30 Days of Christmas

di Little_Lotte
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tradizioni ***
Capitolo 2: *** Dreams ***
Capitolo 3: *** Tutto ciò che voglio ***
Capitolo 4: *** Raggiri ***
Capitolo 5: *** Per un Solo giorno all'anno ***



Capitolo 1
*** Tradizioni ***


Prompt: "Maglione"
Fandom: "Harry Potter"
Personaggi: George Weasley
Genere: Malinconico

Numero Parole: 246



 
TRADIZIONI
 


Ogni anno, per Natale, la mamma gli regalava un maglione.

Lo aveva sempre trovato piuttosto stupido, come rituale: Ormai i suoi armadi traboccavano di quei ridicoli, coloratissimi indumenti, ed inoltre trovava piuttosto offensivo il fatto che sua madre continuasse a ricamarvi sopra l'iniziale del suo nome, quasi avesse paura di non riuscire a distinguerlo dagli altri.

Che razza di madre, diceva sempre, non riesce a riconoscere il proprio figlio?

Quell'anno, per Natale, nessuno della famiglia ricevette un maglione.

Era la prima vigilia che avrebbero trascorso senza di lui e portare avanti la tradizione sarebbe stato, al momento, fin troppo doloroso.

Per George, comunque, lo fu in ogni caso.

Quella notte, come avveniva sempre in Casa Weasley, tutti andarono a mezzanotte passata, dopo l'apertura dei regali; George aveva ricevuto un paio di libri interessanti ed una ricordella nuova di zecca, ma non si era mostrato particolarmente entusiasta di quei regali.

Dopo aver a malapena salutato la famiglia, si era rintanato nella propria stanza e rannicchiato sotto le coperte, con un vecchio maglione sgualcito stretto fra le braccia, aveva provato ad abbandonarsi a Morfeo, nella speranza che una buona dormita lo avrebbe in qualche modo aiutato a zittire i pensieri.

Ma fuori faceva freddo ed il vento ululava forte, disturbando il suo riposo.

E quella “Effe” lavorata a mano sulla lana, era ancora fin troppo sensibile al tocco delle sue dita.

“Buon Natale, mio caro Fred.” mormorò fra le lacrime “Buon Natale, ovunque tu sia.”

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Capitolo 2
*** Dreams ***


Prompt: "Ci Credi nei Sogni?"
Fandom: Batman
Personaggi: Harley Quinn, Poison Ivy
Genere: Fluff
Numero Parole: 354


 


DREAMS



 

“Hey, Pam... Tu ci credi nei sogni?”

La ragazza dai capelli rossi sollevò curiosamente il capo e lanciò un'occhiata di sbieco all'amica, in quel momento intenta a decorare la cella che condividevano; Pamela aveva sempre detestato il Natale, ma da quando ad Arkham l'avevano costretta a trasferirsi nel loculo di Harley Quinn, si era vista - suo malgrado - costretta a rivedere le proprie preferenze.

“No.” rilanciò secca, storcendo il naso “Non ci ho mai creduto né mai ci crederò. Penso che la vita vera sia fatta di crude ed amare realtà ed è molto meglio imparare ad accettarlo da giovani, piuttosto che rischiare di ritrovarsi in futuro con il cuore spezzato.”

Harley fissò malamente la compagnia di cella, con aria visibilmente stizzita.

“Beh, io ci credo.” rilanciò “Penso che sia bello sperare in un qualcosa di magico ed impensabile, forse persino impossibile da realizzare! Credo che la bellezza dei nostri sogni sia la sola cosa che ci tiene ancora in vita ed è per questo che a me piace sognare: Perché non voglio arrendermi alle crude ed amare realtà di cui tu parli.”

Pamela alzò gli occhi al cielo e sospirò profondamente, con rassegnazione.

“Sei davvero incorreggibile, Harley.” bubbolò “Giuro che a volte non riesco proprio a sopportarti!”

Harley, in risposta, si avvicinò con pazzo danzante all'amica e dopo averle sistemato un rametto di agrifoglio nei capelli, le stampò un tenero e rapido bacio sulla guancia.

Pamela arrossì vistosamente: “E questo che cosa significa?!”

Harley sfoggiò un ampio sorriso orgoglioso.

“Niente.” rispose “Volevo solo ricordarti che, qualche volta, si può anche fare a meno di essere cinici. Almeno a Natale!”

Poi, senza aggiungere altro, ricominciò a sistemare minuziosamente le decorazioni appese al muro.

Un leggero, quasi impercettibile sorriso comparve lentamente sulle labbra di Pamela.

In fin dei conti, si disse, non è poi così male pensare che i sogni possano diventare realtà.

Del resto, l'idea di poter anche solo lontanamente apprezzare il Natale era sempre stato solamente un sogno per una come lei... Ma era bastata la vicinanza di quella folle, graziosa pagliaccetta a farle cambiare completamente il modo di vedere tante cose.

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Capitolo 3
*** Tutto ciò che voglio ***


Prompt: "All I want for Christmas is you"
Fandom: Saint Seiya/Cavalieri dello Zodiaco
Personaggi: Hyoga/Crystal , Shun/Andromeda
Genere: Malinconico
Numero Parole: 305



 

TUTTO CIO' CHE VOGLIO
 



“Si sta avvicinando il Natale... Hai pensato a cosa ti piacerebbe ricevere?”

Hyoga sollevò lentamente lo sguardo dal libro che stava leggendo, senza voltarsi in direzione del suo interlocutore.

“Ricevere?” ripeté stranito.

“Sì, come regalo.” Shun soffocò una risata “Sai, di solito a Natale gli amici si scambiano dei regali. Con i ragazzi stiamo organizzando una sorta di Babbo Natale segreto ed anche se dovrebbe trattarsi di una sorpresa mi piacerebbe sapere che cosa ti piacerebbe avere. Sai bene di essere un tipo difficile, non è per niente semplice accontentarti!”

Hyoga alzò gli occhi al cielo e sospirò profondamente, con fare malinconico.

“Fate come volete.” dichiarò con voce tagliente lo sguardo ancora fisso nel vuoto “Qualunque cosa sceglierete a me andrà bene, tanto non mi interessa.”

Shun annuì in silenzio e si allontanò, mettendo da parte ogni suo tentativo di persuasione; conosceva fin troppo bene il suo amico Hyoga e se questi aveva deciso di infischiarsene di ogni cosa, ogni sua singola parola allo scopo di fargli cambiare idea sarebbe andata semplicemente sprecata.

Il giovane russo tirò un ennesimo sospiro e poi, molto lentamente, estrasse da sotto la maglia l'antico pendaglio a forma di croce che teneva al collo e lo strinse fra le dita, mentre le enormi iridi azzurre incominciavano a riempirsi di lacrime. Forse, pensò fra sé e sé, era stato davvero troppo scortese con il suo amico; in fin dei conti, Shun stava solo cercando di essere gentile con lui.

Eppure era davvero più forte di lui, il Natale sembrava essere in grado di tirar fuori gli aspetti più oscuri, malinconici e sgarbati di tutto il suo carattere. E per quanto potesse sforzarsi di desiderare qualcosa, niente sarebbe mai stato abbastanza da appagarlo pienamente.

Niente, a parte un solo, unico abbraccio da lei, che ormai esisteva solamente nei suoi più lontani ricordi.

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Capitolo 4
*** Raggiri ***


Prompt: Cioccolata Calda
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Harry, Ginny
Genere: Commedia
Numero Parole: 316



 

RAGGIRI

 

 

“Coraggio, Harry... Assaggia un sorso della mia cioccolata calda!”

“Eddai, Ginny... Ti ho già detto che non ne ho voglia, ho giù mangiato abbastanza e non riesco più a mandar giù un bel niente!”

“Andiamo, non essere scortese! L'ho preparata con le mie mani, apposta per te: Sappi che mi offenderò moltissimo se non l'assaggerai.”

Harry alzò gli occhi al cielo e sospirò profondamente, poi si voltò in direzione della sua fidanzata e con voce rigonfia di rassegnazione rispose: “E va bene, l'assaggerò. Ma solamente un sorso, niente di più.”

Ginny sorrise ampiamente e porse al ragazzo la tazza ancora fumante, invitandolo a bere. Harry soffiò sul liquido bollente, prima di darvi una rapida sorsata e deglutire lentamente.

“Allora?” domandò lei, spalancando i suoi occhioni verdi e sorridendo speranzosa.

Harry si leccò lentamente le labbra, cercando di identificare il sapore che ancora aleggiava su di esse.

“Beh, è... Buona.” disse, con aria leggermente stordita “Sa quasi di... Cannella, credo. Comunque è davvero buona, sì. Credo.”

Il giovane Grifondoro si guardò confusamente intorno, annebbiato.

“I-io...” balbettò, riuscendo a malapena a mettere a fuoco l'immagine di Ginny che si stagliava d'innanzi a lui “Che cosa stavo dicendo, Ginny?”

Ginny roteò distrattamente gli occhi.

“Beh, tu stavi... Dicendo quanto ti farebbe piacere accompagnarmi ad Hogsmeade per gli acquisti natalizi, domani pomeriggio.”

Harry si morse il labbro inferiore, con fare pensieroso.

“Ma sì, certo... Hogsmeade!” esclamò ad un tratto, come colto da un'improvvisa illuminazione “Ovviamente, non vedo l'ora!”

Ginny sorrise trionfante e compiaciuta, mentre Harry – dimentico del mal di stomaco dichiarato non molti minuti prima – continuava a bere allegramente la propria cioccolata. La ragazza emise un lungo sospiro beato, mentre una smorfia subdola si faceva lentamente strada lungo il suo volto.

“Oh, sì... Aveva proprio ragione Hermione.” pensò fra sé e sé “Una pozione di raggiro è davvero il modo migliore di risolvere un problema!”

 

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Capitolo 5
*** Per un Solo giorno all'anno ***


Prompt:  "Sotto il vischio, il tempo parve fermarsi.
Il tempo era perfetto per una perfetta giornata di Natale.

"Per un bacio perfetto", pensò.
Finché lui non fece un passo indietro."

Fandom: Batman
Personaggi: Harley Quinn, Joker
Genere: Drammatico, Malinconico
Numero Parole: 393




 
PER UN SOLO GIORNO ALL'ANNO

 


“Puuuuddin! Avanti, Puddin... Vieni qui dalla tua Harley! Non vedi che ho appeso il vischio al soffitto?”

Harley sospirò con fare sognante, mirando orgogliosamente il proprio lavoro; il suo gusto nello scegliere le decorazioni di Natale era decisamente impeccabile, su questo non vi era alcun dubbio.

“Coraggio, Puddin!” insistette la ragazza, sbattendo le ciglia con fare civettuolo “E' tutto il giorno che te ne stai seduto alla scrivania, hai bisogno di una pausa! Eddai, non vuoi fare un giretto sulla tua Harley?”

Joker sbuffò nervosamente e si alzò di scatto, evidentemente risentito da quell'improvvisa quanto inopportuna interruzione.

“Harley... Tesoro.” il Clown si avvicinò lentamente alla ragazza, un ampio sorriso inquietante stampato sulle labbra “Paparino deve lavorare, non è il momento di giocare. Ti dispiacerebbe rimandare a più tardi, Zuccherino?”

“Eddai, Puddin!” Harley mise il broncio, poi afferrò il compagno per il colletto della camicia e lo strattonò con forza, protendendosi verso di lui ed arricciando le labbra con fare allusivo “Soltanto un bacino. E' quasi Natale, oramai, e siamo sotto il vischio.”

Joker, allora, allungò lentamente una mano verso il volto di Harley e carezzò dolcemente i suoi capelli biondi, quel giorno raccolti in una lunga coda di cavallo. La ragazza sentì il calore del rosso sulle proprie guance e si strinse con forza al proprio uomo, socchiudendo gli occhi per ricevere quel tanto agognato bacio.

Sotto il visto il tempo parve fermarsi.

Harley era abbastanza certa che fuori stesse nevicando, un tempo perfetto per una perfetta giornata di Natale.

“Per un bacio perfetto.” pensò lei, il cuore che scalpitava frenetico dentro al suo petto.

Finché lui non fece un passo indietro.

“Cosa? Puddin...”

Uno schiaffo la colpì in pieno viso, talmente forte da farla cadere a terra.

“Ho detto non adesso, Harley.” ringhiò rabbiosamente Joker, rivolgendole uno sguardo profondo e feroce “Ho cose più importanti da fare, che perdere tempo dietro ai tuoi stupidi giochetti.”

Si allontanò senza aggiungere altro, facendo ritorno alla propria scrivania e all'ennesimo intricatissimo piano per torturare Gotham City ed i suoi abitanti. Harley si raggomitolò su se stessa e sospirò mestamente, soffocando il pianto.

Non poteva biasimarlo, pensò, per essersi comportato a Natale come avrebbe fatto in un qualsiasi altro giorno dell'anno. Ma forse avrebbe dovuto biasimare se stessa, per aver sperato che anche solo per un giorno all'anno, il suo Puddin potesse cambiare.

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