deserti. 

Il problema non erano le sorprese in sé, ma il fatto che cercasse sempre di convincerlo a diventare più intimi, cosa che Stiles non era del tutto convito di volere fare, semplicemente perché la prima volta in versione femminile era stato tutto troppo veloce per lui -no che si lamentasse- ma voleva che la seconda volta, per di più con il suo corpo, fosse meno affrettata. Voleva il corteggiamento e sì, voleva anche i fiori e le candeline, tutto condito da dolcezza e premure, ma Derek non era sempre così...

Derek era un continuo: "Ti voglio!" sussurrato, mentre sfiorava l'orecchio di Stiles con le labbra. 

E Stiles andava nel panico ogni volta, dicendo che doveva andare o che faceva tardi.

Il sesso non gli dispiaceva, perché molte altre cose le faceva senza problemi con Derek, ma nella sua mente si era fatta spazio l'idea che il licantropo potesse volere solo quello da lui, in fondo era un umano logorroico e carino, cosa altro poteva volere un fusto spaziale da lui?

Lydia gli aveva fatto notare che la sua paura di maggior intimità fosse dovuta al fatto di non volersi affezionare a qualcuno che un giorno semplicemente avrebbe potuto prendere e andare via. Si era corretta quando stava per dire che lui temeva di amare una persona che sarebbe potuta morire, com'era successo a sua madre e per ciò cercava di mantenere ancora una certa distanza con l'uomo.

Stiles non aveva problemi di questo tipo, voleva solo aspettare aveva urlato a Lydia andando via e sbattendo la porta. 

Aveva preso la sua decisione la mattina dopo che Derek si era infilato nel suo letto in piena notte e lo aveva stuzzicato in continuazione con la sua bellissima bocca: non voleva fare sesso per ora.

Derek era andato via per nulla infastidito, ma Stiles era quasi certo che iniziasse a stancarsi di quei dinieghi, nonostante stessero sempre bene insieme. Il licantropo non aveva fretta, era solamente stranito per quell'atteggiamento improvviso di Stiles.

 

TERZO TENTATIVO D'INCANTESIMO DI SOPRAVVIVENZA (ALLE AVANCES DI UN LICANTROPO)

 

Come castrare un licantropo  

 

"Non ci pensare neanche dannato libro!"

Girò un paio di pagine del libro da druido e trovò ciò che cercava. 

 

Come controllare il testosterone di un licantropo  

 

"Questo è più interessante."

 

Per controllare la parte più istintiva e sessuale di un licantropo, basta agire sulla quantità di testosterone.

Dare piccole dosi di ormoni femminili al lupo.  

 

"Tutto qui? Ehi, aspetta, dove trovo degli ormoni femminili?"

 

Chiaramente basta comprarli in farmacia o fregarli da qualche studio medico o veterinario. Devo dirti tutto io?!  

 

Scusa... Ehi aspetta, che dico. Ora mi scuso anche con i libri. 

 

Vanno bene anche quelli per animali di grossa taglia.  

Piccolo avvertimento, non esagerare o te ne pentirai. 

Per sicurezza, non fare sesso con il licantropo. Tendono a sviluppare uno strano comportamento con quegli ormoni in corpo.  

 

"E proprio perché non ci voglio fare sesso che glieli do!"

 

Quel giorno Deaton ricevette una visita in clinica. 

"Stiles, che ci fai qui?" domandò curioso. 

"Mi serve una cosa, però preferirei che non facesse domande."

"Se posso dartela, certo. Ha a che fare con il libro?"

"Sì."

"Ho saputo che lo stai utilizzando spesso."

"Solo perché sono stato costretto di tanto in tanto."

"E stai imparando?"

"Sì, diversi incantesimi."

"E niente più?"

"Cos'altro dovrei imparare?"

"Lo capirai al momento giusto."

Con quell'insegnamento jedi lasciò la clinica veterinaria, dopo aver ottenuto gli ormoni di cui aveva bisogno, sotto lo sguardo divertito di Deaton.

Far prendere quella roba a Derek non era facile per Stiles, doveva inventarsi qualcosa di nuovo ed originale, tipo delle cene a lume di candele in cui il licantropo non sarebbe stato così attento al sapore e all'odore del cibo. 

Ma come faceva a far cenare Derek senza che lui pensasse che volesse fare sesso per via del cibo speziato e delle candele profumate? 

L'unica volta che ci aveva provato, due minuti dopo era steso sul bancone della cucina del loft di Derek ad ansimare e maledire la sensibilità dei suoi capezzoli. 

Doveva invitarlo in un fast food pieno di odori e distrazioni per poter mettere quelle pasticche nel suo piatto. 

Tentò di farlo, ma subito dopo si stava nascondendo sotto al tavolo (e non per fare cose sconce) perché suo padre era entrato nel locale e ancora non sapeva della sua relazione. 

A casa, quella sera, tentò di elaborare un piano, ma lo sceriffo gli venne in aiuto, se così si può dire. 

"Stiles, ti sei messo con Derek Hale?"

Quasi sputò un polmone a quella domanda. 

"Non mentire, vi ho visti al fast food."

"Io... Io..."

"Voglio incontrarlo a cena o non ti lascerò uscire con lui."

"Ok." fece preso alla sprovvista e realizzando solo dopo che aveva un nuovo piano per far prendere gli ormoni a Derek. 

Il licantropo sarebbe stato attento solo all'odore di disapprovazione che emanava lo sceriffo per capire cosa stesse mangiando.

Derek Hale si presentò a casa Stilinski nel suo migliore completo giacca e pantalone. Stiles aveva impiegato diversi minuti prima di invitarlo ad entrare in casa, un po' perché era la prima volta che l'uomo usava la porta invece della sua finestra e un po' perché stava sbavando mentre lo fissava. 

I primi minuti erano stati tesi, ma alla fine, tra un boccone e l'altro, i due uomini si erano rilassati e stavano conducendo una conversazione tranquilla, tanto che Stiles era rimasto imbambolato ad ascoltare, dimenticando il suo subdolo piano. 

Quando si ricordò di mettere le pillole nel cibo di Derek erano già al dolce. Stranamente l'altro non notò quello strano sapore nel dessert.

Il resto della serata la passarono a guardare la partita di football. 

Lo sceriffo se ne stava su una poltrona, mentre Stiles stretto al petto di Derek. Il licantropo non si era fatto problemi ad attirarlo a sé sotto lo sguardo dello sceriffo. Era stranamente tutto molto naturale. 

La seconda dose di medicinale la diede a Derek la mattina seguente, quand'era andato a prenderlo per portarlo a scuola.

Iniziava già a sentirne gli effetti, infatti si era limitato ad un casto bacio, mentre lo lasciava davanti a scuola. 

Lydia li notò ed attese Stiles all'entrata. "È un'impressione o il fuoco si è già spento tra voi."

"Sì, grazie a me." fece fiero.

"Non andrei tanto a vantarmene in giro se fossi in te."

"Perché?"

"Perché uno che si comporta come un fidanzato noioso di fine ottocento, fa apparire te un tantino frigido."

"Sì, ma almeno adesso tiene le mani al proprio posto."

"È tutto questo a cosa serve?"

"A non fare sesso, visto che non sono pronto."

"Davvero credi d'aver fatto tutto ciò solo per il sesso?"

"Non iniziare con la tua teoria sul fatto che non voglio innamorarmi..."

"Ma è così! E anche se vuoi negarlo è troppo tardi. Oramai state insieme e vi volete bene. Non è venuto anche a cena da tuo padre?"

"Sì, ma solo perché mio padre ci ha beccati."

"Però siete stati bene."

"Sì, uffa! Mi stai confondendo le idee Lydia. Io voglio stare con lui, ma non voglio che diventi tutto talmente serio così che quando accadrà qualcosa di brutto, ci staranno tutti male."

"L'hai presentato a tua padre, se succedesse qualcosa di brutto a Derek, ne soffrirebbe comunque perché tengono entrambi a te."

Stiles stava capendo cosa fosse accaduto tra lui e Derek per comportarsi in questo modo: si era innamorato. 

Il sesso non c'entrava, era la responsabilità che veniva dall'avere qualcuno da amare e che lo amasse a spaventarlo.

Forse era meglio smettere con la cura forzata a Derek e parlarci insieme. 

Dopo scuola lo trovò ad attenderlo particolarmente tranquillo, tanto che non ringhiò mentre si attardava con Danny. Solo una volta in auto iniziò ad essere strano. 

"Lui ti piace? Ti sei già stancato di me? È per questo che non vuoi fare sesso?"

"Cosa?" era stato preso alla sprovvista. 

"Lui è più dolce di me, è per questo che mi respingi."

"Derek."

Ecco gli strani effetti di cui parlava il libro, pensò.

"Posso essere anch'io più dolce, se vuoi te lo posso dimostrare. Stasera ti preparo una cenetta romantica."

"Derek no!"

"Non la vuoi? Allora un massaggio ai piedi."

"Derek, smettila!"

"Vuoi lasciarmi?"

"Cosa? No! Non voglio lasciarti."

Il licantropo scoppiò a piangere sotto lo sguardo scioccato di Stiles. Forse aveva esagerato con quegli ormoni, la doppia dose non era stato un'idea geniale. Sembrava in crisi isterica come non aveva mai visto nessuno in vita sua. Doveva rimediare e passò almeno un'ora a baciarlo nell'auto parcheggiata davanti scuola, infischiandosene di chi li vedeva.

Derek tornò in sé il giorno dopo e non reagì propriamente bene, capendo cos'era successo. Tanto che trascino Stiles e quel dannato libro da Deaton. 

"Come mai qui?"

"Stiles." fece perentorio, non lasciando dubbi sulle sue intenzioni. 

"Ti ho riportato il libro."

"Spero che tu ti sia divertito almeno?"

"Per niente!" ammise sotto lo sguardo furioso di Derek. 

"Peccato, ai miei tempi io mi sono diverti tanto."

"Cosa?! Ma se sembra scritto da un psicopatico."

"Sì, infatti lo scrisse mio padre prima che partissi per il college. Voleva che mi rilassassi un po', visto che ero un perfezionista e tu sei un tipo ansioso. Ne avevamo bisogno entrambi."

"Quindi è colpa degli incantesimi e non mia se è andato tutto storto."

"Diciamo di sì, ma almeno hai imparato qualcosa."

Derek intervenne: "Sì, come tormentare me."

"Qualcosa di buono però l'ha fatto. State insieme."

In fondo Stiles non poteva negare che tutto quello che era accaduto non era così terribile. Il libro l'aveva trascinato in pasticci da cui si era tirato fuori sempre in modo creativo o quasi...

Anche l'ultimo incantesimo era stato utile a capire cosa celasse nel profondo del suo cuore e per fargli superare la paura di amare e perdere qualcuno. 

Così, una volta sbarazzatosi del libro da druido, decise di lasciarsi andare completamente e dopo aver parlato con il suo Derek, avevano deciso di fare le cose con calma. 

Con l'avvicinarsi di Natale, si sentì così bene che una sera fece l'amore con Derek nel suo loft e non ebbe da pentirsene se non il giorno dopo quando suo padre lo minacciò di metterlo in punizione se rientrava ancora all'alba senza avvisare e visto che era leggermente sadico quando voleva, lo sceriffo, gli mostrò i biglietti d'auguri per i parenti per Natale.

"PAPÀ!?"

Stiles ebbe solo il tempo di urlare contro suo padre, quando riconobbe se stesso nei panni femminili di qualche mese prima, sulle cartoline d'auguri. 

Derek lo abbraccio da dietro: "Sai, stavi bene."

Il ragazzo si disse che doveva punire quell'offesa, ma come? 

Solo una soluzione gli venne in mente, la peggiore... recuperare e usare il libro da druido.

 

FINE

 

NOTE DELL'AUTRICE

Grazie per essere arrivati fin qui, dove termina questa raccolta.

È nata per essere qualcosa di leggero, ma l'ultimo capitolo ha preso più una strada sentimentale, quindi preferisco terminarla ora che è ancora fresca e allegra. 

Grazie di cuore.

 

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