Christmas drabble

di Shige
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Black-out ***
Capitolo 2: *** Confronti ***
Capitolo 3: *** Il solito Natale ***
Capitolo 4: *** Il cielo di Londra ***
Capitolo 5: *** La donna in rosso ***



Capitolo 1
*** Black-out ***



Prompt utilizzati: Elettricità
 
 
 
 
Black-out
 
 
 
‹‹Non posso crederci›› sbottò indignata litigando furiosamente con l’accendino.
‹‹Tra tutti i giorni dell’anno proprio oggi e questo maledetto coso non si accende!›› Ether si accasciò sconfitta sulla sedia. Dall’altro capo del tavolo Farlan le sorrideva, il volto illuminato dallo schermo del suo Smartphone.
Aveva buttato via una un’intera mattinata per quella cena e ora che la corrente era saltata si erano trovati senza luce e senza cibo: il tacchino giaceva crudo sul ripiano della cucina.
Il loro primo Natale insieme era un completo disastro.
Farlan si alzò a prendere la giacca.
‹‹Andiamo, ti porto a cena fuori››
 
 

 
 
 
Note dell’autrice
 
Prima drabble natalizia che ho voluto dedicare al mio OC e a Farlan.
Un bacio!
 
 
Parole: 98

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Capitolo 2
*** Confronti ***


Prompt utilizzati: Paragoni

 

 

 

 

Confronti

 

 

 

 

‹‹Smettila di guardarmi così.››
Hanji abbassò lo sguardo ridacchiando divertita prima di avventarsi nuovamente sulla cannuccia. Il risucchio rumoroso lo distrasse da quell’oggetto di pessimo gusto a forma di bastoncino di zucchero. Sembrava non le interessasse che il frappé fosse agli sgoccioli e che lui fosse sul punto di ficcarle, per l’esasperazione, la faccia dentro a quel bicchiere ridicolo.
La febbre, poi, non lo aiutava certo ad ignorarla e i suoi nervi decretarono all’unanimità che ne avesse avuto abbastanza.
‹‹La vuoi piantare?!›› Hanji sobbalzò.
Levi si strinse la coperta di lana attorno alle spalle, tirando su col naso arrossato.
‹‹Come vuoi...Rudolph.››

 

 

 

 

 

Parole: 101

 

 

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Capitolo 3
*** Il solito Natale ***


Prompt utilizzati: Parenti serpenti - SMS
 
 
 
 
Il solito Natale
 
 
 
 
 
 
Ci avrebbe scommesso che quella cena si sarebbe trasformata in una lenta - lentissima - tortura fisica e psicologica.
‹‹Cosa aspetti a sposarti?››
E tu cosa aspetti a crepare?
Il rituale, come ogni pranzo natalizio che si rispettasse, prevedeva che l’intero albero genealogico della famiglia Zacharias si riversasse in casa di sua madre per ficcanasare nella sua vita privata con domande che partivano dal più banale “Ma quando ti sposi?” al più coraggioso “Non è che sei gay?”
Il cellulare vibrò impedendo a Mike di compiere uno sterminio natalizio. Veloce buttò un occhio sul messaggio ricevuto da Nanaba.
 
Il prossimo Natale lo passi con me.
 
 
Sorrise.


Sempre che non finisca in galera.

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Capitolo 4
*** Il cielo di Londra ***


Prompt utilizzati: Sopra i tetti delle città

 Questa storia non partecipa al contest

 

 

 

Il cielo di Londra

 

 

 
‹‹Biscotto?››
La guerra faceva schifo anche se era il giorno di Natale e avrebbe continuato a farlo anche nell’anno nuovo.
‹‹Sì grazie››
Farlan allungò la scatola di latta verso Levi.
Afferrò un dolcetto dal contenitore, guardandolo attentamente.
Tondo. Perfetto. Morbido.
Con un buco al centro. Vi guardò attraverso scorgendo il profilo della sua città.
Londra sonnecchiava in quella rigida notte d’inverno e loro, infreddoliti e stanchi, la ammiravano dal tetto della caserma.
Forse per l’ultima volta. Forse per l’ultimo Natale insieme.
La guerra faceva schifo, ma Londra era bellissima anche sotto la neve: altezzosa, spocchiosa e arrogante. Eppure irresistibile.
‹‹Buon Natale›› disse l’aviatore.
‹‹Buon Natale anche a te›› rispose l’artigliere.
 

 

 

 

 

Dedicata ad Ellery

 

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Capitolo 5
*** La donna in rosso ***


Prompt utilizzati: Il suo nome
 
Questa storia non partecipa al contest
 
 
 
La donna in rosso
 
 
 
La donna in rosso stava racchiusa all’interno del suo calice, fondendosi con il liquido denso e corposo del Barolo appena versato.
Erwin abbassò la coppa, ammirando la donna sgusciare via tra gli invitati alla festa di Natale. Abbandonò il bicchiere sul ripiano al suo fianco, seguendola sul terrazzo. Appoggiata alla balaustra, contemplava la bellezza del mare d’inverno.
Eppure ai suoi occhi, l’unica vera bellezza erano i suoi tratti orientali e quel sorriso triste.
Quando le fu davanti non c’era stato bisogno di inutili complimenti o frasi studiate per avere i suoi occhi.
‹‹Posso conoscere il suo nome?››
Lei aveva sorriso tornando a guardare il mare.
‹‹Susanne››
 
 
 
 
 
Dedicata ad Auriga.

 

 

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