Growing Together

di _Hiromi_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01. ***
Capitolo 2: *** 02. ***
Capitolo 3: *** 03. ***
Capitolo 4: *** 04. ***
Capitolo 5: *** 05. ***
Capitolo 6: *** 06. ***
Capitolo 7: *** 07. ***
Capitolo 8: *** 08. ***
Capitolo 9: *** 09. ***
Capitolo 10: *** 10. ***
Capitolo 11: *** 11. ***
Capitolo 12: *** 12. ***
Capitolo 13: *** 13. ***
Capitolo 14: *** 14. ***
Capitolo 15: *** 15. ***



Capitolo 1
*** 01. ***


Hello!!! ^_^ Lo so! Dovrei concentrarmi su 'I Wish You a Merry Christmas', ma ho visto questo capitoletto abbandonato tra le cartelle della mia pennina e nn ho resistito ^///^
L'ho scritta un pò di tempo fa, tra un capitolo e l'altro di 'Tutto Merito Mio', ma avevo deciso di non continuarla per non mi ricordo quale motivo XD
Ma adesso eccomi qua a stressarvi ancora una volta!! XD
Non ne sono ancora del tutto certa, ma la ficcy dovrebbe essere dal POV di Mello, ma non mancheranno i capitoli dedicati al nanerottolo in pigiama e al video-game dipendente che tutti noi adoriamo *_*
Spero che vi possa piacere!!! ^_^
Buona Lettura People!!!

***

POV MELLO

Mi annoio. Mi annoio da morire.
La voce del professore mi arriva alle orecchie come un rumore sordo, estremamente fastidiosa.
Mi chiedo perchè oggi sono venuto a scuola.
Non avevo voglia di alzarmi, e invece eccomi qui! Tutta colpa di quella stupida di Halle!
Sbadiglio, e non cerco di nasconderlo.
Ma quando finisce questa tortura?!
-Mello, cerca di seguire.-
Giro leggermente il capo nella direzione della voce, ritrovandomi a guardare il viso di uno dei miei migliori amici, seduto al mio fianco.
-Uff Matt, ma come puoi ascoltare 'sto qui?- replico, lagnandomi come un bambino.
Lui alza gli occhi al cielo, facendo una smorfia tra l'esasperato e il divertito.
-Almeno fai finta!- torna a redarguirmi prima di girarsi di nuovo.
Ridacchio cercando di non farmi sentire dal prof.
Chiunque direbbe che siamo troppo diversi per essere amici, ma sbaglierebbe, anche se negare le nostre diversità è impossibile. Matt assomiglia più a Near per quanto riguarda la scuola.
Entrambi studiosi e diligenti, si distraggono raramente, mentre io...beh, seguire una spiegazione per me è un optional!
Near...
Eh si! Lui si che è uno studente modello!
Istintivamente sposto lo sguardo sui banchi davanti a me, cercandolo.
La mia ricerca non è lunga. So già dov'è seduto, dove si siede ogni giorno: primo banco, fila centrale.
Lui non ha problemi a stare lì mentre io rabbrividisco all'idea di stare a pochi centimetri dagli insegnati! L'ultima bancata è molto più interessante, e soprattutto meno controllata!
Percorro con gli occhi il suo profilo esile, trovandolo assolutamente adorabile con la divisa scolastica bianca e nera, come ogni giorno d'altronde!
Distratto come sono mi accorgo appena di Matt che mi bisbiglia qualcosa.
Trattengo un'imprecazione quando il rosso mi da una gomitata, e solo allora sento la voce del prof.
-Mihael! Ti decidi a venire qui?!-
Sussulto leggermente per la sorpresa e, svogliatamente, mi alzo dal mio posto per raggiungere la lavagna.
Il prof mi guarda evidentemente seccato, cominciando a dettare l'esercizio che devo svolgere.
Evito di sbuffare, già stanco prima di iniziare, e finisco l'esercizio il più velocemente possibile. Subito mi fa qualche domanda di teoria, tartassandomi più di quanto non faccia di solito.
Finita l'interrogazione, mi manda di nuovo a posto. Mi mette 9 e mezzo, e non sembra felice nel farlo.
Non riesco a reprimere un sorrisino soddisfatto.
Per quanto lo desideri, non mi troverà mai impreparato!
-Nate, alla lavagna.-
Mi accomodo sulla sedia e l'interpellato raggiunge la cattedra. Non posso che fissarlo estasiato mentre scrive i vari passaggi matematici col gesso, arrivando subito alla soluzione.
Qualche domanda breve e specifica del prof, le sue risposte rapide e precise e l'interrogazione finisce. Il voto? Ovvio: 10.
Quel nanerottolo, per quanto mi possa impegnare, resterà sempre il numero uno!
Matt mi lancia un'occhiata eloquente, ma lo ignoro.
So a cosa sta pensando, non è difficile capirlo.
Pensa al rapporto conflittuale che c'era con Near fino a poco tempo fa, diviso com'ero tra l'amicizia e il desiderio di batterlo.
In effeti, una situazione simile mi avrebbe mandato su tutte le furie. Perchè io nove e mezzo e lui dieci? Qual era la differenza tra noi?
Quante discussioni con il piccoletto a causa dei voti, anche se la maggior parte di queste era unilaterale!
Per colpa del mio orgoglio ho passato notti intere sui libri, deciso a superare Near in ogni verifica, scritta o orale che fosse, peraltro senza riuscirci mai.
Alla fine ero talmente stressato ed esausto che la mia media ne risentì palesemente, e dovetti arrendermi.
In fondo, non è mezzo punto a renderlo migliore di me.
Io sono più bravo nelle materie pratiche, lui in tutte. L'ho capito, e non posso farci nulla.
Mentre il nanerottolo torna a sedersi, i nostri sguardi si incontrano, e giurerei di aver visto le sue guance tingersi di un lieve rossore.
Mah...forse è stata una mia impressione.
-La tua maturità mi sorprende.- mormora Matt divertendosi a stuzzicarmi.
In risposta un ghigno mi incurva le labbra.
-Non l'avresti mai detto, eh?-
Sto al gioco perchè so che, nonostante mi stuzzichi continuamente con la storia di Nate, è fiero di me.
Diciamo che è stato lui a sopportarmi durante il periodo della 'gara' con il nanerottolo, scatti di rabbia compresi!
L'essermi rassegnato è stata una salvezza per la sua psiche, ne sono certo!
-Infatti. Pensavo saresti rimasto idiota fino alla morte!-
Sto per ribattere quando la voce alterata del professore mi blocca.
-Voi due! State disturbando!- sbotta con tono piuttosto alto, poi punta gli occhi su di me -Mello! Vai fuori!-
Sbuffo annoiato mentre mi alzo dal mio posto.
Ma perchè sempre io? Mai che lo dica a Matt!
Mentre passo vicino alla cattedra vedo la faccia estremamente irritata del prof, e un sorrisino soddisfatto mi incurva le labbra.
Faccio in tempo a chiudere la porta alle mie spalle che la campanella suona, segnando la fine di quell'ora.
Sospiro e rientro nell'aula, notando subito il volto paonazzo dell'insegnante.
Non è soddisfatto. Non è per niente soddisfatto di questa breve uscita: vuole di più.
Mi fa segno di avvicinarmi, e so già che è in arrivo l'ennesima punizione.

***

Beh, che ve ne pare?
Mi auguro che vi abbia attirato almeno un pò ^_^
Se avete tempo da perdere e volete far felice questa pazza autrice, m farebbe piacere conoscere la vostra opinione!! ^///^

Besos!!!

_Hiro_ ^__^

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Capitolo 2
*** 02. ***


***

POV MELLO

-Sembri un maniaco.-
Sinceramente, aspetto di sentirmi rivolgere una frase del genere a breve, e chi potrebbe negarlo!!
Chiunque mi veda in questo momento penserà che sono un depravato che si diverte a fissare i più piccoli con la bava alla bocca, e avrebbero ragione se il 'piccolo' in questione è un nanerottolo che ha due anni meno di me, frequenta la mia stessa classe nonostante l'età e ha profondi occhi neri in cui potrei perdermi! Un certo piccoletto che in questo momento sta venendo verso di noi.
-Asciugati la bava!- mi stuzzica Matt, seduto al mio fianco come al solito.
Sbuffo e mordo la tavoletta di cioccolato che ho in mano, imponendomi di allontanare lo sguardo dall'albino, per non farmi beccare, ma mi risulta piuttosto difficile!
Mi è impossibile smettere di fissare quel corpicino bianco avvolto dall'uniforme, o smettere di guardare il suo viso da bambino innocente mentre si avvicina al nostro tavolo, prendendo posto di fronte a Matt.
Dio! Perchè dev'essere così eccitante?!
-Ciao.- dice con la sua solita voce atona, rivolgendoci con la mano un saluto appena accennato.
-Hn.- mugugno, troppo concentrato a fissarlo per poterlo salutare come si deve; i neuroni impegnati a memorizzare ogni suo particolare, come se non li conoscessi già! Non gli stacco gli occhi di dosso, ma lui sembra non accorgersene: mantiene lo sguardo sul vassoio mentre comincia a mangiare.
-Ciao!- risponde Matt allegramente -Complimenti per l'interrogazione di oggi.- comincia -Ma come cavolo fai a prendere dieci con quello lì?- gli chiede, e dall'espressione si direbbe che si aspetti che Near gli riveli un qualche trucchetto per prendere simili voti..
Il nanerottolo non solleva neanche lo sguardo sul rosso e, prima di infilare la forchetta col cibo in bocca, risponde con un pacato 'Basta studiare'.
Non riesco a trattenere un sorrisetto divertito di fronte all'espressione contrariata di Matt.
-Uffa! Near sei sempre il solito!- si lamenta il rosso afferrando il cucchiaio per iniziare a mangiare, ma sorride anche lui.
Del tutto disinteressato alle lamentele del mio amico, mastico la cioccolata e mi guardo attorno, svogliato.
Noto una ragazza che, passando vicino al nostro tavolo, ci fissa interessata, e mi accorgo di come le sue guance diventino rosse quando guarda Matt.
Il mio sorriso si allarga mentre trattengo una risatina: quel rosso è troppo occupato a lamentarsi con l'albino per prestare attenzione alle ragazze! Se non l'avessi visto baciare o provarci con varie studentesse, affermerei che non gli interessano!
-Allora mi aiuti in analitica?- chiede Matt fissando l'amico più piccolo con gli occhi da cane bastonato.
-Va bene.-
-Davvero?! Grazie Near!- esulta felice con un sorriso a sessantaquattro denti. -Ah!- esclama poi, come se si fosse ricordato all'improvviso di qualcosa -Che ti toccherà fare stavolta?- mi chiede prima di infilzare una patata con la forchetta e portarsela alla bocca.
-Uff! Deve fare l'assistente bibliotecario.- sbotto estremamente seccato ripensando alla punizione che mi ha dato quel maledetto professore di analitica.
Matt scoppia a ridermi in faccia e pure Near accenna un lieve sorriso divertito.
-Bravi! Ridete pure delle disgrazie altrui!- mi lamento spezzando un altro pezzo di tavoletta.
-Povero Mello! Trenta giorni a stretto contatto con quella pazza di Mildred!- inferisce il rosso senza smettere di ridacchiare. -Non ti preoccupare amico!- mi rassicura poggiando una mano sulla mia spalla -Quando non ci sarai più, finirò io le tue scorte di cioccolato!-
-Non toccare la mia scorta!- lo minaccio dandogli un leggero pugno sulla spalla, allontanandolo un pò.
Lui scatta in piedi, ridendo. -Ok ok!- esclama alzando le mani in segno di resa.
In quel momento suona la prima campanella dopo la pausa pranzo, ricordandoci che tra mezz'ora comincia la prossima lezione.
-Oh! Cavolo!- esclama Matt, bloccandosi, come se avesse avuto una folgorazione inaspettata -Ho dimenticato la relazione di fisica in camera!- afferra il suo zaino nero, e ci saluta con un veloce 'Ci vediamo in classe' prima di correre via.
Cavoli! Che fretta! L'ora di fisica comincia tra mezz'ora! Anche se, in effetti, ci deve anche arrivare ai dormitori! E sono dall'altra parte dell'edificio...gli tocca proprio una bella passeggiata!
Lo guardo sparire dietro la porta della mensa, e un sorriso ancora mi aleggia sulle labbra. Mi volto all'improvviso quando sento il tintinnio prodotto dal coltello sul tavolo quando Nate lo poggia.
-Non puoi aiutarlo tu?- dice all'improvviso l'albino, puntando su di me lo sguardo color della pece.
Il mio cuore ha un sussulto e per qualche secondo mi perdo nei suoi occhi mentre immagino come sarebbe baciarlo, sentirlo contro il mio corpo, le sue labbra sulle mie...
...chissà che sapore avranno...
Mi impongo di non pensarci ancora, o rischio di saltargli addosso! Così cerco di concentrarmi sulla sua domanda.
Per un attimo non capisco a che si riferisce, poi i miei neuroni decidono di connettersi: ripetizioni di analitica per Matt.
Incredibile come il terzo studente dell'istituto abbia bisogno di aiuto! Eppure, ha otto con quello lì! Dice che io sono competitivo ma, secondo me, neppure lui scherza!
-L'ha chiesto a te.- replico alla fine con un'alzata di spalle, tentando di calmare il battito frenetico del cuore, e guardandomi attorno per distogliere l'attenzione da lui.
Ma perchè Matt se n'è andato?!
Diamine!
Non vedevo l'ora di stare un pò da solo con il piccoletto dato che, da quando Matt si è unito a noi, le occasioni sono poche e si limitano al breve tratto di strada che facciamo insieme per tornare a casa dopo la fine delle lezioni.
Volevo stare un pò con lui, ma non pensavo che avrei reagito così! Ecchecavolo! Il mio autocontrollo se ne sta proprio andando a quel paese!
-E' il tuo migliore amico.- replica ancora il piccoletto, rompendo il filo dei miei pensieri.
-Ti ricordo, che è anche uno dei tuoi migliori amici.- ribatto per poi sbuffare esasperato.
-Tu sei bravo quanto me.-
-Ma l'ha chiesto a te.- ripeto, masticando nervosamente un pezzo di cioccolato.
Ma dico! Si possono avere conversazioni più cretine?!
Questo è un modo come un altro di perdere tempo, mi ritrovo a pensare un pò irritato.
E sto anche per finire la cioccolata!
-D'accordo.- si arrende infine.
Sembra scocciato e per niente desideroso di svolgere quel compito, ma so che la sua è tutta apparenza. Si lamenta tanto, ma in realtà farebbe qualunque cosa (o quasi!) per Matt, e lo stesso vale per me.
Ancora una volta mi ritrovo a fissare il mio amico, il quale continua a giocare con una ciocca di capelli; sul volto l'espressione neutra che lo caraterizza.
Agli occhi di tutti Near appare come un'automa, incapace di provare emozioni, e guardandolo dall'esterno, senza curarsi di altro se non dell'aspetto, è così.
Mai un sorriso, una smorfia, la semplice dimostrazione di un'emozione...nulla. Anche quando è con me e Matt non è molto espansivo; per questo, per me, i suoi rari sorrisi sono un vero tesoro...
Ripensandoci adesso, mi accorgo di come sia cambiato con l'andar del tempo. Da bambino non era così, e lo posso affermare con sicurezza visto che siamo cresciuti insieme perchè i nostri genitori si conoscevano già.
Da piccolo era più socievole, più vivace, amava stare all'aria aperta a giocare. Certo, dire che faceva amicizia con chiunque sarebbe una bugia, ma era decisamente molto meglio di adesso! Di allora, l'unica cosa che è rimasta uguale, è il suo sguardo innocente nonostante tutto e il suo amore per i giocattoli...
Mi piace questo Nate...mi piacerebbe anche se fosse un delinquente, a dire il vero!, ma...a volte mi piacerebbe riavere indietro quel bambino ingenuo con cui giocavo nel giardino di casa...
Però, dopo quel giorno, è cambiato...
Il filo dei miei ricordi viene spezzato dall'arrivo piuttosto rumoroso di un ragazzo dai capelli neri, che si siede sulla sedia che prima occupava Matt, rivolgendoci un sorriso smagliante.
Mordo la tavoletta che ormai sta finendo, e socchiudo gli occhi, guardandolo minaccioso: nessuno può sedersi al mio tavolo senza il mio esplicito permesso.
Al contrario, Near continua a mangiare, limitandosi ad ignorarlo come se non fosse arrivato nessuno a disturbarci.
-Ciao!- ci saluta allegramente col chiaro intento di fare conversazione -Mi chiamo Ray Williams, piacere!- si presenza senza che nessuno gli abbia chiesto niente. -Mi sono appena trasferito.-
Distolgo lo sguardo da lui, estremamente irritato: che cosa vuole questo qui? Perchè non sparisce? Mi farebbe un immenso piacere!
Già ho poco tempo da passare con l'albino, e ora arriva 'sto qui a rompere!
-Nate River.-
Mi volto di scatto, facendomi male al collo per il movimento troppo brusco, e fisso stralunato il piccoletto.
Non ci credo! Ora si mette a socializzare?? E da quando in qua?!
Sbuffo sonoramente e Near mi rivolge un'occhiataccia, un'evidente occhiata di ammonimento, e so cosa vuole: che sia educato.
-Mihael keehl.- sbotto sempre più nervoso, per niente felice della situazione che si sta creando.
Il moretto si gira verso di me, guardandomi con gli occhi sbarrati, evidentemente sorpreso.
Sta per parlare, probabilmente per fare domande, ma zittisce davanti al mio sguardo truce.
E' meglio che stia zitto.
Non voglio ricevere domanda su quello che è successo tre anni fa o sulla mia famiglia: in quel caso non rispondo di me.
-Ehm...sapete dirmi dove sono i dormitori?- comincia a dire Williams, un pò in imbarazzo -Ancora non conosco la scuola.- ammette dopo qualche secondo, poi un altro sorriso a sessantaquattro denti gli incurva le labbra, facendomi innervosire ancora di più: io vorrei stare un pò con Nate e questo qui invece gioisce nel disturbare i miei piani?
A stento sento la sua proposta.
-Perchè non mi fate vedere l'edificio così ci conosciamo un pò?-
-Perchè non evapori?- replico acido, le parole che escono spontaneamente dalle labbra dischiuse, senza che faccia qualcosa per bloccarle.
Il tipo sussulta un pò, e sembra esserci rimasto male, ma è il mio turno di sussultare quando sento le parole di Near.
-Ti accompagno io.-
Williams si gira verso di lui, sorridendo di nuovo.
-Grazie Nate!- esclama poggiando una mano sulla sua spalla.
A quella vista il sangue mi ribolle nelle vene per la rabbia: Nate? l'ha chiamato Nate? Cos'è tutta quella confidenza?! E quella mano poi! E' meglio che la sposti entro tre secondi, o gliela taglio!
Involontariamente stringo una mano a pugno, tanto forte che le nocche diventano bianche, mentre fulmino l'ultimo arrivato con gli occhi.
I due ragazzi si alzano. Near mi rivolge uno sguardo indecifrabile e Williams invece agita una mano in segno di saluto.
Quando entrambi spariscono oltre la porta mi abbandono contro lo schienale della sedia, ormai di pessimo umore.
Mentre mi alzo per abbandonare la mensa decido che salterò la prossima lezione: in questo momento non ho per niente voglia di sentire la voce fastidiosa del prof di fisica.

***

Hello people! ^O^
Chiedo umilmente perdono per il ritardo con cui posto questo cappy ^_^''' purtroppo ho un piccolo...ehm...blocco dello scrittore =_= spero che comunque questo cappy sia decente ^///^ eh eh!
Rispetto al primo capitolo, adesso ho più chiara la trama della ficcy, e sono certa che ci saranno parti dedicate sia a Near che a Mattimo, perciò all'inizio di ogni cappy troverete scritto il POV usato ^_^
Beh...passiamo alle vostre recensioni =)

-Fe85: che bello Fe'!! ^O^ è un piacere sapere che anche questa ficcyna ti ispira ^///^ spero che anche questo secondo capitolo sia stato di tuo gradimento ^O^!! Spero di risentirti!! besos besos!!! _Hiro_ ^O^

-anxieroxiemuxie_chan: ehilà Roxie!!^^ che bello leggere la tua rece *_* sono contenta che la ficcy ti abbia incuriosita! speriamo che ti sia piaciuto questo nuovo cappy ^O^ alla prossima!! kiss kiss _Hiro_ =)

-terrycontyby90: ciao!!! ^_^ eh eh! in effetti il cappy precedente era piuttosto cortino ^///^ però, per questa seconda parte, mi sono sforzata di farlo un pò più lungo ^O^!! grassie per il tuo commento!! baci ^_^ _Hiro_

Grazie a Fe85 e philotaty per aver messo la ficcy tra i preferiti, e a anxieroxiemuxie_chan, indialilla e Liby_chan per averla salvata nelle seguite ^O^!!
E grassie anche a chi ha semplicemente letto!!

Alla prossima!!^^

Besos besos besos

_Hiro_ ^O^

P.S. Per quelli che leggono 'I Wish You a Merry Christmas' ehm...ecco...non so proprio quando posterò l'ultimo capitolo =_= purtroppo mi sono bloccata, e non riesco a scrivere la fine ç_ç farò il possibile per aggiornare prima della fine dell'anno!! XDXDXD eh eh!!

Kiss kiss ^__^

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Capitolo 3
*** 03. ***


Chiedo umilmente scusa per il ritardo, ma in questo periodo sono proprio poco ispirata ç_ç non riesco a scrivere nulla di decente ç_ç spero che, nonostante questo, il capitolo sia leggibile^^''' Buona Lettura!!!

***

POV MELLO

***

Me lo sento! Presto finirò sul giornale per assalto ad un coetaneo!
Davvero non lo sopporto quello lì! Mi fa saltare i nervi!
Nate qui, Nate lì!
Tutta questa confidenza...tsk! Gliela faccio passare io la voglia di avvicinarsi al mio Nate! E' arrivato da meno di un mese, ed è già peggio di una piovra!
Il batuffolo bianco è mio, e se ci prova con lui si pentirà di essere nato, quanto è vero che mi chiamo Mihael Keehl!
Quasi l'abbia chiamato col pensiero, Williams entra in classe, seguito dall'albino. Chiacchierano tranquillamente, anche se è solo la Piovra a parlare.
Cerco di nascondere un moto di stizza al vederli vicini, ma non riesco a trattenermi dallo stringere con forza la tavoletta di cioccolato che ho in mano, frantumandola in più pezzi.
Matt, seduto al suo fianco, si gira verso di me, studiando con attenzione le mie reazioni, per niente soddisfatto da quel che vede.
-E' meglio se lo lasci perdere quello là.- mi dice tentando di placare la mia crescente irritazione prima che possa fare danni: sa di cosa sono capace quando mi arrabbio...
-Non devi assolutamente preoccuparti,- continua, dimostrando ancora una volta di essere la voce della mia ragione (che a volte non funziona come dovrebbe!) -Near non potrebbe mai provare un qualche interesse per un ragazzo simile.- conclude, cercando invano di rassicurarmi.
Nate? Provare interesse per Williams?!
Ma stiamo scherzando!? E' una possibilità che non avevo neanche preso in considerazione! Certo, è più che evidente che quello là stravede per il mio albino, ma non ho mai pensato che potesse essere ricambiato!
Per un attimo mi balena nella mente un'immagine del batuffolo bianco e di Williams, insieme, seduti su una panchina, il primo seduto sulle gambe dell'altro, le mani del moro che toccano il corpo innocente del più piccolo con fare voglioso e passionale. Lo immagino, e la sola idea mi fa imbestialire!
Ringhio a denti stretti, sempre più furioso, mentre sento le viscere contorcersi per l'orrore e il cuore compresso in una morsa troppo stretta per non risultare dolorosa.
Vivere una vita senza Nate? Vederlo tra le braccia di un altro che ha preso il mio posto? Sopportare l'idea che qualcun'altro che non sono io veda, tocchi, baci il suo esile corpo? Mi sento male al solo pensarci! Prendere in considerazione una simile ipotesi mi lascia con l'amaro in bocca e con la desolazione nel cuore...
-E smettila di ringhiare! Non sei un cane!- sbotta Matt, interrompendo il flusso dei miei pensieri non proprio ottimistici.
Mi volto verso di lui e noto la sua espressione irritata mentre mi fulmina con lo sguardo.
-Non sei più un bambino. Comportati di conseguenza. Pensi davvero che quel tizio riuscirà a separarvi?- mi chiede, improvvisamente serio -Pensi davvero che quel nuovo arrivato diventerà più importante di te nella vita di Near?-
Lo fisso, sorpreso dalle sue parole, cercando di trovare una risposta alle domande.
No, non lo penso. Non permetterò a Williams di portarmelo via.
-Per carità Mello! Non siete arrivati a questo punto neanche quando mi sono trasferito qua!-
E mi ritrovo ad ammettere che il rosso ha ragione.
Siamo cresciuti insieme, io e Near, vicini di casa fin da quando avevo sette anni. Oggi occasione era buona per giocare all'aperto o per fare una scherzo a mia zia!
Abbiamo trascorso una bella infanzia, o almeno così è stato finché la mamma di Near non si è ammalata, lasciandolo poi all'età di undici anni...
Nate adorava la madre, e l'averla persa così presto, è stato un durissimo colpo per lui...da allora si comporta come quell'automa che è oggi o, più precisamente, che finge di essere...
Eppure, anche in quella spinosa situazione, nonostante lui cercasse di allontanarmi per rinchiudersi nel suo dolore, siamo rimasti insieme, vicini, uniti nella nostra intramontabile amicizia.
Abbiamo avuto anche dei momenti di crisi, ovviamente, soprattutto quando Matt si è trasferito nella nostra scuola, quattro anni fa.
Il rosso ha subito fatto amicizia con Near, visto che erano vicini di banco, ed è stato allora che ho scoperto di aver superato la soglia dell'amicizia per raggiungere un altro tipo di interesse nei confronti di Nate.
Ero geloso. Ero stramaledettamente geloso del nuovo arrivato che andava d'accordo con il mio albino, e così ho cercato di tenerlo sotto controllo, diventando anche io un suo amico.
Poi la situazione si è calmata quando ho visto Matt e una ragazza baciarsi nel corridoio che porta ai dormitori, capendo che il rosso non era una minaccia visto che gli piacevano le ragazze! E così siamo diventati un trio inseparabile, nonostante i vari colpi al nostro equilibrio, e non sarà di certo quel deficiente di Williams a rovinare tutto!
Decisamente più tranquillo e fiducioso, mi preparo ad affrontare la prima lezione della giornata, mentre Matt si rilassa impercettibilmente al mio fianco, anche lui più tranquillo: ha capito che, per il momento, non farò idiozie.
Pochi minuti dopo, il prof entra in classe, e così comincia un altro giorno di scuola.

***

'Mello, fai un respiro profondo. Rilassati.' mi impongo senza riuscire nell'impresa 'Recupera il tuo ottimismo',
'Fanculo alla fiducia, all'amicizia che dura da anni e via dicendo!
Se quello lì continua a toccarlo, gli stacco le braccia! Voglio vedere poi come fa ad accarezzarlo!
Quella ciocca di capelli che Williams ha così diligentemente spostato dalla fronte dell'albino, stava bene lì dove stava, senza bisogna di interferenze!
Sento Matt sospirare al mio fianco, e mi volto di scatto verso di lui, stizzito.
-Che c'è?- sbotto sgarbatamente, guadagnandomi così l'ennesima occhiataccia della giornata.
.-Vedi di calmarti idota.- risponde acido -Non ci puoi fare niente! Finchè Near sarà libero, altri ragazzi continueranno a provarci. Mettiti l'anima in pace.- e dopo averlo detto, continua a mangiare la sua mela.
Sbarro leggermente gli occhi, sconvolto dalle sue parole e dal tono in cui sono state pronunciate.
Di solito Matt è la voce della mia coscienza, mi appoggia, mi aiuta, mi da consigli, sopporta i miei attacchi di gelosia...non è da lui comportarsi così!
Oddio! Ci manca solo che Mail mi abbandoni al mio crudele destino!
-Ma che ti prende?- gli chiedo, più calmo, dimenticandomi per un attimo dell'albino e della Piovra che si avvicinano al nostro tavolo.
Matt ingoia l'ultimo pezzo di mela, e solo allora si gira verso di me.
-Mi sono stancato.- sbotta -Se tu non capisci, non è colpa mia. Sei uno stupido!-
Lo guardo mentre si alza, senza capire.
-Ho fatto il possibile. Ora, non posso più farci niente. Tocca a te.-
-Ma...non capis...-
-Pensaci.- m interrompe -Vado a riposarmi un pò prima che comincino le lezioni del pomeriggio. Ciao.- e prima che possa fermarlo, va via, lasciandomi lì come un cretino.
'Ma che diavolo sta succedendo? Che gli è preso?!'
Sto per alzarmi per seguirlo, quando Near e la Piovra raggiungono il tavolo, sedendosi e poggiando il vassoio per cominciare il loro pranzo.
-Sei in ritardo.- lo aggredisco appena si siede -Si può sapere dove cazzo eri?- sbotto frustrato e nervoso.
Near non mi risponde nemmeno, fulminandomi con lo sguardo, e così mi concentro su Williams, che mi sembra felice...troppo felice per i miei gusti!
-Scusa Keehl,- mi dice lo Piovra con un sorriso soddisfatto sulle labbra e un tono mellifuo che mi da immediatamente sui nervi! -eravamo in palestra, e abbiamo perso la cognizione del tempo. Ci stavamo proprio divertendo.-
Socchiudo gli occhi, incazzato, e un brivido mi attraversa il corpo: che cosa ci facevano da soli in palestra!?
La rabbia continua a ribollirmi nelle vene, sempre più violentemente, e le mani prudono per la voglia di prendere a pugni quell'idiota.
-Avevamo del lavoro da sbrigare.- aggiunge Near, e a quel punto non resisto più!
Scatto in piedi, e senza dire una parola mi fiondo fuori dalla mensa.
Purtroppo non sono abbastanza veloce da non vedere il sorrisetto estasiato e gioioso di Williams.
E così, mentre la porta si chiude alle mie spalle, giuro a me stesso che gliela farò pagare a quella piovra...costi quel che costi.

***

Cavolo! E' passata un'eternità dall'ultima volta che ho scritto il post scritum di un capitolo! sarà perchè non aggiornoda un casino di tempo? XDXD
Beh, credo che questo capitolo si commenti da solo^^''' Mellino sta uscendo fuori di testa, è eviente U_ chissà che combinerà quel pazzo O_O

Passiamo alle vostre meravigliose recensioni!! *me commossa tanto tanto ç_ç*

-Fe85: Fe'!!!! *__* oh my! quanto tempo!! mi dispiace per l'immane ritardo! chiedo umilmente perdonoooo ç_ç!! spero che mi sia fatta perdonare con questo capitolo! Ormai, alcune cose si stanno chiarendo *_* ihih! Grazie mille del commento!! ^O^ besos!!! _Hiro_ ^__^

-indialilla: ciaoooo^^ grazie mille per la rece!! sono contenta che il secondo cappy ti sia piaciuto ^O^ anche se con un immenso ritardo, ecco a te il terzo capitolo!!! ^O^ bye bye!!! _Hito_ ^___^

-himeno chan: cugyna sei un casino T_T solo tu puoi fare questi casino =_= controllare che account stavi usando prima di postare la recensione no, eh?? T_T cmq, grazie per avermi lasciato una rece anche qui *__* cavoli! ormai sei dappertutto!! XDXD ti lovvo cugy! spero che il cappy ti sia piaciuto!! kiss kiss!!! -Chie- ^O^

-ladyVegeta1988: mia dolcissima sempai *___* me onorata di ricevere una your recensione *_* me very very happy!!! ^O^!!! non è stato un'aggiornamento rapido, ma spero di essermi fatta perdonare^^'''! Cmq, mi diverte troppo descrivere Mellino mentre immagina di uccidere Williams XDXD oh, questi giovani! XD loro si che avrebbero bisogno di una o due sedute di oh-oh-oh terapy ihihih XDXD spero che il cappy ti sia piaciuto!!! besos besos besos!!! ti voglio benissimo!!!! -Chie- ^O^

-: Locust: ciao!!!^^ thanks for your comment ^O^ sono contenta di sapere che la ficcy ti piaccia^^ eh si! anche per me è stato uno spettacolo immaginare Melluccio che sbava pensando a Nearino *__* ihihih! ma che ci vuoi fare?! quei due sono irrimediabilmente attratti l'uno dall'altro *_* spero che il cappy non ti abbia annoiata^^''' kisses! _Hiro_ ^__^

-Near Keehl: meravigliosissima sempai *___* che bello leggere una tua rece *me felice ^O^* chissà se riuscirai a leggere questo cappy ç_ç la sempai Lady mi ha detto che hai problemi con la rete ç_ç spero di risentirti presto! mi manchi tantissimo ç_ç spero il cappy ti sia piaciuto^^ ti voglio bene, non dimenticerlo, anche se nn riusciamo a sentirci da un sacco!!!! besitos besitos!!! -Chie- ^O^

Grazie a crhystal, DarkKiller, Fe85, gintama, himeno chan, ladyVegeta1988, Locust, naru_sasu_fan, Near Keehl, philotaty, Xx_Sophiestar_xX e _wara ningyo_ per aver messo la ficcy tra i preferiti, e a anxieroxiemuxie_chan, gintama, indialilla, Liby_chan, Locust, Ninive Shyal, pucci_near e RobyChan91 (Grassieee Nee-chan *__*)!

Beh, per il prossimo cappy spero di riuscire ad aggiornare presto^^'''
e per quelli che seguono anche 'For An Angel', sappiate che il cappy è in fase di stesura *__*

Bacissimi!!

Alla Prossima!

_Hiromi_ ^____^

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Capitolo 4
*** 04. ***


***

Eccomi qui con un new cappy! Spero di non avervi fatto aspettare troppo!! XD
Ebben, per questa volta...si cambia POV!!
Godetevi il cappy dal punto di vista del nostro adorato rossino!!! ^__^
Buona lettura!!!^^

***

POV MATT


Mi lascio cadere a pancia in giù sul materasso del mio letto, chiudendo gli occhi per rilassarmi.
Sono davvero esausto, e non ho ancora deciso se è colpa del troppo studio, o dello stress che mi provoca la testardaggine di Mello: decisione ardua, non c'è che dire!
Guardo l'orologio appeso alla parete per sapere se devo già andare, ma sono ancora le cinque e un quarto, perciò posso riposarmi un altro pò prima di andare a cercare Near, anche se, lo so già, sarà in biblioteca: ormai lo conosco, e so che tutti i giorni, dopo le lezioni, va a studiare per un'ora e mezzo lì, in una routine che dura da anni.
Mi stendo su un fianco, sospirando, leggermente irritato dalla situazione che si è venuta a creare tra Mihael e Nate dopo l'arrivo di quel tizio, quel Williams.
Il loro rapporto era già abbastanza precario senza il suo intervento! Troppo insicuri sui loro reali sentimenti, intimoriti da quello che potrebbe succedere se facessero un passo avanti, con la paura di essere rifiutati, hanno deciso di lasciar perdere tutto senza neanche provare, senza fare un tentativo, e intanto sono io quello che deve subirsi le continue crisi di gelosia di quel deficiente di un biondo!
Forse, e dico 'forse', oggi sono stato troppo brusco con Mello...me ne sono fregato di quel prova, pensando solo all'irritazione che la sua indecisione mi provoca...però, nonostante questo, spero che abbia ascoltato le mie parole; anche se non sembrava, nascondevano un consiglio e una soluzione!
Finchè Near sarà libero, altri ragazzi continueranno a provarci.
Dai! Quel cioccodipendente non può essere così rimbambito! E' così ovvio! Se Near se lo piglia lui, nessuno gli ronzerà più intorno, no?
In fondo, chi è quel pazzo che oserebbe mettersi contro il famigerato Mihael Keehl? Due ci hanno provato, tre anni fa, e uno di loro è finito in ospedale con lesioni gravi. Se il preside della scuola non fosse un caro amico della signora Keehl, sono certo al 100% che l'avrebbero espulso per una cosa del genere!
Se ripenso a quel che è successo, mi rendo conto di quanto l'albino sia importante per Mello, parte della sua vita, parte della sua anima...è disposto a tutto per lui, anche a sporcarsi le mani per impedire che qualcuno intacchi la sua purezza...
Mi sfugge l'ennesimo sospiro mentre mi metto a sedere: sono già le 17.45, e fra poco Near andrà via. Se voglio incrociarlo, dovrò muovermi.
Infilo le scarpe da tennis nere e la felpa bordeaux, poi esco dalla mia stanza chiudendo la porta dietro di me.
Più per forza dell'abitudine che per necessità, chiudo a chiave la camera, ficcando poi il mazzo in tasca, incammiandomi nel corridoio deserto.
Osservando adesso i muri bianchi che scorrono sotto i miei occhi, mi accorgo di come siano cambiate le cose da quando mi sono trasferito in questa scuola.
All'inizio avevo paura di non riuscire a socializzare, letteralmente terrorizzato all'idea di essere isolato solo per il mio QI fuori dalla media, così come era successo nelle altre due scuole che ho frequentato, ma mi sbagliavo: in quest'edificio sono circondato da persone speciali! Basti pensare a Mello e Near!
Inoltre, nei primi tempi, odiavo questo posto che ora, per me, è come una casa. Non mi piacevano gli studenti, non mi piacevano gli insegnati e, soprattutto, non mi piaceva il dormitorio. Dover restare dentro l'edificio a dormire, a vivere, anche dopo le lezioni, mi deprimeva e mi faceva sentire diverso dagli altri.
E poi, un giorno, conobbi Nate, e Mihael insieme a lui, e di certo non avrei mai immaginato che saremmo diventati come fratelli con l'andar del tempo!
E' stato solo grazie a loro due che non mi sono demoralizzato e non ho abbandonato gli studi, continuando ad impegnarmi come sempre.
Un sorriso mi incurva le labbra accorgendomi di come le cose non siano solo cambiate, bensì siano migliorate, rendendomi soddisfatto di quello che ho.
E' vero, non ho una casa mia, non ho una famiglia, ma ho trovato delle persone che mi vogliono bene, mi accettano, mi stanno vicine, e poi, non ci sono parole per descrivere quanto sia importante quello che il preside ha fatto per me: non solo mi ha permesso di iscrivermi senza pagare la retta, ma mi ha concesso, inoltre, una stanza del dormitorio dove poter stare.
Credo che, alla fin fine, lui sia l'unico uomo che si avvicini vagamente ad una figura paterna, per me.
Perso com'ero nei ricordi, non mi sono accorto di essere arrivato al corridoio che porta alla biblioteca e ai laboratorio, posti nella stessa ala dell'edificio scolastico.
Volevo accelerare il passo per non rischiare di perdere Near, ma qualcosa mi blocca: una voce mi inchioda lì dove sono.
Concentrandomi un pò riesco a capire da dove arrivi e così, cercando di non farmi sentire, mi avvicino alla porta dell'aula di musica. Per mia sfortuna la porta è socchiusa e non riesco a vedere all'interno della classe, e perciò mi limito ad ascoltare.
Una parte di me, probabilmente la mia coscienza, mi dice che il mio non è un comportamento corretto, ma me ne frego altamente, godendomi appieno quel suono dolce e melodioso che raggiunge le mie orecchie come un canto armonioso che m'incanta.
Purtroppo però, la melodia finisce, e sono costretto a tornare coi piedi per terra. Prima di allontanarmi dall'aula, sento una risata cristallina e la voce di una ragazza che dice "E' stato un piacere aiutarti", o qualcosa del genere.
Pensando ancora a quella voce favolosa, chiedendomi chi può essere la sirena alla quale appartiene, raggiungo il portone della biblioteca, restando sorpreso nel vedere Nate appoggiato al muro di fronte, come se mi stesse aspettando.
-Near! Ma che ci fai lì?- chiedo andandogli velocemente incontro e fermandomi davanti a lui.
L'albino solleva lo sguardo nero su di me, senza parlare; poi gira il capo verso destra e verso sinistra, controllando il corridoio, ed infine fissa di nuovo quei pozzi neri su di me.
-Sto aspettando Williams, ma è in ritardo.- dice con voce atona, come se la cosa non lo riguardasse minimamente.
Un'apprensione ingiustificata si fa lentamente strada in me, ma tento di scacciare quei dubbi assurdi dalla mia testa: non può essere, Mihael non ha alcun motivo per agire.
-L'hai incontrato per strada?- aggiunge poi il piccoletto, distogliendomi dai miei pensieri allarmanti.
Scuoto il capo. -No, mi spiace. Lo aspetti da molto?- domando, sperando di ottenere un 'no' come risposta. In fondo, tutti possono fare ritardo, no? Non dev'essere successo per forza qualcosa...
-Doveva essere qui alle cinque e un quarto.-
Guardo l'orologio, trepidante, e a quel punto i miei dubbi diventano solide ipotesi, estremamente possibili: sono le sei e dieci.
Quasi un'ora...un pò troppo per un semplice ritardo, no?
E allora Nate mi fa la domanda che temevo...
-Sai dov'è Mello?-
Il sangue mi si ghiaccia nelle vene, il cuore prende a battere più veloce, e i neuroni cominciano a lavorare freneticamente alla ricerca di una scusa, di una spiegazione vagamente plausibile.
-Ehm...credo sia tornato a casa...- borbotto, ma è evidente anche alle mie orecchie che quella bugia non è credibile.
So che ragionamento ha fatto l'albino, lo stesso che ho fatto io, e non riesco a trovare un'altra possibilità...
Entrambi conosciamo Mihael; entrambi sappiamo di cosa è capace...ed entrambi sappiamo che non ha preso bene l'arrivo di Ray Williams.
Senza dire una parola mi volto cominciando a correre per i corridoio, pensando febbrilmente alla ricerca di un posto nel quale cercare Mello.
Spero solo di essere in tempo...

***

Eh eh! Stavolta non ci ho messo tanto ^o^ sono contenta di essere riuscita a buttare giù qualcosa di decente^^'''

uh...questa volta mi avete lasciato poche recensioni ç_ç me triste ç_ç
Ma ringrazio di cuore invece chi ha recensito *__*

-RobyChan91: ooooh!! nee-chaaaan *__* che bello! sono contenta che abbia lasciato un commento!! me happyssima, tanto tanto *__* cooomunque, ammeto che ero davvero tanto tanto tentata di farlo picchiare quel WIlliams, ma mi son dovuta trattenete =( ma se vuoi posso prestartelo per 'divertirti' un pò muahahah *__* grazie mille per la rece nee-chan! ti voglio bien!!! ^o^ smackes!

-himeno chan: cugyna!! comincio a credere che mai e poi mai riuscirò a liberarmi di te U_U o sbaglio? XD cmq, grazie mille per il commento, e no, non sono passata a miglior vita XDXD sparisco, ma torno sempre all'ovile XDXD spero che anche questo cappy ti sia piaciuto! ^o^ ah! faccio anche a te la proposta che ho fatto alla nee-chan *__* c'è abbastanza Williams da condividere *__* muahahah!!! XD alla prossima!!! ti lovvissimo! _Hiro_ ^O^

-Fe85: Hello Fè! Mi fa sempre piacere leggere le tue recensioni^^ grazie mille per l'appoggio ^///^ e beh, per scoprire come va a finire la sfida...ihihih...sarai costretta a leggere XD uhm...sembra quasi una minaccia!! XDXD spero che anche questo cappy ti sia piaciuto!! alla prossima!! besitos besitos! _Hiro_ ^o^

Grazie di cuore a chi ha messo la ficcy nelle seguite o nei preferiti =) tanti abbracci pucciosi!! *_*

Beh...ora andate in pace U_U ...... XD

Mi raccomando! recensite in tanti! I commenti, negativi o positivi, sono sempre ben accetti ^o^

Alla prossima!!

_Hiro_ ^__-

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Capitolo 5
*** 05. ***


ç_ç mi avete lasciato poche recensioi ç_ç me tristissima ç_ç la ficcy non vi piace?? ç_ç
coooomunque! Grazie alla mia Cugy himeno chan e a fe85 per la recensione, e grazie a chi ha messo la ficy nelle seguite o preferiti^^
Buona lettura!

***

POV MATT


Con un sospiro di delusione chiudo le porte dello spogliatoio: speravo di trovare Mello lì, in palestra. In fondo, è un posto isolato, e credevo fosse quello che cercava.
Percorro a passi lenti il corridoio che poco fa ho fatto di corsa, pensando, massacrandomi le meningi alla ricerca di un posto, di un luogo nel quale trovare Mihael e Williams.
Più passa il tempo, e più aumenta l'apprensione dentro di me. Quel pazzo di un biondo mi preoccupa davvero quando è arrabbiato e solo, lontano dalla mia supervisione; e mentre lo penso una smorfia mi contorce il viso: per carità! Sembro sua madre!
Sbuffo seccato, giustamente irritato per tutti i problemi che quel cioccolatomane mi procura! E meno male che dovrebbe essere lui, in base all'età, il più maturo e responsabile tra noi! Pff!
Accelero un pò, ansioso, ma la mia marcia ha fine quando, svoltato l'angolo, mi scontro con qualcosa, o meglio, qualcuno.
Poggiandomi al muro con una mano riesco ad evitare di cadere, ma non mi sfugge un tonfo e il rumore di fogli buttati all'aria.
Apro gli occhi e scopro che ho 'abbattuto' una ragazza.
-Ahi!- si lamenta lei, poi solleva lo sguardo su di me.
-Ehm...tutto bene?- chiedo gentilmente, tendendole una mano per aiutarla a tirarsi su.
Lei l'afferra dopo un attimo di esitazione, e con estrema facilità la metto in piedi. Quando me la ritrovo davanti, mi sorprendo di quanto sia...minuscola! In piedi mi arriva al mento, forse, ed è magra...molto magra! Non mi meraviglia che l'abbia atterrata così facilmente!
La osservo bene, basito, ma alla fine constato che, probabilmente, è la canadese scolastica di qualche taglia più grande e il berretto che indossa a renderla più esile di quanto non lo sia in realtà.
Mi chino per aiutarla a raccogliere le pagine che si sono sparse nella collisione.
-Scusa, non stavo guardando dove mettevo i piedi.- le dico, scusandomi, fregandomene se non è colpa mia, giusto perchè mi va di fare conversazione con lei.
-E' anche colpa mia.- risponde lei, diretta, chiudendo lì la questione.
Il braccio mi si blocca a metà strada, immobile a mezz'aria: ha una voce squillante, acuta, ma non è per niente fastidiosa...è delicata, soave...
Per un attimo mi balena in testa l'idea di chiederle se è lei la ragazza che cantava poco fa nell'aula di musica, ma mi blocco appena in tempo: chissà che cosa potrebbe pensare!
Raccolgo l'ultimo foglio a terra e mi rimetto diritto, porgendoglielo con un sorriso sulle labbra, il sorriso ammaliante che sfrutto per provarci sfacciatamente con le ragazze. A dirla tutta, questa studentessa mi attrae, non mi dispiacerebbe uscire qualche volta con lei!
E poi, è anche carina! penso guardandola in viso con più attenzione; purtroppo, la visiera del cappellino blu mi impedisce di osservarla come vorrei.
-Scusami ancora.- dico tentando di trattenerla ancora un pò, con la speranza di strapparle almeno il nome.
-Non importa.- risponde placidamente -Grazie per avermi aiutato coi fogli. Ciao.- e senza darmi il tempo di dire altro, si gira andando via a passo spedito, dopo avermi rivolto un sorriso...un solo, piccolo sorriso che mi blocca per un attimo il cuore.
Cavolo! Devo scoprire chi è quella là! decido di punto in bianco, interessato come poche volte prima d'ora.
Poi la realtà, con i suoi problemi, mi reclama prepotentemente a sé: come un fantasma, vedo Mihael svoltare l'angolo dall'altra parte del corridoio. Mi metto a correre e, per fortuna, dopo aver svoltato, lo vedo poco lontano da me.
-Mello!- grido, cercando di attirare la sua attenzione.
Per un attimo temo che mi ignori, continuando per la sua strada, ma tiro un sospiro di sollievo quando lo vedo fermarsi e girarsi verso di me, aspettandomi.
-Dove cazzo eri?- lo aggredisco appena sono a pochi passi da lui, fulminandolo con lo sguardo: sapendo quello che ha combinato, non posso permettermi di partire 'delicatamente'. L'attacco è la miglior tattica in queste situazioni!
-'Azzi miei.- replica il biondo, fissandomi storto, probabilmente arrabbiato per averlo mollato a pranzo senza una spiegazione. -Che vuoi?- mi dice sgarbato come poche volte, incrociando le braccia sul petto, minaccioso.
-Dov'è Williams?- chiedo andando dritto al sodo, saltando gli inutili inconvenevoli.
Lo vedo sollevare un sopraciglio, spaesato, poi torna alla sua espressione torva.
-Non lo so e non me ne frega un...-
-Non prendermi per il culo!- sbotto, sull'orlo di una crisi di rabbia: non accetto che mi prenda in giro! Con me deve essere sempre sincero; è il nostro tacito accordo.
-Dimmi dov'è Williams!- sbraito prendendolo per un braccio e scuotendolo con forza.
Mello mi spinge, e quasi perdo l'equilibrio tanto è violento il colpo.
-Non so dove cazzo è quello là!- urla a voce alta, furioso e, mollandomi lì come un idiota, se ne va.
Dannazione! Dannazione! Mille volte dannazione!
Ci mancava solo quello!
E adesso che faccio?!

***

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Capitolo 6
*** 06. ***


***

POV MELLO


E' strano...o meglio, io mi sento strano.
Non ricordo l'ultima volta che sono entrato in classe senza Matt al mio fianco, parlando o discutendo scherzosamente.
Oggi invece, per la prima volta dopo tanto tempo, metto piede nell'aula da solo, isolato, lontano dal mio migliore amico, lontano dal mio adorabile albino...
Istintivamente mi guardo attorno per scoprire se ci sono; purtroppo non riesco a reprimere l'istinto. Per fortuna loro non ci sono. Faccio un altro passo, ma mi blocco immediatamente quando lo vedo, il solito sorriso canzonario e soddisfatto sulle labbra, gli occhi scintillanti di gioia...sembra quasi che sappia. Poi la noto, una stramaledettissima benda che gli avvolge il braccio destro.
Aggroto le sopraciglia senza capire, poi, ripensando il suo sorrisino giulivo, un dubbio atroce comincia a farsi strada nella mia mente ancora intorpidita dal sonno, nonostante cerchi di allontanarlo: non può arrivare a tanto, non ne ha alcun motivo! Non può averlo fatto davvero!
Poi sento lo sguardo di alcuni miei compagni puntati addosso, malevoli, spietati, e a quel punto non ho più alcun dubbio.
Prima di fare una qualche cazzata mi fiondo fuori dalla classe, rischiando di travolgere il professore. Quando supero il portone della scuola, noto appena una zazzera rossa accompagnata da una bianca, e così, prima che il cancello della scuola si chiuda, esco dal cortile.
Nonostante abbia abbandonato l'edificio, la rabbia non si è placata, anzi! continua ad aumentare, a crescere, sottraendomi ogni capacità cognitiva, spingendomi a tornare indietro, da quel bastardo, per fargli veramente del male, per farlo soffrire, per farlo gridare di dolore, per costringerlo a supplicare pietà.
Mi fermo, ansimando, il fiato corto, un pò per la corsa, un pò per l'ira, e mi ritrovo a stringere con forza i pugni. Le nocche diventano bianche, inizio a sentire dolore per la stretta, ma non m'importa se ciò riesce a distogliermi dall'oggetto della mia rabbia.
Non so perchè, ma dopo un quarto d'ora mi ritrovo davanti a casa mia, aprendo il portone, entrando nell'atrio: sinceramente non ricordo di aver pensato a qualcosa di simile...ma fa nulla...va benissimo così.
Subito sento dei passi che arrivano dal corridoio laterale e, ancor prima di vederla, so che è Halle. Infatti, pochi attimi dopo, vedo la sua testa bionda far capolino dal salotto.
-Mihael!- esclama sorpresa -Che cosa ci fai qui? Dovresti essere a scuola!- ribatte poi ponendosi di fronte a me con le mani sui fianchi.
­-Non ci sono andato.- replico, fissandola in attesa di una qualche reazione.
-COSA?! Che cosa devo fare con te?!- sbraita, arrabbiata -E' tuo dovere frequentare le lezioni! Non puoi fare quello che vuoi!-
Assottiglio gli occhi, irritato: ci mancava solo lei a farmi la predica!
A quel punto capisco che mi sto avvicinando al limite, al punto di non ritorno, e così, prima di dire qualcosa di cui potrei pentirmi, la supero a grandi passi, tentando di evitare un'inutile discussione.
Purtroppo, conosco mia zia, e so che non cederà così facilmente: è un difetto di famiglia; ce l'ha mia madre, ce l'ha lei, e naturalmente ce l'ho io.
Sento il ticchettio dei sui tacchi dietro di me, ma non mi fermo e salgo le scale due gradini alla volta, cercando di distanziarla.
Raggiungo la porta della mia stanza, ma faccio in tempo a spalancarla che lei è di nuovo dietro di me.
-Senti Mihael,- comincia minacciosa -non accetto un simile comportamento nei...-
Mi volto di scatto, lo sguardo bruciante di rabbia.
-Tu NON sei MIA madre!- sbraito e subito dopo le sbatto la porta in faccia, lasciandola lì a fissare il legno scuro.
Sul tavolino affianco alla porta noto un bicchiere e, senza riuscire a trattenermi, lo scaglio con violenza contro il muro di fronte. Subito dopo afferro una delle sedie, scaraventandola al suolo con l'intento di bracassarla. Poi è il turno dell'altra sedia, del tavolino, del divanetto, dei cuscini...
Quando la mia crisi distruttiva si placa, mi butto a peso morto sul letto, svuotato di ogni cosa.
Ed è allora che i sensi di colpa si fanno sentire, forti, impossibili da ignorare.
Mi metto a sedere, balzando poi in piedi e uscendo velocemente dalla mia stanza, ignorando bellamente il casino che ho combinato.
Vado in cucina, nel salotto, in biblioteca, nello studio, nel giardino, nella sala ricevimenti, in bagno, ma di Halle nessuna traccia; l'unico posto che mi resta da controllare è camera sua...
Trascinando i piedi come se fossero di piombo, salgo le scale, arrivando davanti la sua porta.
Busso una prima volta, ma non ottengo risposta.
Busso una seconda volta, ma il silenzio mi risponde.
Busso una terza volta, ma le cose non cambiano.
Potrei andarmene, lasciar perdere, ma mi sento davvero uno schifo: Halle non meritava di essere trattata così...
Sto per bussare un'altra volta quando la sua voce brusca mi distrae, costringendomi a girare.
-Che cosa vuoi?- dice con tono duro, ma dai suoi occhi leggermente gonfi capisco che ha pianto...per colpa mia.
-Io...- mi blocco, non sapendo da dove cominciare.
E' vero, abbiamo discusso spesso, ma erano liti stupide, senza alcuna rilevanza, e dopo una notte di sonno tutto tornava alla normalità.
Stavolta però ho esagerato, e non posso lasciare le cose come stanno.
Devo molto a mia zia...
Nonostante tutti i suoi problemi sentimentali, si è assunta il compito di prendersi cura di me dato che mia madre mi ha lasciato a me stesso, da solo in questa casa grande come un castello. Mi è stata vicina quando mio padre si suicidò, e mia madre cadde in depressione, e ora che stiamo tutti meglio, continua a sostenermi come farebbe una mamma...
Avrei voluto che mia madre, sua sorella, si prendesse cura di me, come sarebbe stato giusto, ma non ho nulla di cui lamentarmi. Halle non mi ha mai fatto mancare nulla, da una cena calda la sera al bacio della buonanotte, alle amorevoli cure quando mi ammalo.
E anche adesso che sono grande, adesso che mia madre si sta riavvicinando, lei è sempre lì...sempre.
Credo che non ci siano parole per descrivere la gratitudine e l'affetto che nutro per lei...
-Mi dispiace zia...non avrei dovuto dirti una cosa simile...ti chiedo scusa...vol vo dirti che...per me...tu...tu sei...davvero...- mormoro, balbettando come un idiota, ma, purtroppo, non tanto pratico in questo genere di situazioni.
Lei rimane interdetta, poi un piccolo sorriso le incurva le labbra, mentre mi blocca.
-Non importa Mihael. Lo so.- dice dolcemente.
Mi si avvicina e mi poggia un leggere bacio sulla guancia prima di tornare quella di sempre.
-Adesso io devo andare a fare delle commissioni,- mi informa, poi punta l'indice contro di me, severa -tu, riordina la tua stanza.-
Sbuffo annoiato, ma non riesco a trattenere un sorriso: come sarebbe la mia vita senza la mia zietta a sgridarmi?
Mi dirigo verso la mia stanza: non ho molta voglia di pulire, ma mi farà bene tenere occupata la mente con altre attività. Mi impedirà di pensare in continuazione al mio amico, al mio amore, e a quel bastardo del nuovo arrivato.

***

hello^^ scusate ma non ho il tempo di scrivere qualcosina^^''' c'è mia mamma alla porta che mi aspetta per uscire^^'''' grazie alla mia dolce sempaiuccia ladyvegeta1988 e alla mia cugynetta x la rece!!! ^o^

alla prossima!!!

_Hiro_ ^o^

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Capitolo 7
*** 07. ***


***

POV NEAR


Apro il libro di chimica, fingendo di seguire la lezione mentre la mia mente vaga libera tra mille pensieri sconclusionati.
Io non capisco, davvero non capisco.
E' strano che io non capisca qualcosa (non per essere modesto),ma non riesco proprio a comprendere il comportamento di quel pazzo biondo.
Lo conosco da una vita, siamo praticamente cresciuti assieme, ma negli ultimi tempi lo vedo diverso...
Ho sempre pensato che avesse qualche problemino di impulsività e una totale incapacità di autocontrollo ma, ci sono delle volte che proprio non lo riconosco.
Tra gli eventi più eclatanti mi viene da pensare a quell'incidente di tre anni fa...
Capisco che si possa essere offeso o infuriato perchè mi hanno insultato pesantemente, ma mi pare un pò troppo esagerato aggredire quei due e spedirne uno all'ospedale solo per questo!
E adesso...adesso che mi combina!?
Ieri Mello non si trovava, Williams era in ritardo per l'incontro, e oggi il nuovo studente ha un braccio fasciato e la guancia destra gonfia.
Purtroppo la matematica non è un'opinione, e i fattori volgono tutti a sfavore del biondo.
Però...non riesco a spiegarmi perchè sia scappato, letteralmente, dalla scuola, quasi fosse un inferno.
Quando mi è passato affianco non mi ha nemmeno notato!
Il filo dei miei pensieri viene spezzato da un fogliettino appallottolato di carta che mi finisce sul banco. Lo srotolo lentamente, non tanto interessato.
Mi dispiace per non essere venuto ieri; sono stato trattenuto. Ray.
Prendo una matita e scrivo rapidamente una risposta, rispedendoglielo.
Non importa. Come ti sei fatto male?
La sua unica risposta però, è un laconico 'Ne parliamo dopo', che non lascia presagire nulla di buono.

Il 'dopo' si presenta all'ora di pranzo, quando ci ritroviamo io, lui e Matt a mangiare nello stesso tavolo. Williams sembra molto felice, nonostante il braccio malandato, mentre Matt è chiuso nel silenzio; mi pare quasi di vedere un'aura negativa provenire da lui!
-Come ti sei fatto male al braccio?- chiedo senza tanti preamboli.
-Io...non so se è giusto dirvelo, ma...- si blocca, indeciso, poi continua -è stato Keehl...ieri pomeriggio mi ha chiamato da parte, per parlarmi, e...mi ha minacciato...-
Rimango basito, incredulo di fronte a quella confessione.
Può essere vera? Si.
Io ci credo? .... Non lo so.
Vedo Mail fremere a quelle parole, ma non se ne va come pensavo.
-Perchè l'avrebbe fatto?- chiedo ancora, e mi sembra di essere un poliziotto che interroga un sospettato durante l'interrogatorio. Ma, alla fine, il sospettato si rivelerà innocente o colpevole?
-Lui...non voleva che stessimo vicino...- dice, abbassando lo sguardo, come se fosse impaurito da qualcosa che io non posso vedere -Ho cercato di dirgli che tra noi non c'è niente ma...- lascia la frase a metà con una tipica pausa ad effetto. E' evidente cosa c'è dopo quel 'ma': ossia, 'Mello mi ha spezzato le ossa del braccio'!
Mail balza in piedi, e senza dire una parola va via, lasciando intatto il vassoio con il cibo.
-Nate, anche se mi ha minacciato,- dice Ray attirando la mia attenzione -non ho intenzione di allontanarmi da te...sei troppo importante.-
Mi afferra una mano, carezzandola delicatamente col pollice. Rimango imbambolato a fissare i suoi movimenti, poi lo sento ancora parlare.
-Nate sei davvero speciale per me.-
Sbarro leggermente gli occhi, ma non è la sua dichiarazione a mettermi in allarme (sinceramente, me l'aspettavo): quando mi ha preso la mano e mi ha detto quella frase, per un attimo, ho immaginato che al suo posto ci fosse un biondo di mia conoscenza, che mi sorrideva malizioso, e un calore inaspettato e inspiegabile mi ha avvolto tra le sue spire a quel pensiero.
Troppo sconvolto, resto in silenzio a fissarlo, la gola secca, le corde vocali paralizzate.
Perchè mentre questo qui si dichiara il mio bel biondo non è qui con me, a difendermi dalle avances di altri?
Mello, sei un idiota...io non ti aspetterò per sempre...

***

Evvai! finalmente sui vostri schermi, ecco a voi il POV del dolcissimo batuffolo di neve!!! *__*

Fe85 -> ciao Fe'!^^ nono, non ti scusare^^ non c'è problema^^ ti capisco perfettamente...più o meno XD vado ancora a scuola, quindi è lo studio a massacrarmi e non il lavoro eheh^^''' Non sopporti Williams?? ma cooooome mai??? XDXD ihih allora sono riuscita nel mio intento muahahah! mah...chissà che fine farà *__* Grazie mille la recensione e per continuare a seguirmi *inchino* besos! _Hiro_ ^o^

himeno chan -> piccola cugyna!!! *__* me very happy di leggere le tue rece^^ e si, pure stavolta ho aggiornato presto^^ contenta?? XDXD boh boh chissà chi ha picchiato Williams *__* spiacente, ma devi leggere per scoprirlo *__* grazie per i commenti! Ti lovvissimissimo pure io!!! -Chie- ^o^

xxx macky96 xxx -> Ciao marika^^ grazie mille per il commento^^ sono contenta che ti piaccia la ficcy *Hiromi fa saltelli sul posto, felice* ^o^ per il bacio tra Mello e Willaims.....ehm...uhm...potrei prenderlo in considerazione XD mi intriga XD e Nearuccio geloso...chissà...ihihih *__* grazie ancora!! kisses! _Hiro_ ^o^

Grazie a tutti quelli che hanno letto e messo la ficcy tra i preferiti e le seguite!!!

Alla prossima!!

_Hiro_ ^o^

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Capitolo 8
*** 08. ***


***

POV MATT

Ormai non ci capisco più nulla.
Se prima le mie erano certezze, ora cominciano a sorgermi mille dubbi.
Se ieri ero convinto che Mello avesse aggredito Williams approfittando della fine delle lezioni, oggi, vedendo quella piovra viscida così allegra e soddisfatta, per niente avvilita, le mie convinzioni se ne vanno a quel paese!
Alcune cose non mi tornano, non tornano affatto.
Come può essere felice, quasi estasiata, una persona che è stata aggredita? No, cè decisamente qualcosa che non torna.
Quando l'ho bloccato nel corridoio, Mello ha negato di aver visto il tizio, ma non gli ho creduto; e oggi...oggi è fuggito a gambe levate per non so quale motivo, ignorando palesemente sia me che Near.
E' molto, molto strano.
Una mezza idea si fa strada in me, ma cerco di scacciarla: quale ragione avrebbe Piovra per autolesionarsi?
A questo punto non ho scelta: se non mi fido di una campana, devo andare a sentire l'altra...sperando di sopravvivere all'incontro ravvicinato!
Lascio cadere lo zaino sul letto, spogliandomi velocemente ed andando a fare una doccia rigenerante: mi servirà tutto il sangue freddo di cui sono capace, visto chi devo affrontare!
Mentre il getto d'acqua calda mi rilassa tutti i muscoli, mi rifiuto di pensare a Mihael, a Near o a quell'altra ventosa...voglio davvero riposarmi un pò e godermi il tepore...e, non so come, ma riesco ad annullare ogni mia più piccola riflessione.
Mezz'ora dopo, alle cinque circa, sto lasciando l'edificio scolastico, stringendomi il giubbotto addosso per proteggermi dal freddo venticello.
Mentre la strada che mi separa dalla mia destinazione diminuisce drasticamente, rallento il passo, un tantino in ansia all'idea di trovarmi Mihael di fronte, incazzato come una iena, probabilmente più che felice di darmi un cazzotto!
Purtroppo, nonostante la mia andatura stile tartaruga, raggiungo l'abitazione del biondo troppo presto per i miei gusti.
Meglio non indugiare troppo! mi dico risoluto, sapendo che, se aspetto ancora, scapperò a gambe levate!
Bussò al campanello e, per fortuna, è Halle a rispondere.
-Chi è?-
-Sono Matt. Mihael è in casa?-
-Si ma...non credo voglio vedere nessuno...- mi dice un pò indecisa, e io sorrido davanti alla sua preoccupazione.
Anche se è il nipote, il figlio della sorella, si comporta esattamente come una mamma apprensiva!
-Lo so, è colpa mia.- replico non ancora sicuro che sia questa la verità, e so che non farà domande al riguardo.
Infatti, un secondo dopo, il cancelletto si apre.
Percorro a grandi passi il vialetto, e trovo la donna ad aspettarmi sulla soglia di casa.
-'Sera Halle.- la saluto con un sorriso che lei ricambia.
-Ciao Matt. Lo trovi in camera sua.- mi informa, e poi si sposta per farmi passare, chiudendo poi la porta alle mie spalle.
Mi dirigo a passo spedito al secondo piano: conosco questa casa come se fosse mia! Non c'è angolo che non abbia controllato ed esplorato insieme a Mello! Quando il biondino era triste per via di Near, mi autoinvitavo sempre a casa sua, per distrarlo un pò, e passavamo intere serate a girare per l'enorme casa, frugando dappertutto, oppure giocando con i videogame mangiando schifezze.
Quando busso lievemente alla porta della stanza del mio amico, il sorriso nato a quei bei ricordi mi incurva ancora le labbra.
Mello apre la porta, e vedo tante emozioni susseguirsi sul suo viso; prima sorpresa, poi una sorta di felicità, poi la sua espressione diventa dura, celando ogni cosa.
-Credevo che Halle non avrebbe fatto entrare nessuno.- mi dice acido.
-Non poteva dirmi di no.-
-Che cosa vuoi?- chiede andando dritto al sodo: tipico di Mello.
So che non mi chiederà di entrare nella stanza, perciò decido di accomodarmi senza invito.
Lo spingo leggermente indietro, entrando, e rimango basito da quel che vedo.
Le sedie, a pezzi, sono accatastate in un angolo, l'ex tavolo di vetro non ha più la lastra sopra, e il letto è senza lenzuola mentre qualche piuma (sicuramente dei cuscini) è sparsa per terra e sul tappeto.
-Ma che diavolo è successo qui?- esclamo sorpreso.
-Che cosa vuoi Matt?- ripete il biondo sviando la domanda, e alla fine mi tocca cedere: volevo aspettare un pò prima di affrontare la conversazione, fargli abbassare la guardia.
-Ho visto Williams stamattina a scuola,- comincio a dire, e subito lui si irrigidisce stringendo le mani a pugno -si è fatto male,- spiego mentre fa una smorfia.
-E allora? Sei venuto a chiedermi come ho fatto? Se mi sono divertito?- sbotta arrabbiato, fissandomi con astio.
-No, voglio solo sapere la verità.-
-Sai qual'è la verità, semplicemente non vuoi vederla.-
Sospiro stancamente, chiudendo per un attimo gli occhi. Quando li riapro li punto sul viso del biondo.
-Bene, allora come ci comportiamo?-
Lui sussulta, senza capire a cosa mi riferisca.
-Non sei stato tu a picchiare Piovra, perciò, adesso cosa facciamo?-
-Pensi davvero che non sia stato io?- mi dice scettico, e io sorrido.
-Esattamente. Se fosse colpa tua, sarebbe conciato molto peggio!- dico estremamente divertito, rendendomi conto di quanto sia vero, e mentre lo penso non riesco proprio a dispiacermi all'idea.
-Near penserà che sia stato io...- mormora Mello ammettendo infine le sue paure, superandomi e andando a sedersi sul bordo del letto.
Lo seguo e mi siedo vicino a lui, sapendo che, ora, non sono più necessarie delle scuse. E' tornato tutto come prima.
-Lo sai che non è affatto vero. Near non è per niente stupido. Farà due più due come ho fatto io.-
-E' una brutta idea se vado a casa sua?- chiede a voce bassa, e so che ha pensato a quella prospettiva per tutta la sera, indeciso sul dafarsi.
-E' meglio aspettare domani, a scuola. Andremo in classe, seguiremo le lezioni, e dimostreremo a Piovra che siamo decisamente superiori a lui.-
-Piovra?- ripete inarcando un sopracciglio. -Molto azeccato.-
Io ridacchio e finalmente un piccolo sorriso incurva le labbra di Mihael.

***

Ecco a voi il new chappy! ^_^ In realtà avrei voluto che Mattino e Melluccio restassero separati ancora per un pò, ma mi son sentita in colpa e non ho saputo resistere XDXD spero non vi abbia deluso!!! ^^'''

-himeno chan: oh cugy!! fa nulla! non preoccuparti, pure io sono straimpegnata per colpa della scuola è_é con la scusa che l'esame si avvicina ci stanno massacrando con compiti e interrogazioni a raffica!!! uffyyyyy!! cmq, sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto e, si, Piovra si è dichiarato U_U e no, non lo puoi uccidere, mi serve ancora U_U ihihih!! alla prox!! ti lovvo!!! -Chie- ^o^

-xxxmacky96xxx: Hello!!! makkè, non ti preoccupare *_* capitano a tutti i momenti di perversione *_* ihihih soprattutto quando si tratta di Mello e Near ihihih sembrano fatti apposta per renderti perversa XDXD grazie mille per i complimenti e per la rece ^///^ grazie mille davvero^^ mi fa piacere sapere che la storia continui a piacerti ^///^ spero che questo cappy sia stato all'altezza^^'' ciuz!!! besos!! _Hiro_

-Near Keehl: sempaiuccia ^o^ ^o^ me happyssima come sempre quando leggo una tua rece, sarò ripetitiva, ma è la verità veritiera XDXD muahahah è quello il mio compito, farti impazzire chiedendoti se Piovra toccherà o meno Nearuccio muahahah *__* se vuoi, puoi aggregarti a himeno chan, lei vuole uccidere Piovra U_U grazie per il commento!!! ti vojo beneeeeeee!!! kisses kisses kisses -Chie- ^___^

-Fe85: Hi Fe'!!! ^o^ uhm...dici che Williams è sempre più viscido? perfetto! era quello il mio scopo XDXDXD *___* siiii, tutti facciamo tifo per Melluccio! ma ha fatto aspettare troppo il picolo albino ç_ç chissà chissà che succederà!!! ihihih XD grazie di cuore per il commento! kiss kiss kiss e tanti kiss! _Hiro_ ^o^

Beh, grazie anche a chi messo la ficcy nei preferiti, nelle seguite e in quella da riordare^^ me happy!!! ^o^ ^o^ ^o^
Che dire? grazie a tutti! e mi raccomando, recensite recensite recensite XDXDXD

Alla prossima!!!

_Hiro_ ^O^

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Capitolo 9
*** 09. ***


***

POV NEAR

Continuo a tenere puntato lo sguardo sul libro aperto davanti a me senza davvero vederlo, troppo preoccupato da altro: ormai sono quasi quattro giorni che Mello mi ignora. Da quando Williams si è presentato in classe col braccio rotto quel maledetto biondo non mi ha rivolto la parola! Non ha nemmeno provato a scusarsi o spiegare come stavano le cose! Ma davvero ha così poca fiducia in me?!
Sbuffo seccato e chiudo di scatto il manuale ficcando tutto il borsa e lasciando a passo svelto la biblioteca: inutile provarci ancora, stasera non riuscirò a studiare.
Non capisco...posso immaginare perché Mihael mi eviti, ma non mi aspettavo che Matt lo seguisse in questo suo comportamento illogico...
Quella volta in mensa, quando Williams mi ha raccontato cos'era successo con Mello, o almeno la sua versione dei fatti, Matt è andato via furioso, e da allora non si è più avvicinato a me, neanche quando il giorno dopo entrambi sono tornati a lezione, non mi guardano nemmeno...
Non so proprio come comportarmi con loro, e poi devo occuparmi ancora del nuovo arrivato: da quando si è dichiarato mi sta sempre intorno senza darmi un attimo di tregua; mi sta appiccicato, mi sfiora appena ne ha l'occasione e ho avuto l'impressione, più di una volta, che volesse baciarmi...
Vorrei tanto che Mihael lo allontanasse da me...io...non ci riesco da solo...di cosa ho paura poi, ancora non l'ho capito. Dubito che Ray possa farmi qualcosa di male ma, nonostante questo, non riesco a respingerlo esplicitamente...ci ho provato e il discorso che è venuto fuori non aveva né capo né coda...ho anche tentato di farglielo capire indirettamente, ma non è servito a nulla: o Ray è davvero stupido, o ha deciso di far finta di nulla e di approfittare della mia incapacità ad esprimere i miei sentimenti.
Sospiro e finalmente esco dall'istituto prendendo la via di casa.
Ho l'abitudine di studiare e fare i compiti a scuola, in biblioteca. Lì c'è silenzio, nessuno ti disturba, e posso consultare qualche manuale nel caso mi serva, e poi...non mi piace stare a casa da quando mia madre è morta...se posso, sto il più lontano possibile da quell'abitazione: è triste, vuota, e il mio tutore non riesce di certo a colmare quel vuoto. L'unico che ci riesce è Mello ma, a quanto pare, ho perso anche lui...
Un altro sospiro mi sfugge dalle labbra e non posso evitarlo.
-Che hai Nate?-
Sussulto e mi volto di scatto verso Williams: non l'ho sentito arrivare.
-Mi sembri triste.- continua con una fastidiosa espressione fintamente preoccupata sul viso: davvero crede sia così stupido? Pensa che non mi sia accordo della sua gioia e soddisfazione nel vedermi lontano dai miei amici?
Vorrei mandarlo al diavolo ma, ancora una volta mi mordo la lingua.
-Sono solo stanco.- rispondo girandomi e riprendendo a camminare: tanto so che mi seguirà come un cagnolino.
-Posso farti compagnia?- mi chiede, ed è evidentemente una domanda retorica perché mi passa una mano sulla spalla stringendomi a sé. Tentando di far finta di niente, cerco di allontanarmi da quel corpo che mi fa venire la pelle d'oca senza ottenere alcun risultato. Abbasso il capo e mi maledico per desiderare così ardentemente la presenza di Mihael al mio fianco, adesso, in questo momento, nonostante lui non ci abbia messo niente ad andare via da me.
Williams inizia a parlare raccontandomi chissà quale idiozia, ma lo ignoro completamente. Mi mordo il labbro inferiore con rabbia: maledetto biondo! Ma chi me lo fa fare? Perché dovrei continuare a perdere tempo dietro a lui quando c'è qualcun altro che mi dimostra il suo interesse ed è gentile e premuroso con me? In fondo è quello che ho sempre voluto da quel cioccolatomane...che cosa cambia se è un altro a darmelo?
Di sottecchi lancio un'occhiata al ragazzo che mi cinge con delicatezza e devo ammettere che non sarebbe male come ragazzo...a parte l'attaccamento quasi morboso e la quasi persecuzione, non si è mai comportato in modo scorretto...
Forse dovrei dargli una possibilità...

***

Mi lascio cadere su una delle panchine dello spogliatoio maschile asciugandomi il sudore con un asciugamano. Gli studenti della mia classe vanno e vengono dalle docce, chi ancora vestito, chi già mezzo nudo, chi già lavato ed intento a vestirsi per recarsi in tempo alla prossima lezione. Io so già che sarò l'ultimo ad arrivare in classe: aspetterò che tutti siano andati via prima di infilarmi sotto la doccia, mi vergogno troppo per farlo davanti a tutti. Cercando di non farmi notare guardo Mello e Matt seduti dall'altra parte della sala, entrambi a torso nudo che chiacchierano concitatamente: il rosso sembra alquanto alterato. Lascio scivolare il mio sguardo sulla schiena del biondo, magra, la pelle leggermente abbronzata, e poi continuo sulle braccia, non troppo esili e neanche troppo grosse, muscolose al punto giusto. Un brivido mi percorre il corpo pensando alla sensazione di quelle braccia strette intorno a me: ho già vissuto l'esperienza, ed ogni volta è stato peggio di andare a fuoco! Lo osservo prendere una tavoletta di cioccolato e morderla con stizza, nervoso, e vengo distratto dalle sue labbra: un bacio...prima di allontanarmi così da lui, avrei voluto capire che si prova a baciare la persona di cui sei innamorato...avrei voluto sentire il sapore di quella bocca: probabilmente sanno di cioccolato, mi dico, e un piccolo sorriso nasce sulle mie labbra mentre immagino le sensazioni che potrei provare.
All'improvviso Williams si para di fronte a me interrompendo la mia visuale; mi porge una bottiglietta con un sorriso smagliante.
-Stanco?- dice sedendosi vicino a me e strofinandosi i capelli bagnati con un asciugamano. -Stavolta il prof ci ha davvero fatto lavorare! Ho i muscoli a pezzi!-
Il sorriso muore sulle mie labbra mentre torno alla realtà. Per nascondere la delusione stappo la bottiglia e bevo una lunga sorsata di acqua fresca.
-Si, anche io sono stanco.- rispondo, e il mio interlocutore non può sapere non mi riferisco alla lezione di educazione fisica. Sono stanco di sopportare Williams e le sue attenzioni, sono stanco dell'indifferenza di Matt, sono stanco della lontananza di Mello, sono stanco di provare quest'amore non corrisposto che non fa altro che ferirmi...
Sono stanco, e basta.
-Nate muoviti ad andare a fare la doccia, o faremo tardi.- mi incita il moro con un sorriso che mi pare malizioso, ma, forse, sono io a vedere una minaccia che in realtà non c'è.
Mi guardo attorno e, notando che quasi tutti gli studenti sono andati via mi alzo. Prima di entrare nello spazio adibito alle docce guardo ancora Mihael e Mail, ancora nello spogliatoio, già lavati e mezzo vestiti ma ancora lì a parlare tra loro: provo un fortissimo desiderio di avvicinarmi per sapere di cosa parlano...o più probabilmente, voglio solo avvicinarmi, e basta, indipendentemente da quello che dicono.
Sospiro e mi infilo sotto il getto dell'acqua, e sento i muscoli affaticati che si rilassano per il calore: è una piacevole sensazione...
Chiudo gli occhi e comincio ad insaponarmi accuratamente il corpo per poi passare ai capelli. Mentre mi risciacquo ho come la sensazione di essere guardato, di essere osservato attentamente. Mi volto di scatto e mi chiedo perché cavolo le docce delle palestre devo essere aperte, osservando da una parte e dall'altra per controllare se c'è qualcuno con me: non c'è nessuno, eppure io...
Scuoto il capo e mi do dell'imbecille: sto diventando paranoico. Non mi era mai capitato una cosa del genere, forse perché sapevo che Mello era lì fuori ad aspettarmi e sarebbe corso in mio soccorso se fosse successo qualcosa. Ora invece, anche se Mello è lì fuori, non è lì per me...
Finisco velocemente di lavarmi e mi avvolgo con un telo grande il doppio di me, che mi copre quasi fino alle caviglie. Appoggiato allo stipite della porta che da agli spogliatoi trovo Williams, le braccia incrociato sul petto, lo sguardo che scivola lentamente sul mio corpo coperto. Non posso evitare di arrossire, imbarazzato, e abbasso lo sguardo per non vedere quegli occhi che mi fissano troppo intensamente. Conosco quello sguardo; è lo stesso di Matt quando conquista una preda particolarmente difficile, lo stesso che qualche volta ho visto sul viso di Mello...
Ray si avvicina di qualche passo e una strana apprensione si fa strada in me; non mi piace stargli vicino in generale, figurarsi quando sono mezzo nudo e solo! -Ehm...vado a vestirmi...- dico andandogli incontro mascherando il timore diretto agli spogliatoi, sperando che i miei amici siano ancora lì. Quando gli passo affianco mi blocca, ma non ha bisogno di afferrarmi: gli basta sfiorarmi appena con una lieve carezza sull'avambraccio. Poggia una mano sul mio fianco e si avvicina chinandosi leggermente verso di me, come se volesse baciarmi; il solo pensiero mi fa venir la pelle d'oca mentre un moto di disgusto e paura si fa strada nella mente. Il mio primo bacio...con lui? Ma vogliamo scherzare? Volto istintivamente il capo da un altra parte e sento le sue labbra sulla guancia insieme al suo respiro caldo e umido. -Sei davvero carino, sai?- mi dice ridacchiando divertito, poi si allontana e io ne approfitto per raggiungere la stessa panchina dalla quale prima osservavo Mihael e, con delusione, mi accorgo che di lui e di Matt non c'è neanche l'ombra.
Mi rivesto in fretta e, senza curarmi di Williams, filo di corsa in classe, decisamente irritato per la mia paura.
Sono proprio un fifone! Mi rimprovero con ira crescente mettendomi a sedere nel mio banco. Possibile che senza quei due mi senta in balia degli eventi, indifeso di fronte a tutto e tutti?! Si è solo avvicinato ed ero già in preda al panico!
Dannazione!

***

Perché non mi lascia in pace? Non lo capisce che mi mette a disagio, che non sono interessato a lui?
Non basta dover sopportare la sua presenza in classe, nei corridoi, in mensa, negli spogliatoi, adesso vuole anche appropriarsi del mio santuario, delle mie ore di tranquillità in biblioteca!
Cerco di ignorarlo e di concentrarmi sugli esercizi di matematica ma, appena ci riesco, mi distrae di nuovo.
-Hai impegni per stasera?- mi chiede Williams con il solito sorriso smagliante sulle labbra.
-Si, ho da fare.- rispondo senza riflettere, sperando così di liberarmi di lui.
-oh, peccato.- mi illudo per un attimo che possa lasciarmi in pace, ma le mie speranze crollano immediatamente -che devi fare? Posso accompagnarti?-
Ecco, lo sapevo! E ora che m'invento?
Fortuna vuole che, proprio in quel momento, una ragazza si sieda nel nostro bancone. Mi giro verso di lei e sospiro di sollievo riconoscendo Lilian, una studentessa che deve fare l'esame di maturità come esterna e che ho conosciuto in biblioteca circa due mesetti fa.
-Ciao Harper.- la saluto felice di poter ignorare Williams.
Lei si toglie il berretto bianco che indossa liberando i lunghi capelli color miele, e sorride a sua volta.
-Nate! Sapevo di trovarti qui!- esclama puntando nei miei gli occhi nocciola -devi aiutarmi in matematica! Non ho capito niente dell'ultima parte del programma!-
-Certo.- replico tornando poi ad occuparmi dell'esercizio sul quaderno.
-Stasera hai da fare?- mi chiede ancora incrociando le braccia sul bancone.
Mi sento lo sguardo di Ray addosso e non so che dire: vorrei aiutare Lilian, ma ho già detto al ragazzo che ho impegni. Mi sa che non ho scelta...
-Scusa,- dico indeciso, tentennando -ho delle commissioni da sbrigare.-
Lei sbuffa contrariata poi si volta verso Ray.
-E tu che vuoi?- dice brusca quasi non si fosse accorta della sua presenza fino a quel momento.
-Sono Ray, piacere.- replica il moro, e il suo sorriso è evidentemente forzato.
-Non ti ho chiesto chi sei, ma che vuoi.- è la secca risposta della Harper mentre appoggia la testa sul palmo della mano, annoiata, un sopracciglio inarcato.
-Sono un amico di Nate.-
-Ah, bene.- e dopo torna a guardarmi -non puoi posticipare quegli impegni? E' davvero urgente!-
Se solo non avessi paura della sua reazione, dato il suo caratteraccio, giuro che le salterei addosso! Mi ha servito una scusa su un piatto d'argento, e non potevo chiedere di meglio.
-Molto urgente?- dico pacato senza staccare gli occhi dal quaderno.
-Si.-
-Va bene allora. Prima però devo finire questi esercizi.-
Con la coda dell'occhio vedo Williams lanciarmi uno sguardo minaccioso e furente, poi si alza e va via a passo spedito, chiaramente infuriato.
-Ma che gli prende?- chiede la ragazza, poi fa un'alzatina di spalle e sorride -vengo a prenderti qui alle sei!- e poi, veloce com'è arrivata, se ne va.
Quella ragazza mi piace davvero, mi ritrovo a pensare, è molto allegra e vivace, anche se a volte diventa davvero una furia scatenata! Basta un qualcosa che non le sta bene, che vada contro i suoi principi per farla scattare.
Il giorno in cui l'ho conosciuta ero in biblioteca e ho trovato il suo cellulare sul bancone che scelgo di solito per studiare, così l'ho preso per darlo alla bibliotecaria. Lei è arrivata di corsa dandomi del ladro e minacciandomi con una matita!
E' stato davvero uno strano modo per conoscerci, ma credo ne sia valsa la pena: è una ragazza apposto.
Guardo l'orologio appeso al muro e scopro che sono già le cinque; ho ancora un'ora di tempo per studiare prima che torni Lilian: meglio mettersi al lavoro.

Continua...

Salve a tutti gente! Eccomi con un nuovo capitolo^^ è un po' cortino e noioso, ma doveva per forza essere così U_U era indispensabile per il prossimo cappy! C'erano alcune cose che dovevo specificare! Perciò, diciamo che può essere considerato un capitolo di transizione! XD Infatti nel prossimo FINALMENTE Melluccio avrà la sua vendetta muahahah *_* non vedo l'ora, lo ammetto! *__* (XD) Sappiate che il new cappy è già in produzione ^_-
Beh, che altro dire...sono soddisfatta per il grande debutto di Lilian! XD! E' un personaggio che mi frullava in testa da un po', e nel prossimo cappy la vedrete un po' più in azione ^o^ spero che vi possa piacere così come piace a me^^

-xxx macky96 xxx: Halo! Grazie mille per la recensione! Sono contenta che il precedente capitolo ti sia piaciuto, e spero che valga anche per questo anche se non è successo un granché^^''' eh eh alcune cose andavano spiegate^^''' verissimo! Per colpa loro il tasso di perversione delle fans aumenta a dismisura *_* ma, alla fin fine, non riesco a vederla come una cosa brutta XDXD! Grazie ancora! Kisses!! _Hiro_ ^O^

-Fe85: Hello hello Fè! Grazie per il commento^^ va beh, anche se a volte litigano, Melluccio e Mattino sono troppo amicissimi per non far pace XD e per la Piovra...beh...magari nel prossimo capitolo succede qualcosa muahah *_* chissà! XD E purtroppo Mellino dovrà patire ancora un po' prima di conquistare il suo amour!! XD besos besos!! _Hiro_ ^__^

-himeno chan: oh cugyna adorata! Non manca mai il tuo commento! Mi rendi davvero very happy ^o^ ahahah! Uhm...il fatto che Mattino sia carino non implica che capisca quel che succede, lo sai vero? T_T e comunque, per scoprire se ci sarà o meno una coalizione dovrai aspettare al prossimo cappy U_U non farò nessun favoritismo solo perché sei mia cugyna U_U grazie ancora teso! Kississimi! Ti lovvo tanto tanto! -Chie- ^o^

-Nyoro chan: Ciao!^^ Grazie mille per la recensione^^ purtroppo Mellino non è andato a casa di Near ç_ç e per la parte yaoi-osa...beh, prima Nearino e Melluccio dovranno far pace, no? *_* e poi... *_* ihihih! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto^^ Bacioni! _Hiro_ =) =) =)

Grazie anche a chi ha letto, messo la ficcy tra preferiti/seguite/da ricordare! Grazie davvero per il sostegno! ^o^

ATTENZIONE!! A tutti quelli che leggono le mie ficcy: anche se alcuni capitoli sono già iniziati, non so quando li finirò e li posterò ç_ç purtroppo in questo periodo dovrò studiare parecchio perché quest'anno sono di maturità e l'esame si avvicina. Tra tesina, ripassi vari e ultime interrogazioni non so quando avrò tempo di scrivere. Spero che avrete pazienza; io farò del mio meglio per non metterci troppo^^

Alla prossima!!

_Hiro_ ^o^

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Capitolo 10
*** 10. ***


***

POV NEAR

***

Alle 18 in punto Lilian varca la soglia della biblioteca agitando una mano facendomi segno di muovermi; per fortuna ho già sistemato tutto in borsa.
Raggiungo la ragazza che mi sorride.
-Andiamo in camera mia?- chiede pensierosa.
-Non capisco perché non siamo rimasti in biblioteca.- dico seriamente sorpreso ed incuriosito.
-Non mi piace,- dice semplicemente -troppo grande.- concluse con un'alzata di spalle come se fosse una risposta ovvia.
Annuisco anche se non ho capito che intende...va beh, lasciamo perdere.
-Senti, come mai hai una camera nei dormitori se non frequenti le lezioni?-
Lei si blocca davanti a me, poi si gira agitando l'indice davanti alla faccia, mi risponde con un divertito 'Se-gre-to!' sillabato e mi fa l'occhiolino prima di scoppiare a ridere.
Abbozzo un sorriso e riprendo a camminare al suo fianco, e per un po' il silenzio scende tra noi finché Lilian non sospira e rallenta leggermente.
-Non è difficile?- domanda all'improvviso, il capo chino, e io la guardo smarrito.
-Cosa?-
-Stare in questa scuola...- mormora dopo una pausa, indecisa -insomma, hai appena 16 anni e stai per diplomarti! E scommetto che avresti finito prima se solo avessi voluto!-
Mi sembra irritata, ma non riesco a comprenderne il motivo. La fisso senza aprir bocca alla ricerca di un collegamento, di un qualcosa che mi è sfuggito e che possa aiutarmi a capire il tutto.
-Insomma...sarai stato preso in giro o minacciato o qualcosa di simile, e molto spesso oserei dire! Come hai fatto a sopportarlo? Per carità! Ti ho visto insieme a quel tizio...quel...com'è che si chiamava? Will? Chiunque fosse, non hai trovato il coraggio di dirgli chiaro e tondo di non romperti più!-
Sbarro leggermente gli occhi, basito, sorpreso per le parole di Lilian, ma nascondo subito la mia sorpresa.
-Non capisco di che parli.- rispondo senza guardarla negli occhi, sentendomi in colpa per non essere sincero con lei -Non ho mai avuto problemi.-
Che altro dovrei dire? Mi giustifico sperando che ciò faccia diminuire i miei sensi di colpa. So che ha ragione; ha riassunto in poche parole la mia vita scolastica, e sarei in condizioni peggiori se solo non conoscessi Mihael: è sempre stato lui a difendermi e, una volta costruita la sua fama di 'ragazzo pericoloso', nessuno ha più osato sfiorarmi. Lo so, ma non voglio parlarne...credo...
-Nate, lo so, non sono affari miei, ma non posso ignorare la situazione. Sei un mio amico, magari non da molto, ma mi sento comunque legata a te. Non mi garba per nulla vederti pallido come un morto solo perché hai un coglione affianco e non riesci a liberartene!-
Non rispondo mentre abbasso leggermente lo sguardo, lei che continua a fissarmi irritata.
-Come te ne sei accorta?- chiedo a bassa voce, indeciso, non sapendo se avventurarmi in quel campo minato.
-Alle medie era così anche per me...capisco quello che provi, ma non voglio che tu ti arrenda! Io non l'ho fatto, e so che anche tu ce la puoi fare! Devi dire a quel polipo di starti lontano. E lo devi fare al più presto, o quello lì ne approfitterà.-
-Io...ci proverò...- mormoro non del tutto sicuro, sperando che per lei sia sufficiente.
-Beh, è già qualcosa!- esclama Lilian sorridendomi allegramente, poi mi prende a braccetto dicendo 'Su, la matematica ci aspetta!'.
Un piccolo sorriso incurva le mie labbra: sono contento. Nonostante la brutta situazione creatasi tra Mihael, Mail e me, sono davvero felice di aver trovato una persona che, non l'avrei mai detto!, mi capisce molto bene. Lilian probabilmente non lo sa, ma è la prima amica che trovo dopo l'arrivo di Matt!

***

Mi sistemo la borsa sulla spalla mentre cerco inutilmente di trattenere l'ennesimo sbadiglio della serata; sono un po' stanco e non vedo l'ora di tornare a casa per abbandonarmi sul letto!
E' stata una giornata pesante tra le lezioni, compresa educazione fisica, le inutili paranoie che Williams mi ispirava, lo studio e le due ore di spiegazione di matematica in camera di Lilian; non ho avuto un attimo di tregua, in nessun momento, e ora ho solo voglia di dormire! Per fortuna Lilian doveva andare a lavorare, se no sarei ancora con lei a spiegare formule su formule!
Una coppia di fidanzatini mi passa affianco mano nella mano, sorridendosi, e sento un colpo al cuore al vederli così felici mentre io non posso nemmeno stare vicino alla persona che amo.
Sospiro e affretto istintivamente il passo, per la prima volta la voglia di tornare a casa che brucia con forza in me: meglio stare in quell'abitazione deprimente e dormire piuttosto che stare fuori ma 'pensare'.
All'improvviso qualcuno mi afferra per un braccio bloccandomi sul posto. Giro di scatto la testa facendomi male al collo per il movimento brusco, e trattengo un gemito al trovarmi di fronte Ray Williams, i capelli scarmigliati, gli occhi vacui, addosso l'odore intenso e inconfondibile dell'alcool.
-Che ci fai qui Williams?- dico con tono fermo, cercando di imbavagliare i pensieri impazziti che subito vanno in direzioni non proprio piacevoli!
-Ti diverti Nate?- mi risponde ignorando del tutto la mia domanda, stringendo maggiormente la presa intorno al mio polso, e mi sorprendo di sentire la sua voce così lucida, decisamente in contrasto con l'odore di liquore: non dovrebbe neanche essere in grado di camminare diritto, figurarsi parlare con cognizione!
-Williams, lasciami il braccio.-
-Rispondi Nate: ti diverti?- avvicina il viso al mio e io mi ritraggo impaurito.
-Ti ho detto di lasciarmi.- gli intimo, e ringrazio il cielo per riuscire ancora a sembrare padrone di me mentre, in realtà, sto pian piano andando nel panico; non mi piace la situazione che si sta creando!
-Sei ubriaco.- dico sperando di distrarlo.
-Affatto. E' stato un ubriacone del cazzo a buttarmi addosso il suo bicchiere. E ora, dimmi Nate, ti diverte?-
Distolgo lo sguardo, e subito dopo capisco che non è stata una buona scelta.
Ray fa una smorfia infastidita, quasi di rabbia, e mi scaraventa contro la parete al nostro fianco; trattengo un gemito di dolore al colpo violento, ma non ho il tempo di riprendermi che il moro mi è addosso, le sue mani che premono con violenza sulle mie spalle magre, gli occhi socchiusi, lo sguardo minaccioso.
-Ti diverti Nate?- ripete ancora -E' divertente farmi fare la figura del coglione di fronte alla tua amichetta? O è più divertente prenderti gioco dei miei sentimenti?-
-Non capisco di cosa stai parlando.- replico guardandomi attorno nella speranza di vedere qualcuno a cui chiedere aiuto e respingendo la delusione nel vedere la strada completamente deserta.
-Pensi che sia stupido?!- sbraita stringendo la mano a pugno e colpendo il muro a pochi centimetri dalla mia testa. Sbarro gli occhi, sconvolto al notare un rivolo di sangue che gli imporpora le nocche e, chissà come in una simile situazione, mi chiedo come faccia ad usare in quel modo il braccio ferito.
-Non rispondi eh? Non hai nemmeno il coraggio di affrontarmi! Sei un codardo!- mi prende il mento tra il pollice e l'indice e mi bacia con violenza. Sento le sue labbra umide premere sulle mia senza alcuna dolcezza, la lingua che spinge bruscamente per violare la mia bocca. Quando avverto le mie difese cedere di fronte a lui faccio l'unica cosa che posso fare: gli mordo la lingua finché non sento il sapore metallico del sangue.
Il ragazzo si scosta di scatto, grugnendo per il dolore, e sorpresa e ira si alternano sul suo viso.
-Allora non sei così coniglio come pensavo.- esclama leccandosi poi le labbra, e sembra estremamente compiaciuto quando aggiunge -Sarà più divertente di quanto sperassi!-
Quando si china nuovamente su di me comincio a dimenarmi per impedirgli di baciarmi ancora, disgustato alla sola idea e, nel muovermi convulsamente, riesco a colpirgli un fianco e uno stinco. Approfittando del 'vantaggio', gli tiro un pugno sulla spalla mentre con l'altra mano lo spintono. Così facendo guadagno qualche centimetro di distanza in più, quel tanto che basta per scivolare di fianco e cominciare a correre in una direzione qualsiasi.
Alle mie spalle sento la risata divertita di Williams, poi i suoi passi in corsa che si avvicinano sempre di più.
Oddio! Mihael! Mihael aiutami! Ho paura!
Per la seconda volta Williams mi afferra per un polso ma stavolta sono pronto e strattono il braccio riuscendo a liberarmi subito e riprendendo a correre.
Sento i muscoli delle gambe tendersi sotto sforzo, non abituati a questo tipo di lavoro, il cuore pompare più velocemente il sangue per cercare di supplire la necessità di maggiore ossigeno dell'organismo, la spalla dolente per il continuo sfregare della cinghia della borsa.
Il moro riesce a sfiorarmi due volte senza però riuscire a fermarmi, eppure so che non reggerò ancora a lungo: sono stanco, il corpo trema per la paura e lo sforzo fisico cui lo sto sottoponendo, ho perso la sensibilità al viso per via dell'aria fredda sulla pelle, e sto rallentando nonostante il mio impegno.
Piuttosto che afferrarmi, sapendo che in corsa gli sarei probabilmente sfuggito, Ray preferisce lanciarsi addosso a me, placcandomi e gettandomi a terra, bloccandomi sul marciapiede sporco con il peso del suo corpo.
Vorrei divincolarmi, tentare di togliermelo di dosso, ma mi mancano le forze; ansimo pesantemente, e il moro non è da meno, sento tutto il corpo indolenzito, il battito frenetico del cuore che mi tambura nelle orecchie, e la paura di ritrovarmi completamente in balia di questo pazzo annebbia ogni altro pensiero e emozione.
-Levati di dosso!- ordino, ma la mia voce suona flebile anche a me stesso.
-Oh povero Nate!- mi sbeffeggia, estasiato davanti al suo 'potere' -in balia degli eventi! Vorresti che il tuo caro, dolce Mihael Keehl fosse con te, vero?- e nel dirlo ridacchia divertito. -Non hai scelta: devi stare con me.-
Si china ancora su di me con un ghigno mentre con una mano comincia ad abbassare la zip del mio giaccone.
No. No. No. No!
-Mello...- mormoro impaurito chiudendo gli occhi per trattenere le lacrime.
Ciò fa ridere ancora di più Ray, ma all'improvviso la risata si spezza in un rantolo di dolore, e sento il suo peso abbandonarmi.
-Non fare i conti senza l'oste testa di cazzo.-
Sbarro gli occhi e mi metto a sedere di scatto, davanti a me un ragazzo dai capelli rossi, ill giubbotto lasciato aperto, la sigaretta in bocca, le mani in tasca.
-Matt...- sussurro, ma lui non mi guarda e tiene gli occhi puntati su Williams.
-Ecco il braccio destro del delinquente.- dice il moro rialzandosi da terra e tenendosi il fianco, probabilmente il punto in cui l'ha colpito il rosso.
-Vattene Williams.- è la semplice risposta del mio amico, e un brivido mi corre lungo la schiena: vedere Matt con quell'espressione mi fa una strana impressione...non l'ho mai visto così serio e arrabbiato, e mai ha usato un simile tono per rivolgersi a qualcuno, anche durante le liti.
-Hai paura di affrontarmi per caso?-
Mail fa una smorfia tra il seccato e il divertito.
-Non faccio a botte con un avversario ferito.- e poi fa spallucce come se fosse una cosa ovvia -se vuoi prendermi a pugni, aspetta che sia guarito il braccio.-
Guardo il rosso senza capire, aggrottando le sopracciglia, chiedendomi se davvero pensa che Mello abbia aggredito quel bastardo: l'ho visto, e Williams è tutto fuorché ferito!
Ray ridacchia mentre si toglie il giubbotto, fissando l'avversario credendo di avere la vittoria in mano.
-Il braccio è apposto, ma se vuoi tirarti indietro ti conviene farlo adesso.-
-Come può star bene? Era fratturato, non guarisce in così poco tempo, perciò non prendermi per il culo.- e così dicendo Matt si gira verso di me e mi si avvicina per poi inginocchiarsi al mio fianco.
-Tutto bene?- chiede preoccupato, e finalmente riconosco il solito Matt, quello dolce e tranquillo che si preoccupa sempre per me e Mihael.
-Fratturato? Ma stai scherzando?- esclama Williams, e per un attimo mi sembra uno psicopatico -Quel Keehl non mi fa paura! Credi davvero che mi sarei fatto picchiare senza denunciarlo?- ride ancora, esaltato -Ho chiesto a un amico di farmi un 'favore', e poi mi sono inventato tutto, e ci siete tutti cascati come dei coglioni fatti e finiti!- ride più forte, entusiasmato per la riuscita del suo piano, ma la risata si spegne qualche secondo dopo, quando la sua stessa voce si spande ancora nel silenzio della sera.
... inventato tutto e ci siete tutti cascati come dei coglioni...
Mail sorride soddisfatto mentre si alza e poi, girandosi verso il moro, agita di fronte al suo sguardo basito il proprio cellulare.
-Ma cosa...?- balbetta Williams senza capire.
-Ho registrato tutto. A partire dall'inseguimento.- risponde Matt, e un ghigno incurva le sue labbra quando Williams capisce le implicazioni di quella registrazione e sbianca in volto.
-Sparisci.- e l'altro non se lo fa ripetere: alla fin fine è stato lui a dimostrarsi un codardo.
-Stai bene?- chiede ancora Matt porgendomi una mano per aiutarmi ad alzarmi.
-Si...- rispondo abbassando il capo.
-Ne sei sicuro? Sei ancora molto pallido.-
Annuisco incapace di parlare per il groppo che mi si è formato in gola.
-Near?- Matt mi chiama chinandosi verso di me per guardarmi in faccia, e a quel punto scoppio: le lacrime cominciano a scivolare lente lungo le mie guance pallide mentre mi lancio contro il petto del rosso, stringendomi a lui in cerca di conforto, di protezione.
Matt mi abbraccia senza dire una parola, e restiamo immobili in mezzo alla strada per non so quanto tempo, separandoci solo quanto smetto di piangere.
-Grazie...- sussurro asciugandomi le lacrime con le mani -grazie Matt, io...io...-
-Non preoccuparti Near, va tutto bene.- dice con un sussurro e, dopo essersi messo la mia borsa in spalla, mi avvolge con il braccio libero e mi guida verso casa.
-Matt...non voglio andare a casa...- mormoro, e per un attimo penso che non mi abbia sentito perché continua a camminare, poi si ferma.
-Dove vuoi andare?-
Un piccolo sorriso mi incurva le labbra: tipico di Matt non chiedere 'perché' ma solo 'di cosa hai bisogno'.
Dove voglio andare?
In questo momento vorrei solo stare tra le braccia di Mihael, sentirmi protetto e amato, ma so che non è possibile; il fatto che Matt mi sia di nuovo vicino, non vuol dire che anche Mello lo sia.
-Da questa parte.- dico a Matt che ancora aspetta una risposta, e mi chiedo perché abbia deciso di andare proprio là, ma alla fine la risposta non è difficile. In un periodo di difficoltà sono tre le persone che vorrei aver affianco: una lo è già, un'altra non mi rivolge nemmeno la parola, e l'ultima è al lavoro e quindi, se lei non può venire da me, andrò io da lei.
Credo che la positività e l'energia di Lilian possano solo farmi bene in questa situazione. [Continua...]

***

Ehm...lo so, dovrei concentrarmi solo sullo studio, ma ieri 2 giugno non ce l'ho proprio fatta a mettermi sui libri!!! era vacanza, e così mi son presa un giorno di ferie pure io ^o^ ecco a voi un new cappy appena sfornato^^ vi dico già che sarà l'ultimo per un lungo, lunghissimo peridodo ç_ç che amarezza ç_ç!!!

-xxx macky96 xxx: Hello Mattyna (posso chiamarti così?? così non ti confondo con Matt ihih XD)!!! grazie mille per la recensione!! sono contenta che il cappy ti sia piaciuto, e spero che ti piaccia anche questo ^///^ coooomunque, è giusto che odi Piovra U_U è stato creato proprio per quello muahahahah *__*!!! grazie ancora!!! kiss kiss kiss kiss kisss!!! _Hiro_ =) =)

-himeno chan: hi hi cugynaaaa!!! ihihih dopo questo capitolo, dubito che Williams mi possa ancora servire, perciò è tutto tuo *__* muahahah!!! spero che questa Lily ti sia piaciuta^^ dal prossimo cappy cercherò di mettercela ancora di più in mezzo ihihi ^o^ alla prossima!!! ti lovvi-lovvi mucho-mucho! -Chie- =)=)

-Fe85: Hello Fe'!!! altro che due di picche! Williams ha proprio scelto la 'preda' sbagliata *__* muahaha Mattino era tanto arrabbiato, e chissà come reagirà Melluccio *__* però avrà quel che si merita!! In questo cappy Lily non è apparsa granché, ma almeno ha fatto qualcosina in più XDXD grazie per la recensione!!! besitos besitos!!! _Hiro_ ^o^

-Near Keehl: sempaiiiiiii!!!! sono troppo contenta di leggere la tua recensione!! ^___^ anche voi mi mancate tanto ç_ç ma non perdiamo la speranza! Ormai manca meno di un mese e poi sarò libera e felice come una pernice XD manca un piccolo, ultimo sforzo!! urrà!!! cmq, come al solito hai ragione U_U Nearuccio non doveva assolutamente restare da solo con quella Piovra disgustosa! Però Matt gli ha dato una prima lezione è_é avrei voluto fargli di peggio, ma Mattino non è il tipo da usare la violenza ^///^ è troppo dolcioso!!! grazie ancora sempaiuccia!!! salutami Sempai Lady appena la senti, e tanti tanti abbracci a tutte! A te, sempai Lady, zietta Violet e la nee-chan ^o^ Vi adoro!! tvtttttttb!!! -Chie- ^___________^

-Nyoro Chan: Hello!!! eh già, per questo cappy niente yaoi, e neanche per il prossimo, ma forse, nell'altro le cose potrebbero cambiare *__* ihihihih!!! non ti preoccupare! Mello avrà la sua rivincita *_* nessuno può toccare Nearuccio e non subire la sua ira muahahah!!! grazie per la recensione!!! kisses kisses!! _Hiro_ ^o^

-Nihal Darko: Ciaoooo!! Grazie mille!!! sono contenta che la ficcy ti piaccia! Besos besos!! _Hiro_ =) =) =)

Alla prossima!!!

_Hiro_ ^O^

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Capitolo 11
*** 11. ***


***

POV MATT

***

Non so quale santo devo ringraziare per essermi trovato nel posto giusto al momento giusto. O forse, sarebbe il caso di ringraziare quel paranoico di Mihael che mi ha praticamente costretto a pedinare Williams! Stamattina, durante l'ora di educazione fisica, mi ha 'convinto' a prendermi quest'incarico, almeno per i prossimi giorni finché lui non trova il coraggio di parlare di nuovo con Nate.
A questo punto non so se dirgli o meno quello che ha tentato di fare quella Piovra...ho una mezza idea su quale potrebbe essere la sua reazione, e so per certo che si metterebbe nei guai.
-Matt...non voglio andare a casa...-
La voce flebile di Nate raggiunge appena le mie orecchie, e per qualche secondo credo di essermela immaginata ma, lanciandogli un'occhiata di sbieco, noto la sua espressione infelice. Mi fermo subito e, invece di chiedergli il perché della sua richiesta, gli chiedo dove voglia andare.
A dirla tutta, non ho alcun bisogno di domandargli perché non voglia tornare in quell'appartamento: conosco Nate da tanto tempo quanto basta per capirlo da solo e, sinceramente, non posso dargli torto.
Io ho sempre desiderato avere una casa, una famiglia, un luogo in cui sentirmi protetto e amato, e invidiavo chiunque avesse ciò che desideravo. All'inizio, quando scoprii che Near odiava stare a casa sua, provai istintivamente una gran rabbia: lui aveva ciò che io volevo e lo disdegnava? Era una cosa che non potevo accettare. All'albino non l'ho mai detto perché, prima che mi decidessi a parlargliene, Mello mi spiegò le motivazioni che portarono Nate ad affermare qualcosa di simile, e mi sentii in colpa.
Aveva un posto dove tornare dopo scuola, questo era vero, ma non era una 'casa'. Non c'era un genitore amorevole ad accoglierlo al rientro dalla scuola che gli chiedesse com'era andata la giornata o che cosa desiderasse per cena. Non una casa, ma quattro mura; non una persona che gli volesse bene, solo uno zio che neanche si preoccupava se non tornava alla solita ora.
-Da questa parte.-
Le parole di Near mi distraggono dai miei pensieri. Mi guida fino ad una strada che non conosco, illuminata a giorno, mille persone che parlano, passeggiano; in quella via così popolata mi sembrano le cinque del pomeriggio non le nove e mezzo di sera!
-Near, dove mi stai portando?- chiedo curioso: è strano che questo piccoletto conosca un quartiere simile!
-Devo vedere una persona.-
Sbuffo contrariato per la vaga risposta ma non replico; vista la situazione è normale che abbia meno voglia di parlare del solito! In tutti i casi scoprirò chi è tra poco.
Quasi a metà della strada si blocca e mi tira verso un locale; do una veloce occhiata all'insegna prima di entrare, riconoscendo uno dei pub più frequentati di questo periodo, scelto non solo dai giovani, ma da persone di tutte le età.
Se ricordo bene, una volta ci ho portato una ragazza che ho conosciuto in piscina, ma non mi era piaciuto granché... magari ora è diverso...
Percorriamo la piccola hall prima di attraversare un enorme arco in pietra che ci porta nella sala principale gremita di gente; a prima occhiata sembra che non ci sia un solo tavolino libero! La musica e le chiacchiere mi assordano ma cerco di ignorarle e mi concentro su Near. Quando poso lo sguardo su di lui mi accorgo che si sta guardando attorno evidentemente alla ricerca di qualcuno; se solo mi dicesse chi cerca potrei aiutarlo, e sto per proporglielo quando lo vedo sorridere e camminare in direzione del bancone-bar. Lo seguo facendo slalom tra i tavolini e i pochi clienti che sono in piedi.
-Near, aspettami!- chiamo il mio amico diversi metri davanti a me: è più piccolo e riesce a passare più facilmente di me.
Qualche minuto dopo raggiungo il bancone e lo vedo seduto su uno degli sgabelli, i gomiti appoggiati sul marmo bianco, davanti a lui una barista che gli parla.
-Non posso darti nulla,- sta dicendo con un sorriso sulle labbra -sei minorenne, e non faccio eccezioni.-
-Nate, potevi anche aspettarmi.- mi lamento sedendomi vicino a lui. La ragazza gira la testa verso di me e subito ho l'impressione di averla già vista. Che sia...
-Vi conoscete?- dice socchiudendo gli occhi e squadrandomi minacciosa quasi fossi un delinquente della peggior specie. Aggrotto le sopracciglia non capendo il motivo di quell'accoglienza per nulla amichevole.
Sento l'albino ridacchiare, ma guardandolo mi rendo conto di quanto sia teso.
-Non preoccuparti Lilian, è un amico.-
-Come Piovra?- replica lei sbuffando contrariata.
Al sentire quel nome Nate sussulta, ancora turbato dagli avvenimenti della serata. La ragazza cambia subito espressione, preoccupata per l'albino che ha improvvisamente abbassato il capo smettendo di sorridere.
-Nate?- chiede chinandosi leggermente verso di lui e smettendo di asciugare il bicchiere in cristallo che tiene in mano. -Nate che è successo?-
-Ehm...non ti preoccupare...non è nulla, davvero...-
-Senti ragazzino,- comincia Lilian piuttosto alterata -ti ho già detto di non prendermi per...- si blocca all'improvviso quando un signore sulla quarantina si avvicina a noi, interrompendo la nostra conversazione.
-Lily tra poco tocca a te: preparati.-
La ragazza sorride cominciando a slegarsi il grembiulino bianco da barista che indossa. -Certo, ci metto un attimo.-
Appena l'uomo si allontana, Lilian si gira di nuovo verso l'albino, fissandolo truce: -Non abbiamo finito.- lo avvisa andando via, e a me pare proprio una minaccia bell'e buona!
-Dove sta andando?- chiedo senza neanche pensarci, sperando così di distrarlo dai suoi pensieri per evitare che si rinchiuda nel suo mondo buio in cui, lo vedo, sta già pensando di nascondersi. In fondo lo capisco...dev'essere a terra per via della lontananza di Mello e per quello che è successo con Williams...è evidente quanto è spaventato e triste.
-Lilian è la cantante.- mormora senza neanche voltarsi verso di me, come se avesse risposto per inerzia, senza rifletterci; capisco subito di dovermi impegnare di più per riportarlo 'indietro'.
-La cantante?- ripeto come un'automa mentre i miei neuroni vanno alla disperata ricerca di una qualche soluzione.
All'improvviso le luci della sala vengono abbassate leggermente mentre una musica dolce risuona tra le mura e un silenzio irreale scende tra gli spettatori; solo un particolare punto della sala è più illuminato, quasi ti invitasse a guardare in quella direzione.
Near finalmente solleva lo sguardo, ed entrambi ci voltiamo in tempo per vedere Lilian sistemarsi davanti al microfono, un sorriso smagliante sulle labbra.
Rimango imbambolato ad osservarla, estasiato, mangiandomela con gli occhi, e non me ne vergogno affatto: non è colpa mia! Non dovrebbe essere legale indossare un tubino di quelle dimensioni! Percorro con lo sguardo i capelli color miele lasciati sciolti sulle spalle, il viso illuminato dalle lampadine, il collo fine, le spalle sottili appena coperte da un velo nero semitrasparente, il petto non molto pronunciato messo però in evidenza dalla fascia nera che costituisce la parte superiore del vestito, il ventre piatto e i fianchi snelli sui quali scivola la stoffa scura, le gambe magre lasciate scoperte da metà coscia in giù. Osservandola così attentamente, con un abbigliamento così aderente addosso, mi rendo effettivamente conto di quanto sia minuta. Stavolta non c'è una canadese più grande di due taglie ad imbrogliarmi (perché, lo so, è la ragazza con la quale mi sono scontrato). La melodia dolce di poco fa viene sostituita da un'altra, sempre delicata, quasi 'melliflua', e subito la voce cristallina e acuta della ragazza si espande per tutto il salone.

**Lying in my bed I hear the clock tick,
And think of you
Caught up in circles confusion--
Is nothing new
Flashback--warm nights--
Almost left behind
Suitcases of memories,
Time after--

-Matt smettila di sbavare.- mi riprende Near con un piccolo sorriso sulle labbra.
Arrossisco leggermente, un po' imbarazzato per essermi fatto beccare in un simile atteggiamento da ragazzino in calore! Però mi consolo guardando il lato positivo: almeno il nanetto si è distratto abbastanza da prendermi in giro!
-Ehm...ecco...- mormoro grattandomi la nuca con una mano, non sapendo che scusa inventare per sembrare meno deficiente.
Nate ridacchia e, anche se la sua risata non è affatto spontanea, sono contento che si stia sforzando di reagire.
Come avrebbe bisogno di stare un po' con Mihael....per non parlare poi del biondino! Quasi quasi sta andando in crisi di astinenza!
-Dovresti invitarla a uscire.- mi dice l'albino che, ovviamente, ha captato il mio interesse per la ragazza.
-Da quando ti metti a dare consigli in amore?- lo prendo in giro, divertito: è la prima volta che Near mi dice qualcosa riguardo le ragazze!
Mentre il mio amico ridacchia, forse sorpreso anche lui per le sue parole, io riprendo la mia osservazione minuziosa della cantante.

Sometimes you picture me--
I'm walking too far ahead
You're calling to me, I can't hear
What you've said--
Then you say--go slow--
I fall behind--
The second hand unwinds

Ha davvero una splendida voce. Era scontato che il proprietario del pub la assumesse nonostante la giovane età.
Forse dovrei seguire il consiglio di Nate e chiederle di uscire...mi piacerebbe trascorrere del tempo con lei, per conoscerla un po'.
Noto un ragazzo, probabilmente di qualche anno più grande di me, avvicinarsi al palco fissando Lilian con la bava alla bocca. Il mio primo istinto è quello di andare lì e dargli un cazzotto, ma mi do immediatamente del rincoglionito rendendomi conto che: primo, lei non è la mia ragazza, secondo, l'ho appena incontrata e manco la conosco, e terzo, fino a poco fa pure io avevo quella stessa espressione da ebete!

If you're lost you can look--and you will find me
Time after time
If you fall I will catch you--I'll be waiting
Time after time

Si...devo assolutamente invitarla ad uscire.

---

Io, Nate e Lilian siamo davanti a casa di Near da più di mezz'ora, decisi a rimanere lì finché non saremo sicuri che il piccoletto sia tranquillo. Dopo il suo spettacolo la ragazza ha deciso di andar via prima da lavoro, decisa a tener compagnia all'amico e a scoprire che cosa gli era successo: l'albino non se l'è fatto ripetere!
Intanto io continuo a pensare al da farsi, indeciso se raccontare a Mello ciò che è successo oppure se è meglio lasciar perdere. Mi rendo conto che, se non fossero così cocciuti, tutto questo non sarebbe successo, perché mai e poi mai il cioccolatomane avrebbe lasciato l'amato da solo per tornare a casa.
Sospiro esasperato, decisamente stufo per la situazione creatasi tra i due: non sopporto vederli soffrire senza alcun motivo. Si amano, si vogliono, perché devono crearsi tanti problemi solo per paura di restare scottati?!
-Jeevas? Mi stai ascoltando?-
La voce di Lilian mi riscuote dai miei pensieri.
-Come scusa?- rispondo come un idiota. Lei sbuffa contrariata prima di ripetermi la frase.
-Ho detto che, secondo me, non è il caso di lasciare Nate senza protezione. Non mi fido di quel tizio, e non voglio che tenti un altro agguato.-
Annuisco pienamente d'accordo con lei: da quando le abbiamo raccontato che cosa ha combinato Williams non ha fatto altro che brontolare infuriata, preoccuparsi per l'incolumità dell'albino e meditare vendetta; era prevedibile che dicesse qualcosa di simile.
-Dopo scuola posso accompagnarlo io visto che non seguo le lezioni.-continua senza esitazioni -ma tre volte a settimana e la domenica, di sera, sono al lavoro e mi viene impossibile farlo; te ne occupi tu?-
-Si, non c'è problema. E a scuola, durante le lezioni, lo controllo io.- la ragazza annuisce soddisfatta per la soluzione trovata.
-Non voglio.-
Lilian e io ci voltiamo contemporaneamente verso Near, un po' sorpresi e parecchio irritati per il suo rifiuto.
-Non abbiamo chiesto il tuo...- comincia Lilian, ma la blocco subito.
-Near, lo facciamo per te. Almeno per un po', permettici di tenerti sott'occhio.- gli dico cercando di farlo ragionare sapendo che, di solito, quando il piccoletto prende una decisione è quella e basta.
-Matt no. Non ho intenzione di farmi proteggere da voi. Potete scordarvelo.-
Sto per replicare ma è la ragazza ad interrompermi stavolta.
-Nate non ti ho dato alcuna possibilità di scelta. Stasera sei stato fortunato perché è arrivato Jeevas, la prossima potrebbe andare diversamente, e vorrei evitare se permetti.-
Lo vedo stringere le labbra in una linea dura, un'evidente espressione seccata sul volto ad esprimere il suo dissenso: una cosa è certa, non finisce qui.
-Ne riparleremo.- dice infatti l'albino più che deciso a fare a modo suo.
-Buonanotte.- e si gira aprendo il cancelletto con le chiavi che già aveva in mano, un'espressione tra l'irritato e il felice sul viso.
Lilian ride divertita dalla reazione del piccoletto.
-Hai più carattere di quel che pensassi nanerottolo.- lo prende in giro -'Notte, a domani!-
Saluto Nate prima di vederlo sparire oltre il portone.
-Da che parte vai?- chiedo alla ragazza al mio fianco.
Lei si volta verso di me, un sopracciglio inarcato. Sotto quello sguardo eloquente di chi la sa lunga sulle mie intenzioni mi sento arrossire un po', e subito cerco di spiegare le mie ragioni.
-Non mi va di lasciarti andare da sola,- dico guardandola dritto negli occhi -è tardi, ed è pericoloso girare da soli a quest'ora, soprattutto per una bella ragazza.-
Lilian mi fissa in silenzio ancora per qualche attimo, poi sorride e con la testa mi fa cenno di seguirla; mi sembra sia arrossita un pò, ma non c'è abbastanza luce per esserne sicuro.
-Ottima mossa, non c'è che dire.- la sento mormorare divertita, e anche io ridacchio capendo di esser stato scoperto.
-Non sottovalutarmi.- le dico in risposta, e lei alza gli occhi al cielo senza smettere di sorridere.

Continua...

**Time after Time di Cindy Lauper, la versione cantata da John Barrowman perchè la musica è più lenta^^

Rieccomi con un nuovo capitolo!!! ^o^ è un po' di transizione, perché dal prossimo cappy FINALMENTE si smuoveranno le cose tra Melluccio e Nearino *_* scusate ma adesso non ho proprio il tempo di rispondere alle recensioni ç_ç scusatemi! Prometto che mi rifarò la prossima volta!!

Un grazie di cuore a chi ha commentato lo scorso capitolo ^o^ vi adoro, ve l'ho mai deto? Eh eh ^///^

E poi, che bello! Più di 200 persone hanno letto il cappy ^_^ me soddisfatta!! ihih!! beh, se il cappy vi è piaciuto o no, se avete consigli, critiche, idee e quant'altro, non esitate a lasciarmi un commentuccio ^///^ farete felice un'autrice rompiscatole che si emoziona per ogni commento che riceve ^///^

Ora scappooooo!!! Alla prossima!!!

_Hiro_ ^_____________^

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Capitolo 12
*** 12. ***


***

POV MELLO

Sono a scuola, ma vorrei essere in un altro posto, qualunque altro andrebbe bene. Cammino per il corridoio andando in classe, ma non ho la benché minima voglia di seguire le lezioni. Ho ben altro per la testa...non riesco a non pensare a lui...
Non so quanto ancora potrò resistere.
Nate mi manca, mi manca da morire. Mi basterebbe anche solo stargli vicino, parlargli, nulla di più. Ho solo bisogno di vederlo.
Mi manca, e sono preoccupato per lui. Non mi piace il modo in cui quel Williams lo guarda, quasi fosse una preda succulenta da ghermire, e non mi sento tranquillo a saperlo vicino al mio albino indifeso. E poi, quella maledetta Piovra si è fatto pure malmenare da qualcuno per incolpare me ed allontanarmi da Nate. Che stronzo! A questo punto credo sia disposto a tutto pur di averlo, e la cosa non mi fa star tranquillo. Affatto.
Avrei voluto proteggere Near io stesso, assicurarmi di persona che stesse bene e che nessuno gli facesse male, ma ho avuto paura, temevo che potesse credere alla storia di Williams senza darmi la possibilità di spiegare come stavano le cose, credendogli perché sa che sono molto impulsivo e spesso non ragiono prima di agire. Sotto questo punto di vista avrebbe ragione: ho pensato più di una volta di picchiare quel coglione che si è messo tra me e il mio nanerottolo, ma mi ha trattenuto il fatto che, anche picchiandolo, non avrei avuto indietro Near. Mi sarei solo cacciato nei guai e avrei confermato la balla di Piovra.
-Mello!-
Sento Matt chiamarmi e mi fermo, girandomi verso di lui e aspettando che mi raggiunga.
-Pensavo passassi in dormitorio come tutte le mattine.- dice appena mi è di fronte sistemandosi la borsa in spalla e passandosi un mano tra i capelli rossi, scompigliandoli più di quanto già non lo fossero.
Accenno un piccolo sorriso e l'altro mi rivolge uno sguardo preoccupato.
-Mel, tutto apposto?- mi chiede capendo che c'è qualcosa che non va.
Non rispondo sapendo che, se lo facessi, sicuramente mentirei, e non mi va di farlo con Matt. Perciò sto in silenzio girandomi e continuando a camminare verso la nostra classe; qualche attimo dopo il rosso è al mio fianco, un'espressione corrucciata sul viso.
Mi sento un po' in colpa ad ignorarlo così, e so che lui è irritato per il mio comportamento decisamente infantile, ma non mi va di parlare, soprattutto perchè non saprei che dire. Mail sa qual è il mio problema, e non avrebbe senso continuare a ripetere le solite cose: voglio Nate, e non sarò sereno finché non lo avrò.
Sento Matt sospirare prima di cominciare a parlare.
-Mel, perché ti stai facendo del male? Di cosa hai paura?- mi dice guardando dritto davanti a sé -Near non crederebbe mai a quel deficiente. Siete amici da una vita, non lasciare che le tue assurde paranoie rovinino tutto.-
Mi blocco all'improvviso in mezzo al corridoio e uno studente quasi mi viene addosso non aspettandosi quella brusca frenata; il rosso, accorgendosene, si ferma a sua volta e si gira a guardarmi tra il confuso e l'irritato.
-Pensi che mi stia comportando come uno stupido?-
-Si, come mai prima d'ora.- sbuffa Matt -Quindi vedi di dimostrarti un pochino più intelligente e maturo facendo la cosa giusta.- e dopo quelle parole pronunciate con durezza si gira e riprende a camminare lasciandomi lì da solo.
So che dovrei andare in classe ma, se prima non ne avevo voglia, ora mi sparerei piuttosto che entrarci.
Mi volto e mi ritrovo davanti Williams che mi fissa con un'espressione che non riesco a capire. Noto subito che non ha più il braccio fasciato e mi sorprendo per quella decisamente veloce guarigione. Prima di fare qualche cosa stupida mi impongo di superarlo passandogli affianco con passo spedito: l'ultima cosa che desidero in questo momento è litigare con la causa di tutti i miei mali.

---

Non sono uno studente diligente o particolarmente interessato alla scuola o alle lezioni, ma oggi è davvero una tortura stare in questo posto.
Gli insegnanti pensano che sia assente visto che non mi sono presento all'appello, e ho davvero preso in considerazione la possibilità di tornare a casa, ma alla fine mi sono rintanato in biblioteca, godendomi il silenzio e la solitudine, ed ora che sono le quattro e ancora sono in questo maledetto edificio capisco di aver preso la decisione sbagliata. Irritato per un motivo che mi sfugge, stanco della situazione creatasi tra me e Near, con la voglia di prendere a cazzotti quella Piovra schifosa, esco dal mio rifugio aggirandomi per i corridoi deserti della scuola, felice che manchi più mezz'ora prima della fine dell'ultima lezione: almeno posso girovagare in pace senza che qualcuno mi disturbi! Non finisco di pensarlo che una ragazza mi finisce addosso disturbando la mia rilassante camminata. Trattengo un'imprecazione scocciata e abbasso lo sguardo sulla ragazza.
-Scusa.- mi dice e, senza neanche guardarmi in faccia, mi supera a passo spedito e continua per la sua strada.
Sbuffo seccato per la maleducazione di quella piccoletta, ma ogni pensiero sparisce all'istante quando intravedo la figura di Near svoltare l'angolo ad una decina di metri da me.
Faccio un passo nella sua direzione, l'istinto che mi spinge a seguirlo, ma mi blocco quando vedo Ray Williams corrergli appresso, chiamandolo per nome sperando di farlo fermare. Rimango interdetto, non capendo quella scena: ma quei due non andavano d'accordo? E' successo qualcosa?
Prima di rendermene conto sto correndo nella loro stessa direzione, un'inspiegabile ansia che si fa strada in me senza alcun motivo. Quando svolto l'angolo non li vedo più ma, per fortuna, in questo corridoio c'è solo l'aula di musica. Mi fiondo alla porta spalancandola con violenza, e in quel momento sento il grido di Near. Sbarro gli occhi, sconvolto dalla scena che mi ritrovo davanti, e la rabbia cresce velocemente dentro me; come una diga che cede davanti alla violenza dell'acqua, sento la furia soffocare ogni altra sensazione, facendomi irrigidire i muscoli e quasi ringhiare come un animale.
-Williams!-
Il diretto interessato si volta di scatto verso di me, la sorpresa dipinta sul volto e, appena mi scaglio contro di lui, quella sorpresa diventa paura.
Il primo pugno lo colpisce dritto nello stomaco, il secondo nel fianco, il terzo sotto il mento, il quarto nella spalla, e avrei di certo continuato a pestarlo, ancora insoddisfatto, se Near non mi avesse afferrato per il gomito, rischiando di farsi male a sua volta; intanto il Bastardo di accascia al suolo con un gemito di dolore.
Mi fermo, ansimante, il corpo in tensione scosso da tremiti d'ira, gli occhi ridotti a fessura; solo dopo aver fatto un profondo respiro mi giro verso il piccoletto. Lo osservo con attenzione, preoccupato per le sue condizioni, e mi si stringe il cuore nel vederlo così trafelato: ha i capelli in disordine, il viso pallido, gli occhi leggermente umidi, la cartella è a terra e il gilet della sua divisa quasi slacciato. Controllo l'ennesimo moto di violenza e rabbia che mi assale a quella vista e mi costringo ad ignorare Williams steso a terra dolorante, facendo un passo verso Nate, di nuovo poggiato contro il muro della classe.
-Tutto bene Nate?- sussurro senza avvicinarmi troppo, temendo di spaventarlo ulteriormente con un comportamento brusco.
Lui mi guarda come se non mi vedesse davvero, e comincia a tremare, e una singola lacrima scivola sulla sua guancia cerea, e a quella vista non resisto: allungo un braccio afferrandolo il più delicatamente possibile e lo stringo a me, avvolgendolo tra le mie braccia, cercando in qualche modo di consolarlo, rassicurarlo.
-E' finita...- mormoro sui suoi capelli morbidi -non ti farà più niente.- dico dando un tono duro alla mia voce.
All'improvviso lui si scosta bruscamente da me, spintonandomi per allontanarmi. Indietreggio un po', confuso, non capendo il suo atteggiamento: io volevo solo aiutarlo, proteggerlo.
-Dov'eri??- mi grida contro, e leggo chiaramente la rabbia in quelle pozze nere che adoro. -Che fine hai fatto mentre avevo bisogno di te??!- grida ancora, e io non riesco a comprenderlo: sono lì, davanti a lui, l'ho protetto nel momento del bisogno...che vuole che gli dica? A cosa si riferisce?
Near si avvicina e comincia a prendermi a pugni il petto, mentre comincia a piangere: non l'ho mai visto in questo stato, forse è stato lo shock, forse la paura, fatto sta che sembra un'altra persona, e ciò mi spaventa, mi preoccupa: cosa l'ha sconvolto a tal punto?
-Hai promesso che mi avresti sempre protetto, che non mi avresti abbandonato! Che saresti rimasto al mio fianco qualunque cosa fosse accaduta! Sei un bugiardo! Un fottutissimo bugiardo!- e allora capisco tutto.
Gli stringo i polsi tra le mani e poi lo abbraccio, mozzandogli il respiro tanto è forte la stretta delle mie braccia.
Avverto il tepore del suo corpo contro il mio e inaspettatamente mi rilasso, godendo appieno di quel momento, rendendomi conto di quanto mi sia mancato averlo vicino, toccarlo, parlargli...
Lui si muove appena, forse tentando di liberarsi, ma si ferma subito abbracciandomi a sua volta, tremando lievemente, probabilmente più tranquillo ora che si trova con me.
Mi sento avvolgere da un calore intenso che parte dal petto, felice di potergli stare vicino, ma non riesco a controllare un moto di tristezza mista a rabbia per aver permesso che succedesse una cosa simile, per essermi allontanato da lui per paura di essere giudicato, per non aver avuto fiducia in lui, e per averlo fatto piangere.
-Mi dispiace Nate, mi dispiace davvero...- sussurro un po' impacciato, incapace di spiegare a parole quel che provo in questo momento. In risposta l'albino si stringe più forte alla mia maglia, come se non volesse lasciarmi andare, quasi temesse di vedermi sparire o scappare da un istante all'altro.
Abbozzo un sorriso, intenerito dal suo comportamento: è la prima volta che è così espansivo, che si lascia trascinare dalle emozioni, e ciò mi fa capire quanto l'abbia sconvolto l'aggressione di Williams, e quanto l'abbia fatto soffrire (e arrabbiare!) il mio comportamento infantile e stupido, da codardo.
E in quella situazione idilliaca, all'improvviso, mi sento afferrare e strattonare per un braccio, con violenza.
-Ma cosa...?- comincio a dire staccandomi un po' da Near, ma uno schiaffo mi colpisce in pieno viso mentre una voce squillante mi blocca prima che possa fare alcunché.
-Che cazzo stai facendo biondino?!-
Mi giro, confuso e sorpreso, verso la stessa ragazza contro la quale sono andato a sbattere poco fa, fissandola stralunato.
-Lascialo.- mi ordina fulminandomi con lo sguardo e, ne sono certo, se potesse mi strozzerebbe con le sue stesse mani!
Near solleva il volto verso la ragazza, ancora leggermente scosso, e non sembra sorpreso di vederla.
-Lilian è tut...- anche lui viene interrotto, ma stavolta il colpevole è Matt, ansimante e trafelato, arrivato di corsa.
-Lily! Cosa è successo?! Ho ricevuto il...- si ferma non appena concretizza la situazione, mi guarda con le sopracciglia aggrotate, ed infine sorride.
-Era ora!- esclama con soddisfazione mentre si avvicina alla ragazza che fissa prima me e poi lui, senza capire che succede.
-Lily, è meglio se andiamo via.- dice stringendo la giovane per le spalle, sospingendola verso la porta. Dopo aver lasciato la ragazza nel corridoio torna indietro per recuperare l'ancora dolorante Piovra, portandoselo dietro mentre barcolla. -Mi occupo io di lui.- mi rassicura (anche se non me ne importava granchè) poi si chiude la porta alle spalle, ed io e Nate siamo finalmente soli.
-Chi era quella?- chiedo guardandolo per la prima volta in viso, incrociando il suo sguardo nero.
-Un'amica...si chiama Lilian...- e poi distoglie lo sguardo, le guance lievemente arrossate.
-Nate, mi dispiace per quello che è successo...sono stato un idiota...-
-Lo so, da te non potevo che aspettarmi qualcosa di simile.- risponde con il suo solito tono saccente -ma sono contento che ora tu sia qui...- e dopo averlo detto arrossisce e nasconde il viso contro il mio petto, e allora smetto di pensare, acquistando così il coraggio di fare quello che ho sempre desiderato.
Stringendolo in vita con un braccio lo avvicino ulteriormente a me, mentre con l'altra mano gli afferro il mento tra l'indice e il pollice, sollevandogli il viso arrossato e, finalmente, dopo anni che agogno questo contatto, poggio le mie labbra sulle sue, sfiorandole appena, dandogli la possibilità di tirarsi indietro se vuole. Ma lui non lo fa.

Continua...

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Capitolo 13
*** 13. ***


Salve a tutti!! Dopo più di un anno dall'ultimo capitolo, eccomi di nuovo qui a postare (finalmente) un nuovo chapter^^'''
Probabilmente molti di quelli che seguivano questa ficcy si sono persi nel cammino, e la colpa è mia che ho lasciato il lavoro a metà ç_ç gomennasai ç_ç ora però, ho deciso di riprendere le storie che ho abbandonato, con l'obbiettivo di dar loro una fine^^ tra lavoro, università e palestra non potrò aggiornare presto (se riesco una volta al mese^^''') ma sappiate che non ho più intenzione di lasciarle *inchino* promesso ^///^
Beh, bando alle ciance! spero che questo capitolo vi piaccia ^///^ e, per farmi perdonare (si, lo so che è impossibile ^^''') ho postato due capitoli in uno^^
Buona lettura!!!

***

POV MATT

Sono passate quasi due settimane da quando Mello e Near si sono ufficialmente messi insieme: hanno sofferto per la lontananza, hanno rischiato seriamente di mandarmi al manicomio, ci è voluto un bastardo che ha aggredito il piccoletto per farli cedere, ma alla fine quei due sono riusciti a dichiararsi e non potrei essere più felice per loro: li conosco da anni ormai, e mi uccideva davvero vederli soffrire inutilmente! Intanto, Piovra non dobbiamo più preoccuparci perché è stato espulso, denunciato, e abbiamo richiesto un ordine restrittivo onde evitare altri problemi; quel ragazzo aveva seri problemi, non vogliamo di certo rischiare che torni che vendicarsi!
Finalmente i miei migliori amici sono diventati una coppia, e le cose tra i due non potrebbero andare meglio ma, ahimè, io non sono così fortunato: purtroppo non sono ancora riuscito a conquistare Lily, e meno che meno ad avere un appuntamento come si deve con lei (visto che ancora non gliel'ho chiesto!).
Mi stendo completamente sul letto, fissando il soffitto un po' sconsolato: ora che i miei migliori amici sono una coppia mi sento un po' escluso, e a volte ho addirittura la sensazione di essere di troppo.
Mi sento un po' solo...
Avrei di certo continuato con i miei poco felici pensieri se la porta della mia stanza non si fosse spalancata all'improvviso facendomi saltare sul letto, sorpreso.
-Ma sei impazzita?!- sbotto all'indirizzo di Lily che intanto sta chiudendo la porta alle sue spalle. -Potresti anche bussare, sai?- mi lamento ancora quando lei non mi risponde.
-Ma dico!- borbotta ignorando le mie proteste -Non possono trovarsi un luogo appartato?!- e con uno sbuffo seccato si mette a sedere vicino a me.
-Ancora Mello e Near?- chiedo cercando di allontanarmi il più possibile da lei: ecchecavolo! Sono pur sempre un ragazzo! Non può entrare nella mia stanza e sedersi sul mio letto come se niente fosse!
Lilian sbuffa ancora incrociando le braccia sul petto.
-Si! Tra tutti i posti che ci sono a scuola, perché devono scambiarsi effusioni proprio davanti alla mia stanza?!-
Mi scappa una risatina divertita e lei mi fulmina con lo sguardo.
-Certo certo, ridi pure delle disgrazie altrui! Tanto non sei tu quello che non può entrare nel proprio dormitorio!-
Rido ancora più forte estremamente divertito da questa situazione che, per mia fortuna, si sta ripetendo sempre più spesso: una volta finite le lezioni i due piccioncini si allontanano per stare un po' da soli e, tra tutti i posti possibili, preferiscono stare nell'ala dei dormitori, in particolare davanti alla porta della stanza di Lily visto che è l'ultima del corridoio a forma di “L” ed è sistemata nel braccio corto, e così nessuno può vederli. Però, nonostante non gliel'abbia ancora chiesto esplicitamente, ho come la sensazione che uno dei motivo per cui scelgano sempre quel posto sia proprio io: la prima volta che Lilian li ha beccati è venuta subito a rifugiarsi in camera mia, lamentandosi e borbottando, e da allora capita sempre più spesso che li trovi lì e che, di conseguenza, poi venga da me. Probabilmente l'hanno capito e, a modo loro, stanno cercando di aiutarmi facendomi passare più tempo da solo con la ragazza. Mah, forse è il loro modo di ringraziarmi per la pazienza che ho avuto con loro!
-Dai, non te la prendere!- dico cercando di smettere di ridere -Si sono appena messi insieme, sono troppo presi l'uno dall'altro per poter preoccuparsi dii no! Su, dai, giochiamo e non pensiamoci più!- e subito le passo un joypad della Wii.
Accendo la tv e la console e, mentre aspetto che il gioco parta, la guardo.
-Meno male che ci sei tu.- dice sorridendomi e facendomi saltare qualche battito -Non avrei altro posto dove andare!-
-Non hai altri amici, a parte noi tre?-
Lei sorride e sceglie la prima gara.
-Ho fatto amicizia con quasi tutte le persone del club di musica ma non vivono a scuola. L'unica che sta nei dormitori come noi è Linda, ma è fidanzata e quasi tutte le sere esce col ragazzo.-
Cominciamo a giocare e il tempo vola mentre lei mi straccia, battendomi in quasi tutti gli sport.
-Non è giusto! Vinci sempre!- mi lamento e, decisamente stanco di perdere, mollo il joypad e la afferro per la vita sollevandola di peso e lasciandola cadere sul letto, cominciando subito a farle il solletico.
-No...ahahaha...smettila!- si lamenta ridendo a crepapelle mentre cerca di sfuggire alle mie mani.
-Così impari!- le dico senza darle tregua – dovresti perdere qualche volta!-
-Ahahah basta!!-
-Chiedi perdono.- ma nonostante abbia le lacrime agli occhi e le manchi il respiro non si arrende. All'improvviso, prima che possa accorgermene ed evitarla, solleva le braccia e mi stringe intorno al collo, tirandomi verso di lei e facendomi perdere l'equilibrio già abbastanza precario. Per non schiacciarla col mio peso mi butto su un lato finendo a pancia in giù mezzo sdraiato su di lei, con le gambe sopra le sue.
-Ho vinto ancora.- mi dice girando la testa per potermi guardare in faccia -Sei una schiappa!-
-E tu sei una disgraziata!- In risposta lei mi fa una linguaccia e poi scoppia a ridere, ed è bellissima in questo momento, con i capelli scompigliati, le guance rosse e gli occhi lucidi per le troppe risate.
Oh cavolo, come vorrei baciarla!
Senza pensarci troppo allungo il braccio per poter sfiorare la pelle morbida della guancia, toccandola appena con il pollice.
-Ehm interrompiamo qualcosa?-
Sussulto quando sento la voce estremamente divertita di Mihael raggiungermi dalla porta aperta. Cacchio, non li ho sentiti. Velocemente mi sollevo per lasciar libera Lily e permetterle di alzarsi e, sotto lo sguardo malizioso del biondo, arrossisco un po'.
-Vi lasciamo soli?- mi prende in giro il mio migliore amico facendomi venir voglia di strozzarlo.
-Stavamo giocando con la Wii.- mi giustifico sistemandomi la maglietta.
-Si, ho visto.- è la risposta sarcastica che ricevo.
Nate ridacchia appena, divertito tanto quanto il fidanzato da quella situazione estremamente imbarazzante per me e Lilian, la quale è arrossita molto più di me diventando quasi bordeaux.
-Ehm...è meglio che vada! Ho parecchio da studiare!- e subito si dilegua.
-Ti ho mai detto che sei uno stronzo?- dico a Mello dopo che Lily ha chiuso la porta.
-Si, me lo dici spesso, ma non è colpa mia se sei un deficiente.-
Gli rivolgo un'occhiataccia poi prendo i due joypad e li rimetto a posto.
-Dovresti chiudere la porta a chiave quando sei in compagnia.-
-Vuoi stare zitto?!- sbotto arrossendo un po' di più.
-Ehi, lo dicevo per te.- e avrei anche potuto crederci se non l'avesse detto con quel tono sadicamente divertito.
-Io almeno non mi imbosco in qualche misero corridoio isolato.-
Stavolta è Nate quello che arrossisce ma, come prevedibile, il biondo è decisamente meno pudico del compagno.
-Dovresti ringraziarmi per quello! Ti sto dando un sacco di opportunità per stare da solo con la principessina.-
-Che senso ha se poi vieni a disturbarmi?- mi lamento sedendomi sul letto affianco a Near.
-E va bene, la prossima volta busserò, contento?-
Sbuffo e sollevo gli occhi al cielo: ah, Mello non cambierà mai!

***

Sono irritato. Molto, molto irritato. Se James mi capita tra le mani giuro che lo strozzo! So che è da stupidi essere gelosi di una ragazza con la quale neanche ho una relazione, ma è più forte di me! Mi da sui nervi vedere James, un mio compagno di classe, che allunga le mani senza permesso approfittando del fatto che Lily sta giocando a basket con noi: appena le capita a tiro ne approfitta per toccarla con la scusa di doverla marcare!
Accolgo con un sospiro di sollievo il fischio di fine partita: io e James dobbiamo scambiare due chiacchiere. Faccio qualche passo verso di lui che, nonostante il gioco sia finito, continua a stare appiccicato a Lilian, ma mi fermo a pochi passi, sconvolto da quello che ho sentito.
-Allora Harper, ti va di uscire stasera?-
Sbarro leggermente gli occhi, non aspettandomi che quell'idiota facesse subito la sua mossa e, con il cuore che mi batte a mille per la paura, attendo la risposta della ragazza.
-Spiacente ma ho già un impegno.- dice Lily sorridendo appena mentre lo fulmina con lo sguardo e io tiro un sospiro di sollievo sentendo quella risposta. Cavolo, devo farmi avanti il prima possibile, o qualcun altro mi batterà sul tempo!
In quel momento lei si gira, mi vede e mi si avvicina in due falcate prendendomi a braccetto.
-Ho un appuntamento con Mail.- conclude con un sorriso smagliante mentre mi stringe più forte il braccio.
L'espressione sorpresa che compare sul viso di James probabilmente sarebbe stata la stessa che sarebbe comparsa sul mio se non mi fossi controllato in tempo.
-Voi due state insieme?!- e il tono che usa mi offende non poco: se anche fosse vero, che ci sarebbe male? Non sono mica un mostro!
-Non ancora.- risponde Lily voltandosi a guardarmi -Diciamo che ci stiamo conoscendo.-
Per niente soddisfatto dal due di picche che ha appena ricevuto James si allontana a grandi passi lanciandomi uno sguardo di fuoco.
-Potevi anche trovare qualche altra scusa per liberarti di lui.- dico leggermente depresso all'idea che mi usi come scusante per scaricare altri ragazzi quando, in realtà, vorrei tanto chiederle anch'io di uscire -Hai idea dei pettegolezzi che nasceranno da questa cosa?-
-Giusto perché tu lo sappia, a scuola tutti già pensano che stiamo insieme.- mi informa con un sorrisetto divertito mentre si allontana di qualche passo -e poi chi ha detto che era una scusa?-
-Non mi pare proprio che abbiamo un appuntamento.-
-Beh, ora ce l'abbiamo.- risponde con semplicità -In fondo è da un po' che volevi chiedermelo, no? Ci vediamo alle cinque e mezza all'ingresso.-
Lasciandomi lì come un'idiota con la faccia da pesce lesso, Lily se ne va ridendo divertita mentre il mio cervello ancora non riesce ad elaborare le sue ultime parole. Poi, alla fine, sembra recepire il messaggio e un sorriso mi incurva le labbra: è decisamente strano che sia stata lei ad invitare me e non il contrario e questa cosa un po' offende la mia virilità, ma in fondo chissene frega?! L'importante è che, finalmente, potrò uscire con Lily.

***

POV MELLO

***

Sono più che certo di non aver mai affrontato una situazione più imbarazzante di questa, e dall'espressione di Nate sono sicuro che questo valga anche per lui. Mia zia invece, in piedi a pochi metri da noi, mi guarda estremamente divertita con un sorrisetto malizioso a tenderle le labbra.
-Ops, non volevo interrompervi.-
Il viso di Near va completamente a fuoco e perfino io arrossisco un po'.
Ma dico?! Tra tutti i momenti in cui Halle poteva entrare in camera mia, proprio ora doveva capitare?! Ho fatto una fatica assurda per convincere Nate a venire a casa mia per stare un po' da soli senza il rischio di essere visti da qualcuno e invece, ovviamente, le cose non potevano che finire così: io e Near sul letto e la zia che ci fissa dalla porta spalancata! Ma si può essere così sfortunati?!?
Non posso continuare a maledire il destino per questa crudele beffa perché Nate mi spinge all'indietro sul materasso facendomi quasi cadere sul pavimento e, mettendosi a sedere rosso come un peperone e col capo chino, stringe tra le dita i lembi della camicia slacciata coprendosi il petto pallido.
Forse è l'imbarazzo del piccolo a convincere Halle a darsi una mossa perché, dopo quegli interminabili e imbarazzanti minuti passati ad osservarci, decide di dileguarsi.
-Io sto uscendo,- dice con un sorriso sulle labbra -per cena potete ordinare quello che volete.- e prima di chiudere la porta alle sue spalle aggiunge un divertito “comportatevi bene!” che fa arrossire Near ancora di più.
Il silenzio cala imbarazzato su di noi, ancora sconvolti dall'improvvisa apparizione di mia zia nel momento meno opportuno; poi il mio piccolo finalmente mi guarda, e la sua espressione al culmine dell'imbarazzo mi fa sorridere.
-Meno male che qui non ci doveva vedere nessuno!- dico e quando lui mi lancia un'occhiataccia scoppio a ridere e mi lancio su di lui stringendolo tra le braccia e lasciandomi andare supino sul materasso.
-Non c'è niente da ridere!- sbotta abbracciandomi a sua volta nascondendo il viso contro il mio petto -Credevo sarei morto per la vergogna!-
-Poteva andare peggio,- gli faccio notare improvvisamente dimentico dell'imbarazzo di poco fa e divertito dalle reazioni di Nate -e se fossimo stati completamente nudi?-
Il piccoletto sussulta inorridito da quella possibilità, poi sospira e si stringe più forte a me.
-Allora,- borbotta con la voce soffocata contro il mio petto -suppongo che dovrei ringraziare per la mia fortuna...-
Infilando una mano tra i suoi capelli lo obbligo a sollevare la testa così da poter appropriarmi delle sue labbra e, nonostante sia ancora scocciato per l'intrusione, non oppone resistenza e risponde al bacio con altrettanta passione.
Facendomi trasportare dal momento e accantonando del tutto quel po' di autocontrollo che ho a disposizione, lo stringo ancora più forte contro di me e rotolo su un fianco per ritrovarmi così su di lui, continuando a baciarlo finché non mi supplica di lasciargli prendere fiato. Senza perdere tempo gli scosto i lembi della camicia già slacciata e comincio a tempestarlo di baci mentre gli sbottono i pantaloni e cerco di abbassarli con una mano.
Lo voglio, lo voglio tutto! è il mio unico pensiero e, nonostante non sappia quali siano i sentimenti di Nate, continuo nel mio operato smanioso di averlo nudo e arrendevole sotto di me.
Finalmente, con uno strattone, riesco ad abbassargli fino a metà coscia sia i pantaloni sia i boxer, ed è solo a questo punto che sembra accorgersi di quello che sta succedendo.
Near sbarra gli occhi, spaesato e confuso, e quando si rende conto di essere mezzo nudo arrossisce e cerca di rimettere apposto i pantaloni; prima che ci riesca gli afferro i polsi per impedirglielo.
-Non ti servono i vestiti.- gli dico all'orecchio prima di mordicchiargli il lobo.
Lui si irrigidisce e cerca di liberarsi ma la mia stretta su di lui è ferrea.
-Mello non...- non gli do il tempo di finire e gli chiudo la bocca con la mia, ma stavolta non risponde al bacio e oppone resistenza agitandosi sotto di me.
Ma che diamine! Perché si comporta così?! Stiamo insieme, è normale fare queste cose! E poi, credo di aver aspettato abbastanza per averlo!
Mi separo un attimo da lui, giusto il tempo di riprendere fiato, poi lo bacio nuovamente; pochi attimi dopo però sono costretto a staccarmi ancora una volta e, mentre mi porto una mano alla bocca, lo guardo stralunato.
Mi ha morso?!
Sto per mettermi a sbraitare quando, per la prima volta da quando l'ho steso sotto di me, lo guardo in volto, e quello che vi leggo mi lascia perplesso.
-Nate?- mormoro senza capire il perché del suo sguardo impaurito -Ma cosa...?-
Senza darmi il tempo di reagire mi spintona all'indietro e si mette a sedere fissandomi truce.
-Sei un'idiota!- sbraita alzandosi di scatto e sistemandosi i vestiti e, dopo lo shock iniziale, mi alzo anche io e mi avvicino a lui per impedirgli di andare via, cercando intanto di capire qual è il problema.
-Nate, io non...- e ammutolisco all'istante quando vedo qualche lacrima luccicare nei suoi occhi scuri.
L'ho spaventato a tal punto? mi chiedo e, dopo averci riflettuto un attimo, arriva l'illuminazione e capisco il perché di tutto ciò.
Sono un coglione, è accertato. Come diavolo ho fatto a non pensarci? Near ha mille motivi per essere spaventato dall'idea di fare sesso: ha ancora sedici anni, è la sua prima volta e non è ancora pronto, non è molto abituato al contatto fisico, e inoltre stiamo insieme da poco tempo e non ha avuto il tempo di rifletterci seriamente. Sono tutte ottime ragione, soprattutto se le considero tutte insieme, ma ce n'è un'altra che non ho contato e che non avrei dovuto dimenticare: Ray Piovra Williams. Quel bastardo, in nessuno dei due casi, è riuscito ad arrivare ad un punto “serio”, ma ciò non toglie che quelle aggressioni abbiamo terrorizzato il mio piccolo. Solo perché oggi ha accettato di venire a casa non vuol dire che sia pronto a fare quel passo...e avrei dovuto saperlo.
Mi do del coglione per la secondo volta e, sperando di non essere mandato a quel paese, afferro l'albino per un braccio e lo tiro dolcemente verso di me.
-Mi dispiace,- dico abbracciandolo per qualche attimo e facendolo poi sedere sul letto senza però lasciarlo andare -non volevo spaventarti. Non stavo...-
-Non importa...ormai dovrei sapere che tendi ad agire senza pensare...- mi interrompe con un sospiro -sono stato incauto a venire qui senza prima aver chiarito le cose, la mia condotta era facilmente fraintendibile. -
-Non dire idiozie, il fatto che io sia impulsivo non giustifica il mio comportamento,e non è colpa tua, dovresti poter venire a casa mia senza doverti preoccupare di essere assalito!- dico senza guardarlo in viso, sentendomi un verme -Sono il tuo ragazzo, avrei dovuto pensare a te invece di saltarti addosso come un maniaco!-
Un piccolo sorriso gli incurva le labbra mentre si solleva appena per posare un bacino sulla mia guancia.
-Che sei un maniaco già lo sapevo.- mi informa ridacchiando appena, e quando gli rivolgo un'occhiata seccata torna a guardarmi serio per poi stringermi più forte -non devi preoccuparti, sto bene...mi hai solo colto di sorpresa, tutto qui.- continua a rassicurarmi mentre giocherella con i miei capelli -è stato troppo improvviso, non me l'aspettavo, e mi ha un po' spaventato.-
-Solo 'un po''?- sbuffo sentendomi ancora in colpa per non aver compreso i suoi sentimenti; ho sempre affermato di poter proteggerlo e amarlo come nessun altro al mondo e invece, alla prima occasione, ho messo in primo piano le mie necessità senza pensare minimamente a lui.
-Si, solo un po'.- dice inarcando un sopracciglio -e smettila di fare quella faccia da cane bastonato! Sto bene, non sono mica fatto di porcellana!- e detto ciò mi da uno scappellotto sulla testa come per farmi rinsavire -e poi non ho mai detto di non volerlo anch'io, solo...dovrai avere un po' più di pazienza.-
Lo guardo sorpreso, non aspettandomi una simile dichiarazione, ma alla fine sono costretto a lasciar perdere tutto quanto quando sento le morbide labbra del mio piccolo poggiarsi timidamente sulle mie. Ci scambiamo un breve casto bacio e quando cerco di approfondirlo il mio cellulare si mette a squillare facendomi sfuggire un lamento infastidito.
-Si?- borbotto dopo averlo afferrato con fare scocciato.
-Ehilà Mello!- mi saluta Mail dall'altro capo del telefono -sai la novità?! Stasera ho un appuntamento con Lily! Ma ci pensi?! Finalmente potrò uscire con lei! Dove posso portarla? Eh? Tu che dici? Ehi Mel, mi stai ascoltando?!-
Mi lascio sfuggire un sospiro e Matt mi chiama ancora una volta, preoccupato che sia caduta la linea.
-Si, ti ascolto.-
-Tch, non essere così entusiasta mi raccomando!- si lamenta e, anche se non posso vederlo, ci scommetto che ha messo il broncio -Per una volta sono io a chiederti un consiglio e mi ignori?!-
-Scusa amico, ma la presenza di Nate mi distrae alquanto.-
Per un attimo lui rimane in silenzio, poi ridacchia malizioso.
-Siete già a quel punto?- e la sua risposta si sovrappone alla lamentela di Near “Non dire cose fraintendibili!”.
-Beh, finalmente ti sei deciso a chiederle un appuntamento! Credevo che non avresti mai trovato il coraggio!-
Chiacchieriamo per qualche minuto e alla fine Matt riattacca perché deve prepararsi: mah, a volte è peggio di una ragazza!
-Matt e Lily escono.- aggiorno Near con un sorriso divertito.
-Davvero? Era ora! Mi fa piacere sapere che finalmente anche Matt ha qualcuno accanto.-
-Non stanno ancora insieme.- gli faccio notare senza però alcuna convinzione -magari ufficializzano la cosa prima di Natale.- rimango in silenzio per un attimo, riflettendo su una questione che mi ha tormentato in quegli ultimi giorni -A proposito di Natale,- dico con finta noncuranza -hai già fatto qualche programma? Ormai manca meno di un mese.-
-Credo proprio che lo passerò come tutti gli anni. Sono un tipo tradizionalista.- risponde fissandomi divertito, e quelle parole mi fanno sorridere perché ogni anno lo passa insieme a me.
-Non potevo chiedere di meglio.- e subito lo bacio come per suggellare l'accordo.

***

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Capitolo 14
*** 14. ***


POV NEAR

***

A volte la vita è davvero imprevedibile: bastano pochi attimi per ribaltare completamente le carte in tavola, e così ci si ritrova a dover affrontare una situazione per la quale non si era preparati. Questo è quello che, più o meno, è capitato a me: un momento prima stavo lottando per liberarmi di Ray Williams e quello dopo mi ritrovo a baciare Mihael per la prima volta. E' bastato qualche secondo e le cose sono completamente cambiate.
Da quel che mi ha detto Matt, dopo aver fatto ascoltare la registrazione al preside, Williams è stato espulso e denunciato e, anche se il rosso non me ne ha parlato esplicitamente, sono convinto che quella sera Mihael gli abbia fatto una visita esplicativa...beh, non che la cosa mi riguardi, sinceramente. Se anche Mello l'avesse mandato in ospedale, la cosa non potrebbe che tranquillizzarmi: almeno così non dovrò preoccuparmi di un suo eventuale ritorno. E poi, se anche dovesse tornare, stavolta ho Mihael al mio fianco.
Ora è già passato un mese da quel giorno e devo ammettere che mi riesce ancora molto difficile credere che le cose si siano davvero sistemate, che quel maledetto di Williams sia lontano mille miglia da me, che Matt e Mello abbiano fatto pace, che il nostro gruppo sia di nuovo unito e con un membro in più (per la gioia del rosso!) e, soprattutto, non mi capacito di essere davvero il ragazzo di Mihael!
Per anni ho amato in silenzio quell'irascibile ed impulsivo ciocco-dipendente, e molte volte ho immaginato come potesse essere stare insieme a lui, ma in quei momenti di certo non pensavo che un giorno sarebbe capitato sul serio! A malincuore, da questo punto di vista, devo ammettere che l'arrivo di Williams non è stato poi una gran sfortuna come pensavo: senza di lui chissà quanto tempo ci avrebbe messo Mello a decidersi! Molti potrebbero dire che la colpa è anche mia, che fare un passo avanti spettava anche a me, e probabilmente hanno ragione, ma per me sarebbe davvero stato impossibile fare una cosa del genere: non ho alcuna esperienza al riguardo e non avrei nemmeno saputo da dove partire; per non parlare poi dell'agitazione che provo quando gli sono vicino! Il mio cuore comincia a battere all'impazzata ogni volta che mi guarda o mi sorride, e rischia di fermarsi quando mi sfiora anche per sbaglio. E poi, anche se ho sempre saputo di essere una persona importante per lui, non avevo la certezza di essere corrisposto, e la paura di essere rifiutato di certo è stata un ottimo deterrente. E' probabile che anche lui ci abbia messo così tanto a farsi avanti per questo motivo, e riflettendoci bene mi rendo conto che è colpa nostra se quest'ultimo periodo è stato così difficile; tutto si sarebbe risolto facilmente se avessimo accettato e confessato i nostri sentimenti senza temere le conseguenze.
Sussulto sorpreso quando il cellulare comincia a squillare distogliendomi dai miei pensieri.
-Pronto?-
-Ehi piccolo, dove sei? Credevo di trovarti in biblioteca come al solito.-
-Scusa, mi sono dimenticato di avvisarti...questo pomeriggio non si sentivo tanto bene e sono tornato a casa subito dopo le lezioni.-
-Uh? Che hai?-
-Non ti preoccupare, è solo un po' di stanchezza.-
-Ne sei sicuro? Vengo subito da te!-
Ridacchio divertito di fronte all'esagerata preoccupazione del biondo e, nonostante a volte sia eccessivo, non può che farmi piacere essere protetto e coccolato a quel modo.
-Sto bene, tranquillo. Piuttosto, dovresti concentrarti sullo studio tra poco ci sono gli esami invernali.-
-Non cambiare argomento!- si lamenta con un piccolo sbuffo.
-Non lo sto facendo. Dico solo che ultimamente non hai quasi praticamente aperto libro.-
-I miei voti non sono calati,- mi fa notare -Ma se proprio insisti potremmo studiare assieme.- mi propone con un tono malizioso che lascia ben poco spazio all'immaginazione riguardo i suoi reali interessi.
-Sicuro di voler solo studiare?- lo rimbecco divertito mentre arrossisco un po', e di fronte a quella risposta lui scoppia a ridere.
-Diciamo che voglio anche studiare.-
Sto per rimproverarlo ancora quando sento bussare alla porta. Metto Mello in attesa e poi invito mio zio ad entrare con un 'avanti'.
Frank River è un uomo piuttosto alto e imponente, dai tratti severi e dallo sguardo gelido. Sono stato affidato a lui quando mia madre è venuta a mancare e, visto che non ho mai conosciuto mio padre, l'unico parente che poteva prendersi cura di me era lui. In realtà, da che ricordi, non mi è mai piaciuto e col passare del tempo questo sentimento non è affatto cambiato, semmai si è intensificato. Non sono una persona rancorosa, ma devo dire che la rabbia che provo verso mio zio non l'ho mai provata verso nessuno...Io adoravo mia madre, era l'unico genitore che avevo, era una persona fantastica, e grazie a lei non ho mai sentito la mancanza di un padre; quando è morta il mondo mi è crollato addosso, e in quel momento così delicato e difficile in cui avevo bisogno di sentire la vicinanza e l'affetto della mia famiglia, mio zio se n'è fregato altamente di me, ignorandomi come se non vivessi con lui. Non andiamo per niente d'accordo, viviamo le nostre vite separatamente come se non convivessimo sotto lo stesso tetto, e ora ritrovarmelo sulla soglia della camera non mi fa per niente contento, soprattutto perché le rare volte che si degna di rivolgermi la parola è per informarmi di qualcosa di spiacevole.
-Cosa c'è?- lo incito a parlare ricomponendo la mia tipica espressione neutra che la conversazione con Mihael ha rimosso.
-Ha chiamato tuo fratello, e vuole incontrarti.-
Un silenzio teso cala su di noi, e aspetto il momento in cui mi dirà 'Sto scherzando!' ma per quanto i secondi passino la sua espressione apatica non cambia.
-Io non ho un fratello.- è l'unica frase di senso compiuto che mi esce dalla bocca nonostante mille domande mi affollino la mente.
-Ce l'hai, e vuole conoscerti.-
Premo il tasto di chiamata del cellulare per riprendere Mihael e porto l'aggeggio all'orecchio.
-Ci vediamo domani.- mormoro quasi senza voce, completamente sotto shock, e prima che possa dirmi qualcosa ho già chiuso la conversazione.
Mi alzo dal letto e mi avvicino di qualche passo a Frank.
-Spiegati.-
Lui fa una smorfia scocciata e poggia un biglietto sul mobile affianco alla porta, poi si gira per andarsene.
-Aspetta, ho delle domande da farti.-
-Non mi interessa.- mi dice guardandomi in tralice da sopra una spalla -Sbrigatela da solo.- e prima che possa dire anche solo 'ma' lui ha già sbattuto la porta lasciandomi lì come un idiota, come se avessimo parlato del tempo e non mi avesse detto invece qualcosa di sconvolgente.
Sento le gambe che mi tremano e prima di crollare a terra mi decido a sedermi sul letto, cercando di riordinare i miei pensieri incasinati e di calmare il mio cuore impazzito.
'Ho un fratello? Ma com'è possibile? Non ha senso! Un fratello?!'
Mi alzo ancora e prendo il biglietto che Frank ha lasciato sul comò.
[Stuart Collins – 34XXXXXXX / 020 733XXX – Chiamami, per favore]
Rimango immobile in mezzo alla stanza con quel pezzo di carta in mano rendendomi conto che questo sconosciuto che afferma di essere mio fratello mi sta lasciando libero di fare quello che ritengo più giusto: chiamarlo o meno è una mia scelta, non si presenterà a casa mia pretendendo di conoscermi o qualcosa di simile...
Per la seconda volta in poco tempo mi ritrovo a pensare che la vita è davvero imprevedibile, che basta un secondo perché tutte le tue convinzioni crollino come castelli di carte rivoluzionando il tuo mondo...
Continuo a fissare quelle poche lettere chiedendomi che cosa devo fare, quale sarebbe la scelta migliore da prendere, e prima di accorgermene sto già componendo il suo numero sul mio cellulare.
'Cosa non so mamma?'

***

E un altro capitolo è andato! Scusate se non è tanto lungo *gomen* Spero che vi sia piaciuto almeno un po' ^///^
il prossimo cappy non so quando arriverà, ma ho già deciso che sarà dal punto di vista di Lily^^ prima o poi doveva toccare anche a lei, no? XD
Mi farebbe piacere sapere che ne pensate di questo capitolo ^///^ consiglio, critiche, opinioni sono ben accette *inchino*
Alla prossima!!!
_hiro_ =)

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Capitolo 15
*** 15. ***


POV LILIAN

***

Cercando di ignorare gli sguardi per lo più lascivi che gli uomini mi lanciano, mi concentro sulla musica della canzone che sto cantando, chiudendo gli occhi e lasciandomi avvolgere dalle note dolci e dalle parole di quella ballata romantica, immaginando di esserci solo io in quella grande sala scarsamente illuminata.
Quando finisco il primo ritornello apro gli occhi e involontariamente incontro lo sguardo di Mail, quei magnetici occhi verdi che mi fissano con evidente desiderio e ammirazione. Nonostante vedere quelle stesse emozioni sul viso di altri ragazzi mi faccia imbestialire, sapere che quello che mi sta guardando è Mail mi scalda dentro, mi imbarazza un po', e mi rende felice e inspiegabilmente soddisfatta: sono io quella che lui sta ammirando, sono io quella che lo sta emozionando ed eccitando, sono io e non quella mora che continua a strusciarsi contro il suo braccio o quella bionda che continua ad ammiccare nella sua direzione.
Mi rendo conto della direzione che stanno prendendo i miei pensieri e mi do della cretina ricominciando a cantare: non posso essere così gelosa di un ragazzo che conosco da appena due mesi e col quale sono uscita si e no una decina di volte! Ok, è vero che il rosso mi piace molto e che mi ha attratta fin da subito, ma sto davvero esagerando! Ci manca solo che mi immagini con un abito bianco davanti a un prete!
Da quando mi ha invitata al ballo di Natale e mi ha fatto passare una splendida serata non riesco più a controllare i miei sentimenti impazziti. Devo decisamente darmi una regolata!
Appena la canzone finisce cominciano le richieste, chi vuole il bis, chi chiede un'altra canzone, e alla fine mi decido ad accontentare una ragazza che, con un sorriso tutto denti e fossette, si stringe al proprio ragazzo mentre lui non smette un attimo di guardarla con gli occhi illuminati. Intenerita da quella scena, immaginando di essere io insieme al rosso, do le istruzioni al gruppo musicale e, dopo qualche istante, parte la lenta melodia di 'The Power Of Love'*. Le parole cominciano a susseguirsi sul piccolo schermo del karaoke alla mia destra, ma non ho alcun bisogno di guardarlo: conosco a memoria quel testo, è una delle mie canzoni preferite e, mentre mi lascio ancora una volta trasportare dal momento e dalla musica, non riesco a staccare gli occhi da Matt, come se la sala iniziasse e finisse con lui, come se stessi cantando solo ed esclusivamente per lui e, da come mi guarda, penso che l'abbia capito.
Quando la canzone termina non mi accorgo nemmeno dei fischi e degli applausi che risuonano intorno a me, troppo concentrata a fissare il volto di Mail con le guance arrossate per l'imbarazzo e un sorriso felice stampato in faccia, un sorriso che si trasforma in una lieve risatina quando lui mi strizza l'occhio e mi manda un bacio.
Dopo un bis finalmente mi lasciano libera di andare, e io di certo non me lo lascio ripetere! Dopo un sorriso e un lieve inchino scendo dal palco e raggiungo il rosso che mi aspetta seduto in uno dei tavolini posti in prima fila.
-Ehi.- borbotto senza sapere che altro dire, ancora imbarazzata per il mio comportamento, rendendomi perfettamente conto di avergli appena fatto un'implicita e schifosamente smielata dichiarazione.
-Ehi.- mi risponde con quel sorriso malizioso che mi fa impazzire -Mi fai compagnia?- aggiunge indicando la sedia vuota di fronte a lui. Annuisco e mi siedo evitando ancora il suo sguardo, chiedendomi se abbia capito oppure no, se abbia intenzione di far finta di niente o farà qualche riferimento al mio gesto.
-Ho ordinato anche per te, spero non ti dispiaccia.-
-Sapevi già che avrei accettato il tuo invito? Piuttosto arrogante da parte tua.- gli faccio notare con un sorrisetto divertito mentre mi decido a guardarlo in faccia
-Perché avresti dovuto rifiutare? Avanti, guardami! Sono stupendo!- e poi scoppia a ridere -Però devo ammettere che con quel vestito attiri l'attenzione più di me.-
Arrossisco a quel velato complimento ma non ho il tempo di aggiungere nulla perchè in quel momento arriva un cameriere con i drink: un gin-tonic per lui e una caipiroska alla fragola per me. Osservo i cocktail e inarco un sopracciglio.
-Non siamo maggiorenni, lo sai vero?-
-Conoscere il proprietario ha i suoi lati positivi.- dice prendendo un piccolo sorso e facendomi l'occhiolino.
-Sei veramente incredibile!- borbotto alzando gli occhi al cielo e scuotendo la testa (frequenta questo locale da soli due mesi ed è già entrato nelle grazie del capo!), poi lo fisso e un ghigno incurva le mie labbra -sai, potrei quasi pensare che vuoi farmi ubriacare.-
-E se anche fosse?- risponde stando al gioco.
-Non sta mica bene approfittarsi in questo modo di una fanciulla innocente.-
-E se la fanciulla in questione fosse d'accordo?-
-Non ho detto di essere d'accordo.- rispondo appoggiando i gomiti sul tavolo e sporgendomi verso di lui, e Matt mi sorride quasi avessi detto una battuta.
-Sei ancora qui.- mi fa notare e, prima che possa spostarmi, si allunga sul tavolino e mi schiocca un bacio veloce sulle labbra.
Mi scosto di scatto e sento il viso che va in fiamme mentre il mio sguardo incontra il suo.
-Dongiovanni...- borbotto prendendo il mio drink e ingoiandone un piccolo sorso.
Restiamo lì a chiacchierare per un'altra mezz'oretta, poi Mail paga il conto (nonostante le mie proteste) e usciamo dal locale.
-Sei stanca?- mi chiede quando mi vede soffocare uno sbadiglio.
-Un po', ma non voglio ancora andare a casa.-
A quelle parole mi sorride e mi stringe in vita con un braccio. Mi lascio guidare nella direzione che sceglie, godendomi la sua vicinanza e l'aria fredda della notte.
Una romantica passeggiata al chiaro di luna con uno ragazzo assolutamente splendido: cosa potrei chiedere di più per concludere la serata?
Un'oretta dopo siamo di ritorno nei dormitori e, prima che il rosso possa darmi il tanto atteso bacio della buonanotte, il suo cellulare squilla e lui risponde.
Aggrotto le sopracciglia non capendo cosa possano volere a quest'ora di notte, e la mia curiosità si trasforma in ansia quando vedo il mio ragazzo (oddio, mi fa strano pensarlo!) impallidire appena e annuire con fare preoccupato.
-Ci provo e ti richiamo subito Mel. Cerca di mantenere la calma, sicuramente non è niente di grave.-
-Cosa è successo?- chiedo quando chiude la conversazione, avvicinandomi a lui. Mi prende la mano e se la porta alle labbra poggiandovi un leggere bacio, mentre con con l'altra mano comincia a comporre un numero nel telefono.
-Abbiamo un problema.-

***

POV MELLO

Matt mi dice sempre che devo imparare a controllarmi, a tenere a bada il mio pessimo carattere e la mia impulsività e, nonostante per me sia un obiettivo di difficile da raggiungere, mi sto sforzando di mantenere la calma e di pensare prima di agire.
Mi rendo perfettamente conto che il mio migliore amico ha ragione (per colpa del mio carattere sono finito fin troppe nei guai per poterlo negare) ma in questo momento non posso far altro che mandare alle ortiche tutti i miei (esigui) progressi: è una settimana che Nate non viene a scuola e non risponde al cellulare. Oltre che notevolmente incazzato perché l'ultima volta che ci siamo sentiti il mio ragazzo mi ha chiuso il telefono in faccia, ora sono anche incredibilmente preoccupato per questa improvvisa ed inspiegabile sparizione.
Afferro per l'ennesima volta il cellulare e premo il tasto di chiamata rapida, in attesa. Dopo pochi squilli mi risponde la voce di Mail.
-Hai saputo niente?- chiedo con la stupida speranza che risponda affermativamente.
-Mi spiace Mel,- comincia il rosso -lo zio mi ha detto le stesse cose che ha detto a te, che è partito e non sa quando tornerà.-
Sospiro e mi passo una mano sugli occhi cercando di fare mente locale senza, ovviamente, cavare comunque ragno dal buco.
-Grazie comunque...fammi sapere se ti contatta...-
Chiudo la chiamata e mi lascio cadere all'indietro sul materasso, chiudendo gli occhi e cercando di tenere a bada la mia paura, mille domande che si affollano nella mia testa.
Perché mi ha chiuso il telefono in faccia? Perché è sparito senza dire nulla? Perché non risponde alle mie chiamate?
Sono molto preoccupato, non mi è mai capitato di non avere notizie di lui per così tanto tempo; anche se litigavamo avevo comunque la possibilità di vederlo durante le lezioni e, se non le frequentavo, c'era comunque Matt che poteva ragguagliarmi sui suoi spostamenti.
E ora invece è sparito da un giorno all'altro senza dire una parola: dev'essere successo qualcosa di grave...
'Dannazione Nate! Dove ti sei cacciato!?'

***

*canzone di Celine Dion

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